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Marco Di Branco

Deutsches Historisches Institut in Rom dibranco@dhs-roma.it

DAVVERO ALESSANDRO?
D l-Qarnayn e il Corano

E ti chiederanno ancora di D l-Qarnayn. Rispondi: Di lui voglio narrarvi una storia Corano XVIII 83

Il personaggio di Alessandro una di quelle grandi figure destinate ad abbandonare presto il palcoscenico della storia per raggiungere la sfera del mito. Ma, appunto, come si formato il mito straordinario del conquistatore macedone? Ne Il pensiero storico classico Santo Mazzarino affronta lucidamente la questione, giungendo a una conclusione semplice e al tempo stesso illuminante:
Noi, oggi, non possiamo pi accettare integralmente la divisione netta, che tuttavia apprendemmo sui banchi della scuola, fra la tradizione veridica (pragmatica) sulle imprese di Alessandro Magno e la tradizione fantastica (retorica o dramatica) intorno a quelle imprese medesime. Possiamo dire che cera un pi o un meno dinvenzione; anzi, che ce nera in taluni storici dAlessandro moltissima, un minimo in altri; ma non ci riuscir mai di segnare una barriera netta fra la storiografia pragmatica e quella retorica [...]. Anche la leggenda fantastica, come [...] il Romanzo di Alessandro, affonda le sue radici nella stessa personalit storica di Alessandro e nellinterpretazione che di lui avevano dato i contemporanei1.

Il legame di Alessandro con il mito dunque un carattere originario della sua figura e della sua vicenda: nei secoli e nei millenni egli diviene non solo
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S. Mazzarino, Il pensiero storico classico, II, Roma - Bari 19832, 20, 24.

Incidenza dellAntico 9, 2011, 193-209

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larchetipo del conquistatore che vive e regna per sempre, ma anche quello delluomo alla ricerca della sapienza, della verit e della vita immortale. Alla leggenda di Alessandro ha probabilmente contribuito il nipote di Aristotele, Callistene, che segu a lungo il Macedone nelle sue campagne militari. In ogni caso, a Callistene attribuito il nucleo pi antico del Romanzo di Alessandro, che trasfigura in epiche imprese anche ci che il suo protagonista aveva solo sognato di compiere. Questo eccezionale bestseller, composto originariamente in Greco, fu letto, copiato, rielaborato, ampliato e tradotto senza soluzione di continuit dallepoca ellenistica fino alle soglie dellet contemporanea2. Lopera si presenta dunque come unaffascinante e pluristratificata commistione di generi: lettere, diatribe retoriche, passi di prosa mista a versi. E fu proprio per suo tramite che la leggenda di Alessandro raggiunse lOriente: del Romanzo dello pseudo-Callistene, infatti, vennero prodotte versioni in Mediopersiano (Pahlavi), Siriaco, Armeno, Etiopico, Copto, Arabo ed Ebraico ed esso fu alla base delle celebri rielaborazioni poetiche neopersiane di Firdaws e Nim (fonti, a loro volta, di una versione turca)3. Ma la fortuna della figura di Alessandro nel mondo orientale soprattutto legata alla cultura islamica, fortemente attratta dal mito del grande conquistatore greco. In effetti, la letteratura araba e successivamente anche quella della Persia islamizzata si mostrano particolarmente interessate a tutte le tematiche legate alla figura di Alessandro, indipendentemente dal ruolo ideologico o religioso che esse avevano giocato negli specifici contesti di provenienza.
Sul Romanzo di Alessandro e la sua fortuna, vd. ora i saggi fondamentali di Jouanno 2002 e di Stoneman 2008. Cfr. anche Alessandro nel Medioevo occidentale, a cura di M. P. Boitani, C. Bologna, A. Cipolla, M. Liborio, Milano 1997. 3 Per una panoramica generale sulle versioni orientali del Romanzo, vd. F. Spiegel, Die Alexandersage bei den Orientalen, Leipzig 1851; F. Pfister, Alexander der Grosse in den Offenbarungen der Griechen, Juden, Mohammedaner und Christen, Berlin 1956, 36-50; Stoneman 2008, passim, e ultimamente A Companion to Alexander Literature in the Middle Ages, ed. by Z.D. Zuwiyya, Leiden - Boston 2011, 21-176. Sulla fortuna del Romanzo e della figura di Alessandro nella tradizione ebraica vd. W.J. van Bekkum, Alexander the Great in Medieval Hebrew Literature, JWI 49, 1986, 218-226; Tamani 1997, e da ultimo O. Amitay, From Alexander to Jesus, Berkeley - Los Angeles - London 2010, 104-153; sulla versione armena vd. da ultimo G. Traina, Problemi testuali dello Pseudo-Callistene armeno, in La diffusione delleredit classica nellet tardoantica e medievale, 233-240. Sulla versione copta vd. U. Bouriant, Fragments dun Roman dAlexandre en dialecte Thbain, JA s. VIII, 9, 1887, 1-38, e 10, 1888, 340-349; sulla versione etiopica vd. soprattutto K.F. Weymann, Die aethiopische und arabische bersetzung des Pseudocallisthenes. Eine literarkritische Untersuchung, Kirchhain 1901, e A.R. Anderson, The Arabic History of Dulcarnain and the Ethiopian History of Alexander, Speculum, 6, 1931, 434-445; sulla versione turca vd. P. Zieme, Alexander according to an Old Turkish Legend, in La Persia e lAsia centrale da Alessandro al X secolo (Atti del Convegno dei Lincei. Roma, 9-12 novembre 1994), Roma 1996, 25-37; sulle versioni slave vd. da ultimo E.G. Vodolazkin, La storiografia della Slavia ortodossa, in Lo spazio letterario del Medioevo, dir. M. Capaldo, F. Cardini, G. Cavallo, B. Scarcia Amoretti, III. Le culture circostanti, 3. Le culture slave, a cura di M. Capaldo, Roma 2006, 296-297.
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Va rilevato come, dalla fine del IX secolo d.C., accanto alle tradizioni su Alessandro derivanti dal Romanzo dello pseudo-Callistene, emerga chiaramente nella letteratura araba una nuova caratterizzazione del Macedone, che assurge al rango di profeta ed eroe della fede monoteista. Questa nuova immagine di Alessandro da riconnettersi alla misteriosa figura di D lQarnayn, protagonista dei versetti 83-102 della sura XVIII del Corano, la celeberrima sura della caverna:
83 E ti chiederanno ancora di Quello dalle Corna (D l-Qarnayn). Rispondi: Di lui voglio narrarvi una storia. 84 In verit Noi lo rendemmo potente sulla terra e gli demmo accesso a tutte le cose. 85 Egli segu dunque una Via, 86 finch giunse fino al luogo dove il sole tramonta, e trov chesso tramontava in una fonte limacciosa e l presso trov un popolo. Gli dicemmo: O Uomo dalle due Corna! Puniscili oppure trattali con dolcezza! 87 Rispose: Colui che fra di loro ag iniquamente lo puniremo e sar restituito al Signore, che lo punir a sua volta di tormento inaudito 88 e chi credette e oper il bene avr in premio la Cosa pi Bella e gli daremo ordini facili. 89 Poi segu ancora una Via: 90 finch giunse fino al luogo dove sorge il sole e sorgeva su un popolo al quale non avevam dato contro di esso alcun riparo. 91 Cosi avvenne: e Noi abbracciavamo nella Nostra Scienza quel chegli possedeva. 92 Poi segu ancora una Via: 93 fino a che giunse fra le Due Barriere e trov, al di qua di esse, un popolo che appena comprendeva parola. 94 Gli dissero: O Uomo dalle Due Corna, Gog e Magog corrompono la nostra terra. Sei disposto ad accettare un nostro tributo a patto che tu costruisca fra noi e loro una barriera? 95 Rispose: Il potere che il Signore mi ha dato meglio del vostro tributo; ma voi aiutatemi con forza, ed io porr fra voi ed essi una muraglia. 96 Portatemi blocchi di ferro! E quando ebbe colmato lo spazio fra i due versanti dei monti, ordin: Soffiate!. E quando di quel ferro ebbe fatto fuoco, ordin: Portatemi bronzo fuso che ve lo versi sopra!. 97 E Gog e Magog non poterono scalar la muraglia, non poterono aprirvi una breccia. 98 E disse Quello dalle Corna: Questo un segno di misericordia da parte del mio Signore: quando verr lOra minacciata dal Signore, Egli ridurr in polvere la Muraglia: e la minaccia del Signore Vera. 99 E in quel Giorno Noi lasceremo che gli uomini si precipitino come onde possenti gli uni su gli altri, e squiller la Tromba, e li raduneremo tutti, assieme, 100 ed esporremo aperta alla vista degli empi in quel giorno la gehenna, 101 degli empi, chebbero gli occhi coperti di veli di fronte al Mio mnito e non riuscirono a udire. 102 Pensano forse, quei che rifiutan la Fede, di poter prendere dei Miei servi, in luogo di Me, per patroni? Per vero abbiam preparato la gehenna pei miscredenti ad asilo 4.

Fra il IX e lXI secolo d.C. la maggior parte dei commentatori del testo coranico ha elaborato uninterpretazione di questi versetti che ha in qualche
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Traduzione di Alessandro Bausani, in Bausani 1988, 216 ss.

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misura condizionato anche molti studiosi occidentali contemporanei. Secondo tale esegesi, il misterioso D l-Qarnayn (il Bicorne), che segu una via fino al luogo dove il sole tramonta, unaltra fino al luogo dove sorge il sole e unaltra ancora fino alle Due barriere, dove costru una Muraglia contro Gog e Magog e ne preannunci la distruzione da parte di Dio al momento della fine del mondo, andrebbe appunto identificato con Alessandro5. Si legga, ad esempio, quanto afferma in proposito il grande storico e teologo abar (morto nel 310/923) nel suo grande commentario al Corano:
Dice Colui la cui menzione eccelsa al Suo Profeta Muammad, lo benedica Dio e gli dia pace: Ti interrogheranno, oh Muammad, quegli idolatri a proposito di D l-Qarnayn, di chi fosse, e quale sia la sua storia; e d loro: Vi informer su di lui con un racconto [...]. E si detto che coloro che interrogarono lInviato di Dio, lo benedica Dio e gli dia la pace, a proposito di D l-Qarnayn, fossero un gruppo della Gente del Libro6. Mentre dellinformazione, che coloro che linterrogarono su questo erano gli idolatri del suo popolo, abbiamo gi parlato.

Riguardo alleventualit che si trattasse di Gente del Libro abar cita un adt7 raccontato da Aqaba Ibn mr:
Un giorno, mentre servivo lInviato di Dio, lo benedica Dio e gli dia pace, ed ero uscito da presso di lui, mi venne incontro un gruppo di Gente del Libro e dissero: Vogliamo interrogare lInviato di Dio, lo benedica Dio e gli dia la pace, chiedi dunque a lui il permesso per noi. Entrai dunque presso di lui e linformai, e disse: Cosa c tra me e loro, giacch non conosco che ci che Dio mi fa conoscere?. Ed aggiunse: Versami dellacqua. Fece le abluzioni, e poi preg. E non smise finch non vidi la gioia sul suo volto, poi disse: Falli entrare presso di me con chi tu veda dei miei compagni. Ed entrarono e stettero alla sua presenza. Disse: Se preferite, fate le domande, ed io vi dar informazioni su ci che trovate scritto nella vostra Scrittura. Oppure vi informer. Dissero: Ma s, informaci. Disse: Siete venuti a chiedermi di D l-Qarnayn. E ci che trovate nella vostra Scrittura che era un giovane dei Rm, e venne e costru la citt egiziana di Alessandria, e quando ebbe
5 Sui particolari delle varie posizioni espresse in merito al problema dellidentit di D l-Qarnayn dai principali commentatori del Corano dellIslm medievale vd. DallOglio 1991, 105-117, 293-335; R. Macuch, Pseudo-Callisthenes Orientalis and the Problem of Du l-qarnain, Graeco-Arabica 4, 1991, 223-264; Poggi 1998, e ultimamamente F. Doufikar-Aerts, Alexander Magnus Arabicus. A Survey of the Alexander Tradition through Seven Centuries: from PseudoCallisthenes to r, Paris - Leuven - Walpole (Mass.) 2010, 135-138. 6 Con lespressione Gente del Libro (ahl al-kitb) la giurisprudenza islamica indica i fedeli di quelle religioni che fanno riferimento a testi ritenuti di origine divina dallo stesso Islm: Trh per gli Ebrei, Vangelo per i Cristiani, Avest per i Mazdei. 7 Racconto, tradizione, in genere concernente il Profeta Muammad.

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finito, venne a lui un angelo e lo trasport in alto nel cielo, e gli chiese: Cosa vedi?. Disse: Vedo la mia citt. E lo fece salire e gli chiese: Cosa vedi?. Disse: Vedo la mia citt ed altre citt. Lo fece ancora salire, e chiese: Che vedi?. Rispose: Vedo la terra. Disse: E questo loceano che circonda il mondo. Dio mi ha inviato a te: tu istruisci gli ignoranti e conferma i sapienti. E lo condusse alla barriera, che costituita da due montagne scoscese e dalle quali scivola gi ogni cosa. Poi part con lui finch superarono Gog e Magog, poi lo condusse ad un altro popolo, dove le persone hanno le facce di cani per combattere Gog e Magog8.

Non tutti per erano daccordo con lidentificazione tradizionale, tanto che il celebre scrittore e teologo i (morto nel 255/868-9), nel suo catalogo di domande capziose, poneva anche linterrogativo riguardante il Bicorne: davvero Alessandro? (a-huwa l-Iskandar)9, mentre secondo Masd lidentificazione del Macedone con D l-Qarnayn era alquanto problematica: gli uni laffermano, gli altri la contestano: D l-Qarnayn ha sollevato molte discussioni10. Lincertezza sul problema, che si estendeva anche al significato dellappellativo di Bicorne, del quale si davano varie e controverse spiegazioni11, risaliva molto pi indietro nel tempo, coinvolgendo addirittura la figura del Profeta dellIslm: secondo un adt a (tradizione autentica), alcuni rabbini consigliarono ai Qurayiti, che li avevano consultati sui criteri per accertare lattendibilit profetica di Muammad, di interrogarlo su una serie di argomenti, tra i quali appunto su di un itinerante dallestremo Oriente allestremo Occidente, cio su D l-Qarnayn12. In effetti, sappiamo che di questo personaggio esistevano anche delle identificazioni alternative: per esempio quelle con il lamide al-Mundir al-Akbar III b. M al-Sam (506-554 d.C.) e, soprattutto, con tre sovrani imyarti sui quali si addensano varie leggende tali da rendere legittima per ognuno di essi la definizione di Alessandro sudarabico: Tubba al-Aqran; Abkarib Asad, e ab D Martid13. Ma v di pi: un passo di abar sul notturno
8 abar, mi al-bayn, ed. by M. l-Bb l-alab, Mar 19683, XVI, 7-8. Questo racconto si ritrova gi in Ibn Abd al-akam (morto nel 257/871), Kitb Fut Mir, ed. by Ch. Torrey, New Haven 1922, 38-39. 9 Poggi 1998, 205. 10 Mur al-dahab, d. par Barbier de Meynard-Pavet de Courteille (rev. par Ch. Pellat), Beyrouth 1966, II, 671. 11 Per una lista delle fonti e della bibliografia sul problema vd. ora Wheeler 1998, 210-213. Cfr. anche DallOglio 1991, 102 ss. 12 Dati in Poggi 1998, 201. Vd. anche Van Bladel 2007, 65-66. 13 Per i dati su queste identificazioni vd. ora Wheeler 1998, 200 ss. Per altri pretendenti al titolo di D l-Qarnayn vd. abar, Tar, III, 1394 e, soprattutto, Friedlnder 1913, 276-301. Sulla saga imyarta vd. anche von Kremer 1866; M. Lidzbarsky, Zu den arabischen Alexandergeschichten, Zeitschrift fr Assyriologie 8, 1893, 263-312; Nagel 1978; DallOglio 1991, 309-312.

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viaggio ultramondano di Muammad14, in cui il Profeta descrive la sua esperienza in termini che si avvicinano moltissimo a quelli pertinenti alle peregrinazioni di D l-Qarnayn ai confini della terra (compreso lincontro con Gog e Magog)15, fa pensare che non mancassero sostenitori dellidea che sotto le spoglie di D l-Qarnayn si celasse addirittura lo stesso Profeta16. A differenza degli interpreti medievali, gli studiosi moderni hanno individuato riferimenti alla leggenda di Alessandro anche nel racconto coranico che precede immediatamente quello di D l-Qarnayn (Sura XVIII 60-82):
60 E quando Mos disse al suo servo: Non cesser dandare finch non sia giunto al Confluir dei Due Mari; altrimenti passer lunghi anni in cammino. 61 E quando giunsero al Confluir dei Due Mari, dimenticarono il Pesce che avevan portato con s, e questo prese la sua via, libero, nel mare. 62 E quando furon passati oltre, Mos disse al suo servo: Porta il nostro cibo mattutino, ch troppo ci ha stancati questo viaggio! 63 Rispose il servo: Sai che cosa avvenuto? Allorch ci rifugiammo alla Roccia, io dimenticai il Pesce; e Satana solo mi fece dimenticar di parlartene, ed il Pesce prese la sua via, meravigliosamente, nel mare. 64 Questo quel che volevamo! rispose Mos, e tornarono indietro, seguendo i lor passi. 65 E simbatterono in uno dei Nostri servi, cui avevam dato misericordia da parte Nostra, e gli avevamo insegnato della Nostra scienza segreta. 66 E gli disse Mos: Posso seguirti, a patto che tu mi insegni, a rettamente guidarmi, di quel che a te fu insegnato? 67 Rispose: S, ma tu non saprai, con me. pazientare; 68 e come del resto potresti esser paziente in cose che tu non comprendi 69 Ma Mos ribatt: Mi troverai, se a Dio piace, paziente, ed io non ti disobbedir in nulla. 70 Disse laltro: Se tu dunque vuoi seguirmi, non domandarmi nulla di cosa alcuna, finch non sia io a fartene menzione. 71 E cos partirono, finch, quando salirono sulla Nave, quegli la for. Lhai tu forata, gli chiese Mos, per far annegare tutti quei che vi stan sopra? Hai certo commesso una cosa enorme! 72 Non ti dicevo, rispose, che tu non avresti potuto, con me, pazientare? 73 Non mi riprendere, ribatt Mos, perch me nero dimenticato. Non mimporre dunque punizione gravosa. 74 E andarono ancora finch simbatterono in un giovanetto, che quegli uccise. Hai ucciso unanima pura senza alcuna necessit di vendicare unaltra anima? Hai commesso cosa inaudita! 75 Rispose: Non ti dicevo che tu non avresti potuto, con me, pazientare? 76 E Mos rispose: Se dora in poi ti chieder una sola cosa, non accompagnarti pi a me, avrai scusa sufficiente per

14 Sul celeberrimo viaggio notturno del Profeta (mir), che avrebbe attraversato il baratro infernale e, ascendendo ai sette Cieli, sarebbe arrivato al cospetto divino, vd. ultimamente I. ZilioGrandi, Il viaggio notturno e lascensione del Profeta, Torino 2010. 15 abar, Tar, I, 67 ss. 16 Vd. ora B.M. Wheeler, The Prophet Muammad Dhu al-Qarnayn: His Journey to the Cities at the Ends of the Earth, Byzantinorossica 2, 2003, 179-219.

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abbandonarmi. 77 E andarono ancora, finch, giunti a una citt, chiesero del cibo a quegli abitanti, ma essi rifiutaron dospitarli. E trovarono in quella citt un muro che stava per crollare e quegli lo raddrizz. Allora Mos gli disse: Se avessi voluto avresti potuto farti pagare per questo!. 78 Qui ci separeremo, rispose laltro, ma prima ti dar la spiegazione di queste cose sulle quali non hai potuto pazientare. 79 Quanto alla nave, essa apparteneva a povera gente che lavora sul mare, ed io volli guastarla, perch li inseguiva un corsaro che prendeva tutte le navi a forza. 80 Quanto al giovanetto, i suoi genitori eran credenti, e tememmo che egli li forzasse ad empiet e miscredenza 81 e volemmo che il loro Signore desse loro in cambio un figlio pi puro e affezionato. 82 Quanto al muro, esso apparteneva a giovanetti orfani di quella citt e sotto cera un tesoro che loro apparteneva e il loro padre era un uomo pio; e il tuo Signore volle che essi pervenissero allet adulta e poi essi stessi scavassero fuori il tesoro, come segno di misericordia da parte del Signore. E ci che feci non lo feci io. Ecco la spiegazione di quello su cui non hai potuto esser paziente17.

Questo racconto vede dunque protagonisti Mos e un suo misterioso assistente, identificato dai commentatori successivi con il mitico ir, che tanta parte avr nelle leggende, nella letteratura e nella mistica islamiche18. Per ci che concerne la sua interpretazione, la teoria attualmente pi influente quella di Arent J. Wensinck: a suo parere, nella sura XVIII il tema del pesce essiccato che torna a vivere quando immerso nella fonte dellacqua di vita (XVIII 60-65) dipenderebbe da elementi del Romanzo di Alessandro, che tuttavia riporta questa storia solo in versioni tarde (le recensioni gamma ed epsilon e il cosiddetto testo L il cui terminus post quem risale alla fine del VII secolo d.C.)19 o interpolate (la recensione beta, il cui nucleo pi antico si data al

Traduzione di Alessandro Bausani, in Bausani 1988, 215-216. Vd. M. Lidzbarsky, Wer ist Chadhir?, Zeitschrift fr Assyriologie 7, 1892, 104-116; K. Dyroff, Wer ist Chadhir?, ibidem, pp. 319-327; K. Vollers, Chidher, Archiv fr Religionwissenschaft 12, 1909, 234-284; R. Hartmann, Zur Erklrung von Sre 18, 59 ss., Zeitschrift fr Assyriologie 24, 1910, 307-315, e, soprattutto, I. Friedlnder, Zur Geschichte der Chadhirlegende, Archiv fr Religionswissenschaft 13, 1910, 92-110; Friedlnder 1910 e Id. 1913; pi recentemente, F. Pfister, Chadhir und Alexander, in Id., Kleine Schriften zum Alexanderroman, Meisenheim am Glan 1976, 143-150. Nella tradizione islamica pi tarda, a ir spesso affidato il ruolo di compagno, ministro e concorrente di Alessandro. Cos, ad esempio, nelle Perle delle vite dei re e delle loro notizie (al-urar f siyar al-mulk wa abrihim) dello storico Talib (morto nel 429/1038), ir, dopo aver guidato Alessandro attraverso il Paese delle Tenebre, giunge da solo alla fonte dellacqua di vita, vi si bagna e ne beve acquisendo limmortalit, provocando lira e il disappunto del Macedone: Talib, Histoire des rois des Perses, d. par H. Zotenberg, Paris 1900, 432 ss. Sulla fortuna della figura di ir nellIslm vd. soprattutto Tottoli 1999, 62-64, 120 ss. e 174 ss., con ampia bibliografia; Wheeler 2002, 222-237, e ultimamente C. Saccone, Un profeta e santo-iniziatore: Elia-al Khidr nella tradizione musulmana, in Elia e al Khidr. Larchetipo del maestro invisibile, a cura di A. Grossato, Milano 2004, 103-154. 19 Vd. Jouanno 2002, 271-280, 305-306, 339.
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V secolo d.C., ma che ha subito numerose aggiunte e rimaneggiamenti)20, e dellepica di Gilgame, trasmessi al Corano attraverso un intermediario giudaico, la cosiddetta Leggenda di Rabbi Yehoua ben Lewi ed Elia (ibbr yfeh me-ha-yea)21. La questione stata per recentemente riaperta da Brannon M. Wheeler, che ha giustamente evidenziato come gli studiosi occidentali, nellaffrontare il testo coranico, abbiano spesso la tendenza a confondere quanto esplicitamente formulato nel Corano con le interpretazioni dei commentar, attribuendo poi alla natura dello stesso Libro sacro dellIslm i malintesi che ne derivano22. In effetti, furono proprio i commentar coranici a elaborare, a partire dalla met del III/IX secolo, lidea di una derivazione dei materiali contenuti nei versetti 60-102 della sura XVIII dalle storie di Alessandro (Romanzo e Leggenda siriaca in primo luogo), non percependo che in realt come mostrano gli indubbi riferimenti alla saga di Gilgame in essi contenuti la figura di D l-Qarnayn era un involucro che racchiudeva mitologemi e significati cosmici assai pi antichi23. Non a caso, nella sura citata, allo stesso D l-Qarnayn si sovrappone Mos (nel Corano, infatti, Mos e non Alessandro/D l-Qarnayn il protagonista dellepisodio del pesce che riprende vita) al quale il testo coranico evidentemente affida valori analoghi a quelli associati al misterioso Bicorne24.
20 Vd. in proposito Jouanno 2002, 268-271 e n. 167, 292. Come aveva gi notato Friedlnder 1910, 178 ss., il passo della recensione beta concernente lacqua di vita certamente il risultato di una tarda interpolazione dipendente dal Poema di Alessandro dello pseudo-Giacomo di Sar, composto fra il 630 e il 636 d.C. (sul quale vd. infra, 203): lepisodio in questione manca infatti nella versione armena del Romanzo (redatta verso la fine del V secolo), che si basa puntualmente sulla recensione beta per completare il testo della recensione alpha. 21 A.J. Wensinck, al-Khair, in Encyclopdie de lIslam2, IV, 1978, 935-938 (ma cfr. anche i lavori citati nella n. 18 e L. Ginzberg, Legends of the Jews, VI, Philadelphia 1928, 334). Su questa linea, pi recentemente, anche M. Casari, La fontana della vita tra Silvestro e ir: Alessandro e Costantino a confronto, in Medioevo Romanzo e Orientale. Macrotesti fra Oriente e Occidente (Atti del IV Colloquio Internazionale tenutosi a Vico Equense, 26-29 ottobre 2000), a cura di G. Carbonaro, E. Creazzo, N.L. Tornesello, Soveria Mannelli 2003, 225-237. Una variante della tesi di Wensinck pu essere considerata quella recentemente sostenuta da K. Van Bladel, The Legend of Alexander the Great in the Qurn 18:83-102, in The Quran in Its Historical Context, ed. by G.S. Reynolds, London - New York 2007, 175-203, secondo cui i versetti 83-102 della sura XVIII dipenderebbero direttamente dalla Leggenda siriaca. Sul rapporto fra le storie di Alessandro e la saga di dellepica di Gilgame vd. gi B. Meissner, Alexander und Gilgamos, Leipzig 1894. 22 Wheeler 1998, 191. Uneccezione positiva linterpretazione della sura XVIII di L. Massignon, Les sept dormants. Apocalypse de lIslam, AB 68, 1950, 245-260, che confuta il diffuso stereotipo secondo cui tale sura sarebbe costituita da un coacervo di tradizioni confuse e contraddittorie, affermandone invece la profonda unit stilistica e dottrinale. 23 Vd. in proposito le sempre interessanti riflessioni di G. de Santillana, H. von Dechend, Il mulino di Amleto. Saggio sul mito e sulla struttura del tempo, Milano 2003 [tr. it. di Hamlets Mill. An Essay on Myth and the Frame of Time, Boston 1992], 362 ss. 24 Vd., soprattutto, Wheeler 1998, 209-215; Id., Moses in the Quran and Islamic Exegesis, London - New York 2002, e Id., Moses, in The Blackwell Companion in the Qurn, Malden (Mass.) 2006, 248-265.

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Di conseguenza, la teoria di Wensinck va ribaltata: in effetti, la tradizione riportata nella sura XVIII non necessariamente derivata dalle storie di Alessandro. Al contrario, un esame pi accurato dei diversi testi mostra che alcuni elementi delle versioni islamiche delle storie di Alessandro dipendono dal Corano, come si comprende dallanalisi dei commentar coranici pi antichi. Elementi chiave di tali racconti, come lappellativo di D l-Qarnayn attribuito ad Alessandro, hanno la loro origine proprio in tali commentar25. Il medesimo rovesciamento di prospettiva vale per la Leggenda di Rabbi Yehoua ben Lewi ed Elia, considerata da Wensinck fonte dei versetti 6582 della sura XVIII (quelli relativi al racconto di Mos e del pesce), la cui dipendenza dai commentar coranici inequivocabile26. A questi argomenti possono aggiungersi ulteriori sostegni testuali. In un breve passo del Kitb al-Tn (Libro delle corone) di Ibn Him, celebre biografo del Profeta (morto nel 213/828 o nel 218/833)27, basato in larga parte sullopera composta allinizio dellVIII secolo d.C. dal tradizionista yemenita Wahb b. Munabbih (morto nel 110/728 o nel 114/732), alcuni dei pi importanti tradizionisti, interrogati sullidentificazione del D l-Qarnayn coranico con Alessandro, rispondono che essa falsa e che il Macedone deve lappellativo di D l-Qarnayn unicamente al fatto di aver costruito un faro ad Alessandria e un altro nel paese dei Rm28. Un altro elemento a sostegno della tesi di Wheeler costituito da un luogo di Brn (morto dopo il 442/1050), uno dei pi grandi scienziati del mondo islamico, autore fra laltro di notevoli studi di cronografia comparata. Nel pi importante di questi saggi, Le tracce rimaste dei secoli scorsi (Al-tr al-bqiya an alqurn al-liya), lautore dedica un intero capitolo al problema dellidentit di D l-Qarnayn e, dopo aver riferito le molte proposte di identificazione avanzate dagli autori musulmani, si sofferma su due di esse:

Wheeler 1998, 214. Vd. B.M. Wheeler, The Jewish Origins of Qurn 18:65-82? Reexamining Arent Jan Wensincks Theory, JAOS 98, 1998, 153-171. Come ha giustamente segnalato Van Bladel 2007, 59-60, nel lavoro di Wheeler si evidenziano alcune sviste connesse alla datazione dei testi siriaci riguardanti Alessandro; tuttavia tali sviste non inficiano il nucleo della sua analisi, il cui unico punto non del tutto soddisfacente lidea secondo cui lidentificazione di D l-Qarnayn con Alessandro emergerebbe as early as the eleventh century (Wheeler 1998, 203-204); in realt, tale identificazione era gi ampiamente diffusa alla fine del IX secolo d.C.: vd., in proposito, M. Di Branco, Storie arabe di Greci e di Romani, Pisa 2009, 57-106. 27 Ibn Him, Kitb al-Tn, 1-310. 28 Ibidem, 278-279; F. Doufikar-Aerts, Alexander the Great and the Pharos of Alexandria, in The Problematics of Power. Eastern and Western Representations of Alexander the Great, ed. by M. Bridges & J.Ch. Brgel, Bern - Berlin - Frankfurt am Main - New York - Paris - Wien 1996, 191-202.
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Alcuni dicono che D l-Qarnayn era al-ab b. al-amml al-imyar, mentre altri lo identificano con Ab Karib mir Ibn Abr Ibn Afrqu al-imyar29, e credono che fosse cos chiamato a causa di due riccioli che gli pendevano sulle spalle e che egli raggiunse le parti orientali e quelle occidentali della terra, e che attravers il Nord e il Sud e che sottomise i paesi e soggiog completamente i popoli; e di lui si vantato uno dei principi dello Yemen [], dicendo: Attravers le contrade dOriente e dOccidente, sempre cercando il potere regale proveniente da un Signore generoso e liberale. Poi egli vide il luogo in cui il sole tramonta, al tempo in cui tramonta nel pozzo di acqua paludosa e nel fango puzzolente. Prima di lui vera Bilqs30, mia zia []. Di tutte queste identificazioni, quella vera mi sembra questa, perch i principi i cui nomi iniziano per D ricorrono solo nella storia dello Yemen e in nessun altro luogo. Inoltre, le tradizioni riguardanti questo principe yemenita, D l-Qarnayn, sono molto simili a ci che si dice di lui nel Corano31.

A invitare a non procedere a frettolose sovrapposizioni fra Alessandro e il D l-Qarnayn coranico anche un passo dello storico siriano Ab l-Fid (morto nel 732/1331), che cita il magrebino Ibn Sad al Marb al Andals (morto nel 685/1286), che a sua volta si rif al celebre esegeta coranico Ibn Abbs (m. nel 68/686-7), mostrando di essere pienamente a conoscenza del grande equivoco relativo a D l-Qarnayn:
Alcuni aggiungono che egli (scil. Alessandro), dopo aver viaggiato da Oriente a Occidente, abbia circondato con un muro i popoli chiamati Gog e Magog. Ma, se vuoi la verit, ci non stato fatto da questo Alessandro, bens da D l-Qarnayn, del quale Iddio fece menzione nel Corano. Costui fu un re molto antico, dellepoca di Abramo [...]. Dunque coloro i quali hanno ritenuto che il costruttore di quel muro fosse Alessandro il greco, hanno sbagliato. Ed ugualmente errato chiamare questultimo D l-Qarnayn: D infatti parola meramente araba e tale soprannome utilizzato dai re dello Yemen, che sono arabi per nascita [...]. Ibn Sad al Marb riferisce che Ibn Abbs [...], interrogato su quel D l-Qarnayn che Iddio menzion nel Libro sacro, abbia risposto: Era un imyarta32.
29 Si tratta probabilmente del monarca imyarta Abkarib Asad, che regn tra la fine del IV e linizio del V secolo d.C.: cfr. J. Ryckmans, Linstitution monarchique en Arabie mridionale avant lIslam, Louvain 1951, 220 ss., 318-319; vd. anche infra, 204-205. 30 Nella tradizione araba, Bilqs la regina di Saba: vd., in proposito, W.M. Watt, The Queen of Sheba in Islamic Tradition, in Solomon & Sheba, ed. by J.B. Pritchard, London 1974, 85-103, come pure Tottoli 1999, 68 ss.; G. Canova, Introduzione, in Talab, Storia di Bilqs regina di Saba, a cura di G. Canova, Venezia 2000, 1-51, con ampia e aggiornata bibliografia; Wheeler 2002, 268-269, e ultimamente F.A. Pennacchietti, La Via dellIncenso e la Regina di Saba, in Andata e ritorno dallAntico Oriente. Cultura e commercio nei bagagli degli antichi viaggiatori (Atti del Convegno Internazionale. Milano, 16 marzo 2002), Milano 2002, 123-135. 31 Brn, Al-tr al-bqiya an al-qurn al-liya, ed. E.C. Sachau, Leipzig 19232, 37-42. 32 Ab l-Fid, Al-mutaar f abr al-baar, ed. H.O. Fleischer, Lipsiae 1831, 78. Cfr.

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Una volta stabilita lilliceit di identificare tout court Alessandro con il D l-Qarnayn coranico, da un lato non pi possibile considerare questultimo personaggio come una mera rielaborazione islamica della figura del sovrano macedone; dallaltro, si fa strada una nuova eventualit, finora mai presa in considerazione dagli studiosi, cio che i tre celebri testi siriaci tardoantichi che vedono protagonista Alessandro, ovverosia la cosiddetta Leggenda siriaca33, il poema falsamente attribuito a Giacomo di Sar34 e lApocalissi dello Pseudo-Metodio35, rifondano nella loro versione della leggenda del Macedone elementi pertinenti a un racconto tradizionale diffuso in una vasta area del mondo semitico. Ovviamente, possibile considerare una simile possibilit solo qualora si sia disposti ad affrancarsi dai luoghi comuni dominanti che inducono a leggere il Corano in un rapporto di assoluta dipendenza dai testi sacri giudaico-cristiani, prendendo atto del fatto che il libro sacro dei musulmani si basa su un patrimonio culturale assai pi vasto e variegato36. In effetti, si visto che nella sura XVIII del Corano si trovano due nuclei narrativi: la ricerca dellacqua di vita e la costruzione del muro contro Gog e Magog, che sembrano del tutto estranei al nucleo pi antico del Romanzo greco37. In particolare, la storia di Gog e Magog per la prima volta associata
anche Maqrz, Kitb al-mawi wa l-itibr f dikr al i wa l-atr, senza editore, Blq 1270/1854, I, 153-154. 33 Vd. K. Czegldy, The Syriac Legend concerning Alexander the Great, AOrientHung 7, 1957, 231-249; G.J. Reinink, Die Entstehung der syrischen Alexanderlegende als politischreligise Propagandaschrift fr Herakleios Kirchenpolitik, in After Chalcedon. Studies in Theology and Church History, offered to Prof. A. van Roey for his Seventieth Birthday, ed. by C. Laga, J.A. Munitiz, L. van Rompay, Leuven 1984, 263-281 (= Id., Syriac Christianity under Late Sasanian and Early Islamic Rule, Adelrshot - Burlington [Vr.] 2005, nr. iii); Id., Alexandre et le dernier empereur du monde: les dveloppements du concept de la royaut chrtienne dans les sources syriaques du septime sicle, in Alexandre le Grand dans les littratures occidentales et proche-orientales (Actes du Colloque de Paris, 27-29 novembre 1997), d. par L. Harf-Lancner, C. Kappler, F. Suard, Paris 1999, 149-159. Cfr. Stoneman 2008, 155-156. 34 G.J. Reinink, Das syrische Alexanderlied. Die drei Rezensionen, I-II, Leuven 1983 (edizione e traduzione tedesca). 35 G.J. Reinink, Die syrische Apokalypse des Pseudo-Methodius, I-II, Leuven 1993 (edizione e traduzione tedesca). Cfr. anche Id., Pseudo-Methodius und die Legende vom rmischen Endkaiser, in The Use and Abuse of Eschatology in the Middle Ages, ed. by W. Verbeke et al., Leuven 1988, 82-111 (= Reinink 2005, nr. VIII); Id., Der edessenische Pseudo-Methodius, ByzZ 88, 1990, 31-45 (= Reinink 2005, nr. X); Id., Ps.-Methodius: a Concept of History in Response to the Rise of Islam, in The Byzantine and Early Islamic Near East, I. Problems in the Literary Source Material, ed. by A. Cameron, L.I. Conrad, G.R.D King, I, Princeton 1992, 149-187 (= Reinink 2005, nr. IX). 36 Su questo punto vd. le stimolanti riflessioni di B. Scarcia Amoretti, Il Corano, Roma 2010, 52-56. 37 Cfr. Jouanno 2002, 305-462. Il racconto della ricerca dellacqua di vita da parte di Alessandro si trova anche nel Talmud babilonese (Tamid, 32a-32b), ma si tratta ovviamente di unaggiunta tarda, dipendente dal Poema di Alessandro e dalle stesse versioni bizantine del Romanzo: vd. Tamani 1997, 223.

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esplicitamente ad Alessandro nella Leggenda siriaca, composta intorno al 630 d.C. da un cristiano originario del Nord della Mesopotamia, il cui scopo era quello di esaltare limperatore bizantino Eraclio (610-641 d.C.), trionfatore sui Persiani nella decisiva battaglia di Ninive (627 d.C.), quale nuovo Alessandro38. Il racconto concernente lacqua di vita fa invece la sua prima comparsa nel Poema di Alessandro dello pseudo-Giacomo di Sar, redatto fra il 630 e il 636 d.C. Agli autori della Leggenda e del Poema si presentava il compito delicato di delineare unimmagine inedita e fondamentalmente artificiale del sovrano macedone, che unisse alle sue virt storiche, come la forza, il coraggio e il carisma, qualit di tipo diverso, come la piet e la religiosit. A questo scopo essi sembrano aver attinto a una tradizione diversa da quella greca e, in particolare, al patrimonio di leggende regali dellarea semitica, allinterno del quale, nel periodo in questione, spicca una grande saga sudarabica di cui restano ampie vestigia in due opere dedicate alle antiche tradizioni dello Yemen: il gi menzionato Libro delle Corone (Kitb al-Tn) di Ibn Him e le Notizie dello Yemen, della sua poesia e della sua genealogia (Abr al-Yaman wa aruh wa ansbuh), attribuite al non meglio noto antiquario Abd b. ariya alurhm (VII-VIII secolo d.C.)39. In questi due testi si fa riferimento a due re imyarti, ab D Martid e Tubba al-Aqran, ambedue soprannominati D l-Qarnayn, dei quali sono ricordate le imprese guerresche, la ricerca dellacqua della vita, la costruzione della barriera contro Gog e Magog e la morte dopo un lunghissimo regno40. Il misterioso Bicorne menzionato nel Corano andrebbe appunto identificato con uno di loro (con ab D Martid secondo Ibn Him, con Tubba al-Aqran secondo urhm). Come ha mostrato Tilman Nagel, in uno studio fondamentale, in den Erzhlungen ber die jemenitischen Knige wurde sudarabisches Sagengut mit biblischem, oder allgemeiner, mit jdisch-christlichem verschmolzen41. In tali racconti compaiono del tutto decontestualizzati anche elementi che appartengono alla vicenda di Alessandro, contribuendo a creare una figura ibrida, che fonde insieme limmagine mitizzata di grandi monarchi storici dellArabia meridionale preislamica quali Karibl Watr e Abkarib Asad che le iscrizioni sudarabiche rappresentano come guerrieri valorosi
38 Vd. ora le importanti osservazioni di E. Van Donzel, A. Schmidt, Gog and Magog in Early Eastern Christian and Islamic Sources, Leiden - Boston 2009, 15-32. 39 Ibn Him, Kitb al-Tn, 311-489. Su questopera vd. ora E.W. Crosby, The History, Poetry and Genealogy of the Yemen. The Akhbar of Abid b. Sharya Al-Jurhumi, Piscataway 2007. 40 Ibn Him, Kitb al-Tn, 218; Abd b. ariya al-urhm, Abr al-Yaman wa aruh wa ansbuh, ed. S.Z. al-Abidn al Musw, Hyderabad 1347/1928. 41 Vd. Nagel 1978, 58. Sulla saga sudarabica vd. anche limportante studio pionieristico di von Kremer 1866.

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e instancabili costruttori di citt e fortificazioni42 con quella del conquistatore macedone. Questo innesto greco-semitico, in cui giocano un ruolo non secondario gli antichi miti mesopotamici come anche la tradizione giudaica (che fin dallepoca di Flavio Giuseppe aveva rappresentato Alessandro come protettore e vindice del popolo ebraico)43, sembra dunque alla radice della nuova figura di Alessandro che emerge nella letteratura siriaca del secondo quarto del VII secolo d.C. con questo ibrido che possiamo identificare il D l-Qarnayn coranico, la cui forma stessa del nome ne rivela chiaramente lappartenenza al campo semitico44. Esso non affatto una trasposizione arabo-islamica del personaggio di Alessandro, ma piuttosto un personaggio mitistorico appartenente alla tradizione araba preislamica su cui sono progressivamente confluiti elementi legati alla leggenda del Macedone, in un processo di stratificazione che certo iniziato prima dellavvento dellIslm e che ha poi trovato il suo culmine in Egitto allindomani della conquista musulmana. Come ha chiarito infatti Nagel, furono le lites imyarte insediate in Egitto dopo la conquista a realizzare la fusione finale della saga yemenita con le storie di Alessandro Magno45, dando alla sdarabische Sage la forma in cui essa ci pervenuta46. Daltra parte, si visto che dellarabismo primevo della figura di D l-Qarnayn erano ben consci molti importanti autori arabi medievali, che rifiutavano con forza la sua identificazione con Alessandro, affermandone invece lorigine yemenita47. Resta da identificare il tramite attraverso il quale la leggenda del D l-Qarnayn sudarabico raggiunse il milieu cristiano di lingua siriaca. Per tentare di risolvere il problema, si deve por mente al fatto che le imprese dei monarchi yemeniti costruttori della muraglia contro Gog e Magog erano
42 Su questi personaggi vd. da ultimo R.G. Hoyland, Arabia and Arabs from the Bronze Age to the Coming of Islam, London - New York 2001, 46-57. 43 Cfr., soprattutto, AI. XI 317-345: sullimportanza di questo passo di Flavio Giuseppe per la formazione dellimmagine islamica di Alessandro vd. F. de Polignac, Lhomme aux deux cornes. Une image dAlexandre du symbolisme grec lapocalyptique musulmane, MEFRA 96,1984, pp. 29-51. 44 Sul possibile significato originario del nome D l-Qarnayn vd. le interessanti osservazioni di Nicholson 1962, 18 n. 1. 45 Ci spiega laffioramento altrimenti del tutto incomprensibile di elementi sudarabici nelle narrazioni arabe riguardanti Alessandro, come ad esempio il celebre racconto di Masd (Mur, II, 827 Pellat) del rinvenimento da parte del Macedone di uniscrizione in antichi caratteri sudarabici nel sito in cui sarebbe poi stata fondata Alessandria, in cui il mitico re addd b. d b. addd b. d, costruttore della citt di Iram dalle alte colonne, (cfr. Corano LXXXIX 6), affermava di aver desiderato fondare in quello stesso sito, riparato dai colpi del tempo, dalle cure e dai mali, una citt simile a Iram, ma di non aver avuto il tempo di farlo. Cfr. in proposito M. Di Branco, Alessandro Magno. Eroe arabo nel Medioevo, Roma 2011, 82-87. 46 Nagel 1978, passim. Sul ruolo fondamentale delle lites imyarte egiziane nella rilettura del passato preislamico in una luce compatibile con lIslm vd., soprattutto, J.-C. Vadet, Lacculturation des sud-arabiques de Fus au lendemain de la conqute arabe, BEO 22, 1969, 7-14. 47 Vd. supra, 202.

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cantate, sia nel periodo preislamico sia in quello successivo alla Rivelazione, da poeti arabi itineranti, che frequentavano tra laltro la corte dei assndi di al-abiya, a sud di Damasco, e quella dei Lamidi di al-ra, nellodierno Iraq48. Questultima, in particolare, fu senza dubbio il pi importante centro urbano arabo dellepoca preislamica e svolse il ruolo di punto di incontro fondamentale fra intellettuali e poeti di lingua araba e di lingua siriaca49. Gli stessi Lamidi, peraltro, provenivano dallarea sudarabica, il luogo di nascita della saga di D l-Qarnayn, e si ricorder che uno dei loro sovrani, al-Mundir al-Akbar III b. M al-Sam, era appunto identificato con il Bicorne. Sembra dunque assai plausibile che lepopea araba di D lQarnayn si sia per la prima volta rivelata ai Cristiani dOriente proprio ad al-ra, per poi essere in parte integrata nella Leggenda siriaca e nel Poema di Alessandro. A tal proposito, importante sottolineare che lutilizzazione dellappellativo di D l-Qarnayn per designare al-Mundir estremamente significativa. Infatti, chi non concorda sullorigine sudarabica della figura di D l-Qarnayn sostiene che alla radice della saga yemenita non vi sia altro che una reduplicazione locale dellimmagine di Alessandro basata sul testo coranico, messa in atto a scopo autopromozionale dalle aristocrazie dello Yemen dopo la loro islamizzazione50; tuttavia lidentificazione con D lQarnayn del sovrano lamide, cio di un personaggio che, contrariamente ai summenzionati monarchi yemeniti, affatto avulso alla Geschichtskonstrkution sudarabica di epoca islamica (pur essendo egli stesso di origine sudarabica), prova definitivamente che tale appellativo era gi diffuso in gran parte del mondo arabo prima dellavvento dellIslm e che in questa fase non doveva affatto riferirsi ad Alessandro51. Com evidente, lintegrazione fra il condottiero macedone e il D l-Qarnayn sudarabico, realizzata, nel mondo cristiano, dagli autori della Leggenda e del Poema, ha conosciuto unenorme fortuna: essa, infatti, si ripropone nellApocalissi dello Pseudo-Metodio, fino a penetrare nelle tarde recensioni del Romanzo greco sopra menzionate52 e persino in area latina. Ma ci che pi colpisce che il successo di tale fusione andr a condizionare
48 A questo proposito vanno ad esempio ricordati i versi dedicati a D l-Qarnayn da due celebri poeti arabi vissuti fra il VI e il VII secolo d.C. e gravitanti, almeno per un certo periodo della loro vita, intorno alla corte di al-ra: Maymn b. Qays al-A e Hassn b. Tbit. Vd. von Kremer 1866, 15; Nicholson 1962, 17 ss. Su Maymn b. Qays al-A vd. R. Geyer, Dwn of al-A, London 1928; su Hassn b. Tbit vd. W.N. Arafat, Dwn of assn ibn Thbit, I-II, London 1971. 49 Sullimportanza di al-ra come centro culturale vd., soprattutto, C. Rothstein, Die Dynastie der Lakhmiden in al-Hira, Berlin 1899; I. Shad, Byzantium and the Arabs in the Sixth Century, II 2. Economic, Social, and Cultural History, Washington DC 2009, 184-193. 50 Vd., e.g., Friedlnder 1913, 285 ss. 51 Cfr. J. Horovitz, Koranische Untersuchungen, Berlin - Leipzig 1926, 111-113. 52 Cfr. supra, 199-200.

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gli stessi intellettuali musulmani dei secoli successivi, molti dei quali, non avendo pi contezza delle antiche tradizioni imyarte, aderiscono alla sintesi offerta dai due testi siriaci sopracitati. I primi autori arabi a riproporre tale connubio sono i commentatori del Corano, la cui opera avr ovviamente un influsso decisivo anche sugli storici. Tranne poche eccezioni, infatti, i commentar coranici sovrappongono costantemente alla figura delleroe della saga imyarta protagonista della sura XVIII quella di Alessandro, appropriandosi dellimmagine del Macedone al modo stesso in cui se ne erano gi impossessati il mondo ebraico e il mondo cristiano. Possiamo dunque concludere sottolineando come sia proprio a questi commentatori musulmani che in ultima analisi va fatta risalire lorigine della visione di Alessandro quale kosmokrator, alchimista, filosofo e mago, che conoscer un successo straordinario nella letteratura, nella poesia e nellarte del mondo islamico. Tale visione canceller quasi del tutto limmagine negativa del Macedone diffusa dai Sasanidi e raggiunger, attraverso una serie di passaggi intricati e complessi, lEuropa del Medioevo e del Rinascimento53.
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53 Sullimmagine di Alessandro nel mondo islamico come kosmokrator, mago, alchimista e filosofo, e sulla trasmissione di tale immagine allOccidente vd., soprattutto, M. Manzalaoui, The Pseudo-Aristotelian Kitb Sirr al-asrr, Oriens 23-24, 1974, 147-257; M. Grignaschi, LOrigine et les mtamorphoses du Sirr al-asrr, AHMA 43, 1976, 7-112; Id., La diffusion du Secretum Secretorum dans lEurope occidentale, ibidem, 48, 1980, 7-70; Id., La formation et linterprtation du Sirr al-Asrr, in Pseudo-Aristotle, The Secret of Secrets. Sources and Influences, ed. by W.F. Ryan & Ch.B. Schmitt, London 1982, 3-33; P. Carusi, Ibn Umail e lo Pseudo-Callistene: un esempio di utilizzazione di fonti letterarie nellalchimia arabo-islamica, Medioevo 23, 1997, 289-323; M. Zonta, Pseudo-Aristote, Secretum Secretorum, in Dictionnaire des philosophes antiques, publ. sous la dir. de R. Goulet, Supplment, prpar par R.G. avec la collaboration de J.-M. Flamand & M. Aouad, Paris 2003, 648-651; K. Van Bladel, The Iranian Characteristics and Forged Greek Attributions in the Arabic Sirr al-asrr (Secret of Secrets), in The Greek Strand in Islamic Political Thought (Proceedings of the Conference held at the Institute for Advanced Study, Princeton, 16-27 June 2003), Mlanges de lUniversit Saint-Joseph 57, 2004, 151-172.

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