Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
3d
14:50 pagina 24
13/12/
L E S E N T E N Z E A N N OTAT E
Tr a n s a z i o n e
Transazione, proposta
e reazioni delloblato
Fabio Massimo Scaramuzzino
Dottorando di Ricerca in Autonomia individuale e autonomia collettiva
SINTESI
delloblato, la seconda sola delle quali dallo stesso sottoscritta, hanno offerto il destro per esprimere talune considerazioni anche sul criterio di imputazione scelto dal
codice vigente per assegnare ad un testo la qualifica di
scrittura privata.
Due esempi, quello normativo dei comportamenti del
consegnare e del far consegnare nellipotesi del telegramma, e quello giurisprudenziale dellesibire in giudi-
linsufficienza probatoria.
gennaio 2006
24
Obbligazioni e Contratti 1
{UTET}Obbligazioni_e_Contratti_2005/1793_05-OC_01-06/definitivo/024-032.3d
14:50 pagina 25
13/12/
L E S E N T E N Z E A N N OTAT E
scritta giungesse a sua conoscenza, deve fornire la prova sia della data in cui la proposta venne effettuata, sia
di quella in cui ebbe a verificarsi il comportamento asseritamente incompatibile, perche solo la posteriorita` di
questultimo consente di valutarlo ai fini della revoca della proposta.
SOMMARIO
1.
Il fatto
Il fatto
Con citazione notificata il 14.11.1995 la A. s.p.a. conveniva
davanti al Tribunale di Torino A.G. e la s.r.l. A. per ottenere lannullamento della polizza malattia del 22.4.1994.
Si costituivano i convenuti, che chiedevano il rigetto della domanda.
Il Tribunale, con sentenza depositata il 4.1.1999, accoglieva
la domanda, dichiarando lannullamento della polizza. Proponevano appello i convenuti e resisteva lattrice. La Corte
dAppello di Torino, con sentenza depositata l11.10.2001, in
accoglimento dellappello respingeva la domanda.
Riteneva la corte di merito che nella specie era intervenuta tra le parti una transazione, con conseguente cessazione della materia del contendere; che non poteva
condividersi lassunto del primo giudice, secondo cui la
proposta transattiva della A. s.p.a. doveva ritenersi revocata tacitamente (per comportamento incompatibile)
con la notifica dellatto di citazione, prima che intervenisse laccettazione scritta della transazione in data
13.12.1995, in quanto cio` poteva essere sostenibile solo
in presenza di una prova che la proposta transattiva
fosse stata avanzata antecedentemente alla notifica dellatto di citazione in data 14.11.1995, ma non nellipotesi
che la proposta fosse stata fatta dopo detta notifica; che
la prova, non fornita, di tanto gravava sullA. s.p.a., che
invocava la revoca della proposta.
In ogni caso la corte esaminava la domanda anche nel
merito, rigettandola.
Avverso questa sentenza ha proposto ricorso per Cassazione la A. s.p.a.
Resistono con controricorso i convenuti.
La motivazione
1. Con il primo motivo di ricorso la ricorrente lamenta la
violazione dellart. 360, nn. 3 e 5, c.p.c., in relazione allart. 2967 c.c., lerrata applicazione di norme di diritto, la
carente insufficiente e contraddittoria motivazione. Ritiene la ricorrente che la prova della tempestivita` della
revoca della proposta transattiva competeva ai convenuti; che questa proposta era stata effettuata prima della
notifica dellatto di citazione da parte sua; che tanto
costituiva una revoca tacita della proposta transattiva,
mentre laccettazione interveniva solo successivamente
alla notifica della citazione.
2. Il motivo e` infondato e va rigettato.
Infatti come correttamente rilevato dalla sentenza impugnata la prova della revoca della proposta di transazione
va fornita dalla parte che detta revoca assume.
Infatti, indipendentemente dal punto dibattuto in dottrina se sia possibile una revoca tacita della proposta in
generale e di quella di transazione in particolare, va osservato che, allorche la parte, nella specie il convenuto
appellante, produca la prova scritta della transazione a
norma dellart. 1967 c.c., laltra parte che contesti che la
proposta scritta sia stata revocata tacitamente, per comportamento incompatibile, prima che giungesse laccettazione scritta della proposta transattiva, deve fornire la
prova sia della data in cui fu effettuata la proposta sia di
quella in cui avvenne il comportamento ritenuto incompatibile, poiche solo se questultimo e` stato successivo
puo` essere valutato ai fini della revoca della proposta.
Nella fattispecie, quindi, detto onere della prova gravava
sulla A. s.p.a., che assumeva la revoca della proposta.
3.1. A tal fine, va osservato che la corte di merito, nella
valutazione fattuale di sua competenza, ha ritenuto che,
solo se la proposta transattiva fosse stata effettuata antecedentemente alla notifica dellatto di citazione, notificato in data 14.11.1995, detto comportamento poteva
essere valutato come revoca della proposta transattiva,
mentre se la proposta transattiva fosse stata avanzata
successivamente alla notifica dellatto di citazione, non
vi era incompatibilita` ed, essendo stata la proposta accettata per iscritto in data 13.12.1995, era cessata la materia del contendere.
3.2. Correttamente, quindi, la corte ha ritenuto che la
prova della data in cui era stata avanzata la proposta
transattiva, al fine di valutare la funzione di revoca della
stessa insita nella notifica dellatto di citazione, competeva alla A. s.p.a., che la prospettava.
Sul punto, pur assumendo la ricorrente che la proposta
transattiva era stata effettuata antecedentemente alla
notifica dellatto di citazione, non indica su quali elementi probatori fondi detto suo assunto e se detti elementi siano stati sottoposti alla valutazione del giudice
del merito e se siano stati dallo stesso valutati.
In ogni caso, contrariamente a quanto lamentato dalla
ricorrente, la sentenza impugnata sul punto non presenta vizi motivazionali nei limiti in cui gli stessi sono rilevabili in sede di sindacato di legittimita`.
4. Il rigetto del primo motivo di ricorso comporta linammissibilita` dei restanti due motivi.
Infatti la sentenza impugnata ha fondato il rigetto della
domanda della A. s.p.a., con laccoglimento dellappello,
proprio sulla ritenuta esistenza del contratto di transazione.
Solo ad abundantiam, la Corte, come rileva essa stessa, e`
passata a valutare nel merito la domanda e lha ritenuta
infondata.
Con i motivi secondo e terzo la ricorrente censura questa
seconda ratio decidendi.
Obbligazioni e Contratti 1
25
gennaio 2006
{UTET}Obbligazioni_e_Contratti_2005/1793_05-OC_01-06/definitivo/024-032.3d
14:50 pagina 26
13/12/
L E S E N T E N Z E A N N OTAT E
Infatti va osservato che, in tema di ricorso per Cassazione, qualora la decisione impugnata si fondi su una pluralita` di ragioni, tra loro distinte ed autonome, e singolarmente idonee a sorreggerla sul piano logico e giuridico, la ritenuta infondatezza delle censure mosse ad una
delle "rationes decidendi" rende inammissibili, per sopravvenuto difetto di interesse, le censure relative alle
altre ragioni esplicitamente fatte oggetto di doglianza,
in quanto queste ultime non potrebbero comunque condurre, stante lintervenuta definitivita` delle altre, allannullamento della decisione stessa.
La diversa
successione
temporale di
elementi
costitutivi il fatto
comporta una
diversa
qualificazione
giuridica della
notificazione della
citazione in
giudizio per
lannullamento
della polizza
malattia
gennaio 2006
26
5. Il ricorso va, pertanto, rigettato e la ricorrente va condannata al pagamento delle spese di questo giudizio di
Cassazione sostenute dal resistente.
P.Q.M.
Rigetta il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento
delle spese del giudizio di Cassazione sostenute dal resistente liquidate in complessivi euro 3.100,00, di cui
euro 100 per spese, oltre spese generali ed accessori
di legge.
Omissis.
1. Il fatto
Il 22.4.1994 unimpresa assicurativa, per il tramite
del suo agente con rappresentanza, stipula con la
societa` Alfa una polizza malattia che indica, quale
beneficiario, anche il signor Tizio. Questultimo
sinfortuna il successivo 17 giugno dello stesso anno. Con citazione in giudizio notificata il
14.11.1995, la predetta impresa assicurativa conviene la societa` Alfa ed il signor Tizio per ottenere
lannullamento della suddetta polizza. Un mese dopo, e precisamente il 13.12.1995(1), linfortunato restituisce per la seconda volta un atto di transazione
dellassicuratrice.
Questi dati del fatto hanno una chiara collocazione
temporale e sono incontrovertibilmente certi. Ma
non lo completano. Suoi elementi, temporalmente
incerti, sono anche una proposta di transazione, da
parte dellassicuratrice; ed una prima restituzione
della proposta di transazione stessa, non sottoscritta, da parte delloblato infortunato(2).
Servendosi del solo criterio cronologico si hanno,
dunque, la stipula di una polizza malattia il
22.4.1994; linfortunio il 17.6.1994; la notifica della
citazione in giudizio per lannullamento della polizza malattia il 14.11.1995; la seconda restituzione
della proposta transattiva, sottoscritta dalloblato
infortunato, il 13.12.1995.
Per avere una visione completa del fatto restano
dunque da collocare, nella cronologia prospettata,
due elementi: la proposta di transazione da parte
dellimpresa assicurativa e, marginalmente, la resti-
Obbligazioni e Contratti 1
{UTET}Obbligazioni_e_Contratti_2005/1793_05-OC_01-06/definitivo/024-032.3d
14:50 pagina 27
13/12/
L E S E N T E N Z E A N N OTAT E
scritto da parte di Tizio. Cronologia incompleta,
come si e` poco sopra evinto, dalla quale desume,
tuttavia, che la restituzione sottoscritta del modulo
gia` predisposto dallassicuratrice del 13.12.1995(7)
non ha perfezionato la transazione eccepita da Tizio, giacche e` intervenuta in un momento successivo alla notificazione della citazione del
14.11.1995(8), che costituisce revoca della proposta
transattiva per incompatibilita` del comportamento(9). Ma di questa proposta e, soprattutto, della
sua collocazione temporale, non si fa menzione: e
la lettura della sentenza non consente di carpirne i
motivi.
Dellincompletezza ricostruttiva ci si ravvede nel
giudizio dappello(10) e se ne condividono le ragioni
in cassazione: in entrambi i casi, si confuta la visione del fatto fornita dal giudice del primo grado non
accettandosene i presupposti.
In particolare, si sottolinea che la qualificazione
dellatto di citazione in termini di revoca tacita della proposta transattiva potrebbe essere accettata
solo laddove si accompagni alla dimostrazione dellanteriorita` della proposta transattiva stessa rispetto alla notifica dellatto di citazione: ben poteva,
infatti, tale proposta essere intercorsa nellarco
temporale (quasi un mese) che separa la notifica
della citazione in giudizio del 14.11.1995 e laccettazione mediante restituzione della proposta transattiva sottoscritta dalloblato il 13.12.1995.
Appare quindi evidente che il punto controverso
della vicenda, sul quale si concentreranno le seguenti riflessioni, consiste proprio nella qualificazione giuridica delle due, distinte, restituzioni da
parte delloblato della proposta di transazione, la
seconda sola delle quali dallo stesso sottoscritta,
con data certa, il 13.12.1995.
Obbligazioni e Contratti 1
Nel giudizio di
appello ci si pone il
problema della
collocazione
temporale della
proposta
transattiva
27
gennaio 2006
{UTET}Obbligazioni_e_Contratti_2005/1793_05-OC_01-06/definitivo/024-032.3d
14:50 pagina 28
13/12/
L E S E N T E N Z E A N N OTAT E
Si puo` configurare
la restituzione del
modulo, priva di
firma autografa
delloblato, come
rifiuto contrattuale
della proposta
transattiva
gennaio 2006
28
al privato per completare il procedimento di stipulazione: un atto positivo di accettazione e` espressamente richiesto solo laddove loblato possa risentire di effetti sfavorevoli dalla conclusione del contratto(19); laddove, invece, il destinatario della proposta benefici di effetti esclusivamente favorevoli,
si ammette che questi possano verificarsi nella sua
sfera senza la necessita` di un atto di adesione da
parte sua(20), pur riconoscendogli il potere di respingerli, per non sacrificarne la liberta` di apprezzamento(21).
Lalternativa appena delineata si risolve in una dicotomia, i termini della quale prendono il nome da
quel comportamento di reazione delloblato che
meglio ne caratterizza il tipo: si avranno, dunque,
congegni caratterizzati dallaccettazione e congegni
caratterizzati dal rifiuto.
Per dare un senso alle restituzioni della proposta
transattiva da parte di Tizio non bastera`, quindi, il
solo rilevare che la legge gli riconosca ... un potere
di scelta, un apprezzamento di convenienza in ordine a una certa situazione giuridica(22) (strumentale
o sostantiva)(23) che lo riguarda; si trattera` anche di
precisare il congegno tecnico con il quale la scelta e`
stata operata(24), ed entro il quale hanno trovato attuazione i suoi comportamenti di reazione.
La sequenza procedimentale che qui si analizza fa
uso dun congegno caratterizzato dallaccettazione,
e proprio avendo a bada tal contesto dovra` darsi
lesatto valore giuridico ai comportamenti di reazione delloblato che, nella pratica, non possono
che esaurirsi in una triplice alternativa accettazione, rifiuto, silenzio propria del resto, seppur con
valore giuridico differente, anche dei congegni caratterizzati dal rifiuto(25). Tizio, nellapprezzare la
convenienza della situazione giuridica strumentale
offertagli dallassicuratrice, poteva reagire accettando(26), rifiutando o assumendo un atteggiamento
meramente passivo di silenzio.
Tizio ha restituito il modulo gia` predisposto dallagente dellimpresa assicurativa. Una prima volta
quista il diritto, gia` suo per il solo effetto dellaccordo tra stipulante e promittente (cos` G. BENEDETTI, op. ult. cit., 166, 190,
201 e 202; ID., Struttura della remissione, in Riv. trim. dir. e proc.
civ., 1962, 1315).
(21) Cfr. G. BENEDETTI, Dal contratto al negozio unilaterale, cit.,
169.
(22) Cfr. G. BENEDETTI, op. loc. ult. cit.
(23) Per strumentale deve intendersi quella situazione transitoria e servile che, differentemente da quella sostantiva, ponga il soggetto nella posizione di potere accettare o meno: transitoria giacche cessa col finire del procedimento e servile in
quanto essenzialmente destinata alla realizzazione di unaltra
situazione giuridica (cfr. G. BENEDETTI, op. ult. cit., 151 e 182).
(24) Cos` G. BENEDETTI, op. loc. ult. cit.
(25) Ove, tuttavia, lalternativa delladesione, per le ragioni gia`
esposte in nt. 20, prendera` il luogo di quella dellaccettazione.
(26) Cfr. nt. precedente e nt. 20.
(27) Si prenda, a mo di esempio, il 2 co. dellart. 1333 c.c.;
cos` G. BENEDETTI, op. ult. cit., 163.
(28) Cfr. G. BENEDETTI, op. loc. ult. cit.
(29) Cos` G. BENEDETTI, op. loc. ult. cit.
Obbligazioni e Contratti 1
{UTET}Obbligazioni_e_Contratti_2005/1793_05-OC_01-06/definitivo/024-032.3d
14:50 pagina 29
13/12/
L E S E N T E N Z E A N N OTAT E
ze contrattuali: in seno a queste, il rifiuto, che puo`
dunque qualificarsi contrattuale, e` atto del procedimento, di segno contrario, a carattere meramente
facoltativo, nel senso che non e` necessario per la
non-conclusione del contratto(30).
La proposta transattiva dellassicuratrice ha, in altri
termini, determinato una situazione meramente
procedimentale, strumentalmente offerta allapprezzamento di Tizio, la cui inerzia, protratta oltre
un ragionevole periodo di tempo(31), inducendo
non-accettazione(32), avrebbe comunque fatto cadere la sequenza, giacche incompleta(33). Ma non
ce` stato silenzio: Tizio ha reagito restituendo al
mittente la proposta, senza sottoscriverla. Ed ove,
come preannunciato in ipotesi, si voglia ricondurre
tale reazione a rifiuto (contrattuale) della proposta,
il suo effetto rileva in quanto capace di consumare
il potere di accettare delloblato, cos` determinando
la caduta della sequenza contrattuale: e cio` senza
attendere lo spirare del termine su ricordato(34).
Le conseguenze di una siffatta qualificazione nella
ricostruzione che del fatto e` stata data in appello(35)
non sarebbero affatto irrilevanti: posto che la prima
restituzione della proposta contrattuale non sottoscritta ne sia stata il rifiuto, cio` impedirebbe ab
initio lacquisto che si sarebbe realizzato attraverso
la situazione strumentale offertagli, indurrebbe la
caduta del procedimento, non permetterebbe alla
transazione di perfezionarsi, facendo salve le pretese dellassicuratrice(36). E` proprio la peculiarita` di
siffatte conseguenze che ha spinto autorevole dottrina(37) a ricostruire il rifiuto, nei congegni caratte-
derate come offerta al pubblico (art. 1336) ed essere assoggettate alla disciplina di questa; nella seconda ipotesi possono
presentarsi come invito ad offrire ... ed il contratto si perfezionera` nel momento in cui il predisponente [lassicuratrice]
emettera` la sua accettazione. Del pari, luso del modulo o del
formulario puo` essere adottato ad iniziativa sia del proponente
che dellaccettante, cos` MIRABELLI, Dei contratti in generale, in
Comm. cod. civ., IV, 2, 3a ed., Torino, 1980, 143.
(41) Nel fenomeno manifestativo, come la migliore dottrina
ha spiegato (FALZEA, Comportamento, in Enc. dir., VIII, Milano,
1961, 135-136; ID., Manifestazione (teoria generale), in Enc. dir.,
XXV, Milano, 1975, 442-476; ID., Ricerche di teoria generale del
diritto e di dogmatica giuridica, II, Milano, 1997, 605-715; SCALISI, Manifestazione in senso stretto, in Enc. dir., XXV, Milano,
1975, 500), il comportamento concludente nella piu` ristretta
realta` giuridica non negoziale, e la manifestazione per comportamento concludente (o in senso proprio) in quella negoziale, sono caratterizzati e distinti, rispettivamente, dalla dichiarazione e dalla dichiarazione in senso proprio per il diverso atteggiarsi del rapporto di significazione: questultimo
significherebbe per segnali nei comportamenti e per simboli
nelle dichiarazioni. Dallequivocita` e dallassenza di funzione
partecipativa dei segnali deriverebbe la maggiore complessita`
interpretativa dei comportamenti, per i quali assume un rilievo
ancor piu` marcato, che non nelle dichiarazioni, quel complesso
di circostanze o comportamenti o condizioni di sostegno, ambientali e causali, posto al di la` della fattispecie e che contribuisce tuttavia a rendere manifesto il comportamento. Complesso di circostanze che la dottrina ha variamente indicato
sotto il nome ora di contesto, ora di contesto situazionale, ora
di indici esterni (cfr. IRTI, Testo e contesto una lettura dellart.
1362 codice civile, Padova, 1996, 2 ss.; RIZZI, Linterpretazione del
contratto e dello statuto societario, Milano, 2002, 305 ss.).
(42) E` stato autorevolmente sostenuto che la forma richiesta
perche latto possa essere provato e` istituto di diritto proces-
Obbligazioni e Contratti 1
Qualificata la
prima restituzione
come rifiuto
contrattuale della
proposta
transattiva, la
seconda
restituzione non ne
e` piu` accettazione
ed assume il
diverso valore
giuridico di nuova
proposta
29
gennaio 2006
{UTET}Obbligazioni_e_Contratti_2005/1793_05-OC_01-06/definitivo/024-032.3d
14:50 pagina 30
13/12/
L E S E N T E N Z E A N N OTAT E
Si puo` considerare
la prima
restituzione del
modulo, priva di
firma autografa
delloblato, come
accettazione per
comportamento
concludente della
proposta
transattiva
dellassicuratrice
gennaio 2006
30
nomo atto giuridico, il soggetto riferisce a se il testo(46). La sottoscrizione e` dunque il criterio di imputazione, per il tramite del quale il diritto attribuisce a taluno, come a suo autore, un testo grafico(47):
stabilisce un vincolo giuridico tra i segni grafici ed il
sottoscrittore(48). Eppure, si nota(49), lart. 2702 c.c.
non enuncia un principio di carattere logico, che
sia prima e fuori dalla legge, ma si limita a stabilire
un principio normativo e convenzionale che pone
nella firma autografa quel legame di personalita` ed
esclusivita` del rapporto tra autore e testo(50). Cio`
non toglie che altri criteri di imputazione potrebbero essere scelti o tenuti per equivalenti(51). Occorre verificare se il legislatore preveda o consenta
soluzioni diverse dalla firma autografa(52).
La pratica, recente e meno recente(53), rivela come
le parti non di rado utilizzino testi grafici non sottoscritti(54), e cioe` insieme di segni, tracciati da apparati meccanici o da terzi qualificati in dati contesti, e sforniti di firma autografa(55).
A questo proposito ce` chi autorevolmente ha spiegato e raccolto questo fenomeno nella crisi della
sottoscrizione(56), intendendola come progressivo
scioglimento del rapporto tra firma autografa e testo scritto(57). Non ci si esprime piu` solo con parole dette o con gesti, ma anche per segni tracciati
su cose da istrumenti meccanici(58), oppure, sia
pure in determinati contesti, per segni scritti accompagnati da contegni(59): ne risultano testi non
sottoscritti, ove il vincolo tra autore e testo e` stabi-
Anche a volerne ammettere, infatti, la configurabilita`, resa ardua dalla scarsezza di indici esterni che
permetterebbero di individuarne la concludenza(43), e capace di ripercussioni non indifferenti in
entrambe le ricostruzioni dei fatti(44), resterebbe
comunque limpedimento dirimente della prova
scritta richiesta dallart. 1967 c.c. per le transazioni.
E non solo, come si vedra`, per la mancanza di sottoscrizione. E` per questo motivo che nel prosieguo
si estendera` il discorso anche alla seconda restituzione che Tizio ha fatto del modulo predisposto
dallagente dellassicuratrice, questa volta pero` sottoscrivendolo, cogliendo loccasione per esprimere
talune considerazioni sulla forma scritta e la sottoscrizione.
Obbligazioni e Contratti 1
{UTET}Obbligazioni_e_Contratti_2005/1793_05-OC_01-06/definitivo/024-032.3d
14:50 pagina 31
13/12/
L E S E N T E N Z E A N N OTAT E
lito nellun caso dalluso dellapparato tecnico, nellaltro dal particolare contesto situazionale. Entrambi assolvono la funzione attributiva gia` soddisfatta dalla firma autografa. Si chiarira` con due
esempi.
Quanto alla prima ipotesi prospettata, un appiglio
normativo sembra essere costituito dallart. 2705, 1
co., c.c., in materia di corrispondenza telegrafica.
Questa norma riconosce al telegramma lefficacia
probatoria della scrittura privata, se loriginale consegnato allufficio di partenza e` sottoscritto dal mittente, ovvero se e` stato consegnato o fatto consegnare dal mittente stesso, sia pure senza sottoscriverlo(60). La fattispecie descritta puo` scomporsi(61)
ricorrendo ad una sequenza cronologica di atti: in
un primo tempo il mittente esprime la propria volonta` nel dispaccio che, sottoscritto, consegnato o
fatto consegnare, rimane negli uffici telegrafici, non
pervenendo al destinatario; in un secondo tempo
viene invece consegnata al destinatario quella che e`
solo una riproduzione del telegramma e che si presume, fino a prova contraria, conforme alloriginale
(art. 2706, 1 co., c.c.).
Da quanto sopra emerge che le dichiarazioni trasmesse col telegramma, che e` atto dellufficio telegrafico, hanno la stessa provenienza di quelle
espresse nel dispaccio, che e` atto del mittente, tutte
le volte in cui ricorra una delle ipotesi di cui allart.
2705, 1 co., c.c., e cioe` quando il dispaccio, conse-
gnato allufficio di partenza, sia sottoscritto dal mittente; e quando, sia pur sprovvisto della sua firma
autografa, sia stato consegnato o fatto consegnare
dal mittente stesso.
Quanto, invece, alla seconda ipotesi, quella del contesto situazionale, la giurisprudenza(62) ne offre un
esempio la` dove ritiene che il contratto, munito di
firma autografa di una delle parti, possa validamente provarsi in giudizio (questo il particolare contesto) con scrittura privata prodotta dal contraente
che non lha sottoscritta(63). Un atto del processo,
e si badi non della parte ma del suo difensore, rivolto al giudice, terrebbe il luogo della firma autografa(64).
Resta ora da chiedersi, una volta prospettati i due
esempi, se davvero il criterio di imputazione, scelto
dal codice vigente per assegnare ad un testo la qualifica di scrittura privata, si esaurisca nella sottoscrizione. Oppure se sia il caso di enunciare unequivalenza(65) tra la sottoscrizione ed i comportamenti del consegnare e del far consegnare nellipotesi del telegramma, e dellesibire in giudizio la
scrittura firmata da una sola delle parti nellipotesi
offerta dalla giurisprudenza.
La dottrina gia` citata(66) trova risposta affermativa
nel fatto che la scrittura privata, a differenza dellart. 2699 c.c., che definisce latto pubblico in termini ontologici(67), non sia definita in se, ma in
funzione di una speciale efficacia probatoria. Lart.
Obbligazioni e Contratti 1
I criteri di
imputazione scelti
dal sistema per
assegnare ad un
testo la qualifica di
scrittura privata
non si esauriscono
in quello della
sottoscrizione
31
gennaio 2006
{UTET}Obbligazioni_e_Contratti_2005/1793_05-OC_01-06/definitivo/024-032.3d
14:50 pagina 32
13/12/
L E S E N T E N Z E A N N OTAT E
Linsufficienza
probatoria della
prima restituzione
si fonda sulla sua
non riconducibilita`
ai criteri di
imputazione scelti
dal sistema per
assegnare ad un
testo la qualifica di
scrittura privata
2702 c.c. si limiterebbe a disciplinare lefficacia probatoria della scrittura privata scegliendo il criterio
della firma autografa, che resterebbe pero` soltanto
una fra le tecniche di imputazione(68). In assenza,
quindi, di una definizione rigida di scrittura privata,
il legislatore ben puo` tanto tenere saldo il criterio
della firma autografa(69), quanto decidere di introdurre criter equivalenti o di accoglierne una varia pluralita`(70).
Cos` fa nellart. 2705 c.c., che, lungi dallesser norma eccezionale(71), concorre a delineare la sfera di
efficacia probatoria dellart. 2702 c.c., stabilendo
che il vincolo giuridico tra testo grafico ed autore
e` stabilito (anche) dai comportamenti del consegnare e del far consegnare(72) il dispaccio allufficio di partenza. Criteri attributivi, questi ultimi, che
si affiancano a quello della sottoscrizione.
5. Conclusioni
Se, dunque, per le motivazioni suesposte, lenunciazione dellequivalenza tra sottoscrizione e comportamenti del consegnare o far consegnare e dellesibire e` vera, allora puo` voler dire che Tizio ben
gennaio 2006
32
Obbligazioni e Contratti 1
avrebbe potuto considerare la transazione con lassicuratrice conclusa, ove ne avesse esibito in giudizio la proposta completa, seppur priva della sua
sottoscrizione; oppure ove, oltre a consegnarla,
non sottoscritta, ad un ufficio postale, gliene avesse
da l` fatto pervenire il testo con un telegramma. Ma
cos`, come si evince dalle ricostruzioni del fatto,
non e` stato.
Tizio si e` limitato a restituire al mittente la proposta, senza sottoscriverla e senza far uso di telegramma, non avvalendosi dunque dellesclusivita` duso
dellapparato tecnico e dellassegnazione pubblica
di mezzo comunicativo(73); ne, restituendo la proposta e non essendone quindi piu` in possesso, sarebbe stato in grado di esibirla, sia pur priva di sua
firma autografa ma sottoscritta dallassicuratrice, in
giudizio.
E` stata, dunque, limpossibilita` di ricondurre la prima restituzione della proposta di transazione ad alcuno dei criteri di imputazione individuati per assegnare ad un testo la qualifica di scrittura privata a
decretarne linsufficienza probatoria. Non tanto o
meglio non solo lassenza di firma autografa. &