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Numero 0 Giugno 2006

Clavajas

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Clavajas
il nesti pas
Sommario Perch il giornalino
Giacomo
1 Eravamo in pochia Clavais non siamo mai troppi intorno ad un tavolo in una serata di inizio aprile. Il recente incontro tra gli abitanti aveva suscitato idee, proposte. Non bisognava lasciare morire quellentusiasmo.. 2 E cos, tra una chiacchiera e un bicchiere di vino nata lidea di costruire il giornalino di Clavais. 2 3-4 Una cosa semplice, senza altro scopo che di fornire informazioni, scambiare opinioni, raccontare storie, mostrare immagini relative a Clavais; insomma diffondere e perpetuare la cultura del nostro villaggio. 5-6 Dopo poco tempo finalmente il primo numero, quello che avete sotto gli occhi. 7 E stato pi facile del previsto: tutti hanno contribuito con passione e anzi abbiamo avuto lonere di tagliare e riservare qualcosa per il prossimo 7 numero. Purtroppo abbiamo dovuto stampare questo numero in bianco e nero perch a colori sarebbe stato troppo oneroso finanziariamente. Chiss che il prossimo. 8 Speriamo che la lettura susciti in voi interesse e la voglia di partecipare in prima persona a questa piccola avventura. 9 Il notiziario non ha una redazione fissa; quindi sollecitato e gradito il contributo di tutti. Foto, racconti, curiosit, informazioni... 9 10 nostra intenzione pubblicare il giornalino a scadenza fissa (semestrale, trimestrale ?) in modo che i lettori lo considerino un appuntamento regolare. Ce la faremo? 11 Chi volesse partecipare pregato di mettersi in contatto o telefonando ai numeri 3294195831 (Mirco) o 3483804896 (Giacomo) o inviando una 12 lettera allindirizzo: Mirco ZanierVia Clavais, 3633025 OVARO (UD) Un cordiale saluto dagli autori di questo numero

Lincontro del 18 marzo


Giacomo

Immagini di vita quotidiana Gino racconta


Mirco

Ricette
Clara,Fiorenza,Lisa

Cera una volta dal Fri


Tiziana

I sps
Mattia

Vita nei campi


Clara

Versi
Gianni

Sagra di Clavais 1930 Latteria di Clavais : situazione e prospettive


Don Valentino

Sentieri e passeggiate
Giacomo

Ultime di cronaca
Giacomo

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Lincontro del 18 marzo A cura di Giacomo


Il 18 marzo scorso, nella sala dellexlatteria, gentilmente concessa dalla Parrocchia, si svolto un incontro, promosso e organizzato da alcuni residenti e frequentatori abituali di Clavais per scambiarsi opinioni, idee, proposte e iniziative tese a migliorare la vivibilit del paese. Fondamentale il punto di partenza: conservare e valorizzare il patrimonio architettonico, urbanistico e paesaggistico esistente, lasciando da parte ogni idea che ne mortifichi le sue caratteristiche. Malgrado la giornata rigida (linverno questanno non stato certamente mite) e linsolito orarioore 16 del sabatola partecipazione stata significativa. 15 persone: Anna, Dario, Eleonora, Erica, Fausto, Fiorenza, Giacomo, Gianni, Giovanni, Lisa, Marco, Mirco, Primo, Teresa, Tiziana. Tra un intervento e laltro hanno preso corpo e si sono delineate idee, proposte, suggerimenti, richieste. Lo sfalcio dei prati, reso ogni anno pi difficile dalla presenza sempre pi insistente dei cinghiali; un luogo dincontro e di iniziativa per il villaggio, in attesa che siano completati i lavori di restauro dellex-latteria; la ripulitura e la mappatura dei sentieri tradizionali, con lapposizione di idonee indicazioni e la predisposizione di luoghi di sosta e di contemplazione; lammodernamento dellarredo urbano (panchine e fioriere); il ripristino delle vecchie fontane; lilluminazione pubblica; la costituzione di unassociazione (insieme per Clavais?); la realizzazione di cartoline; la pubblicazione di un notiziario sono i principali argomenti dibattuti. Alcuni saranno realizzabili in tempi brevi con il lavoro volontario; altri abbisogneranno di ulteriori approfondimenti; altri ancora dovranno essere sottoposti allattenzione del Comitato della Consulta Frazionale per la loro realizzazione. Certo che la discussione ha posto le basi per un fruttifero dialogo tra residenti, frequentatori abituali e possessori di seconda casa chequesto laugurio-si svilupper nel prossimo futuro, contribuendo a mantenere viva la presenza e la vitalit di Clavais.

Immagini di vita quotidiana a Clavais


Gino e Dario mettono in salvo le galline dopo la grande nevicata di questinverno

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Gino racconta ..
A cura di Mirco
E una piovosa serata primaverile, poco prima dellora di cena, quando dalle case si spandono gli odori della cucina e nei dintorni il profumo degli alberi in fiore si mescola al vapore che sale dalla terra verso il cielo, rendendo latmosfera quasi fiabesca: questa la cornice dellincontro che di l a poco avrei avuto con Gino Plozzer. S; proprio Gino, il mio vicino di casa; me lo ricordo, quando ero piccolo, passare fuori di casa mia con passo veloce e costante, sempre indaffarato, impegnato con le sue mucche e i suoi prati da sfalciare. Il classico lavoratore che nella sua vita ha fatto molti sacrifici per ottenere quello che, con sua moglie Mina, si pu definire lobiettivo di una vita, che pochi ai giorni nostri riuscirebbero a raggiungere. Con limpegno e la tenacia di chi ha saputo negli anni investire e rischiare di tasca propria per trovare un posto importante nella comunit, sia come agricoltore che come commerciante, ma soprattutto come persona da prendere come esempio. Varcata la soglia di casa vengo accolto da Gino,da Mina e dal loro nipote Michele con molta simpatia e cordialit. Sanno che sarei passato per lintervista; la sala si trasforma in un attimo in una sorta di banchetto: vino, grissini, formaggio, c di tutto per rendere latmosfera ideale per una chiacchierata con Gino, che nel frattempo si seduto accanto a me nel suo divano di velluto giallo. E una strana sensazione fare unintervista ad un anziano del paese che si incontra ogni giorno; non ho mai pensato che quellanziano ha fatto fuori quasi un secolo di vita e ne ha viste di cotte e di crude e ha vissuto il secolo del progresso tutto dun

Mina e Gino alla finestra della loro casa

fiato, dalle guerre alle miserie, ai fatti di cronaca pi eclatanti. Sar un paradosso, non ci avevo mai pensato prima, ma lui tutto questo lha vissuto in prima persona. Inizio lintervista: Caro Gino, lei originario di Clavais? Se no, come ci arrivato? No, mio pap era originario di Sauris e mia mamma di Calgaretto, una frazione di Comeglians. Abitavamo in localit Braida; io sono nato in povert, sono della classe del 19 (1919 ndr), a Clavais sono arrivato nel lontano 48, tramite Guido di begheron, che mi propose prati da sfalciare e una stalla di propriet della famiglia Giacometti di Clavais. Cos, accettando, mi sono precluso la possibilit di emigrare in Friuli o addirittura in Francia, come era mia intenzione. Dal momento del suo arrivo a Clavais come cambiato il paese nel corso degli anni? Moltissimo. Pensa che a Clavais

cerano circa 80 mucche da latte; il paese aveva unattivit fiorente nel settore agricolo; tutti ci davamo una mano: chi a far nascere vitelli, chi nei prati, chi nelle faccende domestiche. In pi cera attenzione nel conservare e mantenere il territorio; poi nel corso degli anni, vuoi per la crisi del settore agricolo, vuoi per la ricerca di un lavoro pi redditizio, le cose sono cambiate cos come il paese che ha perso parte degli abitanti che sono emigrati purtroppo al di fuori della Carnia. Lei ha vissuto la seconda guerra mondiale in prima persona; se la sente di raccontarci un episodio di quellesperienza? (sospira). Ma.. ci che ricordo della seconda guerra in particolare stata la prigionia, vissuta da me e dai miei commilitoni con molti disagi e tanta fame .. (sospira); ricordo per filo e per segno tutti i paesi. Dapprima con la compagnia disgregata fummo raggruppati a Giannina, poi trasferiti a Salonicco e ad Atene per la disinfezione.

(tutti i luoghi sono in Grecia, ndr)

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Ricordo che proprio durante questa disinfezione avevo nascosto mille lire nelle suole delle scarpe in dotazione, in modo che durante le perlustrazioni non potessero trovare i soldi, guadagnati facendo il barbiere qua e l tra le compagnie. Infine dopo gli spostamenti a Tripoli e Naplio arrivammo al campo di concentramento di Creta; l rimanemmo per qualche mese, fino ad un bombardamento degli Stukas della Luftwaffe in cui morirono molti dei miei commilitoni. Ne ricordo uno in particolare: and a ripararsi dietro un albero e venne colpito mortalmente; lasci moglie e due figli a casa. Da l ci fecero spostare e, tra una vicenda e laltra, con laiuto dei greci, giungemmo a Retimo, una cittadina sul mare rasa al suolo dai bombardamenti; l trovammo qualcosa per sfamarci; poca roba: uva passa, un po di vino e un po di cibo qua e l. Stremati dalla fatica e dalla fame dopo circa quattro giorni fummo imbarcati a Porto Suda per Brindisi. L giunti facemmo un periodo di quarantena prima di essere mandati a casa in congedo. Mi ricordo un particolare della quarantena: molti miei compagni darmi perirono per il mangiare; dopo settimane che non si ingeriva qualcosa di sostanzioso lo stomaco e lintestino si erano ristretti, Di conseguenza il mangiare troppo portava ad un blocco della digestione; io mi sono salvato mangiando poco pane secco; questo permise al mio corpo di far fronte alla fame ma soprattutto di sopravvivere. Si sente un miracolato ad essere uscito da una situazione simile? Pi che miracolato fortunato. miracolato sono stato solo in unoccasione, tempo fa, in localit Barc, nel periodo estivo, mentre si effettuava la raccolta del fieno. Di notte un temporale ci colse alla

sprovvista in quel periodo si dormiva nelle stipas, dove si metteva il fieno. Allimprovviso, mentre mi preparavo il giaciglio per coricarmi, una scarica di fulmine cadde vicino, uccidendo il mio musc che si trovava fuori della stipa e una scarica prese anche me facendomi svenire al colpo. Non vi dico la disperazione di Mina; mia moglie, credendomi morto, chiam Coletut per sincerarsene ma, con stupore di entrambi, notarono che respiravo e allo stesso tempo borbottavo cose insensate. Allindomani .. (sorride) mi alzai con i capelli tutti arricciati e lalito che continu a puzzare di zolfo per quindici giorni.. Qui s che posso dire di essere stato miracolato. Beh, caro Gino, unultima domanda: come vede il futuro di Clavais? Oramai siamo rimasti in pochissimi a Clavais ad occuparci dellagricoltura e facciamo vite dannate per portare avanti le aziende; il bosco avanza di anno in anno, lasciando spazi al cinghiali che con le loro opere distruggono ci che di buono stato fatto per rendere la terra fertile e fiorente. Poche anche le persone. Per fortuna c qualche signore che compra casa da queste parti, altrimenti saremmo in pochi veramente; speriamo che la tendenza cambi senn non la vedo bene. Lascio Gino, Mina e Michele con la promessa di ritornare per raccogliere altre storie. Ci vorrebbero settimane per raccontare anno per anno la vita di Gino rimango colpito dalla sua memoria sana e meticolosa, ma rimango soprattutto esterrefatto dal

suo modo di raccontare i vari fatti: mi pareva di averli vissuti in prima persona.

Clavais: porte e portoni

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Ricette estive, e non


ANTIPASTIa cura di Clara Pomodori al pesto
Ingredienti per 8 persone: 4 pomodori non tanto grandi 50 gr pangrattato 10 foglie di basilico fresco 50 gr formaggio grattugiato 2 cucchiai d'olio sale e pepe lavare i pomodori, tagliarli a met in senso orizzontale, togliere tutti i semi e la polpa, tenendo quest'ultima da parte per il ripieno. Salare i pomodori e farli sgocciolare capovolti su di un piatto.Tritare molto finemente il basilico, metterlo in una terrina e unire l'olio, il sale, il pepe, la polpa dei pomodori, un cucchiaio di formaggio grattugiato ed il pangrattato. Mescolare e riempire i gusci di pomodoro con il ripieno ottenuto. Man mano che i pomodori sono pronti, disporli su di una teglia da forno, cospargerli con il rimanente formaggio grattugiato e a piacere con un filo d'olio. Mettere in forno e far gratinare. Si possono consumare sia come antipasto che come contorno.

raccolte un po qui e un po l.
Pasta con le zucchine
Si tratta di un piatto della Campania, molto sostanzioso, che una volta veniva servito ai pescatori. Ingredienti per 4 persone: 400 500 g di pasta (corta o bucatini) 4 zucchine piccole il tuorlo di un uovo olio parmigiano o pecorino grattugiato Tagliare le zucchine a rondelle. Friggerle nellolio, scolarle e aggiungere al tuorlo dell uovo sbattuto con abbondante parmigiano o pecorino. Condire con questa salsa la pasta.

tritata, salare , pepare e mescolare bene. Aiutandosi con un cucchiaino riempire i pomodorini con il ripieno e metterli direttamente sul piatto di portata. Decorare il piatto con dei fili d'erba cipollina . E' un ottimo antipasto estivo.

PRIMI PIATTI a cura di Lisa


Due ricette provenienti dallItalia meridionale. Gli ingredienti sono facilmente reperibili nellorto e nella latteria. Non richiedono molto lavoro; un vantaggio quando fa caldo. Sono piatti sostanziosi che possono fungere da portata unica, magari accompagnati da una bella insalata.

Spaghetti estivi
Ricetta della cucina napoletana datami da unamica americana. Ingredienti per 4 persone: 400 500 g di spaghetti 300 g di pomodorini sugosi una mozzarella grande parmigiano grattugiato basilico Scottare gli spaghetti per alcuni minuti (non pi di 5) in acqua bollente salata. Scolare la pasta, ma non buttare via lacqua. Mettere in una padella i pomodorini tagliati e la mozzarella a pezzi. Aggiungere gli spaghetti e un po alla volta un cucchiaio di acqua della pasta. Cuocere finch gli spaghetti sono cotti; a quel punto la mozzarella stata assorbita dagli spaghetti. Servire con basilico, un po dolio e parmigiano.

SECONDI PIATTI Cotoletta alla milanesea cura di Fiorenza


Carissimi amici, eccomi qui, ci sono anchio, ultima arrivata nel vostro paese pieno di magia e da buona milanese (quale ancora mi sento anche se ormai sono a Udine dal lontano 1976) vorrei proporvi il piatto meneghino pi conosciuto, la cotoletta alla milanese, ma che per essere veramente da leccarsi le dita deve essere preparata e cucinata seguendo queste semplici regole. Regola n. 1 La cotoletta alla milanese deve essere tolta dal carr di vitello e deve avere losso al quale la carne aderisce come fosse una banderuola. Regola n. 2 Va battuta con il batticarne un momento prima della preparazione e spolverizzata con un po di sale. Regola n. 3 Va poi immersa nelluovo sbattuto (senza sale),

Pomodorini al formaggio
Ingredienti per 4 persone: 250 gr di pomodorini ciliegia 125 gr di formaggio tipo philadelphia un ciuffetto di erba cipollina sale, pepe Tagliare a met i pomodorini, privarli dei semi e metterli a sgocciolare capovolti sopra un piatto. Mettere il formaggio in una terrina, aggiungere l'erba cipollina

Numero 0 Giugno 2006 tranne il manico (losso). Regola n. 4 Va passata nel pane grattugiato grossolanamente e premuta con il palmo della mano in modo che il pane non si stacchi dalla carne durante la cottura. Regola n. 5 Per la cottura dobbligo il burro freschissimo che andr messo a spumeggiare in un largo tegame dove la cotoletta va cotta due o tre minuti per parte. Per essere ottima deve risultare morbida e leggermente dorata. Infine mettetela su un piatto di portata, salatela e guarnitela con il radicchietto del vostro orto e spicchi di limone. Buon appetito amici, al prossimo suggerimento

Clavajas evaporare. Aggiungere una cipolla intera infilzata da 3-4 di chiodi di garofano. Continuare la cottura a fuoco medio per un'ora aggiungendo acqua calda se il fondo dovesse asciugarsi troppo . Per tagliare il polpettone meglio aspettare che sia completamente raffreddato e poi scaldarlo nel sugo di cottura come un normale arrosto.

pagina 6 Far raffreddare e servire a fettine quadrate.

Sciroppo di fiori di sambucoa cura di Lisa


Questo uno sciroppo facilissimo da fare perch non ha bisogno di fermentazione. Si mantiene in frigorifero per alcuni mesi. Ingredienti: fiori di sambuco acqua zucchero (125 g per ogni dl) acido citrico (2 g per ogni dl) limone Riempire dei vasi di vetro con i fiori pressandoli al massimo. Copriteli con acqua, chiudete i vasi e lasciateli per 24 ore al sole. Filtrate quindi il liquido spremendo bene i fiori. Aggiungete lo zucchero e lacido citrico (si compra in farmacia). Rimettete i vasi con il liquido al sole per altri 3 giorni, agitandoli di tanto in tanto. Si prepara la bibita aggiungendo a 3 dl di sciroppo lt di acqua e il succo di un limone. Mettendo lo sciroppo allungato in una gelatiera si ottiene un gelato rinfrescante e profumato.

DOLCEa cura di Clara Torta fettine di mele


Ingredienti per una placca da forno di 24x34cm: 125 gr di burro 125 gr di zucchero 3 uova 200 gr di farina bianca 1 bustina di vanillina 1\2 bustina di lievito in polvere 500-600gr di mele 2 cucchiai di zucchero 50 gr di uvetta lavata un pizzico di sale

Polpettone alla salsicciaa cura di Clara


ingredienti per 8 persone: 500 gr di carne macinata di manzo 2 salsicce leggermente affumicate 1 uovo 50 gr di formaggio grattugiato sale pepe q.b. 50 gr di pangrattato Mettere nel tritatutto la carne, la salsiccia privata della pelle ,l'uovo, il pangrattato ed il formaggio grattugiato, macinare tutto molto bene quindi trasferire il composto in una terrina ed aggiungere il sale e il pepe. Formare il classico polpettone e passarlo in un piatto in cui avremo messo della farina e subito dopo in un altro piatto in cui avremo messo dell'olio, dovremo fare in modo da rivestire interamente il polpettone. Scaldare in una padella a bordi abbastanza alti una noce di burro e 2 cucchiai d'olio, mettervi il polpettone e rosolarlo su tutti i lati. Quindi bagnare con un bicchiere di vino bianco secco e lasciare

la scorza di un limone grattugiata In una terrina lavorare il burro a crema, aggiungere lo zucchero, le uova, la farina, la scorza di limone, un pizzico di sale, la vanillina ed il lievito. Amalgamare bene. Imburrare una teglia da forno di 24x34cm e versare l'impasto,livellando la superficie. Sbucciare le mele e tagliarle a fette non tanto sottili quindi distribuirle sulla torta infilandole nella pasta una accanto all'altra a file parallele. Aggiungere l'uvetta ammollata, spolverizzare di zucchero e infornare in forno a 180 per 30 minuti.

Lisa al lavoro in cucina

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Cera una volta Losteria DAL FRI nei ricordi di Clemes


a cura di Tiziana

I miei primi ricordi di bambina risalgono al dopoguerra,quando avevo circa dieci anni. Allora losteria si trovava dove oggi c la mia cucina,una stanza molto piccola (il tinelut). Larredamento era costituito da due semplici tavoli in ciliegio, un bancjon, uno spolert, una credenza con vetrina che faceva da bancone. Nellimmediato dopoguerra i clienti erano pochi perch anche i soldi scarseggiavano; perci soltanto alcune persone potevano permettersi il lusso di venire a bere nellosteria. La scelta delle consumazioni era limitata a vino bianco e rosso,grappa e marsala secco. Per pranzare o cenare, aspettavamo che i clienti rientrassero a casa oppure mangiavamo su un piccolo tavolino tra la gente. Ricordo che dopocena, mia madre mi portava a letto sulla schiena e i clienti mi prendevano in giro perch ero gi grande.

Il tinel grant negli anni 50

Negli anni successivi, grazie anche allemigrazione, si era diffuso un certo benessere e i clienti erano aumentati ma nonostante questo, losteria rimaneva sempre nel tinelut. Il tinel grant dove cera losteria negli ultimi anni non era utilizzato perch era troppo ampio per essere riscaldato, ed era riservato solo alle occasioni importanti come feste religiose, sagre o balli. Continua

I Sps
a cura di Mattia
I Sps sono una tradizione carnica molto antica. Si svolgono nella mattina del 31 dicembre nei nostri paesi. Noi bambini ci ritroviamo in piazza allora stabilita. Cantando una canzoncina che fa pi o meno cos: sops, sops, sops! cculas e lops! dait e no dait, in paradisc lait passiamo di casa in casa e la gente ci offre dolci, merendine e caramelle. Un tempo era diverso, i bambini ricevevano patate, mele, noci o pannocchie. Questa tradizione stata tramandata da generazione in generazione e fortunatamente non ancora scomparsa e per questo noi bambini e tutto il paese dobbiamo impegnarci a mantenerla e fortunatamente nel comune di Ovaro si va a sops ancora nelle frazioni di Clavais, Liariis, Ovasta, Mione, Muina, Cella e Agrons. Arrivederci ai prossimi sps!

Mattia, Nicola e Federico

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Clavajas nel caso che non si sia gi provveduto l'autunno precedente, si piantano per primi aglio e cipolla, poich il freddo non influisce sulla loro crescita; inoltre questi due ortaggi preferiscono un terreno non troppo concimato. Le patate vanno piantate nel vecchio di luna, tagliate in modo che su ogni pezzo che si andr ad interrare vi siano almeno 3-4 germinazioni. Nello stesso periodo si seminano spinaci, radicchio e insalata, in modo che crescendo non vadano in semenza. Anche le carote e le rape vanno seminate in questa fase lunare. Entro i primi di Maggio si seminano i cappucci che poi verranno ripiantati nella prima decina di Giugno. Per i rampicanti quali fagioli, tegoline e piselli, il periodo migliore per la semina quando la luna non in una fase n troppo altacon conseguente sviluppo delle sole foglien troppo bassa,nella quale le piante non salirebbero sul bastone; per i fagioli una volta si diceva che dovevano sentire le campane, perci non vanno piantati tanto sotto terra. Inoltre la semina dei rampicanti deve avvenire entro il giorno di S.Antonio (13 Giugno) perch altrimenti non arriverebbero a maturazione. Ultimamente nella nostra zona si d spazio anche alla coltivazione di verdure che fino a 20-25 anni fa non facevano parte delle nostre variet perch proprie di zone pi calde come: pomodori, melanzane, peperoni. Per queste verdure bisogna avere un p pi cura, tenendole al riparo da temporali e repentini abbassamenti di temperatura tipici della nostra zona, cos facendo si possono ottenere comunque dei buoni risultati. Augurandovi un buon lavoro vogliamo proporvi un modo per utilizzare buona parte delle verdu-

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VITA NEI CAMPI A cura di Clara


Nel nostro paese,come del resto in tutto il nostro territorio,la vita della gente ha sempre ruotato attorno al lavoro nella campagna, dal quale si traeva il sostentamento delle famiglie stesse. E' noto il fatto che ogni fazzoletto di terra veniva coltivato e rispettato e che si praticava lo sfalcio fino in MONT, per poter nutrire gli animali dai quali si ricavava altro sostentamento:latte, formaggio, ricotta e non ultima la carne. Diventa importante per noi ricordare che ancora oggi le persone che tengono viva l'agricoltura locale lo fanno per il proprio sostentamento prima che per la bellezza del paesaggio, com' pensiero comune di molti ospiti. Bisogna dire che oggi, a differenza di un tempo, c' molto pi benessere, pertanto la gente spesso piuttosto che fare i conti con le difficolt che comporta l'agricoltura, preferisce mollare e comperare ci che gli serve. Negli ultimi anni poi, oltre al clima molte volte sfavorevole, c' un'ulteriore difficolt rappresentata dai numerosi animali selvatici quali cinghiali, caprioli e cervi che puntualmente distruggono le varie coltivazioni, costringendo i proprietari, loro malgrado , a recintare i campi in attesa di soluzioni pi adeguate. Quest'anno causa le temperature a lungo rigide, si potuto provvedere alla concimazione dei campi soltanto dopo la S.Pasqua, per poi iniziare la semina verso la fine di Aprile. Per la semina c' un calendario piuttosto preciso da seguire:

Si spande il concime

re da noi proposte in una preparazione che veniva utilizzata durante il periodo invernale al posto dell'attuale glutammato per insaporire le ricette. VERDURE SOTTO SALE Ingredienti: 1/2 kg di cipolla 1/2 kg di carote 1/2 kg di pomodori 3 kg di prezzemolo 2 kg 1/2 di sedano 3-4 foglie di salvia 5-6 foglie di basilico 1 rametto di rosmarino 1/2 kg di sale Tritare tutte le verdure al robot; aggiungere il sale e lasciare macerare per un giorno. Mettere in vasetti a chiusura ermetica e riporre in cantina.

Lavori di preparazione di un orto

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Versi..
di Gianni Tulisso

CLAVAIS
Verso sera, silenziosa come seta, lombra caduta dal crinale, e tu sospiri. Fra poco dovremo andare, laria si fa fredda, ricordati di spegnere la luce.

CLAVAIS TRE Al primo respiro il mattino non pi unillusione. La luce risale lenta dalla curva del bosco, simpadronisce di noi.

Annega gi nel sole Mione, una vela di case bianche Ovasta. Preparo la legna per questo nuovo giorno con te.

(19 febbraio 2004)

SAGRA di CLAVAIS 1930:

chi sono?

(con gli occhiali Giovanni AgarinisGiovanni dal Peck) foto gentilmente concessa da Bianca Agarinis Magrini

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Latteria di Clavais : situazione e prospettive


A cura di Don Valentino
con la banca, le varie iniziative che si attivano nel corso dellanno a sostegno di Clavais, hanno lo scopo di raggiungere tale cifra. Altro obiettivo della Parrocchia di avviare il cantiere entro lanno, viste anche le scadenze burocratiche, onde mettere mano alle opere strutturali. I lavori di restauro, secondo il progetto di massima presentato in diverse occasioni agli abitanti di Clavais, prevedono, grosso modo, i seguenti lavori: 1) il rifacimento del tetto a 2 spioventi con tetto in planelas come le altre case di Clavais e la costruzione di 2 abbaini centrali (lato Est e Ovest); 2) lampliamento delle scale esterne coperte, che raggiungano il sottotetto e lo scantinato; 3) lestensione di una terrazza, sul lato Sud, a livello del piano terra e di un sottostante scantinato; poi, 2 terrazzini al 1 piano; 4) la realizzazione di una soletta in c.a. quale pavimento del 1 piano. Pertanto, il progetto di massima del restauro complessivo pu essere cos descritto: a) nel seminterrato, diverse zone di deposito di materiali e i servizi igienici sul lato Est; b) al piano terra, la zona di incontro con una sala piccola sullingresso, una cucina attrezzata a sinistra e una sala pi grande lungo il lato Est con lattuale fogolr; c) al 1 piano, sono previste 4 camere con bagno o, in alternativa ancora da definire, 2 miniappartamenti con camera, bagno e cucina sul lato Sud; d) il sottotetto, con una porta finestra sul lato Sud, rester spazio aperto con lutilizzo di 2 bagni realizzati in corrispondenza degli abbaini. Il progetto cos descritto richiede qualche anno di lavoro, notevoli sacrifici (anche con opere di volontariato) e un grande impegno finanziario, ma la Parrocchia fiduciosa non solo nellapporto della Regione o altri Enti, ma anche nella comprensione, disponibilit e generosit di tutti i parrocchiani di Clavais e di Liariis. E degli altri paesi, se serve.

La donazione, nel 2002, da parte dei Soci della Latteria di Clavais alla Parrocchia di S. Vito di Liariis, di cui Clavais fa parte, stato un gesto non solo generoso, ma anche lungimirante per lintera comunit di Clavais: ledificio, come scritto anche sul contratto, destinato al servizio delle attivit pastorali e delle attivit socioculturali promosse dalla frazione di Clavais. Questo importante da ricordare perch, in zona, nello stesso periodo, abbiamo assistito alla vendita di strutture simili a privati, con leffetto di privare la comunit di un bene per tutti, dimenticando quindi lo scopo sociale per cui le latterie erano sorte. Dopo la donazione da parte dei Soci, la Parrocchia si attivata per predisporre il necessario restauro delledificio; stata inoltrata alla Regione domanda di contributo in due tranches: la prima per il restauro statico, la seconda per limpiantistica e le finiture. La Regione ha concesso, al primo anno di richiesta, un contributo che copre met della spesa del 1 lotto dei lavori; per il 2 lotto, ogni anno presentata la richiesta di contributo. Attualmente, la Parrocchia impegnata nel reperire i soldi necessari (E. 50.000) per coprire il 1 lotto di spesa; per questo motivo, visto anche limpegno economico della Parrocchia affrontato per la Cano-

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Sentieri e passeggiate
A cura di Giacomo
Nella riunione del 18 marzo si parlato anche di sentieri e passeggiate. Nel periodo estivo il paese si popola di villeggianti, abituali e non. Molti di questi conoscono Clavais e i suoi dintorni come i nativi e sono abituati a percorrere i sentieri che circondano il paese e che, inerpicandosi sulle pendici dello Zoncolan, portano a quei luoghi che un tempo erano soltanto prati da falciare. Per essi sicuramente nomi come troi dai Lfs, troi da valuta, troi da Ors , troi das cisas, troi da cuesta , troi das ruvis e altri suonano familiari (correggetemi se ho riportato qualche nome in modo errato). Lidea di mapparli, segnalarli , ripulirli, aggiungendovi soltanto qualche piccola attrezzatura (panche) che permettano a chi stanco di riposarsi e a chi vuole godere del panorama di ammirarlo in tranquillit. Ci accolleremo il compito di tracciare o rintracciare i sentieri, mapparli e fornire a chi lo vuole indicazioni sul cammino da seguire, le sue difficolt e perch no, le cose interessanti che pu incontrare (flora, fauna, ecc..). Se c qualcuno interessato in qualsiasi modo a darci una mano si faccia avanti; ne abbiamo bisogno! Chiss che il Comitato della Consulta Frazionale non interceda presso il Comune per farci avere un piccolo aiutino per stampare le mappe ...

Si preparano le prime tabelle

NUMERI UTILI
MUNICIPIO: 67 438 0433

GUARDIA MEDICA: 0433 67 062 ENEL: 800 900 800

Mappa di Clavais (scala 1: 5.000)

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Cronache invernali e primaverili


A cura di Giacomo
I CINGHIALI E di nuovo allarme cinghiali a Clavais. Nellultima settimana di maggio, verso le otto della sera, tre imponenti verri sono stati ripresi a pascolare (non si pu usare altro termine, vista la tranquillit con la quale svolgevano la loro ricerca di cibo) da Raffaella. Lintero prato sopra la chiesa stato devastato. Le proteste dei pochi agricoltori di Clavais rimasti, avviate gi dallo scorso anno, non sembrano aver portato alcun risultato. Si parla tanto di salvaguardia del territorio della montagna e si continua a non prestare la dovuta attenzione ad un fenomeno che ormai sfuggito di mano. Perch le autorit locali non convocano un incontro con le autorit competenti, le associazioni interessate, gli agricoltori, i cittadini per mettere a punto un piano che quanto meni limiti le scorribande di questi animali? DISCESA INVERNALE DALLO ZONCOLAN Come ormai consuetudine, anche questanno la neve abbondante ha permesso lo svolgimento della gara Zoncolan-Clavais. Pi di 70 i partecipanti con gli sci, le slitte, le ciaspe. Dario, Giovanni, Jack, Mirco tra i Clavaiani. GELATA TARDIVA Il freddo intenso e un fortissimo vento di tramontana il 2 e il 3 giugno hanno purtroppo vanificato il lavoro di chi aveva piantato in anticipo patate e fagioli. Molte piante si presentavano allindomani annerite e rinsecchite, come limmagine a fianco mostra. Ancora il 6 giugno, sul Crostis e sullo Zoncolan, c stata una spruzzata di neve. LA VOLPE O LA FAINA? Anche Gino ha subito il suo danno. Ben 13 delle sue galline sono state uccise da una volpe (o che altro?) durante lultima settimana di maggio. E anche il gallo stato soppresso a causa delle ferite. E LORSO Speriamo che adesso non arrivi anche lorso, avvistato proprio nella stessa settimana sulle pendici dello Zoncolan da alcuni raccoglitori di radicchio.. I CAVALLI Lestate scorsa tutti avranno visto Regina, Cheppederi, Vaguette e Margherita pascolare e correre nei prati di Clavais. Dallo scorso mese di maggio Regina ha una nuova compagna: Dora, in attesa di un puledrino. PARTENZE E ARRIVI Sergio Verdelli il Triestino ha lasciato Clavais. Nuove famiglie hanno invece comprato casa qui. A loro il nostro benvenuto.

FOTO DA CLAVAIS (in senso orario da sinistra) 1. 2. 3. qui sono passati i cinghiali5 giugno 2006 Gli effetti della brinata del 2-3 giugno Mirco e Dario tra i partecipanti alla ZoncolanClavais Le galline sopravvissute di Gino

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