Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
2
Incondizionato, alla normativit del principio di non contraddizione (p. 86).
Proprio a questo principio dovrebbe infatti affidare lanalogia di proporzionalit,
di derivazione aristotelica, istitutiva e costitutiva del rapporto ontologico che ogni
singola cosa intrattiene con lInizio. Come, in definitiva, rendere compossibili
lirriducibile singolarit del molteplice e lIndifferenziato? unaporia da
sciogliere o, quantomeno, sulla quale analiticamente sostare altrimenti quella di
Cacciari resta una deduzione empirica, non trascendentale, dellInizio come
questione della filosofia (p. 88). laporia insita nello stesso pensiero dellInizio,
che per essere tale deve pur essere pensiero dellInizio, e non del non-Inizio.
Secondo Bertoletti, proprio per salvare la filosofia, Cacciari non riesce a
nascondere che la sua diaporetica unirriflessa immagine parmenidea del
principio di non contraddizione.
Si dovr allora forse rifiutare la ricerca di Cacciari volta a una filosofia della
religione sganciata dalla distretta fra Liberalitt e Orthodoxie? Niente affatto!
Penso che proprio il concetto di possibilit da lui proposto possa essere salvato da
ogni cattura da parte della necessit (e che cos la diaporetica se non questa
strenua volont di salvare la possibilit, a costo di sostare nelle contraddizioni?)
riconoscendo originariamente alla possibilit un orizzonte che sia di diritto
irraggiungibile da parte della necessit: questa resta circoscritta allessenza, la
possibilit tocca lesistenza. Il possibile resta tale anche quando diventa reale:
infatti divenuto reale; lo divenuto perch esso era e resta originariamente
possibile; non sarebbe divenuto reale se fosse stato necessario che passasse dal
poter essere allessere. Il possibile sta in rapporto anche con lEterno, ma non a
motivo di un fondamento che lo leghi ad esso secondo necessit, appunto perch
questa non riguarda il divenire reale: Il mutamento del divenire la realt, il
passaggio accade tramite libert. Nessun divenire necessario; non prima che
divenga, perch allora non potrebbe divenire; non dopo che divenuto, perch
allora non sarebbe divenuto. Ogni divenire accade tramite libert. []. Il
particolare divenire storico diviene mediante una causa che agisce in modo
relativamente libero, la quale a sua volta in definitiva si volge a una causa che
agisce in modo assolutamente libero, (Kierkegaard, Briciole filosofiche,
Intermezzo, 1-2). Lessere entro cui viene ospitata incontraddittoriamente la
possibilit di ogni cosa deve essere pensato non come esse, bens come inter-
esse, accentuando la preziosa scansione presente nel termine latino. Siamo fuori
dalla semantizzazione parmenidea. Diviene allora possibile e incontraddittoria
una filosofia della religione avente quale criterio la-teismo trascendentale.
Umberto Regina