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Il sentiero interiore
Manuale pratico di EFT-I (Tecniche Integrate di
Libertà Emotiva), la tua guida per connetterti
all’Essenza e allenarti alla Sovranità Interiore.
prefazione.................................................................................................................. 3
introduzione ............................................................................................................. 7
avvertenze .............................................................................................................. 10
conclusione ............................................................................................................ 51
l’autore ..................................................................................................................... 52
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Ci sei nel tuo sguardo?
Prefazione
Salute a te! Questo manuale nasce in concomitanza di un anniversario. Fu
nel 2003 che, durante un viaggio negli USA, incontrai EFT. Oggi, dopo dieci
anni passati a praticarla su di me e ad insegnarla a moltissime persone,
posso tirare delle somme. Sono molto diverso dal “ragazzino quasi
trentenne” alla ricerca di uno strumento per risolvere una serie piuttosto
nutrita e variegata di problematiche.
Mai avrei pensato, in quella torrida estate di inizio millennio, di dedicarmi
con tanta passione alla diffusione di uno strumento di auto-aiuto e di
sviluppo dei potenziali. Anche perché, parliamoci chiaro, il primo ad avere
bisogno d’aiuto ero io. Va bene che non avevo vissuto alcun evento
esageratamente doloroso, né separazione forzata dagli affetti, nessuna
guerra o pulizia etnica, e da bambino le uniche attenzioni intime le avevo
ricevute da coetanee durante il gioco del dottore. Però avevo avuto
anch’io le mie delusioni, rabbie, sensi di colpa, paure, insomma il corredo
emozionale di ogni essere umano, mixato in modo unico. Quindi, appena
appreso il metodo lo applicai immediatamente su di me, e questo portò a
galla tanti eventi dolorosi (o per meglio dire, vissuti e archiviati come tali)
che avevo dimenticato. Uno dopo l’altro sono stati debitamente
armonizzati, ed il processo continua ancora oggi poiché ogni tanto, pensa,
ne saltano fuori di nuovi.
Come ho avuto modo di scoprire durante questo percorso di vita, la mia
Essenza aveva una serie di “blocchi d’espressione”, delle regole inconsce
che limitavano la manifestazione della magnificenza umana. In pratica, se
avevo un potenziale 100 mi esprimevo al 10. Suona familiare, vero?
Anche tu pensi di essere molto di più di quanto manifesti nel mondo,
nella vita che quotidianamente esprimi. Se non lo pensi, se credi di aver
raggiunto la “completezza”, sei probabilmente ad un livello di repressione
di te molto elevato. Quale che sia la tua attuale condizione, ti invito a
porti queste due domande: “Ci sono, nel mio sguardo?”; “Chi c’è, nel mio
sguardo?”. Parlo di sguardo poiché in varie tradizioni, gli occhi sono lo
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specchio dell’anima. E quando parliamo di sviluppo dei potenziali
parliamo di anima. Per la precisione, di costruirne una. Intendo con
questo l’utilizzare il tempo di vita per realizzare la magnificenza intrinseca
nell’essere umano come seme, ovvero in potenza. Passare dal progetto al
palazzo, dal copione al film. Penso che ogni essere umano abbia lo scopo
di manifestare ed espandere consapevolezza, nel modo unico e
irripetibile che appartiene esclusivamente a lui, o a lei. In un mondo che
tende a rendere tutti uguali, a standardizzare idee, desideri e obiettivi,
viaggiare verso il proprio centro è un atto profondamente rivoluzionario.
In effetti, è l’unico atto che tu possa realmente compiere. Tutto il resto è
automatismo, meccanicità. Per tutto il resto non vi sono sforzi coscienti
da compiere, basta seguire la corrente.
Se senti, o anche solo intuisci, che la tua vita su questo pianeta abbia un
senso, significa che sei sufficientemente in contatto con la tua Essenza da
ascoltarne la voce. Bene, ho concepito EFT-I come un amplificatore per la
voce del tuo Centro. Grazie alla pratica quotidiana noterai, nel tempo,
un’espansione della tua coscienza in direzione della Sovranità Interiore.
Niente sarà più come prima.
La disciplina di EFT-I ti aiuterà a far sparire dalla tua vita la lamentela, il
senso di impotenza, la sottomissione, il (pre)giudizio, il senso di
separazione e solitudine. Il tuo “bambino interiore cristallizzato”* sarà
costretto a crescere, e non potrà più infastidirti con i suoi capricci, le sue
paure e le sue accuse.
Le parti separate che ora spadroneggiano e ti portano di qua e di là senza
una reale direzione verranno dissolte, e potrai sentire dentro che sei tu, a
determinare in che modo vuoi impiegare il tuo tempo di vita. Potrai
diventare “la forza che viene da dentro”.
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Anche io, dopo qualche anno di pratica, pensavo di sapere tanto. Invece,
nella mia vita sono comparsi approcci (e persone che li hanno ideati ed
insegnati) che mi hanno aperto ulteriormente la visione. Ho potuto
incontrare il Dr. Willem Lammers e approfondire Logosintesi, che fornisce
la struttura teorica di EFT-I. La collaborazione con il Dr. Di Spazio, e grazie
al prezioso contributo di Giacinto Olivieri, ha portato all’ideazione di
AGER. Ho conosciuto e portato in Italia due mostri sacri delle Tecniche
Energetiche Provocative, il Dr. David Lake e Steve Wells. Ho avviato
collaborazioni con importanti ricercatori, assieme ai quali scandagliamo
l’orizzonte umano per trarne sempre maggiori spunti di crescita. Ho
quindi deciso di dare un nome al bagaglio culturale ed esperienziale
accumulato, che va oltre la classica EFT insegnata ormai in tutto il mondo.
Ho dato una struttura a questa sapienza, ed alla pratica che ne deriva.
L’ho chiamata EFT-I (EFT Integrata).
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Pensa che una mia amica aveva paura di non essere interessante per gli
altri, poiché quando era piccola i genitori tendevano a non ascoltarla e lei
ancora oggi reagiva alle “rappresentazioni cristallizzate” dei genitori. Mi
chiese di fare una sessione di EFT-I, al termine della quale si è ritrovata
con un mondo interiore profondamente mutato. Non solo ha smesso di
ritenersi non interessante, ma ora è consapevole di poter essere utile alle
persone che incontra sulla sua strada.
Bene, per me è lo stesso. Questo manuale sarà per te interessante, ed
utile al tuo percorso di vita. Lo so perché dietro a questo libro c’è un
intento. Tra pochi mesi, forse già tra qualche settimana, ti accorgerai di
una presenza interiore mai sperimentata prima. Inizierai a sentirti
sovrano/a del tuo regno.
Ti guarderai indietro, e sul tuo volto apparirà un sorriso pensando a come
eri in balìa di forze che credevi invincibili, e invece erano semplicemente
una tua ombra.
Anche la farfalla, prima di allontanarsi e volare la sua vita, sorride al
bozzolo che l’ha protetta, e ospitata. Preparati a dispiegare le ali.
Buon viaggio, dentro e fuori.
Andrea Fredi
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INTRODUZIONE
Questo libro ha un intento: risvegliare la tua sovranità individuale. Ciò
può avvenire grazie ad un sapiente utilizzo di vari metodi elaborati negli
ultimi decenni, la cui summa è rappresentata da EFT-I. Il mio è un intento
egoistico: voglio che questo approccio ti aiuti dapprima a desiderare di
essere sovrano/a, e solo in seguito a raggiungere gli obiettivi a te cari.
Perché egoistico? Poiché è mio interesse che quante più persone
smettano di pensare, sentire ed agire come gregge: solo così potranno
avere degli obiettivi reali. Solo chi regna su sé stesso può davvero
focalizzare un intento; gli altri possono pensare di avere desideri e
obiettivi propri, mentre in realtà vengono costantemente manovrati da
chi ha strutture energetiche solide, e conosce le leve per orientare la
psiche. In questo periodo storico, l’attività di propaganda e
manipolazione operata da ristrette oligarchie è particolarmente intensa, e
le nuove tecnologie rendono gli esseri umani sempre più simili a pedine di
un gioco volto alla standardizzazione di idee, bisogni e desideri. In tale
scenario, a maggior ragione ritengo il discernimento e l’indipendenza
caratteristiche necessarie per l’evoluzione del pianeta, compresi i curiosi
bipedi che lo abitano. Quindi, se dieci anni fa ho incominciato a girare per
l’Italia diffondendo la EFT, ora farò lo stesso in Europa e con un intento, a
mio avviso, più maturo ed in linea con “chi” sono diventato. Agire
nell’individuale per influenzare il sociale.
Questo libro è anche inteso come percorso introduttivo alla teoria ed alla
pratica di EFT Integrata, perciò troverai informazioni molto diverse
rispetto a quelle che ho divulgato anni fa. Se hai letto “Il Codice del
Benessere” (2004) riconoscerai che molto è cambiato in questi anni.
Se non lo hai letto, ti consiglio di farlo. Quantomeno “Il Nuovo Codice del
Benessere” (2010), poiché contiene indicazioni teoriche e pratiche che ho
evitato di ripetere nel presente manuale.
Seguire l’ordine dei capitoli è consigliato (ma se anche non lo fai va bene
lo stesso) soprattutto se questo è il primo incontro con il metodo.
Con il tempo scoprirai che EFT-I fluisce, e agisce, quanto più riesci ad
osservarti mentre vivi le diverse situazioni che senti problematiche.
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In pratica: osservo il disagio ed esprimo tutto ciò che penso e sento
mentre attivo i punti sui meridiani. Questo mi conduce ad una progressiva
dis-identificazione dalla tematica e dalla mia conseguente reazione.
L’energia collegata ad essa passa da una condizione di stasi ad una
dinamica. Un ventaglio di opzioni si apre, laddove c’era una scelta che
appariva obbligata. Soprattutto, focalizzo l’attenzione sulla
consapevolezza che la situazione che genera disagio è una mia
emanazione, proviene da me.
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partiamo dalla forma mentis che è tutto una nostra emanazione, anche se
inconscia. Consideriamola uno specchio che ci mostra parti di noi ancora
ignote, o comunque separate. Il nostro essere propaga onde nel plasma
spaziotemporale, ed esso si adegua manifestando persone, luoghi,
situazioni in accordo con le onde che emettiamo. Se anche ci sembra
impossibile, facciamo uno sforzo! Facciamo finta che sia così, e agiamo a
partire da questa idea. Automaticamente ogni persona che ci da fastidio,
ogni situazione, ogni evento del passato e fantasia del futuro diventa
occasione di espansione della consapevolezza.
“Conosci te stesso” era scritto all’entrata dell’Oracolo di Delfi, in Grecia.
Guardando il mondo conosco me stesso, e così perdo anche il bisogno di
cambiarlo. Curiosamente, quando smetto di avere bisogno di cambiare il
mondo (le persone, le situazioni, il passato, il futuro) esso tende a
mutare, ad armonizzarsi. Si aprono finestre là dove c’erano muri.
La mia coscienza torna nel presente (il corpo già vi si trova) e finalmente
si siede sul trono che le spetta. Da lì, crea l’istante.
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AVVERTENZE
Le informazioni contenute in questo e-book sono di natura didattica e
sono fornite solo come informazioni generali. EFT-I è un approccio
relativamente nuovo e la misura della sua efficacia, così come i rischi ed i
benefici non sono conosciuti completamente. Il lettore è d’accordo
nell’assumersi ed accetta la piena responsabilità per ogni e qualunque
rischio associato alla lettura di questo e-book e nell’utilizzo di EFT-I come
risultato. Il lettore comprende che se lui o lei sceglie di utilizzare EFT-I,
emozioni o sensazioni fisiche o memorie irrisolte potrebbero emergere.
Ciò potrebbe essere percepito come effetto collaterale negativo.
Materiale emotivo potrebbe continuare ad emergere dopo l’utilizzo di
EFT-I, indicando che altre tematiche necessitano di essere valutate.
Memorie in precedenza vivide e dolorose potrebbero dissolversi,
limitando la capacità di fornire testimonianze legali dettagliate riguardo
accadimenti traumatici.
Le informazioni presentate in questo testo non sono intese a
rappresentare che EFT-I sia utilizzata per diagnosticare, trattare, curare, o
prevenire alcuna malattia o disordine psicologico. EFT-I non sostituisce un
trattamento medico o psicologico. I casi presentati in questo testo non
costituiscono alcuna garanzia o predizione riguardo ad alcun risultato
nell’utilizzo individuale di EFT-I per alcuna particolare problematica.
L’autore non fornisce alcuna garanzia o predizione riguardo alcun
risultato derivante dall’utilizzo di EFT-I per alcuna particolare
problematica. Le informazioni presentate in questo e-book sono solo per
il tuo uso personale.
Per poter utilizzare EFT-I con altri, è consigliabile divenire
sufficientemente formato sull’argomento. Sebbene i materiali ed i link ad
altre risorse siano forniti in buona fede, l’accuratezza, la validità,
l’efficacia, la completezza, o l’utilità di qualunque informazione qui
contenuta, così come in qualunque pubblicazione, non possono essere
garantite. L’autore non accetta alcuna responsabilità per l’utilizzo
corretto o meno delle informazioni contenute in questo e-book. Consiglio
di cercare consulenza professionale appropriata prima di praticare
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qualunque protocollo od opinione espressi in questo e-book, e prima di
prendere qualunque decisione riguardo alla salute. Se qualsiasi corte
legifera che qualsiasi parte di questo Disclaimer sia invalida, il Disclaimer
sta come se queste parti fossero tolte. Continuando a leggere questo
testo sei d’accordo con quanto sopra.
AVVERTENZE BIS
Questo libro non è stato canalizzato, bensì è frutto dell’ingegno e
dell’esperienza di un essere umano chiamato Andrea. Nessuna entità
spirituale ha dichiaratamente ispirato questi versi, tuttavia grazie al
Copyright Creative Commons anche i Maestri, gli Angeli, le Fate ed i
Folletti potranno far circolare liberamente questo libro all’interno dei
mondi spirituali e non, ovviamente ricordandosi di attribuire all’autore la
paternità dell’opera. Quindi che tu sia umano o altro, sappi che puoi:
e non puoi:
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aramaico con inflessioni mandarine mentre il traduttore ha un attacco di
otite, è opportuno attendere un suo messaggio rimanendo in equilibrio
sull’alluce del piede sinistro, ma solo se nelle 13 ore precedenti si è
incontrato un unicorno parcheggiato in doppia fila. Se sprovvisti di guru, è
d’uopo procurarsene uno, anche di seconda mano. Al mercato di Bombay
si trovano ottime occasioni a prezzi modici, ed effettuano anche
spedizioni internazionali.
Se l’allergia permane si consiglia di inviare l’ebook alla propria lista di
contatti, chiedendo loro di leggerlo e fornire un’opinione. In caso di
valutazione negativa, meglio attenersi al loro insindacabile giudizio e
seguire il proprio istinto gregario. Potrebbe di conseguenza essere
necessario sospendere la lettura a tempo indeterminato, e dimenticare
per sempre questo manuale.
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CAPITOLO I: Muovere energia
Per produrre qualsiasi cambiamento, il primo passo è la consapevolezza
della situazione attuale e di ciò che la determina: ecco perché è
necessario guardare da vicino ciò che limita la manifestazione dei nostri
meravigliosi potenziali: l’energia congelata in rappresentazioni.
Fino a quando parte della nostra energia rimane cristallizzata in ciò che
abbiamo vissuto (memorie), ciò che abbiamo temuto o sperato di vivere
(fantasie), e ciò che crediamo vero (credenze), non possiamo orientarla
verso la creazione della vita che intendiamo vivere. Non solo, l’energia
cristallizzata ci impedisce anche di sapere ciò che vogliamo, e ancor meno
di attivarci per crearlo. Una persona con buona parte della propria
energia congelata vivrà come un automa, non si porrà domande, sarà
come una palla durante una partita di calcio. La capacità di orientarsi ed
orientare passa forzatamente dalla liberazione della propria energia
(consapevolezza), favorendone nuovamente la circolazione.
L’idea di base è che ci siano essenzialmente due manifestazioni
dell’energia: in flusso o statica.
Un po’ come l’acqua che rimane tale pur variando di stato (vapore,
liquido, ghiaccio). Entrambe le manifestazioni sono necessarie ed
imprescindibili, poiché un mondo di solo flusso sarebbe senza forma,
mentre uno di sola stasi sarebbe immobile, congelato. Il mondo di solo
flusso è, verosimilmente, ciò che gli umani intendono per divino, assoluto.
Probabilmente, una dimensione non assoggettata ad alcuna legge.
L’energia fluisce, poi si cristallizza in una forma, infine torna a fluire in
quella che molti poeti hanno descritto come danza dell’Universo. Come
suggeriva Julian Huxley: “L’uomo è l’evoluzione che diventa cosciente di
se stessa”.
Perciò ogni istante della vita di un essere umano contiene il potenziale
per esprimere consapevolezza. Proprio perché potenziale non avviene da
sé, è necessaria una intenzione unita alla capacità di andare oltre i
meccanismi automatici di espressione della vita, i quali sono disegnati
secondo linee di minor resistenza. La paura di parlare in pubblico, il
timore di rivolgersi agli sconosciuti, il protrarre indefinitamente il senso di
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colpa, il ritenersi indegni dell’abbondanza sono pensieri (e di conseguenza
comportamenti) automatici, ovvero avvengono senza la nostra volontà.
Sono reazioni a rappresentazioni congelate le quali ci governano (anche
se per certi versi ci semplificano la vita) finché non ci accorgiamo della
loro presenza, e le dissolviamo.
Durante la nostra esistenza apprendiamo a rispondere ai diversi stimoli e
creiamo rappresentazioni di tutto ciò che incontriamo o pensiamo, siano
esse persone, luoghi, situazioni, idee.
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l’osservarci mentre svolgiamo funzioni automatiche ci permette di
migliorarle ulteriormente
Questo è il cuore del divenire maestri in ogni pratica, dal dipingere al tiro
con l’arco: far sì che avvenga, ed osservarci mentre accade.
Riassumendo, collezioniamo rappresentazioni di qualsiasi cosa viviamo, e
ci facciamo guidare da esse senza accorgercene. Finché sono adeguate a
ciò che stiamo vivendo, e sono in linea con il nostro cammino terreno,
tutto bene. Il casino inizia (molto presto) quando le rappresentazioni sono
distorte e agiscono come specchi deformanti. Ciò avviene quando viviamo
un evento e non abbiamo sufficiente consapevolezza e/o informazioni per
comprenderlo e gestirlo.
Per esempio: siamo bambini, e un genitore normalmente amorevole si
rivolge a noi con rabbia o scherno. Magari lo fa perché è disturbato dal
mobbing sul lavoro, ma a tre o quattro anni di età non possiamo saperlo.
Questa situazione è per noi fonte di stress, e non abbiamo strumenti
adeguati per gestirlo. A questo punto, creiamo (inconsapevolmente) una
rappresentazione dell’adulto arrabbiato, e una parte della nostra energia
(consapevolezza) viene congelata in essa, come per riequilibrarla. Un po’
come gli atomi che cedono un elettrone per stabilizzarsi.
Avremo quindi una rappresentazione cristallizzata dell’adulto arrabbiato,
che ci permette in qualche modo di gestire la situazione e soprattutto di
sapere come reagire nel caso un evento simile si riproponga.
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sentiamo oggi (magari qualcuno russa come un orco, ma questa è tutta
un’altra storia). Un amico mi ha raccontato che quando era piccolo e si
metteva a letto, vedeva un’ombra sul muro simile ad una testa. Guardava
la finestra, e non c’era nulla. Poi guardava nuovamente il muro, e ancora
l’ombra lo terrorizzava (reagiva alla fantasia che ci fosse un mostro,
poiché la sua consapevolezza di bimbo non gli permetteva di
comprendere la situazione). A un certo punto ha abbassato il ginocchio,
ed ha visto che l’ombra era scomparsa. Era il suo ginocchio! Un aumento
di informazioni e consapevolezza determina un cambiamento nella
percezione del mondo.
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meno polarizzati. Che io sia sempre +, o sempre -, devo comunque
cercare un equilibrio mentre vivo ogni singolo istante. Questo implica che
io sposti potenziali energetici in una direzione o nell’altra, generando una
reazione uguale e contraria. Se sono leggero, reagisco a qualunque cosa
io abbia attratto spostando poca energia, consumando meno. Più la mia
energia è congelata in rappresentazioni disfunzionali, più sono
identificato con ciò che vivo.
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quotidianamente per nutrire tensioni muscolari, paure, lamentele,
rancori, giudizi automatici, sensi di colpa, convinzioni limitanti, e così via:
è normale che arriviamo a sera stanchi, sfiduciati e privi di quel bagliore
negli occhi che denota la presenza di passione per la vita.
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Più pratico il metodo, più vaporizzo rappresentazioni limitanti, più posso
esprimere liberamente la mia Essenza nel tempo e nello spazio.
Inoltre, dissolvere energia congelata presenta notevoli vantaggi. Più la
nostra energia è cristallizzata, più veniamo agiti e orientati da essa, senza
discernimento e direzione consapevole. Il poeta Arthur Rimbaud scriveva:
“Io non penso, sono pensato”. In questa semplice frase ha rappresentato
la realtà di miliardi di umani, pensati e gestiti dai loro mondi congelati
senza che ne siano coscienti. Favorire la transizione della propria energia
(che, lo ricordo, qui è intesa come sinonimo di consapevolezza) da
cristallizzata a fluida permette di orientarla verso ciò che si desidera nel
profondo. Solo così la famosa Legge d’Attrazione può essere utilizzata
consapevolmente ed in modo efficace.
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CAPITOLO II: Veni, vedi, memi!
Caio Giulio non me ne voglia, se utilizzo e modifico la sua celebre
affermazione per presentare una teoria poco conosciuta e molto
contrastata: la memetica. Espressa nel 1976 da Richard Dawkins, nel suo
libro “Il gene egoista”, propugna l’idea che i concetti culturali (ovvero
qualsiasi cosa possa essere compresa da un intelletto) siano simili ai geni
e come tali si propaghino. In pratica, un meme è un’unità culturale che
tende a replicarsi, a mutare e ad essere selezionata. I memi sono i
replicatori che permettono la trasmissione e la mutazione della cultura di
generazione in generazione. Pur essendo controversa e difficile da
verificare sperimentalmente (i geni sono biologici, i memi non lo sono),
oltre che priva dell’aspetto spirituale che ritengo centrale per spiegare la
vita, ho scelto di citare la memetica per introdurre l’argomento-chiave
delle credenze. Con il termine credenza indichiamo un’idea che ha la
funzione di interpretare la vita e l’ambiente, e che permette di gestirli ed
orientarsi in essi. I risultati possono essere molto diversi in base alle
credenze adottate. Possiamo immaginare la profonda differenza di
percezione, sensazione, emozione e comportamento di una persona che
vive con la credenza di essere immeritevole, rispetto ad un’altra che
crede la vita un dono del divino. Infatti le credenze modulano la
percezione sensoriale ed emozionale, il pensiero e di conseguenza il
comportamento. Qualsiasi cosa io creda, tenderò a manifestarla nella vita
poiché i miei pensieri, emozioni, percezioni e azioni saranno orientati a
confermarla. Non solo, l’insieme delle mie credenze (consce e soprattutto
inconsce) è in massima parte costituito da rappresentazioni congelate.
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occupare la corsia destra della strada; se non lo fai, rischi una collisione),
dall’altro ti trovi a credere cose che sono obsolete o manipolate e
soprattutto non risuonano con la tua Essenza: “se ti masturbi vai
all’inferno” (invece se masturbi, puoi far andare in paradiso); “le femmine
sono inferiori ai maschi”; “l’obbedienza è una virtù”; etc.
Il gioco sta nel passare in esame tutte le credenze, anche quelle che
appaiono logiche e accettate dalla società (in alcune comunità è
tradizione recidere il clitoride alle bambine) così come quelle
politicamente o “spiritualmente” corrette. Qualsiasi cosa tu creda può
essere, in toto o in parte, energia congelata, luce riflessa di un lontano
passato dove la consapevolezza era più limitata rispetto ad ora.
Suddito o sovrano?
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lamentela è la modalità preferita di comunicazione e rinforza il senso di
appartenenza; ci si può sentire piccoli e indifesi, proprio come quando si
era bambini; se quelli che vengono eletti nel ruolo di genitori (stato,
istituzioni, partner, capi, guru, mentori, etc.) non agiscono secondo le
aspettative, il suddito può sentirsi tradito e lamentarsi, abilità che ha
ampiamente allenato pensando a ciò che gli hanno fatto mamma e papà:
dandogli un fratello/sorella che gli hanno sottratto il ruolo di primadonna;
non dandoglielo, lasciandolo in una angosciante solitudine; traslocando
da quella casa che amava tanto; restando in quella casa che odiava tanto;
inducendolo ad essere se stesso, quindi privandolo di guida ed esempio;
dicendogli come doveva essere, soffocandolo; et lamentaris in saecula
saeculorum.
Inoltre, al suddito non è richiesta alcuna evoluzione. Può permettersi di
rimanere uguale a sé stesso (e per certi versi anche di acuire le sue
fragilità) seguendo la massa. Nessuno sforzo di espansione della
coscienza, basta sopravvivere e concedersi qualche piacere ogni tanto,
per i più virtuosi condito con una goccia di senso di colpa millesimato.
Il suddito è, in buona sostanza, un dividuo. Apparentemente, una vita più
facile. Poi, alla sua dipartita, la Storia ne perde le tracce. “Chi se ne frega
se non creo un nucleo di coscienza permanente, l’importante è
sopravvivere intanto che sono qui, giusto?”
Ma anche no!
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Ogni giorno è un’occasione per osservarsi ed integrare parti di sé
frammentate. In questo modo si diventa individui.
Individuo: tutto ciò che non si può dividere, frammentare. Tutto ciò che
ha una personalità, una esistenza tutta sua speciale
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credenza assoluta potrà avere effetti a catena in ogni aspetto della vita
(passo da: “Sono un perdente” a “Sono in grado di ottenere ciò che
desidero”), mentre una variazione di credenza relativa porterà
cambiamenti nel suo specifico ambito di pertinenza.
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questa credenza nel mio spazio personale (magari rievocando scene del
passato che l’hanno configurata) e dissolverla praticando EFT-I.
Ricorda: tutto quello che credi plasma la tua realtà.
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praticarla). In questo modo libereremo l’energia cristallizzata in questo
meme e potremo costruircene uno nostro, più consapevole. Ti rendi
conto di quanti memi “infiltrati” ospiti nel tuo sistema psicoenergetico?
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CAPITOLO III: Solve et Coagula
La Vita ci fornisce costantemente strumenti che ci supportano nel
processo di trasformazione interiore: riducendo la quantità di dolore,
rabbia, attaccamento, senso di colpa, giudizio (inteso come sentenza, non
come discernimento che è assolutamente fondamentale per orientarsi),
avidità, paura, lamentela possiamo innalzare le nostre vibrazioni
avvicinandoci a quel “centro di gravità permanente” da molti ambito ma
da pochi effettivamente sviluppato.
EFT-I è dunque uno strumento per ottenerlo; senza di essa, molte delle
idee esposte nei capitoli precedenti resterebbero belle, ma difficili da
raggiungere. Quella che presento ora è la versione di EFT che ho
elaborato dopo un decennio di pratica sul campo, grazie alla preziosa
collaborazione con veri e propri giganti della formazione e della crescita
personale, oltre che allo studio di svariati ambiti della vita umana.
EFT-I si basa sull’antico motto alchemico “Solve et Coagula”, ovvero
“dissolvi il vecchio e potrai generare e consolidare il nuovo” e sul
complesso teorico di Logosintesi (che consiglio vivamente di
approfondire). Il motto ricorda al praticante la necessità di entrare in
contatto con la problematica, sentirne l’effetto sui vari livelli (corpo,
emozioni, mente, spirito) per poi dissolverlo, ovvero favorirne la
transizione da uno stato di blocco ad uno di flusso. Logosintesi (dal greco,
riunire con le parole) spiega come tutto questo accade, e perché.
La fase “Solve” è fondamentale, poiché se non avviene impedisce una
reale attuazione della fase “Coagula”.
Così come l’alchimista poneva il piombo (le emozioni automatiche, prive
di presenza) sotto l’effetto del fuoco per iniziarne la trasformazione in oro
(la consapevolezza, la presenza), così il moderno praticante di EFT-I pone
il proprio vissuto doloroso (sia esso mentale, emotivo o fisico) nel fuoco
della osservazione, per iniziare così il processo di ampliamento della
coscienza.
Se evito il dolore, se lo rifuggo in qualunque modo, esso rimane in me,
magari nascosto ma intatto. Posso fare finta di stare bene, posso anche
ingannare me stesso per anni, ma prima o poi la vita genererà situazioni
che mi porranno nuovamente di fronte ad esso.
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Facendo finta di niente inganno una parte di me stesso/a, ma non la Vita
Fare finta di niente, pensare positivo perché l’ho letto su un libro, dirmi
che “domani è un altro giorno”, sono tutte strategie utili per evitare il
dolore, ma anche la crescita.
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Ad esempio, se passo la giornata a lamentarmi (non importa se solo con
me stesso oppure rompendo i torroni agli altri) o a giudicare a destra e a
manca, come posso anche solo sperare di avere una qualità di vita
migliore? Se non trasformo il terreno (solve sull’abitudine a lamentarmi e
giudicare) non potrò coagulare una realtà di vita più soddisfacente. Il
vecchio terreno darà sempre gli stessi frutti. Un melo non può dare
zucchine (a meno che non si intervenga con la genetica, però poi saltano
fuori cose come gli OGM).
Altro esempio: desidero crearmi un lavoro, ho ottime idee e vorrei
“coagularle” nella realtà. Posso usare EFT-I per favorire questo passaggio?
Certamente, partendo dalla fase “solve”. Vado ad individuare ciò che ha
dato forma alla mia realtà fino ad oggi (credenze, abitudini, posture
corporee, atteggiamenti, idee, patti) ed applico la fase “solve”. Una volta
sperimentato un ampliamento della consapevolezza posso focalizzarmi
sulla fase “coagula”, ovvero utilizzando EFT-I nella sua versione
generativa.
Va da sé che la fase più impegnativa è il “solve”, poiché attuarla significa
lasciar andare la vita alla quale siamo abituati. E l’essere umano si
incatena con le proprie abitudini.
Trova una situazione della tua vita che non ti va, che vorresti cambiare,
che in passato hai cercato di cambiare ma non ha funzionato.
Vivila come se fosse presente (non farai fatica, visto che si manifesta
ancora oggi nella tua vita) e osserva quali pensieri hai, quali emozioni
provi, come sono la tua postura fisica e le sensazioni corporee. Esplora il
tuo spazio personale, ovvero l’area intorno a te dove tutto ciò che
percepisci ti influenza maggiormente.
Chi o cosa emerge? Vedi qualcuno o qualcosa? Senti voci o suoni?
Percepisci presenze? Affiorano ricordi o scene immaginate? Quanto ti è
abituale tutto ciò? Quante volte nella tua vita hai vissuto situazioni simili
a questa, quante volte hai risposto all’ambiente in questo modo, con
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questi pensieri ed emozioni? Annota tutto quello che sale alla tua
coscienza.
Con questo esercizio hai risvegliato un cosiddetto “mondo congelato” o
anche “capsula del tempo”, ovvero una situazione cristallizzata che il tuo
sistema mente-corpo adotta per reagire a situazioni simili che si
presentano nella tua vita. Avrai notato come il tuo umore sia cambiato,
magari la postura, o la lucidità. Quando un mondo congelato viene
riattivato la consapevolezza (ammesso che fino a quel momento vi fosse)
sparisce per lasciare il posto a pensieri, emozioni e sensazioni
completamente automatici. Quando la capsula del tempo viene
risvegliata, l’essere umano diventa simile ad un automa.
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CAPITOLO IV: Nascita di una capsula del tempo
Come nasce una capsula del tempo? Vediamolo insieme, partendo da una
fase della vita particolarmente fertile per la creazione di mondi congelati,
l’infanzia.
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Lasci una parte della tua coscienza/energia in quel preciso istante dello
spazio-tempo
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Nella penombra ho scorto quanto è accaduto, e soprattutto ho sentito le
voci ed i rumori dell’ambiente. Non dormo.
La mia consapevolezza del momento, ovviamente limitata vista l’età, mi
impedisce di comprendere ciò che accade e, nel caso, di intervenire.
Quindi il mio sistema mente-corpo crea una rappresentazione congelata
di tutto ciò che i miei sensi hanno percepito: la vista della suora che scatta
nella penombra; la sua voce; il rumore degli schiaffi; il silenzio ricolmo
della paura di tutti i bimbi. Ad esso si aggiungono le reazioni che ho avuto:
la paura, il blocco del respiro, la fantasia che potesse accadere a me, la
fantasia di “salvare” i miei compagni come un supereroe.
Tutto questo è un mondo congelato, che resterà (a meno che io non lo
dissolva) nel mio spazio personale, ovvero in me o attorno a me.
Questa rappresentazione è fatta della mia energia e anche di quella delle
persone presenti, che viene letteralmente cristallizzata dalla mia
consapevolezza limitata, per poterla in qualche modo gestire.
Tale capsula del tempo resta come un asteroide nella mia orbita, e tende
ad attrarre situazioni simili.
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coscienza che resta congelata non può evolvere, perciò liberandola
ottengo due effetti importanti: ho più energia/consapevolezza a
disposizione, e posso “aggiornare” parti di me che erano rimaste indietro.
Capisci l’importanza di questo modello?
La lascio espandere ed agire, osservando ciò che avviene. Nelle ore e nei
giorni successivi la ripeto, per rafforzare l’intento. Rimango in uno stato di
apertura mentre lascio che la frase muova il plasma spaziotemporale
affinché favorisca ciò che intendo.
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CAPITOLO V: La pratica di EFT Integrata
EFT-I è incentrata sulla trasformazione della coscienza: se non avviene un
cambiamento all’interno, mutare l’esterno sarà vano o effimero. Per
favorire le trasformazioni illustrate ed auspicate nei precedenti capitoli,
due vie si compenetrano. L’attivazione (manuale o mentale) di punti sul
corpo e l’uso di parole (ad alta voce o dentro di sé) che veicolino un
intento. I punti sono una selezione di aree cutanee che connettono ai 14
Meridiani principali, secondo le mappe della Medicina Tradizionale
Cinese. Le parole sono un modo per evocare, sostanzialmente, le idee
espresse nella prima parte del manuale. Utilizzati insieme, questi approcci
permettono di far emergere, focalizzare e trasformare i mondi congelati
presenti nel proprio “spazio di percezione”, liberandolo da inutili fardelli.
Vi è la possibilità di attivare i punti senza pensare a nulla (una metodica
chiamata SET indiretta) e già questo può produrre rilassamento e
benessere. Tuttavia, EFT-I si basa sull’azione attiva del praticante.
In questa fase è importante essere sintonizzati sulla tematica. Lo si può
fare pensandoci, visualizzandola, sentendola nel corpo, ricordandola, e
così via.
Una volta connessi alla tematica si passa a stimolare i punti. Tre sono le
modalità per attivarli:
picchiettamento (leggero)
massaggio (orario o antiorario, a piacere)
leggera pressione o “tenuta” del punto
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rimanere presenti a noi stessi. Inoltre, si è visto che la tecnica funziona
meglio se il corpo è idratato, quindi è opportuno avere sempre dell’acqua
a disposizione. La posizione nella quale eseguire il metodo è ininfluente,
perciò da seduti, sdraiati, in piedi, camminando, correndo, a gambe
incrociate o lanciandosi con il paracadute, va bene tutto.
Applicare EFT-I
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I punti vanno stimolati con due o più dita, a seconda della facilità di
raggiungimento dell’area cutanea. Usando quattro o cinque dita, i
meridiani presenti su queste ultime vengono attivati maggiormente. Una
nota speciale la merita il punto di Vescica 2. Dopo aver appreso il metodo
Quick Remap ho modificato la modalità di stimolazione del punto
Sopracciglio: utilizzando indice, medio ed anulare insieme è possibile
attivare sia Vescica 2 che l’Extra Punto 1, collocato esattamente tra l’inizio
di entrambe le sopracciglia. Ponendo il medio al centro (che stimola
l’Extra Punto e non il cosiddetto Terzo Occhio, il quale si trova più in alto;
quindi, nessun rischio di accecarsi) indice ed anulare andranno ad attivare
entrambi i punti di Vescica 2. La modalità consigliata è il leggero
massaggio.
La prima strategia
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Se invece imposto la frase “Anche se il nonno mi picchiava e ancora oggi
ne soffro, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo”, mi
accorgo che sebbene il fatto storico sia avvenuto, la mia reazione ad esso
(la sofferenza) può mutare. Questa frase di preparazione è
particolarmente efficace poiché porta alla coscienza la consapevolezza
che tutte le nostre reazioni (emozioni, pensieri, comportamenti)
dipendono da noi e possono mutare. La prima strategia ci ricorda uno dei
principi della fisica quantistica, ovvero che l’osservatore influenza ciò che
viene osservato. “Cambia mentre lo osservo” sottolinea il potere di
trasformazione della realtà intrinseco alla coscienza di ogni essere
umano.
La seconda strategia
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Con la prima ci chiediamo: in che modo sto reagendo? Andiamo quindi
ad esplorare le reazioni che si manifestano, e che normalmente
rappresentano ciò che ci fa andare alla ricerca di una tecnica di auto-
aiuto. Una volta identificate le reazioni (attenzione: le emozioni fanno
parte di questa categoria!), passiamo alla seconda Meta Domanda: a cosa
sto reagendo?
Qui indaghiamo in noi, nel nostro spazio di percezione ovvero ciò che
possiamo percepire con i sensi.
Potremo quindi chiederci: vedo qualcuno o qualcosa? Sento voci, frasi, o
suoni? Percepisco presenze? Su una scala da 0 a 10, quanto stress provo?
La risposta sarà una rappresentazione congelata, che diverrà l‘oggetto di
EFT-I. A questo punto posso procedere in due modi:
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Se invece la rappresentazione non si neutralizza completamente, o se
emerge altro, riparto dalla Preparazione. In questi casi posso anche
integrare con: “Restituisco a quello spaziotempo l’energia che gli
appartiene”. Questo nell’idea che nel mio spazio di percezione possano
essere rimaste tracce di persone, luoghi, idee che ancora mi influenzano.
Posso poi eseguire un’altra Sequenza, rimanendo in osservazione di me e
di tutto ciò che vivo. Nel caso in cui emergessero altre tematiche,
ricomincerò dalle Meta Domande.
Esercizio:
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La terza strategia
La terza strategia richiede che il praticante abbia come sentire profondo
che “ogni cosa che si trova a vivere è un suo riflesso” o quantomeno che
sia disponibile a “giocare” con questa idea.
Come prima cosa focalizzo una tematica, poi vado sul Punto Karate
(oppure sul Punto Doloroso) e lo stimolo pensando a ciò che mi crea
disagio. In questo approccio non è necessario utilizzare le Meta Domande
per distinguere gli attivatori dalle reazioni. Tuttavia, se preferisco, posso
aggiungere la fase delle domande per focalizzare un attivatore.
L’importante è rimanere il più possibile presenti, in osservazione di sé,
durante l’esecuzione della tecnica. La frase iniziale detta di Preparazione,
da ripetere mentalmente o a voce normale, suona così:
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come quella delle persone che mi stanno intorno. Se sciolgo nodi, poi
potrebbe essere difficile accettare le trappole emotive che, magari
inconsciamente, ho sempre attirato. Qualche relazione potrebbe subire
degli scossoni.
Una precauzione per le persone con un vissuto particolarmente pesante:
riattivare certi ricordi porta a galla sofferenze sopite. Meglio agire con
gradualità, evitando di toccare subito ferite profonde.
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1. Oriento la mia attenzione su una tematica (ricordo doloroso,
convinzione, paura e relativa fantasia che la genera, sintomo fisico,
obiettivo percepito come difficile, dipendenza, etc.);
2. Stimolo il Punto Karate dicendo: “Anche se (problematica) e sto
ancora reagendo ad essa, tutto questo può cambiare, e cambia
mentre lo osservo”. In questa fase noto semplicemente cosa affiora
alla coscienza, e questo atto stimola la capacità di cogliere le
rappresentazioni congelate nello spazio di percezione.
3. Una volta emersa una rappresentazione più chiara e definita, la
focalizzo e osservo quali dei miei sensi sono coinvolti (vedo una
scena? Sento voci o suoni? Percepisco persone o presenze? Sento
odori o sapori?);
4. Noto quali reazioni genera in me (emozioni, pensieri, convinzioni,
sintomi fisici);
5. Attivo il Punto Karate, pensando o pronunciando: “Anche se nel mio
spazio di percezione è rimasta la rappresentazione congelata di
scena/persona/etc. ed io continuo a reagire ad essa, recupero tutta
l’energia che ho utilizzato per costruirla e mantenerla, e la riporto
nel mio centro”.
6. Procedo alla stimolazione dei punti (la Sequenza) rimanendo in pura
osservazione di ciò che emerge;
7. Nuovamente sul Punto Karate, da ripetere lentamente: “Anche se
qualcosa in me ha creato e ancora oggi genera questa (situazione,
scena, fantasia, etc.), e sono abituato/a a pensare e sentire così,
recupero tutta la mia energia dalla causa prima di questa
(situazione, scena, fantasia, etc.) e la riporto nel mio centro”;
8. Continuo con la Sequenza rimanendo in pura osservazione di ciò che
emerge;
9. Quando ho raggiunto uno stato interiore di centratura e presenza,
passo all’aspetto generativo: penso ad un obiettivo (di carattere
spirituale, fisico, emotivo, lavorativo, etc.) e con le mani incrociate
all’altezza del cuore pronuncio la frase:
“Oriento tutta l’energia disponibile, alla manifestazione equilibrata
di __________________”. Quest’ultima frase, se pronunciata con
intento e presenza, è un vero e proprio generatore di realtà.
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PUNTI SALIENTI DELLA EFT-I:
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L’idea che i mondi congelati abbiano una loro massa, dotata di
potere attrattivo. Maggiore è la massa di un mondo congelato,
maggiori sono le probabilità che esso attragga, nella realtà della
persona, eventi e persone in risonanza. In breve, “i mondi congelati
hanno potere attrattivo pari alla quantità di energia che li
compone”. Tale ipotesi è indimostrata e forse indimostrabile,
tuttavia l’esperienza di questi anni e l’osservazione della meccanica
degli avvenimenti nella mia vita ed in quella di centinaia di persone,
mi porta a pensare in questa direzione. Quindi la famosa Legge
d’Attrazione viene guidata dai mondi congelati fino a quando essi
non vengono smantellati. Ritroviamo qui il principio del “Solve et
Coagula”.
La consapevolezza che la natura segue linee di minor resistenza,
quindi una frequenza più elevata va strutturata gradualmente
attraverso la disciplina, così che possa essere mantenuta nel tempo.
Se un dispositivo funziona con la corrente elettrica a 12V,
alimentarlo improvvisamente con un voltaggio maggiore
rischierebbe solo di provocare danni al sistema. Invece, attraverso la
pratica quotidiana di EFT-I (coadiuvata da Logosintesi e AGER) è
possibile sviluppare un sistema energetico in grado di ospitare e
veicolare energia a frequenze più elevate.
Attenzione! Maggiore è il grado della tua vibrazione, maggiore è il
livello di responsabilità che puoi accogliere.
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CAPITOLO VI: Imparare EFT-I
Giunti sino a qui è facile (anche se non scontato) che tu abbia un ardente
desiderio di apprendere EFT-I, per cui ho sviluppato diversi strumenti
didattici. Prima di illustrarli, intendo chiarire alcuni punti:
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EFT-I può stravolgere completamente le certezze acquisite, le idee,
le priorità, i gusti. Può condurre a vedere il mondo sotto una luce
nuova, diversa. Per questo motivo, consiglio a chi cerca
semplicemente dei rimedi per vivere meglio di rivolgersi a chi li
possa dispensare senza mettere in pericolo lo status quo.
EFT-I parte da basi teoriche diverse rispetto alla classica EFT che si
impara nel mondo, e che per anni io per primo ho insegnato. Oltre
alle succitate caratteristiche, una componente fondamentale ed
unica è la mancanza di frasi che rafforzino la separazione in parti.
Per questo motivo ho eliminato tutte le frasi che incitano una parte
ad agire su un’altra. Dire “mi amo” trasmette l’idea che ci sia un io
che ama ed un altro che viene amato; dire “mi perdono” significa
che c’è una parte “perdonante” che esercita un influsso su una
parte “perdonata”. Tutto questo rende ancora più evidente la
frammentazione, e inibisce lo sviluppo di un centro. L’Essenza è
omnipervasiva, omnicomprensiva e completa. Non necessitiamo di
perdonare parti di noi o di convincerle a fare qualcosa, ma
semplicemente di reintegrarne l’elemento costitutivo
(consapevolezza, energia) così da renderci creature sempre più
senzienti e sovrane. Se vivi in contatto con l’Essenza non hai
bisogno di amarti, accettarti, perdonarti o darti alcun permesso; sei,
e questo è abbastanza.
Formazione in EFT-I
Questo viaggio comincia con il corso EFT-I Base (un giorno) dove si
apprendono i fondamenti di EFT-I ed il suo utilizzo quotidiano.
Il livello Intermedio (due giorni) amplia le possibilità di utilizzo del
metodo, e introduce al suo insegnamento ad altri. Talvolta Base ed
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Intermedio vengono proposti nello stesso fine settimana, così da
accelerare la curva di apprendimento.
Il livello Avanzato (tre giorni) fornisce strumenti d’avanguardia
nell’utilizzo di EFT-I su di sé e con terze persone. Il percorso è inscindibile
dall’EFT LIVE!, un seminario di tre giorni durante i quali si impara e si
pratica EFT-I ai suoi massimi livelli.
Tutti i corsi vengono tenuti direttamente da me, ovvero Andrea Fredi.
Pur non rappresentando una scuola professionale (gli attestati di
partecipazione non forniscono qualifiche, e ricordo che EFT-I è un metodo
di auto-aiuto e di crescita spirituale, e non una terapia) il percorso
didattico è strutturato per imparare ad utilizzare con destrezza questo
potentissimo strumento di trasformazione.
I seminari e le varie attività sono un percorso di conoscenza interiore che
in più fornisce strumenti efficaci per sviluppare i propri talenti ed aiutare
gli altri a fare altrettanto.
Per favorire la divulgazione tra le persone che, a qualche livello, “stanno
cercando”, numerose Conferenze esperienziali vengono organizzate in
varie città italiane ed elvetiche. Partecipare ad una Conferenza può dare
un’idea dell’efficacia e della semplicità del metodo e fornisce quella
componente esperienziale necessaria alla comprensione di EFT-I.
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La formazione in EFT-I prepara e facilita lo studio professionale di
Logosintesi, organizzata dall’Istituto di Logosintesi e tenuta, in Italia, da
Andrea Fredi e dall’ideatore del metodo, il Dr. Willem Lammers. Dopo
aver partecipato al corso EFT-I Avanzato, il candidato può presentare la
richiesta di intraprendere il percorso formativo ad Operatore di
Logosintesi, ampliando in modo esponenziale le sue capacità di
intervento. www.logosintesi.it
Email di contatto: info@logosintesi.it
Bibliografia e videografia
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CONCLUSIONE
Hai presente uno di quei giorni in cui il cielo è blu, il sole splende e l’acqua
ha riflessi smeraldo? Quando tutto scintilla, dentro e fuori? Bene, nel
momento in cui scrivo queste righe sto vivendo esattamente questo: il
contatto con la bellezza. La cosa interessante è che il giorno prima
pioveva, faceva freddo, tuttavia provavo una simile connessione con la
creazione. Perché?
Poiché la conoscenza (di sé e del mondo) agevola il contatto con la
bellezza in ogni sua forma. Ricorda cosa scriveva il sommo poeta, Dante
Alighieri: “Considerate la vostra semenza. Fatti non foste a viver come
bruti, ma a ricercare virtute e canoscenza”. Conoscendo me stesso sono in
grado di scorgere la perfezione di ogni cosa, di fluire nel mondo e con il
mondo, in una danza che incanta anche il più esigente degli déi. Fa sì che
il tuo passo sia leggero, e il tuo incedere trionfale. Sei qui per splendere,
ed offrire la tua luce al mondo. Utilizza la sofferenza che hai vissuto, e
quella alla quale ancora ti avvinghi, come carburante per la tua mutazione
in stella. Il mondo può fare a meno della tua luce. Sei tu, che non puoi
rinunciarvi.
Buona vibra,
Andrea Fredi
Bibliografia essenziale:
Giulio Achilli: Virtù Superiori – Marenectaris
Salvatore Brizzi: Il libro di Draco Daatson – Antipodi Edizioni
Marco Della Luna, Paolo Cioni: Neuroschiavi – Macro Edizioni
Vincenzo Di Spazio: Guarire dalle ferite degli antenati – Macro ebook
Andrea Fredi: AGER Age Gate Emotional Release – Creative Commons
Andrea Fredi: EFT- L’arte della trasformazione – MyLife Edizioni
Andrea Fredi: Il Nuovo Codice del Benessere – Creative Commons
Willem Lammers: Logosintesi 2.0 – MyLife Edizioni
P.D. Ouspensky: Frammenti di un insegnamento sconosciuto – Astrolabio
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L’autore
EFT & PNL Insieme per dimagrire (2009) – DVD con Debora Conti
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