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RACCONTI DI NATALE

Favole illustrate per bambini


presenta
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RACCONTI DI NATALE
Favole illustrate per bambini
Piccolini Barilla presenta
A cura di
Chiara Cecilia Santamaria
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Il supereroe ....................................................................
Natale a Solealto ...........................................................
Pim, piccola renna alla riscossa .................................
Tartina, la tartarughina che sognava il mare ..........
Lila, la conchiglia ballerina .........................................
Il topolino Joe e il formaggio di Natale .....................
La vera storia della neve ...............................................
Loretta e le lancette fatate ...........................................
INDICE
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Indice
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I tre doni della vita .........................................................
La letterina di Anna .......................................................
La nuvola di Greta ..........................................................
Il ume dellamicizia .....................................................
Baghella, Baghib e la scopa della befana .................
Freddy la renna freddolosa ..........................................
La Vigilia volante di Candito ........................................

Tutti insieme per Natale ..............................................
Il cavallo magico ............................................................
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Il piccolo Mino e la torta col cavolo ...........................
Scatolina e i tesori di Nina ...........................................
Cera una volta un albero .............................................
Linverno rubato ............................................................
Un bau sotto lalbero .....................................................
La renna smarrita .........................................................
Il regalo di Caterina ......................................................
La giostra delle feste .....................................................
Scrivi il tuo racconto di Natale ...................................
Indice
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Racconti di Natale una raccolta di favole illustrate
per bambini. Il progetto, rmato Piccolini Barilla,
nasce online: gli scrittori e gli illustratori hanno
realizzato storie e immagini a tema natalizio, raccolte
sul sito Piccolini e scaricabili in forma di e-book.
Un modo nuovo per avvicinarsi insieme alla notte pi
magica dellanno. Il risultato un libro pieno di sogni
ed emozioni, in cui la purezza dellinfanzia rivive nella
creativit degli autori. Venticinque storie da condividere
con tutta la famiglia, per vivere il calore e la gioia
del Natale.
Grazie a tutti i collaboratori del progetto. La loro fantasia
ha dato vita alla dolcezza di questi racconti, ne ha
illustrato lessenza e ne ha fatto un piccolo dono per tutti
i bambini, anche al bimbo nel cuore dognuno di noi.
INTRODUZIONE
8
Ilaria Urbinati
ono un bambino 3XL di bont. Me lha detto
Carlino, il signore che abita sopra di noi.
Lui lo sa: quando era giovane ha lavorato
per Babbo Natale. Ora in pensione, dice, ma sa
riconoscere i bambini buoni! Carlino mi ha anche
detto che se sono tanto, tanto bravo, posso chiedere
a Babbo Natale quello che desidero di pi.
Devo scrivergli una letterina, dice, e tenerla sotto
il mio cuscino nch lui non verr a prenderla.
Storia di
Illustrazioni di
Letizia Lafuenti
IL SUPEREROE
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Ho deciso cosa chieder questanno a Babbo Natale:
da tanto che lo desidero, ma questa la volta buona,
ieri ho anche aiutato mamma ad apparecchiare
non mi potr dire di no. Sono trooooppo bravo!
Caro Babbo Natale, questanno vorrei diventare un
Supereroe. Ti prego, fammi questo regalo non per
me, lo faccio per la mia famiglia: con i miei superpoteri
potrei aiutare mamma a portare la spesa quando
troppo pesante, a cucinare senza stancarsi e potrei
buttare i pannolini di Marta quando sono troppo
puzzolenti. Potrei anche aggiustare le cose che si
rompono e aiutare pap a lavoro, cos la sera torna
a casa prima! Prometto che aiuter anche te
a portare i regali in giro per il mondo cos, ora che
sei vecchietto, ti stancherai di meno. Grazie!
Carlino dice che se Babbo Natale avverer
il mio desiderio non dovr dirlo a nessuno, perch
i Supereroi devono restare sconosciuti, altrimenti
sai che macello! Questa mattina successo un fatto
strano: la mamma venuta a svegliarmi, mi ha dato
un grosso bacio sulla fronte e mi ha detto:
Buongiorno mio piccolo Supereroe!
Il supereroe
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Sapete che c? Alla mia mamma non sfugge mai nulla,
e poi sa fare trooooooppe cose: secondo me anche lei
un Supereroe ma acqua in bocca!
Il supereroe
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Illustrazioni di
Caterina Falchi
NATALE
A SOLEALTO
Anastasia Fogal
icembre arrivato! Natale alle porte
e a Solealto tutti si preparano per la grande
festa. Gli abitanti, la sera della Vigilia,
si riuniscono nella grande piazza sotto labete
Arturo, che per loccasione indossa le sue luci migliori.
A mezzanotte tutti si danno la mano e formano un
grande girotondo cantando canzoni natalizie.
Per tradizione, gli abitanti di Solealto nella notte
Storia di
Natale a Solealto
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di Natale si fanno un solo regalo speciale: scelgono
una persona che sta loro a cuore e le rinnovano
tutto lafetto e lamore che provano.
Cos il macellaio Gino prende per mano la pasticcera
Amalia e la gatta Flora va a braccetto con il
topino Gustavo. Il piccione Anselmo se ne sta sui
rami dellabete Arturo che lo stringe forte a s
promettendogli di
dargli sempre un rifugio
sicuro. Tutti hanno
una persona speciale
nel cuore e tutti sanno
quanto importante
far sapere cosa sentono
per lei. un regalo che
vale pi di tanti altri.
Anche Ciclamino vuole
rispettare la tradizione
e decide di dichiarare
tutto il suo afetto a Petunia: tutto lautunno che si
guardano da un davanzale allaltro. Lesto, Ciclamino
inforca le ruote del suo vaso e le si avvicina. un po
impacciato, ma che caspita, oggi la notte di Natale
e la tradizione deve essere rispettata! Prende
Natale a Solealto
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il coraggio a quattro foglie e si dichiara a Petunia.
Lei arrossisce, si nasconde fra i petali ma poi si fa
coraggio e confessa a Ciclamino tutto il suo afetto
ricambiato. Ciclamino al settimo cielo! Questo
un Natale pi speciale degli altri, che gli ha regalato
tanto amore e felicit, e augura a tutti i suoi amici di
ricevere un regalo bello ed importante come il suo.
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Ada Tirelli
l Natale era vicino, e al Polo Nord tutti
si preparavano per le feste. Erano tutti felici,
tranne Pim.
Pim era una piccola renna e i suoi genitori trainavano
la slitta di Babbo Natale. Desiderava volare come loro,
ma non ci riusciva. La mamma gli disse: Perch sei
triste? Perch voglio crescere e volare con voi la
notte di Natale! Amore, presto diventerai grande e
Storia di
Illustrazioni di
Romina Fantusi
PIM, PICCOLA RENNA
ALLA RISCOSSA
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Pim, piccola renna alla riscossa
potrai farlo. Pim sorrise e and a giocare
a nascondino con i suoi amici. Lui si nascose in cima
a un albero, mentre il suo amico Flip si rintan dietro
la slitta. Allimprovviso, il ghiaccio si ruppe
e Flip cadde nellacqua gelida. Pim, spaventato, voleva
aiutarlo. Salt subito gi dallalbero, vol n sopra
il buco nel ghiaccio dove il suo amico era caduto
e lo salv.
Grazie, Pim, mi hai salvato la vita e hai volato!
Pim sorrise: era cos preoccupato per Flip che
non si era accorto di aver volato. La mamma arriv
e gli diede un forte abbraccio.
Hai aiutato un tuo amico e il tuo gesto stato cos
importante che hai imparato volare! Due giorni
dopo arriv il momento per Babbo Natale e le sue
renne di partire per il lungo viaggio intorno al mondo.
Flip si avvicin a Pim e gli porse un regalo.
Buon Natale! Grazie Flip, ma la nostra amicizia
il dono pi bello!
I due amici sorrisero, poi arriv Babbo Natale che
disse: Coraggio, Pim, ora di andare!. Pim corse
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Pim, piccola renna alla riscossa
verso la slitta. Il suo desiderio si era avverato: ora che,
grazie allamicizia, aveva imparato a volare, poteva
accompagnare Babbo Natale nel lungo viaggio per
portare i doni ai bambini.
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Silvia Pignat
uando Tartina la tartarughina usc dal guscio
non si trovava su una spiaggia tropicale,
ma nel terrario di un negozio di animali
di citt. Sapeva che doveva raggiungere il mare
e cos inizi a cercarlo. Una grande mano la prese e:
splash! si ritrov in una vasca assieme a tante altre
tartarughine. Ma non il mare! pens. Era troppo
piccolo e afollato. Tartina cerc di fare amicizia
con le altre tartarughine.
Storia di
Illustrazioni di
Maria Cristina Novello
TARTINA, LA TARTARUGHINA
CHE SOGNAVA IL MARE
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Tartina, la tratarughina che sognava il mare
Ma nessuna le dava retta, anzi la prendevano in giro:
Il mare? Ma di che parli? Hai battuto troppo forte
la testa rompendo luovo? Tartina si mise in un
angolo e continu a pensare al mare: esisteva di certo
e un giorno lo avrebbe visto.
La Vigilia di Natale, Babbo Natale prese Tartina e la
port a casa di Elena, che era una bimba sognatrice
proprio come la tartarughina. Poich i suoi genitori
lavoravano tanto e stavano poco a casa, si sentiva sola
e desiderava avere un animaletto a cui raccontare
i suoi sogni, ma era allergica al pelo. Babbo Natale
depose la tartarughina sotto lalbero di Natale. Era
proprio contento, perch Tartina era senza pelo e
avrebbe fatto felice una bimba brava e buona. Cos, la
mattina di Natale Elena trov Tartina.
Ciao io sono Elena e tu? la salut, prendendola
delicatamente fra le mani. Io sono Tartina.
Vieni Tartina, non avere paura, devo farti vedere
una cosa. Vedi Tartina tu provieni da qui. disse
Elena, indicando su un libro la foto di una spiaggia
e del mare blu Mamma dice che se mangiamo tanta
verdura e pesce diventeremo grandi e un giorno
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Tartina, la tratarughina che sognava il mare
ci andremo, cos tu nuoterai libera nel mare e io
studier gli animali. Tartina sgran gli occhi e il suo
cuoricino batt forte: quello era il mare! Anche
il cuore di Elena batt forte, non si sarebbe pi sentita
sola: ora aveva unamica con cui condividere i sogni.
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Dsire Gedda
era una volta una conchiglia piccolina di nome
Lila. Era una conchiglia ballerina che amava
fare le giravolte nel mare. Un giorno
ci fu una forte marea che la port sulla spiaggia
dorata. Si ritrov sola, impaurita, con il sole
che stava per tramontare. A un tratto una bimba
con i riccioli biondi le si avvicin.
Ehi conchiglietta che fai qui tutta sola?
Stavo ballando nel mare e mi sono persa.
Storia di
Illustrazioni di
Marcella Panseri
LILA,
LA CONCHIGLIA BALLERINA
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Lila, la conchiglia ballerina
La bimba la accolse nelle sue manine e la port con s.
Fa troppo freddo, andiamo a casa mia, qui sulla
spiaggia.
In cucina, mamma e pap stavano per preparare
la cena. Mamma guarda cosa ho trovato!
Pu restare con noi? Ti prego!
Certo che pu stare con noi, ma solo per stasera.
Domani la aiuteremo a tornare dalla sua famiglia.
Lila sembrava contenta. Poi locchio n su una
miriade di conchigliette raggruppate su un piatto.
Non capiva.
Ma chi sono queste? Mi assomigliano ma sono
senza occhi. Da dove vengono?
La mamma cap i suoi pensieri e la rassicur:
Lila, non sono extraterresti, noi umani mangiamo
molta pasta e questa cos bella che lhanno
disegnata pensando a te. Che forte!
Passarono la serata fra risate e chiacchiere. La notte
Lila dorm accanto alla bimba e, la mattina, la mamma
inl un messaggio in una bottiglia con la foto di Lila
e le coordinate per raggiungere la spiaggia.
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Lila, la conchiglia ballerina
Nel giro di due ore si sparse la voce e arrivarono mille
conchiglie sulla spiaggia per riportare a casa la piccola
Lila che continu per sempre a ballare felice
fra le onde del mare.
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l topolino Joe era goloso di formaggio ma,
con larrivo dellinverno, faticava a trovare il suo
cibo preferito. Da qualche tempo poi, nella tana
che condivideva con gli amici, era arrivato un roditore
losco di nome Tim.
Tim era sempre satollo di formaggio, ma nessuno
sapeva come se lo procurasse.
Dimprovviso, Tim cominci a dimagrire in fretta,
Storia di
Illustrazioni di
Valentina Polidori
IL TOPOLINO JOE
E IL FORMAGGIO DI NATALE
Alessandra Redi
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Il topolino Joe e il formaggio di Natale
nch si ridusse pelle e ossa. Joe invece si apprestava
a trascorrere un Natale gioioso: Frank, luomo
del supermercato, gli aveva regalato un grosso
spicchio di parmigiano. Mentre stava per addentarlo
sopraggiunse Tim, che gli chiese di condividerlo.
Perch dovrei? esclam Joe Tu non hai mai
oferto nulla, anche quando era chiaro che noi altri
pativamo la fame: ti facevi befe di noi che, a tuo dire,
non eravamo abbastanza furbi da procurarci
il cibo!
Credevo di essere scaltro, ammise Tim ma quando
Frank ha scoperto che rubavo il formaggio dal suo
supermercato mi ha cacciato e, da allora, mangio
pochissimo. Io invece sono stato onesto anche
quando ero afamato, e Frank mi ha regalato questo
formaggio ribatt Joe.
Natale e lo divider con te, anche se tu non hai
mai fatto lo stesso. Imparerai che il vero valore di
un topo si vede nella capacit di dare senza ricevere
nulla in cambio: Frank ha fatto cos con me, ed io
far cos con te. Ti ringrazio, disse Tim e non
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Il topolino Joe e il formaggio di Natale
solo del formaggio. Da quel giorno Tim impar
il valore della generosit e, condividendo il formaggio
insieme, nessuno dei topolini fu pi afamato.
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Chiara Cecilia Santamaria
e fatine della dispensa si annoiavano durante
il freddo e il lungo inverno nella casetta della
nonna. Di tanto in tanto la vecchina riceveva
la visita dallarzilla nipote dal cappuccio rosso.
Ormai cintura nera di karate dopo i ripetuti assalti
di un lupo, la piccola percorreva allegra i sentieri del
bosco portando in dono torte. Sempre torte. Talmente
buone, che la nonna aveva smesso di prepararle.
Storia di
Illustrazioni di
Chiara Cecilia Santamaria
LA VERA STORIA
DELLA NEVE
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La vera storia della neve
Disoccupate e infelici, senza uova da rompere, impasti
da mescolare e marmellate da spalmare sulle crostate
impiastricciandosi no ai gomiti, le fatine non
avevano proprio nulla di eccitante da fare.
Ho trovato! esclam un giorno Fata Farina
guardando le sue colleghe, Fata Zuccherina e Fata
Candita. Se non possiamo usare i nostri poteri per
rendere pi golose le torte della nonna, usiamoli
per addolcire il Natale! Ottima idea le fece eco
Fata Candita la sda inizia domattina allalba.
Al tramonto ci ritroveremo qui e ognuna potr
raccontare il suo lavoro.
Le fatine uscirono alle prime luci della freddissima
alba della Vigilia e rientrarono, esauste ma
soddisfatte, poco prima del tramonto. Guardate
esclam Fata Candita io ho decorato tutti gli alberi
del bosco di dolcissime bacche rosse caramellate.
Le fatine annuirono compiaciute davanti agli abeti
decorati. Io invece ho glassato le stelle una ad una,
stasera splenderanno come non mai disse felice
Fata Farina. E tu? chiesero a Fata Zuccherina.
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La vera storia della neve
Io ho tessuto lo zucchero lato pi ne e morbido
che si sia mai visto, e ne ho steso un tappeto.
Adesso tutto candido, dolce e magico.
Lo zucchero rietter i bagliori del sole e quelli
della luna, facendo splendere il bosco per tutto
il giorno di Natale.
Tutte le fate del bosco
rimasero ammaliate dal
meraviglioso spettacolo.
La fata Madre,
impressionata da tanto
bagliore, si fece dare la
ricetta da Fata Zuccherina.
Visto che per in cucina
era sempre stata negata
e in pi, con tutto quel
dolciume, gli animaletti
del bosco rischiavano un
grande mal di pancia, cambi
la ricetta. Lo zucchero divenne acqua cristallizzata
e nacque una nuova fata per dipingere il bosco
di morbido bianco ogni inverno.
Il suo nome era Neve.
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Sonia Moggi
ho sempre detto io. tutta colpa del mio
nome disse la bambola di lana leggendo
il suo nome ricamato sul vestito e raccontando
la sua storia alla bambina!
Le mamme e i pap dovrebbero aspettare
di guardare in faccia il proprio bambino prima
di timbrargli sopra un nome. Prima di deciderlo
ssando il softto, perch quello dei nonni o solo
perch carino.
Storia di
Illustrazioni di
RosMary Apone
LORETTA
E LE LANCETTE FATATE

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Loretta e le lancette fatate
Bisognerebbe aspettare qualche mese per capire
se il nome sta bene al bimbo, se gli assomiglia!
Il mio nome, per esempio, mi fa sempre un sacco
di dispetti! Ha fatato le ore della mia vita, cos non
sono mai puntuale. Sempre in anticipo o in ritardo.
Come la notte di Natale, quando sono arrivata
in ritardo allappuntamento con Babbo Natale.
Me lo ricordo! disse la bambina Ti aspettavo
Eppure mi ero svegliata in tempo, fatto una bella
colazione Continu a raccontare la bambola
Tutto era preciso ma poi allimprovviso successo!
Il mio nome ha fatto lo sgambetto al tempo,
ha confuso i minuti cos che sono arrivata a casa
di Babbo Natale che il sacco dei regali era gi chiuso.
Desideravo cos tanto arrivare da te che ho tirato
per la sua giacca rossa Babbo Natale e ho detto:
Loretta!
Tutte le renne si sono girate a guardarmi.
Babbo Natale mi ha guardata e ha tuonato:
Signorina altro che oretta sei in ritardo
di pi di unora intera!
Ma io le ho risposto di corsa: No, no, sono io! Il mio
nome Loretta! Qualche secondo di silenzio poi la
sua gran risata mi ha scongelato il cuore.
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Loretta e le lancette fatate
Ha aperto il suo enorme sacco ed io sono saltata
dentro! Per una volta il mio bufo nome era arrivato
al momento giusto!
Brava Loretta! Cos sei arrivata da me! disse
la bambina. E tu a me che nome vuoi dare?
Tu sei la mia bambina disse Loretta ti chiamer
Vittoria! e si abbracciarono sotto lalbero pieno di luci.
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ra la Vigilia di Natale ed Enrico, frugando
nella softta della vecchia casa del nonno, tutto
si aspettava di trovare tranne quellantico libro
tutto impolverato. Il titolo era: La Saggezza degli Avi
e, a prima vista, sembrava un libro di ricette ormai
dimenticate.
Enrico lo sfogli e si accorse che le due pagine centrali
erano diverse. Parlavano dei Tre Doni della Vita,
Storia di
Illustrazioni di
Daniele Del Rio
I TRE DONI
DELLA VITA
Pandora
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I tre doni della vita
lanello dai mille colori, la corazza di bra
e lacqua miracolosa. Il libro raccontava che chi
avesse compreso il signicato dei tre doni della vita,
e ne avesse fatto uso, avrebbe poi vissuto a lungo
e in salute.
Enrico non si dava pace e pass i giorni successivi
tutto intento a cercare il signicato profondo celato
nelle pagine dellantico ricettario. Le ricette che
conteneva erano quasi tutte a base di frutta ed Enrico
pens che forse quel dettaglio potesse aiutarlo
a risolvere lenigma.
And in biblioteca e us Internet per documentarsi
su quelle parole anello, colori, corazza di bra, acqua
e cap! Lanello colorato doveva riferirsi ai polifenoli,
composti beneci e colorati contenuti nella frutta.
La corazza doveva essere la buccia della frutta, ricca
di bra, tanto preziosa per la salute. Lacqua
miracolosa era sicuramente lacqua della frutta che,
tutti lo dimentichiamo, ne il principale costituente.
Ecco risolto lenigma! La frutta il segreto celato
nellantico libro degli avi, perch racchiude in s tutti
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I tre doni della vita
e tre i Doni della Vita. E chi ne fa uso, ossia la mangia
spesso, vivr pi a lungo e pi sano e felice.
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Cinzia Bolognesi
Storia di
Illustrazioni di
Stefy DElia
LA LETTERINA
DI ANNA
uella mattina Anna si era svegliata proprio
sconsolata. Era la Vigilia di Natale e lei non
sapeva ancora che regalo chiedere a Babbo
Natale. Aveva troppe idee: una bambola, il libretto
dellorsetto Teddy, un album da colorare...
La sua mamma, per, le ha detto di scegliere una cosa
sola, la pi importante. La pi importante! Come si
fa a sapere qual la cosa pi importante? brontol
tra s e s Anna e, assorta nei suoi pensieri, si avvi
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La letterina di Anna
verso la cucina.Buuuh Buuuh un lamento attir la
sua attenzione, veniva dal ripostiglio, qualcuno stava
piangendo ed era proprio disperato.
Chi sei? chiese Anna.
Sono Tobia, un folletto di Babbo Natale
rispose una vocina triste triste.
E perch piangi nel mio ripostiglio?
Mi stato afdato un compito importantissimo,
devo portare le lettere dei bambini a Babbo Natale.
Questo il mio primo incarico, ci tenevo a essere
il pi veloce, ma tu non hai ancora scritto la tua
letterina. Non far mai una bella gura.
E cos dicendo inizi a piangere ancora pi forte.
Anna era davvero morticata: stava per rovinare
il Natale a Tobia. Sapeva cosa doveva fare e torn
con lui nella sua cameretta.
Scrisse la sua lettera a Babbo Natale e la consegn
al folletto che vol via ringraziando felice.
La lettera diceva:
Caro Babbo Natale, niente regali per me questanno.
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La letterina di Anna
Mandami Tobia il prossimo anno, vedrai sar il folletto
pi veloce di tutti. Con afetto Anna.
Anna era stata generosa. Aveva regalato la sua
letterina al suo nuovo amico.
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Leonardo Laviano
e i miei calcoli sono giusti manca solo una
monetina. Greta soppesa il salvadanaio: il suo
sogno si sta per realizzare. La giornata passata
aspettando i genitori che lavorano sempre. sera,
Greta in bagno che si lava i denti quando sente la
porta che si apre: pap e mamma sono nalmente a
casa. Giusto il tempo per un bacino veloce perch
tardi ed ora di dormire. Greta sincammina verso
la sua camera quando sente in lontananza il tintinnio
Storia di
Illustrazioni di
Leonardo Laviano
LA NUVOLA
DI GRETA

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La nuvola di Greta
di una moneta che cade nel salvadanaio, inlata da suo
pap. Lultima moneta! pensa raggiante. Il mattino
dopo corre dal venditore di palloncini con le monete
e la sua sediolina.
Me li dia tutti! E faccia un nodo robusto attorno
alla sedia!
Luomo distrattamente fa il nodo e Greta spicca
il volo. In strada comincia un gran parapiglia:
Qualcuno la tiri gi!. Greta ignora tutte quelle
voci: fantastico guardare casa sua dal cielo, sembra
la casa delle bambole. Giunta vicino alla sua nuvola,
la tocca con una mano: come cercare di prendere un
fantasma Ma che profumo buono di pioggia!
Le ore trascorrono veloci. A casa sua i genitori
piangono disperati, i vigili del fuoco discutono
su come farla tornare sulla terra senza danni.
Ma si sa che i palloncini dopo un po si sgonano
Per fortuna latterraggio morbido: tutti scoppiano
in un applauso. Dal giorno dopo la malinconia di Greta
svanisce: pap e mamma ora hanno il tempo per stare
con lei e giocare Come al gioco di dare una forma
alle nuvole. Anche a quella di Greta.
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La nuvola di Greta
52
Paola Traspedini
era una volta un giovane delno di ume che
trascorreva la sua giornata a vedere i bradipi
sonnecchiare sui rami e gli aironi volare al
tramonto verso il cielo.
Il pap di questo delno era un tipo coraggioso,
che aveva deciso di migrare da giovane alla ricerca
di nuove avventure. Il piccolo delno invece amava
la vita tranquilla e non desiderava diventare un eroe
Storia di
Illustrazione di
Paola Traspedini
IL FIUME
DELLAMICIZIA
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Il ume dellamicizia
o essere premiato con il pesciolino d oro, il premo
consegnato annualmente dal capo dei delni al pi
coraggioso di tutti.
Un giorno, girovagando nel ume, sent una vocina
venire dallalto tra i rami folti e le liane a penzoloni.
Allimprovviso vide spuntare una zampa pelosa
pelosa, con le unghie lunghe lunghe. Era un piccolo
bradipo, animali molto famosi nel circondario perch
non lasciavano mai la loro casa sullalbero.
Il delno cap che il piccolo bradipo era solo e decise
di diventare suo amico. Ma come farlo scendere
dallalbero? Si avvicin e prov a dare una codata al
tronco, ma l unico risultato fu un dolore incredibile
no alla punta del muso. La vocina per era talmente
insistente che il piccolo delno ci mise tutto il suo
cuore e soprattutto tutta la sua coda e tir un colpo
fortissimo che gli fece girare la testa, ma quando
si riprese si ritrov con il bradipino sulla schiena.
E ora? Distinto si diresse verso la sua casa,
con la certezza che la sua famiglia avrebbe
accolto calorosamente il nuovo arrivato.
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Il ume dellamicizia
Quellanno il pesciolino doro fu aggiudicato proprio
a quel giovane delno che non aveva esplorato
il mondo contro mille pericoli, ma aveva donato
una nuova famiglia, un nuovo amore, una nuova vita
a qualcuno.
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Claudia Carieri

ap, mi racconti una favola?, disse la piccola
L sdraiata sul suo lettino. Me ne racconti
una anche a me? ripeteva L, la sorellina
pi piccola. Va bene, vi racconter una delle storie
di Baghella e Baghib, un orsacchiotto rosa ed
uno celeste. Si avvicinava il giorno della Befana,
ma gli animali del bosco, che aiutavano la vecchina
a preparare i regali per i bimbi buoni, erano molto
agitati perch lei non era ancora arrivata.
Storia di
Illustrazione di
Giovanni Antonio Lafuenti
BAGHELLA, BAGHIB
E LA SCOPA DELLA BEFANA

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Baghella, Baghib e la scopa befana
Temevano che, per via dellet, si fosse persa nel
bosco. Baghella e Baghib organizzarono allora
un piano per cercarla, cos da poter assicurare
ai bimbi buoni larrivo dei doni.
Voi uccellini controllerete dallalto tutte le strade
del bosco e voi, farfalle e libellule, volerete pi in
basso, sotto i rami degli alberi, dove la luce del sole
non arriva. Voi ranocchie e castori, con tutti gli
animali dellacqua, guarderete nello stagno e lungo
il corso dei ruscelli disse Baghella. E voi, aggiunse
Baghib rivolgendosi agli scoiattoli, insieme ai
cerbiatti e alle talpe cercate per terra, se fosse
scivolata in qualche buca, e vicino agli alberi
e fatevi aiutare anche dalla volpe e dal lupo
ai quali non mancano furbizia e coraggio.
Poi rivolto a Baghella disse: noi due la cercheremo
su per la collina, tra le rocce e nelle caverne.
Dopo molte ore di faticosa ricerca, tutti gli animali
ripresero, stanchi e delusi, la via del ritorno. Giunti
davanti alla casa dove di solito arrivava la Befana,
videro la tenera vecchina seduta davanti alla porta
che cullava, come fosse un bimbo, la sua scopa.
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Baghella, Baghib e la scopa befana
molto vecchia e stanca, diceva carezzandola
non ha pi la memoria di una volta e ha smarrito
la strada. Ma stato meraviglioso viaggiare con
lei! Girovagando di qua e di l mi ha raccontato
storie bellissime di luoghi che non avevo mai visto.
Gli anziani, anche se smemorati, insegnano sempre
qualcosa, persino delle vecchie scope!
L e L gi dormivano: Speriamo almeno che abbiano
ascoltato la ne della storia pens il pap.
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Francesca Azzano
a piccola renna Freddy viveva al Polo Nord
ma, a diferenza delle altre renne, era molto
freddolosa e quando usciva di casa il naso
le diventava blu. Quando Freddy prese di nuovo
il rafreddore, il dottore sugger di passare qualche
tempo al Sud, dove fa caldo, cos non si sarebbe
pi ammalato. Natale per era alle porte e i genitori
di Freddy, aiutanti di Babbo Natale, non potevano
assentarsi dal lavoro. Freddy non voleva che Babbo
Storia di
Illustrazioni di
Giulia Russo
FREDDY
LA RENNA FREDDOLOSA
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Freddy la renna freddolosa
Natale restasse senza due renne proprio la notte
della Vigilia, cos decise di partire da solo.
Prese un treno per il Sud ma, anche dopo aver
viaggiato tutta la notte, aveva ancora freddo.
Dal controllore scopr che in Africa faceva molto caldo
e cos sal su una grande nave che lo port in Marocco,
dove cera davvero un bel calduccio.
Sceso a terra, Freddy cominci a passeggiare no
ad arrivare a un prato pieno di grossi batufoli bianchi.
Freddy chiese loro se fossero nuvole e scopr, invece,
che erano pecorelle. Raccont loro della neve, del
perch si trovasse l e di quanto gli mancasse la sua
famiglia. Le pecore furono molto colpite dalla sua
storia e dal racconto sulla neve, che non avevano mai
visto. Decisero di aiutarlo: gli fecero un cappello
e una sciarpa con la loro lana calda, cos non avrebbe
pi avuto freddo.
Grazie a loro, Freddy riusc a tornare a casa per Natale
e i suoi genitori, felicissimi, lo aiutarono a realizzare
il regalo per le pecorelle gentili che, la mattina di
Natale, si svegliarono sotto sofci occhi di neve.
63
Freddy la renna freddolosa
64
Sophie Aiello
andito era un piccolo folletto di Babbo Natale
che, nella notte della Vigilia, si nascose tra
i pacchetti sulla slitta per fare il giro di tutte
le citt. Era felice e guard gi pi che pot, ma a met
della notte, per stare pi comodo, si appoggi su un
pacchetto e si addorment. Babbo Natale, passando
sopra la casa della bimba che aveva chiesto quel
regalo, lanci il pacco gi nel camino senza accorgersi
di lui. E che spavento si prese Candito, quando
Storia di
Illustrazioni di
Francesca Pellas
LA VIGILIA VOLANTE
DI CANDITO
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La Vigilia volante di Candito
si svegli e si accorse di non esser pi sulla slitta!
Si guard intorno per un po, senza sapere che fare.
Non si accorse della bimba nch quella non gli si
avvicin e non disse:
Ciao!
E tu chi sei? domand il folletto.
Mi chiamo Linda. Sono rimasta sveglia perch
volevo vedere Babbo Natale, ma ho sentito solo
un suono di campanellini, e poi sei caduto tu.
Ero sulla slitta e mi sono addormentato
disse Candito imbarazzato, e poi aggiunse:
Questo devessere il tuo regalo.
Lei per gli chiese:
E tu? Come fai a tornare a casa, adesso?
Non un problema rispose lui mi servono
un po di zucchero e un giardino.
Linda lo port in cucina e gli porse il barattolo
dello zucchero. Lui ne prese un pugnetto.
In giardino, il folletto le disse:
Mi aiuti? Dobbiamo cantare Jingle Bells.
Si misero a cantare e lui lanci in aria lo zucchero:
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La Vigilia volante di Candito
i granelli diventarono tante stelline luminose.
Allora Candito ci salt in mezzo, fece ciao con la mano
a Linda, le stelline iniziarono a girare, e lui spar.
Era tornato a casa, in tempo per Natale.
68
Andrea Astuto
orsetto Peppo aveva freddo, lass in solaio.
Rabbrividiva e avrebbe tanto voluto una
bella copertina, ma proprio non sapeva come
procurarsela. E poi non cera nessuno con cui potesse
chiacchierare un po.
Allangolo opposto della stanza, la renna Imelda
aspettava con ansia che qualcuno arrivasse a liberarla
dalla scatola in cui si sentiva tanto stretta.
Storia di
Illustrazioni di
Ilaria Bellini
TUTTI INSIEME
PER NATALE
70
Tutti insieme per Natale
Sapeva che ormai era quasi ora.
Intanto in salotto, il panda Gedeone si annoiava.
Era un giocherellone e stare cos senza far nulla gli
sembrava proprio una perdita di tempo. Ma ancora
non era arrivato nessuno con cui divertirsi, e allora
mentre aspettava i suoi amici sbufava, si agitava,
sbufava, si agitava.
Sul tavolo della cucina cera la pecorella Ombretta,
davvero impaziente: era arrivata da poco in quella
casa e non vedeva lora di fare nuove conoscenze.
Poi, in men che non si dica, si ritrovarono tutti
insieme appesi ai verdi rami. Una mano attacc
una spina, pigi un interruttore. Le luci si accesero
a intermittenza, rosse e dorate. Gli animali dellalbero
di Natale le guardavano incantati, stupiti
dalle meraviglie che vedevano intorno a loro.
Adesso avevano tutto ci che potevano desiderare:
dalla cima langelo vegliava su di loro, in basso
il presepe giaceva splendido e immobile protetto
dai rami. Peppo, Imelda, Gedeone e Ombretta
si guardarono, si salutarono, iniziarono a parlottare
tra di loro. Era bello sapere di non essere soli, sapere
di essere parte di un mondo cos luminoso.
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Tutti insieme per Natale
72
ilippo era un bravo bambino, obbediente con
i suoi genitori e generoso con i suoi amichetti.
Nonostante questo sapeva che per questanno
Babbo Natale avrebbe portato pochi doni, perch
il suo pap purtroppo era rimasto senza lavoro
e bisognava cercare di risparmiare. La mamma, per,
gli chiese di scrivere comunque la letterina ai folletti
del Polo Nord e, per fargli avere unidea su cosa
chiedere, lo port a vedere le vetrine di giocattoli.
Storia di
Illustrazioni di
Valentina Cortesi
IL CAVALLO
MAGICO
Cinzia Di Palma
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Il cavallo magico
Che meraviglia! Colori, luci, profumi ma le vetrine
erano la cosa pi bella. Vestite a festa di rosso e oro
accecavano gli occhi di stupore e allegria. E fu proprio
una vetrina tutta dorata che attir lattenzione di
Filippo. Con le manine e il nasino appiccicati sul
vetro freddo, aveva formato una nuvoletta mentre
ammirava e rimirava senza dire niente uno splendido
cavallo di legno. Era proprio quello il regalo pi bello
che avesse mai potuto desiderare. Filippo amava
i cavalli e da tanto ne avrebbe voluto possedere uno.
Purtroppo quel grande cavallo a dondolo era molto
costoso e alla mamma le sembr giusto avvertirlo che
forse Babbo Natale non avrebbe potuto accontentarlo.
Filippo cap le parole della sua mamma e fu contento
di scegliere qualcosaltro. Il giorno di Natale
arriv e Filippo trov sotto lalbero tanti regalini
di cui fu molto contento, festeggi con gioia quel
giorno insieme alla mamma, al pap e alla nonna
e si divert moltissimo con i suoi nuovi giocattoli.
Qualche giorno dopo la mamma and da Filippo e gli
mostr un cestino. Dallaltra parte aveva in mano un
vecchio manico di scopa. Filippo la guard stupita
chiedendole, con aria interrogativa, cosa dovesse
farne. Lei sorridendo lo invit a seguirla.
75
Il cavallo magico
Andarono nella stanza della mamma. Con quel
manico di scopa e quei ritagli di stofa, un po
di ovatta, due bottoni neri e un gomitolo di lana,
la mamma cre per Filippo un fantastico cavallo
di pezza. Filippo non era in s dalla gioia e cavalcava
il suo nuovo destriero per tutta la casa! Era ancora
pi bello di quello in vetrina e, soprattutto, laveva
creato la sua mamma con tanto amore. Che felicit!
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Claudia Catenelli
Storia di
Illustrazioni di
Cristiano Callegari aka Zio Burp
IL PICCOLO MINO
E LA TORTA COL CAVOLO
uel giorno Mino, che parlava poco e
ascoltava molto, era stato al mercato con
la mamma. A casa, lei pos la borsa della
verdura e si mise a fare una torta. Prese farina,
uova, burro e zucchero e stava per iniziare
a impastare ma... driiin! squill il telefono.
Mirella, ciao, com andato il viaggio di
nozze? E inizi a chiacchierare.
Mino si era seduto al tavolo a disegnare
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Il piccolo Mino e la torta col cavolo
quando... sent una voce. No, non quella
della mamma. Una voce che veniva dalla borsa
della spesa. A quellet, attorno ai 3 anni,
i bimbi come Mino hanno ancora un udito
cos sviluppato che riescono ad ascoltare tutte
le voci, anche quelle che i grandi invece
non sentono pi. La voce che il bimbo sent
era quella del cavolo.
Anchio voglio entrare in una torta, disse
dalla borsa.
Eh, chi ha parlato? fece la farina sbuffando.
Io. Fatemi posto in quella torta.
Non scherziamo. Che centrano i cavoli
con torte e merende? fece lo zucchero tutto
scandalizzato.
Beh... esistono anche le torte salate
suggerirono le uova. Ma questa una torta
dolce, vero amico burro? Certo.
Ascoltatemi riprese il cavolo. Io, come tutti
i miei amici dellorto, sono un cibo sano e ricco
di vitamine. Lo sapete cosa dicono i dottori?
Bisogna mangiare la verdura...
... almeno 5 porzioni al giorno conclusero
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Il piccolo Mino e la torta col cavolo
tutti in coro.
Mino, aiutami tu supplic il cavolo.
In quel momento torn la mamma. Allora Mino
allung un calcetto allo zucchero facendolo
cadere in terra. Poi indic il cavolo e disse:
Mamma, preparami per favore una torta col
cavolo. Lei sorrise e lo accontent. Da quel
giorno Mino divent ghiotto di torte di verdura.
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Silvia Carbotti
n un paese lontano, viveva po annoiata Scatolina.
Nessuno la utilizzava ed per questo che la sua
casa era lo scafale di una cantina, in compagnia di
bottiglie vuote e vecchi libri. La vita non le dispiaceva
ma proprio non capiva perch, con tutte le utilit
di una scatola, dovesse restare l. Un giorno, per,
successe qualcosa. La sua padrona inizi a rovistare
in cantina e a prendere qua e l alcuni oggetti.
Quante cose inutili. Tu per esempio!
Storia di
Illustrazioni di
Silvia Carbotti
SCATOLINA
E I TESORI DI NINA
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Scatolina e i tesori di Nina
disse rivolgendosi a Scatolina Ti porto al mercatino!
Qualcuno ti comprer. Da quel momento iniziarono
i guai: prima fu comperata da una sarta per gli aghi
da cucito, ma di essere punta proprio non ne aveva
voglia; poi da un pescatore per le esche vive.
Al sol pensiero Scatolina perdeva conoscenza
ma per fortuna luomo cambi idea. Questa
storia si ripet pi volte nch, alla Vigilia
di Natale, incontr la piccola Nina, una
bambina dagli occhi vispi e dai capelli
ricci che passeggiava per il mercatino
con la sua mamma. Mentre Scatolina
sonnecchiava tranquilla sul
suo banchetto, Nina esclam:
Eccola mamma! perfetta
per i miei tesori!
La mattina di Natale, Scatolina
si stropicci gli occhietti e vide Nina venire
verso di lei con una tazza di latte e cacao. La bimba
le alz il coperchio, e Scatolina ebbe molta paura,
Aiuto! Cosa mi far! pens. Ma la bimba tutta
felice teneva tra le mani un biscotto alla vaniglia!
83
Scatolina e i tesori di Nina
Allora Scatolina cap che nalmente che era giunta
a casa e che da quel giorno avrebbe custodito con cura
i tesori della piccola Nina.
Le amicizie sono proprio come Scatolina:
custodiscono i segreti e proteggono i nostri tesori.
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era una volta un albero, che viveva in
un bosco. Era, a dirla tutta, un po particolare,
completamente diverso da quelli che lo
circondavano: mentre gli altri si ricoprivano di verdi
e morbide foglioline in primavera, lui era ricoperto
di tanti aghetti verde scuro. Dautunno poi non ne
parliamo: tutto intorno si colorava di rosso e giallo
e lui restava l, sempre verde e sempre uguale.
E dinverno? Era solo soletto: cadute le foglie, gli altri
Storia di
Illustrazioni di
Anna Franchina
CERA UNA VOLTA
UN ALBERO
Franco Roncoroni
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Cera una volta un albero
alberi si addormentavano di botto per risvegliarsi
lentamente in primavera. Immagina la noia!
Un giorno, mentre era tutto impegnato a rimuginare
sulla sua solitudine, scorse un giovane nel bosco, che
raccoglieva legna. Luomo trascinava faticosamente
una slitta carica di rami, ma era stato sorpreso
dalla neve e vagava cercando un riparo. Lalbero,
impietosito, lasci da parte il suo malumore e allung
i rami, ofrendogli riparo. Il giovane era talmente
stanco che croll addormentato ai suoi piedi.
La pianta, grazie alla sua chioma sempreverde,
fece scudo al gelo proteggendolo no al mattino.
Quando luomo si svegli, incredulo di essere
sopravvissuto al freddo della notte, fu grato
a quellalbero cos strano e promise di tornare presto
a ringraziarlo. Il giorno dopo torn con i suoi gli
che abbellirono i rami con ghirlande e palline colorate
in segno di riconoscenza.
Lalbero da quel giorno non si sent pi solo
e inadeguato: la sua chioma cos diversa gli aveva
regalato un amico. Fu cos che nacque il primo albero
di Natale.
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Cera una volta un albero
88
Roberta Ragona
Storia di
Illustrazioni di
Giamila Yehya
LINVERNO
RUBATO
izzy era preoccupata: qualcuno aveva rubato
linverno. Il freddo era scomparso. Il calendario
segnava 24 dicembre ma i ciliegi erano in ore.
Poteva scorrazzare in costume e mangiare gelati.
Non che le dispiacesse, ma sua madre alla
cioccolateria si lamentava che il il cacao si squagliasse
e la panna si smontasse. Niente albero questanno,
niente Natale: fa troppo caldo le aveva detto.
In efetti a Natale fa freddo, si tirano palle di neve
90
Linverno rubato
e quando parli escono nuvolette di vapore dalla bocca.
E poi, se i camini restavano chiusi, come faceva Lui
a scendere e a portare i doni? No no, bisognava fare
qualcosa. Bisognava invocare il Grande Gelo.

Quella sera Lizzy and a letto come se niente fosse.
Appena la mamma spense la luce, sgattaiol fuori
e scese alla cioccolateria. Prese loccorrente e si
arrampic sulla scala. Man mano che sistemava
i cubetti, la gura prendeva forma. Alla ne ricopr
tutto con una colata di sciroppo di menta, poi chiuse
gli occhi.
Ti prego, fa che si svegli disse sottovoce.
Una ventata gelida la sor. Riapr gli occhi e lo vide.
Il suo albero di ghiaccio sembrava una piramide
e illuminava di argento tutta la stanza. Una miriade
di pacchetti erano apparsi dal nulla, pieni di regali
per tutti. Il Grande Gelo si era svegliato.
La mattina seguente, la madre la trov addormentata
sul pavimento, in una pozza di gelato sciolto, tra
decine di pupazzi e giochi, con un biglietto tra le mani.
Lo prese e lo lesse. Qualcuno pu rubare linverno,
ma nessuno potr mai rubare il Natale ai bambini.
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Linverno rubato
92
Davide Pettani
imone era un bambino che desiderava un cane
per Natale. La mamma e il pap lo avevano
portato in diversi canili e allevamenti, ma non
erano mai riusciti a trovare il cane per il loro gliolo.
Simone decise di andare da Babbo Natale che, con
la sua slitta, era al parco a chiedere ai bambini cosa
volessero per Natale. Simone si sedette in braccio
al vecchio Babbo e gli disse: Caro Babbo, io vorrei
tanto un cane, ma non uno comune. Dovrebbe essere
Storia di
Illustrazioni di
Stefania DAlo
UN BAU
SOTTO LALBERO
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Un bau sotto lalbero
il cane adatto a me. Babbo Natale gli promise di fare
tutto il possibile per esaudire il suo desiderio
e Simone se ne and contento. Giunto a casa si accorse
daver dimenticato la sciarpa sulla slitta. Pi tardi
Babbo Natale trov un cane, tutto solo nel parco,
in cerca di un padroncino che gli volesse tanto bene.
Babbo Natale allora gli avvolse la sciarpa di Simone
intorno al collo, come un occo, e gli disse:
Il profumo di questa sciarpa quello del tuo futuro
padroncino. Segui il suo odore, ti porter da lui.
Il cane, tutto contento, inizi la ricerca. Lodore del
bambino attraversava tutto il parco, passava prima
per un negozio di giocattoli, poi da una pasticceria
e continuava in un supermercato, in un bagno e per
una lunga strada. La pista niva davanti a una casa
in fondo in fondo alla via. Il cane era tutto emozionato
e carico di speranza. Col naso suon il campanello
e Simone apr la porta. Appena vide il cane con
indosso la sua sciarpa a occo cap che nalmente
aveva trovato il cucciolo per lui. La mamma e il pap
di Simone furono lieti di accogliere il nuovo arrivato
e, insieme, festeggiarono il loro Natale pi bello.
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Un bau sotto lalbero
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Lucilla Tubaro
ella casa di Babbo Natale tutto pronto: i
regali sono stati impacchettati, e i folletti
hanno oliato e lucidato la slitta. Babbo Natale
ha tirato fuori il suo abito rosso e lha poggiato sul
letto in attesa della partenza. Manca solo lultimo
controllo alle renne e poi si pu partire. Vediamo un
po come stanno le mie amiche dice Babbo Natale
entrando nella stalla. Le renne stanno masticando la
biada, e hanno gi in groppa le coperte per il viaggio.
Storia di
Illustrazioni di
Francesca Tondino
LA RENNA
SMARRITA
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La renna smarrita
Bene, bene mormora soddisfatto Babbo Natale,
ma mentre esce dalla stalla, ha un sussulto:
Per tutte le bacche di pungitopo! Le mie renne sono
sei e non cinque, dove nita Pernille? In cinque
non riusciranno mai a trainare la slitta!
I folletti cominciano a cercare dappertutto, ma di
Pernille nessuna traccia. Babbo Natale sempre pi
agitato: il Natale non pu essere rovinato! Dopo molto
tempo, dalla foschia emerge una sagoma e, man mano
che si avvicina, tutti esclamano: Pernille!
Pernille ha le corna avvolte da una bufa matassa
di lana, e non sola. Accanto a lei c una vecchietta
che sorride soddisfatta.
Grazie, cara dice lanziana signora a Pernille,
senza di te non avrei mai sbrogliato questa
matassa! Babbo Natale sospira: ci mancava solo la
vicina col pallino dei lavori a maglia! Poi per sorride.
Pernille tornata, ed bello che le sue renne aiutino
gli altri, per esempio una vecchietta che ha bisogno
di compagnia. Ora per non c pi tempo, la vicina
si riprende il suo gomitolo e saluta con la manina.
E nalmente, si parte!
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La renna smarrita
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Pandora
Storia di
Illustrazioni di
Jolanda Restano
IL REGALO
DI CATERINA
ualche giorno prima di Natale, Caterina
si mise a scrivere la sua letterina, che diceva
pi o meno cos: Caro Babbo Natale, questanno
vorrei un solo regalo, ma molto, molto importante per
me: vorrei unamica! Infatti spesso mi sento sola, non
ho nessuno con cui giocare e mi annoio da impazzire.
Ci puoi pensare tu? So che non mi deluderai. Grazie
mille, ciao! Caterina. Poi, come tutti gli anni, mise la
sua letterina tra i rami dellalbero di Natale in salotto
102
Il regalo di Caterina
e and a dormire tranquilla, sapendo che gli gnomi
sarebbero passati nella notte a ritirare la sua lettera.
Il giorno dopo, in cortile, Caterina incontr Valeria,
la bambina super-antipatica che abitava al secondo
piano. Non ti porter mai unamichetta
le disse Valeria Babbo Natale porta solo giocattoli!.
Caterina ci rest malissimo e inizi a pensare di aver
fatto una sciocchezza a chiedere unamichetta: Babbo
Natale non lavrebbe portata e lei aveva anche perso
loccasione di chiedere un altro regalo!
La mamma prese in braccio Caterina e le disse:
Stai tranquilla, tesoro, vedrai che lamichetta
che desideri arriver presto e non ti sentirai mai
pi sola! Ma Caterina non era tranquilla e, man
mano che si avvicinava il grande giorno, era sempre
pi preoccupata. Cosa le avrebbe portato Babbo
Natale? La mattina di Natale, Caterina usc col suo
pap. Dove andiamo pap? Andiamo a prendere
il tuo regalo, Caterina. E dov il mio regalo?
Allospedale, lo ha preparato per te la mamma,
su consiglio di Babbo Natale in persona! Caterina
non capiva Era anche un po preoccupata che
la mamma fosse in ospedale e cos chiese al pap:
Come mai la mamma in ospedale? Non sta bene?
103
Il regalo di Caterina
No, tesoro, sta benissimo, per fortuna.
Non appena arrivarono in camera della mamma,
Caterina labbracci e la riemp di baci. Poi chiese:
Dov il mio regalo mamma? Eccolo, Caterina.
Ecco lamichetta che avevi
chiesto a Babbo Natale!
La mamma mostr a Caterina
la sorellina che stava nella
culla accanto al suo letto.
Si chiama Anna disse.
la tua sorellina,
appena arrivata!
Verr a casa con noi e non
sarai mai pi sola! Caterina
fu felicissima, abbracci la
mamma, il pap e riemp di
baci la sua nuova amichetta!
Poi, tutti insieme, tornarono
a casa a festeggiare il Natale.
La sera stessa, prima di andare a dormire, Caterina
scrisse una nuova letterina a Babbo Natale per
ringraziarlo del bellissimo regalo che aveva ricevuto.
Il giorno dopo, non appena vide Valeria giocare
in cortile, scese di corsa e le fece una linguaccia!
104
el Paese delle Feste i bambini si annoiavano.
Non andavano a scuola, non facevano
i compiti e non si alzavano presto, eppure
non riuscivano a divertirsi. Le feste si susseguivano
una dietro laltra ma non cera attesa, non cerano
desideri, non cera niente da festeggiare.

Un giorno per, in una delle grandi piazze, comparve
dal nulla unimmensa giostra. La giostra aveva dodici
Storia di
Illustrazioni di
Rossella Rasulo
LA GIOSTRA
DELLE FESTE
Dsire Gedda
106
La giostra delle feste
cavalli, ognuno diverso dallaltro. I bambini non
avevano mai visto niente di simile e subito fecero
a gara per salirci, ma il mastro giostraio usc
dal suo gabbiotto e li ferm.
Disse loro che per un giro sulla giostra avrebbero
dovuto rinunciare a quella festa perenne e che
avrebbero avuto soltanto dodici feste allanno,
una per mese.
I bambini, dopo aver riettuto, accettarono la
proposta del mastro, che fece partire la grande
giostra. Salirono a turno sugli alti cavalli no
a che il sole non inizi a tramontare.
Prima di fermare la giostra il mastro chiese loro
di descrivere la festa che avrebbero voluto e cos
nacquero il Capodanno, la Pasqua, la Festa della
Mamma, il Ferragosto, lEpifania e il Carnevale,
per un totale di undici feste.
Fu il bambino arrivato per ultimo a dirgli che avrebbe
voluto un giorno in cui celebrare lafetto, lamore
e luguaglianza. Il bambino per non riusciva a dare
107
La giostra delle feste
un nome a tale festa.
Come ti chiami, piccolo? gli chiese il mastro
giostraio. Natale rispose lui.
E che Natale sia! gli disse, un attimo prima
di scomparire insieme alla sua giostra.
108
Scrivi il tuo racconto di Natale
Disegna il tuo racconto di Natale
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113
Disegna il tuo racconto di Natale
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Concept
Progetto graco
A cura di
Supervisione
Imille
Claudia Calderoni
Chiara Cecilia Santamaria
Enrico dAloja - Barilla
www.piccolini.com
www.piccolini.com
Racconti di Natale una raccolta di favole illustrate
per bambini, rmata Piccolini Barilla. Un libro pieno
di sogni ed emozioni, in cui la purezza dellinfanzia
rivive nella creativit di autori e illustratori.
Venticinque storie da condividere con tutta
la famiglia, per vivere insieme il calore e la magia
del Natale.

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