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FP2011 Il personalismo tomista.

Il personalismo tomista
1. Avvertenza
San Tommaso conosceva il concetto di persona e lo definiva in modo molto chiaro: altra cosa invece dire se conosceva il problema del personalismo e se lo poneva in maniera tanto chiara quanto il problema della persona. Si pu tuttavia affermare giustamente che san Tommaso, ponendo cos chiaramente il problema della persona, ha fornito almeno il punto di partenza per tutto il personalismo. Anche se il problema del personalismo stato formulato molto pi tardi e in ogni caso intendiamo questo problema nell'impostazione in cui esso si manifesta nel pensiero e nella vita contemporanea l'insieme della filosofia e della teologia di San Tommaso ci permette comunque di parlare di personalismo tomista. Nel sistema di san Tommaso troviamo quindi non solo il punto di partenza, ma anche una serie di elementi successivi che ci permettono di esaminare il problema del personalismo secondo le sue categorie filosofiche e teologiche. E proprio questi elementi cercheremo qui di confrontare. Questo sar senz'altro solo un abbozzo, una traccia della questione che si presta naturalmente ad una pi ampia elaborazione. Gi nell'introduzione, occorre sottolineare un'altra cosa ancora. Il personalismo non tanto una particolare teoria della persona o una scienza teoretica sulla persona. Esso possiede un significato largamente pratico ed etico: si tratta della persona come soggetto e oggetto dell'azione, come soggetto di diritti, ecc. Perci, in questo ab[138] bozzo, attingeremo in notevole misura alla filosofia pratica, all'etica di san Tommaso e anche dei suoi discepoli, che hanno tratto la dottrina del personalismo dalle opere dell'Aquinate e l'hanno formulata come un tutto autonomo.

2. Il passato teologico della questione


II concetto di persona come lo troviamo nella filosofia e soprattutto nella teologia di san Tommaso ha una sua storia plurisecolare. Questa storia si collega all'opera dei teologi dell'epoca patristica che tendeva a chiarire, o almeno a definire pi precisamente, le principali verit della nostra fede. Si trattava soprattutto di due verit, il mistero della Santissima Trinit e il mistero dell'Incarnazione della seconda Persona divina, cui connessa l'unione ipostatica delle due nature, la divina e l'umana. Ambedue queste verit costituiscono un mistero della fede in senso stretto e di conseguenza, anche dopo la loro rivelazione da parte di Dio, la ragione umana non capace di comprenderne pienamente e profondamente l'essenza. Ciononostante i tentativi di comprensione sono senz'altro leciti. Questi tentativi li ha effettuati proprio la teologia speculativa. La Chiesa ha dovuto tendere a dare una spiegazione di queste verit che escludesse un modo errato di comprenderle. Si sa che nei primi secoli del cristianesimo, il maggior numero di eresie nasceva sulla base di un'errata comprensione del mistero della Santissima Trinit e del mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio. Per esporre questi misteri o meglio ancora, per la loro spiegazione speculativa e per il loro approfondimento, si rivel certamente utile il concetto di persona, come pure la comprensione del rapporto che intercorre tra persona e natura. per questo che nelle opere dei teologi del periodo patristico il concetto di persona stato elaborato a fondo. San Tommaso ha trovato cos un terreno gi preparato. E proprio per questo, nel suo sistema la persona ha una funzione piuttosto teologica. Il personalismo teologico anteriore, nel pensiero cristiano, al personalismo umanistico; e questo lo si pu facilmente riscontrare in san Tommaso. Cos, la parola persona la 1

FP2011 Il personalismo tomista. incontriamo prima di tutto nel trattato sulla Santissima Trinit e nel trattato sull'Incarnazione, mentre non presente nel trattato sull'uomo. Ciononostante san Tommaso pone la questione in questi termini: poich tutto ci che nel mondo creato vera perfezione [139] deve in massimo grado trovarsi in Dio, anche la persona, che rappresenta la massima perfezione nel mondo delle creature, deve essere realizzata nel modo incomparabilmente pi perfetto in Dio. San Tommaso quindi, come si vede, non solo analizza da teologo il problema della Trinit delle Persone divine, da noi conosciuto solo dalla Rivelazione, ma trova anche una via d'accesso filosofica al concetto di Dio persona, basandosi sulla analisi della realt creata. In questo caso segue la stessa strada che aveva percorso per la conoscenza dell'essenza di Dio. Le cose create forniscono i fondamenti per la conoscenza di questa Essenza, poich tutto quello che nel mondo creato rappresenta una perfezione vera, deve, in modo incomparabilmente pi perfetto, trovarsi in Dio. E proprio trattando questo argomento san Tommaso afferma che la pi alta perfezione nel mondo creato costituita dalla persona che il perfectissimum ens. Su questo si basa la concezione tomista di Dio persona. Questa concezione qualcosa di distinto dalla speculazione teologica sul tema della Santissima Trinit. La seconda si basa interamente sulla Rivelazione, sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, la prima invece opera del filosofo e si basa sull'analisi della realt accessibile alla stessa ragione umana. La dottrina sulla persona si manifesta in san Tommaso, come si vede, strettamente collegata alla Rivelazione, e perci nell'ambito della teologia; essa per possiede anche una propria specifica collocazione nella speculazione filosofica di questo grande pensatore.

3. La definizione della persona e le caratteristiche generali del concetto


Ne la prova il fatto che ^san Tommaso si avvale costantemente della definizione di persona. la ben nota e frequentemente utilizzata definizione di Boezio: persona est rationalis naturae individua substanta. San Tommaso analizza pi volte questa definizione filosofica, utilizzandola nelle sue speculazioni teologiche sulla Santissima Trinit e sull'Unione ipostatica. Ciononostante la definizione stessa filosofica e il fondamento per la sua formulazione costituito da una profonda comprensione dell'essere umano. L'uomo non altro che individuo (individua substantia) di natura razionale. La natura razionale non possiede una propria esistenza autonoma come natura, essa sussiste nella persona. La persona quindi un soggetto [140] autonomo dell'esistenza e dell'azione, che altrimenti non potrebbero essere attribuite alla natura razionale. Nota bene: proprio per questo Dio deve essere un essere personale. Nel mondo visibile ogni uomo un tale essere creato. San Tommaso afferma che esso l'ente obiettivamente pi perfetto. Della perfezione di questo ente decide senza dubbio la natura razionale, e quindi spirituale, che trova il suo naturale complemento nella libert. Ciononostante questi due attributi spirituali della natura, cio la razionalit e la libert, si concretizzano nella persona, in essa divengono attributi di un determinato ente che esiste ed opera al livello della natura che possiede proprio questi attributi. La persona quindi sempre un concreto ente razionale e libero, capace di tutte quelle azioni a cui solo la razionalit e la libert predispongono. Queste azioni le analizzeremo un po' pi ampiamente in seguito. San Tommaso, come gi stato accennato sopra, usa il termine persona soprattutto nei trattati strettamente teologici sulla Santissima Trinit e 2

FP2011 Il personalismo tomista. sull'Unione ipostatica. Nel trattato sull'uomo, invece, accettando la concezione dell'ilemorfismo, cio della composizione di materia e forma, analizza il compositum humanum e soprattutto sottopone a profonda analisi l'anima umana, che in questo compositum ha il ruolo di forma sostanziale. appunto l'anima razionale, anima ratonalis, principio e fonte dell'intera spiritualit dell'uomo, il titolo appropriato per attribuire ad esso il carattere di persona. I tornisti posteriori hanno dedicato molte indagini e speculazioni al problema del cosiddetto constitutivum personae, tendenti a chiarire in che cosa consiste il fondamento metafisico della personalit. A questo punto possiamo per omettere queste indagini e rivolgere una maggiore attenzione all'analisi dell'anima umana, come la si trova in san Tommaso. In questo modo il campo di osservazione delle nostre meditazioni si sposta dalla personalit nel suo significato metafisico, alla personalit nel suo significato psicologico. La persona umana, come ogni altra quindi per esempio la Persona divina o la persona angelica (puramente spirituale) un'unit di natura razionale. Questa definizione si verifica in ogni persona. Ciononostante peculiare della persona umana possedere la natura razionale solo grazie all'anima spirituale, che costituisce la forma sostanziale del corpo. Questo fatto ha un'importanza fondamentale per la comprensione di tutta la specificit della persona umana, come pure per la spiegazione della sua struttura. Perci sembra che facciamo bene a valerci, per chairire questa struttura rappresentata dalla persona umana, di un'analisi il pi possibile pr[141] fonda dell'anima umana, seguendo del resto ci che ha lasciato san Tommaso nella prima parte della sua Summa. L'anima umana una sostanza spirituale, mentre la razionalit e la libert costituiscono i suoi attributi naturali. L'anima umana il principio di vita e di azione dell'uomo e agisce per mezzo di facolt. Le facolt in cui si esprime e si attualizza la spiritualit dell'anima, e quindi la spiritualit dell'uomo, sono la ragione e la libera volont. Esse costituiscono, in un certo senso, i principali mezzi di realizzazione della persona umana; in base alla loro azione si modella l'intera personalit psicologica e morale. Queste facolt non sono per le uniche dell'anima umana. Poich essa la forma sostanziale del corpo, oltre alle facolt spirituali possiede anche quelle che dipendono intrinsecamente dalla materia. Queste sono soprattutto le facolt dei sensi, sia conoscitive che appetitive. Anche queste facolt, in quanto appartenenti ad un essere umano concreto, si trovano nella persona e servono, a loro modo, alla formazione della personalit psicologica e morale. San Tommaso se ne rende conto perfettamente e caratterizza la spiritualit dell'uomo conformemente alla realt. Nella sua concezione questa una spiritualit tale a cui in somma misura conforme l'unificazione sostanziale con la corporeit e quindi con la sensitivit. Questa unione deve quindi avere un particolare ruolo nella formazione della personalit dell'uomo. Secondo san Tommaso, tutte le facolt dell'anima umana operano per il perfezionamento dell'uomo, tutte quindi servono alla persona, al suo sviluppo. Questa posizione sostanzialmente diversa dalla posizione platonica ed anche, ad altro titolo, dalla posizione cartesiana.

4. Il rapporto del momento oggettivo (ente) col momento soggettivo (coscienza)


Caratterizzando la concezione della persona umana data da san Tommaso, siamo giunti al momento di paragonarla con la concezione della persona che troviamo soprattutto nella filosofia dell'epoca moderna, postcartesiana. Era caratteristica di Cartesio la divisione dell'uomo in sostanza estesa, cio corpo, e sostanza pensante, cio anima, restando ambedue in un rapporto parallelo e non creando un tutto unico, un unico sostanziale compositum humanum. Osserviamo nella filosofia il graduale 3

FP2011 Il personalismo tomista. processo di una certa ipostatizzazione della coscienza: la coscienza diviene un soggetto autonomo dell'a[142] zione, e indirettamente anche dell'esistenza, che si trova in un certo senso a fianco del corpo, della struttura materiale subordinata alle leggi della natura, al determinismo naturale. Sulla base di questo parallelismo, contemporaneamente all'ipostatizzazione della coscienza, si delinea la tendenza ad identificare la persona con quest'ultima. La persona soprattutto, se non esclusivamente, coscienza, coscienza in certo senso autonoma, sulla base di un organismo che Cartesio del resto concepisce come un meccanismo sui generis. La coscienza oggetto dell'esperienza intcriore, dell'introspezione, mentre il corpo, come tutti gli altri corpi nella natura, sottoposto all'osservazione e all'esperienza esteriore. In questa concezione mancano sufficienti fondamenti per inserire il corpo, l'organismo, nell'insieme della vita e dell'azione della persona, perch in essa manca l'anima spirituale quale forma sostanziale di quel corpo e, nello stesso tempo, quale principio di tutta la vita e l'azione dell'uomo. La concezione moderna della persona prosegue sulla linea dell'analisi della coscienza, e soprattutto della cosiddetta autocoscienza, che caratteristica dell'uomo. Accanto alla coscienza viene sottolineata la libert, ma una libert intesa senza determinazioni come totale indipendenza piuttosto un postulato che un attributo. La libert come attributo della persona, come qualit della volont, svanisce in questa concezione soggettivistica della persona che, in diverse variazioni, si incontra nella filosofia moderna. E questa forse la sua caratteristica pi specifica: soggettivismo, assolutizzazione del momento soggettivo, dell'esperienza vissuta e della coscienza come sue componenti costanti. La persona non una sostanza, un ente obiettivo che possiede una sua propria autonomia, cio la sussistenza nella natura razionale. Essa solo un certo attributo delle esperienze vissute, secondo cui si lascia riconoscere, poich queste sono esperienze coscienti e autocoscienti, e perci coscienza e autocoscienza costituiscono l'essenza della persona. Una soluzione completamente diversa da quella di san Tommaso. Secondo lui coscienza e autocoscienza sono qualcosa di derivato, come il frutto della natura razionale che sussiste nella persona, nella natura cristallizzata in un ente integro, razionale e libero; non sono invece qualcosa di autonomo in s. Se coscienza e autocoscienza caratterizzano la persona, ci avviene solo nell'ordine degli accidenti, come conseguenza della natura razionale, in base alla quale la persona agisce. Agisce coscientemente perch razionale, mentre l'autocoscienza collegata anche alla libert che si attualizza nell'azione della volon[143] t. Attraverso la volont l'uomo padrone dei suoi atti, e l'autocoscienza in particolar modo riflette questa padronanza sugli atti. A questo punto si pu osservare quanto la concezione della persona che troviamo in san Tommaso sia obiettivistica. Pu quasi sembrare che in essa non ci sia posto per l'analisi della coscienza e dell'autocoscienza quali sintomi veramente specifici della persona-soggetto. Per san Tommaso la persona ovviamente un soggetto, un soggetto particolarissimo dell'esistenza e dell'azione, poich possiede sussistenza nella natura razionale ed capace di coscienza e autocoscienza. Invece, per l'analisi della coscienza e dell'autocoscienza di cui soprattutto si occupano la filosofia e la psicologia moderna sembra non ci sia posto nella sua visione obiettivistica della realt. In ogni caso, questo modo di vedere fa s che ci in cui maggiormente si evidenzia la soggettivit della persona venga presentato in modo esclusivamente o quasi esclusivamente oggettivo. San Tommaso ci mostra le singole facolt, sia spirituali che sensitive, grazie alle quali si formano 4

FP2011 Il personalismo tomista. l'intera coscienza e autocoscienza dell'uomo, la sua personalit in senso psicologico-morale, ma praticamente si ferma qui. Quindi in san Tommaso vediamo benissimo la persona nella sua obiettiva esistenza e azione, ma difficile scorgervi le esperienze vissute della persona. pu dire: l'uomo creatore perch persona. La creazione si realizza nell'azione. Quando la persona agisce in modo a lei proprio, crea sempre qualcosa, o fuori di s nel mondo circostante, o all'interno, in se stessa; oppure contemporaneamente all'esterno e all'interno. La creazione come conseguenza del pensiero cos peculiare alla persona che costituisce ovunque la sua impronta inconfondibile, la prova della sua esistenza o presenza. Nella creazione inoltre la persona riempie il mondo materiale esteriore che la circonda con il suo pensiero e la sua sostanza. In ci racchiusa una particolare somiglianz a Dio, che nell'intera creazione ha espresso il suo pensiero e la sua sostanza. b. La libera volont come fondamento della moralit Anche se il pensiero il fondamento della creativit in cui la persona si esprime, questa creativit non finisce comunque nel pensiero e non raggiunge con esso il suo culmine. Ci che maggiormente significativo per la persona, in cui essa (tenendo conto solo dell'ordine naturale) si realizza in modo pi pieno e pi appropriato, la moralit. La moralit non legata strettamente al solo pensiero, il pensiero la condiziona soltanto. La moralit invece si collega direttamente con la libert e quindi con la volont. L'oggetto della volont il bene. Esistono diversi beni che l'uomo pu volere. Il problema che voglia un bene vero. Un simile atto di volont rende l'uomo stesso buono. Per essere moralmente buono occorre non solo volere il bene, ma volerlo in modo buono; se si vuole in modo non buono gi con questo l'uomo diventa moralmente cattivo, anche se quello che vuole sempre un certo bene. La moralit quindi presuppone la conoscenza, la verit sul bene, ma si realizza attraverso il volere, attraverso una scelta, una decisione. Con tutto ci, non solo la volont diventa buona o cattiva, ma l'intera persona. Poich, grazie alla volont, la persona padrona di se stessa e [145] delle sue azioni, proprio per questo il valore di queste azioni della volont 5

5. La persona in azione
a. Il pensiero come fondamento della creativit La persona, nell'impostazione di san Tommaso, sempre un ente concreto nel quale si realizza la potenzialit propria della natura razionale. Questa potenzialit si realizza soprattutto nel pensiero. difficile entrare qui nell'intera analisi tomista del pensiero, sia sotto l'aspetto psicologico che logico. Ci costituisce un'ampia questione a parte. Bisogna solo sottolineare una cosa, cio quello che, nel pensiero, caratteristico della persona. La riflessione umana ha un carattere creativo, il fondamento della creativit e la fonte della cultura. Ci non significa che l'uomo pensando crei un certo mondo di nozioni e di giudizi lontani dalla realt, da essa indipendenti. Al contrario, il pensiero umano possiede un carattere quanto pi possibile realistico e obiettivo. Ciononostante esso rappresenta per l'uomo il fondamento per trarre dalla realt esistente verit sempre nuove ed anche per dominarla, in quanto il processo di assoggetta[144] mento della realt passa attraverso la conoscenza sempre pi approfondita di essa. Quanto pi a fondo l'uomo conosce il mondo, tanto pi pienamente lo subordina a s, utilizzandone sempre nuove risorse e ricchezze. Qualcosa di simile si pu dire dell'autocoscienza: quanto pi a fondo l'uomo conosce se stesso, le sue possibilit, le sue predisposizioni, i suoi talenti, tanto pi pu ricavare da se stesso, tanto pi pu creare, approfittando del materiale che in lui stesso racchiuso. L'uomo per natura creatore e non solamente consumatore. E poich il pensiero (la natura razionale) costituisce anche il fondamento della personalit, si

FP2011 Il personalismo tomista. qualifica o squalifica l'intera persona. Di qui si vede che la libert della volont un attributo non solo singolare, ma anche difficile. In ogni modo, secondo san Tomma-so, la libert non data alla persona come un obiettivo in s, ma come mezzo per un grande obiettivo. Non ha ragione di esistere, nella visione tomista del cosmo, la libert per la libert, ma solo la libert per la moralit, e insieme ad essa per un superiore assetto spirituale e un ordine dell'esistenza. Proprio quest'ordine corrisponde nel modo pi rigoroso ad esseri razionali quali sono le persone. dovrebbe basarsi sull'amore. Il comandamento evangelico dell'amore del prossimo costituisce certamente un principio personalistico. Questo principio assume una particolare importanza in tutte le comunit umane, soprattutto in quelle pi piccole e di conseguenza pi integrate, dove [146] maggiormente l'uomo dipende dall'altro uomo, la persona dall'altra persona. Il personalismo sta certamente alla base di tutta la moralit coniugale e familiare, spiega il senso ed indica la via dell'educazione e dell'autoeducazione: tutto questo si basa sulla profonda comprensione del valore della persona e inoltre sulla comprensione dell'amore, il cui specifico soggetto e oggetto la persona. Se questo rapporto tra le persone umane avviene in dirczione orizzontale, la teologia, che il terreno proprio delle meditazioni di san Tommaso, ci mostra questo stesso rapporto in dirczione verticale: tra l'uomo e Dio. Dio il soggetto dell'amore il cui oggetto anche l'uomo, e d'altra parte l'uomo il soggetto dell'amore il cui oggetto anche Dio. Il cristianesimo contiene in s una comprensione veramente personalistica della religione, e san Tommaso da una interpretazione profonda di questa comprensione.

6. La persona quale soggetto e oggetto dell'amore


Secondo san Tommaso l'amore soprattutto una certa forza naturale che unifica ed integra tutto nell'essere. Questo amore conforme alla natura al livello degli esseri sensitivi e anche al livello della persona: essa capace di amore spirituale. L'uomo rappresenta un compositum spirituale-materiale, razionale-sensitivo; quindi agiscono in lui anche le energie dell'amore sensuale, ma gli comunque proprio l'amore spirituale. Tale amore si rivolge in modo particolare verso altre persone, perch in esse trova un oggetto ad esso commensurabile. L'amore vero, degno della persona umana, per l'altro uomo, quell'amore in cui le energie e le tendenze sensuali vengono subordinate ad una profonda comprensione del vero valore del suo oggetto. Questa verit, che nello stesso tempo un principio, spiega molte cose della vita e della convivenza umana. L'amore, nella concezione di san Tommaso, da una parte un bisogno della natura e dall'altra un postulato e perfino un ideale della moralit. Esso porta con s l'unione delle persone e la loro armoniosa convivenza, fa s che possano rallegrarsi insieme del bene che ogni persona rappresenta e anche del bene che comporta la loro unione. E un bene di armonia spirituale e di pace. In questo clima si rende possibile una reciproca concessione di se stessi che porta all'approfondimento reciproco. Per questo tutta la convivenza umana

7. La persona e la societ. Principio di correlazione tra il bene della persona e il bene comune
Nel personalismo tomista un capitolo a parte costituito dal rapporto tra persona e societ e tra societ e persona. L'uomo sempre un individuo nell'ambito della sua specie. Ma quest'individuo persona, mentre la specie una moltitudine di persone, non una moltitudine caotica, ma formata per natura da diverse societ e comunit. L'uomo infatti un essere sociale, quindi porta in s un'inclinazione intcriore non solo ai rapporti interumani, ma anche alla creazione di societ e di comunit. Questo il risultato del diritto naturale elementare, che tuttavia nel caso dell'uomo non agisce secondo cieca 6

FP2011 Il personalismo tomista. necessit, ma ammette tutta la coscienza e la libert. In conseguenza di ci questo rapporto tra l'uomo e la societ e tra la societ e l'uomo subordinato alla moralit, come pure la vita individuale e i rapporti interpersonali. Il problema fondamentale della moralit sociale, alla cui soluzione occorre tendere, una disposizione dei rapporti tra l'individuo e la societ tale da cui provenga la pi piena correlazione tra il vero bene della persona da una parte e il bene comune, cui per natura tende la societ, dall'altra. Il raggiungimento di questa correlazione nella prassi non facile. Giacch, da una parte, la persona pu facilmente porre il suo bene individuale al di sopra del bene comune della collettivit, cercando con ci di subordinare a s questa collettivit e di sfruttarla per il [147] proprio bene individuale. Proprio in questo consiste l'errore dell'individualismo, da cui nella storia moderna si sviluppato il liberalismo e, nell'economia, il capitalismo. D'altra parte, per, la societ pu tendere verso una subordinazione della persona nei suoi confronti, nella tendenza ad un presunto bene comune, tale da annullare il vero bene della persona e consegnare la persona stessa in preda alla collettivit. E l'errore del totalitarismo, che nei tempi moderni ha generato pessimi frutti. Il personalismo tomista sostiene che il bene individuale della persona deve essere per natura di cose subordinato al bene comune a cui tende la collettivit, la societ, ma questa subordinazione non pu in nessun caso degradare e annullare la persona stessa. Ci sono certi diritti che ogni societ deve garantire alla persona, poich senza di essi non possibile la vita stessa della persona e il suo corretto sviluppo. Uno di questi diritti fondamentali della persona il diritto alla libert di coscienza. Questo diritto viene sempre intaccato dal cosiddetto totalitarismo oggettivo, secondo il quale la persona umana deve essere interamente e in tutto subordinata alla societ. Invece il personalismo tomista sostiene che la persona deve subordinarsi alla societ in tutto ci che indispensabile alla realizzazione del bene comune, e che il vero bene comune non minaccia mai il vero bene della persona, anche se pu esigere da quest'ultima seri sacrifici.

8. La persona e l'eternit
Nelle meditazioni precedenti occorre inoltre tener presente che la societ come tale pur sempre un certo prodotto temporale, mentre la persona come tale deve durare eternamente. L'eternit della persona strettamente connessa alla spiritualit della natura razionale, nella quale la persona sussiste. Ci che spirituale non pu essere soggetto a decomposizione, a distruzione e a morte. La verit sulla immortalit dell'anima nello stesso tempo la verit sulla indistruttibilit della persona. L'immortalit non la stessa cosa che l'eternit, poich l'eternit un'esistenza non soggetta a limitazioni da parte del tempo. Nessuna esistenza creata pu dirsi in questo senso eterna, una simile eternit solo ed esclusivamente un attributo di Dio. Alla persona invece, l'eternit spetta nel senso che ci che spirituale indistruttibile, cio, per natura, capace di durare senza limiti. [148] Questo uno degli aspetti dell'eternit della persona, mentre ad esso se ne collega un altro. I contenuti di cui vive la persona come tale sono per loro natura al di sopra del tempo, o perfino fuori del tempo. Cos la verit, cos pure il bene e il bello, cos sono la giustizia e l'amore, tutti quei contenuti di cui la persona come tale vive costantemente. Si pu quindi dire che il contenuto stesso della vita della persona parla della sua eternit. Questi contenuti richiedono una realizzazione pi completa di quella che si compie nella vita temporale, entro i limiti dell'esistenza corporale della persona. Anzi, giacch questi contenuti sono di per s assoluti, richiedono una piena e definitiva realizzazione nelle dimensioni dell'Assoluto. La persona non in s un Assoluto, l'uomo una creatura, un ente 7

FP2011 Il personalismo tomista. accidentale. Assoluto solo Dio. Ed ecco quindi che l'analisi della vita spirituale della persona umana, per quanto concerne i contenuti che in questa vita si manifestano e che decidono dell'intero carattere della vita, indica che la persona, per realizzare pienamente la sua vita spirituale, pi che nelle condizioni della sua esistenza corporea deve trovarsi nelle dimensioni di Dio. della teologia. Anche se il personalismo tomista costituisce, per la verit, una concezione filosofica per difficile non ammettere che le prospettive soprannaturali non solo gli corrispondono perfettamente, ma persino spiegano fino in fondo tutto ci che alla luce della sola ragione costituisce un vero enigma e un'incognita dell'esistenza umana.

Incontro a questo specifico bisogno dell'esistenza personale dell'uomo viene il Vangelo, con la dottrina Indice rivelata della visione beatifica. La spiegazione di questa dottrina compito Il personalismo tomista............................................................................................... 1 1. Avvertenza........................................................................................................... 1 2. Il passato teologico della questione..................................................................... 1 3. La definizione della persona e le caratteristiche generali del concetto................2 4. Il rapporto del momento oggettivo (ente) col momento soggettivo (coscienza)...3 5. La persona in azione............................................................................................ 5 6. La persona quale soggetto e oggetto dell'amore.................................................6 7. La persona e la societ. Principio di correlazione tra il bene della persona e il bene comune........................................................................................................... 6 8. La persona e l'eternit......................................................................................... 7 Indice....................................................................................................................... 8

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