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Nonostante tanti fascinosi simboli che si sono potuti abbinare per analogia al termine poeta (inteso come ideatore, non per forza scrittore), nel suo essere profetico, portatore dideali o semplice descrittore del mondo; dalla mia esperienza ritengo che il poeta abbia un ruolo primario: animare. In un certo senso quindi rischia di essere sottomesso di fronte al suo pubblico, cui ha dato unanima, come un genitore nei confronti dei figli che ha egli stesso generato. Ma non vi degradazione in questo, poich di certo anche i figli dipendono dai procreatori, creando un legame di ritorno che si salda al precedente. Lavori come il meccanico, il tecnico, il netturbino, non sono degradanti come si ritiene erroneamente, in virt di questo fatto, al pari del benzinaio, ritenuto inutile passaggio da produttore a consumatore destinato ad avvelenarsi, costantemente, nel suo essere. Ma la societ, che pur in un sistema ordinato tende universalmente allentropia, avrebbe gi eliminato il problema se questo fosse mai esistito. Allo stesso modo non ha mai eliminato i poeti, cos odiati nel proprio tempo perch inutili, perci vedo nella figura del benzinaio un buon elemento comparabile (senza che me ne vogliano altri mestieri). Non ho, infatti, in mia esperienza, mai avuto alcun motivo per trovare il compito di benzinaio degradante. Se, come spesso accade, il poeta non ritiene di avere un buon motore, un'efficiente tenuta di strada, o degli pneumatici che lo portino lontano, ma non ancora stato eliminato, allora ha certo un ruolo: caricare gli animi altrui, grazie a un carburante che abilissimo a selezionare, in enumerabili progetti disperati. Cos si rispecchia nel benzinaio: chiunque arrivi nella sua stazione sar sempre benvenuto, sia per pochi litri di parole, che per una meta da percorrersi tutta la vita, sia per un viaggio di costante compagnia, che per un semplice servizio veloce, sia per una mancia lauta, che per un etereo appagamento. Il suo compito non in conclusione tanto specifico, poich non legato a nazioni, religioni o etnie, n a ideali precisi, solo deve essere capace di lubrificare una speranza a chi necessita, come di disilludere un serbatoio ormai secco da false speranze. Il suo compito solo soddisfare il cliente, poich in questo modo egli ricever una ricompensa dallalto, non per il carburante venduto, che sar in ogni caso sufficiente, ma per il fatto di aver contribuito, anche di poco, al viaggio di alcune persone. Un viaggio che, volendo, il poeta pu intraprendere, ma che
sar rifiutato a pi riprese, poich il viaggio ha una fine, mentre il ricordo, moltiplicato per molti veicoli, durer per sempre. Chiunque pu essere benzinaio, ma lopinione comune, come gi riferito sopra, degrada questa condizione, vista come misera perch non compresa, ma solo vista in un sistema di servilismo. Dove sarebbe il benzinaio senza gente da servire? Troverebbe unaltra occupazione, finendo a dipendere da un altro mestiere, con un'unica differenza: dopo essere stato appagato da un certo comportamento, come un animale dopo unacrobazia, privata di quella, sar disorientato, e tenter di riottenerla il pi delle volte fallendo. Per questo pochi pittori sono diventati poeti, pochi novellisti cinematografi, ma anche pochi muratori dei poliziotti, pochi astronomi dei biologi o pochi fumettisti degli architetti: non impossibile, ma solo in condizioni diverse, perch in questo caso la nuova arte dettata da un impulso smodato e non da una ricercatezza sistematica, come un animale circense senza un pubblico realmente in grado di apprezzarlo. Di conseguenza conviene adattarsi al proprio ruolo, senza ricercare chiss quale impiego, perch spesso un pagamento apparente soddisfacente quanto una televisione per la bestia: s, qualcosa in pi, ma non ci da. Se invece comprendiamo in tempo dove stiamo, potremmo stabilirci in maniera cos inamovibile che neanche la Morte potr spostarci.