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-----------------------------------------------------------------------------------------------In questo capitolo viene introdotto un metodo di analisi dei processi termodinamici che, attraverso una
combinazione del primo e del secondo principio della Termodinamica, consente di effettuare una comparazione
tra le diverse forme di energia e di individuare le condizioni di pi efficiente utilizzo delle sorgenti energetiche.
1. Introduzione
In ogni processo e per ogni sistema isolato lenergia si conserva e non pu essere
distrutta. Il concetto di conservazione dellenergia non appare tuttavia generalmente adeguato
per descrivere alcuni importanti aspetti della termodinamica relativi al razionale utilizzo
dellenergia ed ai processi di conversione energetica.
a)
Si consideri un sistema isolato costituito da un piccolo serbatoio contenente del
combustibile ed aria in abbondanza. Supponiamo che il combustibile possa bruciare
completamente: a fine processo il sistema si trasformato anche nella sua composizione
chimica ottenendosi una miscela di gas a temperatura ( Ti + T ) pi elevata di quella iniziale
( Ti ). Sebbene la totale energia del sistema sia rimasta invariata, la condizione iniziale di
combustibile + aria potenzialmente pi idonea della condizione finale a fornire lavoro
meccanico mediante un opportuno processo. Nel primo caso possibile, per esempio,
produrre vapore saturo o surriscaldato ed ottenere lavoro dalla sua espansione. Il sistema a)
dunque ha un pi elevato potenziale del sistema finale c): durante il processo qualcosa si
distrutto.
Ti+T
Ti
a)
b)
c)
Fig. 1 Schema per introdurre il concetto di exergia: a parit di contenuto energetico, la condizioni a) consente
maggiori possibilit di convertire lenergia del sistema in lavoro meccanico.
b)
Lanalisi termodinamica dei processi di conversione energetica ha dimostrato che data
una sorgente termica a T1 da cui si possa estrarre il calore Q1 , operando con un ciclo di Carnot
T
si pu ottenere del lavoro meccanico, ma la frazione 2 dellenergia disponibile non
T1
convertibile. In generale, stabilito che la temperatura minima della sorgente inferiore del
ciclo, termodinamicamente conveniente, la temperatura ambiente Ta , date due quantit di
calore della stessa entit, ma a temperature diverse, la possibilit di ottenere da esse lavoro
meccanico dipende dalla temperatura a cui sono disponibili essendo lenergia utilizzabile
T
massima pari a Q1 (1 a ) .
T1
Q1
T1
Q1
T1
Ta
S1
S1
Fig. 2. La frazione di energia termica convertibile in lavoro meccanico dipende dalla temperatura a cui essa
disponibile.
c)
Due gas alla stessa temperatura ma a pressione diversa, hanno uguale energia interna e
quindi pari contenuto energetico. Le possibilit di ottenere lavoro meccanico sono tuttavia
diverse.
Gli esempi riportati mettono in evidenza come il solo contenuto energetico di un
sistema non sia sufficiente per precisare le possibilit di ottenere lavoro dal sistema stesso.
Per tenere conto di questi fatti, mediante unanalisi di secondo principio, si introduce una
grandezza denominata exergia o availability che meglio dellenergia pu rappresentare la
possibilit di ricavare lavoro meccanico da un sistema.
Alla base del concetto di exergia c il fatto che quando due sistemi con differenti stati
fisici vengono posti in connessione tra loro, dal processo tendente al raggiungimento
dellequilibrio possibile ottenere del lavoro. Lexergia il lavoro massimo teorico ottenibile
dalla interazione tra i due sistemi. Se uno dei due sistemi il sistema in esame e laltro
lambiente esterno, opportunamente idealizzato, assunto come riferimento, lexergia il
lavoro che potrebbe ottenersi quando il sistema in esame fosse portato reversibilmente ad uno
stato di equilibrio (meccanico, termico, chimico) con lambiente esterno.
Sempre a fondamento del concetto di exergia vi sono dunque anche i concetti che il
lavoro una forma qualitativamente superiore di energia (rispetto al calore) e che lefficienza
termodinamica ottimale corrisponde al processo reversibile.
U e = T0 S e p 0 Ve
(1)
in cui con il pedice e sono indicate lenergia interna, lentropia ed il volume dellesterno e con
T0 e p 0 la sua temperatura e la sua pressione. Spesso si pone T0 =25 C e p 0 =1 atm.
Una definizione pi restrittiva dello stato morto riguarda il raggiungimento dei soli equilibri
termico e meccanico con lambiente esterno di riferimento, come se il sistema in esame fosse
racchiuso in un involucro estensibile che tuttavia impedisce interazioni di tipo chimico. In
queste condizione lexergia di tipo termomeccanico.
assume inoltre che il volume totale del sistema combinato rimanga costante pur potendo
variare il volume del sistema chiuso considerato.
Il lavoro ottenibile pertanto disponibile integralmente (per esempio per sollevare un peso) e
non speso per puro spostamento a p 0 del confine con lesterno di riferimento.
Sistema
combinato
Lc .
Sistema
chiuso
Esterno di
riferimento
p0 ,T0
E c = Qc Lc
(2)
E c = (U 0 E ) + U e
(3)
(4)
Il lavoro derivante dallinterazione del sistema chiuso con lambiente di riferimento sar
massimo per irreversibilit interne nulle. Dal bilancio entropico del sistema combinato si ha
che la sua variazione di entropia data dalla somma delle variazioni dei due sistemi e vale la
produzione entropica c essendo il sistema combinato adiabatico:
S c = ( S o S ) + S e = c
(5)
Con S ed So stata indicata lentropia specifica del sistema in esame, nella condizione attuale
ed allo stato morto, rispettivamente. Tenendo conto della (5), la (4) diventa:
Lc = ( E U o ) To ( S S o ) + p o (V Vo ) To c
(6)
In base alla (6), la variazione di exergia del sistema, in una trasformazione finita 1-2 risulta:
Ex 2 Ex1 = ( E 2 E1 ) To ( S 2 S1 ) + p o (v 2 v1 )
(7)
Esempio 1
Il cilindro di un motore a combustione interna contiene 2450 cm3 di prodotti gassosi della combustione ad una
pressione di 7 bar ed alla temperatura di 867 C, proprio immediatamente prima che si apra la valvola di scarico.
Si determini lexergia specifica del gas in kJ/kg.
Si ignori leffetto del movimento e si assuma il gas prodotto dalla combustione come aria e gas perfetto. Sia
infine T0 = 27C e p 0 = 1 bar.
----------------------------------------Per la (6) e con riferimento allunit di massa di gas, si ha:
Ex = (U U o ) To ( S S o ) + p o (v v o )
Esempio 2
Due chilogrammi di acqua subiscono una trasformazione dallo stato di vapore saturo secco a 120 C, allo stato
di liquido saturo a 10 C. Nella prima condizione il fluido si muove alla velocit di 30 m/s alla quota di 6 m.
Nello stato finale la velocit di 25 m/s e la quota 3 m.
Si determini lexergia iniziale, quella finale e la variazione. Sia infine T0 = 25C e p 0 = 1 bar.
-----------------------------------Per la valutazione dellexergia si pu utilizzare lespressione:
Ex = (U U o ) To ( S S o ) + p o (v v o ) +
w2
+ gz
2
v 0 = 0.00129 m 3 / kg
U 0 = 104.88 kJ / kg
S 0 = 0.3674 kJ / kgK
- stato iniziale 1:
v1 = 0.8919 m / kg
U 1 = 2529.3 kJ / kg
S1 = 7.1296 kJ / kgK
- stato finale 2:
v 2 = 0.001004 m / kg
U 2 = 42.0 kJ / kg
S 2 = 0.151 kJ / kgK
Si ha pertanto:
Ex1 = 1000 kJ
Ex 2 = 3.9 kJ
Ex 2 Ex1 = 996.1 kJ
Come si pu notare lexergia una misura della distanza dallo stato di riferimento (stato morto) ed sempre
positiva. Lenergia cinetica e potenziale contribuiscono con il loro pieno valore alla exergia.
dQ L
II principio:
1, 2
= E 2 E1
dQ
+ S s = S 2 S1
T
( E 2 E1 ) T0 ( S 2 S1 ) = dQ T0
1
dQ
L1, 2 T0 S s
T
(8)
(9)
T0
)dQ [L1, 2 p 0 (v 2 v1 )] T0 S s
T
(10)
( Ex 2 Ex1 ) p 0 (v 2 v1 ) = (1
1
da cui infine:
2
( Ex 2 Ex1 ) = (1
1
Lequazione (10) stata ottenuta dai bilanci di energia e di entropia, pertanto non costituisce
unespressione indipendente, ma pu essere utilizzata come formulazione del II principio al
posto del bilancio entropico.
Se sono noti gli stati iniziali e finali della trasformazione, il primo membro della (10) pu
essere determinato mediante la (7). Il secondo membro dipende esplicitamente dalla natura
del processo poich contiene lexergia trasferita per effetto degli scambi energetici ed il
termine di dissipazione.
Il trasferimento exergetico associato allo scambio di calore dato da:
(1 T )dQ
2
T0
T
dEx
&
(10 bis)
= (1 o ) Q& j L& p 0
T0 S s
j
d
d
Tj
dEx
rappresenta la variazione di exergia dellintero sistema per unit di tempo, Q& j
d
il flusso termico che attraversa la porzione di confine a temperatura T j , L& la potenza
in cui
dV
la variazione del volume del sistema. Il termine T0 S& s fornisce il
d
valore dellexergia distrutta per unit di tempo in conseguenza delle irreversibilit.
meccanica scambiata e
Esempio 3
Utilizzando lequazione di bilancio exergetico dei sistemi chiusi si determini la massima efficienza termica di
una macchina operante tra due sole sorgenti termiche a T1 e T2 .
---------------------------------------7
0 = (1
T0
)dQ L T0 S s
T
La massima efficienza si ha per produzione entropica nulla ( S s = 0 ). Tenendo conto del primo principio
applicato al ciclo e sviluppando lintegrale ciclico si ha:
(1
T0
T
) Q1 + (1 0 ) Q2 = L = Q1 + Q2
T1
T2
da cui:
Q1 Q 2
+
=0.
T1 T2
0 =
T
L
= 1 2
Q
T1
Nel caso particolare di T2 = T0 il lavoro massimo ottenibile dal ciclo risulta uguale alla quota convertibile di
Q1 , fino a T0 :
T
L max = (1 0 ) Q1
T1
Il fattore (1
T0
) detto fattore exergetico del contenuto energetico a T1 .
T1
Ex 2 Ex1 = (U 2 U 1 ) To ( S 2 S1 ) + po (v 2 v1 ) +
w2 2 w1 2
+ g ( z 2 z1 )
2
(12)
w2
+ gz )
2
(13)
essendo Ex lexergia specifica del fluido. Attraverso la porzione di superficie del volume di
controllo attraversata dal fluido, la corrente scambia anche un lavoro di pulsione ( pv ) che
costituisce, per il volume di controllo, un ulteriore apporto exergetico, pari a ( pv p 0 v ) per
la (10).
Si ha cos che il reale apporto exergetico al volume di controllo, associato alla portata m& che
attraversa la superficie di confine risulta:
w2
m& ( Ex + ( pv p 0 v)) = m& (H H o ) To ( S S o ) +
+ gz
(14)
2
In base alla (14) si pu dunque definire una exergia di corrente specifica data da:
Exf = ( H H 0 ) T0 ( S S 0 ) +
w2
+ gz
2
(15)
p0
Exf = 0
Exf > 0
O
H0
Exf < 0
S0
dH
) p = T0 e la stessa tangente ha
dS
equazione:
( H H 0 ) T0 ( S S 0 ) = 0
Essa tangente il luogo dei punti a exergia di corrente nulla e divide il piano H, S in due
regioni: al di sopra di tale retta Exf > 0 , al di sotto Exf < 0 .
Lexergia di corrente, a meno dei termini macroscopici, pu infine rappresentarsi sul piano T,
S ricordando il significato delle aree che su quel piano forniscono i valori di ( H H 0 ) e di
T0 ( S S 0 ) : lexergia di corrente sar data dalla differenza tra tali aree.
In Fig. 5 sono riportati due esempi. Il primo (a) riguarda uno stato termodinamico P
caratterizzato da pressione p > p 0 , temperatura T > T0 e da entropia S < S 0 : larea
sottostante il tratto PP dellisobara a p = cos t fornisce la differenza ( H H 0 ) , mentre
larea corrispondente al rettangolo di altezza T0 e base ( S S 0 ) fornisce il termine associato
alla variazione di entropia. Lexergia del punto P data dallarea tratteggiata. Nel caso (b) sia
10
T
p0
p0
P
O
T0
S0
P
O
H0
T0
H0
S0
a)
b)
Fig. 5. Rappresentazione dellexergia di corrente sul piano entropico: a) per p > p 0 , T > T0 , S < S 0 ;
b) per p > p 0 , T > T0 , S > S 0 .
Exergia
distrutta per
irreversibilit
dExcv
T
dV
j
u
(16)
in cui:
il flusso termico che attraversa il confine dove la temperatura (esterna) Tj,
Q& j
la potenza meccanica scambiata come lavoro esterno netto per unit di tempo,
L& e
dVcv
la variazione del volume di controllo, per unit di tempo,
d
Exf e ed Exf u , rappresentano lexergia (specifica) in ingresso e quella in uscita dal volume di
controllo, nella forma exergia di corrente.
11
(17)
Se si considera un volume di controllo con un solo ingresso (sezione 1) ed una sola uscita
(sezione 2), e si assume la temperatura uniforme ( Tb ) sulla sua superficie, dove si effettua lo
scambio termico, semplificando la (17) e dividendo per la portata m& e = m& u = m& , si ottiene:
(1
T0
) Q1, 2 Le1, 2 + ( Exf1 Exf 2 ) T0 S s ,cv = 0
Tb
(18)
T0
) Q1, 2 Le1, 2 T0 S s ,cv
Tb
(19)
(20)
Esempio 4
Del vapore entra in una turbina alla pressione di 30 bar, temperatura 400 C e velocit 160 m/s. A fine
espansione il vapore esce saturo secco a 100 C, con la velocit di 100 m/s. Nel processo a regime permanente la
turbina sviluppa un lavoro esterno netto pari a 540 kJ/kg. Lo scambio termico con lesterno avviene alla
temperatura di 500 K.
Si valuti lirreversibilit specifica del processo assumendo le condizioni di riferimento: T0 = 25C e p 0 = 1 bar.
---------------------------------------Per la (19) lirreversibilit specifica :
T0
) Q1, 2 Le1,2 ( Exf 2 Exf 1 )
Tb
Per la trasformazione considerata le tabelle delle propriet dellacqua forniscono:
T0 S s ,cv = (1
- stato iniziale 1:
v1 = 0.09931 m 3 / kg
H 1 = 3232.5 kJ / kg
S1 = 6.9246 kJ / kgK
- stato finale 2:
v 2 = 1.673 m / kg
H 2 = 2676.0 kJ / kg
S 2 = 7.3554 kJ / kgK
Il calore scambiato pu ottenersi dallequazione di bilancio energetico dei sistemi aperti a regime permanente:
Q1, 2 = Le,1, 2 + ( H 2 H 1 ) +
12
w22 w12
2
e risulta:
Q1, 2 = 22.6 kJ / kg
La variazione di exergia di corrente pu valutarsi con la (20):
Exf 2 Exf 1 = ( H 2 H 1 ) T0 ( S 2 S1 ) +
w2 2 w1 2
2
da cui si ottiene:
Exf 2 Exf1 = 691.84 kJ / kg
kJ / kg
In conclusione, la variazione di exergia che caratterizza il processo si ritrova sotto forma di:
- lavoro esterno netto
T
- exergia uscente sotto forma di calore scambiato con lesterno (1 0 ) Q1, 2
Tb
- exergia distrutta
(20.7%)
540 kJ/kg
(78%)
9.1 kJ/kg
(1.3%)
142.7 kJ/kg.
energia utilizzata
energia non utilizzata
= 1
energia fornita
energia fornita
ex. utilizzata
ex. non utilizzata + ex. distrutta
= 1
ex. fornita
exergia fornita
13
Tu
Ts
qs
qu
Td
qd
Fig. 6. Schema di
regime permanente, senza scambio di lavoro con lesterno.
un sistema chiuso a
s
u
d
14
(1
T
T
T0
) q s = (1 0 ) qu + (1 0 ) q d + T0 S& s
Td
Tu
Ts
La prima equazione dice che lenergia fornita in parte utilizzata ed in parte dispersa. In base
a ci pu definirsi una efficienza o rendimento energetico nella forma:
qu
q
= 1 d
qs
qs
(21)
tendente ad 1 per q d tendente a zero. La seconda dice che lexergia trasferita (per unit di
tempo) per effetto dello scambio termico q s sia trasmessa con gli scambi qu e q d , sia
distrutta per irreversibilit. Una efficienza exergetica pu scriversi:
T0
T0
)q u
(1 )
Tu
Tu
=
=
T0
T0
(1 )q s
(1 )
Ts
Ts
(1
(22)
Sia , sia , indicano il rapporto tra leffetto utile e ci che si spende, ma su basi diverse,
rispettivamente, exergetica o energetica. Il parametro pu essere chiamato efficienza di II
principio. Lequazione ottenuta indica che un valore di prossimo ad 1 importante ai fini
di particolari applicazioni, ma per un corretto utilizzo della fonte energetica anche
importante che la temperatura di utilizzazione sia prossima a quella della sorgente. Per
mostrare limportanza della temperatura di utilizzo Tu , stato tracciato il diagramma di Fig.
7, con Ts = 2200 K e T0 =300 K, con =1. Come si pu notare cresce con Tu ed zero per
Tu = T0 . Il combustibile utilizzato in modo termodinamicamente efficiente in applicazioni
ad elevata temperatura.
=1
1.0
Ts=2200 K
T0=300 K
Tu
Ts
1500
forni industr.
0.5
imp. a vapore
riscaldamento
0
0
300
500
1000
Tu
Fig. 7. Rendimento exergetico di un sistema chiuso, senza scambi di lavoro con lesterno.
a) Espansore
Per una turbina operante a regime permanente ed adiabaticamente il bilancio
exergetico dato dalla (19) assume la forma:
Exf 2 Exf1 = Le1, 2 T0 S s ,cv
da cui:
Exf 1 Exf 2 = Le1,2 + T0 S s
E =
Le1, 2
Exf1 Exf 2
= 1
T0 S s
Exf1 Exf 2
(23)
i valori che la caratterizzano sono dello stesso ordine dei corrispondenti rendimenti
isoentropici.
p1
p2
T0
0 K
S 2 ' S2
Fig. 8. Espansioni adiabatiche, reale e reversibile, per la definizione del rendimento isoentropico.
16
Per ottenere informazioni utili al fine di individuare lo stato termodinamico del fluido
alluscita dellespansore e la relativa produzione entropica, stato definito il rendimento
isoentropico E come rapporto tra il lavoro esterno netto effettivo dellespansione reale (12) e quello che si otterrebbe dallespansione isoentropica tra le stesse pressioni estreme (1-2):
E =
H1 H 2
H H 2'
= 1 2
H 1 H 2'
H 1 H 2'
(23 bis)
Tale rendimento per pone a confronto trasformazioni che conducono a diversi stati finali (lo
stato finale reale caratterizzato da temperatura maggiore di quella del processo ideale). La
(23 bis) mette in evidenza una caduta entalpica non utilizzata ( H 2 H 2 ' ) rappresentabile
graficamente mediante larea sottostante la 2-2 lungo lisobara alla pressione p 2 (Fig. 8).
Il rendimento exergetico definito dalla (23) non ha la limitazione concettuale del rendimento
isoentropico poich valutato in base alla sola trasformazione reale. La perdita exergetica
T0 S s vale proprio T0 ( S 2 S 2' ) ed quindi uguale allarea del rettangolo di base ( S 2 S 2 ' ) e
altezza T0 . La rappresentazione grafica di Fig. 8 mostra che per le espansioni a temperatura
maggiore di T0 risulta E > E , mentre il contrario accade per espansioni che avvengono a
temperatura minori di quella dellambiente di riferimento. Le (23) e (23 bis) si possono infatti
anche scrivere:
H1 H 2
H1 H 2
E =
E =
( H 1 H 2 ) + T0 ( S 2 S1 )
( H 1 H 2 ) + ( H 2 H 2' )
b) Compressore
A regime permanente e per un processo adiabatico, il bilancio exergetico diventa:
Le1, 2 = ( Exf 2 Exf1 ) + T0 S s
2
1
C =
Exf 2 Exf 1
T0 S s
= 1
Le1,2
Le1,2
(24)
Il confronto tra i valori del rendimento isoentropico e del rendimento exergetico del
compressore pu essere svolto sulla base delle seguenti relazioni:
C =
( H 2 H 1 ) T0 ( S 2 S1 )
H 2 H1
C =
( H 2' H 2 ) + ( H 2 H 1 )
H 2 H1
17
Esempio 5
Una portata di azoto entra in un compressore alla temperatura di 300 K e pressione di 1 bar. Lazoto viene
compresso con rendimento isoentropico pari a 0.86 fino alla pressione di 5 bar.
Supponendo il gas reale si valuti:
- il lavoro esterno netto del compressore
- la produzione entropica
- il rendimento exergetico (assumendo le condizioni di riferimento T0 = 300 K e p 0 = 1 bar).
---------------------------------------In base ai dati forniti possono valutarsi le seguenti grandezze:
p2
H 1 = 311.8 kJ / kg
S1 = S 2' = 6.8536 kJ / kgK
da cui:
T2' = 475.4 K
H 2' = 494.6 kJ / kg
p1
1
T0
e quindi:
H 2' H 1
H 2 = H1 +
= 524.4 kJ / kg
T2 = 506 K
0 K
S1
S 2 = 6.9235 kJ / kgK
Le,C = ( H 2 H 1 ) = 212.6 kJ / kg
- La produzione entropica:
S s = S 2 S1 = 0.0698 kJ / kgK
T S
C = 1 0 s = 0.90
L e ,C
- Il rendimento exergetico:
S2
c) Scambiatore di calore
Si consideri uno scambiatore di calore operante a regime permanente, adiabatico verso
lesterno. Il bilancio exergetico complessivo (eq. 17) risulta:
T0 S& s cv = 0
da cui:
m& c
m& f
La diminuzione di exergia della corrente calda risulta uguale alla somma dellaumento di
exergia della corrente fredda pi lexergia distrutta per irreversibilit associate al gradiente di
temperatura. Lefficienza dello scambiatore coerentemente con la definizione generale sar:
SC =
18
= 1
T0 S& s ,cv
m& c ( Exf1 Exf 2 )
(25)
Esempio 6
Uno scambiatore di calore attraversato da una corrente di acqua a 8 MPa che entra liquida a 50 C ed esce
nello stato di vapore saturo secco. Laltra corrente dello scambiatore costituita dai prodotti della combustione
che alla pressione atmosferica entrano a 1100C ed escono a 550C.
Si valuti:
a) lexergia fornita per unit di tempo dai gas della combustione;
b) il flusso exergetico uscente con il vapore saturo secco;
c) lexergia distrutta per irreversibilit;
d) lefficienza exergetica.
Sia m& f = 4.45 10 5 kg / h la portata di acqua e si assuma la condizione di riferimento: T0 = 25C e p 0 = 1 bar.
-------------------------------------------------Si assumano le consuete ipotesi per lo scambiatore e si considerino isobare le trasformazioni dei fluidi. Dal
bilancio energetico dei sistemi aperti si ha:
m& f ( H 3 H 4 ) + m& c ( H 1 H 2 ) = 0
da cui:
m& f
m& c
portata acqua H 1 H 2
=
portata fumi
H4 H3
H 2 = 848.1 kJ / kg
H 3 = 216.1 kJ / kg
H 4 = 2760 kJ / kg
S1 = 8.508 kJ / kgK
S 2 = 7.9213 kJ / kgK
S 3 = 0.6998 kJ / kgK
S 4 = 5.7470 kJ / kgK
H1 H 2
= 0.25
H4 H3
d) Efficienza exergetica.
SC = 1
T0 S& S ,cv
m& c ( Exf 1 Exf 2 )
= 0.56
d) Valvola di laminazione
Nel caso di un processo di laminazione attraverso una valvola, a regime permanente, il
bilancio exergetico diventa:
Exf1 = Exf 2 + T0 S s ,cv
19
V =
T0 S s ,cv
Exf 2
= 1
Exf1
Exf1
(26)
Esempio 7
Del vapore surriscaldato entra in una valvola di laminazione alla pressione di 36 bar, temperatura 260C, ed esce
alla pressione di 7.5 bar. Si valuti il rendimento exergetico della valvola assumendo come stato di riferimento
quello di liquido saturo a 27 C.
-------------------------------------------Per lo stato iniziale del vapore e per lo stato di riferimento si ha:
T0 = 300 K
p1 = 36 bar T1 = 260C
p 2 = 7.5 bar
H 0 = 113.12 kJ / kg
H 1 = 2856.3 kJ / kg
H 2 = H1
S 0 = 0.3948 kJ / kgK
risulta dunque:
S1 = 6.2155 kJ / kgK
S 2 = 6.8802 kJ / kgK
Exf 1 = ( H 1 H 0 ) T0 ( S1 S 0 ) = 997.0 kJ / kg
Exf 2 = ( H 2 H 0 ) T0 ( S 2 S 0 ) = 797.6 kJ / kg
V = 1
T 0 S s
= 0.80
Exf1
T
T
L
= 1 2 2 e
Q1
T1 Q1
(8.2)
0 = 1
T0
) Q1 . Lefficienza exergetica di secondo principio, per un ciclo motore
T1
semplice, viene pertanto definita attraverso la relazione :
vale infatti: (1
20
exergia utilizzata
=
exergia fornita
L
T
Q1 (1 0 )
T1
1
T
1 0
T1
(27)
Nel caso di temperatura della sorgente inferiore uguale a quella dellesterno di riferimento
(T2 = T0 ) risulta dunque:
T0
T
) Q1 + (1 0 ) Q2 L T0 S s = 0
T2
T1
L
T
T
(1 0 ) Q1 + (1 0 ) Q2
T2
T1
ovvero:
= 1
T0 S s
T
T
(1 0 ) Q1 + (1 0 ) Q2
T2
T1
(28)
(29)
T
T
(1 0 ) (1 0 ) (1 )
T1
T2
Le due diverse definizioni di efficienza exergetica forniscono lo stesso valore nel caso di
exergia uscente nulla e cio di uguaglianza tra la temperatura della sorgente inferiore e la
temperatura dellambiente di riferimento (T2 = T0 ) .
Esempio 8
In un ciclo semplice reale diretto che si svolge tra la temperatura di 600 K e la temperatura ambiente 300 K,
viene fornita una quantit di calore di 900 kJ/kg e si ottiene un lavoro meccanico di 375 kJ/kg.
Si valuti lefficienza exergetica.
------------------------------------In base alle definizioni, risulta:
L
= 0.42
Q1
0 = 1
T0
= 0.5
T1
= =
= 0.84
0
Lexergia scaricata allambiente nulla e la perdita exergetica dovuta alle irreversibilit del processo.
21
T0
T
) Q1 + (1 0 ) Q2 L T0 S s = 0
T1
T2
ovvero:
L = (1
T0
T
) Q1 (1 0 ) Q2 + T0 S s
T1
T2
(32)
in cui :
L
(1
22
T0
T
) Q1 + (1 0 ) Q2 + T0 S s
T1
T2
(33)
(1
T0
) Q2
T2
lexergia utilizzata
T0 S s
lexergia distrutta.
f =
exergia uscente
=
exergia fornita
(1
T0
T
) Q1 + (1 0 ) Q2
T1
T2
L
(34)
Nel caso di T1 = T0 lexergia non utilizzata nel processo (ma disponibile) nulla e la
precedente equazione esprime il rapporto tra lexergia utilizzata, associata allo scambio
termico con la sorgente inferiore, e lexergia fornita come lavoro. La (34) pu direttamente
interpretarsi come rapporto tra il coefficiente di prestazione del ciclo in esame e quello
massimo reversibile:
(1
f =
T1
) Q2
T2
L
COP ) f ,reale
COP ) f ,0
(35)
hp =
exergia utilizzata
=
exergia fornita
(1
T0
) Q1
T1
L
direttamente interpretabile come rapporto tra il coefficiente di prestazione del ciclo in esame e
quello massimo reversibile:
(1
hp =
T2
) Q1
T1
Q
= 1
L
L
COP ) hp ,reale
1
=
T
COP) hp ,0
( 1 )
T1 T2
(36)
23
Esempio 9
In un ciclo frigorigeno semplice, che si svolge tra T2 = 250 K e la temperatura ambiente T1 = T0 = 300 K ,
vengono prelevati a bassa temperatura Q 2 = 120 kJ / kg , applicando un lavoro esterno netto Le,C = 40 kJ / kg .
Si determini lefficienza di secondo principio e la perdita exergetica per irreversibilit.
-----------------------------------------------Per la definizione (30) si ha:
(COP) f =
Q 2 120
=
=3
40
L
(COP) f =
T2
250
=
=5
T0 T 2
50
Risulta dunque:
f =
COP) f ,effettivo
COP) f ,reversibile
3
= 0.6
5
T0
T
) Q1 + (1 0 ) Q 2
T1
T2
e dunque (essendo T1 = T0 ):
T0 S s = 16 kJ / kg
Esempio 10
In un ciclo inverso a pompa di calore (per il riscaldamento termodinamico) che si svolge tra la temperatura
ambiente T2 = T0 = 280 K e la temperatura T1 = 320 K , vengono ottenuti Q1 = 160 kJ / kg applicando un
lavoro esterno netto Le,C = 40 kJ / kg .
Si determini lefficienza di secondo principio del ciclo e la perdita exergetica per irreversibilit.
------------------------------------------------
Q1 160
=
=4
L
40
T1
320
=
=
=8
T1 T0
40
(COP) h, p reale =
(COP) h, p reversibile
f =
COP ) h, p ,effettivo
COP) h, p ,reversibile
= 0.5
T0
) Q1 = 20 kJ / kg
T1
Lanalisi svolta in precedenza sul ciclo motore a vapore ha riguardato aspetti relativi a
bilanci energetici e di massa. Tale approccio considera lammontare delle energie trasferite
piuttosto che la qualit delle stesse: una unit di energia meccanica prodotta viene ritenuta
equivalente ad una unit di energia termica rilasciata a bassa temperatura al condensatore.
Inoltre, il solo principio di conservazione dellenergia non consente di trarre alcun utile
suggerimento in relazione al significato delle irreversibilit nei diversi componenti
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Fumi
Espansore
vapore
Comb.
aria
Potenza
meccanica
netta
Vaporizzatore
Pompa
Condensatore
Portata dacqua
al condensatore
liquido
1 kg
Pc
c Pc
c Pc
(1 c ) Pc
(1 )c Pc
25
turbina
pompa
condensatore
- combustione
- scambio termico gas di combustione/vapore
35%
1%
1%
25%
30%
5%
3%
(100%)
26
1 kg
Pc
stato morto
combustione
25%
fumi
1%
scambio
termico
vap 30%
turbina
5%
scambio
termico
condens
3%
acqua
condensatore
1%
Esempio 11
Si consideri un impianto motore a vapore a semplice surriscaldamento, senza rigenerazione, caratterizzato da:
- stato 2, ingresso in turbina: 30 bar, 400 C
- stato 3, uscita turbina: 0.075 bar, titolo 0.9
- stato 4, ingresso pompa: liquido saturo, 0.075 bar
- stato 1, ingresso generatore di vapore, coincidente con lo stato 4
Si effettuino lanalisi energetica ed energetica assumendo trascurabile il lavoro della pompa, i disperdimenti
termici e le variazioni di energia cinetica e potenziale nei vari componenti. Si ammetta infine che nel generatore
di vapore il fluido di lavoro scambi calore con una sorgente alla temperatura Tsup di 1500 K.
-------------------------------------------------------Dalle tabelle del vapore si ottiene:
H 1 = H 4 = 168.77 kJ / kg
S1 = S 4 = 0.5763 kJ / kgK
H 2 = 3232.5 kJ / kg
S 2 = 6.9246 kJ / kgK
H 3 = 2334.4 kJ / kg
S 3 = 7.4847 kJ / kgK
- Analisi energetica:
calore fornito al fluido
lavoro esterno netto ottenuto
Q1 = H 2 H 1 = 3063.7 kJ / kg
Le = H 2 H 3 = 898.15 kJ / kg
Q 2 = H 3 H 4 = 2165.6 kJ / kg
Le
= 0.29
Q1
- Analisi exergetica:
T0
) = 2451.0 kJ / kg
Tsup
Q1 (1
27
1291.8 kJ / kg
Le = H 2 H 3 = 898.15 kJ / kg
ciclo =
bilancio exergetico:
Le
= 0.77
Exf 2 Exf1
impianto =
Le
T
Q1 (1 0 )
Tsup
= 0.37
Il bilancio energetico mostra che 2165.6 kJ/kg , pari al 71% della totale energia termica fornita al sistema,
vengono dispersi al condensatore. Ci pu far ritenere che la principale causa di inefficienza del sistema risieda
nel condensatore
Lanalisi exergetica o di secondo principio mostra invece che le irreversibilit al condensatore danno luogo ad
una distruzione di exergia soltanto del 3.8%. La principale causa di imperfezione termodinamica viene
evidenziata nel processo di apporto di energia termica al sistema con una distruzione di exergia pari al 52.7%
della totale exergia fornita. Su questo aspetto occorre operare per aumentare lefficienza exergetica, ma anche
quella energetica.
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