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eslie KaminoII ha insegnato yoga per oltre


trent'anni, e continua ancora oggi nel suo
stuuio sulla :6esima Straua a Manhattan.
Ogni setti mana schiere ui stuuenti riempiono
la sala, ansiosi ui ascoltare e sperimentare il suo
sapere. KaminoII autore uel libro ui anatomia
che in \SA viene utilizzato in ogni corso ui Ior-
mazione insegnanti, Yoga Anatomy" ua pochi
mesi pubbl icato anche i n Ital ia ua Cal zetti e
Mariucci (vedi box pag.72). I got you unuer my
skin, cantava Frank Sinatra, e le immagini uel
libro ui KaminoII, che ha scritto in collaborazione
con la terapeuta uel movimento Amy Matthews
e con l'il lustratrice meuica Sharon Ll lis, mostra
proprio questo: P\`NP{`\aa\YN]RYYR. Per ogni
asana, inIatti, illustra quali sono i muscoli attivi
e stimolati, qual i sono le leve tra le ossa, come
Iunziona la Iorza ui gravit uurante un Saluto al
Sole. Si inuaga il meccanismo uel respiro e anche
quel lo cel lulare, ua una prospettiva yogica. el
primo capitolo, per esempio, i concetti ui shtira/
sukha e prana/apana sono metaIora uel Iatto che,
come la cellula, anche un essere vivente ueve avere
contenimento e permeabilit, rigiuit e plasticit,
persistenza e auattabilit, spazio e contorni. In-
contriamo Leslie al la lezione uel mercoleu.
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LESLIE KAMINOFF, UNO TRA GLI INSEGNANTI AMERICANI
PI RICHIESTI DEL MOMENTO RIVELA IL SUO PERCORSO
LAICO, ALLA RICERCA DI UNA SPIRITUALIT MATERIALE
testi e foto di Francesca Magnani
Y J OTTOBRE 2011
Come hai scoperto lo yoga?
Volevo danzare, ma ero maldestro e scoordinato.
Cercavo qualcosa di diverso, che mi permettesse di
immaginare di nuovo il mio corpo. Nel 1978 ho fatto
la mia prima lezione di Sivananda Yoga, nel 79 ho
seguito il Teachers Training con loro, e nell81 e 82
ho gestito il loro centro di Los Angeles, su Sunset
Boul evard. Non ho mai avuto un buon rapporto
con il percorso di studi formal e, ma l o yoga era
perfetto per me. Mi metteva in comunicazione
diretta con qualcosa da cui potevo imparare
subito, senza intermediari : il mio corpo. Poi,
nel 1987 ho i ncontrato T.K.V. Desi kachar, i l mi o
mito. Ho studiato con lui. Lo yoga sempre stato
il mio unico lavoro.
Che tipo di yoga insegni?
Mi piace definirmi educatore e non terapeuta
o maestro. Lo yoga che i o i nsegno l o def i ni sco
razionale per dif ferenziarlo da altri approcci e
perch io non credo che questa disciplina va-
da necessariamente ed esclusivamente legata
alle sue radici indiane. Mi spiego meglio: i primi
yogi erano pri ma di tutto persone con un corpo
da ossigenare, corpi con pensi ero e respiro che
dovevano avere a che fare con la forza di gravit. Gli
insegnamenti antichi risuonano in noi solo perch
sono applicabili alla nostra realt. Non sono una
persona mistica. Sono ateo, e non sento il bisogno
di estendere il mio concetto di spiritualit oltre il
piano materiale. La spiritualit, come la intendo
i o, deri va dal mi o spi ri to, ossi a i l mi o respi ro,
l a forza vi t al e che non posso f ermare. Non ho
bisogno di una di vinit, di un altare. Ho bisogno
di pelle, ossa, del mio diaframma. Non ho scelta:
devo respirare. Ma la mia scelta : come mi rela-
zi ono a questo fatto? Si amo tutti all a ri cerca di
una vita migliore, con minore sofferenza. Le nostre
scelte riguardano il cibo che assumiamo, la gente
che frequentiamo, i limiti che ci diamo e lenorme
libert che possiamo trovare allinterno di essi. Il
maestro sempre il respiro.
A ew York le sue lezio-
ni sono Irequentate non
solo ua yogi, ma anche ua
ballerini, attori, gente che
Ia uel corpo la sua proIes-
sione. La uanzatrice Lllis
\oou racconta: Conosco
Leslie ua oltre vent'anni,
ho manuato ua lui tutti i
ballerini che sono passati
ualla mia compagnia. Fac-
cio un'ora settimanale ui
bouy-work con lui e un'ora
ui gyrotonic con la sua as-
sistente. uiIIicile spie-
gare in che cosa consisto-
no le sue manipol azioni
sul lettino, uevi provarlo.
egli anni ho conosciuto
molti terapeuti uel movi-
mento, e YbVY\N[[\cR_\
a_N^bRYYVPURUN[[\b[N
cR_N c\PNgV\[R b[ aN
YR[a\V[[Na\]R_VYY\_\
ZR`aVR_R. Molte persone
che conosco hanno avu-
to uno sblocco" emoti-
vo. Lopo un' i ncont r o
con Lesl i e escono ua l
suo stuuio riuenuo o i n
lacrime. A me non mai
successo, ma ogni volta
qualcosa accaue ui pro-
Ionuo eu esplosivo nel le
Iibre uel corpo. Pensa che
non uevo prenotare una
sessione con lui prima ui
una perIormance, perche
non saprei come gestirne
i l risultato, i mprevisto.
PreIerisco incontrarlo a
riuosso uel week-enu.
TESTIM
O
N
IA
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LA SPIRITUALIT DERIVA
DAL MIO SPIRITO:
IL MIO RESPIRO,
LA FORZA VITALE CHE NON
POSSO FERMARE
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5 CONSIGLI PER
GLI INSEGNANTI ITALIANI :
1) La funzione vince sulla forma. D indicazioni
basate sulla funzione pi che sulla forma esterna.
Privilegiando la nozione che una posa ha una sua
forma ideale, si dimentica che nessun asana esi -
ste senza il corpo di un singolo individuo. Se il
maestro persegue una forma ideale irraggiungibile,
lo studente si domanda in continuazione cosa ha
fatto di sbagliato.
2) Sii colui che accoglie. Anche i maestri pi
bravi, a volte, fanno questo errore. Lesperienza
di uno studente non mai sbagliata, perch
la sua, non la tua. Una lezione il momento in cui
lo studente ha del tempo per s, non per farsi dire
ci che in quel momento dovrebbe sentire.
3) Dopo un asana impegnativo. Invece di imporre
le classiche contro-asana, lascia allo studente
(o a te stesso, se non insegni) qualche minuto per
fare qualcosa di cui il corpo ha bisogno, basato
sulla sensazione di ognuno.
4) Limportanza di krama (per i pi esperti). Kra-
ma significa passo. Assegna un asana avanzato e
lascia che sia lo studente ad arrivarci con una serie
di posizioni preparatorie che decide lui.
5) Difendi la libert. Bandisci le parole giusto e
sbagliato quando spieghi unasana e soprattutto
il respi ro. Lo scopo dell o yoga essere li beri, e
non fare le cose nel modo giusto. Scegli, quindi, la
libert e abbandona la logica e la convinzione
che esista un modo corretto.
LIFESTYLE
lintervista
REPORTAGE
DI UNA LEZIONE
Parte uei corsi quotiuiani sono volti au as-
sistere stuuenti con particolari problemi,.
Succeue che Leslie sceglie uno stuuente-
mouel lo ua anal i zzare. Cl i altri al l ievi
osservano e interagiscono con uomanue.
A Jul ie, KaminoII, chieue ui camminare
avanti e inuietro per il lustrare le uinami-
che, le abituuini, e in questo caso, i movi-
menti che hanno uanneggiato i legamenti
uel suo ginocchio sinistro Iino a provocare
la Irattura uel perone. Li Julie nota subito
le punte uelle uita uei pieui, sono bianche
al l'inizio uel la sua uimostrazione, e rosee
uopo un'ora ui esercizi: Hai bisogno ui
grounui ng" (ui rauicarti) - uice - Solo
con il contatto con la 1erra possiamo ve-
ramente camminare eretti e aprire la cassa
toracica, sperimentare il monuo. Lopo un
esercizio, semplice, una camminata a occhi
chiusi in cui, senza l'ausilio uel la vista, il
corpo cerca ui posizionarsi nello spazio in
un altro mouo, Leslie chieue: Che cosa hai
provato:, e Julie risponue: A ogni passo
temevo che mi Iacessi inciampare e che gli
altri scoppiassero a riuere. Rivela cos un
trauma uel la sua inIanzia (i Iratel l i mag-
giori che la torturavano" prenuenuola in
giro) che si riI lette sul la sua postura. Ma
KaminoII non ha pretese ui psicologia spic-
ciola, a luiV[aR_R``NPURY\`]V_Va\]_R[QN
]\``R``\QRYP\_]\. 1i senti cos - uice
- perche questa tua paura ha strutturato nel
tuo corpo uei meccanismi che il tuo siste-
ma nervoso ritiene siano ui sopravvivenza.
In classe non c' pericolo che io ti Iaccia
cauere apposta, i l tuo corpo gi pro-
grammato" cos. Sta a noi uimostrare che
queste tecniche ui sopravvivenza sono ob-
solete, sono legate a un altro tempo. Siamo
tutti uei sopravvissuti: se in questo preciso
istante non sei nel la Iossa, o in galera, sei
un sopravvissuto, eu il tuo corpo che ti ha
portato qui. Io PR_P\QVSN_NOON[Q\[N_R
^bRV_VS YR``VV[c\Y\[aN_V che si attivano
quanuo c' percezione ui pericolo, ma i l
pericolo non c' pi! Sono quei movimenti
che portano stress al le giunture e ai mu-
scoli e uisturbi uel la postura
Come mettere in pratica i tuoi insegnamenti?
Hai degli esercizi che possiamo applicare fin
da oggi e che integrano il tuo libro, che per
lo pi descrittivo?
Durante lultima lezione del ciclo di anatomia ho
consegnato ai miei studenti e insegnanti un dono
di f i ne corso: un documento che i n di eci punti
ri assume i mi ei suggeri menti per una prati ca i n
cl asse i ndi vi dual i zzata e basata sul respi ro. Ho
buttato gi questi appunti in aereo - stavo andando
a Los Angeles per parlare alla conferenza S.I.T.A.R.
- per chiarirmi le idee. A quel tempo ero arrivato a
unimpasse: a mano a mano che imparavo sempre
pi di anatomia, e che approfondivo la mia tecnica
di osser vazi one del corpo e dei movi menti , mi
rendevo conto che quel l a era di ventata l uni ca
cosa che facevo! Le mie l ezioni erano di ventate
cl i ni che, non ri usci vo pi a di ri gere un gruppo.
Ero affascinato dalle particolarit individuali e per
esempio durante un asana fermavo in continuazio-
ne la classe e usavo uno studente come llustra-
zi one vi vente dell e mi e istruzi oni. I n seguito, e
basandomi su questi principi, ho imparato di nuovo
a insegnare a un gruppo. In fin dei conti la pratica
sempre responsabilit individuale; con questi
accorgimenti possibil e fornire una struttura e
lasciare al contempo spazio alla gente.
DA LEGGERE
Leslie Kaminoff
YOGA ANATOMY
Calzetti Mariucci Editori
` 25,00
LA VITA NEL RESPIRO
ewyorkese uoc, Leslie KaminoII uiviue il suo
tempo Ira la citt e la campagna: vive tra Y e
Creat Barrington, Massachusets, con la moglie e
i tre Iigli. Consulente ui Yoga Journal e uel ew
York 1imes, ha Ionuato il Breathing Project",
uove i nsegna pratiche yoga personal izzate e
basate sul la respirazione. KaminoII tiene re-
golarmente alcune lezioni, e il nuovo semestre
comi ncia a settembre. on pi necessario
essere a ew York per assistervi: ua qualche
mese possibile seguire il corso online - ogni
lezione registrata e trasmessa.
www.breathingproject.org
www.yogaanatomy.org
www.elliswooddance.net
Y J OTTOBRE 2011 7 2

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