Domanda: Quando fai la tua ricerca, immagini un percorso, o che ci siano collegamenti
a zone trasversali o altro?
Risposta: Intuitivamente, tramite una sensazione mi arrivava una sorta di messaggio, per era
un messaggio ancora confuso. Non trovavo ancora una spiegazione. Ho sentito, ho provato e
ha funzionato. Da l partita la mia ricerca.
D.: Tu dicevi che sentivi che esistevano dei percorsi diversi da quelli dellagopuntura.
Risposta: Avevo dei dubbi costanti, perch sentivo delle cose diverse da quelle insegnate.
D.: Lenergia scorre sempre per percorsi o anche in maniera diversa?
R.: Anche i maniera diversa.
D.: I percorsi sono dunque un espediente per raffigurare lenergia?
R.: I meridiani sono un invito a entrare nel mondo dei meridiani; poich ogni persona ha una
condizione fisica diversa, il percorso cambia per ogni individuo. Ci sono strade comuni, le
macchine quando non c traffico possono passare ovunque, quando invece c traffico
devono cambiare percorso.
Per esistono delle strade.
I percorsi dellenergia non sono fissi come larghezza e potenza. Hanno un regolamento
minimo, perch la natura uguale per tutti, ma non sono cos precisi. E come lacqua sul
pianeta: ci sono grandi fiumi, laghetti, mari, ma quando piove tutti loro cambiano di misura.
D.: Tornando al maestro Masunaga
R.: Ho iniziato una corrispondenza con lui, ma soprattutto parlavamo di teoria, non di tecnica:
parlavamo di cos la vita, qual il modo corretto di vivere, cosa deve essere il vero shiatsu,
come essere un ricercatore
D.: La tecnica di separare le mani una tua intuizione o sei stato influenzato da
Masunaga?
R.: Sicuramente sono stato influenzato, per non ero contento n di questo n di quello...
Il problema era che non ero contento. Quindi nato questo metodo.
D.: Non eri contento rispetto a cosa, allefficacia?
R.: Rispetto alla natura: perch dovevo fare cos tanta fatica? Perch dovevo usare il mio
corpo in modo cos innaturale?
R.: Questo anche rispetto al metodo Masunaga?
R.: Stavo male, perch praticavo tanto, quindi ero stanco. Non avevo tempo neanche di
mangiare. Per non ero convinto di essere malato. Porca miseria, sono invecchiato!
Pensavo. Sudavo molto, quindi facevo la doccia due volte; pensavo di non star bene, ma non
di essere malato.
D.: A quellepoca come lavoravi? Che metodo usavi? Pollici uniti o separati?
R.: Non mi ricordo, per ero bloccato. Allora ho meditato su come potevo usare il corpo in
maniera pi naturale.
D.: E corretto creare unanalogia tra il metodo dei pollici separati e quello del maestro
di spada Musashi, che usava due spade.
R.: Di Musashi dicono che spesso usasse una sola spada, perch non facile ammazzare una
persona con due spade.
R.: Perch sarebbe un limite. E un limite nel senso che si definiscono i confini di una certa
dimensione. E come un quadro con la cornice. A me interessa la natura, non la cornice. Non
mi interessa creare una sistematizzazione, non la mia strada.
Per far sopravvivere lidentit ci vuole un quadro. Ma la nostra esistenza non limitata alla
cornice del quadro, la trascende.
D.: Allora il nostro sforzo di fare una codificazione dei kata sarebbe inutile?
R.: No, va bene, ma chi prepara i kata non deve diventare direttore dellorganizzazione. Se ci
sono 10 persone di un gruppo, 5 dovrebbero fare i ricercatori e 5 i divulgatori. Cos si
arricchisce il valore dello shiatsu.
D.: Questo modo di lavorare, per essere offerto agli altri, non deve essere sistematizzato?
R.: Io sono sempre attento alla condizione e alla forma (ovvero al kata). Nikkyo significa
ricerca interna, non un concetto esoterico. Noi che non siamo capaci di sentire, possiamo
aumentare la nostra sensibilit corretta. Possiamo aumentare il pensiero corretto. Senza
approfondire linterno corretto non si pu aumentare la capacit esterna. Lesterno la forma,
linterno la condizione. Se non c forma, la condizione solo mia, non la posso spiegare,
solo chi lha sentita in modo simile, mi pu capire. E come tra judoisti, o tra artisti. Anche il
kata venuto da unidea che ha preso forma nella testa. Quello che ho sentito stato
formalizzato in un kata. Se la sensibilit cambia, si approfondisce, anche il kata cambia, deve
cambiare per forza. Non fissato in modo drastico. E sempre migliorabile. Tanti kata
muoiono perch chi copia il kata non trova lo stesso effetto di chi lha creato e non cerca la
propria forma, perch non trova la propria condizione. Se c un gruppo di studio bisogna
quindi coordinarsi: chi fa il ricercatore e chi il divulgatore.
I kata dei due stili Namikoshi e Masunaga a un certo punto si sono fermati nella loro
evoluzione.
I maestri Masunaga e Namikoshi non si sono fermati, ma il kata a un certo punto si ferma per
forza. Se chi segue quel metodo, non capisce cosa c dietro il kata, il kata per forza di cose si
esaurisce e poi muore. E quando muore, la gente cerca un altro kata, o un altro metodo. E
giusto che il kata si trasformi, ma non per moda. Per esempio la lingua latina viene ancora
insegnata, ma ora risulta molto difficile parlarla e capirla. Eppure una volta tutti la parlavano.
Dipende dal contesto storico, dalla societ. Nel tempo la lingua cambia. Ora bisogna tradurre i
principi in una lingua attuale. Questo il mio lavoro. Sto traducendo un principio in una
lingua comprensibile.
Il principio non muore. Se uno stile vive a lungo perch ci sono dietro dei principi.
Un principio senza nikkyo la condizione interna, unita alla forma esterna a formare il
principio. Per esempio non tutti mangiano carne, mentre tutti dobbiamo respirare per vivere.
Mangiare carne una condizione, respirare un principio. Quando si comincia a respirare
consapevolmente, si capisce che non c altro modo. Non un metodo. E la
consapevolezza che conta. Il principio uno solo, per dipende da come viene applicato. Pu
essere spiegato in migliaia di modi diversi, ma sempre lo stesso. La farina un principio, ma
pu diventare gnocchi, spaghetti, o pane, a seconda delle esigenze.
Vivere bene e cercare di usare bene il corpo dozen. Non esiste uno dozen-metodo o uno
dozen-stile, un principio, il corretto modo di sedersi, camminare, eccetera. Senza
specializzazione non c approfondimento del principio. Cos abbiamo laikido, il judo, lo
shiatsu eccetera.
Lintervista prosegue
entrando nel merito dei principi dello shiatsu Pressione
perpendicolare, costante e concentrata: i tre principi dello shiatsu. Cosa vuol dire .. ma
questa un altro tema che affronteremo quanto prima sui Quaderni della Tecnica.