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N O R M A

Norma Italiana

I T A L I A N A

CEI

CEI 7-6
Data Pubblicazione Edizione

1997-04
Classificazione

Terza
Fascicolo

7-6
Titolo

2989

Norme per il controllo della zincatura a caldo per immersione su elementi di materiale ferroso destinati a linee e impianti elettrici

Title

Requirements for checking hot galvanizing by immersion on ferrous components used in lines and electrical installations

APPARECCHIATURE ELETTRICHE PER SISTEMI DI ENERGIA E PER TRAZIONE

COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO

CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA

NORMA TECNICA

SOMMARIO
La presente Norma fornisce le prescrizioni sulle caratteristiche principali e le modalit di controllo della zincatura, effettuata mediante immersione in zinco fuso, su elementi di materiale ferroso per linee ed impianti elettrici, escluse le cappe per isolatori. Agli effetti della presente Norma non si considera efcace la zincatura, a scopo protettivo, eseguita su elementi riuniti in modo discontinuo (chiodatura, saldatura a punti ecc.).

DESCRITTORI
Zincatura a caldo per immersione; Zinco; Strato; Qualit; Massa; Aderenza; Uniformit; Spessore;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali Europei Internazionali Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana Stato Edizione Varianti Ed. Prec. Fasc. Comitato Tecnico Approvata dal

CEI 7-6 In vigore Nessuna Fasc. 239:1968-01 7-Materiali conduttori Presidente del CEI

Pubblicazione Data validit

Norma Tecnica 1997-6-1

Carattere Doc. Ambito validit

Nazionale

in Data in Data

1997-4-8

Sottoposta a Gruppo Abb. ICS CDU

inchiesta pubblica come Progetto C.621 3


Sezioni Abb.

Chiusa in data

1995-7-15

CEI - Milano 1997. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI. Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti. importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione o variante.

INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

CAPITOLO 1 GENERALIT

1
........................................................................................................................................ 1

1.1.01

Oggetto e scopo della Norma

CAPITOLO 2 CARATTERISTICHE

2.1.01 2.1.02 2.1.03 2.1.04 2.1.05

DELLA ZINCATURA Zinco ............................................................................................................................................................................................... Strato di zinco ............................................................................................................................................................................ Materiale su cui si applica la zincatura .................................................................................................................... Oggetti zincati ............................................................................................................................................................................ Valori prescritti per le caratteristiche della zincatura a caldo per immersione ..........................

1 1 1 1 1 2

CAPITOLO PROVE 3

2 2 3 3 4 4 4 4

3.1.01 3.1.02 3.1.03 3.1.04 3.1.05 3.1.06 3.1.07

Elenco delle prove .................................................................................................................................................................. Qualit dello zinco ................................................................................................................................................................. Massa dello strato di zinco Controllo del materiale in corso di lavorazione ........................ Massa dello strato di zinco Controllo del materiale gi zincato .................................................... Spessore dello strato di zinco ......................................................................................................................................... Uniformit di spessore del rivestimento di zinco ............................................................................................ Aderenza dello strato di zinco .......................................................................................................................................

CAPITOLO COLLAUDO 4

5 5 5 5 5 5 5

4.1.01 4.1.02 4.1.03 4.1.04 4.1.05 4.1.06


A PP ENDI CE A

Generalit ...................................................................................................................................................................................... Campioni da sottoporre al collaudo .......................................................................................................................... Prova per la determinazione della massa dello strato di zinco ............................................................. Prova dello spessore ............................................................................................................................................................. Prova di uniformit ................................................................................................................................................................ Prova di aderenza ................................................................................................................................................................... PROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLA MASSA DELLO STRATO DI ZINCO DI AUPPERLE DI CUSHMAN

SEZIONE METODO 1 SEZIONE 2 METODO A PP ENDI CE B A PP ENDI CE C A PP ENDI CE D

PROVA DI PREECE PER LA DETERMINAZIONE DELLA UNIFORMIT DELLO STRATO DI ZINCO TIPO INDICATIVO DI ATTREZZO PER PRELEVARE CAMPIONI DI ZINCO DALLA VASCA DETERMINAZIONE DELLO SPESSORE MEDIO DELLO STRATO DI ZINCO CON LA BILANCIA IDROSTATICA

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1
CAPITOLO

GENERALIT
Oggetto e scopo della Norma
La presente Norma d prescrizioni sulle caratteristiche principali e le modalit di controllo della zincatura effettuata mediante immersione in zinco fuso (zincatura detta a caldo ed anche a fuoco) a scopo protettivo contro la corrosione su elementi di materiale ferroso per linee e impianti elettrici. La presente Norma non riguarda le cappe per isolatori. Agli effetti della presente Norma non si deve considerare come efcace, dal punto di vista protettivo, la zincatura di elementi gi riuniti in modo discontinuo (ad esempio mediante chiodatura, saldatura a punti ecc.).

1.1.01

2
CAPITOLO

CARATTERISTICHE DELLA ZINCATURA


Zinco
Lo zinco da impiegare nel bagno non deve contenere impurit superiori a quelle dello zinco Zn A 99,90 UNI 2013(1).

2.1.01

2.1.02

Strato di zinco
Lo strato di zinco deve presentarsi uniforme e continuo e in particolare deve essere esente da macchie nere, incrinature, vaiolature, scaglie, grumi, scorie o altri analoghi difetti. Lo strato di zinco deve corrispondere alle prescrizioni di cui in 2.1.05 per quanto riguarda la massa e luniformit di spessore. Esso deve inoltre aderire tenacemente alla supercie del metallo base (3.1.07).

2.1.03

Materiale su cui si applica la zincatura


La qualit dei materiali ferrosi da zincare, unitamente agli eventuali trattamenti termici in precedenza subiti, deve essere specicata allo zincatore. Il procedimento di zincatura a caldo pu eventualmente provocare delle variazioni nelle caratteristiche meccaniche del materiale; quindi opportuno che siano presi al riguardo accordi preventivi fra committente e fornitore.

2.1.04

Oggetti zincati
Dopo la zincatura gli oggetti zincati non devono subire alcun trattamento termico, se non specicatamente autorizzato dallacquirente. Salvo accordo preventivo tra le Parti, sugli oggetti lettati dopo la zincatura, a parte la centrifugazione, non si devono effettuare ulteriori operazioni con utensili da taglio, rullatura, o comunque altre operazioni di nitura. Dopo la zincatura gli oggetti lettati devono potersi agevolmente avvitare ai pezzi corrispondenti. Per i dadi (ai quali si possono assimilare i fori lettati passanti) si pu, alternativamente, in accordo fra le Parti, adottare uno dei tre procedimenti seguenti: prima della zincatura eseguire le lettature per un diametro maggiorato al massimo di 0,8 mm; in questo caso, se necessario, laltezza del dado deve essere aumentata in modo che alla prova di trazione la resistenza allo strappamento del dado non risulti diminuita;

(1)

Massime impurit in % piombo 0,0600, ferro 0,0200; cadmio 0,0400, rame 0,0050, altre 0,0200, totale massimo impurit 0,1000.

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eseguita la lettatura normale e zincato il dado, ripassare il letto; alla probabile asportazione dello strato di zinco si pu ovviare ingrassando accuratamente (con grasso confacente) la lettatura; eseguita la zincatura del dado non lettato, si procede alla lavorazione meccanica per la lettatura; per la protezione contro la corrosione la lettatura deve essere ingrassata accuratamente.

2.1.05

Valori prescritti per le caratteristiche della zincatura a caldo per immersione(1)


Massa dello strato di zinco (art. 3.1.03, 3.1.04) g/m2 Classi degli oggetti media sui campioni esaminati minima su campione singolo Spessore dello strato di zinco (art. 3.1.05) m medio sui campioni esaminati minimo su campione singolo Numero minimo delle immersioni di 1 min nella soluzione di Preece (3.1.06)

A Getti di ghisa normale, ghisa malleabile, acciaio, esclusi gli oggetti assimilabili alle Classi D ed E B Oggetti di acciaio ottenuti per laminazione, tralatura, stampaggio e forgiatura, aventi 3 mm o pi di spessore, esclusi gli oggetti assimilabili alle Classi D ed E C Oggetti di acciaio ottenuti per laminazione, tralatura, stampaggio e forgiatura, aventi spessore inferiore a 3 mm, esclusi gli oggetti assimilabili alle Classi D ed E D Ganci, pernotti, viti, dadi, ranelle ed altri oggetti assimilabili, di diametro uguale o superiore a 10 mm E Ganci, pernotti, viti, dadi, ranelle ed altri oggetti assimilabili, di diametro inferiore a 10 mm

550

500

78

71

600

550

86

78

400

350

57

50

400

350

57

50

300

250

43

36

3
CAPITOLO

PROVE
Elenco delle prove
Le prove da eseguire in ogni caso sono: a) determinazione della massa dello strato di zinco sul materiale gi zincato (3.1.04) e/o sul materiale in corso di lavorazione (3.1.03), ovvero spessore (3.1.05); b) determinazione delluniformit dello strato di zinco (3.1.06); c) determinazione delladerenza dello strato di zinco (3.1.07). Il controllo della qualit dello zinco (3.1.02) facoltativo, a richiesta del committente.

3.1.01

(1)

Dagli oggetti sono esclusi i fili di acciaio zincato e le relative corde.

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Qualora il committente richieda altre prove particolari, deve precisarle allatto dellordinazione. I metodi di prova e di verica devono essere concordati in sede di ordinazione scegliendoli fra quelli della presente norma, che concordano con le vigenti norme UNI.
3.1.02

Qualit dello zinco


in facolt del committente di prelevare campioni dello zinco da impiegare per la zincatura (2.1.01) e di accertarne il grado di purezza mediante analisi chimica, secondo i metodi UNI (tabella UNI 2013 (Norma ISO 752) sulla determinazione delle impurit nello zinco e nelle leghe di zinco). Campioni di zinco fuso possono anche essere prelevati dalla vasca di zincatura; si ammette in questo caso che, al massimo, il piombo possa raggiungere 1,50% e il ferro 0,10%, e la somma delle altre impurit il 0,20%. Per il prelievo dello zinco dalla vasca si deve adottare un attrezzo adatto (ad esempio del tipo indicato in Appendice C) pescante a 30 cm sotto la supercie del bagno, al termine di una pausa di lavorazione di durata compresa tra 10 e 15 minuti.

3.1.03

Massa dello strato di zinco Controllo del materiale in corso di lavorazione


Per determinare la massa dello strato di zinco, quando il controllo sia eseguito nel corso della lavorazione, si procede nei modi seguenti: a) se il lotto da controllare composto da pezzi di eguale forma e dimensioni, i campioni da provare devono essere preparati e zincati nello stesso modo, nello stesso tempo e nella stessa vasca degli altri elementi del lotto. La massa dello strato di zinco va controllata sui campioni, pesandoli accuratamente previo decapaggio (da eseguirsi secondo il procedimento usato dallo zincatore), lavaggio in acqua corrente ed accurato asciugamento o essiccamento (salvo nel caso di preparazione con sabbiatura), immediatamente prima dellimmersione nel bagno di zinco, e dopo la zincatura, previa eliminazione delle sgocciolature, raffreddamento, lavaggio, asciugamento o essiccamento. La differenza tra le due masse d la massa dello strato di zinco; dividendo questa per la supercie calcolata del pezzo, si ottiene la massa per unit di supercie. La precisione della pesata deve essere almeno dell1% della massa di zinco presunta sul campione. Larea della supercie del pezzo deve essere determinata con una precisione del 0,5%; b) se i pezzi sono di sezione costante e rettilinei, ma di lunghezza eccessiva, i campioni possono essere formati da pezzi della stessa sezione, ma di 20 cm di lunghezza; c) qualora sia difcile calcolare la supercie del pezzo, daccordo tra le Parti, si pu adottare un campione di forma semplicata, che agevoli il calcolo della supercie, la cui area non deve risultare inferiore a 100 cm 2; d) per gli elementi tubolari si procede come sopra, ma per poter determinare la differenza tra la massa dello strato di zinco sulla supercie esterna e quello sulla supercie interna, si determina su qualche campione la massa dello strato di zinco solo sulla supercie esterna chiudendo dopo la zincatura le estremit del tubo in modo ermetico (ad esempio con tappo parafnato o di gomma), e procedendo alla asportazione dello zinco sullo strato esterno a mezzo della soluzione di Aupperle (vedi Appendice A - Sezione 1), e quindi alla pesata.

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3.1.04

Massa dello strato di zinco Controllo del materiale gi zincato


Nel caso di controllo del materiale gi zincato, la massa dello strato di zinco deve essere determinata asportando lo zinco col metodo della immersione del pezzo (o di parte di esso se il pezzo rettilineo di eguale dimensione o forma su tutta la lunghezza) nella soluzione di Aupperle, come precisato in Appendice A - Sezione 1. In alternativa, previo accordo fra le parti, ammesso limpiego del metodo di Cushman, determinando cio la massa dello strato di zinco in base al volume dellidrogeno sviluppato per reazione con acido cloridrico (Appendice A Sezione 2).

3.1.05

Spessore dello strato di zinco


Lo spessore medio dello strato di zinco che riveste il ferro pu essere calcolato ammettendo una massa volumica di circa 7 g/cm3 e in base ai risultati delle pesate (3.1.03 e 3.1.04). possibile calcolare lo spessore medio con maggiore precisione pesando il campione zincato alla bilancia idrostatica, che permette di ottenere nello stesso tempo il valore della massa volumica dello strato di zinco e la sua massa (vedi Appendice D). inoltre possibile determinare lo spessore dello strato di zinco mediante luso di apparecchi a usso magnetico conformemente alle Norme ISO 2178 e 2064.

3.1.06

Uniformit di spessore del rivestimento di zinco


La prova viene eseguita su materiale zincato di recente e non conservato da tempo in magazzino e viene effettuata con il metodo di Preece per immersioni successive della durata di un minuto in soluzione acquosa al 36% di solfato di rame, secondo le modalit indicate in Appendice B. Il numero di immersioni a cui devono resistere i campioni indicato in 2.1.05. Per le parti lettate, qualora il committente consenta una semplice ripassatura, si ammette una immersione in meno. Previo accordo tra le Parti (2.1.04) consentita la lavorazione meccanica delle lettature interne dei dadi e dei fori passanti dopo la zincatura; su tali lettature non si deve tenere conto della prova di immersione.

3.1.07

Aderenza dello strato di zinco


Per controllare tale aderenza si possono adottare vari sistemi: superci piane: si incide lo strato di zinco mediante un bulino da incisore (con punta a 30), controllando laderenza con uno dei seguenti metodi: a) eseguita una riga con il bulino in una sola passata e con pressione sufciente per tagliare completamente lo strato, si fa una seconda riga parallela ad una distanza di circa 10 volte lo spessore medio dello strato e comunque a non meno di 1 mm. Incidendo la seconda riga, lo strato di zinco non deve rompersi o staccarsi fra le due righe; b) sempre con il bulino si incide, no a tagliare completamente lo strato di zinco, un reticolato di righe normali fra di loro distanti 3 mm. Non deve vericarsi distacco dello strato di zinco nei quadrati tra le righe. superci non piane: quando si abbiano elementi zincati di forte spessore con superci non piane, si pu controllare laderenza assoggettando la supercie ad un colpo secco di martello avente una massa di circa 1 kg senza punta e a spigoli arrotondati. Lo strato di zinco non deve fendersi o scagliarsi sotto tale prova.

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4
CAPITOLO

COLLAUDO
Generalit
Le prescrizioni della presente Norma si applicano a tutta la supercie del materiale zincato ovvero solo a quelle parti che siano state concordate tra fornitore e committente. Agli effetti del collaudo il materiale deve essere suddiviso in lotti di circa 500 pezzi di uguale tipo e della stessa classe (2.1.05). Le frazioni restanti costituiscono lotto a s.

4.1.01

4.1.02

Campioni da sottoporre al collaudo


Salvo diversi accordi tra le parti, per ciascun lotto presentato al collaudo i campioni devono essere tre per ciascuna prova, qualunque sia il numero degli elementi del lotto. La scelta dei campioni va fatta dal committente. I campioni vanno sottoposti alle prove indicate in 3.1.01.

4.1.03

Prova per la determinazione della massa dello strato di zinco


Per detta prova, qualora non si raggiunga sui tre campioni il valore medio prescritto in 2.1.05 (secondo le modalit descritte in 3.1.03 e/o 3.1.04), oppure il valore minimo su ciascuno di essi, vanno scelti altri tre campioni, e su di essi va ripetuta la prova. Il valore medio ricavato dai sei campioni non deve risultare inferiore alla media prescritta in 2.1.05 della massa dello strato di zinco; ammesso che un solo campione abbia una massa dello strato di zinco inferiore al minimo di tabella, e in ogni caso non inferiore all85% di tale valore. In caso contrario il lotto presentato al collaudo dichiarato non conforme alla presente Norma.

4.1.04

Prova dello spessore


Per determinare lo spessore medio dello strato di zinco (3.1.05) si deve tenere conto normalmente della massa media dei tre (o sei) campioni, risultante dalla prova descritta in 4.1.03. Qualora la misura dello spessore venga effettuata con apparecchi a usso magnetico, il numero di campioni da sottoporre alla prova pu essere esteso secondo accordo tra le Parti.

4.1.05

Prova di uniformit
Per detta prova (art. 3.1.06) viene tollerato che uno dei tre campioni raggiunga un numero di immersioni inferiore di 1 unit a quelle prescritte in 2.1.05; in questo caso per la prova deve essere ripetuta su altri tre campioni che devono tutti raggiungere il numero di immersioni prescritte. In caso contrario il lotto presentato al collaudo dichiarato non conforme alla presente Norma.

4.1.06

Prova di aderenza
Detta prova (art. 3.1.07) si esegue su tre campioni tenendo conto, nella valutazione dei risultati, dellimprecisione delle modalit di esecuzione.

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APPENDICE

PROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLA MASSA DELLO STRATO DI ZINCO METODO DI AUPPERLE
Materiali occorrenti Per effettuare la prova occorrono: a) triossido di antimonio o cloruro di antimonio; b) acido cloridrico puro concentrato (densit 1,18 1,19); c) bilancia di precisione con relative masse campioni (comunemente detti pesi della bilancia) dal grammo al milligrammo; d) bilancia a piatti della portata di almeno 5 kg, in relazione al peso dei campioni; e) termometro con scala sino a 100 C; f) metro di precisione e micrometro per misurare le dimensioni e gli spessori; g) recipienti di vetro per preparare la soluzione; h) recipienti di vetro o altro materiale non metallico resistente agli acidi, di convenienti dimensioni per limmersione dei campioni; i) recipienti per lavare i campioni; l) cotone o stracci per lasciugatura; m) stufetta per essiccare i campioni; n) acqua corrente per il lavaggio dei campioni; o) alcool e solventi organici volatili per la sgrassatura dei campioni (come trielina, miscele alcool-etere, benzina retticata) ed alcool per la pulizia; p) contasecondi; q) bacchetta di vetro per rimuovere i pezzi. Preparazione dei campioni I campioni per la prova devono essere accuratamente sgrassati con convenienti solventi organici volatili (come trielina, benzina retticata, miscele alcool-etere ecc.), puliti con alcool, lavati con acqua corrente ed in seguito accuratamente essiccati od asciugati; quindi vanno pesati e la precisione della pesata deve essere almeno dell1% della massa dello strato di zinco presente sul campione. Le bilance usualmente impiegate per tali pesate danno una precisione di 1/100000. Preparazione della soluzione di Aupperle Si prepara dapprima una soluzione di 20 g di triossido di antimonio (Sb2O3) o 32 g di tricloruro di antimonio (SbCl3) in un litro di acido cloridrico puro concentrato (circa 37%; densit 1,18 1,19). La soluzione per le prove costituita da acido cloridrico puro concentrato addizionato con la soluzione come sopra ottenuta, nella proporzione di 5 cm3 di soluzione per ogni 100 cm3 di acido puro. La soluzione va travasata per la prova in un recipiente di dimensioni convenienti afnch lelemento in prova sia tutto immerso e restino almeno 2 cm di distanza tra lelemento stesso, le pareti e il livello della soluzione. La stessa soluzione pu essere ripetutamente usata, senza aggiunte, nch il tempo di reazione non diventi troppo lungo (non superiore ai 5 min). La temperatura della soluzione, allinizio della prova, non deve superare 30 C.

1
S E Z I O N E

A.1.01

A.1.02

A.1.03

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A.1.04

Esecuzione della prova Lelemento in prova va immerso nella soluzione; si sviluppa una violenta reazione che richiede meno di un minuto in soluzione fresca. Non appena la reazione cessata, lelemento va estratto dalla soluzione acida, risciacquato accuratamente, lavato con alcool, asciugato od essiccato e pesato con la stessa precisione di prima. La differenza fra le due masse, divisa per la supercie, d la massa dello strato di zinco per unit di supercie.

2
S E Z I O N E

METODO DI CUSHMAN
Metodo di Cushman Con tale metodo si fa reagire acido cloridrico diluito (eventualmente con un inibitore come SbCl2, SbO3, AS2O3 ecc.) sulla supercie zincata e si misura il volume dellidrogeno sviluppato. Un centimetro cubo didrogeno a 0 C a 760 mm Hg di pressione barometrica corrisponde a 2,91 mg di zinco disciolto; a 20 C e 760 mm Hg corrisponde a 2,72 mg di zinco. Sono stati studiati apparecchi di rapido impiego per realizzare praticamente tale prova, che riesce agevole solo per un limitato numero di forme dei pezzi soggetti a prova.

A.2.01

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APPENDICE

PROVA DI PREECE PER LA DETERMINAZIONE DELLA UNIFORMIT DELLO STRATO DI ZINCO


Materiali occorrenti Per effettuare la prova occorrono: a) solfato di rame in cristalli chimicamente puro; b) ossido di rame (CuO) tecnicamente puro; c) acqua distillata per preparare la soluzione; d) acqua corrente per il lavaggio dei campioni; e) termometro a larga scala ben leggibile tra 15 C e 20 C; f) densimetro con scala conveniente per poter leggere accuratamente la densit di 1,186; g) carta da ltro; stracci o cascame di cotone puliti; spazzole non metalliche; h) solventi organici volatili (benzina retticata, trielina, miscele alcool-etere) ed alcool per la pulizia; i) recipienti convenienti per conservare la soluzione preparata, nonch quella ltrata e pronta per la prova e recipienti di capacit conveniente per le prove di immersione; l) recipienti per il lavaggio dei campioni; m) acqua calda e fredda per leventuale bisogno di scaldare o raffreddare la soluzione; n) pinze e attrezzi per immergere i campioni e per mantenerli ssi nel recipiente contenente la soluzione; o) contasecondi per determinare il tempo di immersione; p) mortaio di porcellana, bronzo o acciaio; q) stufetta per essiccare i campioni; r) comune fornello per riscaldare la soluzione. Preparazione dei campioni I campioni da sottoporre a questa prova devono essere zincati di recente e non avere trascorso troppo lungo tempo in magazzino. La prova fornisce risultati diversi se viene effettuata su materiale che abbia subito un trattamento termico dopo la zincatura. I campioni prelevati per la prova (2.1.05) devono essere accuratamente sgrassati con convenienti solventi organici volatili (come trielina, benzina retticata, miscele alcool-etere), puliti con alcool e quindi accuratamente lavati con acqua corrente ed asciugati con stracci o cascame di cotone puliti. Preparazione della soluzione di Preece La soluzione di Preece si prepara sciogliendo 36 grammi di solfato di rame puro cristallino per ogni 100 cm3 di acqua distillata; se necessario, per completare lo scioglimento del solfato di rame, si pu scaldare la soluzione che si deve poi lasciare raffreddare. La soluzione deve essere neutralizzata con aggiunta di un eccesso di ossido di rame (si consigliano circa 0,8 1 g di CuO per litro di soluzione), che deve depositarsi al fondo del recipiente. La soluzione cos preparata va lasciata in riposo per almeno 24 ore e poi viene ltrata o decantata.

B.1.01

B.1.02

B.1.03

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La soluzione ltrata pronta per la prova deve avere densit 1,186 a 18 C allinizio di ogni prova. Questo valore va ottenuto con laggiunta di acqua distillata o di soluzione ltrata di peso specico superiore, secondo il bisogno. La quantit della soluzione richiesta per ogni prova deve essere di almeno 40 cm3 per ogni grammo di zinco di rivestimento, e comunque deve essere sufciente perch gli elementi in prova siano ben immersi in essa e il livello della soluzione risulti almeno 2,5 cm pi alto dellestremit superiore degli elementi in prova.
B.1.04

Esecuzione della prova Durante la prova la soluzione ed i campioni vanno mantenuti a temperatura compresa tra 16 C e 20 C. I campioni vanno sottoposti a successive immersioni ciascuna della durata di un minuto. Durante il periodo di immersione la soluzione non va agitata, i campioni non devono toccarsi tra loro e devono essere mantenuti in posizione ssa. Dopo ogni immersione i campioni devono essere immediatamente lavati con acqua corrente e attentamente esaminati. Gli eventuali depositi di rame che possono essersi formati sullo strato di zinco si devono rimuovere con spazzola non metallica. Prima della nuova immersione i campioni vanno ancora lavati in acqua pura e asciugati con stracci o cascame di cotone ben puliti. Le successive immersioni di un minuto vanno eseguite di seguito lavando e asciugando i campioni dopo ogni immersione, come detto prima. La prova termina quando i campioni abbiano sopportato il prescritto numero di immersioni oppure quando compaia un deposito di rame lucido aderente non asportabile con spazzola non metallica di almeno 7 mm2 di supercie (pari a quello di un cerchio di 3 mm di diametro) il quale indica che in quel punto lo strato di zinco stato completamente rimosso e che il metallo base rimasto direttamente esposto alla soluzione. Limmersione in cui si ha la comparsa del deposito di rame non va considerata nel numero utile delle immersioni sopportate. La comparsa di un deposito di rame sui bordi tagliati del campione, o in stretta prossimit di essi, o lungo gli spigoli acuti o sul bordo delle lettature, ovvero aderente a eventuali abrasioni esistenti sui campioni, non deve essere presa in considerazione. In caso di dubbio per distinguere se un deposito di rame avvenuto sul metallo base o su zinco ancora aderente a esso, si procede come segue: si asporta con un raschietto o una lama lo strato di rame e si immerge nella soluzione il campione ritraendolo immediatamente; un deposito di rame aderente dimostra che il metallo base era stato messo allo scoperto. Preparazione preventiva per i pezzi conservati in magazzino Per condizioni particolari della supercie dello zinco, la soluzione di Preece pu non fornire risultati attendibili. Ci pu, in modo particolare, avvenire per campioni conservati lungo tempo in magazzino o comunque invecchiati, a causa della pellicola protettiva gi formatasi. In questi casi (e per un eventuale confronto dei risultati della prova di Preece su materiale conservato in magazzino e su materiale fresco di zincatura) si consiglia di far precedere alla prova di Preece il seguente trattamento: il campione previamente pulito, sgrassato e asciugato, va immerso, per circa 3 min, in una soluzione formata da una parte in volume di idrato ammonico NH4OH di densit 0,9 (28% in peso di NH3) e da nove parti di acqua distillata. Dopo limmersione il provino viene lavato in acqua corrente e asciugato accuratamente. A questo punto si pu eseguire la prova con la soluzione di Preece descritta come sopra.

B.1.05

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APPENDICE

TIPO INDICATIVO DI ATTREZZO PER PRELEVARE CAMPIONI DI ZINCO DALLA VASCA

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APPENDICE

DETERMINAZIONE DELLO SPESSORE MEDIO DELLO STRATO DI ZINCO CON LA BILANCIA IDROSTATICA
Materiali occorrenti Per effettuare la prova occorrono: a) bilancia idrostatica di precisione con relative masse campione e tare; b) termometro; c) acqua distillata; d) soluzione di Aupperle (vedi Appendice A); e) recipienti adatti. Generalit La prova consiste nel pesare alla bilancia idrostatica prima nellaria e poi nellacqua il campione zincato e quindi lo stesso campione dopo averlo spogliato della zincatura mediante immersione nella soluzione di Aupperle (vedi Appendice A). La supercie del campione non deve essere inferiore a 100 cm2 e deve essere misurata con un errore massimo di 0,5 cm2. La pesata del campione non deve essere affetta da un errore superiore ad 1/100 di grammo. Durante la pesatura nellacqua distillata, la temperatura di questultima deve rimanere praticamente costante (variazione ammessa 1 C). Esecuzione della prova Equilibrare sulla bilancia idrostatica una tara di massa T con il campione (zincato e spogliato) nellaria e nellacqua (dopo un tempo di immersione di tre minuti) e cio nelle varie condizioni sotto indicate: Tara T = campione zincato (nellaria) + m1 (massa equilibratrice) = campione zincato (nellacqua) + m2 (massa equilibratrice) = campione spogliato (nellaria) + m3 (massa equilibratrice) = campione spogliato (nellacqua) + m4 (massa equilibratrice) Il volume (cm3) del rivestimento risulta dalla formula: ( m2 m1 ) ( m4 m3 ) V = ---------------------------------------------------------m dove: m = massa volumica (g/cm3) dellacqua distillata alla temperatura di prova. La massa del rivestimento (g) : M = m3 m1. La massa volumica (g/cm3) del rivestimento : ( m3 m1 ) m M ---- = ---------------------------------------------------------( m2 m1 ) ( m4 m3 ) V Lo spessore medio (cm) del rivestimento (essendo S la supercie del provino), risulta: ( m2 m1 ) ( m4 m3 ) V S = -- = ---------------------------------------------------------Sm S
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NORMA TECNICA CEI 7-6:1997-04 Pagina 11 di 12

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7 - Materiali conduttori
CEI 7-1 Conduttori di rame e di leghe di rame per linee elettriche aeree CEI 7-2 Conduttori di alluminio, alluminio-acciaio, lega dalluminio e lega di alluminio-acciaio per linee elettriche aeree CEI 7-4 Conduttori elettrici per connessioni di rame, di alluminio e di leghe di alluminio CEI 7-9 Morsetteria per linee elettriche aeree per trasporto denergia con conduttori nudi CEI 7-10 Conduttori di acciaio rivestito di rame a filo unico ovvero cordati destinati a linee aeree di telecomunicazione ed a linee di trasporto di energia CEI 7-11 Conduttori di acciaio rivestito di alluminio a filo unico o a corda per linee elettriche aeree CEI 7-12 Filo dalluminio trafilato crudo per conduttori di linee elettriche aeree

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