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E consentita la copia del presente manuale per un uso esclusivamente hobbistico e non commerciale.
Per altri usi, vietata la duplicazione di parte o di tutto il contenuto senza l'autorizzazione dell'autore.
Introduzione.
L'olografia il processo che permette di registrare e visualizzare immagini tridimensionali: tali immagini sono
chiamate ologrammi.
L'olografia fu scoperta nel 1947 dal fisico ungherese Dennis Gabor. Gli ologrammi originali di Gabor erano
registrati e ricostruiti con la luce emessa da lampade a vapori di mercurio. Questi ologrammi oggi non sono
un gran che, considerati i progressi fatti in questo campo, ma allora costituivano una dimostrazione di un
nuovo principio dell'ottica e, per tale merito, fu insignito nel 1971 del premio Nobel per la fisica.
Dennis Gabor
Nel 1962 il ricercatore russo Yu. N. Denysiuk, combinando il processo olografico con un metodo della
fotografia a colori inventata dal fisico francese Gabriel Lippmman, ottenne ologrammi in luce bianca che
sono una pietra miliare nel campo della tecnica olografica. L'olografia, ancora oggi, permette la pi accurata
descrizione possibile di un oggetto tridimensionale.
Yurii N. Denisyuk
L'ologramma la rappresentazione tridimensionale di un oggetto, contenente informazioni su forma,
dimensioni, luminosit e contrasto. Tale informazione contenuta nella registrazione della figura
d'interferenza di due onde luminose coerenti chiamate, in temine tecnico, riferimento e oggetto.
L'interferenza delle due onde resa possibile dalla propriet di coerenza della luce emessa in fase di
registrazione da un laser. Illuminando un ologramma con un laser si decodifica l'informazione contenuta
nella figura dinterferenza, ricreando l'originale fronte d'onda dell'oggetto.
La differenza sostanziale fra una fotografia e un ologramma consiste nel fatto che, mentre la prima di un
oggetto registra soltanto un punto di vista, la seconda invece ne registra una infinit.
Esistono diverse tipologie di ologrammi e ogni tipo ha una sua tecnica di registrazione e di visualizzazione.
Ci sono ologrammi che si vedono solo con la luce emessa dal laser, chiamati ologrammi in trasmissione;
altri che si vedono anche in luce bianca, chiamati ologrammi in riflessione; altri che mostrano immagini in
movimento (registrando pi immagini in ununica lastra e muovendo poi l'ologramma si ha l'illusione del
movimento), chiamati ologrammi multi-canale; altri che cambiano il colore apparente (falso colore) a
seconda della posizione relativa di sorgente luminosa ed occhi, chiamati ologrammi ad arcobaleno.
Gli ologrammi, che si possono trovare nei negozi specializzati, normalmente sono visibili in luce bianca
emessa da sorgenti che hanno una certa coerenza spaziale, come la luce del sole o quella emessa da
lampade alogene. Anche le comuni lampade ad incandescenza sono idonee a questo scopo, anche se sono
meno coerenti spazialmente rispetto alle sorgenti su menzionate.
In luce bianca sono visibili solo gli ologrammi in riflessione ed i colori non sono quelli reali ma falsi colori.
Monete, targhe, sculture e tutti gli oggetti inanimati, che nel periodo di registrazione non si deformano e
possono restare completamente immobili, sono i tipici oggetti dell'olografia classica. Utilizzando, per, laser
impulsivi si possono registrare ologrammi anche di oggetti in movimento o persone.
Fino a qualche anno fa i laser avevano costi elevati. Oggi con l'avvento dei laser a semiconduttore l'olografia
alla portata di tutti. Un puntatore a diodo laser abbastanza facile da reperire, ed ha un costo molto
contenuto (30 - 60 euro, a seconda del tipo). Anche i Laser He-Ne, reperibili nei negozi dove vendono
materiale surplus, sono economici (20 - 30 euro) e sono idonei per questo scopo ma meno pratici e pi
ingombranti rispetto ai primi ed inoltre richiedono una tensione di alimentazione elevata (10.000 Volt), contro
i 3 Volt richiesti da un diodo laser. Utilizzando questi piccoli Laser si possono creare dei banchi olografici
molto contenuti nelle dimensioni, che permettono a chiunque di creare un proprio ologramma.
Avvertenza: poich si dovranno utilizzare prodotti chimici e dispositivi ottici pericolosi, lautore non si
assume nessuna responsabilit per danni a persone, animali o cose, causati da un errato od improprio
utilizzo dei materiali descritti in questo manuale. Inoltre assolutamente sconsigliato luso di tali prodotti da
parte di minorenni senza lassistenza di una persona adulta e responsabile.
Il laser.
La luce bianca, quella emessa dal sole o da una comune lampada ad incandescenza (fig. 1), incoerente
perch formata da un insieme di colori (incoerenza temporale), i fronti d'onda cambiano nel tempo
(incoerenza spaziale) e non direzionale (la luce diverge molto quando si propaga).
Fig. 1
Si pu ottenere con queste sorgenti una emissione coerente, dal punto di vista spaziale, interponendo un
diaframma con un piccolissimo foro, ma cos si perde gran parte della potenza emessa dalla lampada (fig.
2).
Fig. 2
E' possibile ottenere luce dotata di coerenza temporale facendo passare la luce emessa dalla lampada
attraverso un filtro colorato, ma anche in questo caso va perduta la maggior parte della potenza emessa (fig.
3).
Fig. 3
Combinando insieme il foro ed il filtro, si pu avere sia la coerenza spaziale che temporale, ma la potenza
ottenibile una piccolissima percentuale di quella emessa dalla lampada (fig. 4).
Fig. 4
Il laser (acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation) una sorgente di luce molto
speciale. Tale luce monocromatica (coerenza temporale), ha un fronte d'onda che non cambia nel tempo
(coerenza spaziale) ed altamente direzionale cio la luce non diverge n converge nel suo propagarsi se
non di un piccolo angolo ( la divergenza viene corretta mediante una lente convergente detta collimatore).
Per questi motivi il raggio di luce emesso ha una grande intensit nonostante la piccola potenza elettrica
assorbita dal laser se confrontato con altre sorgenti (fig. 5).
Laser
Fig. 5
Ci sono moltissimi tipi di laser. Dal punto di vista dimensionale esistono laser pi grandi di un campo di
calcio, e quelli piccoli come un granello di sabbia. Il materiale attivo del laser pu essere un gas (He-Ne,
Argon, CO2) , un cristallo solido (Rubino, Nd-Yag) o addirittura un liquido (colorante).
Dal punto di vista della lunghezza d'onda della luce emessa (colore), si hanno laser che emettono luce non
visibile (infrarosso), luce rossa, verde e blu.
La luce prodotta dai laser per sua natura concentrata e non mai consigliabile puntarla direttamente verso
gli occhi. Questo discorso vale anche per le basse potenze dei puntatori laser, incautamente dati come
giocattoli ai bambini.
La pericolosit dei puntatori laser correlata alla potenza ed al diametro dello spot. Si pu dire, come
principio, che puntatori di potenza tra 1 e 5 milliwatt sono gi capaci di danneggiare la retina se irraggianti
direttamente sull'occhio. L'effetto simile all'osservare direttamente la luce del sole, sorgente per cui una
irradiazione di un watt per centimetro quadrato sulla cornea si traduce in 10 chilowatt per un centimetro
quadrato sulla retina. I laser sono classificati su una scala di 5 valori: 1, 2, 3A, 3B, 4 come indice di
pericolosit crescente, per cui 1 sicuro, 4 significa molto pericoloso.
L'ordinanza 197 del 16 luglio 1998 all'art. 1 recita cos: "Divieto di commercializzazione sul territorio
nazionale di puntatori laser o di oggetti con funzione di puntatori laser di classe pari o superiore a 3 secondo
le norme CEI EN 60825". A causa di questa ordinanza oggi non facile poter acquistare un puntatore laser
in qualunque negozio e occorre rivolgersi a negozi specializzati.
Fig. 8- Diodi laser da 5mW - 633 nm e puntatore laser con portachiavi da 5 mW - 647 nm.
Modo singolo.
Non tutti i diodi laser o puntatori laser possono essere usati per l'olografia: occorre che essi lavorino in modo
singolo (SM=Single Mode), cio la luce emessa deve essere polarizzata. Si pu testare se il diodo lavora
in modo singolo usando un filtro polarizzatore posto davanti al fascio di luce emesso (in alternativa si pu
usare una delle lenti degli occhiali da sole cos detti polaroid): se, ruotando il filtro polarizzatore, l'intensit
del fascio diminuisce fino a scomparire del tutto, allora il laser lavora in modo singolo e pu essere usato per
l'olografia (fig. 9 e 10).
Laser
Filtro polarizzatore
(occhiali polaroid)
Schermo
La Figura 11 mostra un diodo laser di classe 3A con una potenza che va da 3 a 5 mW alimentato a 3 Volt
corrente continua. Se viene alimentato con batterie, il raggio di luce di lunghezza donda di 650 nm che si
ottiene sar coerente (coerenza spaziale) a oltre un metro di distanza, dopo che si riscaldato per un
periodo di alcuni minuti. Il tradizionale laser a elio-neon, opera con pericolose tensioni elevate, soggetto a
rottura, ha una vita breve e ha una distanza in cui la luce coerente di 30 centimetri circa.
10
Poich il fascio di luce emesso dal laser senza la lente del collimatore si espande molto orizzontalmente,
potete ridurre la larghezza interponendo unapertura rettangolare (diaframma) immediatamente dopo il
laser stesso.
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L'ologramma a riflessione.
Il metodo olografico, messo a punto da Denisyuk, essenzialmente una combinazione dei metodi di Gabor e
Lippmann e consiste nel far passare un fascio di luce coerente (quella emessa da un laser) attraverso una
lastra su cui depositata una emulsione fotografica. La luce che passa attraverso la lastra colpisce l'oggetto
e viene di nuovo riflessa sulla lastra ma questa volta in direzione contraria. Si formano cos delle frange di
interferenza su tutto lo spessore dell'emulsione che vengono registrate e una volta sviluppata la lastra il
risultato un ologramma.
Interferenza
Luce laser
Oggetto
Emulsionedi Denisyuk.
Fig. 16 - Metodo olografico
Luce bianca
Immagine virtuale dell'oggetto
Fig. 17 - Immagine tridimensionale osservata.
Osservatore
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Preparazione delloggetto
La scelta e la preparazione delloggetto cruciale:
1. deve essere di materiale solido (non di pelle o di tela);
2. deve apparire luminoso quando viene illuminato dalla luce laser;
3. non si deve muovere, deformare o cadere: se avete qualche dubbio, incollatelo in una tavoletta o una
base qualsiasi.
Ricordatevi inoltre che:
Quando fate l'ologramma a riflessione, visibile a luce bianca, mediante la luce emessa da un laser,
questo processo permette di controllare il colore dell'immagine variabile tra il rosso e il blu, in base al
tempo di esposizione. Una sottoesposizione lo rende rosso, una sovraesposizione lo rende blu e una
corretta esposizione lo rende di colore oro.
Se adoperate una piastra o pellicola sensibile alla luce rossa, occorre un laser che emette una luce dello
stesso colore. Poich il processo olografico dovr avvenire in un ambiente buio, per potervi muovere in
tutta sicurezza usate una luce di lavoro di colore verde e orientatela sulle pareti in modo che si possa
vedere a malapena (la piastra olografica o la pellicola che sensibile alla luce rossa, lo molto meno
alla luce verde).
Tutti i prodotti chimici usati per sviluppare e fissare gli ologrammi sono pericolosi e devono essere trattati
con estrema attenzione.
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Viti di fissaggio
Fili di alimentazione laser
Supporti in legno
Dadi di bloccaggio
Laser
Tavoletta di legno
Barra filettata di ottone
Dipingete tutto con vernice nera opaca spray per evitare riflessioni di luce non desiderate.
La base magnetica ricavata dal motore di un vecchio floppy-disk driver. Se avete difficolt a reperirlo,
utilizzate un pezzo di plexiglass ed incollateci sotto dei magneti.
I magneti sono ricavati dalle chiusure magnetiche per mobili reperibili in qualsiasi negozio di ferramenta .
Foro
Magneti
Plexiglass
14
Piano in legno.
Spessore : 25 mm
Larghezza: 350 mm
Lunghezza: 600 mm
Camera d'aria di
bicicletta per bambini,
incollata sotto il piano
con silicone.
Moquette
15
Anche se nel disegno, per motivi di chiarezza, le varie parti sono colorate diversamente, dipingete tutto con
vernice nera opaca spray di modo che non possa riflettere la luce del laser.
Le due mollette vanno incollate sul profilato di alluminio.
Al posto delle mollette di legno, potete usare due clips in acciaio neri, reperibili in cartoleria.
La base magnetica ricavata dal motore di un vecchio floppy-disk driver. Se avete difficolt a reperirlo,
utilizzate un pezzo di plexiglass ed incollateci sotto dei magneti (vedi fig. 19).
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Dadi di
regolazione
e bloccaggio
Magneti
La larghezza del supporto deve essere pi grande della larghezza della piastra ( 20 cm circa).
Al posto del plexiglass potete usare tavolette di legno.
Dipingete tutto con vernice nera opaca spray.
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Ripiani di plexiglass
Lo schermo
Quando olografate un oggetto, occorre che lo sfondo sia chiaro di modo che possa riflettere la luce del laser.
Occorre quindi uno schermo formato da un foglio di cartoncino bianco incollato su un supporto di plastica
rigido a cui sono attaccati due magneti che ci consentiranno di poterlo poi fissare sul piano di lavoro.
La figura seguente mostra la costruzione dello schermo.
Supporto di plexiglass
Cartoncino bianco
Magneti
Fig. 23 - Schermo.
18
Impugnatura
Perno
19
La luce di lavoro
Se usate le piastre o le pellicole per olografia PFG-01 , poich sono sensibili alla luce rossa (vedi diagramma
di pag. 32), la luce di lavoro deve essere di colore verde. Si pu realizzarla mediante diodi led verdi come
mostrato sotto:
K A K A K A K A K A K A K A K A K A K A
K A K
9V
I led vanno poi alimentati con una tensione continua di 9V. Sono volutamente sottoalimentati in
modo che la luce emessa sia ridotta perch i diodi non emettono solo luce verde ma anche una
un po di luce rossa. Utilizzate un cavetto sottile e lungo qualche metro: ci vi consentir di
muovere e posizionare la luce di lavoro in maniera agevole anche in punti distanti dal piano di
lavoro.
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Tempo di esposizione
Display
LOAD
Tempo totale
Deviatore
CONT.
Nelle pagine seguenti, troverete lo schema elettrico del circuito, lo schema di cablaggio e il circuito
stampato a doppia faccia.
21
Il circuito elettronico.
23
24
25
fig. 33 Lalimentatore.
Nelle pagine seguenti, troverete lo schema elettrico, lo schema di cablaggio e il circuito stampato di detto
alimentatore.
26
IL circuito elettronico.
9V
Vcc
GND
27
Il circuito stampato.
7805
7809
8,5 V-AC
+9V
Vcc
GND
Fig. 35 Circuito stampato dellalimentatore in scala 1:1, visto dal lato saldature.
28
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L'otturatore elettrico.
Anzicch bloccare il fascio di luce proveniente dal laser manualmente, interponendo un cartoncino nero, si
pu fare ci mediante un otturatore elettrico comandato da un interruttore.
L'otturatore elettrico pu essere realizzato in maniera abbastanza semplice ed economica. Occorre il
seguente materiale:
1. Filo di rame smaltato del diametro di 0,2mm (recuperato da un vecchio trasformatore);
2. Un magnete cilindrico lungo 20 mm e del diametro di 6 mm (recuperato da un contatto magnetico per
impianti di antifurto);
3. Un pezzo di profilato a 'U' di alluminio reperibile in un negozio di ferramenta;
4. Un bulloncino di ferro 4x35 mm e due dadi;
5. Un pezzo di cartoncino nero;
6. Uno spillo;
7. Un flaconcino di attaccatutto.
Tagliare, con un piccolo seghetto, il profilato a 'U' di alluminio, piegarlo e forarlo seguendo la figura sotto
riportata:
10
4
10
6
10
0,8
25
70
15
5
15
20
6
13
10
Attaccare sul magnete lo spillo ed incollare dei pezzi di cartoncino nero, come in figura:
Collante
Spillo
Magnete
Cartoncino nero
Avvolgere su un rocchetto di cartoncino, 1000 spire di filo smaltato del diametro di 0,2 millimetri,
coprire con del nastro adesivo l'avvolgimento ed inserire il bulloncino:
13
20
30
Senso di rotazione
Interruttore
+
1,5V
+
1,5V
Barra filettata
Feltro
1,5V
Base magnetica
31
Risoluzione(linee/mm)
Sensibilit spettrale
PFG-01M
3000
PFG-03M
5000
VRP-M
3000
In questo manuale ci occuperemo solo delle piastre e film PFG-01M sensibili alla luce rossa e delle pellicole
RED STAR ULTRA sensibili alla luce rossa. Occorre pertanto un diodo laser che emette luce rossa di
lunghezza donda pari a 633-680 nm.
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Il prezzo, a parit di tipo, aumenta sensibilmente allaumentare delle dimensioni. Per un principiante
conviene usare le dimensioni di 2,5x2,5 pollici perch sono pi economiche: una scatola di 30 piastre di
2,5x2,5 pollici costa come una scatola di 6 piastre di 4x5 pollici Per quanto riguarda poi la scelta tra pellicola
e piastra, a parit di dimensioni, la pellicola pi economica della piastra ma, per contro, pi difficile a
maneggiarla. Il mio consiglio pertanto di cominciare con la confezione di 30 piastre delle dimensioni di
2,5x2,5 pollici ( ne avete a sufficienza per poter sperimentare vari tempi di esposizione) .Le caratteristiche
sono:
-1
-2
-3
-5
500
600
700
Lunghezza d'onda in nm
33
800
Le caratteristiche sono:
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BICROMATO DI POTASSIO.
Il bicromato di potassio sia tossico che ossidante (potenzialmente infiammabile).Per liberarsi di un eccesso
di questo prodotto occorre utilizzare una grande quantit di acqua e non buttarlo mai nella spazzatura. Il
contatto della soluzione con la pelle, produce ustioni chimiche, che appaiono come ulcerazioni. Inoltre, tutti i
composti di cromo sono potenzialmente cancerogeni. Vi raccomandiamo di usare dei guanti di gomma
quando si maneggiano questi composti in soluzione. Pulire le vasche e i contenitori con abbondante acqua e
sapone.
PIROCATECHINA(CATECHOL).
un prodotto tossico per il sistema nervoso, forma metemoglobina ed inoltre produce convulsioni. E' un forte
irritante degli occhi, della pelle e delle mucose ed un sensibilizzatore della pelle. L'avvelenamento pu
influenzare il fegato e i reni.
BISOLFATO DI SODIO.
E' un irritante della pelle. In caso di contatto lavare la pelle con acqua corrente per almeno 15 minuti e stare
immediatamente sotto sorveglianza medica. Se ingoiato, non provocare il vomito.
SOLUZIONE B.
800 ml di acqua distillata a 38 gradi C
60 gr di carbonato di sodio
aggiungere acqua distillata a 20 gradi C fino a che la soluzione raggiunge il volume di 1 litro.
Utilizzare acqua distillata per le soluzioni.
35
SOLUZIONE IMBIANCANTE.
750 ml di acqua distillata a 20 gradi C
5 gr di bicromato di potassio
80 gr di bisolfato di sodio
aggiungere acqua distillata a 20 gradi C fino a che la soluzione raggiunge il volume di 1 litro.
Sciogliere bene il bicromato di potassio in 1 litro di acqua distillata; aggiungere poi il bisolfato di sodio e
mescolare bene. La soluzione imbiancante buona per un lungo periodo di tempo e pu essere riutilizzata
finche non perde di potenza.
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Realizzazione dell'ologramma.
Preparazione componenti.
L'esposizione deve avvenire in un ambiente completamente al buio, privo di rumori (nonostante il piano
antivibrazione) e correnti d'aria.
Noi suggeriamo di alimentare il laser con due batterie da 1,5 V collegate in serie. Per fare ologrammi,
togliere la lente del collimatore. Fissate il laser dalla parte cilindrica di ottone sul supporto magnetico (vedi
fig. 18) e ruotate il laser di modo che il profilo ellittico del fascio di luce emesso risulti orizzontale rispetto al
piano di lavoro, quindi bloccatelo serrando le viti. Evitate di toccare o di rompere la piastrina del circuito
posta nella parte posteriore del diodo laser che non protetta: essa contiene un circuito elettronico
( alimentatore a corrente costante) in grado di mantenere costante la corrente assorbita dal diodo laser
durante il suo funzionamento. Il laser deve essere acceso almeno cinque minuti prima di utilizzarlo per fare
qualunque ologramma. Evitare di toccare il piano di lavoro ed il laser almeno due minuti prima di una
esposizione perch ci produrrebbe delle microvibrazioni nocive per l'ologramma ed il tempo di
assestamento circa due minuti. Evitare correnti d'aria che attraversino il fascio di luce emesso dal laser.
Posizionate tutti i componenti sul piano di lavoro (laser, oggetto da olografare, otturatore) ed aggiustate la
distanza fra laser ed oggetto in modo tale che quest'ultimo risulti ben illuminato dal fascio (fate la prova
senza la piastra!): per un diodo laser da 5 mW e una piastra per olografia di 10 x 12 cm, tale distanza circa
35 - 40 cm.
Loggetto da olografare.
Scegliete con cura l'oggetto da olografare: esso deve essere di materiale rigido e deve riflettere bene la luce
del laser : statuette di marmo, oggetti di metallo o di plastica rigida sono buoni soggetti. Le dimensioni
devono essere pi piccole rispetto a quelle della piastra e non si deve muovere o cadere: al limite, fissatelo
sul relativo piano, con un p di collante.
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L'oggetto deve essere posto vicinissimo alla piastra (addirittura in contatto, ma senza esagerare perch
rischiereste di danneggiare lo strato sottilissimo di gelatina) e subito dopo mettete uno sfondo formato da un
supporto rigido su cui avete incollato un cartoncino bianco delle dimensioni della piastra (potete attaccare
l'oggetto direttamente su questo schermo e il tutto fissarlo sul relativo supporto): ci contribuir a rendere pi
luminoso l'ologramma. Infine mettete dietro al supporto porta oggetto lo schermo.
Oggetto
Piastra PFG-01
Distanza: 35-40 cm
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Sfondo
Schermo
Esposizione.
La piastra va messa con il lato della gelatina rivolto verso l'oggetto. Per individuare il lato della piastra che
contiene la gelatina, attenetevi alla seguente procedura (questa operazione va fatta al buio e solo con la
tenue luce verde emessa dalla barra dei diodi led che, per intenderci, d'ora in poi chiamer luce di lavoro):
1. Spegnete tutte le luci oppure, se di giorno, oscurate tutte le finestre e accendete la luce di lavoro;
2. Aprite la scatola che contiene le piastre (nel kit PFG-01, le piastre sono avvolte a due a due con un
foglio di carta nera);
3. Aprite una confezione (attenzione a non farla cadere: le piastre sono di vetro!): le due piastre sono
appoggiate l'una contro l'altra separate da due distanziatori in plastica; il lato che contiene la gelatina
rivolto verso l'interno (vedi fig. 46).
Piastre
Distanziatore
Fig. 46 - Una confezione aperta di due piastre per olografia PFG-01 di 10x12 cm.
Un metodo empirico per testare il lato che contiene la gelatina il seguente: alitando contro la piastra, il lato
della piastra che non si appanna quello che contiene la gelatina. Comunque il metodo illustrato
precedentemente quello pi sicuro per le piastre.
4. Fissate la piastra sull'apposito supporto magnetico (vedi fig.21), con il lato della gelatina rivolto verso
l'oggetto da olografare;
5. Richiudete la confezione con il foglio di carta nero dopo aver messo un foglio di plastica rigido delle
stesse dimensioni della piastra (precedentemente preparato) al posto della piastra che avete appena
tolta dalla confezione: ci impedir di danneggiare lo strato di gelatina della piastra rimasta quando
richiudete la confezione perch a questo punto la carta risulterebbe in contatto con essa; inoltre vi
consentir di riconoscere successivamente qual il lato della piastra rimasta che contiene la
gelatina (potrebbero sembrare cose banali, ma per un principiante non lo sono affatto!).
6. Ponete un cartoncino nero davanti al laser (oppure usate l'otturatore elettrico), in modo da
intercettare il fascio emesso;
7. Spegnete la luce di lavoro, accendete il laser e attendete circa 5 minuti affinch il fascio si stabilizzi;
8. Sollevate un poco il cartoncino che funge da otturatore dal piano di lavoro, ma ancora in grado di
intercettare il fascio e attendete 1 minuto affinch le microvibrazioni generate da questa manovra si
smorzino (non appoggiatevi al piano di lavoro e non urtate col cartoncino il laser!);
9. Togliete completamente il cartoncino ed esponete l'oggetto alla luce del laser per un tempo che va
da 5 secondi ad un massimo di 10 secondi; se usate l'otturatore elettrico, saltate il punto 8 e attivate
l'otturatore stesso mediante il relativo interruttore;
10. Bloccate il fascio con il cartoncino (o disattivate l'otturatore elettrico) e spegnete il laser;
11. Accendete la luce di lavoro (non puntatela direttamente e a distanza ravvicinata contro la piastra!);
12. Togliete la piastra dal supporto e sistematela nel cestello (vedi fig. 24) con il lato della gelatina rivolto
verso l'alto;
13. Indossate la tuta, gli occhiali protettivi e i guanti di gomma (quelli usati comunemente in cucina
vanno bene oppure meglio ancora i guanti chirurgici) e procedete alle operazioni di sviluppo e
imbiancamento.
Se usate le pellicole PFG-01, ricordatevi di racchiuderle fra due lastre di vetro tenute insieme mediante due
clips. Per individuare il lato della pellicola che contiene la gelatina, usate il metodo descritto
precedentemente (alitate contro la pellicola ed il lato che si non si appanna quello sensibile).
40
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Prima di realizzare qualunque ologramma, vi consiglio di fare delle prove in un ambiente buio con
tutti i componenti inseriti sul piano di lavoro, senza la piastra olografica ovviamente, utilizzando al
posto di essa un pezzo di plexiglass delle stesse dimensioni della piastra .
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PROCEDURA.
1. Immergere la piastra olografica nella soluzione di sviluppo per 2 minuti (la parte della piastra colpita dalla
luce laser riflessa dall'oggetto dovr diventare nera entro 1 minuto);
2. Immergere la piastra in acqua distillata per 15 secondi;
3. Lavare in acqua corrente per 3 minuti;
4. Immergere la piastra nella soluzione imbiancante finch non diventa completamente trasparente e
tenerla ancora 1 minuto (il tempo totale non deve superare 2 minuti);
5. Lavare in acqua corrente per 3 minuti;
6. Immergere la piastra in acqua distillata per 1 minuto;
7. Accendete la luce o aprite le finestre e lasciare asciugare la piastra verticalmente (magari con l'aria
fredda di un phon);
Nota bene:
gli ologrammi a riflessione non risultano visibili finch non saranno completamente asciutti.
Se non vedete l'ologramma subito, non dovete buttarlo nella spazzatura: l'ologramma diventa sempre visibile
dopo che si completamente essiccato. Durante questa fase, il film di gelatina si restringe e produce la
necessaria geometria per riprodurre l'oggetto. Se l'ologramma asciuga molto in fretta, diventa rossiccio; se
asciuga lentamente, pu diventare giallo o verde.
Nella figura sottostante e nelle pagine seguenti potete vedere alcuni ologrammi da me realizzati su piastre
PFG-01. Essendo delle fotografie degli ologrammi, non potete vedere leffetto tridimensionale.
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Piastra
Osservatore
Immagine reale
Lampada alogena
Immagine virtuale
Osservatore
Piastra
46
Luce di lavoro
Piastra olografica
Diodo laser
Otturatore
Oggetto da olografare
Supporto porta oggetto
Supporto porta piastra
Piano di lavoro
Comando elettronico
Alimentatore
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48
Mettere in una vaschetta una parte di ammoniaca (soluzione al 7%) e 10 parti di acqua distillata
(rapporto 1:10);
In un ambiente buio (solo con la luce di lavoro), immergere la piastra o la pellicola nella vaschetta per 1
minuto;
Fatela asciugare per almeno 2 ore (senza l'ausilio di un phon), verticalmente e al buio: se non volete
stare al buio per un tempo cos lungo, potete inserirla dentro una scatola di cartone chiusa in modo che
la luce non penetri;
Eseguite l'esposizione, lo sviluppo e l'imbiancamento come descritto nei capitoli precedenti.
Nota: l'ammoniaca un prodotto nocivo soprattutto per inalazione e va maneggiata con prudenza (leggete le
avvertenze contenute nell'etichetta). Poich l'ammoniaca ha un odore caratteristico molto penetrante e
sgradevole, esiste in commercio ammoniaca cos detta profumata: essa non va bene e dovete acquistare
solo ammoniaca pura (soluzione al 7%).
La diluizione con acqua distillata in rapporto di 1 a 10 produce un cambiamento del colore dell'ologramma
che tende verso il giallo-oro; se volete che viri verso il verde, dovete diluirla con un rapporto di 1 a 8 o meno.
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Interferometro di Michelson.
Per verificare se lambiente di lavoro idoneo per lolografia, occorre testarlo mediante linterferometro di
Michelson per vedere se le frange di interferenza prodotte si muovono. Di seguito verr illustrato come
costruire tale strumento e come disporlo sul piano di lavoro.
La costruzione abbastanza semplice e richiede luso dello stesso laser che usate per fare ologrammi e del
materiale facilmente reperibile.
La disposizione dei componenti sul piano di lavoro antivibrante la seguente:
Schermo
Lente 5X
Collimatore
Specchio semitrasparente
inclinato di 45
Laser
Specchi
50
Specchi riflettenti.
Specchio
Tondino filettato
regolazione inclinazione
incollato allo specchio
Pomello di regolazione
Profilato di alluminio a L
Tondino filettato
regolazione altezza
Base magnetica
Fig. 58 - Specchi riflettenti e relativo supporto.
Nota: Gli specchi dovrebbero essere del tipo con argentatura in superficie e non dei normali specchi dove lo
strato riflettente si trova dietro lo spessore del vetro. In quest'ultimo caso, infatti, la luce del laser, prima di
raggiungere lo strato riflettente, deve attraversare lo spessore del vetro, producendo cos riflessioni spurie ed
in definitiva, anzicch vedere un puntino luminoso, se ne vedranno tre.
Vetro
Vetro
Vernice
Strato riflettente
Vernice
Strato riflettente
Specchio normale
Se non riuscite a trovare specchi con argentatura in superficie, utilizzate dei normali specchi e, mediante un
solvente, togliete lo strato di vernice in modo da far apparire lo strato sottostante di argento.
51
Specchio semitrasparente.
Lo specchio semitrasparente (beam splitter), quando inclinato di 45, in grado di riflettere il 50% della
luce che incide su di esso e a trasmettere l'altro 50%.
Se non riuscite a procurarvi lo specchio semitrasparente, utilizzate un pezzetto di vetro dello spessore di 1
millimetro o meno: rifletter ugualmente una parte del raggio di luce laser anche se non del 50%
Specchio semitrasparente
Bulloncini
regolazione inclinazione
incollati allo specchio
Pomello di regolazione
Profilato di alluminio a L
Tondino filettato
regolazione altezza
Base magnetica
Fig. 59 - Specchio semitrasparente e relativo supporto.
52
Lente
Lente 5X
Bulloncini regolazione
inclinazione lente
Pomello di regolazione
Profilato di alluminio a L
Tondino filettato
regolazione altezza
Base magnetica
Fig. 60 - Lente e relativo supporto.
53
SOLUZIONE B.
120 gr di solfito di sodio anidro
1 litro di acqua distillata
SOLUZIONE IMBIANCANTE.
5 gr di bicromato di potassio
30 ml di acido solforico (soluzione al 37%)
1 litro di acqua distillata.
La soluzione imbiancante buona per un lungo periodo di tempo e pu essere riutilizzata finch non perde
di potenza.
54
Esposizione.
Poich le pellicole RED STAR ULTRA sono meno sensibili rispetto alla piastre o film PFG-01M (80100 J/cm2 contro 60-80 J/cm2 delle PFG-01M), occorre utilizzare un laser pi potente: 20 o 30 mW.
Tali tipi di laser appartengono alla classe IIIb ed in genere hanno bisogno di un driver adatto per farli
funzionare ( il driver un circuito elettronico di comando e di controllo del diodo laser).
Il procedimento uguale a quello descritto per le piastre o pellicole PFG-01M.
Sviluppo e imbiancamento.
Per lo sviluppo e limbiancamento, accendete la luce di lavoro di modo che, la tenue luce verde emessa, ci
consentir di operare in tutta sicurezza. Occorre inoltre avere a portata di mano un rubinetto con acqua
corrente. Non dimenticate di indossare il camice, gli occhiali protettivi e i guanti di gomma ! (ricordatevi che i
prodotti utilizzati sono tossici e occorre proteggersi
Occorre preventivamente preparare tre vaschette di vetro (etichettatele per evitare confusione!): una
contenente la soluzione di sviluppo, una la soluzione di imbiancamento e una, pi grande, di acqua distillata
o deionizzata. Sistemate le tre vaschette in un luogo sicuro e possibilmente vicino al rubinetto di acqua
corrente e ponete sotto di esse dei fogli di carta di giornale di modo che possano assorbire eventuali schizzi
di liquido durante l'operazione.
Per quanto riguarda la soluzione di sviluppo (ha un colore chiaro), inseritene una quantit sufficiente per una
pellicola (100 ml circa). Ricordatevi che, quando miscelate la soluzione A e B in parti uguali, questa attiva
per un tempo limitato e deve essere usata per una sola piastra e dopo va buttata. Se usate la soluzione di
RODINAL SPECIAL, essa buona per 2 o 3 piastre.
La soluzione di imbiancamento invece, dura per molto tempo, dipende dal numero di piastre per cui l'avete
adoperata, e quindi al termine dell'operazione non v buttata ma conservata nella stessa vaschetta (la
vaschetta che la contiene deve avere un coperchio di chiusura ermetica in plastica).
PROCEDURA.
1. Immergere la pellicola olografica nella soluzione di sviluppo per 5-8 minuti finch la pellicola diventa
nera;
2. Lavare in acqua corrente per 3 minuti;
3. Immergere la pellicola nella soluzione imbiancante finch non diventa completamente trasparente (non
oltre);
4. Lavare in acqua corrente per 3 minuti;
5. Immergere la pellicola in acqua distillata per 1 minuto;
6. Accendete la luce o aprite le finestre e lasciare asciugare la pellicola verticalmente (magari con l'aria
fredda di un phon).
55
Il laser da 30 mW.
Sfortunatamente i laser con potenza superiore a 5 mW sono molto costosi ed inoltre, in alcuni modelli che
non hanno il driver integrato nel laser stesso, occorre acquistare anche il driver per poterli far funzionare.
Mediamente occorre spendere da 180 a 500 euro, a seconda della marca, della potenza e della lunghezza
donda.
Personalmente , per risparmiare, ho acquistato un diodo laser della Mitsubishi modello ML1016R da 658 nm
- 30 mW (vedi fig. 61), presso la Optima Precision Inc.(http://www.optima-optics.com/), e mi sono poi
costruito il supporto per tale diodo ed il driver.
Per chi volesse auto costruirsi un laser da 30 mW, trover nelle pagine seguenti, lo schema elettrico e di
cablaggio del driver idoneo a pilotare il diodo laser su menzionato ed il relativo supporto.
NOTA: se commettete qualche errore nella realizzazione del driver, rischiate di danneggiare il diodo
laser .
Non bisogna confondere un diodo laser con un laser: il primo soltanto il componente elettronico in
grado di emettere un fascio di luce laser, mentre il secondo costituito da un driver pi un diodo laser.
Per poter alimentare un diodo laser, occorre un apposito circuito elettronico abbastanza complesso,
chiamato driver, il quale controlla istante per istante la potenza emessa. Senza detto circuito, se tentate di
alimentare direttamente il diodo laser mediante una batteria, anche se la tensione quella giusta, il diodo
laser si brucer immediatamente.
I puntatori laser di classe III a (potenza che va da 1 a 5 mW) hanno integrato un piccolo modulo che il
driver del diodo laser: pertanto si possono alimentare senza aggiungere altro.
56
57
R18=10
R20=2,2K
58
59
60
61
62
Diodo laser
3
1
2
Cavetto schermato
Al driver
Fig.72 - Diodo laser con il cavetto di collegamento.
Poich il diodo laser durante il funzionamento riscalda, occorre necessariamente montarlo su un supporto di
alluminio in modo da smaltire il calore. Il supporto potr essere realizzato a partire da un tondino di alluminio
e, mediante una serie di fori, verr ricavato lalloggiamento per il diodo laser (vedi fig. 73).
5,6mm
3,55 mm
Diodo laser
20 mm
16 mm
35 mm
Supporto di alluminio
Fig. 73 - Supporto per il diodo laser.
Prima di inserire il diodo laser nel supporto, metteteci un p di grasso al silicone facendo attenzione a non
sporcare la finestrella del diodo. Questo prodotto lo potete trovare presso qualsiasi negozio di materiale
elettronico e non deve essere sostituito con del comune grasso: il grasso al silicone un buon conduttore di
calore e pertanto assicurer un buon contatto termico col supporto.
Se fate funzionare il diodo laser senza tale supporto, esso si dannegger a causa del calore
sviluppato.
63
Evitare di toccare con le mani i piedini del diodo: il nostro corpo, infatti, pu essere caricato
elettrostaticamente e quindi toccando il diodo, gli trasmettiamo tale carica danneggiandolo (la carica
elettrostatica pu facilmente assumere un potenziale di qualche migliaio di volt). Per poterlo maneggiare
in sicurezza, occorre collegarsi a terra in modo da disperdere eventuali cariche elettrostatiche possedute
dal nostro corpo (vedi fig.74);
Usare un saldatore isolato dalla rete elettrica mediante un trasformatore, e collegare la parte metallica a
terra.
Una volta che il diodo laser saldato al circuito, non c' pi il rischio che le cariche elettrostatiche
possano danneggiarlo.
Piastra metallica
poggiata sul pavimento.
64
65
66
Piano di lavoro
antivibrante
Angolo di
inclinazione
Oggetti
Laser
Piastra
Sviluppo ed imbiancamento.
Lo sviluppo e l'imbiancamento delle piastre o film analogo a quello degli ologrammi a riflessione , occorre
solo tenere presente che l'ologramma a trasmissione, contrariamente a quello a riflessione, non va verniciato
con vernice nera.
68
Laser
Lato di osservazione
dellologramma
Direzione di spostamento
della piastra e schermo.
Collimatore
Osservazione dellimmagine
proiettata su uno schermo di
cartoncino bianco.
Laser
Schermo
Osservazione
dellimmagine proiettata
su uno schermo di vetro
smerigliato o carta lucida.
70
Laser
Piastra
Fig. 84 Fase di esposizione del 1 oggetto.
Asse di rotazione
Laser
Piastra
Fig. 85 Rotazione piastra/film di 180.
2 oggetto
Laser
Piastra
Fig. 86 Fase di esposizione del 2 oggetto.
71
Ologramma 1
Ologramma 2
72
Da sperimentare.
Per concludere largomento, penso sia possibile registrare sulla stessa piastra o film quattro ologrammi
differenti: basta ruotare la piastra di 90 alla volta invece di 180(vedi fig.87). Non lho potuto sperimentare
perch mi sono finite le pellicole!!
A
D
Rotazione di 90
1 ologramma.
B
2 ologramma
C
B
Rotazione di 270
C
Rotazione di 180
3 ologramma
D
4 ologramma
73
Regolate il compasso con una apertura di 5 cm circa. Anzicch usare un compasso, potete usare un
balaustrino perch lapertura, essendo regolata da una vite, non si modifica durante il processo,
mentre quella del compasso potrebbe modificarsi.
Posizionate una delle due punte del compasso su un punto della figura e, con un tocco leggero,
tracciate con laltra punta un arco di cerchio.
Fig. 89 Tracciatura.
Ripetete la procedura spostandovi su un altro punto della figura, vicinissimo al primo e senza
modificare lapertura del compasso. Continuate cos finch tutta la figura non stata completata: pi
numerosi sono i punti (compatibilmente col diametro della punta del compasso) e pi definito
risulter lologramma. Dopo aver completato la figura, potete togliere il cartoncino che non serve pi.
Per osservare lologramma, illuminate la piastra con la luce di una lampada alogena o, meglio ancora, con la
luce del sole ed inclinate la piastra fino a che, allimprovviso e come per magia, vedrete la figura fluttuare
nellaria (la zona che dovrete osservare quella dove avete tracciato gli archi di cerchio). A seconda
dellinclinazione, vedrete la figura in profondit (dietro la piastra) oppure balzare in avanti (davanti alla
piastra).
Si possono tracciare due o pi figure su due piani differenti: basta invertire la curvatura degli archi di cerchio.
La figura seguente mostra la procedura di tracciamento di una stella e della luna.
74
Leffetto davvero stupefacente! Tuttavia non aspettatevi di vedere leffetto tridimensionale caratteristico
degli ologrammi classici: limmagine, infatti, a due dimensioni e non potrebbe essere altrimenti.
Potete sperimentare altri tipi di supporti: quelli pi idonei devono presentare una traccia netta e senza
sbavature.
Posso anticiparvi che lalluminio non indicato e neanche la plastica comune(il plexiglass invece s perch
pi duro).
Le figure in basso mostrano tali ologrammi, da me realizzati, su di un supporto di acciaio inossidabile.
75
Indice.
Figura dinterferenza............................................4
Film..............................................................31; 32
Fotografia.............................................................4
Frange..........................................................10; 11
Fronte d'onda.......................................................4
G
B
Gabor...................................................................4
Gelatina..............................................................39
Gli ologrammi a trasmissione a raggio singolo...66
Gradi francesi.....................................................47
Gradi tedeschi....................................................47
Grasso al silicone...............................................62
Guanti di gomma..........................................43; 54
H
Camice.........................................................43; 54
Carbonato di sodio, anidro.................................34
Cariche elettrostatiche.......................................63
Cestello..............................................................39
Cestello porta piastra.........................................18
Circuito elettronico di comando..........................20
Coerenza spaziale...............................................6
Coerenza temporale.............................................5
Collimatore.................................................6; 9; 37
Comando elettronico..........................................46
Come osservare un ologramma a trasmissione. 68
Commutatori binari.............................................20
Contatore...........................................................20
Correnti d'aria.....................................................37
He-Ne...................................................................6
Holoplate............................................................12
I
Imbiancamento.............................................43; 54
Immagine...........................................................45
Immagine reale..................................................45
Immagine virtuale...............................................45
Incoerente............................................................5
Incoerenza spaziale.............................................5
Incoerenza temporale..........................................5
Indirizzi.................................................................7
Interferenza....................................................4; 11
Interferometro di Michelson................................49
D
Da sperimentare.................................................72
Denysiuk..............................................................4
Diaframma..........................................................10
Diodi laser............................................................7
Diodo laser.........................................................55
Diodo led............................................................19
Disposizione componenti...................................38
Divergenza...........................................................9
Driver per diodo laser.........................................57
Durezza totale....................................................47
L
Laser......................................................5; 6; 8; 55
Laser He-Ne.........................................................6
Lente............................................................37; 52
Lippmman............................................................4
Luce bianca..........................................................5
Luce di lavoro...............................................19; 39
Lunghezza donda..............................................31
Lunghezza d'onda..........................................6; 31
Elettrocalamita...................................................29
Emissione coerente..............................................5
Emulsione...........................................................11
Esposizione............................................37; 39; 54
Etichetta.............................................................63
Microvibrazioni.............................................14; 39
Misurini graduati.................................................35
Modo singolo........................................................8
76
Risoluzione.........................................................31
Rodinal Special..................................................53
O
Occhiali protettivi..........................................43; 54
Oggetto da olografare........................................37
Olografia..............................................................4
Ologramma....................................................4; 12
Ologrammi................................................4; 43; 44
Ologrammi a trasmissione realizzati su pellicola
RED STAR ULTRA- R....................................71
Ologrammi ad arcobaleno....................................4
Ologrammi in riflessione.......................................4
Ologrammi in trasmissione...................................4
Ologrammi multi-canale.......................................4
Ologrammi realizzati su pellicole RED STAR
ULTRA R.........................................................64
Ologrammi tracciati a mano...............................73
Osservazione dell'ologramma a trasmissione....68
Otturatore...........................................................29
Otturatore elettrico.............................................39
S
Schema elettrico circuito di comando.................21
Schermo.............................................................17
Sensibilit spettrale............................................32
Simulazione........................................................41
Siti......................................................................36
Slavich...............................................................31
Soluzione A..................................................34; 53
Soluzione B..................................................34; 53
Soluzione di sviluppo...................................35; 53
Soluzione imbiancante.................................35; 53
Sottoesposizione................................................12
Sovraesposizione...............................................12
Specchi riflettenti................................................50
Specchio semitrasparente..................................51
Spettro.................................................................6
Supporto.............................................................62
Supporto magnetico per il laser..........................13
Supporto otturatore............................................29
Supporto porta oggetti........................................16
Supporto porta piastra........................................15
Sviluppo.......................................................43; 54
P
Pellicole..............................................................31
PFG-01 M......................................................31,32
Piano..................................................................14
Piano di lavoro antivibrante................................14
Piastre..........................................................31; 32
Piastre e film per ologrammi a trasmissione.......67
Pirocatechina.....................................................34
Pirogallolo..........................................................53
Polaroid................................................................8
Potassio.............................................................34
Potenza................................................................6
Prodotti chimici.............................................34; 53
Proiezione dellimmagine reale su uno schermo.
.......................................................................69
Protezione..........................................................35
Puntatori laser......................................................7
T
Taratura..............................................................61
TEA....................................................................48
Tempo di esposizione.........................................46
Tempo totale.......................................................46
Triethanolomine..................................................48
U
Urea...................................................................34
R
V
Raggio laser.........................................................9
Reale..................................................................45
RED STAR ULTRA R....................................33,54
Registrazione di due immagini sullo stesso
supporto..........................................................70
Vaschette.....................................................43; 54
Vibrazione..........................................................14
Vibrazioni...........................................................46
Virtuale...............................................................45
77