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rivista cinematografica

rivista cinematografica romagnola


romagnola 14 26 ottobre
ottobre numero
2009 15 13
- Numero

all’interno recensioni
rassegne in romagna Chéri / Basta che funzioni /
26 ottobre – 8 novembre Up / Motel Woodstock

Prehallowe’en
16Corto
In mezzo come il giovedì \ Ravenna Horror
Un mondo capovolto \ Giù al NightMare
nord \ Animazione Festival

Billy
rubriche
retropolis In Costume / lo sguardo
Alieni in retrospettiva impotente dell’arte
The Rocky Horror Picture e i fantasmi di Goya
Show \ Piano 9 da un Altro Horror Politics #8 / district 9
Spazio \ Flash Gordon \ Le e la metamorfosi
ragazze della Terra sono viaggi di Cinema / manga impact:
facili la generazione dei ‘70

riguardatelo Réportage
il giorno dell’indiano Villanova in Corto

edizione zombie
sommario
Bussola...................................... 3 Billy Giudica basta che funzioni 19
Ilario Gradassi Alessandro Merci
Villanova, corti e culturame...... 5 Anteprima.................................. 20
Francesco Garoia Ilario Gradassi
16corto day 2............................. 6 CHÉRI....................................... 21
Luigi Palmirotta Luigi Palmirotta
16corto # 3................................. 7 Horror Politics #8 DISTRICT 9 22
Marco Berardi Matteo Lolletti
16corto # 4................................. 8 In costume GOYA’S GHOSTS 25
Barbara Pianese Chiara Tartagni
16corto # 5................................. 9 Viaggi di cinema MANGA
Marco Bacchi IMPACT................................ 26
Settimana Horror a Ravenna.... 10 Matteo Laghi
RASSEGNE IN ROMAGNA.. 11 Retropolis ALIENI DAL
26 ottobre-8 novembre 2009 VOLTO UMANO................... 28
Prima scelta UP.......................... 11 Matteo ‘Lier’ Lelli, Marco Bacchi
Francesco Garoia Riguardatelo IL GIORNO
motel woodstock................... 18 DELL’INDIANO................... 32
Fabio Giambi Michelangelo Pasini

Billy
billy.rivistacinematografica@gmail.com
26 Ottobre 2009 blogspot
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http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it Chiara Tartagni.

2 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


bussola nel mezzo del cammino
Ben ritrovati. Grazie a chi con ospiti di varie nazionalità, in
ha partecipato alla festa di particolare dell’Est asiatico. Ma
presentazione della nuova per un bilancio definitivo vi diamo
stagione di BILLY alla Collina dei appuntamento al prossimo numero
Conigli di Forlì. I fortunati avventori dove interrogheremo il direttore-
hanno potuto portare a casa una factotum Gianluca Castellini.
copia cartacea della rivista. Lo L’agenda degli appuntamenti
ripeteremo prima o poi. per il vero cinofilo sembra la
Siamo nel bel mezzo di un mese sceneggiatura del secondo tempo
strapieno di appuntamenti in di La grande abbuffata di Ferreri.
Romagna, tanto che il primo dorso A Ravenna, dal 27 al 31 ottobre il
di questo quindicesimo numero NightMare Film Festival. A Rimini
di BILLY è interamente occupato le giornate felliniane ci riservano
dalle recensioni di quello che si per il 31 Noi che abbiamo fatto la
è visto nei festival di Villanova di dolce vita, il 6 e il 7 il convegno su
Bagnacavallo e Forlì. Fellini sceneggiatore e il premio
Entrambi i festival sono stati consegnato a Sidney Lumet. E le
baciati dal successo sia per l’alto proiezioni collegate ad Ambiente
livello cinematografico dei corti Festival. Infine il mercoledì in
sia per l’impatto sui media locali e cineteca quattro film di Fassbinder,
sui cittadini. tanto per gradire.
Villanova in corto, terza edizione, A Forlì il cineforum giapponese.
ha puntato sull’atmosfera Riparte Lugocinema e si avvicina
familiare: ha presentato il proprio la ripartenza di Bagnacavallo e
paesino ai filmaker presenti e ha della rassegna del Teatro Socjale
approfittato della gloria locale di Piangipane. E aspettiamo che
Ivano Marescotti per presentare Scaglie a Faenza batta un colpo. E
la serata finale. in sala escono Almodovar, Jonze,
Anche i corti sono stati scelti nello Haneke, Mann e Moore più quelli
stile delle piccole cose, scusate da recuperare.
la ripetizione, fatte con stile, a Vien voglia di vendere la televisione
cominciare dall’impareggiabile per recuperare qualche euro da
Astutillo Smeriglia che ha investire in sala.
meravigliato con Il giorno del Oppure di leggere le nostre
Jujitsu, dopo aver vinto al Festival rubriche di approfondimento
dei Cinesogni con Qualcosa di mai con Forman In costume, uno
visto, tutti e due visibili su youtube, Shamalyan da riprovare, un’altra
caricati dall’autore stesso – a cui riflessione su District 9, meglio sul
consigliamo di mollare la fisica suo lato splatter, e un Retropolis
teorica e di mettersi seriamente a sugli alieni dal volto umano.
fare cinema. Un po’ come quelli che vediamo
Il 16corto ha continuato la sua tutte le mattine uscendo di casa.
crescita aprendosi ancora di più Buone visioni.
sia alla città che al movimento
cinematografico internazionale Ilario Gradassi

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 3


villanova in corto

4 12 Ottobre 2009 - Numero 14 billy


villanova, di un pastore assassinato e
del piccolo coraggioso figlio

corti & ( ). O Il giorno del


jujitsu di Astutillo Smeriglia,
spassosissimo cartoon pulp
culturame – vincitore della sessione
Corrente Alternativa – dove
un parroco sfida Satana a
colpi di karate ( ).
festival in
Tra l’altro è particolare anche
evoluzione
la storia dell’autore: Astutillo
a cura di francesco garoia è il nome d’arte di un fisico
laureato in astronomia che per
passione disegna irriverenti
Una piccola sala in piccolissimo cartoni animati sperando
paesino di provincia gremita di registi, di restare nell’anonimato.
attori e musicisti provenienti da tutta Segnalo infine Ellissi di
Italia, che a turno salgono sul palco Piero Cannata, vincitore
per ricevere onori, applausi e un lauto del premio Alta Tensione,
premio consistente in due bottiglie di che mette in scena una
vino, mentre sul telo viene proiettata la semplicissima quanto geniale
loro opera. Sostanzialmente basterebbe idea: una ragazza si risveglia
questo per sottolineare la bellezza del da un incubo scoprendo di
Villanova in Corto. vivere proprio quell’incubo
Una rassegna di tre giorni modesta, ( ).
semplice, realizzata con più cuore che Applausi ai corti low budget
mezzi: lo sanno bene gli organizzatori, in generale, la dimostrazione
che fanno dell’atmosfera familiare e di come per creare un
accogliente il loro marchio di fabbrica, piccolo capolavoro basti
e lo sanno gli artisti, professionisti o avere un grande spirito,
amatori che siano, che fanno migliaia di e congratulazioni agli
chilometri per essere lì e ricevere una organizzatori, giustamente
targhetta di latta col loro nome scritto orgogliosi della loro
a penna. Ma è proprio questo il fascino campagnola, divertente
di questo concorso, come ha più volte ed emozionante creatura.
sottolineato anche il presidente di giuria D’altronde – come ha detto
Ivano Marescotti: c’è chi collabora con provocatoriamente nel corso
le banche e avrà soldi, spettatori e delle premiazioni l’attore
registi di calibro internazionale, c’è chi villanovese Marescotti – chi ci
collabora con la sagra paesana e col lavora dentro lo sa meglio di
falegname in fondo alla strada e avrà tutti: dedicarsi ai cortometraggi
un festival caldo e rilassato, con corti di vuol dire metterci anima e corpo,
alta qualità e pieni di idee. soprattutto in una realtà come
Come l’amaro Sa promissa, film quella italiana dove la cultura
sardo firmato Ilaria Godani e Giuliano è considerata «culturame» e i
Oppes, vincitori del premio per la suoi finanziamenti si aggirano
fotografia, che raccontano la storia intorno allo 0,1% del Pil.

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 5


show mostra con discrezione il
dramma vissuto da una famiglia
dopo la scomparsa del figlio
maggiore. Il premio promesso e
la trasmissione non sono altro che
un espediente del convivente per
rivelare la vera storia del ragazzo
scomparso e infine conoscere la
famiglia dalla quale proveniva.
( ) Aspettando le
quattro del pomeriggio di Simone
Gattoni è un tenero tributo
all’innamoramento che non
svanisce mai e che raggiunge
persino l’ultimo dei luoghi
romantici, un bagno pubblico,
dove una signora in età avanzata
non avrebbe mai pensato di
trovare un corteggiatore e
rituffarsi per breve tempo nel brio
fanciullesco di una seduzione.
L’illusione e l’attesa vana fanno
ricadere l’austerità degli anni,
16corto # 2 ma rimane alla donna un sorriso.
( ) L’amore è un
giogo di Andrea Rovetta è una
in mezzo come il giovedì breve commedia con un finale
a sorpresa in cui il protagonista,
Neri Marcorè, commette un
a cura di luigi palmirotta evidente errore iniziale a poker
che accompagna lo spettatore per
La giornata di proiezioni di ciò che è successo tutto il corto. Finché si comprende
giovedì 9 è scandita dalla l’anno precedente. Un che di errore non si trattava, ma
suddivisione fra corti europei giorno, ubriaco, non di una astuta strategia in un gioco
(Spagna, Germania e Francia) riuscì a prevenire che la diverso da quello del tavolo verde.
nella prima parte e italiani nella sua felicità diventasse ( ) Spighe di Laura
seconda. Per gradire si inizia tragedia. Ripercorre quei Chiossone, ambientato all’interno
con Susurros, corto spagnolo momenti e cerca di lenire di una cascina di campagna,
di Carlos Castel che vede il senso di colpa riparando racconta la pubertà di piccole
un’affascinante Monica Cruz alle al suo errore. Narrato donne alle prese con le prime
prese con un lavoro alquanto attraverso soggettive pulsioni sessuali e le paure a
bizzarro. Il suo compito è quello che dimostrano appieno esse connesse, mostrando una
di svegliare dolcemente ogni la vista scoordinata sessualità più adolescenziale.
giorno un annoiato imprenditore. degli effetti alcolici, si ( ) L’estraneo di
Il più docile sussurro umano, le perde nello svolgimento Fabian Ribezzo è incorniciato in
sue carezze e le sue premure della trama lasciando lo un quadro grottesco, lì dove un
materne sostituiscono il spettatore frastornato e civile gesto d’aiuto si incontra con
fastidiosissimo trillo della sveglia. incapace di ricostruire la solitudine estrema di un’anziana
Ben pagata, ma non paga di un il racconto. Oppure che rapisce l’uomo con la sua
compito così estemporaneo, anche questo potrebbe miseria impedendogli di andar
in un risveglio di coscienza essere un effetto via. Il regista diventa partecipe
rinuncia a un lavoro da altri alcolico che il regista della sua situazione angosciosa,
così ambito. ( ) A sceglie di rappresentare. di cui tutti insieme al protagonista
seguire Birthday, di Andrzey ( ) Scena sarebbero ben contenti di liberarsi.
Krot, un cortometraggio Familiare è invece un Supereranno il senso di colpa per
tedesco-polacco in cui un uomo corto francese con attori dover abbandonare una vecchietta
ripercorre con la memoria taiwanesi. Un finto reality così bisognosa. ( )

6 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


goodbye garibaldi

La serata di venerdì, densa e


interessante, ha proposto quattro
corti e quattordici supercorti.
Apertura in grande stile con l’opera
messicana Goodbye Garibaldi di
Alejandro Ramirez, coinvolgente
storia ambientata nelle baraccopoli
di una città centroamericana
in degrado. I tre protagonisti si
cimentano in una rapina, e con lo
svolgersi della vicenda scopriranno
l’impossibilità di amare. Qui l’odio è
la forza aggregatrice, l’amore quella
disgregatrice. Il montaggio dinamico
e spezzettato, l’uso di ralenti, fuori
fuoco e l’alternanza frenetica di
campi lunghi e primi piani la rendono
un’opera dallo stile apprezzabile.
16corto # 3
Più classico e forse meno meritevole
è l’americano In the dark di Alex un mondo capovolto
Fazeli, storia vera della fuga di un
agente CIA negli USA al tempo del
colpo di stato di Khomeini in Iran. a cura di marco berardi
Una condensata spy story che
come suggerisce il titolo gioca su Del resto non ci si può aspettare se il bambino protagonista
chiaroscuri e forti contrasti. altro da tre ragazzini ospiti in una è semplicemente
Fremmede è il terzo corto in casa d’appuntamento. appassionato di fiori, viene
programma. Opera del danese Nis La mensola di Giulia ci propone perseguitato da suo padre
Closter, è ambientato in un treno. i continui fallimenti di suicidio e dai suoi amici. L’effetto
L’iniziale diffidenza tra un ebreo e di un uomo, che alla fine viene sorprendente è quello che
un arabo si annulla con l’arrivo di tre fortuitamente ucciso dai suoi l’omofobia, un problema
naziskin dalle non buone intenzioni. vicini. L’umorismo nero di ha così detestabile nella nostra
Non esistono dialoghi, l’unica parola senza dubbio efficacia. Il più società è presente anche in
pronunciata è un «Thank you» alla divertente corto della serata è un ambiente così diverso
fine. L’incomunicabilità e la vittoria senza dubbio The Last Smile che ed esotico.
finale della fiducia nell’altro sono con una sola e geniale carrellata Altro tema di denuncia
presentati nel film magistralmente. di pochi secondi ci racconta un è trattato dal supercorto
L’ultimo corto è il peruviano Interior personaggio, la sua vita e la sua turco Utanc, la storia di una
Bajo Izquierida di Diego e Daniel morte. donna adultera costretta
Vega. In una casa dai ritmi cadenzati Si colloca nella serie di supercorti al suicidio, fenomeno
e noiosi, una coppia di anziani che dedicano i loro temi diffusissimo nella società
progetta il suicidio. I loro continui all’umanitarismo e alla denuncia del regista.
fallimenti sono accompagnati dal Impasse. Opera davvero Stroke è il corto inglese
sermone di un predicatore alla radio. notevole che racconta un breve basato su un intelligente
Il film, che definirei “ermetico” (non viaggio di un ragazzo e una capovolgimento delle
è necessariamente una critica) si ragazza, lui bianco e lei nera. aspettative che sfocia
conclude con più ottimismo. Un continuo gioco di sguardi fa nel macabro. Una scena
Nella seconda parte della serata i trapelare un’attrazione tra i due d’amore idilliaca si rivelerà
quattordici supercorti si potrebbero e il finale a sorpresa rende al la disperazione di un
dividere in due filoni: quello del meglio il titolo, un vero e proprio amante che piange la sua
comico o del comico-macabro e impasse. amata in un obitorio.
quello umanitario. Sicuramente nel Négritude invece ci presenta Infine On a Day in April è
primo rientra 1,2,3 huye, escapa si con una grande ellissi temporale un’opera tedesca molto
puedes, basato su un capovolgimento la condizione dell’uomo nero frenetica e compressa. Il
delle aspettative che prende in giro lo nella società, come schiavo e montaggio serrato e l’uso
spettatore. Il demenziale 3x3 sfrutta perseguitato. di animazioni, collage e
lo stesso effetto in maniera più No way Through è ambientato a luce sovraesposta la rende
efficace nella sfida cestistica tra una Gerusalemme, ed è la denuncia intensa e interessante.
guardia giurata e un manutentore. I di tutte quelle morti , sicuramente La percezione all’uscita
supercorti italiani Aiuto e Fisico da evitabili, causate dall’assenza dalla sala è di quanto sia
spiaggia cercano di ripetere le stesse di soccorsi e dalla presenza di avvincente vedere una
dinamiche, ma con risultati più scarsi, asfissianti posti di blocco; Si manciata di temi, analizzati
interiorizzando uno stile pubblicitario pepe at ang mga bulaklak è e interpretati da opere
che rischia di cedere alla banalità. Il un’opera filippina impegnata provenienti da ogni angolo
supercorto Irlandese Hoor diverte. nel tema dell’omofobia. Anche del globo.

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 7


phone story

16corto # 4
oltre ogni barriera culturale o scelta
giù al nord
delle persone vicine tra loro.
Il terzo cortometraggio si allontana
a cura di barbara pianese dal racconto della vita di tutti i giorni
degli immigrati per catapultarci lontano
Il primo film della serata, Phone story nel tempo in mondo quasi fantastico.
( ) , affronta il tema dell’ Tratta da una favola dei fratelli
integrazione. Memo, immigrato curdo, Grimm, ecco dall’Islanda Harmsaga
gestisce un phone center a Bruxelles. ( ). Una famiglia felice vive
A causa della solitudine, ma anche in modo modesto e tradizionale, isolata
di una curiosità che in fondo un po’ in una natura dipinta con colori pastello.
tutti conosciamo, spia le conversazioni Ma ecco che un gioco innocente dei
di una ragazza di cui condivide due bambini devasta il quadretto
le origini , sperando di scoprirne i quasi bucolico. Le espressioni beate, i
gusti e conquistarne il cuore. Il tema capelli biondissimi illuminati da un sole
dell’immigrazione viene qui trattato splendente e la quotidianità contrastano
non tramite i soliti luoghi comuni, ma con la tragedia, inspiegabile. E questa
mostrandoci , spesso in modo buffo, gli volta la colpa non risale all’uomo
aspetti della quotidianità. Ci avviciniamo contemporaneo, sempre più lontano
a Memo non perché impietositi dalla dal mito del buon selvaggio, ma è un
sua condizione o curiosi di una cultura male insito nell’essere, naturale, di
diversa, ma proprio perché ci ritroviamo un uomo come tutti gli altri, come tutti
nei suoi comportamenti. noi.
Sores e Sirin ( ) affronta una Sempre da un altro paese
questione simile. Due fratelli, fuggiti dall’ freddo, la Finlandia, ecco Kaveri
Iraq in guerra e cresciuti in Germania, ( ). Pera decide di provare
hanno reazioni diverse al contesto con il suo amico qualcosa di bizzarro e
culturale e sociale che li circonda. poco convenzionale all’ insaputa della
Per Sores la tradizione diventa l’unico moglie, ma, sfortunatamente, i tempi
resto di un passato distrutto, per Sirin ristretti non lo aiuteranno, creando
è semplicemente qualcosa di passato. una buffa situazione. Teemu Nikki
Ecco forse un modo di mostrare come sembra quasi giocare col tema dell’
si possa avere un diverso approccio omosessualità, sdrammatizzando una
alle proprie origini , ma anche come, questione troppo spesso appesantita
nonostante tutto, i rapporti umani vadano da dibattiti ideologici.

8 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


Invisibile Loneliness

La sesta edizione di
Sedicicorto riserva
anche quest’anno
una sezione ai corti di
animazione dal titolo
Coortonia. Trentadue
i lavori in concorso
arrivati da mezzo
mondo e realizzati
con le più diverse e
innovative tecniche
che l’animazione
cinematografica mette
a disposizione. Spazio
dunque alla creatività
e alla libertà di mettere
in mostra ogni fantasia,
anche se solo come
libero esercizio
stile, che spesso le
di 16corto # 5
regole ferree della
fiction vietano. Allora animazione
ci si immerge nelle
pennellate e nelle mani a cura di marco bacchi
che disegnano, sullo
schermo, figure astratte, paure. Protagonista esiti finali: il francese Le jour de
come accade nello di Arc dell’ungherese gloire, di Bruno Collet, che ci
svizzero Retouches Ferenc Cako, porta nell’inferno di un soldato,
o nello spagnolo No è invece una all’interno di una trincea della prima
corras tanto; oppure società sull’orlo del guerra mondiale. Girato in stop
in Rif, di stampo quasi collasso, in cui il motion con pupazzi di plastilina ci
documentaristico, in cui volto dell’autorità fa vivere, con tremendo realismo,
scopriamo un mondo campeggia vigile sul l’attesa e l’arrivo della battaglia,
subacqueo popolato popolo, che protesta le esplosioni e l’inevitabile,
da marionette. Ben più e chiede a gran voce restituendoci tutto l’orrore e la
interessanti e divertenti di avere una faccia. solitudine della guerra. Il secondo
le storie della donnola, Perché il popolo di è lo splendido La maison en petits
protagonista di Signalis, questo corto non cubes del giapponese Kunio
alle prese con la ha bocca, non ha Kato che ci racconta la storia
direzione di un semaforo occhi né­­ orecchi. di un anziano signore costretto
e con la responsabilità di Semplici favole a costruire una casa sopra
accendere la lampadina oppure allegorie dei l’altra per salvarla dal continuo
giusta al momento giorni nostri in cui innalzarsi delle acque: accortosi
giusto, che trova la omologazione, fretta di avere dimenticato la pipa al
libertà solo dopo che, convulsa, solitudine piano di sotto ci immergiamo con
sbadatamente, causa e paure ci hanno lui nei suoi ricordi percorrendo
un incidente; della strappato il ruolo di un viaggio a ritroso nel tempo,
bambina di Invisibile protagonisti. conoscendo, casa dopo casa, i
Loneliness che lasciata Due titoli su tutti, luoghi e gli oggetti sommersi, le
sola in casa è costretta al di là di quelli persone e gli affetti che il tempo
ad affrontare le sue che saranno gli ha portato via.

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 9


domani accadrà

settimana
horror a
ravenna
Da martedì 27 a sabato 31 ottobre
2009 la città di Ravenna ospita la
settima edizione del NightMare Film
Festival.
L’appuntamento si svolgerà presso
la multisala CinemaCity. 
Si comincia con la pellicola americana
Alien Trespass di R. W. Goodman,
un sentito omaggio di Jack Arnold
alla fantascienza anni ‘50, con i due
noti attori televisivi Eric McCormack
(Will & Grace, Criminal Minds) e una famiglia di spietati Giovedì 29 Ottobre
Robert Patrick (X Files, Lost). assassini; The Human 20.45 The Descent:
Sabato 31 ottobre gran finale con Centipede, variante Part 2 (94’ 2009 Jon
l’ultimo lavoro della scandalosa e sadomaso con echi Harris)
geniale autrice francese Catherine nazisti del classico Dottor 22.30 Coffin Rock
Breillat, Barbe Bleue. Fedele al suo Frankenstein, diretta da (92’ 2009 Rupert
immaginario fatto di storie forti e Tom Six; dall’Australia Glasson)
controverse, ecco una sua personale e dagli stessi produttori Venerdì 30 Ottobre
reinterpretazione del racconto di Wolf Creek, Coffin 16.00 Coffin Rock
fantastico di Barbablù.   Rock, storia di tormenti, (92’ 2009 Rupert
Tredici le pellicole in gara per terrore e morte sulla Glasson)
il concorso internazionale: scia di Fatal Attraction 18.00 The Descent:
dall’Inghilterra due pellicole e Cape Fear. Infine il Part 2 (94’ 2009 Jon
memorabili, White Lightnin’ di colorato splatter Dark Harris)
Dominic Murphy (con Carrie Fisher) - House dell’americano 20.30 W h i t e
midnight madness cult tra l’incubo e lo Darin Scott, moderna Lightnin’ (90’ 2009
psychobilly, ispirato alla vera vita del variante sull’archetipo Dominic Murphy)
cantante Jesco White «il danzatore della casa infestata.    22.30 Life And
fuorilegge» mezzo angelo, mezzo Tutti i film sono in Death Of A Porno
diavolo (Sundance e Berlinale 2009) versione originale con Gang (90’ 2009
- e l’atteso sequel The Descent Part sottotitoli in italiano. Mladen Djordjević)
2 di John Harris. Dalla Serbia Life La visione è vietata ai Sabato 31 Ottobre
and Death of a Porn Gang di Mladen minori di 18 anni. 15.45 Must Love
Dordevic, allucinante parabola di un Death (89’ 2009
regista tra arte, pornografia e snuff p r o g r a m m a Andreas Schaap)
movies; si prosegue con Stoic, ultima ravenna nightmare 18.00 The H­uman
fatica di “mister flop” Uwe Boll, storia festival 2009 Centipede (90’ 2009
carceraria interpretata dal bello e Tom Six)
dannato Edward Furlong (American Martedì 27 Ottobre 20.30 Deliver Us
History X, Pecker, I cavalieri che 20.45 A l i e n From Evil (100’ 2009
fecero l’impresa); dal Grande Nord Trespass (80’ 2009 Ole Bornedal)
un cinico apologo sulla società R.W. Goodwin ) 22.30 Cerimonia di
della violenza, Deliver Us from Evil 22.30 Macabre (95’ premiazione
del danese Ole Bornedal; Must 2009 Mo Brothers) a seguire  Death of
Love Death di Andreas Schaap, Mercoledì  28 Ottobre the Virgin (103’ 2009
black horror-commedy tedesca su 20.45 Stoic (87’ 2009 Joseph Tito)
un aspirante suicida per amore; Uwe Boll) 00.15 Barbe Bleue
dall’Indonesia arriva Macabre, dei 22.30 Dark House (80’ 2009 Catherine
Mo Brothers, fantasy horror su (90’ 2009 Darin Scott) Breillat)

10 26
26Ottobre
Ottobre2009
2009 - - Numero
Numero15
15 billy
billy
26 ottobre 2009 - 8 novembre

rassegne
in
romagna
prima scelta

up
104’ 2009 Pete Docter e Bob Peterson

Up in realtà sono due film, ben divisi La poesia scompare di minuto in minuto,
dall’intervallo. Il primo è sognatore, addio povero tenero vecchietto pieno di
romantico, drammatico, triste, idilliaco. spirito. Aggiungiamo una doverosa punta
Non si potrebbe sperare di più. Si ride di di momenti tristi che però in confronto
gusto e si cerca di trattenere le lacrime. alla carica emotiva della prima parte
Perfetto, una produzione Pixar a livelli risultano inutili o addirittura grotteschi
altissimi: si riflette con leggerezza sulla (come quando il nonnino scopre l’infelice
vita, sull’amore, sul tempo che passa, storia personale di Russell), e abbiamo
sulla terza età, sulla morte, accompagnati colto tutti i piccioni/spettatori con una
da immagini sempre più realistiche fava. Dalla favola alla fava. Una fava
(e il 3d, almeno nel caso del RealD, terribile tra l’altro, confusa, banale. Non
aiuta moltissimo). L’idea è affascinante c’è scusa che tenga, a chi pensa: «Ma è
tanto quanto la realizzazione: Carl, un un film per bambini!» rispondo ricordando
settantottenne vedovo, solo e stufo la terribile morte da incubo del cattivone
dei cantieri che sfornano grattacieli Charles: non è un film per bambini, in
attorno alla sua piccola casetta, vola in certi punti è proprio tirato via
Sudamerica in compagnia di un paffuto In generale, però, Up merita davvero di
boyscout, Russell, attaccando palloncini essere visto. Se non altro perchè c’è chi
pieni di elio all’abitazione. Voto dieci (in riesce a fare molto peggio: mettere in
una scala da uno a cinque). scena banalità dal primo all’ultimo minuto
Ma qui termina l’idillio. (eh-ehm, Dreamworks, uh-uhm). Ah,
Nella seconda parte si entra nel pieno pieni voti anche per il corto Party Cloudy
dell’avventura, il film diventa un action che precede il film. Anzi una riflessione: i
movie dei peggiori, col cattivo di turno che corti della Pixar sono tutti eccellenti, che
va’ a sapere perché è così crudele, cani io mi ricordi; è sul “lungo periodo” che la
che volano su piccoli aerei, improbabili sceneggiatura comincia ad arrancare.
anziani che fanno la lotta e saltano qua
e là come se fossero atleti olimpionici e
spostano immobili come se fossero Hulk. Francesco Garoia

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 11


rassegne in romagna

lunedì 26 ottobre Basta che funzioni 92’ 2009 Woody Allen Cine-
ma Teatro Verdi 21.00 Cosmonauta 85’ 2008 Susanna Nicchiarelli Riccione per la
cultura-Cinema 21.15 Il canto di Paloma 103’ 2008 Claudia Llosa Lunedì d’auto-
re 21.00 Il primo giorno d’inverno 88’ 2008 Mario Locatelli Cineteca di Rimini
21.00 Il verdetto 125’ 1982 Sidney Lumet Cineteca di Rimini 16.30 Look both
Ways 100’ 2005 Sara Watt Lunedì mai visti 20.45-22.30 The Informant 108’ 2009
Steven Soderbergh Lunedì Cult Movie 21.40

martedì 27 ottobre Amori e altri crimini 105’ 2008 Stefan Arse-


nijevic Occhi sul cinema 21.00 Basta che funzioni 92’ 2009 Woody Allen Cine-
Teatro Victor 21.00 Chéri 100’ 2009 Stephen Frears Supercinema Santarcangelo
21.15 Cosmonauta 85’ 2009 Susanna Nicchiarelli Cinema Teatro Verdi 21.00
Riccione per la cultura-Cinema 21.15

mercoledì 28 ottobre Amori e altri crimini 105’ 2008 Stefan Arse-


nijevic Occhi sul cinema 21.00 Chéri 100’ 2009 Stephen Frears Supercinema San-
tarcangelo 21.15 Cosmonauta 85’ 2009 Susanna Nicchiarelli Cinema Teatro Verdi
21.00 Un giorno da leoni 96’ 1961 Nanni Loy Fascismo e antifascismo 20.30
Waterboys 90’ 2001 Shinobu Yaguchi Cineforum giapponese 20.30 V.O.S.I.*

giovedì 29 ottobre Amori e altri crimini 105’ 2008 Stefan Arseni-


jevic Cineclub NOTORIUS 21.30 Chéri 100’ 2009 Stephen Frears Lugocinema Co-
smonauta 85’ 2009 Susanna Nicchiarelli Cinema Teatro Verdi 21.00 Le 13 rose
130’ 2009 Emilio Martino-Lazaro Cinema Moderno 21.30 Uomini che odiano le
donne 152’ 2009 Arden Oplev Metrofestival 21.00

venerdì 30 ottobre Baaria 150’ 2009 Giuseppe Tornatore Cinema


Teatro Verdi 21.00 Garage 85’ 2007 Leonard Abrahamson Cinecircolo Cappucci-
ni 20.45 Uomini che odiano le donne 152’ 2009 Arden Oplev Metrofestival
21.00

sabato 31 ottobre Baaria 150’ 2009 Giuseppe Tornatore Cinema Teatro


Verdi 21.00 Basta che funzioni 92’ 2009 Woody Allen CineTeatro Victor 21.00
Garage 85’ 2007 Leonard Abrahamson Cinecircolo Cappuccini 20.45 Noi che
abbiamo fatto la dolce vita 85’ 2009 Gianfranco Mingozzi Teatro degli Atti
21.00

domenica 1 novembre Baaria 150’ 2009 Giuseppe Tornatore Cinema


Teatro Verdi 21.00 Basta che funzioni 92’ 2009 Woody Allen CineTeatro Vic-
tor 21.00 Non drammatizziamo. È solo questione di corna 90’ 1970
François Truffaut Cineclub forCINE 21.00

*Versione originale sottotitolata in italiano

12 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


rassegne in romagna

lunedì 2 novembre Baaria 150’ 2009 Giuseppe Tornatore Cinema


Teatro Verdi 21.00 Fuga dal call center 95’ 2008 Federico Izzo Cineteca
di Rimini 21.00 Garage 85’ 2007 Leonard Abrahamson Lunedì d’autore 21.00 il
principe della città 167’ 1981 Sidney Lumet Cineteca di Rimini 21.00 V.O.S.I.*
Questione di punti di vista 75’ 2009 Jacques Rivette Lunedì Cult Movie
21.40 Tulpan 100’ 2006 Sergey Dvortsevoy Cinecircolo Cappuccini 20.45 | Riccio-
ne per la cultura-Cinema 21.15

martedì 3 novembre Cosmonauta 85’ 2008 Susanna Nicchiarelli


CineTeatro Victor 21.00 | Supercinema Santarcangelo 21.15 Il mondo di horten
90’ 2007 Bent Hamer Occhi sul cinema 21.00 La paura mangia l’anima 93’
1974 Rainer Werner Fassbinder Cineteca di Rimini 21.00 Tulpan 100’ 2006 Sergey
Dvortsevoy Cinecircolo Cappuccini 20.45 | Riccione per la cultura-Cinema 21.15

mercoledì 4 novembre Cosmonauta 85’ 2008 Susanna Nicchiarelli


Supercinema Santarcangelo 21.15 Departures 130’ 2008 Yojiro Takita Cineforum
Giapponese 20.30 V.O.S.I.* Il mondo di horten 2007 Bent Hamer Occhi sul
cinema 21.00 Paisà 126’ 1946 Roberto Rossellini Fascismo e antifascismo 20.30

giovedì 5 novembre LA bohème 100’ 2008 Robert Dornheim Cineclub


NOTORIUS 21.30 Cosmonauta 85’ 2008 Susanna Nicchiarelli CineTeatro Victor
21.00 Racconti dell’età dell’oro 100’ 2009 Hofer, Marculescu, Mungiu, Po-
pescu, Uricaru Lugocinema Il sapore della ciliegia 99’ 1997 Abbas Kiarostami
Cineteca di Rimini 21.00 Questione di cuore 104’ 2008, Francesca Archibugi
Metrofestival 21.00

venerdì 6 novembre Questione di cuore 104’ 2008, Francesca


Archibugi Metrofestival 21.00 Tulpan 100’ 2006 Sergey Dvortsevoy Cinecircolo
Cappuccini 20.45

sabato 7 novembre Onora il padre e la madre 117’ 2007 Sidney


Lumet Cinema Corso 21.00 Questione di cuore 104’ 2008, Francesca Archibugi Me-
trofestival 21.00 Tulpan 100’ 2006 Sergey Dvortsevoy Cinecircolo Cappuccini 20.45

domenica 8 novembre l’amore fugge 94’ 1978 François Truffaut


Cineclub forCINE 21.00
*Versione originale sottotitolata in italiano

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 13


rassegne in romagna

lunedì 26 ottobre mercoledì 28 ottobre


Riccione per la cultura-Cinema 21.15 Cineforum giapponese 20.30 V.O.S.I.*
martedì 27 ottobre
mercoledì 28 ottobre
giovedì 29 ottobre
Cinema Teatro Verdi 21.00

martedì 3 novembre
giovedì 5 novembre
CineTeatro Victor 21.00 lunedì 26 ottobre
Lunedì mai visti 20.45-22.30
martedì 3 novembre
mercoledì 4 novembre
Supercinema Santarcangelo 21.15

lunedì 26 ottobre
Lunedì d’autore 21.00

*Versione originale sottotitolata in italiano

14 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


rassegne in romagna

lunedì 26 ottobre domenica 1 novembre


Cineteca di Rimini 21.00 Cineclub forCINE 21.00

Lunedì 2 novembre mercoledì 4 novembre


Cineteca di Rimini 21.00 V.O.S.I.* Cineforum Giapponese 20.30 V.O.S.I.*

*Versione originale sottotitolata in italiano

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 15


rassegne in romagna

martedì 3 novembre mercoledì 4 novembre


Occhi sul cinema 21.00 Fascismo e antifascismo 20.30
mercoledì 4 novembre
Occhi sul cinema 21.00

giovedì 4 novembre
martedì 3 novembre Lugocinema
Cineteca di Rimini 21.00

16 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


rassegne in romagna

giovedì 29 ottobre
venerdì 30 ottobre
Metrofestival 21.00

venerdì 30 ottobre mercoledì 28 ottobre


sabato 31 ottobre Fascismo e antifascismo 20.30
Cinecircolo Cappuccini 20.45

giovedì 29 ottobre
Cinema Moderno 21.30

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 17


rassegne in romagna

domenica 8 novembre
lunedì 2 novembre
Cineclub forCINE 21.00
martedì 3 novembre
venerdì 6 novembre
sabato 7 novembre
Cinecircolo Cappuccini 20.45

lunedì 2 novembre
martedì 3 novembre
Riccione per la cultura-Cinema 21.15

Motel Woodstock
121’ 2009 Ang Lee
Dopo I segreti di Brokeback Mountain scelta di prendere il punto di vista
(2005) e Lussuria – Seduzione e dei gestori di un’umile pensione della
tradimento (2007), il regista Ang Lee zona e quella di non mostrare un solo
torna al genere della commedia che fotogramma del concerto, con tutto
non praticava più dal 1994, con il suo il corredo dei suoi celebri interpreti,
ultimo film di ambientazione taiwanese salvano il film dall’essere l’ennesima
Mangiare bere uomo donna. Taking riproposizione semi-documentaria su
Woodstock ha il pregio di essere Woodstock (di cui l’omonimo film di
una rivisitazione “da dietro le quinte” Michael Wadleigh del 1970 è ancor
del celebre maxiconcerto del 1969. oggi il capostipite insuperato). Il vero
Il film si rifà all’autobiografia di Elliot problema del film sta negli eccessi
Tiber che, di ritorno dal motel dei suoi di cliché e di stereotipi: gli hippie,
anziani genitori nel Greenwich village, in particolar modo, sembrano una
nella profonda provincia americana, massa anonima di maschere tutti
organizza nella sua sorniona e uguali. L’aspetto più bello e più umano
conservatrice località, dove tutti i è il rapporto tra il giovane Elliot e i
diversi (compresa la famiglia Tiber, suoi genitori. Ma non può bastare a
di origine ebrea) vengono malvisti, risollevare le sorti dell’intero film.
quello che diventerà il più grande
megaraduno hippie della storia. La Fabio Giambi

18 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


rassegne in romagna

billy giudica

Basta che funzioni 


92’ 2009 Woody Allen

Finita la tournée europea, in cui, superficiale e perbenista, e tra i


dopo un ottimo inizio (Match Point), due è (quasi) subito amore. La
pareva essersi un po’ smarrito trama si sviluppa secondo il più
tra le nebbie di una delittuosa alleniano dei copioni, tra memorabili
Londra (Scoop, Sogni e delitti) battute sull’insensatezza della vita,
e i triangoli erotici di una solare riferimenti all’ebraismo, triangoli
Catalogna da cartolina (Vicky amorosi e frustrazioni esistenziali,
Cristina Barcellona), l’instancabile ma quello che appare nuovo, oltre
settantatreenne Woody Allen fa alla presenza azzeccatissima del
ritorno nella sua Manhattan con comico Larry David, è la morale
un film perfettamente riuscito, che tutto sommato ottimistica del film,
rappresenta un mirabile compendio in cui c’è uno spiraglio anche per la
delle sue manie, del suo umorismo felicità e dove in fondo, nonostante
e della sua visione del mondo. Il tutti i pessimismi ed al di là di ogni
suo alter ego, nonché protagonista nichilismo, «basta che funzioni».
del film, Boris Yelnikoff è un premio «Niente di troppo originale o
Nobel mancato con matrimonio profondo»– obietterà qualcuno, e
naufragato alle spalle, suicida non gli si potrà forse dare torto; ma
fallito, ipocondriaco incorreggibile, ritrovare puntuale come ogni anno
maestro di scacchi frustrato ed il nostro Woody e passare insieme
instancabile dispensatore di lezioni a lui un’oretta e mezza come con
di cinismo a chiunque lo circondi. un vecchio amico o un buono
Una sera si ritrova in casa la psicanalista, non può che far bene
giovanissima Melody, ragazzina allo spettatore.
viziata fuggita da una famiglia Alessandro Merci

CINECIRCOLO CAPPUCCINI via Villa Clelia 12 Imola 4,50 € Tessera obbligatoria 2 € CINE-
CLUB forCINE Moquette bookshopbar via dall’Aste 17 Forlì Tessera obbligatoria 5 € CINECLUB
NOTORIUS Cinema Tiberio, viale Tiberio 59 Rimini 5,50 € Ridotti 4,50 € CINEFORUM GIAP-
PONESE via Oberdan 2 Forlì abbonamento obbligatorio € 20, gratuito per studenti CINEMA
MODERNO via Morini 24 Castelbolognese 5 € Ridotto 3,50 € CINEMA TEATRO VERDI piazza
Fratti 4 Forlimpopoli 5 € Ridotto 3 € CINEMA TEATRO VICTOR via San Vittore 1680 San Vittore di
Cesena 3,50 € CINETECA DI RIMINI via Gambalunga 27, Rimini Spettacoli pomeridiani ingres-
so libero Alla sera biglietto 7 € Ridotto 5 € FASCISMO E ANTIFASCISMO sala Forum della
Seconda Circoscrizione via Enrico Berlinguer 4, Ravenna Ingresso libero LUGOCINEMA Cinema
Giardino viale Orsini 19 Lugo 5 € LUNEDì CULT MOVIE Cinema Italia via Cavina 9, Faenza 6,50 €
Tessera web 5,50 € LUNEDì D’AUTORE Cinema Eliseo viale Carducci 7 Cesena 5 € LUNEDì
MAI VISTI Cinema Saffi viale dell’Appennino 480, San Martino in Strada 5 € METROFESTIVAL
Multisala Abbondanza, sala Metropol Gambettola inizio proiezioni ore 21 3,50 € Ridotto 2,50 € Ab-
bonamento sette film 7 € OCCHI SUL CINEMA martedì Cinema Nuovo piazza MTini 7 Doga-
na (RSM) mercoledì Cinema Turismo via Capannaccia 2 San Marino 5 € Ridotto 4 € RICCIONE
PER LA CULTURA-CINEMA via Virgilio 19 Riccione 6 € Ridotto 5 € RIMINI AL CINEMA
Cineteca di Rimini via Gambalunga 27 lunedì sera 4€ ridotto 3€ ingresso libero negli altri appun-
tamenti SUPERCINEMA SANTARCANGELO piazza Marconi 1 Santarcangelo di Romagna 5€

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 19


anteprima

public enemies

ritorno al futuro
a cura di ilario gradassi

1. NEMICO PUBBLICO (143’ 3. Nel paese delle


2009 Michael Mann). Esce il 6 creature selvagge (101’ 2008
novembre la storia di John Dillinger Spike Jonze). Esce il 30 ottobre. Con
girata da Michael Mann. Con Johnny James Gandolfini e Forest Whitaker.
Depp, Christian Bale e Marion Viaggio nel mondo immaginario di
Cotillard. Come combattere il crimine un bambino con molta, moltissima
serve anche per fare la scalata al fantasia. Visivamente straordinario,
può essere la grande sorpresa
potere.
dell’anno.
2. Capitalism: a love story
4. Il nastro bianco (145’
(120’ 2009 Michael Moore). Esce
2009 Michael Haneke). Esce il 30
il 30 ottobre. Con il suo stile senza ottobre. Vincitore di Cannes 2009. Alla
compromessi Michael Moore scoperchia vigilia della Prima Guerra Mondiale i
la pentola sul prezzo che il capitalismo fa raggelanti fermenti che daranno vita
pagare agli esseri umani. al nazismo emergono durante una

20 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


terribile vicenda in un paesino della
Germania del Nord.
5. A serious man (105’
2009 Ethan e Joel Coen). Esce il 6
novembre. Rilettura del libro di Giobbe
ambientata nel Midwest degli anni ‘70.
Senza attori di grido, ma i Coen sono
i Coen.
6. Berlin Calling (106’ 2009
Hannes Stohr). Esce il 6 novembre.
La vita di una stella della musica
elettronica in un momento di crisi
cruciale. Il cinema tedesco alla prova
musicale.
7. L’uomo che fissava le
capre (90’ 2009 Grant Heslov) Esce
il 6 novembre. Con Ewan Mc Gregor,
George Clooney e Jeff Bridges.
L’incredibile storia, vera, del reparto
segreto dell’esercito statunitense
nato per studiare e utilizzare le facoltà
paranormali.
8. Niko una renna per
amico (80’ 2009 Michael Hegner,
Kari Juusonen). Esce il 30 novembre. uno studio nord europeo nell’arengo
Piuttosto che Moccia e Michael dell’animazione con una piccola renna
Jackson regalatevi l’esordio di che prova a diventare grande.

Chéri
100’ 2009 Stephen Frears
Tra le nobiltà della Belle Époque, lì dove gli amanti dell’arte sono una fonte di guadagno
più sicura dell’arte stessa, l’amore delle cortigiane è una finzione redditizia finché il buon
senso permette loro di scongiurare il pericolo più grande: innamorarsi. La natura umana
però contempla questa debolezza ai cui piedi cade, sofferente, l’individuo. Gli inglesi,
dopotutto, considerano l’innamoramento una caduta (to fall in love) e in Chéri se ne
trova una rappresentazione. Giunge inatteso come un ospite sgradito per la sola paura
di incontrarlo, un sentimento che non farebbe rumore se ragione, sentimento e passione
fossero orientati verso un’unica direzione per unirsi alle sponde dell’altro. Eppure l’amore
è meno forte, se non quando è impossibile e si strugge in un conflitto interiore che avrà
un solo vincitore.

Luigi Palmirotta

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 21


horror politics #8

scala indiscussa. La società è irrigidita,

district la permeabilità verticale, univocamente


verso il basso, non crea empatia:
raddoppia il disgusto per la perdita del
9 privilegio. Il rapporto con il nuovo proprio
simile è puramente strumentale. Non c’è
speranza. L’uomo considerato sano si
ammala, si deturpa, si corrompe, mentre
a cura di Matteo lolletti
la guarigione è esclusivamente personale,
coincide unicamente con la restaurazione
D9 è un capolavoro (almeno la prima parte, della condizione precedente. Il contagio
rivedendolo), denso di sottotesti, metafore, non conta, è solo minaccia. La gelosa e
allegorie e simbolismi. Ne abbiamo intransigente difesa della propria sana
sapientemente parlato sul numero scorso mediocrità non contempla contaminazioni
di Billy, ma vogliamo provare a indagare di sorta. La deriva identitaria, affermata
un ulteriore elemento: la metamorfosi. La ai danni dell’identità minoritaria altrui,
metamorfosi, in D9, è sociale, sanitaria ed è codice di un primato esistenziale,
esistenziale, addirittura divina. Quindi, nel indiscutibile e naturale.
complesso, politica. D9 ha pochi appigli per la salvezza. Il
L’uomo forte diviene l’altro da sé, il protagonista che - a suo modo - aiuta
debole, il reietto, il perseguitato. Lo l’alieno nel tentativo di fuga di quest’ultimo
diventa fisicamente, cellula per cellula, non esprime solidarietà, quanto piuttosto
dopo il contagio. Non è tanto nei panni suggerisce rassegnazione rancorosa, se
di ma nella pelle di. E l’accettazione non non addirittura calcolo peloso. Il taglio
avviene mai, perché non basta più mutare documentaristico di parte della pellicola
classe per comprendere. Nel mondo non fa altro che sottolinearne l’attitudine
descritto da D9 non esiste la possibilità realista, oltre che a realizzarsi come
dell’accettazione, della comprensione, riuscito espediente narrativo.
appunto. Il mondo di cui parla D9 non è il D9 parla di ognuno di noi, a gradi diversi,
Sudafrica post-apartheid, è il mondo tout nell’istintiva e reazionaria protezione
court. Quindi, se il nazionalsocialista che dell’acquisito. È un universo che non può
si trasforma nell’ebreo (o il boero che si mettersi in discussione: solo lo sguardo,
muta in nero) non comprende l’orrore e il cinema, possono esplicitarne la deriva.
cerca solo di tornare ariano, la società Ma in una condizione in cui l’immaginario
odierna sostituisce il fattore etnico con un è omologato alla visione dell’altro come
qualsiasi aggancio identificativo, in una entità inconciliabile, trionfa inutile.

22 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


goya’s ghosts
in costume

l'ultimo inquisitore:
lo sguardo impotente
dell'arte
a cura di Chiara Tartagni

Milos Forman è personaggio di non nuova linfa da grotteschi processi.


facile catalogazione: ceco di origine Vero protagonista della vicenda è
ebraica, assiste alla deportazione Lorenzo Casamares, prima inquisitore
nazista dei genitori e nell’infanzia di comprovata fede e in seguito
scopre i grandi film di Charlie Chaplin rivoluzionario anticlericale sotto
e Buster Keaton. Emigrato a Parigi l’egida di Bonaparte: Forman ne segue
e in seguito negli Stati Uniti a causa le macchinazioni, tra cui la violenza
degli avvenimenti della Primavera nei confronti di una giovane modella
di Praga, si distingue per il forte di Goya, facendone l’incarnazione
intento di denuncia sociale e per la del quieto vivere al seguito di un
fascinazione per gli emarginati, quelle dogma, che sia politico o religioso.
personalità borderline che navigano E anche i valori della Rivoluzione,
in solitudine nel proprio genio o esportati con la forza, si perdono
nella propria follia. E non è casuale nel fanatismo del potere, che resta
che questo cantore del secolare ipocrita e meschino qualunque sia il
intreccio fra creatività e alienazione volto che assume. Scene e costumi
abbia realizzato ben tre pellicole di cupo splendore, interpretazioni
ambientate nel Settecento, il secolo memorabili e lo scorrere disincantato
più vicino alla modernità, in cui il culto della trama rendono questo film una
della Ragione sfocia nel libertinaggio, parabola sull’eterno ripetersi della
l’emancipazione dell’amore romantico storia, che non si nega il piacere
si fa frivolezza e perversione, e si estetico e funzionale di citare l’opera
afferma l’idea di felicità come meta di Goya. Lo stesso Forman nelle sue
ultima dell’esistenza. Il terzo di questi dichiarazioni ha esplicitato un legame
film è L’ultimo inquisitore (2006), o fra l’Inquisizione spagnola e il regime
meglio Goya’s ghosts, nato da un’idea stalinista degli anni ’50, constatando
dello stesso Forman e di Jean-Claude inoltre la profetica precedenza
Carrière, in cui il pittore Francisco della sceneggiatura rispetto alle
Josè de Goya y Lucientes (1746-1828) entusiastiche dichiarazioni di Dick
è testimone, con la propria arte di Cheney sulla “liberazione” dell’Iraq. E
veggente, dei meccanismi del potere ne ha tratto il leit motiv che permea
e degli orrori della guerra. La sua ogni scena di questa affascinante
figura di outsider getta uno sguardo pellicola: «In arte qualsiasi cosa tu
diretto sulla Spagna settecentesca, faccia è politica» 1.
fulgida e decadente, sulla famiglia
reale al potere, da lui (e dal regista)
ritratta con impietoso realismo, e 1 http://www.artinfo.com/news/sto-
sulla Chiesa, costretta a suggere ry/26991/milos-forman/

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 25


viaggi di cinema

manga impact - per


chi era bambino nel
'70
a cura di matteo laghi

Si è da poco conclusa a Torino per un fumetto, una serie o un film. In


una interessante retrospettiva sul questo modo la società giapponese
mondo dell’animazione giapponese ha riproposto il dramma della guerra
nell’ambito della rassegna Manga nucleare sublimandolo. E dalla bomba
Impact, già proposta a Locarno a atomica sono scaturiti il capolavoro
metà agosto. Un’occasione rara, Akira di K. Otomo o lo scanzonato
per gli amanti del genere, per Conan di H. Miyazaki. Oggi, a distanza
ammirare le produzioni dei grandi di quasi trent’anni, come spesso
maestri e ripercorrere la storia dai accade con i movimenti d’avanguardia,
classici Capitan Harlock e Lupin III, il cinema di animazione giapponese è
attraverso Gundam, sino ad arrivare ai tornato in auge. Miyazaki ha saputo
contemporanei Evangelion e Animatrix rappresentare al meglio alcune delle
(di wachowskiana memoria). Accanto tematiche più care ai disegnatori del
alla rassegna delle migliori anime paese dei samurai, prima fra tutte il
giapponesi degli ultimi tre decenni, rapporto tra l’uomo e la natura, senza
prosegue, sino al 10 gennaio 2010, perdere mai la poesia e la magia
presso la Mole Antonelliana, la mostra che hanno contraddistinto tutta la
di manifesti di film giapponesi, una sua produzione. Un posto d’onore
ricca selezione di action figure e in spetta a Tonari no Totoro (Il mio vicino
più storyboard e disegni originali Totoro) del 1988 che a Torino ha
provenienti dal National Museum of visto la presentazione ufficiale nelle
Modern Art di Tokyo. A partire dagli sale cinematografiche italiane a più
anni ’80 del secolo scorso, i fumetti, di vent’anni dalla sua realizzazione.
prima, e i cartoni animati, poi, del Sol Niente a che vedere con il rutilante
levante hanno segnato una rottura Il castello errante di Howl (2004) o
rispetto letematiche abituali dei comics l’onirico La città incantata (2001). In
americani. Per la prima volta le storie Totoro, la grafica essenziale, i colori
raccontate avevano come oggetto pastello, i toni garbati ci guidano
drammi e problemi reali e il destino nel mondo fantastico dell’introverso
della Terra non era più in mano agli folletto giapponese, gigantesco elfo
adulti, ma ai ragazzi. E proprio questa peloso. Un mondo in cui solo i bambini
nuova chiave di lettura fece storcere il possono entrare. Un mondo in cui la
naso ai nostri genitori. Troppo presto natura, fragorosamente silente e a
i manga vennero tacciati di essere tratti maestosa, è co-protagonista
troppo violenti o privi di un messaggio e la spiritualità giapponese permea
educativo. E spesso ci si nascondeva ogni immagine. A ricordarci che solo
dietro un giudizio stilistico per mantenendo intatta la curiosità e la
camuffare il disagio del confronto con voglia di stupirci possiamo conoscere
una nuova cifra stilistica: tutto si può il mondo che ci circonda, senza
raccontare. Ogni aspetto di questo dimenticare che per farlo dobbiamo
mondo (o di altri) può diventare spunto continuare a essere un po’ bambini.

26 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


lupin III

neon genesis evangelion

la città incantata

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 27


retropolis

alieni dal
volto umano
the rocky horror picture show
100’ 1975 Jim Sharman

«Vorrei, se mi è concesso, condurvi novello professor Frankenstein e, per


in uno strano viaggio». Un viaggio di più, come i suoi due servi Riff-Raff
alla scoperta del film più bizzarro che e Magenta, extraterrestre proveniente
sia mai stato realizzato. Un viaggio dal pianeta Transexual, della galassia
fatto di decadenza, orrore e sesso. di Transylvania. Ormai in potere del
Un viaggio dannatamente rock! lussurioso padrone di casa, Brad e Janet
The Rocky Horror Picture Show è un rischiano di vedere il proprio matrimonio
caso cinematografico senza uguali. distrutto prima ancora di celebrarlo…
L’abusatissimo termine cult a nulla Il film vanta, tra le altre cose, la bella
si adatta meglio che a questo film. trovata di far raccontare gli eventi a un
Basti pensare che al mondo esistono Criminologo, un’innumerevole quantità
sale cinematografiche che, fin dalla di citazioni da classici dell’orrore e
sua uscita, non hanno mai smesso della fantascienza, e una colonna
di proiettarlo. Oppure che esistono sonora rock ‘n’ roll semplicemente
proiezioni interattive, durante le quali il grandiosa. Le bizzarrie si susseguono a
pubblico (per la maggior parte travestito un ritmo frenetico in un’ambientazione
come i personaggi del film) recita decadente e  pop che ha dell’incredibile,
battute a memoria, canta, risponde agli ma ciò che più di tutto lascia il segno
attori sullo schermo e compie tutta una è l’interpretazione assolutamente
serie di rituali stranezze, comprensive, eccezionale di Tim Curry (il futuro
tra l’altro, di una simpatica pioggia in pagliaccio Pennywise di It), che crea un
sala ricreata con pistole ad acqua. personaggio estremamente controverso,
Il film narra le disavventure di Brad protagonista e antagonista al tempo
(Barry Bostwick) e Janet (Susan stesso, un sexy mad doctor in tacchi
Sarandon), promessi sposi che, in e calze a rete che buca lo schermo
una fatidica notte tempestosa, dispersi e diventa il fulcro di un culto che non
in mezzo al nulla e con una ruota a ha precedenti nella storia del cinema.
terra, decidono di chiedere aiuto in Con Halloween alle porte, questo è il
uno strano castello. Scopriranno a film perfetto da riscoprire con gli amici
loro spese che il maniero appartiene per una serata decisamente diversa.
al Dottor Frank-N-Furter (Tim Curry),
scienziato pazzo libidinoso e travestito, Matteo ‘Lier’ Lelli

28 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


Dr. Frank-N-Furter

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 29


retropolis

Piano 9 da un
Altro Spazio
79’ 1959 Edward D. Wood Jr.

A lungo considerato il peggior


film mai realizzato, oggi, molti
Uwe Boll dopo la sua uscita, non
risulta poi così terribile. Noiosetto
forse, senz’altro mal scritto, pieno
di errori, ma comunque talmente
lontano e datato da avere un suo
fascino per lo spettatore di oggi,
non più abituato ai film da drive in.
Il film racconta di come uno
scarno manipolo di extraterrestri
(umani nelle sembianze e nel
comportamento, in tutto identici a
noi, benché in un noioso monologo
cerchino di dimostrare l’irrazionalità
dei Terrestri) tentino di conquistare le ragazze della
la Terra servendosi di alcuni morti terra sono facili
resuscitati (!). L’azione militare
sarebbe resa necessaria dal fatto 100’ 1989 Julien Temple
che i nostri scienziati sono ormai
vicini alla realizzazione della bomba
solare, un ordigno in grado di far Ritratto colorato e musicale
esplodere la luce del Sole (!!) e, di dell’america di fine anni ottanta,
conseguenza, tutte le cose da essa ambientato nella San Francisco
raggiunte, in un effetto a catena che capitale dell’edonismo occidentale
porrebbe fine allo stesso Universo per eccellenza. É la favola
(!!!). Toccherà ad un pilota che romantica di una ragazza, alle
vive nei pressi del cimitero preso prese con un futuro marito che
di mira opporsi agli invasori, la tradisce in continuazione, che
con l’aiuto della polizia locale. si vede precipitare in piscina una
Un pastiche che mescola orrore navicella spaziale con all’interno
(poco, anche per gli standard del tre pelosi e bizzarri extraterrestri
tempo) e fantascienza (celebri gli che si rivelano anche molto
UFO tenuti sospesi con una lenza affascinanti dopo la doverosa
talvolta visibilissima), riscoperto depilazione. Dopo una nottata
recentemente soprattutto grazie a passata nei locali a fare sfoggio
Ed Wood, con cui Tim Burton ha delle loro qualità e a fare incetta
voluto omaggiare lo sfortunato e di donne si ritrovavano per caso
scalcagnato regista, il film non è mai a rapinare un negozio e inseguiti
stato veramente dimenticato proprio dalla polizia. Piacevole commedia,
per la sua cattiva messa in scena firmata Julien Temple, ricca di gag
e per i risibili effettacci: è quello e assurdità, che vede, tra gli altri,
che si definisce uno scult, pellicola un Jim Carrey alle prime armi
amata proprio perché brutta. e una splendida Geena Davis,
Nel cast, tra gli altri, Vampira e Bela interpretare un’America in cui
Lugosi, morto durante le riprese. anche gli alieni ce la possono
fare.
Matteo
‘Lier’ Lelli Marco Bacchi

30 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy


retropolis

ornella muti in flash gordon

Flash Gordon
111’ 1980 Mike Hodges

Tratto da un celebre fumetto Bellissime le astronavi, bellissimi


e musicato niente meno che i vari regni di Mongo, bellissimi
dai Queen, questo è forse il in particolare gli Uomini
film più pacchiano e kitsch sul Falco (gli unici a non essere
quale poserete mai gli occhi. del tutto simili agli umani), e
Le gesta narrate sono quelle di bellissimi (se riuscite a farci
Flash, campione di football che per l’abitudine) i colori esagerati
uno strano concatenarsi di eventi (oro, argento e rosso su tutti)
si ritrova in missione per salvare la che permeano tutta la pellicola.
Terra dalla distruzione. Ming (Max Un’avventura davvero godibile
von Sydow), il terribile imperatore adatta a grandi e piccini.
di Mongo, per puro divertimento
sta causando tutta una serie di Matteo ‘Lier’
cataclismi sul nostro pianeta. Lelli

billy 26 Ottobre 2009 - Numero 15 31


riguardatelo

il giorno
dell'indiano
a cura di michelangelo pasini

E Venne il giorno di M. N. i protagonisti del film. mistero nelle loro


Shyamalan ha goduto davvero di E all’interno di questo mani. È solo nel
pochissime recensioni positive e al percorso di straniamento momento in cui la
box office è andato malino. Il perché per chi assiste e vive il ragione si lascia
è da ricercarsi nel brusco cambio dramma della pellicola sopraffare da istinto
di direzione intrapreso dal regista. Shyamalan inserisce e sentimento che
Virata che però, al contrario di quanto un ulteriore tassello protagonisti e
si possa pensare, è da vedersi di coerenza, ciò che spettatori possono
all’interno di un percorso iniziato si chiama autocritica. (ri)vedere la luce.
con Il Sesto Senso. Coerenza da Accusato, ripetiamo, nei Non è questa la
analizzare alla luce di una visione film precedenti di essere sede per citare
del cinema personalissima, che forzamente macchinoso la visionarietà di
fa di E Venne il Giorno un grande nel tirare le fila, ovvero di certe sequenze
film e conferma il regista indiano usare troppo l’ingegno e il della pellicola, la
trapiantato in Usa come uno dei cervello e di farne abusare forza catartica
pochi autori nel senso più Cahiers anche ai suoi protagonisti, dell’impressionante
du Cinéma del termine. Perché se è in The happening compie serie di morti in
vero che i giovani turchi, definivano un’inversione di marcia: pianosequenza,
autore colui che è prima di tutto relega i personaggi né l’elementare
consapevole del proprio talento e del più dotati a pedine intuizione di caricare
proprio percorso cinematografico, impotenti davanti agli gli occhi di Zooey
Shyamalan ne è uno degli ultimissimi enigmi e dona ai meno Deschanel di
esempi. In The happening (titolo dotati cerebralmente un una tensione che
originale del film) il regista sembra intuito fuori del comune, contrasta con la loro
analizzare tutte le critiche che gli mettendo le chiavi del dolcezza e bellezza.
sono piovute addosso negli anni
(prima fra tutte l’inserimento quasi
forzato di uno o più twist a sorpresa
nel finale di ogni sua pellicola), le
interiorizza e la risposta che fornisce
è tutt’altro che ruffiana nei confronti
della critica che lo ha deriso, ma
è piuttosto ragionata e reiterata,
quasi naturalmente, per tutta la
durata della pellicola. Se infatti in
Signs o The Village il regista è stato
accusato di voler fornire al pubblico
una spiegazione pseudo-razionale in
extremis, chiudendo in pochi metri di
pellicola un mistero che ne avvolge
l’intero metraggio, E venne il giorno
è completamente costruito intorno
a un evento che è inspiegabile
tanto per lo spettatore quanto, con
coerenza metacinematografica, per

32 26 Ottobre 2009 - Numero 15 billy

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