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DALL’ ETÀ GIULIO-CLAUDIA ALL’ ETÀ FLAVIA SENECA

Seneca

La filosofia insegna ad agire, non a parlare


ed esige che si viva secondo le sue leggi
(Epistulae morales ad Lucilium, 20,2; trad. R.Marino)

Jacques Louis David, Morte di


Seneca, 1773, (Parigi, Petit Palais).

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1 LA VITA
4.a.C.
LUCIO ANNEO SENECA nasce a Cordova in una data incerta

1.d.C.

appartiene a una ricca il padre è il retore Lucio Anneo Seneca detto


famiglia equestre spagnola Seneca padre

molto giovane va a studiare a Roma

dal 41 al 49 d.C. in esilio in Corsica per ordine di Claudio

Seneca diviene consigliere


nel 54 d.C. muore Claudio e sale al trono Nerone
politico e amicus di Nerone

nel 59 d.C. Nerone elimina la madre Agrippina il cosiddetto quinquennium Neronis, fu


caratterizzato da buon governo

Seneca, deluso da Nerone, si ritira a vita


nel 62 d.C.
privata e si dedica agli studi

il 19 aprile del 65 d.C. Seneca


nel 65 d.C. è sventata una congiura contro Nerone
è condannato al suicidio

non si sa se Seneca fosse coinvolto


direttamente o ne fosse solo a conoscenza 2
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2 LE OPERE

OPERE FILOSOFICO-MORALI dialoghi, trattati, Naturales quaestiones, epistole

Dialogi sono dieci in tutto

De providentia

dialoghi scritti per consolare il destinatario


Consolationes
dall’assenza di una persona cara

in realtà Seneca
parla sempre in Ad Marciam Ad Polybium Ad Helviam matrem
prima persona
rivolgendosi solo al
destinatario De ira (41 d.C.)
dell’opera
dialoghi di tipo
De brevitate vitae composto dopo l’esilio
speculativo

De via beata (58 d.C.)

il pensiero è
trilogia dei dialoghi che rappresentano un percorso filosofico
sviluppato in modo
dialoghi a Sereno di perfezionamento verso la saggezza
NON
SISTEMATICO

De tranquillitate De constantia De otio


animi sapientis (62 d.C.)
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trattato in due libri, che delinea il


De clementia
programma di governo del dedicato a Nerone
(55-56 d.C.) sovrano illuminato
I trattati

esprime l’atteggiamento disilluso


De beneficiis
e amareggiato di Seneca alla fine
(64 d.C.) della sua carriera

Le Naturales opera dossografica in


questiones otto libri indipendenti dedicata a Lucilio Iuniore
(62-64 d.C.) tra loro

la discussione scientifica è unita


raccolta di
all’intento morale di migliorare
argomenti eruditi
l’uomo

Statua di Seneca a Cordova

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sono una raccolta di


dedicate a Lucilio Iuniore
lettere di argomento etico
Le Epistules morales
ad Lucilium
(62-65 d.C.)
124 lettere raccolte in 20 altri due libri sono andati
libri perduti

il tono è colloquiale e
discorsivo
sono l’espressione del
pensiero filosofico
di Seneca la dimensione teoretica
Seneca rinnova il
convive con quella
genere dell’epistola
pratica

l’obiettivo delle lettere è il


varietà di dimensione e di
progresso morale
stile

la miseria dell’uomo di fronte alle avversità della vita

il ruolo essenziale dell’introspezione


affrontano le più grandi
tematiche etiche
dello stoicismo
il rifugio nella solitudine della saggezza e insieme la
partecipazione al destino di tutti gli altri uomini

la riflessione sul tempo, sulle sventure umane e sulla morte


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la praetexta Octavia non è


Seneca scrisse 9
LE TRAGEDIE tragedie cothurnatae
probabilmente opera sua, ma di
autore più tardo

sono le uniche tragedie latine a essere


tragedie di argomento greco
giunte intere fino a noi

caratteristiche

rappresentazione di passioni sconvolgenti

gusto del macabro

linguaggio espressionistico

spesso gli eroi sono negativi

APOKOLOKÝNTOSIS sarcastica dissacrazione del


è un esempio di satira menippea
(54 d.C.) defunto imperatore Claudio

«apoteosi di una zucca»

sono attribuiti a Seneca alcune decine


GLI EPIGRAMMI l’autenticità è però dubbia
di epigrammi in distici elegiaci

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3 I TEMI
Seneca si richiama ma è influenzato anche da
cinica, neopitagorica, epicurea
apertamente allo stoicismo altre scuole filosofiche

sincretismo filosofico

contrapposizione tra Seneca riflette sul rapporto tema affrontato nel


otium e negotium tra filosofia e potere De tranquillitate animi e nel De otio

Compresenza di per Seneca lo scopo della


tema affrontato nelle Epistulae
discere e docere filosofia è ottenere la sapienza

necessità di esercitarsi a non temere la morte

temi affrontati nelle


il presente è il bene più grande che
il tempo e la morte Epistulae e nel De
possediamo
brevitate vitae

la morte può essere una liberazione dal


“carcere” della vita

il suicidio è un atto supremo


di rivendicazione di libertà

le passioni sono tema affrontato nel De ira, nel De clementia, nelle Epistulae e
malattie dell’anima nelle tragedie 7
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5 LINGUA E STILE

prosa paratattica

rottura con il
inconcinnitas andamento irregolare e asimmetrico
modello ciceroniano

variatio diseguaglianza continua e studiata


STILE

ampio uso dell’ellissi


frasi a effetto usate per
ricerca della brevitas uso frequente di sententiae dispensare consigli e
insegnamenti

stile drammatico soprattutto nelle tragedie

ARTIFICI ampio uso di


soprattutto metafore
RETORICI figure retoriche

lessico molto ricco attinge da molti campi semantici

LINGUA

il lessico filosofico è lo
ma mostra aperture al lessico
stesso coniato da dell’introspezione
Cicerone 8

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