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ICIM
ISO 9001 - Cert. n 0545/3
Aerotermi Termostrisce radianti Ventilconvettori Unit trattamento aria Canne fumarie
SABIANA
IL COMFORT AMBIENTALE
INDICE
3 4 5
5 5 5 6 6
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10 12 12 13 13 13 13
Componenti sistema: apparecchiatura scarico aria ASA Sabiana by Comitec Componenti sistema: quadro comandi Dimensionamento impianto
Calcolo dispersioni termiche Lunghezze delle termostrisce Scelta del modello Tubazioni vapore Tubazioni condensa Scelta del produttore di vapore
14 15 16
16 16 17 18 19 19
Consigli tecnici
Posizionamento del produttore Linee vapore e condensa Posizionamento dellapparecchiatura scarico aria ASA Collegamenti elettrici Collegamenti linea gas
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20 21 23 25 26
Schema di impianto
Limpianto nel suo semplice assieme costituito da una caldaia A parzialmente riempita di acqua, da un tubo di mandata vapore B che si diparte dalla caldaia, da un tubo di raccolta condensa C che ritorna alla caldaia e da una serie di termostrisce radianti D colleganti il tubo vapore ed il tubo condensa.
Tutto questo sistema un circuito chiuso e se da esso estraiamo laria, che incondensabile, realizziamo in esso il vuoto. Accendendo il bruciatore della caldaia, si forma immediatamente vapore (siamo in condizioni di vuoto ed il vapore si forma anche a basse temperature) che per legge fisica (equilibrio delle pressioni) si espande spontaneamente in tutto il sistema indipendentemente dalla lunghezza dei tubi e dal numero o superficie delle termostrisce radianti. Le termostrisce irradiano il calore che ricevono dal vapore il quale condensa, ridiventa cio acqua, la quale per gravit ritorna in caldaia. importante notare che il processo di condensazione isotermo; non vi sono quindi decadimenti di temperatura lungo le termostrisce. Il ciclo si ripete di continuo fintantoch il bruciatore funzionante. Il controllo del funzionamento dell'impianto estremamente semplice ed avviene tramite la sonda di irraggiamento G posta nell'ambiente da riscaldare. Condizione essenziale per il perfetto funzionamento del ciclo che nel circuito non vi sia aria. A tale fine provvede la speciale Apparecchiatura Scarico Aria ASA E che, sfruttando le caratteristiche fisiche proprie del vapore e dellaria, espelle dal circuito laria e solo laria senza alcuna fuoriuscita di vapore; questa espulsione si realizza automaticamente al primo avviamento, quando limpianto pieno di aria, e durante lesercizio per lespulsione di eventuali infiltrazioni.
FLESSIBILIT possibile realizzare impianti con produttori a partire da 63 kW in su senza alcun limite. Impianti di grosse potenzialit possono essere inoltre suddivisi in zone indipendenti fra loro consentendo cos flessibilit di gestione ed economia di esercizio. La bassa inerzia termica dellimpianto permette una messa a regime molto veloce, ed al variare delle condizioni climatiche esterne, una risposta immediata consente risparmi energetici notevoli rispetto ad impianti con alta inerzia termica (pannelli a pavimento). perci particolarmente adatto ovunque sia previsto un riscaldamento saltuario ed intermittente. Nel caso che limpianto necessiti di lame daria o di terminali per immissione di aria calda dallesterno per compensare eventuali estrazioni interne, la soluzione con impianto a vapore sottovuoto Duck Vap permette di abbinare alle termostrisce anche aerotermi serie Atlas Sabiana (in questo caso contattare lUFFICIO TECNICO Sabiana). Il montaggio a soffitto delle termostrisce Duck Vap permette il totale utilizzo delle pareti e del suolo.
AFFIDABILIT Il funzionamento dellimpianto si basa su principi fisici che non mutano nel tempo e, pertanto, anche dopo svariati anni, la funzionalit rimane inalterata. Lassenza poi di apparecchiature in movimento o di accessori meccanici, la mancanza assoluta di incrostazioni e corrosioni mantengono sempre limpianto nelle stesse condizioni dellimpianto nuovo. Nessun problema di gelo ad impianto fermo, in quanto le tubazioni sono vuote, ed il generatore, a basso contenuto dacqua, pu assorbire, senza danni, laumento di pressione interna. quindi consigliabile in tutti gli ambienti ove previsto il fermo dellimpianto per un periodo prolungato. Sistema di termoregolazione estremamente funzionale e di facile utilizzo.
SICUREZZA Limpianto non dotato di organi meccanici in movimento, n di motori elettrici, quindi nessun pericolo dincendio.
70 105 157,5
MODELLO
Dimensioni di ingombro: A B C H Mandata vapore: M Ritorno condensa: R Attacco valvola sicurezza: S Attacco rubinetto per vuoto: V Diametro nominale uscita fumi: F Attacco alimentazione gas Portata termica nominale Qn (Hi) Potenza nominale Pn Categoria apparecchio Tipo apparecchio Rendimento Ugelli per gas I2H : n / (mm) / ugello pilota (mm) Ugelli per gas I3+ : n / (mm) / ugello pilota (mm) Classe NOx Tensione di alimentazione Frequenza di alimentazione Potenza assorbita Massa a vuoto Contennuto dacqua Pressione di collaudo Pressione max di esercizio mm mm mm mm
VAS 63
VAS 95
VAS 143
mm kW kW
V Hz W kg lt bar bar
750 994 590 820 820 820 295 320 245 1556 1556 1556 DN100 PN16 DN100 PN16 DN65 PN16 DN25 PN16 DN32 PN16 DN25 PN16 M 1 G M 11/2 G M 3/4 G F 1/4 G F 1/4 G F 1/4 G 200 250 180 F 1 G F 11/4 G F 1/2 G 157,5 105 70 143,3 95,5 63,7 II2H3+ II2H3+ II2H3+ B11BS B11BS B11BS 91% 91% 91% 4 / 3,7 / 0,5 6 / 3,7 / 0,5 9 / 3,7 / 0,5 4 / 2,15 / 0,25 6 / 2,15 / 0,25 9 / 2,15 / 0,25 1 1 1 230 230 230 50 50 50 ~20 ~25 ~30 225 290 385 115 140 180 1,5 1,5 1,5 0,45 0,45 0,45
Per le particolari caratteristiche costruttive questi produttori di vapore possono essere configurati come moduli per ottenere potenze termiche superiori. 7
Tutte le operazioni di manutenzione e/o controllo si effettuano dal lato frontale dell'apparecchio. Per aprire il pannello frontale dellapparecchio si apra con un cacciavite la serratura posta nella parte inferiore, si afferrino quindi le due maniglie montate sul pannello e lo si sollevi (1), se ne tiri verso s la parte inferiore (2) e quindi lo si sfili verso il basso (3). Per la chiusura si esegua loperazione inversa. Tutte le operazioni di manutenzione ordinaria vengono eseguite dal lato frontale; i produttori VAS possono essere installati a ridosso di una parete ed anche in batteria nel caso siano richieste potenzialit superiori a 143 kW. consentita anche l'installazione all'esterno purch vengano protetti adeguatamente dall'azione diretta degli agenti atmosferici.
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Morsettiera per il collegamento al quadro gestione impianto Attacco gas Valvola gas: gruppo multifunzione con una elettrovalvola di sicurezza ed una di regolazione Spia controllo visivo combustione Pilota ad accensione intermittente Deflettore di protezione collettore ugelli gas Rubinetto per il carico/scarico acqua dell'apparecchio Piastra bruciatore a cui sono fissati i singoli elementi tubolari del bruciatore Apparecchiatura Controllo Accensione: centralina elettronica con controllo di fiamma a ionizzazione. Indicatore di livello: per la verifica del livello dell' acqua nel produttore Targa con i dati identificativi dell'apparecchio
SICUREZZE Contro la mancata accensione: il controllo di fiamma a ionizzazione manda in blocco il bruciatore in caso di mancata accensione; lanomalia viene segnalata allutente dallaccensione del pulsante luminoso posto sul pannello comandi. Contro la sovrapressione: la valvola di sicurezza posta sul collettore di mandata vapore protegge il produttore da eventuali eccessi di pressione. Contro la sovratemperatura: un termostato di sicurezza a riarmo manuale inibisce il funzionamento del bruciatore in caso di sovratemperatura. Contro la mancata evacuazione dei fumi: un termostato di sicurezza a riarmo manuale inibisce il funzionamento del bruciatore in caso di mancata evacuazione dei fumi.
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Attacco a saldare (Alimentazione 1.1/4 - Scarico 1) Collettore di testata, iniziale o finale Tubo di acciaio 1/2 Piastra radiante in acciaio Traversa di sospensione Materassino isolante Bordatura laterale Reggette fissaggio materassino Bicchieratura tubi per facilitare laccoppiamento Coprigiunto
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LUNGHEZZE MODULARI
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Tambiente = 16C
W/m
312 556 785 383 680 991
Tambiente = 18C
W/m
304 543 766 374 664 966
Tambiente = 20C
W/m
296 529 747 364 647 942
COLLETTORI E ATTACCHI
TABELLA DELLE COMPOSIZIONI IN LUNGHEZZA DEGLI ELEMENTI INTERMEDI E DI TESTATA (CON MODULO STANDARD 4 E 6 m)
Lunghezza totale m
4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24
Elemento intermedio
Elemento terminale
VAP 203
4
VAP 206
8
VAP 209
12
VAP 303
6
VAP 306
12
VAP 309
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Nella figura sottostante sono indicati i componenti principali: 1) Sonda di livello; 2) Elettrovalvola scarico aria; 3) Spia impianto in pressione; 4) Spia scarico in atto; 5) Scatola per apparecchiature di controllo; 6) Sonda di temperatura; 7) Attacco filetto 3/4" Gas.
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Nella figura sono indicati i principali componenti di un quadro: 1) centralina per fissaggio a parete, grado di protezione IP65; 2) interruttore generale per accensione/spegnimento; 3) pulsante luminoso per segnalazione blocco bruciatore e sblocco; 4) orologio digitale programmatore settimanale accensione/spegnimento per l'impostazione delle fasce orarie di funzionamento alla temperatura "diurna"; possibilit di passaggio dal funzionamento automatico a quello manuale; visualizzazione dello stato on/off del rel; 5) termostato elettronico digitale a due soglie di temperatura "diurna" (comfort) e "notturna" (ridotta); visualizzazione dello stato on/off dei due rel; Una descrizione dettagliata delle operazioni di programmazione contenuta nelle istruzioni fornite assieme al quadro. Nel caso di impianto con pi moduli installati in batteria il quadro sar del tutto simile ma avr tanti pulsanti di reset quanti sono gli apparecchi. La sonda ambiente a bulbo nero viene fornita a corredo del quadro di comando.
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Dimensionamento impianto
CALCOLO DISPERSIONI TERMICHE Per il calcolo delle dispersioni termiche di un fabbricato, occorre fare riferimento alla nuova NORMA EUROPEA EN 12831, la quale stata pubblicata nel Marzo 2003 e sar tradotta in tutte le lingue europee. La norma richiede di utilizzare come temperatura interna dellambiente la temperatura operativa o operante (media aritmetica della temperatura interna dellaria e della temparatura media radiante). Le dispersioni devono essere calcolate utilizzando tale valore. Considerando che due edifici ben isolati, uno riscaldato con termostrisce radianti con 15C di temperatura operante, laltro riscaldato con sistemi ad aria con 18C di temperatura dellaria danno una sensazione di comfort simile, grazie alle differenti temperature del pavimento e delle pareti, fondamentale per un corretto dimensionamento delle dispersioni delledificio concordare con cura con lutilizzatore finale la temperatura ambiente, privilegiando a parit di comfort il risparmio energetico che pu comportare una temperatura di 3C inferiore. La norma EN 12831 nella versione inglese, recepita allo stesso modo anche in Francia dallAssociazione dei Progettisti Impiantisti, introduce nellallegato B.1, tabella B.1 gli stessi concetti, proponendo per i grandi edifici di altezza superiore ai 5 m, una differenza tra il 15% ed il 30% nel calcolo delle dispersioni totali delledificio a seconda che si utilizzino termostrisce radianti o sistemi di riscaldamento forzati dellaria. Nel caso in cui la temperatura interna dellaria differisca in modo considerevole dalla temperatura media radiante (ad es. con un sistema di riscaldamento con termostrisce radianti), la stessa norma EN 12831, nellallegato B.2, invita a calcolare la parte delle dispersioni termiche dovute allinfiltrazione dellaria confrontando la temperatura esterna con la temperatura interna dellaria e non con quella operante. Nellesempio di un ambiente con temperatura operante di 15C, temperatura media radiante di 17C, temperatura interna dellaria di 13C e temperatura esterna dellaria pari a -15C, adottare questo consiglio comporta una diminuzione di oltre il 5% nel calcolo delle dispersioni dovute alle infiltrazioni dellaria esterna.
LUNGHEZZE DELLE TERMOSTRISCE Salvo il caso in cui sia necessario rispettare determinate esigenze strutturali (lucernari, copponi, travi, ecc.) o LAY-OUT (scaffalature) consigliabile posizionare le termostrisce in senso parallelo al lato pi lungo del fabbricato da riscaldare. In questo modo si potranno comporre termostrisce di lunghezza maggiore, riducendo il numero di linee e di conseguenza di attacchi alla rete, con costi impiantistici inferiori. Contemporaneamente si riduce anche il quantitativo di tubazioni necessarie per la distribuzione del fluido vettore. Le lunghezze massime delle termostrisce sono di 24 m. La lunghezza delle termostrisce dovr essere tale da coprire omogeneamente tutta larea da riscaldare. Lo spazio libero operativo tra termostrisce e filo parete (o limite zona da riscaldare) normalmente compreso tra uno e due metri.
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Dimensionamento impianto
SCELTA DEL MODELLO Determinata la lunghezza delle termostrisce si procede alla scelta del modello. Stabilita la temperatura ambiente desiderata si verifica sulla tabella di pagina 13 la resa termicha dei vari modelli. Supponendo di poter utilizzare il modello VAP 309 (vale a dire il modello con maggior emissione termica) si divide la potenza termica totale da installare per la resa termica della termostriscia al metro lineare, ricavando cos il numero di metri di questo modello da installare. Dividendo a sua volta questo valore per la lunghezza massima di ogni linea, si otterr il numero di linee da installare, da arrotondare per eccesso. Potenza Tot. = m Tot. Resa al m Lunghezza m Tot. = N di linee
A questo punto, si deve moltiplicare la resa termica al m per il totale dei metri previsti, e ricavare la resa totale delle termostrisce, la quale deve coprire il 100% del fabbisogno termico calcolato. Si tratta ora di procedere alla prima verifica: controllare che la distanza tra due termostrisce sia inferiore allaltezza di installazione. Qualora linterasse sia superiore allaltezza di installazione, bisogna aumentare il numero delle linee utilizzando il tipo di termostriscia con emissione termica subito inferiore al modello precedentemente scelto (esempio VAP 209 anzich VAP 309), ripetendo poi le operazioni come sopra descritte. stato sperimentalmente e praticamente constatato che la buona uniformit di irraggiamento del calore sopra una determinata area centrale delledificio (ove leffetto raffreddante delle pareti possa considerarsi nullo) si ottiene quando linterasse di due Duck Vap adiacenti sia uguale o inferiore allaltezza di installazione. Per esempio, ove laltezza di installazione delle termostrisce radianti sia prevista a 5 m rispetto al pavimento, linterasse delle termostrisce radianti Duck Vap adiacenti deve essere fissato in 5 m o inferiore, onde ottenere la migliore uniformit di riscaldamento.
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Dimensionamento impianto
TUBAZIONI VAPORE Nella tabella qui sotto riportata vengono indicate le portate di vapore in kg/h dei diversi diametri dei tubi, per vapore riferito sempre alle condizioni di funzionamento degli impianti a vapore sottovuoto e cio 109,5 C, 0,4 bar, volume specifico 1,225 kg/mc, calore latente 533,3 kcal/kg, per velocit di 15, 16 e 17 m/s TABELLA PORTATA VAPORE A 0,4 bar - 109,55C - 1,225 kg/mc PORTATA Q (kg/h)
Diametro nominale DN 25 DN 32 DN 40 DN 50 DN 65 DN 80 DN 100 DN 125 DN 150 DN 200 DN 250 1 11/4 11/2 2 21/2 3 4 5 6 8 10 15 m/s 27 44 61 101 170 233 389 585 886 1497 2339 16 m/s 29 48 65 108 181 248 415 624 945 1597 2495 17 m/s 31 51 69 114 192 264 440 663 1004 1697 2651
Negli impianti a vapore sottovuoto per ottenere un funzionamento ottimale e silenzioso si raccomanda l'impiego dei valori riportati nella seguente tabella:
Diametro nominale DN 25 DN 32 DN 40 DN 50 DN 65 DN 80 DN 100 DN 125 DN 150 1 11/4 11/2 2 21/2 3 4 5 6 MINIMO kW 0 11,6 18,6 25,6 46,5 69,8 98,8 209 349 MASSIMO kW 11,61 18,6 25,6 46,5 69,8 98,8 209,3 348,8 639,5
IMPORTANTE: al fine di ottenere un funzionamento ottimale si raccomanda per le linee vapore di non utilizzare diametri inferiori ai 2"; i diametri inferiori potranno essere utilizzati unicamente per la realizzazione degli stacchi di adduzione vapore ai collettori delle termostrisce.
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Dimensionamento impianto
TUBAZIONI CONDENSA La condensa negli impianti a vapore sottovuoto viene totalmente recuperata. Ogni kg di vapore che condensa si trasforma in un kg di acqua che corrisponde ad un litro. Per ottenere una circolazione naturale senza problemi, necessario mantenere i tratti orizzontali in pendenza di almeno l'1 % e utilizzare tubi con opportuno diametro come da tabella seguente:
Portata max kg/h 65 109 455 1.090 Portata termica max kW 41,9 69,8 209,7 697,7
Diametro nominale DN 20 DN 25 DN 32 DN 40
3/4
1 11/4 11/2
ATTENZIONE: si raccomanda di utilizzare il diametro 3/4" solo per la realizzazione degli stacchi fra i collettori delle termostrisce e le linee della condensa.
N.B.: Le tubazioni del vapore e della condensa devono essere staffate in modo da permettere la libera dilatazione delle termostrisce e dei tubi stessi.
SCELTA DEL PRODUTTORE DI VAPORE La scelta del produttore di vapore va effettuata non in base al fabbisogno termico, ma alla resa termica delle termostrisce; di regola si scelga un produttore di vapore con potenza nominale (utile) superiore di almeno il 10% rispetto alla resa termica delle termostrisce.
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Consigli tecnici
POSIZIONAMENTO DEL PRODUTTORE Il produttore, per ragioni tecniche (ritorno per gravit della condensa), deve essere posizionato ad una quota inferiore rispetto a quella delle termostrisce. Per un buon funzionamento dell'impianto il dislivello non deve essere inferiore a 22,5 m.
Nel caso di capannoni industriali il produttore v normalmente posizionato al piano terra; in alternativa pu quindi essere ubicato su solai di locali al piano terra se viene rispettato il dislivello minimo indicato. Per quanto riguarda le caratteristiche dei locali di installazione, le distanze dalle pareti, le superfici di aerazione ecc. si deve far riferimento alla vigente normativa nazionale e locale. Nel caso non vi sia nell'edificio una centrale termica o questa sia non utilizzabile per l'installazione dei produttori, questi possono essere installati all'esterno protetti con una idonea struttura (box o cabina) dall'azione degli agenti atmosferici (pioggia, neve, vento ecc). Il produttore dotato di dispositivi di controllo e sicurezza propri e non richiede l'installazione di nessun accessorio; sufficiente infatti collegarlo alla linea gas e al quadro elettrico di comando; per quanto riguarda detti collegamenti dovranno essere rispettate le norme vigenti in materia. L'impianto costituisce nel suo insieme un circuito chiuso e sigillato; non pertanto necessario realizzare una linea fissa di alimentazione dell'acqua.
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Consigli tecnici
LINEE VAPORE E CONDENSA Definita la potenzialit dell'impianto e la geometria dello stesso possibile definire le portate di vapore e di condensa in ciascun tratto e quindi, utilizzando le tabelle riportate nei relativi paragrafi, il diametro delle tubazioni. Definiti i diametri necessario definire l'andamento altimetrico delle tubazioni seguendo il concetto basilare che non vi devono essere possibili sacche di ristagno della condensa nella mandata, nel ritorno e nelle termostrisce stesse. Dette sacche possono comportare il mancato funzionamento dell'impianto nonch la produzione di fastidiosi rumori (colpi d'ariete). Nella figura 1 rappresentata la soluzione ideale di impianto: - il tratto A (mandata vapore) verticale e quindi in esso non pu esservi ristagno di condensa; - il tratto B (mandata vapore) orizzontale; non vi ristagno di condensa poich questa viene scaricata nelle termostrisce attraverso le prese vapore poste sulla tubazione. Gli stacchi dalla linea principale B devono essere applicati a filo della tubazione per consentirne il drenaggio e non devono penetrarvi; opportuno che le eventuali riduzioni siano eccentriche; nel caso di utilizzo di riduzioni concentriche la tubazione deve essere perfettamente in bolla o in leggera contropendenza verso la presa vapore antecedente; - le termostrisce C vanno installate in pendenza almeno dell' 1 %; - il tratto D (ritorno condensa) va installato in pendenza dell' 1 %; non vi devono essere n sifoni n tratti orizzontali; - il tratto verticale E (ritorno condensa) convoglia infine la condensa al produttore dove riprender il ciclo. N.B.: le tubazioni di mandata vapore vanno coibentate, con la sola esclusione degli stacchi di collegamento ai collettori; le tubazioni di ritorni condensa vanno coibentate unicamente negli eventuali tratti all'esterno. Talvolta per particolari vincoli architettonici necessario interrare parte della tubazione di ritorno condensa come indicato nella figura 2. In tal caso necessario coibentare il tratto interno per unaltezza di circa 3 m, il tratto interrato ed il tratto finale di collegamento al produttore.
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Consigli tecnici
Se non vi sono impedimenti le linee vapore "B" e condensa "D" possono essere installate in asse con i collettori (la linea vapore al di sopra, quella condensa al di sotto, come indicato nella fig. 3); in tal modo gli stacchi vapore e condensa possono essere realizzati con dei semplici tronchetti dritti anzich ad "L". La linea vapore pu essere installata in bolla, mentre la linea ritorno condensa deve avere come sempre almeno l1% di pendenza (in questo caso i collettori di mandata devono essere in esecuzione speciale con attacchi verso lalto).
Nella figura 4 rappresentato un impianto dove per motivi tecnici o architettonici le termostrisce devono stare al di sopra della tubazione di mandata vapore. In tal caso il tratto B deve essere installato in contropendenza almeno dello 0,5 % verso il produttore per il drenaggio della condensa.
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Consigli tecnici
Nel caso in cui debba essere realizzato sulla linea di mandata un punto basso P (figura 5), questo deve essere drenato mediante una linea, in pendenza dell'1%, collegata al ritorno condensa; il drenaggio deve essere dotato di sifone come indicato nella figura.
N.B.: Per lo staffaggio delle termostrisce Duck Vap fare riferimento al catalogo Termostrisce Radianti Duck Strip.
POSIZIONAMENTO DELLAPPARECCHIATURA SCARICO ARIA ASA Il dispositivo ASA provvede a scaricare l'eventuale aria presente nell'impianto. Le posizioni possibili di installazione in un impianto tipo sono quelle indicate nella figura sottostante.
Nella figura sono indicate due posizioni alternative: - nella posizione "A" l'ASA installato sopra al collettore condensa della termostriscia; - nella posizione "B" l'ASA installato all'estremit del ritorno condensa.
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Consigli tecnici
In generale la posizione "A" quella ottimale ed da preferirsi, mentre la posizione "B" da adottarsi unicamente quando non sia possibile, per ragioni di spazio, installare lASA sopra al collettore.
Nel caso in cui l'impianto abbia la raccolta condensa al centro come nella figura sottostante vanno installati due ASA ai lati dell'impianto come indicato nella figura seguente.
In generale, nel caso di impianti complessi e ramificati, il criterio per il posizionamento degli ASA di ubicarli nei punti di ciascuna zona che vengono teoricamente raggiunti per ultimi dal vapore; in pratica, essendo ciascuna zona di forma rettangolare, la posizione di installazione dell'ASA diagonalmente opposta al punto di ingresso del vapore nella zona stessa. N.B.: Per impianti particolari consultare lUFFICIO TECNICO.
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Consigli tecnici
COLLEGAMENTI ELETTRICI Il controllo del funzionamento dell'impianto avviene tramite il quadro comandi gi descritto. Nella figura sottostante riportato lo schema elettrico per un impianto con produttore serie VAS.
Il quadro comandi pu essere installato nella posizione pi comoda per l'utente; esso va alimentato elettricamente a 230V - 50 Hz. Dal quadro partono il cavo di alimentazione del/degli ASA, il cavo multipolare di collegamento al produttore, il cavo di collegamento della sonda irraggiamento, che va installata all'interno dell'ambiente da riscaldare in asse a una termostriscia, a circa 2,5 m di altezza. In figura riportato lo schema di un quadro standard per un solo produttore VAS; nel caso di pi produttori installati in batteria si faccia riferimento agli schemi elettrici forniti unitamente al quadro stesso.
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Consigli tecnici
COLLEGAMENTI LINEA GAS La linea gas deve essere realizzata da personale tecnico abilitato e secondo le norme tecniche e di sicurezza vigenti in materia, utilizzando materiali idonei allo scopo. La sezione della tubazione di adduzione dovr essere adeguata alla potenza termica installata ed alla lunghezza della linea stessa in modo da avere garantita la pressione minima di alimentazione. Lallacciamento della linea gas alla caldaia deve essere dotato di valvola di intercettazione e realizzato con tubazione flessibile con bocchettone per consentire agevole smontaggio del bruciatore per la manutenzione; i tratti di tubazione rigida in prossimit dell'apparecchio devono comunque consentire lo smontaggio del bruciatore.
Per i produttori della serie VAS con bruciatore atmosferico non di regola necessaria l'installazione di filtri e/o stabilizzatori; nel caso di linee gas particolarmente lunghe alimentanti due o pi produttori, l'installazione di detti componenti pu essere opportuna e viene lasciata alla discrezione del progettista o dell'installatore.
Le descrizioni ed illustrazioni fornite nella presente pubblicazione si intendono non impegnative: la Sabiana si riserva perci il diritto, ferme restando le caratteristiche
essenziali dei tipi descritti ed illustrati, di apportare, in qualunque momento, senza impegnarsi ad aggiornare tempestivamente questa pubblicazione, le eventuali
modifiche che essa ritenesse convenienti per scopo di miglioramento o per qualsiasi esigenza di carattere costruttivo o commerciale.
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Riscaldamento
E - 09/08
SABIANA
IL COMFORT AMBIENTALE
Sabiana s.p.a.
COD. A4800083
C/10/05