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ELOGIO DELLA DISCIPLINA

di Bernhard Bueb
1.OCCORRE TROVARE IL CORAGGIO DI EDUCARE. Abbiamo disimparato l'arte dell'educare,le norme comuni sono andate perdute e si diffusa la convinzione che i bambini cresceranno comunque,in un modo o nell'altro.Stiamo navigando senza bussola in mare aperto. L'educatore che ha scelto come riferimento l'immagine del vasaio vuole formare il giovane: interviene,impartisce ordini,lancia delle sfide,ricorre alla disciplina,crea spazi di libert per prepararlo all'indipendenza,e anzi lo spinger con fermezza verso l'autonomia e la libert. Educare significa sempre guidare. Avere il coraggiodi educare significa prima di tutto avere il coraggio di esercitare la disciplina.Inizialmente la disciplina viene sempre imposta dall'esterno,ma allla fine dovrebbe imporsi dall'interno,trasformandosi in autodisciplina. Il pensiero deve essere guidato dallo sguardo sul singolo bambino,nella sua unicit:"non paragonare mai un bambino a un altro,ma sempre e solo a se stesso". Di norma i bambini rispettano le decisioni esposte in modo fermo e inequivocabile,ma se avvertono delle incertezze iniziano a controbattere.Genitori,educatori e insegnanti devono saper vivere dubitando dell'esattezza di una decisione, e tuttavia a quella decisione devono saper restare fedeli. L'educatore ha il compito di trasformare valori(libert,uguaglianza,fraternit,giustizia,verit,amore per il prossimo ecc..)in virt.Valore della verit nella virt dell'onest,uguaglianza in tolleranza,ecc.. Il compito dell'educazione consiste proprio nello spronare i giovani a credere che i valori possano essere trasformati in virt.Anche un educatore pu fallire,in tal caso bisogna avere il coraggio di ammetterlo:i giovani lo accettano. Educazione e cultura rafforzano la personalit dei giovani,e fanno s che una persona sia in grado di conoscere se stessa e il mondo,e di agire con coraggio. Educare in modo coerente significa applicare ogni giornocon fermezza le norme che l'educatore ha fissato come criterio del suo intervento pedagogico.La perseveranza nell'educazione non deve mai essere disgiunta da una certa flessibilit,non deve essere fine a se stesso.La coerenza pedagogica rivela la capacit e la bravura dell'educatore.In questo il tempo costituisce la prima condizione,come dice Schiller"il tempo l'angelo dell'uomo".Avere tempo per i giovani significa ascoltarli con attenzione. Il rigore che la coerenza richiede pu essere reso accettabile dall'umorismo,in quanto un tratto distintivo della bont d'animo.L'uomo buono guarda con comprensione le debolezze e gli errori di chi gli viene affidato. Ci manca la capacit di riconoscere che la severit pu rendere forti e l'eccessiva sollecitudine pu rendere deboli. 2.LA LIBERTA' SI CONQUISTA CON LA DISCIPLINA. La libert va ben oltre l'indipendenza,poich essa indica la volont e la capacit di porsi un obiettivo.L'errore da parte dei giovani quello di far collimare la libert con l'indipendenza:in questo caso la libert viene intesa come indipendenza da qualsiasi forma di guida e di autorit.Un uomo si pu definire veramente libero solo quando sa dare uno scopo alla sua libert. Pu percorrere con successo la via della libert solo chi disposto a sottomettersi,a esercitare la rinuncia,a raggiungere gradualmente l'autodisciplina e a trovare se stesso. Pochi collegano la felicit ai gesti di altruismo perch i giovani vengono scarsamente sollecitati a questo genere d'azione."L'appetito vien mangiando":con piacevole frequenza il dovere si trasforma in inclinazione personale. La rinuncia serve ad elevare l'esistenza,nessuno pu conoscere la gioia che nasce dal dominio di s. "Chi padrone di s e sa di dominare se stesso,il vasto mondo e il tutto gli soggetto"versi tratti da una lirica di Paul Fleming,poeta tedesco.

3.POTERE ASSOLUTO AI GENITORI. Il termine giuridico che definisce l'autorit dei genitori "patria potest".Tale potere tuttavia comporta anche la protezione dei figli. Un errore consiste nel credere che l'autorit susciti paura:al contrario,il potere usato in modo legittimo non incute paura,ma crea fiducia.E' la mancanza di autorit a provocare paura,insicurezza e disorientamento.I ragazzi si aspettano che chi rivendica tale potere lo faccia perch li ha a cuore e in tal modo il suo comportamento(dell'adulto di riferimento)motivato da quell'amore si trasfoma in autorit.I genitori,insegnanti ed educatori che utilizzano metodi illegittimi sono deboli ed esercitano solo il potere,non l'autorit. I giovani hanno un forte desiderio di autorit:hanno bisogno dell'autorit di adulti che li guidino e li sostengano,che rappresentino dei modelli,che pongano loro degli obiettivi elevati,che stabiliscano dei limiti ma che al tempo stesso li incoraggino a oltrepassarli.Se nella fase della ribellione(ossia nell'adolescenza)i giovani non incontrano alcuna autorit con cui potersi scontrare ma che in tal modo li faccia crescere,il progetto educativo fallisce. I genitori devono accettare il potere e la responsabilit che ricadono su di loro con la nascita o l'adozione di un figlio.Non possono limitare questo potere cercando di creare un rapporto paritario con il bambino. Come diceva Sigmun Freud occorre un autorit incontestabile e la disponibilita a esigere ubbidienza.I giovani d'oggi riconoscono l'autorit solo quando risulta autentica:deve essere fondata e giustificata con competenza,personalit carismatica e integrit morale. Dobbiamo esigere dai giovani il rispetto per l'autorit delle persone pi anziane e in particolar modo dei genitori:"Onora il padre e la madre"deve essere fatto osservare con la stessa fermezza del Vecchio Testamento. Il concetto di educazione antiautoritaria risulta assurdo proprio perch un educazione che prescinda dall'autorit non educazione.Chi esercita l'autorit possiede lo stesso diritto al rispetto di colui che si deve assoggettare. I giovani hanno bisogno di genitori,educatori ed insegnanti che siano modelli rispettabili e non individui indifesi che cercano affannosamente di ottenere stima e autorit. L'accettazione emotiva del potere la condizione necessaria per riuscire ad accettare come naturali l'autorit e la disciplina. 4.LA DISCIPLINA COME TERAPIA. La mancanza di disciplina pu sconvolgere un intera vita arrivando addirittura a compromettere la salute psichica di un bambino. Negli ultimi anni si diffuso un tipo di trascuratezza che ha portato a un comportamento pretenzioso ed egocentrico:i giovani vivono secondo la formula "IO-TUTTO-SUBITO"come denunciato dal pedagogo Wolfgang Harder.I bambini non sono sottoposti a limiti n richieste,e tanto meno conoscono l'effetto benefico della disciplina e di una guida sicura.Scarsa propensione alla fatica,ricerca del divertimento,autocompassione e uno sfrenato consumismo caratterizzano la vita di gran parte degli adolescenti. Le strutture pedagogiche per i cosiddetti bambini disadattati farebbero bene a creare un clima di premurosa severit;inoltre dovrebbero regnare norme chiare che regolino la vita comune. La non-educazione che accolse l'eredit dell'educazione antiautoritaria provoc infatti disturbi psichici,rendendo i giovani incapaci di lavorare ed amare:erano i segni distintivi delle malattie nevrotiche studiate da Freud.Molte manifestazioni psichiche di quei giovani che diagnostichiamo come malati risultano essere la conseguenza di una guida e una disciplina non sufficientemente chiare. Negli ultimi decenni con la psicologia abbiamo voluto arginare le conseguenze della noneducazione.Direttive chiare,affettuosa perseveranza e disciplina possono rendere superflua la psicologia.La psicologia non deve sostituire la pratica pedagogica,ma deve essere utilizzata solo come un ausilio per interpretare il comportamento infantile.I giovani hanno bisogno di una guida premurosa ma severa:i giovani hanno diritto alla disciplina.

5.NON BISOGNA SEMPRE DISCUTERE DI TUTTO. Non si devono tollerare proteste e tanto meno discussioni nelle questioni riguardanti le regole quotidiane e la disciplina.Purtroppo si venuta a creare la cultura della discussione e quest'ultima ha rimpiazzato l'educazione. Non realistico aspettarsi che dei quindicenni riconoscano ci che giusto per loro e per la comunit,e che si battano per esso.Il coraggio civile una virt raramente innata nell'uomo:come ogni altra virt la si consegue attraverso un faticoso processo di crescita. Quello che ci manca in campo educativo sono dei modelli di riferimento in quanto l'attuale generazione di genitori,insegnanti ed educatori conosce solo lo stile educativo democratico essendo cresciuta discutendo e con un atteggiamento guardingo nei confronti di chiunque rappresenti autorit e disciplina. 6.IL DISORDINE E' CAUSA DI DOLORE PRECOCE. L'ordine costituisce il fondamento della vita dell'uomo e perci anche di ogni crescita riuscita: l'ordine dell'unit famigliare,i rituali e i gesti che scandiscono la giornata,la sicurezza protettiva della casa,la mano disciplinatrice dei genitori,l'ordine dei valori,delle virt e delle buone maniere. I bambini devono imparare per tempo a mettere in ordine sentimenti,desideri,relazioni,tempo, felicit e preoccupazioni.Quest'ordine lo apprendono seguendo l'esempio di genitori e fratelli maggiori;questi devono creare un ordine esteriore che si acquisisce con l'esecizio quotidiano. L'ordine esteriore porta all'ordine interiore,o per meglio dire senza ordine esteriore non pu svilupparsi alcun ordine interiore. La calma esteriore crea la calma interiore. Una volta che i giovani avranno imparato le buone maniere grazie a un costante esercizio,ne trarranno vantaggio anche da adulti,perch chi sa usarle con naturalezza pu accompagnarsi a persone importanti o presentarsi a un colloquio di lavoro sentendosi sicuro di s. I rituali costituiscono le fondamenta del processo di crescita e scandendo la giornata le conferiscono ordine(es.colazione,pranzo e cena consumati alla stessa ora e allo stesso modo). Anche il corpo richiede cure regolari.Insegnare ai bambini a prendere confidenza con il proprio corpo mentre imparano a occuparsene con cure regolari e a prendersi del tempo per il proprio benessere,accresce in loro la voglia di vivere e il rendimento. La buona educazione deve diventare un'abitudine.I modi cortesi rendono pi facile vivere insieme. Nel romanzo"Il signore delle mosche"del premio Nobel William Golding il messaggio che i giovani senza il controllo degli adulti vanno alla deriva,perch i rituali senza una guida perdono la loro benefica forza ordinatrice. Bisogna fare pratica:REPETITIO MATER OMNIUM,la ripetizione la madre di ogni cosa! Buone maniere e modi educati devono diventare una seconda natura e devono agire senza l'intervento della ragione,al pari della respirazione o della digestione. Scandire l'anno con delle festivit crea il senso di appartenenza a una comunit. Prima le cose pi importanti:chi applica questa massima non rincorrer il tempo in modo frenetico,ma ne sar padrone. Educare alla disciplina faticoso!Il compito pi importante degli educatori quello di insegnare ai bambini a essere padroni dell'ordine,evitando che ne divengano schiavi. 7.PER EDUCARE CON GIUSTIZIA BISOGNA ESSERE PRONTI A PUNIRE. Non si possono mantenere la giustizia e l'ordine nella societ senza ricorrere a delle pene: un fatto inoppugnabile. Dovremmo ricordarci che ai giovani non serve solo un orientamento espresso a parole:hanno anche bisogno di vedersi fissare dei limiti concreti. Chi cerca di proteggere i ragazzi da droghe,alcol e fumo senza ricorrere alle punizioni destinato a fallire.Le punizioni sono efficaci solo quando vi sia la certezza che i trasgressori verranno scoperti.Chi crede nelle punizioni come strumento educativodeve anche essere pronto a utilizzare mezzi d'indagine inoppugnabili(es.etilometro per chi ubriaco,oppure esame delle urine per chi fa uso di droghe). Esistono castighi che servono a mantenere l'ordine nella vita quotidiana o a crearlo.Questi castighi

possono e devono essere inflitti in modo meccanico.Tuttavia anche essenzialeche i castighi siano applicati senza indugio:i giovani sono confusi e talvolta angosciati quando intercorre troppo tempo tra delitto e castigo. I castighi offrono ai giovani sostegno e orientamento,quando tutti si sforzano di comportarsi in modo giusto.Chi vuole educare in modo retto deve essere pronto a punire,e viceversa pu punire solo chi esercita la virt della giustizia. Le punizioni svolgono un'azione preventiva,ma possono assumere anche una funzione espiatrice. Chi non rispetta le norme di un gruppo ben coeso,viene emarginato dai compagni. Giustizia e pena sono sempre inscindibili.Solo la punizione conferisce alla giustizia un significato fondamentale per la vita dei bambini e adolescenti. Chi vuole educare in modo giusto deve essre pronto a punire:chiunque far tesoro di questa verit offrir guida e sostegno alle nuove generazioni nel cammino verso la libert. 8.LA FAMIGLIA NON E' TUTTO. Oggi in campo pedagogico regna l'individualismo,come del resto nell'intera societ:il crollo della famiglia ne la conseguenza. Indifferenza e qualunquismo improntano lo stile di molti "educatori":la maggior parte di loro sono convinti che andr tutto bene comunque. La societ alla lunga non riuscir pi a sopportare i danni causati da un educazione inadeguata e dal crollo del nucleo famigliare. L'andamento della casa non pu funzionare se non si suddivide il lavoro: necessario che ognuno dia una mano.Esiste un ordine gerarchico e tutti hanno dei doveri.L'affidabilit rafforza la fiducia nel prossimo,perch ognuno pu contare sugli altri. Attualmente non si pu parlare di una vera e propria comunit famigliare:persino i genitori sono spariti dalla vita dei figli mentre zie,zii e nonni vivono di rado nello stesso nucleo. L'educazione in famiglia deve tuttavia perseguire l'obiettivo di rendere i giovani indipendenti il prima possibile e di far loro affrontareil mondo. Istituzioni pedagogiche a tempo pieno sarebbero l'ideale per i bambini che hanno bisogno di comunit ben strutturate per poter crescere con dei coetanei e sottrarsi temporaneamente all'eccesso di cure materne.Il gruppo dei coetanei pu comportare pericoli ma anche nuove opportunit:la magia del gruppo giova alla coeducazione. Una comunit numerosa comporta anche un grosso vantaggio:i singoli possono e devono assumersi delle responsabilit.In questo modo apprendono virt sociali e politiche come il rispetto,la disponibilit e la tolleranza. Oggi pi che mai i giovani patiscono la carenza di una comunit strutturata e nella pubert risentono dell'eccessiva vicinanza dei genitori. Inoltre non dobbiamo pi commettere l'errore di credere che educazione famigliare ed educazione sociale siano in contrasto:nella migliore delle ipotesi l'educazione sociale completa una buona educazione famigliare.Sto parlando di spirito d'iniziativa,coraggio civile,capacit di affrontare i conflitti,comportamento in societ,tolleranza,capacit di stringere amicizie,senso della giustizia e senso civico,ecc.. Bisogna constatare che oggigiorno l'educazione sociale sempre pi spesso debba rimpiazzare la mancanza di un educazione famigliare. 9."L'UOMO E' INTERAMENTE UOMO SOLTANTO QUANDO GIOCA". Il gioco risveglia la creativit,acuisce i sensi e aguzza l'ingegno,forma il carattere ed educa alla responsabilit;insegna ad affrontare vittorie,sconfitte e frustrazioni,e insegna anche che necessario sottostare a un'autorit. Un buon consiglio per i genitori quello di rendere il gioco strumento primario di un educazione consapevole,poich esso deve accompagnare la crescita della persona quando i talenti devono svilupparsi. Il gioco favorisce l'autodisciplina:i bambini devono sottostare alle regole del gioco. Nel XIX secolo e nella prima met del XX secolo l'istruzione e l'educazione avvenivano principalmente in seno alla famiglia,soprattutto attraverso attivit ludiche;oggi il gioco quasi

scomparso dalla vita quotidiana delle famiglie. Le famiglie non sono pi in grado di espletare il loro compito educativo. La televisione infatti ha distrutto il mondo del gioco;la fantasia dei bambini viene dominata dall'immaginario televisivo. Il gioco attiva i sensi ,la mente e le emozioni:quando giocano,i bambini sperimentano la gioia della fatica,mentre la televisione anniente tutte queste esperienze. Secondo Sigmund Freud l'esperienza sportiva insegna a dominare i propri istinti,incoraggia a emergere grazie alla competizione ed educa alla correttezza.Le squadre di hockey,calcio,basket o pallavolo contibuiscono a formare il carattere e rafforzare la personalit. Tutte le attivit ricreative sono adatte a sviluppare i talenti dei giovani,ma alcune di esse hanno dato risultati eccellenti in ambito scolastico e pedagogico:accanto allo sport troviamo il teatro e la musica. Recitare una tecnica ideale per incoraggiare gli adolescenti a trovare se stessi proprio durante la pubert e a essere consapevoli del proprio valore. Purtroppo le scuole che offrono questo tipo di attivit costituiscono l'eccezione,cos ai giovani vengono a mancare il gioco e un modo attivo di comprendere il mondo. La frase di Schiller ,"l'uomo interamente uomo soltanto quando gioca" rappresenta una verit antropologica.E' necessario che il gioco torni a essere strumento pedagogico primario. 10.IL TALENTO DA SOLO NON BASTA. In una societ democratica un uomo si costruisce la propria fortuna solo con il duro lavoro:attraverso la disciplina si sviluppa il talento,qualunque esso sia. Il talento un dono e un impegno. Ogni giovane possiede una predisposizione peculiare,ma perch essa venga alla luce ed egli possa scoprire di possederla deve imparare a credere in se stesso.Una sana autostima fonte di felicit e di energia. L'autostima una pianticella delicata:se non viene inaffiata e curata,pu appassire o addirittura morire.Il compito principale di ogni educatore quello di rafforzare nei giovani la fiducia in se stessi. Il talento da solo non significa niente.Se un giovane non crede nel proprio talento e non disposto a lavorarci sopra come a una statua,esso si atrofizza. Per predisporsi al lavoro,un bambino deve imparare lo spirito di sacrificio:la rinuncia alla libert,al piacere,al riposo,all'ozio,al divertimento il presupposto fondamentale del lavoro. Lo scopo di questo tipo di educazione deve essere un certo grado di assuefazione,che renda il lavoro una seconda natura. Il gioco un mezzo primario per acquisire quel comportamento che sta alla base di ogni lavoro,e che consiste nel saper fare delle rinunce in vista di un obiettivo,dimostrare perseveranza,rendersi utili e qualificarsi. COERENZA E RIGORE,FERMEZZA MA ANCHE UMORISMO. EDUCARE CON SEVERITA' PER INSEGNARE A CRESCERE. "I GIOVANI HANNO DIRITTO ALLA DISCIPLINA". LA VERA AUTORITA' NON INCUTE PAURA,MA ANZI GENERA SICUREZZA.

BERNHARD BUEB(1938) studioso di filosofia e teologia.E' stato preside dell'esclusivo collegio privato tedesco di Salem per trent'anni dal 1974 al 2005.

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