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Leonard Lawlor e Valentina Muolard Il concetto della molteplicit, dalla voce Henri Bergson della Stanford Encyclopedia of Philosophy

Il Saggio sui dati immediati della coscienza pu essere visto come una critica della filosofia di Kant. Secondo Kant la libert appartiene ad un dominio estraneo allo spazio ed al tempo (il dominio noumenico , ma !er"son ritiene c#e Kant abbia confuso e mescolato assieme spazio e tempo, con il risultato di concepire l$azione umana come determinata dalla causalit naturale %. !er"son vuol dare una risposta a tale confusione. Si ripropone& %. di scio"liere la 'mescolanza( mostrando la diversa natura di tempo e spazio, e pi) precisamente mostrando c#e il tempo tende ad essere misconosciuto e indebitamente interpretato come una sorta di 'spazio(, secondo !er"son occorre ripristinare la consapevolezza della differenza e della peculiarit del tempo* +. il dimostrare c#e la nostra coscienza, nei suoi dati immediati (ossia nel suo autentico modo di manifestarsi a s, stessa - temporale, c#e - essenzialmente 'durata(. .ella durata non c$- "iustapposizione di eventi, perci non c$- causalit. / nella durata c#e possiamo collocare la nostra esperienza della libert.

.el Saggio sui dati immediati della coscienza (%001 !er"son svol"e la sua prima (ma anc#e definitiva elaborazione del concetto di durata. Lo scopo "enerale del sa""io era, per, una difesa dell$idea della libert umana (2uella c#e viene di solito, ma talvolta impropriamente c#iamata 'libero arbitrio(, la nostra capacit di autodeterminarci e di a"ire in modo 'spontaneo( e responsabile . I positivisti, c#e applicavano all$uomo e ai fatti c#e lo ri"uardano i concetti ed il metodo di inda"ine proprio delle scienze naturali, ritenevano in "enere c#e il concetto di libero arbitrio fosse illusorio. Il comportamento umano, secondo loro, era solo un aspetto dell$intera realt naturale e perci doveva essere spie"ato tramite le""i causali. 3rano, in altre parole, sostenitori del determinismo& tutto ci c#e accade si pu spie"are tramite delle cause precedenti secondo le""i costanti. 4nc#e Kant aveva sostenuto, com$- noto, la tesi della libert del volere umano, c#e aveva posto come fondamentale postulato della Ragione Pratica (il famoso 'devi dun2ue puoi( . Ma Kant riteneva c#e tutti i fenomeni conoscibili siano caratterizzati dalla le""e di causa effetto, e 2uindi dal determinismo. Secondo lui tutto ci c#e conosciamo scientificamente - natura, e 2uindi #a un ordine causale ri"oroso ed indefettibile (anc#e se solo 'fenomenico(* noi non conosciamo il 'noumeno( . In accordo con ci la sua "iustificazione del libero arbitrio era basata sul porre la libert del volere sul piano noumenico, ossia fuori dal mondo dei fenomeni. !er"son non considera soddisfacente 2uesta soluzione 5antiana. 3"li trova c#e la libert non vada collocata fuori dal campo dei fenomeni spaziotemporali, ma c#e si possa comprendere se si capisce 2ual - la natura autentica della vita interiore della coscienza, della 2uale la libert - una manifestazione. 6uesto si pu anc#e dire cos7& per !er"son non si deve mettere la libert fuori dallo spazio e dal tempo, ma solo fuori dallo spazio, perc#, il tempo - creazione e libert. Secondo !er"son, infatti, il rapporto causa8effetto - un le"ame c#e il nostro intelletto analitico pone tra fenomeni separati 'spazialmente(. Ma 9 proprio per 2uel motivo 9 se riusciamo a mostrare c#e per la vita interiore (c#e - tempo e durata non vale il principio di separazione dei suoi momenti, ma si realizza la continuit, allora non ci sono elementi separati da porre in rapporto di causa8effetto, e di conse"uenza la nozione di determinismo non #a motivo di essere applicata alla vita interiore dell$essere umano. La libert va allora interpretata come atto di creativit nel divenire. :iassumendo& sia Kant c#e !er"son riten"ono c#e la visione deterministica della vita umana sia sba"liata, entrambi difendono nelle loro filosofie il concetto di libert. Ma Kant ritiene c#e il determinismo sia valido nell$inda"ine della natura e di tutto il mondo fenomenico* perci "iun"e alla conclusione c#e la libert sia un dato noumenico, c#e possiamo riconoscere a partire dalla nostra esperienza morale (imperativo cate"orico , ma non posiamo intuire e rappresentare nel, mondo dei fenomeni. 3ssa si realizza come causa noumenica di 2ue"li atti c#e compiamo con la sola motivazione del dovere morale. !er"son ritiene, invece, c#e Kant sba"li nel ritenere c#e la causalit sia lo sc#ema fondamentale di conoscenza dei fenomeni. 3ssa - una modalit di funzionamento del l$intelletto analitico, e perci non si applica alla vita interiore, c#e 9 non essendo divisibile in momenti separati (essendo durata e continuit 9 non - so""etta al determinismo. .on si possono, infatti, in essa distin"uere eventi causa ed eventi effetto, poic#, non ci sono eventi separati c#e poi si debbano ricon"iun"ere tramite una relazione esteriore come 2uella di causa effetto. ;erci la libert non va collocata 'al di l dei fenomeni( come faceva Kant (c#e continua a pensare in termini di 'cause8effetti( ma va vista nel dispie"asi della temporalit vissuta.

;er !er"son dobbiamo comprendere la durata come una molteplicit 2ualitativa, in contrapposizione alla molteplicit 2uantitativa. .el Saggio ci sono alcuni esempi di molteplicit 2uantitativa. Il pi) facile da afferrare e probabilmente 2uello del "re""e di pecore. 6uando "uardiamo un "re""e di pecore, la prima cosa c#e notiamo - come si assomi"liano l$una all$altra. in 2uesto senso una molteplicit 2uantitativa - sempre omo"enea. Ma ci accor"iamo anc#e c#e, nonostante la loro omo"eneit, possiamo numerare le pecore. ;ossiamo numerarle perc#, ciascuna di esse - spazialmente separata dalle altre, ossia "iustapposta alle altre* in altre parole& ciascuna occupa una posizione spaziale distin"uibile. ;erci possiamo dire c#e le molteplicit 2uantitative sono omo"enee e spaziali. Inoltre, poic#, una molteplicit 2uantitativa - omo"enea, possiamo rappresentarla tramite un simbolo, per es. la cifra '+<(. In contrasto, le molteplicit 2ualitative sono etero"enee e temporali* 2uesta - un$idea difficile, perc#, spontaneamente ci verrebbe da pensare c#e se c$- etero"eneit c$- "iustapposizione. Ma nella durata l$etero"eneit non implica la "iustapposizione (o la implica solo retrospettivamente . 4nc#e 2ui !er"son ci d molti esempi* il pi) facile da comprendere (ma anc#e il pi) si"nificativo - 2uello del sentimento morale della piet. '3sso consiste in primo luo"o nel porsi attraverso il pensiero, al posto de"li altri, nel soffrire la loro sofferenza. Ma se non fosse nient$altro c#e 2uesto, =>? allora ci spin"erebbe a rifu""ire "li sventurati piuttosto c#e ad aiutarli, poic#, la sofferenza ci fa naturalmente orrore. / possibile c#e 2uesto sentimento d$orrore si trovi all$ori"ine della piet* ma subito si a""iun"e un nuovo elemento, un biso"no di aiutare i nostri simili e di alleviare le loro sofferenze(. ;u anc#e essere vero, osserva !er"son, c#e 2uesto si verific#i 2uando noi comprendiamo c#e se se non aiutiamo lo sventurato c#e ci causa tale sentimento, la conse"uenza del nostro comportamento sia c#e nessun ci aiuter 2uando ne avremo biso"no. @i sarebbe 2uindi, alla base della piet, una sorta di sottile modificazione psicolo"ica di un sentimento e"oistico. ';u darsi c#e in 2ualc#e modo la paura rientri effettivamente anc#e nella compassione c#e i mali de"li altri ci ispirano* ma si tratta sempre di forme inferiori della piet. La vera piet consiste nel desiderare, pi) c#e nel temere la sofferenza. Aesiderio le""ero, c#e si spera appena di vedere realizzato e c#e tuttavia si forma nostro mal"rado, come se la natura commettesse una "rande in"iustizia e fosse necessario allontanare o"ni sospetto di una nostra complicit con essa. L$essenza della piet consiste dun2ue in un biso"no di umiliarsi, in una aspirazione a scendere pi) in basso. A$altronde 2uesta aspirazione dolorosa #a un suo fascino, in 2uanto accresce la stima c#e abbiamo di noi stessi, e ci fa sentire superiori a 2uei beni sensibili c#e il nostro pensiero abbandona momentaneamente. La crescente intensit della piet consiste dun2ue in un pro"resso 2ualitativo, in un passa""io dal dis"usto alla paura, dalla paura alla simpatia, e dalla stessa simpatia alla piet(. La frase finale del brano riportato va letta con attenzione& !er"son parla di un 'pro"resso 2ualitativo(. Lo scopo della breve analisi - infatti 2uello di dimostrare c#e 2uello c#e ci appare come il differenziarsi di un sentimento in "radi di intensit -, invece, un mutamento 2ualitativo+. @i c#e rende 2uesta descrizione ber"soniana cos7 tipica (la sua particolare "enialit consiste nel fatto c#e c$- una etero"eneit di sentimenti successivi, ma non si potrebbe pensarli come "iustapposti o dire c#e uno di essi ne"a l$altro. .ella durata non ci sono ne"azioni. I sentimenti sono continui uno rispetto a"li altri, si compenetrano l$uno con l$altro, anc#e se tra il primo e l$ultimo c$- un$opposizione (2uella tra i biso"ni di tipo inferiore e 2uelli superiori . 6uesto -, infatti, un esempio di molteplicit 2ualitativa& - etero"eneo (o"ni momento - sin"olare e differenziato , continuo (o"ni momento si compenetra con il precedente , implica un$opposizione ai due estremi (iniziale e finale , - pro"ressivo (ossia temporale& c$- un fluire irreversibile, c#e non - dato tutto in una volta* 2uest$ultima caratteristica viene c#iamata da !er"son anc#e 'mobilit( . ;oic#, una molteplicit 2ualitativa - etero"enea ma allo stesso tempo compenetrata, non pu venire rappresentata ade"uatamente da un simbolo* infatti, secondo !er"son, la molteplicit 2ualitativa - inesprimibile. ;er !er"son, e 2uesta - forse la sua pi) importante intuizione, la libert - mobilit. .ella sua Introduzione alla metafisica (B+ Durata e coscienza , !er"son ci d tre imma"iniC per aiutarci a pensare alla durata, e in tal modo alle molteplicit 2ualitative. La prima - 2uella dei due "omitoli col filo c#e scorre in essi, nell$uno si svol"e e nell$altro si riavvol"e. La durata si assomi"lia a 2uest$imma"ine, secondo !er"son, perc#,, mano a mano c#e invecc#iamo, il nostro futuro si fa pi)
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Le pa"ine di apertura del Saggio sui dati immediati della coscienza sono dedicate all$analisi critica dell$idea corrente, c#e all$epoca faceva da "uida ai tentativi di misurazione da parte de"li psicolo"i sperimentali, secondo la 2uale ai fatti della vita interiore si possa applicare una 2uantificazione basata sull$intensit. C 6uesta parte del para"rafo - da usare per capire me"lio la pa"ina ber"soniana a cui fa riferimento. Se il testo di !er"son risulta "i di per se stesso pi) c#iaro, si pu 2uesta parafrasi.

piccolo e il nostro passato pi) "rande. Il vanta""io di 2uest$imma"ine - nel fatto c#e presenta una continuit di esperienze senza "iustapposizione. Dvviamente l$imma"ine #a anc#e i suoi difetti, perc#, presenta la durata come se sia omo"enea, e come se si possa avvol"ere 9 come il filo 9 sopra le proprie parti ossia come se diverse parti di essa siano sovrapponibili e perci capaci dei essere identic#e. Ma !er"son dice c#e 'non esistono due momenti identici in un essere cosciente(. La durata, per !er"son, - continuit del pro"resso nell$etero"eneit. Ma oltre alle cose "i dette, lEimma"ine in 2uestione ci su""erisce c#e la durata implica la conservazione del passato. ;er !er"son la memoria conserva il passato e 2uesta conservazione non implica c#e nel ricordare si faccia esperienza di una medesimezza (della stessa cosa tramite un riconoscimento , ma di una differenza. La seconda imma"ine della molteplicit 2uantitativa - 2uella dello spettro dei colori. ;arlando dell$imma"ine precedente abbiamo detto c#e c$- costante di differenza ed etero"eneit. L$imma"ine dello spettro ci aiuta a capire me"lio 2uesto aspetto, perc#, la molteplicit ci si manifesta come sfumatura e "radazione. In 2uesta imma"ine - dun2ue evidente la l$etero"eneit, ma anc#e 2uesta #a un difetto, perc#, nonostante il loro carattere sfumato i colori dello spettro sono "iustapposti e cos7 perdiamo il carattere della 'compenetrazione( c#e spetta alla durata. La pura durata, infatti, secondo !er"son 'esclude o"ni idea di "iustapposizione, esteriorit reciproca ed estensione(. 6uella dello 'spettro( - pur sempre anc#$essa un$imma"ine spaziale della temporalit. La terza imma"ine - 2uella dell$elastico c#e viene allun"ato. !er"son ci dice anzitutto di imma"inare l$elastico contratto fino ad un punto matematico, c#e rappresenta l$adesso, il momento attuale della nostra esperienza. ;oi si inizi a tenderlo, per farne una linea sempre pi) lun"a* !er"son ci avverte di no portare la nostra attenzione sulla linea, ma sull$azione c#e la dise"na. Se concentriamo l$attenzione sull$azione di tracciare la linea, riusciamo a vedere c#e il movimento non - solo continuo e differenziato, ma - anc#e indivisibile. ;ossiamo sempre inserire delle interruzioni nella linea spaziale c#e rappresenta il movimento, ma il movimento stesso indivisibile. ;er !er"son c$- sempre una priorit del movimento rispetto alle cose c#e si muovono. La cosa - sempre un$astrazione rispetto al movimento. L$elastico allun"ato -, 2uindi, un$imma"ine della durata pi) esatta delle precedenti, ma - anc#$essa incompleta, perc#, nessuna imma"ine pu rappresentare la durata. Fn$imma"ine - immobile, mentre la durata - pura mobilit. ;i) tardi, nell$Evoluzione Creatrice, !er"son critic#er la nuova arte cinemato"rafica, per il fatto c#e presenta imma"ini mobili del movimentoG.

Secondo Hilles Aeleuze, !er"son non riusc7 a comprendere la novit del cinema, del 2uale avrebbe potuto apprezzare la capacit di mettere in movimento le imma"ini (n. d. 4. . In o"ni modo l$animazione cinemato"rafica - un$imma"ine 2uasi perfetta di 2uello c#e !er"son considerava il modo di operare dell$intelletto analitico& scompone la durata in frammenti statici (in sezioni istantanee, basate sulla simultaneit, come dei foto"rammi e poi cerca, senza potervi riuscire, perc#, - un compito impossibile, di riprodurre il senso del movimento tramite la successione de"li istanti isolati. ;er es. si considerino un$altra volta i dia"rammi cartesiani, nei 2uali il valore del tempo appare come una delle coordinate, oppure le imma"ini 9 c#e si trovano fre2uentemente nei manuali di fisica 9 nelle 2uali le successive posizioni di un o""etto in movimento sono raffi"urate attraverso de"li scatti dell$apparecc#io foto"rafico realizzati a piccoli intervalli successivi di tempo. Secondo !er"son l$illusione di poter catturare il movimento si manifesta nel ricorrere ad intervalli di tempo sempre pi) piccoli* ma tali intervalli, pur venendo moltiplicati a piacimento, non perdono la loro natura di sezioni immobili del movimento. ;iuttosto c#e al cinema !er"son, forse sorprendendoci un po$, dedica la propria ammirazione alla matematica, ed in particolare all$idea dell$analisi infinitesimale& 'La matematica moderna 9 scrive in Introduzione alla metafisica BI, VII 9 - precisamente uno sforzo per sostituire al tutto fatto ci c#e si fa, per se"uire la "enerazione delle "randezze, per co"liere il movimento non pi) dall$esterno e dal dispie"arsi dei suoi risultati, ma dall$interno e nella sua tendenza a mutare, insomma per co"liere la continuit mobile del dise"narsi delle cose(. / vero c#e la matematica riprodurr sempre un$imma"ine astratta del movimento e lo far attraverso un procedimento simbolico, ma alla base della sua idea dell$infinitamente piccolo (o me"lio, dell$intervallo 'piccolo a piacere( c$- uno sforzo 9 fruttuoso e felice 9 di co"liere il fluire continuo del divenire.

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