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all’interno
rassegna
cinematografica
film d’essai in Romagna rivista cinematografica romagnola
dal 9 al 22 marzo 9 marzo 2009 - Numero 2
raddoppia
16 pagine
Franco La Polla
il ricordo di un’allieva
Giulia non esce la sera Watchmen
The Wrestler The Reader
recensioni
Il Passatore (1947)
La Romagna alla Brazzi
La poetica del paesaggio
Puccini e la fanciulla
Paolo Benvenuti a Faenza
Giorni di luglio
Il film dei Mandra al San Luigi
réportage
L’Oscar...
...non fa il capolavoro
The Women
Billy Sostiene
Due Partite
esperimenti al femminile
9 marzo 2009 - Numero 2
2
9 marzo 2009 - Numero 2
La Prima di Puccini
PAolo benvenuti al “sarti” di faenza ha presentato il suo film
S
La locandina del film
erata di gala
quella di lunedì
23 febbraio al
Cinema Italia di Faenza: lo
dice la fila alla cassa, e si
spiega con la temperatura
non polare che regna,
diversamente dal solito, nella
grande sala. Cinema gremito,
perfino i posti laterali delle
ultime file. Un’improvvisa
moltiplicazione dei cinefili
faentini? O l’anteprima
regionale dell’ultimo film di
Paolo Benvenuti, presentato
con favore di critiche e
strascico di polemiche legali
all’ultima Mostra del Cinema
di Venezia, che è riuscito ad
attirare pubblico fin dalle
lande più desolate della
bassa padana? Niente di tutto ciò; un’occhiata più Naldini ci dilettano con arie tratte dalla
attenta suggerisce la corretta risposta all’arcano Bohème, tra cui spicca, almeno al nostro orecchio
dilemma: il pubblico è costituito per l’80% da non troppo esperto, “Che gelida manina”:
genitori, amici e parenti dei bambini del coro di esecuzione potente e affascinante, subito
voci bianche che si esibirà prima della proiezione ricoperta di applausi. Si sente però che il pubblico
del film. non è lì per quello. È infatti quando sale sul palco
Pubblico tutt’altro che ideale, mi viene da il coro di voci bianche della scuola Sarti che gli
pensare, e gli esiti mi daranno ragione. astanti rasentano il delirio collettivo e le mura del
Prima del film, però, spazio alla musica: il cinema rischiano di crollare. Lo spettacolo è senza
soprano Monica Delli Carri e il tenore Fabiano dubbio pittoresco: sul palco non si vedono due
Il film vincitore del Sedicicor- Il personaggio avatar del È uscito il numero di marzo
to Film Festival 2008 Toyland Sedicicorto Film Festival della rivista elettronica Rap-
ha vinto l’oscar come miglior 2009 sarà la attrice e balleri- porto confidenziale con la
cortometraggio. na brasiliana Carmen Miran- prima parte di un dossier su
Complimenti alla giuria. da. A 90 anni dalla nascita. Gus Van Sant. Informatevi.
3
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La Prima di Puccini
La Prima di Puccini
In Sala
The Wrestler Watchmen
(2008) 109’ Darren Aronofsky (2009) 163’ Zack Snyder
Questo film è la riprova, se servisse, che per Tratto dall’unico graphic novel ad aver ottenuto il
fare un piccolo capolavoro non è necessa- premio Hugo come romanzo di fantascienza, il film
rio avere a disposizione un budget miliarda- di Snyder ci offre l’immagine di un’America solo ap-
rio e una storia sfavillante di effetti speciali. parentemente alternativa, rivelando la sua natura di
Bastano invece un attore ispiratissimo (un Mi- pellicola profondamente politica. E la figura del supe-
ckey Rourke ingiustamente non premiato reroe ne emerge irrimediabilmente macchiata dalle
con la statuetta affiancato da una Marisa To- peggiori deviazioni della natura umana. La passio-
mei convincente) e una miserabile quotidianità. ne del regista si mostra apertamente nelle scene di
Randy l’Ariete è tanto un vincente sul ring quanto un combattimento, ma anche nei dialoghi quasi perfetta-
perdente nella vita di tutti i giorni. Un giorno si trove- mente corrispondenti a quelli del fumetto di Moore e
rà a dover scegliere tra le due. Gibbons. Ottima colonna sonora e splendidi i lunghi
titoli di testa, che da soli varrebbero il biglietto. En-
tusiasmante.
BBBB Gianluca Rivizzigno BBBBB Chiara Tartagni
Tratto da A voce alta, libro semiautobiografico di Quando gli occhi più tristi del cinema italiano (Goli-
Bernard Schlink, il film si compone di due parti ben no) incontrano il sorriso più tenero e malinconico in
distinte. Nella prima, la più coinvolgente, prevale circolazione (Mastrandrea) non può non scoccare la
l’iniziazione erotica e sentimentale del protagonista, scintilla; può essere un fuoco labile e incerto, desti-
la cui carnalità è esibita ma non volgare. Nella nato a brillare e spegnersi ai bordi di una piscina,
seconda emerge il passato della donna che ha perché Giulia è prigioniera del suo passato e dei suoi
segnato la vita del ragazzo, e con esso gli inevitabili errori prima ancora che delle mura di una prigione,
dilemmi etici. La pellicola, insensatamente accusata e Guido lo è della sua professione di artista; può es-
di revisionismo, ci racconta invece un nuovo aspetto sere soltanto l’occasione perduta di una felicità in-
della “banalità del male”, in cui la vergogna vince travista; ma siamo certi che questa meteora non si
sull’istinto di sopravvivenza. E, merito non da poco, cancellerà facilmente dagli occhi dello spettatore: da
lo fa senza imporci un giudizio. Meritato Oscar a Kate vedere assolutamente, fino all’ultimo titolo di coda.
Winslet, affiancata da un Ralph Fiennes come sempre
sottilissimo.
BBB B Chiara Tartagni BBBBB Alessandro Merci
Fuori Sala
Mister Smith Va A Washington La pazzia di re Giorgio
(1939) 129’ Frank Capra (1995) 107’ Nicholas Hytner
In politica, l’arte del compromesso per eccellenza, è Rigido monarca inglese per oltre quarant’anni, ad un
mai possibile una cosa tanto desueta come l’utopia? certo punto re Giorgio comincia a dare i numeri (tec-
Questo film di Frank Capra, imbevuto dei valori de- nicamente, si ammala di porfiria). Scoppia la battaglia
mocratici e progressisti del New Deal rooseveltiano, tra il liberale e filo-americano principe del Galles (Ru-
vuole dare una risposta affermativa. È l’ottimo e an- pert Everett), che ne vorrebbe prendere il trono, e
cor giovanissimo James Stewart a incarnare la cari- il medico religioso conservatore (Ian Holm) che cer-
ca ideale del giovane capo boy-scout che, arrivato ca di curarlo con la complicità del Governo. Bella e
al Congresso dalla provincia, denuncia la corruzione leggera pellicola inglese ambientata nell’800, tra la
dei propri capipartito. La sua ingenuità lascia presto commedia e lo storico, dove brillano l’interpretazio-
spazio a una gran determinazione di proteggere la ne di Nigel Hawthorne (re Giorgio) e l’accuratezza
“cosa pubblica”, al punto che... Forse, di questi tem- dei costumi (premio Oscar 1995). Visto in poltrona,
pi, non ci fa male ricordarci degli ideali. il mio trono.
È appena scoppiata la guerra del Golfo e Jasira, una Il posto del titolo è quello di lavoro, tanto ambi-
tredicenne araboamericana, esplora la sessualità ri- to oggi come allora. Siamo nel 1961, nell’Italia del
tagliandosi un suo spazio di libertà. «Niente è privato» boom economico, le grandi aziende di Milano sono in
e in effetti tutti i conflitti nel mondo della protagonista espansione. Così un ragazzino di provincia, figlio di
vengono portati all’estremo e all’esterno. La passio- operai, tenta e riesce nel fatidico salto ad impiegato.
ne per la masturbazione, l’attrazione per il porno e E all’esame conosce anche una ragazza molto cari-
per il vicino riservista che la molesta, la madre che na con cui dispiega tutta la propria ingenuità! Ma le
l’abbandona-la vezzeggia-la incolpa come fosse delusioni, nel grigio e triste ambito impiegatizio, sono
una bambola, il padre libanese che la vuole illibata e dietro l’angolo. Il primo e forse miglior film del giova-
doma, ma issa la bandiera americana e porta in casa ne documentarista Ermanno Olmi, girato con attori
bionde vistose. Storia originale, ricca di stimoli, pure semi-sconosciuti ma sinceri, di una freschezza, liricità
troppi per il formato-film: dal libro di Alicia Erian, Alan ed autenticità davvero intense.
Ball (Six Feet Under) avrebbe potuto ricavare una mi-
niserie più compiuta e meno costretta.
BBBBB Cecilia Benzoni BBBBB Fabio Giambi
rassegna Cine
ALLA LUCE DEL SOLE (2004) 89’ Roberto Faenza martedì 10 marzo 21.00 CINEMA EUROPA Faenza
martedì 17 marzo 21.00 CINEMA SARTI Cervia
GRACE IS GONE (2007) 85’ James C. Strouse
L’AMORE GIOVANE (2006) 117’ Ethan Hawke venerdì 20 marzo 21.00 NUOVO CINEMA BAGNACAVALLO
martedì 17 marzo CINESOGNI Ravenna sabato 21 marzo 21.00 NUOVO CINEMA BAGNACAVALLO
APPALOOSA (2008) 114’ Ed Harris LE IENE (1992) 99’ Quentin Tarantino
venerdì 20 marzo SUPERCINEMA Santarcangelo lunedì 9 marzo 22.30 CINEMA SAFFI Forlì
mercoledì 18 marzo 21,15 SNAPORAZ Cattolica
AUSTRALIA (2008) 165’ Baz Luhrmann
lunedì 9 marzo 21.40 CINEMA SARTI D’ESSAI FAENZA IN BRUGES – LA COSCIENZA DELL’ASSASSINO (2008) 107’
Martin McDonagh
L’AVVENTURA (1960) 145’ Michelangelo Antonioni
lunedì 9 marzo 16.30 CINETECA DI RIMINI
martedì 17 marzo 21.30 TEATRO SOCJALE Piangipane
BASHÙ - IL PICCOLO STRANIERO (1989) 120’ Bahram Beizai INSTITUTE BENJAMENTA (1995) 105’ Timothy Quay, Stephen
sabato 14 marzo 15.30 INSIEME IN AZIONE CINEFORUM Quay
domenica 22 marzo 21.30 SCAGLIE Faenza
COME DIO COMANDA (2008) 103’ Gabriele Salvatores
venerdì 13 marzo 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo LOLITA (1962) 152’ Stanley Kubrick
lunedì 9 marzo 21.00 CINETECA DI RIMINI
CONTROL (2007) 119’ Anton Corbijn
giovedì 12 marzo 21.30 NOTORIUS Rimini UN MATRIMONIO ALL’INGLESE (2008) 96’ Stephan Elliott
martedì 17 marzo 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo
IL DIARIO DI UN CURATO DI CAMPAGNA (1951) 95’ Robert mercoledì 18 marzo 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo
Bresson
giovedì 12 marzo 21.00 SPIRITUALMENTE REALE L’OSPITE INATTESO (2007) 103’ Thomas Mc Carthy
martedì 10 marzo 21.30 TEATRO SOCJALE Paingipane
IL DOTTOR STRANAMORE, OVVERO: COME IMPARAI A NON giovedì 12 marzo 21.00 LUGOCINEMA
PREOCCUPARMI E AD AMARE LA BOMBA (1964) 93’ Stanley venerdì 20 marzo 20.45 CINERCIRCOLO CAPPUCCINI Imola
Kubrick sabato 21 marzo 20.45 CINERCIRCOLO CAPPUCCINI Imola
lunedì 16 marzo 21.00 CINETECA DI RIMINI
MAR NERO (2008) 95’ Federico Bondi
IL DUBBIO (2008) 104’ John Patrick Shanley martedì 10 marzo 21.00 CINETECA DI RIMINI
giovedì 12 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
lunedì 16 marzo 21.15 CINEFORUM RICCIONESE MEDLEY - BRANDELLI DI SCUOLA (2000) 75’ Gionata
martedì 17 marzo 21.15 CINEFORUM RICCIONESE Zarantonello
giovedì 12 marzo 21.00 LA PALAZZINA Imola
ELECTION (1999) 102’ Alexander Payne
domenica 22 marzo 16.00 CINEFORUM PD VILLE UNITE MEDUSE (2007) 78’ Shira Geffen, Etgar Keret
venerdì 13 marzo 21.00 NUOVO CINEMA BAGNACAVALLO
LA DUCHESSA (2008) 110’ Saul Dibb
sabato 14 marzo 21.00 NUOVO CINEMA BAGNACAVALLO
martedì 10 marzo ore 21 CINEMA VERDI Forlimpopoli
martedì 10 marzo ore 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo PA-RA-DA (2008) 100’ Marco Pontecorvo
mercoledì 11 marzo ore 21 CINEMA VERDI Forlimpopoli mercoledì 18 marzo 21.15 CINEMA JOLLY Castel San Pietro
mercoledì 11 marzo ore 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo
PARADISO + INFERNO (2006) 108’ Neil Armfield
LA FELICITÀ PORTA FORTUNA (2008) 118’ Mike Leigh domenica 15 marzo 16.00 CINEFORUM PD VILLE UNITE
martedì 10 marzo 21,15 CINEMA ASTRA Misano Adriatico
giovedì 19 marzo 21.30 NOTORIUS Rimini PORTE APERTE (1989) 108’ Gianni Amelio
martedì 17 marzo 17.00 CINEMA SAN BIAGIO Cesena
IL GIARDINO DEI LIMONI (2008) 106’ Eran Riklis
giovedì 12 marzo 21,00 METROFESTIVAL Gambettola IL PRIMO RESPIRO (2007) 99’ Gilles de Maistre
venerdì 13 marzo 21,00 METROFESTIVAL Gambettola martedì 17 marzo 21.00 CINETECA DI RIMINI
GONE BABY GONE (2007) 114’ Ben Affleck LA PROMESSA DELL’ASSASSINO (2007) 100’ David Cronenberg
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IL RABDOMANTE (2007) 85’ Fabrizio Cattani CINECLUB CLOSE-UP €5 abbonamento rassegna Cinema
venerdì 13 marzo 21.00 CINECLUB CLOSE UP Bellaria Astra viale Paolo Guidi 77/3 Bellaria
IL RAGGIO VERDE (1986) 98’ Eric Rohmer CINEFORUM RICCIONESE €5 Planet Cinema (sala 6) viale Virgilio
19 Riccione
venerdì 13 marzo 21.00 NUOVO CINEMA BINARIO Cotignola
CINEMA ASTRA €5 via D’Annunzio 20 Misano Adriatico
RIPRENDIMI (2008) 93’ Anna Negri CINEMA DON FIORENTINI €4,50 viale Marconi 31 Imola
lunedì 9 marzo 21.00 CINEMA SAN BIAGIO Cesena CINEMA EUROPA €4,50 via S. Antonino 4 Faenza
martedì 10 marzo 21.00 CINEMA SARTI Cervia
CINEMA JOLLY €4 via Matteotti 99 Castel San Pietro Terme
ROCCO E I SUOI FRATELLI (1960) 177’ Luchino Visconti CINEMA SAFFI €5 (intera serata) via dell’Appennino 480 Forlì
lunedì 16 marzo 16.30 CINETECA DI RIMINI CINEMA SAN BIAGIO €3 (ingresso libero il martedì
pomeriggio) via Aldini 22 Cesena
SANGUE E ARENA (1922) 108’ Fred Niblo
lunedì 9 marzo 20.30 CINEMA SAFFI Forlì CINEMA SARTI €3,50 via XX settembre 98/a Cervia
mercoledì 11 marzo 21,15 SNAPORAZ Cattolica SARTI D’ESSAI ingresso libero Cinema Sarti via Scaletta 10
Faenza
SE MI LASCI TI CANCELLO (2004) 108’ Michel Gondry CINEMA VERDI €5 Piazza A. Fratti Forlimpopoli
martedì 10 marzo 21.00 CINESOGNI Ravenna
CINEFORUM PD VILLE UNITE ingresso libero Sala della
SI PUÒ FARE (2008) 111’ Giulio Manfredonia Delegazione via Pistocchi 41 San Pietro in Vincoli (RA)
lunedì 16 marzo 21.00 CINEMA SAN BIAGIO Cesena CINESOGNI €3 Cinemacity (sala 12) via Bini 7 Ravenna
CINETECA DI RIMINI €4 lunedì 21.00, gratis 16.30 e
TEKKONKINKREET – SOLI CONTRO TUTTI (2006) 111’ Michael martedì via Gambalunga 27 Rimini
Arias
INSIEME IN AZIONE CINEFORUM ingresso libero piazzale
domenica 15 marzo 21.30 SCAGLIE Faenza Foro Boario 7 Forlì
TI AMERÒ SEMPRE (2008) 115’ Philippe Claudel LA PALAZZINA ingresso libero Via Quaini 14 Imola
lunedì 9 marzo 21.15 CINEFORUM RICCIONESE LUGOCINEMA €5 Cinema Giardino viale Orsini 19 Lugo
lunedì 9 marzo 21.00 CINEMA DON FIORENTINI Imola METROFESTIVAL €7 abbonamento rassegna Cinema
martedì 10 marzo 21.15 CINEFORUM RICCIONESE Metropol Corso Mazzini 51 Gambettola
TONY MANERO (2008) 98’ Pablo Larrain NOTORIUS €5,50 Cinema Tiberio viale Tiberio 59 Rimini
mercoledì 11 marzo 21.15 CINEMA JOLLY Castel San Pietro Terme NUOVO CINEMA €3,50 Ex convento San Francesco via Cadorna
lunedì 16 marzo 20.45-22.30 CINEMA SAFFI Forlì 14 Bagnacavallo
NUOVO CINEMA BINARIO ingresso con tessera PRIMOLA
VALZER CON BASHIR (2008) 90’ Ari Folman (€15) Teatro Binario c\o Stazione Ferroviaria di Cotignola
giovedì 19 marzo 21.00 LUGOCINEMA
SCAGLIE €5 tessera mensile ClanDestino viale Baccarini 21
IL VENTO FA IL SUO GIRO (2005) 110’ Giorgio Diritti Faenza
venerdì 20 marzo 21,00 CINECLUB CLOSE UP Bellaria SNAPORAZ €5 Piazza Mercato 15 Cattolica
SPIRITUALMENTE REALE ingresso libero Cinema Italia via
VICKY CRISTINA BARCELONA (2008) 96’ Woody Allen Cavina 9 Faenza
venerdì 13 marzo 20,45 CINERCIRCOLO CAPPUCCINI Imola
SUPERCINEMA €5 Piazza Marconi 1 Santarcangelo di Romagna
sabato 14 marzo 20,45 CINERCIRCOLO CAPPUCCINI Imola
martedì 17 marzo 21,15 CINEMA ASTRA Misano Adriatico TEATRO SOCJALE €5 (€10 con vino e cappelletti) via
Piangipane 153 Piangipane
VUOTI A RENDERE (2007) 100’ Jan Sverak
lunedì 16 marzo 21.00 CINEMA DON FIORENTINI Imola
martedì 17 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
giovedì 19 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
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Altre immagini
Art déco
This station is non operational Arte in Italia 1919-1939
Cd (2005) edizioni Fearless Records, €16,80 Rovigo, Palazzo Rove-
http://www.myspace.com/atdi rella, fino al 28 giugno
Oggi che vanno di moda i gruppi musicali emo (ragazzini sui vent’anni con piercing, http://www.studio-
tatuaggi e vestiti firmati come Lost e Avril Lavigne) sarebbe bello riscoprire le origini esseci.net/mostra.
di tale “corrente rock”, nata sotto idee completamente opposte. Una delle prime php?IDmostra=434
band emo sono gli ATDI: due messicani, un cubano, un cileno e un libanese (!) Art déco: subito la mente
ritrovatisi in Texas per suonare del punk rock pesante e melodico influenzato da Pink corre ai mobili, ai piatti,
Floyd, King Crimson e Smiths (bell’intruglio interculturale inframusicale). Scioltisi nel ai vasi e a tutto l’appa-
2000 all’apice del successo, ce li ricorda l’etichetta “Fearless Records” con questo rato delle arti decorative;
doppio cd. eppure non è stata solo
questo l’art déco, e ce lo
BBBBB Francesco Garoia ricorda la bella mostra di
RATMAN Rovigo, che per la prima
Fumetto, bimestrale, Panini Comics volta indaga le manifesta-
http://www.imd.it/rat-man/ zioni di questo stile nella
L’ultimo grande fumetto italiano ha raggiunto la settantesima uscita. La parodia di pittura e nella scultura
Batman con protagonista una scimmiomorfa con la maschera da topo è riuscita a italiana, tra gli ultimi ba-
incastonarsi nella carne del nostro quotidiano raccontandoci a modo suo il nostro gliori della grande stagio-
mondo di sogni impossibili, di richiami dall’infanzia e, parodie a parte, traccia un ori- ne liberty e l’esplodere
ginale percorso di crescita che racconta anche cose serie. L’albo doppio con la pa- dell’avanguardia futuri-
rodia di Rambo appena conclusa è uno dei momenti migliori e per i richiami all’opera sta.
e a un antimilitarismo senza retorica. Lettura consigliata davvero a tutti. Un viaggio tra nomi noti
(Casorati, Sironi, Cava-
glieri) e non, ricco di sor-
BBBB Ilario Gradassi
prese e di scoperte, che
Il Vangelo Secondo Biff non potrà non affascina-
Libro (2008) edizioni Elliot, €18,50 re anche il visitatore più
http://www.chrismoore.com/lamb.html esperto, e che ha il me-
Il migliore amico di Cristo, compagno di scalpello e di cammello, aspirante scemo rito indubbio di ricordare
del villaggio ed esploratore di bordelli scrive il suo vangelo. Levi detto Biff accom- alla critica diversi artisti
pagna il Nazareno in un viaggio lungo diciassette anni alla ricerca di se stesso. Una ingiustamente dimentica-
storia surreale e comica che parte da un alto interrogativo: il messia in quanto tale ti: tra tutti Cancelli e Ge-
può fare sesso? Rivale in amore, barzellettiere volgare, sparaboiate a fin di bene, renzani.
spalla e anima gemella (cattiva) di Cristo: Christopher Moore ci racconta la storia di
quell’amico grezzo, ma tanto umano di cui Gesù non avrebbe potuto fare a meno.
Cecilia Benzoni
BBB B
BBBB Alessandro Merci
N
on voglio ricordarlo come quel grande «Professore, spengo la luce se crede»; lui guarda
studioso di cinema, quella personalità me, sorride, guarda la finestra e «no grazie,
carismatica, quel critico autorevole che bisognerebbe se mai spegnere il sole». Cos’era
certamente era; per me era La Polla, Franco La Polla, con la sua parlata che pareva a
semplicemente; secondo piano, terzo ufficio a volte monotono, e invece era sempre profonda,
sinistra del Dipartimento di Lingue in via Cartoleria. accattivante e ben studiata, con le vocali allungate
La prima occasione di incontrarlo fu al mio terzo quando voleva sottolineare qualcosa di importante.
anno di Università, quando ero già un’aspirante
All’esame mi contestò, o meglio «non era molto
americanista col pallino per i nuovi media; il corso si
intitolava “Snatching the bodies, trekking the stars: Franco La Polla
la fantascienza americana dagli anni cinquanta ad
oggi”, e quel semestre è ancora tra i migliori ricordi
che ho della mia carriera di studente; da qualche
parte conservo ancora il monocromo dalla copertina
viola con tutti gli appunti. Arrivavamo trafelati alle
due del pomeriggio, con il panino o la pizza ancora
in bocca (ma lui, con gran classe, citò una volta la
parmigiana di melanzane) e ci godevamo due ore
di critica (letteraria o cinematografica che fosse)
seria. Perché così era Franco La Polla: serio; non
serioso, pedante o accademico, ma coinvolgente
e capace di argomentare e documentare le teorie
che proponeva. Non cominciava mai un discorso
con “bene” o “buongiorno”, ma riattaccava là
dove aveva lasciato il giorno o la settimana prima,
come se stesse riprendendo dopo una pausa
caffè. E nonostante questa sua grande serietà
professionale, non posso non ricordare i suoi
mezzi sorrisi, con due dita appoggiate alla tempia,
mentre ascoltava le domande o l’esposizione di
qualche studente o quel suo umorismo a volte
“british”, a volte macabro, a volte persino da teatro
dell’assurdo. Una volta, a lezione, era infastidito
da un riflesso e io, vicina all’interruttore, proposi:
d’accordo», che tutti i robot fossero buoni per e segnato dalla malattia, conservava ancora la
definizione, per via dell’influenza delle tre leggi stessa signorilità, la stessa dignitosa compostezza,
di Asimov, «pensi a Terminator». Poi, però, lo stesso elegante cappello a tese larghe, da quel
sfogliando la seconda edizione di Foto di gruppo gran signore che era, e che per questo da tutti
con astronave, al capitolo sul tenente comandante era stimato. Per questo non mi ha stupito martedì
Data, mi sembrò di ritrovare qualcosa delle mie scorso alla commemorazione ufficiale, davanti alla
elucubrazioni, ovviamente rielaborate con il suo bara coperta da fiori bianchi, dalla toga d’ordinanza
stile informale ma elegante. C’era nell’introduzione e da un modellino dell’Enterprise, vedere una
un generico ringraziamento agli studenti del corso così varia umanità, e nessuno che fosse lì per
che avevano contribuito con le loro idee, e tanto circostanza: dai miei vecchi prof dell’Università,
mi bastò. Quando fu l’ora di chiedere la tesi, gli agli studenti del DAMS col capello lungo e il
presentai alcuni progetti offrendogli di scegliere piercing, a direttori di Dipartimento ed ex Rettori
quello che preferiva: lui li guarda, pensa un po’, con l’impermeabile e la ventiquattrore. E accanto
fa uno dei suoi “mmmh” a labbra in fuori e poi si a questi, alcune delle personalità di spicco del
lancia a commentare che «sì, Asimov era una scelta
panorama culturale italiano, come Roberto Benigni
molto tradizionale e c’erano altre tesi così, invece
e Alessandro Bergonzoni; non a caso, gente nemica
il progetto su Northern Exposure lo interessava,
degli accademismi più beceri, ma non per questo
anche perché, tra l’atro ne aveva parlato proprio la
improvvisati o superficiali, proprio come era il mio
settimana prima il professor Moses al convegno sulle
relatore.
nuove poetiche di Hollywood....». Quel pomeriggio, il
Vorrei sospendere ancora una volta la mia
mio nome finì appuntato in fondo a una lista con lo
stesso pennarello blu a punta grossa con cui firmava incredulità: davvero non ci sarà più una nuova
i libretti con la sua calligrafia lunga e distesa; e così, edizione di Foto di gruppo…?; davvero non
da “La Polla” diventò ancora più semplicemente “il compariranno più recensioni saggi articoli, dove FLP
mio relatore”, e nacque il progetto di tesi su Un bacchetta Spielberg e Jim Carrey? Non ci saranno
medico tra gli orsi che, per inciso, sta per compiere più retrospettive e convegni in collaborazione con
dieci anni. la Cineteca? No, non potremo più frequentare
Da allora l’ho incontrato poche volte: una fu alla corsi d’esame dal caratteristico titolo criptico, il
giornata introduttiva del corso di “Traduzione cappello nero a tese larghe non attraverserà più
multimediale per il cinema e la televisione” alla via Indipendenza; a me, ex studentella ventenne di
SSLiMIT di Forlì, dove non ci risparmiò il suo amato letteratura angloamericana, resta solo la grande
willing suspension of disbelief per spiegarci, come eredità culturale che Franco La Polla è stato capace
si fa con i bambini, che il rumore dei passi di tip-tap di lasciare, alla mia mente e al mio cuore. Long life
nei balletti di Fred Astaire era finto! Poi, di recente, and prosperity, professore; ora sei là dove nessun
sotto i portici in centro e in autobus a Bologna, dove uomo è mai giunto prima.
nonostante le mani che tremavano e il volto smagrito Elisa Zanetti
Giorni di Luglio
Cose che (non) accadono
N
Il film è stato presentato il 23 febbraio scorso al San Luigi di Forlì
Giorni di Luglio
messaggio personale, a interpretare i simboli. del gruppo Mandra appaia fresca e convincente.
È bizzarro, racconta una cosa che non acca-
de, ma accade invece che questa prima opera BBBBB Luigi Palmirotta
M
olti di noi frequentano nutrita negli anni da modelli con il suo contributo ha dato
il cosiddetto cinema narrativi ripetitivi, in cui il bene è il consistenza visiva a quel sistema
d’epoca a causa di una bene, e il male, lombrosianamente, di valori e luoghi comuni, nella loro
sorta di perversione c’è ma si vede prima. forma più maschilista e becera, a
di natura, che ci costringe a Duilio Coletti è un regista attivo fondazione delle magnifiche sorti
credere che nell’archeologia dagli anni trenta agli anni settanta cinematografiche e televisive di
dell’immaginario cinematografico del novecento, dirige film di questa nostra nobile nazione. Ha
siano da indagare le ragioni del impianto bozzettistico e attraversa diretto, tra gli altri, uno dei film che
declino della cultura occidentale, e differenti generi cinematografici; costituisce il contesto iconografico
il termine di partenza per una sua tra i suoi più famosi Il lupo della e l’immaginario visivo popolare del
redenzione. Più probabilmente è Sila (1949), Miss Italia (1950), mito del Passatore: Il passatore
un modo per avere scuse coerenti Wanda la peccatrice (1952). (1949). Se il cinema di Duilio
a concedersi di vedere un certo Regista della levatura dei Coletti non evidenzia in nessuna
cinema conciliante, che si accordi Matarazzo e dei Righelli, di cui forma una ricerca e un confronto
con la propria indole infantile, è aiuto agli inizi della carriera, con la realtà rappresentata in
senso critico e dialettico (fatto che caso è la pianura semi lagunare espressivo e bellone, piatto
ci induce quasi subito a rinunciare della bassa romagna, fatta di luoghi come un lago svizzero, e
a cercare una strada qualunque metafisici e solitari, sembianza sorprendentemente inutile, e
per una sua riabilitazione), ci dello sconfinamento simbolico perde, anche in questo caso, ogni
interessa soffermarci e insistere tra il reale e l’immaginario della sembianza femminile. Il passo
sulla scandalosa inattendibilità e condizione umana. Preso atto è breve e terribile, anche se
il contrasto tra la messa in scena anche dell’impossibilità che non diretto, verso il baratro del
paesaggistica del film e i luoghi Duilio Coletti sia in qualche gallismo da riviera. Accade così che
della vita reale di Stefano Pelloni, forma felliniano, zavattiniano, una delle rare rappresentazioni
in arte il Passatore. antonioniano, zurliniano ante cinematografiche del maggior
All’inizio del film un cartello litteram, banalizzando, rivedendo mito della tradizione e della
stradale indica il confine tra le il film ci si continua a stupire che il cultura popolare romagnola,
Romagne e le Marche, e questo Passatore viva in montagna e non seppur falso e mistificato, offra
è quanto viene concesso alla in pianura. una raffigurazione paesaggistica
geografia reale della vicenda Il cinema popolare, anti completamente inosservata
storica. Per il resto Stefano Pelloni neorealista, degli anni quaranta e ridondante come la narice
vive e si muove all’interno di un dimostra certo poco interesse fremente di Rossano Brazzi.
generico paesaggio di montagna, alla documentazione e alla Ninchi, Cortese e Brazzi nel Passatore di Coletti
con piccoli centri arrampicati sui restituzione, se non realistica
crinali, boschi primitivi, ruscelli, almeno credibile della
luoghi ameni e indefiniti. Il vicenda storica, ma in questo
paesaggio è costruito attraverso caso così poca indulgenza
una organizzazione caotica della nei confronti delle possibilità
visione, da punti panoramici come espressive del paesaggio
bivi, ruscelli, querce in mezzo al rappresentato deve essere
bosco, viuzze lastricate di pietre; razionalizzata: è il paesaggio
creando percorsi asfittici di cui ad assumere per difetto le
non si da mai il punto di arrivo e caratteristiche dell’identità
di partenza, dove non è possibile del rappresentato, secondo il
percepire il senso della distanza, principio per cui «ogni visivo
riconoscere alcun confine e la linea è ricavato dal tangibile».
dell’orizzonte. Preso atto del fatto La Romagna di Duilio Coletti
che in un film di ambientazione assume pericolosamente
storico favolistica non si trovi le sembianze di un
nessuna concessione alla poetica Rossano Brazzi (interprete
del paesaggio reale, che in questo protagonista) forzatamente