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Sintesi
Osservatorio - Cassazione
Sezioni Unite
a cura di Vincenzo Carbone
La logica che presiede all’inammissibilità del ricorso imme- Il ricorrente sostiene che invece si sarebbe dovuto tenere
diato per cassazione - ex art. 360, comma 3, c.p.c. - contro la conto anche del tempo in cui era stato contumace, poiché né
sentenza che abbia deciso solo sulla questione di giurisdizio- l’art. 2 L. 24 marzo 2001, n. 89, né l’art. 6 della Convenzione
ne è che, per attingere il livello del giudizio di legittimità, la europea di salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà
soccombenza non deve essere virtuale ma effettiva e dun- fondamentali subordinano il diritto all’equa riparazione alla
que riguardare il fondo della controversia e che, pertanto, condizione dell’attiva partecipazione al processo che abbia
perché sia reso possibile l’accesso alla Corte sulla questione avuto una durata non ragionevole.
di giurisdizione attraverso l’impugnazione della sentenza non
definitiva (nella specie, del giudice speciale di secondo gra- La decisione
do) che solo quella questione abbia deciso, è necessario che
la parte risulti poi soccombente nel merito, giacché, se risul- Sulla questione, nell’ambito della giurisprudenza di legittimi-
tasse vincitrice, non avrebbe alcun interesse a dolersi della tà, si è delineato un contrasto per la cui composizione la cau-
decisione sulla giurisdizione. Ma, per contestare la giurisdi- sa è stata assegnata alle Sezioni Unite.
zione affermata dal giudice di secondo grado con la sentenza Secondo un primo orientamento l’indennizzo compete sen-
non definitiva, a seguito della sentenza definitiva, il ricorso va z’altro anche a chi non si è costituito (o per il tempo in cui non
pur sempre indirizzato avverso la prima e non avverso la se- si è costituito), poiché comunque “il contumace è parte del
conda sentenza. giudizio”.
Invece un altro indirizzo, per la particolare ipotesi della suc-
I precedenti cessione a titolo universale alla parte originaria, ha ricono-
sciuto la possibilità per gli eredi di ottenere l’equa riparazio-
Cass. civ., sez. un., 13 giugno 2012, n. 9588, in Rep. Foro it. ne, per il periodo successivo alla morte del de cuius, soltan-
2012, Cassazione civile, n. 40; Cass. civ., sez. un., 25 no- to ove si siano costituiti in proprio in giudizio, stante altri-
vembre 2010, n. 23891, in Rep. Foro it. 2010, Cassazione ci- menti «la mancanza di una parte processuale attiva, danneg-
vile, n. 72 . giata dalla violazione del termine di ragionevole durata del
processo».
La dottrina Tra questi due orientamenti la Cassazione aderisce al primo.
Le Sezioni Unite rilevano che non esiste nelle disposizioni sia
Oggianu, Giurisdizione amministrativa e funzione nomofilatti- internazionali sia interne che disciplinano la materia una
ca - L’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, Padova, 2011; espressa limitazione, per il contumace, del diritto a ottenere
Ferroni, Terzo seminario di studio sulla bozza del codice del in tempi ragionevoli la conclusione del giudizio, anche se non
processo amministrativo «le impugnazioni» - Libro terzo del si è costituito: l’art. 6 della Convenzione europea di salva-
codice; intervento: «limiti della giurisdizione e giudizio di im- guardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali attri-
pugnazione in cassazione delle sentenze del consiglio di sta- buisce tale diritto a “ogni persona”, relativamente alla “sua
to», in Dir. e processo amm., 2010, 843. causa”, mentre l’art. 2 L. 24 marzo 2001, n. 89, assicura una
equa riparazione a “chi ha subìto un danno patrimoniale o
non patrimoniale” per effetto della violazione di quel princi-
PROCESSO CIVILE pio. La tutela è dunque apprestata indistintamente a tutti co-
loro che sono coinvolti in un procedimento giurisdizionale, tra
i quali non può non essere annoverata anche la parte non co-
LA CONTUMACIA NON PRECLUDE L’INDENNIZZO
stituita in giudizio, nei cui confronti la decisione è comunque
PER L’IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO destinata a esplicare i suoi effetti. Risulta pertanto arbitrario
escludere il contumace dalla garanzia di “ragionevole dura-
Cassazione civile, sez. un., 16 gennaio 2014, n. 585 - Pres.
ta”, che l’art. 111 Cost. inserisce tra quelle del “giusto pro-
Rovelli - Rel. Bucciante - P.M. Velardi (parz. conf.) - F.G. c.
cesso” e demanda alla legge di assicurare, insieme con quel-
Ministro della giustizia le del contraddittorio, della parità tra le parti, della terzietà e
Ai fini dell’equa riparazione, la contumacia della parte imparzialità del giudice, che certamente competono anche a
preclude o no il riconoscimento dell’equa riparazione ai chi non si sia costituito in giudizio. Nella tradizione giuridica
sensi della l. 89/2001 per l’irragionevole durata del pro- italiana, del resto, la contumacia è sempre stata configurata
cesso? come un atteggiamento pienamente legittimo, non preclusi-
vo dell’assunzione della qualità di parte ma ragione anzi di ta-
Componendo un contrasto giurisprudenziale, le Sezioni lune specifiche tutele.
Unite escludono che la contumacia della parte precluda il La Cassazione non condivide dunque l’assunto secondo cui
riconoscimento del diritto all’equa riparazione. la contumacia preclude comunque il riconoscimento del dirit-
to all’equa riparazione, poiché impedisce di applicare il crite-
Il caso rio del “comportamento delle parti”, del quale occorre tene-
re conto, a norma della disposizione suddetta. Può peraltro
La Corte d’appello di Perugia ha accolto solo parzialmente la accadere che anche la parte costituita in giudizio non abbia
domanda proposta da Tizio intesa ad ottenere l’equa ripara- tenuto affatto condotte idonee a incidere in qualche modo
zione del danno non patrimoniale conseguente alla durata sulla durata del processo: il che non fa venire meno il suo di-
non ragionevole di una causa civile di divisione ereditaria, ri- ritto a essere indennizzata, ove il termine ragionevole sia sta-
masta pendente davanti al Tribunale di Frosinone dal 1976 e to superato, anche se il parametro del suo “comportamen-
ancora in corso presso la Corte d’appello di Roma. L’inden- to” risulta in tal caso inutilizzabile.
nizzo è stato commisurato esclusivamente al tempo succes- Ugualmente incongruo appare l’altro argomento addotto a
sivo al 1994, quando Tizio si era costituito in quel giudizio, do- sostegno della tesi dell’incompatibilità tra contumacia e dirit-
po essere rimasto fino ad allora contumace. to all’equa riparazione: la mancata costituzione in giudizio vie-
ne considerata come indice univoco di disinteresse all’esito te influire sull’an o sul quantum dell’equa riparazione, ma non
della lite e, conseguentemente, alla sua durata, la quale per- costituisce di per sé motivo per escludere senz’altro il relati-
tanto, pur se eccessiva, non potrebbe comportare quel pate- vo diritto.
ma d’animo che invece prova chi partecipa attivamente al
processo. Si tratta, secondo le Sezioni Unite, di asserzioni e I precedenti
deduzioni aprioristiche basate su assiomatici presupposti. La
scelta della contumacia può derivare dalle più varie ragioni, Per la tesi che la contumacia della parte non preclude l’in-
anche diverse dall’indifferenza per il risultato e per i tempi dennizzo, Cass. 12 ottobre 2007 n. 21508, 2 aprile 2010 n.
della controversia, come tra l’altro la convinzione della totale 8130, 10 novembre 2011 n. 27091, 14 dicembre 2012 n.
plausibilità o, al contrario, della assoluta infondatezza delle ra- 23153, 21 febbraio 2013 n. 4387. Per la tesi opposta, Cass.
gioni avversarie, che possono far apparire inutile affrontare le 23 giugno 2011 n. 13803 e 21 febbraio 2013 n. 4474, Cass.
spese occorrenti per contrastarle, costituendosi in giudizio. 10 luglio 2009, n. 16284, Cass. 4 novembre 2009, n . 23416,
L’esito della causa, peraltro, è ininfluente ai fini del riconosci- Cass. 19 ottobre 2011, n. 21646.
mento del diritto all’indennizzo, che compete anche alla par-
te soccombente. La dottrina
Inoltre, la durata superiore ai limiti della ragionevolezza del
Piombo, Equa riparazione per irragionevole durata del pro-
processo fa presumere senz’altro la causazione di un danno
cesso: appunti sulla disciplina della c.d. legge Pinto dopo le
non patrimoniale di per sé derivante dall’attesa, prolungata
modifiche introdotte dall’art. 55 d.l. 22 giugno 2012 n. 83,
per un tempo esorbitante, di una decisione che comunque
convertito con modificazioni dalla l. 7 agosto 2012 n. 134, in
incide sulla parte nei cui confronti viene assunta. Non vi è
Foro it., 2013, V, 25; Benini, I rinvii richiesti dalle parti nelle
dunque ragione per negare che anche il contumace possa
applicazioni della legge Pinto, in Foro it., 2012, I, 3346; Fer-
subire quel disagio psicologico, che normalmente risentono
rari, Ruolo e funzione dell’equo indennizzo nel vigente siste-
le parti a causa del ritardo eccessivo con cui viene definito il
ma di sicurezza sociale, in Giur. merito, 2009, 1967.
processo che le riguarda.
La mancata costituzione in giudizio può quindi eventualmen-
Osservatorio - Cassazione
Sezioni Semplici
a cura di Vincenzo Carbone
La Corte ne ha tratto la insistente volontà del notaio di porre Pres. Salmé - Rel. Ceccherini - P.M. Velardi (conf) - A.A. e
in cattiva luce il comportamento del collega (che invece ave- C.F. c. G.F. e Ente di Sviluppo Agricolo
va prontamente posto rimedio, con l’atto di conferma, alla
mancanza di indicazione di alcuni provvedimenti amministra- Nella vigenza delle tariffe professionali dell’avvocato
tivi inerenti l’immobile) in un atto avente rilevanza esterna che stabilivano i minimi tariffari, il divieto di derogare ai
perché diretto alla banca e senza alcun reale confronto dia- predetti minimi trova applicazione anche per le presta-
lettico con lo stesso collega, pur avendone il dovere deonto- zioni diverse da quelle tipiche della professione forense,
logico e anche l’occasione. tra le quali la partecipazione ad una commissione della
Per la cassazione della sentenza il notaio ha proposto ricorso. P.A. a composizione mista di tecnici di professionalità di-
verse?
La decisione L’inderogabilità dei limiti tariffari di categoria, stabiliti
Il notaio lamenta che la Corte d’appello non abbia considera- per gli ingegneri, è circoscritta dall’art. 6 della legge n.
to che egli non aveva inteso criticare l’operato del collega, 404 del 1977 ai soli incarichi professionali privati o trova
ma soltanto stigmatizzare una tesi giuridica, riportata dalla applicazione anche per gli incarichi conferiti da enti pub-
venditrice che, con l’evidente intenzione di sottrarsi alle spe- blici?
se necessarie per porre rimedio a carenze degli atti anteriori,
In entrambi i casi è legittima la disapplicazione dei
aveva invocato l’avvenuta usucapione. Ad avviso del ricor-
minimi tariffari in ipotesi di estraneità delle prestazioni a
rente, si sarebbe trattato, in ogni caso, di una condotta occa- quelle proprie ed esclusive della professione e per gli
sionale, essendo tutto avvenuto in un medesimo contesto, ingegneri l’inderogabilità dei limiti tariffari è circoscritta ai
senza soluzione di continuità, scaturendo la vicenda, svoltasi soli incarichi professionali privati e non alla partecipazione
nell’arco di pochi giorni, nell’ambito di un preciso incarico ad una commissione conferita da un ente pubblico.
professionale.
La Corte d’appello ha però evidenziato correttamente che
l’espressione “escamotage che, nel migliore dei casi, mi Il caso
sembra peccare di faciloneria” va intesa, non come dissenso
Oggetto della controversia è l’impugnazione proposta dal-
rispetto ad una tesi giuridica espressa dalla parte venditrice,
l’Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) del lodo arbitrale che aveva
ma come critica all’operato del collega notaio, tanto che, al
parzialmente accolto la domanda proposta nei suoi confronti
termine della seconda relazione contenente quella espres-
da due professionisti, l’avvocato Tizio e l’ingegner Caio, di ri-
sione, il notaio ha insistito sulla necessità dell’integrazione di
determinazione del giusto compenso spettante per l’incarico
tutti gli atti precedenti, ribadendo che, nonostante l’atto di
collegiale, espletato in esecuzione della convenzione stipula-
conferma, in essi non risultavano essere stati rispettati tutti
ta tra le parti.
gli adempimenti prescritti dalla L. n. 47 del 1985.
La Corte d’appello di Palermo, ha respinto l’impugnazione
Inoltre le valutazioni critiche sull’operato del collega sono
dell’ing. Caio e, accogliendo l’impugnazione dell’ente, ha an-
state espresse a più clienti (la venditrice e l’Istituto di credi-
nullato il lodo e, quindi, decidendo in via rescissoria, ha re-
to) e in diversi contesti temporali: nella prima relazione scrit-
spinto nel merito le domande. La corte ha negato che per il
ta per la banca, nel colloquio avuto con la venditrice e nella
contratto in questione, nella tariffa ingegneri, fosse stabilita
seconda relazione per la medesima banca. Logica appare
l’inderogabilità dei minimi tariffari; e che l’inderogabilità sta-
pertanto la conclusione, alla quale è pervenuta la Corte ter-
bilita in via generale per gli avvocati sia estensibile agli inge-
ritoriale, in ordine alla comprovata sussistenza di una insi-
gneri. Riguardo poi all’impugnazione proposta contro l’avvo-
stente volontà del notaio di porre in cattiva luce la profes-
cato Tizio, la corte ha considerato la peculiarità della fattispe-
sionalità del collega; e ciò in violazione del codice deontolo-
cie, riguardante un’attività svolta dal legale nell’ambito di una
gico, che fa obbligo al notaio di comportarsi, nei rapporti con
commissione rappresentativa di altre professionalità, non va-
i colleghi, secondo i principi di correttezza, di collaborazione
lutabile all’esterno come attività del singolo componente; e
e di solidarietà.
ha osservato che, trattandosi di incarico a favore di ente pub-
blico tenuto a osservare il principio di buona amministrazio-
I precedenti
ne, relativamente alla scelta del contraente non ricorre la ra-
Sulla violazione del codice deontologico, Cass. civ., sez. VI, tio della norma tariffaria, costituita dall’intento di impedire
27 maggio 2011, n. 11790, in Giust. civ., 2012, I, 1047; Cass. l’accaparramento della clientela e assicurare la dignità della
civ., sez. III, 31 maggio 2006, n. 12992, in Vita not., 2006, professione.
1520; Cass. civ., sez. III, 29 marzo 2003, n. 4843, in Vita not.,
2003, 1037. La decisione
Secondo la Cassazione nella motivazione della sentenza del-
La dottrina
la Corte d’appello sembra volersi affermare che la deroga ai
Di Staso, La responsabilità civile e disciplinare del notaio nel minimi stabiliti dalla tariffa per le prestazioni professionali di
caso di violazione della legge sugli immobili da costruire, in avvocato sarebbe consentita in ragione della particolarità del-
La responsabilità civile, 2010, 53; Tenore e Celeste, La re- la fattispecie, principio che, nei termini appena indicati, sa-
sponsabilità disciplinare del notaio ed il relativo procedimen- rebbe errato. Tuttavia, nell’illustrazione della particolarità del-
to, Milano, 2008; Fusaro, Il codice deontologico dei notai, in la fattispecie, la sentenza impugnata pone in evidenza ele-
Riv. not., 2006, 145. menti - e precisamente il fatto che si tratta di attività svolta
dal legale nell’ambito di una commissione della pubblica am-
INCARICHI PROFESSIONALI E TARIFFE ministrazione, rappresentativa di altre professionalità, non
valutabile all’esterno come attività del singolo componente -
Cassazione civile, sez. I, 13 dicembre 2013, n. 27919 - tali da escludere che la prestazione in questione fosse com-
presa nel novero di quelle tipiche dell’esercizio della profes- zione del nominativo o è sufficiente che essa possa veni-
sione di avvocato, per le quali soltanto trovano applicazione i re individuata anche per esclusione in via deduttiva, tra
minimi tariffari. Le tariffe professionali degli avvocati e pro- una categoria di persone, a nulla rilevando che in con-
curatori legali, infatti, sono applicabili solo per quelle attività creto tale individuazione avvenga nell’ambito di un ri-
tecniche o comunque collegate con prestazioni di carattere stretto gruppo di soggetti?
tecnico che siano considerate nella tariffa, oggettivamente
proprie della professione del legale in quanto specificamente Non è necessaria l’indicazione del nominativo, se i dati
sensibili resi pubblici consentono l’individuazione della
riferite alla consulenza o assistenza delle parti in affari giudi-
persona.
ziari o extragiudiziari; non possono essere, pertanto, applica-
te, solo perché rese da un professionista iscritto all’albo, alle
prestazioni che richiedono solo un’approfondita conoscenza Il caso
del diritto, senza alcun riferimento a una pratica o affare de-
terminato. Il Tribunale di Bolzano, pronunciando sul ricorso ex art. 152,
Quindi deve escludersi che costituisca esercizio tipico della d.lgs. n. 196 del 2003, (Codice del trattamento dei dati per-
professione forense la partecipazione a una commissione, a sonali) proposto da Tizia, in proprio e quale madre del mino-
composizione mista e comprendente professionalità diver- re, dichiarò che Caio, Mevio e Die Neue Sudtiroler Tageszei-
se, giacché tale partecipazione si traduce in atti imputabili tung Gmbh avevano leso il diritto dei suddetti alla riservatez-
esclusivamente all’organo collegiale, ed è come tale incom- za di dati personali e condannò i convenuti a risarcire i con-
patibile con il principio del carattere personale della profes- seguenti danni morali ed esistenziali.
sione forense. All’origine della vertenza vi era stata la pubblicazione sul gior-
Con riferimento al capo di sentenza che rigetta l’impugnazio- nale di un articolo, cui era seguito un altro, scritto da Caio e
ne proposta dall’ingegnere la Cassazione ha già avuto ripetu- due interventi di Mevio editore e direttore del giornale.
tamente occasione di affermare il principio che l’inderogabili- Il Tribunale osservò che la pubblicazione del primo articolo
aveva innescato l’ulteriore divulgazione delle notizie, poi ri-
tà dei limiti tariffari di categoria stabiliti per i professionisti è
presa anche da altri giornali, e la straordinaria e devastante
circoscritta dall’art. 6 L. 1 luglio 1977, n. 404, ai soli incarichi
esplosione mediatica che aveva investito Tizia e il figlio; an-
professionali privati e non vale, pertanto, per gli incarichi con-
che se non erano stati specificati i loro nomi, era certo che la
feriti da enti pubblici, in quanto detta norma, interpretando
serie di particolari riportati nel servizio aveva permesso ad un
autenticamente l’articolo unico della L. 5 maggio 1976, n.
nutrito pubblico di individuarli.
340 - che sancisce l’inderogabilità dei minimi delle tariffe pro-
fessionali degli ingegneri e degli architetti - ne ha limitato
La decisione
l’applicazione ai rapporti intercorrenti tra privati, con previsio-
ne che non viola l’art. 3 Cost., riguardando la derogabilità dei In sostanza, i ricorrenti sostengono che le norme a tutela del-
minimi tariffari prevista dall’art. 6 legge cit. anche i profes- la riservatezza e quelle del codice deontologico dei giornalisti
sionisti privati, e non solo quelli pubblici. relative al trattamento dei dati personali fanno rifermento al-
la identificabilità dei soggetti, cioè alla possibilità che i lettori
I precedenti possano identificarli pur in assenza dell’indicazione delle ge-
neralità, rimanendo irrilevante la circostanza che la notizia
Per l’avvocato, Cass. civ., sez. II, 19 agosto 1994, n. 7438, in possa stimolare successive indagini di terzi.
Foro it., 1995, I, 1243, con nota di L. Carbone. Inoltre, la tutela apprestata dalla normativa è applicabile a sog-
Per l’ingegnere, Cass. civ., sez. II, 27 giugno 2011, n. getti identificati o identificabili e non si applica a soggetti a cui
14187.Conf. Cass. civ., sez. II, 14 ottobre 2004, n. 20296; i dati e le informazioni raccolti e diffusi non sono riconducibili.
Cass. civ., sez. II, 19 luglio 2001, n. 9806. Il tribunale ha evidenziato che già il primo servizio giornalisti-
co, pur non indicando le generalità, conteneva tutta una serie
La dottrina di particolari individualizzanti certamente idonei a consentire
Nocera, Varianti operative della buona fede nella determinazio- ad un vasto (ovviamente in relazione alla popolazione della
ne del compenso dell’avvocato, in Contratti, 2012, 381; Per- zona di diffusione del giornale) pubblico di individuare la per-
fetti, Patti e modalità di determinazione del compenso nella sona di cui si trattava. La riconoscibilità delle persone ogget-
novella di cui alla l. n. 248 del 2006, in Contratto e impr., 2007, to dei servizi giornalistici è, come detto, questione attinente
47; Dalprato, La «vera» storia delle tariffe professionali di in- al merito in ordine alla quale nessun rilievo è consentito al
gegneri e architetti (parte prima), in Appalti & Contratti, 2006, giudice di legittimità.
Ne deriva quindi che l’individuabilità della persona offesa o di
7, 35 e (parte seconda) in Appalti & Contratti, 2007, 1, 39.
cui sono stati resi pubblici dati sensibili non ne postula l’espli-
cita indicazione del nominativo, essendo sufficiente che es-
sa possa venire individuata anche per esclusione in via de-
PRIVACY duttiva, tra una categoria di persone, a nulla rilevando che in
concreto tale individuazione avvenga nell’ambito di un ri-
TUTELA GIURISDIZIONALE DEI DATI PERSONALI stretto gruppo di persone.
Nel caso di inadempimento da parte dell’intermediario finan- Il tribunale ha rigettato il gravame interposto dall’opponente,
ziario ai propri obblighi informativi, il danno risarcibile corri- il quale ha proposto ricorso per cassazione. Il Condominio ha
sponde alla differenza fra il valore dello strumento finanziario resistito con controricorso.
al momento dell’acquisto e quello al momento della doman-
da risarcitoria, a meno che il cliente, pur mancando impedi- La decisione
menti al disinvestimento, abbia conservato il titolo nel pro-
prio patrimonio nonostante che grazie all’uso dell’ordinaria In materia di condominio vige il principio dell’esecutività della
diligenza si sia reso conto del rischio di perdita di valore, nel deliberazione dell’assemblea, che consente la temporanea
qual caso il danno corrisponde alla diminuzione del valore del esigibilità, senza pregiudizio del definitivo accertamento dei
titolo tra il momento dell’acquisto e quello in cui il cliente si è debiti, qualora penda altra impugnazione della stessa delibera
reso conto, o avrebbe potuto rendersi conto, del rischio sud- o di un atto presupposto e la delibera non sia stata sospesa.
detto». Sono impugnabili in ogni tempo, unitamente al decreto in-
giuntivo emesso sulla base di una delibera assembleare, le
delibere nulle. Sono invece inammissibili le impugnazioni av-
La dottrina
verso delibere annullabili.
Natoli, Regole di validità e regole di responsabilità tra diritto In via generale, la giurisprudenza ha stabilito che debbono
civile e nuovo diritto dei mercati finanziari, in Banca, borsa e qualificarsi nulle le delibere dell’assemblea condominiale pri-
tit. cred., 2012, I, 165; Indolfi, «La tutela degli investitori ri- ve degli elementi essenziali, le delibere con oggetto impos-
spetto ai conflitti d’interesse degli intermediari» quale bene sibile o illecito (contrario all’ordine pubblico, alla morale o al
primario nella fattispecie al vaglio della cassazione, in Resp. buon costume), le delibere con oggetto che non rientra nella
civile, 2012, 193; Valongo, Profili di tutela individuale dell’in- competenza dell’assemblea, le delibere che incidono sui di-
vestitore tra nullità e responsabilità civile, Milano, 2012; Fio- ritti individuali sulle cose o servizi comuni o sulla proprietà
rillo, Risponde in solido anche l’intermediario per il fatto ille- esclusiva di ognuno dei condomini, le delibere comunque in-
cito del promotore finanziario, in Obbligazioni e contratti, valide in relazione all’oggetto.
2012, 252. Debbono, invece, qualificarsi annullabili le delibere con vizi
relativi alla regolare costituzione dell’assemblea, quelle adot-
tate con maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge
o dal regolamento condominiale, quelle affette da vizi forma-
COMUNIONE E CONDOMINIO li, in violazione di prescrizioni legali, convenzionali, regola-
mentari, attinenti al procedimento di convocazione o di infor-
RIPARTIZIONE DELLE SPESE CONDOMINIALI E TABELLE mazione dell’assemblea, quelle genericamente affette da ir-
MILLESIMALI PROVVISORIE regolarità nel procedimento di convocazione, quelle che vio-
lano norme richiedenti qualificate maggioranze in relazione
Cassazione civile, sez. II, 23 gennaio 2014, n. 1439 - Pres. all’oggetto.
Triola - Rel. D’Ascola - P.M. Patrone (conf.) - A.O. c. Con- La giurisprudenza ha precisato successivamente che è solo
dominio via S. M. sito in M. annullabile la delibera con la quale erroneamente si applichi il
criterio legale di riparto delle spese condominiali; diverso è il
La delibera assunta nell’esercizio delle attribuzioni as- caso in cui consapevolmente l’assemblea deliberi di modifi-
sembleari previste dall’art. 1135, nn. 2 e 3, c.c., relativa care i criteri di riparto stabiliti dalla legge (o in via convenzio-
alla ripartizione in concreto tra i condomini delle spese nale da tutti i condomini), arbitrariamente derogando ad essi.
condominiali, ove, in mancanza di tabelle millesimali del Nella singolare fattispecie si è in presenza di un caso di an-
condominio, adotti un criterio provvisorio, deve consi- nullabilità in quanto non esisteva tabella millesimale approva-
derarsi annullabile o nulla? ta convenzionalmente e i condomini erano intesi alla elabora-
zione delle tabelle definitive, tanto che parte delle spese si ri-
La delibera deve considerarsi annullabile, non
feriscono proprio ai costi preventivati per conferire un incari-
incidendo sui criteri generali da adottare nel rispetto
co professionale in tal senso.
dell’art. 1123 c.c., con la conseguenza che la relativa
impugnazione deve pertanto essere proposta nel termine Di conseguenza il riparto venne quindi deliberato in via
di decadenza di trenta giorni previsto dall’art. 1137, ultimo provvisoria, adattando per quanto possibile la tabella di
comma, c.c. un’altra palazzina, nell’ottica non di violare il disposto nor-
mativo, ma di ottemperarvi, poiché esso fa gravare su tutti
i comproprietari - e quindi anche su chi sino ad allora era
Il caso stato di fatto estraneo (ma non in forza di un precedente
deliberato unanime) - le spese condominiali. È importante
Tizio ha proposto opposizione a decreto ingiuntivo relativo a ricordare che la mancanza di tabelle millesimali applicabili in
spese condominiali deducendo di non essere condomino relazione alla spesa effettuata consente all’assemblea di
dello stabile, di non aver mai ricevuto copia del regolamento adottare, a titolo di acconto e salvo conguaglio, tabelle
o delle tabelle e che successivamente aveva appreso che il provvisorie.
condominio aveva deliberato di applicare per analogia le ta- La Cassazione quindi sottolinea come i giudici di merito, nel
belle di altra palazzina, di cui contestava l’applicazione. Ha ritenere tardiva e inammissibile ogni doglianza fondata sulla
denunciato la nullità di tutte le delibere cosi adottate e chie- impugnazione del riparto fondato sul criterio provvisorio, han-
sto la revoca dell’ingiunzione. no quindi correttamente applicato la normativa vigente.
Il giudice di pace, accogliendo le eccezioni del Condominio
resistente, ha respinto l’opposizione, essendo le controverse I precedenti
delibere non tempestivamente impugnate dal condomino Ti-
zio, riconosciuto tale sulla base del titolo di proprietà che gli Sull’annullabilità, Cass. civ., sez. un., 7 marzo 2005, n. 4806,
era stato chiesto di esibire. in Nuova giur. civ., 2006, I, 252, con nota di Boggi, in Immo-
bili & dir., 2006, 1, 26, con nota di Celeste, in Riv. giur. edili- denziava che trattandosi di costruzione all’ultimo piano, di
zia, 2005, I, 1448, con nota di Ditta, in Giust. civ., 2007, I, comproprietà degli appellati, regolata dall’art. 1127 c.c., essa
2821. Sulle tabelle provvisorie, Cass. civ., sez. II, 21 novem- normalmente era consentita, tranne nei casi indicati dalla leg-
bre 2006, n. 24670; Cass. civ., sez. II, 22 aprile 2005, n. ge, cioè di pregiudizio statico (che non aveva formato ogget-
8505. Sulla revisione, Cass. civ., sez. un., 9 agosto 2010, n. to di accertamento nella specie) ovvero di pregiudizio esteti-
18477. co, pregiudizio all’ariosità o alla luminosità, da escludersi alla
luce della relazione peritale, avuto riguardo alla struttura ed
La dottrina alle dimensioni del fabbricato, all’entità e alle caratteristiche
della veranda, da cui risultava che in realtà consisteva in uno
Grassi, La disciplina delle modifiche delle tabelle millesimali stenditoio, non destinato ad abitazione in quanto di modesta
contrattuali e assembleari, in Arch. locazioni, 2012, 25; Bor- altezza.
dolli, Tabelle millesimali di proprietà e tabelle di gestione, in Né era stato argomentato dal giudice di prime cure il pregiu-
Immobili & proprietà, 2011, 697; Bottoni, Le tabelle millesi- dizio dell’aspetto architettonico, non potendo ritenersi tale
mali - Natura ricognitiva e approvazione assembleare, in per il fatto puro e semplice dell’essere il manufatto realizza-
Giust. civ., 2011, I, 409. to in profilati metallici e con copertura a lastre prefabbricate
nell’ambito di un edificio progettato in cemento armato; né
poteva essere invocata la violazione del regolamento condo-
PROCESSO CIVILE miniale per essere fuori, nella specie, dall’ipotesi della me-
nomazione stessa dell’estetica.
OPPOSIZIONE DI TERZO ORDINARIA E REVOCATORIA
La decisione
Cassazione civile, sez. II, 13 gennaio 2014, n. 466 - Pres.
La questione posta dal Condominio concerne l’individuazio-
Triola - Rel. Falaschi - P.M. Velardi (conf.) - Condominio di
ne del termine essenziale per la proposizione dell’opposizio-
via S.B. sito in M. c. G.D. e L. F.
ne di terzo ex art. 404, comma 1, c.p.c. In particolare, se es-
Il termine per proporre opposizione di terzo ex art. 325, so decorra o meno dalla conoscenza che comunque il terzo
comma 1, c.p.c. avverso la sentenza passato in giudica- abbia avuto dalla sentenza a lui pregiudizievole e se il giudice
to, o comunque esecutiva, è stabilito con esclusivo rife- del merito debba o meno verificare di ufficio, anche in as-
rimento all’opposizione di terzo revocatoria ex art. 404, senza di apposita eccezione, la sussistenza delle condizioni
comma 2, c.p.c.? di proponibilità dell’impugnazione della sentenza.
L‘opposizione di terzo ordinaria, prevista dall’art. 404, com-
Risposta positiva della Cassazione. ma 1, c.p.c. può essere proposta da qualsiasi terzo che riten-
ga la sentenza passata in giudicato, o comunque esecutiva,
Il caso pronunciata “inter alios“, pregiudizievole dei suoi diritti. La
relativa legittimazione a proporre tale impugnazione straordi-
Con atto di citazione in opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c. naria presuppone, in capo all’opponente, la titolarità di un di-
del 2003, Tizia evocava, dinanzi al tribunale, il Condominio ed ritto autonomo la cui tutela sia incompatibile con la situazio-
il proprio consorte, Caio, con il quale si trovava in regime di ne giuridica risultante dalla sentenza pronunciata tra altre par-
comunione, per sentire dichiarare inutiliter data ovvero ineffi- ti e alla quale si ricollega la produzione del pregiudizio inci-
cace nei suoi confronti la sentenza dello stesso Tribunale del dente negativamente sulla sua sfera giuridica.
1996, con la quale veniva pronunciata la condanna alla de- Il rimedio impugnatorio in discorso consente, quindi, di su-
molizione di una veranda sul lastrico di copertura di loro pro- perare, in via eccezionale, le preclusioni del giudicato, al solo
prietà, in quanto emessa in violazione delle regole sul liti- fine di rimuovere il pregiudizio di un diritto autonomo del ter-
sconsorzio necessario, essendo la stessa litisconsorte pre- zo, che questi non sia stato messo in grado di far valere nei
termessa. riguardi delle parti della controversia sfociata nell’emissione
Instaurato il contraddittorio, nella resistenza del Condominio, della sentenza “pregiudizievole”, ma che egli avrebbe potu-
intervenuto anche il coniuge Caio, il giudice adito, nella fase to in quel momento (ossia nel medesimo contesto, fattuale
rescindente, accoglieva l’opposizione e per l’effetto dichiara- e normativo, considerato e cristallizzato dalla sentenza oppo-
va l’inefficacia del titolo posto a base dell’esecuzione, nella nenda), viceversa, far valere, ove avesse partecipato al giudi-
fase rescissoria, sulla base degli accertamenti svolti nella zio.
causa originaria, riteneva la fondatezza della originaria prete- Di conseguenza la giurisprudenza della Cassazione ha, per-
sa limitatamente alla menomazione dell’estetica, nonché ciò, statuito che il termine per proporre opposizione di terzo
dell’ariosità e/o della luminosità dei piani sottostanti. desumibile dall’art. 325, comma 1, c.p.c. avverso la sentenza
In virtù dell’appello interposto da Tizia e Caio, con il quale la- passata in giudicato (o, comunque, esecutiva), è stabilito con
mentavano la violazione delle norme in materia di giudizio di esclusivo riferimento all’opposizione di terzo revocatoria pre-
opposizione ex art. 404 c.p.c. e ss., deducendo l’intervenuto vista dall’art. 404, comma 2, c.p.c. e non concerne l’opposi-
accordo transattivo formalizzato nell’assemblea nel 1997 di zione di terzo ordinaria, il cui esercizio non trova altro limite
autorizzazione degli appellanti a conservare il manufatto, la che l’estinzione del diritto del terzo pregiudicato dalla sen-
Corte di appello, nella resistenza del Condominio, il quale tenza pronunciata tra altre persone.
proponeva anche appello incidentale condizionato, accoglie- La Corte d’appello ha quindi correttamente ritenuto ricorrere
va l’appello principale e rigettava quello incidentale; in parzia- ipotesi di opposizione di terzo ordinaria, essendo rimasto ac-
le riforma della decisione gravata, rigettava la domanda di de- certato inequivocabilmente in fatto che Tizia aveva agito in
molizione del manufatto proposta dal Condominio nei con- qualità litisconsorte pretermessa rispetto alla sentenza del
fronti degli appellanti. 1996 (passata in giudicato) del Tribunale, intervenuta tra il
A sostegno della decisione adottata, la corte distrettuale evi- marito ed il Condominio, con la quale era stata disposta la de-
Osservatorio - Cassazione
Contrasti giurisprudenziali
a cura di Giacomo Travaglino