Il concetto di atteggiamento trattato nel nostro libro di testo
nel capitolo E3 Conoscenza e comportamento sociale (nuova edizione: pag. E10 e segg.! vecc"ia edizione: pag. 1#3 e segg.$. %nticipiamo& per una migliore comprensione dell'argomento e per il collegamento con ci( c"e studieremo pi) avanti& la de*inizione di atteggiamento dal libro di testo: +gnuno di noi "a rispetto alla realt, una serie di atteggiamenti& c"e lo caratterizzano socialmente -./ 0uesti atteggiamenti si *ormano attraverso le esperienze 1uotidiane e gli eventi *ondamentali c"e abbiamo vissuto& i 1uali& una volta memorizzati& segnano il nostro modo di porci nei con*ronti del mondo. %ltrettanto *ondamentali& per la *ormazione degli atteggiamenti& sono le varie *orme di socializzazione impartiteci dalla *amiglia& dal gruppo di pari& dai mass2media& 3a in cosa consistono esattamente gli atteggiamenti4 5econdo una rappresentazione sc"ematizzata assai consueta essi sono costituiti da credenze, valutazioni e disposizioni comportamen- tali. 6e credenze riguardano ci( c"e riteniamo di sapere su un dato argomento: ad esse associamo valutazioni& intese come giudizi relativi a 1uelle c"e riteniamo essere le implicazioni di ci( c"e conosciamo e i suoi e**etti sulla realt, sociale. 7a ci( scaturiscono delle disposizioni comportamentali& ovvero la tendenza a comportarsi in un dato modo. 5ulla base degli atteg2 giamenti noi tendiamo di solito ad assumere un comportamento coerente verso la realt, c"e incontriamo ogni giorno& avendo anc"e a disposizione un orientamento per a**rontare situazioni nuove. (%35& nuova ediz. pag. 1028$. Comunicazioni di massa: la teoria della coltivazione 6a teoria della coltivazione (cultivation theory$ una delle teorie degli effetti dei media. 9ondata alla met, degli anni 5essanta da George Gerbner e Larry Gross (della Annenberg School of Communication& :niversit, della ;enns<lvania$& "a avuto la sua maggiore di**usione negli anni +ttanta. Come la teoria ipodermica& tende a mettere in risalto la passivit dello spettatore e la sua in*luenzabilit, da parte dei media& soprattutto della televisione& il pi) di**uso e potente tra di essi. 6e conclusioni della teoria della coltivazione sono in linea di massima pessimistiche e insistono sull'e**etto di omologazione 1 e conformismo indotto negli spettatori e per*ino sulla radicale falsificazione della loro esperienza& c"e *inisce per essere modellata su ci( c"e vedono in televisione& piuttosto su ci( c"e potrebbero sperimentare nella vita 1uotidiana. La teoria della coltivazione si differenzia dalla teoria ipodermica soprattutto perc"= 2 mette in risalto in*lussi a lungo termine e non e**etti a breve scadenza 2 prende in considerazione l'in*lusso sugli atteggiamenti piuttosto c"e sui comportamenti immediati. Effetti a lungo termine 6a teoria della coltivazione a**erma c"e gli e**etti della televisione sono piccoli, graduali e indiretti& ma cumulativi (ossia tali da sommarsi nel tempo$ e significativi. >ali e**etti sono di**usi nella societ, e sono in pratica ineludibili& ma si riscontrano e si possono diagnosticare in modo particolare nei grandi consumatori di messaggi televisivi: ?erbner classi*icava come tali le persone c"e guardano la televisione per oltre 1uattro ore al giorno. Effetti sugli atteggiamenti ?erbner ritiene c"e la teoria ipodermica non colga il punto critico degli e**etti della televisione& e c"e gli e**etti di imitazione (in*luenza diretta sui comportamenti& come negli esperimenti di @andura$ c"e tale teoria "a messo in risalto siano secondari e marginali. Il *atto realmente rilevante la capacit, del medium televisivo di dominare il nostro ambiente simbolico& diventando il grande narratore c"e racconta le sue storie su come *atto il mondo. ?li e**etti si collocano su due livelli: 2 a un primo livello (cognitivo$ il medium plasma le credenze del telespettatore sul mondo della vita 1uotidiana& su come vive la gente& sull'ambiente circostante! 2 a un secondo livello (pratico2valutativo$ si producono& a partire da tale immagine& aspettative& valutazioni e disposizioni comportamentali. 1 Chiarimento lessicale: omologare A rendere simili tra di loro& assimilare cancellando le di**erenze& assimilare ad un modello standard. +mologazione "a un signi*icato simile a 1uello di con*ormismo& e signi*ica in*atti produzione di con*ormit,& ma mentre conformismo indica un atteggiamento pi) consapevole (il con*ormista& almeno *ino a un certo punto sa di essere tale e vuole essere tale$& si viene omologati per lo pi) senza rendersene conto. 3entre il termine con*ormismo si applica soprattutto all'atteggiamento individuale& il termine omologazione usato di solito per indicare *enomeni collettivi& ossia per indicare massicci e**etti di acculturazione (assimilazione di interi gruppi ad un modello culturale dominante$. 1 6a teoria della coltivazione considera le comunicazioni di massa e soprattutto la televisione come un *atto culturale di importanza capitale per la societ, contemporanea& ed evidenzia come abbia preso il posto di precedenti *orme di produzione di immagini culturali del mondo. 6e tesi fondamentali della teoria della coltivazione possono essere riassunte come segue # : 2 6a tv una presenza massiccia& ma apparentemente invisibile: anc"e se le persone passano molte ore davanti la tv& 1uesta non ritenuta un agente di socializzazione& perc"= non insegna o predica& ma *a spettacolo. In realt, 1uesta sottovalutazione del tutto errata. 5ono proprio le persone pi) in*luenzate dal messaggio del medium (i grandi consumatori$ ad essere meno consapevoli di tale in*luenza. 2 E' la tv a determinare i principali contenuti della cultura contemporanea 3 . 2 6a tv racconta molte storie a molte persone (il ri*erimento a tutti i generi televisivi& inclusa anc"e e soprattutto la *iction$. 2 7a tutte 1ueste storie nasce una immagine mediale (A*antastica anc"e se verosimile$ della societ, in cui gli spettatori pensano di vivere. Essi con*ondono la realt, vera con 1uella mediale. 2 E' da 1uest'ultima c"e traggono i modelli di ri*erimento& atteggiamenti& valori& e una certa coloritura dei sentimenti& c"e poi riportano nella vita vera. 2 6o spettatore tende ad essere sempre meno selettivo& perc"= la stessa scelta limitata a poc"i prodotti& su cui si insiste molto (c' una sostanziale ripetitivit, di generi e situazioni! il successo di alcuni generi porta i produttori a ripeterli con poc"e varianti$. 2 6'individuo vuole passare il tempo& non pensare. 2 6a ripetizione di certi generi e di certi prodotti (valori& personaggi& situazioni$ *inisce per imporre i propri contenuti e *orme. %nc"e se appaiono come storie banali e ripetitive& la loro continua ripetizione& spettacolarit, *inisce per imporre dei modelli di ri*erimento& c"e costruisce il mondo in cui i spettatori pensano di vivere e in cui *ormano la loro identit, (vivono in un mondo parallelo$. 2 Col tempo la tv (e in generale tutta l'o**erta mediale$ C+6>IB% continue rappresentazioni del mondo sociale e di certi suoi aspetti (consumo& strati*icazione sociale& valori& violenza$. >utto in una prospettiva di omogeneizzazione e omologazione. 2 6'esito dell'in*luenza televisiva essenzialmente conservatore. Il medium coltiva atteggiamenti gi, presenti nella societ,& li rin*orza e li sostiene. %ccresce la ric"iesta di poteri *orti& ordine e repressione. In 1uesto senso uno strumento di controllo sociale. 5econdo ?ross la televisione un'arma nelle mani del potere economico (industrial establishment$ e serve anzitutto a conservare e stabilizzare& piuttosto c"e a mutare& le credenze e i comportamenti convenzionali. Il metodo di indagine usato da ?erbner e dalla sua scuola per con*ermare la teoria della coltivazione si basa soprattutto su indagini statistic"e. Esso prevede la divisione dei telespettatori in tre gruppi: 2 leggeri (consumatori moderati di televisione: meno di due ore al giorno$! 2 medi (fra due e quattro ore$! 2 grandi consumatori (heavy viewers: pi di quattro ore$. 6a di**erenza (misurabile tramite test& 1uestionari e interviste$ di atteggiamenti e di idee riguardo alla realt, circostante tra i telespettatori moderati (leggeri$ e i grandi consumatori detta di**erenziale di coltivazione (cultivation differential$& e rivela 1uali siano gli e**etti speci*ici prodotti da un in*lusso intensivo del medium televisivo. # 6'elenco tratto da una serie di appunti da lezioni di sociologia delle comunicazioni nel sito dell':niversit, di 3ilano& disponibile alla pagina "ttp:CCDDD.dti.unimi.itCEcamereC 3 7agli appunti citati riportiamo anc"e un commento a 1uesta a**ermazione: !uesto " importante e grave perch# la CULTURA " il sistema di messaggi e immagini che regolano e riproducono le relazioni sociali. Ci educa ai ruoli di genere, classe, attitudine$ ci offre modelli di conformit% o ribellione$ provvede a classificare le diverse personalit%. &'il sistema simbolico con cui noi organizziamo le nostre idee sull'esistenza( cosa " importante e cosa non lo ", che cosa " buono o cattivo. Ci aiuta ad interpretare ci) che stiamo sperimentando. Secondo la teoria della coltivazione, i contenuti principali della cultura *immagini, situazioni, personaggi, valori+ sono quelli che la tv fa diventare dominanti. !uesto contesto simbolico pone le basi per larghe identificazioni a un grande pubblico *anche se " molto diversificato+. ,l consumo di tv livella le differenze tradizionali che esistono, i diversi modi di pensare della gente e le raggruppa ed annulla in un flusso omogeneo-. #