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RNFF RECENSIONI
ALIEN TRESPASS / STOIC / BASTARDI SENZA GLORIA /
THE DESCENT 2 / COFFIN ROCK / WHITEOUT / IL NASTRO
LIFE AND DEATH OF A PORNO BIANCO / PARNASSUS -
GANG / THE HUMAN CENTIPEDE L’UOMO CHE VOLEVA
INGANNARE IL DIAVOLO
Billy
DOMANI ACCADRA’
RETROPOLIS BELLOCCHIO A CESENA,
GRANDI GUERRE / LA GUERRA FAENZA, FORLI’, FORLIMPOPOLI
LAMPO DEI FRATELLI MARX /
IL MASSACRO DI FORT
APACHE / IL RUGGITO DEL INCHIESTA
TOPO / VALIANT BUKOWSKI CONTRO HOLLYWOOD
riguardatelo Réportage
il giorno dell’indiano Villanova in Corto
Billy
billy.rivistacinematografica@gmail.com
9 novembre 2009 blogspot
Numero 16 myspace
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http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it Chiara Tartagni.
alien trespass
90’ 2009 R.W. Goodwin
Fine anni ’50: un’astronave
ecc. Cosa aggiunge allora
aliena precipita sulle montagne
Alien Trespass al filone che
nei pressi di una ridente
tanto pedissequamente e
cittadina americana. Ne fugge
amorevolmente omaggia?
un cetriolone monocolo capace
Tanto citazionismo e un po’
di rendersi invisibile che inizia
di humou r odierno, che però
a divorare i locali, lasciando a
non basta a farlo brillare di
testimonianza di ogni spuntino
luce propria: al contrario di
solo una pozza composta dai
Mars Attacks!, questo film
liquidi della vittima. Gli danno la
diverte, ma non si innalza
caccia un ranger intergalattico
al di sopra dell’archetipo.
impossessatosi del corpo dello
Merita comunque una visione,
scienziato del luogo e alcuni
se non altro per queste tre
giovani visti con sospetto dalla
ragioni: Eric McCormack (Will
polizia.
in Will & Grace, magistrale
Gli ingredienti del più classico
nel ruolo dell’extraterrestre
prodotto fantascientifico da
Urp), il mostro, e la bellissima
drive in ci sono tutti: il disco
sequenza nel cinema che
volante, l’alieno verde, il body
omaggia il celebre The Blob –
snatching (furto di corpo altrui,
Fluido Mortale.
tipico espediente adottato
da ogni extraterrestre che si
Matteo
rispetti), la gioventù positiva,
‘Lier’ Lelli
stoic
stoic
rimangiando il vomito
coffin rock
Un’edizione terribile e coraggiosa quella Schaap è una buona fusione tra un horror
del Nightmare Festival di Ravenna che (un tipo vuole suicidarsi, si mette d’accordo
davanti ai tagli improvvisi ha preferito, come con altri che vogliono fare la sua stessa fine;
enunciato in apertura di catalogo, accettare ma sul punto di compiere il gesto scopre
di mostrarsi menomato per comunque di essere finito nelle mani di un gruppo di
offrire nuove visioni. E così dopo tre giorni sadici torturatori), una classica commedia
francamente deludenti e un White lighting sentimentale, con anche una simil Jennifer
che non convince i puristi dell’ horror e che Garner, e un film tributo di Star Trek alla
si fa ricordare solo per la fotografia sfocata Galaxy Quest. Il risultato è estremamente
( ) viene presentato come gratificante ( ). E ce lo fa
grande scoperta Life and Death of a Porno preferire al vincitore del RNFF ’09 The Human
Gang, film serbo in cui un giovane regista Centipede, impeccabile opera dell’olandese
cerca la libertà di espressione prima nel porno Tom Six che merità tutti i complimenti trovati
poi nel teatro porno (c’è una sottile differenza) in giro per la rete anche se pecca un po’ di
raccattando una congérie di sfortunati e infine staticità dovuta probabilmente alla scarsità
cadendo nello snuff movie a sfondo guerresco. di budget ( ): uno scienziato
Infine redenzione e suicidio. Con quel tocco di pazzo costruisce utilizzando due turiste
tamarragine balcanica, anzi più di un tocco, che americane e uno giapponese un millepiedi
puòfarimbambolaremachelasciafrancamente umano da usare come animale domestico .
senza appigli ( ). Anche se porta L’aria che tira è che i soldi per la prossima
a casa la menzione speciale della giuria. edizione non ci siano. Che il RNFF sia morto,
Meglio il sabato? Decisamente sì. Must almeno in questa formula. Aspettiamo quindi
Love Death dell’esordiente tedesco Andrea l’edizione zombie.
l’ora di religione
festa per
bellochio
70
Lunedì9novembreMarcoBellocchio
compie 70 anni. Con perfetta scelta
di tempo la FICE (Federazione
Italiana Cinema d’Essai) dell’Emilia-
Romagna in collaborazione con la
sezione Emilia-Romagna – Marche
del Sindacato Nazionale dei Critici
Cinematografici promuove in nove
cinema d’essai della regione la L’ora di religione (102’ L’uomo dal fiore in bocca
rassegna Immagini del potere. Il 2002) (36’ 1992)
cinema di Marco Bellocchio, con 19 novembre 10 dicembre
la proiezione pressoché dell’intera Sbatti il mostro in prima La balia (106’ 1999)
produzione del regista piacentino. pagina (93’ 1972) Sorelle (70’ 2006)
Quattro le sale romagnole 26 novembre Inizio proiezioni alle ore
coinvolte. Ecco il programma Marcia trionfale (125’ 20.30.
particolareggiato. 1976) Presentazione dei film
3 dicembre del regista Alessandro
CINEMA SAN BIAGIO – CESENA La balia (106’ 1999) Quadretti.
2 novembre 10 dicembre Ingresso 5€.
I pugni in tasca (107’ 1965) Il regista di matrimoni
Abbasso lo zio (15’ 1961) (107’ 2006) CINEMA VERDI –
9 novembre 17 dicembre FORLIMPOPOLI
Nel nome del padre (109’ 1972) Inizio proiezioni alle 6 novembre
Il popolo calabrese ha rialzato la ore 21.15. La condanna (90’ 1990)
testa (60’ 1969) Presentazione dei 20 novembre
16 novembre film del critico Andrea Sorelle (70’ 2006)
Il gabbiano (132’ 1977) Bruni. Inizio proiezioni ore
L’uomo dal fiore in bocca (36’ 1992) Ingresso libero il 12 21.00.
23 novembre novembre. Le altre Ingresso libero.
Il diavolo in corpo (110’ 1986) sere ingresso 5€, Le proiezioni
Vacanze in Val Trebbia (55’ 1980) ridotto 4 € continueranno nel
30 novembre mese di dicembre con
L’ora di religione (102’ 2002) CINEMA SAFFI – programma ancora da
Sorelle (70’ 2006) FORLI’ definire.
1 dicembre 26 novembre
Vincere (128’ 2009) Abbasso lo zio (15’ Presso le casse dei
Inizio proiezioni alle ore 21.00 1961) cinema sarà possibile
tranne il 1 dicembre alle 17.00. Il popolo calabrese ha acquistare il volume
Il primo dicembre film preceduto rialzato la testa (60’ Immagini del potere.
da incontro con Marco Bellocchio. 1969) Il cinema di Marco
Ingresso libero. Matti da slegare (108’ Bellocchio edito da Le
1975) Mani e curato da Luisa
CINEMA SARTI – FAENZA 3 dicembre Ceretto e Gianfranco
12 novembre La condanna (90’ 1990) Casadio.
whiteout
128’ 2009 Dominic Sena
il nastro bianco
144’ 2009 Michael Haneke
12 26 Ottobre 2009
9 novembre 2009 - - Numero
Numero15
16 billy
billy
billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 13
9 - 25 novembre 2009
rassegne
in
romagna
CINECIRCOLO CAPPUCCINI via Villa Clelia 12 Imola 4,50 € Tessera obbligatoria 2 € CINE-
CLUB forCINE Moquette bookshopbar via dall’Aste 17 Forlì Tessera obbligatoria 5 € CINECLUB
NOTORIUS Cinema Tiberio, viale Tiberio 59 Rimini 5,50 € Ridotti 4,50 € CINECLUB SCAGLIE
Bar Clandestino viale Baccarini 21 Faenza tessera obbligatoria 8€ CINEFORUM GIAPPONESE via
Oberdan 2 Forlì abbonamento obbligatorio € 20, gratuito per studenti CINESOGNI Cinemacity
sala 12 via Bini 7 Ravenna 3 € CINEMA TEATRO VERDI piazza Fratti 4 Forlimpopoli 5 € Ridotto 3 €
CINEMA TEATRO VICTOR via San Vittore 1680 San Vittore di Cesena 3,50 € FASCISMO E AN-
TIFASCISMO sala Forum della Seconda Circoscrizione via Enrico Berlinguer 4, Ravenna Ingresso
libero IMMAGINI DEL POTERE Cinema Sarti via Scaletta 10 Faenza (RA) 12/11 ingresso libero,
19/11 intero 5€ Ridotti 4€ LUGOCINEMA Cinema Giardino viale Orsini 19 Lugo 5 € LUNEDì CULT MO-
VIE Cinema Italia via Cavina 9, Faenza 6,50 € Tessera web 5,50 € LUNEDì D’AUTORE Cinema Eliseo
viale Carducci 7 Cesena 5 € LUNEDì MAI VISTI Cinema Saffi viale dell’Appennino 480, San Martino
in Strada 5 € METROFESTIVAL Multisala Abbondanza, sala Metropol Gambettola inizio proiezioni
ore 21 3,50 € Ridotto 2,50 € Abbonamento sette film 7 € NUOVO CINEMA BAGNACAVALLO Ex
convento di San Francesco via Cadorna 14 Bagnacavallo 4,50€ ridotto 3,50€ OCCHI SUL CINEMA
martedì Cinema Nuovo piazza MTini 7 Dogana (RSM) mercoledì Cinema Turismo via Capannaccia 2
San Marino 5 € Ridotto 4 € RICCIONE PER LA CULTURA-CINEMA via Virgilio 19 Riccione 6 €
Ridotto 5 € RIMINI AL CINEMA Cineteca di Rimini via Gambalunga 27 lunedì sera 4€ ridotto 3€ ingresso
libero negli altri appuntamenti SAN BIAGIO CESENA sala rossa via Aldini 24 Cesena ingresso libero
SUPERCINEMA SANTARCANGELO piazza Marconi 1 Santarcangelo di Romagna 5€ TEATRO SO-
CJALE PIANGIPANE via Piangipane 153 Piangipane 10 € (compresi cappelletti e bicchiere di vino)
martedì 17 novembre
martedì 17 novembre
mercoledì 18 novembre
Rimini al cinema 21.00
Occhi sul cinema 21.00
martedì 17 novembre teza 130’ 2009 Halle Gerima Cinema Teatro Verdi
21.00 baaria 150’ 2009 Giuseppe Tornatore Cinema Teatro Victor 21.00 veronika voss
105’ 1981 Rainer Werner Fassbinder Rimini al cinema 21.00 vuoti a rendere 100’ 2008 Jan
Sverak Occhi sul cinema 21.00 tris di donne e abiti nuziali 98’ 2009 Vincenzo Terrac-
ciano Riccione per il cinema-cultura 21.15 the informant 108’ 2009 Steven Soderbergh
SuperCinema Santarcangelo 21.15 i love radio rock 129’ 2009 Richard Curtis Teatro
Socjale Piangipane 21.30
L’immaginario del Dottor Parnassus, non sono forse spie figurative dei
che i titolisti italiani inspiegabilmente rispettivi destini? È notevole che,
sopprimono, è certamente quello mentre narra per immagini la propria
di Terry Gilliam. Nato come storia, il millenario dottore raffiguri il
disegnatore e animatore (sue le Diavolo a capo di un grigio drappello
immaginifiche impalcature grafiche di clericali medievali e se stesso
che sorreggono i film dei Monty come Messia su di un barocco carro
Python), continua a sorprendere dionisiaco, alla testa di un gioioso
per la notevole cultura figurativa corteo. Intrigante riferimento
dispiegata fin dai tempi di Brazil. che si esplicita nella ripresa della
Nel narrarci la sfida fra l’immortale Trasfigurazione di Cristo di Raffaello,
Dottor Parnassus (splendido proprio sul carro di Parnassus. Il
Christopher Plummer) e il Diavolo potere dell’immaginazione, sembra
in persona (chi se non Tom Waits?), ammonirci Gilliam con gli spettacolari
Gilliam ci pone davanti all’eterna e fin troppo descrittivi viaggi nella
lotta fra Luce e Oscurità, guidandoci mente di Parnassus, è l’unica via
con la forza del colore attraverso le di salvezza in un mondo dominato
anime dei protagonisti. È casuale dalla paura e dai dogmi. Davvero
che l’ambiguo Tony, che cambia ottimo il cast, che riesce nell’impresa
volto a seconda degli immaginari in di colmare il vuoto lasciato da Heath
cui si immerge, riveli infine la propria Ledger. Un’opera affascinante, anche
intima corruzione con un abito nero? se vagamente incompiuta.
E le cangianti vesti di Parnassus, o le
fulve chiome della figlia Valentina, Chiara Tartagni
ritorno al futuro
a cura di ilario gradassi
i roditori venuti
dalle stelle
il loro cibo sei tu
novecento
lost in translation
a cura di Marco bacchi
fassbinder #2
a cura di matteo lolletti
billy
billy 9
9 novembre
novembre 2009
2009 -- Numero
Numero 16
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indagine
hollywood sfida
charles bukowski
a cura di marco berardi
È pacifico che la letteratura protagonista nella sua vita avversa e ingiusta, e matura
sia una delle massime muse ordinaria, o meglio nella il suo stoico senso critico,
ispiratrici per la settima pazzia che ordinariamente archiviando con una risata
arte. Ma se parliamo si presenta. Nel libro anche colpi tremendi in ambito
di Charles Bukowski, Bukowski non solo lavorativo o personale. I toni
dimentichiamoci schemi e racconta se stesso, ma spensierati dell’inizio e della
metodi standard. Barfly ne ci parla in virtù della sua fine del romanzo, fanno da
è la prova paradigmatica. esperienza della caotica parentesi a una investigazione
Questo film datato Los Angeles e del fare della realtà che, per mezzo di
1987, diretto da Barbet cinema: l’ingiustizia una lente grottesca, estrapola
Schroeder e prodotto da della compravendita il comico anche dalla situazione
Francis Ford Coppola, basa dei diritti e della rara più tragica rendendo il tutto
le sue vicende proprio su onestà intellettuale, la straniante, e forse ancora più
quelle della vita di Charles ciarlataneria dei produttori tragico. Ci strappa un riso amaro
Bukowski, che ne cura la e la sottomissione del pirandelliano, anche se l’autore
sceneggiatura. E una volta regista, i capricci puerili stesso è conscio che sia tutta
tanto è stata la pellicola a degli attori. Gli aneddoti «una pupazzata», che i suoi
ispirare un’opera cartacea. raccontati ci fanno andare artifici edulcorano una realtà
Ci riferiamo a Hollywood, oltre i fotogrammi di già distorta. Il trucco c’è e si
Hollywood! romanzo del Barfly, sono un manuale vede, insomma. La riflessione
1992, penultima opera commentatodiHollywood, di Bukowski impreziosisce un
di Bukowski prima che la per il quale niente è ciò che film di per sé non eccezionale
leucemia fulminante lo sembra, e per cui dietro (che lui non nasca sceneggiatore
stroncasse nel ’94. Non ogni singolo gesto, ogni è fin troppo chiaro) e dichiara
stiamo parlando di un singola azione degli attori, definitivamente l’incompatibilità
adattamento, sarebbe c’è l’invidia professionale, il di un sistema produttivo ufficiale
inutile e scontato. materialismo economico o (cinematografico e letterario)
Hollywood,Hollywood! è le manie di protagonismo. che cerca la storia originale dal
una paurosa riflessione Alla luce di queste pazzo ubriacone, e questo che
dell’autore sulle sue considerazioni dovremmo non potrebbe mai accettare un
esperienze, sul cinema considerare libro e film cambiamento o un contratto
e il sistema produttivo come un distico atipico, stabile, pena la rinuncia a tutte
hollywoodiano, e sulla per cui ciascuna opera quelle fonti creative che una
risultante di queste due conferisce valore all’altra bottiglia di whisky o una bionda
componenti. Barfly e tra esse si instaura un doppio malto possono fornire.
racconta le vicende di rapporto dinamico. «È Hollywood!» dice Bukowski.
«ordinaria follia» di un Per quanto concerne Una realtà incoerente e
ubriacone interpretato da poi il metodo mercuriale che tenta anche
Mickey Rourke, del suo letterario utilizzato in le sue prede al cambiamento.
dimenarsi tra l’alcool e i Hollywood,Hollywood! Ma secondo lui sarebbe forse
tentativi abortiti di avere (perché è qui che risiede meglio la solita vita pazza tra
una vita più “regolare” tutta l’originalità) l’autore una bottiglia, una macchina da
e quindi di cercarsi un si discosta da una scrivere e una giocata ai cavalli.
lavoro, trovarsi una prima poetica intrisa di Bukowski, anche se con qualche
compagna. Tentativi che svergognato disprezzo parolaccia in meno, non ha
falliscono e che riportano il nei confronti di una realtà abiurato.
grandi
guerre
la guerra lampo dei fratelli marx
70’ 1933 Leo McCarey
Chiuso in una caserma sotto un pesante nota incapacità militare degli ufficiali
bombardamento, allo stremo delle forze europei. Ma se nella pellicola di Chaplin
e con buona parte degli uomini uccisi o c’è spazio per una seria e drammatica
fuggiti, il generale Firefly si rivolge al suo considerazione finale su quello che sta(va)
Ministro della guerra: «Il nostro esercito accadendo al mondo, nel film dei Marx
è avviato a una grave sconfitta, che c’è spazio solo per gag dissacranti. Forse
intende fare?» «L’ho già fatto» «Fatto addirittura più efficaci, nell’intento di
che cosa?» «Sono passato al nemico» rendere il non-sense della Prima Grande
«Ho molto bisogno di lei in questo Guerra: «Eccellenza, il generale Smith ha
momento, cosa vuole per lavorare di segnalato un attacco col gas, che deve
nuovo per me?» «Le ferie pagate». fare?» «Digli di prendere un cucchiaino di
Siamo nel 1933, e in un periodo di bicarbonato in mezzo bicchier d’acqua»
per certo “caldo” in fatto di guerre, «Sì signore».
i fratelli Marx confezionano questa Fu prevedibilmente un flop quando
incredibile, irriverente presa in giro nei uscì nelle sale, ma ora è considerato il
confronti degli eserciti – tutti, come capolavoro del quartetto. Diretto da
dimostra il costante cambiamento di Leo McCarey (già regista per molti corti
uniforme di Groucho – e della loro molla di Laurel & Hardy), distribuito dalla
principale, il patriottismo. Anticipano, Paramount, più che mai attuale.
in qualche modo, Il grande dittatore,
che uscirà sette anni più tardi, facendo
satira sia sull’ascesa di Hitler, sia sulla Francesco Garoia
«Il commercio è guerra», aveva dichiarato dopo essere partiti in autobus e aver
quella vecchia volpe di Colbert, ministro attraversato l’Atlantico su un peschereccio,
delle finanze del Re Sole, al momento perché riescono a impadronirsi (alquanto
di assumere la dirigenza della politica involontariamente) della Bomba Q, che
economica del regno di Francia. A metà potrebbe cancellare in un istante dalle
‘900 ciò è ancora vero, se la sopravvivenza cartine geografiche l’intero Nord America. Il
del piccolo Stato feudale del Ducato di ruggito del topo è una discreta parodia di film
Gran Fenwick – retto dalla granduchessa di guerra, la cui comicità tipicamente british
Gloriana XII, amministrato dal gran – e che pure tocca qualche punta di genio
connestabile Mountjoy e militarmente grazie all’istrionismo del grande Sellers – ha
diretto dal feldmaresciallo Tullio Balcome tuttavia accusato il passare degli anni. Il film
(un Peter Sellers straordinariamente ha, ad ogni modo, una certa carica profetica:
multiforme nei tre ruoli diversi, come sarà oggi infatti, all’indomani dell’11 settembre
anche nel Dottor Stranamore di Kubrick) – 2001, non sembra più semplice parodia che
è appesa all’ottimo vino lì artigianalmente un pugno di uomini (stando, almeno, alla
prodotto, oggetto della speculazione vulgata ufficiale) possa infliggere un colpo
capitalistica yankee. È immediatamente la durissimo alla prima potenza mondiale.
guerra, nella quale una ventina di arcieri del
Ducato, guidati dallo sgangherato Tullio,
sconfiggono gli Stati Uniti d’America, Fabio Giambi
valiant
109’ 2005 Gary Chapman
Francesco Garoia
la comunidad
alex de la iglesia
a cura di michelangelo pasini
«Ma scusi, noi, non siamo di governo di modi diventa la metafora di ciò
forse la dimostrazione più soft ma anche più di che il potere fa dei corpi.
vivente di che è realmente insidiosi, come i mezzi di Riprendendo Marx si potrebbe
il Potere? L’unica vera, comunicazione di massa e parlare di mercificazione,
grande, assoluta Anarchia, i saperi. E infatti il rapporto ed è soprattutto metafora
è quella del potere. Infatti fra i gerarchi, ovvero il dell’essenza più intima del
noi, qualsiasi cosa ci Duca, Sua Eccellenza, potere, è brutalità, violenza.
venga in mente, la più Monsignore, il Presidente, Il gesto sodomitico, per la
folle ed inaudita, la più rappresentanti dei diversi sua meccanicità, si presta
priva di senso, possiamo poteri, e i giovani loro bene a rappresentare una
scriverla in questo sottoposti è scandito dall’ sopraffazione continuamente
quadernetto, ed essa educazione, la coercizione perpetrata. E Pasolini
diviene immediatamente e la punizione. I ragazzi, profetizza anche la bassezza
legale». È solo uno lontani dalla «ridicola culturale e legata al sesso dei
stralcio dei discorsi dei libertà concessa da mondo nuovi media, in special modo
protagonisti di Salò. Il film, esterno», sono sottoposti della televisione. Ecco che i
ambientato nel 1944 al ad abusi e perversioni che gerarchi si ritrovano a scegliere
tempo della repubblica di aumentano passando per i il migliore dei culetti o ad
Salò, è un riadattamento quattro gironi “danteschi”. ascoltare, seduti su un divano,
del libro di Sade. Il Essi, che mostrano solo i racconti di quattro donne
proposito non è solo una indifferenza, sembrano che hanno il fine di eccitare gli
critica al regime fascista, proprio il prodotto di quella uomini e pervertire i giovani.
ma una rappresentazione società consumistica che Evidente poi il mito della falsa
filmica dei meccanismi del cerca tramite i media di perfezione nella scena della
potere. Il potere, secondo ottundere le coscienze dei bella ragazza scartata per la
Foucault, sia sotto forma giovani. Il sesso, insomma, mancanza di un dente.
storica di dittatura che
di capitalismo avanzato,
assoggetta quei singoli e
quelle collettività di cui
dovrebbe farsi garanti,
imponendo nei regimi
norme disciplinari spesso
senza senso, e assimilando
nelle democrazie
liberali codici di valore
imposti delle classi
dirigenti. I totalitarismi
si avvalerebbero di
un’esplicita propaganda,
mentre le altre forme