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a spogliarsi del possesso e a condividerlo nel matrimonio con il coniuge: non pi solo
mio, anche tuo, di noi due come coppia; dora in poi decidiamo insieme perch tutto
ora comune anche il tempo. Ora nostro.Dora in poi non posso gestire o tenere per
me qualcosa allinsaputa dellaltro.
La povert evangelica spinge poi ogni cristiano, quindi anche ogni coppia, ogni
famiglia, al distacco delle ricchezza e alluso universale dei beni. Ci che abbiamo di Dio
( cio dellAmore), quindi di quanti hanno bisogno del nostro amore.
Come vincere il male del consumismo? Dando priorit alla relazione ! Pi cala la
relazione tra gli sposi, pi essi cercheranno compensazioni al loro esterno. Pi cala
lessere, pi nasce il bisogno di far crescere lavere. La buona intesa coniugale sazia,
riempie il cuore, rende felici con poco, in Dio.La virt della povert evangelica conduce a
domandarci : Questa spesa, propriet, scelta fa bene al nostro sacramento o lo ostacola
mettendo in secondo piano la nostra relazione? La povert libert interiore; primato
dellamore; fidarsi del Signore il mio pastore, non manco di nulla ( salmo 23). .
Anche con questo voto o impegno coniugale, che facciamo sposandoci, c una
vittoria da compiere contro la chiusura e legoismo che ostacolano e impoveriscono la vita
coniugale e familiare. Prevale lamore e la comunione.
Che cos il voto di obbedienza in famiglia?
Questo impegno fondamentale per ogni cristiano, ma particolarmente per coloro
che nel matrimonio hanno promesso di vivere la comunione damore.
Lobbedienza a Dio viene incarnata nellobbedienza alla propria comunit familiare.
Nessuno sposato potr dire: Le mie idee sono intoccabili. Ora ha un coniuge con cui
confrontarsi, correggersi. Nessuno pu dire : La mia vita mia e la gestisco come mi
pare. Ora ha una comunit in cui egli ha scelto liberamente di vivere : la sua famiglia. Il
criterio non pu pi essere quello dello scapolo, quando sposato.
Quando una persona entra in convento si usa dire che entra nellobbedienza; cos
anche per lo sposato. A chi obbedisce il coniuge? Alla coppia, alla decisione di coppia che
insieme si costruita. Lo sposo cristiano non pu domandarsi nella nostra casa chi
comanda, chi il primo; ma chi e come servire, come servirsi a vicenda. San Paolo
dir: siate sottomessi gli uni agli altri. ( Ef 5,21 )
Noi associamo lamore alla spontaneit. Lamore sembra vero, sincero, generoso,
quando spontaneo. Quando comandato ci appare una contraddizione.
Invece nellalleanza e nella Bibbia amore e comandamento presentano una perfetta
reciprocit: lamore pu essere solo comandato, e il comandamento pu essere solo
nellamore.
Nel libro del Deuteronomio si parla dellalleanza di Dio con il popolo di Israele. Mos dice
al popolo : Amerai il Signore Dio tuo, con tutto il cuore, con tutta lanima, con tutte le
forze ( Dt 6,5). C limperativo futuro : Amerai . Anche nel vangelo incontriamo spesso
questo imperativo: Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi ( Gv 15,12 ). Paolo
afferma : Voi mariti amate le vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa ( Ef 5,25)
Lamore autentico responsabile delle esigenze dellaltro, obbediente.. Amore-comando
non vuol dire amare perch obbligati dallesterno, ma amare obbedendo ai bisogni, alle
attese, ai problemi dellaltro.
Lamore autentico responsabile delle esigenze dellaltro, obbediente. Obbedienza
deriva da ob-audire che significa udire in profondit. E un amore che si fa ascolto per
cogliere le prospettive, gli stimoli, le attese dellaltro e rispondervi.
Anche qui trionfa lamore e la comunione. Ogni sposo cristiano dunque
consacrato a Dio, totalmente mediante i tre impegni; potremmo chiamarli voti, che
nascono dal nostro essere cristiani e che si specificano e si colorano con i colori del nostro
matrimonio cristiano.
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Differenza e alterit
E opportuno distinguere tra differenza e alterit. Non sono due sinonimi: un conto
dire differenza e un altro dire alterit.
Mettendo laccento sulla differenza, si pu riconoscere che ciascun essere
differente e che ci si deve imporre il rispetto di questa variante . Il rispetto della differenza
porta alla tolleranza, ma non ancora alla solidariet; pu condurre al riconoscimento, ma
non alla valorizzazione delle differenze, pu produrre una convivenza non violenta, ma
non promuove lapprendimento luno dellaltro.
Porre laccento sullalterit significa riconoscere un rapporto asimmetrico. Tra lio e
laltro il centro non lio, ma laltro. Lio chiamato a riconoscere nellaltro il maestro, lo
stimolo che viene a interrogarlo, lo scompiglio che viene a disturbarlo. Nel rapporto con
laltro c un continuo esodo dalla quiete allinquietudine, dal possesso alla domanda,
dallassopimento al desiderio di nuove prospettive..
Ogni altro differente, ma ogni altro non indifferente perch porta
suggestioni,tensioni senza le quali lio non pu crescere. Senza laltro la persona rischia di
cristallizzarsi consolidandosi nella gravit del suo pensare o del suo essere.
Anche lamore di coppia cresce quando si nutre di questo
valore
dellalterit:ciascuno dei due chiamato a deporre la centralit del proprio io, per
assumere la centralit dellaltro. Lamore non sar pretendere che laltro risponda alle
proprie esigenze, ma mettere il proprio io al servizio delle sue attese per far uscire la
ricchezza che in lui.
Dallamore-spontaneit allamore-comando
Noi associamo lamore alla spontaneit. Lamore sembra vero, sincero, generoso, quando
spontaneo. Quando comandato ci appare una contraddizione.
Invece nellalleanza e nella Bibbia amore e comandamento presentano una perfetta
reciprocit: lamore pu essere solo comandato, e il comandamento pu essere solo
nellamore.
Lamore spontaneo quello che scaturisce dallio, e questo amore va verso laltro
per un proprio bisogno di essere, alla ricerca della propria identit; un amore catturante,
di possesso. Non un amore libero, cerca il proprio piacere, il, proprio interesse. Eun
uscire per avere, un amore avido. E un amore che, credendosi al centro di tutto e
giudice di tutto, diventa soffocante per la libert dellaltro
Lamore come comandamento, invece, dice risposta ad un appello che viene dal di
fuori, obbedienza ad una chiamata, esodo verso un paese straniero: lesemplare
Abramo. Lamore deve quindi compiere un cammino : passare dalla spontaneit
allalterit.. Lamore di coppia nasce dallentusiasmo spontaneo, ma non vi si deve
fermare. Lamore autentico responsabile delle esigenze dellaltro, obbediente.. Amorecomando non vuol dire amare perch obbligati dallesterno, ma amare obbedendo ai
bisogni, alle attese, ai problemi dellaltro.
VIVERSI COME OSPITI
Il matrimonio dono o rischio, grazia o inciampo, opportunit o affossamento? Pu
essere luno o laltro: dipende da come lo si vive. Non il matrimonio che fa due persone
felici, ma sono le due persone che possono rendere felice il matrimonio. Si tratta di una
relazione da costruire. Il fatto che diventi dono dipende dallatteggiamento vigile e costante
delle persone.
E importante riscoprire il viversi come ospiti. Lospite una persona che vive accanto,
ma che anche lontana, rimane di se stessa, non appartiene allospitante. Nei riguardi
dellospite c attenzione, ascolto, rispetto; per lospite si cerca di dare il meglio di s.
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Viversi come ospiti tra coniugi, con i figli, immettere nella famiglia atteggiamenti di onore
( di fronte al rischio dellabbassamento), di ascolto ( di fronte alla presunzione di
conoscersi gi), di distanza ( di fronte al rischio di assorbirsi e possedersi).
Lospitalit nella famiglia indica lattitudine a saper accogliere le attese, i desideri, le
intuizioni dellaltro: quando in una famiglia luomo ospita la donna, i genitori ospitano i figli
e i figli i genitori, si crea unatmosfera cos ricca di stima e di ascolto, che consente alle
persone di sentirsi amate.
Per la meditazione
Efesini 5, 1- 32
1 Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.
22 Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; 23 il marito infatti capo della
moglie, come anche Cristo capo della Chiesa, lui che il salvatore del suo corpo. 24 E
come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, cos anche le mogli siano soggette ai loro mariti in
tutto.
25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se
stesso per lei, 26 per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dellacqua
accompagnato dalla parola, 27 al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa,
senza macchia n ruga o alcunch di simile, ma santa e immacolata. 28 Cos anche i mariti
hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perch chi ama la propria moglie
ama se stesso. 29 Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre
e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, 30 poich siamo membra del suo corpo. 31 Per
questo luomo lascer suo padre e sua madre e si unir alla sua donna e i due formeranno
una carne sola. 32 Questo mistero grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!
Gaudium et Spes 49
Un tale amore ( degli sposi) , unendo assieme valori mani e divini, conduce gli sposi al libero e
mutuo dono di se stessi, provato da sentimenti e gesti di tenerezza, e pervade tutta quanta la vita
dei coniugi; anzi diventa perfetto e cresce mediante il generoso suo esercizio.( ) Questo amore
espresso e reso perfetto in maniera tutta particolare dallesercizio degli atti che sono propri del
matrimonio; ne consegue che gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimit, sono onorevoli
e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi
significano ed arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi.
Quando ti amo, chi amo? Quando posso dire che il mio amore per te casto?
Quali sono gli ostacoli che mi impediscono di amarti sempre castamente?
Viversi come ospiti e non come proprietari sembra dare la giusta direzione
allamore. Come coltivare questa reciproca ospitalit