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A.

S 2015/2016
Approfondimento per l esame di stato

DMT e Ayahuasca:
psicotropia esogena ed endogena

Lorenzo Braga
I.T.I.S. Paolo Carcano
Chimica e materiali, Classe V C1

Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe


all'uomo come in effetti , infinito.
-William Blake-

INDICE:
Premessa3

Introduzione e storia..............................4

1) Preparazione di Ayahuasca..8
2) Dimetiltriptammina..9
2.1) Storia...10
2.2) Biosintesi....................................................10
2.3) Meccanismo d azione11

3) Inibizione monoammino ossidasi.11


3.1) MAO e ruolo biologico..11
3.2) MAO inibitori di Ayahuasca.12
3.3) Meccanismo d azione degli inibitori13

4) Determinazioni analitiche....14
4.1) Analisi per la determinazione dellarmina, armalina ed n,n dimetiltriptamina nella
polvere di ayahuasca............................................14
4.2) Analisi per la determinazione della dmt, dell armina e dell armilina nel sangue e nelle
urine.14

5) Esperienze Ayahuasca.............................17
5.1) Prima esperienza........................................................................................
5.2) Seconda esperienza..20
5.3) Terza esperienza...................................................................................21
5.4) Prima esperienza DMT23
2

5.5) Seconda esperienza..24

6) DMT ed Ayahuasca: raffronto..25

7) Legislazione.......................................................................................................................26

8) Conclusione..27

9) Bibliografia e
webgrafia29

PREMESSA
Il tema che ho deciso di perseguire nell approfondimento per l esame di stato sicuramente molto
particolare ed originale, quasi lo definirei un azzardo, seppur la trattazione rimane nell ambiente
chimico. Sono consapevole che il titolo che ho scelto per la suddetta trattazione, alla maggior parte
delle persone, susciti vasti dubbi a sfavore di saldi riferimenti nel contesto degli argomenti che
andr a toccare; come so che lo stesso, ad una prima impressione, posso far divagare la mente verso
esoterici lidi che non rispecchiano effettivamente la seriet del composto analizzato. A tutti coloro
che leggeranno il mio lavoro chiedo di visionarlo sotto l occhio di una mente aperta e scevra da
qualsivoglia pregiudizio o miscredenza in merito alla classe di sostanze alla quale l Ayahuasca
appartiene. Prima di elencare le motivazioni che mi hanno spinto a scegliere questo argomento
vorrei ribadire un semplice concetto: quella che molto spesso chiamata droga o, pi
propriamente psicotropo, una sostanza pregna di cultura che affonda le sue radici in civilt e
popolazioni millenarie, capace di infondere tradizione, medicina ed identit nelle medesime. Tali
sostanze rappresentano l apice di un imponente percorso spirituale e la loro assunzione necessita di
complessi rituali, cerimonie, consapevolezza ed ardua preparazione psicofisica. Solo nell era
moderna la loro efficacia medicinale, come il loro rispetto, sono andati persi nella disinformazione
mediatica protratta ed alimentata da una giovent spesso inconsapevole degli strumenti a sua
disposizione e, peggio ancora, sospinta dall utilizzo dei medesimi a semplici ed effimeri scopi
ricreativi fini a se stessi. Il motivo principale che mi ha spinto a scegliere questo argomento la
passione per gli stati alterati di coscienza e la natura stessa della coscienza, strutturata e funzionante
su pi livelli, di cui l ordinario ne solo una piccola scaglia. Ci che pi stimola la mia mente l
essenza stessa di tali alterazioni, intesa come manifestazione a livello percettivo e, nei network
neuronali, l interazione di cervello e psicotropi; anche se rimango fortemente attratto dai
cambiamenti e dalle sensazioni di natura psicologica ed interiore. Sono fermamente convinto che
tali sostanze abbiano grandi applicazioni, molte delle quali sottovalutate e che, se usate con
coscienza, diventeranno presto un fondamentale strumento nelle mani della medicina. Lultimo
motivo della mia scelta, ma non meno importante, l interesse che mi suscita la psiche in s, come
struttura naturale, dinamica e complessa, irta di misteri ed al contempo unico archivio di tutte le
risposte, nonch l architettura del pensiero e gli schemi attraverso il quale esso si muove. L
obbiettivo che mi sono proposto in questa trattazione di spiegare il meccanismo d azione della
dimetiltriptammina e dell Ayahuasca, mostrandone le capacit ed i potenziali che essa racchiude;
chiarire caratteristiche, analogie e differenze, fra il principio attivo puro e la cosiddetta medicina,
nonch mostrarne l esistenza agli occhi di chi legger questo testo.

INTRODUZIONE E STORIA
Il termine Ayahuasca non univoco e pu riferirsi sia alla bevanda psicotropa che ad una delle due
piante che ne costituiscono gli ingredienti principali; nel nostro caso, con il suddetto termine, e a
meno di ulteriore specificazione, mi riferir alla bevanda. Il nome Ayahuasca deriva dall antica
lingua Quechua (parlata dalle popolazioni sudamericane) in particolare Aya significa spirito, anima
e Huasca liana o corda. Ci in riferimento alla liana di Ayahuasca (Banisteriopsis Caapi), o pianta
madre; una pianta dal fusto a spirale, simile alla struttura del DNA. Essa contiene alcaloidi armalici
che, pur essendo leggermente psicoattivi, non sono i veri induttori
degli effetti della bevanda piuttosto che potenziatori ed attivatori;
tali sostanze hanno la capacit di disattivare gli enzimi MAO
(monoammino ossidasi) che altrimenti degraderebbero la DMT,
vera responsabile dell azione psicotropa. Il secondo principale
ingrediente detto foglie di Chakruna (Psychotria Viridis); in
lingua Quechua chaqry significa mescolare. Questa seconda
pianta la vera responsabile degli effetti del composto che, oltre a
contenere blande quantit di derivati di triptamina e 2-metil THbC, Preparazione della bevanda
contiene rilevanti quantitativi di DMT (dimetiltriptamina).
Nonostante la scarsa diffusione odierna, Ayahuasca, possiede una storia piu che millenaria; anche
se la sua storia, nella cultura occidentale, ha radici ben pi recenti. Nel 1841 si riusc, per la prima
volta, ad isolare l armolina partendo dai semi della pianta Syrian Rue. Le prime testimonianze
occidentali sugli effetti psicoattivi della Banisteriopsis caapi risalgono al 1851 (Per). Risalgono
invece al 1850 le pubblicazione di alcune testimonianze riguardanti l'uso della Banisteriopsis caapi.
Nel 1922-1923 un film, girato durante una cerimonia tradizionale Yage, fu proiettato durante il
meeting annuale dell'Associazione Farmaceutica Americana. Sul volgere del termine del ventesimo
secolo l' Ayahuasca inizi ad acquistare sempre maggiore popolarit, dando il via ad un vero e
proprio "enteoturismo". Molti europei e nordamericani si misero in viaggio verso il Sud America
per sperimentare in situ gli effetti dello psicotropo in un contesto "tradizionale". Questo flusso di
persone port ad un cambiamento nel modo di vedere e considerare la bevanda nelle sue stesse
regioni d'origine.
L'Ayahuasca la base della medicina tradizionale praticata da almeno 75 diverse trib indigene
delle zone amazzoniche, anche se la sua vera origine rimane tuttora relativamente sconosciuta. Data
la mancanza di dati e prove, nessuno pu dire da dove provenga esattamente la preparazione e l'uso
della miscela del composto, anche se numerose testimonianze archeologiche (vasi in ceramica,
statuette, piattini utilizzati per sniffare e canule) indicano, approssimativamente, come gli
allucinogeni vegetali erano ampiamente utilizzati nell'Amazzonia ecuadoriana fin dal 1500-2000
a.C.. In Ecuador venne ritrovata una tazza cerimoniale che si crede possa risalire a pi di 2500 anni
fa, la quale conteneva tracce di Ayahuasca. Non esistono documenti scritti di quell'epoca, ma si
sospetta che i "conquistadores" spagnoli che invasero la regione amazzonica nel 16 secolo
distrussero tonnellate e tonnellate di libri e documenti delle trib indigene, per nascondere i
contenuti di natura blasfema.
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I gesuiti, che viaggiavano verso le zone pi remote dell'Amazzonia, furono i primi europei a parlare
dell'Ayahuasca; in una testimonianza scritta, risalente al 1737, questa sostanza viene descritta come
una pozione inebriante, ingerita per entrare in contatto con gli dei e con molte altre finalit, con la
potenzialit di sganciare completamente una persona da tutte le normali attivit sensoriali e, a volte,
anche dalla vita. Altri esploratori del passato, inoltre, fanno riferimenti documentati sull'Ayahuasca,
Yag e Caapi, ma senza approfondirne i dettagli.
Nel 1850, il botanico inglese Richard Spruce esplor l'Amazzonia, descrivendo le fonti e la
preparazione dell'Ayahuasca e gli effetti che provocava su se stesso. Nel 1851, mentre esplorava la
parte superiore del Rio Negro, ebbe modo di osservare come gli Indiani Tukano facevano uso del
Yag. Decise, cos, di raccogliere alcuni campioni della Banisteriopsis, da cui si estraeva questa
sostanza, e analizzarla chimicamente nei propri laboratori. Due anni dopo, in Per, osserv in altre
due occasioni l'uso della Banisteriopsis. Nel 1860 incontr la Banisteriopsis nell'uso tradizionale
degli indiani Guahibo della Colombia e del Venezuela, e, qualche mese dopo, testimoni il suo
impiego anche tra gli indiani Zparo del Per. Esaminando la procedura di preparazione della
"pozione diabolica", Spruce inizi a sospettare che fosse la miscela delle varie piante a causare gli
effetti psichedelici della pozione e che la Banisteria Caapi (il nome di questa pianta si rivel negli
anni erronea; successivi studi botanici rivelarono che questa specie apparteneva in realt al genere
Banisteriopsis) venne considerata tra i principali principi attivi dell'Ayahuasca. Dopo pi di un
secolo da queste testimonianze e dalla spedizione dei campioni di Banisteriopsis Caapi in
Inghilterra, si prese in considerazione la loro analisi chimica nel 1966, riscontrando e confermando
la sua propriet psicoattiva. La scoperta di Richard Spruce non venne pubblicata fino al 1873 e ci
vollero altri 35 anni prima di ritrovare le sue note pubblicate per intero su documenti ufficiali.
Ancora nel 19 secolo, diversi etnografi, botanici ed esploratori furono testimoni dell'uso della
pozione psichedelica in diverse trib indigene dell'Amazzonia, menzionando "radici" e "liane"
impiegate per la preparazione della miscela, ma raramente veniva preso in considerazione il
prelievo di un campione di queste piante. Ormai confermato che per realizzare la Ayahuasca
vengono impiegati diversi ingredienti.
Nel 1905 e nel 1923 vennero isolati gli alcaloidi del "Yag", che furono battezzati con il nome di
"Telepatina"; alcuni ricercatori colombiani scoprirono un ulteriore alcaloide e lo chiamarono
Yageina. La Yageina, la Telepatina e la Banisterina erano i tre nomi con cui venivano differenziati i
tre alcaloidi isolati tra il 1926 ed il 1928. Successivamente, per, si scopr che facevano tutti e tre
parte dello stesso alcaloide e che questo era identico alla Harmina, un alcaloide isolato dalla
Peganum harmala nel 1847. Nel 1939 venne stabilito che i diversi termini Caapi, Yag e Ayahuasca
erano nomi con cui si indicava la stessa bevanda "magica" e che gli ingredienti contenuti in essa
erano (quasi sempre) identici: Banisteriopsis caapi o Banisteriopsis inebriens.
Richard Evans Schultes, divenuto poi professore ad Harvard ed autore di numerosi libri, esplor
soprattutto la zona dell'Amazzonia colombiana, dal 1941 al 1953, riportando le diverse piante
conosciute dalle popolazioni amazzoniche. Osserv come l'uso della miscela dell'Ayahuasca avesse
molta importanza nella cultura indigena dell'Amazzonia settentrionale, con testimonianze
documentate dell'uso di pi di 2000 piante medicinali. Queste scoperte lo fecero battezzare come il
"padre della moderna etnobotanica". Inoltre, descrisse e sostenne come le piante contenute in questa
pozione possono variare notevolmente, ma la presenza della Banisteriopsis caapi, o uno dei suoi
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parenti stretti, rimane sempre una costante tra gli ingredienti della miscela. Schultes ed i suoi
studenti pubblicarono tutti i loro risultati riguardanti il contenuto di DMT, presente nelle piante
necessarie per realizzare la miscela, sul "Ayahuasca brew", nel 1968 e 1969.
Nel 1955, il potente allucinogeno, ma dalla breve durata, N, N-dimetiltriptamina (DMT) venne
prelevato da queste piante. Ci fu una grande sorpresa, visto che dal 1931 era sempre stato
considerato e conosciuto come una sostanza sintetica. Armina, Armalina e Tetraidroarmina vennero
isolati dalla Banisteriopsis caapi nel 1957, e definitivamente riconosciuti come gli alcaloidi attivi
della Banisteriopsis caapi e delle specie a lei affini, nel 1965. I primi rapporti dettagliati circa l'uso
di miscele di piante impiegate per realizzare la Ayahuasca inizi ad emergere solo verso la fine degli
anni '60.
Nel 1984, Dennis McKenna (fratello di Terrance McKenna, psiconauta che viaggi per tutto il
globo al fine di esplorare il mondo dei funghi magici) ed altri ancora pubblicarono i risultati delle
loro indagini etnobotaniche, chimiche e farmacologiche, sostenendo che il principio attivo
dell'Ayahuasca era il DMT, assolutamente inattivo se assunto per via orale, ma che diventava attivo
oralmente solo se associato a MAO inibitori delle -carboline: Armina, Armalina e Tetraidroarmina.
In questi ultimi anni, la miscela dell'Ayahuasca ha guadagnato popolarit nel mondo occidentale per
il suo potenziale ricreativo. Dopo le testimonianze delle sue propriet allucinogene e gli studi
scientifici effettuati che ne affermarono i suoi effetti, l'uso rituale dell'Ayahuasca pu realmente
migliorare la salute mentale e fisica. Nel 2008, il professore di psicologia Benny Shanon, pubblic
una controversa teoria secondo cui, all'inizio del giudaismo, veniva impiegata una bevanda
allucinogena, analoga all'Ayahuasca, e che gli effetti di questa miscela furono i responsabili di
alcuni degli eventi pi significativi della vita di Mos (tra cui la particolare scena biblica della
visione del roveto ardente che parl a Mos).
Il Per amazzonico, l'Ecuador, la Colombia, la Bolivia, il Brasile occidentale ed alcune regioni del
bacino del fiume Orinoco sono note per essere zone dove, ancora oggi, si fa largo uso di questa
bevanda. L'aumento dei movimenti religiosi sincretici come il Santo Daime, Unio do Vegetal
(UDV) e la Barquinia ebbero modo di promuovere l'uso dell'Ayahuasca, fino ad offrirle, molto
rapidamente, tutta la popolarit che ha ancora oggi nel Sud America.
Durante la cerimonia risulta fondamentale la figura dell Ayahuasquero: uno sciamano esperto,
divenuto tale passando una settimana nella foresta nutrendosi solo di psicotropi; un addestramento
che solo una mente ferrea in grado di sopportare, a testimonianza della seriet di tali pratiche.
Esso ha il compito di guidare i partecipanti all interno del loro percorso introspettivo nello
svolgimento del rituale, solitamente notturno. Fino ad una settimana prima del rito vietato
mangiare carni rosse, cibi eccessivamente dolci o salati, qualsivoglia attivit sessuale e l uso di
droghe. All interno di una capanna, coloro che necessitano della bevanda, sono disposti in cerchio,
comodamente adagiati su giacigli intorno al fuoco. Una volta che lo sciamano conferma la
preparazione del composto ne offre un tazza ai partecipanti, uno alla volta. L esperienza ha inizio
20-40 minuti dopo l assunzione e, dal suo inizio alla sua fine, compito dell ayahuasquero
intrattenere i pazienti con particolare melodie sacre dette Ikaros. Tali musiche hanno il compito
di indirizzare l esperienza, generando un opportuno setting, guidando la mente dei viaggiatori verso
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gli obbiettivi preposti; la presenza della musica in grado di influire preponderantemente sulla
qualit dell esperienza.
L efficacia medico-spirituale dell Ayahuasca da ricercarsi in un processo
denominato dialogismo cognitivo. La droga in grado di generare un auto
osservazione della mente sotto s stessa, esternando la realt interiore ad un
livello esogeno, proprio dell Io ma su di un piano distaccato ed analizzabile.
La mente strutturata in immagini, schemi e metafore interpolate ed unite da
emozioni, in questo contesto di alterazione psichica si in grado di cogliere la
relativit dei
propri processi cognitivi, generati da schemi comportamentali indotti ed assimilati, frutto delle
Ciotola di Ayahuasca
imposizioni sociali e delle nostre esperienze. Tramite questo processo si
effettua una scissione delle metafora dal reale riconoscendo il simbolo come
tale e non come verit assoluta, fondamento degli archetipi, anche errati, sulla quale il nostro
pensare viaggiava. Durante l esperienza si ha l interruzione della mente dualistica sotto l
osservazione del s e la presa di coscienza dei propri moti, turbamenti, ardori interiori con una
marcata rielaborazione del vissuto psicologico, specie del trauma, ora visto come elemento del
passato, superato e fonte di crescita. Nel caso in cui l esperienze emotiva divenisse eccessiva si pu
ricorrere, come detto in precedenza, ai canti sacri, ancore gettate sulle lande della realt.

1) PREPARAZIONE DI AYAHUASCA
La preparazione del composto inizia con la raccolta delle liane di Banisteriopsis Caapi, in appositi
giardini coltivati dagli indigeni o da esemplari selvatici della foresta. Si ritiene che le piante pi
anziane siano pi efficaci poich veicoli di maggiore conoscenza;
comunque si necessita di arbusti di almeno sei anni.
Contemporaneamente si procede alla raccolta delle foglie di
Psycotria Viridis; su entrambe le piante si soffia fumo di Mapacho
(Nicothiana Rustica) a fine purificatorio.
La preparazione inizia verso le sei del mattino con il taglio delle
liane in segmenti di 30-40cm di lunghezza e la loro sfibratura
tramite battimento su massi. Le foglie vengono sminuzzate a mano
ed aggiunte, insieme alla liana, in una pentola ed alternate a strati.
Cottura di Ayahuasca
Successivamente viene aggiunta una quantit variabile di acqua,
compresa fra i 12 ed i 15 litri, in base alla quantit di in gradienti utilizzati ed alle preferenze dello
sciamano. Il tutto viene fatto bollire fino alla riduzione del volume a circa un litro. A questo punto si
effettua un cambio di recipiente con ulteriore diminuzione di volume che arriver a circa mezzo
litro, sufficiente per una dozzina di porzioni.
La cerimonia di assunzione inizia intorno alle 21-22 e , preferibilmente, in notti senza luna. Il
giorno stesso, come le due settimana addietro, fondamentale continuare il processo di
purificazione affinch la bevanda riesca a svolgere correttamente la sua azione. In particolare, in
tale giorno, fondamentale non mangiare dopo pranzo e, per alcune trib, non bere dopo le 16.
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Questo potrebbe essere dovuto agli enzimi MAO, la cui inibizione non permette l introduzione di
determinati alimenti (argomento che specificher in seguito). Prima dell assunzione necessario
purificare ulteriormente il corpo tramite bagni rituali ed acqua fiorita e fumo di tabacco. La
Nicothiana Rustica contiene, inoltre, varie beta-carboline che, unite all Ayahuasca e all inibizione
dei MAO, contribuiscono all effetto psicotropo. Durante il viaggio indotto dall assunzione del
composto buona norma, specie se principianti, tenere con se un catino o un recipiente; questo
perch la bevanda pu portare ad attacchi di vomito e/o attacchi di diarrea. Tali manifestazioni sono
considerate effetti della purga spirituale indotti da Ayahuasca e, in particolare, raramente sono
vissuti con l accezione negativa che si potrebbe presumere. Normalmente il soggetto vive tali
esperienze in carattere liberatorio, come la perdita di un fardello interiore e con conseguente senso
di benessere. Tale fatto, comunque, potrebbe essere correlato alla modifica dell equilibrio
serotoninergico, dato che tale neurotrasmettitore coinvolto, fra le altre cose, nell aumento della
motilit intestinale.

2) DIMETILTRIPTAMINA

Struttura DMT

La dimetiltriptamina (N-N-DMT o DMT) il principale


componente psicadelico della bevanda. una
triptammina psicadelica endogena, presente nel fluido
cerebrospinale degli essere umani e in alcune variet di
piante (mimosa, acacia, virola, desmodium, graminacee,
anadenanthera); stata sintetizzata per la prima volta
nel dal chimico Richard Manske.

Cristalli di DMT
La DMT strutturalmente analoga al neurotrasmettitore serotonina, all
ormone melatonina e, pi in generale, ad altre triptammine psicoattive come psilocibina, psilocina e
butofenina con cui ha blande affinit dal punto di vista degli effetti indotti.

Struttura triptammina
generica

Struttura serotonina

2.1) STORIA:
Come si evince dai precedenti scritti, l utilizzo di piante fra i popoli del sud America ha origine
antichissime, risalenti a circa 2500 anni a.C. Nonostante il suo vasto utilizzo nella zona meridionale
del continente americano solo nel 1496, con la seconda spedizione di Colombo nelle Americhe, tale
sostanza verr resa nota al mondo occidentale. Durante una visita all isola di Hispaniola, un frate,
osservo gli indiani della trib Taino inalare una polvere enteogena denominata Kohhobba.
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Dal 1931 era nota come un prodotto di laboratorio dopo che venne sintetizzata per la prima volta
dal chimico canadese Richard Manske. La sua scoperta come prodotto naturale da attribuirsi al
chimico e microbiologo brasiliano Oswaldo Gonalves de Lima (1908-1989) che, nel 1946, la isol
dalla corteccia della radice di Mimosa tenuiflora. Dal 1955 la DMT stata trovata in almeno
50 specie di piante appartenenti a 10 famiglie, e in almeno 4 specie di animali, tra cui una gorgonia,
e 3 specie di mammiferi. Nel 1957, oltre un quarto di secolo dopo la sua sintesi iniziale, il
farmacologo Stephen Szara ha stabilito che la DMT causa effetti enteogeni in soggetti umani
quando iniettato per via intramuscolare: "Entro cinque minuti dall'iniezione di 50-60 mg della
sostanza, i soggetti sentono l'insorgenza dello stato alterato di percezioni. L'effetto di picco si
verifica all'interno di un quarto d'ora. Questa fase stata caratterizzata da allucinazioni visive, sia
con gli occhi aperti o chiusi. Gli effetti tendono a diminuire fino a svanire totalmente entro 30
minuti/un'ora.

2.2) BIOSINTESI:
La dimetiltriptamina un indolo-alcaloide derivato dal triptofano con due gruppi
metilici legati all N del gruppo amminico. L aminoacido triptofano un prodotto
endogeno per le piante, mentre risulta essere un aminoacido essenziale per gli
animali, risulta quindi necessario introdurlo con la dieta (abbondante in cioccolato,
avena, banane, datteri).
1. La sintesi comincia con la decarbossilazione del triptofano da parte di un
enzima amminoacido-aromatico-decarbossilasi (AADC) (fase 1).
2.

Il conseguente triptofano decarbossilato triptammina; questa


subisce metilazione dall'enzima indoletilammina-N-metiltransferasi (INMT)
che catalizza il trasferimento di un gruppo metilico dal cofattore Sadenosilmetionina (SAM), tramite addizione nucleofila, alla triptammina
(fase 2)

3. La suddetta reazione trasforma SAM in S-adenosilomocisteina (ESA),


generando il prodotto intermedio N-metiltriptammina (NMT). NMT a sua
volta rimetilata tramite il medesimo procedimento (fase 3) formando il
prodotto finale N,N-dimetiltriptammina.

2.3) MECCANISMO D AZIONE:


Quando la DMT arriva al sistema nervoso centrale (oltre a legarsi al recettore sigma-1) va a legarsi
ai recettori adrenergici (in particolare su 1 e 2) causando un aumento della pressione e una
diminuzione della produzione di noradrenalina e di acetilcolina. Successivamente entra in
competizione con la serotonina sui recettori 5-HT2A e 5-HT2C e con la Dopamina sui recettori della
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dopamina (D1) causando cos una diminuzione dei 2 neurotrasmettitore a livello postsinaptico ma
senza cessarne la produzione, cos che quando la sostanza viene metabolizzata i neurotrasmettitori
ritornano tutti al loro posto. In questo modo non si creano n alterazioni chimiche n dipendenze a
riguardo della DMT.

Recettore Sigma-1: proteina chaperonina (modulatrice del corretto folding proteico, ne


mantengono la struttura tridimensionale), modula il rilascio di Ca2+ e l inibizione dei canali
K+
Recettori adrenergici: sono recettori di membrana che interagiscono con l'adrenalina e
altre catecolamine; 1 un recettore eccitatorio postsinaptico mentre 2 un recettore
presinaptico coinvolto nella modulazione della secrezione di neurotrasmettitori
Recettori 5-HT2A e 5-HT2C: regolano l eccitazione e l inibizione della trasmissione
sinaptica, sono attivati dalla serotonina.
Recettori dopamina (D1): attivano la fosfolipasi provocando la mobilitazione Ca

3) INIBIZIONE MONOAMMINO OSSIDASI


3.1) MAO E RUOLO BIOLOGICO:
Le monoammino ossidasi sono enzimi, appartenenti alla classe delle ossidoreduttasi, che sfruttano il
cofattore FAD (flavinadenindinucleotide) per catalizzare la seguente reazione.

H
|
R-C-NH2 + O2 + H2O
|
H

->

H
|
R-C=O + NH3 + H2O2

Reazione di deamminazione
Di tali enzimi ne sono state identificate due tipologie: MAO-A e MAO-B. Entrambe le categorie
enzimatiche sono maggiormente distribuite nell encefalo, in particolare nei neuroni e nellastrocita
(materiale di sostegno neuronale). La prima importante differenza, di natura quantitativa, si trova
nella distribuzione delle due categorie all interno del resto dell organismo. I MAO-A sono
significativamente presenti nel tratto gastrointestinale, nel fegato e nella placenta; i MAO-B sono
presenti, prevalentemente, nelle piastrine.
La seconda principale differenza sta nella tipologia di substrato catalizzato; i MAO-A si occupano
prevalentemente dell ossidazione della serotonina mentre, i MAO-B, sfruttano la loro efficacia nei
confronti della feniletilammina. Entrambe, comunque, agiscono su adrenalina, noradrenalina e
dopamina.
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Le monoammino ossidasi svolgono un ruolo fondamentale all interno dell organismo essendo
coinvolti nella regolazione dell umore e nella neutralizzazione di possibili composti tossici ingeriti
con la dieta. La loro azione riscontrabile su due principali fronti; quello gastrointestinale e quello
cerebrale.
All interno dei neuroni si occupano del catabolismo dei neurotrasmettitori (sopra elencati) al fine di
evitare un accumulo degli stessi nelle vescicole sinaptiche, prevenendo possibili squilibri, che
potrebbero generere sbalzi d umore, fobie sociali, depressione
Nel secondo sito d azione, quello gastrointestinale, la loro azione principale azione consiste
sostanzialmente in una barriera contro tossine presenti negli alimenti. Un esempio la Tiammina;
ammina primaria presente in formaggi stagionati, vino, carni lavorate, pesce, cioccolato ed altri
alimenti di uso comune. Se non fosse neutralizzata dai MAO, provocherebbe un pericoloso aumento
della pressione arteriosa, anche a basse dosi.

3.2) MAO INIBITORI DI AYAHUASCA:


La dimetiltriptamina, specie se di origine sintetica, pu essere assunta, senza necessit di ulteriori
additivi, sia per via endovenosa che attraverso l inalazione dei suoi vapori. Il suo assorbimento a
livello intestinale, come gi specificato, necessit dell inibizione dei MAO enzimi; di questo
compito si occupano le beta-carboline (alcaloidi armalinici), inibitori non idrazinici, contenute nella
Banisteriopsis Caapi.
Le beta carboline sono ammine organiche costituite da un anello piridinico fuso con un nucleo di
indolo. Strutturalmente sono simili alle triptammine, ma con il braccio dell etilammina riconnesso
all indolo tramite un atomo di carbonio supplementare.
Alcune sostanze, appartenenti a questa classe, sono state rilevate nei tessuti e fluidi dei mammiferi,
compresi gli esseri umani, dove si pensano essere prodotte partendo da triptamine endogene, come
la serotonina. possibile che la presenza di tali molecole endogene sia implicata con l'attivit
delle triptamine endogene per i normali processi psicologici: ad esempio la visualizzazione di
immagini emotive nel sonno. Interessante il fatto che, pur essendo blandamente psicoattive, siano
utilizzate, anche nel corpo umano, per amplificare gli effetti di altre sostanze psicotrope; questo
poich la loro singola azione di natura lievemente analgesica.

Armina

Armalina

Tetraidrossiarmina

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3.3) MECCANISMO D AZIONE DEGLI INIBITORI:


Anche se comunemente, gli alcaloidi armalinici di Ayahuasca,
vengono generalmente definiti MAO inibitori in realt, essi,
appartengono ad una classe pi specifica dei medesimi: i
RIMA.
RIMA significa Reversible Inhibitor of Monoamine Oxidase
(inibitore reversibile di monoammino ossidasi) e si differenzia
su pi fronti dai comuni IMAO. Farmacologicamente parlando
i tradizionali IMAO, una volta ingeriti, agiscono a lunga
durata, variabile dai due ai venti giorni; i RIMA non durano pi
Meccanismo d azione di un generico
che poche ore, con una durata media di circa tre ore. I RIMA,
IMAO a livello neuronale
inoltre, posseggono un attivit pi specifica dei tradizionali
inibitori e, in particolare, essi si focalizzano sull inibizione dei MAO-A, lasciando maggior libert
d azione ai MAO-B, ci evita pesanti restrizioni dietetiche, anche se una variazione della dieta
comunque necessaria.
Oltre l inibizione RIMA dei MAO-A si scoperta un ulteriore attivit inibitrice dell armina; essa
va ad inibire l attivit del citocromo umano P450 (svolge l ossidazione e l eliminazione di
sostanze endogene) isoenzima 2D6 (CYP 2D6), tale meccanismo potrebbe essere uno dei principi
per il quale Ayahuasca in grado di fornire un cos vasto range di effetti sulla psiche umana. Il
citocromo P450 coinvolto nella metabolizzazione dell armina ad un suo derivato pi idrofilo, al
fine semplificarne l eliminazione. L effetto alterante (nei confronti dell esperienza) dai ricercarsi
nel vasto polimorfismo che tale citocromo possiede in ogni individuo; tale variet, in termini
temporali, influenza l assimilazione di Ayahuasca e, di conseguenza, effetti e durata dell
esperienza. All interno della cerimonia di assunzione, comunque, spetta allo sciamano ponderare il
quantitativo di bevanda da disporre all usufrutto dei partecipanti; ci dovrebbe aiutare a
compensare gli squilibri indotti dal citocromo.

4) DETERMINAZIONI ANALITICHE
Sono presenti nella letteratura scientifica metodologie per lanalisi dei principi attivi dellAyahuasca
(dimetiltriptamina, armina, armalina) sia in liquidi, tessuti biologici, prodotti commerciali, nonch
nella bevanda stessa. La metodica analitica che determina i principi attivi nei prodotti commerciali
utilizza sia un gas cromatografo che un cromatografo liquido accoppiati ad uno spettrometro di
massa. I principi attivi contenuti invece nella bevanda vengono determinati mediante gas
cromatografia accoppiata alla spettrometria di massa o ad un rivelatore ad azoto-fosforo.

4.1) ANALISI PER LA DETERMINAZIONE DELLARMINA, ARMALINA ED


N,N DIMETILTRIPTAMINA NELLA POLVERE DI AYAHUASCA: Le analisi per la
determinazione dell'armina, armalina e dimetiltriptamina vengono eseguite sia mediante gas
cromatografo che mediante cromatografo liquido accoppiati ad uno spettrometro di massa.
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Estrazione del campione:


20 mg di polvere contenuta in capsule o 100 mg di materiale essiccato proveniente dalle piante
vengono estratti con 2 ml di alcol metilico e posti in un bagno ad ultrasuoni per 10 minuti.
Successivamente, dopo aver centrifugato per 5 minuti a 3000 rpm, la soluzione viene filtrata ed
iniettata. Tutte le procedure di estrazione vengono eseguite con vetreria ambrata per proteggere i
campioni dalla luce.
Condizioni analitiche del gas cromatografo:

Colonna capillare: DB5-MS (0,25 mm x 30 m x 0,25 m)


Temperatura iniettore: 200 C
Gas: Elio alla pressione di 11,60 psi
Modalit d iniezione: Splitless
Programmata di temperatura: 120C per 1 minuto, 120C - 190C a 2,5C/min per 20
minuti, 190C-280C 15C/min per 5 minuti
Modalit di rilevazione: scansione con range di masse da 40-550 m/z

Tempi di ritenzione delle sostanze ricercate:

DMT: 30,1 minuti


Armina: 56,4 minuti
Armalina: 55,5 minuti

Frammenti caratteristici delle sostanze ricercate:

DMT: m/z 188, 143,130, 115


Armina: m/z 212, 197,168, 106
Armalina: m/z 214, 198, 170, 115

Condizioni analitiche della Liquido massa:

Colonna: Atlantis dC18 ( 2,0 mm x 10mm x 5m)


Temperatura colonna: 40C Fase Mobile A: Ammonio Formiato 10 mM (pH 3)/ Acetonitrile
(95:5 v:v)
Fase Mobile B: Acetonitrile: Metanolo (70:30 v:v)
Modalit di separazione: gradiente Flusso di azoto: 13 L/min
Pressione del nebulizzatore: 50 psi
Temperatura del vaporizzatore: 350C
Voltaggio del capillare: 3500V
Voltaggio del fragmentor: 80C
Modalit di rilevazione: elettrospray in modalit positiva, scansione con range di masse da
50-400 m/z

Tempi di ritenzione delle sostanze ricercate.

DMT: 15 minuti
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Armina: 43,5 minuti


Armalina: 41,2 minuti

Frammenti caratteristici delle sostanze analizzate:

Armina: m/z 189 (viene identificato e quantificato un solo picco)


Armina: m/z 213, 197, 169
Armalina: m/z 215, 198, 170

Standard:
La armina e larmalina utilizzate per le analisi sono state acquistate presso la ditta WAKO pure
chemical industries (Osaka, Giappone). Poich la DMT inclusa nella Tabella I delle sostanze
stupefacenti e psicotrope di cui allart.14 del DPR n.309 del 1990, il suo acquisto richiede
autorizzazione ministeriale.
Curva di calibrazione:
Le soluzioni standard degli analiti (1 mg/ml) vengono preparate in metanolo e conservate a -20C.
Le soluzioni standard di lavoro e di calibrazione (range di concentrazione: 0,1-50 g/ml) sono
preparate giornalmente diluendo opportunamente in alcol metilico le soluzioni madri.
Risultati:
Gli autori della pubblicazione sopra riportata, per i campioni di ayahuasca da loro esaminati,
forniscono i seguenti risultati quantitativi:

Armina (polvere) 7,6 g/mg


Armalina (polvere) 8,1 g/mg
Armina (materiale essiccato) 29,7 g/mg
Armalina (materiale essiccato) 32,3 g/mg DMT 11,8 g/mg

4.2) ANALISI PER LA DETERMINAZIONE DELLA DMT, DELL ARMINA E


DELL ARMILINA NEL SANGUE E NELLE URINE: Le analisi per la determinazione
dellarmina, armalina e dimetiltriptamina in diversi liquidi (sangue centrale e periferico, urina,
contenuto gastrico, bile) e tessuti biologici (rene, cervello e fegato) vengono eseguite mediante
cromatografo liquido accoppiato ad uno spettrometro di massa.
Estrazione del campione:
Ad 1 ml di campione (sangue o urina) vengono aggiunti 2 ml di sodio borato, 50 l di standard
interno (5-fluorotriptamina, 0,01 mg/ml) e 2 ml di cloruro di n-butile. La soluzione viene miscelata
per 10 minuti in un agitatore prima di essere centrifugata per 10 minuti a 3500 rpm. La fase
organica prelevata viene portata a secco sotto corrente di azoto a 40C ed il residuo ripreso con 100
l di fase mobile. 2 l vengono iniettati nella strumentazione.

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Condizioni strumentali:
Colonna cromatografica: Xterra MS C18 (100 mm x 3 mm x 3,5 m)
Fase mobile: 75% formiato dammonio 0,02 M e 25% aceto nitrile
Modalit di separazione: isocratica
Flusso: 0,4 ml/min Temperatura colonna: 35C
Rivelatore: spettrometro di massa con interfaccia elettrospray in modalit positiva,
scansione con range di massa m/z 100-400
Pressione del gas di nebulizzazione: 30 psi
Temperatura del gas di evaporazione: 350C
Voltaggio del capillare: 100, 150, 200V
Flusso del gas di evaporazione: 12 l/min
Tempo di ritenzione delle sostanze analizzate:

DMT: 1,96 minuti


Armalina: 2,66 minuti
Armina: 4,70 minuti 5-fluorotriptamina (5-FT, standard interno): 2,00 minuti

Frammenti caratteristici delle sostanze analizzate:

DMT: m/z 189


Armalina: m/z 215
Armina: m/z 213 5-fluorotriptamina (5-FT, standard interno): m/z 179

Standard:
La DMT stata ottenuta dal laboratorio centrale del Drug Enforcement Administration (Atlanta,
USA); larmina si pu acquistare presso la ditta Sigma-Aldrich (Milano, Italia) mentre larmalina si
pu acquistare presso la ditta Fisher Scientific (Pittsburgh, USA).
Curva di calibrazione:
La curva di calibrazione in sangue ed urina stata preparata coprendo il range di concentrazioni da
0,010 a 2,5 mg/l.
Risultati:
Lanalisi dei campioni di sangue ed urina, esaminati con la metodologia sopra riportata, ha fornito i
seguenti risultati quantitativi:

DMT (sangue periferico) 0,01 mg/l


DMT (urina) 0,89 mg/l
Armina (sangue periferico) 0,08 mg/l
Armina (urina) 1,15 mg/l
Armalina (sangue periferico) 0,04 mg/l
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Armalina (urina) 2,26 mg/l

5) ESPERIENZE AYAHUASCA:
5.1) Prima esperienza:
Avevo in mente le parole di Tyler Durden mentre mi approcciavo allo sciamano. I miei occhi si
tuffavano nei suoi, che non erano semplici occhi ma due oceani, allinterno dei quali avevo deciso
dinavigare. Lasciai che quella misteriosa bevanda, meticolosamente preparata, entrasse dalla mia
bocca, bevendo la parte liquida ed infine masticando la parte pi grumosa. Lo sciamano la
chiamava La Medicina, avvolgendo la sostanza di ulteriore mistero e spiritualit. Mi ripetevo di
stare tranquillo, lasciare il razionalismo, e farmi guidare dalla magia e dallenergia che si respirava
nellaria. Ma, tra il dire e il fare sinceramente? Ero parecchio spaventato. Mi trovavo sperduto
nella campagna, con dieci sconosciuti, e a breve vittima del mio inconscio che sarebbe stato attivato
dalla dimetiltriptamina. Ma andiamo per ordine. Negli ultimi anni questa sacra bevuta
sciamanica ha iniziato a diffondersi in Occidente. Iniziando a circolare negli ambienti alternativi, si
poi andata popolarizzando tanto che vari terapeuti la usano. Errore comune, che trova le sue basi
nel potere allucinogeno e psichedelico della pianta, quello di parlare di questa sostanza come di
una droga. LAyahuasca a tutti gli effetti una medicina. Sicuramente, la pi potente che abbia mai
provato.
Sono arrivato tardi, quando la notte era gi scesa. La casa dove si tenuto il ritiro era sulle colline
subito fuori dalla citt e, beffarda, sembrava ghignare al mare nero che rifletteva la luna. Lincenso,
il camino e gli abbracci sono le prime tre cose che ricordo. E poi la sorpresa per lo scoprire che le
altre persone presenti nella sala erano estremamente diverse tra di loro, relativamente giovani e tese
quanto lo ero io cosa che mi ha fatto sorridere, e mandare ancora una volta a quel paese i
pregiudizi. Chiacchierate di circostanza, hanno riempito il tempo che ci divideva dal momento che
tutti attendevamo impazientemente larrivo dello Sciamano e, in particolare, della Medicina.
La scatola dei ricordi contiene spezzoni sommari. Ricordo limprovviso silenzio, e poi un uomo
calvo con una voce cacofonica ma rassicurante che, avvolto nei suoi abiti bianchi ci istruiva su
come si sarebbe svolta la notte. Era Lo Sciamano e con lui, scaldato da un poncho di lana, vi era il
suo aiutante. Poi, per quanto mi sforzi di rievocare gli eventi, il vuoto. Al ricordo successivo mi
sono cambiato dabito, ho anche io dei vestiti chiari e giaccio supino sopra un materassino, nella
stessa stanza con gli altri dieci compagni di avventura. Le luci sono soffuse, statue di Buddha e
quadri psichedelici arredano la camera, e una musica strumentale fa da base alle parole della
nostra guida spirituale.
Ci prepariamo alla cerimonia, Inspirare-espirare, lasciare andare i problemi e allentare la
tensione, sono le parole del saggio. Infine, ingoiamo e mastichiamo per due minuti un tocco
di tabacco puro. Laroma e le propriet della potente foglia hanno la capacit di liberare le vie
respiratorie e preparare il cervello ad accogliere la pozione magica. Tra i vari nomi che Lo
Sciamano usa per riferirsi allAyahuasca, io mi affeziono a quello di abuelita (nonnina), poich
evoca una anziana saggia, severa ma affettuosa, che io associo al personaggio di Ursula Iguarn a
cui Garcia Mrquez ha dato vita nel suo romanzo avvolto di magia. Ancora uno spazio buio. Mi
ritrovo al principio di questo articolo. Il calvo Santone mi indica: il mio turno. Nascondendo
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lindecisione, mi alzo e procedo dritto verso di lui senza mai abbassare lo sguardo. Se da un lato so
che sto facendo un tuffo nel vuoto, dallaltro sono sicuro di volermi mettere alla prova: voglio
entrare dentro me stesso e affondare i miei demoni o essere affondato. Mi rendo conto, con non
poca soddisfazione, che ho implicitamente accettato lidea della morte e che senza ormai pi remore
le vado incontro scommettendo sullesito finale della battaglia. Non fraintendetemi, non c niente
di fisicamente mortale in quello che ho fatto, ma in ogni caso una grande sfida. Aprire
linconscio e sfidare a tu per tu i tuoi demoni, i tuoi ricordi, le tue delusioni e sofferenze non cosa
da tutti. Il motivo per cui evoco la morte perch sapevo che avrei aperto gli occhi in
modo diverso, ma non sapevo su cosa e cosa di me sarebbe andato perduto. Ero tuttavia arrivato ad
un punto in cui, influenzato dalla vorace societ occidentale, non potevo pi continuare
semplicemente a sopravvivere ma avevo bisogno di vivere. Ed ero disposto al tutto per tutto per
riprendere pieno possesso della mia vita.
Un altro flash. Lamaro sapore della pastosa sostanza sul fondo del bicchiere: la spingo con il
cucchiaino argentato e mi scorre in gola. Mi concentro, ingoio tutto e lascio il bicchiere
perfettamente pulito. Ringrazio con gli occhi Lo Sciamano e torno nel mio giaciglio dove mi copro
gli occhi e attendo, mentre provo a farmi tuttuno con i suoni di bonghi e flauti.
Scorre lento il tempo, rallentato da aspettative e tensione. Lavere una certa familiarit con il mondo
delle droghe, mi induce a tenere un approccio simile a quando ho assunto sostanze allucinogene. E
cos, nonostante la benda sugli occhi, ricerco allucinazioni, dimenticando temporaneamente il mio
obiettivo ultimo. Poi un altro flash. Uno scossone dallinterno e la Nonnina inizia a richiedere le
mie attenzioni. Paura di primo acchito, ma poi soddisfazione: il momento della verit sembra essere
arrivato.
Delle luci mi avvolgono, e la mia mente sfora le tre dimensioni. Sono il passato, il presente e
il futuro. Sono etereo, intangibile, sono la musica nella stanza e una pioggia di colori. Provo a
domare questa forza che lentamente va scandagliandomi per capire cosa riparare ed, infine,
espellere. tutto inutile. La Nonnina non ama essere domata, e cos mi proietta a tutta velocit in
quelle che sono le mie turbe pi marcate nella sfera relazionale e emotiva. Rivivo donne del
passato, rivivo intensamente momenti con esse, specie sessuali. Rivedo i miei errori e mi rido
addosso, trovandomi a poter scegliere tra alternative e scartando le peggiori. La Pianta vuole
mettermi in ridicolo per istruirmi sullenergia che vado dissipando vivendo certi ricordi ormai
appartenenti al passato. Nel mezzo del processo, Lo Sciamano mi risveglia, e mi offre un rinforzo.
Accetto e lamaro liquido di nuovo nella mia bocca. Torno nel mio letto e riprendo il processo che
avevo avviato. A questo percorso, estenuante ma illuminante, si alternano tunnel psichedelici,
allinterno dei quali sono Dio, gioco con la luce e sono immortale. Poi di soprassalto sto facendo
sesso con una ragazza del passato. Mentre vivo intensamente quei momenti mi ritrovo dentro
una struttura elicoidale, ricordante il DNA. Vi sono varie persone che conosco. tutto in bianco e
nero, e le riposiziono nella mia vita, dandogli pi o meno peso, e scordando irreversibilmente tutti
coloro che mi sono superflui. La tensione interna si allenta un po, mi rendo conto che ho perso
il senso del tempo e che potrebbe essere passata unora come un anno. Mi tolgo la benda e guardo la
stanza, laiutante dello sciamano ci sta benedicendo con un liquido che nebulizza nellaria mentre
canta Nonnina, Nonnina, Sanazione, Sanazione/ Medicina, Medicina, Sanazione, Sanazione.
Ancora, lattivissimo uomo in poncho, inonda la stanza di incensi e profumi mentre il Santone si
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improvvisa dj sciamanico e sceglie la musica assecondando le vibrazioni e lenergia che


percepisce nella stanza. Poi un vuoto pi lungo degli altri vuoti precedentemente descritti, e il
volgere della conclusione di questo primo viaggio. Sento la pancia leggermente dolorante e capisco
che il processo giunto al termine. La Pianta pronta a uscire dal mio corpo sotto forma di vomito,
portando con s i problemi che ha riscontrato. Sono lultimo a vomitare (non tutti vomitano,
dipende dalla qualit del processo), dopo non aver mangiato dalle due del precedente pomeriggio. E
non ho nessuna spiegazione razionale per la quantit di vomito, e anche per la qualit: si associa il
vomitare allo stare male, io non sono mai stato cos bene.
La mattina abbiamo avuto modo di confrontarci su quanto avvenuto la sera. Ma voglio soffermarmi
su questa parte solo per dire che ci che ho capito da questo confronto che, per quanto il mio
processo fosse stato intenso, non lavevo affrontato nel modo giusto. Avevo controllato la Nonnina,
invece che porle domande e poi lasciarla agire in libert. La sera del secondo giorno ho varcato la
soglia della stanza del ritiro in possesso di questa nuova verit. E tutto stato diverso. Latmosfera
era totalmente opposta a quella della sera precedente. Alcuni nuovi membri si erano uniti al gruppo,
rimpiazzando coloro che se ne erano invece andati. La paura dellignoto e la tensione chiaramente
percepibile la prima sera se ne erano andate. Vi era uno spirito di fratellanza e condivisione, nonch
di maggiore propensione a beneficiare dellAyahuasca e a lasciarsi andare ad essa.
I ricordi sono nuovamente caratterizzati da flash improvvisi. Siedo con la vista coperta, e mi
concentro, seguendo il consiglio dello Sciamano, sul dialogo che desidero intavolare con La
Medicina. Poi il meccanismo si riattiva, sento la DMT in circolo, mi vedo le mani anche se ho gli
occhi bendati e poi mi libro in aria insieme ad unicorni colorati. Dopo una fase psichedelica, parlo
in modo chiaro conLa Pianta, domandandole di aiutarmi a fare luce sulla mia relazione complicata
con le emozioni. Unvarco spazio temporale si apre, sprofondo nel buco nero dellinconscio e da
questo mi lascio trascinare.Non oppongo resistenza. Nessuna paura, la Nonnina non vuole metterti
in difficolt, tuttaltro: la tua pi sincera e antica amica. La Nonnina la tua coscienza che ti si
rivela. La Nonnina unopportunit.
E cos volo, nelle spoglie di un gabbiano, e abbraccio il mondo. Parto da un punto lontano
delluniverso e atterro in picchiata sulla Terra, dove mi scontro con situazioni reali. Non ci sono
scene di violenza o tensione, come nella prima sera. C solo amore e la pace dei sensi. Sono con la
mia famiglia, sono loro, vivo le loro emozioni, e con le mie ali di gabbiano li abbraccio in una
potente e indissolubile stretta. Abbraccio tantissimi amici, sono in perfetta sintonia con loro e sono
la loro felicit mentre ridiamo. E poi arriva Lei, la mia Amata. Non c pi e devo lasciarla andare,
ne sono cosciente. Mi prendo il mio tempo e ci libriamo in aria, sorride ed bellissima come
sempre stata, la trascino sul tetto del mondo e le dico tutto quello che non le ho detto. Poi una luce
ci riflette in viso e capiamo che il momento, fa un po male, ma ci lasciamo andare. Il tutto va
avanti, e allimprovviso da gabbiano mi sciolgo diventando fiume. qui che raggiungo
lilluminazione pi alta: ho chiuso col passato, e ora posso fluire libero. Fluire, la sensazione pi
bella che abbia mai provato, la totale e assoluta pace dei sensi. Scorro, niente pu fermare il mio
scorrere E fluendo la notte scorre Vomito altro materiale in eccesso se ne va e poi mi
addormento mentre nella stanza il delirio pi totale si sta consumando. Urla, pianti di gioia, di
liberazione, la potenza di fare i conti con il proprio passato. Laria infestata di fantasmi, ma sono
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ormai morti nei sacchetti dove sono stati sputati. Non sono stato lunico a morire e risorgere, stata
una morte di gruppo seguita dalla rinascita di questo.
Quanto bello vedere esseri umani inermi, liberarsi della loro maschera quotidiana e abbracciare
nuovamente la vita Ancora pi bello essere parte di ci
5.2) Seconda esperienza:
Per me stata una vera e propria medicina che mi ha curata! Mi avevano detto di andare con delle
richieste e di chiedere proprio prima di bere. E cos ho fatto portando davanti alla medicina le mie
intenzioni. Abbiamo bevuto un bicchiere, una quantit normale, non molto n poco, almeno per me
che era la prima volta, era una buona quantit. Ho bevuto con fiducia. La medicina mi ha curata a
suo modo che era anche un modo che mi appartiene: la mia cura stata RIDERE! Ho riso
tantissimo, la Ayahuasca mi ha ridonato qualcosa che faceva parte del mio essere, che avevo in
qualche modo dimenticato non mettendolo pi in pratica e la Ayahuasca mi ha fatto ridere partendo
dalle viscere. Non ridevo con la pancia da una vita. E' stato come quando si fa il solletico ad un
bambino e non la si smette e si ride fino a piangere e si prega di finirla e dopo hai dolore di
stomaco! Questa stata la mia cura fisica, che contemporaneamente mi curava anche mentalmente
e rispondeva alle domande. L' Ayahuasca agisce su tutte le dimensioni contemporaneamente e ti fa
"vedere" tramite visioni e movimenti fisici, le risposte alle tue domande. Ho cominciato a vedere i
problemi terrestri come cose ridicole, me ne distaccava e me ne liberava tramite grasse risate.
Dopo poco ho avuto il bisogno di respirare profondamente per ripristinarmi un attimo ed ha
cominciato a lavorare sul fisico, visto che mi ha scomposto per le risate, ad un tratto ha cominciato
a prendermi fisicamente ricomponendomi e riaggiustandomi, letteralmente, e mi sono ritrovata
seduta composta e in modo "corretto" per far s che il flusso potesse scorrere liberamente. Mi
sentivo proprio tirare e muovermi come se fossi un burattino, non avevo il controllo del corpo.
Facendo questo lavoro sul corpo lavorava anche sull' interno dandomi le risposte alle domande
poste all'inizio in modo naturale e intuitivo. Mi sono lascia andare tanto.
Secondo la mia umile opinione quello che ho avvertito col senno di poi che la Ayahuasca ti mette
davanti quello che hai dentro. Se hai la luce vedi la luce, se hai le tenebre vedi le tenebre. E'
"pericolosa" in questo senso, per questo c' bisogno di guide o di un ambiente che trasmette onde
positive, bisogna stare tranquilli ed avere fiducia.
Ad un certo punto, ho avuto bisogno di emettere suoni, e la cosa che ho sussurato stato
"ayahuasca" e pi la invocavo pi ridevo, e poi sussurravo "s, curami!" nel mentre avevo visioni e
poi ho sussurrato anche altre cose che erano risposte alle domande.
La Ayahuasca mi ha messo in contatto profondo con il circostante, infatti dopo aver avuto alcune
brevi visioni, mi sono ritrovata a cantare canzoni che non conoscevo in un altra lingua, e a seguire il
ritmo e a muovermi per ballare, fluivo con le frequenze!!! E' importante sapere che io sono stonata
e non riesco a mantenere un ritmo per pi di 2 minuti al massimo!!!
C' stata poi il ritorno all'ambiente circostante, riaprendo gli occhi, che durato una ventina di
minuti credo, visto che non avevo modo di vedere l'ora n era importante in quel momento.
Richiudendo gli occhi sono precipitata nella fase visioni e mi sono ritrovata a disegnare coi piedi
simboli sulla sabbia di un bagnasciuga, improvvisamente ho aperto gli occhi e mi sono accorta che
quei movimenti li stavo facendo sul serio (non so cosa fossero, erano simboli).
Poi ho avuto altre visioni brevi che rispondevano alle richieste iniziali, che non sto qui a scrivere
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perch sono cose personali e davvero inutili sapere. Muovevo corpo, braccia e mani in modo
incontrollabile ma preciso.
Poi ho avuto un incontrollabile bisogno di Abbracciare qualsiasi cosa, ero cos aperta al flusso che
volevo abbracciare la terra intera ridendo. Dovevo (avendone necessariamente bisogno) interagire
con le energie nel modo a me pi vicino,pi consono. con quello che la mia naturale indole. Per me
era abbracci e sorrisi e far ridere.
Mi sentivo leggera. La Ayahuasca ha fatto in modo che io potessi Ri-trovarmi.
Il corpo viaggiava in una dimensione e la mente in un'altra e insieme rispondevano
contemporaneamente in maniera perfetta.
Il tutto durato 5 ore pi o meno. Non ho avuto allucinazioni solo visioni.
5.3) Terza esperienza:
Quando sono entrato nel loft cerano gi 25 persone e siccome i miei amici non erano ancora
arrivati mi sono mescolato ai presentipersone con pantaloni thai che stavano sdraiate per terra e si
accarezzavano a vicenda. La stanza era riscaldata dal calore dei corpi. Io mi sono seduto in un
angolo; di fianco a me cera un ragazzo americano che era l perch il suo psichiatra gli aveva
prescritto la cerimonia. Dipendevo un po troppo dallerba, mi ha detto. Che razza di psichiatra ti
prescrive una cosa del genere? gli ho chiesto. Uno di quelli che costano, mi ha risposto. E
funziona? S, funziona. Ai miei piedi, nascosto sotto un piumone e sdraiato su un materassino,
cera un ragazzo tedesco. la prima volta che vieni, vero? mi ha chiesto sapendo gi la risposta.
S, cosa dovrei aspettarmi? Luniverso, mi ha detto. Spero che tu possa vedere luniverso
intero.
Dopo questo breve scambio di battute tutti si sono sdraiati e lo sciamano, un ragazzo con la barba,
la coda di cavallo e la pelle color mogano, ha iniziato a spiegarci che cosa ci sarebbe successo di l a
poco. Non ricordo bene cosa ci ha detto perch tutto quello che successo da l in poi stato
assolutamente folle. L'ayahuasca paragonabile alle altre droghe solo nella misura in cui latto di
camminare velocemente con le braccia tese paragonabile allatto di volare.
difficile trasferire quest'esperienza in parole, ma ci provo:
All'iniziochiamiamola la parte bellale ombre sui muri hanno iniziato a perdere la loro forma.
Piccoli sentieri dorati mi sfrecciavano davanti agli occhi. Fin qui, una cosa piuttosto normale per chi
ha gi fatto uso di acidi, funghetti o altre sostanze psichedeliche. Intorno a me, la gente era china sui
secchi in preda ai conati. Il rumore che emettevano era paragonabile a quello di vacche impalate sui
cartelli stradali. Io non avevo la nausea. Per niente! Ero nel bel mezzo di un collage panoramico
fatto di frattali e colori luminosi e vegetazione giunglesca e benessere estremo.
Non esagero, quel momento stato uno dei pi estatici della mia vita. E non lo dico cos per dire o
perch non ne ho esperienza. Ero un assiduo frequentatore di rave, e ho passato buona parte degli
ultimi dieci anni ad abbracciare sconosciuti e a preoccuparmi di quant'acqua avessi o non avessi
bevuto. Era come se l'universo mi stesse avvolgendo in un abbraccio fatto di braccia mutanti. Ero
pieno d'amore. Ho visto Dio. Ero Dio, e tutto quello che mi circondava era Dio. Per quasi tutta
questa parte, la parte bella, sono rimasto sdraiato sul dorso con gli occhi chiusi, in una piccola bolla
euforica. Se solo quella sensazione fosse durata ancora un po'... perch poco dopo arrivata la parte
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brutta. In un incidente dopo l'altro ho rivisitato i capitoli pi traumatici della mia infanzia. Mi si
presentavano come le retrospettive sulle celebrit, solo che invece degli episodi pi memorabili
della mia lunga carriera, ero costretto ad assistere ai momenti che pi mi avevano ferito. Ero nel
ventre di mia madre e sentivo la tensione della mia famiglia, a scuola, in fuga dai bulli, e nel letto
della mia adolescenza mentre ascoltavo gli Smashing Pumpkins e scrivevo poesie con rime come
"lame smussate" e "vite accorciate".
Nel pieno di questo trip pieno di miseria ho improvvisamente iniziato a sudare. Sentivo di dover
vomitare. Ma, come ho detto, temevo che il recipiente non avrebbe retto la gettata di vomito, cos
mi sono alzato e sono corso in bagno. Avevo lo stomaco sotto sopra, ma non riuscivo a fare fuori,
cos ho provato a defecare. Era come se mi fossi convinto che l'unico modo per arrivare alla fine di
quel tour infernale consistesse nello spingere fuori l'ayahuasca dal mio corpo attraverso qualunque
buco fosse apparso abbastanza docile da permettermelo. Certe sostanze ti permettono di vederti da
una certa distanza. Se l'ayahuasca fosse una di quelle, immagino sarei finito a osservarmi mentre,
coi pantaloni della tuta tirati gi, mi riproducevo in una specie di lapdance misto twerking per
stimolare l'intestino.
Sconfitto sono tornato nella stanza, mi sono ridisteso sul materassino e ho ripreso a soffrire.
Soffrivo davvero. Quando non ero troppo spaventato versavo grandi lacrime tristi. I sentieri dorati
andavano e venivo, e ricordo di aver visto il mio membro l davanti a me, come una torre gigante
che bucava le nuvolevisione non del tutto spiacevole. Ma pi di tutto, continuavo a soffrire.
Poco dopo ho visto i miei amici sgattaiolare fuori dalla stanza verso il balcone. Ho cercato di
raccogliere il coraggio e seguirli. Immaginatevi un disastro aereo, con la parte frontale
dell'aeroplano che esplode, si apre in due, e la parte posteriore che cade a terra. I passeggeri delle
ultime file sopravvivono. Immaginatevi le loro facce. Erano le nostre.
Siamo rimasti per un po' sul balcone a fumare, e di tanto in tanto vomitavamo nei secchi.
Cercavamo di dare un senso alla situazione finch qualcuno non si offerto di darci un passaggio.
Era un'idea tanto bella quanto terribile, perch non ci sarei mai arrivato da solo, ma il guidatore non
era ancora in grado di distinguere tra il rosso e il verde. Dicono che una notte sotto ayahuasca vale
come dieci anni di sedute dallo psicologo. Non una sostanza ricreativa. Mentre tornavamo a casa
abbiamo pensato di andare in un locale, ma alla fine l'unica cosa che volevamo era farci avvolgere
in un batuffolo di cotone ed essere lasciati in un angolo con un po' d'acqua fresca.
Mi sono addormentato e il giorno successivo mi sono svegliato presto. Mi sentivo benissimo. Da
allora, la situazione non cambiata. Sono una persona ansiosa, non riesco a dormire, sono timido e
non so mai decidermi. Ma per ora tutte queste difficolt sono scomparse. Qualunque cosa sia
successo quella notte ha sciolto tutti i miei blocchi.
Nell'Amazzonia, se decidi di provare l'ayahuasca di solito trascorri tre lunghe notti di fila a passare
in rassegna la tua esistenza. Nelle prime ore dopo il come down pensavo che non mi sarei mai pi
fatto una cannaquindi immaginatevi cosa pensavo dell'ayahuasca. Ora non sono della stessa idea.
Vederti passare davanti tutte le esperienze traumatiche della tua vita come se fosse un sogno ti aiuta
a dar loro la giusta prospettiva: sono cose passate. In un certo senso, un'esperienza che ti riporta
alla tua essenza originaria nella natura, e non poi cos male se, come nel mio caso, la tua
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connessione pi immediata con la natura consiste nel veder morire le piante di pomodoro da
davanzale.

DMT:
5.4) Prima esperienza:
Ci ritroviamo un un bar. Pigliamo la macchina e stavolta niente casa, ci lanciamo nei campi. Porto il
ragazzo in un posto isolato, dove nessuno ci pu venire a chiedere nulla. Preventivamente ci
muniamo di stagnola che, anche se fa un po' brutto vista la somiglianza col metodo usato per l'ero,
comunque valida.
La polvere giallastro-arancio. La stendo sulla stagnola in una quantit che non so definire, ma ci
vado piano. Arrotolo il cannino e scaldo da sotto, abbastanza lontano da permettere alla polvere di
cominciare a sciogliersi, divenendo una resina che scorre sul foglio di carta argentata. Aspiro.
Trattengo per una decina di secondi.
Espiro. Davanti a me il mondo cambia: la realt diviene davvero reale: la strada di campagna,
farcita di cocci e di scarti di materiale edile diventa tridimensionale...nel senso che la
tridimensionalit era un concetto che non conoscevo prima di quel momento. Guardo gli alberi, e
questi hanno chele e sono esseri che, se non avessero le radici, seminerebbero il terrore tra
l'umanit. Riesco persino a capire quali sono maschi e quali femmine. Mi guardo attorno: vedo il
mio amico fumare ed entrare nella dimensione "reale" in cui sono finalmente giunto. Mi guardo
attorno e capisco al volo il significato delle forme, senza ragionamenti aggiunti, ma con una
conoscenza intrinseca. Capisco il perch gli occhiali debbano avere una data forma e perch la
natura si presenta cos. Il mio amico parla di mandala che compongono la nostra dimensione,
creando il mondo come lo vediamo. L'effetto dura una decina di minuti, poi dolcemente scende.
Ricarichiamo. Il viaggio ci gusta. Metto pi polvere e rabbocco: ci lanciamo ancora nell'iperspazio,
ma stavolta il viaggio pi rilassato.
Ci rendiamo conto che la macchina su cui siamo si muove, ma non un movimento ne fisico, ne
meccanico. E' pi come se la macchina, che a quel punto ci sembra quasi una nave spaziale,
viaggiasse attraverso strali dimensionali diversi : come se percepissimo che stesse attraversando il
tempo. Percepivamo il movimento della Terra sul suo asse.
Eravamo pregni di una super coscienza che ci dava una pace sarebbe potuta durare all'infinito, ne
eravamo certi.
Scendiamo dalla macchina e camminiamo. Un airone ci sfreccia di fianco. Cominciamo a parlare
dell'origine delle cose, e tutto pare chiaro. Abbiamo intuizioni simultanee. Siamo in pace con noi
stessi. Tanto in pace che, risolti i problemi con la mia persona, passo a pensare al mondo, ai miei
amici impantanati nello schifo delle relazioni sociali, nei ruoli imposti e nei comportamenti
meccanici. Poi dolcemente tutto scende, lasciandomi ricco di qualcosa che alla fine non capisco
razionalmente, ma percepisco, non come ricchezza acquisita, ma come qualcosa che si risvegliato.
La seconda fumata durata 15 minuti, e si spenta pian piano lasciandomi pulito ed in pace. Non
so definire le quantit, anche se credo di aver seguito il mio istinto, cosa che di solito non sbaglia.
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5.5) Seconda esperienza:


Ho sentito Dio, ho avvertito come fatto. pi piccolo di qualsiasi altra cosa, ma non fatto di
niente al tempo stesso ci che sta intorno e dentro a quello che esiste, e si muove in un modo
non concepibile fisicamente.
stato come viaggiare nel tempo, ma non nel presente o nel futuro. Era solo un tempo parallelo al
nostro. Subito ho visto che la Terra vibra. Era come un respiro costante, che noi non possiamo
vedere. Non puoi vederlo dalle foto. il limite di tutto. Poi un gran caldo. Era unonda, come
elettrica. Era nera e poi rossa e poi bianca, e si piegava e arcuava come a seguire unorbita.
I vostri corpi cantavanoqualsiasi movimento sembrava una canzone. Componevate una sinfonia e
ogni cosa seguiva un ritmo, mi sentivo cos felice. Vedevo anche un sacco di cose divertenti, come
pagliacci e via dicendo. Fantasie geometriche. Mi sembrava che ridessero di me. E poi cerano
questi piccoli cosini elfici. Non potevo vederli, ma volevano che sapessi che erano l. Mi sentivo
molto felice, tipo, S, questo il mio posto.

6) DMT E AYAHUASCA: RAFFRONTO


La dimetiltriptammina presenza svariate modalit d assunzione, esse spaziano dell inalazione dei
vapori, all endovena passando per lo sniffo e, ultimo ma sicuramente non di minore rilevanza, l
ingestione accoppiata a MAO inibitori. Ogni modalit d assunzione presenta caratteristiche e natura
diverse, dall entit degli effetti, alla durata sino alla profondit dell esperienza trasmessa durante l
azione del composto. Nonostante la molecola sia la medesima, data la complessit delle sue
manifestazioni, mi occuper di elencarne le caratteristiche in relazione alle due principali modalit
d assunzione: l inalazione dei vapori e l Ayahuasca. Prima di iniziare vorrei chiarire come la
diversa azione della bevanda sacra, nei confronti della DMT pura, non sia assimilabile alla pura e
mera differente tecnica d assimilazione (anche se di per s contribuisce alla variazione degli effetti;
es. Cannabis) ma, anche, dal cosiddetto corpo della pianta; tutte le sostanze in essa contenute che,
a seguito della cottura del composto, risultino presenti nel medesimo. Gli indigeni sudamericani,
millenari utilizzatori della medicina, sostengono che sia la pianta di Ayahuasca (contenente MAO
inibitori) a portare sollievo ed insegnamento al suo utilizzatore; a differenza delle foglie di
Chakruna (contenenti DMT) responsabili delle visioni. La prima consistente differenza fra le due
esperienze, oltre che la loro natura di cui mi occuper in seguito, la tempistica e le fasi di sviluppo
con cui gli effetti si manifestano e susseguono. L effetto dei cristalli di DMT estremamente breve
seppur molto intenso, paragonabile ad un esplosione che, raggiunto il suo apice, scema
omogeneamente e in maniera relativamente veloce. Le fasi che contraddistinguono lo sviluppo degli
effetti dell Ayahuasca sono maggiori, pi articolate e di maggior durata, senza contare che essa
comunque un esperienza estremamente forte, di intensit paragonabile, se non superiore, ai cristalli
di dimetiltritammina, ma qualitativamente diversa; bisogna comunque considerare che, nel mondo
psichedelico, risulta spesso complesso il paragone qualitativo fra due esperienze. L effetto della
DMT ha una durata massima di circa 30 min, anche se solitamente il suo effetto dura circa 20 min;
inizia pochi secondi dopo l inalazione e si manifesta con vivide allucinazioni visive, maggior
brillantezza e nitidezza dei colori con una spiccata alterazione delle percezioni, con possibile
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presenza di un ronzio ad alte frequenze. Dopo questa prima fase si ha un distacco dal corpo seguito
con la visione di complesse e colorate strutture geometriche di natura frattalica e\o caleidoscopica.
In questa fase si riscontra l entrata in una altra dimensione obbiettiva e realmente
tridimensionale, con possibilit di interagire con esseri provenienti da tali dimensioni. In tale fase il
linguaggio umano risulta pressoch inutile poich, durante la visione, il linguaggio diviene le cose
che descrive. Dopo circa 10 min in questa fase l esperienza inizia lentamente a perdere consistenza,
fino a svanire senza lasciare effetti secondari sul soggetto. Caratteristico delle prime esperienze un
profondo senso di stupore. L esperienza con Ayahuasca comprende circa sette fasi, naturalmente
ogni tappa vissuta in maniera molto personale e, non tutte sono obbligatorie. Le fasi sono:
purificazione corporale con vomito ed attacchi di stomaco, apertura della sfera psicologica, entrata
ed uscita dal manifestarsi della propria psiche (di natura sia positiva che negativa), visioni, presa di
coscienza, ritorno alla realt, ripresa del flusso psichico; naturalmente pu variare anche la
tempistica e l ordine di manifestazione delle varie fasi. Descrivere lo sviluppo di un esperienza di
Ayahuasca risulta complesso e difficoltoso, essendo estremamente soggettiva e legata alla sfera
emotiva, quindi di per s di difficile sintesi nel linguaggio parlato. In generale le visioni iniziano
dopo circa 20/40 min a seguito dell ingestione, esse costituiscono una parte importante dell
esperienza ma non ne sono l obbiettivo principale. La loro natura molteplice ed alquanto
variabile, se, in un primo momento pu risultare positiva, in un secondo pu essere negativa, al fine
di donare consapevolezza; il meccanismo pu funzionare anche all inverso. Lo stato del soggetto
pu variare dall estasi al terrore, ma molto personale, specie di fronte alle medesime tipologie d
esperienza; come ad esempio manifestazione pre-morte, molto intense, a cui si reagisce molto
diversamente a seconda del proprio carattere. Uno degli argomenti pi delicati sicuramente
quello della purificazione, assimilabile ad un processo psicosomatico assume il ruolo di eliminare
fisicamente dall utilizzatore ogni tipo di ristagno e blocco emotivo che lo affligge; normalmente
tale processo viene vissuto come ci che , una ripulitura scevra dal dolore e dai connotati negativi
che conati e defecazione racchiudono in s. Detto questo interessante constatare come si dica che,
durante la cerimonia, coloro che non subiscono il processo depurativo, siano gli unici realmente
pronti per assumere la medicina.
Tutto il processo che la bevanda comporta finalizzato alla presa di coscienza, da parte del
soggetto, dei meccanismi e dei blocchi di natura psichica che lo affliggono; ci avviene tramite la
visione e la partecipazione (vissute come reali e tangibili) delle principali esperienze che lo hanno
emotivamente segnato, sia in senso positivo che negativo. Entrambe le esperienze, con DMT ed
Ayahuasca, recano in s un forte componente emotiva, bench pi radicata nella bevanda, in grado
di modificare intensamente la percezione della vita di chi ne usufruisce; in particolare, con l
utilizzo di DMT in cristalli, si risconta una sorta di comprensione della realt fisica e dei suoi
meccanismi, mentre con Ayahuasca, tale comprensione, di natura interiore.

7) Legislazione:
In Italia la DMT inserita in Tabella I della lista di sostanze stupefacenti e psicotrope di cui allart.
14 del Decreto del Presidente della Repubblica 309/90 e successive modifiche, ma n la Psychotria
viridis, come pianta in toto n parti di essa, sono inserite in tale tabella. In Italia tra il 2004 ed il
2005 nella provincia di Perugia (Umbria) si avuta notizia di una serie di sequestri di Ayahuasca
che di arresti legati al suo utilizzo. In Europa sono stati emessi diversi provvedimenti giudiziari nei
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confronti degli adepti alla setta del Santo Daime (una delle comunit religiose che basano le loro
cerimonie sul consumo della bevanda). In particolare, in Olanda, nellottobre 1999 sono stati
arrestati due dirigenti della setta che per sono stati assolti dal Tribunale di Amsterdam nel maggio
2000. Anche in Francia, nel novembre 1999, sono stati arrestati dirigenti delle Chiese del Daime:
anche in questo caso la Corte dAppello di Parigi, con sentenza del 13 gennaio 2005, ha prosciolto
gli imputati emettendo una sentenza che di fatto legalizza in Francia luso rituale dellAyahuasca.
Dal maggio 2005 la Francia ha aggiunto la Banisteriopsis caapi e la Psychotria viridis nella lista
delle sostanze psicoattive sottoposte a controllo. La DMT illegale negli Stati Uniti ed inclusa
nella Schedule I drug in the Controlled Substances Act. inoltre inserita nellelenco delle sostanze
poste sotto il controllo dellInternational Narcotics Control Board attraverso il suo inserimento nella
Schedule I della Convenzione delle Sostanze Psicotrope del 1971. Tra il 2006 e il 2009 alcune corti
degli Stati Uniti hanno per deliberato a favore del solo uso religioso della Ayahuasca negli adepti
delle chiese Unio do Vegetal (UDV) e Santo Daime. La legalit del consumo di Ayahuasca in
relazione a cerimoniali religiosi stata a lungo dibattuta in Brasile (patria naturale di religioni quali
il Santo Daime) e, dalla seconda met degli anni ottanta, stata legalizzata legando luso a contesti
rituali e senza fini di lucro.

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8) CONCLUSIONE:
Ritengo che sapere sia potere e che, oggi pi che mai, l informazione sia comparabile alla moneta,
un bene imprescindibile senza la quale ci annichiliremmo nel nome di una sopravvivenza che non
avrebbe modo di essere. La conoscenza, oltre che fautrice del progresso (se non progresso stesso),
porta la mente ad aprirsi vede orizzonti insondati, istanti prima considerati oscuri o folli. L utilizzo
di sostanze di vario genere, finalizzate all alterazione della percezioni, una pratica antica tanto
quanto lo la civilt (basti pensare all utilizzo della canapa o del Peyote), a dimostrazione del fatto
di come di come tali pratiche rappresentino una costante all interno del costume e della societ
umana, da sempre bisognosa di nuovi stimoli e conoscenza. La dimetiltriptammina e l Ayahuasca,
due sostanze simili solo all apparenza, rispecchiano lo sviluppo di un baluardo culturale che trova
le radici della sua natura nell approfondita ricerca della propria interiorit. In tali culture, a tratti
considerate primitive, le piante contenenti i principi psicotropi sono considerate portatrici di
conoscenza, rispettate, a volte venerate, vengono coltivate con il fondamentale intento di diffondere
una conoscenza endogena su cui l essere umano deve far affidamento nel suo interesse, finalizzato
al progresso spirituale collettivo. Nella societ occidentale viene spesso considerato secondario o
irrilevante il percorso di crescita personale e la consapevolezza che ne derivano, diversamente ai
paesi orientali (aldil del processo di occidentalizzazione in corso), in questo approfondimento ho
voluto concentrarmi su tali sostanze, anche, al fine di dare la possibilit, a chi lo legger, di
rivalutare l utilizzo degli psicotropi, la loro base culturale e la saggezza che potrebbe derivare dal
loro utilizzo, senza considerare la vastit dell interazioni chimiche attuate dal loro meccanismo d
azione. L Ayahuasca si rivela come uno dei massimi tentativi umani di manipolare la chimica
naturale dell organismo attraverso sostanze che, in altre dosi e contesti, gli appartengono;
interessante prendere visioni di come la DMT endogena, responsabile dei sogni e di alcuni cicli
circadiani, possa assumere impieghi completamente innovativi attraverso una sua cosciente
assimilazione e modulazione. Altrettanto interessante la presenza di determinati recettori nel
cervello, specificamente o meno, sensibili alla variet di sostanza che il mondo vegetale disposto
ad offrire; inoltre risulta singolare la concomitanza tra le specie vegetali e la loro costante presenza
nelle sedute di Ayahuasca, pregne dell entit della giungla, suo principale sfondo. Un evento
ulteriormente degno di nota e, forse eccessivamente significativo per essere una singola
coincidenza, la presenza, nelle visioni, di serpenti di varia natura e dimensioni, spesso anche due
che s intrecciano in maniera del tutto simile alla struttura della Banisteriopsis Caapi. Aldil di
quanto detto finora l esperienza con Ayahuasca altera profondamente la chimica cerebrale, seppur
per brevi periodi, e i suoi effetti, generalmente positivi, perdurano per un periodo che raggiungere
gli anni; ci significa che un esperienza del genere necessita, prima di qualsiasi accorgimento;
motivazioni profonde, grande volont e la disponibilit ad accettare eventi per lungo tempo nascosti
alla propria psiche. Questo tipo di viaggi meritano la seriet a cui si rif la loro antica tradizione;
l esperienza non sempre gradevole e, a volte, pu far sprofondare in panico e paura assoluti,
anche se tali manifestazioni emotive servono ad eliminare le cause delle medesime, un
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impreparazione mentale e, quindi, l incapacit di apprendere con resilienza da tali visioni,


potrebbero portare ad un risultato dissimile da quello sperato.

9) BIBLIOGRAFIA E WEBGRAFIA
https://it.wikipedia.org/wiki/Dimetiltriptammina
http://www.iss.it/binary/drog/cont/Ayahuasca.pdf
http://www.iss.it/binary/drog/cont/smart_drugs_definitivo.pdf
https://www.vice.com/it/read/dmt-non-c-droga-o-esperienza-pi-strana-979
http://www.psychonaut.com/forum.php
http://italocillo.it/ayahuasca/

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