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Il diario del

Gen. Feldmarschall
Erwin Rommel

PREMESSA - Presumibilmente tale materiale nella


mente di Rommel doveva servire come canovaccio per
una documentazione sulla sua attivit in Africa. Il Diario
che parte dal 1939 e termina il 1943 fu posto in salvo
dal sottufficiale aiutante Moser, che aveva avuto
l'incarico da Rommel stesso di conservarlo, ma anche di
aggiungere alcune note quando non lo faceva Rommel
di persona; Moser riusc alla disfatta a porlo in salvo.
Una copia finita negli Stati Maggiori degli alleati, ed
conosciuto come il "Diario di Rommel". Questa storia
quindi non una rivisitazione dei fatti, ma l'originale
pubblicato in Italia nel dopoguerra. Molte polemiche
dovevano ancora nascere. Con Rommel per assente,
perch lui era ormai morto in un misterioso incidente.
Rommel stato uno di quei grandi generali che abbia
espresso la seconda guerra mondiale, anche se
passato alla storia solo con il nome "La Volpe del
deserto", fama che alimentarono gli inglesi per sminuire
le proprie sconfitte, o aliment lo stesso Montgomery
per aumentare il valore della sua vittoria su Rommel.
All'inizio del conflitto con la Polonia, Rommel registra le
sue impressioni, negli appunti e nelle lettere che egli
invia alla moglie: inizia il Diario

POLSIN, 31 AGOSTO 1939 - L'attesa rende nervosi, ma


inevitabile. Il Fhrer sa perfettamente ogni volta, quale
sia la giusta via. Finora egli stato sempre in grado di
risolvere i problemi pi difficili e lo sar certamente
anche questa volta. L'offensiva tedesca contro i
polacchi viene sferrata all'alba del 1 settembre. Lo

Stato Maggiore predispone un'azione a tenaglia con due


gruppi di armate, uno al comando del Generale von
Bock (Gruppo Nord: II e IV Armata) e l'altro agli ordini di
von Rundstedt (Gruppo Sud: VIII, X, XIV Armata) Gi
nelle prime 24 ore lo sfondamento del fronte polacco
un fatto compiuto.
POLZIN, 2 SETTEMBRE 1939 - Gi da un giorno
conduciamo la guerra contro la Polonia. I successi
hanno superato di gran lunga le nostre aspettative e le
nostre truppe nella loro miglior forma. Sono curioso di
vedere se Inghilterra e Francia vorranno accorrere in
aiuto di questa nave che affonda. Se lo fanno, sono
affari loro. Il Fhrer non ancora venuto qui: egli
naturalmente sar molto indaffarato a Berlino.
Dopo un lungo silenzio - campagna di Francia e la sua
nomina a Generale incaricato del comando di un Corpo
d'Armata - Rommel a Berlino per conferire con Hitler.
Dopo il colloquio, costretto a letto per un attacco di
reumatismi. Ristabilitosi riprende la corrispondenza il 6
febbraio 1941, precisando i termini del colloquio con
Hitler, quello avuto successivamente con von
Ribbentrop e Canaris prima di partire per l'Africa.
Ricordiamo che il 28 ottobre Mussolini ha dichiarato
guerra alla Grecia. L'8 novembre l'offensiva verr
bloccata, a met mese, c' l'ordine della ritirata, ma
ormai l'esercito impantanato. Il 12 novembre viene
attaccata dagli inglesi la base di Taranto. Il 4 dicembre
Badoglio viene esonerato dal comando delle operazioni
in Grecia. L'8 dicembre si scatena l'offensiva inglese a
Tobruk in Africa, gli italiani sono costretti a ritirarsi: il 10
dicembre perdono Sidi Barrani; il 15 si ritirano su

Bardia; attaccata poi il 1 gennaio 1941 cade il 5 con


120.000 soldati italiani fatti prigionieri. A pochi giorni
prima dell'arrivo di Rommel in Africa, il 2 febbraio 1941,
si svolge la pi sanguinosa battaglia in Africa, quella di
Keren. Fra morti e feriti - dopo un lungo assedio - le due
parti lasceranno sul campo 50.000 uomini. Rommel
viene chiamato da Hitler a comandare un corpo di
spedizione in Africa per togliere Mussolini dai pasticci.
Inoltre c' anche il problema Balcani-Grecia.
BERLINO, 6 FEBBRAIO 1941 - Puoi immaginare come mi
giri la testa dopo tutti questi avvenimenti. Cosa verr
fuori da tutto questo? Passeranno mesi prima di poter
vedere gli effettivi sviluppi della situazione.
Il colloquio con Hitler; ai primi di febbraio, durato circa
due ore. Il Fhrer sereno e fiducioso, per mi parso
stanco. Ha parlato quasi sempre lui. Anzitutto ha fatto
un giro d'orizzonte dei fronti di guerra italiani, nei
Balcani ed in Africa. La situazione in Albania divenuta
sempre pi grave: lo smacco italiano incrina il prestigio
dell'Asse e soprattutto il suo onore militare. L'Italia
fascista rischia di essere sconfitta in Albania e gettata in
mare da un pugno di levantini. Hitler insiste
nell'affermare che l'attacco alla Grecia fu da lui
sconsigliato personalmente al Duce e che von Rintelen
non manc di esprimere a Badoglio, a Ciano ed a
Mussolini le riserve sue (di Hitler) circa i mezzi
approntati ed i piani predisposti dallo S.M. Italiano. Il
meno che si possa pensare che gli italiani si siano
ingolfati nell'avventura senza alcuna preparazione e
soprattutto senza conoscere neppure il terreno su cui
avrebbero dovuto combattere. E' semplicemente

sciocco pensare che con 4 o 5 divisioni di fanteria,


senza alpini n forze corazzate e senza una adeguata
preparazione aerea, gli italiani potessero scavalcare le
dure montagne dell'Epiro. Hitler mi fa vedere il rapporto
del Maggiore S, degli Alpenjager, mandato con una
missione in Albania. S. ha visitato tutto il fronte grecoalbanese e precisa che le condizioni del terreno sono
addirittura spaventose: fango, rocce, pietraie.
Gli italiani sono oltremodo disorganizzati. Le divisioni
vengono mandate al fronte senza artiglierie, con vestiti
di tela, senza riserve n viveri. Le munizioni
scarseggiano, i servici logistici non funzionano,
l'opinione sui generali pessima, il morale dell truppe
italiane scosso. Non c' la pi vaga idea di un piano
strategico. S. ha riferito un giudizio di un colonnello
Italiano a C. a Tirana: "Questa guerra non una guerra,
ma il pettegolezzo delle quote. Infatti gli italiani si
aggrappano ad una quota e tutti i Comandi, compreso il
Comando superiore di Tirana, si polarizzano attorno a
quel pezzetto di fronte, perdendo uomini e prestigio. Il
colpo contro la Grecia stato un grave errore: un colpo
di testa di Ciano e di quelli del Ministero degli Esteri
Italiano, per ripicca contro le nostre vittorie, Mussolini
non riesce a tenere in pugno i suoi uomini: sempre in
buona fede ed i suoi lo tradiscono. Mi risulta dice Hitler
che le cifre che i vari Sottosegretari ministeriali gli
presentano, specie in materia militare, sono sempre
false. Von Rintelen mi ha detto che riuscito ad avere
ben 7 cifre diverse, da altrettanti uffici pubblici italiani,
sull'argomento ferro e carbone. All'impreparazione e
alla imperizia, gli italiani uniscono uno scetticismo da
levantini ed una abitudine alla menzogna che da noi

sarebbe punita con la morte, se avvenisse in tempo di


guerra.
E' poi provato che molti generali del gruppo Badoglio
sono antifascisti e antitedeschi: essi avevano troppe
simpatie per i francesi e sono tutti massoni: ho un
interessante rapporto con Roma in merito, dell'epoca in
cui l'Italia inizi le sue sfortunate operazioni in extremis
contro la Francia, che noi avevamo gi piegata. Del
resto, in Savoia senza il nostro intervento, i francesi
avrebbero rigettati gli italiani fino al Po. Poi in Italia la
guerra non popolare: Canaris (Capo dei Servizi Segreti
del Reich. Ndr) mi dice che troppi italiani sono
simpatizzanti dell'Inghilterra, specialmente a Genova. E
gli agenti nemici in Italia trovano un terreno fertile, sia
perch gli italiani sono chiacchieroni, sia perch molti
sono pagati dal nemico. Vi sono molte radio
cleandestine e Canaris insiste perch io intervenga
presso il Duce. Sar bene - mi dice Hitler - che lei veda
Canaris prima di partire. E vada anche da Ribbentrop.
Hitler ha poi parlato della Russia, e in termini
sospettosi. Ha detto che non bisogna fidarsi di Stalin e
dei bolscebichi. Esiste inoltre nello Stato Maggiore
russo, una corrente che fa capo a Zukov, nettamente
favorevole alla guerra e che riuscir a silurare il
generale Morizkov. Bisogna prepararsi sul fronte
orientale e respingere in Asia il barbarismo sovietico.
Tornando a parlare della situazione sul fronte greco,
Hitler ha elencato tutte le deficienze italiane ed ha
sottolineato che non ha fiducia come Mussolini, in
Cavallero, di cui all'Ambasciata tedesca a Roma
sottolineando
la
vacuit,
la
scorrettezza,

l'incompetenza, salvo quella di darla intendere.


Cavallero non gode di alcun prestigio nell'esercito,
perch si dedicato e si dedica agli affari; non un
uomo serio n un soldato.
La situazione sul fronte greco grave. L'offensiva di
Tepelen minaccia di travolgere gli italiani e questo
bisogna assolutamente evitarlo. E' incomprensibile
come gli italiani non riescano a portare rifornimenti
attraverso quel Lago che l'Adriatico. La Marina Italiana
pretende di battersi in Atlantico insieme ai nostri
sommergibili ed incapace di assicurare il traffico fra
Bari e Durazzo. Hitler mi legge parte di un rapporto del
Maggiore d'Aviazione W. da Foggia, ove si trova con le 5
dozzine di Junkers da trasporto messi a disposizione
degli italiani per i rifornimenti. Egli si lamenta
dell'assoluta indifferenza del Paese (l'Italia) nei riguardi
della guerra e degli sforzi di guerra. Gli italiani dice
Hitler sono emotivi, ma non umani. W. denuncia il
sabotaggio verso ogni sforzo a favore del fronte
albanese e la mancanza di entusiasmo. Egli ha
protestato presso il Comando Superiore di Tirana perch
i
trasporti
di
truppe
di
rinforzo
avvengono
disordinatamente senza criterio: reparti isolati, senza
armi, senza munizioni. I reparti come arrivano
all'aeroporto di Tirana vengono avviati al fronte, al
macello. Spesso si tratta di reclute vestite il giorno
prima e che non hanno mai visto una mitragliatrice, W.
ha parlato con ufficiali superiori, richiamati, che non
hanno pi fatto una esercitazione dalla guerra del '14.
Le condizioni stradali in Albania sono pietose. Anche le
condizioni sanitarie dei soldati sono terribili. W. ha

visitato il campo ospedale di Krionero, presso Valona,


dove, al posto di 500 feriti, ve ne sono 3000, senza
assistenza, senza medicine, con due soli medici, in
mezzo alla sporcizia e agli insetti; molte vittime della
cancrena gassosa, cosa che non si verifica pi negli
eserciti, dall'epoca della Beresina napoleonica. W. ha
proposto al Comando Superiore di Tirana di trasportare
in Italia questi feriti, visto che le navi non ci riescono:
con gli Junkers che tornano a vuoto a Foggia
dall'Albania, in pochi giorni i feriti sarebbero in patria.
Ha trovato enormi incomprensibili difficolt. Ne ha
parlato a von Mackensen a Roma, il quale ha fatto un
passo in questo senso. Ma gli italiani sembrano seccati
del nostro intervento ed hanno chiarito che preferibile
evitare l'affluenza di troppi feriti in Italia, per non
demoralizzare la popolazione. E' incredibile. Lo stesso
avvenuto quando W. ha proposto di trasportare in Italia,
da Tirana la posta militare: si tratta di migliaia di sacchi
di posta diretta alle famiglie dei soldati italiani, famiglie
che sono prive di notizie da mesi. Anche in questo caso,
W. stato mandato da Ponzio a Pilato e non riuscito a
portare in Italia uno solo delle migliaia di sacchi di posta
che marciscono a Durazzo.
Hitler continua col dire che la situazione greca grave e
quindi ha deciso comunque un intervento. Ne ha scritto
a Mussolini. Sar necessario rinforzare le truppe in
Bulgaria per alleggerire il fronte albanese. Intanto
bisogna seguire con calma la situazione della Jugoslavia
che rappresenta un fattore importante nei Balcani, anzi
la chiave di volta della situazione. L'intervento nostro in
Grecia, ad ogni modo, taglier la testa al toro. Egli ha
studiato da tempo, insieme al nostro Comando

Generale, tutto il piano dell'azione in Grecia e ne ha


discusso a lungo con Mussolini il mese scorso (il 19
gennaio), nel suo incontro in Austria. Hitler mi dice di
essere guardingo, in Italia, con generali e persone della
Corte. Egli stesso ha messo in guardia Mussolini contro
gli intrighi della Casa Reale italiana e del Vaticano;
l'ambiente che circonda il Re d'Italia nettamente
antitedesco. Sono stati apparentemente amici nostri
quando credevano che in pochi mesi avremmo fatto
fuori Francia e Inghilterra ed il piccolo Re sperava di
aggiungere qualche altro straccio alla sua corona, come
l'Impero d'Etiopia e la corona d'Albania. Canaris non mi
nasconde che ha molti timori da quella parte (Casa
Reale) e ritiene che, attraverso il canale vaticano, la
Corte mantenga relazioni delittuose con Londra. Ne ho
parlato apertamente con Mussolini, il quale conviene
che il RE da un certo tempo a questa parte
pessimista; egli ritiene d'altra parte che alla prima
vittoria il suo umore cambier.
Bisogna andare cauti con gli italiani, i quali sono di poco
valore e permalossissimi, come gli spagnoli. I soldati, mi
dice S., in Libia si battono benissimo, per quanto mal
comandati e senza mezzi. La ritirata in Libia dovuta
alla carenza di rifornimenti. Badate bene voi ( Hitler
che parla) a mettere le cose a posto; l'Africa Korps
dovr farsi onore; del resto il vostro campo. La ritirata
da Sidi el Barrani e la caduta di Tobruk sono dovute ad
impreparazione, e, se l'aviazione dell'Asse fosse stata
dominante, gli inglesi non avrebbero fatto un passo
avanti. Bisogna curare al massimo la preparazione
dell'offensiva. Abbiamo esaminato la situazione sulle
carte; io ho assicurato il Fhrer che far come sempre il

mio dovere fino all'ultimo e spero di raggiungere la


terra dei Faraoni, se Dio mi aiuta"
Rommel prima di partire per l'Italia, dopo l'incontro con
Hitler, ha un colloquio con von Ribbentrop e con Canaris
e nella stessa lettera li accenna entrambi. (Ndr.)
DIARIO (Rommel) - Von Ribbentrop meno fatuo del
solito. E' comunque una bella mente politica. Abbiamo
fatto un lungo giro ed un esame della situazione in Italia
ed in Africa. Ribbentropp mi mette in guardia contro
l'umore italiano. Il morale del popolo italiano basso,
molto basso ed ostile alla guerra, da quando le
probabilit di una nostra rapida vittoria sono almeno
rinviate. Mi consiglia di diffidare dagli ambienti romani,
soprattutto del clero, dell'aristocrazia della Corte e della
diplomazia. I diplomatici italiani, mi dice Joachim, erano
malati del mal francese fino a che la Francia non stata
piegata. Allora pretendevano di fare la parte del leone,
ora sono malati di anglofilia. Lo stesso Ciano persona
da non fidarsene; non ama i tedeschi, e questo gli viene
dal padre che ha combattuto contro gli austriaci, e
soprattutto teme che, con una vittoria nostra, il suo
ruolo venga a cessare. Von Ribbentrop deve conoscere
molto bene Ciano ed il suo ambiente perch ne parla
con dettaglio. Dice che Ciano fa da freno a Mussolini,
quando si tratta dell'Asse e poi vuol fare di testa sua,
come nel caso della Grecia. Mi ripete pressa a poco le
stesse frasi di Hitler circa quanto dice Canaris. Deplora
che l'avventura in Grecia abbia costretto a rivedere
tutta la situazione balcanica. Per l'Africa settentrionale
teme che, se non interveniamo subito, gli inglesi
arrivino a Tripoli e non si sa cosa farebbero in tal caso, i

francesi del Nord Africa. Ho insisitito con lui perch


venga trovata una soluzione per Tunisi che
indispensabile avere in saldo possesso insieme a
biserta, a meno di non voler rischiare di perdere il
controllo del Nord Africa a favore degli inglesi.
Ribbentrop dice che per Tunisi prematura ogni azione
onde evitare di crearci delle difficolt con i francesi, poi
non vuol fare il giuoco di Roma, che vorrebbe porre
un'ipoteca sulla Tunisia e forse su tutto il Nord Africa. I
francesi, dice Ribbentrop, non ci amano, ma ci temono
e ci apprezzano; invece odiano e disprezzano gli italiani
per cui portare gli italiani a Tunisi significa alienarceli
tutti i francesi di buona volont e pregiudicare la nostra
politica in Occidente. Io ho insistito e gli ho fatto vedere
sulla carta quale guadagno faranno i rifornimenti se il
Canale di Sicilia sar in mano dell'Asse, con la base di
Biserta. Ho anche insistito perch si affretti la
preparazione dell'attacco a Malta, il cui possesso
indispensabile per le buone operazioni in Libia.
Mi ha detto che la faccenda di Malta non la ritiene
importante: al Comando Supremo gli hanno detto che
basta neutralizzare l'isola con l'aviazione. Comunque
Ribbentrop non si interessa a Malta: egli troppo
diplomatico e poco militare per approfondire queste
cose. Mi ha detto che il Vaticano si occupa di Malta ed
anche l'Ordine dei Cavalieri di Roma (voleva dire di
Malta. Ndr). Mi augura buon viaggio e torna a parlarmi
di Ciano ed Attolico entrambi antitedeschi; egli critica la
leggerezza di Ciano ed i pettegolezzi che egli ha fatto in
Germania con signore anche poco conosciute. Mi
racconta che ha criticato Farinacci e Buffarini Guidi in

pubblico fra tedeschi, e che ha scherzato con


compiacimento sulla morte di Balbo. Questi diplomatici
vivono di pettegolezzi e pretendono di fare politica
nonch di obbligare poi i militari a risolvere i loro
pasticci.
Qui accenna all'incontro avuto con Canaris, breve sosta
a Roma poi voler verso l'Africa raggiungendo il
comando
del
corpo
di
spedizione
tedesco;
l'"Afrikakorps".
DIARIO (Rommel) - Canaris. Molto preoccupato della
situazione interna italiana. Diffidare della Corte, dello
Stato Maggiore, del Vaticano. Curare i servizi
d'informazione. Wessel mi dar i dettagli per la Libia e
l'Egitto. Curare i cifrari. Massima riservatezza con gli
italiani. I soldati e gli ufficiali in Libia sono i migliori.
Preferibilmente, di tutti i contatti con gli ufficiali ed i
Comandi italiani, fare verbale. Il SIM ha un buon servizio
ed una discreta organizzazione; solo manca di
continuit nelle direttive e nei Capi. Diffidare
dell'ambiente Badoglio. I servizi della marina, specie lo
Stato Maggiore ed il Servizio Informazioni sono ottimi.
Gli Ammiragli italiani valgono molto di pi dei Generali
ed in genere la Marina italiana ha delle belle doti, tali da
porla in grado di subire il confronto con le migliori
marine. Peccato che manchi alla marina la decisione del
Comando Supremo italiano, che in mano all'esercito.
L'Aviazione italiana disorganizzata: la produzione
scadente e deficitaria. Ottimi e coraggiosi i piloti.
Non prestare mai fede alle cifre in Italia. Gli italiani sono
capaci di darla a bere anche a Mussolini. Diffidare
dell'Ambasciata tedesca a Roma, dove sono pochi i

nazisti: comunque Canaris certo che von Mackensen


sia un buon tedesco: La diffidenza fra i tedeschi e gli
italiani , secondo lui, che i primi dimenticano tutti i loro
litigi e le diffidenze di vedute quando la sorte della
patria in giuoco, mentre i secondi approfittano della
guerra per le loro risse interne.
Gli antifascisti italiani si augurano il crollo dell'Asse per
vedere in rovina il Duce e il fascismo, anche a costo
della rovina della Patria. Questo inconcepibile per ogni
uomo d'onore tedesco, inglese o giapponese. A riprova
di ci, mi cita i casi numerosissimi delle radio
clandestine in Italia che comunicano con Malta ed
Alessandria, tutte azionate da Italiani sovversivi,
specialmente genovesi e milanesi. Mi augura buon
viaggio e mi conferma che mi mander in Libia
Ratzkellerr.
(Fine della lettera alla moglie) Il 15 febbraio, Rommel
atterra in Libia. E cos inizia il suo diario in Africa.
Il General Feldmarschall Erwin Rommel in Nord Africa
mentre coordina le manovre dell'Afrika Korps.
16 FEBBRAIO 1941 - Ieri dominava il ghibli e mi stato
impossibile servirmi dell'aereo per fare subito una
perlustrazione. Ho cos in questa occasione visitato una
Divisione italiana che mi ha fatto un'ottima
impressione.
17 FEBBRAIO 1941 - Abbiamo, i Comandanti italiani ed
io, una magnifica reciproca comprensione. Non potevo
augurarmi una migliore collaborazione. I miei carri
armati sono ora in prima linea, sul fronte che gi stato

spinto in avanti di 500 km verso oriente. Gli altri non


possono far altro che filare.
2 MARZO 1941 - Ieri ho passato in rassegna le truppe
italiane di fresco giunte dalla Patria. Dopo il
Comandante mi ha fatto dono di un magnifico carroabitazione da campo. Di ci sono molto felice, perch
esso mi sar molto utile nelle prossime settimane.
Rommel, scrive le righe sopra e contemporaneamente
scrive pure le note che invia a Berlino.
Gli italiani, qui in Africa, sono degli ottimi camerati e dei
bravi e valorosi soldati. Se avessero i nostri mezzi e la
nostra disciplina, potrebbero gareggiare con le nostre
migliori truppe. L'episodio di Giarabub (allego un
dettagliato rapporto sul fatto e sulla figura del Maggiore
Castagna, di cui il Ministero della Propaganda potrebbe
servirsi benissimo) rivela le doti di coraggio degli
italiani.
Rommel si dilunga quindi sui preparativi per l'azione
sulla linea Farafa-Aghelia. Pensa alla trama di un film da
intitolarsi "Sieg in Africa" (Vittoria in Africa) e ne studia i
dettagli con il sergente Brausstub, un tecnico
cinematografico.In data 5 marzo, manda un rapporto a
Roma e a Berlino sulle deficienze condizioni
dell'artiglieria italiana.
5 MARZO 1941 - L'antiareea costituita da vecchissimi
Skoda da 75 mm., ancora della guerra 1914-18; ho visto
perfino mortai di bronzo antiquati, gi dell'esercito
austro-ungarico... Gli aerei sono logorati e non vengono
ricambiati. I piloti italiani fanno miracoli. Gli apparecchi
da ricognizione, mi dice Zecht, sono vecchi Caproni,

inermi e lenti, micidiali per chi vola...Gli autosiluranti


sono empirici e rudimentali: l'unica cosa viva il valore
e il coraggio dei piloti; un nostro aviatore rifiuterebbe di
decollare con quegli apparecchi che qui chiamano a
ragione "Totebahren" ("Casse da Morto").
12 MARZO 1941 - Sono qui da 4 settimane. Come
mutata la situazione in questo periodo di tempo! Molte
volte mi sembra quasi un miracolo!
La collaborazione con gli italiani sempre feconda.
Rommel viene insignito di un Ordine cavalleresco
italiano. Quale ufficiale di collegamento gli viene dato "il
genero del Re, un uomo molto simpatico" (Calvi di
Bergolo). Altro rapporto di Rommel a Roma, mandato in
aereo, in cui ripete, come un leit-motiv, le sue critiche
all'armamento italiano:
14 MARZO 1941 I fucili italiani si chiamano modello 91,
perch rimontano all'anno 1891; gli italiani non
posseggono mitra, i carri armati da 6 tonn. sono ridicoli.
L'evacuazione della popolazione colonica italiana dalla
Cirenaica stato un errore. Ha ingorgato la Tripolitania,
ha dato agli arabi il possesso della terra e dei poderi
bellissimi che lasceranno poi di mala voglia, per cui
rimarranno ostili all'Asse. Ritengo che Balbo non lo
avrebbe permesso: egli non avrebbe fatto l'errore di
Graziani di attaccare a fondo senza riserve, rifornimenti
e, soprattutto, senza aerei sufficienti. Wawell lo ha
battuto per l'aviazione. C' poi un mistero, nel collasso
fisico e morale di Graziani, che non mi spiego. Gli
italiani lo criticano vivacemente e dicono che aveva
paura e aveva perso la testa. E' difficile dare un giudizio
sull'episodio: i contemporanei sono i peggiori critici. In

guerra, buona parte del successo dovuta alla fortuna


e alla decisione ed i casi si ripetono spesso, con
sintomatica analogia. Non bisogna affrettarsi a criticare.
Il nostro grande Federico, diceva: "Chi legge la storia
con riflessione, trover che quasi sempre si ripetono le
medesime scene, per le quali basta mutare il nome
degli attori".
17 MARZO 1941 - Gli inglesi sono sempre forti il doppio
di noi, ma noi abbiamo in mano le posizioni migliori.
Essi devono solo venire avanti e rompervisi i denti.
Il 1 aprile le truppe dell'Asse occupano Marsa Brega, il
2 raggiungono e conquistano Agedabia e Zuetina.
3 APRILE 1941 - Dal 31 marzo attacchiamo con notevole
successo. A Tripoli devono accorgersene, ed anche a
Roma e, probabilmente, finanche a Berlino. Ho osato
varie avanzate, malgrado le direttive opposte, perch
l'occasione era propizia. Esse daranno in seguito i loro
frutti. Nessun altro avrebbe agito come me, al mio
posto.
4 APRILE 1941 - Ieri stato un gran giorno. Ho ricevuto
un messaggio del Fhrer in cui egli si congratula con me
per gli insperati successi e mi d nuovi ordini per
l'ulteriore avanzata, che concordano pienamente con le
mie prospettive.
Il 4 aprile, le truppe tedesche hanno occupato Bengasi,
in 5 colonne miste sfrecciano nel sud bengasino,
attraversando il Gebel e occupano Schelei-dima, Msus,
Ben Gania e Tocra. Il 7 vengono liberate Barco e Derna.

8 APRILE 1941 - Non sono sicuro se la data esatta. Noi


siamo da giorni nel cuore del deserto ed abbiamo
perduto ogni cognizione del tempo e dello spazio. Come
tu potrai vedere dai bollettini del Comando Supremo, la
battaglia si sviluppa a nostro favore. Oggi di nuovo
una giornata infernale; dopo aver marciato per trecento
chilometri fra sabbia e rocce, il grosso delle nostre
truppe pu ancora attaccare. Io sono decollato in aereo
dalle nostre posizioni pi avanzate ed ho trovato le
avanguardie nel deserto. Puoi appena immaginare la
nostra gioia. E' in preparazione una moderna battaglia
di Canne.
Rommel tutto dedicato alle cure della guerra. Delega
un suo segretario a comunicare sue notizie alla famiglia.
11 APRILE 1941
dall'Aiutante)

(DIARIO

ROMMEL

scritto

"Il generale mi incarica stamane di scriverle, perch egli


dovuto andare di buon mattino sulla linea del fronte.
Oggi combattiamo per la presa di Tobruk. Gli inglesi
sono costantemente in ritirata e le nostre truppe li
inseguono senza sosta. Come nell'Europa sudoccidentale, anche in Africa le nostre armate raccolgono
successi, sotto la guida del Generale. Gli inglesi vanno
incontro alla disfatta".
F.to caporale Herbert Gunther

In effetti, le forze dell'Asse attaccano il 12 Tobruk ma la


piazzaforte, efficacemente munita, oppose una accanita
resistenza.

14 APRILE 1941 - La battaglia per Tobruk finir oggi,


presumibilmente.
Gli
inglesi
hanno
duramente
combattuto ed avevano moltissime artiglierie a
disposizione. Ci malgrado li piegheremo.
16 APRILE 1941 - La battaglia di Tobruk diminuisce di
intensit. Il nemico si imbarca. Noi ci prepariamo ad
investire la piazzaforte fra qualche giorno. Questa s che
sar una vittoria! Comunque abbiamo ottenuto un
successo con forze irrisorie.
Ma le previsioni di Rommel subiscono una battuta
d'arresto.
17 APRILE 1941 - Abbiamo un duro lavoro. Gli inglesi
tengono saldamente Tobruk e si sono piazzati molto
bene. Non possiamo fidarci completamente dei nostri
alleati in combattimento... (s'interrompe)
Lo sbarco inglese a Bardia, il 20 aprile, viene contenuto.
Un rapporto a Roma ed a Berlino viene inviato da
Rommel. Un altro rapporto riservato viene inviato a
Canaris, sui "commandos" inglesi:
...I Raids dei Commandos inglesi hanno azione e compiti
di disturbo. Non sono in realt efficaci, se non contro
reparti esigui e isolati. In genere servono a tenere deste
le sentinelle di notte. Essi furono intensificati in
concomitanza con il fallito tentativo di ieri (Bardia). Si
tratta di camionette leggere, con buoni motori, pingui
rifornimenti, radio ed armi portatili. Fra le armi recano
bombe a mano, mitra, razzi, pugnali, ordigni esplosivi.
E' sintomatico che fra gli ordini scritti rilasciati ai
Commandos, ordini caduti in nostre mani, vi quello di
uccidere i prigionieri dei reparti isolati, tutti, per non

destare allarme ed evitare di nutrirli. Il testo dice di


ucciderli preferibilmente "con pugnale, per evitare
spreco di munizioni e rumori". E' un fatto questo da far
conoscere al mondo ed all'opinione pubblica. E pensare
che noi, specialmente gli italiani, trattiamo i prigionieri
inglesi con i guanti gialli. Le truppe, sia dell'Afrika Korps
che delle divisioni italiane, hanno talora diviso la
boraccia d'acqua con i prigionieri australiani e
sudafricani.
21 APRILE 1941 - Le ultime tre settimane sono state
infernali, ma speriamo che il nostro attacco contro
Tobruk, fra breve, sia coronato da successo. Le forze ora
si equivalgono.
Il 29 aprile Rommel manda un rapporto a Berlino,
riservato per Hitler. Il rapporto fa la storia delle ultime
settimane di guerra in Libia e si lamenta della
"disorganizzazione dei Comandi Italiani":
Scrive il contenuto sul diario, e riportano un severo
ordine del giorno, diramato ai tedeschi e italiani, con
minacce di sanzioni.

"Gli italiani sono furiosi contro di me. Ma io preferisco


dire la verit anche se dura e spiacevole, piuttosto che
subire i deleteri effetti della debolezza sul campo di
battaglia... Il fronte Libico di estrema importanza per
la condotta futura della guerra. Mi lamento per
l'incomprensione del Comando tedesco di Roma,
insabbiatosi sulle rive del Tevere e soffocato
dall'atmosfera debilitante della insidiosa primavera
romana."

In maggio gli inglesi fanno sporadiche controffensive


parziali. Grecia e Jugoslavia sono ormai occupate dalle
forze dell'Asse. Nell'ultima decade del mese i tedeschi
occupano Creta. L'insurrezione dell'Iraq, che ha portato
al governo Rassid el Galiani, amico dell'Asse, viene
soffocata dagli inglesi che il 1 giugno entrano a Bagdad.
La situazione in Libia in certo modo stazionaria. Gli
inglesi sentono per la minaccia dell'Asse in Africa del
nord e temono per l'Egitto. Churchill ai Comuni, il 7
maggio, pronuncia gravi parole: "Noi inglesi abbiamo la
ferma intenzione di difendere fino all'estremo i nostri
posti avanzati di Creta e Tobruk, senza pensare ad una
ritirata. E' nostra intenzione di combattere con tutte le
nostre truppe per la Valle del Nilo e per il nostro
predominio sul Mediterraneo".
Il 15 giugno, gli inglesi tentano di liberare Tobruk, con
una grande offensiva di forze corazzate, su di un fronte
di 50 chilometri, fra Sollum e Sidi Omar. La
controffensiva di Rommel arresta l'attacco nemico,
minaccia il fianco dello schieramento inglese, costringe
l'avversario a rinunciare agli obiettivi.
Rommel invia un rapporto personale a Hilter il 19
LUGLIO, in aereo a mezzo del tenente Moser. La copia di
detto rapporto andata smarrita, ma il generale
Rommel ha come al solito appuntato i termini della sua
relazione a tergo del messaggio di risposta di Hitler.

Il General Feldmarschall Erwin Rommel in mezzo ai


ragazzi dell'Afrika Korps.

19 LUGLIO 1941 - L'offensiva inglese, secondo le nostre


informazioni, era diretta a liberare Tobruk; non ritengo
che essa avesse scopi pi vasti. E' indispensabile che
una nostra offensiva venga preparata con un certo
tempo a disposizione e curata nei minimi particolari.
L'Afrika Korps si comportato benissimo, ma le riserve,
le scorte e le armi devono essere messe a punto.
L'esperienza ha insegnato che la guerra nel deserto
comporta, per avre successo, una estrema mobilit, ma
soprattutto la dovizia e la sicurezza dei rifornimenti. I
calcoli fatti ci fanno ritenere che gli inglesi fanno la
guerra da "rentiers": le proporzioni dei mezzi, e
soprattutto dei viveri a disposizione, sono nei nostri
confronti, da 1 a 7, e da 1 a 14 nei confronti degli
italiani. E' indispensabile avere la completa superiorit
aerea. L'aviazione tedesca insufficiente, non solo per
il controllo del Mediterraneo centrale, ma per la sola
cooperazione con l'A.K. sul terreno africano. L'aviazione
italiana scarsa, scadente e vecchia. I servizi sono
insufficienti e la cooperazione un mito, anche se i
piloti italiani fanno miracoli. E' indispensabile che
Kesserling ponga a revisione i suoi criteri d'impiego del
corpo aereo, per cui necessario anzi vitale, che io
abbia una autonomia in materia di impiego degli aerei.
D'altra parte mi convinco sempre pi che non esiste
affiatamento e coordinamento non solo fra il Corpo
Aereo Tedesco del Mediterraneo e gli italiani, a Roma,
ma neppure fra l'Alto Comando Tedesco, il Supermarina
e il Superaereo italiani. Del resto da varie fonti tedesche
degne di fede, nonch dal tenente M. che era sul posto,
a bordo cio della nave Ammiraglia italiana, ho avuto
conferma che le ragioni della disfatta della Flotta

italiana a Capo Matapan, nel marzo scorso, vanno


attribuite esclusivamente a questi tre fattori: a) assenza
assoluta dell'aviazione dell'Asse (sia per scorta che per
ricognizione); b) mancanza di collegamenti fra il
Supermarina, il Superaereo e l'aviazione germanica che,
anch'essa, malgrado quanto dice K. non intervenuta;
c) dominio del cielo da parte dell'aviazione inglese. Se
l'aviazione dell'Asse fosse intervenuta, non solo la
Marina italiana non avrebbe avuto le gravissime perdite
che ha avuto ma lo scontro - i cui riflessi politici stati
deleteri nel levante e Medio Oriente - avrebbe potuto
risollevarsi con la disfatta del nemico, perch i marinai
italiani si sono comportati veramente bene e gli
Ammiragli Jachino e Sansonetti sono stati Comandanti
all'altezza del loro compito. Del resto von F. mi ha fatto
pervenire notizie dal Cairo attraverso il deserto, previo
appuntamento radio, confermano fra l'altro, non solo in
merito alla battaglia navale su riferita, che gli inglesi
contano soprattutto sulla supremazia aerea. Ora
indiscusso che occorre avere nel Mediterraneo una
fortissima aviazione a sostegno a dell'offensiva contro
l'Egitto.
Ritengo il problema di Malta tale da dover essere risolto
subito come fu per creta. In ogni caso necessario, per
i rifornimenti attraverso il Canale di Sicilia, che i
convogli siano assolutamente indisturbati. La Marina
italiana ha intensificato in questi ultimi mesi il sistema
delle scorte, ma occorre aumentare il potenziale aereo.
Sono d'avviso che, anche se possibile soprassedere
ad ogni azione per la Corsica, l'azione per Tunisi e
Bizerta condizione indispensabile per l'esito

dell'avanzata dell'A.K. verso la Valle del Nilo. Tutta la


situazione del Nord Africa fluida e infida.
Le mie informazioni e quelle di Canaris concordano, cos
come quelle degli italiani, nello stimare possibile un
gesto di dissidenza da parte del Nord Africa francese
che avrebbe enormi ripercussioni negative sulla
situazione strategica generale e particolare del
Mediterraneo, disponendo delle base essenziali del
nemico, irrigidendo ancor pi la Spagna e facendo
crollare la gi effimera resistenza francese in Siria.
Mi permetto perci di suggerire al Comando Supremo di
prendere in considerazione, per la prossima offensiva
che, ripeto, non potr farsi prima dell'autunno, una
doppia manovra verso est e verso ovest, con
l'occupazione di Tunisi e Bizerta, nonch, se opportuno,
dell'Algeria. Gli Arabi sono ancora passibili di essere
influenzati verso l'Asse sia in Algeria che in Egitto.
Raeder dovrebbe esaminare la possibilit, gi studiata
dall'Ammiraglio Canaris, di poter liberare, a mezzo delle
nostre navi corsare e con l'aiuto giapponese, il Capo del
Riff, Abd ed Krim, che si trova relegato alle isole
Seychelles. Egli potrebbe rappresentare una forte carta
nel nostro giuoco anche perch, sia per ragioni politiche
che confessionali, il prestigio del Gran Muft non si
estende fino al Marocco: ci metterebbe un freno al
dissentismo francese in Algeria e potrebbe anche
servire per premere sulla Spagna. Per di pi,
aumenterebbe enormemente il nostro prestigio fra gli
arabi, sia dell'Egitto che del Medio Oriente. Nel caso la
resistenza francese per Tunisi, si dovrebbe studiare la
formalit simbolica di una presa di possesso tedesca

per evitare reazioni della suscettibilit francese nei


confronti degli italiani. Un colpo di stato del Bey di
Tunisi, che gode largo credito, potrebbe essere preso in
esame: io ho avuto indiretti proficui contatti con il suo
ambiente.
I rapporti con gli italiani sono buoni: i soldati italiani
sono ottimi, pazienti, resistenti, coraggiosi, ma mal
comandati e peggio armati. Comunque occorre che il
Comando Supremo italiano dia il suo contributo
all'offensiva,
specialmente
con
bersaglieri.
E'
Necessario che il massimo segreto sia mantenuto sulla
preparazione dell'offensiva: ho fondati motivi di ritenere
che in Italia illusione il supporre di mantenere il
riserbo sui propositi pi confidenziali: Comandanti e
Capi parlano e chiacchierano e non conoscono
riservatezza. Roma una specie di Shangai, un bazar
levantino in cui le informazioni si scambiano, si
vendono, si barattano, si regalano, si inventano. D. mi
ha comunicato in 24 ore, pettegolezzi banali che
riguardano, fatti in Africa e riferiti, dopo poche ore, sulle
rive del Tevere: del resto gli inglesi sono informatissimi,
al minuto delle partenze dei convogli dai porti italiani. Si
deve alla machiavellica manovra degli ammiragli e dei
Comandanti delle scorte - ormai duramente provati
dall'esperienza - se le perdite non sono maggiori; infatti
mi riferiscono che i comandanti italiani contravvengono
regolarmente agli ordini di operazioni che vengono loro
comunicati, sicuri come sono di trovare subito sulla
rotta stessa, appuntamenti con sommergibili ed aerei
inglesi.

Il 22 GIUGNO rientra il tenente Moser con un messaggio


del Fhrer. Hitler assicura di aver preso nota del
rapporto. Elogia l'A.K.. Dice che ha gi studiato con il
Comando Supremo i piani per l'offensiva contro l'Egitto.
E perplesso per Tunisi, ma ritiene preferibile procedere
all'occupazione. Kesselring e Student studieranno un
piano per Malta con gli italiani. Le preoccupazioni per
l'Africa del Nord sono giustificate. Hitler annunzia di
aver scritto al signor Mussolini per l'offensiva,
raccomandando il massimo segreto. Va bene per
l'autunno. Canaris studier la faccenda di Abd el Krim.
Ma nessun accenno n a Rommel n a Mussolini
dell'INVASIONE DELLA RUSSIA che avviene proprio il
giorno 22.
Rommel lo stesso giorno 22 scrive la seguente lettera
all'amico Enno. E' ancora fiducioso degli aiuti e nulla sa
cosa sta succedendo a est.
22 GIUGNO 1941 - LETTERA A ENNO - Ho fiducia nel
destino dell'Afrika Korps. Se le forze mi aiuteranno,
riuscir a ributtare gli inglesi fino a Canale. Qui la
guerra del tutto diversa da come voi potete
immaginarla: le esperienze della Polonia e della Francia
non reggono. Gli inglesi sono molto ricchi di mezzi, ma
prudenti: io spero di dare una grossa delusione ad
almeno uno dei tre Cunningham. Il nuovo Comandante
italiano, Generale Bastico, persona seria e ritengo che
mi dar un valido aiuto. Ammon non ritornato da
Alessandria, ma ho avuto la sorpresa di avere notizie di
von F. da Kartum, ove lavora benissimo, attraverso il
Lago Ciad e il deserto libico; ho avuto queste notizie per
mezzo di una romanzesca impresa di un coraggioso

ufficiale italiano di Napoli, degna dei libri di Karl May!


Non ho visto Zech. Saluti a Frieda.
La situazione in Libia statica; Rommel si preoccupa di
avere forze a disposizione per l'offensiva autunnale e
perch - annota Le informazioni dalla Valle del Nilo danno per certe
intenzioni aggressive nemiche. Intanto la resistenza ha
Tobruk non accenna a cedere.
In Russia (ora sa tutto dell'attacco e anche delle
difficolt)
le
battaglie
assumono
proporzioni
gigantesche per cui gli altri fronti rimangono nell'ombra.
Il ruolo di Rommel di terz'ordine e ci umilia il suo
orgoglio:
Momentaneamente - scrive - siamo i parenti poveri.
La crisi dei trasporti, quindi i rifornimenti collegati a essi
- rende nervoso Rommel: egli manda rapporti a Roma, a
Berlino, al Comando Supremo. Critica Cavallero che
preme per avere un successo comunque in Libia:
Ritengo che Cavallero influisca negativamente sul
signor Mussolini.
8 OTTOBRE 1941 - Un telegramma cifrato a Mussolini a
Roma minaccia la perdita della Libia se non si curano i
convogli ed i rifornimenti. In settembre, le perdite in
mare sono state del 35 per cento di materiali e del 55
per cento di uomini. In un rapporto a Berlino insiste
perch Kesserlring che dovrebbe venire in Italia come
Comandante in Capo delle forze del Mediterraneo, studi
i piani per Malta e Biserta....", Inoltre aggiunge "Mettete

in guardia il Comando Supremo, contro la leggerezza


del Generale italiano Pricolo".
A met novembre, Rommel ha un colloquio con il
Capitano di fregata L. venuto da Bordeaux, passando
per Roma. Un appunto sul Diario a firma R.G. riporta i
punti salienti:
"Morale pessimo in Italia. Lo scacco navale in
Mediterraneo ha influenzato malamente l'opinione
pubblica che non crede pi ai bollettini. Comunicate ad
L. le informazioni su Alessandria ed il suo porto.
L'aviazione italiana d segni di ripresa, specie con le
azioni in Mediterraneo Orientale, che agiscono
sull'opinione pubblica egiziana. Discusso il problema
delle motozattere per azioni sulla costa e rifornimenti".
19 NOVEMBRE 1941 - Gli inglesi passano all'offensiva in
Libia, su di un immenso fronte di 150 km, facendo
perno su Sollun. L'attacco britannico ha vaste mire
(Rommel, pi tardi, Natale 1942, conserver dei brani
del discorso di Churchill fatto ai Comuni, alla vigilia
dell'offensiva: "La imminente battaglia di Cirenaica
stata elaborata e preparata a lungo e con ogni cura.
Abbiamo aspettato cinque mesi perch il nostro esercito
potesse essere ben equipaggiato con tutti quegli
armamenti che hanno fatto la loro esperienza in questa
guerra. Tutti i soldati dei reparti britannici e dell'impero
combatteranno con la massima decisione anche perch
si rendono conto del peso che una vittoria britannica in
Libia avr sul corso della Guerra. Si ha di mira la
distruzione delle forze armate nemiche").

Rommel annota anche un proclama alle truppe imperiali


inglesi dell'Egitto di qualche giorno prima dell'offensiva
(17 novembre): "L'Armata del Deserto sapr scrivere
negli annali della Storia una pagina pari a quelle di
Blenheim e di Waterloo". Rommel lo commenta di suo
pugno con una citazione in inglese di Carlyle: "Ofd all
the Nations of the World; at present, the English are the
stupidest in speech, the wisest in action".
La
battaglia
infuria
in
Marmarica.
Malgrado
l'aggressivit in mezzi e gli sforzi inglesi, questi non
riescono a sfondare, subendo fortissime perdite in
morti, feriti e prigionieri. La battaglia dopo 11 giorni,
lascia in definitiva le posizioni quo ante, pur avendo
logorato le armate incontrate. Rommel riprende fiato e
pu scrivere lettere e rapporti.
9 DICEMBRE 1941 - Poich i reparti hanno solo scarso
valore combattivo e le truppe tedesche sono molto
indebolite, cos ho dovuto sospendere la battaglia di
Tobruk. Speriamo si riesca di evitare l'accerchiamento e
di tenere la Cirenaica. Gli italiani combattono male, i
rinforzi non sono arrivati. Ci restano a disposizione solo
poche munizioni e poca benzina. Le operazioni aeree
non sono pi possibili. La situazione non mai stata
cos poco sicura.
La seconda fase della battaglia per la Marmarica s'inizia
sotto cattivi auspici per le Forze dell'Asse a causa della
gravissima mancanza di rinforzi e di rifornimenti. Gli
italo-tedeschi ripiegano su Ain e Gazala e poi su
Agedabia; il 19 dicembre perdono Derna, il 20 il
villaggio Berta, il 25 Bengasi.

Rapporto di Rommel a Berlino: - E' necessario che il


Ministero della Propaganda sia pi prudente e meno
affrettato nel diramare notizie sulla Libia. Le delusioni
tornano poi a nostro danno e demoralizzano i soldati.
20 dicembre 1941 - rapporto inviato a Roma - Insisto
perch giungano rinforzi e soprattutto benzina: Invito a
fare pressioni sia pure agendo su Mussolini soltanto
(soltanto sottolineato e potrebbe significare:
all'insaputa di Berlino) affinch Tunisi e Biserta vengano
occupate anche a costo di un colpo di testa.
12 DICEMBRE 1941 - Rommel si giustifica contro rilievi
romani circa il trattamento da lui fatto agli italiani, e
circa le lamentele del Generale Gambara. Rommel d la
colpa al generale Cavallero, che per far dispetto a
Gambara, crea equivoci e pettegolezzi. Afferma che egli
se ne infischia di onori e ricompense; "La casa brucia e
la vanit non spegne le fiamme; io sono qui per fare la
guerra e gli interessi del Reich e per seguire gli ordini
del Fhrer. Il resto per me non conta: fesserie".
16 DICEMBRE 1941 - Altro telegramma a Roma e
Berlino. Rommel critica gli ordini di rinchiudersi a
Bengasi ("faremmo i topi in trappola") e di tenere la
linea della Sirte:
"Se sar necessario io mi trincerer con l'A. K. Lei sa,
non sono affatto ben disposti verso di noi. Si cerca di
riversare le responsabilit della situazione libica sull'
A.Korps. In effetti, qui al Comando Supremo italiano
temono che il signor Mussolini faccia piazza pulita e
perci ritorcono contro di noi i loro errori. K., a mio
avviso non si impegna troppo nel senso che Lei sa. R.

pi deciso ed riuscito a far insistere con Berlino dal


signor M. Domani le invier in aereo la relazione con i
dati e la copia del telegramma del 13 novembre che ho
ritrovato all'ufficio cifra. Con osservanza e auguri per il
nuovo anno".
30 DICEMBRE 1941 - Un telegramma cifrato del
Comando Supremo della Wermacht, in data segnala la
possibilit di una nuova avanzata inglese. Allegato al
messaggio uno specchio dell'Ufficio informazioni
dell'A.Korps per il generale Rommel, in data 31
DICEMBRE in cui vengono sintetizzate le informazioni
dell'esercito italiano (SIM), della Marina italiana (SIS),
degli informatori arabi, dell'Ufficio intercettazioni radio.
Da tutte queste sorgenti, risultano in corso vasti
movimenti di mezzi e rifornimenti dall'Egitto, e nuova
preparazione aerea del nemico.
Le previsioni britanniche sono orgogliose: al Cairo e a
Londra, si pensa di buttare fuori gli italo-tedeschi
dall'Africa prima del 31 gennaio. I telegrammi cifrati,
intercettati e decifrati di auguri per il capodanno fra i
tre Cunningham parlano di prossima vittoria comune.
Scambi di messaggi fra il British Naval Senior Officer di
Suda, il Navy H.Q. ed il Fleet Air Arm di Alessandria
indicano una intensificazione del pattugliamento navale
di Sicilia e nel Mediterraneo Centrale (30-31 Dicembre).
2 GENNAIO 1942 tra Marada ed Aghelia sono
concentrate le difese dell'Asse. Il nuovo anno inizia
"molto duramente": infatti Bardia occupata il 2
GENNAIO il 13 Sollum, il 17 cade il caposaldo tedesco di
Halfaia. "Rommel ha organizzato bene le sue forze e "si
prepara all'offensiva con obiettivi che lasciano al solito,

scettici i teorici dei vari comandi supremi italiani e


tedeschi" - lo scrive dando notizie di Rommel - l'alfiere
Niedermajer ed un ufficiale di aviazione del comando
tedesco di Tripoli, in data 18 gennaio.
Lungo rapporto di Rommel al Comando Supremo
tedesco, sulla posizione del Generale Schmidt, arresosi
agli inglesi a Bardia "con l'onore delle armi". Rommel
insiste sempre sui due temi: Tunisia e scorta convogli
con le forze aeree.
17 GENNAIO 1942 - La situazione si sviluppa
favorevolmente ed ho la testa piena di piani che non
posso rivelare ai miei pi stretti collaboratori. Essi mi
riterrebbero un pazzo, ma io in realt non lo sono
affatto.
21 GENNAIO 1942 - Dopo aver vagliato accuratamente
tutte le possibilit, ho deciso di rischiare. Io sono
fermamente convinto che Dio ci protegge e ci vorr
concedere la Vittoria.
Il 21 Rommel ha sferrato la sua controffensiva che per
si arrester il 7 febbraio all'altezza di Ain El Gazala.
L'Afrika Korps e le truppe italiane spinte dalla volont di
Rommel, si lanciano in una controffensiva violenta che
sorprende gli alleati. Finalmente, contro il parere di
generali tedeschi ed italiani, Rommel smonta con un
rapporto (D.A.K/O.K/P.678/O.394 del 16 gennaio 1942)
le apprensioni di Roma, Berlino e Tripoli e decide "di
testa sua". Reparti corazzati rioccupano Agedabia,
Saunnu, Antelat, costringendo gli inglesi a spezzare il
loro schieramento e a ripiegare in fretta. Le truppe
dell'Asse rioccupano il 29 gennaio Bengasi. Comincia la

fase fortunata delle imprese di colui che la propaganda


di Goebbels chiama "Wuestendaemon" (demonio del
Deserto) secondo un soprannome dato a Rommel dagli
inglesi in ritirata. Barce ripresa il 30 gennaio.
Quello di "Volpe" sembra che l'affibbi Montgomery, ma
solo per rendere pi evidenti i suoi successi contro un
fortissimo e abile avversario. Che da come risulta da
questo Diario, quando Montgomery prese il comando,
Rommel era gi infermo, in procinto di partire per la
Germania.
4 FEBBRAIO 1942 le truppe di Rommel sono bloccate ad
Ain El Gazala, vestibolo della Cirenaica.
Rapporto di Rommel a Roma e Berlino (7 febbraio) con
minuto elenco delle perdite inglesi: oltre 320 cannoni
perduti e 370 carri armati che aggiunti alla precedente
offensiva inglese, portano a un totale di ben 820 carri
armati. Ma ora in stallo.
Colazione di Rommel con un diplomatico italiano e un
Generale della Milizia, a cui fa visitare il fronte cirenaico
sul suo carro armato, e che rimane ammirato
dell'organizzazione dell' A.K.
10 FEBBRAIO 1942 - Rapporto di Rommel al Comando
Supremo italiano (D.A.J./O.K./ R.P. 78/O) Lo riporta nel
DIARIO - Sintesi:
a) Necessit di sfruttare il successo incalzando gli
inglesi;
b) Dissensi con i Comandi italiani e frizione con la
eccessiva prudenza del Generale Gambara.

c) Necessit di coordinare le direttiva (e si sfoga:


"quando il Fhrer mi ordina di marciare io non discuto.
Ma occorre mettersi d'accordo: Mussolini preme per
l'avanzata e me lo fa dire da Cavallero: Gambara mi
dice che il Comando Supremo italiano per una
prudente difesa e dice che Kesselring d'accordo con
lui. Von Rintelen pessimista e poi vorrebbe vederci al
Cairo. Gli italiani mutano opinioni secondo le fasi lunari
e non hanno voglia. In realt salvo le truppe d'assalto
(coloniali, bersaglieri, aviatori). Io seguir le mie
aspirazioni ponderate").
d) Rifornimenti,
potenziare.

scorte,

automezzi,

convogli:

da

e) Attacco a Malta e occupazioni di Tunisi e Biserta: da


non differire.
f) Aumento dell'aviazione in Libia e critiche alle
tendenze di Kesselring.
g) Inderogabilit del Comando Unico ed Autonomo.

15 FEBBRAIO 1942 - Gli italiani hanno ritirato una Unit


perch io non riporto le mie posizioni indietro come essi
desideravano.
Rommel esamina le carte con i suoi aiutanti e la
situazione in Oriente perch il 15 febbraio la radio ha
annunziato la caduta di Singapore espugnata dai
nipponici.
27 FEBBRAIO 1942 - Rapporto a Roma e Berlino sulle
scorte di benzina.

12 MARZO 1942 - Riunione a Catania per il piano


dell'Attacco a Malta". Scambio di idee con Kesselring
per l'azione.
18 MARZO 1942 - Rapporto da Roma in data con i
particolari del "Piano";
Attacchi aerei di caccia e bombardieri diurni e notturni;
Smantellamento delle difese antiaeree;
Assedio dell'Isola via mare;
Attacchi sulle rotte, sui porti, sulle attrezzature portuali;
Sbarramento di mine da parte della Marina italiana
attorno alle rocce di accesso a oriente e a occidente;
Concomitante martellamento delle basi nemiche di
rifornimento a Malta: Gibilterra ed Alessandria;
Partecipazione delle due
tedeschi del Mediterraneo;

dozzine

di

sommergibili

Azione anfibia di sbarco; partecipazione tedesca con


una divisione di paracadutisti, alianti, Junkers, carri
armati leggeri e pesanti; carri anfibi, radiotecnici".
Rommel continua a preparare l'offensiva: La stasi sul
fronte cirenaico rotta da semplici azioni di disturbo.
Ai primi di aprile, von F. fa aggiungere dal Cairo le sue
prime notizie a mezzo di un informatore arabo "un
valoroso capo berbero che Rommel propone per la
Croce di Ferro, per quanto sia un uomo di colore. Ma le
notizie sono di un mese e mezzo prima. Comunque il
morale in Egitto basso fra gli inglesi. Attendono molto
dagli americani, in cui ripongono grandi speranze. Gli

egiziani attendono con impazienza gli orientali e


simpatizzano per l'Asse. Gravissima la conferma che
le notizie sui nostri convogli filtrano sistematicamente e
tempestivamente, a mezzo radio clandestine in Italia, e
permettono alle forze inglesi di intercettare tutti i nostri
rifornimenti".
25 APRILE 1942 - Ieri ho avuto due utili scambi di idee
con il Generale Barlosetti, successore di Gambara e
attuale Capo del Comando Supremo italiano del Nord
Africa. Si dice che Gambara sia stato sostituito perch si
lasciato sfuggire in un circolo di ufficiali, che egli
intendeva restare in Africa fino a quando non avesse
avuto l'occasione di condurre una divisione italiana
contro di noi.
A Salisburgo incontro fra Hitler e Mussolini dal 29 al 30
aprile. L'unico eco che n giunga da Roma in Libia e che
interessi l'A.Korps. l'assicurazione che i due Capi
dell'Asse hanno "trattato positivamente del problema di
Tunisi e di Biserta". Il che provoca un sollecito di
Rommel all'ambasciata tedesca a Roma in data 1
MAGGIO perch venga risolta subito la questione
dell'occupazione di Tunisi.
Il Generale Cavallero manda un messo personale il 10
maggio, con una lunga lettera riservata per Rommel;
Sintesi: Urgenza di attaccare a fondo, piena libert
d'azione, assicurazione per i rifornimenti e i convogli,
dettagli sull'attacco a Malta.
Gruber al Colonnello Kolbe a Berlino:
22 MAGGIO 1942 - "...il generale (Rommel) desidera che
lei si occupi dell'invio dei radiolocalizzatori. Noi siamo in

procinto di sferrare un nuovo colpo al nemico. Questa


volta il generale conta di poter avere adeguati mezzi a
disposizione, e speriamo che la provvidenza sia
favorevole".
Malta continua ad essere attaccata dall'alto dagli aerei
dell'Asse. Dalla segreteria del Generale Student, il
Maggiore S. (gi allievo di Rommel alla scuola di
fanteria di Dresda) ragguaglia il Generale sull'attacco a
Malta e sui piani predisposti.
La relazione giunge ai primi di maggio, datata 15
APRILE ma il Generale riesce a leggerla soltanto il..
24 MAGGIO 1942 (2 giorni prima dell'attacco): "Ritengo,
il sig. Generale che i piani predisposti ci permetteranno
di venire a capo di questa faccenda (Malta). Le forze da
sbarco marittime, aeree e terrestri saranno al comando
del Principe Ereditario italiano. Gli italiani hanno creato
presso il loro comando supremo uno speciale Stato
Maggiore che ha studiato a fondo i particolari
dell'impresa sotto la guida di un intelligente Generale
(Gambin). Il nostro generale (Student) comander le
forze tedesche da sbarco, il Generale Vecchiarelli quelli
dei nostri alleati. Le divisioni italiane sono quasi a
punto, e sono abbastanza efficienti, specialmente quella
dei paracadutisti. Oltre a questa, vi sono le divisioni
Friuli, Assietta e Spezia, con una massa di 30.000
uomini; 4 battaglioni di Camice Nere, il reggimento
della fanteria di Marina S. Marco, che ha molto
impressionato i miei colleghi, un battaglione di panzer
italiani (il LII) e d'artiglierie medie e piccole".

Annota Rommel sul Diario: "Per il nostro concorso il


Comando Supremo della Wermacht ha disposto l'invio di
200 aerei Junkers 52, alianti, Panzer da sbarco, oltre la
divisione di Paracadutisti con i suoi panzer anfibi,
motozattere e mezzi da sbarco. La Marina italiana ha
fatto una buona preparazione per il naviglio da sbarco e
i trasporti".
Poi Rommel sbarra questa pagina con un "superato". In
effetti preoccupato che Kesserlring sottragga aerei,
com'era
intenzione,
alle
forze
tedesche
del
Mediterraneo destinate ad appoggiare l'avanzata
dell'A.Korps; aveva insistito a Berlino perch il Comando
Supremo soprassedesse per il momento alle operazioni
per Malta e dedicasse le forze aeree ai piani di Rommel.
Il Comando Supremo prende la palla al balzo, e forte
delle affermazioni di Rommel decide di ridurre le forze
aeree tedesche del Mediterraneo, precisando che due
gruppi da bombardamento, due da caccia ed un
reggimento della Flak del II Corpo aereo tedesco
verrebbero ritirati dalla Sicilia e destinati alla necessit
del Fronte Russo. Rommel protesta a Berlino e scrive al
Generale Keitel, anche perch apprende che il 21 aprile
il Generale Kesserlring, comunicando al Comando
Supremo italiano le decisioni del Comandi Supremo
tedesco circa gli aerei, aveva di sua iniziativa promesso
che i gruppi inviati in Russia sarebbero stati rimpiazzati
con aerei (due gruppi da bombardamento e uno da
caccia) sottratti dalla Libia.
Rommel furioso: scrive al Comando Supremo della
Wermacht accusando Kesserlring di sabotaggio, anche
se non fa il suo nome. Egli dice che cos, in pratica, si

rinvia, impedendola, l'azione su Malta e nello stesso


tempo si impedisce a lui di continuare l'offensiva.
Insiste perch comunque, si preferisca rinunciare a
Malta, ma si metta l' A.Korps in condizione di avere
benzina, nafta, benzina avio, ed aerei per l'attacco.
Keitel fa assicurare Rommel, in data 7 MAGGIO di aver
disposto secondo i suoi desideri (in effetti a fine aprile
nell'incontro di Klessheim fra Keitel, Jodl, Kesserlring e
Cavallero, Keitel rese noto l'avviso del Comando
Supremo tedesco perch l'azione di Malta venisse
rinviata a luglio, subordinandola alle operazioni di
Rommel in Libia. D'altra parte Rommel aveva scritto in
questo senso anche a Cavallero.
Da Berlino, il Capitano di Fregata addetto allo S.M.,
Rommel apprende che l'Ammiragliato tedesco non
condivide le opinioni di von Keitel circa il rinvio
dell'azione su Malta, Raeder insiste perch l'impresa
contro l'isola - di grandissima importanza strategica,
non solo per la situazione navale in Mediterraneo, ma
per tutta la futura condotta della guerra contro
l'Inghilterra e per le favorevoli ripercussioni dirette ed
indirette in Levante, Egitto e Medio Oriente oltrech in
India - venga ritenuta pregiudiziale e decisa senza
remore.
Il contrasto fra il Comando Supremo della Wermacht e
l'Ammiragliato tedesco dipende da diverse concezioni e,
in ultima analisi, dell'incomprensione del Fhrer nei
riguardi dei problemi marittimi e di strategia navale.
Hitler, nel convegno di Berghof, fa comprendere al
Generale Cavallero che, l'offensiva contro Stalingrado e
Sebastopoli e la conseguente conquista del petrolio del

Caucaso, avrebbe reso inutile Malta per gli inglesi.


Comunque, secondo il tenente Maser (dicembre 1943), i
Generali italiani, meno Cavallero, erano contrari
all'azione su Malta, con il principe ereditario, il Vaticano,
il Generale d'Aviazione Rougler, lo stesso von Keitel, von
Rintelen, il Generale Loezer e il comando Supremo
Tedesco. Favorevoli erano Mussolini, la Marina italiana,
Reader e l'Ammiragliato tedesco. Kesselring la favoriva
per togliere a Rommel parte del successo in Africa.
Rommel era contrario soprattutto perch essa
distoglieva mezzi ed aerei dalla Libia. Cavallero era per
una sincronizzazione delle due imprese: conquista di
Malta ed offensiva di Rommel; tesi giusta se ci fossero
stati mezzi.
Rommel ha fretta di avanzare, anche a costo di non
essere tutto a punto. Egli aspetta le Divisioni italiane
"Trieste" e "Ariete" e, a Kesselring che avverte che esse
sono ancora senza automezzi, risponde di farle
giungere in Libia comunque.
Il contrasto con Bastico e Rommel, oltre tutto, si basava
soprattutto sulle diverse opinioni in merito a Malta ed
all'offensiva, il Generale italiano era di avviso che
"un'offensiva dell'ampiezza di quella che ha in mente
Rommel non pu essere condotta che con mezzi
grandiosi e con continuo afflusso di rifornimenti a
mezzo convogli che arrivino effettivamente. Altrimenti
si rischia di rimanere imbottigliati nel deserto alla
merc della VIII armata. Ora, per garantire una
sicurezza
ai
nostri
convogli,

indispensabile
neutralizzare
definitivamente
Malta".
Bastico,
d'altronde, faceva rilevare il logoramento subito dalle

truppe italiane, non ancora organizzate e la stessa


grave crisi di mezzi e uomini dell'A. Korps.
Mentre Cavallero, a Derna, sollecita Rommel, favorendo
le impazienze del Generale tedesco e cos sconfessando
Bastico.
26 MAGGIO 1942 - Rommel sferra comunque la sua
grande battaglia con l' impiego di mezzi aerei, navali e
terrestri che ha disponibili. Bir Acheim caposaldo
inglese a sud, di fronte a Tobruk, che la propaganda
britannica aveva battezzata la "Verdun del deserto",
viene accerchiata, inglesi e degaullisti battuti si ritirano.
Da questo momento gli italo-tedeschi iniziano una
marcia che si arrester all'altezza di Al Alamein, a solo
un centinaio di chilometri da Alessandria d'Egitto.
INIZIO DELL'OFFENSIVA - Il generale tedesco dispone di
3 divisioni germaniche (la 15 e la 21 corazzata e la
90 leggera), e di 2 italiane (la Ariete e la Trieste),
disposte sullala destra del suo schieramento; sullala
sinistra, cio nel settore di Gazala, c il gruppo del
generale Ludwig Cruwell, amico personale di Rommel,
che dispone del X e del XXI corpo darmata italiani
(divisioni Sabratha, Trento, Brescia e Pavia) e della 15
brigata di fanteria leggera tedesca.
Dal canto suo il gen. Neil Ritchie, comandante l8
armata inglese, ha schierato di fronte a Cruwell il grosso
delle sue truppe (a nord il XIII corpo, con in prima linea
la 1 divisione sudafricana e la 50 divisione inglese
affiancate dalla 2 divisione sudafricana, dalla 5
indiana, dalla IX brigata indiana e dalla I brigata carri),
convinto com che Rommel attaccher nel settore

litoraneo per poter puntare direttamente su Tobruk. In


prima linea a sud, sullala sinistra dello schieramento
inglese (quello cio direttamente interessato ai
movimenti dei carri di Rommel), ci sono 2 divisioni
corazzate (la 1 e la 7), affiancate dalla CCI brigata
Guardie, III gruppo di brig. indiano motorizzato, XXIX
brigata della 5 div. indiana. Bir Acheim tenuta dalla I
brigata dei Francesi Combattenti, 5500 uomini al
comando del gen. Koenig, che resisteranno eroicamente
fino all11 giugno.
Quando, nel primo pomeriggio del 26 maggio, Cruwell
attacca nel settore di Gazala, il gen. Ritchie fiero di se
stesso perch pensa di aver previsto esattamente le
mosse dellavversario e il punto in cui il nemico avrebbe
cercato di sfondare le linee inglesi. In realt lazione di
Cruwell un diversivo: il vero attacco, quello decisivo,
avviene a sud, ed condotto dalle truppe corazzate
comandate da Rommel.
Ore 21: le divisioni corazzate di Rommel avanzano in
direzione sud-est, attraverso il deserto.
27 MAGGIO 1942 ORE 6.00 - I carri armati di Rommel si
trovano a sud di Bir Acheim e con essi la divisione
Ariete; laltra divisione italiana, la Trieste, invece si
dirigere verso sud-est, in direzione di Bir Acheim
appunto, sta puntando per errore verso est-nord-est,
dove appostata la CL brigata inglese. Laggiramento
del fronte meridionale inglese riuscito in pieno:
loperazione intesa a lanciare verso Tobruk la 90
divisione leggera tedesca per disorientare le retrovie
nemiche, mentre la divisione italiana Ariete si
occuper di Bir Acheim; dal canto loro le due divisioni

corazzate dellAfrikakorps (la 15 e la 21) puntano in


direzione nord per accerchiare il grosso dellesercito
inglese.
Ore 6,30: Rommel lancia la 21 divisione corazzata
tedesca e la divisione italiana Ariete verso le postazioni
della III brigata indiana (appostata a sud di Bir Acheim) i
cui soldati vengono sorpresi mentre fanno colazione.
La volpe del deserto non si smentisce: sempre
prodiga di sorprese spiacevoli per i britannici.
Intanto la 90 divisione leggera tedesca avanza verso
Tobruk forzando la posizione di Retma tenuta dalla VII
brigata motorizzata inglese che riesce a disimpegnarsi
e a rifugiarsi a Bir el-Gobi.
Mentre lattacco della divisione Ariete contro Bir Acheim
viene respinto dalla I brigata dei Francesi Combattenti,
le due Panzerdivisionen (la 15 e la 21) sono attaccate
sui fianchi dalla II brigata corazzata inglese (da destra)
e dalla I brigata carri (da sinistra). La situazione per
Rommel si fa estremamente delicata: egli ha perso un
terzo dei suoi carri, mentre scarseggia la benzina, cosi
che si trova praticamente bloccato e isolato in un
territorio controllato dagli inglesi.
Per di pi la 90 divisione leggera tedesca si trova
pericolosamente esposta non avendo la copertura
dellAfrikakorps.
Sul fianco sinistro dello schieramento tedesco, vale a
dire nel settore di Gazala, le truppe dellAsse hanno
raggiunto la scarpata costiera e controllano la via

Balbia, lunica linea di ritirata che possa essere


utilizzata dal nemico.
28 MAGGIO 1942 - L'8 armata britannica frustra gli
sforzi degli italo-tedeschi per raggiungere la costa alle
spalle delle posizioni di Gazala.
29 MAGGIO 1942 - Aperto un varco nei campi minati
che difendono le linee dell8 armata britannica nel
settore centrale, gli italo-tedeschi avanzano coi carri
armati nonostante la violenta reazione dei britannici. Il
grosso dei Panzer di Rommel, momentaneamente sulla
difensiva finch non sia aperta una strada per i
rifornimenti, arretra verso sud sotto la spinta dei carri
del XXX corpo. LAfrikakorps difetta di carburante.
30 MAGGIO 1942 - Le forze dellAsse, per consolidare le
teste di ponte conquistate oltre i campi minati inglesi,
attaccano senza successo le posizioni britanniche.
Intensissima lattivit della RAF.
Il gen. Ritchie decide un contrattacco per la sera del 31,
ma in seguito alle richieste dei comandanti sul campo
acconsente a un rinvio delloperazione di 24 ore. La I
brigata corazzata, appena giunta in Libia, viene
suddivisa fra le altre unit per colmare i vuoti. Il gen.
tedesco Ludwig Crwell, che comanda la fanteria
italiana nel settore di Gazala, viene fatto prigioniero.
Rommel abbandona lidea di avanzare verso nord e si
pone sulla difensiva spostando tutti i suoi mezzi
corazzati nel cosiddetto Calderone, una zona a sud di
Sidi Muftah e a ovest di Bir el-Harmat, girando in questo
modo le spalle ai campi minati inglesi: egli si attende da

un momento allaltro lattacco dell8 armata inglese,


che per, incredibilmente, non avviene.
31 MAGGIO 1942 - Il gen. Neil Ritchie, che comanda l'8
armata inglese, convinto che la manovra di Rommel si
sia ormai arenata. Ormai lho in pugno scrive al gen.
Auchinleck, comandante in capo delle forze armate
britanniche nel Medio Oriente. Lo schiaccer nel suo
calderone. Ma Rommel tuttaltro che domato e si
getta infatti sulla CL brigata inglese della 50 divisione,
attestata tra la pista Capuzzo e la pista EI Abd, a sudovest di Sidi Muftah. Nel pomeriggio, il XIII corpo
britannico d lavvio a uno sterile tentativo di
contrattacco, prontamente rintuzzato.
1 GIUGNO 1942 - La CL brigata inglese distrutta dalle
forze corazzate di Rommel: vengono catturati 3000
prigionieri e 123 cannoni. LAfrikakorps riesce cosi ad
aprire un varco alle colonne dei rifornimenti. Per
loccasione il gen. inglese Ritchie scrive:"Mi dispiace di
aver perduto la CL brigata, ma la nostra situazione va
migliorando di giorno in giorno..."
2 GIUGNO 1942 - Un primo timido tentativo delle forze
inglesi dell8 armata di penetrare nel Calderone
fallisce per la pronta reazione dei carri di Rommel, che
invia pure a a Bir Acheim, difesa dalla I brigata dei
Francesi Combattenti, la divisione Trieste e la 90
divisione leggera tedesca, confluita qualche giorno
prima nel Calderone. Le due unit rilevano la divisione
italiana Ariete impegnata invano contro la brigata
francese dal 26 maggio.

4 GIUGNO 1942 - L8 armata passa al contrattacco al


cader della notte, per ridurre il saliente nel quale sono
penetrate, nel settore centrale della linea, le forze
dellAsse. Nella notte sul 5, la 15 divisione corazzata
tedesca si attesta a Bir el-Harmat e respinge gli attacchi
dei britannici.
5 GIUGNO 1942 - Il contrattacco britannico
(denominato, in codice, Aberdeen) fallisce. Il saliente
italo-tedesco non viene ridotto e gli inglesi perdono 2
brigate di fanteria e 4 reggimenti di artiglieria. E'
mancato il coordinamento tra i reparti, ed stato
micidiale il fuoco di sbarramento opposto dalle forze
corazzate tedesche.
Nel pomeriggio Rommel sferra un contrattacco
lanciando i carri di riserva verso est. Al calar del sole
tutte le unit inglesi che hanno tentato di penetrare nel
Calderone sono volte in fuga. L8 armata ha perduto
6000 uomini tra morti, feriti e dispersi. Dal canto suo
Rommel annuncia di aver fatto 4000 prigionieri e di
aver catturato 150 carri armati nemici.
6 GIUGNO 1942 - Rommel invia la 15 Panzerdivision a
Bir Acheim a dar man forte alla divisione Trieste e alla
90 divisione leggera tedesca che non riescono ad aver
ragione della resistenza francese guidata dal gen.
Marie-Pierre Koenig. Gli italo-tedeschi si concentrano
nella zona detta Knightsbridge, minacciando Tobruk.
Lotta nella zona di Knightsbridge e di Bir Acheim. I
francesi
difendono
valorosamente
questultima
posizione, ma sono costretti a cedere terreno e la loro
situazione logistica diventa critica. Durante la notte del

10 i francesi superstiti fuggono attraverso le linee


tedesche, abbandonando dietro di s i feriti, e riescono
a ricongiungersi alle truppe alleate. Gli inglesi non
lesinano gli elogi al generale francese la cui coraggiosa
difesa ha costretto Rommel a ritardare di molti giorni
lassalto finale a Tobruk. Il vincitore per resta
comunque lui, la vecchia volpe del deserto.
13 GIUGNO 1942 - I carri armati italo-tedeschi
infliggono una pesante sconfitta a quelli britannici,
costringendo il nemico a ritirarsi dalla zona di El Adem e
Knightsbridge.
Di conseguenza, la linea dei rifornimenti del XIII corpo
viene a trovarsi minacciata. I difensori di Knightsbridge
ripiegano su Acroma.
14 GIUGNO 1942 - Il gen. inglese Ritchie ordina la
ritirata delle divisioni pi avanzate del XIII corpo, la 1
sudafricana e la 50 britannica, venute a trovarsi in
situazione precaria dopo la perdita di El Adem e di molti
carri armati. Le due divisioni, luna passando per il
litorale, laltra allinterno, ripiegano sul confine egiziano.
Gli italo-tedeschi attaccano in direzione di Acroma ma,
nonostante la superiorit in fatto di mezzi corazzati, i
successi sono irrilevanti.
Comunque dice il gen. Auchinleck Tobruk deve
essere tenuta e non si deve consentire al nemico di
investirla. Probabilmente il comando supremo del Cairo
non conosce la reale situazione dell8 armata.
Il gen. Auchinleck informa Churchill che il comandante
dell8 armata, gen. Ritchic, prospetta la possibilit che
gli inglesi debbano ritirarsi sulla vecchia frontiera,

cio al confine con lEgitto. Churchill si allarma: che ne


sar di Tobruk? E telegrafa ad Auchinleck: Presumo che
in ogni caso non si pensi minimamente di evacuare
Tobruk. La risposta del comandante in capo delle forze
inglesi nel Medio Oriente rassicurante: Il gen. Ritchie
si prepara a lasciare a Tobruk le forze da lui ritenute
sufficienti a difenderla, anche nel caso che la
piazzaforte dovesse venire temporaneamente isolata...
con scorte adeguate di munizioni, carburante, viveri e
acqua".
Intanto nel settore di Gazala le forze dellAsse, superata
la localit di Acroma e la via Balbia, raggiungono la
costa ad ovest del perimetro di Tobruk.
15 GIUGNO 1942 - Rommel comunica che la battaglia
contro l8 armata inglese vinta: manca solo la
conquista di Tobruk. La XXIX brigata della 5 divisione
indiana respinge tre attacchi delle fanterie italotedesche appoggiate da carri armati e da aerei nella
zona di El Adem. Il magg. gen. Klopper, comandante
della 2 div. sudafricana, posto a capo della
piazzaforte di Tobruk con lincarico di difenderla a
oltranza.
16 GIUGNO 1942 - Gli inglesi guarniscono la piazzaforte
di Tobruk con 4 brigate di fanteria e contingenti di
artiglieria e di mezzi corazzati. Il resto dell8 armata
britannica prosegue le operazioni contro le forze
dellAsse che premono con energia. Il presidio di
Acroma contiene gli attacchi dei carri armati di Rommel.
Una colonna corazzata italo-tedesca punta su Sidi
Rezegh e finge una diversione verso El Adem, la cui
guarnigione si ritira nottetempo.

17 GIUGNO 1942 - Gli italo-tedeschi, convergendo sulla


costa allinterno, si assicurano il controllo della strada
per Bardia, isolando Tobruk.
18 GIUGNO 1942 - Gli italo-tedeschi occupano davanti a
Tobruk la zona di Gambut, dove si trovano i campi
datterraggio che dovrebbero servire per i rifornimenti
alla piazzaforte. Rommel ha cosi completato la manovra
di accerchiamento.
Nella notte i britannici si ritirano oltre Bardia, sulla linea
di confine tra Libia ed Egitto.
20 GIUGNO 1942 - Preceduto da un violento
bombardamento aereo che inizia alle 5:30, lattacco alla
piazzaforte di Tobruk affidato allAfrikakorps e al XX
corpo darmata italiano. Alle ore 7 entrano in azione i
carri armati, che penetrano per circa 2 km nel perimetro
difensivo. Il XXI corpo darmata italiano attacca invece
in direzione sud-ovest.
I carri e le artiglierie della guarnigione britannica sono
distrutti. Il gen. Klopper viene autorizzato a evacuare la
piazzaforte, ma non in grado di farlo perch gli italotedeschi riescono a isolarlo anche dal porto.
La 7 divisione corazzata del XXX corpo britannico tenta
di aprire un varco alle truppe accerchiate, ma non
riesce a intervenire tempestivamente.
Intanto una colonna corazzata dell'Asse occupa Bardia,
e alle ore 19 i carri della 21 Panzerdivision sono
davanti a Tobruk.
21 GIUGNO 1942 ORE 2:00 - il comandante della piazza
di Tobruk, gen. H.B. Klopper, promette al suo superiore,

il gen. Ritchie, che resister fino allultimo uomo e


allultima cartuccia.
ORE 6:00 il gen. Klopper
lautorizzazione ad arrendersi.

chiede

Ritchie

ORE 8:00 Klopper invia una delegazione (con bandiera


bianca) per chiedere a Rommel i termini della resa: in
mano tedesca cadono con Klopper altri cinque generali
e 30.000 uomini della 2 divisione sudafricana, della
XXIX brigata indiana e di due battaglioni delle Guardie.
Il gen. Ritchie decide di ripiegare su Marsa Matruh, in
Egitto, e ordina al XIII corpo di rallentare lavanzata
nemica mentre il XXX corpo provveder a organizzare le
difese di Marsa Matruh.
Tutti esultano, anche Rommel; ma l'unico ad essere
inquieto. Non si spiega la caduta di Tobruk con gli
uomini freschi, armatissimi, bene equipaggiati, ben
fortificati, con immense riserve di viveri, di carburante,
munizioni, e mezzi.
Comunque, l'annuncio della presa della piazzaforte
inviato prima per radio poi con tutti i particolari (foto,
films, e relazioni) in aereo a Berlino a mezzo di un
ufficiale della P.K.
Verso sera Hitler in persona telegrafa a Rommel, gli dice
che gli invier il bastone di maresciallo. Sarebbe
meglio se mi inviaste una divisione risponde la volpe
del deserto.
Con la conquista di Tobruk Rommel si impadronisce di
2000 t di benzina, 5000 t di vettovaglie, di abbondanti
quantitativi di munizioni e quasi 2000 veicoli

funzionanti, del porto e di un grande impianto per


distillare lacqua. La vittoria costata a Rommel (dal 26
maggio) 3360 uomini dei quali ben 300 sono ufficiali
(cio il 70% del totale degli ufficiali dellAfrikakorps);
circa 3000 sono le perdite italiane.
Viene informato anche Mussolini che scrive a Hitler
sollecitando una decisione in rapporto alla progettata
invasione di Malta: E' mio avviso, e certamente anche
il vostro, che bisogna consolidare, e, al pi presto,
ampliare i risultati raggiunti. Al centro del nostro quadro
strategico sta il problema di Malta, a proposito del quale
abbiamo preso a suo tempo le note decisioni. Ora, per
mantenere i risultati conseguiti in Marmarica e
provvedere alle future esigenze, occorre poter eseguire
con sufficiente sicurezza i necessari trasporti.
Loccupazione di Malta, oltre a risolvere il problema dei
traffici nel Mediterraneo, ci restituirebbe la piena
disponibilit delle forze aeree. Con questo messaggio
Mussolini sottopone allalleato un problema che da
lungo tempo il comando italiano sta studiando e
preparando anche dal punto di vista operativo, cio il
progetto (operazione C. 3) che prevede lo sbarco a
Malta. Ne sono stati promotori il capo di Stato Maggiore
italiano gen. Ugo Cavallero e il feldmaresciallo tedesco
Albert Kesselring. I due alti ufficiali si sono resi
(finalmente!) conto dellimportanza che lisola ricopre
nellambito del conflitto nellarea del Mediterraneo e
quindi vogliono favorire la guerra di Rommel in Africa. Il
piano stato studiato fin nei minimi particolari e ora i
soldati del corpo da sbarco, dopo un meticoloso
addestramento lungo le scogliere di Calafuria, a sud di
Livorno, che presentano le stesse caratteristiche

morfologiche di quelle di Malta, sono stati trasferiti in


Sicilia in attesa dellordine di partenza (si trovano
nellisola da aprile). Ma Rommel vuole la precedenza:
dapprima chiede (e ottiene) da Hitler di poter attaccare
Tobruk (gli italiani si accontentano dellimpegno formale
del comandante tedesco che una volta conquistata la
piazzaforte africana Rommel si fermer per dare la
possibilit di realizzare lo sbarco) poi, una volta
conquistata la citt, dichiara (e lo fa sapere ad Hitler)
che non intende fermarsi: "Io proseguo per Suez"
dichiara "e spero che gli italiani mi seguano". Per
tagliare la testa al toro, Rommel si rivolge direttamente
a Hitler, facendogli balenare davanti agli occhi una
incredibile avanzata verso Suez e una (impossibile)
occupazione dei pozzi petroliferi del Golfo Persico.
Hitler, molto sensibile al fascino del suo prediletto
Rommel e soprattutto entusiasmato dalla grandiosit
del piano propostogli, finisce per sposare lalternativa
del comandante dellAfrikakorps. Si tratta per, a
questo punto, di calmare e persuadere lalleato italiano
che gli ha appena inviato il messaggio in cui chiede
espressamente lintervento a Malta.
Ma Kesserling che aveva gi insistito nei giorni
precedenti, insiste dopo la caduta di Tobruck, presso
Mussolini e Cavallero, affinch l'offensiva venga
condotta fino in Egitto, malgrado la paurosa deficienza
delle scorte di carburante, non solo in Libia ma anche in
Italia.
22 GIUGNO 1942 - I contrasti fra Rommel e Bastico si
fanno pi gravi. All'indomani della conquista di Tobruck,

i due Generali s'incontrano al Comando tattico di


Rommel a Bardia.
22 GIUGNO 1942 - (scrive il suo aiutante Moser) - "Il
Generale ha polemizzato a lungo con gli italiani; che
vogliono tarparci le ali; Bastico ha insistito per non
oltrepassare la linea di Giarabub, con concezioni
prudenzialmente difensive. Il Generale ha chiaramente
fatto intendere che non intende ricevere consigli sui
piani gi predisposti ed approvati dal Fhrer, D'altronde,
data la situazione di logoramento in atto nell'VIII
armata, indispensabile sfruttare il successo e non
dare tregua al nemico, impedendogli di potersi
ricostituire. Il Generale intende mantenere il vantaggio
attuale dell'iniziativa ed imporre al nemico il suo gioco.
Con al presa di Tobruk, il nostro fianco e le nostre
retrovie sono sgombre e non offrono pi pericolo di
disturbi ai nostri rifornimenti, anche perch il nemico
non ha pi in pungolo ed il mordente psicologico che gli
venivano dal fatto di sapere la spina di Tobruk in sua
mano. Fermarsi, come intende il Comando italiano, sulla
linea mobile di Sollum-Halfaya Sidi Omar, rimanendo
con le armi al piede sui confini dell'Egitto,
significherebbe dare agli inglesi tutto il tempo di
riorganizzarsi
nonch
fermarsi
definitivamente.
Malgrado le difficolt dei nostri convogli, lo
smantellamento effettuato delle difese di Malta e la
migliorata preparazione ed aggressivit delle scorte
navali italiane, dovrebbe darci la sicurezza relativa di
non rimanere imbottigliati nell'inseguimento dell'VIII
Armata.

A Roma insistono ancora per l'impresa di Malta e von


Rintelen ha avvertito il Generale Rommel che il signor
Mussolini avrebbe scritto al Fhrer in questo senso: ora
chiaro che tale impresa sarebbe stata utilissima se
fosse gi avvenuta. Cio non possibile distogliere oggi
i mezzi e soprattutto aerei dalla Libia e rischiare di
pregiudicare la nostra marcia in avanti e frustrare le
prospettive di giungere vittoriose al canale, con gli
effetti che tutti possono immaginare sul corso del
conflitto.
Il Generale Bastico ha annunciato che il Comando
Supremo italiano ha avuto l'ordine dal signor Mussolini
di non fare oltrepassare alle truppe la linea di Marsa
Matruh, informando per l'ennesima volta che l'attacco a
Malta sarebbe stato ormai deciso per agosto.
Il Generale Rommel irritato contro il Comando
Supremo italiano ed i signori di Roma che discutono
accademicamente,
frammischiando
polemiche
e
pettegolezzi e fatti personali. Il Generale Cavallero
avrebbe oggi, come telegrafa il Generale von Rintelen
per esempio, insistito per l'A. Korps venga fermato,
mentre fino a ieri era proprio lui ad approvare
entusiasticamente i piani del Generale. Il sig. Generale
Rommel ha chiaramente fatto intendere all'italiano
(Bastico) che, se gli italiani non intendono marciare,
facciano pure il loro comodo; egli per suo conto sarebbe
andato avanti con l'A. Korps. Ed ha terminato con
l'invitare l'italiano ad una colazione al Cairo. D'altronde,
notizie giunteci attraverso relazioni di prigionieri ed
intercettazioni, confermano la perplessit degli inglesi

in Egitto, ed abbiamo ragione di ritenere che la loro


orgogliosa sicurezza sia fortemente incrinata.
27 GIUGNO 1942 - (scrive il suo aiutante Moser) - Il
signor Generale mi incarica di informarla che i suoi piani
hanno ottenuto il via anche da Roma per diretto
intervento del Fhrer. Questi ha scritto una lunga lettera
al signor Mussolini, evidentemente ispirata al rapporto
del signor Generale. Kesselring, dopo la grave
divergenza con il signor generale ha evidentemente
influito a Roma per far prevalere la tesi della
precedenza dell'attacco a Malta sull'offensiva dell'A.
Korps contro l'Egitto ed il signor Mussolini ha scritto in
questo senso ancora una volta a Berlino il 21 giugno.
Ma la vittoria (di Tobruk) e i piani del signor generale
hanno chiarito la situazione al Comando Supremo della
Wermacht. Il Fhrer ha sottolineato il valore storico di
questa nostra vittoria militare - la lettera del sig.
Mussolini del 23 - che pu avere un influsso decisivo
sulla guerra in genere. Egli ha insistito sul concetto di
sfruttare il successo e questa straordinaria occasione,
creata dall'Afrika Korps, che difficilmente potrebbe
ripetersi. E' pertanto necessario, come ha suggerito il
signor Generale, incalzare il nemico, inseguirlo date
anche le disastrose condizioni morali e materiali dell'VIII
armata. Il Fhrer ha fatto suo l'avviso del signor
Generale. Facendo presente al Duce le sue riserve sui
pericoli a cui si andrebbe incontro lasciando agli inglesi
quel tanto di respiro da consentire loro di riordinarsi e
ricevere rinforzi con la prospettiva di essere costretti a
passare alla difensiva e perdere ogni possibilit di
iniziativa. Solo l'inseguimento del nemico fino al cuore
dell'Egitto potr ottenerne la disfatta; e la caduta della

Valle del Nilo rappresenter la fine dell'Inghilterra. Il


Fhrer ha scritto testualmente: "I risultati di un simile
colpo, saranno di effetto mondiale". Egli ha cos
suggerito al signor Mussolini il proseguimento a fondo
delle operazioni fino alla distruzione completa delle
forze britanniche, secondo i piani del signor Generale. Il
Comando Supremo di Roma ha pertanto avvertito
immediatamente che il signor Mussolini d'accordo in
linea generale, con i piani dell'A.Korps, dando perci, il
23 stesso ordine di proseguire.
Ieri il signor Generale era trionfante perch il Duce
personalmente ha disposto che i nostri piani di marcia
sino al cuore dell'Egitto vengano posti subito in atto.
Senza alcuna limitazione fino al canale ed oltre. Il signor
Generale sicuro della provvidenza che favorir le
nostre armi."
Il General Feldmarschall Erwin Rommel in Nord Africa
mentre a colloquio con ufficiali italiani e tedeschi.
Nel frattempo dal 23 al 27 Rommel non rimasto
fermo. Le forze italotedesche hanno fatto un nuovo
balzo in avanti e gi le avanguardie si sono scontrate
con la 7 divisione corazzata del XIII corpo britannico
nei pressi di Sollum, gi in territorio egiziano.
Rommel ha insomma avviato lattacco allEgitto,
lanciando le sue colonne corazzate verso est e nord-est,
travolgendo le prime retroguardie britanniche nella
zona di Sidi Barrani. Il X corpo, appena arrivato in Egitto
dalla Siria, rileva il XIII corpo che inviato a El Alamein
per organizzarvi una nuova linea difensiva. E data la
critica situazione 24 bombardieri B-17 americani

destinati in Cina sono dirottati a Khartum. Inoltre il gen.


Auchinleck assume personalmente il comando dell8
armata sostituendo Ritchie; e dopo un approfondito
esame della situazione, decide di far proseguire la
ritirata delle sue divisioni da Marsa Matruh a El Alamein
(155 km a est di Marsa Matruh).
D'ora in avanti la localit che toglie il sonno a tutti
Marsa Matruh. Che viene attaccata il 25 da Rommel, e
partecipano allazione la 90 divisione leggera tedesca,
la 15 e 21 Panzerdivision e le divisioni italiane Littorio,
Ariete e Trieste. Il X e il XIII corpo dell8 armata
britannica sono costretti a ritirarsi verso El Alamein in
quanto le forze italo-tedesche si sono infiltrate fra loro e
le hanno parzialmente circondate nella zona di Marsa
Matruh.
Il 28 Le forze dellAsse travolgono la XXIX brigata della
5 divisione indiana che sta coprendo la ritirata del X
corpo nella zona di Fuka. Il X corpo si ritira su El
Alamein. Le avanguardie della 90 divisione leggera
tedesca raggiungono Fuka, a circa 70 km a est di Marsa
Matruh.
Il 29 le truppe dellAsse entrano a Marsa Matruh. Poi
proseguendo la sua marcia verso est, la 90 divisione
leggera tedesca raggiunge Sidi Abd el-Rahman, una
trentina di km da El Alamein dove il gen. Auchinleck sta
preparando la linea di difesa dell8 armata. Il fronte da
difendere presenta unampiezza di circa 50 km e le sole
direttrici su cui il nemico pu avanzare si trovano
allestremit settentrionale e meridionale del fronte
stesso, cio, rispettivamente, lungo la costa e

attraverso la Pista Barrel che porta direttamente al


Cairo.
29 GIUGNO 1942 - I nostri avamposti distano ormai solo
195 chilometri da Alessandria. Alcune battaglie devono
essere combattute prima di raggiungere la meta.
Prima dell'imbrunire avranno luogo spostamenti di
truppe.
(Alla sera) Siamo ora solo a 150 km da Alessandria."
In effetti la marcia delle truppe dell'Asse permette le
migliori prospettive di successo: Sollum ed il Passo
dell'Halfaya erano cadute il 23 giugno, il 24 raggiunta
Sidi el Barrani ed il 28 giugno il campo trincerato di
Marsa Matruh - munitissimo e forte di armi e di uomini si arreso alle divisioni di Rommel. Le truppe dell'Asse
sono nel cuore del deserto e puntano verso Alessandria.
Rommel nominato Maresciallo del Reich.
Da Roma giungono voci e commenti: Tour scrive a
Rommel, in data 28 giugno.
"Il signor Mussolini, all'alba parte da Roma per la Libia,
dall'aeroporto di Guidonia con un seguito di 4 dozzine di
persone. Egli a bordo di un bombardiere armato,
pilotato dal Colonnello Angelo Tondi. Il seguito prende
posto su 4 S.M. 81 disarmati. Alle ore 12 il convoglio
aereo giunge all'aeroporto di Castel Benito, ove il
Comando degli Junkers.
Al seguito del duce sono il segretario di Stato per
l'Aeronautica e un gruppo di giornalisti. Il Duce in

divisa coloniale (sahariana caki) con i gradi di (Primo)


Maresciallo dell'Impero.
Il signor Mussolini si porta a Tripoli. La visita ha forma
privata. Colazione alla residenza del Governatore della
Libia, a Villa delle Rose, ove giunge il fonogramma di
Rommel sulla caduta di Marsa Matruh. Sull'imbrunire il
Duce raggiunge in volo l'aeroporto di El Fetejah, dove
sono i caccia tedeschi. Attendono il Primo Ministro
Italiano il Generale von Rintelen, il Generale Cavallero
ed il Generale Bastico, con i rispettivi Stati Maggiori. Il
secondo velivolo del seguito di Mussolini, durante
l'atterraggio. si scontra, a causa dell'oscurit con un
bombardiere italiano che rientra da un volo di guerra. I
due apparecchi si fracassano al suolo: tre poliziotti del
seguito del Duce rimangono uccisi, nonch il "barbiere
personale" di Mussolini.
Il Duce si ferma alla casa cantoniera di Ain Mara dopo
Derna, ove la sezione staccata del Comando italiano,
per i compiti speciali in vista di una occupazione
dell'Egitto e con funzioni di collegamento fra l'A. Korps
ed il Comando Supremo italiano. Il capo della Sezione,
Generale Curio Barbasetti di Prum, un ottimo e colto
ufficiale, illustra agli ospiti la situazione militare sulle
carte. Quindi il corteo si porta in macchina sul Gebel, al
villaggio colonico Berta, ove la residenza del Duce, in
una villetta privata che era stata la sede del Generale
inglese Claude Auchinlek con il suo Q.G."
In effetti Mussolini parte per la Cirenaica pilotando
personalmente il suo aereo: si dice porti con s un
cavallo bianco che il Duce vorrebbe montare in
occasione del suo ingresso al Cairo che egli ritiene

questione di giorni se non addirittura di ore (Dichiara:


Entro 15 giorni vi installer un Alto Commissario
Italiano). A riceverlo Rommel, che annota ogni giorno
sul Diario....
30 GIUGNO 1942 - Rinvio del volo a Tobruk per il ghibli.
Mussolini visita Derna i feriti all'ospedale da campo
italiano e poi i feriti dell'Afrika Korps all'ospedale
tedesco. Egli si intrattiene cordialmente con i soldati
germanici, parlando in tedesco. Ha poi visitato i 6000
prigionieri inglesi.
Arrivo del segretario del partito fascista Aldo Vidussoni.
Sul tramonto pioggia: rarissima in questa stagione.
30 GIUGNO 1942 - Le forze dellAsse intanto seguitano
a premere, mentre il XXX corpo britannico si schiera
sulla linea di El Alamein, a nord; a sud si schiera il XIII
corpo, mentre il comando del X corpo organizza la Forza
del Delta, incaricata della difesa di Alessandria e del
delta del Nilo. In un suo ordine del giorno rivolto alle
truppe il gen. Auchinleck, comandante in capo delle
forze inglesi nel Medio Oriente, dichiara tra laltro: Il
nemico sta compiendo il suo ultimo sforzo e ci ritiene
un esercito disfatto... Spera di conquistare lEgitto
bluffando. Sta a voi dimostrare che in errore.
1 LUGLIO 1942 - Visita di Mussolini al villaggio di
colonizzazione "Duca degli Abruzzi". Incidente con il
genero del Re.
1 LUGLIO 1942 - La 90 divisione leggera tedesca si
sposta lungo il perimetro difensivo di El Alamein

seguendo da vicino la IV brigata corazzata inglese che


si sta portando verso Alam el Onsol.
Ore 18:00 le due divisioni corazzate dellAfrika Korps (la
l5 e la 21) invadono la zona di Dir el-Shein ma
lattacco viene contenuto dalla XVIII brigata indiana e
dal successivo intervento della i divisione corazzata
inglese.
2 LUGLIO 1942 - Arrivo in aereo di Mussolini a Tobruk.
Vista al Comando della Marina italiana. Ispezioni alle
motozattere tedesche, al porto, alle postazioni di
artiglieria. Il Comando deve mettere a disposizione una
vettura per il ritorno di Mussolini a Berta, poich le
condizioni del tempo impediscono di volare.
2 LUGLIO 1942 - FASTIDI PER CHURCHILL - Ai Comuni
viene discussa la mozione di sfiducia presentata contro
il primo ministro Winston Churchill dal deputato
conservatore sir John Wardlaw Milne. I rovesci in Africa
hanno messo in grave difficolt il premier inglese che
alla notizia della caduta di Tobruk rientrato
precipitosamente in patria da Washington. Ora anche i
suoi migliori amici (come lammiraglio Keyes e HoreBelisha) lo attaccano duramente sostenendo in pratica
che la direzione della guerra deve essere assunta da
una persona non coinvolta nel governo. LInghilterra, si
sostiene, ha bisogno di un generalissimo; non pu pi
accontentarsi di un primo ministro indipendente.... E'
una situazione molto delicata.
Nella risposta alla mozione di sfiducia Churchill sfodera
tutta la sua aggressivit, il suo realismo, la sua abilit
dialettica. Dice, tra laltro: Le nostre forze erano

superiori a quelle dellAsse. Noi avevamo 100 mila


uomini contro 90.000, di cui solamente 50.000 tedeschi.
Era nostra la superiorit dartiglieria nelle proporzioni di
8 a 5 e mettevamo in linea i nuovi obici semoventi. Ci
nonostante, Tobruk caduta dopo una sola giornata di
combattimento. Abbiamo ripiegato fino a Marsa Matruh
mettendo 190 km di deserto tra la nostra 3 armata e il
nemico. Appena cinque giorni dopo, Rommel arrivato
davanti alla nostra nuova posizione e abbiamo dovuto
sganciarci
nuovamente,
rientrare
in
Egitto,
indietreggiare fino a El Alamein. Non capisco che cosa
possa essere accaduto.... La mozione viene respinta
con 476 voti contro 25 Churchill pu continuare a
dirigere la guerra secondo i metodi e sistemi che gli
sono congeniali.
Nello stesso giorno l8 armata britannica strappa
liniziativa agli italo-tedeschi contrattaccando col XIII
corpo alle spalle delle loro posizioni avanzate. La RAF
appoggia con grande efficacia le operazioni terrestri. Gli
italo-tedeschi, non riuscendo a sfondare al centro,
estendono le loro posizioni verso sud.
Il giorno dopo la divisione italiana Ariete, che ha
attaccato in direzione di Alam Nayil, viene bloccata
dallartiglieria neozelandese che infligge agli italiani
gravi perdite. Alle 12:00 allAriete sono rimasti solo 5
carri armati e 2 cannoni: per Rommel una vera
sciagura.
Inoltre il XXX corpo dell'8 armata britannica viene
rinforzato con la 9 divisione australiana e avviata a El
Alamein. Proseguono gli attacchi del XIII corpo sul
fianco meridionale dellAsse.

3 LUGLIO 1942 - Il signor Mussolini indisposto. E'


costretto ad osservare strettamente una dieta clinica
anche ai pranzi ufficiali.
E' arrivato oggi anche l'ambasciatore Serafino
Mazzolini, con altri funzionari degli esteri. Sar lui
l'eventuale Commissario Civile (cio il Governatore)
dell'Egitto.
4 LUGLIO 1942 - Il signor Mussolini si recato alla baia
di Ras a ispezionare un sommergibile italiano. Discorso
ai marinai con minacce agli inglesi.
5 LUGLIO 1942 - Cifrato da Berlino per Rommel. Il signor
Mussolini aveva telegrafato a Berlino il 2 suggerendo
che il Maresciallo sia il nuovo comandante Militare
dell'Egitto. Il Fhrer ha dato il benestare. La nomina a
Maresciallo d'Italia di Cavallero fatta, evidentemente
per non metterlo in imbarazzo di fronte al nostro.
Comunque la notizia desta penosa impressione fra gli
ufficiali italiani qui al fronte. Ed imminente pare la
nomina a Maresciallo del generale Bastico. Anche di
questo i due generali devono essere grati all'Afrika
Korps.
Il signor Maresciallo Rommel ritiene che la resistenza
inglese sar dura e che Alessandria sar difesa a
oltranza. Perci reputa premature o negative tutte
queste manovre qui e a Roma. Kesserlring continua
criticare l'avanzata dell'Afrika Korps. Oggi la divisione
"Ariete" italiana stata duramente provata ad El
Alamein.
Fra gli ufficiali italiani corre voce che Mussolini abbia
fatto venire dall'Italia il suo cavallo bianco per fare

l'ingresso trionfale al Cairo, come "Protettore


dell'Islam". Moser che viene da Berta smentisce la cosa
come non vera.
6 LUGLIO 1942 - Mussolini, a Berta passa in rivista uno
squadrone di "spais" libici. Visita al comando officina.
Incidente con il colonnello comandante.
Nuovi attacchi notturni della RAF.
7 LUGLIO 1942 - (scrive l'aiutante) - "Tutta la notte il
signor Maresciallo ha studiato la situazione. Essa
mostra l'intenzione degli inglesi di attaccarsi al terreno
ed impedire l'avanzata. Abbiamo di fronte a noi, a sud,
al margine della depressione di el Quattara, la XXXIX
Brigata indiana, la VIII Brigata Motorizzata a Deir el
Munassib. In avanti sempre a sud, reparti della Royal e
gruppi della divisione neozelandese. Al centro il XII
Lancers, in avanguardia la I Divisione. Sulla costa, nella
stretta di el Alamein, la I Divisione sudafricana con in
retroguardia fra el Imayd ed el Hamman la X Divisione
indiana e la XIX Brigata inglese, sulla costa. Rinforzi
sono segnalati sul Canale. Le navi da guerra che
avevano in tutta fretta sgomberato il porto di
Alessandria, pare stiano ritornando. Cifrato da Berlino:
manovra di Kesselring. Mussolini seguita a visitare i
battaglioni. Il Maresciallo Cavallero ripartito per
Roma".
8 LUGLIO 1942
artiglieria, il sig.
deserto col suo
caldo: ghibli. Gli

- (scrive l'aiutante)- "Attacchi di


Maresciallo stato 19 ore in pieno
panzer, fra le linee nemiche. Gran
indiani sono costretti a ritirarsi con

gravi perdite. La RAF picchia. A Berta, rapporto di


ufficiali dal Duce".
9 LUGLIO 1942 - (scrive l'aiutante) "Puntate di carri
armati britannici. Le difficolt dei rifornimenti si
aggravano. I fusti di benzina provenienti dall'Italia sono
per due terzi pieni d'acqua! Abbiamo fatto un'inchiesta
e la situazione risulta identica e abituale. E' un vero e
proprio sabotaggio. Vi sono in media da 50 a 60 litri di
acqua per ogni fusto. Gli italiani vi sono abituati, dato
che i comandi hanno disposto "per prescrizione" che
prima dell'uso i fusti siano posti a decantare per
dividere i due liquidi! E' incredibile! Il signor Mussolini
a Berta: ha visitato Barce e Borgo Baracca".
10 LUGLIO 1942 - (scrive l'aiutante) "Nuovi attacchi.
Abbiamo distrutto molti panzer inglesi. Gli italiani sono
molto stanchi. La RAF d fastidio. Il signor Mussolini sta
male".
10 LUGLIO 1942 - Con una serie di attacchi limitati, la 9
div. australiana del XXX corpo britannico si
impadronisce dei rilievi di Teli ei-Eisa, a ovest di El
Alamein.
LAfrika Korps compie un vano tentativo di ridurre il
saliente conquistato dal nemico.
12 LUGLIO 1942 - (scrive l'aiutante) - "Le notizie da
Tripoli sui convogli e sui rifornimenti sono gravi. Rommel
telegrafa a Berlino ed a Roma. E' arrivato a Berna il
figlio
del
Duce,
Vittorio
Mussolini,
Capitano
dell'Aviazione italiana".

13 LUGLIO 1942 - (scrive l'aiutante) - "Le deficienze dei


rifornimenti si fanno sentire. Il signor Maresciallo
sempre sul fronte. Attacchi di carri armati. I nostri aerei
hanno abbattuto 16 apparecchi della RAF. Se Kesselring
inviasse qui tutto il CAT potremmo sfondare".
11-12-13-14-15
LUGLIO
1942
Continuano
vari
combattimenti nei pressi di El Alamein. Gli inglesi fanno
progressi limitati ma infliggono continuamente notevoli
perdite alle truppe dell'Asse. Il sogno di Rommel di
conquistare Alessandria e Suez in pochi giorni sta
svanendo. Contrattacca per due volte, ma a loro volta
contrattaccano anche gli inglesi e si allargano attorno a
El Alamein con delle ottime artiglierie.
14 LUGLIO 1942 - Da Berlino lungo cifrato sull'Egitto:
roba diplomatica. I Senuessi hanno mandato due messi
a parlare con Rommel, il quale non li ha voluti ricevere.
Si tratta di due disertori egiziani di origine cirenaica,
forse agenti provocatori: il gran Senusso, Emiro Idris,
accetterebbe delle garanzie tedesche per una certa
autonomia della Cirenaica con protettorato del Reich,
purch gli italiani siano esclusi da Begasi. In questo
caso, i senussi sarebbero disposti a tradire gli inglesi ed
a passare dalla nostra parte, con armi e bagagli, e
magari a fare la guerriglia nelle retrovie inglesi.
Chiedono mezzo milione di sterline. Rommel li ha
mandati al campo prigionieri, poi si vedr. Mussolini sta
ancora male.
Truppe tedesche occupano una posizione britannica
abbandonata nei pressi di Tobruk, giugno 1941.

15 LUGLIO 1942 - Mussolini vola oggi a Tobruk a


decorare 32 ufficiali italiani.
16 LUGLIO 1942 - Il Duce a Berta. Gli attacchi inglesi
continuano. I rinforzi annunziati non ci arrivano, salvo la
"Bologna".
17 LUGLIO 1942 - Il nemico ci superiore, specie la sua
fanteria. Egli ci divora una divisione italiana dopo l'altra.
I tedeschi sono molto deboli e debbono resistere da soli.
E' roba da piangere.
17 LUGLIO 1942 - Rommel infatti costretto a correre in
aiuto delle divisioni italiane Trieste e Pavia nel settore
della Cresta di Miteirya (a sud- ovest del perimetro di El
Alamein) per evitare che lo schieramento dellAsse
ceda; ma le perdite delle forze italo-tedesche sono
pesanti. Cosi Rommel riassume la situazione: Quel
giorno furono gettate in combattimento le ultime
riserve tedesche. Le nostre forze erano ormai talmente
esigue rispetto a quelle britanniche in costante
aumento che cominciavamo gia a ritenerci fortunati se
fossimo riusciti a tenere la linea che occupavamo. il
nostro fronte era presidiato da reparti sparsi a causa
delle enormi perdite subite dagli italiani... Eravamo
rimasti praticamente senza riserve....
Il problema dei rifornimenti rappresenta la nota dolente
per gli italo-tedeschi: Rommel insiste per avere rinforzi,
ma inutilmente e quando, realisticamente, in un
incontro con Cavallero e Kesselring, il feldmaresciallo
tedesco propone che le truppe dellAsse arretrino da El
Alamein a Sollum, viene seccamente messo a tacere;
nelloccasione Cavalero afferma: Ripiegamento una

parola che deve essere cancellata dal vocabolario della


guerra in questo settore.
Dal canto loro gli inglesi sono in grado di ricevere
rifornimenti e rinforzi con regolarit e continuit per cui
possono sopportare lassedio di El Alamein in assoluta
tranquillit.
18 LUGLIO 1942 - (scrive l'aiutante) - "Von Rintelen
assicura di aver trattato con il Generale Cavallero la
questione del controspionaggio in Italia, cos come
avevamo consigliato gi da tempo, sia il Maresciallo K,
che l'Ammiraglio Canaris. La questione si presenta
sempre pi pressante, se non si vogliono condannare
tutti i convogli di rifornimenti per la Libia ed una sicura
distruzione. Le radio clandestine pullulano in Italia ed il
nemico criminalmente informato sistematicamente di
ogni movimento nei porti, per cui non valgono scorte
navali od aeree, poich le rotte sono conosciute prima
dagli inglesi che dai comandanti delle navi.
La caccia alle radio clandestine in Italia viene fatta dai
civili, dalle Prefetture. Il Maresciallo aveva insistito
perch il controspionaggio tedesco prendesse in mano
la difesa contro le radio clandestine; ma il Comando
Superiore italiano ed il SIM si sono sinora mostrati
contrari ad un nostro intervento ed alla istituzione della
nostra rete r.t. di controllo il che, a nostro avviso,
inspiegabile, almeno di non voler formulare dolorose
ipotesi.
Ora sembra che Cavallero abbia deciso un nostro
intervento; speriamo, abbiamo buoni risultati, di vitale
necessit che i rifornimenti giungano con ritmo sicuro.

Mussolini sempre a Berta. Ci hanno riferito che il


Generale Bastico, non ha mancato di criticare l'Afrika
Korps, cosa che lascia indifferente il signor Maresciallo
Rommel".
L'ombra di questi sospetti - di "tradimento" - continuer
a gravare per molti anni dopo la guerra, sugli alti
Comandi della Marina italiana. Dopo trent'anni gli
inglesi riveleranno l'impiego di "Ultra". Tutte le
comunicazioni tra Rommel con i Comandi Supremi
italiani e tedeschi, avvenivano via radio con messaggi
cifrati con la macchina "Enigma", questi venivano
intercettati dagli inglesi con la macchina "Ultra". Ogni
volta che partiva un convoglio carico di armi, munizioni,
automezzi, viveri e carburante, e la meticolosa
organizzazione tedesca comunicava la data di partenza
precisa al minuto e la rotta prevista con l'orario d'arrivo,
gli inglesi facevano trovare i loro sommergibili lungo la
rotta con il risultato facile ad immaginarsi.
Nessuno aveva mai pensato di stendere un banalissimo
cavo telefonico sottomarino dalla Sicilia alla Libia. La
sorte della guerra in Africa sarebbe stata molto diversa.
Il canale di Sicilia non si sarebbe trasformato in un
Cimitero delle navi della Marina italiana.
20 LUGLIO 1942 - (scrive l'aiutante) Scontro di carri
armati a el Quatara. La mancanza di benzina e
munizioni gravissima e preoccupa il Maresciallo.
Dobbiamo limitare i movimenti dei carri armati e dei
reparti motorizzati, e intanto il nemico si rafforza. E' una
cosa che fa rabbia!

All'alba il signor Mussolini partito in volo dal campo di


el Fetejah per Atene. Dicono che intende recarsi a Roma
e tornare in Libia fra tre settimane per assistere alla
conquista di Alessandria. Se continua cos, nel migliore
dei casi saremo sempre qui, invece fra la sabbia, se il
nemico non ci avr buttati a mare!"
21 LUGLIO 1942 - (scrive l'aiutante) "La nostra offensiva
in Russia sembra vada bene. Sentiamo qui
enormemente la mancanza di rifornimenti. Il Maresciallo
comincia a risentire fisicamente dei lunghi strapazzi.
Cifrato da Roma. Il morale grigio. Il Generale von
Rintelen......" (il diario si ferma, troncato. Le pagine
portano delle correzioni, poi la scrittura di Rommel, e
le cancellature portano la sua sigla: E.R. Erwin Rommel)
21 LUGLIO 1942 - Gli inglesi attaccano il settore
centrale delle linee dellAsse, mandando guastatori a
preparare varchi nei campi minati avversari per
consentire il passaggio dei carri armati.
Rommel invia al Comando Supremo della Wehrmacht un
dettagliato rapporto sulla situazione dellesercito
tedesco in Africa. Nel documento il feldmaresciallo
afferma tra laltro che le unit germaniche devono
registrare perdite pesantissime, che il fronte pu
tenere, ma che la situazione rimarr critica per le sue
truppe almeno fino a che non potr disporre di tutta la
164 divisione: le sue formazioni sono infatti ridotte al
40% degli effettivi. Sugli italiani del resto, prosegue il
rapporto di Rommel, non c da contare essendosi
dimostrati di cos scarso affidamento da dover essere
incorporati, suddivisi, nei reparti tedeschi.

22 LUGLIO 1942 - La XXIII brigata corazzata inglese, da


pochi giorni affluita al fronte, penetra attraverso i varchi
aperti nei campi minati delle forze dellAsse, ma i suoi
progressi sono minimi, mentre molto elevate risultano
le perdite di mezzi corazzati. Gli italo-tedeschi
contrattaccano con grande energia, annientando la VI
brigata neozelandese e un battaglione della CLXI
brigata indiana.
Si registrano gravi perdite anche da parte degli italotedeschi. Rommel, per il momento, decide di
abbandonare il primitivo piano di rompere la linea
difensiva britannica e di aggirare El Alamein per
raggiungere il Nilo. E' pi urgente infatti ricostituire le
unit e riordinarle prima di intraprendere qualsiasi
nuova azione o di elaborare nuovi piani.
Rommel comunque dal 26 maggio, data dinizio
delloffensiva, ha fatto in questo teatro di operazioni
60.000 prigionieri inglesi, sudafricani, indiani, francesi,
australiani e neozelandesi, distruggendo oltre 2000 fra
carri armati e automezzi.
Intanto Roosevelt e Churchill, tante volte sollecitati da
Stalin ad aprire il secondo fronte, rinunciano
allinvasione dellEuropa, e decidono un grande sbarco
in Africa. Si tratta delloperazione Gymnast, nuova
denominazione delloperazione Torch".
Il gen. Auchinleck ha quindi deciso di restare sulla
difensiva fino allarrivo di rinforzi.
Ma ha allarmato Churchill che decide di recarsi al Cairo
(vi giunge il 5 agosto). Il telegramma che ha ricevuto lo
ha reso nervoso e inquieto e vuole esaminare di

persona la situazione. Dice il telegramma di


Auchinleck : A causa della nostra mancanza di riserve
e in seguito al consolidamento delle posizioni nemiche,
dobbiamo concludere, seppure a malincuore, che nella
situazione attuale non possibile rinnovare i nostri
tentativi di sfondamento del fronte nemico. E
improbabile che la possibilit di riprendere loffensiva si
ripresenti prima della met di settembre.
Negli ultimi giorni di luglio la battaglia si spenta da
entrambi i due avversari, il fronte si chiude in una
situazione di stallo. Se Auchinleck ha allarmato
Churchill, Rommel ha messo in subbuglio Berlino. Infatti
ha la vaga sensazione di essere ad El Alamein caduto in
trappola, e da buon generale ha proposto la ritirata al
confine libico. Ma sia Hitler che Mussolini gli rispondono
con un "no". E sar questo "no" a segnare la sorte del
generale e della sua armata. Rommel urla, strepita,
minaccia per avere uomini, carri, cannoni, carburante; e
qualcosa ottiene, ma non in proporzione a quelle
avversarie.
Tuttavia ha un piano originale: sa che Auchinleck
debole ( come se avesse letto il suo telegramma a
Churchill) e quindi riunendo i suoi ufficiali, ha progettato
un arretramento verso il confine libico, come solo
mezzo per indurre l'8 armata ad uscire da El Alamein, e
batterla in campo aperto. Ma non viene ascoltato. Anzi
a fine agosto gli giunge l'ordine di attaccare di nuovo, e
Rommel sa che un'impresa disperata, tuttavia il 30
agosto attaccher su tre colonne, utilizzando come
forza d'urto otto divisioni, cinque italiane e tre
tedesche.

30 LUGLIO 1942 - (scrive l'aiutante) Cifrato da Roma e


Berlino. Rapporto sulla Divisione "Sabratha" e sugli
ufficiali italiani denunciati. Si risponde ad un telespresso
del Comando Superiore della Wermacht in merito,
citando nomi e fatti.
(Non sappiamo di cosa si tratta. Ndr.)
5 AGOSTO 1942 - Churchill giunto al Cairo del parere
insomma che occorra un drastico e immediato
mutamento in seno allAlto Comando della guerra nel
Medio Oriente, avendo ormai perso ogni fiducia nel gen.
Auchinleck. Lo sostituisce al comando del Medio Oriente
con gen. Harold Rupert Alexander, e nomina al
comando della 8 armata il gen. W.H.E. Gott, gi
comandante del XIII corpo britannico; ma mentre si sta
portando al Cairo il suo aereo viene intercettato e
abbattuto da due Messerschmitt tedeschi: Gott muore
con tutto lequipaggio. A sostituirlo viene chiamato il
gen. Bernard Law Montgomery.
7 AGOSTO 1942 - (scrive l'aiutante) S.O.S. per i
rifornimenti. Le navi affondano e noi ci insabbiamo. Il
signor Maresciallo spera in una prossima offensiva.
15 AGOSTO 1942 - Il gen. sir Bernard L. Montgomery,
nuovo comandante dell8 armata britannica, giunge in
Egitto dallInghilterra. Effettua qualche cambiamento,
rafforza l'armata qui e l, ma sostanzialmente il grosso
lavoro lo ha gi fatto Auchinleck che ha gi quasi
circondato il sempre pi debole Rommel. Ed anche
Montgomery concentrandosi su El Alamein, non fa che
confermare che questa posizione di vitale importanza
per la difesa di Alessandria. Inoltre appoggiato ed

entrano in funzione per la prima volta i bombardieri


americani che attaccano alcune posizioni italo-tedesche
ad El Alamein. L'8 agosto Churchill e Roosevelt hanno
preso la decisione di affidare al gen. Eisenhower il
comando delloperazione Torch (sbarco in Africa).
Infine il gen. Alexander ha raccomandato a Montgomery
di tenere a ogni costo le posizioni di El Alamein mentre
verr preparata la controffensiva con i rinforzi che
arriveranno con lo sbarco.
In sostanza quello che andava dicendo e voleva fare
Auchinleck.
18 AGOSTO 1942 - (scrive l'aiutante) Le perdite dei
convogli sono sempre pi gravi. Il Comando Supremo
italiano ha approvato i piani di Rommel che prevedeva
lo sfondamento e la conquista di Alessandria. Inizio
previsto, se i rifornimenti arrivano, il 26 agosto. Il
Maresciallo Rommel ammalato e chieder di
rimpatriare.
22 AGOSTO 1942 - (scrive l'aiutante) Ieri mi sono fatto
visitare dal medico. Egli ritiene che il mio cuore funzioni
male e che ho una pressione del sangue troppo alta a
causa dei gravi disagi. Mi ha consigliato sei settimane di
riposo. Vedr di fare un tentativo al Ministero per una
mia sostituzione. Questa notizia scoppier a Roma
come una bomba. Far loro bene (agli italiani) una volta
tanto, se la dovranno sbrigarsela da soli. Gli inglesi li
avrebbero liquidati in due giorni.
In attesa della fase di plenilunio, a Roma si parla di
Kesselring come sostituto di Rommel il che irrita il
Maresciallo la cui salute lascia a desiderare.

24 AGOSTO 1942 - Sto alquanto meglio, s da potermi


alzare di tanto in tanto. Malgrado ci non mi sento di
poter decidere per la cura di sei settimane in Germania.
La pressione troppo alta impone un intervento
immediato ed energico.
La sera del 30 agosto, Rommel attacca, malgrado le
previsioni deficitarie in materia di rifornimenti di
carburante. Il servizio informazioni dell'Afrika Korps in
base alle intercettazioni ed alle informazioni dirette,
segnala che l'VIII Armata ora al Comando del
Generale MONTOGOMERY, con a capo di S.M. il
Generale Francis de Guingand. Alla vigilia dell'attacco
Rommel esulta e scrive:
Il Generale Rommel ascolta le notizie portate dalle
avanguardie tedesche.
30 AGOSTO 1942 - Finalmente venuto il gran giorno.
Con quanta impazienza io l'ho atteso! e quante
preoccupazioni e quante difficolt ho dovuto superare
poich ero sempre costretto a chiedermi se ero riuscito
a raccogliere le forze sufficienti per una nuova
avanzata. Molti problemi restano insoluti e qua e l vi
sono gravi lacune. Tuttavia ritengo di dover osare,
poich non mi sar data una seconda volta l'occasione
di avere a disposizione un tale plenilunio e uguali
condizioni di mezzi. Per quanto mi concerne, far di
tutto per ottenere il successo. Fisicamente mi sento
bene. Se i nostri piani si avvereranno, ci avr una
decisiva influenza su tutta la condotta generale della
nostra guerra. Se falliamo avremo almeno indebolito
notevolmente l'avversario.

30 AGOSTO 1942 - Ore 23:00 Rommel sferra un attacco


su tutto il fronte di El Alamein; iniziata la battaglia di
Alam Halfa, cosi chiamata dallomonima Cresta a sudest di El Alamein nei pressi della quale si svolge la
battaglia principale. Il piano del feldmaresciallo tedesco
prevede delle azioni diversive condotte dalla sinistra del
suo schieramento (verso El Alamein), contro il XXX
corpo nemico dalla 164 divisione tedesca e dalle
divisioni italiane Trento e Bologna: lattacco principale
previsto nel settore meridionale delle linee tedesche,
contro il XIII corpo britannico, ad opera della 90
divisione leggera, del corpo darmata motorizzato
italiano (con le divisioni Ariete e Littorio), le due
divisioni corazzate dellAfrika Korps (la 15 e la 21), la
divisione Folgore e il Gruppo Recce. Rommel intende
aggirare da sud le posizioni britanniche, spostarsi ad est
della Cresta di Alam Halfa e quindi accerchiare l8
armata britannica.
Loffensiva di Rommel si resa necessaria nel momento
in cui egli si reso conto che il tempo avrebbe favorito
la ricostituzione e la riorganizzazione delle truppe del
gen. Alexander. In questoccasione il feldmaresciallo
tedesco dichiara: La decisione di attaccare oggi la
pi grave della mia vita. O si riesce a raggiungere ora il
canale di Suez oppure....
Per 5 giorni Rommel attacca, ma sono attacchi brevi,
senza andare in assalti in profondit e cercando di
risparmiare carburante; ma carente anche di viveri.
Inoltre gli attacchi si arrestano sui campi minati che i
britannici in un mese hanno disseminato i dintorni di El
Alamein.

Ciononostante ha impegnato duramente con attacchi o


respingendo contrattacchi inglesi, che fanno lenti lenti
progressi in direzione sud ma a prezzo di gravi sacrifici
umani e materiali e che costringono Montgomery a
sospendere degli attacchi. Il nuovo arrivato che pi
freddo e calcolatore del precedente, non vuole sprecare
nemmeno pi un uomo in una inutile battaglia; ha del
resto un buon appoggio degli aerei (tre volte superiore
a quella dell'Asse) e sa che presto ci sar lo sbarco in
Nord Africa.
Ma il 2 settembre anche Rommel costretto a dare l'alt.
E ha gi capito che la conquista dell'Egitto gi fallita,
e come uomo moralmente distrutto.
4 SETTEMBRE 1942 - Ho trascorso giornate dure.
L'offensiva ha dovuto essere sospesa per difficolt nei
rifornimenti e per gli attacchi aerei del nemico. La
nostra vittoria era quasi sicura. Io mi sento d'altro canto
esaurito. Oggi soltanto, per la prima volta dall'inizio
dell'offensiva, sono riuscito a togliermi gli stivali e a
prendere un bagno.
16 SETTEMBRE 1942 - (Lungo rapporto al comando
supremo della Wermacht). Il 14 gli inglesi hanno
effettuato un tentativo di sbarco a Tobruk, con azioni
singole contro Gialo, Bengasi e Barce. E' da ritenere che
queste azioni rappresentino dei diversivi e delle azioni
di disturbo, intesi a smascherare le intenzioni del
nemico. Comunque, confermano le nostre previsioni di
un attacco in forze al nostro schieramento che,
presumibilmente, si svilupper verso il centro. Le nostre
posizioni sono state concatenate in tanti capisaldi
difensivi, articolati in sezioni autonome, saldamente

munite, con legamenti di campi minati e postazioni di


artiglierie. Con la riserva mobile e corazzata, io sono in
grado di poter elasticamente muovermi ed intervenire
l dove sia necessario. Una maggiore garanzia data
da sistema misto di interpolazione di reparti nostri a
quelli alleati, in modo che le divisioni possano
appoggiarsi reciprocamente e io sono in grado di avere
una maggiore sicurezza relativa in caso di cedimento
degli italiani.
Le maggiori difficolt sono sempre queste segnalate:
a) carenza di benzina e munizioni;
b) assenza di difesa aerea;
c) artiglierie deficitarie.
Ordine del giorno interno e riservato del 25 settembre
per il comando dell'Afrika Korps. Il maresciallo Rommel
si reca "in breve licenza di malattia" in Germania, ed
sostituito temporaneamente dal Generale Stumme,
abilissimo
manovratore
dei
mezzi
corazzati,
soprannominato "fulmine" sul fronte russo, per la sua
decisiva rapidit di azione.
DIARIO - Moser (l'aiutante di Rommel a Gruber in Africa)
in data 26 settembre: "Il signor Maresciallo stato ad
un lungo colloquio con il signor Mussolini a Palazzo
Venezia. Egli ha illustrato la situazione e parlato chiaro
sulla gravit della deficienza della benzina e delle
munizioni e sia sul comportamento degli italiani. Il
soldato italiano soprattutto, il suo morale depresso.
Mussolini ha dovuto suo malgrado dar ragione al signor
Maresciallo. Per i convogli ha assicurato che far

portare a termine dal Comando Supremo l'attacco a


Malta e torner a prospettare il problema di Tunisi, su
cui il signor Maresciallo ha molto insistito. Il signor
Mussolini ha dovuto convenire che la mancata
conquista della Valle del Nilo e dell'insuccesso
dell'ultima offensiva vanno addebitati unicamente alle
deficienze dei convogli e dei rifornimenti e non all'Afrika
Korps. Lunghe riunioni al Comando Supremo e
all'Ambasciata. Domani partiamo per il Reich. Il
Generale Ramke in Germania".
Fu cos decisa la partenza dall'Italia di un convoglio di
cinque navi dirette in Libia a Tobruk. (la Proserpina, la
Tripolina, la Ostia, la Zara e la Brioni. Kesserlring felice
comunic a Stumme con un cifrato Enigma la bella
notizia. Il messaggio fu intercettato a Londra da "Ultra",
arriv sul tavolo di Churchill che non ebbe dubbi cosa
fare, a costo di far scoprire "Ultra".
Il convoglio italiano and incontro al fatale
appuntamento; non una nave si salv dall'attacco
aereo; il 27 mattina erano gi tutte in fondo al mare. Gli
inglesi giocarono anche d'astuzia, e per non far scoprire
l'esistenza di "Ultra" (i tedeschi avrebbero potuto
cambiare il sistema cifrato di Enigma) inviarono a
destra e a manca in modo che arrivasse al
controspionaggio
tedesco,
un
messaggio
che
ringraziava le radio clandestine degli "agenti" in Italia,
promettendo loro laute ricompense per l'opera svolta.
Inoltre, mentre Rommel e il suo aiutante sono a Berlino,
Londra ha deciso di sferrare la grande offensiva, e
Montgomery ha stabilito di attaccare il 23 ottobre in

una notte di luna piena, con una finta a sud e un


attacco in forze a nord.
Churchill due giorni prima ha telegrafato al gen.
Alexander, comandante in capo delle forze armate
inglesi nel Medio Oriente: Tutte le nostre speranze
sono riposte, in questo momento, sulla battaglia che voi
e Montgomery vi apprestate a scatenare. Pu darsi che
essa sia la chiave del futuro....
E Montgomery, il 22, alla vigilia dellattacco, ha rivolto
una specie di proclama alle truppe: Quando assunsi il
comando dell8 armata affermai che il nostro compito
sarebbe stato quello di annientare Rommel e che
questo sarebbe successo non appena saremmo stati
pronti. Ebbene, ora siamo pronti. La battaglia che sta
per iniziare una battaglia decisiva e come tale entrer
nella storia... Abbiamo armi e materiale di primordine,
carri armati potenti... e ci appoggia la migliore
aviazione del mondo....
Nei giorni precedenti Montgomery nel preparare
l'attacco, aveva mascherato e mimetizzato (addirittura
avvalendosi di uno sceneggiatore cinematografico Barkas - e di un illusionista - Maskelyne -) un fortissimo
concentramento a nord (86 battaglioni di fanteria
150.000 uomini, alcune migliaia di automezzi, 3247
cannoni, migliaia di tonnellate di rifornimenti, 1350 carri
armati, 1200 aerei) mentre ha predisposto un altro
contingente di molto inferiore (circa 45.000 uomini)
disordinatamente a sud, che ha tratto in inganno
Rommel prima di partire; pi che convinto che gli inglesi
con le forze che disponevano a sud non potevano non
prima di novembre scatenare un offensiva.

Il Generale sir Bernard L. Montgomery sopra un carro


armato britannico.
Lattacco sferrato alle ore 21:30, sorprende nettamente
le forze dellAsse e il generale Georg Stumme. Al fuoco
delle solite artiglierie inglesi che ogni giorno iniziavano
a sparare, le forze dellAsse avevano lordine di non
rispondere per risparmiare munizioni. Quindi nella
prima mezz'ora dell'attacco nemmeno si rispose.
Il piano inglese prevedeva lattacco decisivo nel settore
nord da parte della fanteria del XXX corpo inglese e
delle divisioni corazzate del X corpo; al XIII affidate le
azioni diversive.
Alle ore 22:00 i tre corpi inglesi lanciano il loro attacco
in forze; l'offensiva provoca scompiglio nelle forze
dellAsse che tuttavia reagiscono prontamente.
Se per l'Asse la situazione divenne critica, non che gli
inglesi riuscirono nei campi minati a passeggiare.
Due divisioni corazzate riuscirono ad aprirsi un
corridoio, ma una rimase intrappolata. Montgomery il
mattino seguente sar costretto a spostare verso nord il
cardine delloffensiva, affidandola alla 9 divisione
australiana con la copertura della 1 divisione corazzata
che ha violenti scontri attorno alla Cresta Kidney con
perdite molto pesanti da parte della 15 divisione
corazzata tedesca, ridotta in breve tempo a 39 carri dei
119 che ne aveva all'inizio a disposizione.
Il compito degli italiani era difendere le posizioni mentre
gli eventuali attacchi erano affidati ai mezzi corazzati
tedeschi che per avevano lhandicap di essere

distribuiti un po lungo tutto il fronte perdendo cos la


forza d'urto di un eventuale contrattacco.
Ma Stumme - poverino appena arrivato da due giorni probabilmente fu disperato. Muore (secondo alcune
fonti) di apoplessia, con un colpo di rivoltella alla
tempia, secondo altri; altre versioni, che cadde dal
predellino dell'auto senza che il suo autista se ne
accorgesse, fu dato per disperso, poi ritrovato molte ore
pi tardi.
Tuttavia italiani e tedeschi si sono difesi bene, e
Montgomery prima deve rallentare l'offensiva poi
sospenderla. Convoca i suoi generali e li sprona a
riprendere lavanzata con la determinazione delle prime
ore. A Londra intanto si attendono notizie decisive che
non arrivano: Churchill furibondo, minaccia addirittura
di far saltare Montgomery; sembra che esclami: E'
mai possibile che non si riesca a trovare un generale
che sia capace di vincere una battaglia?.
Intanto rientrato Rommel che resosi conto della
gravit della situazione adotta le sue contromisure.
26 OTTOBRE 1942 - (scrive l'aiutante) La pressione di
Montgomery si fa pi forte sul fronte di el Alamein; la
RAF attacca notte e giorno. I rifornimenti scarseggiano.
Il 23 ottobre a sera, c' stata una preparazione
gigantesca di artiglieria da parte dei britannici, poi
seguito da un attacco notturno sulle direttrici della
costa. Il Generale von Stumme (che ha sostituito
Rommel) rimasto ucciso mentre ispezionava la linea
di battaglia. Il Maresciallo Rommel subito messo al

corrente, stato richiamato in Africa, dove giunto


oggi 26 ottobre. La situazione gravissima.
27 OTTOBRE 1942 - "Siamo impegnati in duri
combattimenti.
Nessuno
pu
immaginare
quali
responsabilit pesino sulle mie spalle. Bisogna ancora
una volta ricominciare da capo. Ma ora le condizioni
sono eccezionalmente sfavorevoli. Tuttavia io spero di
poter raggiungere la meta. Sacrificher le mie estreme
forze per conseguirla."
Inviato cifrato a Roma e a Berlino in data 29 ottobre:
"Ho parlato chiaro al Comando Supremo italiano.
L'aggressivit e la superiorit in mezzi del nemico ci
pongono in condizione di dover subire ogni
iniziativa...Carburante
e
Munizioni
scarseggiano
paurosamente...
Io
sono
decisamente
pessimista....Dispero di poter fronteggiare oltre il
nemico e di bloccare la sua avanzata verso Tripoli....
Non ritengo che possiamo resistere per oltre 24 ore...Le
truppe dell'Afrika Korps si battono oltre ogni umana
resistenza..."
Il giorno dopo, il 28, Rommel lancia una serie di
contrattacchi contro le linee britanniche (in particolare
contro la 1 divisione corazzata) con lunico risultato di
veder ulteriormente assottigliarsi il numero dei suoi
mezzi corazzati: alla fine della giornata infatti
risulteranno distrutti o catturati dal nemico 61 carri
armati della 15 divisione corazzata tedesca e 56 della
divisione corazzata italiana Littorio. Durissimi sono gli
scontri a Tell el-Aqqaqir. Ma sa anche che un'impresa

disperata resistere. Fino al punto di scrivere e lasciare


questa lettera alla moglie:
Lettera di Rommel alla moglie (pari data) "La battaglia
infuria e probabilmente sfonderemo ad onta di tutte le
gravi
difficolt.
Potrebbe
anche
darsi
che
naufragheremo, nel qual caso tutto il corso della guerra
ne verrebbe sfavorevolmente influenzato poich tutta
l'Africa del Nord cadrebbe in mano degli inglesi. Ci
potrebbe avvenire nel corso di pochi giorni e pressoch
senza battaglia. Noi facciamo tutto quanto
umanamente possibile per vincere. Purtroppo la
superiorit del nemico enorme. Che la cosa ci riesca,
che io vinca o meno la battaglia nelle mani di Dio. La
vita dura per uno sconfitto, io guardo dritto innanzi
verso il mio destino poich la mia coscienza
tranquilla. Quanto era umanamente possibile fare io l'ho
fatto, e non mi sono risparmiato personalmente.
Dovessi rimanere sul campo di battaglia, desidero
rendere grazie a te e al ragazzo per tutto l'amore e la
tenerezza che avete voluto donarmi nella mia vita".
Il 29 formazioni della RAF bombardano a lungo le truppe
corazzate italo-tedesche che stanno cercando di
riorganizzarsi in vista di un nuovo contrattacco.
Verso sera Rommel pu contare su 148 carri armati
tedeschi e 187 italiani, una vera miseria se si
considerano gli 800 mezzi corazzati di cui dispongono
gli inglesi. La volpe del deserto usa tutte le sue arti di
tattico e di stratega, ma si rende perfettamente conto
che la battaglia persa. Continuano gli attacchi, sul
fronte nord, della 9 divisione australiana che verso
sera si trova in prossimit della strada costiera, dopo

essere penetrata a cuneo nello schieramento nemico.


Rommel accorre nel settore con la 90 divisione leggera
e con la 21 divisione corazzata tedesche: il settore
lasciato sguarnito da questultima unit viene affidato
alla divisione italiana Trieste, fino a quel momento in
riserva.
Gli italo-tedeschi cercano di disporsi per un nuovo
attacco contro le posizioni britanniche, ma ne sono
impediti dallincessante martellamento aereo della RAF.
Nella notte sul 29, gli inglesi attaccano in direzione del
mare, per eliminare il saliente che le forze dellAsse
mantengono sulla costa e per tagliare la strada e la
ferrovia litoranee. Giungono fin quasi alla strada, ma la
loro avanzata bloccata dai difensori del caposaldo
Thompson.
Altra LETTERA di Rommel alla moglie in data 29 ottobre
sera:
"La situazione sempre molto seria. Quando riceverai
questa lettera il nostro destino sar gi segnato. Ci
restano solo poche speranze. Trascorro le notti insonni,
poich il peso delle responsabilit m'impedisce di
dormire. Sono mortalmente stanco".
Invio cifrato ai Comandi Supremi di Berlino a Roma.
Insisto sulla necessit di una "tattica mobile" per non
farci logorare fino alla distruzione completa".
Da Roma, un telegramma in cifra d come probabile la
nomina del principe Ereditario italiano a comandante in
capo delle truppe italo-tedesche del settore del
Mediterraneo. Umberto di Savoia nominato
Maresciallo".

30 OTTOBRE 1942 - E' subentrata una certa calma.


Riesco a dormire e sono di nuovo di buon umore. Ora io
spero che potremo ottenere un successo.
Inviato cifrato ai Comandi Supremi di Berlino e di Roma:
"E' condizione assoluta per non essere travolti senza
possibilit di frenare l'avversario fino a Tripoli, che si
riesca a sganciarsi dall'avversario evitando il
logoramento. Insisto ancora per una tattica mobile e
perch il fronte venga portato ad oltre 90 km ad ovest
di el Alamein, all'altezza del 28 meridiano... Urge perci
dare ordini per la consegna degli automezzi in
dotazione
ai
reparti
dell'Afrika
Korps
affluiti
precedentemente ad occidente...."
1 NOVEMBRE 1942 - Di nuovo per noi la situazione
oscura! a parte questo mi sento fisicamente bene. Otto
giorni orsono ero ancora ai sette cieli! - Inviato cifrato al
Comando Supremo della Wermacht. in data 1
novembre: "E' di vitale importanza sganciarsi dal
nemico".
Nuovi durissimi combattimenti sono in corso e non si
svolgono a nostro favore. Il nemico ci attacca con
indiscutibile superiorit, cacciandoci dalle nostre
posizioni. Per noi la fine! La battaglia perduta. Le
masse nemiche ci sommergono letteralmente. Io ho
tentato di salvare alcune unit dell'Arma. Mi riuscir? Di
notte mi agito insonne e spremo il mio cervello per
trovare una via d'uscita dalla catastrofe. Abbiamo
dinnanzi a noi giorni duri. Forse pi gravi della nostra
vita. Invidio i morti che hanno chiuso il loro destino.
Cartolina della campagna italo-tedesca in Africa.

2 NOVEMBRE 1942 - Alle ore 1 di notte, il XXX corpo


dell8 armata britannica si lancia allattacco per
attuare loperazione Supercharge, come denominata
in codice loffensiva di sfondamento. Coperta da un
imponente sbarramento di artiglieria, la 2 divisione
neozelandese apre un nuovo corridoio nei campi minati
nemici, liberando la strada alla IX brigata corazzata.
Ma allalba le batterie anticarro italo-tedesche fanno
strage dei carri della brigata inglese, distruggendone il
75%, anche se non riescono a respingerla oltre i campi
minati. Il X corpo manda al soccorso i suoi carri, mentre
la 1 divisione corazzata inglese viene impegnata in
furiosi scontri presso Teli el-Aqqaqir, a ovest della Cresta
Kidney. Verso sera, Rommel dispone in prima linea di
soli 32 carri pienamente efficienti.
3 NOVEMBRE 1942 - Ma anche gli inglesi, nonostante la
superiorit il giorno dopo sono in difficolt. Del resto
proprio dal gen. Alexander, parte un telex per Churchill
in questi termini: Il nemico si batte con la forza della
disperazione, ma noi lo stiamo assalendo duramente e
senza tregua infliggendogli, senza piet, colpi
gravissimi. Crediamo che ceder presto....
4 NOVEMBRE 1942 - Quello che invia Alexander al suo
capo ottimistico, mentre quello che riceve Rommel dal
suo una doccia fredda funerea: "Alle 10:30 riceve un
telegramma di Hitler ...Nella situazione nella quale vi
trovate non ci pu essere altro pensiero che quello di
resistere, di non cedere di un passo e di impegnare
nella battaglia ogni uomo e ogni arma ancora
utilizzabili... Nonostante la sua superiorit, anche il
nemico sar allo stremo delle forze. Non sarebbe la

prima volta nella storia che la volont pi forte trionfa


sui battaglioni nemici pi forti. Alle sue truppe lei non
pu indicare nessunaltra via se non quella che porta
alla vittoria o alla morte.
Gli inglesi sferrano un micidiale attacco. Inutile,
disperata difesa delle truppe italiane: la divisione
corazzata Ariete, la Littorio e la divisione motorizzata
Trieste sono annientate o circondate; 30.000 uomini
fatti prigionieri (20.000 italiani, 10.000 tedeschi). E non
potevano fare altrimenti, perch erano tutti appiedati,
senza nessun mezzo per ripiegare, solo i tedeschi ne
avevano a disposizione, gli italiani quasi nessuno. Di
fronte a questo disastro Rommel a dispetto degli ordini
di Hitler d lordine di ripiegare. Ne salva cos circa
70.000.
A sacrificarsi e per consentire lo sganciamento delle
altre divisioni, resta la Folgore.
"I resti della divisione Folgore hanno resistito oltre ogni
limite delle possibilit umane" (la citazione della BBC
inglese, dell'11 novembre a battaglia conclusa).
7 NOVEMBRE 1942 - (scrive l'aiutante) "Il signor
Maresciallo nero. La situazione perduta. Il Fhrer ha
inviato il 4, un messaggio personale a Rommel in cui
impegna l'onore di tutti noi dell'Afrika Korps, al fine di
non cedere un metro di fronte al nemico. La situazione
per, vista dal Comando Supremo di Berlino diversa
dalla realt in questo infernale deserto. Il Fhrer ha
scritto che con lui, il popolo germanico ha piena fiducia
nel signor Maresciallo ed in quello delle nostre truppe in
Africa, invitandoci di inchiodarci al terreno e a non

indietreggiare di un passo, gettando nella mischia ogni


uomo, ogni fucile. Confida nell'esaurimento delle forze e
nell'aggressivit del nemico, e nella dura volont dei
nostri soldati. Per il Fhrer l'Afrika Korps non ha qui che
due alternative: la vittoria o la morte".
Anche il signor Mussolini e il Maresciallo Cavallero
hanno mandato messaggi personali dello stesso tenore.
Il signor Maresciallo ha risposto subito al Fhrer
ignorando il Comando Supremo della Wermacht,
chiedendo l'autorizzazione gi sollecitata da noi in
precedenza inutilmente, di contrapporre alla tattica di
sistematico annientamento delle nostre forze usata dai
britannici per terra e dall'aria un sistema elastico, con
azioni di movimento agili, onde sottrarsi all'iniziativa e
alla superiorit avversaria ed evitare di dover essere
definitivamente cacciati dall'Africa.
Durante la battaglia siamo costretti per 48 ore di fila a
lavorare alla cifra. Von Rintelen poi riuscito a ottenerci
libert di manovra al Comando Supremo italiano. Ma
penso che ormai la Fuka perduta per sempre: siamo
alla vigilia della Dunkerque africana! Il signor
Maresciallo triste. Molti nostri camerati sono
eroicamente caduti insieme agli italiani. Le truppe della
"Folgore" sono alla pari con i nostri migliori soldati.
Abbiamo da cinque giorni sollecitato al Comando
Supremo italiano l'invio di automezzi per sottrarre le
truppe appiedate italiane alla dura sorte di essere
annientate o di cadere prigioniere. Forse questa sar la
nostra sorte di noi tutti dell'ACIT. E' preferibile cadere
sul campo....Ormai la rotta si iniziata...Confidiamo solo
in Dio....Andiamo verso Marsa Matruh".

Ancora dal Diario scritto dall'aiutante in data 9


novembre: "Notte tragica, il nemico sbarcato in
Marocco e sta entrando in Algeria. L'Afrika Korps non
vedr pi l'Europa".

8 NOVEMBRE 1942 LO SBARCO IN MAROCCO - Nella


notte, il Corpo di Spedizione Alleato partito
dallInghilterra e dagli Stati Uniti si presenta davanti ai
porti di Algeri, Orano e Casablanca: loperazione
Torch, decisa il 25 luglio, entrata nella sua fase
esecutiva. Sono 500 navi da guerra e 350 trasporti
suddivisi in tre raggruppamenti: Task Force navale
occidentale (contramm. Hewitt, USA) che sbarca truppe
(gen. Patton, USA) a Casablanca in Marocco; Task Force
navale centrale (commodoro Troubridge della Royal
Navy) che sbarca le sue truppe (comandate dal
generale americano Fredendall) a Orano in Algeria; Task
Force navale orientale (contramm. Burrough della Royal
Navy) che sbarca le sue truppe (comandate dal
generale americano Ryder) ad Algeri. Il comando
generale delle forze navali affidato allammiraglio
inglese
Cunningham,
il
comando
supremo
delloperazione detenuto dal gen. Dwight D.
Eisenhower. Laccordo per loperazione era stato
raggiunto da Churchill e Roosevelt il 25 luglio.
Lo sbarco presso Algeri avviene alle ore 1:00 vi
prendono parte 2 reggimenti USA, 2 brigate britanniche,
2 battaglioni di Commandos britannici, pi 1
reggimento USA che alle 5:30 penetra nel porto di
Algeri.

Il gruppo centrale sbarca alle 1:30, nei pressi di Orano,


1 divisione, 1 battaglione corazzato, 1 battaglione di
Rangers, e poi un battaglione di paracadutisti. Tutto il
contingente americano.
Il gruppo occidentale sbarca alle ore 5:00, presso
Casablanca, truppe USA comprendenti 1 divisione e 2
reggimenti di fanteria, 3 battaglioni corazzati e unit
speciali.
L'ammiraglio francese Darlan (dissociandosi da Petain o in accordo segreto) ha firmato un armistizio con gli
anglo-americani e concede il passaggio in Algeria. La
flotta francese ancorata a Tolone per non cadere in
mano tedesca si autoaffonda.
Il "voltafaccia" della Francia-nazista, non era che il
preludio del "voltafaccia" dell'Italia pochi mesi dopo.
Gli anglo-americani non trovando cos nessuna
resistenza sulla costa africana francese, cercheranno di
raggiungere la Tunisia, dove si concluder il 12 maggio
1943 "l'Avventura Africana" dell'Italia.
NOTA - Quando ci fu questo sbarco degli angloamericani, Hitler volendo dare una dimostrazione di
forza, dispose (FINALMENTE!) l'invio di un forte
contingente di truppe e di mezzi per impadronirsi della
Tunisia. Ed infatti Eisenhower che era a capo della
"operazione Torch", fu battuto sul tempo, e non riusc a
contrastare l'occupazione del territorio tunisimo da
parte di Rommel, che ricevette questi rinforzi proprio
mentre si stava ritirando dalla Libia.

Ma era ormai troppo tardi e l'occupazione della Tunisia


influ ben poco sulle successive sorti generali del
conflitto.
William Shirer nella Storia del Terzo Reich scriver: "Se il
Fhrer avesse mandato qualche mese prima soltanto un
quinto di quelle truppe e di quei carri armati a Rommel,
probabilmente la "volpe del deserto" in quel momento
si sarebbe trovata al di l del Nilo, lo sbarco
angloamericano nell'Africa del Nord non avrebbe avuto
luogo e il Mediterraneo sarebbe stato irrimediabilmente
perduto per gli alleati, e cos sarebbe stato
salvaguardato il punto vulnerabile del corpo dell'Asse"
10-12-13 NOVEMBRE 1942 - "Da quando il nemico ha
conquistato Tobruk non sono pi riuscito a scrivere.
Abbiamo pochissimo respiro, perch il nemico ci incalza
sempre con la sua superiorit". Inviato cifrato a Roma in
data 12 novembre:
"L'investimento della linea Marsa Brega-el AgheilaMarada in atto.
E' necessario di nuovo ritirarsi".
Ieri sono corso in giro per tutto il giorno senza
programma con la terribile sensazione di non poter
salvare nulla. Io sono riuscito a fare l'impossibile, per
cui questa amara fine insopportabile".
13 NOVEMBRE 1942 - (scrive l'aiutante) Con ordine del
Maresciallo Rommel viene inviato un lungo rapporto a
Roma e a Berlino per insistere sulla necessit di ritirarsi
fino in Tunisia, sulla linea di Gabes. Documentazione
sulle responsabilit della mancata occupazione

tempestiva della Tunisia, e da oggi sar dura a tenersi


dopo lo sbarco alleato in Algeria, e il potenziamento dei
dissidenti deigaullisti e delle manovre politiche".
14 NOVEMBRE 1942 - (LETTERA di Rommel alla moglie)
- "Oggi siamo di nuovo premuti in direzione di
occidente. Personalmente sto bene ma tu puoi
immaginare come lavora la mia testa. Dobbiamo essere
grati per ogni giorno che passa senza che il nemico
riesca ad inchiodarci. Io non so quanto questo potr
durare. Tutto dipende dai rifornimenti di benzina che
dovrebbero giungerci con mezzi aerei. Come potremo
vincere questa guerra se perdiamo qui in Africa? Quale
sar la nostra fine? Se io potessi soltanto liberarmi da
questo pauroso pensiero!"
L'aiutante Moser aggiunge al DIARIO lo stesso giorno:
"Siamo in arretramento a gran velocit: Il signor
Maresciallo reputa necessario ritirarci in Tunisia. Gli
italiani insistono per difendere la Tripolitania, il che ci
ridurrebbe ad un ulteriore logoramento delle nostre
forze. Il maresciallo Rommel sereno, malgrado i duri
colpi subiti. Tour gli ha fatto leggere ieri sera il proclama
del Generale Montgomery all'VIII Armata, prima
dell'offensiva di El Alamein in cui riportato l'ordine del
Generale Alexander che dice testualmente "distruggere
Rommel e le sue truppe". Il signor Maresciallo ha
ribattuto che se avessimo avuto benzina a sufficienza a
quest'ora noi saremmo sul Canale di Suez, e non in
procinto di essere buttati a mare, ed ha aggiunto: "se
date cinque carri armati a me e cinque a lui
(Montgomery) mettendoci in una zona isolata del

deserto con uguali riserve di benzina, allora vedrete chi


di noi due pi bravo!".
"Il Generale Kesserlring continua ad asfissiarci con i suoi
cifrati. Da Roma ci sono giunte preoccupanti notizie
sulla situazione italiana. Al Comando Supremo italiano
l'atmosfera oscillante, grigia e gravida di elettricit. Le
ostilit contro di noi aumentano: a Napoli vi sono stati
incidenti fra i soldati di Bech e i marinai. Si teme, negli
ambienti della Corte vi siano correnti che premono sul
Re d'Italia perch prenda in mano la situazione interna
italiana e limiti l'autorit del Primo Ministro (Mussolini).
Voci darebbero sicuro al nostro servizio informazioni che
la Principessa ereditaria, MARIA JOSE', abbia avuto,
tramite una sua amica francese, dei contatti con
diplomatici americani ed inglesi in Svizzera per una
pace separata. Sarebbe mostruoso!
D'altronde anche qui gli italiani sono demoralizzati e ci
sono ostili. Le forze del nemico sono preponderanti. I
carri armati Grant e Shermann sono pi efficienti dei
nostri. Ieri vi stato un nuovo incidente fra il signor
Maresciallo e il Generale Barbasetti del Comando
italiano. Keudell non d notizie dalla Tunisia. Il
Maresciallo Cavallero capo del Comando Supremo
italiano sarebbe stato silurato "per ordine del Re
d'Italia" e gli succederebbe secondo von Rintelen, il
Generale Geloso".
23 NOVEMBRE 1942 - (scrive l'aiutante) Il Maresciallo
riceve rapporto di S. da Roma, in data 22 novembre
1942, portato in aereo da Kramer:

"La situazione da lei proposta circa il totale


ripiegamento in Tunisia di tutte le forze dell'Asse in
Africa, stata accettata in linea di massima dal
Comando Supremo italiano, malgrado le resistenze del
Comando Italiano dell'Africa e una certa reazione degli
ambienti politici, restii a perdere la colonia e soprattutto
Tripoli a cui sono legati ricordi sentimentali della storia
italiana.... Per il ripiegamento il piano va bene.....Pu
darsi come avviene qui a Roma che all'ultimo momento
forse per intervento del Re sia dato qualche contrordine
per ci che riguarda Tripoli....Lei autorizzato a non
modificare i suoi piani...."
Il signor Mussolini ha scritto un messaggio personale al
Fhrer che von Mackensen ha letto al conte Ciano in
copia, in cui insiste perch venga tenuta la linea
Marada-el Agheila, chiedendo inoltre un aumento della
Luftwaffe e della Flak. Il Generale Kesselring scettico,
Il rapporto del Generale von Pohl stato accolto con
gravit.
28 NOVEMBRE 1942 - (scrive l'aiutante) Ricevuto cifrato
da Berlino: "Il signor maresciallo Rommel si reca in
aereo in Germania per esporre personalmente al Fhrer
e al Comando Supremo della Wermacht la situazione e
far approvare i piani per la ritirata in Tunisia".
Il 30 Novembre Goering si portato a Roma per recare
a Mussolini le decisioni del Fhrer circa l'Africa.
1 DICEMBRE 1942 - (scrive l'aiutante) Cifrato da Berlino:
"Domani rientrer in Africa il Maresciallo Rommel.
Ripiegamento sulla linea di Buerat".

3 DICEMBRE 1942 - (scrive l'aiutante) "Tre divisioni


corazzate verranno dal Reich: la "Hitler", la "Goering" e
la "Deutchsland". Si profila ancora una volta il problema
del comando".
Inviato cifrato a Roma in data 17 dicembre 1942: "Non
possibile tenere la linea di Buerat in queste condizioni.
La disponibilit di benzina e di munizioni venti volte al
di sotto della necessit. Gravissima la carenza di
automezzi. Dalla Tunisia non giunge nulla. Impegnarsi
qui significherebbe rimanere annientati dal nemico, che
ha una superiorit schiacciante e lascia il varco aperto
verso l'ultimo bastione dell'Asse sul continente africano
(Tunisi). Urge accettare il piano di Rommel per una
ritirata elastica con azioni di ritardo, fino alla linea di
Gabe, gi proposta".
19 DICEMBRE 1942 - "Attendiamo ogni giorno un
attacco nemico da occidente. Con questo sar sigillata
la nostra fine!"
22 DICEMBRE 1942 - (scrive l'aiutante) Ricevuto cifrato
da Roma: "Von Arnim dovrebbe sostituire il Maresciallo
Rommel la cui salute lascia a desiderare"
7 GENNAIO 1943 - (scrive l'aiutante) Inviato cifrato a
Berlino: "Rommel chiede di essere esonerato dal
Comando per ragioni di salute. Il Comando Supremo
rifiuta".
19 GENNAIO 1943 - LETTERA di Rommel alla moglie:
"Siamo di fronte a tempi duri. Ogni tedesco in piccolo o
grande che sia deve lavorare per la guerra senza
riguardo per le sue possibilit, la sua situazione sociale,
il suo patrimonio o la sua et. Cercati tempestivamente

un lavoro che comunque ti confaccia. Devi anche


pensare di Manfred (14 anni), che fra breve sar
destinato al lavoro, oppure dovr servire nell'antiarea.
Ne va' della vita della Germania. Te lo dico senza riserve
perch voglio che tu sia preparata alle prossime
vicende. E' meglio prepararsi tempestivamente
all'inevitabile, perch allora il trapasso meno pesante
da sopportare. I nostri nemici specie i russi hanno
naturalmente anche loro tempi duri. Da tempo essi
hanno, con ogni brutalit mobilitato tutto il popolo fino
alle ultime forze e danno tutto quanto possono. Solo
cos si spiegano i loro successi."
21 GENNAIO 1943 - (scrive l'aiutante) Inviato cifrato di
Rommel a Berlino: "Assicuro che far in modo da
salvare fino all'ultimo uomo ed all'ultimo carro armato
dell'Afrika Korps."
23 GENNAIO 1943 - Tripoli abbandonata da italiani e
tedeschi. Gli inglesi alle 5 del mattino entrano a Tripoli.
Finisce cos il dominio italiano sulla Libia.
25 GENNAIO 1943 - "Siamo condannati ad essere
sepolti in Africa. L'Afrika Korps ha fatto quanto era nelle
umane possibilit ed almeno il suo onore salvo,
Giorno e notte sono assillato dal pensiero che noi
saremo costretti a subire una completa disfatta in
Africa. Sono cos depresso che mi quasi impossibile
lavorare".
NOTA dell'aiutante: Ricevuto cifrato da Roma, in pari
data: "Il signor Mussolini ha chiesto che il signor
Rommel sia sostituito dal Generale Messe del Comando
supremo italiano";

Nota: "Incidente
Cavallero".

dell'altro

ieri

con

il

Maresciallo

27 GENNAIO 1943 - L8 armata britannica alla


frontiera tra la Libia e la Tunisia. Il 12 febbraio dilagher
in Tunisia.
28 GENNAIO 1943 - Le mie condizioni di salute non mi
permettono pi di tenere ulteriormente il comando. Altri
punti di vista naturalmente giocano il loro ruolo,
soprattutto la questione del prestigio. I mie soldati mi
fanno pena cordialmente, perch sono legato a loro da
profondo affetto.
31 GENNAIO 1943 - (scrive l'aiutante) Ricevuto cifrato
da Roma e Berlino: Il generale Ambrosio sostituisce il
Maresciallo Cavallero al Comando Supremo italiano.
L'Ammiraglio Raeder stato sostituito da Doenitz.
1 FEBBRAIO 1943 - Arretrati in Tunisia l'Afrika Korps si
schiera in due parti; quella italiana comandata da
Messe a sud con 4 divisioni italiane e due tedesche (che
sono reduci dalla Libia), e quella tedesca - la 5 armata
- a nord comandata dal generale von Arnim con tre
divisioni tedesche e due italiane. Dovrebbe comandarle
sul campo Rommel, ma sulla carta l'Alto Comando
italiano a Roma che decide la condotta strategica delle
operazioni. Kesserlring vola a Berlino per farsi ascoltare,
ci resta una settimana, ma Hitler ha altro per la testa:
ha l'assedio di Stalingrado. Ma qualcosa ottiene, quello
che gli stato sempre rifiutato. Sembra solo ora
rendersi conto Hitler che se cade l'Africa, agli inglesi
non resta che montare sulle navi, risalire l'Adriatico ed
averli alle spalle magari dentro la stessa Germania.

Ma quando arrivano questi rifornimenti, anche in Tunisia


le truppe dell'Asse sono stretti dentro una morsa come
a Stalingrado; in una grande gigantesca tenaglia angloamericana che deve solo chiudersi.
Inoltre ora uno dei maggiori protagonista di tutta l'Afrika
Korps, non pi lui, Rommel sta male.
8 FEBBRAIO 1943 - LETTERA dell'aiutante alla signora
Rommel: "D'incarico del prof. Forster le comunico che il
Maresciallo soffre di depressione per cui diventa
completamente pessimista e perde ogni speranza. Io gli
assicuro che egli trattato con ogni riguardo e tutti
coloro che lo conoscono gli augurano una pronta
guarigione".
Inviato cifrato a Berlino: "I resti della Afrika Korps sono
ormai al sicuro verso la linea del Mareth, dopo una
durissima ritirata da el Alamein".
(POI SILENZIO PER 20 GIORNI)
14 FEBBRAIO 1943 - ORE 4 - Le forze italo-tedesche del
gen. Jrgen von Arnim sferrano un violento attacco
contro le truppe alleate della 1 armata che preme da
occidente sulla Tunisia. Il piano di attacco di Rommel e
prevede lo sfondamento dello schieramento alleato in
direzione di Kasserine e Tebessa per puntare
successivamente, in caso di successo, su Bona e
Costantina. Alla testa dellarmata alleata il gen.
Anderson che dispone del V corpo britannico (a nord),
del XIX corpo francese (al centro) e del II corpo
americano (a sud). Le forze dellAsse comprendono una
parte della 5 armata di von Arnim e parte
dellAfrikakorps di Rommel (nel settore meridionale).

Lazione di von Arnim ha successo e gli italo-tedeschi


conquistano Sidi Bou-Zid e isolano gli americani che
tengono
Djebel
Lessouda
e
Djebel
Ksara,
rispettivamente a nord e a sud di Sidi Bou-Zid.
15 FEBBRAIO 1943 - LAfrika Korps di Rommel attacca
nel settore meridionale dello schieramento e conquista
Gafsa. Intanto nel settore di Sidi Bou-Zid un
contrattacco americano (1 divisione corazzata) viene
respinto.
16 FEBBRAIO 1943 - l8 armata del gen. Montgomery
arriva a Mdenine, pochi km a sud di Mareth dove
Rommel si attestato sulla cosiddetta linea del
Mareth. Costruita dai francesi tra il 1934 e il 39 tra
Djebel Dahar e il mare presso Mareth appunto, per
difendersi da un eventuale attacco italiano dalla
Tripolitania, la linea difensiva del Mareth, chiamata
enfaticamente la Maginot del deserto, formata in
realt da poche decine di fortini nella zona costiera, e
da qualche buona posizione fortificata in quella
montana.
17 FEBBRAIO 1943 - lAfrikakorps di Rommel avanza e
raggiunge Feriana, puntando verso Kasserine.
19 FEBBRAIO 1943 - Rommel lancia la 21
Panzerdivision a nord, in direzione di Le Kef dove
appostata la 6 divisione corazzata britannica:
lobiettivo finale resta Tebessa.
20 FEBBRAIO 1943 - Le forze dellAsse vengono
ristrutturate: senza che nessuno dica nulla a Rommel,
viene destinato il gen. Messe ad assumere il comando
della 1 armata italiana.

28 FEBBRAIO 1943 - LETTERA dell'aiutante alla signora


Rommel inviata con molto ritardo: "Desidero farle in
ordine cronologico le seguenti comunicazioni:
Ai primi di febbraio le condizioni di salute, morali e
fisiche di suo marito erano in tale stadio che il prof.
Forster ritenne indispensabile una convalescenza di
almeno otto settimane, Il 20 febbraio egli avrebbe
dovuto secondo gli ordini del Quartier Generale del
Fhrer, "partire in licenza".
La gravissima situazione militare ha avuto una deleteria
influenza sulla salute di suo marito.
Il Comando Supremo italiano invi un successore senza
preavviso ufficiale e senza che suo marito fosse stato
interpellato. Si aspettava il suo arrivo per annunziare
che suo marito era malato. Egli non ha per mai voluto
essere ammalato ed meglio cos. Egli appartiene ai
suoi soldati. Se egli avesse personalmente fissata la
data della sua partenza e qualche giorno pi tardi si
fossero verificati degli avvenimenti spiacevoli, gli
avrebbero rinfacciata la sua partenza intempestiva, e
gli avrebbero rimproverato di non aver previsto bene le
cose. Durante questo lasso di tempo divennero
necessarie alcune operazioni contro gli inglesi che non
abbisognavano di rinforzi: dovevano parteciparvi truppe
di entrambe le armate. Allorch egli si accorse
dell'invidia che predominava, lasci agli altri il
comando. Il successo non venne sfruttato abbastanza e
il Maresciallo fece una proposta molto intelligente, che
purtroppo non venne attuata per met. Egli allora
decise di condurre di nuovo le operazione, e pot cos
riprendere in mano le faccende militari.

Quella sera egli ordin una bottiglia di Champagne, e si


paragon ad una vecchia rozza di cavalleria che sente
suonare la fanfara. In prosieguo di tempo, le sue
condizioni migliorarono tanto che tutti speravano che
egli avrebbe ritrovato tutta la sua salute.
Il Prof. lo visit e trov che egli era in grado di tenere il
comando per otto giorni. Egli rinvi la cura a pi tardi.
Io inviai la relativa comunicazione al Quartier Generale
del Fhrer ed allo Stato Maggiore Generale del teatro
d'operazioni del Sud.
Durante il corso delle operazioni ricevemmo la risposta:
il gruppo di armate Rommel abbraccia ambedue le
Armate. Questa stata una nuova testimonianza della
fiducia che, non solo il Fhrer ma anche il Duce hanno
nella persona del Maresciallo anche dopo il lungo
periodo di riposo. Egli stesso aveva sempre temuto il
contrario".
Nel frattempo questo era accaduto:
9 FEBBRAIO 1943 - (scrive l'aiutante) Riunione a
Rennouch, presso Gabes, con il Comando Superiore del
Sud, Maresciallo Kesserling. Intervengono: il M. Rommel,
il Gen. von Arnim, tedeschi e i generali Gandin e Messe,
italiani. La V armata opera su Sidi Bu Zid e l'A. Korps su
Gafsa.
18 FEBBRAIO 1943 - (scrive l'aiutante) Offensiva su
Kasserine. Contrasti con il Comando supremo italiano
per il Generale Messe. Il sig, Maresciallo Rommel
pessimista.

22 FEBBRAIO 1943 - Rommel rinuncia agli attacchi su


Sbiba (21 divisione corazzata) e Thala (10 divisione
corazzata), quando cominciano ad affluire i rinforzi della
6 divisione corazzata britannica inviati dal comandante
delle armate alleate, il gen. Alexander.
25 FEBBRAIO 1943 - Si conclude la battaglia di
Kasserine con loccupazione della citt da parte degli
Alleati. Lattacco dellAsse ha causato 10.000 morti tra
gli Alleati (pi della met americani) contro i 2000
dellAsse.
28 FEBBRAIO 1943 - (scrive l'aiutante) "Il maresciallo
di nuovo in forma. Oggi ha scherzato con me
chiamandomi il suo storico. Egli ha detto, presente
Gruber, che facevo benissimo a raccogliere documenti a
memoria perch avrei dovuto scrivere per i posteri del
Deutch Afrika Korps. Egli a suo tempo mi dar una
mano "Se sar vivo cosa di cui dispero" ha aggiunto
testualmente".
29 FEBBRAIO 1943 - (scrive l'aiutante) "Oggi iniziamo
l'operazione "Capri"; l'Afrika Korps si far onore ancora
una volta. Disturberemo il nemico che tenta di
attestarsi tra il Mareth e Medonine".
2 MARZO 1943 - (scrive l'aiutante) - Riunione di nuovo a
Gabes, con il Maresciallo Kesserlring. Rommel ha
affermato che non intende collaborare con Kesserlring e
ne scriver al Fhrer".
6 MARZO 1943 - Ore 9:00 sul fronte orientale lAfrika
Korps di Rommel attacca l8 armata che si trova a est
della linea difensiva del Mareth. Dopo la battaglia di
Kasserine, visti inutili i tentativi di alleggerire la

pressione a occidente, Rommel ha fatto un rapido


dietro-front per prepararsi ad affrontare linevitabile
offensiva dell8 armata britannica che si accinge ad
assalire la linea del Mareth. Le avanguardie delle truppe
alleate sono attestate attorno alla localit di Mdenine,
mentre il grosso al sicuro dietro campi minati e difese
anticarro.
Ore 12:00 di fronte al fuoco dellartiglieria anticarro
inglese, le forze dellAsse ripiegano.
9 MARZO 1943 - Il feldmaresciallo Rommel, viene
richiamato in patria dopo la battaglia di Mdenine, fa
tappa a Roma e si incontra con Mussolini cui non
nasconde la gravit della situazione. Ma Mussolini
replica solennemente: La Tunisia deve essere
conservata ad ogni costo... Sono del parere del Fhrer:
bisogna conservare la Tunisia. Il comando delle forze
tedesche in Tunisia affidato al gen. Jurgen von Arnim,
mentre il comando supremo delle truppe dellAsse
tenuto dal gen. Giovanni Messe.
9 MARZO 1943 - (scrive l'aiutante) - Rommel ha
ottenuto dal Q.G. del Fhrer l'atteso congedo, a sua
domanda per gravi motivi di salute; lo sostituisce von
Arnim nella V Armata, ma il Generale Messe assume il
comando della I Armata e il comando dell'Afrika Korps in
Africa.
Il sig Mar. Rommel parte domani per il Reich. In aereo,
ma su questa partenza sar mantenuto il massimo
segreto per volere del Comando Supremo della
Wermacht e personalmente del Fhrer".

Infatti il cambio della guardia rimane segreto per


"ragioni psicologiche" e di prestigio. Montgomery sar
sempre convinto di battersi contro Rommel, e sapr
solo alla fine della battaglia che al Comando d'Armate
c'era Von Armin, e data l'urgenza di nominare un
comandante di tutte le forze, Messe gli fu affidato il
comando effettivo (il primo e unico caso di divisioni
tedesche agli ordini di un generale italiano).

16 MARZO 1943 - (scrive l'aiutante) "Rommel a


Wiesbaden. Il Fhrer ha voluto una sua lunga relazione
di dettaglio che ha inviato a Roma. Ne ha anche scritto
al Duce. La salute di Rommel lascia a desiderare".
(QUI SI INTERROMPE IL DIARIO DI ROMMEL E DEL SUO
AIUTANTE)
INTANTO CONTINUANO I COMBATTIMENTI
16 MARZO 1943 - Alle ore 20:30 gli anglo-americani
attaccano.
L'azione
principale

condotta
da
Montgomery con l'8 armata. Sono le prime fasi della
Battaglia di Mareth-ElHamma-El Guettar.
20 MARZO 1943 - Verso sera i neozelandesi riescono a
bloccare il Passo di Tebaga. Nella notte le divisioni del
XXX corpo inglese sferrano un attacco frontale contro la
linea del Mareth, premendo sulle posizioni tenute dalle
divisioni della 1 armata italiana, cercando di
circondarla.
L'offensiva inglese si svolse sulla linea del Mareth, ma a
Montgomery non fu difficile sopraffare lo schieramento

del generale Messe facendolo arretrare di un centinaio


di chilometri verso Tunisi.
Nelle battaglie del Mareth, in alcune fasi Montgomery
sub anche delle gravose perdite, inviando a Londra
messaggi drammatici "ferma, disperata resistenza".
(soprattutto con i tedeschi della V Armata di Arnim che
ha ancora mezzi efficienti e non appiedato come
Messe).
22 MARZO 1943 - La 164 divisione leggera tedesca
abbandona la linea del Mareth per bloccare i
neozelandesi al Passo di Tebaga e accorre dal nord
anche la 21 divisione corazzata tedesca.
La 50 divisione inglese viene ricacciata indietro dalla
testa di ponte e Montgomery costretto a cambiare la
strategia decidendo di sfondare le linee nemiche da
sud.
Montgomery un po' titubante, sospese l'azione
chiedendo a Londra due settimane di tregua. Ma Londra
insistette per riprendere l'offensiva subito che riprese
infatti il 26 MARZO con le nuove forze corazzate
provenienti
dall'Egitto.
Una
manovra
aggirante
costringe Messe a ritirarsi verso la linea dell'Akarit,
iniziando (scrive) una guerra di movimento (senza
mezzi di movimento!). Poi si ritira (a piedi) fino ad
Enfidaville. Sono manovre inutili, perch gli avversari
hanno una superiorit schiacciante.
(Messe infatti scrive "..siamo impotenti, di fronte agli
stormi alleati che "oscurano il sole")

28 MARZO 1943 - Le truppe della 1 armata italiana


ripiegano sulla linea dellAkarit (a nord-ovest di Gabs,
sulla strada di Sfax) dove si sono spostate gran parte
delle truppe italo-tedesche: il ripiegamento lento e
ordinato, il contatto con il nemico mai rifiutato.
Loperazione, condotta dal gen. Messe, viene
completata in maniera soddisfacente entro i primi giorni
di aprile. Ma le perdite sono state molto pesanti per
ambedue le parti.
Patton con i suoi carri armati non vede l'ora di
avanzare, di sfondare e di andarsi a prendere un po' di
gloria. Eisenhower che ha fissato il proprio comando ad
Algeri assume di persona le operazioni, affermando "la
guerra fatta di mezzi, mezzi e ancora mezzi". E di
mezzi Eisenhower ne ha a volont.
Sulla battaglia del Mareth, giunse una lunga relazione di
Messe a Mussolini a Roma, che il duce pi tardi cos
comment "...in quella relazione distribuiva pi elogi
agli inglesi che non alle forze italiane; eccessivi tali
riconoscimenti ai nemici che si rinfrangevano anche
sugli italiani, in quanto dimostravano che i nostri soldati
avevano combattuto contro soldati non di seconda
classe ma di prima classe. Oggi, alla luce del
tradimento particolarmente obbrobrioso di Messe, ci si
domanda se tutto ci non fu calcolato e intenzionale, in
vista di una cattivit che Messe non poteva escludere
dal novero delle possibilit. E' altres indubbio che
Messe, attraverso la sua relazione, god di una
immediata buona stampa in Inghilterra, ed altres
documentato dalle fotografie che, giunto in volo nei
pressi di Londra, il Messe fu accolto da uno stuolo di

generali non come un prigioniero e italiano per giunta,


ma come un ospite di riguardo" (Articolo di Mussolini,
pubblicato sul Corriere della Sera del 1945, poi raccolti
insieme ad altri in "Il tempo del bastone e della
carota").
Mussolini infatti, fece pubblicare sui giornali la lettera di
Messe, ma elimin gli "elogi" ai "nemici".
3 APRILE 1943 - Opponendo sempre una strenua e
ordinata resistenza, le forze italo-tedesche cominciano
ad arretrare verso nord sulla cosiddetta linea di
Enfidaville.
5 APRILE 1943 - Nella notte l8 armata del gen.
Montgomery sferra un poderoso attacco alla linea
dellAkarit. A mezzanotte la 4 divisione indiana
raggiunge quota 275 aggirando cosi da sud lAkarit. Ma
la linea non viene sfondata e le truppe dellAsse
possono retrocedere ancora verso nord, verso cio la
nuova linea difensiva di Enfidaville, una serie di rilievi
che si estendono fino al Djebel Mansour e che
rappresenta lultima protezione di Tunisi. Le perdite
dellAsse sono enormi: la divisione italiana Centauro
stata sciolta e quelle che sono rimaste non raggiungono
il 50% degli effettivi.
6 APRILE 1943 - BATTAGLIA DI AKARIT - Comincia alle
ore 23, con il fuoco di 450 cannoni di Montgomery, il
quale dispone anche di 500 mezzi corazzati, mentre la
15 divisione tedesca ne ha soltanto 16. La battaglia
dura un giorno solo, ed "la battaglia pi violenta e
selvaggia dopo El Alamein" (scriver Montgomery).

Nonostante il dovere superiore al coraggio e le


numerose perdite, gli italiani debbono retrocedere
ancora di 250 chilometri, fino al caposaldo di Enfidaville
(luogo dell'ultima battaglia, e di qui arretrando
comincer la difesa ad oltranza)
7 APRILE 1943 - Hitler crede ancora ai miracoli.
Mussolini lo incontra a Salisburgo (il vertice si protrarr
fino all 11): i due discutono la situazione militare dopo
le cocenti sconfitte degli eserciti dellAsse su tutti i
fronti.
Mussolini vorrebbe che Hitler avviasse trattative per
una pace separata con la Russia in modo da rafforzare il
fronte sud-europeo. Ma il Fhrer non sente ragioni;
soggioga il Duce con le sue mirabolanti visioni di
vittorie future, anche in Africa. (Duce dice tra laltro
io vi garantisco che lAfrica sar difesa. Verdun
resistette allattacco dei migliori reggimenti tedeschi.
Non vedo perch non dovremmo resistere anche noi in
Africa. Col vostro aiuto, Duce, le mie truppe faranno di
Tunisi la Verdun del Mediterraneo..): Mussolini si lascia
convincere.
Ma nelle stesse ore in Tunisia l'8 armata inglese si
ricongiunge con la 1 armata americana non lontano da
Graiba, nel golfo di Gabs.
Il giorno dopo alla linea di Enfidaville i reparti italiani
rimasti senza ordini e isolati sulla destra dello
schieramento, si arrendono dopo aver cercato senza
successo di disimpegnarsi.
12-19 APRILE 1943 - Solo Enfidaville separa l8 armata
da Tunisi. Si sta avvicinando lora delloffensiva finale.

Per due giorni gli italiani tengono in scacco una intera


divisione a Takrouna, facendo fallire il piano di
sfondamento di Montgomery.
22 APRILE 1943 - Il gen. Montgomery interrompe
lattacco della sua 8 armata contro la linea di
Enfidaville. Contemporaneamente la 1 armata inglese
(al comando del gen. sir Kenneth Arthur Anderson)
lancia una serie di attacchi sulle alture a sud- ovest di
Tunisi: il V corpo britannico punta verso Longstop Hill e
Peters Corner (che dominano la valle del fiume
Medjerda) nellintento di avanzare su Tunisi passando
attraverso la localit di Massicault; il Il corpo
statunitense del gen. Bradley attacca in direzione di
Mateur (tenendo in particolare conto la Quota 609 da
cui si domina la cosiddetta Trappola per topi", una
valle attraverso la quale si pu arrivare facilmente alla
pianura), mentre al sud il IX corpo britannico avanza
verso la pianura di Goubellat.
1 MAGGIO 1943 - Gli americani conquistano Quota
609 ma non riescono a procedere per laccanita difesa
tedesca. In particolare la 1 divisione corazzata
americana bloccata dalle retroguardie nemiche nella
Trappola per topi il grosso dellesercito tedesco
ripiega verso Mateur, dove organizza una nuova linea
difensiva.
6 MAGGIO 1943 - Allalba si scatena l'azione a fondo su
un fronte di tre chilometri; protette da un formidabile
fuoco dartiglieria (e da 2500 sortite di aerei) la 6 e la
7 divisione corazzata, del IX corpo inglese, riescono dal
varco di Massicault, a penetrare nella pianura alle spalle
di Djebel Bou Aoukaz, creando lo scompiglio nelle

comunicazioni e nei collegamenti delle forze dellAsse.


Pur con molta difficolt, le due divisioni corazzate
inglesi riescono a raggiungere Massicault.
A sud continua lavanzata delle truppe francesi in
direzione di Pont-du-Fahs, mentre a nord, la 9 divisione
americana punta su Biserta e la 1 corazzata
americana, superata Mateur, marcia su Ferryville (a
nord) e su Protville (a est).
7 MAGGIO 1943 - Gli americani entrano a Biserta, gli
inglesi conquistano Tunisi, i francesi raggiungono Pontdu-Fahs. La resistenza delle truppe dellAsse comunque
continua anche se il generale tedesco Shnarrenberg
incaricato della difesa di Tunisi si allontanato senza
lasciare disposizioni alle truppe. E pure il generale Von
Arnim, recatosi a Roma per conferire, non si pi visto.
Cos un altro generale, Bayerlein, colpito da reumatismi
si imbarcato pochi giorni prima.
Crollato il settore della 5 armata germanica, la 1
armata italiana rimasta accerchiata, investita a est
dalle forze di Montgomery. Unica difesa il petto degli
uomini quasi senza munizioni.
Questa difesa a oltranza degli italiani in Tunisia una
pagina poco conosciuta della Seconda Guerra Mondiale,
ma vi sono segnate in rosso tutti gli errori, tutte le
incompetenze e tutte le irresponsabilit dei comandanti
italiani, del fascismo e della monarchia. Sono invece
sottolineate la capacit degli italiani di combattere con
la dignit, anche in paurose condizioni di inferiorit
come numero e come armamento.

8 MAGGIO 1943 - Un convoglio italo-tedesco, formato


da 3 piroscafi, riesce a raggiungere le acque di Tunisi,
dove per viene attaccato da unit inglesi: le navi
dellAsse colano a picco senza poter scaricare nulla. In
mattinata il comando del Gruppo di armate italotedesche in Nordafrica segnala che nessuna delle sue
unit pu muoversi per mancanza di carburante.
11 MAGGIO 1943 - Cessa ogni resistenza da parte delle
truppe dellAsse: gli Alleati hanno conquistato tutto il
paese. In Africa proclamato il cessate il fuoco.
12 MAGGIO 1943 - Le truppe tedesche, alcune
attraversano il canale di Sicilia con ogni mezzo di
fortuna e si mettono in salvo, altri sono costretti ad
arrendersi.
Messe non si arrende, ma si arrocca sulle colline a sud
di Tunisi. Fa sapere a Roma che "condivider la sorte dei
miei soldati, anche con la prigionia se necessario".
Mussolini pur lontano, da Roma, con un senso di
rispetto, lo lascia libero di prendere le sue decisioni. E
Messe il giorno dopo si arrende.
Ma vogliamo ricordare un particolare: all'invito radio
inglese di arrendersi incondizionamente, viene risposto
"solo se ci concederete l'onore delle armi"- "altrimenti?"
- "Non ci arrenderemo!".
13 MAGGIO 1943 - Tra tedeschi e italiani hanno deposto
le armi nella campagna d'Africa circa 250.000 uomini. Il
gen. Alexander invia a Churchill il seguente messaggio:
E' mio dovere informarla che la campagna di Tunisi

terminata. Ogni forma di resistenza nemica cessata.


Noi controlliamo le spiagge del Nord Africa....
Per alleviargli il dolore della cattura, Mussolini
promuove Messe Maresciallo d'Italia per meriti di
guerra. Ma lui non segue i prigionieri, vola a Londra
come "ospite di riguardo" degli inglesi.
Montgomery nel suo libro di memorie gli italiani li
liquid con poche righe feroci "... si arrendevano a
mandrie, al comando di generali che avevano preparato
gi le valige". (righe che in Italia provocarono decine di
violenti articoli).
Mentre "I suoi soldati" (di Messe) furono scaraventati
nel Sud Africa, in Rhodesia; torneranno dalla prigionia
nel 1946!. Umiliati perch avevano perso, offesi perch
si erano arresi, disprezzati perch gli onori in quel
periodo (1946 e successivi) erano riservati tutti ai
partigiani; che in Italia dalle caserme erano scappati a
casa e poi sui monti.
NOTA: Il Generale CAVALLERO, rimosso come Capo di
Stato Maggiore, finir in galera prima dell'8 settembre
1943, accusato da Badoglio di essere antiamericano (!).
Si difese con un memoriale affermando che era stato
invece sempre anti-tedesco. Ma lasciato libero l'8
settembre (prima della fuga di Badoglio e il Re) il
memoriale fin in mano tedesca (Badoglio lo lasci sulla
sua scrivania). Ovviamente segu l'arresto immediato di
Cavallero; che dopo 24 ore era gi morto "suicidato"
con un colpo di pistola alla tempia destra; lui che era
mancino. (Cavallero aveva sostituito sul fronte greco
Badoglio che fu radiato dal comando con tante

polemiche sulla stampa. Cio fu allora stroncata la


carriera di Badoglio. Non ebbe pi nessun incarico. Si
prese la rivalsa il 25 luglio '43).
Mentre il Generale MESSE, rimosso dal comando
dell'Armir in Russia (anche lui con forti polemiche),
successivamente fu inviato in Africa dopo la partenza di
Rommel (Assumendo prima il comando delle truppe
italiane poi - con la partenza di Rommel - anche quelle
tedesche (!?).
Dopo la sua "cattura" in Tunisia, dopo l'8 settembre '43,
dall'Inghilterra rientr in Italia nel novembre del '43;
unitosi al Re e a Badoglio fu nominato Capo di Stato
Maggiore delle Forze Armate Italiane fino al 1945.
Una carriera splendida per un nemico degli Alleati e
prigioniero di guerra dopo una resa!
Ancora Montgomery: quando gli chiesero un'opinione
sull'armistizio firmato dall'Italia, rispose semplicemente
"Il pi grande voltafaccia della storia"; gli spiegarono
pazientemente che gli italiani, diventavano un'altra
cosa, che non erano pi nemici. Lui se ne usc con una
battuta lapidaria "Cobelligeranza? Che roba ?".
DOVE POI FINI' ROMMEL?
21 LUGLIO 1943 - Rommel lascia il suo Quartier
Generale in Germania, dov'era rientrato, per recarsi a
ispezionare le difese dellAsse in Grecia e nellEgeo: in
questo settore infatti che i tedeschi temono un nuovo
sbarco alleato.
15 AGOSTO 1943 (la destituzione di Mussolini
avvenuta il 25 luglio) troviamo Rommel a Bologna dove

avviene un incontro italo-tedesco a carattere


strettamente militare per discutere le rispettive
strategie nella penisola: a guidare le due delegazioni
oltre che feldmaresciallo Erwin Rommel c' il gen. Mario
Roatta, capo di Stato Maggiore dellesercito italiano. La
discussione si svolge in un clima estremamente teso a
causa dei sospetti dei tedeschi sui movimenti di truppe
italiane dal Sud al Nord dellItalia e delle reciproche
velate accuse di perseguire fini che non sono
propriamente quelli di due alleati. Il convegno si
conclude senza nuove risoluzioni: lo scontro solo
rimandato (all'8 settembre, quando al mattino viene
data a Rhan, la "parola d'onore" di Badoglio, che "l'Italia
non tradisce l'alleato tedesco, marceremo con voi fino
in fondo").
Nel frattempo gli italiani iniziato il laborioso negoziato
con gli Alleati con il gen. italiano Giuseppe Castellano,
hanno gi firmato larmistizio. La diffusione per radio
prevista per la stessa sera dell'8 settembre).
9 SETTEMBRE 1943 - Troviamo Rommel scendere in
Italia con una panzerdivision per organizzare e per
contrastare con la linea Gustav (da Roma a Pescara - La
base di questo comando a Chieti) l'avanzata degli
Alleati sul Sangro. Rommel si ritrova nuovamente con il
comandante Kesserling. Fra i due c' molta
incomprensione e tanta ruggine ancora dall'Africa.
Rommel compare diverse volte a Palazzo Mezzanotte a
Chieti. Lui contrariamente a Kesserling vorrebbe
arretrare e consolidare le armate nel "baluardo
appenninico" bolognese. Kesserling insiste sul Sangro
ed lui alla fine il 21 novembre ad assumere in

comando di tutto lo schieramento in Italia e a fortificare


la linea del Sangro.
Churchill ha colto al volo "l'errore" di Kesserling. Il 29
dicembre scende a Tollo-Orsogna, viene a prendersi
Montgomery e lascia il comando a Leese; che far
melina per 10 mesi, mentre Montgomery va a
organizzare lo sbarco in Normandia.
Rommel viene destinato anche lui in Normandia prima
del grande sbarco del 6 giugno 1944. Ma non ottiene
nessun comando, soltanto la nomina di ispettore alle
difese sotto la direzione del maresciallo Von Rundstedt
(ancora lui! Mandato in pensione in Russia per aver
ordinato una resa, richiamato da Hitler in gran fretta.
Quello che un giorno aveva definito Rommel "il
pagliaccio del circo di Hitler"). In Normandia Hitler come
aiutante gli d proprio Rommel; ed ovviamente tra i due
iniziano gli screzi, non si sopportano a vicenda e hanno
vedute diverse).
Rommel quel 6 giugno allo sbarco era assente, volato a
Berlino per festeggiare il compleanno della moglie.
Ma ricordiamo non era lui a dover guidare le armate, n
tanto meno poteva muoverle dove voleva lui, il suo
superiore era Von Rundstedt (che era contrario a
Rommel, anche quando aveva ragione. Questo prima di
essere mandato a casa anche lui. Tuttavia il...
17 GIUGNO 1944 Per Rommel in Normandia si ripete il dramma di El
Alemein (quando voleva arretrare) e quello del Sangro
(anche qui arretrare). La 9 divisione del VII corpo USA

lanciata una poderosa offensiva sulla costa occidentale


della penisola del Cotentin ha isolato tutta la parte
settentrionale (Carteret -Cherbourg). Rommel propone
di evacuare la penisola, ma Hitler non vuol nemmeno
sentire parlare di arretramenti e di sgomberi. Non resta
che ordinare alle divisioni che si trovano a nord (709,
243, 91 e 77) di sacrificarsi per Cherbourg: mentre il
resto del corpo tedesco (7 armata del gen. Dollmann)
viene schierato inutilmente a difesa della base della
penisola del Cotentin (verr travolta). Hitler convoca
bruscamente i marescialli Rundstedt e Rommel a
Margival, e si esibisce in una delle sue solite sfuriate.
Larmata dellovest, dice, si lasciata cogliere nel
sonno e accusa le truppe di vigliaccheria. Rommel (pur
non responsabile delle operazioni belliche) cerca di
controbattere, mette in evidenza la sproporzione tra le
forze alleate e quelle tedesche, propone nuovamente lo
sgombero della penisola del Cotentin. Hitler per non
cede. Come al solito ordina di "resistere fino all'ultimo
uomo". Ed esonera nuovamente Von Rundstedt. Poi
richiamato ancora a fine '44, questa volta dagli altri
comandanti, Von Rundstedt si scontra ancora con Hitler
che lo destituisce e lo manda definitivamente a casa a
vita privata (sar uno dei pochi "grandi" generali a
salvarsi dal processo di Norimberga).
A Rommel si rivolgono alcuni ufficiali sfiduciati che
chiedono "se il sacrificio dei superstiti ancora
necessario?.
Rommel
risponde
seccamente:
Conformemente agli ordini del Fhrer dovete resistere
fino allultima cartuccia.

Ma in un rapporto inviato al comando generale dello


Heeresgruppe Ovest, il feldmaresciallo Rommel
drammaticamente sottolinea che dal 6 giugno, giorno
dellattacco anglo-americano in Normandia, le unit
impiegate hanno perso tra morti, feriti e dispersi, quasi
100.000 uomini (di cui 2360 ufficiali) dei quali solo un
decimo stato rimpiazzato; e avverte che il
logoramento delle truppe progressivo e inarrestabile.
Conclude il documento con annotazioni decisamente
pessimistiche: Il nemico sul punto di frantumare la
nostra debole linea del fronte e di penetrare
profondamente nellinterno della Francia. Con gli intimi
stato ancora pi caustico "Il ns. Vallo Atlantico? E' il
pi grande bluff della nostra propaganda".
20 LUGLIO 1944 - Crescono i pessimisti, pi nessuno
crede alla vittoria, si forma una congiura decisa a
rovesciare Hitler assassinandolo. Ma a Rastenburg, nella
Prussia orientale, lattentato del colonnello Stauffenberg
alla vita di Hitler fallisce.
Svanisce il progettato Putsch per rovesciare il nazismo e
per fermare la guerra.
14 OTTOBRE 1944 - LA MORTE DI ROMMEL - Sospettato
di aver preso parte, anche se indirettamente, al
complotto-attentato del 20 luglio contro Hitler, il
feldmaresciallo Rommel (secondo una versione
abbastanza verosimile) costretto a togliersi la vita con
una fialetta di cianuro per ordine dello stesso Fhrer.
Unica concessione al valoroso ufficiale la possibilit di
scegliere tra il processo davanti al tribunale del popolo

per aver complottato contro la vita di Hitler e il suicidio


col veleno.
In realt, Rommel aveva dato unadesione di principio
alla congiura del 20 luglio, ma non aveva preso parte
attiva al complotto.
Rommel avr imponenti funerali di stato, voluti da
Hitler; si dice per evitare lo scandalo, ma soprattutto essendo Rommel cos popolare - per evitare l'effetto
demoralizzante sul popolo.
In bene o in male si sempre parlato tanto di Rommel.
E stato il comandante pi popolare di tutta la Seconda
Guerra Mondiale. Per due anni l'indiscusso protagonista.
Uno dei pochi che aveva capito... "Come potremo
vincere questa guerra se perdiamo qui in Africa?".
Un mito che entrato nella storia. Pur con tanti difetti
un uomo fuori dal comune.
Per la sua rapida carriera dagli invidiosi colleghi pi
titolati, fu accusato di essere amico di Hitler.
Rommel, con le sue qualit, con il suo coraggio, sempre
presente di persona in prima linea, grande tattico che
rivoluzionava i piani prestabiliti nel pieno delle
battaglie, non ne aveva bisogno.
Abbiamo resistito fino alla disperazione
Documento segreto, in cui Rommel il 17 novembre 1942
riferisce sulla situazione allo stato maggiore tedesco, al
duce e al comando supremo italiano.
Riassumo le mie precedenti comunicazioni sui reparti
dell'armata corazzata italo-tedesca.

Le truppe italo-tedesche hanno tenuto le posizioni di El


Alamein dal 23 ottobre al 4 novembre, gettando tutte le
loro forze nella lotta e resistendo fino alla disperazione.
Il 4 novembre il nemico riuscito, grazie alla sua
enorme superiorit di mezzi corazzati (soprattutto carri
armati pesanti), di artiglieria anticarro e di artiglieria
pesante con gigantesche quantit di munizioni, come
pure di bombardieri pesanti, a sfondare le nostre linee
in cinque punti diversi e su vasto fronte. Lo
sfondamento principale si verificato nel settore nord
dello schieramento, su un fronte di una ventina di
chilometri, bench proprio in quella zona fossero state
concentrate tutte le possibili riserve tedesche e italiane.
Le forze italo-tedesche hanno subito, senza eccezione,
gravissime perdite in seguito a questi ininterrotti e
durissimi combattimenti, e sono state sgretolate
reparto dopo reparto dalla schiacciante superiorit
terrestre e aerea del nemico. In seguito allo
sfondamento, soltanto poche frazioni delle nostre
truppe sono riuscite a ripiegare combattendo sulle
posizioni di Fuka, ma neppure qui sono riuscite ad
attestarsi e a creare un nuovo fronte. Il nemico
riuscito a sfondare le nuove linee fin dal primo giorno, e
ci in numerosi punti, mediante l'impiego di forze
fresche.
a) il X corpo d'armata italiano, formato dalle divisioni
Pavia, Brescia e Folgore, stato attaccato da forti
reparti corazzati avversari durante la ritirata da El
Alamein a Fuka, riuscendo a sganciarsi e a raggiungere
nuove posizioni dove per, a causa della mancanza di
autocarri, di carburante e di acqua, dopo una disperata

e coraggiosa resistenza stato


completamente prigioniero dagli inglesi.

fatto

quasi

b) XXI corpo d'armata italiano: la divisione Trento ha


subito gravi colpi sul fronte di El Alamein, e gi al 24
ottobre aveva perduto la met dei propri effettivi. La
divisione Bologna e i resti della divisione Trento hanno
subito ulteriori gravi perdite in seguito allo sfondamento
del loro schieramento, effettuato dal nemico in pi punti
il 5 novembre. Durante la successiva ritirata sulle
posizioni di Fuka, il corpo d'armata stato quasi
completamente distrutto. Ne rimangono soltanto un
battaglione e mezzo e due reparti di artiglieria.
c) XX corpo d'armata motorizzato italiano: perdite molto
gravi hanno subito le divisioni Littorio e Trieste,
impegnate nel tentativo di respingere le azioni di
sfondamento nemiche nel settore settentrionale del
fronte di El Alamein; la divisione corazzata Ariete,
attaccata di fronte, sui fianchi e di tergo, il 5 novembre,
stata praticamente distrutta dopo una coraggiosa
resstenza. Dell'intero corpo d'armata non resta che un
reggimento, munito di sparsa artiglieria e senza pi un
carro armato.
d) Afrikakorps: la 15 divisione corazzata, impegnata fin
dall'inizio, e la 21 divisione corazzata, entrata in azione
alla fine d'ottobre, sono ridotte attualmente alla forza
complessiva di un reggimento.
e) Anche la 9 divisione leggera stata impegnata
quasi subito nei combattimenti, ed ridotta
attualmente alla forza di un battaglione e mezzo.

f) La 164 divisione di fanteria leggera tedesca , delle


nostre unit, quella che ha subito le pi grav perdite. Di
9 battaglioni, ne rimangono 2, di 6 batterie circa 2. Tali
resti sono stati per forza di cose suddivisi fra le tre altre
divisioni tedesche, per non ridurne la mobilit. Non
appena la situazione lo permetter, si provveder al
riordinamento e alla ricostituzione delle divisioni.
g) La brigata Ramcke ha perduto pi di met dei suoi
uomini e quasi tutte le armi pesanti.
h) La 19 divisione antiaerea ha subito la perdita di 50
cannoni, pesanti e 60 leggeri, ma nel frattempo ha
ricevuto nuovi rifornimenti, e precisamente 24 pezzi
pesanti e 40 leggeri.
i) Delle 17 batterie dell'artiglieria d'armata tedesca, ne
rimangono soltanto otto.
Erwin Rommel nasce a Heidenheim, nel Wrttenberg,
nel 1891. Frequenta la scuola militare di Danzica.
Durante la prima guerra mondiale combatte nelle
Argonne, in Romania e in Italia, rimanendo due volte
ferito.
Allo scoppio del secondo conftitto, presta servizio,
durante la campagna polacca, al quartier generale del
Fhrer. Successivamente gli viene affidatoto il comando
della settima divisione corazzata del XV corpo, che
costituisce la colonna di punta dell'esercito tedesco
nelle operazioni sul fronte occidentale. La settima
divisione combatte sulla Mosa, ad Arras, a Lilla, sulla
Somme, ed la prima a raggiungere la Manica.

Il 6 febbraio 1941 Rommel a casa in licenza da due


giorni, quando un aiutante del quartier generale del
Fhrer bussa alla porta e gli consegna un messaggio
urgente: Hitler vuole vederlo subito. Ha deciso di
mandare in soccorso di Graziani due divisioni della
Wehrmacht. Rommel dovr assumere il comando
generale di questo corpo africano e recarsi
immediatamente in Libia. Il Fhrer, ricorda Rommel, "mi
descrisse minuziosamente il teatro di guerra africano e
mi comunic che gli ero stato indicato come elemento
capace di adattarsi rapidamente alle condizioni
particolarissime della guerra in Africa".
Il 12 febbraio gi a Tripoli e sintetizza il suo giudizio
sulla situazione con queste parole: "C' da farsi rizzare i
capelli pensando con quale armamento il duce manda a
combattere le sue truppe". Il 24 i suoi uomini sono a
contatto con le truppe britanniche in Cirenaica. Maestro
nell'impiego delle formazioni mobili, nel raccogliere
immediatamente le forze dopo un'operazione per
sfruttare a fondo il successo, convinto che "l'energia di
un comandante conta spesso pi della sua intelligenza",
Rommel salta, con il suo aereo, come una cavalletta da
un punto all'altro del deserto per prendere contatto
fisico con il terreno e con gli uomini.
Magnifico giocatore d'azzardo, infligge agli inglesi gravi
perdite e risolleva le sorti dell'Asse nello scacchiere
africano. Di lui Churchill dice davanti alla Camera dei
Comuni: Abbiamo di fronte a noi un avversario molto
audace e abile e, se posso dirlo al disopra delle stragi di
guerra, un grande generale.

A fronteggiarlo si succedono i migliori generati


britannici: Wavell, Auchinleck, Cunningham, Ritchie,
Montgomery.
Dopo due anni di Africa, combatte in Normandia contro
l'avanzata degli alleati e rimane ferito il 17 luglio 1944.
Accusato di aver partecipato alla congiura del 1944
contro HitIer costretto a darsi la morte con il cianuro
per evitare il processo. Scompare dalla scena tragica
della Germania a un cenno del tiranno che ha
fedelmente servito, come un generale romano.

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