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Giurisprudenza

Sintesi

Osservatorio - Cassazione
Sezioni Unite
a cura di Vincenzo Carbone

ta del Comune a tre differenti opzioni di allacciamento e col-


GIURISDIZIONE legamento alla viabilità generale, senza prevedere ulteriori
obblighi aggiuntivi eccedenti i collegamenti con la viabilità
CONVENZIONE URBANISTICA ED ECCESSO DI POTERE generale già esistente.
GIURISDIZIONALE L’imposizione, quindi, da parte della Amministrazione di alle-
stire un tronco di un nuovo asse di viabilità sovracomunale, “
Cassazione civile, sez. un., 16 gennaio 2014, n. 774 - Pres. extra-comparto”, e non previsto nella convenzione, è stata ri-
Rovelli - Rel. Vivaldi - P.M. Apice (conf.) - Comune di Ca- tenuta dal giudice di appello sproporzionata.
stenaso c. Esse A srl in liquidazione Il Consiglio di Stato, ai fini della valutazione sulla legittimità
dell’operato del Comune, prende le mosse «dalla esatta de-
L’eccesso di potere giurisdizionale, denunziabile ai sensi finizione degli obblighi e dei diritti incombenti alle parti sulla
dell’art. 111, comma 8, Cost. sotto il profilo dello sconfi- scorta dell’originaria convenzione urbanistica sottoscritta in
namento nella sfera del merito, è configurabile solo se data 15 gennaio 1992».
l’indagine svolta non è rimasta nei limiti del riscontro di Ed in questa ottica, afferma che la convenzione urbanistica
legittimità del provvedimento impugnato, ma è stata «malgrado la sua natura di accordo destinato a disciplinare gli
strumentale ad una diretta e concreta valutazione del- obblighi e le facoltà incombenti alle parti pubblica e privata in
l’opportunità e convenienza dell’atto, ovvero se la deci- connessione con l’esercizio di potestà autoritative da parte
sione finale, pur nel rispetto della formula dell’annulla- della prima» non si sottrae «ai comuni principi di interpreta-
mento, esprima una volontà dell’organo giudicante che zione ed esecuzione secondo buona fede (artt. 1366 e 1375
si sostituisce a quella dell’amministrazione? c.c.) che si applicano agli atti di natura contrattuale anche
quando posti in essere da una amministrazione pubblica».
Risposta positiva delle SU.
Ed è su tale base che il giudice amministrativo ritiene illegit-
tima «l’ulteriore pretesa, esplicitata con la delibera consiliare
Il caso n. 69 del 1994, di considerare ricompreso fra gli obblighi in-
combenti alla società istante anche quello afferente alla rea-
Il Comune di Castenaso impugnò davanti al Consiglio di Sta- lizzazione di parte dell’asse Lungo Savena in territorio del Co-
to la sentenza con la quale il T.a.r. dell’Emilia Romagna, riuni- mune di Bologna».
ti tre ricorsi proposti dalla società Esse A srl avverso atti rela- Di questa conclusione, il giudice di appello dà una coerente
tivi alla concessione edilizia alla stessa rilasciata, ne accolse spiegazione, legata proprio all’interpretazione secondo buo-
due, annullando sia le modifiche apportate dall’Amministra- na fede della convenzione conclusa fra le parti.
zione comunale allo schema di viabilità previsto in progetto, Afferma, infatti, che «In tale prospettiva, per quanto si voglia
sia la delibera consiliare con la quale era stato richiesto alla intendere latamente il ricordato obbligo della concessionaria
società concessionaria di eseguire ulteriori opere viarie.
di realizzare a proprie spese “tutte le opere stradali necessa-
La società Esse A srl propose, a sua volta, appello avverso la
rie per assicurare un razionale collegamento della rete viabi-
stessa sentenza nella parte relativa al rigetto di un terzo ricorso
le esistente e/o futura”, questo non può essere esteso fino
con il quale era stato chiesto che fosse stato accertato il diritto
al punto di accollare all’impresa anche l’obbligo di realizzare,
della società allo scomputo totale della quota di contributo com-
almeno in parte, anche la stessa viabilità futura quale previ-
misurata agli oneri di urbanizzazione, con conseguente condan-
sta dagli strumenti urbanistici prima e indipendentemente
na del Comune alla restituzione delle somme già percepite.
dalla convenzione de qua».
Il Consiglio di Stato accolse in parte l’appello proposto dal
Risulta quindi evidente l’infondatezza della denuncia di ec-
Comune mentre rigettò quello della società Esse A srl.
cesso di potere giurisdizionale ai danni della Pubblica ammi-
Il Comune ha proposto ricorso per cassazione per eccesso di
nistrazione, avanzata dal Comune ricorrente nei confronti del
potere giurisdizionale.
giudice amministrativo che, con la sentenza impugnata, si
sarebbe indebitamente sostituito alle prerogative discrezio-
La decisione
nali dell’Amministrazione.
Il ricorso è stato dichiarato non fondato. Diversamente, è ormai giurisprudenza consolidata che, all’in-
I giudici amministrativi, di primo grado e di appello, hanno terno delle convenzioni di urbanizzazione, prevalga il profilo
fondato la loro decisione applicando le comuni regole di in- della libera negoziazione.
terpretazione ed esecuzione secondo buona fede della con- Infatti, sebbene sia innegabile che la convenzione di lottizza-
venzione intercorsa fra il Comune e la società Esse A srl. zione, a causa dei profili di stampo giuspubblicistico che si
In particolare, hanno esaminato il testo della convenzione e accompagnano allo strumento dichiaratamente contrattuale,
ne hanno dedotto che la convenzione stessa limitava la scel- rappresenti un istituto di complessa ricostruzione, non può

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negarsi che in questo si assista all’incontro di volontà delle Il caso


parti contraenti nell’esercizio dell’autonomia negoziale retta
dal codice civile. Nel 2007 la Provincia di Pisa, a seguito di delibere consiliari di
Una tale ricostruzione - è stato affermato - assume una parti- aggiudicazione a Dexia Crediop s.p.a. ed a Depfa Bank del-
colare valenza quando alcuni dei contenuti dell’accordo ven- l’operazione di ristrutturazione di parte del proprio debito per
gono imposti dalla pubblica amministrazione in termini non mutui bancari, stipulò con le predette società contratti che
modificabili dal privato. prevedevano anche emissione di obbligazioni ed operazioni
E ciò perché, anche in questo caso, è da ritenere che la par- in strumenti finanziari derivati.
te che abbia sottoscritto la convenzione, conoscendone il Nel 2009 la P.A. annullò in autotutela le determinazioni a
contenuto, abbia inteso aderirvi, restandone vincolata; salvo, monte dei contratti di interest rate swap sul rilievo che l’inte-
comunque, il ricorso agli strumenti di tutela in caso di invali- ra operazione si era rivelata economicamente non conve-
dità del contratto. niente in ragione dei “costi impliciti” solo successivamente
Di conseguenza, è incontrovertibile che la volontà delle parti riscontrati dall’Amministrazione.
si esprima, così come per il soggetto privato, anche per la Tali provvedimenti furono impugnati da Dexia e da Depfa (e
Pubblica amministrazione, in termini di autonomia negoziale, in via autonoma dalla Provincia, che chiese la declaratoria di
inefficacia dei conseguenti contratti) innanzi al T.a.r. Toscana
con la conseguente interpretazione degli atti frutto di una ta-
che, pronunciando nei giudizi riuniti, ha ritenuto legittimo
le autonomia sulla base delle regole civilistiche di ermeneuti-
l’annullamento in autotutela delle delibere di affidamento
ca contrattuale.
dell’operazione di ristrutturazione del debito, ma ha negato
Ed è soltanto questo che ha fatto il Consiglio di Stato: ha in-
che tanto travolgesse anche i contratti a valle, essendo a tal
terpretato le clausole della convenzione alla luce delle regole
fine necessaria una pronuncia del giudice competente a co-
di buona fede e correttezza che soprassiedono alle fasi di for-
noscere dell’esecuzione del contratto, indicato in quello ordi-
mazione, conclusione ed esecuzione della convenzione.
nario. Con altra sentenza, richiamata la prima, il T.a.r. ha di-
Nessuna indebita invasione è, pertanto, ipotizzabile.
chiarato inammissibili i ricorsi delle parti.
Entrambe le decisioni sono state impugnate innanzi al Consi-
I precedenti glio di Stato. La Provincia s’è doluta, in particolare, che fosse
Cass. civ., sez. un., 12 dicembre 2012, n. 22784, Cass. civ., stata “inopinatamente negata la giurisdizione del giudice am-
sez. un., 14 settembre 2012, n. 15428; Cass. civ., sez. un., ministrativo” in ordine alla sorte del contratto concluso in
28 aprile 2011, n. 9443. esecuzione della deliberazione annullata in autotutela.
Sulla convenzione di lottizzazione, Cons. Stato, sez. IV, 1 apri- Con sentenza non definitiva, il Consiglio di Stato ha dichia-
le 2011, n. 2040, in Foro amm. - Cons. Stato, 2011, 1168; rato la propria giurisdizione anche in ordine agli effetti del-
Cons. Stato, sez. IV, 28 luglio 2005, n. 4015, in Urbanistica e l’annullamento sui contratti di finanza derivata ed ha rimes-
appalti, 2006, 337, con nota di Manganaro. so la causa sul ruolo per l’espletamento di consulenza tec-
nica d’ufficio per la valutazione della convenienza economi-
La dottrina ca - in relazione alla previsione di cui all’art. 41 L. n. 441 del
2001 - delle operazioni di gestione del debito della Provin-
Mazzamuto, L’eccesso di potere giurisdizionale del giudice cia. Con sentenza definitiva, in accoglimento degli appelli
della giurisdizione, in Dir. proc. amm., 2012, 1677; Gagliardi, delle società Dexia e Depfa e sulla scorta delle risultanze
L’autonomia delle commissioni di concorso e la tutela avver- della c.t.u., il Consiglio di Stato ha annullato le deliberazioni
so l’eccesso di potere giurisdizionale, in Foro amm.-Cons. emesse in autotutela, respingendo la domanda risarcitoria
Stato, 2010, 2628; Spinelli, Re giudice o re legislatore? Sul delle due società.
conflitto di attribuzioni tra potere legislativo e giurisdizionale, Avverso la sentenza definitiva ricorre per cassazione la Pro-
in Dir. fam. e pers., 2009, 1488; Gemma, Parlamento contro vincia, affermando che il giudice abbia agito al di fuori della
giudici: un temerario conflitto di attribuzioni sul «caso Elua- sua giurisdizione e chiedendo che la sentenza sia cassata.
na», in Giur. cost., 2008, 3723.
La decisione
ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA E SENTENZA Per le Sezioni Unite il ricorso proposto dalla Provincia è inam-
NON DEFINITIVA SULLA GIURISDIZIONE DEL G.A. missibile non già avverso la sentenza non definitiva del Con-
siglio di Stato, che ha affermato la giurisdizione del giudice
Cassazione civile, sez. un., 16 gennaio 2014, n. 773 - Pres. amministrativo e disposto che la causa proseguisse per
Rovelli - Rel. Amatucci - P.M. Apice (conf.) - Provincia di l’espletamento di consulenza tecnica d’ufficio senza definire
Pisa c. Dexia Crediop s.p.a. e Depfa Bank neppure parzialmente il merito, ma avverso la sentenza defi-
Affinché sia possibile l’accesso della Suprema Corte alla nitiva che, senza ovviamente statuire sulla giurisdizione, s’è
pronunciata nel merito annullando gli atti impugnati, dunque,
questione di giurisdizione mediante l’impugnazione del-
in senso sfavorevole alla Provincia. Tale ente, in ordine alla
la sentenza non definitiva che solo quella questione ab-
sorte dei contratti conclusi a seguito dell’aggiudicazione, pro-
bia deciso, occorre che la parte interessata impugni la
spetta la giurisdizione del giudice ordinario, benché avesse
decisione sulla giurisdizione e non solo quella definitiva proposto appello proprio avverso l’affermazione in tal senso
in cui risulti soccombente nel merito? del T.a.r.
Per contestare la giurisdizione affermata dal Consiglio Va detto che la prima delle due citate sentenze del Consiglio
di Stato con la sentenza non definitiva, seguita dalla di Stato, espressasi nel senso della giurisdizione del giudice
sentenza definitiva di merito, il ricorso deve ad ogni modo amministrativo, era stata invece fatta segno di ricorso per
essere indirizzato avverso la prima e non avverso la cassazione dalle società resistenti, che allora sostenevano la
seconda sentenza che ha annullato il provvedimento giurisdizione del giudice ordinario e che a quel ricorso hanno
amministrativo. peraltro rinunciato.

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La logica che presiede all’inammissibilità del ricorso imme- Il ricorrente sostiene che invece si sarebbe dovuto tenere
diato per cassazione - ex art. 360, comma 3, c.p.c. - contro la conto anche del tempo in cui era stato contumace, poiché né
sentenza che abbia deciso solo sulla questione di giurisdizio- l’art. 2 L. 24 marzo 2001, n. 89, né l’art. 6 della Convenzione
ne è che, per attingere il livello del giudizio di legittimità, la europea di salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà
soccombenza non deve essere virtuale ma effettiva e dun- fondamentali subordinano il diritto all’equa riparazione alla
que riguardare il fondo della controversia e che, pertanto, condizione dell’attiva partecipazione al processo che abbia
perché sia reso possibile l’accesso alla Corte sulla questione avuto una durata non ragionevole.
di giurisdizione attraverso l’impugnazione della sentenza non
definitiva (nella specie, del giudice speciale di secondo gra- La decisione
do) che solo quella questione abbia deciso, è necessario che
la parte risulti poi soccombente nel merito, giacché, se risul- Sulla questione, nell’ambito della giurisprudenza di legittimi-
tasse vincitrice, non avrebbe alcun interesse a dolersi della tà, si è delineato un contrasto per la cui composizione la cau-
decisione sulla giurisdizione. Ma, per contestare la giurisdi- sa è stata assegnata alle Sezioni Unite.
zione affermata dal giudice di secondo grado con la sentenza Secondo un primo orientamento l’indennizzo compete sen-
non definitiva, a seguito della sentenza definitiva, il ricorso va z’altro anche a chi non si è costituito (o per il tempo in cui non
pur sempre indirizzato avverso la prima e non avverso la se- si è costituito), poiché comunque “il contumace è parte del
conda sentenza. giudizio”.
Invece un altro indirizzo, per la particolare ipotesi della suc-
I precedenti cessione a titolo universale alla parte originaria, ha ricono-
sciuto la possibilità per gli eredi di ottenere l’equa riparazio-
Cass. civ., sez. un., 13 giugno 2012, n. 9588, in Rep. Foro it. ne, per il periodo successivo alla morte del de cuius, soltan-
2012, Cassazione civile, n. 40; Cass. civ., sez. un., 25 no- to ove si siano costituiti in proprio in giudizio, stante altri-
vembre 2010, n. 23891, in Rep. Foro it. 2010, Cassazione ci- menti «la mancanza di una parte processuale attiva, danneg-
vile, n. 72 . giata dalla violazione del termine di ragionevole durata del
processo».
La dottrina Tra questi due orientamenti la Cassazione aderisce al primo.
Le Sezioni Unite rilevano che non esiste nelle disposizioni sia
Oggianu, Giurisdizione amministrativa e funzione nomofilatti- internazionali sia interne che disciplinano la materia una
ca - L’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, Padova, 2011; espressa limitazione, per il contumace, del diritto a ottenere
Ferroni, Terzo seminario di studio sulla bozza del codice del in tempi ragionevoli la conclusione del giudizio, anche se non
processo amministrativo «le impugnazioni» - Libro terzo del si è costituito: l’art. 6 della Convenzione europea di salva-
codice; intervento: «limiti della giurisdizione e giudizio di im- guardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali attri-
pugnazione in cassazione delle sentenze del consiglio di sta- buisce tale diritto a “ogni persona”, relativamente alla “sua
to», in Dir. e processo amm., 2010, 843. causa”, mentre l’art. 2 L. 24 marzo 2001, n. 89, assicura una
equa riparazione a “chi ha subìto un danno patrimoniale o
non patrimoniale” per effetto della violazione di quel princi-
PROCESSO CIVILE pio. La tutela è dunque apprestata indistintamente a tutti co-
loro che sono coinvolti in un procedimento giurisdizionale, tra
i quali non può non essere annoverata anche la parte non co-
LA CONTUMACIA NON PRECLUDE L’INDENNIZZO
stituita in giudizio, nei cui confronti la decisione è comunque
PER L’IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO destinata a esplicare i suoi effetti. Risulta pertanto arbitrario
escludere il contumace dalla garanzia di “ragionevole dura-
Cassazione civile, sez. un., 16 gennaio 2014, n. 585 - Pres.
ta”, che l’art. 111 Cost. inserisce tra quelle del “giusto pro-
Rovelli - Rel. Bucciante - P.M. Velardi (parz. conf.) - F.G. c.
cesso” e demanda alla legge di assicurare, insieme con quel-
Ministro della giustizia le del contraddittorio, della parità tra le parti, della terzietà e
Ai fini dell’equa riparazione, la contumacia della parte imparzialità del giudice, che certamente competono anche a
preclude o no il riconoscimento dell’equa riparazione ai chi non si sia costituito in giudizio. Nella tradizione giuridica
sensi della l. 89/2001 per l’irragionevole durata del pro- italiana, del resto, la contumacia è sempre stata configurata
cesso? come un atteggiamento pienamente legittimo, non preclusi-
vo dell’assunzione della qualità di parte ma ragione anzi di ta-
Componendo un contrasto giurisprudenziale, le Sezioni lune specifiche tutele.
Unite escludono che la contumacia della parte precluda il La Cassazione non condivide dunque l’assunto secondo cui
riconoscimento del diritto all’equa riparazione. la contumacia preclude comunque il riconoscimento del dirit-
to all’equa riparazione, poiché impedisce di applicare il crite-
Il caso rio del “comportamento delle parti”, del quale occorre tene-
re conto, a norma della disposizione suddetta. Può peraltro
La Corte d’appello di Perugia ha accolto solo parzialmente la accadere che anche la parte costituita in giudizio non abbia
domanda proposta da Tizio intesa ad ottenere l’equa ripara- tenuto affatto condotte idonee a incidere in qualche modo
zione del danno non patrimoniale conseguente alla durata sulla durata del processo: il che non fa venire meno il suo di-
non ragionevole di una causa civile di divisione ereditaria, ri- ritto a essere indennizzata, ove il termine ragionevole sia sta-
masta pendente davanti al Tribunale di Frosinone dal 1976 e to superato, anche se il parametro del suo “comportamen-
ancora in corso presso la Corte d’appello di Roma. L’inden- to” risulta in tal caso inutilizzabile.
nizzo è stato commisurato esclusivamente al tempo succes- Ugualmente incongruo appare l’altro argomento addotto a
sivo al 1994, quando Tizio si era costituito in quel giudizio, do- sostegno della tesi dell’incompatibilità tra contumacia e dirit-
po essere rimasto fino ad allora contumace. to all’equa riparazione: la mancata costituzione in giudizio vie-

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ne considerata come indice univoco di disinteresse all’esito te influire sull’an o sul quantum dell’equa riparazione, ma non
della lite e, conseguentemente, alla sua durata, la quale per- costituisce di per sé motivo per escludere senz’altro il relati-
tanto, pur se eccessiva, non potrebbe comportare quel pate- vo diritto.
ma d’animo che invece prova chi partecipa attivamente al
processo. Si tratta, secondo le Sezioni Unite, di asserzioni e I precedenti
deduzioni aprioristiche basate su assiomatici presupposti. La
scelta della contumacia può derivare dalle più varie ragioni, Per la tesi che la contumacia della parte non preclude l’in-
anche diverse dall’indifferenza per il risultato e per i tempi dennizzo, Cass. 12 ottobre 2007 n. 21508, 2 aprile 2010 n.
della controversia, come tra l’altro la convinzione della totale 8130, 10 novembre 2011 n. 27091, 14 dicembre 2012 n.
plausibilità o, al contrario, della assoluta infondatezza delle ra- 23153, 21 febbraio 2013 n. 4387. Per la tesi opposta, Cass.
gioni avversarie, che possono far apparire inutile affrontare le 23 giugno 2011 n. 13803 e 21 febbraio 2013 n. 4474, Cass.
spese occorrenti per contrastarle, costituendosi in giudizio. 10 luglio 2009, n. 16284, Cass. 4 novembre 2009, n . 23416,
L’esito della causa, peraltro, è ininfluente ai fini del riconosci- Cass. 19 ottobre 2011, n. 21646.
mento del diritto all’indennizzo, che compete anche alla par-
te soccombente. La dottrina
Inoltre, la durata superiore ai limiti della ragionevolezza del
Piombo, Equa riparazione per irragionevole durata del pro-
processo fa presumere senz’altro la causazione di un danno
cesso: appunti sulla disciplina della c.d. legge Pinto dopo le
non patrimoniale di per sé derivante dall’attesa, prolungata
modifiche introdotte dall’art. 55 d.l. 22 giugno 2012 n. 83,
per un tempo esorbitante, di una decisione che comunque
convertito con modificazioni dalla l. 7 agosto 2012 n. 134, in
incide sulla parte nei cui confronti viene assunta. Non vi è
Foro it., 2013, V, 25; Benini, I rinvii richiesti dalle parti nelle
dunque ragione per negare che anche il contumace possa
applicazioni della legge Pinto, in Foro it., 2012, I, 3346; Fer-
subire quel disagio psicologico, che normalmente risentono
rari, Ruolo e funzione dell’equo indennizzo nel vigente siste-
le parti a causa del ritardo eccessivo con cui viene definito il
ma di sicurezza sociale, in Giur. merito, 2009, 1967.
processo che le riguarda.
La mancata costituzione in giudizio può quindi eventualmen-

Osservatorio - Cassazione
Sezioni Semplici
a cura di Vincenzo Carbone

to di provenienza dell’immobile (non contenente l’indicazio-


LIBERE PROFESSIONI ne di tutti i provvedimenti edilizi in forza dei quali esso era
stato costruito e modificato) del cui atto di vendita era stato
RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE DEL NOTAIO officiato, e per avere espresso apprezzamenti irriguardosi
sull’operato di colleghi che avevano rogato gli atti di prove-
Cassazione civile, sez. II, 29 gennaio 2014, n. 1943 - Pres. nienza, e ciò in più occasioni (oralmente alla venditrice del-
Bucciante - Rel. Giusti - P.M. Capasso (conf.) - B.A. c. Con- l’immobile e per iscritto alla banca erogatrice del mutuo per
siglio notarile distrettuale di A. l’acquisto dell’immobile), ricorrendo il presupposto della non
occasionalità della violazione delle norme deontologiche, ri-
Il notaio, che in base al codice deontologico ha l’obbligo chiesta dall’art. 147, comma 1, lett. b), della legge notarile.
di comportarsi, nei rapporti con i colleghi, secondo i La Corte d’appello ha rigettato il reclamo proposto dal notaio,
principi di correttezza, di collaborazione e di solidarietà, rilevando che il notaio Mevio, incaricato di redigere l’atto di
deve informare il collega, con la dovuta riservatezza, di compravendita di un immobile, aveva inviato una relazione
possibili errori od omissioni nei quali si ritenga che egli scritta per la banca erogatrice del mutuo in favore degli ac-
sia incorso, non potendo esprimere di fronte al cliente in quirenti, nella quale confermava di avere verificato che negli
qualsiasi forma valutazioni critiche sull’operato e sul atti di provenienza non erano stati rispettati tutti gli adempi-
comportamento del collega? menti prescritti dalla legge 28 febbraio 1985, n. 47. Inoltre, il
notaio Mevio aveva chiaramente espresso alla venditrice la
Risposta positiva della Cassazione. necessità di effettuare le verifiche urbanistiche ed edilizie del
caso. Infine, non aveva sentito il bisogno di comunicare in via
Il caso riservata al collega i suoi dubbi su possibili errori commessi
da quest’ultimo nel rogare detto atto né di farsi passare al te-
La Commissione amministrativa regionale di disciplina ha ir- lefono il collega per avere uno scambio di vedute sulla validi-
rogato al notaio Mevio la sanzione della censura per avere il tà della soluzione suggerita da quest’ultimo, che qualificava,
medesimo omesso di comunicare, in via riservata, ad un col- nella seconda relazione alla banca, come un escamotage che
lega il possibile errore in cui quest’ultimo era incorso in un at- “nel migliore dei casi” peccava di “faciloneria”.

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La Corte ne ha tratto la insistente volontà del notaio di porre Pres. Salmé - Rel. Ceccherini - P.M. Velardi (conf) - A.A. e
in cattiva luce il comportamento del collega (che invece ave- C.F. c. G.F. e Ente di Sviluppo Agricolo
va prontamente posto rimedio, con l’atto di conferma, alla
mancanza di indicazione di alcuni provvedimenti amministra- Nella vigenza delle tariffe professionali dell’avvocato
tivi inerenti l’immobile) in un atto avente rilevanza esterna che stabilivano i minimi tariffari, il divieto di derogare ai
perché diretto alla banca e senza alcun reale confronto dia- predetti minimi trova applicazione anche per le presta-
lettico con lo stesso collega, pur avendone il dovere deonto- zioni diverse da quelle tipiche della professione forense,
logico e anche l’occasione. tra le quali la partecipazione ad una commissione della
Per la cassazione della sentenza il notaio ha proposto ricorso. P.A. a composizione mista di tecnici di professionalità di-
verse?
La decisione L’inderogabilità dei limiti tariffari di categoria, stabiliti
Il notaio lamenta che la Corte d’appello non abbia considera- per gli ingegneri, è circoscritta dall’art. 6 della legge n.
to che egli non aveva inteso criticare l’operato del collega, 404 del 1977 ai soli incarichi professionali privati o trova
ma soltanto stigmatizzare una tesi giuridica, riportata dalla applicazione anche per gli incarichi conferiti da enti pub-
venditrice che, con l’evidente intenzione di sottrarsi alle spe- blici?
se necessarie per porre rimedio a carenze degli atti anteriori,
In entrambi i casi è legittima la disapplicazione dei
aveva invocato l’avvenuta usucapione. Ad avviso del ricor-
minimi tariffari in ipotesi di estraneità delle prestazioni a
rente, si sarebbe trattato, in ogni caso, di una condotta occa- quelle proprie ed esclusive della professione e per gli
sionale, essendo tutto avvenuto in un medesimo contesto, ingegneri l’inderogabilità dei limiti tariffari è circoscritta ai
senza soluzione di continuità, scaturendo la vicenda, svoltasi soli incarichi professionali privati e non alla partecipazione
nell’arco di pochi giorni, nell’ambito di un preciso incarico ad una commissione conferita da un ente pubblico.
professionale.
La Corte d’appello ha però evidenziato correttamente che
l’espressione “escamotage che, nel migliore dei casi, mi Il caso
sembra peccare di faciloneria” va intesa, non come dissenso
Oggetto della controversia è l’impugnazione proposta dal-
rispetto ad una tesi giuridica espressa dalla parte venditrice,
l’Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) del lodo arbitrale che aveva
ma come critica all’operato del collega notaio, tanto che, al
parzialmente accolto la domanda proposta nei suoi confronti
termine della seconda relazione contenente quella espres-
da due professionisti, l’avvocato Tizio e l’ingegner Caio, di ri-
sione, il notaio ha insistito sulla necessità dell’integrazione di
determinazione del giusto compenso spettante per l’incarico
tutti gli atti precedenti, ribadendo che, nonostante l’atto di
collegiale, espletato in esecuzione della convenzione stipula-
conferma, in essi non risultavano essere stati rispettati tutti
ta tra le parti.
gli adempimenti prescritti dalla L. n. 47 del 1985.
La Corte d’appello di Palermo, ha respinto l’impugnazione
Inoltre le valutazioni critiche sull’operato del collega sono
dell’ing. Caio e, accogliendo l’impugnazione dell’ente, ha an-
state espresse a più clienti (la venditrice e l’Istituto di credi-
nullato il lodo e, quindi, decidendo in via rescissoria, ha re-
to) e in diversi contesti temporali: nella prima relazione scrit-
spinto nel merito le domande. La corte ha negato che per il
ta per la banca, nel colloquio avuto con la venditrice e nella
contratto in questione, nella tariffa ingegneri, fosse stabilita
seconda relazione per la medesima banca. Logica appare
l’inderogabilità dei minimi tariffari; e che l’inderogabilità sta-
pertanto la conclusione, alla quale è pervenuta la Corte ter-
bilita in via generale per gli avvocati sia estensibile agli inge-
ritoriale, in ordine alla comprovata sussistenza di una insi-
gneri. Riguardo poi all’impugnazione proposta contro l’avvo-
stente volontà del notaio di porre in cattiva luce la profes-
cato Tizio, la corte ha considerato la peculiarità della fattispe-
sionalità del collega; e ciò in violazione del codice deontolo-
cie, riguardante un’attività svolta dal legale nell’ambito di una
gico, che fa obbligo al notaio di comportarsi, nei rapporti con
commissione rappresentativa di altre professionalità, non va-
i colleghi, secondo i principi di correttezza, di collaborazione
lutabile all’esterno come attività del singolo componente; e
e di solidarietà.
ha osservato che, trattandosi di incarico a favore di ente pub-
blico tenuto a osservare il principio di buona amministrazio-
I precedenti
ne, relativamente alla scelta del contraente non ricorre la ra-
Sulla violazione del codice deontologico, Cass. civ., sez. VI, tio della norma tariffaria, costituita dall’intento di impedire
27 maggio 2011, n. 11790, in Giust. civ., 2012, I, 1047; Cass. l’accaparramento della clientela e assicurare la dignità della
civ., sez. III, 31 maggio 2006, n. 12992, in Vita not., 2006, professione.
1520; Cass. civ., sez. III, 29 marzo 2003, n. 4843, in Vita not.,
2003, 1037. La decisione
Secondo la Cassazione nella motivazione della sentenza del-
La dottrina
la Corte d’appello sembra volersi affermare che la deroga ai
Di Staso, La responsabilità civile e disciplinare del notaio nel minimi stabiliti dalla tariffa per le prestazioni professionali di
caso di violazione della legge sugli immobili da costruire, in avvocato sarebbe consentita in ragione della particolarità del-
La responsabilità civile, 2010, 53; Tenore e Celeste, La re- la fattispecie, principio che, nei termini appena indicati, sa-
sponsabilità disciplinare del notaio ed il relativo procedimen- rebbe errato. Tuttavia, nell’illustrazione della particolarità del-
to, Milano, 2008; Fusaro, Il codice deontologico dei notai, in la fattispecie, la sentenza impugnata pone in evidenza ele-
Riv. not., 2006, 145. menti - e precisamente il fatto che si tratta di attività svolta
dal legale nell’ambito di una commissione della pubblica am-
INCARICHI PROFESSIONALI E TARIFFE ministrazione, rappresentativa di altre professionalità, non
valutabile all’esterno come attività del singolo componente -
Cassazione civile, sez. I, 13 dicembre 2013, n. 27919 - tali da escludere che la prestazione in questione fosse com-

432 il Corriere giuridico 3/2014


Giurisprudenza
Sintesi

presa nel novero di quelle tipiche dell’esercizio della profes- zione del nominativo o è sufficiente che essa possa veni-
sione di avvocato, per le quali soltanto trovano applicazione i re individuata anche per esclusione in via deduttiva, tra
minimi tariffari. Le tariffe professionali degli avvocati e pro- una categoria di persone, a nulla rilevando che in con-
curatori legali, infatti, sono applicabili solo per quelle attività creto tale individuazione avvenga nell’ambito di un ri-
tecniche o comunque collegate con prestazioni di carattere stretto gruppo di soggetti?
tecnico che siano considerate nella tariffa, oggettivamente
proprie della professione del legale in quanto specificamente Non è necessaria l’indicazione del nominativo, se i dati
sensibili resi pubblici consentono l’individuazione della
riferite alla consulenza o assistenza delle parti in affari giudi-
persona.
ziari o extragiudiziari; non possono essere, pertanto, applica-
te, solo perché rese da un professionista iscritto all’albo, alle
prestazioni che richiedono solo un’approfondita conoscenza Il caso
del diritto, senza alcun riferimento a una pratica o affare de-
terminato. Il Tribunale di Bolzano, pronunciando sul ricorso ex art. 152,
Quindi deve escludersi che costituisca esercizio tipico della d.lgs. n. 196 del 2003, (Codice del trattamento dei dati per-
professione forense la partecipazione a una commissione, a sonali) proposto da Tizia, in proprio e quale madre del mino-
composizione mista e comprendente professionalità diver- re, dichiarò che Caio, Mevio e Die Neue Sudtiroler Tageszei-
se, giacché tale partecipazione si traduce in atti imputabili tung Gmbh avevano leso il diritto dei suddetti alla riservatez-
esclusivamente all’organo collegiale, ed è come tale incom- za di dati personali e condannò i convenuti a risarcire i con-
patibile con il principio del carattere personale della profes- seguenti danni morali ed esistenziali.
sione forense. All’origine della vertenza vi era stata la pubblicazione sul gior-
Con riferimento al capo di sentenza che rigetta l’impugnazio- nale di un articolo, cui era seguito un altro, scritto da Caio e
ne proposta dall’ingegnere la Cassazione ha già avuto ripetu- due interventi di Mevio editore e direttore del giornale.
tamente occasione di affermare il principio che l’inderogabili- Il Tribunale osservò che la pubblicazione del primo articolo
aveva innescato l’ulteriore divulgazione delle notizie, poi ri-
tà dei limiti tariffari di categoria stabiliti per i professionisti è
presa anche da altri giornali, e la straordinaria e devastante
circoscritta dall’art. 6 L. 1 luglio 1977, n. 404, ai soli incarichi
esplosione mediatica che aveva investito Tizia e il figlio; an-
professionali privati e non vale, pertanto, per gli incarichi con-
che se non erano stati specificati i loro nomi, era certo che la
feriti da enti pubblici, in quanto detta norma, interpretando
serie di particolari riportati nel servizio aveva permesso ad un
autenticamente l’articolo unico della L. 5 maggio 1976, n.
nutrito pubblico di individuarli.
340 - che sancisce l’inderogabilità dei minimi delle tariffe pro-
fessionali degli ingegneri e degli architetti - ne ha limitato
La decisione
l’applicazione ai rapporti intercorrenti tra privati, con previsio-
ne che non viola l’art. 3 Cost., riguardando la derogabilità dei In sostanza, i ricorrenti sostengono che le norme a tutela del-
minimi tariffari prevista dall’art. 6 legge cit. anche i profes- la riservatezza e quelle del codice deontologico dei giornalisti
sionisti privati, e non solo quelli pubblici. relative al trattamento dei dati personali fanno rifermento al-
la identificabilità dei soggetti, cioè alla possibilità che i lettori
I precedenti possano identificarli pur in assenza dell’indicazione delle ge-
neralità, rimanendo irrilevante la circostanza che la notizia
Per l’avvocato, Cass. civ., sez. II, 19 agosto 1994, n. 7438, in possa stimolare successive indagini di terzi.
Foro it., 1995, I, 1243, con nota di L. Carbone. Inoltre, la tutela apprestata dalla normativa è applicabile a sog-
Per l’ingegnere, Cass. civ., sez. II, 27 giugno 2011, n. getti identificati o identificabili e non si applica a soggetti a cui
14187.Conf. Cass. civ., sez. II, 14 ottobre 2004, n. 20296; i dati e le informazioni raccolti e diffusi non sono riconducibili.
Cass. civ., sez. II, 19 luglio 2001, n. 9806. Il tribunale ha evidenziato che già il primo servizio giornalisti-
co, pur non indicando le generalità, conteneva tutta una serie
La dottrina di particolari individualizzanti certamente idonei a consentire
Nocera, Varianti operative della buona fede nella determinazio- ad un vasto (ovviamente in relazione alla popolazione della
ne del compenso dell’avvocato, in Contratti, 2012, 381; Per- zona di diffusione del giornale) pubblico di individuare la per-
fetti, Patti e modalità di determinazione del compenso nella sona di cui si trattava. La riconoscibilità delle persone ogget-
novella di cui alla l. n. 248 del 2006, in Contratto e impr., 2007, to dei servizi giornalistici è, come detto, questione attinente
47; Dalprato, La «vera» storia delle tariffe professionali di in- al merito in ordine alla quale nessun rilievo è consentito al
gegneri e architetti (parte prima), in Appalti & Contratti, 2006, giudice di legittimità.
Ne deriva quindi che l’individuabilità della persona offesa o di
7, 35 e (parte seconda) in Appalti & Contratti, 2007, 1, 39.
cui sono stati resi pubblici dati sensibili non ne postula l’espli-
cita indicazione del nominativo, essendo sufficiente che es-
sa possa venire individuata anche per esclusione in via de-
PRIVACY duttiva, tra una categoria di persone, a nulla rilevando che in
concreto tale individuazione avvenga nell’ambito di un ri-
TUTELA GIURISDIZIONALE DEI DATI PERSONALI stretto gruppo di persone.

Cassazione civile, sez. III, 27 gennaio 2014, n. 1608 - Pres. I precedenti


Berruti - Rel. Massera - P.M. Pratis (conf.) - Di Neue Sud-
tiroler Tageszeitung c. T.C. in proprio e nella qualità di tu- Cass. civ., sez. III, 5 aprile 2012, n. 5525, in Foro it., 2013, I,
trice di T.H. 305, con nota di Tucci; Cass. civ., sez. III, 25 settembre 2012,
n. 16279, in Foro it., 2013, I, 106; Cass. civ., sez. I, 1 aprile
L’individuabilità della persona offesa o di cui sono stati 2009, n. 7958, in Obbligazioni e contratti, 2011, 737, con no-
resi pubblici i dati sensibili ne postula l’esplicita indica- ta di Grasselli.

il Corriere giuridico 3/2014 433


Giurisprudenza
Sintesi

La dottrina Dalle precisazioni della sentenza impugnata e dal tenore del-


l’atto di citazione in primo grado, emerge che due sono state
La Torre, voce Dati personali (trattamento dei), in Enc. bioeti- le domande proposte, una di nullità del contratto cui conse-
ca e scienza giur., Napoli, 2011, 69; Giordano, La tutela giuri- gue necessariamente la restituzione delle somme corrispo-
sdizionale, in Cuffaro, D’Orazio e Ricciuto, Il codice del trat- ste, ed una risarcitoria. Il resistente, attore in primo grado, ri-
tamento dei dati personali, Torino 2006, 703 ss; Costantino, chiama l’illegittimità dell’operato della banca, con violazione
La tutela giurisdizionale dei diritti al trattamento dei dati per- degli artt. 21, 23, 29 TUF (e questa costituisce, all’evidenza,
sonali, in Riv. trim. dir. e proc. civ., 2004, 1221. la causa petendi mai modificata). Ciò posto, egli chiede di-
chiararsi la nullità del contratto, la restituzione di somme, il ri-
sarcimento dei danni. La banca ricorrente sostiene che l’at-
MERCATI FINANZIARI tore ha chiesto dichiararsi la nullità del contratto e, come di-
rette conseguenze, la restituzione di somme e il risarcimen-
DEFAULT DEI TITOLI OBBLIGAZIONARI E RISARCIMENTO
to del danno, per cui è evidente che la richiesta di restituzio-
ne sarebbe in palese contraddizione con quella di risarci-
DEL DANNO A FAVORE DELL’INVESTITORE mento, e allora si dovrebbe considerare la domanda di risar-
cimento tanquam non esset.
Cassazione civile, sez. III, 24 gennaio 2014, n. 1511 - Pres.
La tesi non convince perché la domanda giudiziale può ri-
Vitrone - Rel. Dogliotti - P.M. Salvato (conf.) - Credito Val-
guardarsi come dichiarazione di volontà diretta alla produzio-
tellinese s.c.r.l. c. S.E.
ne di effetti giuridici, tutelati dall’ordinamento e, pertanto, il
Il danno spettante all’investitore a seguito del default suo contenuto è definibile anche con l’applicazione, in via
dei titoli obbligazionari, a causa delle mancate informa- analogica, dei criteri di ermeneutica contrattuale. È dunque
zioni rese dall’intermediario prima dell’acquisto, deve da ritenere che l’indicazione, contenuta nell’atto di citazione,
essere quantificato avuto riguardo alla differenza tra il relativa al risarcimento del danno, debba rivestire qualche si-
valore di acquisto e quello al momento della domanda, gnificato piuttosto che nessuno: anche per tale via è da rite-
ovvero a quello precedente in cui il cliente abbia avuto nersi che la domanda di risarcimento sia autonoma rispetto a
quella di nullità (e restituzione).
consapevolezza della caduta del titolo stesso?
Nel merito, la Corte d’appello procede a una vantazione per
L’investitore ha diritto alla restituzione del capitale presunzioni, correttamente motivata per cui Sempronio, qua-
investito su indicazione della banca e senza idonee le investitore di normale accortezza, con bassa professione
informazioni sui titoli di acquisto, oltre al risarcimento del al rischio, che aveva in precedenza acquistato “titoli tranquil-
danno, tenendo conto della differenza tra l’investimento in li”, che si era recato in banca in occasione dello scadere di ti-
origine effettuato, l’utilità tratta ed il valore attuale delle toli sicuri e aveva manifestato al promotore il desiderio di ac-
obbligazioni. quistare un titolo a più lunga scadenza, se fosse stato ade-
guatamente informato si sarebbe orientato, con criterio di as-
Il caso soluta probabilità, verso investimenti più garantisti.
In ordine al quantum, la Corte ha già avuto modo di pronun-
Sempronio conveniva in giudizio il Credito Valtellinese s.c.r.l., ciarsi al riguardo, indicando il risarcimento del danno nella dif-
chiedendo l’accertamento del comportamento illegittimo del ferenza tra il valore di acquisto e quello al momento della do-
convenuto ovvero dei suoi dipendenti o promotori, ai sensi manda, ovvero a quello precedente in cui il cliente abbia avu-
degli artt. 21, 23 e 29 d.lgs. n. 58 del 1998, (con riguardo al- to consapevolezza della caduta del titolo stesso.
l’operazione di acquisto di obbligazioni CIRIO Holding Lu- Precisa il giudice a quo che è necessario tener conto della
xembourg, effettuata dall’attore nel 2001 su indicazione del- differenza tra l’investimento in origine effettuato, l’utilità trat-
la banca stessa, non essendo state date idonee informazioni ta (il primo rateo degli interessi era già stato percepito) e il va-
sui titoli di acquisto), nonché la dichiarazione di nullità del- lore attuale delle obbligazioni. A tale riguardo, continua il giu-
l’operazione, la condanna della banca alla restituzione del ca- dice, la banca stessa indicava il valore di mercato dei titoli,
pitale investito, nonché al risarcimento dei danni. secondo i prezzi praticati da Capitalia, Caboto e Aston bond:
Costituitosi il contraddittorio, la banca chiedeva il rigetto del- tale prezzo individuava una utilità, portata a decurtazione del
le domande, affermando di aver adempiuto correttamente al- danno da risarcire. Tenuto conto di tali componenti (investi-
l’attività di intermediazione finanziaria. mento iniziale, cedola riscossa, valore residuo ed attuale del-
Il Tribunale rigettava le domande di Sempronio, affermando le obbligazioni, sulla base di una media delle quotazioni, non-
che non appariva violato alcun dovere di correttezza, buona ché del rendimento derivante dall’investimento in titoli di
fede e trasparenza da parte della banca stessa. Stato, all’epoca intorno al 4%), la Corte di merito ha determi-
Sull’appello proposto da Sempronio, la Corte di appello di Mi- nato il quantum.
lano, in accoglimento dell’appello e in totale riforma dell’im-
pugnata sentenza, condannava il Credito Valtellinese, a titolo I precedenti
risarcitorio, al pagamento a favore dell’appellante del quan-
tum risarcibile. Cass. civ., sez. I, 29 dicembre 2011, n. 29864, in Foro it.,
2013, I, 320 con nota di La Rocca, «Qualora l’intermediario fi-
La decisione nanziario abbia eseguito l’acquisto di strumenti finanziari
senza adempiere ai propri obblighi informativi nei confronti
La domanda giudiziale può riguardarsi come dichiarazione di del cliente, non rientrante in alcuna delle categorie d’investi-
volontà diretta alla produzione di effetti giuridici, tutelati dal- tore qualificato o professionale, non sussiste il concorso di
l’ordinamento, e pertanto il suo contenuto è definibile anche colpa del cliente medesimo nella produzione del danno per
con l’applicazione, in via analogica, dei criteri di ermeneutica non essersi informato tramite la stampa della rischiosità dei
contrattuale. titoli acquistati.

434 il Corriere giuridico 3/2014


Giurisprudenza
Sintesi

Nel caso di inadempimento da parte dell’intermediario finan- Il tribunale ha rigettato il gravame interposto dall’opponente,
ziario ai propri obblighi informativi, il danno risarcibile corri- il quale ha proposto ricorso per cassazione. Il Condominio ha
sponde alla differenza fra il valore dello strumento finanziario resistito con controricorso.
al momento dell’acquisto e quello al momento della doman-
da risarcitoria, a meno che il cliente, pur mancando impedi- La decisione
menti al disinvestimento, abbia conservato il titolo nel pro-
prio patrimonio nonostante che grazie all’uso dell’ordinaria In materia di condominio vige il principio dell’esecutività della
diligenza si sia reso conto del rischio di perdita di valore, nel deliberazione dell’assemblea, che consente la temporanea
qual caso il danno corrisponde alla diminuzione del valore del esigibilità, senza pregiudizio del definitivo accertamento dei
titolo tra il momento dell’acquisto e quello in cui il cliente si è debiti, qualora penda altra impugnazione della stessa delibera
reso conto, o avrebbe potuto rendersi conto, del rischio sud- o di un atto presupposto e la delibera non sia stata sospesa.
detto». Sono impugnabili in ogni tempo, unitamente al decreto in-
giuntivo emesso sulla base di una delibera assembleare, le
delibere nulle. Sono invece inammissibili le impugnazioni av-
La dottrina
verso delibere annullabili.
Natoli, Regole di validità e regole di responsabilità tra diritto In via generale, la giurisprudenza ha stabilito che debbono
civile e nuovo diritto dei mercati finanziari, in Banca, borsa e qualificarsi nulle le delibere dell’assemblea condominiale pri-
tit. cred., 2012, I, 165; Indolfi, «La tutela degli investitori ri- ve degli elementi essenziali, le delibere con oggetto impos-
spetto ai conflitti d’interesse degli intermediari» quale bene sibile o illecito (contrario all’ordine pubblico, alla morale o al
primario nella fattispecie al vaglio della cassazione, in Resp. buon costume), le delibere con oggetto che non rientra nella
civile, 2012, 193; Valongo, Profili di tutela individuale dell’in- competenza dell’assemblea, le delibere che incidono sui di-
vestitore tra nullità e responsabilità civile, Milano, 2012; Fio- ritti individuali sulle cose o servizi comuni o sulla proprietà
rillo, Risponde in solido anche l’intermediario per il fatto ille- esclusiva di ognuno dei condomini, le delibere comunque in-
cito del promotore finanziario, in Obbligazioni e contratti, valide in relazione all’oggetto.
2012, 252. Debbono, invece, qualificarsi annullabili le delibere con vizi
relativi alla regolare costituzione dell’assemblea, quelle adot-
tate con maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge
o dal regolamento condominiale, quelle affette da vizi forma-
COMUNIONE E CONDOMINIO li, in violazione di prescrizioni legali, convenzionali, regola-
mentari, attinenti al procedimento di convocazione o di infor-
RIPARTIZIONE DELLE SPESE CONDOMINIALI E TABELLE mazione dell’assemblea, quelle genericamente affette da ir-
MILLESIMALI PROVVISORIE regolarità nel procedimento di convocazione, quelle che vio-
lano norme richiedenti qualificate maggioranze in relazione
Cassazione civile, sez. II, 23 gennaio 2014, n. 1439 - Pres. all’oggetto.
Triola - Rel. D’Ascola - P.M. Patrone (conf.) - A.O. c. Con- La giurisprudenza ha precisato successivamente che è solo
dominio via S. M. sito in M. annullabile la delibera con la quale erroneamente si applichi il
criterio legale di riparto delle spese condominiali; diverso è il
La delibera assunta nell’esercizio delle attribuzioni as- caso in cui consapevolmente l’assemblea deliberi di modifi-
sembleari previste dall’art. 1135, nn. 2 e 3, c.c., relativa care i criteri di riparto stabiliti dalla legge (o in via convenzio-
alla ripartizione in concreto tra i condomini delle spese nale da tutti i condomini), arbitrariamente derogando ad essi.
condominiali, ove, in mancanza di tabelle millesimali del Nella singolare fattispecie si è in presenza di un caso di an-
condominio, adotti un criterio provvisorio, deve consi- nullabilità in quanto non esisteva tabella millesimale approva-
derarsi annullabile o nulla? ta convenzionalmente e i condomini erano intesi alla elabora-
zione delle tabelle definitive, tanto che parte delle spese si ri-
La delibera deve considerarsi annullabile, non
feriscono proprio ai costi preventivati per conferire un incari-
incidendo sui criteri generali da adottare nel rispetto
co professionale in tal senso.
dell’art. 1123 c.c., con la conseguenza che la relativa
impugnazione deve pertanto essere proposta nel termine Di conseguenza il riparto venne quindi deliberato in via
di decadenza di trenta giorni previsto dall’art. 1137, ultimo provvisoria, adattando per quanto possibile la tabella di
comma, c.c. un’altra palazzina, nell’ottica non di violare il disposto nor-
mativo, ma di ottemperarvi, poiché esso fa gravare su tutti
i comproprietari - e quindi anche su chi sino ad allora era
Il caso stato di fatto estraneo (ma non in forza di un precedente
deliberato unanime) - le spese condominiali. È importante
Tizio ha proposto opposizione a decreto ingiuntivo relativo a ricordare che la mancanza di tabelle millesimali applicabili in
spese condominiali deducendo di non essere condomino relazione alla spesa effettuata consente all’assemblea di
dello stabile, di non aver mai ricevuto copia del regolamento adottare, a titolo di acconto e salvo conguaglio, tabelle
o delle tabelle e che successivamente aveva appreso che il provvisorie.
condominio aveva deliberato di applicare per analogia le ta- La Cassazione quindi sottolinea come i giudici di merito, nel
belle di altra palazzina, di cui contestava l’applicazione. Ha ritenere tardiva e inammissibile ogni doglianza fondata sulla
denunciato la nullità di tutte le delibere cosi adottate e chie- impugnazione del riparto fondato sul criterio provvisorio, han-
sto la revoca dell’ingiunzione. no quindi correttamente applicato la normativa vigente.
Il giudice di pace, accogliendo le eccezioni del Condominio
resistente, ha respinto l’opposizione, essendo le controverse I precedenti
delibere non tempestivamente impugnate dal condomino Ti-
zio, riconosciuto tale sulla base del titolo di proprietà che gli Sull’annullabilità, Cass. civ., sez. un., 7 marzo 2005, n. 4806,
era stato chiesto di esibire. in Nuova giur. civ., 2006, I, 252, con nota di Boggi, in Immo-

il Corriere giuridico 3/2014 435


Giurisprudenza
Sintesi

bili & dir., 2006, 1, 26, con nota di Celeste, in Riv. giur. edili- denziava che trattandosi di costruzione all’ultimo piano, di
zia, 2005, I, 1448, con nota di Ditta, in Giust. civ., 2007, I, comproprietà degli appellati, regolata dall’art. 1127 c.c., essa
2821. Sulle tabelle provvisorie, Cass. civ., sez. II, 21 novem- normalmente era consentita, tranne nei casi indicati dalla leg-
bre 2006, n. 24670; Cass. civ., sez. II, 22 aprile 2005, n. ge, cioè di pregiudizio statico (che non aveva formato ogget-
8505. Sulla revisione, Cass. civ., sez. un., 9 agosto 2010, n. to di accertamento nella specie) ovvero di pregiudizio esteti-
18477. co, pregiudizio all’ariosità o alla luminosità, da escludersi alla
luce della relazione peritale, avuto riguardo alla struttura ed
La dottrina alle dimensioni del fabbricato, all’entità e alle caratteristiche
della veranda, da cui risultava che in realtà consisteva in uno
Grassi, La disciplina delle modifiche delle tabelle millesimali stenditoio, non destinato ad abitazione in quanto di modesta
contrattuali e assembleari, in Arch. locazioni, 2012, 25; Bor- altezza.
dolli, Tabelle millesimali di proprietà e tabelle di gestione, in Né era stato argomentato dal giudice di prime cure il pregiu-
Immobili & proprietà, 2011, 697; Bottoni, Le tabelle millesi- dizio dell’aspetto architettonico, non potendo ritenersi tale
mali - Natura ricognitiva e approvazione assembleare, in per il fatto puro e semplice dell’essere il manufatto realizza-
Giust. civ., 2011, I, 409. to in profilati metallici e con copertura a lastre prefabbricate
nell’ambito di un edificio progettato in cemento armato; né
poteva essere invocata la violazione del regolamento condo-
PROCESSO CIVILE miniale per essere fuori, nella specie, dall’ipotesi della me-
nomazione stessa dell’estetica.
OPPOSIZIONE DI TERZO ORDINARIA E REVOCATORIA
La decisione
Cassazione civile, sez. II, 13 gennaio 2014, n. 466 - Pres.
La questione posta dal Condominio concerne l’individuazio-
Triola - Rel. Falaschi - P.M. Velardi (conf.) - Condominio di
ne del termine essenziale per la proposizione dell’opposizio-
via S.B. sito in M. c. G.D. e L. F.
ne di terzo ex art. 404, comma 1, c.p.c. In particolare, se es-
Il termine per proporre opposizione di terzo ex art. 325, so decorra o meno dalla conoscenza che comunque il terzo
comma 1, c.p.c. avverso la sentenza passato in giudica- abbia avuto dalla sentenza a lui pregiudizievole e se il giudice
to, o comunque esecutiva, è stabilito con esclusivo rife- del merito debba o meno verificare di ufficio, anche in as-
rimento all’opposizione di terzo revocatoria ex art. 404, senza di apposita eccezione, la sussistenza delle condizioni
comma 2, c.p.c.? di proponibilità dell’impugnazione della sentenza.
L‘opposizione di terzo ordinaria, prevista dall’art. 404, com-
Risposta positiva della Cassazione. ma 1, c.p.c. può essere proposta da qualsiasi terzo che riten-
ga la sentenza passata in giudicato, o comunque esecutiva,
Il caso pronunciata “inter alios“, pregiudizievole dei suoi diritti. La
relativa legittimazione a proporre tale impugnazione straordi-
Con atto di citazione in opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c. naria presuppone, in capo all’opponente, la titolarità di un di-
del 2003, Tizia evocava, dinanzi al tribunale, il Condominio ed ritto autonomo la cui tutela sia incompatibile con la situazio-
il proprio consorte, Caio, con il quale si trovava in regime di ne giuridica risultante dalla sentenza pronunciata tra altre par-
comunione, per sentire dichiarare inutiliter data ovvero ineffi- ti e alla quale si ricollega la produzione del pregiudizio inci-
cace nei suoi confronti la sentenza dello stesso Tribunale del dente negativamente sulla sua sfera giuridica.
1996, con la quale veniva pronunciata la condanna alla de- Il rimedio impugnatorio in discorso consente, quindi, di su-
molizione di una veranda sul lastrico di copertura di loro pro- perare, in via eccezionale, le preclusioni del giudicato, al solo
prietà, in quanto emessa in violazione delle regole sul liti- fine di rimuovere il pregiudizio di un diritto autonomo del ter-
sconsorzio necessario, essendo la stessa litisconsorte pre- zo, che questi non sia stato messo in grado di far valere nei
termessa. riguardi delle parti della controversia sfociata nell’emissione
Instaurato il contraddittorio, nella resistenza del Condominio, della sentenza “pregiudizievole”, ma che egli avrebbe potu-
intervenuto anche il coniuge Caio, il giudice adito, nella fase to in quel momento (ossia nel medesimo contesto, fattuale
rescindente, accoglieva l’opposizione e per l’effetto dichiara- e normativo, considerato e cristallizzato dalla sentenza oppo-
va l’inefficacia del titolo posto a base dell’esecuzione, nella nenda), viceversa, far valere, ove avesse partecipato al giudi-
fase rescissoria, sulla base degli accertamenti svolti nella zio.
causa originaria, riteneva la fondatezza della originaria prete- Di conseguenza la giurisprudenza della Cassazione ha, per-
sa limitatamente alla menomazione dell’estetica, nonché ciò, statuito che il termine per proporre opposizione di terzo
dell’ariosità e/o della luminosità dei piani sottostanti. desumibile dall’art. 325, comma 1, c.p.c. avverso la sentenza
In virtù dell’appello interposto da Tizia e Caio, con il quale la- passata in giudicato (o, comunque, esecutiva), è stabilito con
mentavano la violazione delle norme in materia di giudizio di esclusivo riferimento all’opposizione di terzo revocatoria pre-
opposizione ex art. 404 c.p.c. e ss., deducendo l’intervenuto vista dall’art. 404, comma 2, c.p.c. e non concerne l’opposi-
accordo transattivo formalizzato nell’assemblea nel 1997 di zione di terzo ordinaria, il cui esercizio non trova altro limite
autorizzazione degli appellanti a conservare il manufatto, la che l’estinzione del diritto del terzo pregiudicato dalla sen-
Corte di appello, nella resistenza del Condominio, il quale tenza pronunciata tra altre persone.
proponeva anche appello incidentale condizionato, accoglie- La Corte d’appello ha quindi correttamente ritenuto ricorrere
va l’appello principale e rigettava quello incidentale; in parzia- ipotesi di opposizione di terzo ordinaria, essendo rimasto ac-
le riforma della decisione gravata, rigettava la domanda di de- certato inequivocabilmente in fatto che Tizia aveva agito in
molizione del manufatto proposta dal Condominio nei con- qualità litisconsorte pretermessa rispetto alla sentenza del
fronti degli appellanti. 1996 (passata in giudicato) del Tribunale, intervenuta tra il
A sostegno della decisione adottata, la corte distrettuale evi- marito ed il Condominio, con la quale era stata disposta la de-

436 il Corriere giuridico 3/2014


Giurisprudenza
Sintesi

molizione della veranda realizzata sul lastrico di copertura, di La dottrina


cui era in comproprietà, unitamente al marito, e nonostante
non fosse stata evocata in detto giudizio. Turatto, L’opposizione ordinaria di terzo e l’assenza del ter-
mine per proporla, in Riv. dir. proc., 2011, 342; Monteferran-
I precedenti te, La tutela del terzo tra appello ed opposizione ordinaria, in
Urbanistica e appalti, 2007, 858; Cecchella, Sulla opposizio-
Cass. civ., sez. II, 24 novembre 2009, n. 24721, in Rep. Foro ne di terzo ordinaria proposta incidentalmente in un giudizio
it. 2009, Opposizione di terzo, n. 3; Cass. civ., sez. III, 13 di opposizione di terzo revocatoria al lodo arbitrale e sulla
marzo 2009, n. 6179, in Rep. Foro it. 2009, Opposizione di equiparazione del lodo alla sentenza, in Riv. dir. proc., 2006,
terzo, n. 1; Cass. civ., sez. II, 23 aprile 2007, n. 9647, in Foro 1093; Lorenzotti, La corte costituzionale introduce l’opposi-
it., 2008, I, 2983. zione di terzo ordinaria nel processo amministrativo, in Dir.
proc. amm., 1996, 298.

Osservatorio - Cassazione
Contrasti giurisprudenziali
a cura di Giacomo Travaglino

giudizio a cognizione piena, i limiti stabiliti dagli artt. 2721 ss.


CONTRASTI TRA SEZIONI SEMPLICI c.c.
Il contrasto di giurisprudenza oggi segnalato appare, peraltro,
PROCEDIMENTO CAUTELARE E SOMMARIE limitato alla materia contrattuale, in conseguenza delle limi-
tazione probatorie cui soggiace la testimonianza avente ad
INFORMAZIONI
oggetto il titolo negoziale, mentre la questione non sembra
Le sommarie informazioni rese nel corso di un procedi- da adito a controversa in materia possessoria, essendo l’og-
mento cautelare possono essere equiparate, a tutti gli getto della relativa prova meramente fattuale (per l’equipara-
effetti, alle testimonianze? zione alla testimonianza vera e propria delle deposizioni rese
nella fase sommaria del procedimento possessorio se as-
L’orientamento favorevole sunte nel contraddittorio tra le parti e con l’impegno di verità,
cfr. Cass. n. 24705 del 21 novembre 2006).
La VI-2 sezione della S.C., con ordinanza n. 22778 del 4 ot-
tobre 2013 (Pres. Goldoni; Rel. Proto; P.G. Del Core), ha rite-
nuto, in argomento, che le sommarie informazioni rese nel CONTRASTI RIMESSI ALLE SEZIONI UNITE
corso di un procedimento cautelare (nella specie, per seque-
stro giudiziario in materia contrattuale) possano essere legit-
timamente equiparate alle testimonianze qualora gli informa- DANNO DA MORTE E RISARCIBILITÀ IURE SUCCESSIONIS
tori abbiano prestato l’impegno di rito e siano stati sentiti nel Alla luce delle recenti evoluzioni della dottrina e della
contraddittorio delle parti, non essendovi ragione per diffe- giurisprudenza di merito, può ancora ritenersi non risar-
renziare la valenza probatoria delle dichiarazioni rese sulle cibile, iure haereditario, il danno da morte immediata
stesse circostanze, con l’assunzione dell’impegno di rito e conseguente a lesioni riportate a seguito di un incidente
con la garanzia del contraddittorio, per il solo fatto che il pro- stradale?
cedimento sia stato trattato con rito sommario, invece che
con rito ordinario. L’ordinanza di rimessione
L’orientamento contrario Con ordinanza n. 5056 del 4 marzo 2014, la III sezione della
Corte di cassazione ha rimesso gli atti al Primo Presidente per
Il principio si pone in contrasto con quanto recentemente af- una (più che prevedibile) assegnazione alle Sezioni Unite di un
fermato da Cass. sez. II 7 agosto 2013, n. 18865, ove si leg- ricorso che, tra i suoi motivi, poneva nuovamente al giudice di
ge che, nel giudizio di merito in cui si controverta dell’esi- legittimità la delicato e dibattuta questione del danno da morte
stenza di un diritto contrattuale, le dichiarazioni rese dagli in- immediata sub specie della sua risarcibilità iure successionis.
formatori nella fase cautelare ante causam, pur se assunte in Si legge nel provvedimento di rimessione che, nel caso di
contraddittorio e previo impegno di verità, non hanno il valo- specie (morte immediata del conducente di un’autovettura a
re probatorio delle deposizioni testimoniali, poiché, in questo seguito di scontro frontale con il conducente del veicolo an-
tipo di causa, a differenza che nei procedimenti possessori e tagonista, cui era stata attribuita, in sede di merito, una re-
di nunciazione, le dichiarazioni degli informatori non vertono sponsabilità concorrente del 70%), il ricorrente aveva
unicamente su situazioni di fatto, ma postulano l’esistenza espressamente lamentato la violazione, falsa e in ogni caso
stessa del contratto, il cui accertamento incontra invece, nel erronea applicazione del combinato disposto di cui agli artt.

il Corriere giuridico 3/2014 437

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