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IQUADERNIDELRAMODOROONLINE

n.5(2012),pp.123136
MARIACATERINAMORTILLARO

LADIETADELSAGGIO:UNALETTURAANTROPOLOGICA
DELLEPRESCRIZIONIALIMENTARISENECANE

Linteresse che Lucio Anneo Seneca mostra per lalimentazione pu essere considerato da vari
punti divista che sintrecciano e si sovrappongono invirt della stretta connessione tra corpo e
spirito, presente nelloperadel filosofo. Da un lato, infatti, ladietaoffre loccasione per unaspra
critica sociale che si richiama alla dimensione eticofilosofica: la decadenza di Roma viene
paragonataaunamalattia,cheindebolisceilcorpoelanimadelloStatoechesimanifestaanche
neidisordinialimentari.Dallaltrolenumerosissimemetaforemedichepropongonounquadroin
cui le malattie morali si riflettono sulla salute fisica, generando talvolta veri e propri morbi. Di
conseguenza,irimediperlemalattiedellanimapossonogiovarealcorpoeviceversa.
Questi aspetti delle prescrizioni alimentari senecane possono essere considerati da varie
prospettive. Si potr evidenziare, per esempio, la connessione tra lo stato di salute precaria del
filosofo,lasuasceltadiaderirealladietavegetarianaelinteresseperlamedicinaelaprevenzione
medianteladieta.Unaprospettivastoricofilosoficaporrinluce,invece,larelazionetraleidee
diSenecainmeritoallalimentazioneeleposizionideicontemporanei,nonchilclimaculturale
incuitaliideesisonosviluppate.VerrannoinoltrevalutatiiriferimentialloStoicismomaanche
allealtrescuolefilosofiche.
Pur non trascurando questi approcci, mia intenzione considerare le prescrizioni
alimentari del filosofo di Cordova sotto la lente dellantropologia, azzardando, pur con cautela,
unacomparazioneconalcuneprescrizionietabalimentaripresentipressopopolazionivicinea
noi.
In termini antropologici il cibo un potente marcatore identitario, pregno di significati
simbolici.Lapprocciomaterialistahalegatoglistilidivitaalimentariaquestionieconomiche.Il
paradigma strutturalista, invece, ha messo in evidenza i meccanismi sottesi ai tab e alle
prescrizioni alimentari, legandoli ai concetti di purezza e contaminazione. Lapproccio che
definiremopoststrutturalistahasottolineatocomegliaspettisimbolicisianoalloriginedelvalore
attribuitoacertiben,tracuiglialimenti.
Per quantoconcerne laspetto della costruzione dellidentit culturale, possono essere utili
alcuni esempi tratti da studi contemporanei. Un caso particolarmente chiaro quello delle
minoranze religiose, per le quali alcuni piatti tradizionali diventano un patrimonio importante
perriconoscereerafforzarelapropriaidentit,areinforcementofnationalismandanevidence
of longevityofa nation
1
. Daltronde primariamente incucinache i bambini interiorizzano la
loro identit come appartenenti a un certo gruppo con la sua particolare storia, credenze e
costumi. Il cibo che uno mangia o non mangia lo identifica come membro di una comunit
2
.

1
PATTIE2010.
2
STARRSERED1998,p.132.
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ComeosservaMassimoMontanari,

mangiareinsiemetipico(anchesenonesclusivo)dellaspecieumana()Epoichigestifatti
insiemeadaltritendonoausciredalladimensionesemplicementefunzionaleperassumereun
valore comunicativo, la vocazione conviviale degli uomini si traduce immediatamente
nellattribuzionediunsensoaigestichesifannomangiando.Ancheinquestomodoilcibosi
definisce come una realt squisitamente culturale non solo rispetto alla propria sostanza
nutrizionale ma anche alla sua assunzione e a tutto ci che vi ruota attorno. Sostanza e
circostanza assumono entrambe un valore significativo, solitamente collegate luna allaltra
poichillinguaggiodelcibononpuprescindereadifferenzadeilinguaggiverbalidalla
concretezza delloggetto, dal valore semantico intrinseco, in qualche modo predeterminato,
dellostrumentodicomunicazione.
3

Inoltre come la lingua parlata, il sistema alimentare contiene e trasporta la cultura di chi la
pratica, depositario delle tradizioni e dellidentit di gruppo. Costituisce pertanto uno
straordinarioveicolodiautorappresentazioneediscambioculturale:strumentodidentit
4
.
Il cibo rappresenta un universo simbolico di grande ricchezza, che configura la tavola
come metafora della vita. La stessa parola convivio lo suggerisce, identificando il vivere insieme
(cumvivere)conilmangiareinsieme
5
.
Ecco perch, per esempio, il consumo di certi cibi piuttosto che di altri, la scelta di non
allinearsi a determinate pratiche e prescrizioni alimentari un modo abbastanza comune di
distinguersi tra i cristiani in tutto il Mediterraneo. La mia ricerca ad Antiochia, in Turchia, ha
rilevatocomelingestionedicarnedimaiale,lanonosservanzadelRamadanealtempostessola
stretta osservanza del digiuno quaresimale siano per la piccola comunit cristiana importanti
mezzipermarcarelapropriaestraneitallislam.
Anche nellantichitgrecoromana ilciboeraun marcatoredellidentitetnica,culturalee
religiosa.Nellaletteraturaclassica,iGrecisidifferenziavanodaibarbari,icittadinidagliabitanti
della campagna, i sedentari dai nomadi anche in base alla dieta. Inoltre, condividere il pasto
rinsaldavailegamifamiliari,diclasse,religiosiedicittadinanza
6
.
PergliantichiRomaniunacertaalimentazioneerasimbolodellidentitstessadiRomaedei
suoi valori religiosi e civili pi importanti. Purcell porta lesempio di Plinio il Vecchio dove i
riferimenti alla frugalit degli antichi sono strettamente collegati a una Roma primitiva
essenzialmente agricola, in cui ogni cittadino possedeva un orto di due iugeri e di esso era
soddisfatto, in contrasto con i vasti ma inutili giardini di Nerone
7
. Si tratta, in buona sostanza,
dellidealedelcontadinosoldato,chevivedelprodottodellasuafaticaechenonsiabbandonaai
lussi. Nel passo di Plinio il Vecchio sulle virt agricole dei progenitori, il rapporto tra cibo e
sacralit sottolineato ampiamente, a partire dalle corone di spighe che Romolo istitu per gli
Arvali e che furono la prima corona esistente e la pi sacra, fino a Numa, che offriva solo farro

3
MONTANARI2004,pp.129130.
4
Ibid.,p.153.
5
Ibid.,p.130.
6
GARNSEY1999,p.6.SivedaancheGOWERS1993.
7
PURCELL2003,pp.331332;HN,18.67.
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tostatoaglidei, inquantosolocoseradaconsiderarsipuroedegnodelladivinit. Numastesso


istitu i Fornacalia, feste della torrefazione del farro. E tra gli dei figuravano Seia, dea della
semina, e Segesta, legata alle biade. Nessuno osava consumare le primizie o assaggiare il vino
prima che i sacerdoti li avessero offerti agli dei. Persino i cognomi, marcatori dellidentit della
famiglia e dellindividuo, erano legati allagricoltura: Pilumno, colui che aveva inventato la
macina, Pisone, colui che pestava. Ma anche i Fabii, i Lentuli, i Ciceroni, i cui cognomi
richiamavanolespecievegetalichecoltivavano
8
.
Pineldettaglio,riguardoaiFornacalia,nonbisognadimenticarecheilfarrostatolunico
cereale consumato a Roma per tre secoli dopo la sua fondazione e cheera considerato talmente
significativoperlaculturaelasocietromanachelefesteadessodedicateeranounimportante
rito pubblico,vincolante per lacittadinanzae caratterizzatodaatti,gesti,obblighi ben precisi.
Affinch tutti i cittadini partecipassero, le persone a capo delle curie affiggevano nel Foro delle
tabelle con lora e il giorno esatti del rito in modo che tutti ne fossero informati e potessero
prendervi parte. Peraltro, non era lunica ricorrenza religiosa e insieme politica dedicata
allagricoltura: tutti i momenti salienti dei lavori dei campi erano scanditi da feste. Vi erano le
Feriaesementivae,agennaio,quandospuntavanoiprimigermoglidelfarro;iFordicidia,adaprile,
duranteiqualisisacrificavaalladeaTellusunavaccagravidapergarantirsilafertilitdeicampi;i
Robigalia, per scongiurare la ruggine che poteva nuocere alle granaglie; i Cerialia, dedicati a
Cerere; il rito degli ambarvalia a maggio, per purificare le messi; i Consualia e gli Opiconsivia,
legatiallaconservazionedel raccolto; i Saturnalia, incuisicelebrava lassenzadi lavorodopo la
semina.Epotremmocitareanchelefestelegateallacoltivazionedellavite
9
.
Ne consegue che il consumo di questi prodotti dellagricoltura fosse legato
indissolubilmente allidentit originaria di Roma e che ogni cambiamento in fatto di
alimentazione, lintroduzione di cibi diversi perch esotici o elaborati costituisse di per s una
rinunciaaquellastessaidentit.UnRomanochenonmangiavadaRomanotradivalasuastessa
romanit.
Inoltre, vi era una dimensione morale che si connetteva allagricoltura nella percezione
culturaleromana.Lapraticadellagriculturaavevailpoteredirendereluomoliberoedegno.In
lineaconquestavisione,Pliniocontrapponedueepoche,quellaarcaicaincuiognicittadinoaveva
a disposizione meno terra e quindi era obbligato a lavorare duramente e ad accontentarsi di un
raccolto non abbondante (e quindi di una dieta frugale e poco variata) e lepoca a lui
contemporanea in cui i campi erano coltivati da schiavi con, a suo parere, rese minori
10
. Il
discorso,ovviamente,nontantoditipoeconomico(improbabilechelaresadeilatifondifosse
inferioreaquelladeicampicoltivatidaicontadiniromani)quantoditipomoraleesiriallacciaalla
tendenza, presente in molte culture, a richiamarsi ai tempi antichi come et aurea, in cui
trionfavano le virt ormai scomparse nellepoca presente. Michael Herzfeld ha definito questa
tendenza nostalgia strutturale ovvero ...quella rappresentazione collettiva di un ordine
paradisiaco, un tempo prima del tempo in cui il perfetto equilibrio delle relazioni sociali non

8
HN.18.710.
9
VIGLIETTI2011,pp.9394.SuiFornacaliaesulprocessoditorrefazionedelfarrovediancheBETTINI1978,pp.168175.
10
Ibid.,pp.139140.
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avevaancorasubitoladecadenzachecolpiscetuttocicheumano
11
.AncheSenecasirichiama
aquestotopos quandoesaltalafrugalitdegliantichi.Neisuoipassinonsilimitaadammonire
controcerteabitudiniinquantosonodannosedaunpuntodivistamedicooperlasalutemorale
individuale,macondannaicomportamentialimentaridicertisuoicontemporaneiancheperch
contravvengono a unideale di romanit dei tempi passati e propongono un nuovo stile di vita
contrassegnatodallinseguimentodipiacerie lussi. Nonacaso, ilcelebre branorelativoacoloro
chesirimpinzanofinoavomitareinseritonellaletterasuglischiavi,dovelacrudeltdeipadroni
non consiste solo nel trattare i servi come bestie, ma nellostentazione di un lusso sfrenato e
sensualechesimanifestaanchenellabusodicibo.Entraquindiingiocolaquestione,tipicamente
romana(manonsolo),dellacondannadellussocomeindicedidecadenzamorale.Glialimentidi
lusso diventano i marcatori di una distinzione tra classi, per usare la terminologia di
Bourdieu
12
,esonoconsideratiunodegliindicatoriditaledecadenza.
Maquandopossiamoparlaredicibidilusso?Qualisonolecaratteristicheperdefinirlitali?
Ci che propone Christopher Berry nel suo libro The Idea of Luxury qualcosa di molto
simile al concetto epicureo di piaceri naturali ma non necessari, caro peraltro al nostro Seneca.
Sarebbe laricercadelpiacereadeterminare ilconcettodi lusso
13
.Tuttavia,comeosservavander
Veen,facendotesorodellanalisidiArjunAppadurai,icibipossonoesseriusatianchecomesegno
diesclusivitedistinzionesocialeequindisarebberosegniincarnatipersottolineareilproprio
statuseaumentare ilproprioprestigio. Come nonricordare lafamosissimacenadiTrimalcione,
in cui ogni pietanza era stata scelta per strabiliare e convincere i convitati della straordinaria
ricchezzaesuperioritdelloroospite?
14
EcomenonrichiamarsialpoemadiArchestratodiGela,
incui icibiesotici,primitracui lespezie,sonoassociatiagliuominidialtorango mentreviene
espressodisprezzoversogliingredientilocaliecolorocheliconsumano?
15

Perindividuaremeglioibenidilusso,Appaduraisuggeriscecinquechiavi:

a) restriction, either in price or by law, to elites; b) complexity of acquisition, which may or


may not be a function of real scarcity; c) semiotic virtuosity, that is, the capacity to signal
fairlycomplexsocialmessages(asdopepperincuisine,silkindress,jewelsinadornmentand
relics in worship); d) specialized knowledge as a prerequisite for their appropriate
consumption, that is, regulation by fashion; and e) a high degree of linkage of their
consumptiontobody,personandpersonality.
16

In questottica, le leggi suntuarie paradossalmente avrebbero come fine non tanto quello di
stroncare luso di certi beni di lusso, ma di mantenerli in una cerchia ristretta ed evitare che
diventino di uso comune
17
. A Roma, per esempio, periodicamente, a partire dal II secolo a.C.,
venivanoemanateleggiperlimitarelimportazioneeilconsumodialimentiesotici.LalexFannia
del 161 a.C. aveva proibito di mangiare volatili che non fossero polli. Tuttavia, come osserva

11
HERZFELD1997,p.135.
12
BOURDIEU1979.
13
BERRY1984citatoinVANDERVEEN2003,p.405.
14
RiguardoaTrimalcionevediVEYNE1961.SirinviaancheallavorodiPARATORE1933.
15
GARNSEY1999,pp.122123.
16
APPADURAI1986,p.38citatoinVANDERVEEN2003,p.409.
17
VANDERVEEN2003,p.410.
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Garnsey,nonsoloeraimpossibilefarerispettarequestenorme,mainparticolarelarestrizionedel
consumo di carne a livello popolare serviva a mantenere un privilegio delloligarchia e non a
inaugurarecostumipisobri
18
.
Seneca si scaglia spesso contro i lussi dei suoi contemporanei, che ritiene sintomo di
mollezza e di arroganza. Il cibo elaborato, potremmo dire non naturale e non necessario,
rientratraquestieddannososiaallanimachealcorpo.Ilfilosofofaunbreveelencodiciche
andrebbeevitatoeaffermachelusodiberevinomistoaneve,dimangiareostriche,diconsumare
cibi sempre bollenti, di rifiutare il cinghiale perch poco raffinato o i volatili, a meno che non
siano serviti gi smembrati, sono solo sintomi di luxuria, di una malattia che prima di tutto
dellanima.Nondunqueinfelicechisiprivadiquesteraffinatezze,quantochineschiavo.Per
esseresanibisognapiuttostorinunciarvi:

Oinfelicemaegrum!Quare?Quianonvinonivemdiluit?Quianonrigorempotionissuae,
quamcapaciscyphomiscuit,renovatfractainsuperglacie?QuianonostreailliLucrinainipsa
mensaaperiuntur? Quia noncircacenationemeius tumultuscocorumet ipsoscumopsoniis
focostransferentium?Hocenimiamluxuriacommentaest:nequisintepescatcibus,nequid
palato iam calloso parum ferveat, cenam culina prosequitur. O infelicem aegrum! edet,
quantum concoquat. Non iacebit in conspectu aper ut vilis caro a mensa relegatus, nec in
repositorio eius pectora avium, totas enim videre fastidium est, congesta ponentur. (...)
Cenabistamquamaeger,immoaliquandotamquamsanus.
19

IlconcettovieneribaditodaSenecanellaConsolazioneadElvia:miserisonocolorocheormainon
provanopialcungustoamangiaresenonvengonostuzzicatidapietanzecostosissime
20
.
Sembrachequiglialimentisianodivisiinduecategorie:cibicostosiequindiinaccettabilie
cibipoveriequindiaccettabili,maevidentecheladivisionenonsolodicarattereeconomico,
ma anche e soprattutto morale. Terrei infatti a precisare che la traduzione di luxuria con lusso,
seppure filologicamente corretta, non rende giustizia alla complessit del termine e alla sua
valenza morale, motivo per cui ho preferito tradurla con piacere smodato. Nel dizionario
etimologicodiErnouteMeillet
21
laparolaluxuriafattaderivaredaluxus,intesocomeeccessoe,
inmodospecifico,eccessonelmododivivere.Ilsuosignificatosarebbequindiproprioquellodi
sovrabbondanza e lusso. Tuttavia, il Thesaurus linguae latinae propone tre diverse accezioni del
termine.Laprima,inlineaconildizionarioetimologico,laseguente:habitusvelstatusquoquis

18
GARNSEY1999,p.125.
19
Ep.78.2324:Opoveromalato!Perch?Perchnondiluiscelanevenelvino?Perchnonrinfrescalasuabevanda
con un pezzo di ghiaccio che immerge nella sua ampia coppa? Perch non vengono aperte proprio sulla mensa le
ostrichedellagoLucrino?Perchintornoallasuatavolanonsiaccalcanocuochicheportano,conlevivande,anchei
fornelli? Il nostro piacere smodato ha inventato anche questo: affinch il cibo non si intiepidisca, affinch non
ribollisca poco il palato gi incallito, la cucina viene portata in tavola con la cena. O povero malato! Manger solo
quello che digerir; non sar messo davanti ai suoi occhi un cinghiale, allontanato dalla mensa come carne vile, n
verrannopostisulvassoiounmucchiodipettidivolatili(vederlituttiinteriinfattiglidlanausea).()Cenercome
unmalato,anzi,unavoltatanto,comeunuomosano.Lastessaprescrizionevenivafattadaiciniciperiqualiicriteri
della vita secondo natura si concretavano in precetti e divieti ben precisi riguardanti, per esempio, la scelta e
l'assunzione di cibi e bevande: completa astinenza da vino, carne, bevande raffreddate con neve o con ghiaccio.
PENNACINI1989,p.75.
20
Helv.10.5.
21
ERNOUTMEILLET1959.
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(quid)modumquondamcommunemexcedit.Talesignificatohagidipersunavalenzamorale,
inquantosiriferisceauncomportamentooppostoallamoderazionechesirichiedeaunsaggio.A
questaaccezionesiricollegaquelladilussuriacomenoilaintendiamo.Ciceroneafferma:Luxuria
est contra pudorem et supra modum profusio
22
. Infine, il significato che a noi interessa
maggiormente : singulae libidines, voluptates, appetitus ciborum exquisitorum, gula, voracitas.
OltrecheinSeneca,losiritrovainAuloGellio,Varrone,Sallustioeintuttisiriferiscealdesiderio
smodato di cibi deliziosi, contrapposto alla moderazione, proposta come modello. Ad esempio,
nellaGuerraGiugurtinaSallustiodicedeiNumidichemangiavanoperfameebevevanopersete,
nonperlibidiniatqueluxuriae
23
.
La cosa evidente nel passo dellEpistola 95 in cui Seneca collega tre termini chiave
voluptas,avaritiaeluxuria:Voluptasexomniquaeritur.Nullumintrasemanetvitium:inavaritia
luxuria preaceps est
24
. Daltra parte, non dimentichiamo che i pensatori cristiani della tarda
latinitaccosterannolaghiottoneriaallalussuria,inquantoentrambesonolegatealventre
25
.
InparticolareSenecasiscagliacontroleostricheeiboleti.Dicediavervirinunziatoperch
sonoadattiaicrapuloni,servonosoloastuzzicarelagolaquandosigisazi
26
.Tantofacilmente
simangiano,quantofacilmentesirigettano:Indeostreisboletisqueinomnemvitamrenuntiatum
est; nec enim cibi sed oblectamenta sunt ad edendum saturos cogenda (quod gratissimum est
edacibus et se ultra quam capiunt farcientibus), facile decensura, facile reditura
27
. Sembrerebbe
dunquecheilfilosofononlicataloghineppuretraicibi,malivedacomequalcosaditotalmente
innaturale.Nondunquelarariteilcostodiquestialimentiarespingerlo,maqualcosaltro.Essi
diventano lemblema di una malattia morale, di un bisogno di trovare nuovi stimoli e piaceri
anche quando ormai si sazi. Ma c di pi. Il riferimento alle ostriche, in particolare, come
vedremo,apreuninteressantequestioneantropologicasulvaloresimbolicodelcibo.
Prima di addentrarci in queste considerazioni, ritengo per necessario fare riferimento,
seppure per sommi capi, alle teorie mediche senecane per verificare se possono essere inserite,
insiemealleindicazionisulladieta,inunaqualchecorniceteoricaantropologica.
Comegi accennato, inSeneca filosofia e medicina sono strettamente intrecciate. Lanima
frantumatadalviziointuttosimileaunartorottocherichiedelinterventodiundottore
28
.Ma
quello di cui si parla pi che un tecnico dellarte medica: limmagine stessa del filosofo
29.
Il

22
Off.1.106.
23
Iug.89.8.
24
Ep.95.33.
25
GARNSEY1999,pp.9597.Ildigiunodiventavaquindiunmetodosicuroperfrenaregliistintilussuriosi.
26
Ilriferimentoaiboletiealleostricheelarelazionetraquesticibi,illussocomevizio,elimmoralitverrannoripresi
daSvetonio.Secondolostoricolatino,l'imperatoreTiberioeradeditoalbereeaibanchettisfrenati,neiqualielargiva
cariche pubbliche a perfetti sconosciuti solo perch erano buoni compagni di gozzoviglie. Durante uno di questi
banchettidiededuecentomilasesterziaAsellioSabinoperundialogoincuiiboleti,ibeccafichi,itordieleostrichesi
disputavanolapalma.Tib.3.42
27
Ep.108.15.Aiboleti,unadelletrecategoriedifunghiriconosciutedaiRomaniinetimperialemaanchesuquesta
divisione non mancano idubbi ,difficiledareun nome.Sisapercertocheerano ipiapprezzati. Probabilmente
non si trattava altro che dei porcini. ANDR 1961, pp. 4344. D'altra parte con boletus in termini scientifici si indica
proprioilporcino.
28
Ep.104.18:Fregitaliquiscrusautextorsitarticulum:nonvehiculumnavemqueconscendit,sedadvocatmedicumut
fracta pars iungatur, ut luxata in locum reponat. Quid ergo? animus tot locis fractum et extortum credis locorum
mutationepossesanari?
29
MIGLIORINI 1997, p. 22, definisce il medico ideale di Seneca il pendant del filosofo per i mali dell'anima. Sul
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sapiens assume sempre pi le caratteristiche del medicus. Egli infatti, come conseguenza
dellunitariet fondamentale dellanima col corpo, in grado di curare le malattie agendo sullo
spirito.
In questo, Seneca si colloca in una tradizione filosofica che affonda le sue radici nella
filosofia antica, in particolare platonica e cinicostoica, e al tempo stesso dimostra di essere
perfettamentecalatonelclimaculturaledelIsec.d.C.Nellepocainquestione,infatti,siverific
la compresenza a Roma di scuole mediche diverse e spesso in contrasto tra loro: alle scuole
tradizionalisiaggiunseroquellametodica,quellapneumaticalegataalloStoicismoelafamosa
SettadeiSestiidimprontapitagorica
30
.Celso
31
eScribonioLargocontribuironoacreareunlessico
medico latino, il che fece s che la medicina entrasse a far parte del patrimonio di conoscenze
delluomocolto
32
.Inoltre,PapirioFabiano,ultimomaestrodelfilosofo,fuilfondatoredellaSetta
deiSestii
33
eSozione,diffusoredelpitagorismo
34
,nonleeraestraneo.
Ma soprattutto Seneca stoico e questo, come dicevamo, lo pone in una posizione
particolaredifronteallamedicina.GiCrisippo,infatti,paragonavalemalattiedelcorpoaquelle
dellanima
35
.
Tuttavia, si sbaglierebbe se si ritenesse che Seneca abbia mutuato acriticamente dai suoi
predecessorileimmaginilegateallambitodellamedicina.Eglidvitaametaforemoltoefficacie
sentite e non si sofferma solamente sul potere terapeutico della filosofia sullanima e sul corpo
delluomo, bens compie anche il processo inverso: propone cure del corpo che leniscano i
tormentidellanima.Ecomedovrebbefareognibuonmedicononsilimitaaprescriverecureachi
gimalato,masuggerisceatteggiamentipreventivi.
Potremmo dunque affermare che lalimentazione, insieme allesercizio fisico, rientri
pienamente nella profilassi. Gli abusi alimentari, infatti, non sono solo il segno di una
degenerazione morale
36
, e quindi devono essere rifuggiti dal saggio, che sommamente ricerca

paragonetrailsaggioeilmedicovediancheARMISENMARCHETTI1989,p.317.
30
MIGLIORINI1997,p.16.
31
Va ricordato che sono stati ravvisati parecchi punti di contatto tra Seneca e Celso. Oltre a i passi ricordati da
MIGLIORINI 1997, vorrei attirare l'attenzione su un articolo che analizza le somiglianze tra l'Ep. 95, 1529 e il De
medicina:STOK1985.
32
PISI 1983, pp. 1017. Vi fu nell'antichit un dibattito sull'opportunit di inserire la medicina tra le arti liberali o
perlomenotraquellemateriecheunuomoliberodovevastudiare.Ilfattocheessafosseesercitataprevalentementeda
schiaviechefosseeminentementepraticacontribuacreareostilitversoquestatecnica.Platone(Amat.135b136c)e
Aristotele (Pol. III. 11. 1282 a 17) non sembrano farla rientrare tra le conoscenze adatte all'uomo libero. Bisogna
aspettare Cicerone (Off. 1. 151; Fin. 5. 7), Vitruvio (1. 1. 310) e Varrone per vederla inserita nel programma di studi
dell'esponente delle classi elevate. Catone, Marziale e Giovenale, invece, avranno sempre un atteggiamento ostile.
Senecaassumeunaposizioneambigua.
33
Aquestopropositovorreiricordarechestataavanzatal'ipotesidiunappartenenzadiCelsoallaSettadeiSestii.Per
unquadrocompletodellevarieposizionideglistudiosiariguardovediCONTINO1988,pp.3043.Cinonfarebbeche
rafforzareillegametraCelsoeSeneca.
34
ApropositodiSozioneedell'influenzacheebbesuSenecavediGRIMAL1978,pp.3941.
35
SenetrovatestimonianzainCicerone,Tusc.4.23:quemadmodum,cumsanguiscorruptusestautpituitaredundat
aut bilis, in corpore morbi aegrotationesque nascuntur, sic pravarum opinionum conturbatio et ipsarum inter se
repugnantiasanitatespoliatanimummorbisqueperturbat(...).HocloconimiumoperaeconsumituraStoicis,maxime
aChrysippo,dummorbiscorporumcomparaturmorborumanimisimilitudo.
36
MAZZOLI 1989 sottolinea gli stretti legami tra cannibalismo, degenerazioni sessuali (adulterio e incesto) e
sgretolamento dei valori morali e sociali nel Tieste di Seneca e pi in generale nel mito dei Pelopidi a partire dal
progenitore Tantalo fino alle vicende di Oreste. Dice lo studioso (p. 338): Nell'attentato alla stirpe culminante nel
banchettopaidofagicononsifenomenizzatoutcourt,mitopoieticamente,l'autodistruttivitdelpotere:amenoche
comecredo lecito non se nedilati ilquadro patologico unendo in unsolo plessoabusodi potere,abuso sessualee
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lequilibrio e la moderazione. Essi influiscono in modo tangibile sulla salute spirituale


delluomo. Se invece il fisico alimentato in modo corretto e mantenuto in buona salute con
eserciziadatti,fornisceunvalidostrumentoperunavitaregolatadallaragione
37
.
Ci pu essere in parte spiegato con la teoria secondo cui la malattia sarebbe frutto di
unalterazionedellequilibriotragliumori.Icibi,dalmomentochevengonotrasformatiinliquidi
dalladigestione,possonoristabiliretaliequilibri.Leprescrizioni,tuttavia,devonoessereadattate
aognisingoloindividuo.Lalimentazionedeveessereregolatainbasealcarattere,ilcheconferma
lostrettolegametrasomaepsiche,tramoraleepratichecorporee.
Adesempio,Seneca,riguardoaifanciulli,dicechedevonoessereeducatienutritiinbaseal
lorotemperamentoinmodochenonincorranoneiviziversocuiliportanoleloroinclinazioni
naturali. difficile cambiare la natura, si possono per seguire alcune norme. I cibi, se sono
eccessivi,gonfianoinsiemeilcorpoelanima.Ilverboutilizzatononacasotumescocheindica
siailtumefarsianomalodiunapartedelcorpo,siailgonfiarsidirabbiaopassione.Vienemessa
cosinrelazionelapesantezzafisicaconquellaintellettuale
38
.
Tuttavia, se mi fermassi a queste motivazioni scientifiche per spiegare le complesse
prescrizioni alimentari del filosofo Seneca e degli uomini del suo tempo, seguirei
quellorientamento teorico definito da Mary Douglas materialismo medico e attribuito da
questultimaa Marvin Harris: tutti i ritiantichi,anche i piesotici, inclusiquelli riguardanti le
pratiche e i divieti alimentari, sarebbero collegati essenzialmente a questioni igieniche, che col
tempo avrebbero assunto connotazioni simboliche
39
. In realt, le motivazioni di Marvin Harris
nonsonolegateprincipalmenteallaquestioneigienica,maaunragionamentosucostibenefici,
soprattuttocircailconsumodicarni.
Macontinuiamoavedereneldettaglioinchecosaconsistonoquesteprescrizionisenecane,
inmododaverificaresepossonoessereinquadrateinunacorniceteoricaantropologica.
Innanzitutto,lastoriapersonalediSenecacimostraunuomoattentoalciboeagliaspetti
simbolicicheessoricopre.Sappiamoche,sottolaguidadiSozione,Senecaerastatovegetarianoe
che aveva rinunciato a questa pratica solo per fare piacere al padre. Il padre di Seneca temeva,
infatti,cheilvegetarismogettasseunombrasulfiglioinunepocamoltosospettosaneiconfronti
dei culti orientali
40
. A dispetto dellabbandono della pratica vegetariana, tuttavia, nellEpistola
108,SenecanonrinunciaaesporreleteoriediSestioediPitagoracircaquestapratica,fornendoci
cos una giustificazione per la sua scelta. Secondo la sua opinione e quella dei suoi maestri, il
vegetarismo non solo giovava al fisico, ma era considerato una misura preventiva contro le
passioniviolente,perprimalira
41
.Inoltre,Sozionefacevanotarecheinognicasolastinenzadalle
carni rendeva lanimo leggero, cosa che Seneca aveva avuto modo di sperimentare in prima

abuso alimentare. E subito dopo aggiunge, citando SCARPI 1984, p.50: Col pasto cannibalico (...) si consuma
definitivamente lo sgretolamento dei legami di parentela e dalla caduta dei protagonisti nella barbarie si precipita
successivamenteinunadimensionedisumana.Tiesterappresenterebbequindil'uomotroppopieno,incontrasto
con ilprogenitoreTantalo troppovuotoperpunizionedell'uccisionedelproprio figlioperdarlo inpastoaglideie
deltentatofurtodelcibodivinoperdareagliuominil'immortalit(p.339).
37
POHLENZ1959,vol.2,p.68.SulrapportotrasaluteealimentazionesivedaancheMAZZINI1989.
38
Ira,2.21.3:Necibisquidemimplendisint:distendeturenimcorporaetanimicumcorporetumescent.
39
HARRIS1985.
40
GRIMAL1978,p.3941.
41
Ep.108.22.
LADIETADELSAGGIO 131

IQUADERNIDELRAMODOROONLINEn.5(2012)

persona
42
. Essere vegetariani non era quindi semplicemente una dieta, ma un comportamento
dallesolidebasifilosofiche,unmodoprimadituttopermanteneresanolanimo.
QuandoSenecacidicecheSestiononritenevanecessarioversaredelsanguepersfamarsie
che anzi cibarsi di animali rientrava tra i piaceri sensuali, poco adatti a mantenere la salute del
corpoedellanima,entranoinveceingiocoduefattori:daunlatoilrifiutodellaviolenza,dallaltro
lacriticaversochicercanelciboilpiaceresensualeenonunsemplicemezzoperalimentarsi.Hic
hominisatisalimentorumcitrasanguinemessecredebatetcrudelitatisconsuetudinemfieriubiin
voluptatem esset adducta laceratio. Adiciebat contrahendam materiam esse luxuriae; colligebat
bonae valetudini contraria esse alimenta varia et nostris aliena corporibus
43
. Luso, ancora una
volta, del termine luxuria, tuttavia, pu aprire anche a unaltra interpretazione. senzaltro
corretto tradurlo in questo contesto come voracit o piacere sensuale, tanto pi che nella frase
precedentecomparelaparolavoluta. Tuttavia,nonbisognadimenticarecheaRomasoloiricchi
potevano mangiare regolarmente la carne e che le leggi suntuarie avevano imposto dei limiti al
suo consumo
44
. Non quindi da escludere che qui luxuria si richiami anche al lusso e che sia
presentenelpassosenecanounacriticasocialeversounacertaclasseagiata.
Ilriferimentoa Pitagora, invece,chegiustificava ladietavegetarianacon latrasmigrazione
delle anime da un corpo a un altro non necessariamente umano, non pu non richiamare alla
mente il buddismo e linduismo: per Pitagora, infatti, uccidendo unaqualsiasi bestia ci sarebbe
statoilrischiodiuccidereemacellareilpropriostessopadre
45
.
Tra gli antropologi, Marvin Harris, Mary Douglas e Marshall Sahlins hanno affrontato il
problemadeidivietialimentaridaprospettivemoltediverse.
PerMarvinHarris,comedicevamo,ilrapportocostibeneficideglialimentiallabasedelle
prescrizioni religiose relative al cibo. Pur non rifiutando le argomentazioni di LviStrauss circa
limportanzasimbolicadeicibi,infatti,tendearibaltarnelaprospettiva.

Ampliando un po il campo di unaffermazione di Claude LviStrauss, possiamo dire che


alcunicibi sono buonida pensare mentre altri sono cattivi da pensare. Ma io sostengo
cheilfattochesianobuoniocattividapensaredipendedalfattochesonobuoniocattivida
mangiare. Il cibo deve nutrire lo stomaco collettivo prima di poter alimentare la mentalit
collettiva.
Vorrei argomentare un po meglio il mio punto di vista. I cibi preferiti, buoni da mangiare,
sono cibi che fanno pendere la bilancia dalla parte dei benefici pratici, rispetto a quella dei
costi,adifferenzadiquantononavvenganelcasodeicibiaborriti,cattividamangiare.
46

NelsuocapitoloIlmisterodellavaccasacradedicatoaltabalimentareinduistadimacellaree
consumare carne bovina, lo studioso, facendosi forte di numeri e statistiche e persino di una
citazionediGandhi,nonprendeneppureinconsiderazionemotivazionifilosoficheoreligiose:la

42
Ep.108.2022.SulvegetarismodiSenecavediancheGOUREVITCH1974,pp330331.
43
Ep.108.18.SullaconnessionetradietavegetarianaefilosofiavediancheGARNSEY1999,pp.8586.
44
GARNSEY1999,p.123125.
45
Ep. 108. 19. At Pytagoras omnium inter omnia cognationem esse dicebat et animorum commercium in alias atque
aliasformastranseuntium.Nulla,siillicredas,animainterit,necessatquidemnisitemporeexiguo,duminaliudcorpus
transfuditur.
46
HARRIS1985,p.5.
MARIACATERINAMORTILLARO 132

IQUADERNIDELRAMODOROONLINEn.5(2012)

vaccasarebbepiutilealsostentamentodegliIndianidavivachedamorta,perviadeinumerosi
servizichepuoffrireesarebbequestalasolaragione,operlomenolaragioneoriginariadel
tab
47
. La motivazione economica torna anche nel capitolo Labominevole porco. Qui Harris,
dopoavereliquidatolaspiegazioneigienicosanitaria(chepureMaryDouglasgliattribuiscecome
segno distintivo della sua teoria sul cibo), si sofferma sulla questione dei benefici rappresentati
dallallevamentodiruminantirispettoaquellodei maialipergliebrei,teorizzandoche i maiali,
essendo onnivori, avrebbero sottratto alluomo del cibo prezioso, laddove invece i ruminanti
convertonolacellulosa,nondigeribilepergliesseriumani,inciboattraversoladigestione.Inoltre
lhabitatidealedeisuinisonoleforesteombroseenonleprateriearidedelMedioOriente.Infine,
nonsarebberoadeguatinafornireillattenatrainaregliaratrienonavrebberounpeloadatto
perlatessitura
48
.
QuesteteoriesonostatecontestatesiadaMaryDouglaschedaMarshallSahlins.
Mary Douglas ha indicato, in una prospettiva strutturalista, la radice di questo rifiuto nel
fattocheilmaialenonrientrerebbenelsistemaclassificatoriobiblico,sarebbeinbuonasostanza
fuori posto e quindi, in quanto cattivo da pensare, cattivo da mangiare
49
. Tuttavia non
dobbiamo dimenticare che in Grecia e a Roma non cerano veri e propri tab alimentari, fatta
eccezione per il cannibalismo. Galeno fa un elenco molto ampio delle carni mangiate a Roma,
facendoneun fattodigustoedivalore nutritivo. Peresempio noncondannachi mangiacavalli,
asiniecammelli,maritienechesiapocosalutareinquantolalorocarnesarebbeindigesta.Nonsi
stupisceneppurechealcuniassumanosenzasaperlocarneumana
50
.
Sahlins, invece, sembra in qualche modo coniugare le due posizioni in unottica
poststrutturalista. La produzione qualcosa di pi e di diverso che una logica pratica
dellefficienzamateriale.unintenzioneculturale
51
eilsignificatosocialediunoggetto,chelo
rendeutileperunacertacategoriadipersone, nonevidenziatodallesuecaratteristiche fisiche
pi di quanto lo sia ilvaloreche gli pu essereattribuito dallo scambio
52
. Lesempio relativo al
consumodicarnenegliStatiUnitiparticolarmentecalzante.Lostudiosodimostracomelascelta
di non mangiare il cavallo e il cane in America non nasca da questioni di tipo economico, ma
simbolico. Il cane e il cavallo sono animali daffezione, fanno parte della famiglia, anche se in
misura diversa, e partecipano alla societ americana in funzione di soggetti, infatti hanno un
nomeproprio.Illoroconsumoavvicinerebbedunquealcannibalismo.Sahlinsritienedunqueche
laquestionesiaorganizzataincategoriestrutturalichedistinguonotracarninoncommestibili
e carni commestibili e, allinterno di esse, tra carne e interiora. Queste ultime sarebbero
meno gradite non per il loro valore nutrizionale, ma per questioni di ordine simbolico: le parti
interneedesterneverrebberoassimilateedistinterispettoallepartidelcorpoumanosecondo
il criterio per cui identifichiamo il nostro io interiore col nostro vero io e le due categorie
vengonodiconseguenzaclassificatecomepiomenoadatteperilconsumoumano
53
.Inteoria

47
HARRIS1985,p.59.
48
Ibid.,pp.6568.
49
DOUGLAS1966.
50
GARNSEY1999,p.84.Gal.6.663700.
51
SAHLINS1976,p.168.
52
Ibid.,p.169.
53
Ibid.,pp.173174.
LADIETADELSAGGIO 133

IQUADERNIDELRAMODOROONLINEn.5(2012)

le interiora, proprio perch meno disponibili relativamente alla quantit rispetto alle costate
dovrebbero costare di pi, ma avviene lopposto. Il valore simbolico viene quindi trasferito in
ambitoeconomico,percui laculturachedetermina il mercatoe nonviceversa. E,cosaancora
piimportante,ladistinzionesimbolicatrataglidicarneinferioriesuperiori,unavoltatrasposta
sulpianoeconomico,verrebbearafforzareladifferenzatragruppisocialierazziali:ipipoveri,in
unsistemaincuilapovertcodificatarazzialmente,sarebberoiprincipaliconsumatoridicarni
inferiori o di interiora e quindi rappresenterebbero il selvaggio in mezzo a noi. In pratica l
inferioritdeinerisirealizzaancheconlacontaminazionealimentare
54
.
Il caso di Seneca, a mio parere, non pu essere inquadrato nella prospettiva di Harris. Di
certoeglinonsiastenevadallecarniperquestioniecologicheoeconomiche.Piuttosto,alcuni
suoipassisembranopendereversoilmaterialismomedico.Riguardoallegicitateabitudinidi
bere acqua mista a neve, di mangiare cibi bollenti e di stuzzicare il palato con i funghi e le
ostriche,Senecadice,nellEpistola95,cheeffettivamenteifunghisonodaevitareperchvelenosi,
anchesemanifestanosubdolamenteiloroeffettidopomoltotempodaquandosonostatiingeriti;
la neve,soprattuttoseconsumatadestate,a lungoandare indurirebbe il fegato; icibi putridi,
che passano direttamente dal fuoco dei fornelli alla bocca per poi spegnersi nel ventre,
provocherebberolesioniaquestultimo
55
.
Tuttavia,nellastessaepistola,Senecametteinguardiadalmescolarecibidifferentitraloro,
unatteggiamentochesembrapendereversoildiscorsoditipoteoricopropostodaMaryDouglas
o, eventualmente, da Sahlins, in cui i cibi hanno un preciso significato simbolico e vengono
incasellati in uno schema in cui ognuno ha un posto ben preciso rispettoso di un ordine
cosmico.Mescolarecichenonvamescolatoperlaricercadelpiacereprovocamalattiechesono
insieme fisiche e morali. Alla moltiplicazione dei cibi e delle pietanze elaborate, rispetto ai
semplicialimentidelpassato,corrispondeilmoltiplicarsideimorbi:infattiglieffettidialimenti
diversi sono opposti tra loro ed quindi naturale che, unendosi, siano mal digeriti. Essi
afferisconoadelementinaturalidifferenti,chedevonorestareseparati.

Simplexeratexcausasimplicivaletudo:multosmorbosmultafericulafecerunt.Videquantum
rerum per unam gulam transituram permiseat luxuria, terrarum marisque vestatrix. Necesse
est itaque inter se tam diversa dissideant et hausta male digerantur aliis alio nitentibus. Nec
mirum quod incostans variusque ex discordi cibo morbus est et illa ex contrariis naturae
partibusineundemconpulsa<ventrem>redundant.Indetamnovoaegrotamusgenerequam
vivimus.
56

Tuttavia, lopposizione di Seneca al consumo di ostriche suggerisce unulteriore possibile



54
SAHLINS1976,p.175.
55
Ep.95.25.Nondimentichiamochel'imperatoreClaudiofuuccisopropriocondeifunghi,standoaSvetonio,Claud.
44.
56
Ep.95.19:Lasaluteerasempliceperchsempliceeralasuacausa.Lemoltevivandehannoprodottomoltemalattie.
Vedi la voracit, saccheggiatrice di terre e di mari, quante cose mescola che entreranno in una gola sola. inevitabile
infatti che cose tanto diverse non vadano d'accordo e, una volta ingerite, non vengano digerite perch hanno effetti
opposti. N c' da stupirsi che sorga una malattia mutevole e molteplice da un cibo discorde e che cose provenienti da
parti contrarie della natura, cacciate insieme nel medesimo ventre, siano rigettate. Perci ci ammaliamo di un male
tantonuovoquantoloilnostrostiledivita.Inquestocasohopreferitotradurreluxuriaconvoracit,conformemente
aquantopropostodaThLL.
MARIACATERINAMORTILLARO 134

IQUADERNIDELRAMODOROONLINEn.5(2012)

interpretazione. Per il filosofodi Cordova leostriche nonsonodannoseperquestioni igieniche,


come si potrebbe supporre data la forte carica batterica e il rischio di contrarre lepatite. Come
affermaMarvinHarrisapropositodellatrichinosi,cheMaimonidevedrebbeallabasedelrifiuto
da parte di alcuni popoli di mangiare carne di maiale,

non certo necessaria unapprofondita


conoscenza scientifica di batteri e virus per accorgersi che certi cibi sono pericolosi
57
. Di certo,
quindi, pur non conoscendo leziologia medica del malessere, non doveva essere sfuggito ai
Romani che i frutti di mare potevano essere molto dannosi. Tuttavia, nello stesso passo
dellEpistola95incuiciparladeifunghi,delcibobollenteedellacquamistaaneve,Senecanon
fa cenno a questo, ma afferma che le ostriche hanno la capacit di trasferire a chi le mangia la
proprianatura:proprioperchcresciuteinzonesabbiose,soventenelleanseenegliestuari,perla
lorostessanaturaimpuraeinerte,trasmettonoachilemangiaquestelorocaratteristiche:Quid?
Illaostrea,inertissimamcarnemcaenosaginatam,nihilexistimaslimosaegravitatisinferre?
58
.
Inquestocasoparequindipiappropriatalaprospettivaanalogica.GiFrazeravevanotato
questa tendenza delluomo ad operare delle analogie e laveva definita col nome di magia
simpatica. Nel Ramo doro scrive infatti: Il selvaggio mangia molte piante o animali per
acquistarnealcunebuonequalitdicuilicrededotati,maevitadimangiarnemoltealtrepernon
prenderedellecattivequalitdacuilicredeinfetti
59
.
Descola descrive questo modo di concepire il mondo in cui lesistente viene scomposto in
unamolteplicitdiessenze,formeesostanzechepoivengonoricomposteeordinateinunnuovo
sistemadianalogiecheleganoinsiemeleproprietintrinsechedientitdistinte.Lasomiglianza
sospendeperunmomentoladifferenza,masolopercrearneunanuova,inmodocheglioggetti
diventano estranei alla propria identit primigenia per acquisirne una nuova attraverso lo
specchiodellecorrispondenzeedellimitazione.Questomododiordinareilmondo,chemolto
diffusoinvarieculture,puessereravvisato,osservaDescola,nellecorrelazionitramacrocosmoe
microcosmo o, ed questo il nostro caso, nelle teorie mediche e terapeutiche che fondano
leziologia e la cura delle malattie sulle somiglianze che alcune sostanze o oggetti naturali
presentanoconisintomioconlepartidelcorpoumano
60
.
Concludendo, potremmo dunque affermare che lantropologia in grado di offrire alcuni
spunti di riflessione sullopera di Seneca che esulano dagli approcci tradizionali ma non
prescindono da essi, e che sono in grado di svelare ulteriormente la ricchezza dellopera del
filosofo di Cordova. Nel caso specifico delle prescrizioni alimentari sarebbe impossibile non
riferirsi ad alcuni concetti filosofici e inquadrarli nel quadro storico dellet neroniana, tuttavia
considerare i risvolti identitari del cibo a Roma permette di mettere in luce le motivazioni che
legano la dieta alla critica di una certa Roma decadente. Altro interessante approccio, come
abbiamo visto, quello che inserisce la critica del lusso in ambito culinario in un filone che
attraversaisecolifinoanoi,sottraendolaaunainterpretazionerigidachelavedeesclusivamente
come topos letterario. Infine, considerare lopera di Seneca alla luce dei diversi approcci dello
strutturalismo di Mary Douglas, del poststrutturalismo di Marshall Sahlins, del materialismo

57
HARRIS.1985,p.62ep.63.
58
Ep.95.25.GOUREVITCH1974,p.316.
59
FRAZER1890,vol.1,p.63:nelvol.2,allepp.153158,inoltre,Frazerdedicaall'argomentouninterocapitolo.
60
DESCOLA2005,pp.280281.
LADIETADELSAGGIO 135

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culturale di Marvin Harris e dellanalogia di Descola suggerisce che nellopera del filosofo
convivono la preoccupazione per la purezza, la tendenza a incasellaregli alimenti in un preciso
sistemacheinsiemesimbolicoedeconomico,gliscrupoliigienicieunatendenzaaparagonarei
cibi,lelorocaratteristicheintrinsecheeiloroeffettimoralisecondoilmeccanismodellanalogia.
Luso dellantropologia per studiare i classici non significa dunque accostare fenomeni
troppo lontani nel tempo, decontestualizzandoli e spingendo la comparazione ai limiti
dellaccettabile, quanto piuttosto servirsi di alcuni strumenti teorici e valutare se essi possono
illuminarnealcuniaspettilasciatiinombradaaltriapprocci.

MariaCaterinaMortillaro
UniversitdiMilanoBicocca
DipartimentodiScienzeUmaneRiccardoMassa
email:villarena72@gmail.com

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