Corso di

Ayurveda in pratica
Lezione 10
I TRE GUNA
Di cosa parleremo:
- La natura della mente, secondo la filosofia ayurvedica
- Come promuovere la nostra crescita personale e spirituale

3
 I GUNA E LA MENTE
L’uomo è il microcosmo, creato ad immagine e somiglianza
del macrocosmo, con la stessa materia fisica e spirituale.
I cinque elementi di cui è composto il macrocosmo
determinano la costituzione fisica dell’uomo.
Il cosmo è governato da tre forze intelligenti chiamate Guna:
Sattva, Rajas e Tamas.
I tre Guna determinano la costituzione psicologica
dell’uomo: Manas Prakruti.

4
 SATTVA
Letteralmente significa «punta dell’Essere».
E’ la luce primordiale, che genera la materia. Nella Bibbia e nei testi
sacri indiani si narra che Dio, attraverso la parola, crea la luce.
Sattva è un’energia sottile, che stimola il risveglio e la crescita spirituale.
Quando nella coscienza umana prevale Sattva, vi è chiarezza mentale,
creatività, apertura all’apprendimento e alla conoscenza.
La persona sattvica ha un carattere armonioso e si prende cura del proprio
corpo spontaneamente. Coltiva pensieri positivi ed è generosa e amorevole
col prossimo.

5
 RAJAS
Letteralmente significa «essere eccitato».
E’ la materia generata da Sattva.
Rajas è il pulsare della vita, l’energia in movimento.
Quando prevale nella mente umana, la coscienza è attiva e piena di
energia, con propensione al cambiamento e alla turbolenza.
La persona Rajasica, infatti, è piuttosto agitata e tende a bruciare la
propria energia nella costante ricerca di appagamento immediato.
Prevalgono in essa l’impazienza e l’intolleranza.
Rajas è la forza della passione, che prima o poi può mutare in
sofferenza.

6
 TAMAS
Letteralmente significa «essere contratto».
E’ la degenerazione dell’energia creata da Rajas, rappresenta l’inerzia, la morte.
E’ un’energia pesante, oscura, che annebbia e confonde.
E’ la forza di gravità che conduce verso il basso e provoca immobilità e
dissoluzione.
Quando prevale nella mente umana, la coscienza inerte, immersa nel torpore. La
persona Tamasica è incline all’inerzia. Spesso non consapevole dei blocchi
psicologici che la caratterizzano, tende ad accettare il suo destino senza cercare
soluzioni ai propri problemi. Quando Tamas prevale, la persona tende ad essere
introversa e chiusa al mondo esterno.
Tamas porta all’isolamento, alla decadenza e alla dissoluzione.

7
I TRE GUNA E LA VITA QUOTIDIANA
La vita quotidiana, con i suoi ritmi frenetici e le numerose fonti di preoccupazione, tende ad aumentare Rajas.
La depressione, la vita sedentaria, l’avidità e la tendenza a procrastinare, tendono ad aumentare Tamas.
L’Ayurveda consiglia alcune semplici pratiche da integrare nella routine quotidiana, per nutrire Sattva.

- Al mattino, appena svegli, ringraziare per avere aperto gli occhi e per la nuova giornata a disposizione.
- Dedicare qualche minuto alle tecniche di respirazione o ad un’attività fisica leggera.
- Ascoltare musica con contenuti positivi
- Consumare frutta, cereali, verdura e alimenti freschi.
- Scegliere compagnie in sintonia con la propria natura e i propri valori.
- Quando si presentano stati d’animo negativi, considerarli come condizioni passeggere, senza giudicarli o
combatterli, bensì mantenendo un certo distacco.
- Prima di coricarsi, evitare programmi televisivi troppo violenti o musica troppo forte.

8
I TRE GUNA, LE MANIFESTAZIONI DELLA VITA

Se l’uomo tende a classificare Rajas e Tamas come manifestazioni negative

della coscienza e pertanto da esorcizzare, la saggezza ayurvedica ci insegna
che Sattva, Rajas e Tamas sono tutte manifestazioni della vita, pertanto
indispensabili. Si alternano e si succedono.
Il vero equilibrio sta nell’accettazione di ogni momento ed ogni fase della
vita, senza identificarsi con esso, bensì identificandolo come condizione
passeggera e necessaria al proprio percorso di crescita spirituale.

9
LA SPIRITUALITA’ NELLA VITA QUOTIDIANA
L’Ayurveda considera l’uomo come essere spirituale.
Per questa ragione, la realizzazione spirituale di ogni essere umano si
concretizza nello svolgersi della vita quotidiana
e si regge su quattro pilastri:
1. La ricerca del benessere psicofisico. Compiere le giuste scelte
quotidiane per mantenere il corpo e la mente in buono stato.
2. La soddisfazione personale. Individuare i propri talenti innati, le
proprie qualità e coltivarli, utilizzandoli con sincerità e con generosità
per migliorare la propria vita e quella degli altri.

10
LA SPIRITUALITA’ NELLA VITA QUOTIDIANA
3. Il rapporto con gli altri. La vita relazionale è un aspetto fondamentale
nella vita dell’uomo. Per questa ragione, deve essere sana e proficua. Per
coltivare relazioni sane, occorre comprendere due presupposti
fondamentali: In primo luogo, tutti gli esseri umani sono espressione della
stessa sostanza spirituale e ognuno possiede, potenzialmente, le qualità
che cerca negli altri. Coltivare rapporti con persone positive, per le quali
proviamo ammirazione, promuove la nostra crescita personale e stimola
la ricerca delle stesse qualità positive dentro di noi. Allo stesso modo,
quando giudichiamo negativamente i difetti altrui, dobbiamo riflettere
sulle nostre mancanze. Infine, è bene ricordare che le relazioni sane sono
prive di dipendenza e di desiderio di prevaricazione.

11
LA SPIRITUALITA’ NELLA VITA QUOTIDIANA
4. Sperimentare la propria vera natura. Una volta liberi dagli impedimenti
accumulati nelle fasi precedenti, ci si può dedicare alla dimensione
spirituale. Divenire spirituali significa, appunto, sperimentare la propria
vera natura. Essa è composta da ciò che rimane inalterato dentro di noi,
che ci rende stabili, luminosi, eterni. Con la consapevolezza di essere
scintille di un fuoco universale e pertanto di non rappresentare soltanto il
corpo, la mente e i pensieri con cui ci si identifica e ci si autolimita. Con
questa consapevolezza possiamo raggiungere lo stato di beatitudine
(Ananda), che non dipende da niente e da nessuno, che nasce
spontaneamente dal nostro animo e che permette di godere della vita,
indipendentemente dagli eventi e dalle circostanze.

12
Fine Lezione

GRAZIE