Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Psiconautica
spontanee quali la cicuta, il verbasco, la valeriana, l'erba morella, la dulcamara, la digitale, il salice. La cicuta induce paralisi motoria graduale, rallentamento cardiaco, ipossia (insufficiente ossigenazione), delirio e eccitazione convulsiva, il verbasco e la valeriana sono sedativi, la morella e la dulcamara (contenenti solanina) danno nausea, allucinazioni visive, diafonia, vertigine, paralisi dell'attivit motoria e respiratoria, sono anche narcotici e analgesici, la digitale (in caso di intossicazione acuta o cronica) provoca disorientamento spazio-temporale, confusione, afasia, delirio, allucinazioni ed infine i salicilati sono responsabili di confusione, delirio, psicosi, forme stuporose, sindromi maniacali, allucinazioni.Da ultimo vanno menzionati due ulteriori ingredienti dell'unguento di cui parleremo comunque, ancora in seguito: il rospo e la canapa. Le ghiandole cutanee dei rospi contengono la bufotenina ( dimetil-5-idrossi-triptamina) una sostanza indolica simile per struttura alla serotonina e alla dietilamide dell'acido lisergico, ancor oggi usato ritualmente, in alcune culture primitive, per indurre stati allucinatori ( appena il caso di ricordare che la fustigazione del rospo, onde ottenerne il veleno, uno degli elementi centrali del Sabba). Per quanto riguarda la canapa evidente che, quando se ne parla, si tratta di cannabis sativa e non della cannabis indica, ma ormai chiarito che la percentuale dei cannabinoidi attivi della pianta europea non dissimile da quella della canapa indiana, dipendendo ci dalle condizioni di coltura.Una delle obiezioni fondamentali contro l'ipotesi dell'induzione farmacologica di esperienze psichiche a causa dell'uso di tali unguenti e che questi, dovendo essere ovviamente spalmati sulla pelle, non potevano essere assorbiti in manie!a apprezzabile dall'organismo. E' vero che le sostanze attive non attraversano la cute, ma fanno eccezione proprio i composti liposolubili veicolati su eccipienti lipidici (in parole povere l'unguento delle streghe). Se si tien conto poi che queste venivano strofinate sulla pella lacera, su piaghe o sulla carne viva, si capisce come potevano funzionare pi rapidamente che per ingestione o inalazione. L 'igiene dell'epoca, specie nelle classi pi povere (si pensi, per, anche alla scarsa pulizia delle classi abbienti) era del tutto approssimativa, le malattie scrofolose sono patologie normali, i parassiti sono ospiti fissi, le carenze vitaminiche naturale prodotto di squilibri alimentari e l'ignoranza di ogni elementare cautela antisettica porta con se il prurito e l'infezione. Gli unguenti delle streghe calmano il dolore e spesso lo guariscono, ma sovente danno reazioni tossiche. Molti degli ingredienti visti sopra entrano nella pomata con funzione vulneraria (es. le foglie di pioppo), sedativa ( es. le solanacee ), antiflogistica ed antibatterica ( es. l'olio di iperico) e quindi non solo leniscono i dolori, ma curano anche i mali dando in aggiunta "sogni dilettevoli" che soddisfano le "bramosie esagerate di sensazioni morbose".E' quindi plausibile ammettere, in generale, che gli stati tossici indotti dall' uso di questi farmaci neuropsicoattivi provochino nell'individuo una lacerazione del tessuto connettivo coscienziale fra immagini di origine sensoriale e immagini endogene che si presentano con carattere percettivo e vengono vissute dal soggetto come autentiche percezioni e scambiate con queste, tanto che sono attribuite alla realt esterna e ritenute immagini reali. In definitiva si induce un feed-back positivo: coloro che sono affetti da piaghe dolorose o algie varie ricorrono alla strega erborista per avere lenimento e questa nel procurare loro un potente analgesico (ipnotici, tranquillanti, neurolettici) inizia costoro, pu essere anche inconsapevolmente, ai misteri del Sabba e li lega ad una assuefacente tossicodipendenza. (...) fonte: www.airesis.net
http://psiconautica.byethost13.com