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1 Ad esempio Le Upaniṣad (sanscrito, sostantivo femminile, devanāgarī: ) sono un insieme di testi religiosi e
)
filosofici indiani composti in lingua sanscrita a partire dal IX-VIII secolo a.C. fino al IV secolo a.C. (le quattordici
Upaniṣad vediche) anche se progressivamente ne furono aggiunte di minori fino al XVI secolo raggiungendo un
numero complessivo di circa trecento opere aventi questo nome. Trasmesse per via orale, furono messe per iscritto
per la prima volta nel 1656 quando il sultano musulmano Dara Shikoh (1615-1659) ordinò la traduzione dal sanscrito
al persiano di cinquanta di esse e quindi la loro resa in forma scritta.
2La lingua sanscrita (anche sanscrito da saṃskṛtam, in devanagari) è una lingua
ufficiale dell'India appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee. Da essa derivano molte lingue moderne del
paese (prima e più diffusa tra tutti l'hindi). Il termine sams-kr-ta significa, nell'antica lingua, "perfezionato" e può
essere reso col latino con-fec-tus (la radice kṛ del sanscrito corrisponde alla radice fac, es. facio, del latino).Il ruolo di
questa lingua nella cultura indiana è simile a quello del latino e del greco antico in Europa. In sanscrito furono
composti molti testi classici, ad esempio i Veda. Se ne hanno due versioni, poco divergenti: il sanscrito vedico ed
il sanscrito classico, più tardo. È una delle 22 lingue ufficialmente riconosciute dall'allegato VIII della Costituzione
dell'India.
3 Gyaneshwara: Santo indiano vissuto nella zona del Maharastra (india) tra il 1275 e il 1296
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4 Nargol è una spiaggia di grande bellezza, con candida sabbia punteggiata da alberi di casuarina, palme, pace e
silenzio difficili da trovare altrove in India.
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5 Lo Yoga Sūtra (devanagari: "aforismi sullo Yoga") di Patañjali è un testo filosofico indiano risalente ai primi
secoli, ritenuto fondamentale nello Yoga darśana, uno dei sei sistemi ortodossi dell'induismo.
6 Patañjali (devanagari ) è collocato nel II secolo a.C. Oltre le leggende, nulla si conosce della sua vita se
non l'unica opera a lui attribuita, gli Yoga Sūtra, testo fondamentale dello Yoga darśana, e che contiene riferimenti
alle scuole del Grande Veicolo del Buddhismo: con ogni probabilità la sua stesura finale va dunque collocata fra il
V e il VI secolo d.C.
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Una volta finito il pediluvio; sciacquare bene i piedi con l'acqua pulita, asciugarli,
versare l'acqua della bacinella nel WC e lavarsi le mani.
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Quindi, quando lo Spirito pulsa nella vostra mente conscia, nella vostra mente conscia,
allora è una personalità auto-realizzata. Ma nell'inconscio è lì, tutto il tempo funziona.
In realtà lo stesso Spirito viene fuori. È grande quanto il tuo pollice. Ma puoi contenere
il pollice nel tuo cuore. Questo è il riflesso di Dio Onnipotente dentro di noi, perché il
cuore riceve quell'immagine dentro di sé, pulsa e sta emettendo la Conoscenza
attraverso il nostro inconscio. Lo spirito è un essere inconscio finché non otteniamo la
realizzazione. Una volta che siamo realizzati noi diventiamo consci dello spirito che
inizia a emettersi e pulsare.
E cos'è lo spirito? È Dio Onnipotente stesso, in una forma in miniatura, che si riflette in
noi, più puliamo il nostro cuore, che rappresenta tutti i sette chakra dentro di noi. Ci
sono sette aure attorno al nostro cuore. Tutti i sette chakra che sono qui nel Sahasrara, i
posti sono lì, e tutti i sette chakra che sono lì dentro di noi hanno sette aure intorno al
nostro cuore e quando tutti sono puliti, assolutamente puliti, puri, integrati poi inizia
l'emissione completa, di quelle vibrazioni.
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