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4. MORBO DI PAGET
Per approfondire Deftos, NEJM 353, 872; 2005 Ralston, NEJM 368,
644; 2013 Come frequenza la seconda malattia metabolica ossea (Clarke, Current Therapy 2006). Negli ultimi 20 anni passata da malattia incurabile a malattia curabile con prognosi molto buona. Il trattamento, basato su farmaci che interferiscono con il rimaneggiamento osseo, trova indicazione in caso di dolore osseo, indice di attivit metabolica (Ralston, NEJM 368, 644; 2013), sebbene, secondo alcuni Autori possano essere trattati anche pazienti asintomatici allo scopo di prevenire o ritardare la malattia (Ralston, NEJM 368, 644; 2013). Nei casi lievi si impiegano soltanto FANS. 1) Elevato apporto di Calcio (23 g/die) e Fosforo (12 g/die) associati a Vit. D (50100.000 U/die) e ad alcalinizzanti urinari per il rischio di calcolosi renale. 2) Maggior mobilizzazione possibile e riduzione del peso corporeo. Nelle lesioni prossimali del femore un precoce aumento dellesercizio fisico, facilitato dalla riduzione del dolore per la terapia con bifosfonati, pu provocare fratture (Miller, Current Therapy 2009). 3) Terapia sintomatica da limitare alle fasi attive: Aspirina (che ad alte dosi ritarda la formazione di collagene e riduce lescrezione di idrossiprolina), Indometacina, Ibuprofene ecc (che riducono la vascolarizzazione ossea) (vedi cap 3). 4) Bifosfonati Farmaci di prima scelta perch attivi per os ed economici (Ralston, Lancet 372, 155; 2008). Si tratta di composti strutturalmente correlati al pirofosfato ma resistenti alle pirofosfatasi. Inibiscono lattivit degli osteoclasti e il turnover dellosso, ma anche la cristallizzazione dellidrossiapatite, principale componente minerario dellosso, terapie protratte possono quindi determinare osteomalacia (Wallach, Current Therapy 2004). Efficaci nel ridurre gli indici di turnover osseo e la sintomatologia dolorosa nel 70%, tale effetto persiste fino a 2 anni dopo la sospensione, promuovono la guarigione delle lesioni osteolitiche e favoriscono una normalizzazione del quadro istologico (Ralston, Lancet 372, 155; 2008). Sono pi efficaci della Calcitonina alla quale possono essere associati. I livelli di fosfatasi alcalina cominciano a ridursi entro 10 giorni dallinizio della terapia; il massimo effetto raggiunto entro 3-6 mesi (Ralston, NEJM 368, 644; 2013). Vanno continuati fino a normalizzazione e ripresi con la recidiva. Se con il tempo si sviluppa resistenza basta cambiare tipo di bifosfonato e in alcuni casi si pu ritornare al bifosfonato precedente perch con il tempo la resistenza scompare (Miller, Current Therapy 2009).
964 biare tipo di bifosfonato e in alcuni casi si pu ritornare al bifosfonato precedente perch con il tempo la resistenza scompare (Miller, Current Therapy 2009).
Tab. 73.4.1 Indicazioni assolute alla terapia (Clarke, Current Therapy 2005) (Fitzgerald, Current Med. Diag. Treat. 2005)