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1 Equazione linea elastica 1

Appunti dal Corso di




Scienza delle Costruzioni

Prof. Chesi




Anno Accademico 2006-07








Questi appunti costituiscono una bozza di lavoro
provvisoria, non ancora sottoposta a revisione.
Viene messa a disposizione degli allievi che hanno
frequentato il corso nel secondo semestre del presente
anno per loro esclusivo uso personale, ai fini della
preparazione dellesame.
1 Equazione linea elastica 2







CALCOLO DEGLI SPOSTAMENTI IN
TRAVI DALLASSE RETTILINEO









Travi dallasse rettilineo: trave o sistema di travi che giacciono lungo
ununica direzione.
I carichi giacciono perpendicolarmente a questasse (non ci sono azioni
assiali N abbiamo solo taglio T e momento flettente M). La deformata
che andiamo a calcolare generata solo da M, quindi trascuriamo il
contributo del taglio.
Ad ogni ascissa x corrisponde un valore del momento flettente M(x); ogni
punto della struttura subisce uno spostamento trasversale dato dalla funzione
y(x), che descrive nella sua totalit la deformata della trave.





Il metodo di calcolo della deformata quello dellequazione della linea
elastica, procedimento che ci permette di passare dal momento flettente alla
funzione della deformata.
Qual in ogni punto della trave la rotazione della linea dasse ()? Il valore
di questangolo (espresso in radianti) dato dalla derivata prima della
funzione y(x) nel punto di ascissa x.
fig. 1.1
y
1.
1 Equazione linea elastica 3
= y (x)
Infatti la derivata prima di una funzione in un punto pari per definizione
alla tangente trigonometrica dellangolo compreso tra la tangente alla curva
in quel punto e lasse delle ascisse (v. figura 1.2).







Per piccoli valori dellangolo () si ha:
' y
dx
dy
tg = =
Per una retta: Per una curva, ragionando
su incrementi infinitesimi dx
e dy:
arctg = y/x y/x
dx
dy
dx
dy
artg

=
y
x
y
x

y
x
dx
dy

y
x
tg


fig. 1.3 1.4
fig. 1.5
tg
y
x

fig. 1.2
1 Equazione linea elastica 4
1.1 Deformata del concio inflesso (ipotesi di Navier)

Lipotesi di Navier prende in esame un concio di trave di spessore
infinitesimo, a cui applica un momento flettente; il concio deformandosi
subisce una trazione nelle fibre inferiori, e una compressione in quelle
superiori (v. figura); le due facce trasversali ruotano restando piane; i loro
profili vanno a convergere in un punto, nel quale posso evidenziare langolo
d che descrive la deformazione locale del concio.
Il valore dellangolo d :
d =
EI
Mdx
.







Proviamo a ricavare la formula supponendo fissa la faccia di sinistra del
concio:
z
d
d tg d
x

=

) ( dove
la deformazione delle fibre a
distanza z dallasse neutro e d
x

la lunghezza iniziale della
fibra. Quindi, sapendo che
=/E (E=modulo di elasticit
longitudinale), possiamo
riscrivere lespressione
dellangolo d come:

dx
z
E
d
/
) (

=
Ma = z
I
M
n
, quindi
I E
dx M
dx
E z I
z M
d
n

=


= ) ( . Questa formula descrive la deformazione
locale del concio dovuta alla flessione.
dx
d
d
d=tg(d)
z
d
dx
M M
z
fig. 1.6
fig. 1.7
1 Equazione linea elastica 5
Dal disegno possiamo ricavare dx = r d, da cui
si ha che
r dx
d 1
=

. La quantit r viene
denominata raggio di curvatura, mentre il suo
inverso (
r
C
1
= ) curvatura della trave.
In ogni punto della trave la curvatura
esprimibile in funzione della deformata y(x):
( )
2 / 3
2
' 1
' ' 1
y
y
r
C
+
= =
y indica la derivata seconda della funzione y(x).
Per le condizioni di abitabilit degli edifici,le rotazioni della trave pari a y,
sono piccole, quindi possiamo assumere che il denominatore della frazione
sia pari ad 1. Cos la formula si riduce a ' ' y C .
Sapendo che d =
EI
dx M
, possiamo riscrivere lespressione della curvatura
come C =
I E
M
dx
d

= y
Quindi la relazione tra la deformata y(x) ed il momento M si esprime
attraverso la derivata seconda di y(x), ed (EQUAZIONE DELLA LINEA
ELASTICA):
I E
M
y

= ' '
Per poter scrivere correttamente lequazione della linea elastica, occorre
precisare il problema della convenzione di segno della curvatura.
La positivit della curvatura espressa come
C = y dipende dalla scelta dellasse y: la
concavit positiva quella in direzione
dellasse y.

Invece, la positivit della curvatura espressa
come C =
I E
M

dipende dalla convenzione


di segno del momento flettente: un
momento flettente che tende le fibre
inferiori genera una curvatura con concavit
verso lalto.

r
y
x
C > 0
M > 0
C > 0
fig. 1.8
fig. 1.9
fig. 1.10
1 Equazione linea elastica 6
Se le due convenzioni definiscono come positiva una concavit dello stesso
tipo (entrambe verso lalto o verso il basso) allora lequazione della linea
elastica
I E
M
y

+ = ' ' ; se invece,come nel caso della figura, le due


convenzioni sono una lopposto dellaltra, lequazione della linea elastica
I E
M
y

= ' ' .
c>0
y
c>0



1.2 Esempi

Esempio 1: trave in semplice appoggio con carico uniformemente
distribuito. Ci interessano, in particolare, la freccia in mezzeria (f) e la
rotazione nei due estremi (
d
e
s
).








In base alla convenzione di
segno del momento flettente:
2 2
2
px
x
pl
M =
Scegliamo lasse y verso il
basso, in modo che gli
spostamenti, che sappiamo
essere verso il basso, risultino
positivi: quindi le due curvature
pl/2 pl/2
pl
x
fig. 1.11
fig. 1.12
fig. 1.13
p
l
d
s
y
f
1 Equazione linea elastica 7
avranno segno opposto.
Scriviamo lequazione della linea elastica:

=
2 2
1
' '
2
px
x
pl
I E I E
M
y
Integriamo la funzione.

+ + = A
x p x pl
EI
y
3 2 2 2
1
'
3 2

La derivata prima descrive langolo di rotazione nei vari punti della trave.

+ + + = B Ax
x p x pl
EI
y
4 6 3 4
1
4 3

La funzione trovata y(x) indica lo spostamento trasversale nei vari punti
della trave.
Occorre trovare ora i valori delle costanti A e B per adattare la soluzione
generale al caso particolare. Imponiamo le condizioni al contorno date dai
vincoli della struttura: occorre garantire che nei due estremi della trave, dove
ci sono cerniera e carrello, non si verifichino traslazioni lungo lasse delle y
(che siano quindi nulli i valori y(0) e y(l)).
y(0)=0 0
1
= B
EI
B=0
y(l)=0 0
4 6 3 4
1
4 3
=

+ + Al
l p l pl
EI

0
24 12
4 3
=

+ + Al l
p
l
pl
A =
3
24
1
pl
Quindi lequazione particolare della deformata risulta:

+ + =
l
x
l
x
l
x
EI
pl
x
pl
x
p
x
pl
EI
x y
4 3
4 3
4 3
2
24 24 24 12
1
) (

Possiamo ora trovare la freccia in mezzeria:
EI
pl
EI
pl l
y
4 4
24 16
5
2
1
16
1
8
1
2
24 2

+ + =


EI
pl l
y f
4
384
5
2
=

=
Facciamo un controllo dimensionale del risultato che abbiamo ottenuto:
1 Equazione linea elastica 8
p, essendo un carico distribuito, si esprime come forza su unit di lunghezza;
E una forza su lunghezza al quadrato; mentre il momento dinerzia una
lunghezza alla quarta; abbiamo dunque:
l
l
l
F
l
l
F
=

4
2
4
La freccia infatti una lunghezza.
Se vogliamo ora calcolare la rotazione dei due estremi della trave, ci
riferiamo alla derivata prima y(x):
( )
EI
pl
y
s
24
0 '
3
= =
( )
EI
pl
EI
pl pl
l
p
l
pl
EI
l y
d
24 24
1
6
1
4
1
24 6 4
1
'
3 3 3
3 2
=

+ + =

+ + = =

Le due rotazioni, come potevamo aspettarci, sono uguali in modulo e
opposte in segno. E infatti, considerando la convenzione di segno per le
rotazioni associate al sistema di riferimento che abbiamo assunto, sono
positive le rotazioni in senso orario (quello che porta lasse delle ascisse a
sovrapporsi a quello delle ordinate).

Per le norme vigenti, la freccia in mezzeria non deve superare 1/400 della
luce della trave. Nel nostro caso:
f=
EL
pl
EI
pl
l
4 4
400
5
384
5
400
1
= Si ha quindi: 1
5
3
pl
EI

Essendo =
EI
pl
3
24
1
, moltiplicando e dividendo per 5, si ha
5
5
24
1
3

EI
pl
;
posso sostituire il termine
EI
pl
3
5
con 1, ottenendo
120
1
(radianti) che, in
gradi, uguale a = 5 . 0
14 . 3
5 . 1 180
120
1


Langolo cos calcolato (=0.5 ) rappresenta il massimo valore di rotazione
della struttura.
Si trova cos conferma dellipotesi assunta, e cio che le rotazioni siano
piccole.



1 Equazione linea elastica 9
Esempio 2: mensola con carico uniformemente distribuito.


Prendo come origine dellasse x
lestremo destro della trave.




( )

+ + =

+ =
= + =
B Ax
x p
EI
y
A
x p
EI
y
px
EI
x M
EI
y
4 6
1
3 2
1
'
2
1 1
' '
4
3
2

Per calcolare A e B imponiamo le condizioni al contorno. In x=0 non
abbiamo condizioni, perch non ci sono vincoli. In x = l abbiamo invece due
condizioni: che non ci siano n traslazione sullasse delle y n rotazione (che
siano quindi nulle le funzioni y(l) e y(l)).

=
=
0 ) ( '
0 ) (
l y
l y

0
6
1
0
6 24
1
3
3
4
=

+
=

+
A l
p
EI
B l
pl
l
p
EI

6
8
3
4
pl
A
pl
B
=
=


Sostituendo quindi nellequazione della deformata:

+ = 3 4
24 8 6 24
1
4
4 4 3
4
l
x
l
x
EI
pl pl
x
pl
x
p
EI
y
Possiamo quindi calcolare lo spostamento e la rotazione nellestremo libero
della trave:
f = y(0)=
EI
pl
EI
pl
8
3
24
4 4
=
( )
EI
pl
EI
A
y
6
0 '
3
= = =

p
l
y
x
Mx=px/2

f
fig. 1.14
fig. 1.15
fig. 1.16
1 Equazione linea elastica 10
Esempio 3: mensola con carico concentrato allestremo libero.
F
f

l
y

( )

+ + =

+ =
= + =
B Ax
x F x
Fl
EI
y
A
x
F Flx
EI
y
Fx Fl
EI EI
M
y
3 2 2
1
2
1
'
1
' '
3 2
2

Condizioni al contorno:
( )
( ) 0 0
0 0 '
=
=
y
y

0
1
0
=
=
B
EI
EI
A

0
0
=
=
B
A

La soluzione quindi:

=
3 2
6 2
1
x
F
x
Fl
EI
y
Freccia ( )
EI
Fl
EI
Fl
l
F
l
Fl
EI
l y f
3 6
1
2
1
6 2
1
3 3
3 2
=

= =
Rotazione ( )
EI
Fl Fl
Fl
EI
l y
2 2
2
2
1
2
1
' =

= =
M(x)
Fl
x
M(x)=Fl-Fx
fig. 1.17
fig. 1.18
1 Equazione linea elastica 11
Esempio 4: mensola con momento applicato allestremo libero.
l
W
y


( )

+ + =
+ =
= =
B Ax
x
W
EI
y
A x W
EI
y
EI
W
EI
M
y
2
1
1
'
' '
2


Condizioni al contorno:
( )
( ) 0 0 '
0 0
=
=
y
y

0
0
=
=
EI
A
EI
B

0
0
=
=
A
B


Quindi

=
2
1
) (
2
Wx
EI
x y e ( ) Wx
EI
x y =
1
'
Calcolo della freccia ( )
EI
Wl
l y f
2
2
= =
Calcolo della rotazione ( )
EI
Wl
l y = = '
M=W
x
fig. 1.19
fig. 1.20
1 Equazione linea elastica 12
Quindi riassumendo:

8
2
max
pl
M =
EI
pl
EI
pl
f
80 384
5
4 4
=


2
2
max
pl
M =
EI
pl
f
8
4
=



Fl M =
max

EI
Fl
f
3
3
1
=



W M =
max

EI
Wl
f
2
2
1
=


l
p
l
p
l
F
l
W
fig. 1.21
fig. 1.22
fig. 1.23
fig. 1.24
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 12
Esempio 5: Mensola con carico concentrato posto a distanza a
dallincastro.


Diagramma del momento.

Non siamo in grado di esprimere
il momento flettente con ununica
espressione analitica: dobbiamo
formulare due equazioni della
linea elastica per le due parti in
cui scomponiamo la trave (1 e 2).


Usiamo lasse di riferimento x
1

nella parte di sinistra (che parte
dallincastro) e x
2
nella parte di
destra.

L equazione della linea elastica per la parte di sinistra :
( ) Px Pa
EI EI
M
y = + =
1
' '
1
1

+ + =

+ =
1 1
3 2
1
1
2
1
3 2 2
1
2
1
'
B x A
x P x
Pa
EI
y
A
x
P Pax
EI
y

Si impongono ora le condizioni al contorno corrispondenti al vincolo ad
incastro (cio si impongono uguali a 0 la rotazione e la traslazione verticale
nellestremo di sinistra):
( )
0 0 '
0 0 0
1 1
1 1
= =
= =
A y
B y

Le espressioni degli spostamenti nella parte di sinistra risultano dunque:

=
2
1
3 2
1
2
1
'
6
1
2
x ax
EI
P
y
x x
a
EI
P
y

Consideriamo ora la seconda parte della trave, di lunghezza b.
M2=0 M1
Pa
x1 x2
P
b a
y2 y1
fig. 1.25
fig. 1.26
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 13
Per essa la curvatura, che in generale
EI
M
y
2
2
' ' + = , ha risultato nullo,
perch in questo tratto della trave M
2
=0.
Integrando lequazione abbiamo:
2 2 2
2 2
'
B x A y
A y
+ =
=

Non ci sono condizioni al contorno assolute da porre (poich non ci sono
vincoli nellestremo di destra); si devono porre allora condizioni di
continuit tra i due tratti della trave (che garantiscano la continuit di
spostamento e rotazione nel punto dunione dei segmenti a e b).
Esse sono:
rotazione ( ) ( )
EI
Pa
A a y y
2
' 0 '
2
2 1 2
= =
spostamento ( ) ( ) a y y
1 2
0 =
ma ( )
2 2
0 B y = e ( )
EI
Pa a a
EI
P
a y
3 6 2
3 3 3
1
=

=
quindi
EI
Pa
B
3
3
2
=

In conclusione si ha:
EI
Pa
x
EI
Pa
B x A y
EI
Pa
A y
3 2
2
'
3 2
2 2 2
2
2 2
+ = + =
= =

Questa soluzione ottenuta applicando il metodo della linea elastica,
imponendo le condizioni su spostamenti e rotazioni RELATIVE tra i due
tratti di asta.

Lo stesso risultato si pu ottenere tramite un metodo pi intuitivo che parte
dallosservazione della deformata della trave.



Il primo tratto dellasta si
deforma secondo il caso (gi
incontrato in precedenza) della
mensola caricata allestremit con

xl/2
Pa 3EI
fig. 1.27
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 14
una forza concentrata P. Per essa la freccia massima, gi calcolata, vale
EI
Pa
3
3
. Nel secondo tratto dellasta non agiscono ulteriori forze, e il suo
estremo non vincolato: esso accompagna la prima parte di asta nella sua
deformazione, rimanendo rettilineo. Nellestremo libero lulteriore
incremento rispetto alla freccia del primo tratto di asta corrispondente al
cateto minore di un triangolo rettangolo, ed esprimibile come il prodotto
del cateto maggiore (b) per langolo , cio
b
EI
Pa
b =
2
2

La spostata y
2
descritta da una retta:
EI
Pa
x
EI
Pa
y
3 2
3 2
2
+ =
dove
EI
Pa
2
2
il COEFFICIENTE ANGOLARE e indica linclinazione della
retta;
EI
Pa
3
3
invece la PARTE COSTANTE.


Esempio 6: Trave in semplice appoggio con momento W applicato ad un
estremo.











Reazioni vincolari.





Grafico del momento flettente
l
d
s
y
W
fig. 1.28
x
fig. 1.30
W
W/l W/l
fig. 1.29
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 15
La convenzione di segno per gli spostamenti corrisponde ad una concavit
positiva opposta a quella del momento.

Si inserisce allora un segno negativo allinterno dellequazione della linea
elastica:

+ + =

+ =

= =
B Ax
x
l
W
EI
y
A
x
l
W
EI
y
x
l
W
EI EI
M
y
3 2
1
2
1
'
1
' '
3
2

Condizioni al contorno:

( )
( )
6
0
6
0
0 0 0
3
Wl
A Al l
l
W
l y
B y
+ = =

+ =
= =

Allora

=
l
x l
EI
W
y
2 6
'
2
e

=
l
x
x
l
EI
W
y
6 6
3

Si calcola ora la rotazione nei due estremi di destra e di sinistra:
( )
EI
Wl
y
d
6
0 ' = = ( )
EI
Wl l l
EI
W
l y
s
3 2 6
' =

= =

Questo risultato concorda in segno con la scelta degli assi x e y di
riferimento, secondo i quali positiva la rotazione in verso antiorario. La
rotazione nellestremo di destra risulta inoltre pi piccola di quella
nellestremo di sinistra, coerentemente col fatto che il momento il momento
applicato a sinistra.


Esempio 7:


E un caso riconducibile alles. 6,
in cui invece di un unico
momento sono applicate due
coppie in entrambi gli estremi
della trave.
l

y
W
W
fig. 1.31
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 16
uguale alla somma di questi due casi:




+




La rotazione totale la somma delle rotazioni parziali relative ai due estremi
in ognuno dei due casi esposti sopra.
( )
d s
EI
Wl
EI
Wl
EI
Wl
= = = + =
2 6 3



Esempio 8:


Il carico concentrato applicato
esattamente al centro della trave
in semplice appoggio.




Reazioni vincolari.



Grafico del momento flettente.

Ho due momenti diversi,
( ;
2
1
x
P
M = ( ) x l
P
M =
2
2
)
quindi due funzioni y(x) diverse.

= = x
P
EI EI
M
y
2
1
' '
1
1

+ = =
2 2
1
' '
2
2
Pl
x
P
EI EI
M
y
W W
fig. 1.32
l/2
y
P
l/2
P
fig. 1.33
P/2
P
P/2
fig. 1.34
x
M2 M1
fig. 1.35
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 17

+ =
1
2
1
2 2
1
' A
x P
EI
y

+ =
2
2
2
2 2 2
1
' A x
Pl x P
EI
y

+ + =
1 1
3
1
3 4
1
B x A
x P
EI
y

+ + =
2 2
2 3
2
2 2 3 4
1
B x A
x Pl x P
EI
y
Le condizioni al contorno sono ancora una volta quattro, quanti sono i
parametri (A
1
, A
2
, B
1
, B
2
) da trovare.
( ) 0 0
1
= y Cerniera
( ) 0
2
= l y Carrello

2 2
2 1
l
y
l
y Condizioni relative (nel punto centrale della trave)

2
'
2
'
2 1
l
y
l
y

2
2
1
2
2 2
2 3
1
3
2 2
3 3
1
2 2 4 4 4 4
2 4 4 8 12 2 8 12
0
4 12
0
A
l Pl l P
A
l P
B
l
A
l Pl l P l
A
l P
B l A
Pl Pl
B
+ = +
+ + = +
= + +
=

3
2
2
1
2
2
1
48
1
16
1
16
3
0
Pl B
Pl A
Pl A
B
=
=
=
=


Il problema ancora una volta pu essere semplificato ricorrendo
intuitivamente alla simmetria, per scomporre lasta in due parti simmetriche
che diano luogo a problemi pi semplici.


In particolare questo un
problema a simmetria
geometrica e di carico, in cui
risulta simmetrico il
diagramma del momento,
mentre quello del taglio
antisimmetrico:

+P/2
-P/2
fig. 1.36
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 18
-P/2
Studiamo solo met dellasta (in particolare la met di destra) ridisegnandola
come segue:








In essa il diagramma del taglio e del momento risultano essere:





E quindi coincidono esattamente con la met di destra dellasta analizzata in
precedenza. Il vincolo del pattino inserito allestremo di sinistra rispetta le
condizioni di simmetria della struttura, in quanto impedisce ogni rotazione in
quel punto (in mezzeria della trave originaria langolo di rotazione era nullo)
mentre permette la traslazione verticale del medesimo.
In questo modo il problema risulta notevolmente semplificato.

Equazione della linea elastica: Condizioni al contorno:

+ + =

+ =

=
B Ax
x P
EI
y
A
x P
EI
y
x
P
EI
y
3 4
1
2 2
1
'
2
1
' '
3
2

( )
0
2
'
0 0
=

=
l
y
y
(carrello + pattino)

0
4 4
0
2
= +
=
A
l P
B


16
0
2
Pl
A
B
=
=

P/2
y
l/2
fig. 1.37
Pl/4
Pl/4
P/2 P/2
fig. 1.38
fig. 1.39 fig. 1.40
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 19
Espressione finale della deformata:

+ =

+ =
16 4
'
16 12
2 2
2 3
l x
EI
P
y
x
l x
EI
P
y

La freccia in mezzeria quindi:
EI
Pl
EI
Pl l
y f
48 2
1
16
1
8
1
12
1
2
3 3
=

+ =

=
La rotazione in corrispondenza dellappoggio risulta:
( )
EI
Pl
y
16
0 '
2
= =


Esempio 9: Trave in semplice appoggio con momento W applicato in
mezzeria.








Reazioni vincolari.




Grafico del taglio.




Grafico del momento flettente.



l/2
y
l/2
W
W
W/l W/l
fig. 1.41
fig. 1.42
-W/l
W/l
W/l
W
fig. 1.43
fig. 1.44
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 20
sufficiente risolvere una met del problema, una volta considerata la
simmetria della struttura (che antisimmetria per quanto riguarda il
momento flettente, simmetrica invece rispetto al taglio).
Inserisco una cerniera nel punto in cui taglio lasta, in modo che resti
vincolata la traslazione di questo punto rispetto allasse verticale, mentre sia
permessa la sua rotazione.
W/2 W/2

l/2 l/2

La rotazione in mezzeria la somma delle due rotazioni parziali.


Esempio 10: Trave in appoggio con sbalzo e carico concentrato
applicato allestremit del tratto a sbalzo.


Ci interessa trovare il valore
della freccia f.




Grafico del momento flettente.




Per trovare la freccia impiegando lequazione della linea elastica, occorre
scrivere due equazioni e imporre quindi quattro condizioni al contorno:
1) la cerniera nellestremo di sinistra non consente spostamenti verticali:

1
y =0
2e3) devo garantire la continuit tra primo e secondo tratto dellasta:
1
y =
2
y

1
' y =
2
' y
fig. 1.45
y2
f
y1
l
P
l
Pl
M1 M2
x1 x2
fig. 1.46
fig. 1.47
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 21
f
4) il carrello un vincolo che non consente spostamenti verticali:
0
2 1
= = y y

Oppure posso trovare lo stesso risultato in maniera intuitiva, per cui
scompongo lasta in due tratti uguali secondo lasse che passa per la
mezzeria.




La parte di destra, se avesse
allestremo di sinistra un vincolo
ad incastro, sarebbe assimilabile
ad una mensola, con freccia pari a
EI
Pl
f
3
3
= .


In realt non c un incastro, ma
un vincolo che permette una
rotazione: lasta parte quindi gi
ruotata rispetto alla sua linea
dasse. Ma di quanto?




Questa rotazione produce una freccia da sommare a quella gi calcolata
(
EI
Pl
f
3
3
= ) e che vale l; ma quanto vale ?
Per saperlo, consideriamo il tratto di sinistra dellasta:

esso assimilabile ad un esempio
gi incontrato (es. 6), in cui ad
unasta in semplice appoggio
applicata una coppia ad
unestremit.
Per esso la rotazione vale
EI
Wl
3
= cio, in questo caso,
EI
Pl
l
EI
Pl
3 3
2
= .
La freccia totale dellasta nellestremo di destra vale dunque:
fig. 1.48
fig. 1.49

fig. 1.50

fig. 1.51

W=Pl
fig. 1.52
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 22
EI
Pl
l
EI
Pl
EI
Pl
f
3 2 3
3
2
3 3
= + =


Esempio 11:

Un analogo metodo di risoluzione tramite la scomposizione in pi casi noti
si pu applicare alla seguente struttura (mensola + trave in appoggio):








Se invece volessimo risolvere il problema con il metodo dellequazione della
linea elastica, dovremmo scrivere due equazioni e porre quattro condizioni al
contorno (due per ogni tratto dintegrazione):

0 '
0
1
1
=
=
y
y
(per il vincolo dellincastro)
2 1
y y = (per la cerniera interna)
0
2
= y (per il carrello)


Esempio 12: Trave in semplice appoggio con due sbalzi e carico
concentrato posto alle due estremit.

Il problema ha simmetria
geometrica e di carico.





Una possibile soluzione intuitiva
potrebbe suggerire di sostituire un
pattino quale vincolo di simmetria
tagliando in mezzeria la trave.
l
p
l
f
fig. 1.53
l/2 l l/2
P P
P
fig. 1.54
fig. 1.55
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 23
In realt, osservando il diagramma del momento flettente:










il problema del tratto centrale della struttura coincide esattamente con quello
delles. 7






Quindi riassumendo:

x
l
W
M =
EI
Wl
d
6
=
EI
Wl
s
3
=


W M = ( )
EI
Wl
d s
2
= = =


( ) x l
P
M
x
P
M
=
=
2
2
2
1

EI
Pl
EI
Pl
f
16
48
2
3
=
=



Pl M =
EI
Pl
f
3
3
2
=

P P
fig. 1.56
fig. 1.57
W=Pl/2 W=Pl/2
fig. 1.58
Mmax
l
W
l
W W
Mmax
P
l/2 l/2
M2 M1
l l
P
Mmax
fig. 1.59
fig. 1.60
fig. 1.61
fig. 1.62
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 24
1.3 Le deformazioni termiche

La struttura disegnata in figura pu essere vista come schema di una trave di
copertura; accade che essa si trovi soggetta a differenze di temperatura tra la
faccia esterna e quella interna (destate linterno ad una temperatura molto
pi bassa dellesterno, viceversa dinverno).







In generale per effetto della variazione termica le fibre del materiale di cui la
trave composta risultano soggette ad allungamenti disuguali facendo
deformare, la trave e, in particolare, i conci di trave di lunghezza infinitesima
dx.





Nel caso particolare in cui la variazione di temperatura uniforme
lallungamento della trave direttamente proporzionale al T (la variazione
di temperatura): allaumentare della temperatura, aumenta anche
lallungamento della trave.
Possiamo affermare che l proporzionale a T, ma anche alla lunghezza
iniziale dellasta (l), secondo un coefficiente che tenga conto del materiale di
cui fatta la trave (, detto coefficiente di dilatazione termica).
La formula che esprime lallungamento risulta quindi:
T l l =
Si pu anche in questo caso parlare di deformazione (
l
l
= ), che per
non pi dovuta ad uno sforzo (
E

= ), bens alla variazione di


temperatura ( T
t
= ).
Considerando le unit di misura di questultima formula, se un valore
adimensionale, e T si misura in C, allora necessariamente avr come
unit di misura il reciproco del grado [
C
1
].
l l
dx
fig. 1.63
l l
fig. 1.64
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 25
Analizzando ora il caso in cui la deformazione dovuta alla temperatura non
uniforme (le fibre della trave non subiscono tutte lo stesso T); si ha un T
s
,
che indica la variazione termica delle fibre superiori, e un T
i
, che indica la
variazione termica delle fibre inferiori; tutte le altre fibre si trovano in uno
stadio intermedio rispetto a queste due.






Studiamo il comportamento del singolo concio di lunghezza dx allinterno
della trave.



Langolo di rotazione d
t
ora generato da
una variazione termica che non costante
sulla trave.





La deformazione che il concio subisce molto piccola; questo implica che
a sua volta piccolo langolo d , e che dunque pu essere approssimato alla
sua tangente trigonometrica (cio al rapporto tra il cateto maggiore e il
minore del triangolo, che sono rispettivamente laltezza h del concio e il
segmento che indica la differenza dallungamento tra le fibre superiori e
quelle inferiori).
Lallungamento delle fibre superiori del
concio esprimibile come
dx T l
s s
=
mentre quello delle fibre inferiori :
dx T l
i i
=
La loro differenza quindi
( )dx T T l l
i s i s
=



h
ts
ti
h
dx
dt
fig. 1.65
fig. 1.66
dt
h
dt
fig. 1.67
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 26
Possiamo allora definire langolo di rotazione d dovuto alla variazione
termica come:
dx
h
T T
d
i s
t


=
Oppure, supponendo che la differenza tra Ts e T
i
sia esattamente T (cio
che T
i
sia nullo), si ha
h
dx T
d
t

=

; oppure ancora, se si assume che le fibre superiori si
trovino a +T, mentre quelle inferiori a T, si ha
( ) [ ]
h
dx T
dx
h
T T
d
t

=

=

2

e dunque C
h
T
dx
d
t
=

=
2

C unespressione di curvatura termica: come gi fatto in precedenza per le
deformazioni dovute a carichi, il passaggio attraverso lespressione della
curvatura conduce alla definizione dellequazione della linea elastica anche
per i casi di deformazione termica.


Esercizio sulle deformazioni termiche:






Equazione della linea elastica ' '
2
y
h
T
C =

=


Si noti laggiunta di un segno negativo nellequazione appena scritta:
bisogna infatti confrontare le due convenzioni di segno (quella delle
deformazioni dovute alla variazione termica e quella dellasse y), che nel
caso in esame sono discordi.
B Ax
x
h
T
y
A x
h
T
y
+ +

=
+

=
2
2
2
'
2




+x
y
-x
fig. 1.68
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 27
Condizioni al contorno:
( )
( ) l
h
T
A Al
l
h
T
l y
B y

= = +

=
= =

0
2
2
0
0 0 0
2

Deformata:
( )
2 2
x lx
h
T
x
h
l T
x
h
T
y

=

+

=


La deformata una parabola con concavit verso il basso (lequazione della
deformata infatti quella di una parabola). Se scritta in questo secondo
modo: ( ) T x lx
h
y

=
2

, evidente la proporzionalit diretta, gi


osservata, tra questi spostamenti e il T.
La freccia massima (f) in corrispondenza della mezzeria della trave:

=
2
l
y f .

1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 28
Il metodo della linea elastica nel calcolo delle strutture iperstatiche

ESERCIZIO 1


Sappiamo gi, in quanto lo
abbiamo calcolato nei precedenti
esercizi, che la freccia di una
mensola pari a
EI
Pl
f
3
3
= nel
caso di un carico concentrato
nellestremo libero, mentre, con
carico uniformemente distribuito
p, pari a
EI
pl
f
8
4
= . Possiamo
applicare una forza concentrata in
questo estremo diretta in verso
opposto al carico, tale da
eliminare la freccia.

Tale forza deve dunque causare
una freccia pari a quella generata
dal carico:
EI
pl
EI
Pl
8 3
4 3
=
pl P
8
3
=
Questa nuova forza non elimina
la rotazione nellestremo libero
della struttura, ma solo la
freccia: tale condizione cor-
risponde a porre un vincolo sul-
labbassamento, rappresentabile
da un carrello.

I vincoli in eccesso delle
iperstatiche corrispondono a
limitazioni di spostamenti e/o
rotazioni.
p
y
l
F
P
f = Pl
y
l
3 EI
3
y
l
p
f = pl
4
8 EI
p
y
l
X
y
l
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 29
Il calcolo delle reazioni iperstatiche si pu condurre solo tenendo conto della
deformabilit della struttura e imponendo il rispetto (cinematico) dei vincoli
con unequazione di congruenza al vincolo (come quella svolta sopra).

Il calcolo della reazione vincolare iperstatica pu essere ottenuto applicando
direttamente il metodo della linea elastica.
Riconduco la struttura iperstatica ad unisostatica scegliendo una reazione ed
evidenziandola come forza esterna applicata.
In questo caso considero il carrello come vincolo iperstatico, e lo sostituisco
con una forza X, applicata allestremo libero della mensola.

Scrivo lequazione dei momenti (separando gli effetti del carico p e di X per
semplicit).
2 2
2 2
) 1 (
px
plx
pl
M + =
Xx Xl M =
) 2 (










Evidenzio le convenzioni di segno.
Il momento totale M dato dalla somma dei due parziali:
Xx Xl
px
plx
pl
M M + + = =
+
2 2
2 2
) 2 ( ) 1 (

Lequazione della linea elastica (presa con il segno negativo davanti ad uno
dei due termini) risulta:

+ + + + =

+ + + =

+ + =
B Ax
Xlx Xx x pl plx px
EI
y
A Xlx
Xx x pl plx px
EI
y
Xl Xx
pl
plx
px
EI
y
2 6 4 6 24
1
2 2 2 6
1
'
2 2
1
' '
2 3 2 2 3 4
2 2 2 3
2 2

p
l
pl
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 30
Per calcolare il valore delle tre incognite (A, B e X) impongo le condizioni
di vincolo, che sono date, oltre che dallincastro, anche dal carrello:








=
=
=
0 '
0
0
y
y
x

{ 0 =
=
y
l x


( )
( ) 0 0 0 '
0 0 0
= =
= =
A y
B y

( ) = 0 l y 0
6 2 24 6 4
3 3 4 4 4
=

+ +
Xl Xl pl pl pl

0
3
1
24
6 4 1
3 4
=

+
+
Xl pl
0
3 8
1
3
4
=
Xl
pl

3 8
1
3
4
Xl
pl =
Ottengo la stessa equazione che avevo scritto direttamente.
pl X
8
3
=
Per risolvere il problema originario (il calcolo dellincognita iperstatica) ho
imposto unulteriore condizione, la condizione di rispetto del vincolo in
eccesso o condizione di congruenza, la quale si traduce in unequazione
nell incognita X.

La scelta del vincolo iperstatico libera, purch si rispetti il concetto di
degradare e non sostituire il vincolo, e non si creino labilit); la stessa
struttura si poteva anche studiare come:
l
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 31
in cui applico come esterno il momento dato dallincastro, degradandolo ad
una cerniera.
Posso tracciare i diagrammi
del momento flettente
(scindendo quello causato dal
carico da quello causato da Z

Carico distribuito Momento Z


Impongo le condizioni al contorno.



=
=
=
0 '
0
0
y
y
x

0 =
=
y
l x

E possibile ora scrivere lequazione della linea elastica e calcolare le tre
incognite A, B e X.
Ancora una volta, per, si pu ottenere lo stesso risultato pi velocemente
tramite limposizione diretta della congruenza, questa volta considerando la
rotazione causata dal carico distribuito e quella data dal momento Z:


EI
pl
24
3
=
EI
Zl
3
=
p
Z
l
l
P
= Zl
3
Z
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 32
Poich in x=0 la trave ha un incastro, la rotazione complessiva deve essere
nulla.

=
EI
Zl
EI
pl
3 24
3

8
2
pl
Z =

Conoscendo il valore di Z possiamo calcolare le reazioni vincolari fornite dai
due vincoli.
Scindiamo lapporto del carico distribuito da quello del momento Z.

2
pl
V V
B A
= =
8
pl
V V
B A
= + =

pl
pl pl
V
pl
pl pl
V
B
A
8
3
8 2
8
5
8 2
= =
= + =


Consideriamo il diagramma del momento flettente.

La sua equazione, labbiamo scritto in
precedenza,
Xx Xl
px
plx
pl
M + + =
2 2
2 2


Confrontiamolo con il momento che interessa una
mensola (struttura isostatica) con la stessa
condizione di carico.
V V
A B
pl
8
2
A
V V
B
5pl
8 8
pl 3
p
pl
8
2
pl
2
pl
2
8
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 33
Nellincastro, cio nel punto in cui si esercita il momento maggiore, esso
pari a
8
2
pl
nelliperstatica, e a
2
2
pl
nella mensola (quattro volte pi
grande). Nelliperstatica lazione del momento meglio distribuita; questo
comporta un migliore utilizzo del materiale.


Esercizio 2

-Sviluppo diretto con il metodo della linea elastica.



Individuo lincognita iperstatica nella reazione del carrello, che sostituisco
con una forza esterna X.
Disegno il grafico del momento flettente distinguendo i due carichi.

Carico P Carico X















P
l l
P
X
x1 x2
y1
y2
pl
P
P 2Xl
X
X
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 34
Px Pl M + =
1
-- 0
2
= M Xx Xl M = 2
1
..-- Xx Xl M =
2


( )

+ + + =

+ + =
+ =
B Ax
Xlx Xx Px Plx
EI
y
A Xlx
Xx Px
Plx
EI
y
Xl Xx Px Pl
EI
y
2
2
6 6 2
1
2
2 2
1
'
2
1
' '
2 3 3 2
2 2


( )

+ + =

+ =
=
D Cx
Xlx Xx
EI
y
C Xlx
Xx
EI
y
Xl Xx
EI
y
2 6
1
2
1
'
1
' '
2 3
2

Condizioni al contorno:








=
=
=
0 '
0
0
1
y
y
x

=
=
= =
2 1
2 1
2 1
' '
0 ;
y y
y y
x l x

0
2
=
=
y
l x



P
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 35
( )
( )
( ) ( )
( ) ( )
2
2
2
2 2
2
2 1
3
3
3
3 3 3
2 1
1
1
2
3
2
2
2 2
0 ' '
6
5
3 6 6 2
0
0 0 0 '
0 0 0
Xl
Pl
C Xl
Xl Pl
Pl C y l y
Xl
Pl
D Xl
Xl Pl Pl
D y l y
A y
B y
= + = =
= + = =
= =
= =


Inoltre dallultima condizione ricaviamo il valore di X:

( ) = 0
2
l y 0
6
5
3 2
3
2 2 6
3
3
3
3 3 3
= + + Xl
Pl
Xl
Pl Xl Xl


Dividiamo per l
3
.
0
3
1
2
1
6
5
2
3
2
1
6
1
=

+ +

P X
0 2
3
2
6
5
=

+ X P
0
6
5
3
8
= + P X
P X
16
5
=

Svolgiamo lo stesso caso per imposizione diretta della congruenza.


Calcolo la freccia dovuta a P.
Nel primo tratto dellasta (in x
1
=l) la
freccia vale
EI
Pl
f
3
3
= ; nel secondo
tratto (in x
2
=l) la freccia risulta
incrementata della rotazione
dellasta per la lunghezza l:
EI
Pl
l f
2
3
= = .
P
f ?
l

f
f
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 36
La freccia totale la somma delle due parziali:
EI
Pl
f
tot
3
6
5
= .
Calcolo la freccia dovuta a X.

EI
XL
f
3
3
= ; sapendo che l L 2 = ,
la freccia risulta uguale a
EI
Xl
f
3
8
3
= .

Eguaglio le due frecce:

P X P X
EI
Pl
EI
Xl
16
5
6
5
3
8
6
5
3
8
3 3
= = =

In alternativa (scegliendo come incognita iperstatica il momento
nellincastro):


Scompongo la struttura separando gli effetti del momento da quelli del
carico P, e studio la rotazione nellestremo di sinistra.

Carico P Momento Z
EI
PL
16
2
=
EI
ZL
3
=
l
f
X
P
P
Z
P
Z
Z
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 37
Devo imporre che nellestremo di sinistra la rotazione sia nulla, quindi
eguaglio le espressioni delle due frecce.

16
3
3 16
2
PL
Z
EI
ZL
EI
PL
Z P
=
=
=


ma l L 2 =
dunque Pl Z
8
3
=
Il valore del momento Z pu essere utilizzato per calcolare le reazioni
verticali date dai vincoli della struttura; si verifica cos il valore calcolato per
X in precedenza.







Esempio









Esistono molti metodi per risolvere questa struttura iperstatica, uno di questi
quello del calcolo della linea elastica. Dobbiamo ricondurre la struttura
iperstatica ad una isostatica, quindi individuare un vincolo responsabile
dell'iperstaticit, eliminarlo, mantenendo comunque le reazioni che il
vincolo soddisfa.
In questo caso scelgo di togliere il carrello centrale: resta la reazione
vincolare iperstatica z che non conosciamo.
11
p
16 16
p 5
p
3pl
8
l l
P
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 38
A questo punto ho una struttura isostatica di cui posso calcolare le reazioni
vincolari e il momento flettente dato dal carico distribuito P e quello dato dal
carico concentrato z.






Per la parte di destra dell'asta e per quella sinistra si avranno due momenti
diversi quindi due equazioni della linea elastica. Se usiamo l'asse di
riferimento
1
x nella parte di sinistra (che parte dalla cerniera) e
2
x nella
parte di destra (che parte dal carrello posto all'estremit destra) (v .figura)
avremo anche due convenzioni di segno opposte, quindi le condizioni al
contorno saranno:

( )
) ( ) (
) ( ) (
0 ) 0 (
0 0
'
2
'
1
2 1
2
1
l y l y
l y l y
y
y
=
=
=
=




Questo metodo risulta laborioso e lungo da sviluppare.
Altro metodo quello dell'interpretazione diretta della freccia:
abbiamo la freccia dovuta al carico distribuito e quella dovuta al carico
concentrato.



cerniera
carrello

condizioni di continuit (il segno negativo
dovuto al fatto che le due convenzioni di segno
dei sistemi di riferimento scelti, sono opposte)
P
Z
x x
y1
y2
Pl -Z
2
Pl -Z
2
P(2l)
2
Zl
2
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 39


EI
pL
f
4
384
5
=
EI
zL
f
3
48
1
=

Imponiamo uguale a zero la freccia totale (somma delle due frecce).
+ =
EI
pL
f
384
5
0
48
1
3
=
EI
zL


Si ricava quindi: pl pL pL z
4
5
8
5
384
5 48
= =

=

Altro modo agire su un vincolo interno: rendendo il carrello un semi-
carrello ottengo una struttura isostatica con una reazione interna iperstatica
(momento Z) che viene a crearsi dalla sostituzione dell'incastro delle aste
con una cerniera passante.










In questo caso potrei considerare la struttura solo per met della sua
lunghezza in quanto simmetrica rispetto ad un asse verticale:






P P Z
L(=2l)
l l
P
Z Z
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 40
La condizione di congruenza : 0 =
s d
(avendo stabilito una
convenzione di segno sulle rotazioni);condizione derivante dal fatto che
nella situazione iniziale le due aste erano unite e non potevano ruotare una
indipendentemente dall'altra.








EI
zl
EI
pl
EI
zl
EI
pl
s
d
3 24
3 24
3
3
=
+ =

0
3
2
24
2
3
= + =
EI
zl
EI
pl
s d


da cui:
8
2
pl
z =

Con questo approccio si considera facilmente qualsiasi condizione di carico:











ESEMPI SULLE DEFORMAZIONI TERMICHE

Qual l'effetto della temperatura su una struttura iperstatica? La temperatura
produce generalmente uno stato di sforzo.




s d
Z Z
l 2 l 1
P 2
1
Q 1
Q 2
+ T + T
- T - T
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 41
Nel caso rappresentato in figura possiamo considerare mezza struttura,
sull'asse di simmetria la linea d'asse non ruota: pongo un incastro.








Considerando il concio ho:


la curvatura dovuta alla deformazione
termica :

h
T
dx
d
C
t

= =
2



Nella struttura considero come vincolo iperstatico il carrello a destra, quindi
ottengo:








Per una mensola con gradiente termico era gi stata studiata la
deformazione:

B Ax
x
h
T
y
A x
h
T
y
h
T
y
+ +

=
+

+ =
2
2
2
2
2
'
"



+ T
- T
x
y
f
Z
=
3
3EI
Zl
f
+ T
- T
f = ?
d t
h
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 42
Condizioni al contorno:

0 ) 0 (
0 ) 0 (
'
=
=
y
y

Quindi ho
2
x
h
T
y

=




h
Tl
l y f
2
) (

= =



La freccia totale sar
h
Tl
EI
zl
f
2 3
3

=

che imponiamo
uguale a zero in modo da ricavare il valore di z.

0
3
2 3
=

=
h
Tl
EI
zl
f

T
hl
EI
EI
hl
T
z

=

3 3
cio una forza.

In quanto forza, z produce momento(M) e di conseguenza sforzi (=My\I)
Il diagramma del momento :



La variazione termica T produce
spostamenti della struttura e se
iperstatica produce reazioni e quindi
stato di sforzo.

Altri due casi interessanti su strutture iperstatiche (casi di simmetria):

1. Trave a doppio incastro con carico uniformemente distribuito.
La struttura due volte iperstatica ma con una sola incognita perch
simmetrica.. Anche in questo caso rendiamo la struttura isostatica
riducendo gli incastri a cerniere. Tenendo presente che in questo tipo di
problema le azioni assiali sono nulle, la struttura resa isostatica quella
indicata nella figura:



da cui B=0

da cui A=0
Zl
P
l
Z Z
P
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 43
La rotazione dellasta agli estremi pari alla somma dellangolo dovuto al
carico distribuito e di quello dovuto al momento Z:



EI
pl
24
3
=
EI
Zl
2
=

Poich le due rotazioni sono di segno opposto, lequazione dellangolo
totale risulta:
0
2 24
3
= =
EI
Zl
EI
pl

e il valore del momento Z risulta
12
2
pl
Z =

Grafico del momento: sommando gli effetti del carico uniformemente
distribuito e delliperstatica Z, si ottiene un momento flettente meglio
distribuito sulla trave.






2.Trave a doppio incastro con carico concentrato in mezzeria.
Anche in questo caso la struttura due volte iperstatica, e per renderla
isostatica necessario sostituire agli incastri due cerniere:







Z
+
8
Pl
2
12
Pl
2
Pl
8
2
2
12
Pl
Pl
12
2 2
24
Pl
Pl
2
8
+
=
P
2
Pl
16EI
Z Z
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 44
Le rotazioni agli estremi dellasta sono pari alla somma dellangolo dovuto
al carico concentrato e di quello dovuto al momento Z:


EI
Pl
16
2
=

EI
Zl
2
=

0
2 16
2
= =
EI
Zl
EI
Pl
da cui:
8
Pl
Z =

Grafico del momento: sommando gli effetti del carico uniformemente
concentrato e delliperstatica Z, si ottiene :




Si nota che, rispetto al caso della trave vincolata con cerniera e carrello, il
valore del massimo momento flettente risulta dimezzato (da
4
Pl
M
MAX
= a
8
Pl
M
MAX
= ).

P
Z Z
4
Pl
8
Pl
2
8
Pl Pl
8
8
Pl
+
=
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 45
1.6 Equazione della linea elastica e possibili applicazioni

Esempio 1: i vincoli cedevoli
Da un punto di vista cinematico
questa struttura analoga ad una
trave su tre appoggi (quindi
iperstatica).

Le due strutture si differenziano
per dal punto di vista degli
spostamenti: la biella un
vincolo cedevole, che permette
alla mezzeria della struttura uno
spostamento tanto maggiore
quanto minore la rigidezza del
materiale dellasta che la
compone.

Metto in evidenza la reazione
iperstatica (la biella a sua volta
subisce una reazione uguale e
contraria lungo il suo asse):

Il punto in mezzeria non pi caratterizzato da uno spostamento nullo: lo
spostamento dipende dallallungamento dellasta centrale, che pari a:
EA
Zh
f l = =
Labbassamento della trave orizzontale in mezzeria dato dalla somma di
due frecce parziali:

-quella data dal carico distribuito, -quella data dalla reazione Z dovuta
pari a
( )
EI
l p
f
4
2
384
5
= e diretta alla biella, pari a
( )
EI
l Z
f
48
2
3
= e
verso il basso diretta verso lalto







l l
p
h
p
Z
Z
f
f
Z
f
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1. fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 46
Lo spostamento totale in mezzeria dunque pari a
( ) ( )
EI
l Z
EI
l p
f
tot
48
2 2
384
5
3 4
= , e devessere uguale allallungamento della
biella. Posso scrivere lequazione di congruenza:
( ) ( )
EA
Zh
EI
l Z
EI
l p
f =
3 4
2
.
2
384
5
, da cui ricavo Z:

=
EA
h
EI
l
EI
pl
Z
3
4
48
8
16
384
5

Osserviamo il grafico del momento flettente.
La struttura analizzata un caso intermedio tra

una trave in appoggio con un
vincolo fisso in mezzeria, in cui il
momento vale
8
2
pl
M =


e una trave in appoggio senza
alcun vincolo in mezzeria, il cui
momento
( )
2 8
2
2 2
pl l p
M = =
cambia di segno ed quattro volte
maggiore per valore assoluto.
pl/8
pl/2
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 47
Esempio 2: calcolo di spostamenti in una struttura iperstatica

una struttura una volta
iperstatica.
Posso svolgerla secondo il
metodo della linea elastica:

-individuo lincognita iperstatica
(il momento dellincastro, caso A,
oppure la reazione del carrello,
caso B)
-scompongo il grafico del
momento in due parti (prima e
dopo il vincolo del carrello); a
sinistra il grafico lineare, a
destra parabolico.

-integro entrambe le equazioni
-impongo le condizioni al
contorno per trovare il valore
delle 5 incognite (2 per ogni
equazione della linea elastica, e 1
condizione di iperstaticit).
La svolgo ora imponendo direttamente lequazione di congruenza .
Per fare ci spezzo lasta in due parti (rendo la cerniera vincolo interno), e
metto in evidenza i momenti simmetrici liberati in questo modo nei due
estremi.
Tale momento vale
2
2
pl
M = .






Nella parte di sinistra sono presenti le seguenti forze:





p
l l
p
A
Z
p
B
Z
p
pl
pl/2
pl
pl/2
pl/2
pl
Z+pl
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 48

La freccia complessiva data dalla somma della freccia generata dal
momento e di quella causata dalla reazione iperstatica del carrello.

Momento: Carrello:







EI
pl
EI
Wl
f
4 2
4
1
2
1
= =
EI
Zl
f
3
3
=
Per il rispetto della congruenza, in corrispondenza del vincolo non si hanno
spostamenti verticali: eguaglio le due frecce.
EI
Zl
EI
pl
3 4
1
3 4
=
pl Z
4
3
=
Il valore totale della reazione del carrello quindi:
pl pl pl Z
4
7
4
3
= + =
Dopo aver risolto liperstaticit, possibile calcolare gli spostamenti della
struttura. Calcolo la rotazione sotto le due condizioni di calcolo.

Momento: Carrello:





EI
pl
EI
Wl
momento
2
3
= =
2
1
4
3
2
1
3 2
EI
pl
EI
Zl
Z
= =
EI
pl
Z momento tot
8
3
= =
pl/2
f
Z
f
pl/2
3
4
pl
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 49
La parte di destra della struttura pu essere considerata come una mensola,
in cui per lincastro cedevole: nel punto di mezzeria lasta ruotata di un
angolo
EI
pl
8
3
= .
La freccia totale nellestremo di destra della mensola pari alla freccia data
dal carico distribuito, incrementata della quantit l.
l
EI
pl
EI
pl
f
8 8
3 4
+ =









Reazioni vincolari.




Grafico del momento flettente.



l pl
4
8EI
+
3
4
pl + pl =
7
4
pl
3
4
pl
pl/4
pl/2
pl/4
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 50
Esempio 3: strutture non rettilinee; calcolo di spostamenti

Questo tipo di struttura pu essere risolto attraverso lanalisi del grafico del
momento flettente.
















Si nota che la parte verticale analoga ad una mensola incastrata al piede e
soggetta a un momento costate.La situazione di rotazione, quindi, gi stata
analizzata, ed pari a:
EI
h
pl
EI
Wl

= =
2
2







Prendiamo ora in considerazione il tratto di asta orizzontale:
se fosse incastrato a sinistra avremmo :




dove
EI
pl
f
8
4
=
pl/2

h
l
pl/2
M1
M2
f
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 51
ma nel nostro caso l incastro non fisso a terra; si ha infatti un nodo con
lasta verticale, la quale soggetta a rotazione.(dellangolo gi trovato).
Quindi la freccia totale nellestremo di destra della mensola pari alla
freccia data dal carico distribuito, incrementata della quantit l.
l
EI
h
pl
EI
pl
f

+ =
2
8
2
4






Lo spostamento totale subito dallestremo libero dellasta composto dalla
somma della componente orizzontale e di quella verticale.













l
pl
4
8EI
o
v
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 52
Esempio 4
Questa struttura a portale presenta
simmetria sia dal punto di vista
geometrico che di carico.















Posso quindi studiare solo met
struttura evidenziando il vincolo
che interpreta lo spostamento
verticale che si ha alla rottura
della cerniera in mezzeria. Di tale
reazione responsabile il carrello
con piano di scorrimento
verticale; la forza che comporta
pari a
2
p
.

Per risolvere il problema seguo il metodo dell equazione della linea elastica
sui due tratti di asta:

- grafico del momento flettente

- scelta degli assi di riferimento
(in modo separato per lasta
verticale e quella orizzontale)




h
l/2 l/2
P
P/2
pl/2
M1
M2
x1
y1
x2
y2
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 53
- condizioni al contorno:
( )
( )
( )
( ) ( ) 0
0 0
0
0 0
'
2
'
1
2
1
1
y h y
y
h y
y
=
=
=
=




Si pu anche giungere rapidamente al calcolo dellabbassamento della
cerniera sullasse di simmetria, evitando di scrivere le due equazioni della
linea elastica.
Come nel caso precedente posso considerare lasta orizzontale con un
vincolo ad incastro cedevole nellestremo di sinistra, per cui la freccia totale
sar pari alla somma della freccia data dalla forza concentrata e quella
dovuta alla rotazione allincastro:

EI
l p
f
3
2 2
3

= +
2
l

dove
EI
h
pl
3
4

=

Lasta verticale si comporta come
se fosse vincolata, allestremo
superiore, con un carrello con
piano di scorrimento verticale (lo
spostamento orizzontale
impedito) e fosse soggetta a un
momento pari a
4
Pl
, trasmesso
dallasta orizzontale.
-Spostamento alla base
-In sommit dellasta verticale


-nel nodo le due aste devono compiere la
medesima rotazione(il segno meno perch le
convenzioni di segno sulle rotazioni nei due
sistemi di riferimento sono opposte)

f di P/2
P/2
l/2
pl/4=M
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 54
Esempio 5

















Evidenziamo nel punto dincastro
delle due aste il momento dato dal
carico P, che vale Pl .


Se lasta orizzontale fosse una
mensola rigidamente incastrata, la
freccia nellestremo libero
sarebbe nota.
EI
Pl
f
3
3
1
=


Bisogna per incrementare questa
freccia della rotazione
dellestremo di una quantit l ,
data dalla rotazione della trave
verticale sottoposta al momento
concentrato in mezzeria M = Pl.




l
l
l
P
f = ?
P
Pl
P
Pl
P
P
f

l
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 55
Calcolo questa rotazione :

Studio met della struttura,
poich simmetrica.












EI
Pl
6
3
=
EI
Pl
EI
Pl
l f f
6 3
3 3
1
+ = + =
Pl

l
Pl/2
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 56
Esempio 6: struttura ad asse rettilineo







Possiamo risolvere la struttura secondo il metodo dellequazione della linea
elastica, disegnando due diagrammi di momento relativi ai due tratti dellasta
(che subiscono differenti condizioni di carico), e svolgendo le due
integrazioni.
Oppure possiamo risolvere la struttura in maniera diretta:

Freccia dovuta al carico P
1
Freccia dovuta al carico P
2








EI
l P
f
3
3
2
=
Scomposta a sua volta in due tratti:

sinistra destra






EI
l
P
f
3
2
2
1

= +
EI
l P
EI
l
P
l
8
2
2
2
1
2
1
=

+ + = +

+ =
16
1
24
1
3 2 8 3
2
3
3
1
3
2
2
1
3
1 3
2
EI
l P
EI
l P l
EI
l P
EI
l
P
EI
l P
f
tot

P1
l/2 l/2
P2
P1

l/2
f
P2
P1
f

f
fig. 1.
fig. 1. fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 57
1.7 Strutture iperstatiche

Esempio 7









una struttura due volte iperstatica, ma che pu essere semplificata
osservandone la simmetria geometrica e di carico.

Ne studiamo allora una met,
tagliando lungo lasse di
simmetria e inserendo allestremo
di destra un pattino (che non
vincola gli spostamenti lungo
lasse verticale, ma che impedisce
la rotazione).


Per rendere la struttura risultante
isostatica ne interrompo la
continuit inserendo una cerniera
passante sullappoggio interno:
con questa operazione, analoga
alla rottura di un incastro, libero
due momenti uguali e contrari
applicati nel punto di rottura
dellasta. La condizione di
congruenza associata allo
svincolo quindi:
des
=
sin



Come sempre, consideriamo separatamente gli effetti del carico distribuito e
del momento iperstatico X e stabiliamo positive le rotazioni orarie. Per la
trave di destra, si ha:


p p
q
b a b
p
q
p
q
X X
sin des
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 58
Carico distribuito Momento X
EI
qa
24
3
=
EI
Xa
2
=








Si osserva che, per la simmetria, queste rotazioni coincidono con quelle,
gi calcolate, della trave di luce doppia:









Complessivamente si ha quindi:
EI
Xa
EI
qa
des
2 24
3
=
Per la trave di sinistra si ha invece:

Carico distribuito Momento X
EI
pb
24
3
=
EI
Xb
3
=








Complessivamente risulta:
EI
Xb
EI
pb
3 24
3
sin
+ =
q
a/2
X
a/2

q
a


a

X X

p
b

b
X
fig. 1. fig. 1.
fig. 1. fig. 1.
fig. 1. fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 59
Possiamo quindi scrivere lequazione di congruenza, eguagliando il valore
della rotazione nellasta di sinistra a quello dellasta di destra:
EI
qa
EI
Xa
EI
Xb
EI
pb
24 2 3 24
3 3
+ = +
Nel caso in cui l b a = = , e q p = , allora lequazione si riduce a
10
2
pl
X =


Esempio 8: Portale iperstatico




















una struttura tre volte iperstatica, semplificabile ancora una volta
osservandone la simmetria di carico e di geometria.
In questo modo, si riduce di un grado liperstaticit del problema.

Per rendere la struttura isostatica,
interrompo la continuit dellasta
tramite una cerniera interna nel
punto B, e riduco lincastro a terra
a cerniera. Le incognite
iperstatiche sono allora il
momento interno X e il suo
momento a terra Z.
h
l
p
p
p
X
X
Z
fig. 1. fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 60
Studio lasta verticale,
supponendo trascurabili le
deformazioni dovute alle azioni
assiali agenti su di essa.








Lasta orizzontale a sua volta risulta:








Riaffermo le condizioni di vincolo:
- il punto A, essendo un incastro, non ruota ( 0 =
A
)
- gli estremi delle due aste nel punto B non ruotano tra loro (
Bdes B
=
sin
):
non c rotazione relativa nel nodo B.

=
=
Bdes B
A

sin
0

=
=
EI
Xl
EI
pl
EI
Zh
EI
Xh
EI
Xh
EI
Zh
2 24 6 3
0
6 3
3


se h l = , il sistema si riduce a:

=
=
24 6 6
5
2
2
pl Z
X
X
Z

=
=
36
18
2
2
pl
Z
pl
X



X
Z
h
fig. 1.
p
X
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 61
Grafico del momento flettente:













Osserviamo come questa struttura iperstatica sia pi vantaggiosa per lasta
orizzontale di quella in cui la stessa
h/3
5
72
pl
1
18
pl
1
36
pl
1
18
pl
1
36
pl
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 62
1.8 Esercizi da svolgere (calcolo di spostamenti)

Esercizio 1: Trave in semplice appoggio con carico uniformemente
distribuito solo per met della sua lunghezza.

Il problema antisimmetrico.


Con il metodo della linea elastica:





-grafico del momento flettente:
nella parte destra dellasta il
momento lineare mentre in quella
sinistra parabolico; quindi
descritto da due diverse espressioni;
-scelta degli assi di riferimento:
distinti nelle due parti dellasta

-condizioni al contorno:
'
2
'
1 2 1
1 1
2 2
2
0 0
0 0
y y
l
x x per
y x per
y x per
= = =
= =
= =

Esercizio 2: calcolare la freccia nellestremo libero






Esercizio 3: Calcolare la freccia allestremo destro





l/2 l/2
p
M1 M2
y1
x1
y2
x2
p
p
f = ?
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
fig. 1.
1. Calcolo degli spostamenti in travi dallasse rettilineo 63

Esercizio 4: Calcolare le frecce nei punti dapplicazione di P
1
e P
2















P1 P2
fig. 1.
2. Il lavoro di deformazione 64








IL LAVORO DI DEFORMAZIONE









Il metodo della linea elastica consente di calcolare gli spostamenti di
strutture ad asse rettilineo considerando il solo effetto della flessione; in
alcune strutture, tuttavia, le azioni assiali e di taglio non possono essere
trascurati. Il metodo che ci permette di calcolare gli spostamenti nelle
condizioni pi generali si riferisce al lavoro di deformazione.


2.1 Il lavoro di deformazione







Il verificarsi dello spostamento f del punto di applicazione di P indica che
in atto un lavoro; il lavoro pari al prodotto scalare tra forza e spostamento:
cos = s p s p
r r
.
Nel trattare le strutture dobbiamo assumere che le forze vengano applicate
lentamente (da un valore iniziale pari a 0, fino ad arrivare al valore finale
2.
P
f

P
s
fig. 2.1
f
2. Il lavoro di deformazione 65
della forza), e che le strutture rispondano linearmente alla sollecitazione; in
questo modo le fasi intermedie di deformazione della struttura, dal valore
iniziale della forza a quello finale, si trovano tutte su una retta.
Diagrammando la risposta della struttura, ponendo lo spostamento s sullasse
delle ascisse e il carico F su quello delle ordinate, nellipotesi di
comportamento lineare del materiale si ottiene un grafico di questo tipo:












Il lavoro di deformazione totale compiuto dalla forza F per compiere lo
spostamento s pari allarea del triangolo compreso tra lasse di
riferimento orizzontale e la retta, e vale s F L
2
1
= .
Questo risultato pu essere ricavato a partire dallequazione della retta, cio
s K F = , dove K il coefficiente angolare e rappresenta la rigidezza della
struttura.
Nellistante generico, in cui la forza applicata F e il corrispondente
spostamento della struttura s , lincremento dL del lavoro di deformazione
dovuto ad un incremento di spostamento ds pari a ds F dL = .
Sommando tutti gli incrementi infinitesimi si ottiene, per il lavoro totale:
s F s K ds s K ds Ks ds F dL L
s s s s
2
1
2
1
2
0 0 0 0
= = = = = =


(perch s K pari a F )

Nel caso di una mensola caricata allestremit con ununica forza P, il lavoro
pari a:


EI
Pl
P Pf L
3 2
1
2
1
3
= =
F
s
K
F
s
fig. 2.2
P
f
fig. 2.3
2. Il lavoro di deformazione 66
Nel nostro studio facciamo riferimento solo al caso in cui il sistema
conservativo, in cui cio i processi di carico sono reversibili: rimuovendo il
carico, la struttura torna nella condizione iniziale, e non rimangono tracce
dei carichi applicati. In queste condizioni, quando rimuovo il carico il lavoro
totale diventa nullo: tale caratteristica propria di un sistema elastico.
Nei sistemi elastici, anche applicando i carichi con sequenze diverse, il
risultato finale, in termini di lavoro di deformazione, non dipende dalla storia
di carico.
Es.: sequenza di carico P
1
+P
2













Applicando la sequenza P
2
+P
1
ottengo lo stesso valore finale degli
spostamenti e del lavoro di deformazione, anche se attraverso fasi intermedie
diverse.


Questo fatto conseguenza dellipotesi di elasticit del materiale.
Considerando infatti di applicare diversi carichi nello stesso punto:
1
1
1
2
P P
P P
P P
c
b
a
=
=
=



Applico i carichi P
a
, P
b
, P
c
con sequenze diverse:
1)
c b a
P P P + +
2)
a c b
P P P + +
3)
b a c
P P P + +
La relazione forza spostamento nella prima sequenza di carico sar la
seguente:

P1 P2
fig. 2.4
P1
f1
P1
ftot
P2
fig. 2.5
2. Il lavoro di deformazione 67











con un lavoro totale pari a 0. Applicando le sequenze di carico 2) e 3), il
lavoro totale risulter sempre nullo.
N.B.: in realt i materiali hanno un comportamento elastico solo fino a un
certo valore dello sforzo, superato il quale le deformazioni non sono pi
reversibili, e perdono il loro comportamento lineare.


2.2 Lavoro diretto e lavoro indiretto






In presenza di pi forze agenti sulla struttura, sono dunque lecite diverse
sequenze nellapplicazione delle forze. Se per esempio si adotta la sequenza:
P + Q (prima viene applicata P e successivamente Q) si ha, dal punto di
vista degli spostamenti:

Applico P Applico Q





Il lavoro prodotto da P composto da due termini: una parte di lavoro diretto
(operato da P mentre cresce da 0 al suo valore finale), e da una parte di
lavoro indiretto (operato da P per lincremento di spostamento prodotto dalla
Ptot
s
P1
s1
P
a
=
P
1
fig. 2.6
Ptot
s
P1
s1
P
b

=
-
2
P
1
-P1
-s1
Ptot
s
P1
s1
P
c
=
P
1
-P1
-s1 0
P Q
fig. 2.7
P
f1
fig. 2.8
P Q
f2
2. Il lavoro di deformazione 68
forza Q). Il lavoro totale dunque dato da:
2 1
2
1
Pf Pf L
Ptot
+ = (in cui il
secondo termine, esprimendo il lavoro indiretto, non ha il coefficiente
2
1
).
Scriviamo quindi lespressione del lavoro totale prodotto da P e da Q,
considerando entrambe le sequenze di carico:

P+Q Q+P










Qg f P Pf L
tot
2
1
2
1
1
+ + = Pf g Q Qg L
tot
2
1
2
1
2
+ + =
Abbiamo gi osservato che, nelle strutture elastiche, il lavoro totale uguale
in tutte le sequenze di carico. Si pu dunque scrivere:
g f Q P se g Q f P
Pf g Q Qg Qg f P Pf
L L
tot tot
= = =
+ + = + +
=
2
1
2
1
2
1
2
1
2 1

Questa importante relazione mostra che lo spostamento di un punto B della
struttura prodotto da una forza F applicata in un punto A uguale allo
spostamento di A per effetto della forza F applicata in B (teorema di Betti
Maxwell).


2.3 Lavoro esterno e lavoro interno

Finora abbiamo espresso il lavoro di deformazione come lavoro esterno
(compiuto dalle forze per gli spostamenti dei loro punti di applicazione); tale
lavoro uguale a quello interno (quello compiuto su ogni concio dalle azioni
interne alla struttura).
P
f
Q
g
P Q
f
g
P Q
f
g
fig. 2.9
fig. 2.10
2. Il lavoro di deformazione 69
int
2
1
L Pf L
est
= =
Il lavoro interno dato dalla somma dei contributi dovuti a momento, taglio
ed azione assiale.
Considero lelemento infinitesimo (il concio):

Momento:
EI
dx M
d dove Md dL

= =
2
1
Quindi
EI
dx M
dL
2
2
1
=





Taglio:
dx
GA
T
dt T dL
2
2
1
2
1
= =







Azione assiale:
EA
dx N
dn dove Ndn dL

= =
2
1

Quindi
EA
dx N
dL
2
2
1
=




Calcolo il lavoro interno totale:

= = + + =
str str
ext
str
i
Pf L
EA
dx N
dx
GA
T
EI
dx M
L
2
1
2
1
2
1
2
1
2 2 2


M M
dx
fig. 2.11
fig. 2.12
fig. 2.13
T T
N N
2. Il lavoro di deformazione 70
Conoscendo taglio, momento e azione assiale (nulla in questo caso) posso
calcolare il valore della freccia.

+ + =
= + + =


EA
dx N
GA
dx T
EI
dx M
P
EA
dx N
P
dx
GA
T
P EI
dx M
P
f
str str str
2 2 2
2 2 2
1
2
1 2
2
1 2
2
1 2


In questa particolare struttura sappiamo che











Px Pl M + = Pl T + =

Quindi la freccia risulta pari a
( )
=

+
+
=

+
+
=


l l
l l
dx P
GA
dx
EI
lx P x P l P
P
dx
GA
P
dx
EI
Px Pl
P
f
0 0
2
2 2 2 2 2
0
2
0
2
2 1
1


GA
Pl
EI
Pl
l P
GA
x
P
x
l P x l P
EI P
l

+ =

+ =
3 3 2
2
1 1
3
2
0
3
2
2
2 2 2

dove
EI
Pl
3
3
il contributo dato dal momento, e
GA
Pl
quello del taglio.
Il valore specifico per ogni sezione, e nel caso di sezione rettangolare
pari a 1.2.
Quindi

+ =

+ =
2
3
3
3
3
2 . 1 1
3
3
1
3 l GA
EI
EI
Pl
Pl
EI
GA
Pl
EI
Pl
f


Esprimiamo area e momento dinerzia della sezione rettangolare:
y
x
0
-Pl Pl
M T
P
f
fig. 2.14
fig. 2.15
2. Il lavoro di deformazione 71
bh A e bh I = =
3
12
1

Quindi
2
12
1
h
A
I
= e dunque
2
2
2
3
12
1
2 . 1
3
2 . 1
Gl
Eh
l GA
EI
=


Sappiamo poi che la relazione esistente tra E e G la seguente:
( ) +
=
1 2
E
G
A possiamo assegnare il valore
3
1
= , tipico dellacciaio.
Quindi
3
8
3
1
1 2 =

+ =
G
E

Il contributo del taglio alla freccia risulta cos proporzionale a:
2
2
2
8 . 0
3
8 3
12
1
2 . 1

=


l
h
l
h
(dove h laltezza della sezione e
l la lunghezza della mensola). Il
rapporto
l
h
ragionevolmente
approssimabile a
10
1
.
Quindi 008 . 0
100
1
8 . 0 8 . 0
2
= =

l
h


Tornando al valore della freccia:
( ) 008 . 0 1
3
+ =
EI
Pl
f Il contributo del taglio circa
100
1
di quello del momento:
ragionevole quindi trascurarlo,
come avviene nel metodo della
linea elastica.
Considerando quindi il solo contributo della flessione, il metodo della linea
elastica e quello basato sul lavoro di deformazione sono equivalenti per
quanto riguarda il risultato ottenuto.


2. Il lavoro di deformazione 72
Nel caso di struttura reticolare:














Qui posso utilizzare solo il metodo del lavoro di deformazione

= =
str
ext
EA
dx N
Pf L
2
2
1
2
1

=
n
i i
i
EA
l N
Pf
1
2
2
1
2
1
con n =numero delle aste.
In questo caso lintegrale si riduce a questa semplice espressione.
Verifichiamo ora che anche il contributo dellazione assiale, oltre a quello
del taglio, trascurabile nei casi in cui sia presente anche il momento
flettente.





Calcolo lo spostamento con il metodo del lavoro di deformazione:

=
l
EA
dx N
Ps
0
2
2
1
2
1
e, essendo: N=P, si ha:
EA
l P
Ps
2
=
EA
Pl
s =
La deformazione data dal taglio T=P, in una mensola uguale a questa,
sarebbe pari (come calcolato in precedenza) a
GA
Pl
. Calcoliamo allora il
rapporto 2 . 3
3
8
2 . 1 = = = =
G
E
Pl
EA
GA
Pl
S
S
N
T

.
P
f =?
fig. 2.16
P
s
fig. 2.17
2. Il lavoro di deformazione 73
In conclusione, a parit di carico P, S
T
=3.2 S
N
(la deformazione data
dallazione assiale ancora pi piccola di quella data dal taglio).
Il risultato valido per strutture snelle, dove h circa
10
1
di l; nelle strutture
tozze il contributo del taglio diventa rilevante.

Il metodo della linea elastica permette di ricavare lequazione della
deformata e quindi il valore dello spostamento in ogni punto della struttura;
questo secondo metodo fornisce invece il valore dello spostamento in un
punto specifico (dove posto il carico).
Si pu per utilizzarlo per calcolare labbassamento anche in altri punti,
diversi dal punto di applicazione del carico.


So calcolare labbassamento in A;
ma quanto vale il corrispondente
abbassamento in B?

Per calcolarlo parto dalla struttura scarica, e applico in B un carico unitario
(analogo al caso di partenza, in cui per S
B
lo spostamento, non
lincremento).

Questo carico genera, in ogni
punto dellasta, un momento
M
1
(x).



Aggiungo ora il carico P in A.
Lo spostamento che questo nuovo
carico genera in B quello che
cerco (uno spostamento in S
B

generato dal carico P).
Simultaneamente, il carico P
produce deformazioni flessionali
d in tutti i conci, esprimibili
come
EI
dx M
d
P
P
= ;
M
P
indica il momento flettente prodotto da P. Consideriamo il lavoro
indiretto prodotto dalla forza unitaria e dal corrispondente momento flettente
M
1
nel momento in cui viene applicata P.
fig. 2.18
P
A
B
= ?
1
B
fig. 2.19
P Q
sB
fig. 2.20
2. Il lavoro di deformazione 74

= = =
l
P
i B e
EI
dx M
M L s L
0
1
1
Questa relazione fornisce direttamente il valore dello spostamento s
B
cercato.
Infatti

=
l
P B
d M s
0
1
dove il primo termine delluguaglianza il lavoro indiretto esterno, e il
secondo il lavoro interno, dovuto alle rotazioni dei conci generate dalla forza
P.


2.4 Esercizi

1. Calcolare la freccia con i due
metodi della linea elastica e del lavoro
indiretto.


2. Calcolare la freccia con il
metodo del lavoro indiretto.



3. Calcolare freccia e angolo di
rotazione.



4. Calcolare la freccia della struttura nel punto indicato in figura nei due
casi.










P
f =?
p
f =?
fig. 2.21
fig. 2.22
p
f =?
=?
fig. 2.23
P
l
f =?
fig. 2.24
P
l
f =?
fig. 2.25
2. Il lavoro di deformazione 75
5. Calcolare lo spostamento
orizzontale (u) e verticale (f) della
struttura reticolare.
P
f =?
u =?
l
l
fig. 2.26
2. Il lavoro di deformazione 76
2.5 Esercizi svolti con il metodo del lavoro di deformazione

Esercizio 1
Risolvo il problema applicando
alla struttura due condizioni di
carico diverse .

1. struttura con le forze P:
Reazioni vincolari e grafico del
momento
flettente.
p
M






Pl M
p
=
















2. suppongo di applicare,
nel punto in cui mi interessa
calcolare lo spostamento, una
forza unitaria F .La forza
orizzontale e verso destra perch
suppongo che lo spostamento che
l
l
l
l
P
P
s = ?
P
P
2P
Pl
Pl
fig. 2.27
fig. 2.28
2. Il lavoro di deformazione 77
voglio calcolare sia orizzontale e
verso destra.
Calcolo delle reazioni vincolari e
grafico del momento flettente
1
M

x M =
1












Ora ci interessano le aste in cui entrambi i momenti,
1
eM M
p
siano presenti
e diversi da zero. In questo caso solo unasta. Scelgo una convenzione di
segno e unascissa x uguale per entrambe.












Calcolo lo spostamento eguagliando il lavoro indiretto esterno al lavoro
indiretto interno.
( )( ) ( )
EI
Pl l
EI
Pl l
EI
Pl
x
EI
Pl
dx x
EI
Pl
dx Pl x
EI
dx
EI
M
M L s L
l
l l l
p
IND
i
IND
e
2
1
2 2
0
2
2
1
1
3 2 2 2
0
0 0 0
2
1
= =

= = = = = = =


1
F = 1
2l
2l
x x
fig. 2.29
fig. 2.30
2. Il lavoro di deformazione 78
Esercizio 2




In questo esercizio, con il metodo del lavoro di deformazione, la forza
unitaria da associare alla rotazione , rappresentata da un momento W .





Calcolo delle reazioni vincolari e del momento flettente per entrambe le
strutture

carico distribuito p momento W











2 2
x
px x
pl
M
p
=
l
x
M =1
1

Calcolo della rotazione
EI
pl
EI
pl l l l
EI
p
l
x x lx
EI
p
dx
l
x
l
lx
x lx
p
EI
dx
px
x
pl
l
x
EI
dx
EI
M
M L L
l
l
l l
p
IND
i
IND
e
24 12
3 8 6
2 4 3
2
2 2
4 3
2
2 2 2
1
2 2
1
1
1
3 3 3 3 3
0
4 3 2
0
3 2
2
0 0
2
1
=

+
=

+ =
= + =

+ =
=


= = = =


=?
p
W=1
pl
pl/2 pl/2
1
1/L 1/L
x
pl/8
x
1
fig. 2.31
fig. 2.32
fig. 2.33
fig. 2.34
2. Il lavoro di deformazione 79
Esercizio 3







La differenza di temperatura su una struttura produce spostamento della
stessa.
Studio le due diverse strutture. In quella originaria non sono presenti forze
quindi 0 =
p
M
Ma presente la variazione termica dx
h
T
d
t

=

nel singolo concio della
struttura.


Calcolo delle reazioni vincolari e
del momento flettente dati dalla
forza unitaria F applicata
nellestremo libero dellasta.
Ho due momenti distinti nella
parte destra e in quella sinistra;
ma essendo simmetrici basta
moltiplicare per due il lavoro
interno indiretto calcolato per una
delle due parti.
x M =1
1

Calcolo lo spostamento
( )
h
Tl x
h
T
dx
h
T
x d M L s L
l
l l
t
IND
i
IND
e
2
0
0 0
2
1
2
2 2 1

=

= = = =



l l
f
T
1
F=1
2
x x
L
fig. 2.35
fig. 2.36
fig. 2.37
2. Il lavoro di deformazione 80
Esercizio 4










Nelle strutture reticolari sono presenti solo azioni assiali.Quindi calcolo le N
date dal carico concentrato P (
p
N ) e le N date dalla forza unitaria F (
1
N )
che applico nel punto in cui voglio calcolare lo spostamento orizzontale u.

Carico P:
reazioni vincolari






calcolo azioni assiali

P N Nl Pl = = 0
rotazione dellasta 1 attorno al
nodo A





P N l N l P 2 0 2 2 = = +
rotazione dellasta 2 attorno al
nodo B




P
u = ?
l l
P
P 2P
P
P 2P
1
A
N N
P
P 2P
2
B
N
N
fig. 2.38
fig. 2.39
fig. 2.40
fig. 2.41
2. Il lavoro di deformazione 81
grafico azioni assiali
p
N







Carico F=1:

reazioni vincolari







Calcolo azioni assiali

1 0 1 = = N Nl l
rotazione dellasta 1 attorno al
punto A





0 0 2 = = N l N
rotazione dellasta 2 attorno al
punto B





2 0 2 1 = = + N l N l
rotazione dellasta 1 attorno al
punto C

+P
+P
-v2P -v2P
1 1
F = 1
1
1 1
1
1
1
A
N N
2
B
N
N
1 1
1
1
C
N
N
1
1
1
fig. 2.42
fig. 2.43
fig. 2.44
fig. 2.45
fig. 2.46
2. Il lavoro di deformazione 82
grafico azioni assiali
1
N






Calcolo dello spostamento u:

= = = =
s
p
strutt
IND
i
IND
e
EA
dx N
N dn N L u L
1 1
1
Il lavoro sar dato dalla somma degli integrali delle forze assiali delle
singole aste (dove i = numero delle aste); inoltre nella struttura reticolare le
azioni assiali sono delle costanti quindi si possono portare fuori
dallintegrale.

=
n
i
p
i
l
EA
N N
u
1
1
= (dove
i
l sono le lunghezze delle singole aste.)
( ) ( ) ( )( )( ) [ ]
[ ] [ ] ( )
EA
Pl
EA
Pl
l P Pl Pl
EA
l P l P l P
EA
2 2 3 2 2 2 1 2 2 2
1
2 2 2 2 1 1
1
+ = + + = + +
= + + =

+1
+1
-v2
fig. 2.47
2. Il lavoro di deformazione 83
Esercizio 5: Struttura iperstatica






Per renderla isostatica sostituisco al carrello la forza Z ricordando che lo
spostamento del suo punto di applicazione deve essere nullo in quanto la
struttura originale deve essere rispettata. Quindi s=0.
Studio la struttura sotto le due diverse condizioni di carico: carico distribuito
p e forza Z
0 = +
z p
s s

p
S
Per trovare lo spostamento generato dal carico distribuito studio la struttura
sotto il carico p e sotto la forza unitaria che applico nel punto dove mi
interessa studiare lo spostamento in modo da trovare il momento
p
M e il
momento
1
M .
















( )
2
2
x l p
M
p
+
= x M =1
1



l l
p p
Z
p
sp = ?
2pl
2pl
M
1
1
M
x x
L
fig. 2.48
fig. 2.49
fig. 2.50
fig. 2.51
2. Il lavoro di deformazione 84
Quindi
( ) ( ) ( )
( )
EI
pl
EI
pl x x
l
x
l
EI
p
dx x lx xl
EI
p
dx x lx l x
EI
p
dx x l
p
x
EI EI
dx M
M s
l
l
l l l
p
p
24
17
4
1
3
2
2
1
2 4 3
2
2 2
2
2
2
2 2
1
1
4 4
0
4 3 2
2
0
3 2 2
0 0
2 2
0
2
1
=

+ = + =
= + + =
= + + = + = =



z
S
Anche in questo caso calcolo i due diversi momenti.
x M =1
1
come sopra





x Z M
p
=





Quindi
( )

= = = =
l l l
p
z
EI
Zl
dx x
EI
Z
dx Zx x
EI
dx
EI
M
M s
0
3
2
0 0
1
3
1
1

A questo punto posso ricavare Z dallequazione iniziale 0 = +
z p
s s
pl Z
EI
Zl
EI
pl
8
17
0
3 24
17
3 4
= = +
1
Z
fig. 2.52
fig. 2.53
2. Il lavoro di deformazione 85
Esercizio 6: Mensola con carico concentrato in mezzeria.

Calcolo della freccia allestremo
libero con il metodo del lavoro di
deformazione.



Risolvo il problema applicando alla struttura due diverse condizioni di
carico:
Reazioni vincolari e grafico del momento flettente:

carico P carico 1













( ) x l P Px Pl M
p
= = x l x l M = = 2 1 2
1


Calcolo dello spostamento
( )( )
( )( )
( )
EI
Pl
l l l
EI
P
x x
l x l
EI
P
dx x lx lx l
EI
P
dx x l x l
EI
P
f
dx Px Pl x l
EI EI
dx M
M L f L
l
l
l
o
l
l l
p
IND
i
IND
e
3
3 3 3
0 0
3 2
2 2 2
0
0 0
1
6
5
3
1
2
3
2
3 2
3 2 2 2
2
2
1
1
=

+ =
= + = +
= = =
= = = =



P
f = ?
l l
P 1
P
P
1
1
2L
x
Pl
2L
x
fig. 2.54
fig. 2.55
fig. 2.56
fig. 2.57
2. Il lavoro di deformazione 86
Osservazioni
1. la scelta dellasse x arbitraria, ma deve essere la stessa per il
calcolo di entrambi i momenti flettenti
1
M M
p
=
2. lo stesso vale per la convenzione di segno sul momento flettente
3. lintegrale

EI
dx M
M
p
1
da calcolare solo sui tratti di asta
dove 0
1
M e 0
p
M
2. Il lavoro di deformazione 87
Esercizio 7: Mensola con carico distribuito.

Calcolo della freccia allestremo libero con il metodo del lavoro di
deformazione.







Risolvo il problema applicando alla struttura due diverse condizioni di
carico:
Reazioni vincolari e grafico del momento flettente

carico p carico 1














2
2
px
M
p
= x M =1
1


Calcolo della freccia
( )
EI
pl x p
EI
dx
px
EI
f
dx
px
x
EI EI
dx M
M L f L
l
l
l l
p
IND
i
IND
e
8 4 2
1
2
1
2
1
1
4
0
4
0
3
0 0
2
1
= =

=
=

= = = =



f = ?
l
p
p 1
pl
pl
l/2
1
1L
1
x
l/2
2L
x
fig. 2.58
fig. 2.59
fig. 2.60
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 88
2.6 Esercizi

Esercizio 1: Svolgimento con il metodo della linea elastica (A) e con il
lavoro di deformazione (B)










A) Linea elastica
Calcolo delle reazioni vincolari e del momento flettente.

Si hanno due equazioni del
momento flettente diverse per i
due tratti di asta:
2 2
2
2 2
2
2
1
pl
plx
px
M
pl
M
+ =
=

(per la convenzione scelta)



Equazione della linea elastica per il tratto 1

+ + =

+ =

= =
1 1
2 2
1
1
2
1
2
1
1
2 2
1
2
1
'
2
1
' '
B x A
x pl
EI
y
A x
pl
EI
y
pl
EI EI
M
y



l l
p
f=?
y1 y2
pl
pl
pl/2
pl/2 M1 M2
x1 x2
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 89

Equazione della linea elastica per il tratto 2

+ + + =

+ + =

+ = =
2 2
3 2 2 4
1
2
2 2 3
1
2 2
2
1
3 2 2 2 4 6
1
2 2 3 2
1
'
2 2
1
' '
B x A
x pl x pl x p
EI
y
A
plx
x
pl x p
EI
y
plx
pl px
EI EI
M
y


Condizioni:
( ) 0 0 '
1
= y Pattino
( ) ( ) 0 ' '
2 1
y l y = Continuit di rotazione
( ) ( ) 0 0
2 1
= = y l y Continuit di spostamento +
spostamento pari a zero
Quindi ricavo
( )
( )
( )
( ) ( )
2
0 ' '
4
0
4
0
0 0 0
0 0 0 '
3
2 2 1
4
1 1
4
1
2 2
1 1
pl
A y l y da
pl
B B
pl
l y da
B y da
A y da
= =
= =

+ =
= =
= =

Calcolo la freccia allestremo libero
EI
pl
pl
EI
f
4
4
8
5
2
1
24
1
6
1
4
1 1
=

+ + =
Con questo metodo posso ora calcolare di quanto si alzato il pattino:
( )
EI
pl
y
4
0
4
1
=



2. Il lavoro di deformazione 90
B) Lavoro di deformazione
Calcolo il momento generato da una forza unitaria posta allestremo libero
dellasta (M
1
) e il momento generato dal carico distribuito P (M
p
).
A loro volta i due momenti saranno distinti per la parte di destra e quella di
sinistra dellasta:
















l M =
1 1
x l M =
2 1


La freccia sar pari alla somma dei due integrali delle due parti di asta:
( ) ( )
EI
pl
EI
pl
pl
EI EI
pl
x pl plx px
x
pl
EI EI
pl
dx x pl plx
px pl
EI EI
pl
dx plx
x pl px
x pl
pl plx
EI
dx
pl
EI
EI
dx
plx
pl px
x l
EI
dx pl
l f
dx
EI
M
M dx
EI
M
M f
l
l
l l
l l
l
p
l
p
4 4
4
4
0
2 2 3 4 3 4
0
2 2
3 3 4
0
2
2 3
2
3 2
0
3
0
2 2
0
2
0
2
2 1
0
1
1 1
8
5
24
15
24
18 12 3 12 1
2
4
3
6
3
8 2
1
2
2
3
2
3
2 2
1
2
2 2 2 2
1
2
1
2 2 2
1
1
= =

+
+ =
= + + =
=

+ + =
=

+ + + =
=

+ +

=
+ =


l l
1
1
1
L
L M1 M2
x1 x2
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 91
Esercizio 2:










Carico reale:










( ) x l P Px Pl M
P
= =





Carico fittizio:










x l x l M = = 2 1 2
1

P
f =?
l l
P
y
1
y
1
12L
1
2L
x
M1
fig. 2.61
P
P
Pl
x
MP
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 92
( )( )
( )( ) ( )
EI
Pl
l l l
EI
P x x
l x l
EI
P
dx x lx lx l dx x l x l
EI
P
f
dx Px Pl x l
EI EI
dx M
M L f L
l
l l
l l
P ind
i
ind
e
3
3 3 3
0
3 2
2
0
2 2
0
0 0
1
6
5
3
1
2
3
2
3 2
3 2
2 2 2
2
1
1
=

+ = + =
= + = =
=

= = =





Osservazioni:

1) la scelta dellasse x arbitraria, ma deve essere la stessa per il
calcolo di entrambi i momenti flettenti M
P
e M
1
;

2) lo stesso vale per la convenzione di segno sul momento flettente;


3) lintegrale

EI
dx M
M
P
1
da calcolare solo sui tratti di asta dove
0
1
M e 0
P
M .
2. Il lavoro di deformazione 93
Esercizio 3:









Carico reale








2
2
px
M
p
=

Carico fittizio









x M =1
1



( )
EI
pl x p
EI
dx
px
EI
f
dx
px
x
EI EI
dx M
M L f L
l
l
l
l
p
ind
i
ind
e
8 4 2
1
2
1
2
1
1
4
0
4
0
3
0
2
0
1
= =

= = =



pl
pl/2
pl
p
f =?
l
pl
y
x
l/2
Mp
x
l
M1
1
L
1
1
y
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 94
Esercizio 4:










Carico reale











( )
2
2
2 2 2
x lx
p px
x
pl
M
p
= =


Carico fittizio










x
l
M =
1
1
1

x
l
M1
l
=?
p
pl
y
pl
pl/2 pl/2
x
Mp
y
1/L
1
1/L
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 95
( )
EI
pl
EI
pl
l
x x lx
EI
p
dx
l
x
x x lx
p
EI
dx x lx
p
l
x
EI EI
dx M
M L L
l
l
l l
p
ind
i
ind
e
24 4
1
3
2
2
1
2
4 3
2
2 2 2
1
2
1
1
1
3 3
0
4 3 2
0
3
2 2
0
2
0
1
=

+ =
= + =

+ =

= = = =


2. Il lavoro di deformazione 96
Esercizio 5:


















Carico reale









Fl M
F
=


Carico fittizio








l
s=?
l
F
F F
Fl
F
F
Fl
x
1
1L
1
1
x
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 97
x M = 1
1

Dal confrontarsi dei due diagrammi:
- occorre scrivere le espressioni di M
F
e M
1
solo per lasta verticale.
- conviene scegliere lascissa x con lorigine nel punto superiore.
- conviene assumere


Sullasta verticale quindi:
x x M
Fl M
F
= =
=
1
1


( )( )
EI
Fl x
s
Fl x
EI EI
dx M
M L s L
l
l l
F ind
i
ind
e
3
0
2
0 0
1
2
1
2 EI
Fl
1
1
= =
= = = =


2. Il lavoro di deformazione 98
Esercizio 6:
















Carico reale








Fx M
F
=

Carico fittizio








l M =1
1

l
F
l
s=?
F F
Fl
F
F
Fl
x
1
1
1
1L
x
1L
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 99
( )( )
EI
Fl x
EI
Fl
s
dx x F l
EI EI
dx M
M L s L
l
l l
F ind
i
ind
e
3
0
2
0 0
1
2
1
2
1
1
1
= =
= = = =



Nota: Questo risultato, come era prevedibile, identico a quello
dellesercizio precedente (per il teorema di Betti Maxwell).
2. Il lavoro di deformazione 100
Esercizio 7:












Carico reale






















Carico fittizio





P
u =?
l
l l
P
P
P
2P
+P
+P
-
v
2
P
-
v
2
P
1
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 101



















( )( ) ( )( )( ) ( )( ) [ ] ( )
( )
EA
Pl
EA
Pl
l P l P l P
EA
u
l
EA
N N
EA
dx N
N L u L
N
i
i
P
i
i
str
P ind
i
ind
e
2 2 3
2 2 2 1 2 2 2 1 1
1
1
1
1
1
+
=
= + + = + + + + + + =
=

= = =


1
1
1
1
+1
+1
-
v
2
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 102
Esercizio 8:




Calcoliamo il lavoro indiretto di
una forza unitaria verticale sulla
cerniera centrale, esprimendolo
come lavoro esterno e interno,
quando viene applicato il carico
distribuito.




Carico fittizio











Consideriamo solo la deformabilit flessionale, quindi ci occorre solo il
momento flettente.





( )
( )
x l M
x M
2
1
2
1
) 2 (
) 3 (
2
1
) 1 (
1
2
1
1
+ = =
= = =




l
l l
f=?
p
1 1
1
2

1
2

1
2

1
2

x
x
1
2
L
1
2
L
1
2
3
4
fig. 2.61
fig. 2.61 fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 103
Per il carico distribuito (carico reale):













( ) ( )
( ) ( )
p p
p p
M
px
plx
pl
M
M x
pl
M
4
2 2
2
3 1
2 2
2
= + =
= =

( )
EI
pl
pl
EI
pl
EI
dx
plx
x pl
pl px
plx x
pl pl
EI
EI
dx px
plx
pl
l x
EI
dx
x
pl
EI
dx px
plx
pl
x l
EI
dx
x
pl
x
d M f
l
l l
l l
str
p
4
4 4
0
2
2
3 3
2
2 4
0
2 2
0
2
2 2
0 0
1
24
7
24
3 6 16 1
6
1
2
1
2
1
8
1
3
1
4
1
6
1 1
2 2 2 2 6
1
2 2 2
2 2 2
1
2
1
2
2 2
1
2
1
=

+ + + =
=

+ + + + =
=

+ + =
=

+ +

=
= =



p
pl
pl
1
2
pl
1
2
pl
x
x
-
1
2
pl
-
1
2
pl
parabola
fig. 2.61 fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 104
Esercizio 9:

dx
h
T
d
termico

=



















( )
( )
( ) l x x l x M
x M
= + + =
=
2 1
1
2
1
1



( )
( )
2
2
2
2
0
2
0 0
2 2 2
1
l
h
T
f
l
l
l
h
T
dx x l
l
h
T
f
dx
h
T
l x dx
h
T
x f
l
l l

+

=




l l
y1
f=?
y2
+T
1
1 1
2
-L
x1 x2
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 105
Esercizio 10:


















Carico reale















( )
( )
( )
( )
Px M
Pl M
M
Px M
P
P
P
P
=
=
=
=
4
3
2
1
0

l
l
l
l
P
P
s =?
P
P
2P
x
x
x
Pl
Pl
Pl
1
2
4
3
Pl
Pl
verifica
nodo
fig. 2.61
fig. 2.61 fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 106
Carico fittizio















= =
str
P
str
EI
dx M
M d M s
1 1
1
P
M M
1
contribuiscono solo le
aste che hanno entrambi i valori
0 .
Quindi, qui, solo la (3):
( )
( ) x l M =
1
3


( ) ( )
EI
Pl
s
EI
Plx
x Pl
EI
dx
Plx Pl
EI
dx
Pl x l s
l
l
l
2
1
2
3
0
2
2
0
2
0
=
= = =


1
2L
1
x
1L
2L
fig. 2.61 fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 107
Esercizio 11:









=
= =
n
i
i i
i
n
i i i
i
i i
i
n
i i i e
A E
l N
dn N
A E
l N
dn
dn N Pf L
1 1
1
2
1
2
1
2
1
2
1

Ipotesi: i A A
i
=
Equilibrio al nodo:
0
2
1
2
2
2
= = +
=

+
N P P N
P
P
N

Quindi:

+ =

=
=
EA
l P
EA
l P
Pf
EA
l P
EA
l P
Pf
2
4
2
2
4
2
2
2
2
2
2
2
2
1
2
1
2 2
2 2

+ = 2
2
1
EA
Pl
f
dove
2 , 1 7 , 0 5 , 0 2
2
1
= + +
P
u =?
l
l l
f=?
P
1
2
P
1
2
P
-
1
2
P
+1
2
P
v
2
+
1
2

P
v
2
1
2
P
1
2
P
+
1
2

P
v
2
+
1
2

P
v
2
+
1
2

P
v
2
P
N
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 108
Applicazione del metodo del lavoro di deformazione al calcolo di
strutture iperstatiche (Esercizio 12):








Calcolo lo spostamento in
corrispondenza di Z e lo impongo
=0.

a)
Calcolo separatamente lo
spostamento dovuto al carico
distribuito e quello dovuto alla
forza concentrata Z e li eguaglio
(congruenza, come nel metodo
della linea elastica).
b)





a) calcolo labbassamento f
p
attraverso il lavoro indiretto di una forza
unitaria in B.

Carico reale






( )
( )
2
2
2 2
2
2
2
2
1
px
M
px
plx pl M
p
p
=
+ =

l l
f
p
B
Z
fp=?
y
fz=?
Z
pl
2pl
-2pl
B
x1
-
1
2
pl
2pl
x2
1 2
fig. 2.61
fig. 2.61- a
fig. 2.61- b
fig. 2.61- c
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 109
Carico fittizio





( )
( )
0
1
2
1
1
=
+ =
M
x l M



( )
EI
pl
f
EI
pl
EI
pl
f
dx
EI
plx
x pl pl
px
plx x pl
EI
dx px
plx pl l x f
p
p
l
l
p
4
4 4
0
2
2 3
3
2 2
0
2
2
24
17
24
4 3 16
6
1
2
2
2
8
1
3
2
2
2
2 2
2
2 2
2
2 2 1
=
+
=

+ + + =

+ + + =
=

+ =



b) calcolo f
Z
come lavoro diretto
( ) { }
( )
EI
Zl
EI
Zl
EI
dx
x lx l Z f
EI
dx
x l Z f Z
l
Z
l
Z
3
3
1
2
2
1
2
2
1
2
1
3
3
0
2 2
0
2
=

+ =
= + =
=


(come gi sapevamo)
0
3 24
17
3 4
=
EI
Zl
EI
pl
(c un carrello) da cui Z.
3 24
17 Z
pl = pl Z
8
17
=
1
-L
1
-L
1 2
Zl
Z
Z
Zl-Zx
1 2
fz=?
Z
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 110
Esercizio 13: struttura iperstatica









Scelgo unincognita
iperstatica:







Devo imporre la congruenza:
0 = + =
Z p
u u u
Devo quindi risolvere due problemi:
1) calcolare lo spostamento u
p
dovuto al carico distribuito
2) calcolare lo spostamento u
Z
dovuto alla reazione iperstatica

1) Calcolo di u
p
:







2 2
2
px
x
pl
M
p
=





l
l
p
p
u Z
pl pl
1
2
pl
1
2
pl
x
Mp
1
1 1
x
x x
1
2
3
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 111
x M
l M
l M
=
=
=
1
1
1
) 3 (
) 2 (
) 1 (

( )
( )
EI
pl
EI
pl x x
l
EI
pl
dx x lx
EI
pl
u
dx l x
p
x
pl
EI
dx
EI
Mp
M L u L
l
o
p
l l
ind
i p
ind
e
12 3
1
2
1
2 3 2 2 2
1
2 2
1
1
4 4 3 2
2
0
2
0
1
=

= = = =




2) Calcolo di u
Z



M
Z
gi stato calcolato!
1
M Z M
Z
=




M
1
gi noto!




( )
( )
( ) ( )
EI
Zl
EI
Zl
l l
l
EI
Z
dx l dx x
EI
Z
u
dx M
EI
z
dx
EI
M Z
M L u L
l l
Z
str str
ind
i Z
ind
e
3 3
2
3
0 0
2 2
2
1
1
1
3
5
1
3
2
3
2
1 1 2
1
=

+ =

+ =
=

+ =
=

= = =



Si pu quindi scrivere lequazione di congruenza:
0
3
5
12
0
3 4
= + = + Z
EI
l
EI
pl
u u
Z p

Da cui si ricava il valore dellincognita Z:
pl
l
EI
EI
pl
Z
20
1
5
3
12
3
4
= =
Z
1
fig. 2.61
2. Il lavoro di deformazione 112

Esercizio 14: struttura iperstatica





Struttura reale:


Struttura di servizio:
P
l
l
P
Z
f
Pl
Pl
Pl
2
2
2
2
Pl
Mp = -
x
x
Mp = -
2
2
Px
+
2. Il lavoro di deformazione 113















Calcolo di f
p
:
( ) ( )
) (
8
5
8 2
1
4 2 2
1
2 2
1
2 2
1
2 2
1
1
4 4 4 4 3
0 0
3 3
0 0
3 3
0 0
2 2
1
basso il verso
EI
pl pl pl
EI
x p
x
pl
EI
dx
px
dx
pl
EI
dx
px
dx
pl
EI
dx
px
x dx
pl
EI
dx
EI
M
M f
l l l l
str
l l
p
p
=

+ =

+
=

+ =

=
=

= =




Calcolo di f
z
:
il momento M
z
pari ad Z M
1
, ed il momento M
1
, gi calcolato in
precedenza, pari ad l nellasta verticale, ad x in quella orizzontale.
( ) ( )
) ' (
3
4
3
1
3
1 1
1
3 3
3
3
2
0 0
2 2
0 0
1
alto l verso
EI
Zl Zl
Zl
EI
x
Z x Zl
EI
dx Zx dx Zl
EI
dx Zx x dx Zl l
EI
dx
EI
M
M f
l l
str
l l
z
z
=

+ =

+ =

+ =
=

+ = =


Imposizione della congruenza:
f
z
+f
p
= 0
alto l verso pl Z
EI
pl
EI
Zl
'
32
15
0
8
5
3
4
4 3
=
= +

l
1
1
x
Mp = - l
x
M =- x
4 Calcolo delle sezioni 114







GEOMETRIA DELLE AREE









Data una generica sezione, ne possiamo definire alcune propriet
geometriche fondamentali :

-AREA: la somma delle parti infinitesime dA in cui scompongo la
sezione.

=
A
dA A

-MOMENTO STATICO: prodotto dellarea per la distanza del suo
baricentro dallasse di riferimento (utile per calcolare il baricentro della
sezione).
A y dA y S
A
x
= =










3.
b
h
y
x y
y
x
y
G
A
4 Calcolo delle sezioni 115

-MOMENTO DINERZIA: elevo questa distanza y al quadrato.

=
A
x
dA y I
2

Nella sezione rettangolare i momenti dinerzia rispetto agli assi x e y sono
pari a
( )
( )
2 3
2 3
12
1
12
1
12
1
12
1
b bh hb I
h bh bh I
y
x
= =
= =

Pi significativo nella seconda forma, dove
12
1
un coefficiente numerico
che tiene conto della forma della sezione, ( ) bh esprime larea della sezione
rettangolare e
2
h o
2
b lestensione della sezione trasversalmente allasse
considerato.
Il rapporto fra
x
I e
y
I proporzionale al rapporto
2

b
h
.
x
I il massimo
momento dinerzia della sezione rispetto a tutti quelli calcolati rispetto ad un
asse che passa per il baricentro, mentre
y
I il minimo: x e y sono gli assi
principali dinerzia della sezione.



-MOMENTO CENTRIFUGO: prodotto dellarea per entrambe le
coordinate del suo baricentro rispetto ad un sistema di riferimento dato.

=
A
xy
dA xy I
Se calcolato rispetto ad un sistema di assi in cui almeno uno dei due anche
asse di simmetria, il momento centrifugo si annulla (per ogni contributo
delle aree dA con coordinate positive ce n uno uguale in modulo e opposto
in segno dato dalle aree dA di coordinate negative).
Contrariamente al momento dinerzia, che ha segno sempre positivo, il
momento centrifugo pu avere segno positivo o negativo.






4 Calcolo delle sezioni 116
3.1 Massimo / minimo momento dinerzia. Assi principali
dinerzia

Data una sezione e una coppia di assi di riferimento baricentrici, qual
langolo per cui ruotare tali assi per ottenere gli assi principali dinerzia?

Calcolo i momenti del secondo ordine
(
0
Ix ,
0
Iy e
0 0
y Ix ) rispetto
agli assi
0 0
y e x

Ruotando gli assi di un angolo ,
voglio procurarmi le espressioni Ix ,
Iy e Ixy basate su .



(x
0
e y
0
)

+ =
+ =


cos sin
sin cos
0 0
0 0
y x y
y x x

( )
( )


+ =
= + = =
A
A A
dA y y x x
dA y x dA y Ix


2 2
0 0 0
2 2
0
2
0 0
2
cos cos sin 2 sin
cos sin

Quindi
( )

+ =
+ + =
+ =
0 0 0 0
0
2
0 0 0
2
0
2
0 0 0
2
2 cos 2 sin
2
1
sin cos sin 2 cos
cos cos sin 2 sin
y Ix Iy Ix Ixy
Ix y Ix Iy Iy
Ix y Ix Iy Ix





Queste formule mi consentono di risolvere i seguenti problemi: trovare
langolo per cui nullo
xy
I e gli angoli a cui corrispondono il massimo e
il minimo momento dinerzia. Le condizioni da imporre sono (annullando le
derivate delle funzioni, mi trovo in un massimo o in un minimo):
0 =
d
dIy
0 =
d
dIx
0 = Ixy
Si pu facilmente scoprire che esiste un unico angolo per il quale uno dei
due momenti dinerzia massimo, laltro minimo, e il momento centrifugo
y

dA
x
x
y
4 Calcolo delle sezioni 117
si annulla: questo langolo che individua gli assi principali dinerzia della
sezione. Risolviamo allora una sola delle tre condizioni da verificare, la pi
semplice:
( )

=
= +
=
0 0
0 0
0 0
0 0
0 0
0 0
0 0 0 0
2
2
1
2
2
2
2 cos
2 sin
0 2 cos 2 sin
2
1
0
Iy Ix
y Ix
artg
Iy Ix
y Ix
tg
Iy Ix
y Ix
y Ix Iy Ix
Ixy




Questo il valore dellangolo di cui devo ruotare gli assi di riferimento per
ottenere gli assi principali dinerzia.
Quanto valgono allora il momento dinerzia massimo e minimo?
MAX
I
( )
2
0 0
2
0 0 0 0
2 2
y Ix
Iy Ix Iy Ix
+

+
=
MIN
I



4 Calcolo delle sezioni 118







LA FLESSIONE








Prendiamo in considerazione il concio di spessore infinitesimo (dx) soggetto
al momento flettente M . Si assume che per effetto di M, risulti sottoposto a
deformazioni , in modo che le sue facce ruotino rimanendo piane; la
distribuzione degli sforzi allora lineare e proporzionale alla distanza
dallasse neutro. Quindi ky = e y
I
M
=











Si ha flessione retta quando lasse di sollecitazione coincide con un asse
principale di inerzia e lasse neutro, ad esso perpendicolare, coincide con il
secondo asse principale di inerzia. Il momento centrifugo risulter : 0 =
sn
I
d
dx
M
4.
4 Calcolo delle sezioni 119
Quando invece lasse di sollecitazione non coincide con uno dei due assi
principali di inerzia, si parla di flessione deviata. In questo caso possibile
scomporre il momento M nella somma di due momenti
x
M e
y
M (rispetto
agli assi principali di inerzia).











Ognuno dei due problemi di flessione retta contribuisce a :
x
I
M
y
I
M
y
y
x
x
=
Problema della convenzione di segno: i due contributi al valore di non
sono nellesempio precedente contemporaneamente positivi; infatti


y
I
M
x
x





in corrispondenza di valori positivi di y il momento
x
M produce sforzi di
trazione (quindi positivi).


x
I
M
y
y





y
x
M
M
M
x
y
y
M
x
x
y
x
M
x
TRAZIONE
COMPRESSIONE
y
M
y
x
y
M
y
x
TRAZIONE COMPRESSIONE
4 Calcolo delle sezioni 120
in corrispondenza di valori positivi di x il momento
y
M produce sforzi di
compressione (quindi negativi).
4.1 Esercizi

Esercizio 1: Data la seguente sezione e il momento M=15.000 N/cm trovare
gli sforzi massimo e minimo.

















- Si scelgono gli assi di riferimento x
0
e y
0
rispetto a cui calcolare la
posizione del baricentro (rapporto tra larea della sezione per la distanza del
suo baricentro dallasse di riferimento e larea stessa. In questo caso opero
per differenza di aree: quella del quadrato meno quella del triangolo).

2
2
5 , 10 21
2
42
3
5 , 10
5 , 10
2
5 , 10 21
0
2
42
2
2
0
=

=
G
y
cm

- Calcolo dei momenti dinerzia della sezione rispetto agli assi x e y passanti
per il baricentro (opero ancora per differenza).
Per la sezione quadrata il momento dinerzia pari a
12
4
l
rispetto a qualsiasi
asse baricentrico, quindi:
M
G x
x0
=45
21
10,5
10,5
2
10,5/3
21 21
y0y
4 Calcolo delle sezioni 121
( )
4 4
4
4
2
3 2
2 4
801 . 62 5 , 10
12
1
2 0
2
42
12
1
455 . 39
2 5 , 10
3
5 , 10
2
5 , 10 21
5 , 10 21
36
1
2
2
42
2
42
12
1
cm I
cm
I
y
x
=

=
=
=

=


















Calcolo degli sforzi

x
M
y
M
x
I
M
y
I
M
y
y
x
x
801 . 62
2 /
455 . 39
2 /
= =


Calcolo lo sforzo nei punti significativi:
asse neutro ( 0 = )
x x y 628 , 0
801 . 62
455 . 39
= =

- Trovato lasse neutro lo traslo fino a toccare i punti estremi della sezione
che sono i punti in cui le hanno valore massimo e minimo.

M
x
y
n
n
A
B
min
max
4 Calcolo delle sezioni 122
B MIN
A MAX


=
=
x
I
M
y
I
M
y
y
x
x

( )
( )
2
2
/ 12 , 5 5 , 10
801 . 62
2 / 000 . 15
2 5 , 10
455 . 39
2 / 000 . 15
/ 12 , 5 2 21
455 . 39
2 / 000 . 15
cm N
cm N
B
A
= =
= =




Esercizio 2: Data la seguente sezione e il momento M trovare gli sforzi
massimo e minimo.

Primo metodo
















- Si scelgono gli assi di riferimento x
0
e y
0
per calcolare la posizione del
baricentro. Si noti che lasse x
0
asse di simmetria, quindi un asse principale
dinerzia.
( )
2 2
12 24
2 6 12 0 24
2 2
2 2
0
=


=
G
x
cm

- Calcolo dei momenti dinerzia della sezione rispetto agli assi x e y passanti
per il baricentro (opero ancora per differenza).
Per la sezione quadrata il momento dinerzia pari a
12
4
l
, quindi
12 12
12
12
M
G
10
10
y0
x0x
y
2v2
4 Calcolo delle sezioni 123
( ) ( ) 096 . 12 2 8 12
12
12
2 2 24
12
24
2
2
4
2
2
4
=

+ + =
y
I cm
4

920 . 25
12
12
12
24
4 4
=

=
x
I cm
4















- Calcolo degli sforzi :
x
M
y
M
x
I
M
y
I
M
y
y
x
x
096 . 12
2 /
920 . 25
2 /
=
= =


Calcolo lo sforzo nei punti significativi:
asse neutro ( 0 = )
x x y 14 , 2
096 . 12
920 . 25
= =
- Trovato lasse neutro lo traslo fino a toccare i punti estremi della sezione,
che sono i punti in cui le hanno valore massimo e minimo.
B MIN
A MAX


=
=

x
I
M
y
I
M
y
y
x
x


( ) ( )
( ) ( ) 2 10
096 . 12
2 /
0
920 . 25
2 /
2 8
096 . 12
2 /
2 6
920 . 25
2 /
+ =
+ =
M M
M M
B
A


M
x
y
My
Mx
A
B
n
n
xA
yA
6+2 6
fig. 2.27
4 Calcolo delle sezioni 124



Secondo metodo
















- Si considerino gli assi di riferimento x
0
e y
0
paralleli alle facce della figura,
in modo tale che non siano assi di simmetria.
Una volta calcolato il baricentro della sezione troviamo gli assi principali
dinerzia.

- Calcolo dei momenti dinerzia:
0 0
0
4
2 2
4
2 2
4
008 . 19
8 12
12
12
2 24
12
24
x y
x
I I
cm
I
=
=
=

+ + =

- Calcolo del momento centrifugo per differenza:
( )( ) ( )( ) 912 . 6 8 8 12 2 2 24
2 2
0 0
= + + + + =
y x
I cm
2

- Trovo ora langolo , cio di quanto devo ruotare gli assi x0 e y
0
per
giungere agli assi principali di inerzia.
=


= 45
008 . 19 008 . 19
912 . 6
2
2
1
2
2
1
0 0
0 0
artg
I I
I
artg
y x
y x

10 12
12
10
M
G
x0
y0
2
2
4 Calcolo delle sezioni 125

- Trovo i momenti dinerzia rispetto agli assi principali dinerzia, cio:
( )
2
2
0 0
0 0 0 0
2 2
y x
y x y x
MIN MAX
I
I I I I
I e I +

+
=

y
x
I cm
I cm
=
= +
4
4
096 . 12 912 . 6 008 . 19
920 . 25 912 . 6 008 . 19

- Calcolo gli sforzi massimo e minimo come svolto col primo metodo.
















Esercizio 3: Data la seguente sezione triangolare e il momento M trovare
gli sforzi massimo e minimo.











x
y
x0
y0

M
G
x y
8 16
16
8
fig. 2.27
4 Calcolo delle sezioni 126
- Calcolo dei momenti dinerzia della sezione rispetto agli assi x e y passanti
dal baricentro (lasse x un asse di simmetria. quindi un asse principale
dinerzia).
( )
( )
4
3
4
3
3
3
608 . 4
2
24
2 24
36
1
824 . 13 2 24
2
24
48
1
36
1
48
1
cm I
cm I
bh I
hb I
y
x
y
x
=

=
=

=
=
=













- Calcolo degli sforzi :
x
M
y
M
x
I
M
y
I
M
y
y
x
x
608 . 4
2 /
824 . 13
2 /
+ = =
Calcolo lo sforzo nei punti
significativi:
asse neutro ( 0 = )
x x y 3
608 . 4
824 . 13
= =








h
x
y
b
M
x
y
A
B
My
Mx
n
n
min
max
fig. 2.27
4 Calcolo delle sezioni 127
- Trovato lasse neutro lo traslo fino a toccare i punti estremi della sezione,
che sono i punti in cui le hanno valore massimo e minimo.
B MIN
A MAX


=
=

x
I
M
y
I
M
y
y
x
x


( ) ( )
( ) ( ) 2 8
608 . 4
2 /
0
824 . 13
2 /
2 4
608 . 4
2 /
2 12
824 . 13
2 /
M M
M M
B
A
=
+ =



4. Calcolo delle sezioni 128
y
x
e
C
G
s
G
N
C
e
M=Ne
Mx
M
My
C
4.2 Lazione assiale eccentrica

E il caso delle aste soggette ad una forza diretta parallelamente alla linea
dasse ma non passante per il baricentro della sezione. Eccentricit il
termine impiegato per indicare la distanza della forza dal baricentro. Per
risolvere il problema degli sforzi si trasporta lazione assiale eccentrica (N)
dal punto C al baricentro G, mettendo in conto il momento di trasporto pari a
N e.
Il problema dellazione assiale eccentrica si riduce allora alla combinazione
dei problemi dellazione assiale centrata (passante per G) e della flessione.
y
I
M
A
N
n
+ =










Dove M da scomporre in
x
M e
y
M .
Quindi
( )
y x
e N e N e N M = = = cos cos


x y
e N sen e N M = =

+ + =

+ = + =
y
x
x
y
y
x
x
y
y
y
x
x
I
x e
I
y e
A
N x
I
e N
y
I
e N
A
N
x
I
M
y
I
M
A
N 1

Sapendo che il raggio di inerzia definito come


A
I
n
n
=
2
lequazione risulta

+ + =
2 2
1
y
x
x
y
x e
y e
A
N




fig. 2.27 fig. 2.27
fig. 2.27
4. Calcolo delle sezioni 129
4.3 Esercizi

Esercizio 1
KN N 8 , 4 =
? ; =
MIN MAX

+ + =
2 2
1
y
x
x
y
x e
y e
A
N



Trovo i momenti di inerzia, larea
e leccentricit
cm e
cm e
y
x
25
40
=
=

2
4 3
4 3
9600
5120000 80 120
12
1
11520000 120 80
12
1
cm A
cm I
cm I
y
x
=
= =
= =


Calcolo i raggi di inerzia:
2 2
1200 cm
A
I
x
x
= =
2 2
33 , 533 cm
A
I
y
y
= =

= x y
33 , 533
40
1200
25
1
9600
8 , 4


Trovo lasse neutro, quindi
0 =
x y
x y
cm
KN
x
cm
y
cm
75 , 3 9 , 49
02 , 0
075 , 0
02 , 0
1
0
9600
8 , 4 075 , 0 02 , 0
1
2
+ =
+

=
=

+

Lasse di sollecitazione della sezione passa per il punto C e per il baricentro,
quindi non perpendicolare allasse neutro( non flessione retta).
y
x
e
C
ex
ey
20
35
y
x
n
A
B
s
min max
G
fig. 2.27
fig. 2.27
4. Calcolo delle sezioni 130
Trovo
MAX
e
MIN
traslando lasse neutro parallelo a se stesso: trovo i
punti A e B. Dato che sul punto C agisce una forza di compressione
) 8 , 4 ( KN N = , il punto A corrisponder a
MIN
.
( )
( )
( )
( )
2
2
62 , 1 3 25 , 1 1 5 , 0
33 , 533
40 40
1200
60 25
1 5 , 0
62 , 2 3 25 , 1 1 5 , 0
33 , 533
40 40
1200
60 25
1
9600
4800
33 , 533
40
1200
25
1
9600
8 , 4
cm N
cm N
N
x y
KN
B MAX
A MIN
= =


+ = =
= + + =
=

=
=

= =





Esercizio 2
In C presente una forza assiale
eccentrica, trovare
MAX
e
MIN
.
Gli assi x e y sono assi di
simmetria della sezione, quindi
assi principali di inerzia; rispetto
a questi leccentricit risulta:
cm e e cm e
y x
5 , 1 5 , 1 = =
Anche gli assi ' x e ' y sono assi
di simmetria della sezione e assi
principali di inerzia; rispetto a
questi leccentricit risulta:
0
2
3
' '
= =
y x
e e cm e
quindi conviene usare questi assi
di riferimento.


Trovo larea , i momenti di inerzia e i raggi di inerzia della sezione:
y
x
C
G
y'
x'
3
3
3
3 3 3
fig. 2.27
4. Calcolo delle sezioni 131

( )
4 4
4
2
2
06 , 133 3
12
1
2
9
12
1
5 , 31 9
2
9
cm I
cm A
x
=

=
=

=
2 2 2
22 , 4
5 , 31
06 , 133
cm
A
I
A
I
y
x
y x
= = = = =

+ =

+ = x
A
N x e
A
N
y
x
22 , 4
2 3
1 1
2
'


Trovo lasse neutro:

( ) 2
5 , 0
1
0 5 , 0 1 = = = + x x
A
N

2
2
62 , 0
2
5 , 4
5 , 0 1
6 , 2
2
5 , 4
5 , 0 1
cm N
A
N
A
N
cm N
A
N
A
N
B MIN
A MAX
=

+ = =
=

+ = =




C
y'
x'
A
B
min
max
G
fig. 2.27
4. Calcolo delle sezioni 132
4.3 Il taglio

A causa dellazione tagliante sono presenti, allinterno del concio, sforzi
tangenziali, della cui esistenza si pu dar ragione con considerazioni generali
legate allequilibrio del concio in presenza di taglio e momento flettente. Si
giunge ad una soluzione approssimata per gli sforzi dovuti al taglio (formula
di Jouraski).

Lequilibrio delle azioni interne sul concio di trave:









dx T dM = (dM lincremento del momento)

In termini di sforzi:








Isolando la parte superiore del concio, considero un piano orizzontale che
divide il concio in due parti. Ricavo due distribuzioni di sforzi di forma
trapezia che danno luogo a due risultanti diverse sulla faccia di destra e su
quella di sinistra.


R+dR R
x
M
dx
T
M+dM
T

4. Calcolo delle sezioni 133
( ) dx b dS
dS dR
=
=



Nel piano della sezione rettangolare:

*
*
*
*
S
I
M
dA y
I
M
dA
I
y M
dA R
n
A
n
A
n A
= =

= =


dove
*
S = momento statico dellarea
*
A rispetto allasse neutro.
* * *
y A S =










( )
I
S
dx T
I
S
dM dR
I
S
dM M dR R
* * *
= = + = +

La parte superiore del concio, presa in considerazione non in equilibrio: c
bisogno della forza di scorrimento ds per equilibrare la forza dR. Lunica
faccia su cui pu giacere dS quella segnata in figura

) ( b dx dS =



Poich
n n
n
I
S
T b
I
S
T
dx b
I
S
Tdx dS dR
*
*
*
= =
= =




n
b
y*
A*
n
s
s
dx
dS
R+dR R
4. Calcolo delle sezioni 134
Sezione rettangolare:


( )
2 *
*
2 2 2
x hx
b x h
x b S
x b A
=

=
=



I
x hx
T
2
2

= =
= =
= =

A
T h
x
h x
x
MAX
2
3
2
0
0 0






T
MAX
h
y*
x
s
s
b
4. Calcolo delle sezioni 135
Profili sottili - esercizi

Esercizio 1:
?
10 20 20
3
=
= =

N KN T










n
bI
TS
*
=

-Baricentro
mm y
mm x
G
G
80
) 10 120 ( ) 10 100 (
105 ) 10 120 ( 50 ) 10 100 (
60
=
+
+
=
=

-Momento di inerzia
4 2 3 2 3
2493333 25 ) 10 120 ( 10 120
12
1
30 ) 10 100 ( 100 10
12
1
mm I
n
= + + + =

- ala
prendo in considerazione una parte dellala della sezione di lunghezza

80
60
25

80
11
10
120
T
0 0
4. Calcolo delle sezioni 136
=
*
S area della parte scelta per distanza tra i due baricentri

250 25 ) 10 (
*
= = S

0 0
2 , 0
2493333 10
250 10 20
3
= =
=

per


nel baricentro
4
12 60
mm
N
mm per = =
MPa 12 =

- anima
prendo anche in questo caso in considerazione una parte dellanima della
sezione di lunghezza













*
S =area per la distanza dai baricentri pi contributo dellala
25 ) 10 120 ( )
2
25 )( 10 (
*
+ =

S
2493333 10
) 30000 5 250 ( 10 20
2 3

+
=


per MPa 24 0 = =
nel baricentro
MAX
mm = 25
MPa 56 , 26 =
80
25 /2

4. Calcolo delle sezioni 137






















Esercizio 2: profilo a doppio T.

Mm












T= KN 20 = N
3
10 20
=?

- Calcolo del baricentro:
poich la sezione doppiamente simmetrica, le coordinate del baricentro
sono note anche senza calcolarle; mm y x
G G
60 = = .
0
26.56MPa
24MPa
60
120
10
120
T
10
n n
4. Calcolo delle sezioni 138
- Calcolo del momento dinerzia della sezione rispetto allasse neutro
(
n
I ):
( )
4
3 2 3
3 . 8113333 33 . 833333 7260000 20000
100 10
12
1
55 120 10 2 10 120
12
1
2
mm
I
n
= + +
= + +

=


- Sforzi tangenziali nellala (
ala
):

prendo in considerazione una parte di ala di lunghezza .






n
I b
S T

=
*









( )
4
3 *
3
3 . 8113333
10
55 10
10 20
mm I
mm b
mm S
N T
n
=
=
=
=



Quindi
( )
MPa
mm
N
ala

13 . 0 13 . 0
81133333 10
55 10 10 20
2
3
= =


=
Nel baricentro dellala, quindi con =60 mm, MPa 8 . 7 =

60
5
10
x
1
x
2
4. Calcolo delle sezioni 139
Nellala inferiore si ritroveranno gli stessi valori di quella superiore, ma il
grafico degli sforzi tangenziali avr segno opposto.

- Sforzi tangenziali nellanima (
anima
):
anche in questo caso prendo in considerazione una parte dellanima della
sezione di lunghezza .







n
I b
S T

=
*






4
3 *
3
3 . 8113333
10
55 10 120
2
55 10
10 20
mm I
mm b
mm S
N T
n
=
=

=
=



Quindi
[ ]
MPa
anima
81133333
66000 5 550 20000
8113333 10
55 10 120
2
55 10 10 20
2
3
+
=


Agli estremi dellala, quando =0, lo sforzo di taglio vale: MPa 27 . 16 =
Nel baricentro dellanima, con =55 mm, il lo sforzo di taglio vale:
MPa 9 . 19 =
Questo valore di anche il valore massimo degli sforzi tangenziali nella
sezione.




120
55
4. Calcolo delle sezioni 140
Grafico degli sforzi nella sezione a doppio T sollecitata da taglio:

7.8MPa
7.8MPa
16.27MPa
19.90MPa
16.27MPa



Esercizio 3: sezione tubolare quadrata.


t
A A
T
H
H
B B


Indichiamo solamente il metodo per calcolare il momento statico della
sezione, supponendo di dover trovare il valore di nei punti A e B.

In questo caso
*
S dato dalla somma del contributo dato dalla parte
orizzontale del profilo (la sua area moltiplicata per la distanza del suo
baricentro dallasse neutro), e del doppio contributo dato dalle parti verticali.
Il primo pari a ( )

+ =
2
*
1
t
Ht S , e varia linearmente;
H t
2 2
t
H
A A
4. Calcolo delle sezioni 141
il secondo pari a ( )

+ =
2 2
2
*
2

t
H
t S , e varia parabolicamente.
Il grafico degli sforzi tangenziali risulta quindi:














- I valori massimi di nelle parti orizzontali non sono pi quelli
riscontrabili nel baricentro, ma agli estremi;
- Il
max
ancora una volta quello calcolato nel baricentro della
sezione;










Riportiamo inoltre lo schema dei flussi allinterno del profilo:

t max
x
1
x
2
t max
4. Calcolo delle sezioni 142
s
Mt
Mt
Mt
r
dx
4.4 La torsione
Quando il momento che sollecita
un asta giace in un piano
perpendicolare alla sezione
trasversale, cio nel piano di
sollecitazione, si ha un problema
di flessione e si generano sforzi
.
Se invece il momento giace sul
piano stesso della sezione
produce torsione e si generano
sforzi tangenziali .
Il problema della torsione non
riscontrabile nei problemi delle
strutture piane, ma presente in
tutto il mondo delledilizia
(esempi: una porta, un ponte).
La sezione ideale per resistere alla torsione quella circolare. Considereremo
quindi il caso della torsione circolare.
Prendiamo in considerazione un
concio di sezione circolare
soggetto a momento torcente
t
M ;
tenendo ferma una faccia, quella
di sinistra nel nostro caso, e
facendo ruotare laltra, si ha una
deformazione di questo tipo:
le due sezioni destremit ruotano
luna rispetto allaltra di un
angolo d . Anche le rette
disposte sulla superficie laterale
dellasta (cilindrica)
parallelamente alla linea dasse
ruotano, suggerendo che un
infinitesimo elemento di forma
rettangolare disegnato sulla
superficie laterale, subisca una
deformazione caratterizzata da
distorsioni angolari.
Lo stato di sforzo consiste in
componenti tangenziali dello
sforzo stesso con direzione
4. Calcolo delle sezioni 143
Mt
d

r
tangente al bordo della sezione.
Poich lo stesso sforzo deve
essere presente nella posizione
diametralmente opposta con
segno invertito, la distribuzione
degli sforzi tangenziali sulla
sezione lineare con punto di
nullo nel baricentro. Lo sforzo
quindi proporzionale alla
distanza dal baricentro.
r k = dove r il raggio di un
generico punto. La costante k
viene determinata imponendo che
il momento risultante dalla
distribuzione di sforzi sia pari al
momento torcente:


= = =
= =
A
t p
A A
t
M kI dA r k
dA r k r M dA r
2
) (

p
I = inerzia polare della sezione
=
2
4
R

Lo sforzo in ogni punto della sezione alla distanza r dal baricentro si
esprime quindi come:
r
I
M
p
t
=
Lo sforzo massimo, presente in ogni punto al contorno, risulta:
2 / 2 /
3 4
R
M
R
R M
R
I
M
t t
p
t
MAX

= = =
La rotazione d risulta quindi pari a:
dx
GI
M
d
p
t
= dove G il modulo di elasticit tangenziale.

La soluzione della torsione circolare si applica anche al caso della torsione
nelle sezioni tubolari circolari, per le quali si ha:
4. Calcolo delle sezioni 144
Mt
Re
Ri
b
a
max
l=2R
2
4 4
i e
p
R R
I

= dove
e
R il
raggio esterno e
i
R il raggio
interno.
Per una sezione di forma generica
utile considerare lanalogia
fluido dinamica tra gli sforzi
tangenziali dovuti a
t
M e la
velocit del fluido che ruota (v).
Analogia cio tra torsione e un recipiente pieno dacqua con un elica che la
fa girare con movimento circolare. Nella sezione rettangolare, ad esempio,
gli sforzi hanno la legge di variazione sul lato corto e sul lato lungo indicata
nella figura.
2
ab
M
t
MAX
= , un valore che dipende dal rapporto
b
a
- cio dal fatto
che il rettangolo sia pi o meno lungo.
La tabella fornisce alcuni valori significativi di :














Esempi:
sezione quadrata
3 3
6 , 0
) 2 (
8 , 4
R
M
R
M
t t
MAX
= =

sezione circolare
3 3 4
6369 , 0
2
2
.
R
M
R
M
R
R M
r
I
M
t t t
p
t
MAX
= = = =


b a /
1
4,808sez.
quadrata
1,2 4,566
1,5 4,329
2 4,065
2,5 3,876
3 3,745
10 3,205
3
4. Calcolo delle sezioni 145
li
si
i
j
sj
Osservazioni:
questultimo risultato leggermente pi grande rispetto al primo, infatti la
sezione circolare ha unarea un po pi piccola di quella del quadrato
[ ] 4 ) 2 ( ][
4 2 2
R R A R A
quadr circ
= = = .Larea del quadrato superiore del
20% rispetto a quella della circolare, mentre lo sforzo diminuisce del 6% nel
passaggio dalla sezione circolare a quella quadrata.
Quindi conveniente usare la sezione circolare nel resistere alla torsione
perch, come suggerisce lanalogia fluido-dinamica, negli spigoli il fluido
non ruota e quindi le sono prossime a .




Esempio:
b a / 3 =
sezioni rettangolari allungate
anche se ripiegate su se stesse, in
generale sezioni a profilo
SOTTILE i cui spessori possono
essere variabili (aperte).


=
i
i i
j
t j
MAX
s l
s M
3
3 / 1

dove
i
l = lunghezza di ogni lato i
della sezione
i
s = spessore di ogni lato i
della sezione
j
s = spessore nel punto
interessato al calcolo









4. Calcolo delle sezioni 146
Formula di Bredt

Nasce per interpretare la distribuzione costante di sforzi in un profilo sottile
chiuso (in un profilo sottile aperto invece il flusso non costante ma diverso
passando dal lato esterno a quello interno).








Suppongo di operare una sezione orizzontale su un profilo che presenta
spessori diversi (
2 1
s e s ) quindi sforzi tangenziali diversi.
Larea della parte di sinistra
risulta = dx s
1
, quella di destra
= dx s
2

Quindi ( ) dx s
1 1
= risultante
degli sforzi nella parte sinistra e
( ) dx s
2 2
= risultante degli
sforzi nella parte destra
Per lequilibrio alla traslazione ho:
( ) dx s
1 1
= ( ) dx s
2 2

2 2 1 1
s s =
Bench gli sforzi variano da spessore a spessore, il prodotto fra i due rimane
costante: = s costante.
In una generica sezione a cui applicato un momento torcente, prendo in
considerazione un elementino



= dA dl s
( ) dl s F =
t
M = ( ) r dl s


integrale di linea cio che si
effettua su tutti gli elementini dl.
Mt Mt
s1
s2
1 2
1
2
ax
Mt
R

dl
dl
4. Calcolo delle sezioni 147
Impongo che il momento risultante dalla distribuzione di sforzi sia pari a

= = 2 s dl r s M
t

dove larea racchiusa allinterno del profilo medio della sezione, cio
della linea equidistante dal bordo interno e dal bordo esterno della sezione.
Quindi
s
M
t

=
2


4. Calcolo delle sezioni 148
Esempi

1. 2. 3.












5301 15
2
2
3
4
t t
t
MAX
M M
R
R M
= =
=



2 2
707 15 cm A = =

Formula di Bredt (non
c
MAX
, costante)

( )
1322
5 , 14 2
2
2
t
t
t
M
s
M
s
M
=
=

=
=



( )
2
2 2
91
14 15
cm
A
=
= =

2
ab
M
t
MAX
= =
=

=
l s
M
t
2
3
con
R a l
b s
2
1
= =
= =

(sviluppo del
profilo: lunghezza
della linea media)

( )
3 , 30
2 5 , 14 1
3
2
t
t
M
M
=
=

=



Lo sforzo
aumentato di 4 volte
rispetto alla sezione
dellesercizio 1.
Mentre larea
diminuita
notevolmente (1/8 in
meno). Lefficienza
di questa sezione
doppia rispetto a
quella piena.

Larea non quasi
cambiata
dallesercizio n.2,
mentre gli sforzi
sono 40 volte
superiori. La
sezione
dellesercizio 2
rimane quella pi
efficiente per
resistere alla
torsione.
Mt
30
cm
28
r
Mt
30
cm
Mt
30
cm
28
4. Calcolo delle sezioni 149
In realt la formula che meglio esprime lo sforzo in una sezione tubolare
circolare
( )
4 4
2 /
i e
t
R R
r M



perch si hanno 2 valori diversi di
)
(
i e
e . La formula di Bredt, dando
come risultato il valore medio, vale nellipotesi che lo spessore diversi della
sezione sia piccolo rispetto alle dimensioni della sezione stessa.










Esercizio 1: sezione tubolare rettangolare:



mm s
mm s
5
3
2
1
=
=

trovare
2 1
e



trovo
1
corrispondente allo spessore
1
s e separatamente
2


( ) 26496 3 96 46 2 2
1
1
t t t
M M
s
M
=

=
( ) 44160 5 96 46 2 2
2
2
t t t
M M
s
M
=

=
Re
Ri
e
i
s
Mt
G
s1 s2
s1
s2
46 50
96
100
1
2
4. Calcolo delle sezioni 150
Esercizio 2:
2
/ 40 mm N = ( ammissibile)
Quale il valore del momento torcente massimo che posso applicare in
queste sezioni?

1. 2. 3.











2
ab
M
t
MAX
=

2
ab
M
MAX
t

= =
= =
=

=
=

=
Nmm
ab
M
MAX
t
3 , 533333
8 , 4
40 40
3
2


tMAX
M =


Nmm
M
t
6 , 052 . 421
8 , 3
25 64 40
2
=
=

=
MAX t
M






tMAX
t
t
M
Nmm
s M
s
M
=
= =
= =
= =

=
554880
34 6 2 40
2
2
2



Mt
G
25
64
Mt
40
40
Mt
40
40
6 6
6
6
4. Calcolo delle sezioni 151
Casi di De Saint Venant - Esercizi

Esercizio 1: data la seguente sezione soggetta a taglio e momento flettente,
trovare gli stati di sforzo nei punti A e B:
B A B A
; ; ; =?



mm N M
N T
=
=
545710
49610










-calcolo del baricentro:
( )
( )
mm y
mm x
G
G
75 , 13
2
2
33 11
11 33
22
2
33 11
2 5 , 5 11 33
5 , 16
=


+
=
=

-calcolo del momento di inerzia
( ) ( ) =

+ + +

=
2
3 2 3
75 , 13 22
2
33 11
33 11
36
1
2 5 , 5 75 , 13 11 33 11 33
12
1
x
I
=
4
85 , 75032 mm
-calcolo degli sforzi nei punti A e B; y
I
M
x
x
=
( )
( )
2
2
/ 100 75 , 13
85 , 75032
545710
/ 20 9 , 19 11 75 , 13
85 , 75032
545710
mm N
mm N
B
A
= =
= =


-calcolo degli sforzi nei punti A e B;
n
bI
TS
*
=
1.44 mm
M
T
y
x
A
B
11 11 11
11
33
13.75
4. Calcolo delle sezioni 152
nel punto A =
*
A
S area del triangolo per distanza del suo baricentro
dallasse neutro.
( )
3 *
3 , 1497 75 , 13 22
2
33 11
mm S =

= quindi
2
/ 90 9 , 89
85 , 75032 11
3 , 1497 49610
mm N
A
=


=
nel punto B =
*
B
S
*
A
S +momento statico del quadrato
( )
3 2 *
12 . 449 25 . 998 3 . 1497 5 . 5 75 . 13 11 3 , 1497 mm S
B
= = + + =
2
/ 30 99 . 26
85 . 75032 11
12 . 449 49610
mm N
B
=


=

Esercizio 2: data la seguente sezione soggetta a momento flettente e
momento torcente,trovare gli stati di sforzo massimo e minimo:
MAX MIN MAX
; ;


Nmm M
Nmm M
t
16200
18545
=
=






Questa sezione doppiamente simmetrica
(sia rispetto agli assi x e y che rispetto agli
assi
0 0
; y x ). Scegliamo il sistema per cui la flessione risulta retta.

- la posizione del baricentro la conosciamo.
-calcolo del momento di inerzia per sottrazione di quadrati:
4
4 4
1020
12
7
12
11
mm I
x
= =
-calcolo degli sforzi prodotti da M
( )
2
2
/ 100 5 , 5
1020
18545
/ 100 5 , 5
1020
18545
mm N y
I
M
mm N y
I
M
x
B MIN
x
A MAX
= = = =
= = = =



A
B
M
Mt
1
1
m
m
2
m
m
y
x
4. Calcolo delle sezioni 153

-calcolo degli sforzi prodotti da
t
M
( )
2
2
/ 50
2 9 2
16200
2
mm N
s
M
t
MAX
= =

=


Esercizio 3: data la seguente sezione soggetta a momento flettente e
momento torcente, calcolare lo stato di sforzo nei punti A e B:
B A B A
; ; ;



Nmm M
Nmm M
t
92610
18522
=
=






Anche questa sezione doppiamente simmetrica; il sistema di riferimento da
utilizzare quello degli assi principali di inerzia,che sono gli assi di
simmetria della sezione

-baricentro:
mm y
mm x
G
G
5 , 10
5 , 10
=
=


-calcolo dei momenti di inerzia
3
4
8 , 16 6 , 12
12
1
12
21
=
x
I =
4
04 , 11228 mm
4 3
4
23 , 13406 6 , 12 8 , 16
12
1
12
21
mm I
y
= =

-calcolo degli sforzi
x
I
M
y
I
M
y
y
x
x
=
2.1
A
21 mm
21 mm
B
M
Mt
y
x
4.2
4. Calcolo delle sezioni 154
dove Nmm M M M
y x
17 , 13136 2 / = = =
nel punto A ( )
2
/ 45 , 18 3 , 6
23 , 13406
17 , 13136
5 , 10
04 , 11228
17 , 13136
mm N
A
= =
nel punto B ( )
2
/ 06 , 20 5 , 10
23 , 13406
17 , 13136
4 , 8
04 , 11228
17 , 13136
mm N
B
= =

-calcolo degli sforzi
s
M
t

=
2
( ) ( )
2
52 . 317 9 . 18 8 . 16 05 . 1 2 21 1 . 2 2 21 mm = = =
nel punto A
2
/ 44 . 69
1 . 2 52 . 317 2
92610
mm N
A
=

=
nel punto B
2
/ 72 . 34
2 . 4 52 . 317 2
92610
mm N
B
=

=



Esercizio 4: data la seguente sezione soggetta a taglio e momento flettente,
calcolare lo stato di sforzo nei punti pi significativi e rappresentarne il
diagramma

T = 7216 N
M = 182800 N mm

- calcolo delle
coordinate del
baricentro.
La sezione
simmetrica rispetto
allasse verticale,
dunque lascissa
del suo baricentro
facilmente
determinabile:
mm x
G
9 =




6
18
12
M
y
x
2
1
G
3
T
12
17.4
6
4. Calcolo delle sezioni 155
Per calcolare lordinata bisogna trovare il momento statico della sezione:
mm
A
S
y
mm S
mm A
x
G
x
4 . 17
360
6264
6264 27 12 6 18 18 12 6 12 6
360 12 6 18 12 6 12
*
3 *
2
= = =
= + + =
= + + =


- calcolo del momento dinerzia rispetto allasse x .
( ) ( )
( )
4 2 3
2 3 2 3
08 . 19738 4 . 17 27 12 6 6 12
12
1
4 . 17 18 18 12 12 18
12
1
6 4 . 17 12 6 12 6
12
1
mm
I
x
= + +
+ + + + =


- calcolo degli sforzi nei punti 1, 2, e 3:


i calcoli pi
significativi
risultano essere
quelli nei punti di
passaggio della
sezione (agli
attacchi, dove
cambia la
larghezza della
sezione) e nel
baricentro.
n
bI
TS
*
=

Momento statico nel punto 1
3 *
1
2 . 691 6 . 9 12 6 mm S = =
2
1
/ 05 . 21
08 . 19738 12
2 . 691 7216
mm N =


=
Momento statico nel punto 2 + =
*
1
*
2
S S momento statico del rettangolo
fino a quota baricentro ( )
3
24 . 1083 3 . 3 6 . 6 18 2 . 691 mm = + =
2
2
/ 22
08 . 19738 18
24 . 1083 7216
mm N =


=
1
n n n n n n
S*
1
S*
2
S*
3
4. Calcolo delle sezioni 156
Momento statico nel punto 3 + =
*
1
*
3
S S momento statico del rettangolo
centrale fino a quota del punto 3 ( )
3
8 . 820 6 . 0 12 18 2 . 691 mm = + =
2
3
/ 50
08 . 19738 6
8 . 820 7216
mm N =


=


Lo sforzo di taglio parte
da 0 negli estremi della
sezio-ne, crescendo para-
bolicamente fino a rag-
giungere il pun-to 1; in
esso, a causa dellaumen-
to della corda della sezio-
ne, lo sforzo diminuisce;
ripartendo da un valore
inferiore, aumenta di
nuovo parabolicamente
fino a raggiungere un
massimo relativo a quota
baricentrica, per poi de-
crescere. Nel punto 3, in
cui la corda della sezione diminuisce, lo sforzo ha il suo massimo assoluto.
Da qui decresce fino a raggiungere valore 0 allestremo inferiore.


Esercizio 5: data la seguente sezione tubolare, soggetta a taglio, momento
flettente e momento torcente, calcolare gli stati di sforzo nei punti A e B
( )
B A B A
; ; ;




Ncm M
Ncm M
N T
t
28 . 17
40 . 86
40 . 14
=
=
=



- calcolo del baricentro
2
1
G
3
22
21
50
M
Mt
y
x
1.44 mm
T
0.24 mm
0.12 mm
1.68 mm
B
A
4. Calcolo delle sezioni 157
la sezione doppiamente simmetrica, dunque il baricentro posto
allincrocio degli assi di simmetria:
cm y
cm x
G
G
84 . 0
72 . 0
=
=


- calcolo del momento dinerzia
4 3 3
39 . 0 2 . 1 2 . 1
12
1
68 . 1 44 . 1
12
1
cm I
x
= =

- calcolo degli sforzi :
y
I
M
x
=
2
2
/ 92 . 132 6 . 0
39 . 0
40 . 86
/ 92 . 132 6 . 0
39 . 0
40 . 86
cm N
cm N
B
A
= =
= =



- calcolo degli sforzi dati dal taglio e dal momento torcente:
mt taglio B mt taglio A
mt taglio TOT


+ = =
=

( )
Btaglio Ataglio
n
Ataglio
cm N
cm S
I b
S T

= =

=
=

=
2
3 *
*
/ 16 . 37
39 . 0 24 . 0
24 . 0 40 . 14
24 . 0
2
24 . 0
2
68 . 1
24 . 0 44 . 1
( )
Bmt
t
Amt
cm N
s
M
= =

=
2
/ 9 . 37
12 . 0 32 . 1 44 . 1 2
28 . 17
2
Quindi
2
2
/ 06 . 75 16 . 37 9 . 37
/ 74 . 0 16 . 37 9 . 37
cm N
cm N
tot
B
tot
A
= + =
= + =


4. Calcolo delle sezioni 158
Esercizio 6: la sezione indicata soggetta allazione assiale N di trazione
applicata in C. Calcolare gli sforzi massimo e minimo e la posizione
dellasse neutro.

Dimensioni in mm.
N = 240 Kg= 2400 N



Posizione del baricentro:
mm
y
mm A
G
4 . 18
240
1
16
2
24 16
28
2
12 8
240
2
24 16 12 8
2
=
=

=
=
+
=






( ) ( ) ( )
4
2 3 2 3
600 . 12057
16 4 . 18
2
24 16
24 16
36
1
4 . 18 28
2
12 8
12 8
36
1
mm
I
x
=
=

+ +

+ =

mm e 6 . 5 4 . 18 24 = =
y y y y
I
e N
A
N
x
y
114652 . 1 10 6 . 5 199045 . 0 10
6 . 12057
6 . 5 2400
240
2400
+ = + =

+ =

+ =

- Posizione dellasse neutro:
97 . 8 0 = = y
bordo superiore: mm y 6 . 17 4 . 18 36 = =
bordo inferiore: mm y 4 . 18 =
( )

=
= =
=
2
inf
2
6 . 17 sup
51 . 10
6 . 29
mm
N
mm
N
y

C
8
16
12
24
4. Calcolo delle sezioni 159

- Calcolo delle verticali:
per il confronto calcolare due valori qui e uno qui (baricentro)
b
y A T
T
T
T
G
rid

=
= = =
=


=
12057
6 . 9
2
12 8
00239 . 0
2
1
16
8
00477 . 0
8 12057
6 . 9 12 8
* *
sup
sup


(conviene calcolarlo sotto)
b al baricentro: mm x
x
267 . 12
4 . 18 24
16
= =

T
T
Ib
TS
mm S
G
00702 . 0
12057 267 . 12
25 . 1038
25 . 1038
2
4 . 18
2
4 . 18 2667 . 12
*
3 *
=


= =
=


(valore massimo)

4. Calcolo delle sezioni 160
4.5 La verifica della resistenza

La risoluzione del problema della trave porta ad individuare lo stato di
sforzo nel punto (o nei punti) pi sollecitato della sezione. Si tratta sempre di
uno stato di sforzo piano, caratterizzato da una componente di sforzo
normale e dalle componenti tangenziali.























4.5.1 Il cerchio di Mohr

Tramite il cerchio di Mohr sempre possibile calcolare gli sforzi principali
( )
II I
; associati allo stato di sforzo calcolato( ) ; :


II
I

2
2
4 2
+ =

T
M
G
B
A
C
Mt
M
A
B
A
B
G
C
A
B


4. Calcolo delle sezioni 161
Lo stato di sforzo da verificare quindi bi-dimensionale; i parametri di
resistenza a cui confrontarlo sono gli sforzi limite in trazione ( )
+
e
compressione ( )

ottenuti con prove in regime monodimensionale. Se il


materiale ha comportamento simmetrico:
+
= =






4.5.2 Verifica di Galileo

Il modo pi semplice di verificare lo stato di sforzo calcolato consiste nel
paragonare
I
e
II
con
+
e

+


II
I
(verifica di Galileo)





Unutile rappresentazione grafica
nel piano
II I
; , in cui lo stato
di sforzo da verificare corrisponde
ad un punto e la verifica consiste
nel controllare che il punto si trovi
allinterno del dominio di
ammissibilit:


4.5.3 Verifica di Guest-Tresca

La verifica di resistenza eseguita in questo modo non sempre corretta, in
quanto non corretto paragonare uno stato di sforzo bidimensionale con stati
di sforzo mono-dimensionali. In particolare: la verifica non attendibile
quando
I
e
II
hanno segno opposto (II e IV quadrante nel dominio di
+

+
+

4. Calcolo delle sezioni 162


ammissibilit) e quindi, in particolare, per gli stati di sforzo di puro taglio,
per cui risulta :
I II
=










Dalle osservazioni sperimentali: il dominio di ammissibilit va ristretto nel II
e IV quadrante.

Alla verifica
+

I
e


II
va pertanto aggiunta una verifica sullo
sforzo tangenziale :

max

dove
2
max
II I


= e
2
II I


= nella situazione in cui
+ =
I

0 =
II

quindi
2

=
La verifica ulteriore quindi:


II I
(verifica di Guest-Tresca)
Tenendo conto che:
2
2
4 2

+ =
II
I

Si pu anche scrivere: +
2 2
4
ideale

ideale
significativa per la
verifica di resistenza, ottenuta
dalla combinazione di e .


=-

4. Calcolo delle sezioni 163
Nel dominio di ammissibilit :
risulta quindi che, per uno stato di
sforzo di puro taglio ( ) 0 =
2








4.5.4 Criterio di Von Mises

Si pu dimostrare che il criterio diviene pi aderente alla realt se si assume
la seguente combinazione di e :
+ =
2 2
3
id
(criterio di Von Mises)
a cui corrisponde un dominio di ammissibilit di forma ellittica:








Per uno stato di sforzo di puro taglio ( ) 0 = risulta quindi:
3



La verifica di resistenza,in quanto basata sul calcolo di uno sforzo ideale,
combinazione di e , direttamente confrontabile con la resistenza del
materiale ( ) , anche un criterio di confronto di diversi stati di
sollecitazione:
c
c
id
G
G
id
B B
B
id
A
A
id




=
=
+ =
=
3
3
2 2

T
M
G
B
A
C
4. Calcolo delle sezioni 164
Esercizi

Esercizio 1: tracciare i cerchi di Mohr e determinare le tensioni principali e
la
max
.
1.

sforzi principali

5 , 7
max
=




2.

sforzi principali

5 , 2
max
=



3.

7 , 15
3 , 9
2
2
5
2
25
2
2

= +

=
II
I


5 , 12
max
=




4.
514 , 16
514 , 1
5
2
15
2
15
2
2

+
= +

=
II
I


014 , 9
max
=
5
10
B A
5
10
B A
10
15
2
A
B
5
15
4. Calcolo delle sezioni 165
5.

014 , 9
514 , 1
514 , 16
max
=
=
+ =

II
I




6.

93 , 2
07 , 17
5 5 10
2 2
= + =
II
I









Soluzioni:
1 e 2 con Galileo e Tresca; con 10 = =
t c

disegnando il dominio: 5
2
10
2
= = = =


amm

Infatti
1 5 5 . 7
max
< = (non
verificato)
2 5 5 . 2
max
< = (verificato)










3 4 5 e 6 con Tresca e Von Mises;
5
15
A
15
5
5
A
B
2 1
4. Calcolo delle sezioni 166
20 =

Von Mises:


3
( ) ( )
2 2 2
20 3 . 15 3 . 9 3 . 15 3 . 9 < + 1
78.3 < 400


4
( ) ( )
( ) [ ]
2
2 2
20 514 . 16 514 . 1
514 . 16 514 . 1
<
+ +

300 < 400 ( peggiore la situazione del
p.to 4)


Per 4 e 5 anche, con Von Mises
20 5 3 15
2 2
< + 20 3 . 17 <
20 < id 17.3 < 20

3
5
4
6
4. Calcolo delle sezioni 167
Esercizio 2: calcolare gli sforzi nei punti pi significativi della sezione a T e
verificare la loro ammissibilit con il criterio di Guest Tresca.


2
200
13750
cm
N
N T
=
=









- calcolo del baricentro
( )
cm y
G
66 . 11
10 10 20 10
5 10 10 15 ) 20 10 (
=
+
+
=

- calcolo del momento dinerzia
( ) ( )
4 2 3 2 3
67 . 9166 66 . 6 100 10 10
12
1
34 . 3 10 20 10 20
12
1
cm I
x
= + + + =
-
calcolo degli sforzi
n
I b
S T

=
*


Nel baricentro:
( )
2
3 *
16 . 52
67 . 9166 20
55 . 695 13750
55 . 695 17 . 4 20 34 . 8
cm
N
cm S
=


=
= =



In A (dove la sezione si riduce di spessore, e quindi supposto un aumento
del valore di ):

( )
2
3 *
100
67 . 9166 10
667 13750
667 67 . 6 10 10
cm
N
cm S
=


=
= =


x
y
10 10
10
10
4. Calcolo delle sezioni 168
Gli sforzi sono nulli in quanto sulla sezione non agiscono n momento
flettente n azione assiale.

- Verifica di Guest-Tresca (in A, dove il valore di massimo)
200 200
200 100 4 0
4
2
2
2 2

+
+
cm
N



Esercizio 3: confrontare gli stati di sforzo nel punto in cui si verifica la
max
e nel baricentro della sezione.


Ncm M
N N
N T
8000
3600
1600
=
=
=






- Baricentro:
cm x
cm y
G
G
20
20
=
=


- Calcolo del momento dinerzia:
4
2 3 3 2 3
120000
15 10 20 10 20
12
1
20 40
12
1
15 100 10 10
12
1
2
cm
I
x
=
= + + +

+ =

- Calcolo di e :

Nel baricentro:
( )
2
*
2
66 . 1
120000 40
15 10 20 5 10 40 1600
3 0
1200
3600
cm
N
I b
S T
cm
N
y
I
M
A
N
n
G
n
G
=

+
=

=
= +

= + =


x
y
t
G
10
20
10
10 20 10
4. Calcolo delle sezioni 169

Nel punto dov presente
max
.


Sommando il contributo
dellazione assiale e del
momento flettente, la
risulta massima nel lembo
inferiore della sezione.




( )
2 inf
33 . 4 20
120000
8000
1200
3600
cm
N
y
I
M
A
N
n
= +

= + =

Si confrontino ora gli stati di sforzo dal punto di vista del criterio di Von
Mises:
( ) ( )
( )
2
2
inf
2
2 2
2 2
33 . 4 0 33 . 4
15 . 4 66 . 1 3 3
3
cm
N
cm
N
id
id
G
id
= + =
= + =
+ =



Nel secondo punto lo sforzo pi impegnativo, nonostante lo sforzo
tangenziale in esso nullo.



Esercizio 4:

Ncm M
N T
85300
14220
=
=

trovare
G A G A
; ; ;






y
x
t
G _
_
+
y
x
6
6
6 6 6 5 5
6
G
A
4. Calcolo delle sezioni 170
- calcolo del baricentro
( ) ( )
( ) ( )
cm y
G
12
6 12
2
6 6
2 28 6
6 6 12 10
2
6 6
2 15 28 6
=
+


+
+


+
=
- calcolo del momento di inerzia
( ) ( )
4
2 3 2 3 2 3
5688
2
2
6 6
6 6
36
1
2 6 12 6 12 6
12
1
3 6 28 6 28
12
1
cm
I
x
=
=


+ + + + + =

- calcolo degli sforzi e

nel baricentro:

0 0
5688
85300
= = = y
I
M
n
G

( )
2
*
70 9 . 69
5688 18
3 6 28 14200
cm
N
I b
TS
n
G
=

=

nel punto A:

( )
2
2
50 . 37
5688 6
3 5 6 14220
90 9 . 89 6
5688
85300
cm
N
cm
N
G
A
=


=
= =


- Verifica di Guest-Tresca

( )
( )
2
2
2
2 2 2 2
140 70 4 0
15 . 117 5 . 37 4 90 4
cm
N
cm
N
id
G
id
A
= + =
= + = + =



- Verifica di Galileo

Supponiamo di avere questi valori di sforzo ammissibile:
4. Calcolo delle sezioni 171
2
2
15
120
cm
N
cm
N
=
=


- Calcolo gli sforzi principali nei punti A e G:
2
2
2 1 2 1
2 2

+
=
II
I


In A:
86 . 73 45 5 . 37
2
90
2
90
2
2
= +

=
II
I


2
2
86 . 28
86 . 118
cm
N
cm
N
II
I
=
=



In G:
( ) 70 70 0 0
2 2
= + =
II
I


2
2
70
70
cm
N
cm
N
II
I
=
=



- Disegno il cerchio di Mohr nel punto A:


A
Av
Ao
31,25
-31,25
A
o
v
B
3. Aste compresse 172







STABILIT DI ASTE COMPRESSE









Le due aste in figura differiscono
solo per il segno dellazione
assiale, che risulta di
compressione nel caso 1 (N
1
=-P) e
di trazione nel caso 2 (N
2
= +P).
Risulta tuttavia evidente che un
carico P del valore
N A P 62830 10 200
2
= = =
compatibile con la verifica di
resistenza,
accettabile nel caso 2 ma non nel
caso 1.

Sezione trasversale:
2
/ 200
20
mm N
mm d
=
=



Se ne deduce che nel caso di aste compresse non sufficiente garantire
lequilibrio, ma occorre anche analizzarne la natura. Il problema si pone in
termini concettualmente identici a quelli della ruota libera di muoversi su
una rotaia, come indicato in figura.
P
P
1 2
200 cm
5.
3. Aste compresse 173










Le situazioni A, B e C sono tutte situazioni di equilibrio per la ruota: essendo
infatti orizzontale la tangente alla rotaia, questultima sviluppa una reazione
verticale, uguale e contraria al peso della ruota. Le tre situazioni si
distinguono dal punto di vista del comportamento della ruota a seguito di
uno spostamento dalla posizione di equilibrio:
in A: la ruota non ritorna alla posizione originaria equilibrio instabile
in B: la ruota ritorna alla posizione originaria equilibrio stabile
in C: la ruota rimane nella nuova posizione equilibrio indifferente

Anche nel caso dellasta compressa sono possibili le tre situazioni
dellequilibrio stabile, instabile o indifferente; mentre nel caso della ruota il
verificarsi di una specifica situazione dipende dalla curvatura della rotaia
(verso lalto, il basso, o nulla), nel caso dellasta compressa dipende dal
valore del carico P:

Per valori piccoli di P, lasta, se
in flessa lateralmente, oscilla
intorno alla posizione verticale e vi
ritorna dopo che le oscillazioni si
sono smorzate; lequilibrio
stabile.


Per valori grandi di P, lasta, se
in flessa lateralmente, evolve verso
il collasso o una situazione di
equilibrio in flessa (diversa da
quella originaria verticale);
lequilibrio instabile.


A
B
C
P
P
3. Aste compresse 174
Per un ben particolare valore del
carico, detto critico (P
CR
), lasta,
se in flessa lateralmente, rimane in
equilibrio nella nuova
configurazione inflessa (diversa da
quella originaria verticale):
lequilibrio indifferente.

Le situazioni di equilibrio stabile e instabile sono quindi caratterizzate,
rispettivamente, dalle condizioni:
<
CR
P P equilibrio stabile
>
CR
P P equilibrio instabile
Volendo quindi assicurarsi che unasta compressa sia in condizioni di
stabilit necessario calcolare il valore P
CR
, con cui eseguire la verifica di
stabilit ( P < P
CR
).

Allo scopo di determinare P
CR
si analizza la situazione di equilibrio
indifferente, nella quale, sotto leffetto di un carico P = P
CR
, la struttura
permane in equilibrio in configurazioni deformate.
Si dimostra che, per unasta vincolata agli estremi con cerniera e carrello, il
valore del carico critico si esprime come




2
2
l
EI
P
CR
=




E facile riconoscere il significato dei diversi parametri che appaiono nella
formula. Al numeratore presente il prodotto EI, tipico dellequazione della
linea elastica, che tiene conto della rigidezza flessionale dellasta,
proporzionale al modulo E del materiale e al momento dinerzia della
sezione dellasta; quanto maggiore la rigidezza flessionale, tanto pi
facilmente lasta recupera la configurazione rettilinea a seguito di
uninflessione laterale, e tanto pi elevato quindi il valore di P
CR
. Per il
momento di inerzia si dovr in generale assumere il minimo dei momenti di
inerzia della sezione, in quanto lasta tender a inflettersi nella direzione di
minor rigidezza. Linstabilit dellasta invece tanto pi facile quanto
P
PCR
l
3. Aste compresse 175
maggiore ne la lunghezza (l), che infatti appare al denominatore con
esponente 2. Il coefficiente moltiplicativo
2
legato al fatto che la
deformata dellasta in flessa descritta da una funzione trigonometrica.

La formula si generalizza sostituendo, al denominatore, la lunghezza
effettiva dellasta (l) con una lunghezza fittizia, denominata lunghezza di
libera inflessione (
0
l ), espressa come
l l =
0

tramite la quale possibile tener conto delle diverse possibili condizioni di
vincolo dellasta. Come mostrato nella figura seguente, riconosciuto che la
deformata dellasta una porzione di sinusoide,
0
l coincide con la
lunghezza su cui si sviluppa una semi-onda di sinusoide (pari alla distanza
fra due punti di flesso consecutivi).




















1 =


2 =

2 =

5 . 0 =
La vigente normativa per le costruzioni in acciaio assegna a valori
variabili fra 0,7 e 2 a seconda delle condizioni di vincolo.


l0=l
l0=2l l0=2l
l
0
=
1
2
l
3. Aste compresse 176
Ai fini della verifica dellasta utile fare riferimento allo sforzo critico:
2
0
2
Al
EI
A
P
CR
CR
= =
Tenendo conto che
2
=
A
I
(si assumer
MIN
), viene introdotto il
parametro dimensionale , definito come

0
l
=
Denominato snellezza dellasta, che condensa tutte le informazioni di tipo
geometrico caratteristiche del problema ( lunghezza dellasta, condizioni di
vincolo, forma della sezione trasversale).
Per lo sforzo critico si ha quindi:
2
2


E
CR
=
In relazione al quale la verifica dellasta compressa diviene

CR
<

La dipendenza dello sforzo critico dalla snellezza mostrata nel diagramma
della figura seguente, che mostra
come non abbia senso considerare
valori di
CR
tendenti allinfinito
per tendente a zero, in quanto lo
sforzo nellasta non pu comunque
accedere la soglia limite .
Si individua allora un valore
caratteristico della snellezza, detta
di proporzionalit(
p
) che
discrimina due categorie di aste:
-le aste snelle, per cui <
CR
. In questo caso la verifica da effettuare
quella nei confronti dellinstabilit;
-le aste tozze, per cui >
CR
. In questo caso il problema
dellinstabilit non si pone, perch associato a valori di sforzo superiori allo
sforzo ammissibile ( ) . In questo caso la verifica da effettuare quella di
resistenza.

P
CR
CR=/

aste
tozze
aste
snelle
3. Aste compresse 177
Ai fini della verifica di instabilit viene introdotto il coefficiente , definito
dalla relazione

=
CR
.
La verifica delle aste snelle allora:

= < =
CR
A
N
che pu essere scritta come

Il coefficiente (sempre maggiore di 1) pu quindi essere interpretato
come coefficiente di penalizzazione di N nella verifica di stabilit.

Il valore di
p
circa pari a 100 per gli acciai normali. Il coefficiente ,
approssimabile come
2
100



per gli acciai normali, fornito in apposite tabelle prescritte dalle norme.


Esempio: data la seguente asta di lunghezza l, compressa da una forza P,
eseguire la verifica di stabilit (trovare
MAX
P ):


sezione trasversale:
cm d
mm s
6
2
=
=


cm l 200 =
2
2
160
000 . 210
mm
N
mm
N
E
=
=

<
A
N

trovo il coefficiente
2
100

<
A
N

P
l=200 cm
d=6 cm
s=2 mm
3. Aste compresse 178
quindi

0
l
= ; per trovare ho bisogno del momento dinerzia I
(
2
=
A
I
), e dellarea A.
( ) ( )
4 4 4 4 4
34 , 15 8 , 2 3
4 4
cm R R I
i e
= = =


( ) ( )
2 2 2 2 2
64 , 3 8 , 2 3 cm R R A
i e
= = =
Calcolo cm 05 , 2
64 , 3
34 , 15
= =
e cm l 400 2 200
0
= =
Quindi posso calcolare 195
05 , 2
400
0
= = =

l

Trovo quindi il valore di 8 , 3
100
195
2
=


[ ]
MAX
P N
A
N
A
N
= =

= 324 . 15
8 , 3
364 160




Esercizi sulle aste compresse

Esercizio 1: data la seguente aste compressa trovare il coefficiente di
sicurezza per linstabilit.

KN N 16 =
GPa E
m l
210
6
0
=
=





Sezione trasversale:
mm s 5 , 9 =



N=16 KN
80
120
3. Aste compresse 179
( )
N
l
EI
P
mm I
CR
166 . 47
240 . 819 80 5 , 9 2 5 , 9 120
12
1
2
0
min
2
4 3 3
min
= =
= + =


fattore di sicurezza 95 , 2
000 . 16
166 . 47
=

Esercizio 2: data la seguente asta compressa trovare il carico concentrato
ammissibile e la corrispondente.

m l
f
s
4 , 2
2
=
=






Sezione trasversale:
2 6
2
10 42 , 3
320 . 2
mm I
mm A
=
=

KN N
l
EI
P
mm m l l
CR
6 , 307 654 . 307
800 . 4
10 42 , 3 000 . 210 14 , 3
800 . 4 8 , 4 2
2
6 2
2
0
2
0
= =

= =
= = =


se fattore di sicurezza =2
MPa
KN P
e ammissibil
305 , 66
83 , 153
=
=



Questultimo valore risulta abbastanza basso.
Che snellezza aveva?

0
l
=
125
4 , 38
0
=
= =

A
I

zona in cui per lacciaio prevale linstabilit.
P
l=2,4 m
101,6
101,6

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