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BELLADONNA

Atropa belladonna L.
Famiglia delle Solanacee
Nomi stranieri
Deadly nightshade (ingl.); Beilwurz (ted.); Belladone (fr.).
Parti utilizzate
Le foglie.
Componenti principali
--alcaloidi (totali: 0,3-0,6%): la iosciamina lalcaloide pi importante (90%), segue la scopolamina (2%) e i suoi derivati
(apoatropina e aposcopolamina, 7%);
- tannini;
- flavonoidi;
- idrossicumarine.

Azione
Anticolinergica, antalgica, broncodilatatrice, spasmolitica, antisecretoria, lattofuga.
Caratteristiche terapeutiche generali
Vi sono poche notizie sulluso di questa pianta nellantichit, sebbene diverse citazioni facciano supporre che le propriet
velenose della belladonna fossero gi conosciute fin dai tempi preistorici. dal XVI secolo che in modo sistematico questa
solanecea inizia ad essere considerata nei trattati di medicina e nelle materie mediche. Tra gli studiosi del tempo che si
interessarono alla belladonna vi fu Corrado Gessner di Zurigo, che dedic la propria vita alle ricerche farmacologiche. Della
belladonna studi in modo particolare il succo del frutto, che egli somministrava sotto forma di sciroppo. Le sue
osservazioni furono molto precise. Egli ne individu gli effetti sugli organi e stabil con esattezza i dosaggi per ottenere
effetti terapeutici senza rischi di intossicazione.
I galenici di belladonna (tinture, estratti, polveri), fino a qualche decennio fa, entravano a far parte di numerose preparazioni
complesse. La poca maneggevolezza della droga, limpossibilit di disporre di un farmaco registrato e quindi esclusivo,
limmissione sul mercato di farmaci di sintesi, meglio dosabili, ha indotto le ditte farmaceutiche ad abbandonare
progressivamente i prodotti a base di questa droga.
La belladonna un rimedio del dolore e dello spasmo. Pu essere utile in varie forme di nevralgie (facciale, intercostale,
sciatalgica, etc.), ma agisce soprattutto sui dolori spastici della muscolatura involontaria del tratto gastrointestinale,
dellutero e delle vie urinarie. considerato uno dei migliori rimedi della pertosse.
Ilprincipio attivo pi importante latropina. Nella medicina luso dellatropina ha certamente prevalso sullimpiego della
pianta. Latropina e la iosciamina hanno circa la stessa attivit farmacologica: sono dei parasimpaticolitici. Latropina un
inibitore dei recettori muscarinici degli organi periferici innervati dalle fibre post-gangliari del parasimpatico e del sistema
nervoso centrale. Agisce attraverso un meccanismo di competizione reversibile con lacetilcolina a livello dei suoi recettori,
producendo effetti parasimpaticolitici.
Effetti dellatropina:
- a livello cardiaco e dopo una temporanea bradicardia, incrementa il battito cardiaco attraverso la soppressione dello
stimolo vagale;
- a livello dei vasi sanguigni, gli effetti sulla pressione arteriosa non sono marcati; solo a dosi tossiche si osserva una
vasodilatazione dei capillari cutanei, soprattutto a livello del viso;
- a livello delle fibre muscolari lisce, provoca rilassamento e inibizione motoria: riduce il tono muscolare cos come la
frequenza e lampiezza della peristalsi, paralizza gli ureteri, aumenta la pressione vescicale, riduce il tono delle vie biliari e
blocca leffetto bronco-costrittore dellacetilcolina.
- anche le secrezioni sono interessate: saliva, sudore, secrezioni gastriche, pancreatiche, bronchiali e lacrimali sono tutte
ridotte, dosi tossiche sopprimono la sudorazione e causano la febbre;
- a livello degli occhi, induce midriasi passiva attraverso la paralisi dello sfintere della pupilla. Si verifica anche paralisi
dellaccomodamento, conseguente alla perdita del tono del muscolo ciliare ed allaumento della pressione intra-oculare.

Oltre agli effetti sul sistema nervoso autonomo, ha anche effetti che derivano dallinterazione con i recettori muscarinici
centrali. A dosi tossiche causa: eccitazione, agitazione, disorientamento, riflessi esagerati, allucinazioni, delirio, confusione
mentale, insonnia.
Controindicazioni e interazioni farmacologiche
Controindicata nellipertrofia della prostata, nella ritenzione urinaria, nellipertensione arteriosa, nellarterosclerosi,
nellangina cardiaca, nelle malattie infettive, nel glaucoma, nellallattamento e nel megacolon. Gli anziani sono pi sensibili
alla belladonna. Impiegare solo i prodotti derivati dalle foglie. La belladonna potenzia lattivit anticolinergica degli
antidepressivi triciclici.
I sintomi da intossicazione sono i seguenti: secchezza delle fauci, ritenzione di urina, sensazione di sete, costipazione,
allucinazioni fino alla morte.

Posologia e modalit di somministrazione


USO INTERNO
La dose terapeutica della belladonna molto vicina a quella tossica. Ai primi sintomi di secchezza delle fauci, ridurre
la dose e poi mantenere questo dosaggio per lunghi periodi. Dosi troppo leggere sono inutili.
TM (1:5): il dosaggio medio per gli uomini di 8 gtt per 3 volte al giorno, e di 6 gtt per 3 volte al giorno, per la donna.
EF titolato allo 0,25% in alcaloidi: 4 gtt per 3 volte al giorno. Dose massima 0,1 g. pro dose e 0,4 g. pro die.
ES (alcaloidi totali paria a 0,28-0,32%): il massimo dosaggio giornaliero di 0,6 g., che corrisponde a 1,8 mg di
alcaloidi totali, calcolati come iosciamina. Dose individuale: 0,05 - 0,1 g.; singola dose massimo 0,2 g.
Tintura al 10% titolata allo 0,025% di alcaloidi: 5-30 gtt al giorno.
USO ESTERNO
Unguento e lozioni al 20%: nelle articolazioni dolenti e gonfie, nelle adeniti. Nella minaccia di suppurazione,
aggiungere eventualmente il 5% di canfora.

Formule
Pomata per le emorroidi
estratto belladonna
vaselina

3,0 g.
30,0 g.

Pomata per lherpes zoster


Cera gialla
Olio di oliva
Estratto di belladonna

10,0 g.
30,0 g.
0,4 g.

Preparazione della tintura al 10%


EF belladonna
10 g.
Alcol di 70
90 g.
Dispepsia (Weiss)
Belladonna
TM
Genziana
TM
Assenzio
TM

in parti uguali

Dose: 30 gtt in 1 bicchiere dacqua per 3 volte al giorno, alcuni minuti prima dei pasti.
Tintura antispastica (Weiss)
Belladonna
TM
Valeriana
TM
Menta pip.
TM
in parti uguali
Dose: 8-10 gtt per 3 volte al giorno, in due dita dacqua.
Tintura per la dismenorrea (Weiss)
Belladonna
EF
0,6
Frangula
EF
40,0
Dose: 20-25 gtt prima di andare a dormire la sera.
Tintura per la tosse spasmodica
Belladonna
TM
Drosera
TM
Grindelia
TM
Lobelia
TM
in parti uguali
Dose: 10-20 gtt da ripetersi ogni 3-4 ore, a seconda dellet.
Unguento contro il vaginismo
Belladonna
EF
Valeriana
EF ana
Mentolo
1,0 g.
Vaselina
30,0 g.

2,0 g.

Dose: ungere dei batufoli di garza o cotone e indrodurre in vagina prima del coito.

Unguento per le adeniti dolorose


Belladonna
EF
3 g.
Ioduro di potassio
2 g.
Vaselina
30 g.
Dose: localmente, 2-3 volte al giorno.
Supposte
1) cistalgia
- estratto di belladonna
0,25 g.
- burro di cacao
15 g.
per 4 supposte. Una supposta ogni 2 ore.
2) emorroidi
- estratto di belladonna
0,05 g.
- burro di cacao q b per fare supposte n. 3.
3) proctite
- etratto belladonna
0,03-0,05 g.
- burro di cacao
2,0 g.
per supposta.
Supposte composte per emorroidi
Estratto alcolico di amamelide
2.0 g.
Estratto di belladonna
0.2 g.
Burro di cacao q b per fare supposte n. 20
Dose: 1 al mattino e 1 la sera.

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