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1.

VENTILATORI

Il ventilatore rappresenta uno dei componenti chiave di un sistema di ventilazione industriale. Esso
ha la funzione di trasmettere allaria lenergia sufficiente per immetterla nellambiente (o estrarla
dallambiente), in modo da avere un flusso continuo. Nel caso pi semplice il ventilatore installato
direttamente su una parete e non sono presenti condutture.
Nei sistemi di ventilazione locale il ventilatore fa parte di una serie di componenti installati tra i
quali necessario che ci sia piena compatibilit. Dato che gli altri componenti (come le cappe, le
tubazioni e i filtri) offrono resistenza al movimento dellaria, il ventilatore deve fornire unadeguata
aspirazione in cappa e vincere tutte le perdite di carico, distribuite e concentrate, presenti nel
sistema di ventilazione.
I dispositivi che forniscono allaria unenergia per unit di massa inferiore a 25 kJ/kg vengono
classificati come ventilatori; se questo valore superato si parla di turbocompressori.
Poich il valore della densit dellaria in sistemi di ventilazione industriale pu essere
ragionevolmente considerato costante e pari a 1,2 kg/m3, possibile stabilire la differenza di
pressione massima a cavallo del ventilatore:
p max = Wmax = 1,2

kg
kJ
25
= 30 kPa .
3
kg
m

In Tabella 23 viene riportata una classificazione dei dispositivi, utilizzando come criterio
discriminante il valore di variazione di pressione.
Tabella 1 Classificazione dei ventilatori
Dispositivi

pmax (kPa)

Ventilatore a bassa pressione

Da 0 a 2

Ventilatore a media pressione

Da 2 a 10

Ventilatore ad alta pressione

Da 10 a 30

Turbocompressori

Oltre 30

1.2

TIPI DI VENTILATORI

Sebbene vi siano vari modi per classificare i ventilatori, essi possono essere suddivisi in due
categorie in base alla modalit con cui si sviluppa il flusso:
1. ventilatori assiali
2. ventilatori centrifughi.
La differenza tra queste due categorie si manifesta nella modalit di attraversamento della
palettatura del ventilatore da parte dellaria: mentre nei dispositivi assiali il flusso parallelo
allasse di rotazione del ventilatore in quelli centrifughi si mantiene in direzione radiale (cio
perpendicolare allasse della girante).

1.2.1

Ventilatori a flusso assiale

I ventilatori a flusso assiale vengono spesso chiamati ventilatori elicoidali e sono largamente
utilizzati in ambito industriale. Dato che il flusso daria rimane parallelo allasse del ventilatore
laria non cambia direzione durante lattraversamento del dispositivo.
Allinterno di questa categoria si possono individuare tre tipi di ventilatori:
a) ventilatori elicoidali
b) ventilatori intubati assiali
c) ventilatori a palettatura assiale.
Tra i ventilatori ad elica il pi semplice il comune ventilatore presente nelle abitazioni e negli
uffici. Come si pu vedere in Figura 89 la palettatura costituita da lamine di metallo.
La caratteristica principale di questi ventilatori la capacit di produrre portate elevate di aria;
tuttavia non trovano impiego nelle applicazioni in cui sono presenti rilevanti resistenze al flusso.
Infatti la quantit di aria che riescono a flussare si riduce notevolmente se la pressione statica,
contro la quale essi operano, viene incrementata da 125 Pa a 250 Pa.

Figura 1 Ventilatore elicoidale


I ventilatori assiali intubati sono ventilatori elicoidali introdotti in un condotto, come illustrato in
Figura 90.
Questi ventilatori sono caratterizzati da unalta efficienza poich lintercapedine tra le estremit
delle pale e la superficie della tubazione molto ridotta; questa configurazione consente inoltre di
produrre una pressione statica pi elevata rispetto a ventilatori elicoidali.

Figura 2 Ventilatore assiale intubato

Il campo di applicazione per questa categoria di ventilatori limitato a basse pressioni statiche, da 0
a 750 Pa.
I ventilatori a palettatura assiale sono ventilatori a tubo assiale a cui a stata aggiunta una palettatura
sullalloggiamento del motore, dietro alle pale del ventilatore (v. Figura 91). La palettatura
supplementare devia il flusso daria con lo scopo di ridurre la turbolenza; perci essa contribuisce
allaumento di efficienza e permette di sviluppare una pressione statica sensibilmente pi elevata.
Questi ventilatori trovano applicazione quando sono richieste pressioni statiche fino a 2500 Pa e
quando laria movimentata relativamente pulita.
Perci se la corrente di gas fosse ricca di polveri la scelta cadrebbe verso un altro tipo di ventilatore.
Dato che questa categoria di ventilatori comporta costi maggiori rispetto ai corrispondenti
centrifughi limpiego in campo industriale ridotto, tipico soprattutto di sistemi in cui lo spazio a
disposizione limitato.

Figura 3 Ventilatore a palettatura assiale

1.2.2

Ventilatori centrifughi

La differenza pi importante fra ventilatore assiale e centrifugo consiste nel fatto che questultimo
sviluppa portate daria moderate con una pressione statica media o alta mentre i ventilatori assiali
consentono portate elevate ma con bassi valori di pressione statica.

Figura 4 Ventilatore centrifugo


I ventilatori centrifughi hanno un ingombro limitato in senso radiale; inoltre possono essere
realizzati con elevati rapporti tra lunghezza assiale e diametro della girante.

Si possono suddividere in tre tipologie, in base alle prestazioni e al campo di applicazione,


caratterizzate da una diversa forma della ventola:
1. ventilatori a pale radiali;
2. ventilatori a pale radiali curve in avanti;
3. ventilatori a pale radiali rovesce (o curve allindietro).
I ventilatori a pale radiali sono i pi semplici.
A differenza di altri tipi di ventilatori le pale possono essere facilmente sostituite o
sovradimensionate; per questo trovano frequente applicazione in presenza di gas ricchi di polveri o
di sostanze corrosive che vanno a erodere o corrodere la palettatura.
I ventilatori a pale radiali presentano unefficienza inferiore e un costo maggiore rispetto agli altri
ventilatori centrifughi, perci vengono utilizzati prevalentemente in sistemi in cui il gas
movimentato ricco di polveri e contaminanti corrosivi. In Figura 93 mostrata la palettatura di un
ventilatore di questo tipo.

Figura 5 Girante di un ventilatore centrifugo a pala radiale


I ventilatori con pale radiali rovesce (di cui mostrata una girante in Figura 94) sono pi efficienti
rispetto a quelli a pale radiali e quindi permettono una riduzione dei costi di esercizio.
Questo tipo di ventilatori trova applicazione frequente in sistemi in cui il fluido movimentato
esente da polveri oppure, in presenza di polveri, se a monte del ventilatore posto un dispositivo
per labbattimento del particolato.
A causa della curvatura allindietro, a parit di velocit dellaria rispetto al caso radiale la velocit
in corrispondenza dellestremit della pala sensibilmente superiore. Ci che distingue
principalmente questi ventilatori dagli altri tipi di ventilatori centrifughi sono quindi valori di
velocit di rotazione pi elevati.
Laumento della velocit di rotazione si riflette negativamente in un incremento delle sollecitazioni
meccaniche nel ventilatore; lo svantaggio principale di questi ventilatori rappresentato da costi di
investimento pi elevati rispetto al ventilatore a pale radiali.

Figura 6 Girante con palettatura rovescia


I ventilatori a pale radiali curve in avanti hanno le pale a cucchiaio che permettono di fornire alta
velocit allaria senza utilizzare alte velocit di rotazione della girante (di cui presente
unillustrazione in Figura 95).

Figura 7 Girante con palettatura curvata in avanti


Per questo tipo di ventilatori la girante e le palette vengono realizzate a partire da lamine di acciaio
tramite saldatura a punti: tutto ci comporta un notevole risparmio dei costi oltre a una riduzione
sensibile del peso del dispositivo rispetto agli altri ventilatori centrifughi.
Questo tipo di ventilatori viene spesso usato quando vengono richieste elevate portate daria e basse
pressioni statiche.
Gli handicap pi evidenti sono la bassa efficienza operativa, limpossibilit di ottenere alte pressioni
statiche e la vulnerabilit alla corrosione e allerosione.

1.3

CURVE CARATTERISTICHE

La curva caratteristica di un ventilatore la rappresentazione grafica del funzionamento del


ventilatore in funzione di alcuni parametri operativi (alcuni dei quali sono stati definiti nel paragrafo
1.4), tra cui:

la portata daria movimentata dal ventilatore (Q, espressa in m3/s);

la pressione statica sviluppata dal ventilatore (p, espressa in Pa);

lefficienza del ventilatore ();

la velocit di rotazione del ventilatore (N, espressa in giri/s);

la potenza richiesta dal ventilatore (H, espressa in W).

A livello pratico, oltre alle curve caratteristiche, il progettista di sistemi di ventilazione ha a


disposizione tabelle, fornite dai costruttori (come la Tabella 24), che mettono in relazione i
parametri operativi elencati prima.
Lutilizzo delle curve caratteristiche ha il vantaggio di permettere un facile confronto tra le
prestazioni dei ventilatori: esse riportano in ascissa la portata, che la grandezza fondamentale per
il sistema di ventilazione; tutti gli altri parametri vengono riportati in ordinata e quindi sono
rappresentati graficamente in funzione di essa.
Tabella 2 Esempio di tabella di funzionamento di un ventilatore. p e pT rappresentano
rispettivamente la pressione statica e quella totale
Portata (m3/min)
41

50

58

66

75

83

100

116

133

166

208

510 400 330 250 130

40

pT

530 430 370 300 190 110

840 740 650 550 460

230

pT

860 760 680 590 510

300

930 890 820 770

690

450

290

pT

950 910 850 800

740

510

380

990 970 950

870

760

pT

1000 990 970

900

800

250

640

310

60

700

400

200

1180 1130 1070 1010 840

700

360

pT

1200 1150 1100 1050 900

800

500

291

333

Mod. Pressione
(Pa)
V1
V2
V3
V4
V5
V6
V7
V8
V9

1580 1470 1360 1130 900

560

120

pT

1600 1500 1400 1200 1000 700

300

1770 1650 1530 1400 1070

pT

1800 1700 1600 1500 1200

2140 1970 1600

pT

2200 2050 1700

2340 1980

pT

2400 2050

1.3.1

Curve di pressione statica

Uno dei requisiti principali che deve soddisfare un ventilatore vincere le resistenze (in termini di
perdite di carico) presenti nel sistema. Perci utile rappresentare landamento della pressione
statica al variare della portata. Come si pu osservare in Figura 96(a), la portata raggiunge il valore
massimo quando il ventilatore non incontra alcuna resistenza; questo punto del grafico si chiama
punto di erogazione libera senza pressione (FDNP, Free Delivery No pressure). Se invece la
resistenza al flusso elevata, al limite infinita (nel caso per esempio di ingresso o uscita del
ventilatore completamente occlusi), la portata di aria nulla; si parla di punto statico senza
erogazione (SND, Static No Delivery). In corrispondenza di questo punto il ventilatore sviluppa la
massima pressione statica (anche se a portate di poco superiori si ha un debole aumento di pressione
statica a causa della bassa efficienza).
La forma della curva caratteristica compresa tra questi due punti dipende dai parametri di
progettazione del ventilatore (la Figura 96 mostra andamenti tipici per alcuni tipi di ventilatori).
La pressione statica rappresentata in queste curve e indicata con ~
p detta pressione statica del
s

FNDP

(Pa)

Pressione statica
del ventilatore

SND

Portata (m3/s)

Portata (m3/s)

(a)

(b)

Pressione statica
del ventilatore

Pressione statica
del ventilatore

Pressione statica
del ventilatore

ventilatore.

Portata (m3/s)

p1

Portata (m3/s)

(c)
(d)
Figura 8 Curve caratteristiche di pressione statica per diversi tipi di ventilatori: ventilatore
centrifugo a pale radiali (a); ventilatore centrifugo a pale radiali rovesce (b); ventilatore centrifugo
a pale radiali curve in avanti (c); ventilatore a palettatura assiale (d)

po
pi pv,i
Portata

Figura 9 Pressione statica di un ventilatore. Le notazioni si riferiscono a pressioni relative


Quando un ventilatore immette dellaria in un sistema deve sviluppare una pressione statica
negativa allingresso e positiva alluscita, come schematizzato in Figura 97.
La pressione statica necessaria affinch un ventilatore possa sviluppare una determinata portata
daria :
p = p i + po

(4.1)

La pressione statica del ventilatore invece la differenza di pressione a cavallo del ventilatore, cio:
~
(4.2)
p = p p
s

v ,i

in cui:
p rappresenta la pressione statica totale;
~p rappresenta la pressione statica del ventilatore;
s

pi rappresenta la pressione statica a monte del ventilatore;


po rappresenta la pressione statica a valle del ventilatore;
pv,i rappresenta la pressione dinamica a monte del ventilatore.
In Figura 96(b), (c) e (d) sono mostrati degli andamenti tipici rispettivamente di ventilatori
centrifughi a pale radiali rovesce, a pale radiali curve in avanti e ventilatori a palettatura assiale.
Come si pu notare, sia per un ventilatore a palettatura assiale che, in modo meno marcato, per un
ventilatore con palettatura in avanti, la curva presenta un massimo e un minimo locale. In questa
zona del grafico, che si trova in corrispondenza di portate notevolmente inferiori a quella massima
di progetto, il sistema instabile. Come illustrato in Figura 96(d), con una pressione statica pari a p1
sono possibili tre diverse portate daria. Questa situazione deve essere evitata perch il sistema
viene sottoposto a repentini cambiamenti della portata e quindi a notevoli sollecitazioni
meccaniche. In sede di progettazione risulta quindi opportuno scegliere portate tali da superare
questa zona di stallo, lavorando in punti a cui corrisponde la parte finale della curva caratteristica.

1.3.2 Curva di potenza


In generale la potenza (W) che una generica apparecchiatura compie per sviluppare una portata
daria Q con una variazione di pressione pari a p si ricava dalla seguente equazione:
W = p Q

(4.3)

Per i ventilatori si definisce potenza di ventilazione (Ha) lenergia che viene ceduta dal ventilatore
allaria nellunit di tempo:

H a = pT Q

(4.4)

dove
Ha rappresenta la potenza di ventilazione (W)
pT rappresenta la pressione totale richiesta per ottenere la portata desiderata (Pa)
Q rappresenta la portata (m3/s).
In sede di progettazione tuttavia risulta essenziale la conoscenza della potenza richiesta dal motore
del ventilatore (Hm); questa potenza corrisponde alla potenza di ventilazione solo nel caso ideale in
cui il motore riesce a trasferire energia allaria con unefficienza pari al 100%. In realt i
trasferimenti di energia hanno efficienza inferiore al 100% e quindi la potenza motrice richiesta
risulta in generale superiore alla potenza di ventilazione. Nella pratica si indica con m lefficienza
motrice e con T lefficienza di ventilazione, cio lefficienza meccanica totale.
Si indica invece con Hb la potenza del ventilatore (vedi Figura 98), che rappresenta il lavoro
compiuto dal ventilatore nellunit di tempo; essa legata allefficienza di ventilazione dalla
seguente equazione:
Hb =

Ha

pT Q

(4.5)

La potenza elettrica richiesta dal motore del ventilatore si calcola tramite la seguente equazione:
Hm =

Hb

(4.6)

Uscita
aria

Ha=THb

I
V
H m = VI

Hb=mHm

Ingresso
aria

Figura 10 Nomenclatura per le potenze in un sistema di ventilazione


Sfruttando le equazioni 4.5 e 4.6 possibile ricavare una relazione che lega la potenza elettrica
fornita al motore del ventilatore e la potenza ceduta allaria:

H a = H m m T

(4.7)

Nella maggior parte dei sistemi di ventilazione industriale lefficienza motrice m assume un valore
pari a circa 95%.
In Figura 99(a) riportata una tipica curva caratteristica della potenza per un ventilatore a pale
radiali. Come si pu notare la curva non passa per lorigine degli assi diversamente da quanto
previsto dallequazione 4.5. Ci imputabile al fatto che il ventilatore usa parte dellenergia per

vincere linerzia della ventola. Landamento della curva crescente allaumentare della portata fino
a raggiungere un massimo in corrispondenza della portata massima (che si raggiunge nel punto di
erogazione libera, dove il motore rischierebbe di bruciarsi se il ventilatore operasse senza carico).
In Figura 99 sono poi illustrate tipiche curve rispettivamente per ventilatori a pale rovesce, a pale
curve in avanti e in ventilatori a palettatura assiale.
Hb

Hb

(a)

(b)

Hb

Hb

(c)

(d)
Q
Q
Figura 11 Curve caratteristiche di potenza di ventilazione: ventilatore a pale radiali (a);
ventilatore a pale rovesce (b); ventilatore a pale curve in avanti (c); ventilatore a palettatura
assiale (d)

1.3.3 Curva di efficienza meccanica


Per efficienza meccanica di un ventilatore si intende lefficienza nella conversione dellenergia
meccanica posseduta dal ventilatore in energia cinetica trasmessa allaria. In questo ambito vengono
spesso utilizzate due diverse efficienze: lefficienza totale e quella statica.
Lefficienza totale definita come:

T =

Ha
p Q
= T
Hb
Hb

(4.8)

come si pu notare lefficienza totale espressa in funzione della pressione totale richiesta dal
ventilatore.
Lefficienza statica invece definita come:

s =

pQ
p
= T
Hb
pT

(4.9)

Spesso il progettista di sistemi di ventilazione ha a disposizione diagrammi che riportano un set di


cinque curve caratteristiche (pressione statica, pressione totale, potenza darresto, efficienza totale
ed efficienza statica).

1.3.4 Leggi dei ventilatori


Le variazioni di forma della curva caratteristica di un generico ventilatore dipendono da
cambiamenti di dimensione e/o della velocit di rotazione della girante e possono essere stimate
utilizzando un sistema di equazioni dette leggi dei ventilatori.
Quando la pala di un ventilatore ruota, essa raccoglie allingresso del ventilatore un determinato
volume daria che viene poi rilasciato in uscita. Cambiare la velocit di rotazione di un ventilatore
significa quindi cambiare la velocit con cui esso raccoglie e rilascia laria e quindi variare la
portata. La relazione che lega la velocit di rotazione del ventilatore alla portata la seguente:
Q1 N 1
=
Q2 N 2

(4.10)

dove con N1 e N2 si indicano velocit di rotazione del ventilatore (giri/min).


Come illustrato nel paragrafo 1.4, le perdite di carico in molti componenti di un sistema di
ventilazione possono essere espresse in funzione della pressione dinamica, la quale inoltre
proporzionale alla portata. Da queste considerazioni e sfruttando lequazione 4.10 possibile
ricavare una relazione che lega la pressione (totale e statica) alla velocit di rotazione del
ventilatore:

p
N
p1
= T ,1 = 1
p2
pT ,2 N 2

(4.11)

La potenza del un ventilatore, definita nellequazione 4.5, risulta direttamente proporzionale alla
pressione totale e alla portata, per cui, utilizzando le equazioni 4.10 e 4.11, si ricava che la potenza
del ventilatore direttamente proporzionale alla velocit del ventilatore elevata al cubo:

H b ,1
H b ,2

pT ,1 Q1

N
= 1
=
pT ,2 Q 2 N 2

(4.12)

Le equazioni 4.10, 4.11 e 4.12 sono basate sullipotesi che le perdite di carico attraverso i
componenti del sistema di ventilazione siano proporzionali alla pressione dinamica e quindi alla
velocit elevata al quadrato. Questa unipotesi ragionevole per la stragrande maggioranza dei
componenti presenti in un sistema di ventilazione industriale. Tuttavia per alcuni componenti, come
per esempio i filtri dellaria, questa relazione di proporzionalit non risulta pi valida.
In questo caso il progettista di sistemi di ventilazione pu seguire il seguente approccio:

qualora le perdite attraverso questi componenti fossero significative se rapportate alla


perdita di pressione totale nellintero sistema, le relazioni 4.10, 4.11 e 4.12 devono essere
modificate e quindi deve essere utilizzata una procedura meno semplificata per ricavare la
pressione statica e la potenza richiesta in funzione della velocit di rotazione;

qualora tali perdite contribuiscano in modo trascurabile alla perdita dellintero sistema
possibile utilizzare le relazioni sopra menzionate facendo una lecita approssimazione.

1.3.5 Relazioni tra curve caratteristiche e tabelle


Se si considera la curva caratteristica di un generico ventilatore, una variazione della velocit di
rotazione si traduce in una traslazione della curva di pressione statica; perci a ogni accoppiamento
tipo di ventilatore-motore corrisponde una famiglia di curve di pressione statica, ciascuna in
relazione a una determinata velocit di rotazione. Ciascuna delle curve di pressione statica
associata a un set di altre quattro curve (pressione totale, potenza, efficienza totale e efficienza
statica) e quindi da un generico ventilatore si pu ricavare un elevato numero di curve.

Il progettista di sistemi di ventilazione spesso ha a disposizione delle tabelle che riportano questi
dati. Come esempio viene riportato in Tabella 25 il caso di un ventilatore centrifugo a pale rovesce.

Tabella 3 Esempio di tabella con parametri caratteristici per un ventilatore a pale rovesce
Pressione statica

Pressione statica

Pressione statica

Pressione statica

(250 Pa)

(500 Pa)

(750 Pa)

(1000 Pa)

Portata

Velocit

Potenza

Velocit

Potenza

Velocit

Potenza

Velocit

Potenza

(m /s)

(giri/min)

(W)

(giri/min)

(W)

(giri/min)

(W)

(giri/min)

(W)

1,9

273

656

2,4

280

813

383

1670

466

2595

2,8

291

969

388

1961

469

3013

539

4124

3,3

302

1193

396

2274

473

3445

541

4676

3,8

315

1424

406

2625

480

3900

546

5250

4,2

327

1685

417

3005

489

4392

553

5854

4,7

340

1976

429

3423

500

4929

561

6495

5,2

353

2312

441

3885

511

5503

571

7189

5,7

368

2685

454

4385

522

6130

582

7904

6,1

383

3117

466

4929

534

6801

593

8725

6,6

398

3602

479

5511

547

7532

605

9545

7,1

415

4139

492

6152

560

8277

617

10440

7,6

431

4743

506

6853

572

9098

630

11409

8,0

448

5406

521

7606

585

9992

642

12453

8,5

465

6145

536

8501

598

10962

655

13497

9,0

483

6950

551

9396

612

11931

668

14616

9,4

501

7830

567

10365

626

13050

680

15809

9,9

519

8799

583

11484

640

14243

693

17077

10,4

537

9843

600

12602

655

15511

707

18493

10,9

556

10962

616

13870

671

16853

721

19910

11,3

575

12229

633

15212

687

18344

736

21476

11,8

593

13572

650

16704

703

19910

751

23191

La tabella pu essere utile per esempio per confrontare le prestazioni di ventilatori appartenenti a
famiglie differenti (cio aventi diversa velocit di rotazione). Come primo passo si fissa una
velocit di rotazione (ad esempio 600 giri/min). Dalla tabella si estraggono i valori corrispondenti di
portata e potenza al variare della pressione statica; tramite lequazione 4.9 si pu calcolare

lefficienza statica. In seguito si ripete la procedura per un altro valore per la velocit di rotazione,
per esempio 800 giri/min.
I valori dei parametri ricavati da questo procedimento sono riportati in Tabella 26 e possono essere
utilizzati per ricostruire le corrispondenti 3 curve caratteristiche (pressione statica, potenza darresto
e efficienza statica). Confrontando le curve a diversa velocit di rotazione si pu stabilire
immediatamente linfluenza di questo parametro sulle prestazioni del ventilatore.

Tabella 4 Confronto di prestazioni al variare dei parametri operativi


Velocit di rotazione
(giri/min)

600

800

1.4

Pressione statica

Hb

(Pa)

(m /s)

(W)

(%)

250

11,8

13572

22

500

10,4

12602

41

750

8,5

10962

58

1000

6,6

9545

69

750

14,6

31543

35

1000

13,2

28784

46

USO DEI VENTILATORI NEI SISTEMI DI VENTILAZIONE

Un ventilatore uno dei dispositivi che comunemente compongono un sistema di ventilazione


industriale (eccetto i sistemi pi semplici che sono composti esclusivamente dal solo ventilatore).
Pertanto in sede di progettazione risulta fondamentale una corretta integrazione e compatibilit del
ventilatore con gli altri componenti del sistema, che si ottiene con scelte opportune dei parametri di
progetto (tra cui tipo e dimensioni del ventilatore, velocit di rotazione ecc.).

1.4.1 Scelta del ventilatore in sistemi di ventilazione generale


I sistemi di ventilazione generale necessitano di elevate portate e sono caratterizzati da basse
resistenze al moto dellaria; quindi risulta solitamente opportuna la scelta di un ventilatore assiale.
Nonostante la scelta e installazione di un ventilatore per questo tipo di sistemi sia relativamente
semplice, frequentemente si verificano malfunzionamenti imputabili per esempio a un errato
dimensionamento del dispositivo o a uno scorretto posizionamento dello stesso o ad un
sottodimensionamento della portata di aria immessa.
Una regola di buona tecnica prevede di far operare il ventilatore a pressioni statiche molto basse,
prossime a zero, allo scopo di poter ottenere la portata massima.
Il problema che pi frequentemente si riscontra nei sistemi di ventilazione generale
linadeguatezza del sistema di reintegro daria: infatti se non viene previsto un sistema di
immissione forzata di aria nellambiente con una portata uguale a quella di aspirazione, la pressione
statica allinterno del locale pu raggiungere valori negativi.

1.4.2 Scelta del ventilatore in sistemi di ventilazione locale


In questo tipo di sistemi la sezione di aspirazione oppone resistenza al moto dellaria e perci la
portata che fluisce nel condotto dipende dalle caratteristiche del ventilatore installato. I rami che
compongono il circuito di aspirazione sono analoghi ad una rete di resistenze in un circuito elettrico
mentre la differenza di pressione prodotta dal ventilatore analoga alla tensione applicata alla rete
(vedi Figura 100).
Mentre nel caso del circuito elettrico si pu scrivere:
N

I = I j = I 1 + I 2 + I 3 + ... + I r
j =1

lequazione corrispondente per il sistema di aspirazione :


N

Q = Q j = Q1 + Q 2 + Q 3 + ... + Q r .
j =1

La portata totale che si sviluppa lungo un condotto dipende dallentit della differenza di pressione
e dalla resistenza che il condotto offre al passaggio dellaria. Risulta quindi evidente limportanza di
determinare le resistenze offerte dal sistema di aspirazione per calcolare il punto di lavoro del
ventilatore.
I

I1

I2

I3

In

R1

R2

R3

Rn

Q1

Q2

R1

Q3

R2

Qn

R3

Rn

Figura 12 Analogie tra una rete di resistenze elettriche e una rete di resistenze idrauliche
In Figura 106 viene riportata la procedura per calcolare la relazione tra portata e resistenza applicata
a un sistema con diverse ramificazioni.

1.4.3 Curva di resistenza del sistema di aspirazione


Come gi descritto in precedenza la resistenza offerta dalla maggioranza dei componenti del
sistema di ventilazione funzione della pressione dinamica e quindi direttamente proporzionale al
quadrato della velocit dellaria. In generale questo sistema per il calcolo delle perdite di carico
valido per cappe, tubazioni, gomiti e altri elementi di connessione; tuttavia non possibile
utilizzarlo con componenti come i filtri per laria. Infatti questi dispositivi offrono variazioni di
pressione direttamente proporzionali alla velocit e/o, se la velocit mantenuta costante, hanno
variazioni dipendenti dal tempo.
Considerando quindi un sistema di ventilazione privo di questi dispositivi, nota la portata di
progetto Q, la pressione statica del sistema p e la pressione dinamica pv si ricava la pressione statica
del ventilatore secondo lequazione 4.2.
Infine dalla curva caratteristica di pressione statica si ricava la relazione tra portata e pressione
statica; nel caso in cui fosse necessaria una portata diversa da quella di progetto si ricava
immediatamente lincremento di pressione.

1.4.4 Collegamento del ventilatore al sistema


Una volta determinata la relazione tra portata di aspirazione e resistenza del sistema di ventilazione
il progettista deve scegliere il ventilatore che permetter di ottenere i parametri di progetto. Per far
questo si sfruttano tabelle che riportano i parametri caratteristici dei ventilatori (come per esempio
la Tabella 25); la scelta va indirizzata verso un ventilatore che alla portata di progetto operi con
efficienza prossima al valore massimo.
Questi requisiti vengono soddisfatti da ventilatori che operano con diverse velocit di rotazione:
quindi per selezionare il ventilatore adatto occorre considerare anche questo parametro.
Rappresentando sullo stesso grafico la curva di pressione statica (con una fissata velocit di
rotazione N0) con la curva di resistenza del sistema esse si intersecano in un punto, il punto di
lavoro del sistema di ventilazione (Figura 101)

P
Curva di resistenza del sistema

Curva di pressione statica del


ventilatore

Q1

Q (m3/s)

Figura 13 Il punto di lavoro del sistema


Ci significa che installando questo ventilatore, che opera con una velocit di rotazione pari a N0,
nel sistema considerato si ottiene la desiderata pressione statica con una portata pari a Q1. Se tale
portata diversa da quella di progetto ( Q ) occorre selezionare un altro tipo di ventilatore, avente
una velocit di rotazione diversa e tale da produrre la portata Q .
In pratica si interseca la curva di resistenza con la famiglia di curve di pressione statica (cio quel
fascio di curve parallele a ciascuna delle quali corrisponde un differente numero di giri, vedi Figura
102); dato che le curve della famiglia sono tutte parallele, una e una sola intersecher la curva di
resistenza nel punto di lavoro.

Q1

Q (m3/s)

Figura 14 Fascio di curve di pressione statica a diverso numero di giri


In questo modo si individua tra i vari ventilatori quello che, con un numero di giri pari a N ,
sviluppa la portata Q .

Se invece il progettista, come nella maggior parte dei casi, ha a disposizione delle tabelle, la
procedura diventa pi articolata.
Il primo passo consiste nella scelta della categoria e del tipo di ventilatore. Nella pratica comune,
per i sistemi di ventilazione generale vengono frequentemente utilizzati ventilatori assiali, per i
sistemi di ventilazione locale si utilizzano ventilatori centrifughi a pale rovesce nel caso di aria
priva di articolato, oppure, in caso contrario, ventilatori centrifughi a pale radiali. Scelto il tipo di
ventilatore il progettista esamina le corrispondenti tabelle, analoghe alla Tabella 25, che il
produttore allega nei cataloghi. Allinterno dello stesso tipo i ventilatori presentano differenti
diametri di ingresso e, quindi, il secondo passo consiste nella scelta del ventilatore che abbia un
diametro compatibile con quello del condotto. Se nessun ventilatore ha lo stesso diametro di
ingresso viene scelto quello con il valore di diametro pi vicino. Questa variazione di sezione non
influisce su portata e pressione statica del sistema ma comporta un cambiamento sensibile della
pressione dinamica (perch cambiando la sezione cambia la velocit):
2

v
Q
pv = i
vi =
2g
A
Perci la pressione statica del ventilatore, calcolabile attraverso lequazione 4.2, cambiata e quindi
cambiando il punto di lavoro il progettista deve scegliere, tra i ventilatori con il diametro
selezionato, quello che alla pressione statica appena ricalcolata fornisce la portata di progetto.
In molti casi i valori in tabella sono molto vicini ma non coincidenti con quelli di progetto. Ad
esempio pu capitare che siano tabulati valori di portata pari a Q1 e Q2 e di pressione statica pari a
p1 e p2 mentre i corrispondenti valori di progetto siano intermedi. In questo caso, per calcolare la
velocit di rotazione e la potenza di arresto, occorre utilizzare uninterpolazione lineare tra i valori a
disposizione:

N = N 11 +

H b = H 11 +

p p1
p 2 p1
p p1
p 2 p1

( N 12 N 11 )

(H 12 H 11 )

Q Q1
Q 2 Q1
Q Q1
Q 2 Q1

( N 21 N 11 )

(4.13)

(H 21 H 11 )

(4.14)

La nomenclatura utilizzata in queste ultime due equazioni riportata in Tabella 27.

Tabella 5 Nomenclatura per velocit di rotazione e potenza


Pressione statica
p1

p2

Velocit di rotazione Potenza Velocit di rotazione Potenza

Portata

Q1

N11

H11

N12

H12

Q2

N21

H21

N22

H22

Ad esempio, se i dati di progetto fossero Q=5,5 m3/s e p=400 Pa e si ha a disposizione la Tabella


25, si ha:

N = 353 +

400 250
(441 353) + 5 ,5 5 ,2 (368 353) = 415 giri / min
5 ,7 5 ,2
500 250

H b = 2312 +

400 250
(3885 2312) + 5 ,5 5 ,2 (2685 2312) = 3480W
5 ,7 5 ,2
500 250

e lefficienza statica nel punto di lavoro:

s =

p s Q 400 Pa 5 ,5m 3 / s
=
= 63%
Hb
3480W

Se il valore ottenuto si avvicina a quello massimo la scelta di diametro di ingresso effettuata stata
ottimale. In caso contrario, opportuno scegliere un altro diametro e valutare quale ventilatore offre
efficienza massima.

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