1. TERMINI DI RIFERIMENTO
Il lavoro descritto è stato svolto dalla Modimar s.r.l. che si è avvalsa della collaborazione
Scopo dello studio meteomarino è l’individuazione del moto ondoso al largo e sotto costa
lungo il litorale (esteso 17,7 Km) compreso tra il porto di Civitanova Marche a settentrione e Porto
San Giorgio a meridione, in tale tratto di costa ricade la difesa del litorale di Porto Sant’Elpidio.
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Il litorale in esame si affaccia sul Mar Adriatico centrale di fronte alle coste della Croazia (vedi
figura 2.1). Esso fa parte dell’estesa unità fisiografica di 44 km di lunghezza compresa tra il
promontorio di Monte Conero a sud-est di Ancona e porto San Giorgio (v. figura 2.1). L’Adriatico
nel tratto di interesse è caratterizzato da fondali di 50 m di profondità a circa 23 km dalla costa ed
un litorale sabbioso con basse pendenze che presenta profondità inferiori di 10 m anche a 1,3 km
dalla riva (vedi fig. 2.2).
Il litorale del tratto di costa in esame ed il suo entroterra è ben illustrato nelle figure 2.3 tratte
dalle aerofoto del VoloItalia 1999 in scala 1:10.000.
La debole ripidità dei profili di spiaggia, la presenza di morfotipi quali barre lungo la fascia
sommersa (mostrate: dal rilievo batimetrico effettuato nell’autunno del 2004 ai fini del presente
studio e riportato in fig. 2.4 sulla Carta Tecnica del Comune di Porto Sant’Elpidio del 2000 in scala
1:10.000), conferiscono caratteristiche “dissipative” alla fascia costiera che quindi beneficia di
effetti di attenuazione del moto ondoso incidente collegato alla presenza di sistemi di barre e
berme.
Nelle foto (fonte Autorità di bacino della regione Marche) numerate da 2.1 a 2.6 sono
illustrati i tratti di costa oggetto del presente studio. Le viste sono eseguite dall’alto e il punto di
vista è posizionato lato terra. Nelle foto sono anche evidenziate le zone che caratterizzano il litorale
in esame:
la spiaggia a sud del porto di Civitanova Marche;
la spiaggia di Civitanova Marche a nord della foce del Chienti;
la spiaggia tra la foce del Chienti e Porto Sant’Elpidio;
la spiaggia di Porto Sant’Elpidio fino alla foce del Tenna;
la spiaggia tra la foce del Tenna e le scogliere longitudinali a settentrione di Porto San
Giorgio;
la spiaggia a nord di Porto San Giorgio.
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Porto Sant’Elpidio
Figura 2.1 - Corografia generale del litorale Marchigiano - scala 1:1 000 000
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Porto Sant’Elpidio
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Porto Sant’Elpidio
Figura 2.3a – Aerofoto - tratto Porto Civitanova foce fiume Chienti – scala 1:10.000
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Porto Sant’Elpidio
Figura 2.3b– Aerofoto - tratto foce Fiume Chienti foce fosso del Castellano – scala 1:10.000
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Porto Sant’Elpidio
Figura 2.3c– Aerofoto tratto foce fosso del Castellano Porto Sant’Elpidio – scala 1:10.000
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Porto Sant’Elpidio
Figura 2.3d– Aerofoto tratto Porto Sant’Elpidio foce fiume Tenna – scala 1:10.000
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Porto Sant’Elpidio
Figura 2.3e– Aerofoto - tratto foce fiume Tenna Fermo – scala 1:10.000
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Porto Sant’Elpidio
Figura 2.3f– Aerofoto - tratto Fermo foce Bocca di Rio – scala 1:10.000
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Porto Sant’Elpidio
Figura 2.3g– Aerofoto - tratto foce Bocca di Rio foce Rio Petronilla – scala 1:10.000
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Porto Sant’Elpidio
Figura 2.3h – Aerofoto - tratto foce Rio Petronilla Porto S. Giorgio – scala 1:10.000
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Porto Sant’Elpidio
Figura 2.4 – Il litorale di Sant’Elpidio tratto dalla Carta Tecnica Regionale anno 1997– scala
1:10.000 e rilievo batimetrico Regione Marche 2004.
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Porto Sant’Elpidio
Foto 2.1 – Tratto di costa: Civitanova Marche spiaggia a sud del Porto
Foto 2.2 – Tratto di costa: Civitanova Marche spiaggia a nord della foce del Chienti
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Porto Sant’Elpidio
Foto 2.4 – Tratto di costa: Porto Sant’Elpidio spiaggia a sud-est fino alla foce del Tenna
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Porto Sant’Elpidio
Foto 2.5 – Tratto di costa: Porto San Giorgio spiaggia a sud-est della foce del Tenna
Foto 2.6 – Tratto di costa: Porto San Giorgio spiaggia a nord-ovest del porto
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Porto Sant’Elpidio
3.1 GENERALITÀ
La conoscenza del "clima anemologico" locale, è necessaria per il corretto calcolo degli
effetti sulle variazioni del livello marino sottocosta (sovralzo di vento).
Usualmente le statistiche sul regime anemologico sono ricavate dalle registrazioni di
stazioni meteorologiche costiere prossime al sito oggetto dello studio.
Nel caso in esame si è potuto disporre, dei dati delle stazioni ITAV dell'Aeronautica
Militare di: Monte Cappuccini di Ancona (dal 1951 fino al 1978), Falconara Marittima (dal 1960
fino al 1996) e di Grottammare (dal 1967 al 1977).
Informazioni sul regime anemologico del paraggio possono desumersi dalle statistiche delle
osservazioni pluriennali della direzione e velocità del vento registrate dalle seguenti stazioni
meteorologiche costiere comprese in un raggio di 50 km da Porto Sant’Elpidio (v. fig.3.1):
1. stazione A.M. di Monte Cappuccini ad Ancona dal 1951 fino al 1978;
2. stazione A.M. di Falconara Marittima dal 1960 fino al 1996;
3. stazione A.M. di Grottammare dal 1967 al 1977.
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Occorre osservare che la stazione di Monte Cappuccini in Ancona anche se molto vicino alla costa
si trova sulla cima di una scoscesa rupe a mare del colle omonimo, che si affaccia sul mare in
direzione NNE. Le rilevazioni anemometriche risentono fortemente della particolare morfologia di
questo sito di misura, per cui esse non risultano adatte alla ricostruzione del regime anemologico in
mare aperto. Di tale stazione, funzionante già dal 1930 (fino al 1964 sotto la gestione della Marina
Militare), si dispone dei dati di vento su supporto cartaceo dal 1951 al 1978, anno in cui la stazione
è stata chiusa.
Nella Tabella 3.2 sono riportate le frequenze (in ore ed in percentuale) di intensità e direzione dei
dati anemometrici, relativi a tale stazione, rilevati nel periodo 1951-1978. L’arco direzionale è
suddiviso in settori di 45°; le intensità sono suddivise in classi secondo i valori della forza del vento
della scala Beaufort. Nella fig. 3.2 si riporta il grafico della distribuzione direzionale delle
frequenze percentuali dei dati anemometrici della stazione Monte Cappuccini di Ancona.
La stazione di Grottammare è situata nella pianura della vallata del fiume Tesino
(nell’aviosuperficie) in vicinanza del mare. I dati direzionali ed anche le intensità risultano
influenzate dalla morfologia della zona. Quindi anche tale stazione risulta non certo ideale per la
determinazione del vento spirante in mare aperto. Della stazione di Grottammare si dispone della
serie dei dati anemometrici su supporto cartaceo dal 1967 al 1977, anno in cui cessò la sua
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
attività. Nella Tabella 3.4 si riportano le frequenze in intensità e direzione dei dati di vento rilevati
nel periodo 1967-1977. Nella fig. 3.4 si riporta il grafico della distribuzione direzionale delle
frequenze percentuali dei dati anemometrici di tale stazione.
Le osservazioni anemometriche delle stazioni dell’I.T.A.V. sono triorarie (nei primi anni di
Falconara Marittima mancano i dati del periodo notturno) e registrano i valori medi di intensità e
direzione nei 10’ antecedenti l’ora della registrazione.
Peraltro tutte le indicazioni fornite delle diverse stazioni non sono concordanti e risultano
come già messo in evidenza influenzate dall’orografia locale.
I risultati ricavati dai dati delle due stazioni con strumento a quota di circa +20 m di
Falconara e Grottammare evidenziano che i venti "regnanti" (più frequenti) provengono da Nord,
ed in particolare da Tramontana per Grottammare con oltre il 18% di frequenza e Maestrale,
Tramontana e Grecale per Falconara con oltre il 18% complessivo. I venti opposti da Sud non
raggiungono il 5% di frequenza a Grottammare, con prevalenza dei vanti di Scirocco 3%, mentre a
Falconara Marittima risultano percentualmente rilevanti i venti da SW con oltre il 16% di
frequenza da Libeccio. Si può peraltro notare che salendo in quota la distribuzione risulta più
omogenea come evidenziato dai dati misurati a quota +116 m s.m. della stazione di Monte
Cappuccino ad Ancona.
In conclusione si può definire un'asse direzionale prevalente dei venti locali orientato
secondo la direttrice S-N. Tale indicazione è valida lungo il litorale compreso tra Falconara
Marittima e Grottammare in cui si inserisce la fascia costiera di Porto Sant’Elpidio.
Va anche osservato che la percentuale di occorrenza dei venti moderati più favorevoli alla
navigazione a vela (forza 3 e 4, da 7 a 16 nodi) risulta pari al 24% circa secondo i dati della
stazione di Falconara marittima, mentre le calme (velocità minore di 1 nodo) raggiungono il 40%
sia a Falconara marittima che a Grottammare. La percentuale dei venti forti (V > 28 nodi, forza 7 o
più, con avviso di burrasca che sconsiglia tanto la pesca che il diporto) risulta inferiore all'1%.
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tabella 3.2 – Distribuzione delle frequenze (in ore e percentuali) di intensità-direzione dei 78544
dati anemometrici triorari della stazione Monte Cappuccini di Ancona. Periodo di
rilevamento: 1951-1978. Dati relativi all'intero periodo dell’anno
0.0
200
180
160
337.5 67.5
140
>8 nodi
120
100
80
<=8 nodi
60
40
20 <=7 nodi
292.5 0 112.5
<=5 nodi
247.5 157.5
202.5
Figura 3.2 – Distribuzione direzionale delle frequenze percentuali dei 78544 dati anemometrici
triorari di Monte Cappuccini di Ancona nel periodo 1951-1978
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Porto Sant’Elpidio
Hs (m)
Dir (° N) <=1 nodo <=4 nodi <=7 nodi <=11 nodi <=17 nodi <=22 nodi <=28 nodi <=34 nodi >40 nodi TOT
345.0 - 15.0 0.00 4.57 21.27 19.39 7.66 1.87 0.48 0.11 0.01 55.35
15.0 - 45.0 0.00 4.29 31.19 18.17 8.20 3.14 1.28 0.16 0.09 66.52
45.0 - 75.0 0.00 2.69 25.90 26.72 9.84 1.09 0.43 0.07 0.00 66.74
75.0 - 105.0 0.00 1.64 7.96 8.09 2.93 0.43 0.10 0.02 0.00 21.18
105.0 - 135.0 0.00 2.22 10.50 9.99 4.83 0.51 0.21 0.03 0.00 28.29
135.0 - 165.0 0.00 4.77 17.02 11.68 3.86 0.60 0.03 0.01 0.00 37.96
165.0 - 195.0 0.00 12.00 25.99 5.98 2.37 0.47 0.17 0.02 0.00 47.01
195.0 - 225.0 0.00 16.92 44.99 12.10 4.89 1.59 0.48 0.14 0.03 81.13
225.0 - 255.0 0.00 6.73 20.83 9.97 6.90 1.18 0.42 0.07 0.01 46.12
255.0 - 285.0 0.00 4.34 12.23 7.09 2.99 0.55 0.09 0.01 0.00 27.30
285.0 - 315.0 0.00 4.40 19.83 13.62 6.98 0.96 0.24 0.04 0.00 46.07
315.0 - 345.0 0.00 4.69 25.28 26.66 15.22 2.17 0.47 0.03 0.01 74.54
dati incerti 400.41 0.08 0.48 0.50 0.18 0.08 0.05 0.00 0.00 401.78
TOT 400.41 69.35 263.48 169.96 76.84 14.63 4.45 0.72 0.15 1000.00
Tabella 3.2 - Frequenze percentuali per classi di direzione di provenienza e di intensità del vento
dei 92072 dati triorari dell’ITAV a Falconara marittima. Periodo di rilevamento:
gennaio 1960 - giugno 1996. Dati relativi all'intero periodo dell’anno
0.0
100.00
70.00
60.00
300.0 50.00 60.0
40.00
30.00
10.00
<=34 nodi
270.0 0.00 90.0
<=28 nodi
<=22 nodi
<=17 nodi
240.0 120.0
<=11 nodi
<=7 nodi
180.0
Figura 3.2 – Distribuzione direzionale delle frequenze percentuali dei 92072 dati anemometrici
triorari di Falconara marittima nel periodo 1960-1996
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tabella 3.3 - Frequenze percentuali per classi di intensità e di direzione di provenienza dei
19365 dati anemometrici triorari della stazione I.T.A.V. di Grottammare. Periodo di
rilevamento: 1967 - 1977. Dati relativi all'intero periodo dell’anno
0.0
200
180
160
337.5 67.5
140
>8 nodi
120
100
80
<=8 nodi
60
40
20 <=7 nodi
292.5 0 112.5
<=5 nodi
247.5 157.5
202.5
Figura 3.3 – Distribuzione direzionale delle frequenze percentuali dei 19365 dati anemometrici
triorari di Grottammare nel periodo 1967-1977
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Per quanto riguarda le classi dei venti più forti (velocità superiore a 22 e a 28 nodi), si
osserva dai dati di Falconara marittima che le frequenze più alte spettano alla bora (NE), ma anche
la tramontana (N), il maestrale (NO) ed il libeccio (SW) hanno frequenze rilevanti, mentre quasi
nulle sono le occorrenze di venti forti da Levante (O) e Ponente (E).
In totale la frequenza di venti forti appare comunque modesta. Si può concludere che la
soglia di 22 nodi (11.2 m/s) si supera mediamente nello 0.5% dei casi (2 giorni all'anno), mentre il
livello di 28 nodi (14.3 m/s) solo nello 0.09% (meno di 1 giorno all'anno).
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Per la definizione delle caratteristiche delle onde estreme al largo si è fatto riferimento ad
elaborazioni statistiche delle serie di dati ondametrici triorari ricostruiti al largo di Porto
Sant’Elpidio in base ai dati della boe direzionali delle stazioni ondametriche di Ancona ed Ortona
(Pescara) gestite dal Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale del Dipartimento dei Servizi
Tecnici Nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri facenti parte della Rete Ondametrica
Nazionale (poste su fondali rispettivamente di circa 50 e 100 m, vedi figg. 4.1.1). I dati registrati al
largo di Ancona e di Ortona sono stati trasposti al largo di Porto Sant’Elpidio in un punto con
caratteristiche geografiche simili a quelle della stazione ondametrica di Ancona (posto su fondali di
circa 50 m vedi fig. 4.1.2).
Sulla base dei valori triorari delle altezze e direzione d’onda ricostruiti alla profondità di 50
m s.l.m. a Porto Sant’Elpidio è stata eseguita l’analisi statistica degli eventi estremi al largo e
determinato per ogni classe di direzione ed altezza d’onda la frequenza media annua di
accadimento ottenendo il clima ondoso medio annuo al largo.
Per la determinazione delle caratteristiche delle onde in corrispondenza delle opere di difesa
è stato necessario propagare dal largo verso riva lo spettro energetico delle singole onde
precedentemente ricostruite al largo, tenendo conto dei fenomeni di rifrazione e shoaling indotti dal
fondale.
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Infine per quanto riguarda i valori del periodo significativo (Ts) e del periodo di picco (Tp)
da associare alle onde estreme ed alle classi altezza e direzione d’onda della tabella climatica si
sono ricavate dalle correlazioni dei dati ondametrici (ricostruiti alle profondità di 50 m) le relazioni
funzionali:
Ts = cs (Hs) ms
Tp= cp (Hs)mp
Ovviamente i periodi delle onde estreme di tempesta (mare vivo) sono più brevi di quelli "medi"
validi per la tabella climatica e calcolati in base a tutte le agitazioni ondose che costituiscono il
regime globale.
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Figura 4.1.1a – Posizione sito di ancoraggio e rilevamento dati della boa ondametrica della
R.O.N. al largo di Pescara-Ortona
Figura 4.1.1b – Posizione del sito di ancoraggio e rilevamento dati della boa ondametrica della
R.O.N. al largo di Ancona
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Il litorale del Comune di Porto Sant’Elpidio è situato nell'Adriatico Centrale. Esso è esposto
essenzialmente alle onde provenienti dal I e IV quadrante in un settore angolare compreso tra il
Monte Conero a sud di Ancona 340°N ed il promontorio del Gargano 127°N (traversia principale).
Infine il settore compreso tra 340° N e 355° N traguarda le coste della Venezia Giulia (fetch di 300
km), il settore compreso tra 355° N e 10°N traguarda le coste dell’Istria (fetch di 300÷200 km),
mentre il settore compreso tra 10°N e 103°N è il più limitato e traguarda le coste della Croazia
(fetch di 200 km).
Infine il settore che traguarda le coste dell’Albania compreso tra gli azimuth 103°N e 127°N ha i
fetch geografici maggiori che risultano superiori a 500 km. La limitata estensione delle
perturbazioni cicloniche nel Mediterraneo suggerisce di contenere i massimi fetch a 500 km.
Si individua anche un settore di traversia secondario compreso tra 127°N e 158°N che
traguarda le coste italiane delle Marche, Abruzzo, Molise e Puglia (fetch da 0÷250 km con valori
massimi verso le coste a pugliesi).
30
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Nel diagramma polare di fig. 4.1.4 sono indicati graficamente i valori dei fetch geografici relativi al
punto di analisi (ricavati secondo una discretizzazione con passo radiale di 10°). La tabella 4.1.1
riporta gli stessi valori in forma numerica. Il settore di traversia nel punto al largo considerato è
compreso tra la direzione di 330 °N e 170° N, i fetch geografici (distanza della costa sopravento
più vicina) maggiori di registrano a scirocco (settore direzionale compreso tra 110°N e 130°N) con
dimensioni che superano i 500 km.
Per completare l’inquadramento geografico preliminare del paraggio, sulla base dei valori
dei fetch geografici individuati, sono stati calcolati i corrispondenti valori di fetch efficaci, cioè
l’effettiva porzione di mare ove è “efficace” l’azione di generazione del moto ondoso ad opera del
vento spirante lungo il fetch geografico. Si rammenta che il concetto di fetch efficace è emerso a
conclusione della campagna sperimentale JONSWAP che ha portato a definire la forma
parametrica dell’omonimo spettro energetico ed a correlarlo all’azione del vento (intensità,
direzione e durata). In sintesi i fetch efficaci sono stati calcolati applicando ai valori dei fetch
geografici individuati il metodo sviluppato da Seymour nel 1977 sulla base delle misure
sperimentali della campagna JONSWAP.
Il citato metodo mette in conto che il moto ondoso generato è la risultante dell’energia
trasferita dal vento sulla superficie del mare considerando non solo la lunghezza "geografica" del
fetch, ma anche le sue dimensioni trasversali e quindi le lunghezze dei fetch relativi alle direzioni
adiacenti comprese in un settore di ±90° rispetto alla direzione principale di provenienza del vento.
La distribuzione dei fetch efficaci è stata calcolata nell'ipotesi di dispersione angolare dell'energia
proporzionale al cos4 secondo quanto è risultato delle analisi spettrali direzionali eseguite durante
la campagna JONSWAP.
I risultati del calcolo sono riportati nella tab. 4.1.1 ed illustrati nel diagramma polare di fig.
4.1.5. Il litorale in esame è esposto alla forza di tutte le mareggiate che si generano nel Mar
Adriatico nel settore compreso tra la direzione 300°N (maestrale) e 190°N (mezzogiorno). La
massima lunghezza di fetch efficace ottenuto al largo di Port Sant’Elpidio compete alla direzione
120°N (scirocco) con valore di circa 280 km.
31
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
In figura 4.1.6a sono riportate graficamente le direzioni di provenienza del vento e quelle degli stati
di moto ondoso da essi generati. Le deviazioni tra la direzione del vento e quella del moto ondoso
sono riportate graficamente in figura 4.1.6b ed in forma numerica nella tab. 4.1.1.
Si osserva uno scostamento verso le direzioni foranee tra direzione del vento e direzione
media del moto ondoso generato per i venti di levante compresi tra 50°N e 80°N dell’ordine dei
20°÷30°, per i venti di mezzogiorno compresi tra 150°N e 190°N dell’ordine dei 20°÷40° e per i
venti di maestrale compresi tra 300°N e 320°N dell’ordine dei 20°÷30°.
Il calcolo dei fetch geografici ed efficaci è stato eseguito con il programma ENIF sviluppato
dalla MODIMAR per ambiente Windows.
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
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Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
360
330
300
270
Direzione moto ondoso (°)
240
210
180
150
120
90
60
30
0
0 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 330 360
Direzione vento (°Nord)
Figura 4.1.6a – Direzione di provenienza del vento e degli stati di moto ondoso da esso generati
al largo di Porto Sant’Elpidio
180
150
120
Deviazioeme direzione moto ondoso (°)
90
60
30
0
0 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 330 360
-30
-60
-90
-120
-150
-180
Direzione vento (°Nord)
Figura 4.1.6b – Le deviazioni tra la direzione del vento e quella del moto ondoso al largo di
Porto Sant’ Elpidio
35
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
La distribuzione dei fetch geografici (fig.4.1.4 e tab. 4.1.1) evidenzia una marcata
asimmetria, con lunghezze maggiori per i settori sud orientali e settentrionali rispetto a quelli
occidentali e meridionali limitati rispettivamente dalle coste della Croazia e da quelle della penisola
italiana. Peraltro la distribuzione dei moti ondosi dipende anche dal regime dei venti, che sono
localmente più frequenti con provenienza dai settori di sud occidentali (libeccio e mezzogiorno) e
settentrionali (maestrale, tramontana e grecale).
Per definire anche quantitativamente il regime ondoso (ossia la distribuzione di frequenza
delle onde in altezza, periodo e direzione) è necessario raccogliere ed elaborare tutti i dati
disponibili.
In ogni caso l'analisi del moto ondoso va basata su dati rilevati o ricostruiti per un periodo di tempo
abbastanza lungo.
al largo di Falconara Marittima per complessivi 18 mesi suddivisi in tre diversi periodi negli
anni 1981,1982 e 1983
e) i dati rilevati nel periodo 1999÷2000 dalla boa ondametrica direzionale Directional Waverider
posizionata, a carico della Regione Marche per il primo varo, al largo di Ancona, poi entrata
subito a far parte della Rete Ondametrica Nazionale (R.O.N.) (vedi tabella 4.2.2).
f) ricostruzione del moto ondoso dell’Istituto Idrografico della Marina (Genova) su misure del
vento e su osservazioni a vista dello stato del mare dalla stazione di Monte Cappuccini di
Ancona fino al 1963;
g) ricostruzione eventi ondosi con modello matematico (tipo SMB) basato sui dati di vento della
stazioni costiere di Monte Cappuccini nei pressi di Ancona dell’Istituto di Idraulica della Facoltà
di Ingegneria dell’ ”Università degli studi di Ancona”.
Occorre peraltro osservare che le statistiche basate sulle osservazioni visuali delle onde (a ed f) sia
a riva che al largo sono di affidabilità limitata e forniscono indicazioni per lo più qualitative, non
solo per l'approssimazione delle stime a vista, ma anche per la scarsa omogeneità spaziale e
temporale delle rilevazioni.
Anche le ricostruzioni indirette basate sull'applicazione del metodo SMB (g) risultano comunque
affette dalle imprecisioni del modello stesso e dalla imperfetta rappresentatività dei venti misurati
da una stazione costiera nei riguardi del campo di vento globale sul fetch, particolarmente gravosa
per la stazione anemometrica di Monte Cappuccini posta a più di 100 m sul m.m.
I dati ondametrici non direzionali di Ancona (Waverider) e quelli API sono utili per l’analisi
statistica e l’individuazione delle onde estreme al largo, ma non sono utili e per determinare le
condizioni climatiche meteomarine sotto costa in quanto non forniscono indicazioni circa la
provenienza degli stati di mare.
37
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Figura 4.2.1 – Posizione dei siti di ancoraggio e rilevamento dati delle boe ondametriche Wavec
e Waverider al largo di Ancona fra il 1989 ed il 1990
Figura 4.2.2 – Posizione della piattaforma dell’A.P.I. al largo di Ancona e Falconara M.ma
dove è stato istallato l’ondametro non direzionale di cui si dispongono i dati ondosi
fra il 1981 ed il 1983
38
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Boa di
Ortona
Operativa dal 01.06.1989
Datawell Directional
Modello
Wavec MKI
Efficienza
Real time non attivo
Le 20 principali
mareggiate osservate
settori
NE E N
direzionali
La mareggiata maggiore:
Hm0 Dir Tp Tm
data
(m) (°N) (s) (s)
28.03.1995
5.70 31 10.0 9.3
12:00
Boa di
Ancona
Per la determinazione del clima ondoso alla profondità di 50 m al largo di Porto Sant’Elpidio e
la determinazione degli eventi estremi al largo sono state eseguite le seguenti elaborazioni:
1. trasposizione dei dati ondametrici misurati al largo di Ancona (periodo 1999÷2000) nel
punto posto su fondali di 50 m al largo di Porto Sant’Elpidio (vedi figura 4.1.2);
2. trasposizione dei dati ondametrici misurati al largo di Ortona (periodo 1999÷2000) nel
punto posto su fondali di 50 m al largo di Porto Sant’Elpidio;
3. trasposizione dei dati ondametrici misurati al largo di Ortona (periodo 1989÷1998) nello
stesso punto al largo di Porto Sant’Elpidio;
4. analisi statistica della serie dei dati ricostruiti alla profondità di 50 m ed individuazione
delle caratteristiche delle onde estreme;
Inoltre per associare ad ogni classe di altezza significativa un periodo d'onda significativo si
sono impiegate le correlazioni statistiche eseguite su tutti i dati ricostruiti alla profondità di 50 m e
sulla classe utilizzata nella statistica degli eventi estremi alla profondità di 50 m.
Per quanto riguarda la definizione del regime (o clima) medio del moto ondoso, cioè la
distribuzione di frequenza di tutte le componenti di agitazione suddivise in classi di altezza
significativa e settori di provenienza, necessario sia per gli studi sulla dinamica litoranea, si ritiene
che l'informazione più accurata ed attendibile sia costituita dal risultato della ricostruzione del moto
ondoso al largo di Sant’Elpidio sulla base delle registrazioni ondametriche direzionali della
40
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
stazione di ondametrica di Ancona. Malgrado tali dati ricoprono un periodo di misure molto
limitato (2 anni) la ricostruzione del moto ondoso sulla base dei numerosi dati direzionali misurati
in corrispondenza della più lontana stazione di Ortona (12 anni) appare meno adatta a rappresentare
l’effettiva agitazione al largo del litorale di Porto Sant’Elpidio.
Infatti il confronto tra la ricostruzione del moto ondoso a Porto Sant’Elpidio durante il periodo
1999÷2000, effettuata sulla base delle registrazioni della boa di Ancona, e con quella effettuata
sulla base della boa di Ortona porta a risultati diversi. La vicinanza del litorale di Porto
Sant’Elpidio alla stazione di Ancona rispetto alla seconda stazione fa ritenere più corretta la prima
ricostruzione ondosa.
D’altro canto il confronto fra la ricostruzione del moto ondoso a Porto Sant’Elpidio sulla
base delle registrazioni della stazione di Ortona durante il periodo 1999÷2000 e durante il decennio
1989÷1998 porta a risultati sostanzialmente identici. Tale circostanza rende il periodo 1999÷2000
significativo a rappresentare il regime (o clima) medio annuale del moto ondoso.
Per quanto riguarda l’analisi statistica, sebbene i dati ricostruiti in base alle misure
ondametriche della stazione R.O.N. di Ancona sono quantitativamente troppo scarsi per assicurare
un'affidabile statistica a lungo termine, possono essere comunque utilizzati per un analisi statistica
cautelativa degli eventi estremi in quanto, a discapito degli anni 1981, 1982, 1983 (in questi anni si
dispone delle registrazioni non direzionali della piattaforma fuori-costa dell’API al largo di
Falconara Marittima) e degli anni 1989 e 1990 (in questi anni si dispone delle registrazioni non
direzionali ad Ancona) nell’intervallo temporale 1999÷2000 le mareggiate estreme sono risultate
numerose.
Si riporta in figura 4.3.1 il regime ondoso ricavato dalle misure a vista del K.N.M.I. “Adriatico
centrale” e del K.N.M.I. “Settore italiano” dal 1961 al 1995.
In figura 4.3.2.si riporta il regime ondoso ricavato dalle misure direzionali dalla boa Wavec al largo
di Ancona dal 12 ottobre 1989 al 23 novembre 1990. Si può osservare che questi attendibili regimi
del moto ondoso sono di fatto discordanti da quelli ricavati dai dati visuali del KNMI.
In tabella 4.3.1 è riportata la distribuzione della frequenza percentuale per classi di altezza d’onda e
41
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
settori di direzione di picco di provenienza dei 1571 dati ondosi triorari registrati dalla boa Wavec
al largo di Ancona dal 12 ottobre 1989 al 23 novembre 1990.
In tabella 4.3.2 è invece riportata la distribuzione della frequenza percentuale per classi di
altezza d’onda e di periodo medio T(0,2) degli stessi dati.
In figura 4.3.2.si riporta il regime ondoso si triorari non direzionali registrati dall’ondametro
posto sulla piattaforma dell’A.P.I. al largo di Ancona e Falconara M.ma dal febbraio 1981 al
maggio 1983.
Infine in tabella 4.3.3 è riportata distribuzione della frequenza percentuale per classi di
altezza d’onda e di periodo significativi dei 2800 dati ondosi triorari non direzionali registrati
dall’ondametro posto sulla piattaforma dell’A.P.I. al largo di Ancona e Falconara M.ma dal
febbraio 1981 al maggio 1983
42
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tabella 4.3.1 – Distribuzione della frequenza percentuale per classi di altezza d’onda e settori di
direzione di picco di provenienza dei 1571 dati ondosi triorari registrati dalla boa
Wavec al largo di Ancona dal 12 ottobre 1989 al 23 novembre 1990
Tabella 4.3.2 – Distribuzione della frequenza percentuale per classi di altezza d’onda e di
periodo medio T(0,2) dei 1571 dati ondosi triorari registrati dalla boa Wavec al
largo di Ancona dal 12 ottobre 1989 al 23 novembre 1990
43
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tabella 4.3.3 – Distribuzione della frequenza percentuale per classi di altezza d’onda e di
periodo medio T(0,2) dei 1602 dati ondosi triorari registrati dalla boa Waverider
al largo di Ancona dal 12 ottobre 1989 al 25 agosto 1990
Tabella 4.3.4 - Distribuzione della frequenza percentuale per classi di altezza d’onda e di periodo
significativi dei 2800 dati ondosi triorari non direzionali registrati
dall’ondametro posto sulla piattaforma dell’A.P.I. al largo di Ancona e
Falconara Marittima dal febbraio 1981 al maggio 1983
44
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Figura 4.3.1 – Distribuzione direzionale delle frequenze percentuali dei dati ondosi con altezza
significativa superiore ai 2 m - dal 1961 al 1995 - del K.N.M.I. “Adriatico
centrale” e del K.N.M.I. “Settore italiano”
1
Il metodo noto come trasposizione geografica è stato sviluppato dal Prof. Ing. Paolo De Girolamo e Dott.
Ing. Paolo Contini nel 1988
46
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
correlata alla direzione del vento che lo ha generato. Il metodo di trasposizione consiste nel
determinare la corrispondenza tra le direzioni, le altezze ed i periodi del moto ondoso relative al
punto di misura e a quello di interesse.
Nel caso di fetch limitati, le leggi che permettono di calcolare l’altezza d’onda
significativa spettrale Hmo e il periodo di picco spettrale Tm in funzione della lunghezza del fetch e
della velocità del vento sono le seguenti (Vincent, 1984, Shore Protection Manual, 1984):
1
gH mo − 3 ⎛ gF ⎞
2
= 1 . 6 ⋅ 10 ⎜
⎜U ⎟ ⎟
U A2 ⎝ A⎠
1
gTm −1 ⎛ gF ⎞
3
= 2 . 857 ⋅ 10 ⎜
⎜U ⎟ ⎟
U A2 ⎝ A⎠
dove UA è il fattore di velocità del vento (“wind stress factor”), dipendente in modo non lineare
dalla velocità del vento misurata alla quota + 10 m s.l.m. ed F è il fetch efficace relativo ad una
prefissata direzione geografica.
Indicando con gli apici O e P rispettivamente le grandezze relative al punto di misura e al
punto di trasposizione, e fissata una direzione geografica (direzione media da cui spira il vento) alla
quale risultano associati i fetch efficaci FP ed FO, le precedenti relazioni permettono di stabilire la
ricercata corrispondenza tra le altezze ed i periodi delle onde relative al punto O e al punto P:
1
H P
⎛F P
⎞ 2
mo
O
= ⎜⎜ O ⎟⎟
H mo ⎝F ⎠
1
T P
⎛FP ⎞3
m
O
= ⎜⎜ O ⎟⎟
Tm ⎝F ⎠
Queste espressioni si ottengono ovviamente nell’ipotesi che il fattore di velocità del vento
sia lo stesso nei due punti in esame. Tale assunzione deriva dall’aver ipotizzato che le aree di
generazione dei due punti siano caratterizzate dalla stessa velocità del vento; il metodo quindi si
47
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
completa utilizzando la legge che stabilisce il legame tra la direzione media del vento e la direzione
media del moto ondoso da esso generato.
L’applicazione del metodo sopra descritto al caso in esame si adatta meglio alla
trasposizione dei dati ondametrici di Ancona rispetto a quelli di Ortona per la minor distanza tra il
punto di misura ed il punto di trasposizione. Infatti per la stazione di Ancona l’assunzione che le
aree di generazione del punto di misura e di quello di trasposizione siano caratterizzate dalla stessa
velocità del vento risulta più attendibile. In primo luogo ci si è serviti dei fetch efficaci calcolati al
largo di Porto Sant’Elpidio e riportati nella figura 4.1.5 e nella tabella 4.1.1. Necessariamente lo
stesso lavoro è stato eseguito per Ancona e Pescara (Ortona). Le figure 4.3.3, 4.3.5 e la tabella
4.3.5 riportano sia in forma grafica che in forma numerica i valori dei fetch geografici ed efficaci
ottenuti per Ancona, mentre le figure 4.3.5, 4.3.6 e la tabella 4.3.6 riportano sia in forma grafica
che in forma numerica i valori dei fetch geografici ed efficaci ottenuti per Pescara (Ortona). I
confronti tra i fetch efficaci al largo di Ancona e Pescara con quelli di Porto Sant’Elpidio riportati
rispettivamente in fig. 4.3.7 e 4.3.8 mostrano che:
1. il punto scelto al largo di Porto Sant’Elpidio presenta una esposizione simile alla stazione di
misura di Ancona anche se i valori dei fetch efficaci di Porto Sant’Elpidio risultano
leggermente superiori a quelli di Ancona eccetto quelli di Mezzogiorno e Maestrale che
risultano leggermente inferiori;
2. il punto scelto al largo di Porto Sant’Elpidio presenta una esposizione meno simile alla
stazione di misura di Pescara con valori dei fetch efficaci di Porto Sant’Elpidio minori per il
I e II quadrante e maggiori per il IV quadrante.
Anche il confronto tra i fetch efficaci del punto di misura con quelli del punto di trasposizione
mette in evidenza la maggiore attendibilità del metodo della trasposizione dei dati di ondametrici di
Ancona rispetto a quelli di Pescara.
La figura 4.3.9a riporta la direzione del moto ondoso in funzione della direzione di provenienza
del vento che lo genera ad Ancona. La figura 4.3.9b riporta in forma grafica la deviazione tra la
direzione di provenienza del moto ondoso rispetto a quella di provenienza del vento ad Ancona.
48
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
La figura 4.3.10a riporta la direzione del moto ondoso in funzione della direzione di provenienza
del vento che lo genera a Pescara. La figura 4.3.10b riporta in forma grafica la deviazione tra la
direzione di provenienza del moto ondoso rispetto a quella di provenienza del vento a Pescara.
Il metodo di trasposizione sopra descritto è stato automatizzato dalla Modimar s.r.l. per
mezzo del programma di calcolo denominato SAGITTA operante in ambiente Windows.
L’applicazione di tale programma ha permesso di trasferire al largo di Porto Sant’Elpidio, l’intera
serie storica di valori triorari di altezza d’onda significativa spettrale, direzione media di
provenienza del moto ondoso e di periodo di picco registrata tra il marzo 1999 e il dicembre 2000
dall’ondametro di Ancona, quelle registrate tra il giugno 1989 e il dicembre 1998 e tra il gennaio
1999 e il dicembre 2000 dall’ondametro di Pescara (Ortona).
Nelle tab. 4.3.7-4.3.17 sono riportate le sintesi dei dati ondametrici di Ancona. Nella tabella
4.3.7. è riportata la distribuzione annuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e direzione di
provenienza, nelle tabelle 4.3.8-4.3.11 sono riportate le distribuzioni stagionali.
In tab. 4.3.12 è riportata la distribuzione dei dati ondametrici di Ancona per classi di altezze
d'onda significativa e periodo di picco. Infine in tabella 4.3.13 è riportato il calcolo del rendimento
dell’ondametro di Ancona che è risultato nel periodo analizzato (1999-2000) pari al 78,5%.
Nelle tab. 4.3.14-4.2.13 sono riportate le sintesi dei dati ondametrici di Pescara (Ortona).
Nella tabella 4.3.14 è riportata la distribuzione annuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza per il periodo 1989÷1998 mentre nella tabella 4.3.15 è riportata la
distribuzione annuale degli eventi ondosi per classi di Hs e direzione di provenienza per il periodo
1999÷2000.
In tabb. 4.3.16 è riportata la distribuzione dei dati ondametrici di Pescara (Ortona) per classi
di altezze d'onda significativa e periodo di picco per i due intervalli temporali considerati. Infine in
tabella 4.3.17 è riportato il calcolo del rendimento dell’ondametro di Pescara che è risultato nel
periodo (1989-1998) pari al 89.6% e nel periodo (1999-2000) pari al 86.9%, per un rendimento
complessivo di 89.2%.
Dal confronto delle figure 4.3.12 emerge chiaramente che nel complesso il regime del moto
49
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
ondoso medio annuo del periodo 1999-2000 registrato nell’Adriatico medio alla stazione
ondametrica di Pescara è rappresentativo, eccetto piccole differenze soprattutto nel settore di
maestrale, del regime medio annuo del moto ondoso decennale registrato tra il 1989 ed il 1998
nella stessa stazione.
Tale elemento può far presumere che anche per la stazione di Ancona, posta nell’Adriatico
medio circa 150 km più a nord della prima, il regime del moto ondoso annuo registrato nel periodo
1999-2000 sia da ritenere valido come regime del moto ondoso medio annuo nel paraggio, con i
limiti messi in evidenza innanzi.
Il regime "al largo" del litorale di Porto Sant’Elpidio ricavato dal modello della trasposizione in
base ai dati registrati al largo di Ancona è ben sintetizzato dalla tabella 4.3.18 e nella figura 4.3.13,
con classificazione in settori direzionali di soli 10 gradi. Si evidenziano la prevalenza in termini di
frequenza dei moti ondosi da est e sudest (scirocco e levante 70-150°N) più del 31%, di quelli da
nord e nordest (bora e tramontana 350-60°N) quasi il 25%, di una frequenza rilevante sono anche i
moro ondosi da nord ovest (maestrale 300-330°N) quasi l’ 11% e da sud (mezzogiorno 160-200°N)
quasi l’ 11%. Le onde più intense (Hs>4,0) si sono registrate a levante 70°N, ma onde maggiori di
3.5 m si sono registrate in tutto il settore da tramontana a scirocco.
Va osservato che le onde alte più di 5,0 m sono comunque rarissime (assenti tra i 5848 eventi
ricostruiti).
Dal confronto tra le rose climatiche di Porto Sant’Elpidio e Ancona (fig. 4.3.11 e 4.3.13) è
evidente, per il regime al largo di Porto Sant’Elpidio, la rotazione di circa 30° verso ovest dei mari
da sud ed il restringimento del settore settentrionale operato dal ridosso del Monte Conero.
Nelle figure 4.3.14 e nelle tabelle 4.3.19-4.3.22 sono riportati i diagrammi polari stagionali a
Porto Sant’Elpidio ricavati dal modello della trasposizione dei dati registrati al largo di Ancona.
Dall’esame delle figure 4.3.14 e dalle tabelle indicate risulta che le mareggiate da libeccio a
Porto Sant’Elpidio risultano frequenti tutto l’anno anche se quelle di maggiore intensità si
verificano in inverno e particolarmente in autunno. Le mareggiate da mezzogiorno (di scarsa
intensità) si manifestano invece nel periodo estivo ed autunnale. Anche le mareggiate da grecale
(bora) e tramontana sono presenti tutto l’anno, frequenti soprattutto in estate, ma di debole
50
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Il regime "al largo" di Porto Sant’Elpidio ricavato dal modello della trasposizione dei dati di
Pescara (Ortona) del periodo 1989÷1998 e 1999÷2000 sono rappresentati nelle figure 4.3.15 e
sintetizzati rispettivamente nelle tabelle 4.2.24 e 4.2.25, con classificazione in settori direzionali di
soli 10 gradi.
Dal confronto delle figure 4.3.15 e dalle tabelle 4.2.24 e 4.2.25 è ben evidente che il regime
del moto ondoso ricostruito a Sant’Elpidio nei due periodi indicati risulta sostanzialmente identico
essendo oltre tutto tale paraggio schermato dagli eventi ondosi di maestrale dal Monte Conero.
In tab. 4.3.26 è riportata la distribuzione per classi di altezze d'onda significativa e periodo
di picco dei dati ondametrici a Porto Sant’Elpidio ricavati dal modello della trasposizione dei dati
registrati al largo di Pescara.
Nella determinazione della leggi 4.3.1 e 4.3.2 sono stati considerati unicamente gli eventi
ondosi con Hs>0.5 m.
La figura 4.3.16b evidenzia chiaramente la presenza di onde di mare “morto” provenienti dal basso
Adriatico caratterizzate da bassi rapporti Hs/Tp.
51
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
In figura 4.3.17 per i due settori di provenienza assunti sono riportate le leggi di
distribuzione del periodo di picco in funzione dell’altezza significativa che rendono minima la
somma degli scarti rispetto ai valori con altezze d’onda significative più elevati ricostruiti
(maggiori di 1.0 m) utilizzate nella statistica degli eventi estremi.
Risulta:
per il settore “settentrionale” Tp= 5.91 Hs 0.3866 4.3.3)
per il settore “meridionale” Tp= 6.52 Hs0.3681 4.3.4)
52
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
53
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
54
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
55
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
56
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
0
350
10
400 000
340
20
330
30
350 000
320
Porto San Elpidio
40
300 000 Ortona
310
50
250 000
300
60
200 000
150 000
290
70
100 000
280
80
50 000
270
90
0
260
100
250
110
240
120
230
130
220
140
210
150
200
160
190
170
180
Figura 4.3.7 - Confronto fetch efficaci al largo di Porto Sant’ Elpidio e di Ancona
10
400 000
340
20
330
30
350 000
320
50
250 000
300
60
200 000
150 000
290
70
100 000
280
80
50 000
270
90
0
260
100
250
110
240
120
230
130
220
140
210
150
200
160
190
170
180
Figura 4.3.8 - Confronto fetch efficaci al largo di Porto Sant’ Elpidio e di Pescara (Ortona)
57
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
360
330
300
270
Direzione moto ondoso (°)
240
210
180
150
120
90
60
30
0
0 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 330 360
Direzione vento (°Nord)
Figura 4.3.9a – Direzione di provenienza del vento e degli stati di moto ondoso da esso generati
al largo di Ancona.
180
150
120
Deviazioeme direzione moto ondoso (°)
90
60
30
0
0 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 330 360
-30
-60
-90
-120
-150
-180
Direzione vento (°Nord)
Figura 4.3.9b – Le deviazioni tra la direzione del vento e quella del moto ondoso al largo di
Ancona.
58
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
180
150
120
Deviazioeme direzione moto ondoso (°)
90
60
30
0
0 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 330 360
-30
-60
-90
-120
-150
-180
Direzione vento (°Nord)
Figura 4.3.10a – Direzione di provenienza del vento e degli stati di moto ondoso da esso generati
al largo di Pescara (Ortona)
360
330
300
270
Direzione moto ondoso (°)
240
210
180
150
120
90
60
30
0
0 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 330 360
Direzione vento (°Nord)
Figura 4.3.10b – Le deviazioni tra la direzione del vento e quella del moto ondoso al largo di
Pescara (Ortona)
59
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
4.00 <2.5 m
300 60 <2 m
3.00 <1.5 m
290 70 0.5m < <1 m
2.00
280 80
1.00
270 0.00 90
260 100
250 110
240 120
230 130
220 140
210 150
200 160
190 170
180
345 3556.0%5 15
335 25
325 5.0% 35 Classi Hs
315 45
4.0% ≥ 4.0
305 55
3.5 ÷ 4.0
3.0%
295 65
2.0%
285 75 3.0 ÷ 3.5
1.0%
Figura 4.3.11 - Diagramma polare del moto ondoso al largo di Ancona misurato dalla boa
direzionale della rete R.O.N. (periodo 03/1999-12/2000)
60
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
4.00 <2.5 m
300 60 <2 m
3.00 <1.5 m
290 70 0.5m < <1 m
2.00
280 80
1.00
270 0.00 90
260 100
250 110
240 120
230 130
220 140
210 150
200 160
190 170
180
Figura 4.3.12a - Diagramma polare del moto ondoso al largo di Pescara (Ortona) misurato dalla
boa direzionale della rete R.O.N. (periodo 06/1989-12/1998)
4.00 <2.5 m
300 60 <2 m
3.00 <1.5 m
290 70 0.5m < <1 m
2.00
280 80
1.00
270 0.00 90
260 100
250 110
240 120
230 130
220 140
210 150
200 160
190 170
180
Figura 4.3.12b - Diagramma polare del moto ondoso al largo di Pescara (Ortona) misurato dalla
boa direzionale della rete R.O.N. (periodo 01/1999-01/2000)
61
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
345 3556.0%5 15
335 25
325 5.0% 35
315 45 Classi Hs
4.0%
305 55
3.0% ≥ 4.0
295 65
2.0% 3.5 ÷ 4.0
285 75
3.0 ÷ 3.5
1.0%
275 85
Figura 4.3.12c - Diagramma polare del moto ondoso al largo di Pescara (Ortona) misurato dalla
boa direzionale della rete R.O.N. (periodo 06/1989-12/1998)
62
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
260 100
250 110
240 120
230 130
220 140
210 150
200 160
190 170
180
345 3556.0%5 15
335 25
325 5.0% 35 Classi Hs
315 45
4.0%
305 55 ≥ 4.0
3.0%
295 65
2.0% 3.5 ÷ 4.0
285 75
1.0%
3.0 ÷ 3.5
275 85
265 95
2.5 ÷ 3.0
Figura 4.2.13 – Regime medio annuale del moto ondoso al largo di Porto Sant’ Elpidio -
Ricostruzione secondo il metodo della trasposizione: Dati ondametro direzionale
di Ancona (Periodo di osservazione 1/1/1999÷31/12/2000) (numero osservazioni
utili 4590)
63
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Distribuzione (%) polare delle altezze d'onda invernali Distribuzione (%) polare delle altezze d'onda primaverili
0 0
350 4.00 10 350 5.50 10
340 20 340 20
>=4 m >=4 m
330 30 330 5.00 30
3.50 <4 m <4 m
4.50
320 40 320 40
3.00 <3.5 m <3.5 m
4.00
310 50 <3 m 310 50 <3 m
2.50 3.50
<2.5 m <2.5 m
3.00
300 2.00 60 <2 m 300 60 <2 m
2.50
<1.5 m <1.5 m
290 1.50 70 290 2.00 70
0.5m < <1 m 0.5m < <1 m
1.00 1.50
280 80 280 1.00 80
0.50
0.50
270 0.00 90 270 0.00 90
Distribuzione (%) polare delle altezze d'onda estive Distribuzione (%) polare delle altezze d'onda autunnali
0 0
350 5.50 10 350 5.50 10
340 20 340 20
>=4 m >=4 m
330 5.00 30 330 5.00 30
<4 m <4 m
4.50 4.50
320 40 320 40
<3.5 m <3.5 m
4.00 4.00
310 50 <3 m 310 50 <3 m
3.50 3.50
<2.5 m <2.5 m
3.00 3.00
300 60 <2 m 300 60 <2 m
2.50 2.50
<1.5 m <1.5 m
290 2.00 70 290 2.00 70
0.5m < <1 m 0.5m < <1 m
1.50 1.50
280 1.00 80 280 1.00 80
0.50 0.50
270 0.00 90 270 0.00 90
Figura 4.2.14 – Distribuzione (%) polare delle altezze d'onda stagionali del moto ondoso al largo
di Porto Sant’ Elpidio Ricostruzione secondo il metodo della trasposizione: Dati
ondametro direzionale di Ancona (Periodo di osservazione 1/1/1999 ÷
31/12/2000) (numero osservazioni utili 4590)
64
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Ricostruzione del clima ondoso a San Elpidio - periodo 1989-1998 (rendimento 94%)
Trasposizione
0 dati di Ortona (Pescara)
350 7.00 10
340 20
>=4 m
330 30
6.00 <4 m
320 40
<3.5 m
5.00
310 50 <3 m
4.00 <2.5 m
300 60 <2 m
3.00 <1.5 m
290 70 0.5m < <1 m
2.00
280 80
1.00
270 0.00 90
260 100
250 110
240 120
230 130
220 140
210 150
200 160
190 170
180
Figura 4.3.15a – Diagramma polare annuale del moto ondoso al largo di Porto Sant’Elpidio
ricavato trasponendo i dati di Pescara (Ortona) periodo 1989÷1998.
Ricostruzione del clima ondoso a San Elpidio - Periodo 1999-2000 (rendimento 87%)
Trasposizione
0 dati di Ortona (Pescara)
350 7.00 10
340 20
>=4 m
330 30
6.00 <4 m
320 40
<3.5 m
5.00
310 50 <3 m
4.00 <2.5 m
300 60 <2 m
3.00 <1.5 m
290 70 0.5m < <1 m
2.00
280 80
1.00
270 0.00 90
260 100
250 110
240 120
230 130
220 140
210 150
200 160
190 170
180
Figura 4.3.15b – Diagramma polare annuale del moto ondoso al largo di Porto Sant’Elpidio
ricavato trasponendo i dati di Pescara (Ortona) periodo 1999÷2000.
65
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
66
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.7a - Distribuzione annuale del numero di eventi ondosi, per classi di Hs e direzione di
provenienza
67
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.7b - Distribuzione annuale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza
Dir Hs (m)
(° N) <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 0.51 0.92 0.97 0.32 0.10 2.84
10 0.53 0.68 1.01 0.41 0.12 0.09 0.03 0.02 0.02 2.91
20 0.38 0.63 1.03 0.38 0.41 0.15 0.05 3.03
30 0.43 0.48 0.70 0.32 0.19 0.12 0.03 2.27
40 0.32 0.31 0.67 0.39 0.14 0.15 0.12 0.02 2.12
50 0.24 0.27 0.43 0.12 0.14 0.03 0.07 0.05 1.35
60 0.17 0.32 0.48 0.22 0.14 0.03 0.03 1.40
70 0.29 0.17 0.48 0.24 0.19 0.12 0.03 0.02 0.02 1.56
80 0.32 0.19 0.58 0.43 0.17 0.03 0.02 1.74
90 0.34 0.50 0.87 0.39 0.26 0.03 0.02 2.41
100 0.32 0.58 1.03 0.50 0.26 0.03 0.02 2.74
110 0.51 1.20 1.90 0.79 0.32 0.26 0.12 0.05 5.15
120 0.51 1.56 2.22 0.77 0.36 0.05 0.03 5.51
130 0.68 1.62 2.00 0.36 0.21 0.03 0.03 0.02 0.02 4.98
140 0.65 1.01 1.35 0.22 0.09 0.02 0.03 0.03 0.02 3.42
150 0.84 1.25 0.89 0.14 0.05 0.07 3.23
160 0.48 0.60 1.01 0.12 0.03 0.02 0.02 2.27
170 0.48 0.55 0.44 0.03 0.02 1.52
180 0.43 0.27 0.22 0.03 0.96
190 0.29 0.27 0.19 0.02 0.77
200 0.12 0.03 0.14 0.05 0.02 0.36
210 0.17 0.09 0.17 0.05 0.02 0.50
220 0.14 0.15 0.12 0.03 0.44
230 0.14 0.14 0.19 0.03 0.50
240 0.10 0.12 0.21 0.02 0.02 0.02 0.48
250 0.22 0.22 0.24 0.07 0.75
260 0.12 0.10 0.17 0.03 0.05 0.48
270 0.26 0.19 0.12 0.10 0.03 0.03 0.74
280 0.21 0.36 0.48 0.24 0.05 0.02 1.35
290 0.27 0.38 0.89 0.27 0.03 0.02 0.03 1.90
300 0.27 0.89 1.20 0.43 0.15 0.05 0.02 3.01
310 0.36 0.94 1.45 0.48 0.05 0.05 3.33
320 0.46 1.27 1.27 0.32 0.03 0.03 3.39
330 0.51 1.11 1.18 0.29 0.12 0.02 0.02 3.25
340 0.46 0.87 1.13 0.51 0.09 0.07 0.02 3.15
350 0.58 0.92 0.89 0.21 0.09 0.02 2.70
Calme 21.51 21.51
TOT 34.64 21.17 28.30 9.35 3.92 1.50 0.77 0.24 0.09 0.02 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 34.64 55.81 84.11 93.47 97.38 98.89 99.66 99.90 99.98 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00
68
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.8 - Distribuzione invernale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza
Dir Hs (m)
(° N) <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 0.05 0.20 0.10 0.35
10 0.09 0.19 0.06 0.34
20 0.09 0.14 0.08 0.30
30 0.16 0.25 0.15 0.56
40 0.51 1.04 0.90 0.03 2.48
50 0.71 1.74 2.02 0.09 4.56
60 1.66 2.58 1.04 0.03 5.30
70 2.09 1.03 0.16 3.29
80 1.67 0.49 0.09 2.24
90 1.18 0.24 0.03 1.44
100 0.00
110 0.14 0.03 0.16
120 0.15 0.04 0.01 0.20
130 0.13 0.03 0.15
140 0.00
150 0.14 0.06 0.20
160 0.18 0.09 0.26
170 0.00
180 1.30 0.30 0.03 1.63
190 1.29 0.35 0.01 1.66
200 1.35 0.28 1.63
210 2.43 0.69 0.13 3.25
220 1.63 1.25 0.92 0.09 3.89
230 1.94 1.96 1.33 0.35 0.10 0.05 5.73
240 1.93 3.39 2.72 1.17 0.48 0.29 0.13 0.01 0.03 10.13
250 2.11 3.86 4.23 2.75 1.45 0.53 0.26 0.10 0.03 15.31
260 2.48 3.75 4.00 2.07 1.14 0.58 0.23 0.05 0.04 14.33
270 1.78 1.45 0.38 0.09 3.70
280 0.92 0.76 0.25 0.03 1.96
290 0.50 0.39 0.23 1.12
300 0.25 0.10 0.09 0.44
310 0.16 0.05 0.09 0.30
320 0.04 0.01 0.04 0.09
330 0.01 0.03 0.04
340 0.01 0.04 0.05
350 0.03 0.03
Calme 12.87 12.87
TOT 41.95 26.81 19.09 6.67 3.17 1.44 0.61 0.16 0.06 0.03 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 41.95 68.76 87.85 94.52 97.69 99.13 99.75 99.91 99.97 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00
69
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.9 - Distribuzione primaverile in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza
Dir Hs (m)
(° N) <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 0.20 0.04 0.24
10 0.21 0.03 0.24
20 0.19 0.06 0.25
30 0.29 0.10 0.39
40 0.65 0.34 0.26 1.25
50 0.61 0.64 0.25 0.03 1.53
60 1.25 0.41 0.28 1.94
70 0.86 0.15 1.01
80 0.88 0.13 0.01 1.01
90 0.78 0.13 0.90
100 0.00
110 0.15 0.03 0.18
120 0.14 0.14
130 0.23 0.04 0.26
140 0.00
150 0.16 0.16
160 0.19 0.01 0.20
170 0.00
180 1.55 0.18 1.73
190 2.10 0.14 2.24
200 2.56 0.14 2.70
210 3.44 0.53 0.03 3.99
220 3.72 2.23 0.50 0.05 6.49
230 2.83 2.11 0.98 0.39 0.05 0.01 6.37
240 2.50 2.75 2.38 1.06 0.49 0.14 0.08 0.05 9.45
250 4.10 5.27 5.05 1.46 1.00 0.48 0.19 0.06 0.01 0.01 17.64
260 7.77 7.23 6.18 2.25 0.71 0.19 0.09 24.42
270 3.85 0.99 0.28 0.01 5.13
280 1.65 0.25 1.90
290 0.69 0.08 0.76
300 0.29 0.03 0.31
310 0.14 0.01 0.01 0.16
320 0.04 0.03 0.06
330 0.05 0.01 0.06
340 0.03 0.01 0.04
350 0.09 0.03 0.11
Calme 6.73 6.73
TOT 50.91 24.08 16.20 5.25 2.25 0.81 0.35 0.11 0.01 0.01 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 50.91 74.99 91.19 96.45 98.70 99.51 99.86 99.97 99.99 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00
70
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.10 - Distribuzione estiva in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza
Dir Hs (m)
(° N) <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 0.75 0.06 0.01 0.82
10 0.49 0.06 0.54
20 0.58 0.05 0.62
30 1.11 0.11 1.22
40 1.62 0.69 0.20 2.52
50 1.10 0.98 0.17 2.25
60 1.02 0.64 0.07 1.72
70 1.11 0.14 1.25
80 0.81 0.08 0.88
90 0.74 0.05 0.78
100 0.00
110 0.10 0.02 0.12
120 0.10 0.01 0.11
130 0.09 0.09
140 0.00
150 0.07 0.07
160 0.09 0.09
170 0.00
180 1.22 0.05 1.27
190 1.02 0.05 1.07
200 2.11 0.11 2.22
210 2.48 0.33 2.81
220 2.55 1.74 0.68 0.01 4.98
230 2.12 1.93 1.16 0.23 0.05 5.48
240 2.36 2.72 1.44 0.25 0.05 0.01 0.01 6.84
250 5.56 4.46 3.45 1.00 0.37 0.16 0.07 0.01 0.02 15.10
260 10.06 8.11 6.62 3.22 0.77 0.35 0.08 0.07 29.28
270 7.08 1.04 0.16 8.28
280 2.68 0.16 0.02 2.86
290 1.32 0.02 1.34
300 0.68 0.05 0.73
310 0.25 0.01 0.26
320 0.10 0.01 0.11
330 0.14 0.14
340 0.18 0.02 0.20
350 0.22 0.01 0.23
Calme 3.70 0.01 3.71
TOT 55.60 23.68 13.98 4.71 1.24 0.52 0.16 0.08 0.02 0.00 0.00 0.00 0.00 0.01 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 55.60 79.28 93.26 97.97 99.21 99.73 99.89 99.97 99.99 99.99 99.99 99.99 99.99 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00
71
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.11 - Distribuzione autunnale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza
Dir Hs (m)
(° N) <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 0.08 0.12 0.03 0.24
10 0.08 0.19 0.08 0.35
20 0.19 0.29 0.09 0.58
30 0.43 0.41 0.18 1.02
40 0.71 1.05 0.93 0.02 2.72
50 1.10 2.34 1.65 0.06 5.15
60 2.03 2.50 1.19 0.02 5.74
70 1.57 1.12 0.42 3.11
80 1.37 0.54 0.16 2.07
90 1.01 0.43 0.08 1.52
100 0.00
110 0.17 0.05 0.22
120 0.20 0.06 0.01 0.27
130 0.18 0.03 0.03 0.25
140 0.00
150 0.23 0.07 0.29
160 0.16 0.07 0.01 0.24
170 0.00
180 1.57 0.61 0.03 2.22
190 1.42 0.35 0.01 1.78
200 1.45 0.32 1.77
210 2.16 1.37 0.11 3.65
220 1.98 2.32 1.96 0.44 0.08 6.78
230 1.31 1.77 1.79 0.99 0.36 0.08 0.01 0.01 6.32
240 0.85 1.94 2.65 2.04 0.97 0.54 0.25 0.12 0.02 0.03 9.42
250 0.93 2.65 4.08 2.74 1.40 0.82 0.24 0.12 0.06 0.02 0.02 0.01 13.09
260 1.46 2.22 3.65 2.62 1.13 0.57 0.40 0.14 0.06 0.01 0.03 12.27
270 0.92 1.10 0.41 0.09 0.01 2.53
280 0.74 0.57 0.19 0.02 1.52
290 0.42 0.33 0.07 0.82
300 0.16 0.11 0.07 0.34
310 0.02 0.06 0.01 0.09
320 0.01 0.01 0.02
330 0.01 0.01 0.02
340 0.03 0.02 0.02 0.08
350 0.01 0.05 0.01 0.07
Calme 13.45 13.45
TOT 38.42 25.07 19.94 9.04 3.96 2.00 0.89 0.40 0.14 0.07 0.06 0.01 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 38.42 63.49 83.43 92.47 96.43 98.44 99.33 99.73 99.86 99.93 99.99 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00
72
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.12 - Ripartizione percentuale per classi di altezze d'onda significative e periodo di picco
TOT 16.73 26.97 36.06 11.92 4.99 1.92 0.98 0.31 0.11 0.02 100
tot
cumulato 16.73 43.70 79.76 91.68 96.67 98.58 99.56 99.87 99.98 100.00
73
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.14a - Distribuzione annuale del numero di eventi ondosi, per classi di Hs e direzione di
provenienza
74
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.14b - Distribuzione annuale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza
Dir Hs (m)
(° N) <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 1.55 1.71 2.43 0.97 0.42 0.16 0.09 0.06 0.02 0.01 7.40
10 1.55 1.20 1.54 0.81 0.32 0.22 0.13 0.07 0.05 0.04 0.02 5.95
20 1.18 0.91 1.33 0.80 0.32 0.24 0.14 0.15 0.07 0.04 0.01 5.20
30 0.99 0.78 1.18 0.55 0.40 0.19 0.13 0.07 0.04 0.02 0.01 0.00 4.35
40 1.01 0.63 0.95 0.37 0.22 0.12 0.03 0.02 0.01 0.01 3.38
50 0.90 0.78 0.72 0.19 0.05 0.03 0.02 0.01 2.70
60 0.99 0.82 0.75 0.14 0.05 0.01 0.02 0.00 0.00 2.79
70 1.20 1.16 1.17 0.16 0.06 0.01 0.01 0.00 3.77
80 1.64 1.95 2.34 0.52 0.12 0.01 0.00 6.59
90 1.70 2.24 2.79 0.97 0.28 0.08 0.03 0.00 8.09
100 1.58 1.82 2.00 0.56 0.19 0.06 0.03 0.01 6.24
110 1.22 1.48 1.21 0.32 0.06 0.01 0.01 0.00 4.33
120 0.85 0.80 0.67 0.17 0.04 0.01 0.01 2.54
130 0.56 0.31 0.17 0.09 0.06 0.01 1.20
140 0.35 0.08 0.08 0.04 0.02 0.57
150 0.15 0.06 0.04 0.01 0.27
160 0.17 0.03 0.01 0.02 0.23
170 0.08 0.03 0.01 0.12
180 0.24 0.02 0.01 0.27
190 0.06 0.02 0.01 0.00 0.09
200 0.04 0.00 0.01 0.00 0.06
210 0.05 0.01 0.03 0.00 0.09
220 0.05 0.03 0.01 0.00 0.10
230 0.04 0.03 0.06 0.01 0.00 0.14
240 0.04 0.02 0.05 0.01 0.12
250 0.08 0.04 0.08 0.02 0.22
260 0.09 0.07 0.16 0.01 0.33
270 0.13 0.10 0.21 0.02 0.01 0.46
280 0.18 0.10 0.23 0.03 0.01 0.55
290 0.18 0.15 0.12 0.01 0.48
300 0.26 0.27 0.12 0.02 0.66
310 0.35 0.41 0.16 0.02 0.01 0.94
320 0.43 0.57 0.54 0.14 0.03 0.02 0.01 1.75
330 0.72 0.95 1.70 0.87 0.31 0.17 0.04 0.01 4.76
340 0.91 1.65 3.29 1.88 0.62 0.29 0.07 0.04 0.01 0.00 0.01 8.77
350 1.28 1.97 3.35 1.47 0.51 0.22 0.09 0.04 0.02 0.00 0.01 8.97
Calme 5.46 0.01 0.02 0.01 0.00 5.51
TOT 28.27 23.20 29.57 11.25 4.11 1.85 0.86 0.48 0.23 0.12 0.05 0.01 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 28.27 51.47 81.04 92.29 96.40 98.25 99.11 99.59 99.82 99.94 99.99 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00
75
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.15a - Distribuzione annuale del numero di eventi ondosi, per classi di Hs e direzione di
provenienza
Hs (m)
Dir. °N <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 53 89 139 46 11 9 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 349
10 73 71 101 33 14 20 1 6 6 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 326
20 43 56 76 33 17 11 8 5 6 3 2 0 0 0 0 0 0 0 0 260
30 51 47 72 25 18 6 5 2 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 231
40 35 35 36 19 4 7 3 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 141
50 56 28 35 8 1 1 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 131
60 42 41 46 7 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 137
70 65 75 90 9 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 240
80 67 107 98 42 3 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 318
90 71 90 116 73 13 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 365
100 60 90 123 41 21 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 337
110 54 84 73 25 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 240
120 45 53 52 13 1 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 167
130 30 29 34 4 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 100
140 36 20 18 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 74
150 18 19 7 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46
160 16 16 14 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 47
170 13 8 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 24
180 12 3 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19
190 11 3 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19
200 5 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7
210 6 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9
220 6 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8
230 3 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7
240 5 5 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15
250 8 2 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 14
260 5 5 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 18
270 10 4 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 22
280 9 6 6 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 23
290 7 9 14 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 33
300 13 19 18 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 57
310 24 31 19 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 78
320 19 39 32 13 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 105
330 28 70 50 36 16 3 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 206
340 39 88 153 75 30 22 7 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 416
350 73 141 181 63 29 15 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 508
INCERTI 751 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 751
TOT 1862 1389 1645 583 188 102 35 19 19 4 2 0 0 0 0 0 0 0 0 5848
76
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.15b - Distribuzione annuale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza
77
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.16 - Ripartizione percentuale per classi di altezze d'onda significative e periodo di picco
TOT 24.13 24.54 31.27 11.89 4.34 1.96 0.91 0.51 0.24 0.13 0.05 0.01 0.00 100
tot
cumulato 24.13 48.68 79.95 91.84 96.18 98.15 99.05 99.56 99.81 99.94 99.99 100.00 100.00
TOT 21.80 27.25 32.27 11.44 3.69 2.00 0.69 0.37 0.37 0.08 0.04 100
tot
cumulato 21.80 49.05 81.32 92.76 96.45 98.45 99.14 99.51 99.88 99.96 100.00
78
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
79
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.18 - Distribuzione annuale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza secondo il metodo della trasposizione dei dati di Ancona
Dir Hs (m)
(° N) <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 0.60 1.18 1.06 0.34 0.09 0.02 0.02 3.30
10 0.55 0.80 1.16 0.41 0.09 0.10 0.02 0.02 0.02 3.16
20 0.39 0.63 1.09 0.34 0.31 0.21 0.09 0.02 3.08
30 0.39 0.53 0.80 0.29 0.24 0.22 0.05 2.53
40 0.44 0.36 0.72 0.29 0.26 0.17 0.09 0.05 2.38
50 0.24 0.29 0.48 0.12 0.12 0.07 0.05 0.07 1.44
60 0.21 0.34 0.55 0.21 0.15 0.12 0.02 0.02 1.61
70 0.31 0.17 0.46 0.24 0.26 0.10 0.03 0.03 0.02 0.02 1.64
80 0.38 0.26 0.74 0.31 0.24 0.05 0.02 0.02 2.00
90 0.39 0.56 0.94 0.50 0.34 0.03 0.02 2.79
100 0.38 0.80 1.47 0.51 0.34 0.10 0.10 0.03 0.02 3.76
110 0.51 1.32 2.24 0.72 0.44 0.19 0.12 0.02 5.56
120 0.53 1.98 1.88 0.58 0.24 0.03 0.03 0.02 5.30
130 0.74 1.97 1.09 0.27 0.09 0.03 0.02 0.05 4.26
140 0.58 1.35 0.79 0.12 0.05 0.03 0.02 2.94
150 0.72 1.33 0.70 0.09 0.09 0.02 2.94
160 0.48 0.84 0.44 0.05 0.02 1.83
170 0.51 0.60 0.27 0.02 1.40
180 1.32 1.45 1.03 0.15 0.02 0.02 3.98
190 0.80 1.18 1.03 0.32 0.07 0.02 3.42
200 0.00
210 0.09 0.02 0.07 0.02 0.19
220 0.03 0.07 0.10 0.02 0.22
230 0.00
240 0.02 0.07 0.03 0.02 0.14
250 0.02 0.12 0.09 0.03 0.26
260 0.00
270 0.05 0.05 0.09 0.02 0.21
280 0.00
290 0.03 0.02 0.10 0.15
300 0.15 0.26 0.27 0.02 0.02 0.02 0.74
310 0.68 1.27 0.77 0.24 0.05 3.01
320 0.87 1.57 0.87 0.07 0.02 3.40
330 0.99 1.50 0.92 0.21 0.03 3.66
340 0.62 1.57 0.97 0.29 0.10 0.03 0.02 3.61
350 0.70 1.33 1.04 0.38 0.09 0.05 3.59
Calme 21.51 21.51
TOT 36.23 25.80 24.28 7.15 3.74 1.68 0.67 0.32 0.10 0.00 0.02 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 36.23 62.04 86.32 93.47 97.21 98.89 99.56 99.88 99.98 99.98 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00
80
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.19 - Distribuzione invernale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza secondo il metodo della trasposizione dei dati di Ancona
81
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.20 - Distribuzione primaverile in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs
e direzione di provenienza secondo il metodo della trasposizione dei dati di Ancona
82
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.21 - Distribuzione estiva in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza secondo il metodo della trasposizione dei dati di Ancona
Dir Hs (m)
(° N) <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 0.95 2.45 2.24 0.54 0.07 6.25
10 0.88 2.04 2.38 0.75 0.07 6.11
20 0.48 1.43 2.24 0.61 0.20 0.07 5.03
30 0.68 0.75 1.29 0.34 0.34 3.40
40 0.54 0.68 1.22 0.27 0.20 2.92
50 0.48 0.41 0.48 0.14 0.07 1.56
60 0.27 0.61 0.34 0.14 0.14 0.07 0.07 1.63
70 0.48 0.14 0.27 0.14 1.02
80 0.48 0.34 0.41 0.20 0.14 1.56
90 0.75 0.48 0.61 0.20 2.04
100 0.41 0.07 1.15 0.20 0.14 0.14 0.07 2.17
110 0.48 0.88 1.83 0.68 0.27 0.07 4.21
120 0.68 2.38 2.24 0.75 0.27 0.07 6.39
130 0.88 3.33 1.43 0.34 0.07 0.07 6.11
140 0.88 2.11 1.90 0.14 5.03
150 1.02 2.31 1.29 4.62
160 0.88 1.22 0.95 3.06
170 0.88 0.75 0.41 2.04
180 1.97 1.97 1.56 0.14 5.64
190 1.15 1.63 1.56 0.07 4.42
200 0.00
210 0.07 0.07 0.14 0.07 0.34
220 0.07 0.07 0.14 0.27
230 0.00
240 0.00
250 0.20 0.14 0.34
260 0.00
270 0.07 0.07 0.14
280 0.00
290 0.00
300 0.20 0.34 0.27 0.82
310 0.95 1.15 0.68 0.14 2.92
320 0.95 1.49 0.68 0.07 3.19
330 1.36 2.04 1.36 0.07 4.82
340 0.61 2.17 1.09 0.20 0.07 4.14
350 1.22 2.04 2.11 0.34 0.07 5.77
Calme 2.04 2.04
TOT 22.69 35.60 32.47 6.32 2.17 0.41 0.27 0.07 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 22.69 58.29 90.76 97.08 99.25 99.66 99.93 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00
83
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.22 - Distribuzione autunnale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza secondo il metodo della trasposizione dei dati di Ancona
Dir Hs (m)
(° N) <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 0.61 0.61 0.27 0.61 0.27 0.07 2.45
10 0.54 0.48 1.09 0.75 0.27 0.20 0.07 3.40
20 0.20 0.48 0.61 0.34 0.48 2.11
30 0.20 0.61 1.09 0.34 0.41 0.54 3.19
40 0.54 0.34 0.88 0.27 0.68 0.41 0.20 0.14 3.46
50 0.14 0.48 0.68 0.27 0.34 0.20 0.14 0.27 2.51
60 0.41 0.14 0.61 0.27 0.34 0.27 2.04
70 0.14 0.20 0.54 0.48 0.48 0.41 0.14 0.14 0.07 0.07 2.65
80 0.34 0.34 1.29 0.75 0.54 0.07 0.07 0.07 3.46
90 0.34 0.14 1.22 1.43 1.09 0.14 0.07 4.42
100 0.14 0.27 1.56 1.22 0.61 0.14 0.07 0.07 4.08
110 0.07 0.34 1.77 1.43 1.02 0.41 0.07 5.10
120 0.34 1.36 1.90 0.95 0.48 0.07 0.07 0.07 5.23
130 0.27 1.09 1.43 0.54 0.27 0.07 0.07 0.20 3.94
140 0.20 0.88 0.54 0.34 0.14 0.14 0.07 2.31
150 0.07 0.95 0.68 0.34 0.34 0.07 2.45
160 0.34 0.75 0.48 0.20 0.07 1.83
170 0.34 0.48 0.20 0.07 1.09
180 1.29 1.15 1.77 0.27 0.07 0.07 4.62
190 0.48 1.15 1.43 0.68 0.20 0.07 4.01
200 0.00
210 0.14 0.14
220 0.14 0.20 0.34
230 0.00
240 0.14 0.07 0.07 0.27
250 0.07 0.14 0.14 0.07 0.41
260 0.00
270 0.07 0.14 0.14 0.34
280 0.00
290 0.07 0.07 0.20 0.34
300 0.20 0.41 0.48 0.07 0.07 1.22
310 0.68 2.17 0.68 0.48 0.20 4.21
320 0.82 1.77 1.15 0.14 3.87
330 1.49 1.15 0.95 0.41 0.14 4.14
340 0.68 1.29 0.75 0.61 0.41 0.14 3.87
350 0.88 1.15 0.61 0.75 0.20 0.14 3.74
Calme 12.77 12.77
TOT 24.73 20.79 25.54 13.99 9.10 3.67 0.75 0.95 0.41 0.00 0.07 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 24.73 45.52 71.06 85.05 94.16 97.83 98.57 99.52 99.93 99.93 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00
84
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.23 - Ripartizione percentuale per classi di altezze d'onda significative e periodo di picco
secondo il metodo della trasposizione dei dati di Ancona
TOT 18.76 32.88 30.94 9.11 4.77 2.14 0.85 0.41 0.13 0 0.02 100
tot
cumulato 18.76 51.63 82.57 91.68 96.45 98.58 99.43 99.85 99.98 99.98 100.00
85
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.24 - Distribuzione annuale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza secondo il metodo della trasposizione dei dati di Pescara
(Ortona)
86
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.25 - Distribuzione annuale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza secondo il metodo della trasposizione dei dati di Pescara
(Ortona)
Dir Hs (m)
(° N) <0.25 <0.5 <1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8.0 <8.5 >=8.5 TOT
0 1.09 2.00 1.86 0.55 0.21 0.14 0.03 0.02 5.90
10 1.16 1.71 1.52 0.46 0.29 0.14 0.09 0.15 0.05 0.02 5.59
20 1.35 2.10 2.00 0.56 0.41 0.27 0.09 0.19 0.02 0.02 7.01
30 0.32 0.50 0.41 0.19 0.05 0.05 0.05 1.57
40 0.38 0.36 0.14 0.09 0.05 0.03 0.02 1.06
50 0.44 0.34 0.21 0.05 0.02 0.02 1.08
60 0.58 0.55 0.43 0.02 0.02 1.59
70 0.32 0.34 0.27 0.03 0.97
80 0.63 1.20 0.68 0.03 0.02 0.02 2.58
90 1.27 1.97 1.23 0.17 0.02 4.65
100 1.01 2.12 1.64 0.67 0.02 5.45
110 1.42 1.62 2.02 1.20 0.56 0.10 6.93
120 0.17 1.78 1.98 0.84 0.32 0.14 0.02 5.25
130 0.19 1.16 1.35 0.39 0.32 0.10 0.02 0.03 0.02 3.59
140 0.14 0.55 0.91 0.31 0.07 0.10 0.05 0.03 0.02 2.17
150 0.32 0.46 0.65 0.22 0.03 1.69
160 0.07 0.53 0.36 0.07 0.05 1.08
170 0.51 1.01 0.62 0.09 2.22
180 0.63 0.39 0.62 0.10 1.74
190 0.07 0.14 0.10 0.03 0.34
200 0.00
210 0.03 0.05 0.03 0.02 0.14
220 0.02 0.02 0.02 0.02 0.07
230 0.00
240 0.07 0.02 0.03 0.12
250 0.02 0.02 0.05 0.09
260 0.00
270 0.02 0.05 0.02 0.09
280 0.00
290 0.03 0.02 0.02 0.07
300 0.02 0.12 0.05 0.03 0.22
310 0.41 0.77 0.26 0.02 0.02 1.47
320 0.34 0.87 0.48 0.17 0.03 1.90
330 0.48 1.39 0.87 0.50 0.29 0.07 0.02 3.61
340 0.74 2.34 2.46 1.06 0.58 0.31 0.03 0.02 7.54
350 1.32 3.71 2.72 1.03 0.41 0.17 0.02 9.37
Calme 12.84 12.84
TOT 28.42 30.15 26.03 8.94 3.76 1.64 0.44 0.44 0.12 0.03 0.00 0.02 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 28.42 58.57 84.59 93.54 97.30 98.94 99.38 99.83 99.95 99.98 99.98 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00
87
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.26 - Ripartizione percentuale per classi di altezze d'onda significative e periodo di picco
secondo il metodo della trasposizione dei dati di Pescara (Ortona)
TOT 21.26 31.69 29.26 10.33 4.25 1.72 0.80 0.42 0.17 0.07 0.02 0.00 100
tot
cumulato 21.26 52.95 82.21 92.54 96.80 98.51 99.31 99.73 99.90 99.97 100.00 100.00
TOT 17.88 34.60 29.85 10.26 4.32 1.88 0.51 0.51 0.14 0.04 0.02 100
tot
cumulato 17.88 52.47 82.32 92.58 96.90 98.78 99.29 99.80 99.94 99.98 ######
88
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Si è determinata alla profondità di -50 m s.l.m. al largo del litorale di Porto Sant’Elpidio la
direzione risultante del flusso energetico del moto ondoso, utile per i successivi studi sul regime
della dinamica litoranea.
Sulla base del moto ondoso ricostruito alla profondità di -50 m s.l.m. e sulla base dei dati
registrati alla stazione di Ancona è stato determinato per ogni direzione di provenienza (passo di
discretizzazione di 10°) il valore del flusso energetico del moto ondoso, proporzionale a H2T e
funzione del numero di eventi di moto ondoso. Nel calcolo sono stati esclusi gli eventi
caratterizzati da un’altezza significativa inferiore ai 50 cm, in quanto dal punto di vista energetico e
quindi della capacità di modellazione delle spiaggia si possono ritenere trascurabili.
I risultati del calcolo della risultante del flusso energetico sono sintetizzati in tab. 4.3.27 e
nelle figure 4.3.18. Considerata la distribuzione degli eventi ondosi osservati, al settore di traversia
individuato al largo di Porto Sant’Elpidio, corrisponde una direzione media risultante del vettore
flusso di energia del moto ondoso pari a circa 70°N. Tale direzione risulta pressoché ortogonale
rispetto alla normale alla linea di costa lungo il litorale i Porto Sant’Elpidio (68°N vedi figura
4.3.19).
Gli eventi ondosi di maggiore potenza provengono da grecale dalle coste della Croazia
(bora) vedi fig. 4.3.18b, ma tali eventi non sono frequenti quanto quelli da scirocco e tramontana.
Il vettore energetico si compone di due componenti una trasversale alla spiaggia che genera
il wave-setup ed una longitudinale che genera le correnti che muovono i sedimenti lungo la costa.
Non vi è una direzione longitudinale prevalente del flusso energetico, il flusso solido
risulterà pertanto da Sud-Est verso Nord-Ovest in occasione delle mareggiate provenienti dal
settore “meridionale” e da Nord-Ovest verso Sud-Est in occasione delle mareggiate provenienti dal
settore “settentrionale” come si evince dalla figura 4.3.19 in cui è riportata la costa del litorale di
Porto Sant’Elpidio e la risultante del flusso di energia.
89
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Flusso di energia specifica del moto ondoso (kWora/m)
0
350
7 000 10
340 20
330 30
6 000
320 40
5 000
310 50
4 000
300 60
3 000
290 70
2 000
280 80
1 000
270 0 90
260 100
250 110
240 120
230 130
220 140
210 150
200 160
190 170
180
Figura 4.3.18a - Distribuzione (%) Polare del flusso di energia del moto ondoso al largo di Porto
Sant’Elpidio alla profondità di -50 m sul m.m. - Ricostruzione con il metodo
della trasposizione : dati ondametro direzionale di Ancona (Periodo di
osservazione 01/03/1999 - 31/12/2000) (n. osservazioni utili 4590)
0
350
20.00 10
340 20
330 18.00 30
320 16.00 40
14.00
310 50
12.00
300 10.00 60
8.00
290 70
6.00
280 4.00 80
2.00
270 0.00 90
260 100
250 110
240 120
230 130
220 140
210 150
200 160
190 170
180
Figura 4.3.18b - Distribuzione (%) Polare della potenza media del moto ondoso al largo di Porto
Sant’Elpidio alla profondità di -50 m sul m.m. - Ricostruzione con il metodo
della trasposizione : dati ondametro direzionale di Ancona (Periodo di
osservazione 01/03/1999 - 31/12/2000) (n. osservazioni utili 4590)
90
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Figura 4.3.19 – Risultante del vettore flusso di energia del moto ondoso al largo del litorale di
Porto Sant’Elpidio
91
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.3.27 Flusso energetico del moto ondoso alla profondità di –50 m s.l.m. al largo di Porto
Sant’Elpidio
Hs(m) TOT F(Hs>0.5) eventi
nx F 0.5><1 <1.5 <2 <2.5 <3 <3.5 <4 <4.5 <5 <5.5 <6 <6.5 <7.0 <7.5 <8 >=8.0 Kwora/m Kw/m n
0 402 392 268 55 203 1320 4.94 89
10 475 621 267 571 192 203 354 2683 8.44 106
20 479 474 945 1059 692 201 3851 10.70 120
30 364 358 700 1180 418 3019 10.71 94
40 323 408 712 998 806 583 3830 13.88 92
50 215 171 393 352 482 939 2553 16.05 53
60 227 271 468 704 152 213 2036 10.95 62
70 199 332 831 653 290 437 345 445 3532 17.31 68
80 393 438 731 255 142 317 2277 9.49 80
90 443 807 1133 208 377 2968 9.25 107
100 702 804 1111 691 1035 574 307 5222 11.53 151
110 1074 1065 1555 1104 1214 176 6188 9.46 218
120 848 804 865 215 329 300 3359 6.87 163
130 395 350 242 220 131 629 1967 7.20 91
140 216 149 135 172 193 865 4.88 59
150 198 127 279 126 730 4.68 52
160 132 82 85 299 3.32 30
170 70 40 109 2.15 17
180 321 186 54 105 666 3.13 71
190 305 349 174 99 926 3.68 84
200 0 0.00 0
210 15 12 26 1.77 5
220 21 13 34 1.62 7
230 0 0.00 0
240 13 13 1.44 3
250 27 27 1.29 7
260 0 0.00 0
270 27 16 44 2.42 6
280 0 0.00 0
290 32 32 1.79 6
300 64 19 36 84 204 3.57 19
310 250 262 123 635 3.42 62
320 267 80 31 378 2.25 56
330 255 209 74 539 2.64 68
340 333 354 273 189 124 1274 5.11 83
350 344 441 255 255 1294 4.74 91
TOT 9427 9595 11696 9379 6212 4147 2000 0 445 0 0 0 0 0 0 0 52901 201 2220
92
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Per quanto riguarda le caratteristiche delle onde estreme al largo, la cui conoscenza è
indispensabile per le verifiche strutturali e funzionali, sono stati utilizzati i dati ondametrici
ricostruiti con il metodo della trasposizione alla profondità di –50 m s.l.m. al largo di Porto
Sant’Elpidio relativi al periodo 1999÷2000 ottenuti trasponendo i dati registrati dall’ondametro di
Ancona.
significativa dell'onda di progetto con tempo di ritorno 100 anni (con probabilità del 40% di
verificarsi in un tempo di vita operativo di 50 anni) sul fondale di -50 m il valore di 6.4 m (Weibul
1.0).
I risultati del calcolo secondo la ricostruzione a partire dai dati di Ortona per il periodo
1989-2000 e 1999-2000 sono riportati rispettivamente in tabella 4.4.2 e 4.4.3. Come si è detto i
valori della tabella 4.4.3 risultano maggiori di quelli della tabella 4.4.2 per gli stessi valori dei
tempi di ritorno, pertanto si ritiene che i valori della tabella 4.4.1 siano cautelativi in quanto se si
fosse avuto a disposizione le registrazioni ondametriche di Ancona del periodo 1989-2000 si
sarebbero ottenute per la proprietà transitiva elaborazioni statistiche con altezze d’onda minori.
In figura 4.4.2 e 4.4.3 si riportano le curve probabilistica secondo Weibul e Gumbel delle altezze
d’onda significative ricostruite con i dati di Ortona per i periodi 1989-2000 e 1999-2000.
Traversia principale
9.00
8.00
7.00
Altezza significativa
6.00
5.00
GUMBEL
4.00 WEI(.75)
WEI(1.0)
3.00
WEI(1.4)
2.00 WEI(2.0)
Dati
1.00
0.00
0.1 1 10 100 1000
Tempo di ritorno (anni)
Fig. 4.4.1 Porto Sant’Elpidio – Curve probabilistiche di Weibul e Gumbel dell’altezza d’onda
significativa – ricostruzione del moto ondoso dati di Ancona (periodo 1999-2000)
94
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
11.0
10.0
9.0
Altezza significativa
8.0
7.0
GUMBEL
6.0 WEI(.75)
WEI(1.0)
5.0 WEI(1.4)
WEI(2.0)
4.0
1 10 100 1000
Tempo di ritorno
Fig. 4.4.2 Porto Sant’Elpidio – Curve probabilistiche di Weibul e Gumbel dell’altezza d’onda
significativa – ricostruzione del moto ondoso dati di Ortona (periodo 1989-2000)
11.0
10.0
9.0
Altezza significativa
8.0
7.0
GUMBEL
WEI(.75)
6.0 WEI(1.0)
WEI(1.4)
5.0 WEI(2.0)
4.0
1 10 100 1000
Tempo di ritorno
Fig. 4.4.3 Porto Sant’Elpidio – Curve probabilistiche di Weibul e Gumbel dell’altezza d’onda
significativa – ricostruzione del moto ondoso dati di Ortona (periodo 1999-2000)
95
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.4.1 Porto Sant’Elpidio – Elaborazione statistica dei valori estremi di altezza d’onda
significativa per l’intera traversia – ricostruzione del moto ondoso con i dati di
Ancona (periodo 1999-2000)
96
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.4.2 Porto Sant’Elpidio – Elaborazione statistica dei valori estremi di altezza d’onda
significativa per l’intera traversia – ricostruzione del moto ondoso con i dati di
Ortona (periodo 1989-2000)
Numeroanni di riferimento 10.22 Altezza Tempo Altezza Tempo Altezza Tempo Altezza Tempo
Evento significativa di ritorno Evento significativa di ritorno Evento significativa di ritorno Evento significativa di ritorno
Numerototaledellemareggiate 481 (m) (anni) (m) (anni) (m) (anni) (m) (anni)
Numeroepisodi 1 5.02 18.26 21 3.70 0.50 41 3.22 0.25 61 2.96 0.17
2 4.76 6.56 22 3.69 0.47 42 3.21 0.25 62 2.95 0.17
conaltezzasignificativa>2.13m 173 3 4.67 3.99 23 3.69 0.45 43 3.20 0.24 63 2.94 0.16
Direzioneminima(°) 0 4 4.67 2.87 24 3.64 0.43 44 3.19 0.23 64 2.93 0.16
Direzionemassima(°) 358 5 4.57 2.24 25 3.57 0.42 45 3.19 0.23 65 2.93 0.16
6 4.36 1.84 26 3.55 0.40 46 3.19 0.22 66 2.91 0.16
Altezzasignificativadi soglia(m) 2.13
7 4.34 1.56 27 3.54 0.39 47 3.16 0.22 67 2.90 0.15
Altezzasignificativamassima(m) 5.02 8 4.32 1.35 28 3.52 0.37 48 3.15 0.22 68 2.90 0.15
9 4.26 1.19 29 3.52 0.36 49 3.13 0.21 69 2.86 0.15
10 4.26 1.07 30 3.51 0.35 50 3.09 0.21 70 2.84 0.15
Media 2.858 11 4.19 0.97 31 3.51 0.33 51 3.05 0.20 71 2.84 0.14
Deviazione 0.653 12 4.15 0.88 32 3.51 0.32 52 3.04 0.20 72 2.82 0.14
13 4.07 0.81 33 3.42 0.31 53 3.01 0.19 73 2.81 0.14
14 4.02 0.75 34 3.41 0.30 54 3.01 0.19 74 2.81 0.14
15 3.91 0.70 35 3.38 0.30 55 3.00 0.19 75 2.80 0.14
16 3.88 0.66 36 3.38 0.29 56 3.00 0.18 76 2.79 0.14
17 3.84 0.62 37 3.37 0.28 57 2.99 0.18 77 2.78 0.13
18 3.80 0.58 38 3.35 0.27 58 2.99 0.18 78 2.74 0.13
19 3.74 0.55 39 3.28 0.27 59 2.97 0.17 79 2.73 0.13
20 3.73 0.52 40 3.23 0.26 60 2.97 0.17 80 2.71 0.13
Altezza Tempo Altezza Tempo Altezza Tempo Altezza Tempo Altezza Tempo
Evento significativa di ritorno Evento significativa di ritorno Evento significativa di ritorno Evento significativa di ritorno Evento significativa di ritorno
(m) (anni) (m) (anni) (m) (anni) (m) (anni) (m) (anni)
81 2.68 0.13 101 2.55 0.10 121 2.37 0.08 141 2.31 0.07 161 2.19 0.06
82 2.68 0.13 102 2.54 0.10 122 2.36 0.08 142 2.30 0.07 162 2.18 0.06
83 2.67 0.12 103 2.53 0.10 123 2.36 0.08 143 2.29 0.07 163 2.17 0.06
84 2.66 0.12 104 2.53 0.10 124 2.35 0.08 144 2.28 0.07 164 2.16 0.06
85 2.65 0.12 105 2.53 0.10 125 2.35 0.08 145 2.28 0.07 165 2.15 0.06
86 2.65 0.12 106 2.53 0.10 126 2.35 0.08 146 2.28 0.07 166 2.15 0.06
87 2.64 0.12 107 2.52 0.10 127 2.35 0.08 147 2.26 0.07 167 2.15 0.06
88 2.64 0.12 108 2.51 0.10 128 2.35 0.08 148 2.26 0.07 168 2.15 0.06
89 2.64 0.12 109 2.51 0.09 129 2.34 0.08 149 2.25 0.07 169 2.15 0.06
90 2.63 0.11 110 2.48 0.09 130 2.34 0.08 150 2.25 0.07 170 2.13 0.06
91 2.63 0.11 111 2.44 0.09 131 2.34 0.08 151 2.25 0.07 171 2.13 0.06
92 2.62 0.11 112 2.44 0.09 132 2.34 0.08 152 2.25 0.07 172 2.13 0.06
93 2.58 0.11 113 2.44 0.09 133 2.34 0.08 153 2.24 0.07 173 2.13 0.06
94 2.58 0.11 114 2.41 0.09 134 2.33 0.08 154 2.24 0.07
95 2.58 0.11 115 2.41 0.09 135 2.33 0.08 155 2.24 0.07
96 2.58 0.11 116 2.41 0.09 136 2.32 0.08 156 2.22 0.07
97 2.56 0.11 117 2.41 0.09 137 2.32 0.07 157 2.21 0.07
98 2.56 0.10 118 2.41 0.09 138 2.31 0.07 158 2.21 0.06
99 2.56 0.10 119 2.39 0.09 139 2.31 0.07 159 2.20 0.06
100 2.56 0.10 120 2.37 0.09 140 2.31 0.07 160 2.19 0.06
97
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tab. 4.4.3 Porto Sant’Elpidio – Elaborazione statistica dei valori estremi di altezza d’onda
significativa per l’intera traversia – ricostruzione del moto ondoso con i dati di
Ortona (periodo 1999-2000)
98
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
E’stata eseguita la propagazione dello spettro di energia con il metodo inverso delle singole
onde ricostruite al largo di Sant’Elpidio fino alla profondità di -5 m sul m.m. (vedi figura 2.2.);
Propagandosi verso "riva" su fondali via via decrescenti, le onde subiscono una serie di
trasformazioni geometriche e perdite di energia che alla fine conducono al loro frangimento (ciò
avviene quando l'onda, deformata, diviene molto alta rispetto alla sua lunghezza e perciò
"instabile").
Prescindendo, perché comunque trascurabili, dalle perdite di energia che (fuori dalla zona
dei frangenti) sono dovute all'attrito del fondo e, per fondi permeabili, alla percolazione; nonché
dagli effetti indotti dalle correnti, dal vento e dalle riflessioni del fondo, le modifiche delle
caratteristiche ondose durante la propagazione verso riva sono indotte essenzialmente dai fenomeni
di rifrazione e di shoaling.
Il primo fenomeno (rifrazione) consiste in una trasformazione tridimensionale dovuta a
variazioni di fondale lungo i fronti d'onda che comportano variazioni planimetriche di questi e,
conseguentemente, a variazioni delle altezze d'onda per effetto della conservazione del flusso di
energia fra "ortogonali" vicine.
Il secondo fenomeno (shoaling) è una trasformazione bidimensionale delle onde dovuta al
solo effetto del fondale nella direzione di propagazione. L'effetto "fondale" modifica la celerità di
gruppo e di conseguenza provoca dapprima una riduzione e poi un sostanziale aumento di altezza
delle onde allorché queste avanzano su profondità di fondali decrescenti.
La simulazione di detti fenomeni può essere eseguita in modo efficace con il metodo della
"rifrazione inversa spettrale" come descritto nel successivo capitolo.
Tale metodo fornisce risultati quantitativi esattamente nel punto di interesse, al contrario del
metodo classico della rifrazione diretta.
Il metodo è stato applicato per propagare, fino alla profondità di circa -10 m s.l.m., i dati
ondametrici ricostruiti al largo del litorale di Porto Sant’Elpidio alla profondità di -50 m s.l.m. (a
circa 20 km dalla riva) in 4 punti distinti (P1, P2, P3 e P4) disposti in punti caratteristici ad
interasse variabile dai 4,6 ai 7,7 km lungo il litorale in esame (vedi fig. 4.5.1.)
99
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
100
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
In pratica questo comporta che nel percorso dei raggi compaiono singolarità (caustiche) non
giustificabili fisicamente, come per i piani d'onda tradizionali. Il fatto che usando spaziature
sufficientemente grandi dei raggi questi difetti non siano evidenziati, non esclude l'insufficienza del
metodo.
E' stato mostrato che a queste difficoltà si può ovviare abbandonando l'ipotesi che al largo il
fronte d'onda si presenti con direzione d'onda e frequenza ben precise ed uniformi (onde
monocromatiche), e considerando funzioni spettrali sia per la direzione che per la frequenza. Va
mantenuta invece l'ipotesi di uniformità di fase.
L'importanza fondamentale dell'introduzione dello spettro d'energia bidimensionale associata a
quello di proiezione inversa dei raggi, è che, a differenza del metodo tradizionale e di quello di
Dorrestein, dà luogo a risultati univoci ed ovunque finiti, eliminando le singolarità già evidenziate.
La prima fase dello studio della rifrazione richiede la digitalizzazione dei valori di profondità
ricavati da carte nautiche con la costruzione di un adeguato reticolo batimetrico che tenga conto
della topografia sottomarina sui "bassi" fondali (profondità inferiori alla semi-lunghezza d'onda).
I valori di profondità sono stati ricavati dalla carta dell'IGM (foglio n.35 del 1987 scala 1:100.000),
il reticolo è stato esteso a sud fino a Grottammare e a nord fino ad Ancona, mentre al largo fino a
raggiungere profondità di -50 m s.l.m.
Il fondale è stato discretizzazione con maglie di 100 m di lato, per una lunghezza di 80,5 km ed una
larghezza di 27.5 km (per un totale di righe = 276; colonne = 806; nodi = 222 456).
Il modello matematico di rifrazione inversa spettrale sopra descritto è stato automatizzato dalla
Modimar per mezzo del programma di calcolo denominato MEROPE operante in ambiente
Windows.
101
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
102
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Figura 4.5.1 - Punti di rifrazione inversa spettrale e risultante del flusso di energia del moto
ondoso lungo l’isobata –10 tra il porto di Porto Civitanova e quello di Porto San
Giorgio
103
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Figura 4.5.2 – Rifrazione inversa alla profondità di –10.0m s.l.m. nel punto P3
104
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Figura 4.5.4 – Regime medio annuale del moto ondoso al porto di Porto Civitanova
105
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
275 85 <3 m
265 95 <2.5 m
255 105 <2 m
245 115
<1.5 m
235 125
0.5m < <1 m
225 135
215 145
205 155
195 185 175 165
Ricostruzione secondo il metodo dell’inversa spettrale a partire dai dati di Ancona (periodo
1/1/1999-31/12/2000) (numero osservazioni utili 4590)
Figura 4.5.5 – Regime medio annuale del moto ondoso a Porto Sant’ Elpidio
Punto P2 (-10.0 m s.l.m.)
345 3556.0%5 15
335 25 Punto P2
325 5.0% 35
315 45
4.0% >=4 m
305 55
3.0%
295 65
<4 m
2.0%
285 75 <3.5 m
1.0%
275 85 <3 m
265 95 <2.5 m
255 105 <2 m
245 115
<1.5 m
235 125
0.5m < <1 m
225 135
215 145
205 155
195 185 175 165
Ricostruzione secondo il metodo dell’inversa spettrale a partire dai dati di Ancona (periodo
1/1/1999-31/12/2000) (numero osservazioni utili 4590)
106
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Figura 4.5.6 – Regime medio annuale del moto ondoso alla foce del fiume Tenna
Punto P3 (-10.0 m s.l.m.)
345 3556.0%5 15
335 25 Punto P3
325 5.0% 35
315 45
4.0% >=4 m
305 55
3.0%
295 65 <4 m
2.0%
285 75 <3.5 m
1.0%
275 85 <3 m
265 95 <2.5 m
255 105 <2 m
245 115
<1.5 m
235 125
0.5m < <1 m
225 135
215 145
205 155
195 185 175 165
Ricostruzione secondo il metodo dell’inversa spettrale a partire dai dati di Ancona (periodo
1/1/1999-31/12/2000) (numero osservazioni utili 4590)
Figura 4.5.7 – Regime medio annuale del moto ondoso al porto di Porto S. Giorgio
Punto P4 (-10.0 m s.l.m.)
345 3556.0%5 15
335 25 Punto P4
325 5.0% 35
315 45
4.0% >=4 m
305 55
3.0%
295 65 <4 m
2.0%
285 75 <3.5 m
1.0%
275 85 <3 m
265 95 <2.5 m
255 105 <2 m
245 115
<1.5 m
235 125
0.5m < <1 m
225 135
215 145
205 155
195 185 175 165
Ricostruzione secondo il metodo dell’inversa spettrale a partire dai dati di Ancona (periodo
1/1/1999-31/12/2000) (numero osservazioni utili 4590)
107
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
1.20
Spettri di
1.10 moto
ondoso
Tp
1.00
4s
5s
0.90
6s
7s
0.80 8s
Hs/Hso
9s
10 s
0.70
11 s
12 s
0.60
0.50
0.40
0.30
20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160
Direzione del moto ondoso al largo (°N)
Figura 4.5.8 – Rapporto tra l'altezza d'onda al largo Hso e sotto costa in funzione della direzione
del moto ondoso al largodel litorale di Porto Sant’Elpidio
160
155
150
145 Spettri di
140 moto
135 ondoso
130 Tp
125
120
Direzione del moto ondoso a riva (°N)
115 4s
110 5s
105 6s
100 7s
95
8s
90
85 9s
80 10 s
75 11 s
70 12 s
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160
Direzione del moto ondoso al largo (°N)
Figura 4.5.9 – Corrispondenza direzioni di moto ondoso largo–riva per il litorale di Porto
Sant’Elpidio
108
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Tabella 4.5.1 – Distribuzione annuale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza al porto di Civitanova Punto P1 (-10.0 m s.l.m.)
Dir Hs (m)
Tot.
(° N) 0.0÷0.25 0.25÷0.5 0.5÷1.0 1.0÷1.5 1.5÷2.0 2.0÷2.5 2.5÷3.0 3.0÷3.5 0.3÷4.0 4.0÷4.5 4.5÷5.0 5.0÷5.5 ≥ 5.5
0 2.91 3.25 1.62 0.02 7.80
10 1.52 2.00 1.39 0.26 0.03 5.20
20 1.08 1.50 1.52 0.50 0.12 4.72
30 0.67 1.01 1.37 0.44 0.39 0.14 0.05 4.07
40 0.63 0.62 0.99 0.56 0.38 0.21 0.03 0.02 3.44
50 0.41 0.36 0.65 0.24 0.17 0.15 0.15 0.03 2.17
60 0.27 0.34 0.62 0.26 0.22 0.09 0.07 0.03 1.90
70 0.43 0.24 0.67 0.38 0.29 0.09 0.03 0.03 0.02 0.02 2.19
80 0.51 0.48 0.80 0.65 0.36 0.03 0.03 2.87
90 0.56 0.75 1.30 0.87 0.32 0.26 0.09 0.05 4.21
100 0.77 2.19 2.75 0.77 0.41 0.07 0.03 0.02 7.01
110 1.28 2.19 1.86 0.41 0.05 0.05 0.05 5.90
120 1.27 2.12 1.13 0.22 0.07 4.81
130 2.00 2.14 1.09 0.10 5.34
140 2.15 2.63 1.04 0.02 5.85
150 3.23 1.08 0.02 4.33
160 0.02 0.02
170 0.00
180 0.00
190 0.00
200 0.00
210 0.00
220 0.00
230 0.00
240 0.00
250 0.00
260 0.00
270 0.00
280 0.00
290 0.00
300 0.00
310 0.00
320 0.00
330 0.00
340 0.02 0.02
350 4.86 1.76 0.05 6.67
Calme 21.51 21.51
Tot. 46.10 24.66 18.88 5.69 2.82 1.08 0.51 0.19 0.05 0.02 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 46.10 70.76 89.64 95.33 98.15 99.23 99.74 99.93 99.98 100.00 100.00 100.00 100.00
Ricostruzione secondo il metodo dell’inversa spettrale a partire dai dati di Ancona (periodo
1/1/1999-31/12/2000) (numero osservazioni utili 4590)
Tabella 4.5.2 – Distribuzione annuale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
109
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Ricostruzione secondo il metodo dell’inversa spettrale a partire dai dati di Ancona (periodo
1/1/1999-31/12/2000) (numero osservazioni utili 4590)
Tabella 4.5.3 – Distribuzione annuale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza alla foce del fiume Tenna Punto P3 (-10.0 m s.l.m.)
110
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Dir Hs (m)
Tot.
(° N) 0.0÷0.25 0.25÷0.5 0.5÷1.0 1.0÷1.5 1.5÷2.0 2.0÷2.5 2.5÷3.0 3.0÷3.5 0.3÷4.0 4.0÷4.5 4.5÷5.0 5.0÷5.5 ≥ 5.5
0 2.05 2.46 1.56 0.10 6.17
10 1.15 1.69 1.28 0.31 0.03 4.46
20 0.89 1.32 1.33 0.31 0.12 3.97
30 0.72 0.87 1.30 0.39 0.14 0.03 0.02 3.47
40 0.84 0.74 1.11 0.62 0.63 0.26 0.03 4.22
50 0.43 0.36 0.74 0.27 0.24 0.14 0.10 0.03 2.31
60 0.29 0.39 0.56 0.24 0.19 0.07 0.09 0.02 1.85
70 0.44 0.22 0.68 0.41 0.29 0.12 0.03 0.03 0.02 0.02 2.27
80 0.51 0.43 0.87 0.55 0.38 0.03 0.02 0.03 2.82
90 0.62 0.82 1.21 0.99 0.36 0.26 0.09 0.05 4.39
100 0.79 2.12 2.82 0.84 0.39 0.07 0.05 0.02 7.10
110 1.25 2.09 1.81 0.39 0.07 0.03 0.05 5.69
120 1.11 1.80 1.08 0.26 0.05 4.29
130 1.62 1.81 0.99 0.09 4.51
140 1.42 2.09 0.92 0.05 4.48
150 2.41 2.58 0.80 5.80
160 1.18 0.22 1.40
170 0.00
180 0.00
190 0.00
200 0.00
210 0.00
220 0.00
230 0.00
240 0.00
250 0.00
260 0.00
270 0.00
280 0.00
290 0.00
300 0.00
310 0.00
320 0.00
330 0.02 0.02
340 0.03 0.03
350 5.47 3.28 0.46 9.22
Calme 21.51 21.51
Tot. 44.75 25.29 19.55 5.81 2.89 1.01 0.48 0.15 0.05 0.02 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 44.75 70.04 89.59 95.40 98.29 99.30 99.78 99.93 99.98 100.00 100.00 100.00 100.00
Ricostruzione secondo il metodo dell’inversa spettrale a partire dai dati di Ancona (periodo
1/1/1999-31/12/2000) (numero osservazioni utili 4590)
Tabella 4.5.1 – Distribuzione annuale in forma percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e
direzione di provenienza al porto di Porto San Giorgio Punto P4 (-10.0 m s.l.m.)
111
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Dir Hs (m)
Tot.
(° N) 0.0÷0.25 0.25÷0.5 0.5÷1.0 1.0÷1.5 1.5÷2.0 2.0÷2.5 2.5÷3.0 3.0÷3.5 0.3÷4.0 4.0÷4.5 4.5÷5.0 5.0÷5.5 ≥ 5.5
0 1.56 2.36 1.68 5.59
10 1.37 1.71 1.08 0.19 4.34
20 0.94 1.23 1.59 0.39 0.03 4.19
30 0.84 0.92 1.45 0.39 0.07 3.68
40 0.84 0.77 1.16 0.67 0.67 0.17 0.02 4.29
50 0.43 0.44 0.70 0.31 0.31 0.22 0.12 0.03 2.56
60 0.32 0.38 0.62 0.24 0.19 0.07 0.09 0.02 1.92
70 0.39 0.26 0.68 0.41 0.31 0.12 0.03 0.03 0.02 0.02 2.27
80 0.51 0.43 0.85 0.58 0.39 0.03 0.02 0.03 2.86
90 0.56 0.75 1.23 0.94 0.29 0.24 0.10 0.05 4.17
100 0.56 1.92 2.70 0.77 0.43 0.10 0.03 0.02 6.53
110 1.03 2.10 1.76 0.50 0.10 0.03 0.07 5.59
120 1.03 1.68 1.11 0.32 0.07 4.21
130 1.45 1.80 1.01 0.05 0.02 4.33
140 1.39 1.85 1.15 0.17 4.55
150 1.81 1.68 1.57 0.12 5.18
160 1.78 1.09 0.34 3.21
170 0.00
180 0.00
190 0.00
200 0.00
210 0.00
220 0.00
230 0.00
240 0.00
250 0.00
260 0.00
270 0.00
280 0.00
290 0.00
300 0.00
310 0.00
320 0.00
330 0.00
340 0.00
350 4.98 3.57 0.46 9.01
Calme 21.51 21.51
Tot. 43.30 24.93 21.15 6.05 2.87 0.99 0.48 0.15 0.05 0.02 0.00 0.00 0.00 100.00
Tot cumul 43.30 68.23 89.38 95.43 98.31 99.30 99.78 99.93 99.98 100.00 100.00 100.00 100.00
Ricostruzione secondo il metodo dell’inversa spettrale a partire dai dati di Ancona (periodo
1/1/1999-31/12/2000) (numero osservazioni utili 4590)
112
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
E’ stato eseguito il calcolo teorico della cosiddetta profondità di chiusura che delimita lato
mare la fascia litoranea interessata dal trasporto solido e da apprezzabili modifiche dei fondali per
effetto di fenomeni di deposito o erosione.
A tal fine è stata applicata la nota formula di Hallermaier (1987) che lega questa profondità al
doppio dell’altezza d’onda significativa superata 12 ore all’anno:
hc= 2,28 Ho - 10,9 Ho2/Lo
dove:
- Hso = 3.46 m – rappresenta l’altezza d’onda significata al largo superata in media 12 ore/anno
(Fig. 4.7.1)
- Lo = gTo2/2π = 165.6 m è la lunghezza dell'onda di altezza Ho.
- To = 10.30 m – rappresenta il periodo dell’onda al largo superata in media 12 ore/anno
(Fig. 4.7.2)
da cui si ottiene una profondità di chiusura hc (o di “moto attivo dei sedimenti”) pari a circa
7,1 m s.m.m.
5 12
4.5 11
4 10
3.5 9
3 8
Hs (m)
Tp (s)
2.5 7
2 6
1.5 5
1 4
0.5 3
0 2
0.00 12.00 24.00 36.00 48.00 60.00 72.00 84.00 96.00 0.00 12.00 24.00 36.00 48.00 60.00 72.00 84.00 96.00
Frequenza (ore/anno) Frequenza (ore/anno)
Fig. 4.7.1 – Frequenza di superamento delle Fig. 4.7.2 – Periodi di picco delle onde al
altezze d’onde ricostruite al largo di Porto largo di Porto Sant’Elpidio con frequenza di
Sant’Elpidio superamento minore di 96 ore
113
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
5.1 PREMESSE
La conoscenza delle massime variazioni quasi-statiche del livello marino, dovute a cause
diverse (principalmente la marea astronomica e "meteorologica"), è necessaria per molteplici scopi:
per una corretta progettazione delle quote da assegnare alle opere a mare e delle profondità minime
richieste all’imboccatura portuale; per l'analisi della posizione a breve e lungo termine della linea
di costa e per la determinazione della cosiddetta altezza limite di swash, ossia la quota della
spiaggia emersa raggiunta dal mare e quindi "contribuente" alla variazione volumetrica globale del
profilo.
Dal punto di vista geologico (lungo termine) la costa in esame si presenta abbastanza
stabile; non esistono problemi di eustatismo o subsidenza.
Per quanto riguarda le variazioni a breve termine, periodiche e non, occorre distinguere gli effetti
della marea astronomica, dall'azione del vento e della pressione atmosferica ("marea
meteorologica"), le variazioni stagionali di densità ed anche il sovralzo d'onda presente sulla
battigia durante le mareggiate.
Nel Mar Adriatico e soprattutto nel paraggio costiero di Porto Sant’Elpidio le escursioni del
livello del mare sono di fatto molto modeste, anche se eccezionalmente si possono verificare
variazioni significative. Ad esempio con forte Bora si sono talvolta verificate ampiezze di marea
superiori al metro, come indicato sul Portolano. Le massime alte maree si verificano in autunno, in
condizioni di bassa pressione. Con tempo cattivo e con burrasche provenienti da Scirocco-Levante
si verificano sopraelevazioni del livello del mare ben oltre il metro di altezza. I più bassi livelli
delle acque (abbassamenti fino al metro) si hanno in inverno, con tempo buono e con venti
settentrionali.
Per quanto riguarda i massimi livelli marini rilevati, merita un cenno particolare l’evento di
carattere eccezionale verificatosi nella notte fra il 31-1-1986 ed il 1-2-1986 lungo l’intero arco
costiero adriatico centro-settentrionale, monitorato da mareografi posizionati temporaneamente sia
a Pesaro che a San Benedetto che in Ancona, e notevole per i suoi riflessi sul litorale e sulle opere
di difesa esistenti. In tale occasione si è sovrapposto un fenomeno di acqua alta ad una mareggiata
di intensità valutata dal Servizio Mareografico della Marina con vento a forza 7-8 al largo, altezza
114
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
d’onda di 3,5-4 m con direzione di provenienza ESE. I valori massimi del dislivello sono stati
raggiunti fra le 2 e le 5 del mattino e sono decrescenti andando da Nord verso Sud. A Pesaro sono
stati registrati 1,04 m, ad Ancona 0,86 m, mentre a San Benedetto il livello raggiunto è stato pari a
0,47 m, valore quest’ultimo che non è poi molto lontano dai valori usuali di alta marea.
componente M2 S2 N2 K2 K1 O1 P1
H(cm) 6,6 3,5 1,2 1 13,2 4,1 4,4
g°(gradi) 332 347 326 347 88 74 88
Tabella 5.2.1 - Costanti armoniche della componente astronomica della marea nel porto di
Ancona
Esiste peraltro una periodicità bisettimanale legata alla posizione relativa della luna e del sole: i
massimi dislivelli positivi e negativi si verificano nelle fasi sizigiali (luna piena e nuova).
Le ampiezze ed i tempi di marea giornalieri sono prevedibili con esattezza per un gran
numero di località e sono pubblicati annualmente dall'Ufficio Idrografico della Marina Militare di
Genova sulle "Tavole di Marea". Per il caso in esame si possono ben utilizzare i dati forniti per il
vicino porto campione di Ancona sede di un mareografo registratore funzionante da più decenni.
Lo stabilimento volgare del porto è di 10 ore e 28 minuti. La quota Z0 (differenza fra il
115
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Dello stesso ordine di grandezza delle escursioni di marea può essere il massimo contributo
fornito da variazioni della pressione atmosferica. E' noto infatti che un abbassamento barico di 1
mb rispetto al valore normale (1013 mb) produce un innalzamento di circa 1 cm del livello marino
e viceversa. Nell'area di Porto Sant’Elpidio i valori misurati minimi e massimi della pressione
(legati al passaggio dei cicloni ed anticicloni) risultano pari a 978 mb (26/2/1989) e 1044 mb
(4/12/1986) rispettivamente. Ne consegue quale effetto "barico" un massimo sovralzo marino di
0.35 m ed un massimo abbassamento del livello di 0.31 m. In condizioni estreme eccezionali tali
valori possono aumentare ancora di qualche centimetro.
Maggiore risulta il contributo del vento nella zona dell’alto e medio Adriatico. Infatti il
sovralzo di vento dovuto all'accumulo d'acqua sottocosta per azione di venti foranei permanenti
supera a Porto Sant’Elpidio il mezzo metro di altezza a causa dell’estensione della piattaforma
continentale: l'isobata -100 si trova a circa 50 km dalla costa.
Il calcolo del massimo sovralzo di vento è stato effettuato mediante una nota formulazione
analitica implicita: S= {Kp Lp U2/[g (D - d - S)]} ln [D/(d + S)]
dove:
U = velocità del vento persistente (m/s);
D = profondità della piattaforma continentale ( 100 m);
Lp= estensione della piattaforma (distanza tra d e D nella direzione del vento) (m); d = profondità
ove si calcola il sovralzo (m);
g = accelerazione di gravità (9,81 m/s);
Kp= coefficiente pari a 3 x 10-6 Considerando l'azione di un vento costante diretto verso la costa
con velocità di 30 m/s ed un'estensione della piattaforma continentale (fondale -100 m) pari a 50
116
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
km, si è ricavato un innalzamento massimo del livello del mare in corrispondenza della battigia
pari a 0.62 m.
Sovralzo = +1.03m.
Abbassamento = -0.42 m
117
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
ove si ha:
- hf abbassamento in corrispondenza della linea dei frangenti;
- hc innalzamento in corrispondenza della linea di costa;
- g accelerazione di gravità;
- H altezza d'onda al largo;
- T periodo dell'onda;
- hf profondità di frangimento dell'onda.
Si fa l'ipotesi di variazione lineare del livello fra la linea dei frangenti e la linea di costa.
Tale formula, basata sulla teoria dell'onda solitaria e su quella di Longuet-Higgins and Stewart
(1963), non è di tipo esplicito (nota H si ricava hf, hc) ma prevede una determinazione preliminare
delle caratteristiche dell'onda al frangimento e della profondità hf in base ai fenomeni di shoaling e
rifrazione.
Propagando l'onda, con tempo di ritorno 100 anni, ricostruito al largo di Sant’Elpidio, di altezza
Hs≈6.4 e periodo T= 12.9 s si è ottenuto:
- altezza dell'onda al frangimento Hf= 7,58 m
- profondità al frangimento hf= 9,72 m
- abbassamento del livello al frangimento hf= -0.12 m
- innalzamento del livello lungo la linea di costa hc= 1.01 m .
118
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Propagando invece l’onda con frequenza di superamento di 12 ore anno di altezza Hs≈3.46 e
periodo Tp= 10.3 s si è ottenuto:
- altezza dell'onda al frangimento Hf= 4.10 m
- profondità al frangimento hf= 5,26 m
- abbassamento del livello al frangimento hf= -0.07 m
- innalzamento del livello lungo la linea di costa hc= 0.54 m .
La procedura utilizzata fornisce valori cautelativi e di sicurezza del sovralzo d'onda poiché‚ fa
riferimento ad un'unica onda monocromatica (la massima dello spettro) agente in condizioni
stazionarie).
5.8 RUN-UP
Per il calcolo del run-up si può far riferimento alla relazione empirica di Hunt:
119
Difesa del litorale di Studio meteomarino
Porto Sant’Elpidio
Figura 6.1 – Linee cotidali e nodo anfidromico dell’onda della marea semidiurna nell’Adriatico
120