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Il quadro macroeconomico nel triennio 2016-2018

Lo scenario internazionale ipotizzato nei Rapporti CSIL il seguente:

Leconomia mondiale continua a crescere ma in modo moderato e disomogeneo. Nel 2015 il prodotto interno lordo
mondiale crescer del 2,8% registrando un nuovo rallentamento del tasso di crescita dovuto a un andamento
meno vivace delle economie emergenti. Mentre gli USA cresceranno del 2,5% e i paesi dellarea euro
consolideranno la ripresa, i paesi emergenti saranno interessati da un rallentamento del tasso di crescita rispetto
alle previsioni precedenti e quindi sosterranno in misura minore il commercio internazionale.

Il rallentamento interesser le economie emergenti di Cina, di alcune degli altri paesi asiatici, dellAmerica Latina
(Brasile in primis), e della Russia e avr effetti rilevanti sul commercio internazionale di beni, che crescer solo
dell1,5% nel 2015 e del 2,3% nel 2016 in termini reali.

La debolezza delleuro sta sostenendo nuovamente le esportazioni dei paesi europei e la dinamica della domanda
interna tale da compensare almeno nel 2015 gli effetti negativi dovuti al rallentamento degli scambi
internazionali. Nel 2016, oltre al deterioramento della domanda estera, la Germania vedr palesarsi gli effetti della
vicenda Volkswagen sulleconomia interna.

Non sono previsti rialzi dei prezzi internazionali delle materie prime industriali prima del 2017.

I fattori di rischio permangono elevati e sono legati alla volatilit dei mercati finanziari e valutari, alla frenata
delleconomia cinese e alle tensioni geopolitiche ancora in atto.

Tabella 1

Evoluzione del PIL. Variazioni annue percentuali a prezzi costanti

PIL mondiale
PIL dei paesi industrializzati
PIL dei paesi emergenti
Fonti: Prometeia (Rapporto di Previsione, Ottobre 2015)

2015
2.8
1.9
3.6

2016
2.9
1.8
3.9

2017
3.4
2.1
4.5

2018
3.4
2.0
4.6

I dati del terzo trimestre per il PIL italiano hanno confermato la continuit della crescita nel corso dellanno e la variazione
prevista per il 2015 dello 0,8%.
Il contributo della domanda interna tornato positivo, con i consumi delle famiglie che a fine 2015 registreranno un +0,7% in
termini reali e con gli investimenti che daranno finalmente un contributo positivo alla crescita, nonostante un andamento
oscillante tipico delle fasi di inizio della ripresa.
A differenza dellanno passato il maggior sostegno alla formazione del PIL nel 2015 sta arrivando quindi dalla domanda
interna, mentre la domanda estera risente del rallentamento della crescita delle esportazioni accompagnato da un
incremento delle importazioni generato dalla ripresa della domanda interna e rimarr negativa o stabile in tutto lorizzonte di
previsione.
Nel prossimo triennio si prospetta una ripresa dei consumi privati un po pi marcata rispetto al 2015 e sostenuta da un
miglioramento del reddito disponibile delle famiglie, da uninflazione ancora contenuta e da un contributo positivo da parte
della politica fiscale.
Gli investimenti nel loro complesso stanno gi riprendendo a crescere gi nel 2015, grazie soprattutto a quelli in macchinari,
attrezzature e mezzi di trasporto, mentre per gli investimenti in costruzioni la ripresa rimandata al 2016 quando si
dovrebbero manifestare i primi segnali positivi anche nel settore residenziale.

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Il mercato mondiale del mobile


Il consumo mondiale di mobili valutato a prezzi di produzione (escluso cio il markup per la distribuzione) di circa 455
miliardi di dollari USA. Il grado di apertura dei mercati (cio il rapporto fra importazioni e consumi) attualmente dellordine
del 28%. I principali paesi importatori di mobili sono Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Francia. La Cina ha pi che
raddoppiato le sue esportazioni da 25 miliardi di dollari nel 2009 a pi di 53 miliardi di dollari nel 2015, ma negli ultimi anni il
ritmo di crescita molto diminuito. Gli altri grandi esportatori di mobili sono Germania, Italia e Polonia.
Grafico 1

Previsione dei consumi di mobili per aree geografiche per il 2016. Variazioni percentuali a prezzi costanti
Sud America

Europa Centro Orientale e Russia


EU(28) + Norvegia Svizzera e Islanda

Nord America
Medio Oriente e Africa
Asia e Pacifico
Mondo
0%

1%

2%

3%

4%

Fonte: CSIL

Nel 2016 la crescita dei consumi sar modesta (al di sotto del 3% per il mondo). L unica area in crescita pi sostenuta
lAsia e Pacifico, ma le previsioni vanno considerate con cautela, data lincertezza delle prospettive per la Cina. Per il
commercio internazionale di mobili le previsioni sono di crescita molto limitata nel 2016.

Il settore del mobile in Italia nel 2016-2018


Il 2015 ha finalmente portato con s la fine della caduta dei consumi di mobili grazie al proseguimento delle politiche
espansive previste nella Legge di Stabilit (bonus mobili in primis), al contenimento dellinflazione e al miglioramento del
reddito disponibile in termini reali e del clima di fiducia delle famiglie. Lexport sta continuando ad aumentare, sia grazie ai
mercati dellUnione Europea che hanno ripreso a crescere gi nel 2014, che a quelli extraeuropei. Questi ultimi fino a
settembre 2015 non hanno mostrato nessun rallentamento negli acquisti di mobili italiani e i tassi di crescita si stanno
mantenendo su livelli decisamente superiori a quelli del 2014. La crescita delle vendite estere e la sostanziale stabilit delle
vendite sul mercato interno hanno determinato una crescita del fatturato totale del settore, che si attester intorno all1,8%
nel 2015.
Il 2016 per lindustria del mobile in Italia sar un anno di consolidamento delle tendenze registrate nel 2015: il mercato
interno mostrer i primi segnali di crescita (+1,2% in termini reali) sostenuto da un andamento sempre positivo delle vendite
sui mercati internazionali nonostante un rallentamento della domanda estera. La Legge di Stabilit contiene diversi elementi
di sostegno ai consumi e sulla base delle informazioni a oggi disponibili, possiamo supporre che liter parlamentare non ne
stravolger i contenuti. Nello specifico, la conferma del bonus mobili legato alle ristrutturazioni e lintroduzione del bonus
giovani coppie (con un tetto di spesa di 16000 euro) sosterranno i consumi di mobili e si andranno ad aggiungere al trend
positivo delle altre determinanti della domanda. Il reddito disponibile delle famiglie previsto in crescita dell1,6% in termini
reali con uninflazione ancora sotto controllo e una spesa delle famiglie in recupero. A beneficiare di questo clima positivo
saranno anche i mobili di provenienza estera, con le importazioni previste in crescita dell8% circa. Per quanto riguarda le
esportazioni, nel 2016 leuro vicino alla parit nei confronti del dollaro, la capacit delle imprese italiane di diversificare i
mercati e il mantenimento della competitivit in termini di rapporto qualit/prezzo avranno implicazioni positive
sullandamento delle vendite di mobili e bilanceranno il probabile ridimensionamento dei tassi di crescita della domanda
proveniente dai paesi extra europei. Nel 2016 ci si attende dunque una crescita delle esportazioni pari al 4% a prezzi
costanti. La produzione del settore registrer quindi un nuovo aumento pari al 2%.

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Nel 2017 la domanda interna beneficer anche della ripresa degli investimenti in edilizia residenziale, del miglioramento
delle condizioni creditizie (gi iniziato nel 2016) e del calo del tasso di disoccupazione e parallelamente la domanda estera
continuer lungo un sentiero di crescita positiva, determinando un nuovo aumento della produzione.
Nel 2018 leconomia italiana crescer a un ritmo intorno all1,3%. Motore della crescita sar la domanda interna mentre il
saldo con lestero rester sostanzialmente stabile. Le retribuzioni continueranno a crescere e la spesa delle famiglie
continuer ad aumentare a tassi superiori all1%. Per il settore del mobile prevista una nuova crescita del mercato interno
sostenuta, oltre che dagli elementi sopra menzionati, anche dal buon andamento del mercato del lavoro, dalla ripresa del
mercato immobiliare e da esigenze di sostituzione non pi rinviabili.
Grafico 2 Il settore del mobile in Italia, 2010-2018. Variazioni a prezzi costanti e milioni di Euro

Fonte: CSIL

LItalia che investe


Le imprese italiane, come del resto anche tutte le altre imprese europee del settore, sono state fortemente colpite dalla crisi,
dal ridimensionamento del mercato interno e dallaumentata competitivit. Le pi lungimiranti sono riuscite a non smettere di
investire e si sono organizzate con risultati alterni per arrivare preparate a catturare i primi segnali di ripresa. CSIL ha
monitorato i tipi di strategie messe in atto dalle imprese italiane e che riguardano sia investimenti pertinenti la sfera della
produzione sia quella della commercializzazione e della presenza diretta sui mercati. Le aziende pi strutturate e con un
brand riconosciuto hanno incrementato il loro tasso di apertura di punti vendita diretti (showroom, flagship stores, negozi
monomarca) o hanno aumentato i corner allinterno dei distributori plurimarca sia allestero sia sul mercato interno. Nel 2014
sono anche aumentati gli investimenti in macchinari da parte delle imprese italiane e diversi investimenti sono stati effettuati
anche per incrementare lefficienza di processo e venire incontro a una richiesta da parte del mercato sempre pi
frammentata in termini di varianti di prodotto. Gli investimenti in R&D delle aziende del settore seppur con andamenti
altalenanti, sono tra i pi alti in Europa sia per ammontare totale sia pro-capite.
Il panel di imprese partecipanti al seminario di oggi sono un esempio di alcune delle strategie messe in atto dalle imprese
italiane e una sintesi dello studio CSIL sugli investimenti delle imprese italiane contenuta nel Rapporto di previsione sul
settore del mobile in Italia in uscita ai primi di dicembre.
Il rapporto World Furniture Outlook 2016 contiene dati analitici sullindustria del mobile e previsioni al 2016 e 2017
per 70 paesi, mentre nel Rapporto di Previsione sul Settore del Mobile in Italia, 2016-2018 sono presentate le
previsioni 2016-2018 per lItalia e un approfondimento sullandamento a consuntivo e previsionale per comparti. Per
informazioni sui rapporti e sulle condizioni di acquisto csil@csilmilano.com. A luglio 2016 sar disponibile un
aggiornamento delle previsioni per i 70 paesi del World Furniture Outlook.
Maggiori informazioni sul contenuto dei rapporti sono disponibili sul sito www.csilmilano.it o
www.worldfurnitureonline.com

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