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25 settembre 2015
CERTIFICAZIONE ENERGETICA
APE 2015
LA GUIDA DEFINITIVA
TO
ICA O
B R I C AT
FA BB B R
FA
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INN
I V
TO
ICA O
B R I C AT
FA BB B R
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ale
energetica glob
Prestazione
globale
Prestazione energetica
QUASI ZERO
EDIFICIO A ENERGIA
I ZERO
EDIFICIO A ENERGIA QUAS
Pi efficiente
Pi efficiente
A4
A4
A3
A3
A2
A2
A1
A1
B
B
C
C
D
D
E
E
F
F
G
G
Meno efficiente
Meno efficiente
APE-2015-Guida-definitiva_Ed1_Rev1_25settembre2015
A
A11
NOTA
AGGIORNAMENTI del FILE
Si informano i lettori che questa guida potrebbe subire nel corso del tempo modifiche ed aggiornamenti.
Gli aggiornamenti saranno pubblicati nella pagina di BibLus-net che ospita larticolo.
Si invita quindi il lettore a verificare la disponibilit di nuove release o edizioni di questo documento al
seguente link:
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Introduzione
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015 sono stati pubblicati i nuovi decreti di attuazione previsti
dalla legge 90/2013.
I 3 decreti interministeriali del 26 giugno 2015, che entrano in vigore il primo ottobre 2015 e che
completano il quadro normativo in materia di efficienza energetica negli edifici, sono:
Decreto requisiti minimi
Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni
e dei requisiti minimi degli edifici
Linee guida nuovo APE 2015
Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 linee guida
nazionali per la certificazione energetica degli edifici
Decreto relazione tecnica di progetto
Schemi e modalit di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini
dellapplicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici
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Glossario
Prima di trattare i contenuti del nuovo decreto, proponiamo un glossario per conoscere il
significato di tutte le grandezze che entrano in gioco nella certificazione energetica degli edifici e
nel D.Lgs. 192/2005.
accertamento: linsieme delle attivit di controllo pubblico diretto ad accertare in via esclusivamente
documentale che il progetto delle opere e gli impianti siano conformi alle norme vigenti e che rispettino le
prescrizioni e gli obblighi stabiliti;
autorit competente: lautorit responsabile dei controlli, degli accertamenti e delle ispezioni o la
diversa autorit indicata dalla legge regionale, come indicato allart. 283, comma 1, lettera i) del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
certificazione energetica delledificio: il complesso delle operazioni svolte dai soggetti certificatori
per il rilascio dellAPE e delle raccomandazioni per il miglioramento della prestazione energetica
delledificio;
climatizzazione invernale o estiva: linsieme di funzioni atte ad assicurare il benessere degli occupanti
mediante il controllo, allinterno degli ambienti, della temperatura e, ove presenti dispositivi idonei, della
umidit, della portata di rinnovo e della purezza dellaria;
combustione: il processo mediante il quale lenergia chimica contenuta in sostanze combustibili viene
convertita in energia termica utile in generatori di calore (combustione a fiamma) o in energia meccanica
in motori endotermici;
conduttore di impianto termico: operatore, dotato di idoneo patentino nei casi prescritti dalla
legislazione vigente, che esegue le operazioni di conduzione di un impianto termico;
conduzione di impianto termico: insieme delle operazioni necessarie per il normale funzionamento
dellimpianto termico, che non richiedono luso di utensili n di strumentazione al di fuori di quella
installata sullimpianto;
contratto servizio energia: un contratto che nellosservanza dei requisiti e delle prestazioni di cui al
paragrafo 4 del d.lgs. 30 maggio 2008, n. 115, disciplina lerogazione dei beni e servizi necessari alla
gestione ottimale e al miglioramento del processo di trasformazione e di utilizzo dellenergia;
controllo: verifica del grado di funzionalit ed efficienza di un apparecchio o di un impianto termico
eseguita da operatore abilitato ad operare sul mercato, sia al fine dellattuazione di eventuali operazioni di
manutenzione e/o riparazione sia per valutare i risultati conseguiti con dette operazioni;
diagnosi energetica: elaborato tecnico che individua e quantifica le opportunit di risparmio energetico
sotto il profilo dei costi benefici dellintervento, individua gli interventi per la riduzione della spesa
energetica e i relativi tempi di ritorno degli investimenti nonch i possibili miglioramenti di classe
delledificio nel sistema di certificazione energetica e la motivazione delle scelte impiantistiche che si
vanno a realizzare;
edificio: un sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume
definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici
che si trovano stabilmente al suo interno; la superficie esterna che delimita un edificio pu confinare con
tutti o alcuni di questi elementi: lambiente esterno, il terreno, altri edifici; il termine pu riferirsi a un intero
edificio ovvero a parti di edificio progettate o ristrutturate per essere utilizzate come unit immobiliari a s
stanti;
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pompa di calore: un dispositivo o un impianto che sottrae calore dallambiente esterno o da una
sorgente di calore a bassa temperatura e lo trasferisce allambiente a temperatura controllata;
ponte termico: la discontinuit di isolamento termico che si pu verificare in corrispondenza agli
innesti di elementi strutturali (solai e pareti verticali o pareti verticali tra loro);
ponte termico corretto: si ha quando la trasmittanza termica della parete fittizia (il tratto di parete
esterna in corrispondenza del ponte termico) non supera per pi del 15% la trasmittanza termica della
parete corrente;
potenza termica convenzionale di un generatore di calore: la potenza termica del focolare
diminuita della potenza termica persa al camino in regime di funzionamento continuo; lunit di misura
utilizzata il kW;
potenza termica del focolare di un generatore di calore: il prodotto del potere calori fico inferiore
del combustibile impiegato e della portata di combustibile bruciato; lunit di misura utilizzata il kW;
potenza termica utile di un generatore di calore: la quantit di calore trasferita nellunit di tempo
al fluido termovettore; lunit di misura utilizzata il kW;
potenza termica utile nominale: potenza termica utile a pieno carico dichiarata dal fabbricante che il
generatore di calore pu fornire in condizioni nominali di riferimento;
prestazione energetica di un edificio: quantit annua di energia primaria effettivamente consumata
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Quadro normativo:
dalla legge 10 alla legge 90
Ripercorriamo levoluzione della normativa di riferimento per la certificazione
energetica, a partire dalla legge 10 fino a giungere ai decreti interministeriali
del 26 giugno 2015 previsti dalla legge 90.
Legge 10/1991
La legge 10/1991
La legge 10 del 9 gennaio 1991 contiene le Norme per lattuazione del
Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dellenergia, di
risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.
Anche questa legge nasce con lintento di ridurre i consumi di energia e di
migliorare le condizioni di compatibilit ambientale dellutilizzo dellenergia,
in accordo con la politica energetica della Comunit economica europea.
Proprio in quegli anni, infatti, iniziava a diffondersi la cultura del
risparmio energetico e lattenzione generale si spostava sulle modalit di
contenimento delle dispersioni termiche.
La legge 10 stata la prima legge quadro finalizzata a regolare le modalit
progettuali e la gestione del sistema edificio/impianto.
Gli obiettivi principali della legge 10 erano quelli di garantire:
risparmio energetico e uso consapevole dellenergia
salvaguardia dellambiente
benessere degli individui allinterno dellambiente confinato
A tal fine la legge 10 imponeva la verifica della tenuta dellisolamento
termico delle pareti e dei solai, per contenere la dispersione di calore.
Lobiettivo principale, pertanto, era quello di contenere le dispersioni
termiche e risparmiare energia.
Un ulteriore concetto preso in considerazione dalla norma riguardava
il rendimento dei sistemi impiantistici: al di sotto di certi valori non era
possibile ottenere il risparmio energetico prefissato.
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Certificazione
energetica
e quadro
normativo: il
DPR 412/1993
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Direttiva
2002/91/CE
EPBD (Energy
Performance
of Buildings
Directive)
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Certificazione
energetica e
quadro normativo:
D.Lgs. 192/2005
Certificazione
energetica e
quadro normativo:
D.Lgs. 311/2006
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Certificazione
energetica e
quadro normativo:
D.P.R. 59/2009
Certificazione
energetica e
quadro normativo:
DM 26 giugno
2009
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Certificazione
energetica e
quadro normativo:
D.Lgs. 28/2011
Decreto 63/2013 e
legge 90/2013
Da ACE ad APE
Con il D.L. 63/2013 la certificazione cambia il nome: non si parla pi
di ACE (Attestato di Certificazione Energetica) ma di APE (Attestato
di Prestazione Energetica). Viene previsto inoltre lobbligo di rilascio
dellattestato anche per le locazioni di edifici/unit immobiliari, al pari di
quanto avviene per le compravendite.
Sanzioni
Vengono introdotte sanzioni amministrative per proprietari ed agenzie
immobiliari che non rispettino le regole.
Metodologie
Le metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici sono,
oltre alle norme UNI/TS 11300 parti 1, 2, 3 e 4 e Raccomandazione CTI
14/2013, anche la UNI EN 15193 (Prestazione energetica degli edifici
Requisiti energetici per illuminazione).
Decreti attuativi
Viene prevista lemanazione di uno o pi decreti che definiscano:
le modalit di applicazione della metodologia di calcolo delle
prestazioni energetiche e lutilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici,
in relazione ai paragrafi 1 e 2 dellallegato I della direttiva 2010/31/
UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla
prestazione energetica nelledilizia, tenendo conto dei seguenti criteri
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Nuovi decreti
interministeriali
del 26 giugno
2015
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Gli edifici sono classificati, in base alla loro destinazione duso, nello
categorie di cui allarticolo 3 del D.P.R. 412/93:
E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili
E.1 (1) abitazioni adibite a residenza con carattere continuativo, quali
abitazioni civili e rurali, collegi, conventi, case di pena, caserme
E.1 (2) abitazioni adibite a residenza con occupazione saltuaria, quali
case per vacanze, fine settimana e simili
E.1 (3) edifici adibiti ad albergo, pensione ed attivit similari
E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili: pubblici o privati, indipendenti
o contigui a costruzioni adibite anche ad attivit industriali o artigianali,
purch siano da tali costruzioni scorporabili agli effetti dellisolamento
termico
E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili
ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani nonch le
strutture protette per lassistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e
di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici
E.4 Edifici adibiti ad attivit ricreative, associative o di culto e
assimilabili:
E.4 (1) quali cinema e teatri, sale di riunione per congressi
E.4 (2) quali mostre, musei e biblioteche, luoghi di culto
E.4 (3) quali bar, ristoranti, sale da ballo
E.5 Edifici adibiti ad attivit commerciali e assimilabili, quali negozi,
magazzini di vendita allingrosso o al minuto, supermercati, esposizioni
E.6 Edifici adibiti ad attivit sportive:
E.6 (1) piscine, saune e assimilabili
E.6 (2) palestre e assimilabili
E.6 (3) servizi di supporto alle attivit sportive
E.7 Edifici adibiti ad attivit scolastiche a tutti i livelli e assimilabili
E.8 Edifici adibiti ad attivit industriali ed artigianali e assimilabili
Ledificio valutato e classificato in base alla destinazione duso
prevalente in termini di volume climatizzato.
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Tipologie di
intervento
Ristrutturazioni importanti
Si definisce ristrutturazione importante lintervento che interessa gli
elementi e i componenti integrati costituenti linvolucro edilizio che
delimitano un volume a temperatura controllata dallambiente esterno
o da ambienti non climatizzati, con unincidenza superiore al 25% della
superficie disperdente lorda complessiva delledificio.
Ai fini della determinazione di tale soglia di incidenza, sono da considerarsi
unicamente gli elementi edilizi opachi e trasparenti che delimitano il
volume a temperatura controllata dallambiente esterno e da ambienti non
climatizzati quali le pareti verticali, i solai contro terra e su spazi aperti,
i tetti e le coperture (solo quando delimitanti volumi climatizzati). Gli
interventi di ristrutturazione importante vengono suddivisi in:
1. ristrutturazioni importanti di primo livello
2. ristrutturazioni importanti di secondo livello
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Riqualificazioni energetiche
Si definiscono interventi di riqualificazione energetica di un edificio quelli
non riconducibili ai casi precedenti e che hanno, comunque, un impatto
sulla prestazione energetica delledificio.
Tali interventi coinvolgono quindi una superficie inferiore o uguale al 25%
della superficie disperdente lorda complessiva delledificio e/o consistono
nella nuova installazione, nella ristrutturazione di un impianto termico
asservito alledificio o di altri interventi parziali, compresa la sostituzione
del generatore.
In tali casi, i requisiti di prestazione energetica richiesti si applicano ai soli
componenti edilizi e impianti oggetto di intervento, e si riferiscono alle loro
relative caratteristiche tecno-fisiche o di efficienza.
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Edificio di riferimento
La novit pi importante lintroduzione del concetto di edificio di
riferimento, ossia un edificio identico a quello di progetto o reale in termini
di geometria, orientamento, ubicazione territoriale, destinazione duso
e situazione al contorno e avente caratteristiche termiche e parametri
energetici predeterminati.
Secondo le nuove regole occorrer effettuare 2 calcoli:
1. calcolo della prestazione energetica delledificio di riferimento
2. calcolo della prestazione energetica delledificio reale, che sar
confrontato con il relativo edificio di riferimento
Lo scopo quello di avere un riferimento per calcolare una serie di
limiti che gli edifici dovranno rispettare, a seconda che si tratti di edifici
sottoposti a ristrutturazione o a riqualificazione energetica.
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Metodologia
e strumenti
di calcolo
Strumenti di calcolo
Gli strumenti di calcolo e i software commerciali dovranno garantire che
i valori degli indici di prestazione energetica abbiano uno scostamento
massimo di 5% rispetto ai corrispondenti parametri determinati con
lapplicazione dello strumento nazionale di riferimento. La garanzia fornita
attraverso una dichiarazione di conformit del software da parte del CTI.
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Tipologia di interventi
Il decreto definisce le varie tipologie di intervento sugli edifici, con
lindividuazione di:
nuova costruzione
demolizione e ricostruzione
ampliamento e sopraelevazione
ristrutturazione importante
di primo livello
di secondo livello
riqualificazione energetica
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Nuova costruzione
Demolizione e ricostruzione
Ampliamento e sopraelevazione
Ristrutturazione importante
Intervento che interessa almeno il 25% della
superficie disperdente lorda delledificio
Ristrutturazioni importanti
di primo livello
Intervento che interessa pi del 50%
della superficie disperdente e rifacimento
impianto termico invernale e/o estivo
Ristrutturazioni importati
di secondo livello
Intervento che interessa pi del 25%
della superficie disperdente e pu
interessare limpianto termico invernale
e/o estivo
Riqualificazione energetica
Intervento che interessa meno del 25%
della superficie disperdente e/o
nuova installazione o ristrutturazione
impianto termico invernale e/o estivo
Parametri
Il DM requisiti definisce, oltre agli indici di prestazione energetica, anche i
seguenti parametri e coefficienti:
HT = coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione
per unit di superficie disperdente espresso in kW/mK
Asol,est /Asup utile = area solare equivalente estiva per unit di superficie
utile
Verifiche
Le verifiche da effettuare variano in funzione della tipologia di intervento
edilizio. Di seguito si riporta una schematizzazione delle principali verifiche
da effettuare; per unanalisi esaustiva dei requisiti e delle verifiche, si rinvia
allAllegato 1 (paragrafo 3.3) del decreto requisiti minimi.
il coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione per
unit di superficie disperdente deve risultare inferiore al valore limite
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nuova costruzione
demolizione e ricostruzione
ampliamento e sopraelevazione
ristrutturazione importante
di primo livello
di secondo livello
riqualificazione energetica
Quadro di sintesi
sui requisiti minimi
Descrizione livello di
intervento
Prescrizioni/verifiche
di legge
Edifici nuovi
Rispetto di:
Ampliamenti volumetrici di un
edificio esistente se collegati a
impianto tecnico esistente
Ampliamenti di edifici
esistenti
Ampliamenti volumetrici di un
edificio esistente se dotati di
nuovi impianti tecnici
Recupero volumi esistenti
precedentemente non
climatizzati se dotati di nuovi
impianti tecnici
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Ristrutturazione importante
di secondo livello
Riqualificazione energetica
coperture piane o
a falde, opache e
trasparenti (isolamento/
impermeabilizzazione),
compresa la sostituzione di
infissi, in esse integrate
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Decreto
Relazione Tecnica
Il D.Lgs. 192/2005 prevede allarticolo 8 che i progettisti, nellambito
delle rispettive competenze (impiantistiche, termotecniche, elettriche e
illuminotecniche), inseriscano i calcoli e le verifiche previste dalla legge
nella relazione tecnica di progetto nota come Relazione legge 10
attestante la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo
di energia degli edifici.
Tale relazione, ai sensi della legge 10/1991, va depositata dal proprietario
delledificio, o da chi ne ha titolo, presso le amministrazioni competenti,
in duplice copia, contestualmente alla dichiarazione di inizio dei lavori
complessivi o degli specifici interventi proposti, o alla domanda di
concessione edilizia.
Con il decreto relazione tecnica attuativo della legge 90 vengono definiti
tre nuovi schemi di riferimento per la compilazione della relazione tecnica
di progetto ex legge 10, in funzione delle diverse tipologie di lavori:
nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti di primo livello, edifici ad
energia quasi zero
riqualificazione energetica e ristrutturazioni importanti di secondo
livello, costruzioni esistenti con riqualificazione dellinvolucro edilizio e
di impianti termici
riqualificazione energetica degli impianti tecnici
Gli schemi, con le dovute differenze date dalle diverse tipologie di
intervento, contengono le informazioni minime necessarie per accertare
losservanza delle norme vigenti da parte degli organismi competenti:
informazioni generali
fattori tipologici delledificio
parametri climatici della localit
dati tecnici e costruttivi delledificio e delle relative strutture
dati relativi agli impianti (impianti termici, fotovoltaici, solari termici, di
illuminazione, ecc.)
principali risultati dei calcoli (involucro edilizio e ricambio daria, indici
di prestazione energetica per la climatizzazione invernale ed estiva, per
la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione e lilluminazione)
elementi specifici che motivano deroghe a norme vigenti
documentazione allegata
dichiarazione di rispondenza
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Contenuti
obbligatori
nuovo APE
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Determinazione
della Classe
energetica
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Classe A4
0,40 EPgl,nren,rif,standard
Classe A3
0,60 EPgl,nren,rif,standard
Classe A2
0,80 EPgl,nren,rif,standard)
Classe A1
1,00 EPgl,nren,rif,standard)
Classe B
1,20 EPgl,nren,rif,standard)
Classe C
1,50 EPgl,nren,rif,standard
Classe D
2,00 EPgl,nren,rif,standard)
Classe E
2,60 EPgl,nren,rif,standard)
Classe F
3,50 EPgl,nren,rif,standard)
Classe G
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Come si
presenta il
nuovo APE
DATI GENERALI
Nei dati generali riportata la destinazione duso,
loggetto dellattestato e i dati identificativi.
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riportata la prestazione
energetica del fabbricato mediante
lutilizzo di particolari EMOTICON
che consentono in maniera
semplice di comprendere la
prestazione anche ai non addetti ai
lavori.
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RACCOMANDAZIONI
La sezione riporta gli interventi raccomandati e la stima dei risultati
conseguibili, con il singolo intervento o con la realizzazione dellinsieme
di essi, esprimendo una valutazione di massima del potenziale di
miglioramento delledificio o immobile oggetto dellattestato di
prestazione energetica.
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ALTRI DATI
Sono riportati i valori di energia esportata, il vettore energetico e
altri dati di dettaglio del fabbricato (volume riscaldato, superficie
disperdente, rapporto S/V, ecc.).
Sono presenti inoltre i dati di dettaglio relativi agli impianti di
climatizzazione invernale ed estiva e produzione di acqua calda
sanitaria, agli impianti combinati, alla produzione da fonti rinnovabili,
alla ventilazione meccanica, allilluminazione e al trasporto di cose o
persone.
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Il format riporta
graficamente la classe
energetica e la chiara
indicazione dellindice
di prestazione
energetica rinnovabile
e non rinnovabile e se
si tratta di edificio a
energia quasi zero.
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Casi di esclusione
Gli immobili che risultano esclusi dallobbligo di redazione dellAPE sono
specificati nel decreto linee guida, nellAppendice A, e sono i seguenti:
i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri
quadrati
edifici industriali e artigianali quando gli ambienti sono riscaldati o
raffrescati per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui
energetici del processo produttivo non altrimenti utilizzabili ovvero
quando il loro utilizzo e/o le attivit svolte al loro interno non ne
prevedano il riscaldamento o la climatizzazione
gli edifici agricoli o rurali, non residenziali, sprovvisti di impianti di
climatizzazione
gli edifici che risultano non compresi nelle categorie di edifici
classificati sulla base della destinazione duso di cui allarticolo 3 del
DPR 412/1993, il cui utilizzo standard non prevede linstallazione e
limpiego di sistemi tecnici, quali:
box
cantine
autorimesse
parcheggi multipiano
depositi
strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi
gli edifici adibiti a luoghi di culto e allo svolgimento di attivit religiose
i ruderi, purch tale stato venga espressamente dichiarato nellatto
notarile
i fabbricati in costruzione per i quali non si disponga dellabitabilit
o dellagibilit al momento della compravendita, purch tale stato
venga espressamente dichiarato nellatto notarile. In particolare si fa
riferimento:
agli immobili venduti nello stato di scheletro strutturale, cio privi
di tutte le pareti verticali esterne o di elementi dellinvolucro edilizio
agli immobili venduti al rustico, cio privi delle rifiniture e degli
impianti tecnologici
i manufatti non riconducibili alla definizione di edificio (manufatti cio
non qualificabili come sistemi costituiti dalle strutture edilizie esterne
che delimitano uno spazio di volume definito, dalle strutture interne che
ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici
che si trovano stabilmente al suo interno, ad esempio: una piscina
allaperto, una serra non realizzata con strutture edilizie, etc.)
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UNI/TS 11300-1:2014
La specifica tecnica UNI/TS 11300-1:2014 definisce le modalit per
lapplicazione nazionale della UNI EN ISO 13790:2008, con riferimento
al metodo mensile per il calcolo dei fabbisogni dellinvolucro per la
climatizzazione estiva e invernale, comprensivi di umidificazione e
deumidificazione.
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UNI/TS 11300-2:2014
La specifica tecnica UNI/TS 11300-2:2014 fornisce dati e metodi di
calcolo per la determinazione dei fabbisogni di acqua calda sanitaria
e per la valutazione delle perdite e dei rendimenti degli impianti per la
climatizzazione invernale (idraulica e aeraulica).
Essa fornisce inoltre il metodo di calcolo per la determinazione del
fabbisogno di energia per il servizio di ventilazione meccanica e le
indicazioni e i dati nazionali per la determinazione dei fabbisogni di energia
legati al servizio di illuminazione artificiale, in accordo con la UNI EN 15193.
Sono forniti dati e metodi per il calcolo dei rendimenti e delle perdite
dei sottosistemi di generazione alimentati con energia elettrica o con
combustibili fossili liquidi o gassosi.
UNI/TS 11300-3:2010
La UNI/TS 11300-3:2010 fornisce i metodi per la determinazione di
rendimenti e fabbisogni di energia dei sistemi di climatizzazione estiva
fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione estiva
Si applica unicamente ad impianti fissi di climatizzazione estiva con
macchine frigorifere azionate elettricamente o ad assorbimento.
UNI/TS 11300-4:2012
La UNI/TS 11300-4:2012 calcola le perdite e i rendimenti di sottosistemi di
generazione che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o
con metodi di generazione diversi da quelli trattati nella UNI/TS 11300-2.
Allinterno della norma sono considerate le seguenti tecnologie a fonti
rinnovabili:
solare termico
solare fotovoltaico
pompe di calore che sfruttano fonti aerauliche, idrauliche o geotermiche
biomasse
e altri metodi di generazione (cogenerazione e teleriscadamento).
Il 2 ottobre 2014 sono state pubblicate le revisioni delle parti 1 e 2 della
norma UNI/TS 11300, che introducono modifiche rispetto al metodo di
calcolo precedente.
Le modifiche introdotte dalla nuova norma cambiano le modalit di calcolo
delle prestazioni energetiche, sia dellinvolucro che degli impianti con
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Software di calcolo
ACCA distribuisce il software TerMus per la certificazione energetica e la
verifica delle prestazioni energetiche degli edifici.
TerMus il primo software ad aver ottenuto la
certificazione del Comitato Termotecnico Italiano per
la conformit di calcolo alle norme UNI/TS 113001:2014, UNI/TS11300-2:2014, UNI/TS 11300-3:2010,
UNI/TS 11300-4:2012, alla Raccomandazione CTI
R14:2013 e alle norme EN richiamate dalle UNI/TS
11300 e dal Dlgs. 192/05 art. 11 comma 1.
TerMus
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