Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Norma Italiana
I T A L I A N A
CEI
CEI 7-6
Data Pubblicazione Edizione
1997-04
Classificazione
Terza
Fascicolo
7-6
Titolo
2989
Norme per il controllo della zincatura a caldo per immersione su elementi di materiale ferroso destinati a linee e impianti elettrici
Title
Requirements for checking hot galvanizing by immersion on ferrous components used in lines and electrical installations
CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
NORMA TECNICA
SOMMARIO
La presente Norma fornisce le prescrizioni sulle caratteristiche principali e le modalit di controllo della zincatura, effettuata mediante immersione in zinco fuso, su elementi di materiale ferroso per linee ed impianti elettrici, escluse le cappe per isolatori. Agli effetti della presente Norma non si considera efcace la zincatura, a scopo protettivo, eseguita su elementi riuniti in modo discontinuo (chiodatura, saldatura a punti ecc.).
DESCRITTORI
Zincatura a caldo per immersione; Zinco; Strato; Qualit; Massa; Aderenza; Uniformit; Spessore;
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana Stato Edizione Varianti Ed. Prec. Fasc. Comitato Tecnico Approvata dal
CEI 7-6 In vigore Nessuna Fasc. 239:1968-01 7-Materiali conduttori Presidente del CEI
Nazionale
in Data in Data
1997-4-8
Chiusa in data
1995-7-15
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.
CAPITOLO 1 GENERALIT
1
........................................................................................................................................ 1
1.1.01
CAPITOLO 2 CARATTERISTICHE
DELLA ZINCATURA Zinco ............................................................................................................................................................................................... Strato di zinco ............................................................................................................................................................................ Materiale su cui si applica la zincatura .................................................................................................................... Oggetti zincati ............................................................................................................................................................................ Valori prescritti per le caratteristiche della zincatura a caldo per immersione ..........................
1 1 1 1 1 2
CAPITOLO PROVE 3
2 2 3 3 4 4 4 4
Elenco delle prove .................................................................................................................................................................. Qualit dello zinco ................................................................................................................................................................. Massa dello strato di zinco Controllo del materiale in corso di lavorazione ........................ Massa dello strato di zinco Controllo del materiale gi zincato .................................................... Spessore dello strato di zinco ......................................................................................................................................... Uniformit di spessore del rivestimento di zinco ............................................................................................ Aderenza dello strato di zinco .......................................................................................................................................
CAPITOLO COLLAUDO 4
5 5 5 5 5 5 5
Generalit ...................................................................................................................................................................................... Campioni da sottoporre al collaudo .......................................................................................................................... Prova per la determinazione della massa dello strato di zinco ............................................................. Prova dello spessore ............................................................................................................................................................. Prova di uniformit ................................................................................................................................................................ Prova di aderenza ................................................................................................................................................................... PROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLA MASSA DELLO STRATO DI ZINCO DI AUPPERLE DI CUSHMAN
PROVA DI PREECE PER LA DETERMINAZIONE DELLA UNIFORMIT DELLO STRATO DI ZINCO TIPO INDICATIVO DI ATTREZZO PER PRELEVARE CAMPIONI DI ZINCO DALLA VASCA DETERMINAZIONE DELLO SPESSORE MEDIO DELLO STRATO DI ZINCO CON LA BILANCIA IDROSTATICA
10
11
1
CAPITOLO
GENERALIT
Oggetto e scopo della Norma
La presente Norma d prescrizioni sulle caratteristiche principali e le modalit di controllo della zincatura effettuata mediante immersione in zinco fuso (zincatura detta a caldo ed anche a fuoco) a scopo protettivo contro la corrosione su elementi di materiale ferroso per linee e impianti elettrici. La presente Norma non riguarda le cappe per isolatori. Agli effetti della presente Norma non si deve considerare come efcace, dal punto di vista protettivo, la zincatura di elementi gi riuniti in modo discontinuo (ad esempio mediante chiodatura, saldatura a punti ecc.).
1.1.01
2
CAPITOLO
2.1.01
2.1.02
Strato di zinco
Lo strato di zinco deve presentarsi uniforme e continuo e in particolare deve essere esente da macchie nere, incrinature, vaiolature, scaglie, grumi, scorie o altri analoghi difetti. Lo strato di zinco deve corrispondere alle prescrizioni di cui in 2.1.05 per quanto riguarda la massa e luniformit di spessore. Esso deve inoltre aderire tenacemente alla supercie del metallo base (3.1.07).
2.1.03
2.1.04
Oggetti zincati
Dopo la zincatura gli oggetti zincati non devono subire alcun trattamento termico, se non specicatamente autorizzato dallacquirente. Salvo accordo preventivo tra le Parti, sugli oggetti lettati dopo la zincatura, a parte la centrifugazione, non si devono effettuare ulteriori operazioni con utensili da taglio, rullatura, o comunque altre operazioni di nitura. Dopo la zincatura gli oggetti lettati devono potersi agevolmente avvitare ai pezzi corrispondenti. Per i dadi (ai quali si possono assimilare i fori lettati passanti) si pu, alternativamente, in accordo fra le Parti, adottare uno dei tre procedimenti seguenti: prima della zincatura eseguire le lettature per un diametro maggiorato al massimo di 0,8 mm; in questo caso, se necessario, laltezza del dado deve essere aumentata in modo che alla prova di trazione la resistenza allo strappamento del dado non risulti diminuita;
(1)
Massime impurit in % piombo 0,0600, ferro 0,0200; cadmio 0,0400, rame 0,0050, altre 0,0200, totale massimo impurit 0,1000.
CEI 7-6:1997-04 16
eseguita la lettatura normale e zincato il dado, ripassare il letto; alla probabile asportazione dello strato di zinco si pu ovviare ingrassando accuratamente (con grasso confacente) la lettatura; eseguita la zincatura del dado non lettato, si procede alla lavorazione meccanica per la lettatura; per la protezione contro la corrosione la lettatura deve essere ingrassata accuratamente.
2.1.05
A Getti di ghisa normale, ghisa malleabile, acciaio, esclusi gli oggetti assimilabili alle Classi D ed E B Oggetti di acciaio ottenuti per laminazione, tralatura, stampaggio e forgiatura, aventi 3 mm o pi di spessore, esclusi gli oggetti assimilabili alle Classi D ed E C Oggetti di acciaio ottenuti per laminazione, tralatura, stampaggio e forgiatura, aventi spessore inferiore a 3 mm, esclusi gli oggetti assimilabili alle Classi D ed E D Ganci, pernotti, viti, dadi, ranelle ed altri oggetti assimilabili, di diametro uguale o superiore a 10 mm E Ganci, pernotti, viti, dadi, ranelle ed altri oggetti assimilabili, di diametro inferiore a 10 mm
550
500
78
71
600
550
86
78
400
350
57
50
400
350
57
50
300
250
43
36
3
CAPITOLO
PROVE
Elenco delle prove
Le prove da eseguire in ogni caso sono: a) determinazione della massa dello strato di zinco sul materiale gi zincato (3.1.04) e/o sul materiale in corso di lavorazione (3.1.03), ovvero spessore (3.1.05); b) determinazione delluniformit dello strato di zinco (3.1.06); c) determinazione delladerenza dello strato di zinco (3.1.07). Il controllo della qualit dello zinco (3.1.02) facoltativo, a richiesta del committente.
3.1.01
(1)
Qualora il committente richieda altre prove particolari, deve precisarle allatto dellordinazione. I metodi di prova e di verica devono essere concordati in sede di ordinazione scegliendoli fra quelli della presente norma, che concordano con le vigenti norme UNI.
3.1.02
3.1.03
3.1.04
3.1.05
3.1.06
3.1.07
4
CAPITOLO
COLLAUDO
Generalit
Le prescrizioni della presente Norma si applicano a tutta la supercie del materiale zincato ovvero solo a quelle parti che siano state concordate tra fornitore e committente. Agli effetti del collaudo il materiale deve essere suddiviso in lotti di circa 500 pezzi di uguale tipo e della stessa classe (2.1.05). Le frazioni restanti costituiscono lotto a s.
4.1.01
4.1.02
4.1.03
4.1.04
4.1.05
Prova di uniformit
Per detta prova (art. 3.1.06) viene tollerato che uno dei tre campioni raggiunga un numero di immersioni inferiore di 1 unit a quelle prescritte in 2.1.05; in questo caso per la prova deve essere ripetuta su altri tre campioni che devono tutti raggiungere il numero di immersioni prescritte. In caso contrario il lotto presentato al collaudo dichiarato non conforme alla presente Norma.
4.1.06
Prova di aderenza
Detta prova (art. 3.1.07) si esegue su tre campioni tenendo conto, nella valutazione dei risultati, dellimprecisione delle modalit di esecuzione.
APPENDICE
PROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLA MASSA DELLO STRATO DI ZINCO METODO DI AUPPERLE
Materiali occorrenti Per effettuare la prova occorrono: a) triossido di antimonio o cloruro di antimonio; b) acido cloridrico puro concentrato (densit 1,18 1,19); c) bilancia di precisione con relative masse campioni (comunemente detti pesi della bilancia) dal grammo al milligrammo; d) bilancia a piatti della portata di almeno 5 kg, in relazione al peso dei campioni; e) termometro con scala sino a 100 C; f) metro di precisione e micrometro per misurare le dimensioni e gli spessori; g) recipienti di vetro per preparare la soluzione; h) recipienti di vetro o altro materiale non metallico resistente agli acidi, di convenienti dimensioni per limmersione dei campioni; i) recipienti per lavare i campioni; l) cotone o stracci per lasciugatura; m) stufetta per essiccare i campioni; n) acqua corrente per il lavaggio dei campioni; o) alcool e solventi organici volatili per la sgrassatura dei campioni (come trielina, miscele alcool-etere, benzina retticata) ed alcool per la pulizia; p) contasecondi; q) bacchetta di vetro per rimuovere i pezzi. Preparazione dei campioni I campioni per la prova devono essere accuratamente sgrassati con convenienti solventi organici volatili (come trielina, benzina retticata, miscele alcool-etere ecc.), puliti con alcool, lavati con acqua corrente ed in seguito accuratamente essiccati od asciugati; quindi vanno pesati e la precisione della pesata deve essere almeno dell1% della massa dello strato di zinco presente sul campione. Le bilance usualmente impiegate per tali pesate danno una precisione di 1/100000. Preparazione della soluzione di Aupperle Si prepara dapprima una soluzione di 20 g di triossido di antimonio (Sb2O3) o 32 g di tricloruro di antimonio (SbCl3) in un litro di acido cloridrico puro concentrato (circa 37%; densit 1,18 1,19). La soluzione per le prove costituita da acido cloridrico puro concentrato addizionato con la soluzione come sopra ottenuta, nella proporzione di 5 cm3 di soluzione per ogni 100 cm3 di acido puro. La soluzione va travasata per la prova in un recipiente di dimensioni convenienti afnch lelemento in prova sia tutto immerso e restino almeno 2 cm di distanza tra lelemento stesso, le pareti e il livello della soluzione. La stessa soluzione pu essere ripetutamente usata, senza aggiunte, nch il tempo di reazione non diventi troppo lungo (non superiore ai 5 min). La temperatura della soluzione, allinizio della prova, non deve superare 30 C.
1
S E Z I O N E
A.1.01
A.1.02
A.1.03
A.1.04
Esecuzione della prova Lelemento in prova va immerso nella soluzione; si sviluppa una violenta reazione che richiede meno di un minuto in soluzione fresca. Non appena la reazione cessata, lelemento va estratto dalla soluzione acida, risciacquato accuratamente, lavato con alcool, asciugato od essiccato e pesato con la stessa precisione di prima. La differenza fra le due masse, divisa per la supercie, d la massa dello strato di zinco per unit di supercie.
2
S E Z I O N E
METODO DI CUSHMAN
Metodo di Cushman Con tale metodo si fa reagire acido cloridrico diluito (eventualmente con un inibitore come SbCl2, SbO3, AS2O3 ecc.) sulla supercie zincata e si misura il volume dellidrogeno sviluppato. Un centimetro cubo didrogeno a 0 C a 760 mm Hg di pressione barometrica corrisponde a 2,91 mg di zinco disciolto; a 20 C e 760 mm Hg corrisponde a 2,72 mg di zinco. Sono stati studiati apparecchi di rapido impiego per realizzare praticamente tale prova, che riesce agevole solo per un limitato numero di forme dei pezzi soggetti a prova.
A.2.01
APPENDICE
B.1.01
B.1.02
B.1.03
La soluzione ltrata pronta per la prova deve avere densit 1,186 a 18 C allinizio di ogni prova. Questo valore va ottenuto con laggiunta di acqua distillata o di soluzione ltrata di peso specico superiore, secondo il bisogno. La quantit della soluzione richiesta per ogni prova deve essere di almeno 40 cm3 per ogni grammo di zinco di rivestimento, e comunque deve essere sufciente perch gli elementi in prova siano ben immersi in essa e il livello della soluzione risulti almeno 2,5 cm pi alto dellestremit superiore degli elementi in prova.
B.1.04
Esecuzione della prova Durante la prova la soluzione ed i campioni vanno mantenuti a temperatura compresa tra 16 C e 20 C. I campioni vanno sottoposti a successive immersioni ciascuna della durata di un minuto. Durante il periodo di immersione la soluzione non va agitata, i campioni non devono toccarsi tra loro e devono essere mantenuti in posizione ssa. Dopo ogni immersione i campioni devono essere immediatamente lavati con acqua corrente e attentamente esaminati. Gli eventuali depositi di rame che possono essersi formati sullo strato di zinco si devono rimuovere con spazzola non metallica. Prima della nuova immersione i campioni vanno ancora lavati in acqua pura e asciugati con stracci o cascame di cotone ben puliti. Le successive immersioni di un minuto vanno eseguite di seguito lavando e asciugando i campioni dopo ogni immersione, come detto prima. La prova termina quando i campioni abbiano sopportato il prescritto numero di immersioni oppure quando compaia un deposito di rame lucido aderente non asportabile con spazzola non metallica di almeno 7 mm2 di supercie (pari a quello di un cerchio di 3 mm di diametro) il quale indica che in quel punto lo strato di zinco stato completamente rimosso e che il metallo base rimasto direttamente esposto alla soluzione. Limmersione in cui si ha la comparsa del deposito di rame non va considerata nel numero utile delle immersioni sopportate. La comparsa di un deposito di rame sui bordi tagliati del campione, o in stretta prossimit di essi, o lungo gli spigoli acuti o sul bordo delle lettature, ovvero aderente a eventuali abrasioni esistenti sui campioni, non deve essere presa in considerazione. In caso di dubbio per distinguere se un deposito di rame avvenuto sul metallo base o su zinco ancora aderente a esso, si procede come segue: si asporta con un raschietto o una lama lo strato di rame e si immerge nella soluzione il campione ritraendolo immediatamente; un deposito di rame aderente dimostra che il metallo base era stato messo allo scoperto. Preparazione preventiva per i pezzi conservati in magazzino Per condizioni particolari della supercie dello zinco, la soluzione di Preece pu non fornire risultati attendibili. Ci pu, in modo particolare, avvenire per campioni conservati lungo tempo in magazzino o comunque invecchiati, a causa della pellicola protettiva gi formatasi. In questi casi (e per un eventuale confronto dei risultati della prova di Preece su materiale conservato in magazzino e su materiale fresco di zincatura) si consiglia di far precedere alla prova di Preece il seguente trattamento: il campione previamente pulito, sgrassato e asciugato, va immerso, per circa 3 min, in una soluzione formata da una parte in volume di idrato ammonico NH4OH di densit 0,9 (28% in peso di NH3) e da nove parti di acqua distillata. Dopo limmersione il provino viene lavato in acqua corrente e asciugato accuratamente. A questo punto si pu eseguire la prova con la soluzione di Preece descritta come sopra.
B.1.05
APPENDICE
APPENDICE
DETERMINAZIONE DELLO SPESSORE MEDIO DELLO STRATO DI ZINCO CON LA BILANCIA IDROSTATICA
Materiali occorrenti Per effettuare la prova occorrono: a) bilancia idrostatica di precisione con relative masse campione e tare; b) termometro; c) acqua distillata; d) soluzione di Aupperle (vedi Appendice A); e) recipienti adatti. Generalit La prova consiste nel pesare alla bilancia idrostatica prima nellaria e poi nellacqua il campione zincato e quindi lo stesso campione dopo averlo spogliato della zincatura mediante immersione nella soluzione di Aupperle (vedi Appendice A). La supercie del campione non deve essere inferiore a 100 cm2 e deve essere misurata con un errore massimo di 0,5 cm2. La pesata del campione non deve essere affetta da un errore superiore ad 1/100 di grammo. Durante la pesatura nellacqua distillata, la temperatura di questultima deve rimanere praticamente costante (variazione ammessa 1 C). Esecuzione della prova Equilibrare sulla bilancia idrostatica una tara di massa T con il campione (zincato e spogliato) nellaria e nellacqua (dopo un tempo di immersione di tre minuti) e cio nelle varie condizioni sotto indicate: Tara T = campione zincato (nellaria) + m1 (massa equilibratrice) = campione zincato (nellacqua) + m2 (massa equilibratrice) = campione spogliato (nellaria) + m3 (massa equilibratrice) = campione spogliato (nellacqua) + m4 (massa equilibratrice) Il volume (cm3) del rivestimento risulta dalla formula: ( m2 m1 ) ( m4 m3 ) V = ---------------------------------------------------------m dove: m = massa volumica (g/cm3) dellacqua distillata alla temperatura di prova. La massa del rivestimento (g) : M = m3 m1. La massa volumica (g/cm3) del rivestimento : ( m3 m1 ) m M ---- = ---------------------------------------------------------( m2 m1 ) ( m4 m3 ) V Lo spessore medio (cm) del rivestimento (essendo S la supercie del provino), risulta: ( m2 m1 ) ( m4 m3 ) V S = -- = ---------------------------------------------------------Sm S
Fine Documento
D.1.01
D.1.02
D.1.03
La presente Norma stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e benecia del riconoscimento di cui alla legge 1 Marzo 1968, n. 186. Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956 Responsabile: Ing. E. Camagni
7 - Materiali conduttori
CEI 7-1 Conduttori di rame e di leghe di rame per linee elettriche aeree CEI 7-2 Conduttori di alluminio, alluminio-acciaio, lega dalluminio e lega di alluminio-acciaio per linee elettriche aeree CEI 7-4 Conduttori elettrici per connessioni di rame, di alluminio e di leghe di alluminio CEI 7-9 Morsetteria per linee elettriche aeree per trasporto denergia con conduttori nudi CEI 7-10 Conduttori di acciaio rivestito di rame a filo unico ovvero cordati destinati a linee aeree di telecomunicazione ed a linee di trasporto di energia CEI 7-11 Conduttori di acciaio rivestito di alluminio a filo unico o a corda per linee elettriche aeree CEI 7-12 Filo dalluminio trafilato crudo per conduttori di linee elettriche aeree
38.000
Sede del Punto di Vendita e di Consultazione 20126 Milano - Viale Monza, 261 tel. 02/25773.1 fax 02/25773.222 E-MAIL cei@ceiuni.it