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Immagina la felicità ("ciò pretesto da tutti": il fine della ricerca di ogni singolo individuo + [l'intera
piramide di Maslow è volta al benessere ma la ricerca psicologica della felicità è solo la punta della
piramide: "impuntarsi"]) come un liquido edibile (brodo) ma volatile a temperatura ambiente
(riconoscibile solo dalla persona che lo percepisce [soggettività] : "rapporto d'animo costante nel
sè": l' IO, me medesimo).
"Abraham Harold Maslow --- Toward a Psychology of Being ("verso la psicologia dell' essendo"
letteralmente)---> piramide dei bisogni"
riferimenti al brodo primordiale, condizioni necessarie alla vita, oro degli gnomi.
Una felicità che richiede sforzi, spesso non solitari (cocchiere, pennello: rappresentazioni del
traditore), compiuti a pressioni e temperature incostanti e spesso difficili da tollerare; Immagina che
qualcuno cui ne cui ne permetti l accesso prenda la bottiglia di vetro temperato in cui la conservi, e
te la scaraventi in faccia. ---- (proiezione ortogonale, piramide, fiocina)
Non tutti possono essere felici (perchè siamo troppi a questo mondo: selezione naturale)
Questo è il Tradimento (sia personale, descritto dal traditore, sia, molto più velato, umano, siccome
ogni persona viene istruita dalla società sull'avere diritto alla felicità come valore universale):
Momento in cui il dolore si mischia alla sete dell' inafferrabilità dei propositi che s'avevan davanti
fino a quel momento. (dissiparsi, gravitone negativo, furia, perdita della realtà, perdita di sè ---->
l'unica storia è quella comunemente studiata (riferimenti egizi, spartani, il mito di Polifemo, in
maniera remota il vaso di pandora anche se è compreso l'accenno positivo, la bottiglia)
Tradimento = Cromo come elemento distruttivo: cancro che distrugge prima la vista e poi l'anima
Aggiungerci il timore che la visione del vetro stesso ormai ti crea. (la bottiglia ora imprigiona
l'anima attraverso le schegge e non più la felicità nella sua integrità)
Rimane una situazione in cui non puoi più piangere per i tagli che ormai conseguentemente ti
ritrovi: Schegge negli occhi che devi scegliere se tenere e vedere il mondo deformato oppure se
rimuovere e rischiare di non vederlo più. (il vetro riflette la cecità nei confronti del mondo con
quella nei confronti di sè stesso)
Lo stesso mondo che già si conosceva a fatica, non si riconosce più....e non lo riconoscerebbe più
(l'anima che si vaporizza come la metafora della felicità ---> mummificazione) Qualsiasi sia la
scelta.