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DI
ELETTROTECNICA
Esercizio n1.1.pag. 2
Esercizio n1.2.pag. 10
Esercizio n1.3.pag. 12
Esercizio n1.4.pag. 14
Esercizio n1.5.pag. 15
Esercizio n1.6.pag. 16
Esercizio n1.7.pag. 18
Esercizio n1.8.pag. 23
Esercizio n1.9.pag. 25
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
Esercizio n1.1
Scrivere tutte le possibili leggi di Kirchhoff delle correnti per il circuito indicato in figura,
fissando due diversi sistemi di riferimento.
a b c
f e d
La somma algebrica delle correnti entranti in un nodo istante per istante nulla:
i
k
k (t ) = 0
dove il segno + vale per le correnti entranti e il segno per quelle uscenti dal nodo.
a i1 b i5 c
i2 i4 i7
i3 i6
f e d
nodo a: i1 + i2 = 0
nodo b: i1 + i4 + i5 = 0
2
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
nodo c: i5 + i 7 = 0
nodo d: i6 i 7 = 0
nodo e: i 4 i3 i 6 = 0
nodo f: i3 i 2 = 0
Cambiando di segno tutti i termini delle equazioni otteniamo le L.K.C. nella seconda
formulazione:
La somma algebrica delle correnti uscenti da un nodo istante per istante nulla:
i
k
k (t ) = 0
dove il segno + vale per le correnti uscenti e il segno per quelle entranti nel nodo.
A partire dalle equazioni scritte, portando a secondo membro le correnti uscenti dal nodo
(quelle di segno negativo) otteniamo le LKC nella terza formulazione:
La somma delle correnti in ingresso deve essere uguale istante per istante alla somma delle
correnti in uscita
a i1 b i5 c
i2 i4 i7
i3 i6
f e d
nodo a: i2 i1 = 0
3
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
nodo b: i1 i4 i5 = 0
nodo c: i5 i 7 = 0
nodo d: i6 + i7 = 0
nodo e: i 4 + i3 i 6 = 0
nodo f: i3 i 2 = 0
Stesse considerazioni per quanto riguarda le altre possibili formulazioni della LKC.
Torniamo al primo sistema di riferimento che abbiamo fissato per le correnti e costruiamo il
grafo orientato associato al circuito, ottenuto sostituendo a ciascun bipolo un segmento
orientato il cui verso coincide con quello della corrente fissata nel bipolo corrispondente:
a 1 b5 c
2 4 7
3 6
f e d
Si possono riscrivere le L.K.C. direttamente sulla base del grafo, a conferma che si tratta
di leggi che dipendono non dal tipo di componenti ma da come questi sono interconessi
tra loro, cio dalla topologia del circuito.
nodo a: i1 + i2 = 0
nodo b: i1 + i4 + i5 = 0
nodo c: i5 + i 7 = 0
nodo d: i6 i 7 = 0
nodo e: i 4 i3 i 6 = 0
4
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
nodo f: i3 i 2 = 0
che la L.K.C. al nodo b. In altre parole possiamo dire che lequazione di equilibrio al
nodo b combinazione lineare delle equazioni agli altri nodi.
In effetti un importante teorema afferma quanto segue:
Dato un circuito a cui sia associato un grafo connesso con n nodi e b lati, il numero delle
equazioni di equilibrio delle correnti fra loro indipendenti pari a n-1
Nel nostro caso abbiamo n = 6, per cui sono 5 le equazioni di equilibrio delle correnti
linearmente indipendenti. Queste si ottengono facendo riferimento agli insiemi di taglio
fondamentali, che sono insiemi di taglio costituiti da un solo ramo di albero e da corde.
Scegliamo dunque un albero per il nostro grafo (subgrafo connesso contenente tutti i nodi
del grafo di partenza e non contenente maglie):
a 1 b5 c
2 4 7
3 6
f e d
dove abbiamo tratteggiato le corde del coalbero.
Individuiamo gli insiemi di taglio fondamentali utilizzando le superfici gaussiane: queste
devono tagliare i lati del grafo una volta sola e tali lati devono essere costituiti da un solo
ramo di albero e da corde (quindi se ne possono individuare n-1, pari al numero dei rami
dellalbero):
2 4 5
1 3
a 1 b5 c
2 4 7
3 6
f e d
5
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
La somma algebrica di tutte le correnti che fuoriescono dalla (o entrano nella) superficie
gaussiana istante per istante nulla
superficie 1: i1 + i2 = 0
superficie 2: i1 + i3 = 0
superficie 3 i1 i4 i5 = 0 i1 + i4 + i5 = 0
superficie 4 i5 + i 6 = 0
superficie 5 i5 + i 7 = 0
2 4
a 1 b5 c
2 4 7
1
5
3 6
f e d
3
6
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Scriviamo ora le L.K.C. alle superfici gaussiane che individuano gli insiemi di taglio
fondamentali:
superficie 1: i3 i 2 = 0
superficie 2: i1 + i3 = 0
superficie 3 i 4 i3 i 6 = 0
superficie 4 i5 + i 6 = 0
superficie 5 i6 i 7 = 0
superficie 1: i3 i 2 = 0 i1 + i2 = 0
superficie 2: i1 + i3 = 0 i1 = i3 i1 + i3 = 0
superficie 3 i 4 i3 i 6 = 0 i4 + i1 + i5 = 0
superficie 4 i5 + i 6 = 0 i 5 = i 6 i5 + i 6 = 0
superficie 5 i6 i 7 = 0 i5 + i 7 = 0
otteniamo nuovamente il sistema di equazioni trovato con il primo albero che abbiamo
scelto. Quanto detto vale per tutti gli alberi che si possono individuare nel grafo associato
al circuito: i corrispondenti sistemi di equazioni di equilibrio delle correnti sono tutti
equivalenti tra loro.
7
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
Si pu infine controllare che per il circuito nella figura in basso le equazioni di equilibrio ai
nodi coincidono con quelle ottenute per una particolare scelta dellalbero.
a i1 b i2 c
i3 i4 i5
nodo a: i1 + i3 = 0
nodo b: i1 + i2 + i4 = 0
nodo c: i5 + i 2 = 0
nodo d: i 4 i3 i 5 = 0
a 1 b2 c a 1 b2 c
4 4
1 2
3 5 3 5
d
3 d
8
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Scriviamo ora le L.K.C. alle superfici gaussiane che individuano gli insiemi di taglio
fondamentali:
superficie 1: i1 + i3 = 0
superficie 2: i5 + i 2 = 0
superficie 3 i1 i2 i4 = 0 i1 + i2 + i4 = 0
9
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
Esercizio n1.2
Scrivere tutte le possibili LKC per il circuito in figura considerando due diverse convenzioni
per le LKC.
a b
c d
a i1 b i3
i2 i4
c i5 d
i6
i7
e
Assumiamo la convenzione secondo cui sono positive le correnti entranti nei nodi,
negative quelle uscenti. Otteniamo il seguente sistema di equazioni (la somma algebrica
delle correnti entranti in un nodo istante per istante nulla):
nodo a: i2 i1 = 0
nodo b: i1 i4 i3 = 0
nodo c: i 4 + i5 i 6 = 0 (*)
nodo d: i3 + i 7 i5 = 0
nodo e: i6 i 2 i 7 = 0
10
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Assumiamo ora la convenzione secondo cui sono positive le correnti uscenti dal nodo e
negative quelle entranti (la somma algebrica delle correnti uscenti da un nodo istante per
istante nulla). Otteniamo il seguente sistema di equazioni:
nodo a: i2 + i1 = 0
nodo b: i1 + i4 + i3 = 0
nodo c: i 4 i5 + i 6 = 0 (**)
nodo d: i3 i 7 + i5 = 0
nodo e: i6 + i 2 + i7 = 0
Il sistema (**) pu essere ottenuto dal sistema (*) moltiplicando ogni equazione per -1. I
due sistemi sono quindi equivalenti, cio ammettono la stessa soluzione. Ci necessario
in quanto i due sistemi descrivono lo stesso circuito con lo stesso sistema di riferimento
delle correnti ( cambiata la convenzione sui segni delle correnti ma non il sistema di
riferimento).
11
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
Esercizio n1.3
Dato il circuito in figura, dimostrare che ia = ib .
ia 1
N
2 3
ib
4
ia 1
i2
i1
N i3
2 3
i4
ib
i5
4
nodo 1: ia + i1 + i2 = 0
12
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
nodo 2: i1 + i3 i4 = 0
nodo 3: i 2 i3 + i5 = 0
nodo 4: ib + i 4 i5 = 0
i a + ib = 0 i a = ib
Un altro modo pi generale di esprimere la LKC consiste nel definire una superficie
gaussiana (superficie chiusa) ed una convenzione per le correnti:
La somma algebrica di tutte le correnti che fuoriescono dalla (o entrano nella) superficie
gaussiana istante per istante nulla
Fissiamo una superficie gaussiana come quella indicata in figura e assumiamo come
positive le correnti entranti nella superficie:
ia 1
i2
i1
N i3
2 3
i4
ib
i5
4
Le sole correnti che attraversano le gaussiana sono ia e ib per cui possiamo scrivere
con la convenzione delle correnti positive entranti nella superficie :
i a ib = 0 i a = ib
13
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
Esercizio n1.4
Dato il circuito in figura, ricavare le correnti i1 e i2.
a i2 b
i3 i3 = 4 A
c i4 i5 e i4 = 1 A
i1 d i5 = 3 A
Con il fissato sistema di riferimento per le correnti, scriviamo le LKC nei nodi a e d
(occorrono due equazioni ):
nodo a: i 2 + i 5 = i3
nodo d: i4 + i5 + i2 = i1
Si tratta di un sistema di due equazioni nelle due incognite i1 e i2, che possiamo risolvere
col metodo di sostituzione:
i2 + 3 = 4
i2 = 1 A , i1 = 5 A
1 + 3 + i2 = i1
14
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n1.5
Dato il circuito in figura, ricavare la corrente i.
iA
iA = 1A
iB = 3A
iB
i A iB i = 0 i = i A i B = 1 3 = 2 A
15
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
Esercizio n1.6
Dato il circuito in figura:
1 2
B
A C
D E
scrivere tutte le possibili LKT, avendo fissato un sistema di riferimento per le tensioni di
lato e il verso di percorrenza delle maglie.
Successivamente si valutino le tensioni vB e vE, nel caso in cui vA = 2V, vC = 5V, vD = 4V.
1 2
B
A C
D E
e disegnamo le diverse maglie che si possono individuare nel circuito, per ciascuna delle
quali fissiamo arbitrariamente un verso di percorrenza:
16
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
1 2 1 2
B B
3
A C A C
3 3 D E
D E
4
4 4
maglia 1 maglia 2 maglia 3
Scriviamo la LKT per ciascuna maglia (la somma algebrica delle tensioni di lato nulla istante
per istante):
maglia 1: v A v B vC + v D = 0
maglia 2: v A v E + vC + v B = 0
maglia 3: v D v E = 0
A questo punto sostituiamo i valori delle tensioni date per ricavare quelli delle tensioni
incognite:
2 vB 5 + 4 = 0
v B = 3V
2 vE + 5 + vB = 0
v E = 4V
4 vE = 0
17
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
Esercizio n1.7
Dato il circuito in figura:
6 1
A C
G B
2 D 3
H E
F
5 4
scrivere tutte le possibili LKT, avendo fissato un sistema di riferimento per le tensioni di
lato e il verso di percorrenza delle maglie.
Successivamente si valutino le tensioni vD, vG e vH nel caso in cui vA = 4V, vB = 4kV, vC
= 8mV, vE = 10kV, vF = 7V
6 1
A C
G B
2 D 3
H E
F
5 4
e disegnamo le diverse maglie che si possono individuare nel circuito, per ciascuna delle
quali fissiamo arbitrariamente un verso di percorrenza:
18
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
6 1 1 1
A C 2 D 3 C
G B B H E B
2 2 D 3 F 2 3
5 4
H maglia 2 maglia 3 H E
5 F
5 4
maglia 1 maglia 4
6 1 6 1
A A C
G B G
2 D 3 2 D 3
E H
F
5 4 5
maglia 5 maglia 6
6 1
A C
F
5 4
maglia 7
19
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
Scriviamo la LKT per ciascuna maglia (la somma algebrica delle tensioni di lato nulla istante
per istante):
maglia 1: v A + v B + v H + vG = 0
maglia 2: v B + vC + v D = 0
maglia 3: vD + vE + vF vH = 0
maglia 4: v B + vC + v E + v F v H = 0
maglia 5: v A + v B v D + v E + v F + vG = 0
maglia 6: v A + vC + v D + v H + vG = 0
maglia 7: v A + v C + v E + v F + vG = 0
A questo punto per determinare le incognite vD, vG, vH, scegliamo tre equazioni del
sistema contenenti le suddette incognite, ad esempio la prima, la seconda e la quarta.
v A + v B + v H + vG = 0 4 + 4000 + v H + vG = 0
v B + vC + v D = 0 4000 + 0.008 + v D = 0
da cui:
v H = 6007.008V
v D = 3999.992V
vG = 10003.008V
20
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Si noti che il numero delle equazioni linearmente indipendenti ottenute applicando la LKT
alle varie maglie pari a:
b n +1 = 3
1 1
A C A C
B B
6 2 D 3 6 2 D 3
G H E G H E
5 F 4 5 F 4
maglia {A,B,H,G}: v A + v B + v H + vG = 0
maglia {B,C,D}: v B + vC + v D = 0
maglia {B,C,E,F,H} v B + vC + v E + v F v H = 0
21
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
1
A C
B
6 2 D 3
G H E
5 F 4
e scriviamo le L.K.T.:
maglia {A,C,D,H,G}: v A + vC + v D + v H + vG = 0
maglia {B,C,D}: v B + vC + v D = 0
maglia {D,E,F,H} vD + vE + vF vH = 0
v A + vC + v D + v H + vG = 0 v A + v B + v H + vG = 0
v B + vC + v D = 0 v B = vC + v D v D = v B vC
vD + vE + vF vH = 0 v B + vC + v E + v F v H = 0
22
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n1.8
Dato il circuito in figura:
1 2 3
B D
A
C F G
5 4
E
H
e fissato il nodo 5 come riferimento, si scrivano le tensioni di lato in funzione delle tensioni
nodali riferite al nodo 5. Si valutino inoltre le tensioni di lato sapendo che e1 = 4V, e2 = 5V,
e3 = 8V, e4 = 10V, e5 = 0V.
Per tensione nodale di un nodo si intende la tensione nodo-nodo tra il nodo in questione e
quello di riferimento.
Fissiamo un sistema di riferimento per le tensioni di lato come indicato in figura:
1 2 3
B D
A
C F G
5 4
E
Si pu dimostrare infatti che la tensione tra una generica coppia di nodi k e j del circuito e
pari alla differenza delle rispettive tensioni nodali:
23
Capitolo 1 Esercizi sulle leggi di Kirchhoff
v kj = ek e j
In particolare quindi anche la tensione di lato, che una tensione nodo-nodo tra il nodo
supposto a tensione maggiore (+) e laltro, si pu esprimere in funzione delle tensioni
nodali dei nodi che rappresentano i vertici del lato.
v A = e1 e5 = e1 v E = e 4 e5 = e 4
v B = e2 e1 v F = e3 e 4
vC = e2 e5 = e2 v G = e3 e 4
v D = e3 e 2 v F = e 4 e5 = e 4
v A = e1 e5 = 4V v E = e4 e5 = e4 = 10V
v B = e2 e1 = 5 4 = 1V v F = e3 e4 = 8 10 = 2V
vC = e2 e5 = e2 = 5V vG = e3 e4 = 8 10 = 2V
v D = e3 e2 = 8 5 = 3V v F = e4 e5 = e4 = 10V
24
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n1.9
Dato il circuito in figura:
a b
1
2 T v1 = 3V
c d v2 = 2V
3
v3 = 4V
4 5
Per ogni circuito concentrato connesso, lungo una qualsiasi sequenza chiusa di nodi, in ogni
istante t, la somma delle tensioni punto-punto (prese nello stesso ordine della sequenza di nodi)
uguale a zero
v ab + vbd + v dc + vca = 0
A questo punto esprimiamo le tensioni punto punto in funzione delle tensioni di lato note:
v ab = v1 v dc = v3 vca = v 2
vbd = v ab v dc vca = v1 + v3 + v 2 = 3 + 2 + 4 = 3V
25
CAPITOLO 2
Esercizio n2.1.pag. 27
Esercizio n2.2.pag. 28
Esercizio n2.3.pag. 29
Esercizio n2.4.pag. 34
Esercizio n2.5.pag. 36
Esercizio n2.6.pag. 39
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n2.1
Dato il bipolo in figura:
i(t)
v(t)
1) v(t ) = 2V i (t ) = 2 A
2) v(t ) = 2V i (t ) = 3 A
3) v(t ) = 9V i (t ) = 1A
Si ha:
27
Capitolo 2 Esercizi sulle potenze
Esercizio n2.2
Dato il circuito in figura:
i
i = 4A
A vA vA = 4V
vB
vB = 8V
B
28
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n2.3
Dato il circuito in figura:
1 iA 2 iB vB = 2V
A
vC = 5V
D B vE = 9/8V
iA = 8A
E C
3 4 iB = 1A
La somma algebrica delle potenze assorbite da tutti gli elementi di un circuito nulla in ogni
istante.
In primo luogo determiniamo le tensioni ai capi dei bipoli A e D scrivendo le LKT alle
maglie DCB e ADE poi. A tale scopo fissiamo delle polarit di riferimento per le tensioni
incognite e dei versi di percorrenza delle maglie:
1 iA + - 2 iB vB = 2V
A
vC = 5V
+
_ D B vE = 9/8V
iA = 8A
E C
3 4 iB = 1A
maglia DCB: v B vC v D = 0 v D = v B vC = 2 5 = 3V
9 15
maglia ADE: v A + vD + vE = 0 v A = v D v E = 3 = V
8 8
29
Capitolo 2 Esercizi sulle potenze
A questo punto determiniamo le correnti nei rami del circuito in cui non sono note, avendo
fissato arbitrariamente dei versi di riferimento:
1 iA + - 2 iB vB = 2V
A
iD
vC = 5V
+
_ D B vE = 9/8V
iE iC iA = 8A
E C
3 4 iB = 1A
nodo 1: iE = i A = 8 A
nodo 2: i A = iD + iB iD = i A iB = 8 1 = 7 A
nodo 4: iC = i B = 1 A
15
elemento A (convenzione utilizzatore): pA = vA iA = 8 = 15W > 0 assorbita
8
elemento B (convenzione utilizzatore): p B = v B i B = 2 1 = 2W > 0 assorbita
9
elemento E (convenzione utilizzatore): pE = vE i A = 8 = 9W > 0 assorbita
8
A questo punto per verificare la conservazione della potenza sommiamo tutte le potenze
calcolate. A tale scopo assicuriamoci che per ogni elemento sia stata adottata la stessa
convenzione. Notiamo che per tutti gli elementi stata fissata la convenzione
dellutilizzatore eccetto che per lelemento C, per il quale stata fissata quella del
generatore. E necessario allora riportare la potenza calcolata per questo elemento alla
convenzione dellutilizzatore e per far ci bisogna cambiare il segno della potenza pC (con
30
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
p A + p B + pC + p D + p E = 15 + 2 5 21 + 9 = 0
p assorbita = 15 + 2 + 9 = 26W
p erogata = 15 + 21 = 26W
Poniamo in forma vettoriale le tensioni e le correnti del circuito che soddisfano le L.K.:
Sostituiamo i valori:
15 9
v = ( ,2,5,3, )
8 8
i = (8,1,1,7,8)
in cui per lelemento C abbiamo scambiato la polarit della tensione, e quindi abbiamo
invertito il segno, per riportarlo alla convenzione dellutilizzatore (avremmo potuto in
alternativa invertire il verso della corrente iC).
Se moltiplichiamo scalarmente i due vettori otteniamo:
v i = vi ii = 15 + 2 5 21 + 9 = 0
i
/
i = (i A/ , i B/ , iC/ , i D/ , i E/ )
31
Capitolo 2 Esercizi sulle potenze
1 iA + - 2 iB /
v A = 10V
/
i A = 4A
A
iD
/ /
v B = 6V i B = 3A
+
_ D B
/ /
v C = 4V i C = 3A
iE iC / /
E C v D = 2V i D = 1A
3 4
/ /
v E = -12V i E = 4A
Moltiplicando scalarmente i due vettori dopo aver invertito la polarita (e quindi il segno)
della tensione vC, otteniamo:
/ / / /
v i = vi ii = 40 + 18 12 + 2 48 = 0
i
cio moltiplichiamo scalarmente il vettore delle tensioni di un insieme per il vettore delle
correnti dellaltro insieme e viceversa. Otteniamo il seguente risultato:
/ / 15 9
v i = v i ii = + 6 15 3 + = 0
i 2 2
/ /
v i = vi ii = 80 + 6 4 + 14 96 = 0
i
i = (i1 , i2 ,..., ib )
un qualsiasi insieme di correnti di lato che soddisfino tutti i vincoli imposti dalla LKC e con
v = (v1 , v 2 ,..., vb )
32
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
un qualsiasi insieme di tensioni di lato che soddisfino tutti i vincoli imposti dalla LKT.
Allora risulta che:
v i = v i ii = 0
i
33
Capitolo 2 Esercizi sulle potenze
Esercizio n2.4
Dato il circuito in figura:
1 iA 2
A vA = 1V
iE
vC = 4V
E
D B vD = 1V
pB = 4W
C iC
3 4 iC = 4A
maglia CDE: v D + v E vC = 0 v E = vC v D = 4 1 = 3V
pB pB
nodo 4: iC = i A + i E = + iE iE = + iC
vB vB
maglia ABE: v A + vB vE = 0 v B = v E v A = 3 1 = 2V
pB 4
iE = + iC = + 4 = 2 A
vB 2
34
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
mentre evidentemente:
pB 4
iA = = = 2A
vB 2
p A + p B + pC + p D + p E = 2 + 4 16 + 4 + 6 = 0
35
Capitolo 2 Esercizi sulle potenze
Esercizio n2.5
La corrente e la tensione in un bipolo variano nel tempo come indicato in figura:
v [V]
30
0 10 15 25
t(s)
i [A]
30
0 10 15 25 t(s)
Tracciare la potenza fornita al bipolo per t > 0. Qual lenergia totale fornita al bipolo tra
t=0s e t=25s? Il bipolo utilizza la convenzione degli utilizzatori.
La potenza istantanea p(t) definita come il prodotto dei valori delle tensione e della
corrente allistante t:
p (t ) = v(t )i (t )
In primo luogo determiniamo le espressioni analitiche delle diverse rette che costituiscono
landamento di v e di i:
0 t 10 v(t ) = 30 i (t ) = 2t p (t ) = 60t
36
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
p(t)
t0 t0
da cui:
37
Capitolo 2 Esercizi sulle potenze
10 15 15 25
t 2 t 3 t 2 t 2
w(0,25) = 60 10 + 160 15 + 375[t ]15
25
2
0 3
10 2
10 2
15
In definitiva:
2375 125
w(0,25) = 3000 10
3
+ 160 2 15[200] + 3750
2375
w(0,25) = 3000 10 + 80[125] 15[200] + 3750
3
2375 2375
w(0,25) = 3000 10 + 10000 3000 + 3750 = 13750 10 = 5833.3J
3 3
Tale energia pari allarea sottesa dalla curva della potenza sullasse dei tempi. Poich
stiamo adottando la convenzione dellutilizzatore possiamo dire che in ogni istante di
tempo t [0;25] il nostro componente sta assorbendo potenza perch sempre:
p(t ) 0
38
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n2.6
Un bipolo collegato ad un generatore di corrente i avente la seguente forma donda:
i [A]
+
i v
-
0 1 2
t(s)
v [V]
0 1 2 t(s)
In primo luogo determiniamo le espressioni analitiche delle diverse rette che costituiscono
landamento di v e di i:
0 t 0 .5 v(t ) = 6t i (t ) = 1 p (t ) = 6t
0 .5 t 1 v(t ) = 6t + 6 i (t ) = 1 p (t ) = 6t + 6
1 t 2 v(t ) = 0 i (t ) = t + 2 p(t ) = 0
39
Capitolo 2 Esercizi sulle potenze
p [W]
0 1 2 t(s)
dw(t ) t
p(t ) = w(t ) = p( )d
dt
0 t
= 0d + 6d 0 t 0 .5
0
0 0.5 t
w(t ) = 0d + 6d + (6 + 6)d 0 .5 t 1
0 0.5
0 0.5 1 t
= 0d + 6d + (6 + 6)d + 0d 1 t 2
0 0.5 1
Si ha quindi:
= 3t 2 0 t 0 .5
t t
w(t ) = [3t 2 ]00.5 6d + 6d 0 .5 t 1
0.5 0.5
1 1
= [3t 2 ]00.5 6d + 6d + 0 1 t 2
0.5 0.5
40
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
= 3t 2 0 t 0 .5
3
w(t ) = [3t 2 ]t0.5 + 6t 3 0 .5 t 1
4
3
= [3t 2 ]10.5 + 6(1 0.5) 1 t 2
4
In definitiva:
= 3t 2 0 t 0 .5
3 3
w(t ) = [3t 2 ] + 6t 3 0 .5 t 1
4 4
3 3
= [3 ] + 6(1 0.5) 1 t 2
4 4
In definitiva:
= 3t 2 0 t 0 .5
3
w(t ) = 3t 2 + 6t 0 .5 t 1
2
3 3 3
= 3+ + 63 = 1 t 2
4 4 2
41
Capitolo 2 Esercizi sulle potenze
42
CAPITOLO 3
Esercizio n1.1...pag. 44
Esercizio n1.2...pag. 48
Esercizio n1.3...pag. 51
Esercizio n1.4...pag. 54
Esercizio n1.5...pag. 56
Esercizio n1.6...pag. 58
Esercizio n1.7...pag. 60
Esercizio n1.8...pag. 62
Esercizio n1.9...pag. 64
Esercizio n1.10.pag. 66
Esercizio n1.11.pag. 67
Esercizio n1.12.pag. 69
Esercizio n1.13.pag. 71
Esercizio n1.14.pag. 72
Esercizio n1.15.pag. 73
Esercizio n1.16.pag. 76
Esercizio n1.17.pag. 78
Esercizio n1.18.pag. 80
Esercizio n1.19.pag. 82
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.1
Risolvere il circuito in figura:
I 1 I2 R13 3
I1 v2 I4 E = 120V
I3 v R4 R12 = 10
4
R12 v3 R23 = 15
v1 R23
E R13 = 25
2 R4 = 5
I5 R5 = 1
v5 R5
4
(1)
Risolvere un circuito significa in generale determinare tensioni e correnti in tutti i lati del
circuito.
Trasformiamo in stella il triangolo 1-2-3:
I 1 3 I4
R1 R3 R4
O
R2
E
I5 2
R5
4
(2)
44
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
dove :
I R1 O
I5 I4
E R25 R34
(3)
E Req
(4)
in cui :
R25 R34 4 12.5 50
Req = R1 + = 5+ = 5+ = 8.03
R25 + R34 4 + 12.5 16.5
45
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Calcoliamo la corrente I:
E 120V
I= = = 14.94 A
Req 8.03
R34 12.5
I5 = I = 14.94 = 11.32 A
R 25 + R34 12.5 + 4
I = I1 + I 2 I1 + I 2 = 14.94
I 5 = I1 + I 3 I1 + I 3 = 11.32
I2 = I3 + I4 I 2 I 3 = 3.62
queste relazioni non sono indipendenti tra loro perch la terza si ottiene sottraendo
membro a membro la prima e la seconda.
E necessario quindi cercare una terza relazione; questa ci fornita dalla L.K.T. applicata
al triangolo della configurazione di partenza:
I1 + I 2 = 14.94
I1 + I 3 = 11.32
46
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
I 1 = 10.87 A
I 2 = 4.074 A
I 3 = 0.454 A
Note tutte le correnti nei lati del circuito, possiamo determinarne le relative tensioni:
V4 = R4 I 4 = 5 3.62 = 18.1V
V5 = R5 I 5 = 1 11.32 = 11.32V
47
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.2
Dato il circuito in figura:
a R1 b R2 c
+ E = 18V
v R1 = 2
E i I
_ R2 = 4
I = 2A
d
determinare i e v.
In primo luogo stabiliamo un sistema di riferimento per le tensioni e per le correnti nei lati
in cui questo non indicato dalla traccia:
a I1 R1 b I2 R2 c
+ + +
V1 V2
E i I v
_
d
Impostiamo la L.K.C. al nodo b:
I1 = i + I 2 i = I1 I 2 (1)
E
V1 E = 0 V1 = E = R1 I1 I1 =
R1
I + I2 = 0 I 2 = I
E 18
i = I1 I 2 = + I = + 2 = 11A
R1 2
48
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
V2 + v = 0 v = V2 = R2 I 2 = R2 I = 4 2 = 8V
49
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
50
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n3.3
Dato il circuito in figura:
vac
a+ b c
E1 = 12V
R1 R2
+ E2 = 8V
E1 vbd E2 R1 = 2
_ R2 = 4
d
determinare le tensioni vac e vbd.
In primo luogo stabiliamo un sistema di riferimento per le tensioni e per le correnti nei lati
in cui questo non indicato dalla traccia:
vac
a+ V1 b V2 c
I1 + R1 I2 + R2
+
E1 vbd E2
_
Per ricavare le tensioni vac e vbd necessario determinare le cadute sui resistori R1 e
R2, per cui il primo passo nella risoluzione di questo circuito consiste nel determinare le
correnti I1 e I2 nei due resistori.
Applicando la L.K.C. al nodo b si ricava evidentemente I 1 = I 2 = I . Impostiamo ora la
L.K.T per lunica maglia del circuito:
R1 I + R2 I + E 2 E1 = 0
da cui ricaviamo:
E1 E 2 12 8 2
I= = = A
R1 + R2 2 + 4 3
2
vac = R1 I + R2 I = (2 + 4) = 4V
3
51
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
2 32
vbd = R2 I + E 2 = 4 + 8 = = 10.67 A
3 3
52
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
53
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.4
Dato il circuito in figura:
a R1 b R c R2 d
i E1 = 12V
+
E2 = 9V
E1 v E2 R1 = 0.1
_
R2 = 0.3
e
In primo luogo stabiliamo un sistema di riferimento per le tensioni e per le correnti nei lati
in cui questo non indicato dalla traccia:
a R1 i b R c R2 d
+ V + V
1 R + + V2
E1 v E2
_
E1 + V1 + VR + V2 + E 2 = 0 E1 + R1i + Ri + R2 i + E 2 = 0
da cui:
Ri = R2 i E 2 + E1 R1i
Calcoliamo ora il valore di R tale che v = 10V . A tale scopo impostiamo le L.K.T alle
sequenze di nodi c-d-e-c e c-b-a-e-c:
54
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
V2 + E 2 v = 0
VR V1 + E1 v = 0
da cui:
R2 i + E 2 v = 0
Ri R1i + E1 v = 0
da cui:
v E2
i=
R2
Ri = R1i + E1 v
e quindi:
v E2
R1 + E1 v 0.110 9 + 12 10
R2 0.3
R= = = 0.5
v E2 10 9
R2 0.3
55
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.5
Dato il circuito in figura:
a R1 b
+ V1 E = 36V
E + R1 = 6
V2 R2 R2 = 2
R3 = 4
V3 +
d R3 c
Per ricavare le tensioni ai capi di ciascun resistore possiamo seguire due strade. La prima
consiste nellapplicare il partitore di tensione alla serie R1 - R2 - R3 :
R1 6 216
V1 = E = 36 = = 18V
R1 + R2 + R3 6 + 2 + 4 12
R2 2 72
V2 = E = 36 = = 6V
R1 + R2 + R3 6 + 2 + 4 12
R3 4 144
V3 = E = 36 = = 12V
R1 + R2 + R3 6 + 2 + 4 12
In alternativa possiamo applicare la L.K.T. allunica maglia del circuito, ricavare il valore
della corrente comune e determinare cos le cadute su ciascun resistore. A tale scopo
fissiamo un riferimento per la corrente:
a R1 b
+ V1
E +
V2 R2
V3 +
d R3 c
56
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
V1 + V2 + V3 E = 0
da cui:
R1 I + R2 I + R3 I E = 0
E 36
I= = = 3A
R1 + R2 + R3 6 + 2 + 4
V1 = R1 I = 6 3 = 18 A
V2 = R2 I = 2 3 = 6 A
V3 = R3 I = 4 3 = 12 A
57
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.6
Dato il circuito in figura:
I1 I2 I3 I = 7A
I R1 = 2
R1 R2 R3 R2 = 4
R3 = 8
Per ricavare le correnti su ciascun resistore possiamo seguire due strade. La prima
consiste nellapplicare il partitore di corrente al parallelo R1 - R2 - R3 :
1 1 1 1
G1 R1 2 2 1 8
I1 = I =I =7 =7 = 7 2 = 7 = 4A
G1 + G2 + G3 1 1 1 1 1 1 4 + 2 +1 7 2 7
+ + + +
R1 R2 R3 2 4 8 8 8
1 1 1 1
G2 R2 4 4 1 8
I2 = I =I =7 =7 = 7 4 = 7 = 2A
G1 + G2 + G3 1 1 1 1 1 1 4 + 2 +1 7 4 7
+ + + +
R1 R2 R3 2 4 8 8 8
1 1 1 1
G3 R3 8 8 1 8
I3 = I =I =7 =7 = 7 8 = 7 = 1A
G1 + G2 + G3 1 1 1 1 1 1 4 + 2 +1 7 8 7
+ + + +
R1 R2 R3 2 4 8 8 8
58
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
I1 I2 I3
I + + +
R1 V1 R2 V2 R3 V3
I1 + I 2 + I 3 I = 0
V1 = V2 = V3 = V
V 8
I1 = = = 4A
R1 2
V 8
I2 = = = 2A
R2 4
V 8
I3 = = = 1A
R3 8
ottenendo lo stesso risultato.
59
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.7
Dato il circuito in figura:
t=0
a
+
I v I = 6mA
_ R1 R2 R1 = 2k
R2 = 4k
Ad interruttore aperto (t < 0) la tensione ai capi del generatore di corrente pari alla
caduta sul resistore R1, il quale viene attraversato da tutta la corrente I del generatore.
La caduta su R2 invece nulla perch esso non viene attraversato da corrente.
Fissando un riferimento per tensioni e correnti laddove non viene indicato dalla traccia:
a t<0
+ I1 I2
I v + +
_ V1 R1 V2 R2
60
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Ad interruttore aperto (t > 0) la tensione ai capi del generatore di corrente ancora pari
alla caduta sul resistore R1, il quale viene attraversato da una parte della corrente I del
generatore secondo la regola del partitore di corrente:
a t>0
+ I1 I2
I v + +
_ V1 R1 V2 R2
b
1 1
G1 R1 2000 0.0005 0.0005
I1 = I =I = 0.006 = 0.006 = 0.006 = 0.004 A
G1 + G2 1 1 1 1 0.0005 + 0.00025 0.00075
+ +
R1 R2 2000 4000
Osserviamo che la tensione ai capi del generatore anche uguale a quella che insiste sul
resistore R2 (i tre componenti sono in parallelo tra loro), per cui si pu in alternativa
valutare la corrente I2 impostando ancora una volta il partitore di corrente:
1 1
G2 R2 4000 0.00025 0.00025
I2 = I =I = 0.006 = 0.006 = 0.006 = 0.002 A
G1 + G2 1 1 1 1 0.0005 + 0.00025 0.00075
+ +
R1 R2 2000 4000
61
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.8
Dato il circuito in figura:
a
I1
R1 R2 I = 3mA
R1 = 2k
c d R2 = 4k
I I3 R3 = 10k
R4 = 2k
R3 R4
b
ricavare le tensioni vac e vcb.
In primo luogo stabiliamo un sistema di riferimento per le tensioni e per le correnti nei lati
in cui questo non indicato dalla traccia:
a
I1 I2
+ +
R1 V1 R2 V2 I = 3mA
R1 = 2k
c d R2 = 4k
I I3 I4 R3 = 10k
+ + R4 = 2k
R3 V3 R4 V4
1 1
G1 R1 2000 5 10 4 5
I1 = I =I = 0.003 = 30 10 4 4 4
= 30 10 4 = 0.002 A
G1 + G2 1 1 1 1 5 10 + 2 . 5 10 7.5
+ +
R1 R2 2000 4000
62
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
1 1
G3 R3 10000 4 1 10 4 1
I3 = I =I = 0.003 = 30 10 4 4
= 30 10 4 = 0.0005 A
G3 + G 4 1 1 1 1 1 10 + 5 10 6
+ +
R3 R4 10000 2000
Calcoliamo ora la corrente nel cortocircuito. A tale scopo applichiamo la L.K.C. al nodo c:
avendo fissato come verso di riferimento di Icc quello che va dal nodo c al nodo d.
63
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.9
Dato il circuito in figura:
R R
R
64
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
R R
La resistenza alla porta a-b pari a R per le stesse ragioni esposte nellesercizio
precedente.
b
R
65
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.10
Dato il circuito in figura:
R R
R R
a
2R 2R
1 1 1 2 1
= + = =
Req 2 R 2 R 2 R R
Req
Req = R
66
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n11
Dato il circuito in figura:
a R1 R2 R3
R1 = 0.25
R2 = 2
R4 R3 = 4
R4 = 3
R5 = 2.5
R6 = 2.5
R7 = 3
b R5 R6 R7
a R1
R1 = 0.25
R4 = 3
R4 R5 = 2.5
R237
R6 = 2.5
R237 = 9
b R5 R6
R237 = R2 + R3 + R7 = 2 + 4 + 3 = 9
67
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
a R1
R1 = 0.25
R5 = 2.5
R2347 R6 = 2.5
R2347 = 4/9
b R5 R6
1 1 1 1 1 1+ 3 4
= + = + = = R2347 = 2.25
R2347 R237 R4 9 3 9 9
68
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n3.12
Dato il circuito in figura:
E1
a b R1 c d
R1 = 15
R2 = 20
R2 E1 = 30V
I1 I2 E2
E2 = 10V
I1 = 2A
e I2 = 4A
Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non indicato
dalla traccia:
E1
a b IR1 R1 c d
+ V1 Ig R1 = 15
IR2 R2 = 20
+ + +
E1 = 30V
I1 Vg1 I2 Vg2 V2 R2 E2 E2 = 10V
I1 = 2A
I2 = 4A
e
Calcoliamo la potenza dissipata sul resistore R1:
P1 = R1 I R21
I 2 I 1 I R1 = 0 I R1 = I 2 I1 = 4 2 = 2 A
Si ha quindi:
P1 = R1 I R21 = 15 4 = 60W
69
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
V22
P2 = R2 I R2 2 =
R2
A tale scopo impostiamo la L.K.T. alla maglia contenente i due generatori di tensione:
E1 E 2 V2 = 0 V2 = E1 E 2 = 30 10 = 20V
Si ha quindi:
V22 400
P2 = R2 I R2 2 = = = 20W
R2 20
Calcoliamo ora la potenza erogata dai generatori di corrente. A tale scopo calcoliamo Vg1
e Vg2 applicando la L.K.T alla maglia centrale:
V g1 = Vg 2 = V1 + V2 = R1 I R1 + V2 = 15 2 + 20 = 50V
Si ha quindi:
V2 20
I R1 = I R 2 + I g I g = I R1 I R 2 = I R1 = 2 = 1A
R2 20
70
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n3.13
Dato il circuito in figura:
a
R1 = 3
R2 = 6
I = 10A
I R1 3I1 R2
I1
b
ricavare la corrente I1.
Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non indicato
dalla traccia:
a
R1 = 3
I2 R2 = 6
+ + I = 10A
I V1 R1 3I1 V2 R2
I1
b
I I 1 + 3I 1 I 2 = I + 2 I 1 I 2 = 0
In questa equazione di equilibrio ci sono due incognite, per cui occorre unaltra relazione.
Questa la otteniamo osservando che V1 = V2 :
RI
R1 I 1 = R2 I 2 I2 = 1 1
R2
Sostituiamo nella prima relazione e otteniamo:
R1 I1 I 10
I + 2 I1 =0 I1 = = = 6.67 A
R2 R1 3
2 2
R2 6
71
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.14
Dato il circuito in figura:
a R2 b
+ R1 = 7
R2 = 9
R1 R3 V R3 = 6
E E = 30V
c
ricavare la tensione V.
Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non indicato
dalla traccia:
a I2 R2 b
I1 + V2 + R1 = 7
+ R2 = 9
V1 R3 V R3 = 6
E R1 E = 30V
c
Il dato R1 in realt superfluo perch sufficiente conoscere la tensione ai capi di R1
che pari a quella del generatore E.
A questo punto per calcolare la tensione V possiamo applicare il partitore di tensione alla
serie R2 R3:
R3 6 6
V =E = 30 = 30 = 12V
R2 + R3 6+9 15
72
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n3.15
Dato il circuito in figura:
a R1 b R3 c R5 d R1 = 2
R2 = 4
+
R3 = 2
E R2 V R4 R6 R4 = 4
I R5 = 2
R6 = 2
e E = 50V
Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non indicato
dalla traccia:
a I1 + R1 b I3 + R3 c I5 + R5 d R1 = 2
R2 = 4
+ + + R3 = 2
E R2 V R4 R6 R4 = 4
I2 R5 = 2
I I6
R6 = 2
e E = 50V
SERIE R5 R6
a I1 + R1 b I3 + R3 c R1 = 2
R2 = 4
+ + + R3 = 2
E R2 V R4 R56 R4 = 4
R56 = 4
I2 I I5
E = 50V
e
73
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
R56 = R5 + R6 = 2 + 2 = 4
PARALLELO R56 R4
a I1 + R1 b I3 + R3 c
R1 = 2
+ + R2 = 4
E R2 V R456 R3 = 2
I2 R456 = 2
E = 50V
e
R56 R4 44
R456 = = = 2
R56 + R4 4 + 4
SERIE R456 R3
a I1 + R1 b
R1 = 2
+ + R2 = 4
E R2 V R3456 R3456 = 4
E = 50V
I2 I3
e
R3456 = R3 + R456 = 2 + 2 = 4
PARALLELO R3456 R2
a I1 + R1 b
R1 = 2
+
R23456 = 2
E V R23456 E = 50V
R3456 R2 44
R23456 = = = 2
R3456 + R2 4 + 4
74
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
A questo punto calcoliamo V applicando il partitore di tensione alla serie R23456 R1:
R23456 2
V =E = 50 = 25V
R23456 + R1 2+2
E 50
I1 = = = 12.5 A
R23456 + R1 2+2
R2 4
I 3 = I1 = 12.5 = 6.25 A
R3456 + R2 4+4
R56 4
I = I3 = 6.25 = 3.125 A
R56 + R4 4+4
75
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.16
Dato il circuito in figura:
I2
a b c I d
R2 R3
I1 R1 E
determinare la corrente I.
Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non indicato
dalla traccia:
I2
R1 = 10
R2 = 6
a b IR2 c I d
R3 = 24
IR1 + + R2 + R
3 E = 10V
I1 R1 E I1 = 2A
I2 = 2A
e
I R1 + I R 2 = I1 + I 2
I R2 = I + I 2
R1 I R1 = R2 I R 2 + R3 I + E
Otteniamo cos un sistema di tre equazioni nelle tre incognite IR1, IR2, I
76
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
I R1 = I R 2 + I1 + I 2
I = I R2 I 2
R1 ( I R 2 + I 1 + I 2 ) R2 I R 2 R3 ( I R 2 I 2 ) E = 0
R1 I R 2 + R1 I 1 + R1 I 2 R2 I R 2 R3 I R 2 + R3 I 2 E = 0
R1 I R 2 + R2 I R 2 + R3 I R 2 = R1 I1 + R1 I 2 + R3 I 2 E
R1 I1 + R1 I 2 + R3 I 2 E 10 2 + 10 2 + 24 2 10 78
I R2 = = = = 1.95 A
R1 + R2 + R3 10 + 6 + 24 40
77
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.17
Dato il circuito in figura:
a I1 R1 b
R1 = 4k
+ R2 = 2k
R2 V2
E 5I1 E = 2V
r
Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non indicato
dalla traccia:
a I1 R1 b
+ V1
I2
+
R2 V2
E 5I1
r
I1 + 5I1 = I 2
E = R1 I1 + R2 I 2
Si ha:
78
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
I1 + 5I1 = I 2 6 I1 = I 2
E = R1 I1 + R2 I 2 E = R1 I1 + 6 R2 I 1
da cui:
E 2V
I1 = = = 1.25 10 4 A
R1 + 6 R2 4000 + 12000
I 2 = 6 I1 = 7.5 10 4 A = 0.75 A
79
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.18
Dato il circuito in figura:
R1
a I2 R2 b R3 c R1 = 6
I3 + R2 = 3
V3 R3 = 4
R4 R4 = 6
2I2 E E = 12V
Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non indicato
dalla traccia:
R1 I1
+
V1
a I2 R2 b I4 R4 c
I3 + +
V2 V4
+
R3 V3 2I2 E
L.K.C. nodo a: I 3 = I1 + I 2
L.K.C. nodo b: I 4 = I 2 + 2I 2
80
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Si ha quindi il sistema:
I1 + I 2 I 3 = 0 I1 + I 2 I 3 = 0
3I 2 I 4 = 0 3I 2 I 4 = 0
R2 I 2 + R3 I 3 R4 I 4 = E 3I 2 + 4 I 3 6 I 4 = E
R1 I 1 R2 I 2 R4 I 4 = 0 6 I 1 3I 2 6 I 4 = 0
che lineare di quattro equazioni nelle quattro incognite I1, I2, I3, I4.
Risolvendo il sistema si ricavano i seguenti risultati:
I1 = 14 A I 2 = 4 A I 3 = 18 A I 4 = 12 A
V3 = R3 I 3 = 4 (18) = 72V
81
Capitolo 3 Esercizi sui circuiti resistivi
Esercizio n3.19
Dato il circuito in figura:
R1 I1
R2 b R1 = 4
a c
R2 = 2
4I1 Ig E1 = 10V
E2 = 12V
E1 I E2 I = 0.5A
Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non indicato
dalla traccia:
R1 I1
+ V1
a I2 R2 b I3 c
+ V2
4I1 Ig
E1 I E2
L.K.C. nodo b: I3 = I + I 2
L.K.C. nodo c: I g = I 3 + I1
82
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
I3 = I + I 2 I3 I2 = I I 2 + I 3 = 0.5
I g = I 3 + I1 I1 + I 3 I g = 0 I1 + I 3 I g = 0
E1 = V1 + E 2 V1 = E 1 E 2 = 2 4 I1 = 2
E1 + V2 4 I1 + E 2 = 0 4 I 1 + R2 I 2 = E1 E 2 4I1 + 2I 2 = 2
che lineare di quattro equazioni nelle quattro incognite I1, I2, I3, Ig.
Risolvendo il sistema si ricavano i seguenti risultati:
I1 = 0.5 A I 2 = 2 A I 3 = 1.5 A I g = 2 A
83
CAPITOLO 4
Esercizio n4.1.pag. 85
Esercizio n4.2.pag. 89
Esercizio n4.3.pag. 91
Esercizio n4.4.pag. 95
Esercizio n4.5.pag. 98
Esercizio n4.6.pag. 100
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n4.1
Determinare la corrente Ix utilizzando il Teorema di Norton.
Ix E = 5V
E R2 I = 10mA
R1 = 5k
R2 = 5k
R4 R3 = 7k
R1 R4 = 3k
I R3
Poich siamo interessati a conoscere la corrente Ix che scorre nel resistore R2, si pu
semplificare il circuito calcolando lequivalente di Norton alla porta a-b indicata in figura:
a
E
b
R4
R1
I R3
85
Capitolo 4 Esercizi sugli equivalenti di Thevenin e Norton
il circuito in basso:
R4
R1
R3
Rs = R3 + R4 = 10k
R1 Rs
RN = = 3.33k
R1 + Rs
a
IN
E
b
R4
R1
I R3
86
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
a a
IN IN
E
b b
R4 R4
R1 R1
R3 I R3
V
I N/ = = 1mA
R1
R4
I N// = I = 3mA
R3 + R4
I N = I N/ + I N// = 4mA
87
Capitolo 4 Esercizi sugli equivalenti di Thevenin e Norton
IN RN R2
RN
Ix = IN = 1.6mA
RN + R2
88
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n4.2
Considerato il circuito in figura, determinare lequivalente di Thevenin alla porta a b.
R3
E = 1V
R1 R2 R1 = 10
a R2 = 8
E R3 = 2
b
R3
R1 R2
a
R2 R3
RTH = = 1.6
R2 + R3
89
Capitolo 4 Esercizi sugli equivalenti di Thevenin e Norton
La tensione del generatore equivalente di Thevenin quella vista alla porta a-b quando
questa a vuoto, pertanto non ci restare che determinare la tensione Vab del circuito
iniziale. Per fare questo usiamo il partitore di tensione, infatti se la porta a-b a vuoto i
resistori R1 ed R3 sono in serie.
R3
VTH = Vab = E = 3V
R2 + R3
90
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n4.3
Considerato il circuito in figura, determinare lequivalente di Thevenin alla porta a b.
R3
E = 5V
R1 R2 I = 1A
a R1 = 2
R2 = 8
E I
R3 = 5
b
R3
R1 R2
a
Rs = R2 + R3 = 13
Il resistore equivalente Rs in parallelo col resistore R1, pertanto il valore del resistore
91
Capitolo 4 Esercizi sugli equivalenti di Thevenin e Norton
equivalente di Thevenin :
Rs R1
RTH = = 1.74
Rs + R1
R3
R1 R2
a
E
b
Rs
Rp
R1
a a
E E
b b
92
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Il contributo VTH/ alla tensione equivalente di Thevenin fornito dal solo generatore di
tensione evidentemente dato da:
VTH/ = E = 5V
R3
I1
R1 R2
a
I
b
Vab = V1 = R1 I1
R3
I1
Re
93
Capitolo 4 Esercizi sugli equivalenti di Thevenin e Norton
in cui :
Re = R1 + R2 = 10
R3
I1 = I = 0.33 A
Re + R3
R3
I1
R1 R2
a
I
b
si ha:
94
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n4.4
Considerato il circuito in figura, determinare lequivalente di Norton in funzione di Vs alla
porta a b.
R1 R3
Ig = 100I
a R1 = 1k
R2 R4 R2 = 4k
Vs I Ig
b R3 = 2k
R4 = 3k
R1 R3
R2 R4
Vs I Ig Icc
I cc = I g = 100 I
Per calcolare la corrente I facciamo riferimento alla sola parte di sinistra del circuito.
Notiamo che i resistori R2 ed R3 sono in parallelo, per cui otteniamo il seguente circuito
equivalente:
R1
Vs Rp Vp Ig R4 Icc
_
95
Capitolo 4 Esercizi sugli equivalenti di Thevenin e Norton
dove :
R2 R3 4
Rp = = k
R2 + R3 3
Rp 4
V p = Vs = Vs
R1 + R p 7
Vp 2
I= = Vs
R3 7
200
I N = I cc = 100 I = Vs A
7
Calcoliamo ora la resistenza equivalente di Norton. In questo caso nel circuito presente
un generatore pilotato, pertanto uno dei possibili modi per calcolare la resistenza RN
quello di ottenerla come rapporto tra la tensione a vuoto alla porta a-b e la corrente di
corto circuto alla stessa porta. Ovviamente la corrente di corto circuito gi stata calcolata
poich essa coincide con la corrente di Norton. Dobbiamo quindi calcolare la tensione Vab
facendo riferimento al circuito riportato in basso con la porta a-b a vuoto.
R1 R3
I4 a
R2 R4
Vs I Ig
b
Vab = R4 I 4 = R4 I g = 100 R4 I
96
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
6
Vab = 105Vs V
7
In definitiva:
Vab
RN = = 3k
I cc
97
Capitolo 4 Esercizi sugli equivalenti di Thevenin e Norton
Esercizio n4.5
Considerato il circuito in figura, determinare lequivalente di Thevenin alla porta a b.
I R1 a
E = 10V
I2 a Ig = 9I
R2 R1 = 100
E Ig
R2 = 10
b
E = R1 I + R2 I 2
I2 = I g + I
A questo punto:
E = R1 I + R2 ( I g + I ) = R1 I + 10 R2 I
E
VTH = Vab = V2 = R2 I 2 = R2 ( I + I g ) = 10 R2 I = 10 R2 = 5V
R1 + 10 R2
98
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
I R1 a
Icc
E Ig R2
I cc = I + I g = 10 I
E 1
I= = A
R1 10
pertanto:
I cc = 10 I = 1A
e in definitiva:
Vab
RTH = = 5
I cc
99
Capitolo 4 Esercizi sugli equivalenti di Thevenin e Norton
Esercizio n4.6
Per il circuito in figura determinare per quale valore di R la corrente Ib uguale a 1mA.
R1 Vg
Ia Ib E = 12V
R2 R Vg = 2000Ia
E
R1 = 6k
R2 = 1k
R1 Vg
a
Ia
E R2
e determiniamo la tensione a vuoto alla porta a-b. Essa data dalla tensione ai capi del
resistore R2 :
Vab = R2 I a
E = R1 I a + Vg + R2 I a = R1 I a + 2000 I a + R2 I a
Quindi Ia data da:
E 4
Ia = = mA
R1 + 2000 + R2 3
100
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
R1 Vg
E R2 Icc
Il resistore R2 cortocircuitato per cui ha corrente nulla. Quindi anche Vg nulla perch la
corrente di pilotaggio del generatore nulla. Inoltre il resistore R1 attraversato proprio
dalla corrente Icc. Il circuito diventa quindi:
R1
Icc
Si ricava immediatamente:
E
I cc = = 2mA
R1
Vab 2
RTH = = k
I cc 3
101
Capitolo 4 Esercizi sugli equivalenti di Thevenin e Norton
RTH
Ib
VTH R
VTH = RTH I b + RI b
4 2 3 3
10 10
VTH RTH I b 3 3 2
R= = 3
= k
Ib 10 3
102
CAPITOLO 5
Esercizio n5.1
Nel circuito in figura
R1 t=0 R2 i(t)
1
E = 20V
2
R1 = 1k
E L R2 = 1k
L = 1H
linterruttore rimane in posizione 1 per molto tempo, quindi passa nella posizione 2 in
t=0. Ricavare la corrente i(t) per t > 0.
Con linterruttore nella posizione 2 viene esclusa la serie del generatore di tensione e del
resistore R1, sicch il circuito che dobbiamo studiare il seguente:
R2 i(t)
v 2 (t ) = R2 i (t )
di (t )
v L (t ) = L
dt
v 2 (t ) + vL (t ) = 0
104
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
i (t ) = Ae t
R2
R 2 + L = 0 =
L
Per calcolare il valore della costante A dobbiamo determinare le condizioni iniziali del
+
circuito, quindi il valore della corrente nellinduttore in t = 0 .
-
Per determinare le condizioni iniziali possiamo riferirici al circuito a regime in t = 0 in cui
agli induttori sostituiamo dei cortocircuiti e ai condensatori dei circuiti aperti.
Infatti in un circuito asintoticamente stabile in cui le sorgenti sono di forma donda
costante, il regime costituito da tensioni e correnti di lato di forma donda anchesse
costanti.
Si ha quindi:
di (t )
v L (t ) = L L = 0 cortocircuito
dt
dv (t )
iC (t ) = C C = 0 circuito aperto
dt
-
Il circuito in 0 allora il seguente:
R1 - -
t=0 R2 i(0 )
1 E = 20V
2
R1 = 1k
E L R2 = 1k
105
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
evidente che:
E
i (0 ) = = i (0) = i (0 + ) (continuit della corrente sullinduttore)
R1 + R2
R
2t E
i (t ) = Ae L
i (0 + ) = A =
R1 + R2
R
E 2t
i (t ) = e L
R1 + R2
20 1000t
i (t ) = e = 0.01e 1000t A
2000
106
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n5.2
Nel circuito in figura
t=0
E = 10V
R1 R2 R1 = 4
C R2 = 2
E R3 = 6
R4 = 3
R3 vC(t) C = 10F
R4
Con linterruttore aperto viene escluso il resistore R2 sicch il circuito che dobbiamo
studiare il seguente:
i1(t) E = 10V
R1 R1 = 4
R2 = 2
iC(t) C
E R3 = 6
i3(t) i4(t)
R4 = 3
R3 vC(t) C = 10F
R4
v1 (t ) = R1i1 (t )
v3 (t ) = R3 i3 (t )
v4 (t ) = R4 i4 (t )
dvC (t )
iC (t ) = C
dt
107
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
i1 (t ) = i3 (t ) + iC (t ) i1 (t ) = i3 (t ) + iC (t ) i1 (t ) = i3 (t ) + iC (t )
i4 (t ) = iC (t ) i4 (t ) = iC (t ) i4 (t ) = iC (t )
v1 (t ) + v3 (t ) = E R1i1 (t ) + R3 i3 (t ) = E R1i3 (t ) + R1iC (t ) + R3 i3 (t ) = E
v3 (t ) = vC (t ) + v4 (t ) R3 i3 (t ) = vC (t ) + R4 i4 (t ) R3 i3 (t ) = vC (t ) + R4 iC (t )
E R1iC (t )
i3 (t ) =
R1 + R3
E R1iC (t )
R3 = vC (t ) + R4 iC (t )
R1 + R3
R3 E R R i (t )
3 1C = vC (t ) + R4 iC (t )
R1 + R3 R1 + R3
R3 E R R i (t ) RR
= vC (t ) + R4 iC (t ) + 3 1 C = vC (t ) + R4 + 3 1 iC (t )
R1 + R3 R1 + R3 R1 + R3
In definitiva la dinamica del circuito per t > 0 governata dalla seguente equazione
differenziale:
R R dv (t ) R3 E
C R4 + 3 1 C + vC (t ) =
R1 + R3 dt R1 + R3
t
t
vC (t ) = Ae + vCs (t ) = Ae
+ vCs (t )
in cui il primo termine a secondo membro rappresenta lintegrale generale (la soluzione
dellomogenea associata), il secondo lintegrale particolare.
Per ricavare consideriamo lequazione caratteristica:
RR 1 1 1
C R4 + 3 1 + 1 = 0 = = =
R1 + R3 RR 24
C R4 + 3 1 10 5 3 +
R1 + R3 10
108
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
da cui:
= 54s
Lintegrale particolare rappresenta una delle soluzioni della equazione differenziale e che
pu essere cercata nella stessa famiglia di funzioni a cui appartiene lazione forzante.
Possiamo quindi scrivere:
t
vC (t ) = Ae
+B
R R dv (t ) R3 E R3 E 60
C R4 + 3 1 C + vC (t ) = B= = = 6V
R1 + R3 dt R1 + R3 R1 + R3 10
- -
i1(0 ) i2(0 ) E = 10V
R1 R2 R1 = 4
R2 = 2
E - - R3 = 6
i3(0 ) vC(t) i4(0 )
R4 = 3
R3 R4
E 10
E = v1 (0 ) + v3 (0 ) = R1i1 (0 ) + R3i3 (0 ) = R1i1 (0 ) + R3 i1 (0 ) i1 (0 ) = = =1
R1 + R3 10
E 10
E = v2 (0 ) + v4 (0 ) = R2 i2 (0 ) + R4 i4 (0 ) = R2 i2 (0 ) + R4 i2 (0 ) i2 (0 ) = = =2
R2 + R4 5
vC (0 ) = R3i1 (0 ) R4 i2 (0 ) = 6 *1 3 * 2 = 0V = vC (0 + )
109
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
+
Imponiamo allora che in 0 la tensione sul condensatore valga 0V:
t
vC (t ) = Ae
+6
vC (0 + ) = 0 = A + 6
A = 6
Si ha quindi:
t
vC (t ) = 6e
+6
con = 54s .
110
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n5.3
Il circuito in figura
E = 14V
C R1
R1 = 4
t=0
2 3 E R2 = 6
R3 = 6
R2 R3 C = 1mF
v2 (t)
4
-
a regime in t = 0 . Linterruttore si chiude in t = 0. Ricavare la tensione v2(t) per t > 0.
In primo luogo fissiamo dei riferimenti per le tensioni e le correnti e scriviamo le relazioni di
lato del circuito:
1
i1(t)
iC(t) E = 14V
C vC(t) R1 R1 = 4
t=0 R2 = 6
2 3 E
i2(t) i3(t) R3 = 6
C = 1mF
v2(t) R2 R3
v1 (t ) = R1i1 (t )
v2 (t ) = R2 i2 (t )
v3 (t ) = R3 i3 (t )
dv (t )
iC (t ) = C C
dt
111
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
maglia C R2 E vC (t ) + v2 (t ) = E vC (t ) + R2 i2 (t ) = E vC (t ) + R2 iC (t ) = E
Sostituendo la relazione di lato per la corrente nel condensatore otteniamo:
dvC (t ) dv (t ) v (t ) E
vC (t ) + R2 iC (t ) = E vC (t ) + R2 C =E C + C =
dt dt R2 C R2 C
che una equazione differenziale lineare del primo ordine a coefficienti costanti, il cui
integrale generale lo possiamo esprimere nel seguente modo:
t
vC (t ) = Ae
+ vCs (t )
1 1 1
+ =0 = = = R2 C = 6 * 0.001 = 6ms
R2 C R2 C
Lintegrale particolare della completa pu essere cercato nella famiglia di funzioni a cui
appartiene il termine noto (azione forzante):
vCs (t ) = B
dvC (t ) vC (t ) E
+ = B=E
dt R2 C R2 C
t
vC (t ) = Ae R2C
+E
112
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
4
realizziamo il parallelo tra R2 ed R3:
1
-
i1 (0 )
E = 14V
R1 R1 = 4
- R23 = 3
- 2 t=0 E
i23(0 )
- R23
v23(0 )
4
R2 R3 36
R23 = = =3
R2 + R3 12
R1 4
vC (0 ) = v1 (0 ) = E= 14 = 8V
R1 + R23 4+3
vC (0 ) = vC (0) = vC (0 + ) = 8V
113
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
A questo punto torniamo alla configurazione circuitale per t > 0 e allespressione di vC(t):
t
vC (t ) = Ae
+E
vC (0 + ) = 8 = A + E A = 6
Si ha quindi:
t
vC (t ) = 6e
+E
e:
vC (t ) + v2 (t ) = E v2 (t ) = E vC (t )
t
v2 (t ) = 6e
con = 6 ms
114
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n5.4
Il circuito in figura:
R1 1 R2 2
R1 = 1k
R3 R2 = 3k
i C vC(t)
R3 = 1k
C = 5F
3
-
a regime in t = 0 . La corrente del generatore vale i(t) = 1 mA per t < 0; i(t) = 0 per t > 0.
Ricavare la tensione sul condensatore per t > 0.
Per t > 0 il generatore di corrente spento, per cui possiamo sostituire ad esso un
circuito aperto e otteniamo il seguente circuito:
R1 1 R2 2
R1 = 1k
R3 R2 = 3k
C vC(t)
R3 = 1k
C = 5F
3
R12 = 4k
R12 R3 C vC(t) R3 = 1k
C = 5F
115
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
-iC(t) iC(t)
R = 4/5 k
R C vC(t) C = 5F
R12 R3 4 *1 4
R= = = k
R12 + R3 4 + 1 5
Possiamo scrivere:
dvC (t )
vC (t ) = vR (t) vC (t ) = R(iC (t)) = RiC (t) = RC
dt
da cui:
dvC (t )
vC (t ) + RC =0
dt
che lequazione differenziale che governa la dinamica del circuito per t > 0.
E una equazione differenziale lineare omogenea del primo ordine, il cui integrale generale
dato da:
t
vC (t ) = Ae
1 1 1 4
+ =0 = = = RC = *10 3 * 5 *10 6 = 4ms
RC RC 5
116
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
- R12
1 i12(0 ) 2
-
i3(0 ) R12 = 4k
-
v12(0 ) R3 = 1k
E R3 -
v3(0 )
-
vC(0 ) E = 1V
R3 3 1 1
v C ( 0 ) = v3 (0 ) = E= 1= V
R12 + R3 4 +1 5
1
v C ( 0 ) = v C (0 + ) = V
5
Ricordiamo infatti che la tensione in un condensatore ha una forma donda continua se la
corrente limitata (la corrente limitata perch non ci sono generatori di corrente
impulsivi n configurazioni circuitali tali da generare fenomeni impulsivi).
A questo punto torniamo alla configurazione circuitale per t > 0 e allespressione di vC(t):
t
vC (t ) = Ae
1
vC (0 + ) = = A
5
Si ha quindi:
t
1
vC (t ) = e con = 4 ms
5
117
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
Esercizio n5.5
Il circuito in figura:
v1(t)
vL(t) 2i R2 = 4
E = 12V L = 1mH
i
-
a regime in t = 0 . Linterruttore si apre in t = 0. Ricavare i(t) per t > 0.
i1 (t ) + i (t ) + 2i (t ) = 0 i1 (t ) = 3i (t )
di (t )
v1 (t ) v L (t ) = E R1i1 (t ) L =E
dt
di (t )
3R1i (t ) L =E
dt
di (t ) R E
+ 3 1 i (t ) =
dt L L
che una equazione differenziale lineare del primo ordine a coefficienti costanti, il cui
integrale generale lo possiamo esprimere nel seguente modo:
t
i (t ) = Ae
+ is (t )
118
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
3R1 3R 1 L 0.001
+ = 0 = 1 = = = = 83.3s
L L 3R1 3* 4
Lintegrale particolare della completa pu essere cercato nella famiglia di funzioni a cui
appartiene il termine noto (azione forzante):
is (t ) = B
R1 E E
3 B= B=
L L 3R1
t
E
i (t ) = Ae
3R1
-
1 i1(0 ) R1= 4 2 t>0
-
i2(0 )
-
v1(0 ) - -
E = 12V 2i(0 ) R2 = 4 v2(0 )
-
i(0 )
3
119
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
i1 (0 ) + i (0 ) + 2i (0 ) i2 (0 ) = 0 i1 (0 ) = i2 (0 ) 3i (0 )
- -
La corrente i2(0 ) nulla perch il resistore cortocircuitato (v2(0 )=0)
Si ha quindi:
v (0 ) E
i1 (0 ) = 3i (0 ) 1 = 3i (0 ) = 3i (0 )
R1 R1
E
i (0 ) =
3R1
In seguito allapertura dellinterruttore si ha:
E
i (0 ) = i ( 0 + ) =
3 R1
Ricordiamo infatti che la corrente in un induttore ha una forma donda continua se la
tensione limitata (la tensione limitata perch non ci sono generatori di tensione
impulsivi n configurazioni circuitali tali da generare fenomeni impulsivi).
A questo punto torniamo alla configurazione circuitale per t > 0 e allespressione di i(t):
t
E
i (t ) = Ae
3R1
120
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n5.6
Nel circuito in figura:
R1 2 L i(t)
1 3
R1 = 2
C vC(t) R2 = 4
i(t) = 2 u(t) R2 L = 0.5H
C = 0.5F
la corrente del generatore vale i(t) = 2A per t > 0; i(t) = 0 per t < 0. Le condizioni iniziali
sugli elementi sono i(0) = 0 e vC(0) = 4V. Ricavare la corrente i(t) per t > 0.
5 R2 1 R1 2 L i(t) 3
R1 = 2
C vC(t) R2 = 4
e(t) = 2R2 u(t) L = 0.5H
C = 0.5F
1 iR(t) R 2 L 3
i(t)
vL(t) iC(t) R = 6
vR(t)
vC(t)
L = 0.5H
C
e(t) = 8u(t) C = 0.5F
4
121
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
vR (t ) = Ri R (t )
dvC (t )
iC (t ) = C
dt
di (t )
v L (t ) = L
dt
Scriviamo la LKC:
iR (t ) = iC (t ) = i (t )
vR (t ) = Ri (t )
dvC (t )
i (t ) = C
dt
di (t )
v L (t ) = L
dt
v R (t ) + v L (t ) + vC (t ) = e(t ) = 8u (t )
di (t )
Ri (t ) + L + vC (t ) = 8
dt
dvC (t ) d 2 vC (t )
RC + LC + vC (t ) = 8
dt dt 2
essendo:
dvC (t )
i (t ) = C
dt
Riordinando otteniamo:
d 2 vC (t ) R dvC (t ) 1 8
2
+ + vC (t ) =
dt L dt LC LC
122
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
equazione differenziale lineare a coefficienti costanti del secondo ordine, il cui integrale
generale lo possiamo esprimere nel seguente modo:
vC (t ) = vCh (t ) + vCs (t )
d 2 vC (t ) R dvC (t ) 1
2
+ + vC (t ) = 0
dt L dt LC
s 2 + 2s + 02 = 0
R 6 1 1
= = =6 02 = = =4
2 L 2 * 0.5 LC 0.5 * 0.5
s1 = 6 + 32
s 1 = 2 02 = 6 36 4 = 6 32 =
2 s 2 = 6 32
Lintegrale particolare della completa pu essere cercato nella famiglia di funzioni a cui
appartiene il termine noto (azione forzante):
vCs (t ) = B
1 8
B= B=8
LC LC
123
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
vC (t ) = K 1e s1t + K 2 e s2t + 8
vC (t ) = K 1e s1t + K 2 e s2t + 8
dvC (t )
i (t ) = C = CK 1 s1e s1t + CK 2 s 2 e s2t
dt
vC (0) = K 1 + K 2 + 8 = 4 K 1 + K 2 = 4 K 1 = 4 K 2
i (0) = CK 1 s1 + CK 2 s 2 = 0 K 1 s1 + K 2 s 2 = 0 4 s1 K 2 s1 + K 2 s 2 = 0
K 1 = 4 K 2 = 4.12
K 1 = 4 K 2
4s1 4 * (6 + 32 )
4s1 + K 2 ( s 2 s1 ) = 0 K 2 = =
( s 2 s1 ) (6 32 + 6 32 )
12 12
K 1 = 4 K 2 = 4 +2= 2
K 1 = 4 K 2 32 32
4 s1 + K 2 ( s 2 s1 ) = 0 K = 24 + 4 32 ) = 12 2
2 2 32 ) 32
1 12 1 12
i (t ) = CK 1 s1e s1t + CK 2 s 2 e s2t = 2 (6 + 32 )e s1t + 2 (6 32 )e s2t )
2 32 2 32
4
i (t ) = (e s1t e s2t )
32
con s1 = 6 + 32 e s 2 = 6 32 .
124
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
125
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
Esercizio n5.7
Nel circuito in figura:
1 L 2 R1 3
R1 = 6
E R2 = 2
R3 = 4
6 C i(t) 4 L = 0.25H
C = 62.5mF
R3 R2 E =12V
linterruttore rimane chiuso per molto tempo, quindi si apre in t = 0. Ricavare la corrente
i(t) per t > 0.
1 L iL (t) R iR (t)
2 3
vL(t) vR (t) R = 8
iC (t) E L = 0.25H
C = 62.5mF
C vC(t) E =12V
i(t)
5
in cui R = R1 + R2 = 8 .
Come primo passo, scriviamo le relazioni di lato:
vR (t ) = RiR (t )
dvC (t )
iC (t ) = C
dt
di (t )
v L (t ) = L L
dt
126
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Scriviamo la LKC:
i R (t ) = iC (t ) = i L (t ) = i (t )
vR (t ) = Ri(t )
dvC (t )
i (t ) = C
dt
di (t )
v L (t ) = L
dt
v R (t ) + v L (t ) + vC (t ) = E
di (t )
Ri (t ) + L + vC (t ) = E
dt
dvC (t ) d 2 vC (t )
RC + LC + vC (t ) = E
dt dt 2
essendo:
dvC (t )
i (t ) = C
dt
Riordinando otteniamo:
d 2 vC (t ) R dvC (t ) 1 E
2
+ + vC (t ) =
dt L dt LC LC
equazione differenziale lineare a coefficienti costanti del secondo ordine, il cui integrale
generale lo possiamo esprimere nel seguente modo:
vC (t ) = vCh (t ) + vCs (t )
127
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
d 2 vC (t ) R dvC (t ) 1
2
+ + vC (t ) = 0
dt L dt LC
s 2 + 2s + 02 = 0
R 8 1 1
= = = 16 02 = = = 64
2 L 2 * 0.25 LC 0.25 * 0.0625
s1 = 16 + 192
s 1 = 2 02 = 16 256 64 = 16 192 =
2 s 2 = 16 192
Lintegrale particolare della completa pu essere cercato nella famiglia di funzioni a cui
appartiene il termine noto (azione forzante):
vCs (t ) = B
1 E
B= B=E
LC LC
vC (t ) = K 1e s1t + K 2 e s2t + E
128
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
-
1 iL(0 ) R 3
- R = 8
vR(0 )
E R3 = 4
E =12V
-
6 - vC(0 )
i3(0 )
R3 -
i(0 )
5
Si ha:
E 12
i L (0 ) = = = 1A = i L (0) = i L (0 + )
R + R3 8 + 4
vC (0 ) = v3 (0 ) = R3i L (0 ) = 4V = vC (0) = vC (0 + )
+
Osservando il circuito il 0 possiamo scrivere:
i (0 + ) = i L (0 + )
Si ha allora:
vC (t ) = K 1e s1t + K 2 e s2t + E
dvC (t )
i (t ) = C = C ( K 1 s1e s1t + K 2 s 2 e s2t )
dt
vC (0 + ) = 4 = K 1 + K 2 + 12 K 1 = K 2 8 K1 = K 2 8
i (0) = 1 = CK 1 s1 + CK 2 s 2 C ( K 2 8) s1 + CK 2 s 2 = 1 CK 2 8Cs1 + CK 2 s 2 = 1
129
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
K 1 = K 2 8 = 8.037
1 + 8Cs1 1 + 8 * 0.0625(16 + 192 )
K 2 = C ( s 1) = = 0.037
2 0.0625 * (16 192 1)
s1 = 16 + 192 = 2.14
s 2 = 16 192 = 28.95
130
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n5.8
Il circuito in figura:
t=0
i(t)
2
1 R1 R1 = 3
R2 L R2 = 2
L = 3mH
3 C 4 C = 1mF
E1 =10V
E1 E2 E2 =5V
5
-
a regime in t = 0 . In t = 0 linterruttore si chiude. Ricavare la corrente i(t) per t > 0.
i(t) t>0
i2(t) iL(t)
1 R2 = 2
R2 v2(t) L vL(t) L = 3mH
iC(t)
C = 1mF
3 C vC(t) E1 =10V
E2 =5V
E1 E2
5
Scriviamo le relazioni di lato:
v2 (t ) = R2 i2 (t )
dvC (t )
iC (t ) = C
dt
di (t )
v L (t ) = L L
dt
131
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
E1 v 2 (t ) + v L (t ) + E 2 = 0 R2 i2 (t ) + v L (t ) = E1 E 2 (1)
vC (t ) = R2 i2 (t ) + E1 (2)
Vediamo le LKC:
i2 (t ) = i (t ) (3)
(nodo1) i (t ) = iC (t ) + i L (t ) i L (t ) = i (t ) iC (t ) (4)
A questo punto la (1) la possiamo scrivere nel seguente modo tenendo presente la 3:
di L (t )
R2 i (t ) + L = E1 E 2
dt
d (i (t ) iC (t ))
R2 i (t ) + L = E1 E 2
dt
di (t ) di (t )
R2 i (t ) + L L C = E1 E 2
dt dt
di (t ) d 2 vC (t )
R2 i (t ) + L LC = E1 E 2
dt dt 2
per la (2) ( vC (t ) = R2 i2 (t ) + E1 = R2 i (t ) + E1
di (t ) d 2 i (t )
R2 i (t ) + L + LCR2 = E1 E 2
dt dt 2
132
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
L di (t ) d 2 i (t ) E1 E 2
i (t ) + + LC =
R2 dt dt 2 R2
d 2 i (t ) 1 di (t ) i (t ) E1 E 2
2
+ + =
dt CR2 dt LC LCR2
equazione differenziale lineare a coefficienti costanti del secondo ordine, il cui integrale
generale lo possiamo esprimere nel seguente modo:
i (t ) = ih (t ) + is (t )
d 2 i (t ) 1 di (t ) i (t )
2
+ + =0
dt CR2 dt LC
s 2 + 2s + 02 = 0
1 1
2 = 02 =
CR2 LC
1 1 1 106
= = = 250 02 = =
2CR2 2 * 0.001 * 2 LC 3
133
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
81.25
250 + j100
3 = 250 + j 520
6
10
s1 = 2 02 = 250 (250) 2 =
2 3 81.25 250 j 520
250 j100
3
+ j d = 250 + j 520
j d = 250 j 520
Lintegrale particolare della completa pu essere cercato nella famiglia di funzioni a cui
appartiene il termine noto (azione forzante):
is (t ) = B
1 E E2 E E2
B= 1 B= 1
LC R2 LC R2
E1 E 2
i (t ) = K 1e s1t + K 2 e s2t +
R2
E1 E 2
i (t ) = K 1e ( + jd ) t + K 2 e ( jd )t +
R2
E1 E 2
i (t ) = K 1e t e jd t + K 2 e t e jd t +
R2
E1 E 2
i (t ) = e t ( K 1e jd t + K 2 e jd t ) +
R2
134
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
E1 E 2
i (t ) = e t {K 1 [cos( d t ) + j sin( d t )] + K 2 [cos( d t ) j sin( d t )]} +
R2
E1 E 2
i (t ) = e t [( K 1 + K 2 ) cos( d t ) + j ( K 1 K 2 ) sin( d t )] +
R2
K 1 = a + jb K 1 + K 2 = 2a = 2 cos
K 2 = a jb K 1 K 2 = j 2b = j 2 sin
Sostituendo otteniamo:
E1 E 2
i (t ) = e t [2 cos cos( d t ) 2 sin sin( d t )] +
R2
E1 E 2
i (t ) = 2 e t cos( d t + ) +
R2
E1 E 2
i (t ) = ke t cos( d t + ) +
R2
-
-
i(0 ) t = 0
R1
- -
i2 (0 ) 1 - iL(0 ) R1 = 3
v1 ( 0 )
R2 v2(0-) R2 = 2
L = 3mH
-
3 vC ( 0 ) C = 1mF
E1 =10V
E1 E2 E2 =5V
5
135
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
Si ha per linduttore:
v1 (0 ) + E 2 = E1 + v 2 (0 )
R1i L (0 ) + E 2 = E1 + R2 i2 (0 )
R1i L (0 ) + E 2 = E1 R2 i L (0 ) essendo i 2 (0 ) = i (0 ) = i L (0 )
E1 E 2 10 5
i L (0 ) = i (0 ) = = = 1 A = i L (0 + )
R1 + R2 5
e per il condensatore:
vC (0 ) = E2 + R1i L (0 ) = 5 + 3 *1 = 8V = vC (0) = vC (0 + )
vC (0 + ) = E1 + R2 i2 (0 + ) = E1 R2 i (0 + )
+
da cui ricaviamo il valore di i in 0 :
+ E1 vC (0 + ) 10 8
i (0 ) = = = 1A
R2 2
E1 E 2 10 5
i (t ) = ke t cos( d t + ) + i (0 + ) = 1 = k cos +
R2 2
3
k cos =
2
136
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
dvC (t )
i L (t ) = i (t ) iC (t ) = i (t ) C (*)
dt
Essendo:
dvC (t ) di (t )
= R2
vC (t ) = E1 R2 i (t ) dt E v (dt t)
i (t ) = 1 C
R2
E1 vC (t ) di (t )
i L (t ) = + R2 C
R2 dt
di (t ) i L (t ) E1 vC (t )
= 2
dt R2 C R2 C
+
In 0 possiamo allora scrivere:
di (t ) + i L (0 + ) E1 vC (0 + ) 1 2
0 = 2
= 2
dt R2 C R2 C R2 C R2 C
E1 E 2
i (t ) = ke t cos( d t + ) +
R2
di (t )
= ke t cos( d t + ) d ke t sin( d t + )
dt
+ 1 2
e imporre che in 0 sia uguale a 2 :
R2C R2 C
137
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
1 2
k cos d k sin = 2
R 2 C R2 C
3
Sostituendo k cos = :
2
3 1 2
d k sin = 2
2 R2 C R2 C
1
Ricordiamo inoltre che =
2CR2
3 1 2
d k sin = 2
4 R2 C R2 C R2 C
8
3 4 R2 C d k sin = 4 =0
R2
3 3
k sin = k cos =
4 R2 C d 2
2
tan =
4 R2 C d
1 1
= arctan = arctan = arctan(0.4808) = 0.45rad
2 R 2 C d 2 R 2 C d
mentre :
3
k = = 1.67
2 cos
138
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
In definitiva:
1 1 1
= = = 250 02 = = 250
2CR2 2 * 0.001 * 2 LC
s 1 = 2 02 = 250
2
Lintegrale particolare della completa pu essere calcolato come nel caso precedente, per
cui otteniamo:
E1 E 2
B=
R2
139
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
E1 E 2
i (t ) = ( K 1 + K 2 t )e st +
R2
i L (0 + ) = 1A e i (0 + ) = 1 A
e per il condensatore:
vC (0 + ) = 8V
E1 E 2
i (0 + ) = K 1 + = 1 K 1 = 1.5
R2
+
In 0 possiamo scrivere ancora una volta:
di (t ) + i L (0 + ) E1 vC (0 + ) 1 2
0 = 2
= 2
dt R2 C R2 C R2 C R2 C
di (t )
= K 2 e st + s ( K 1 + K 2 t )e st
dt
+ 1 2
e imporre che in 0 sia uguale a 2 :
R2C R2 C
1 2
K 2 + sK 1 = 2
R2 C R2 C
140
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
1 2
K2 = 2 sK 1 = 250 250 * 1.5 = 125
R2 C R2 C
In definitiva:
1 1 1
= = = 250 02 = = 40000
2CR2 2 * 0.001 * 2 LC
s1 = 100
s 1 = 2 02 = 250 62500 40000 = 250 150 =
2 s 2 = 400
Lintegrale particolare della completa pu essere calcolato come nel caso precedente, per
cui otteniamo:
E E2
B= 1
R2
141
Capitolo 5 Esercizi sui circuiti dinamici
E1 E 2
i (t ) = K 1e s1t + K 2 e s2t +
R2
e per il condensatore:
vC (0 + ) = 8V
E1 E 2
i (0 + ) = K 1 + K 2 + = 1 K 1 + K 2 = 1 .5
R2
di (t ) + iL (0 + ) E1 vC (0 + ) 1 2
0 = 2
= 2 = 250
dt R2 C R2 C R2 C R2 C
di (t )
= s1 K 1e s1t + s 2 K 2 e s2t
dt
+
e imporre che in 0 sia uguale a 250 :
s1 K 1 + s 2 K 2 = 250
K 1 + K 2 = 1.5
s1 K 1 + s 2 K 2 = 250
142
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
K 1 = 3 / 2 + 1 / 3 K 1 = 7 / 6
K 2 = 1 / 3 K 2 = 1 / 3
In definitiva:
7 1
i (t ) = e 100t e 400t + 2.5
6 3
143
CAPITOLO 6
Esercizio n6.1
Nel circuito in figura
R1
R2
C
R1 = 1k
vs(t) = cos(1000t) L C = 1F
z1
z2
zC
R1 = 1k
vs(t) = cos(1000t) zL C = 1F
1
z1 = R1 z 2 = R2 zC = j z L = j L
C
e riduciamo il circuito:
145
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
zS
zU R1 = 1k
vs(t) = cos(1000t)
C = 1F
in cui :
1 1 1 1 C 1
=
+
= = + j C
zS z1 zC R1 j R1
R1
zS =
1 + jR1C
1 jR1C R1 jR1 C
2
R1
zS = =
1 + jR1C 1 jR1C 1 + 2 R1 2 C 2
R1 R1 2 C
zS = j = RS jX S
1 + 2 R1 C 2 1 + 2 R1 C 2
2 2
zU = z 2 + z L = R2 + jL = RU + jX U
146
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
zU = z S
in cui z S il complesso coniugato di z S .
Imponiamo allora che:
RU + jX U = RS + jX S
R1 R1 C 2
R 2 + j L = +j
1 + R1 C 1 + 2 R1 C 2
2 2 2 2
R1 10 3
R2 = RU = RS = = = 500
1 + 2 R1 C 2
2
1 + (10 3 ) 2 (10 3 ) 2 (10 6 ) 2
R1 2 C (10 3 ) 2 10 6
X U = X S = L = L= = 0 .5 H
1 + 2 R1 C 2
2
1 + (10 3 ) 2 (10 3 ) 2 (10 6 ) 2
Calcoliamo ora la potenza attiva trasferita sullimpedenza zU .
2
V
Pmax = RuI = Ru S 2
z
in cui :
z = zU + z S = RS + jX S + RS jX S = 2 RS z = 2 RS
In definitiva:
2
1
2 2
VS VS 2 0.5
Pmax = Ru I = Ru
2
2
= = = = 0.25mW
4 RS 4 RS 4(500) 2000
147
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
Esercizio n6.2
Nel circuito monoporta in figura:
R3
I R2 = 3
R2 X2 = - 4
jX3
R3 = 10
z X3 = 5
jX2
il carico z assorbe una potenza attiva P = 0.8kW , con una corrente I = 10A e fattore di
potenza induttivo cos = 0.8 . Determinare la potenza in ingresso.
Per risolvere questo esercizio applichiamo il principio di additivit delle potenze (teorema
di Boucherot):
La somma geometrica delle potenze complesse fornite da ciascun generatore indipendente al circuito
pari alla somma geometrica delle potenze complesse assorbite da tutti gli altri elementi del circuito
stesso.
c R3 b a
Ib
I R2 = 3
R2 X2 = - 4
jX3
R3 = 10
z X3 = 5
jX2
c b a
148
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Pa = 800 W
Qa = Pa tan = Pa tan(arccos( )) = 800 tan(arccos(0.8)) = 600Var
N a = Pa + Qa = (800) 2 + (600) 2 = 1000VA
2 2
I a = 10A
Na
Va = = 100V
Ia
Sezione b-b:
VR22 VR22 1 2 R22 R
PR 2 = R2 I 22 = R2 = = Va 2 = Va2 2 2 2
R2 2
R2 R2 R2 + X 2
2
R2 + X 2
essendo:
R2 R2
V R2 = V a VR 2 = Va
R2 + jX 2 R2 + X 2
2 2
3
PR 2 = 10 4 = 1200W
9 + 16
V X22 V X22 1 2 X 22 X
QX 2 = X 2I = X 2 2 =
2
= Va 2 = Va2 2 2 2
R2 + X 2 R2 + X 2
2
X2 X2 X2 2
e quindi:
4
Q X 2 = 10 4 = 1600Var Capacitiva
9 + 16
Pb = Pa + PR 2 = 2000W
Qb = Qa + Q X 2 = 600 1600 = 1000VAR
N b = Pb + Qb = (2000) 2 + (1000) 2 = 2236VA
2 2
Vb = Va = 100V
N b 2236
Ib = = = 22.36A
Vb 100
149
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
Sezione c-c:
2
1 G3 G3
PR 3 = R3 I = Ib = Ib
2 2 2
R3
G3 1 1
G3 + G3 +
2 2
2 2
X3 X3
essendo:
G3 G3
I R3 = I b I R3 = I b
1 1
G3 + G3 +
2
jX 3 X3
2
G3 0.1
PR 3 = I b = (22.36) 2 = 1000W
2
1 1
G3 + 2 (0.1) +
2 2
X3 25
1 1
2
X3 X3
Q X 3 = X 3 I X2 3 = X 3 I b = Ib
2 2
1 1
G3 + 2 G3 +
2 2
2
X3 X3
essendo:
1 1
X3 X3
I X3 = I b I X 3 = Ib
1 1
G3 + G3 +
2
jX 3 X3
2
e quindi:
1 1
X3 5
QX 3 = I b = (22.36) 2 = 2000VAR
2
Induttiva
1 1
G3 + 2 (0.1) +
2 2
X3 25
150
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
A questo punto calcoliamo la potenza in ingresso alla sezione c-c e quindi al circuito:
I C = I b = 22.36A
N C 3162
VC = = = 141.4V
IC 22.36
Qa Qc
Pa Pb Pc
Qb
151
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
Esercizio n6.3
Il circuito in figura:
vs1(t)
L1 A
vs1(t) = 5cos(100t)
vs2(t) vs2(t) = 5sin(100t+/4)
R1 is(t) = 10cos(100t)
R1 = 2
L1 = L2 = 10mH
is ( t) L2 C1 C1 = 20mF
Calcoliamo i fasori associati alle forme donda dei generatori e sostituiamo agli elementi
circuitali le relative impedenze:
VS 1
z L1
A
VS 2
z R1
IS zL2 z C1
152
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
1 1
z R1 = R1 = 2 z L1 = jL1 = j z L 2 = jL2 = j z C1 = j =j
C1 2
5 5 10
VS 1 = 0 VS 2 = 45 IS = 0
2 2 2
in cui:
v s 2 (t ) = 5 sin 100t + = 5 cos100t + = 5 cos100t
4 4 2 4
z L1 B
z L1
z R1
IS z R1 z L 2C1
IS zL2 z C1 A
A
y R1
I R1 S = I S
y R 1 + y L1
153
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
z L1
A
VS 2
z R1
zL2 z C1
VS 1
z L1
A
z R1
zL2 z C1
154
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
VS 1
I R1 S 1 =
z R 1 + z L1
A questo punto possiamo calcolare la corrente I R1 come somma dei tre contributi:
y R1 VS 1 VS 2
I R1 = I R1 S + I R1 S 1 I R 1 S 2 = I S
+
y R 1 + y L1 z R 1 + z L1 z R 1 + z L1
Si ha allora:
1 1
z R1 = R1 = 2 z L1 = jL1 = j z L 2 = jL2 = j z C1 = j =j
C1 2
5 5 10
VS 1 = 0 VS 2 = 45 IS = 0
2 2 2
1 5 5
0 0 45
10 2 2 2
I R1 = 0 +
2 5 526.56 526.56
63.43
2
essendo:
z R1 + z L1 = R1 + jL1 = 2 + j = 526.56
1 1 1 5
y R 1 + y L1 = + = j= 63.43
R1 jL1 2 2
Ancora:
5 5
I R1 = 163.43 + 26.56 71.56
10 10
155
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
5 5
I R1 = cos(63.43) + jsen (63.43) + cos(26.56) + j sen (26.56) +
10 10
5 5
cos(71.56) j sen (71.56) = 1.36 + j1.69 = 2.1751.2
10 10
156
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n6.4
Il circuito in figura:
L1 L2
is ( t) v s (t ) = 10 2 cos t
vs1(t) is (t ) = 10 2 cos 2t
iC1(t) R1 = R2 =1
C1 L1 = L2 = 1H
R1 R2 C1 = C2 = 1F
iC2(t)
C2
Per risolvere questo esercizio conviene utilizzare ancora una volta il principio di
sovrapposizione degli effetti. In questo caso per gli effetti si dovranno sovrapporre nel
dominio del tempo e non in termini di fasori, giacch i generatori presenti nel circuito non
sono isofrequenziali.
In primo luogo determiniamo il contributo alle tensioni v1(t) e v2(t) dovuto al generatore di
tensione. A tale scopo passiviamo il generatore di corrente:
A L2 C
L1
I C(11) I C(12)
vs1(t)
C1 VC(11) C2 VC(21)
R2
R1
B D
157
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
calcoliamo i fasori associati alle forme donda dei generatori e sostituiamo agli elementi
circuitali le relative impedenze:
zL2
A C
z L1
I C(11) I C(12)
VS
z C1 VC(11)
VC(21)
zR2 zC 2
z R1
B D
VS = 100 = 10
z R1 = R1 = 1 z R 2 = R2 = 1
z L1 = j v L1 = j z L 2 = j v L2 = j
1
1
z C1 = j =j zC 2 = j =j
v C1 v C2
z C1 VS j10
VC(11) =
= = j10 = 10 90 V
z R1 + z L1 + z C1 1+ j j
VC1 j10
I C(11) =
= = 10 A
z C1 j
158
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Per determinare il fasore della tensione sul condensatore C2, realizziamo il parallelo tra le
impedenze z R 2 e z C 2 :
1 1 1 1 1
1 1 1 j 1 j 1 j
=
+
= = 1+ j z R 2C 2 = = = =
z R 2C 2 zR2 zC 2 R2 j 1+ j 1+ j 1 j 2 2 2
zL2
A C
z L1
I C(11) I C(12)
VS
z C1 VC(11)
VC(21)
z R 2C 2
z R1
B D
1 j 1 j 1 j 1 j j
10 10 10 10
z R 2 C 2 VS 2 2 2 2 2 2
VC(21) =
= = = 2 2 = 2 = j10 = 10 90 V
1 j 1 j 1 j 1 j 1
z R 2C 2 + z L 2 +j + +
2 2 2 2 2 2 2 2 2
VC(21) j10
I C(12) =
= = 10 A
zC 2 j
A questo punto antitrasformiamo per ottenere le forme donda delle tensioni e delle
correnti sui due condensatori:
(1)
VC(11) = 10 90 V vC1 (t ) = 10 2 cos t
2
(1)
VC(21) = 10 90 V vC 2 (t ) = 10 2 cos t
2
(1)
I C(11) = 10 A iC1 (t ) = 10 2 cos t
(1)
I C(12) = 10 A iC 2 (t ) = 10 2 cos t
159
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
Determiniamo ora il contributo alle tensioni v1(t) e v2(t) dovuto al generatore di corrente.
A tale scopo passiviamo il generatore di tensione:
L1 L2
is ( t)
C1
C2
R1 R2
is ( t)
C1
L1 R2 L2
C2
R1
IS
I C( 22)
z C1 VC(12 )
160
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
I S = 100 = 10
z R1 = R1 = 1 z R 2 = R2 = 1
z L1 = ji L1 = j 2 z L 2 = ji L2 = j 2
1 j
1 j
z C1 = j = zC 2 = j =
i C1 2 i C 2 2
1
1 10 2 2 2
IS j 10 10 10
1
y C 1 R1 I S z C 1 + z R1 2 2 j 2 j 2 j
I C( 21) = = = = = = =
1 1 1 1 j4 + 2 j 2 + j3
y C 1 R 1 + y L1 + + 2 1
j j2 + j 2( 2 j) 2 + j4
z C 1 + z R 1 z L1 1 2 j j2
2
2 2 + j4 4 + j8 4 + j8 4 + j8 7 j 4 28 j16 + j 56 + 32
10 = 10 = 10 = 10 = 10 =
2 j 2 + j3 4 + j6 j2 + 3 7 + j4 7 + j4 7 j4 49 + 16
A questo punto possiamo calcolare il fasore della tensione sul condensatore C1, VC(12) :
j 120 80 40 60
VC(12 ) = z C1 I C( 21) = + j = j = 5.54 56.31 V
2 13 13 13 13
Per calcolare il fasore della tensione sul condensatore C2, VC 2 , applichiamo nuovamente il
partitore di corrente al parallelo di z R 2 , z C 2 , z L 2 .
161
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
Possiamo scrivere:
2 2 2
IS 10 10
yC2 I S j j j 2 j2 j4 j4
I C( 22) = = = = = 10 = 10 = 10 =
2 1 4 + j2 + 1 3 + j2 j 3 + j2 2 j3 2 + j3
y C 2 + y R2 + y L2 +1+
j j2 j2 j2
j 4 2 j3 12 + j8 120 80
10 = 10 = + j = 11.0933.69 A
2 + j3 2 j3 4+9 13 13
da cui:
j 120 80 40 60
VC(22) = z C 2 I C( 22) = + j = j = 5.54 56.31 V
2 13 13 13 13
A questo punto antitrasformiamo per ottenere le forme donda delle tensioni sui due
condensatori:
Applichiamo ora il principio di sovrapposizione degli effetti per determinare gli andamenti
di v1(t), v2(t), i1(t) e i2(t) :
vC1 (t ) = vC1 (t ) + vC1 (t ) = 10 2 cos t 3.92 cos(2t 0.98)
(1) ( 2)
2
vC 2 (t ) = vC 2 (t ) + vC 2 (t ) = 10 2 cos t + 3.92 cos(2t 0.98)
(1) ( 2)
2
iC1 (t ) = iC1 (t ) + iC1 (t ) = 10 2 cos t 15.68 cos(2t + 0.58)
(1) ( 2)
162
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Si tratta di forme donda periodiche tuttavia non sinusoidali in quanto costituite da due
componenti di frequenza diversa. A questo punto possiamo determinare gli andamenti
delle potenze istantanee sui condensatori andando a sostituire le relative espressioni di
tensione e corrente:
pC1 (t ) = vC1 (t ) iC1 (t ) pC 2 (t ) = vC 2 (t ) iC 2 (t )
163
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
Esercizio n6.5
Nel circuito in figura:
I I RL R
V = 100V
IC
= 314 rad/s
V C
z L R = 20
L = 60mH
C = 20F
determinare I . Determinare inoltre z affinch V ed I siano in fase.
V z eq
in cui :
1 1 1 1 C 1 R jL R jL
= + = = + jC = 2 + jC
R + jL j R + j L j R + jL R jL R + 2 L2
z eq
C
1 R j L R L
y eq = = + jC = 2 + j C 2 2 2
=
R + L R + L R + L
2 2 2 2 2
z eq
20 314 0.06
= + j 314 20 10 6 = 0.026 j 0.018 1
2
(20) + (314) (0.06)
2 2 2
( 20) 2
+ (314 ) 2
( 0.06)
164
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
VL
V = VC
IC
I
IR = IL VR
1 1
z eq =
= = 26 + j18
y eq 0.026 j 0.018
V z z eq
y tot = y + y eq = Gtot
165
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
Deve essere quindi annullata la parte immaginaria dellammettenza y eq (suscettanza):
B = Beq = (0.018) = 0.018 1 y = jB = j 0.018 1
Si ha quindi:
1
z= = j 55.5
jB
166
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n6.6
Considerato il circuito:
R L C
I = 5A
R = 10
XL = 5
XC = -20
I
determinare potenza attiva e reattiva.
P = RI 2 = 10 (5) 2 = 250W
QL = X L I 2 = 5 (5) 2 = 125VAR
QC = X C I 2 = 20 (5) 2 = 500VAR
da cui:
P = RI 2 = 10 (5) 2 = 250W
Q = 125 - 500 = -375VAR
N =V I*
z = R + j ( X L + X C ) = 10 j15
e quindi
N = P + jQ = V I * = z I I * = (10 j15) 5 5 = 250 j 375VA
da cui:
P = 250W
Q = -375VAR
167
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
Esercizio n6.7
Il circuito in figura:
R i( t)
V = 500V
R = 100
C = 2F
C L1 L1 = 0.5H
V
L2 = 0.1H
L2 f = 100Hz
zR
Ip I
V zC z L1
zL2
zR = R z L1 = jL1 = L190 z L 2 = jL2 = L2 90
1 1
zC = j = 90
C C
1
Riduciamo il circuito realizzando il parallelo delle impedenze z C = j e z L1 = jL1 .
C
168
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Si ha:
1 1 1 1 C 1 2 L1C
= + = =
jL1 jL1
zp z L1 zC j
da cui:
L1
zp = j
1 2 L1C
Il circuito diventa allora:
zR
Ip
V zp
zL2
V
Ip =
zR + zL2 + z p
169
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
zR = R z L1 = jL1 = L190 z L 2 = jL2 = L2 90
1 1 L1
zC = j = 90 zp = j
C C 1 2 L1C
si ha:
1
j
zC V C V
I= =
z L1 + z C z R + z L 2 + z p
1 L1
jL1 j R + jL2 + j
C 1 2 L1C
1
j
C V 1 V
I= =
L1C 1
2
L2 L1 L2 C + L1 1 L1C
3 2
L2 3 L1 L2 C + L1
j R+ j R+ j
C 1 2 L1C 1 2 L1C
V
I=
R (1 L1C ) + j (L2 3 L1 L2 C + L1 )
2
500
I=
100[1 (2 100) 0.5 2 10 ] + j[(2 100) 0.1 (2 100) 3 0.5 0.1 2 10 6 + (2 100) 0.5]
2 6
e in definitiva:
i (t ) = 2 cos(200t 1.4)
170
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
Esercizio n6.8
Nel circuito in figura:
zL
I
IU
Vg z V z L = 0.2 + j 0.3
limpedenza z L rappresenta limpedenza longitudinale equivalente di una linea bifiliare
alimentata ad un estremo da un generatore di tensione Vg , di frequenza f = 50Hz. Il
carico costituito da una impedenza z , che assorbe, alla tensione V = 210V, la potenza
P = 8kW con un cos = 0.6 in ritardo. Determinare:
1) Il valore di Vg
2) Il valore della capacit C necessario a rifasare il carico con un cos = 0.9 (rit.)
3) Il valore di V e quello della potenza attiva alla sezione a dopo il rifasamento.
V g = V L + V = z L I + zI
P 8000
P = VI cos I= = = 63.5 A
V cos 210 0.6
inoltre:
= arccos(0.6) = 53.13
171
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
langolo di sfasamento tra il fasore della tensione e quello della corrente. Assumendo la
tensione V come fasore di riferimento per gli angoli e tenendo conto che si tratta di un
cos in ritardo, possiamo scrivere:
I = I = 63.5 53.13A
A questo punto limpedenza z data da:
V V0 V
z= = = 53.13 = 3.3053.13 = 1.98 + j 2.64
I I 53.13 I
Possiamo determinare Vg :
/ = arccos(0.9) = 25.84
A tale scopo dobbiamo drenare unopportuna corrente capacitiva dalla linea, come mostra
il seguente diagramma vettoriale:
172
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
zL
I IC
IC IU
V
Vg C z /
V
I
IU
Valutiamo limpedenza z tot , parallelo della reattanza capacitiva con la preesistente
impedenza z = R + jX = 1.98 + j 2.64 :
1 1 1 1 1 1 R jX R jX
= + = + jC = + jC = + jC = 2 + jC =
j
R + jX R + jX R jX R +X2
z tot z z
C
R X R X
= j 2 + jC = 2 + j C 2 2
R +X
2 2
R +X 2
R +X 2
R +X
da cui:
R X
j C 2 2
1 R +X 2 2
R +X
z tot = =
2 2
R X R X
+ j C + C
R2 + X 2 R2 + X 2 R2 + X 2 R2 + X 2
X
C
/ = arctan R + X
2 2
R
R +X2
2
173
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
X X C ( R 2 + X 2 )
C
X C ( R 2 + X 2 )
tan / = R + X R2 + X 2
2 2
= =
R R R
R +X
2 2
R +X
2 2
R tan / = X C ( R 2 + X 2 )
C ( R 2 + X 2 ) = X R tan /
In definitiva:
Q = P tan Q / = Q + QC = P tan /
in cui :
2
V V2
QC = X C I = X C
2
C
= = CV 2
XC XC
QC = Q / Q = P tan / P tan
CV 2 = P tan / P tan
174
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
V g = z L I + V = z L y tot V + V = z L y tot + 1V
da cui:
Vg
V = = 218.54 2
z L y + 1
tot
in cui :
R X
y tot = + j C 2 2
= 0.182 j 0.088 1
R +X
2 2
R +X
I = y tot V = 44.18 27.80 A
175
Capitolo 6 Esercizi sul regime sinusoidale
Esercizio n6.9
Il circuito in figura
XM
R I1 I2
V = 100V
R = 10
XC = -20
X1 X2 C
X1 = 50 V
X2= 25
XM = 10
V1 = jL1 I 1 + jMI 2 V1 = jX 1 I 1 + jX M I 2
V2 = jMI 1 + jL2 I 2 V2 = jX M I 1 + jX 2 I 2
V = RI 1 + V1
V2 + VC = 0
V = RI 1 + jX 1 I 1 + jX M I 2
jX M I 1 + jX 2 I 2 + jX C I 2 = 0
176
Acciani, Fornarelli , Brunetti Esercizi svolti di Elettrotecnica
( R + jX 1 ) I 1 + jX M I 2 = V
jX M I 1 + j ( X 2 + X C ) I 2 = 0
1
(10 + j 50) 2 I 2 + j10 I 2 = 100
I = 1 I
1 2
2
5I 2 j15I 2 = 100
1
I1 = I 2
2
In definitiva:
100
I 2 = = 2 + j 6 = 6.32 71.56
5 + j15
I = 1 j 3 = 3.16 71.56
1
177