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Leconomia mondiale continua a crescere ma in modo moderato e disomogeneo. Nel 2015 il prodotto interno lordo
mondiale crescer del 2,8% registrando un nuovo rallentamento del tasso di crescita dovuto a un andamento
meno vivace delle economie emergenti. Mentre gli USA cresceranno del 2,5% e i paesi dellarea euro
consolideranno la ripresa, i paesi emergenti saranno interessati da un rallentamento del tasso di crescita rispetto
alle previsioni precedenti e quindi sosterranno in misura minore il commercio internazionale.
Il rallentamento interesser le economie emergenti di Cina, di alcune degli altri paesi asiatici, dellAmerica Latina
(Brasile in primis), e della Russia e avr effetti rilevanti sul commercio internazionale di beni, che crescer solo
dell1,5% nel 2015 e del 2,3% nel 2016 in termini reali.
La debolezza delleuro sta sostenendo nuovamente le esportazioni dei paesi europei e la dinamica della domanda
interna tale da compensare almeno nel 2015 gli effetti negativi dovuti al rallentamento degli scambi
internazionali. Nel 2016, oltre al deterioramento della domanda estera, la Germania vedr palesarsi gli effetti della
vicenda Volkswagen sulleconomia interna.
Non sono previsti rialzi dei prezzi internazionali delle materie prime industriali prima del 2017.
I fattori di rischio permangono elevati e sono legati alla volatilit dei mercati finanziari e valutari, alla frenata
delleconomia cinese e alle tensioni geopolitiche ancora in atto.
Tabella 1
PIL mondiale
PIL dei paesi industrializzati
PIL dei paesi emergenti
Fonti: Prometeia (Rapporto di Previsione, Ottobre 2015)
2015
2.8
1.9
3.6
2016
2.9
1.8
3.9
2017
3.4
2.1
4.5
2018
3.4
2.0
4.6
I dati del terzo trimestre per il PIL italiano hanno confermato la continuit della crescita nel corso dellanno e la variazione
prevista per il 2015 dello 0,8%.
Il contributo della domanda interna tornato positivo, con i consumi delle famiglie che a fine 2015 registreranno un +0,7% in
termini reali e con gli investimenti che daranno finalmente un contributo positivo alla crescita, nonostante un andamento
oscillante tipico delle fasi di inizio della ripresa.
A differenza dellanno passato il maggior sostegno alla formazione del PIL nel 2015 sta arrivando quindi dalla domanda
interna, mentre la domanda estera risente del rallentamento della crescita delle esportazioni accompagnato da un
incremento delle importazioni generato dalla ripresa della domanda interna e rimarr negativa o stabile in tutto lorizzonte di
previsione.
Nel prossimo triennio si prospetta una ripresa dei consumi privati un po pi marcata rispetto al 2015 e sostenuta da un
miglioramento del reddito disponibile delle famiglie, da uninflazione ancora contenuta e da un contributo positivo da parte
della politica fiscale.
Gli investimenti nel loro complesso stanno gi riprendendo a crescere gi nel 2015, grazie soprattutto a quelli in macchinari,
attrezzature e mezzi di trasporto, mentre per gli investimenti in costruzioni la ripresa rimandata al 2016 quando si
dovrebbero manifestare i primi segnali positivi anche nel settore residenziale.
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Previsione dei consumi di mobili per aree geografiche per il 2016. Variazioni percentuali a prezzi costanti
Sud America
Nord America
Medio Oriente e Africa
Asia e Pacifico
Mondo
0%
1%
2%
3%
4%
Fonte: CSIL
Nel 2016 la crescita dei consumi sar modesta (al di sotto del 3% per il mondo). L unica area in crescita pi sostenuta
lAsia e Pacifico, ma le previsioni vanno considerate con cautela, data lincertezza delle prospettive per la Cina. Per il
commercio internazionale di mobili le previsioni sono di crescita molto limitata nel 2016.
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Nel 2017 la domanda interna beneficer anche della ripresa degli investimenti in edilizia residenziale, del miglioramento
delle condizioni creditizie (gi iniziato nel 2016) e del calo del tasso di disoccupazione e parallelamente la domanda estera
continuer lungo un sentiero di crescita positiva, determinando un nuovo aumento della produzione.
Nel 2018 leconomia italiana crescer a un ritmo intorno all1,3%. Motore della crescita sar la domanda interna mentre il
saldo con lestero rester sostanzialmente stabile. Le retribuzioni continueranno a crescere e la spesa delle famiglie
continuer ad aumentare a tassi superiori all1%. Per il settore del mobile prevista una nuova crescita del mercato interno
sostenuta, oltre che dagli elementi sopra menzionati, anche dal buon andamento del mercato del lavoro, dalla ripresa del
mercato immobiliare e da esigenze di sostituzione non pi rinviabili.
Grafico 2 Il settore del mobile in Italia, 2010-2018. Variazioni a prezzi costanti e milioni di Euro
Fonte: CSIL
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