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30 giugno 2011
Indice
Premessa...............................................................................................................................................3
Introduzione .........................................................................................................................................5
I caratteri delledificio ecologico .........................................................................................................6
Materiali, componenti e soluzioni tecnologiche ................................................................................12
Organizzazione e gestione del cantiere..............................................................................................17
Conclusioni ........................................................................................................................................20
Premessa
La riduzione dei consumi di risorse e di energia sono condizioni necessarie ma non sufficienti al
raggiungimento della sostenibilit delle trasformazioni. Ad esempio, se un edificio fosse costruito
con materiali naturali e/o a basso contenuto energetico e ottenesse una significativa riduzione dei
consumi di energia, ma non fosse un edificio necessario, esso avrebbe un impatto molto
significativo; per quanto piccolo, infatti, quellimpatto si poteva evitare in quanto non
indispensabile. E molti sono gli edifici non necessari: quelli che servono a garantire enormi
superfici pro-capite, quelli che non vengono utilizzati continuativamente, quelli che rimangono
vuoti per anni, quelli che sono costruiti pi per produrre reddito che per abitare. Da sempre questo
tipo di edifici esiste; da sempre stato possibile che ci fossero in quanto la disponibilit di risorse
(terreni e materiali) lo consentiva; ma oggi, alla luce delle condizioni dellambiente, forse
opportuno non svolgere pi queste pratiche.
La Mission del WWF di fermare il degrado dell'ambiente naturale del pianeta e di costruire un
futuro in cui l'uomo possa vivere in armonia con la natura conservando la sua diversit biologica,
assicurando che l'uso delle risorse rinnovabili sia sostenibile e promuovendo la riduzione
dell'inquinamento e degli sprechi: costruire il necessario, intervenire a recuperare lesistente, ridurre
i consumi energetici, aumentare la qualit dei materiali non pi solo un obbligo etico ma una
necessit dettata dalla situazione ambientale e sociale planetaria. Allora il significato di sostenibilit
diviene indicatore di una azione che, viste le condizioni del pianeta, nel caso se ne vogliano
conservare risorse e potenzialit, non pu che essere di conservazione e di riqualificazione
ambientale.
Nellambito delliniziativa della Regione Abruzzo Scuole dAbruzzo Il Futuro in Sicurezza, il
WWF Italia ha cos scelto di orientare il proprio contributo verso Linee guida che riguardano nello
specifico il recupero e la ristrutturazione degli edifici scolastici esistenti.
Introduzione
L'edilizia ecologica nasce come reazione alla grave crisi ambientale, che imputa all'attivit del
costruire una grande responsabilit a causa del contributo che essa stessa possiede sul consumo
totale di energia nel mondo. Le emissioni di CO2 e la produzione di rifiuti, per la costruzione ed il
quotidiano funzionamento degli edifici, sono enormi. Considerando gli obiettivi internazionali
decisi per la protezione del clima e la salvaguardia delle risorse, inevitabile unattenta
regolamentazione del settore edile. Ledilizia ecologica tenta di individuare una progettazione
capace di limitare le scelte tecnologiche potenzialmente impattanti e di prediligere il recupero
dellesistente alla nuova edificazione utilizzando materiali non tossici e riciclabili capaci di
contenere i consumi e gli sprechi energetici.
Di seguito una rassegna di quali sono i caratteri delledificio ecologico secondo il WWF Italia.
Indispensabile
Il primo carattere del progetto ambientale degli edifici che la loro costruzione sia effettivamente
necessaria. Non vi nessun impatto pi elevato di quello prodotto per non ottenere alcun risultato.
La costruzione di un edificio deve essere motivata dalla verifica delle reali necessit e della
possibilit che non vi siano altre soluzioni praticabili, quali ampliamenti o ristrutturazioni di edifici
esistenti. La verifica deve essere effettuata non solo nellambito delle disponibilit e dei desideri
della committenza.
Adeguatamente localizzato
Ledificio deve essere localizzato nel luogo in cui produce il minor impatto. Abitualmente la
propriet del terreno determina la localizzazione degli edifici cos essi si posizionano casualmente
nello spazio fisico prevalentemente in ragione della disponibilit o della convenienza economica.
La scelta deve invece avvenire attraverso un confronto tra diverse localizzazioni perseguibili
individuando quelle soluzioni che possono ridurre gli effetti negativi ed ottimizzare le relazioni tra
nuova costruzione ed ambiente. comunque possibile attribuire un maggiore impatto per gli edifici
isolati ed in particolare per quelli posizionati allesterno delledificato consolidato in quanto
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Recupera lesistente
La costruzione che non spreca risorse ed energia quindi indirizzata al recupero del patrimonio
edificato disponibile, ad una sua riconfigurazione, ad una ottimizzazione delluso degli spazi
costruiti.
organizzazione del lavoro, la scelta dei materiali pu implicare lindebitamento della comunit, la
sua dipendenza da agenti esterni, il suo impoverimento.
Ledificio ecologico definisce, dunque, lappropriatezza di un materiale non solo in relazione alla
sua efficienza, alla capacit di ridurre il consumo di energia e le emissioni in fase di produzione,
trasporto, montaggio, funzionamento e dismissione, alla salubrit, alle capacit di recupero di altre
materie gi utilizzate, ma verifica anche la connessione del materiale con la comunit, indirizzando
verso scelte che migliorino lautonomia e la caratterizzazione degli utilizzatori.
utilizzatori o alle esigenze di tutta la comunit, sulla quale tuttavia ricadono oneri di esercizio e di
manutenzione non appropriati.
Un edificio ecologico non finalizzato a comunicare messaggi che non siano quelli di una modalit
qualificante ed a basso impatto dellabitare; al contrario deve poter trasmettere la comunicazione
della propria efficienza ambientale cos come essa stata realizzata.
Utilizza la capacit del progettista e della tecnologia per la migliore soluzione di problemi
ambientali
La capacit del progettista e la tecnologia non sono elementi da manifestare. Essi concorrono al
raggiungimento dellobiettivo di risolvere i problemi ambientali e di garantire la massima qualit di
vita allinterno e allesterno delledificio. Il segno del progettista non deve essere traino e motore
del progetto ma deve scaturire dalla considerazione delle variabili ambientali e dalla utilizzazione
delle tecnologie che consentono di migliorare lefficienza e la qualit complessiva (culturale,
ambientale e sociale) delledificio.
specifica capacit; spesso concentra tutta la capacit progettuale nella definizione dei prodotti e
delle componenti e non nellorganismo progettato; spesso il suo disegno riduce la progettualit del
gesto del singolo operatore ad un ruolo marginale e indesiderato.
Lorganizzazione delledificare contemporaneo configura una societ in cui il sapere tecnico si
concentra e non partecipato, una societ gerarchizzata che toglie ruolo e creativit agli individui
che partecipano alla costruzione alienandoli e marginalizzando il loro contributo. Ledificio
ecologico recupera la manodopera non solo in quantit ma nella qualit della partecipazione,
organizzando il lavoro in stretta considerazione della comunit in cui ledificio si colloca.
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Disponibilit della risorsa. Verifica della disponibilit (quantit della risorsa e sua distribuzione
nel pianeta) del principale materiale che compone loggetto dellanalisi.
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Modalit di giudizio: negativo per le risorse in esaurimento, per le risorse concentrate in luoghi
determinati, per le risorse controllate da pochi soggetti; positivo per le risorse disponibili in quantit
e localizzazione diffusa, controllate, conosciute e collaudate dalle comunit.
Rinnovabilit delle risorse. Verifica della rinnovabilit delle risorse per un numero limitato di
materiali.
Effetti dei processi di trasformazione. Verifica degli effetti ambientali connessi al prelievo, prima
e seconda trasformazione dei materiali.
Giudizio negativo su materiali con effetti ambientali negativi (percentuale bassa tra materiali estratti
e scarti, grandi consumi di acqua, emissioni e rifiuti nelle fasi di prelievo; emissioni e rifiuti nelle
fasi di trasformazioni; concentrazione dei luoghi di trasformazione e quindi lontananza dai luoghi di
utilizzazione).
Caratteri positivi del prodotto. Assenza di tossicit, radioattivit, emissioni polveri, odori,
assenza di emissioni di fumi in caso di incendio, non contaminazione ambientale.
Durata. Capacit dei materiali di garantire prestazioni nel lungo, lunghissimo, periodo. La scelta di
materiali duraturi incide fortemente anche sulle operazioni di manutenzione, onerose in termini
ambientali ma anche economici.
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Effetti sul clima. Quantit di emissioni di CO2 (da valutare sulla base dellenergia consumata in
fase di trasformazione e produzione al netto della quantit di CO2 immagazzinata dal materiale).
Un edificio ecologico, come detto, si propone di garantire la qualit ambientale complessiva delle
scelte operate estendendo le verifiche allinsieme dei temi ambientali e sociali che con esso
interagiscono. In questo la scelta dei materiali, delle componenti e delle soluzioni tecnologiche
adottabili non pu essere operata esclusivamente sulla base delle prestazioni tecniche, anche se di
tipo ambientale, ma dovrebbe essere basata sulla considerazione di altre variabili connesse con le
modalit produttive e di uso degli stessi.
Preferire soluzioni che comportano processi a ridotto impatto e basso rischio e che presentino
ulteriori possibilit di intervenire ulteriormente per la riduzione degli effetti negativi, ad esempio
attraverso il recupero di energia, la riduzione degli sfridi di produzione, attraverso ripristini e
riqualificazioni.
Potenzialit tecniche
Preferire soluzioni con capacit di assolvere al maggior numero di requisiti (di stabilit, di sicurezza
dal fuoco, di sicurezza in uso, di tenuta, termoigrometrici e di efficienza energetica, acustici, di
aspetto, di contributo alla idoneit degli spazi al loro utilizzo, di manutenibilit, di messa in opera e
di integrazione con gli altri materiali) relativi alledificio o ad alcune sue parti, in termini di
caratteristiche qualitative o quantitative, e prestazioni in base al comportamento e alla resistenza in
determinate condizioni duso e di sollecitazioni. In particolare la capacit di rispondere alla
esigenza di risparmiare energia.
Potenzialit innovative
Preferire soluzioni allinterno di sistemi tecnologici innovativi al fine di ridurre il peso ambientale
delledificio; adattabilit a soluzioni anche tecnologicamente innovative.
Favorire il recupero
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Preferire soluzioni che presentino una adeguata capacit di essere disassemblate o comunque di
favorire il recupero dei materiali ed il loro facilita le attivit per il riciclo e riutilizzo.
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Manodopera
Le attuali modalit di cantierizzazione mirano alla riduzione della manodopera. Ma luso della
manodopera qualificata, oltre ad avere un effetto sociale, contribuisce al consolidarsi della cultura
tecnica locale.
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Specializzazione
Si in presenza di una elevata specializzazione della manodopera e frazionamento delle attivit con
perdita della consapevolezza complessiva del processo. Anche questo appare un carattere proprio
dei processi produttivi industrializzati. La possibilit di variare questo carattere sembrerebbe
ridefinire appunto il modello adoperato.
Montaggio o costruzione
Lassemblaggio di componenti prefabbricati aliena il processo dal contesto (il cantiere sempre lo
stesso). Se lorganizzazione del cantiere tende alla massima efficienza produttiva essa avr sempre
la stessa organizzazione e quindi non si adatter al contesto aumentando in ragione di ci limpatto
ambientale della trasformazione. Relazionare sistemi di produzione e sito possibile con lesclusiva
clausola di doverli adattare di volta in volta alle condizioni del contesto.
Dimensioni
I cantieri industrializzati hanno bisogno di grandi dimensioni. In caso contrario difficile
provvedere ad una organizzazione che consenta la messa in opera in questa forma o bisogna
necessariamente ricorrere a soluzioni non specifiche. La convenienza delle grandi dimensioni non
corrisponde sempre alla convenienza ambientale ed possibile che vi possano appunto essere degli
ordini di esigenze conflittuali alla riduzione degli effetti ambientali negativi.
Permeabilit
La chiusura del cantiere allesterno (i cantieri hanno una organizzazione per montaggio di parti di
difficile interpretazione dallesterno) risulta, invece, un elemento limitante che in alcuni casi stato
superato con sperimentazioni di contatto tra la cittadinanza e il cantiere.
Tempo
Non necessario avere sempre tempi brevissimi; ovvero non un obiettivo quello della riduzione
dei tempi di costruzione.
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Maestranze locali
La distanza dei modelli costruttivi e della capacit delle maestranze locali tipica dei processi
industrializzati. In linea teorica vi pu essere la possibilit di definire una prefabbricazione che
scaturisce dalla considerazione della cultura e della capacit tecnica locale; un esperimento molto
interessante ma raramente applicato.
Pi semplice preferire soluzioni che consentano la gestione diretta del cantiere da parte dei tecnici
locali, senza necessit di dovere affidare integralmente a professionalit esterne al contesto.
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Conclusioni
Una societ come quella attuale, in cui il progresso (e benessere) economico viene misurato in
termini di crescita materiale, si caratterizza attraverso un atteggiamento intrinsecamente
insostenibile. La transizione verso la sostenibilit deve essere un processo di apprendimento, di
conoscenza, che necessariamente, per natura e dimensione del cambiamento, vasto e articolato. Si
deve partire da uninformazione delle tecnologie e dei materiali utilizzati nel progetto architettonico
completa, esaustiva e trasparente. Il principale teatro della transizione verso ledilizia ecologica
sar, infatti, la consapevolezza degli operatori maturata grazie ad unanalisi attenta delle condizioni
ambientali, di contesto e di efficienza energetica.
E necessario avere un approccio sistemico integrato, che evidenzi come la progettazione di un
determinato organo edilizio rappresenti qualcosa di pi rispetto alla progettazione delle singole parti
che lo compongono.
Negli ultimi anni si assistito alla nascita di regolamenti, leggi e norme che impongono un maggior
rispetto per l'ambiente e maggiore sensibilit da parte degli attori per migliorare l'efficienza
energetica di quella macchina complessa rappresentata dall'edificio. I protagonisti di questo
processo sono senza dubbio i progettisti, i tecnici, i professionisti ed, ovviamente, i materiali (e i
produttori) per gli aspetti di competenza, nel rispetto dell'utente finale, dellambiente e di garanzia
di mantenimento nel tempo delle prestazioni dei componenti utilizzati.
La scelta dei materiali isolanti, cos come quelli da costruzione, appare di fondamentale importanza,
in quanto influisce sull'ambiente e sulla salute degli abitanti. Si coglie loccasione per affermare che
il polistirene espanso, oggi molto utilizzato per raggiungere standard energetici alti perch
caratterizzato da un basso valore di conducibilit termica (conduttivit), da una facilit e rapidit
nella posa in opera e da un costo molto competitivo, ha un impatto ambientale complessivo molto
significativo per cui non pu essere considerato un materiale ambientalmente sostenibile. La
produzione di questo materiale, infatti, presenta processi energivori, inquinanti e produttori di gas
serra; il polistirene pericoloso per la salute e difficile da smaltire e da riciclare.
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trascurando
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