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Permessa .....................................................................................................................5
Elementi generali di funzionamento dei camini.............................................................6
Il tiraggio...........................................................................................................................6
Fattori ambientali ..........................................................................................................9
Fattori impiantistici ......................................................................................................11
Esercizio del camino ......................................................................................................20
3. Marcatura CE e designazione dei camini ...................................................................27
La classificazione dei camini ..........................................................................................30
Elementi del sistema di designazione ............................................................................30
Esempio di designazione camino metallico UNI EN 1856-1...........................................33
Esempio di designazione camino in materiale refrattario - ceramico UNI EN 1457 .......34
Esempio di designazione condotto interno in plastica EN 14471 ...................................35
Elenco delle principali norme tecniche pubblicate..........................................................36
4. Camini per apparecchi a gas fino a 35kW (UNI CIG 7129) .......................................38
Requisiti dei materiali .....................................................................................................38
Requisiti di installazione .................................................................................................40
Elementi generali dei camini singoli............................................................................40
Canne fumarie collettive .............................................................................................40
Canna fumaria collettiva ramificata.............................................................................40
5. Intubamento (UNI10845) ............................................................................................46
Requisiti generali dei condotti intubati ............................................................................47
Intercapedine di ventilazione ......................................................................................47
Prescrizioni aggiuntive per lintubamento in pressione negativa ....................................48
Prescrizioni aggiuntive per lintubamento in pressione positiva......................................48
Prescrizioni aggiuntive per lintubamento dei sistemi multipli .........................................51
6. Caldaie a gas a condensazione fino a 35 kW (UNI 11071) ........................................52
Sistema di scarico delle condense .................................................................................52
Problemi di regolamenti e neutralizzazione delle condense ............................................54
Evacuazione dei prodotti della combustione ..................................................................54
Caratteristiche specifiche dei componenti dei sistemi di scarico dei fumi.........................55
Camini con pressione positiva.........................................................................................55
Camera di base ..........................................................................................................56
Apertura di ispezione ..................................................................................................56
Canna fumaria collettiva ramificata.............................................................................56
Sistemi intubati ...........................................................................................................56
7. Camini per generatori di calore a gas oltre i 35 kW ....................................................57
8. Camini per generatori di calore a combustibile liquido e solido (DPR 1391) ..............59
9. Termocaminetti, stufe e termocucine (UNI 10683) .....................................................62
10. Verifica dei sistemi di scarico dei fumi (UNI 10845 e UNI 10847)...............................66
Impianti alimentati a gas UNI 10845.............................................................................66
La verifica di funzionalit ............................................................................................66
Sistemi collegati ad apparecchi di tipo B ....................................................................67
Verifica dei raccordi dellapparecchio al camino .........................................................67
Verifica dellefficienza dei camini singoli .....................................................................67
Misura del tiraggio ......................................................................................................68
Misura diretta del tiraggio effettivo ..............................................................................68
Misurazione indiretta del tiraggio effettivo...................................................................69
La verifica di funzionalit dei sistemi asserviti ad apparecchi di Tipo C .........................70
La verifica di idoneit ..................................................................................................70
Verifica delle caratteristiche strutturali .............................................................................71
Prova di tenuta................................................................................................................71
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1. Permessa
Questo volume si rivolge ai tanti installatori che ogni giorno si confrontano con la necessit
di collegare gli apparecchi di riscaldamento a camini e canne fumarie, perch questa
semplice operazione in realt non poi cos scontata; infatti, esistono sul mercato diversi
tipi di apparecchi con caratteristiche di funzionamento estremamente diverse e a cui
devono essere collegati solo condotti di scarico con requisiti specifici.
Fino agli anni 50, prima del benessere economico, il riscaldamento degli ambienti era
fondamentalmente realizzato con caminetti e stufe a combustibile solido, e i camini erano
realizzati utilizzando diversi tipi di laterizi o pietre.
Successivamente la progressiva diffusione degli impianti di riscaldamento, ha dato inizio
ad una costante e continua differenziazione dei camini in base alle caratteristiche degli
apparecchi e dei combustibili utilizzati.
Negli ultimi anni, la necessit di sfruttare al massimo il calore prodotto dalla combustione e
di ridurre la quantit di inquinanti emessi, ha portato alla rapida diffusione di generatori di
calore a condensazione, per i quali necessario utilizzare camini in grado di resistere
allazione delle condense acide dei fumi.
Quindi, il camino ha perso nel tempo quel requisito di generica realizzazione edile che lo
caratterizzava fino a non molto tempo fa per assumere precisi connotati tecnici che
devono essere assicurati per garantire un funzionamento regolare e la sicurezza degli
occupanti dellabitazione. Questa complessit sottolineata anche dalla legislazione
vigente che, con la legge 46/90, prevede la possibilit di realizzazione di camini asserviti
ad apparecchi a gas solo da imprese in possesso di specifici requisiti tecnici professionali
e non pi dalle semplici imprese edili.
Anche le norme tecniche sono in rapida evoluzione ed attualmente si sta consolidando un
vasto ed articolato complesso di norme armonizzate comuni a tutti i paesi della comunit
economica europea.
Questopera, partendo dallillustrazione dei principi generali di funzionamento dei camini,
esamina le principali disposizioni legislative e normative presenti in materia cercando di
offrire una visione dinsieme sintetica ma esaustiva dellargomento.
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Il tiraggio
Lo scopo principale del camino
quello trasferire i fumi prodotti dalla
combustione al tetto, o meglio, ad un
altezza tale che possano facilmente
disperdersi in atmosfera senza
causare danni o fastidio.
Tutti abbiamo visto il fumo di un fuoco
salire verso lalto; questo fenomeno
dovuto al fatto che pi caldo ( meno
denso e pi leggero) dellaria
circostante
e
quindi
tende
naturalmente a salire.
Tanto maggiore la
temperatura tra laria
fumo, quanto maggiore
velocit con la quale
verso lalto.
differenza di
esterna e il
la forza e la
il fumo sale
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I camini che transitano allinterno delle abitazioni, allinterno dei muri delle abitazioni o
addossati ai muri stessi devono funzionare a tiraggio naturale, cio i fumi devono salire
verso lalto senza lausilio di nessun mezzo meccanico; in questi casi la pressione dei fumi
allinterno dei camini minore della pressione dellaria esterna e il funzionamento detto
anche in pressione negativa. I camini posti totalmente allesterno degli edifici e non
addossati alle pareti possono funzionare anche in pressione; in questi casi la prevalenza
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In queste condizioni la temperatura media dei fumi allinterno del camino e di 100C
La densit dellaria a 10C 1,25
La densit dei fumi (considerati simili allaria) a 100C 0,95
Il valore del tiraggio calcolato applicando la formula
Ph= g x H x (da df),
dove
Ph la pressione espressa in [N/m2];
g laccelerazione di gravit in [m/s2] ;
H laltezza utile del camino in [metri];
da la densit dellaria esterna [kgmassa/m3];
df la densit dei fumi [kgmassa/m3];
pertanto :
Ph = 9,81 x 10 x (1,25 0,89) = 35,87 [N/m2]
Cio 3,587 mm di colonna dacqua , equivalenti a circa 35,87 Pa.
Tabella 1
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Condizione esempio ma
installazione a 1000 m s.l.m.
1000
10
105
10
0,76
1,06
29,48
Il tiraggio generato a 1000m
di altezza il 80% di quello
che sarebbe generato al
livello del mare
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La Norma UNI 10845 prevede che nel punto di connessione del camino al
canale da fumo sia verificato un valore di tiraggio di almeno 3 Pa1 (0,3 mm
c.a.), ma questo valore relativo alla temperatura esterna di 20C e quindi in
presenza di temperature esterne minori il valore dovr essere pi elevato2.
Infine, anche il vento pu influenzare il tiraggio, infatti la sua azione pu determinare
difficolt allo scarico dei fumi dal comignolo, creando delle zone di pressione sulla
superficie dei tetti che ostacolano il normale deflusso dei fumi.
1
2
Si intende che il valore assoluto della pressione negativo e quindi la misura -3Pa
Per un camino con 10 metri di altezza utile la variazione di 2C di temperatura provoca una variazione di circa 1 Pa
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Rugosit tipica della parete interna di alcuni tipi di condotti di condotti di scarico
dei fumi [m]
Acciaio
0,0005
Conglomerato cementizio
0,001
Refrattario
0,001
Condotto in muratura
0,003
La forma del condotto induce diversi tipi di turbolenza; la forma irregolare aumenta la
turbolenza dei fumi allinterno dei condotti e genera maggiori perdite, la forma circolare
quella che produce minori turbolenze.
Queste prime due tipologie di perdite di variano sensibilmente al variare della velocit del
fumo nei condotti, maggiore la velocit maggiori sono le perdite di carico; per essere
pi precisi, se la velocit raddoppia le perdite aumentano di quadruplicano ( le perdite
variano in base al quadrato della velocit).
A sua volta la velocit dei fumi nel condotto funzione della sezione del condotto; se la
sezione raddoppia la velocit dei fumi dimezza. Sezioni troppo ridotte possono fare
aumentare enormemente le perdite di carico fino ad annullare totalmente il valore del
tiraggio.
Esiste una correlazione tra laltezza e la sezione del camino; aumentando
laltezza del camino aumenta il tiraggio statico disponibile ed aumentando la
sezione diminuiscono la velocit dei fumi e le perdite di carico per attrito.
Quindi possibile giocare con questi elementi; ad esempio se non abbiamo
tiraggio sufficiente possiamo scegliere se aumentare laltezza del camino o
aumentare la sezione per diminuire le perdite.
Ultima, ma non meno importante, tra le perdite continue occorre considerare la
dispersione termica; infatti se un sistema coibentato disperde solo 1C (esempio) al
metro di sviluppo lineare, un sistema non coibentato avr perdite significativamente
maggiori e la temperatura dei fumi diminuir facendo diminuire anche il valore del tiraggio
disponibile. Per questo motivo il camino deve essere sufficientemente coibentato per
evitare la diminuzione del tiraggio disponibile. Camini di grande diametro e lunghezza
hanno una superficie esterna maggiore e quindi presentano dispersioni termiche maggiori.
La velocit dei fumi nei condotti pu influenzare anche le perdite di temperatura; infatti in
presenza di basse velocit di percorrenza il tempo trascorso dai fumi allinterno dei
condotti aumenta e con esso lo scambio termico verso lesterno e la temperatura dei fumi
diminuisce.
La presenza di fumi troppo freddi allinterno del camino pu comprometterne il
funzionamento del sistema non essendo pi sufficiente il tiraggio per consentire il regolare
deflusso.
Quindi sezioni troppo esigue aumentano le perdite di carico per attrito, mentre sezioni
troppo generose rallentano la velocit dei fumi e aumentano le perdite termiche.
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Riassumendo
1.
2.
3.
4.
5.
Le perdite localizzate
Le perdite localizzate sono cadute di pressione che si verificano in un preciso punto del
condotto, ad esempio in corrispondenza di ogni cambiamento di direzione o sezione.
In considerazione dellelevato valore di queste perdite le norme di impianto impongono
precisi limiti ai cambiamenti di direzione e alle variazioni di sezione. Se si devono
realizzare camini con un numero maggiore di variazioni necessario ricorre al metodo di
calcolo che consente di progettare il camino con componenti e andamento non standard.
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Al fine del contenimento delle perdite localizzate, le variazioni di sezione devono essere
evitate, quando necessario devono essere utilizzati elementi di raccordo conici.
I cambiamenti di direzione devono essere realizzati usando elementi con raggi di
curvatura ampi e il raccordo tra canale da fumo e camino deve essere realizzato con
angoli di inserzione di circa 45.
Tra le resistenze localizzate occorre ricordare anche quelle che si formano nella camera
di combustione (i produttori dei generatori forniscono le indicazioni relative al tiraggio che
deve essere disponibile allapparecchio) e quelle dei sistemi di ventilazione, siano essi
costituiti da aperture nelle pareti o da condotti.
Nel caso degli apparecchi a camera di combustione aperta nel locale di installazione,
molto importante il corretto dimensionamento e la pulizia delle aperture di ventilazione, sia
per non introdurre resistenze localizzate, sia per assicurare il corretto funzionamento degli
apparecchi, che se eserciti in carenza ossigeno possono produrre il micidiale ossido di
carbonio.
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Riassumendo
1.
2.
3.
4.
5.
Il comignolo
Il comignolo lelemento terminale del camino, la sua forma e la sua posizione sul tetto
degli edifici devono essere tali da farlo funzionare come aspiratore statico dei fumi, cio
deve favorire il deflusso, perch, quando i fumi arrivano in prossimit della sezione di
sbocco sono freddi e la forza del tiraggio prossima allo zero.
Il comignolo non deve introdurre perdite, anzi deve assicurare che per qualsiasi
condizione meteorologica e di vento sia garantito il deflusso dei fumi, per questi motivi
molti comignoli sono caratterizzati da uno specifico profilo aerodinamico che favorisce
levacuazione dei fumi.
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Caminetto o Inclinazione
termocamino
tetto a
15
30
45
A [m]
B[m]
C[m]
Hmin [m]
>1,85
> 1,5
> 1,3
<1,85
<1,5
<1,3
0,5
O,8
1,5
1
1,3
2
Apparecchi a
gas < 35 kW
A [m]
B[m]
C[m]
Hmin [m]
>1,85
> 1,3
> 1,5
<1,85
<1,3
<1,5
0,5
O,8
1,5
1
1,2
2
Inclinazione
tetto a
15
30
45
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nel caso di tetto piano o con pendenza minore di 15, i comignoli devono avere una
distanza verticale di almeno 1,4 m dal tetto, se questo provvisto dl parapetto, e di
almeno 1 m, in caso di assenza del parapetto.
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Riassumendo
1.
2.
3.
4.
5.
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Scarico Scarico
Assente Inadeguato
Apparecchi cottura cibo
134
170
Scalda acqua
46
432
Caldaie murali
21
445
Caldaie centrali
6
16
Stufe
19
144
Radiatori gas
0
8
Caminetti
2
36
Altro
27
41
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Ventilazione
assente
179
281
175
9
168
2
69
35
Ventilazione
inadeguata
156
187
291
11
54
9
47
11
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Nei casi illustrati nelle figure sono riportati due eventi relativamente frequenti: lostruzione
del camino per eventi accidentali e il difetto causato dallerrata installazione del
comignolo (posto nella zona del tetto in cui per effetto del vento si possono creare delle
pressioni che impediscono la corretta evacuazione dei fumi).
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Nel primo caso, levento si verifica spesso allinsaputa degli utilizzatori dellimpianto, nel
secondo levento non casuale, ma dovuto ad una installazione irregolare del comignolo
(quindi evitabile), spesso frutto di scelte estetiche (forme artistiche del comignolo) o di
convenienza economica (minore estensione del camino).
Limpresa che mette in servizio gli apparecchi deve verificare attentamente le
caratteristiche del tiraggio e accertare lassenza di reflussi di prodotti della combustione in
ambiente, in modo simile deve operare il manutentore che deve anche prestare attenzione
ai segni premonitori dellevento, ad esempio lannerimento della zona adiacente
allinterruttore di tiraggio.
Una seconda serie di cause riconducibili al cattivo tiraggio, sono i difetti indotti dallutilizzo
di apparecchi e sistemi che producono un tiraggio contrario rispetto a quello
sviluppato dal sistema di evacuazione dei prodotti della combustione. E il caso
dellutilizzo di caminetti a legna o elettroaspiratori.
Le norme tecniche limitano la possibilit di installare apparecchi a tiraggio naturale negli
stessi ambienti in cui risultano installati caminetti a legna; mentre in caso di presenza di
elettroaspiratori o cappe aspiranti elettriche devono essere prese le opportune cautele
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Infine un terzo gruppo di cause che concorrono al verificarsi degli incidenti costituito
dalla carenza di manutenzione. Gli apparecchi di riscaldamento (come le caldaie) devono
essere manutentati periodicamente secondo le istruzioni fornite dai costruttori degli
apparecchi stessi. Devono altres essere eseguite le operazioni di controllo ed eventuale
manutenzione previste dal DPR 412/93 ai fini del risparmio energetico, ma che hanno
comunque una significativa valenza anche sul piano della sicurezza.
Se non si esegue la manutenzione possono formarsi delle incrostazione sullo scambiatore
di calore, le incrostazioni possono impedire ai fumi di risalire nellapparecchio e al canale camino; perci i fumi possono fuoriuscire in ambiente in modo pericoloso attraverso il
mantello del generatore.
In questi casi la mancata manutenzione non permette di evidenziare i segni precoci dei
difetti di tiraggio, come lannerimento del mantello del generatore nei pressi dellinterruttore
di tiraggio o il deterioramento dei canali da fumo.
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Occorre inoltre precisare che anche un generatore mal regolato, ad esempio funzionante
senza il dovuto eccesso d'aria o con eccesso di combustibile, durante la combustione
produce CO, ed anche in questo caso il difetto riconducibile alla mancanza o errata
manutenzione.
Riassumendo
1. Lavori edili possono avere modificato il funzionamento del camino
2. I sensori fumi contribuiscono ad assicurare la sicurezza in caso di difetto di
tiraggio
3. La presenza di caminetti a legna e sistemi di aspirazione compromette
gravemente il tiraggio
4. La mancanza di manutenzione causa il degrado del sistema e non permette
di rilevare i segni precoci di un difetto di tiraggio
La condensazione
A causa della diminuzione della temperatura dei fumi durante lattraversamento dei canali
da fumo e del camino possibile che si raggiunga un valore di temperatura tale da
provocare la condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi.
La temperatura cui avviene la condensazione definita temperatura di rugiada non ha
un valore predefinito, ma varia in funzione del tipo di combustibile e del contenuto di
CO2 presente nei fumi.
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Combustibile
Metano
GPL
Gasolio
Olio Combustibile
8,5 10
11 12
11,5 12,5
11 12
Temperatura
Fumi [C]
120 160
120 160
150 180
180 200
Temperatura
rugiada [C]
55 70
55 70
100
100
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alla condensa.
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Riassumendo
1. La condensa si forma a causa delal dimiuizione della temperatura dei fumi
2. Il funzionamento discontinuo degli impianti favorisce il formarsi di condense
3. La condensa leggermente acida perci i camini devono essere di tipo
adatto
4. La condensa che si forma nei camini deve essere allontanata con mezzi
idoneii
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Tutti i materiali destinati ad essere inseriti in modo stabile nelle costruzioni rientrano nel
campo di applicazione della DIRETTIVA CEE/89/106 PRODOTTI DA COSTRUZIONE,
pi comunemente conosciuta come direttiva CPD.
La direttiva stata recepita in Italia dal D.P.R. del 21 aprile 1993, n. 246. e prevede che
possono essere immessi sul mercato solo prodotti da costruzione muniti di marcatura CE,
realizzati in conformit alle norme armonizzate appositamente pubblicate.
Lelenco delle norme armonizzate recepite periodicamente pubblicato sulla gazzetta
ufficiale dellunione europea; attualmente sono state formalmente recepite le seguenti
norme.
Data di entrata in Data di scadenza del
vigore della norma
periodo di
in quanto norma
coesistenza
europea
armonizzata
CEN
EN 1457: 1999
Camini Condotti interni di terracotta/ceramica Requisiti e
metodi di prova
EN 1457: 1999/AC: 1999
EN 1457: 1999/A1: 2002
1.8.2003
1.8.2004
CEN
EN 1856-1: 2003
Camini Requisiti per camini metallici Parte 1: Prodotti per
sistemi di camini
1.4.2004
1.4.2005
CEN
EN 1856-2: 2004
Camini prescrizioni per camini metallici Parte 2: Canne
fumarie metalliche e tubazioni di connessione
1.5.2005
1.5.2006
CEN
EN 1857: 2003
Camini Componenti Condotti fumari di calcestruzzo
1.5.2004
1.5.2005
CEN
EN 1858: 2003
Camini Componenti Blocchi di calcestruzzo
1.5.2004
1.5.2005
CEN
EN 12446: 2003
Camini Componenti Elementi esterni di calcestruzzo
1.2.2004
1.2.2005
CEN
EN 13063-2: 2005
Camini Sistemi di camini con condotti di terracotta/ceramica
Parte 2: Requisiti e metodi di prova in condizioni umide
1.3.2006
1.3.2007
CEN
EN 13069: 2005
Camini Pareti esterne di laterizio/ceramica per sistemi di
canne fumarie Requisiti e metodi di prova
1.5.2006
1.5.2007
CEN
EN 13084-5: 2005
Camini industriali strutturalmente indipendenti Parte 5:
Materiali per pareti interne di mattoni Specifiche di prodotto
1.4.2006
1.4.2007
CEN
EN 13502: 2002
Camini Requisiti e metodi di prova per terminali di terracotta/
ceramica
1.8.2003
1.8.2004
1.6.2006
1.6.2007
CEN
EN 14471: 2005
Camini Sistemi di condotti fumari plastici Requisiti e
metodi di prova
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