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Sostenibilità ambientale in

Radiologia Interventistica
Andrea Roletto
IRCCS Ospedale San Raffaele
PhD Student - Università degli studi di Brescia

Milano, 20 maggio 2023 1


Dichiarazione di assenza di conflitto d’interessi

Non ho conflitti di interesse da dichiarare.

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Green radiology:
un sogno o una necessità?
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 Sistema sanitario sostenibile:
«Capacità di un servizio sanitario di fornire assistenza sanitaria nel tempo, tenendo in
considerazione le generazioni future» Royal College of Physicians

 Sostenibilità finanziaria

 Sostenibilità ambientale
L'assistenza sanitaria genera circa il 10% delle emissioni di CO 2 degli USA. [1]

I dipartimenti d’area radiologica, sono responsabili di circa il 9% delle emissioni di carbonio in ambito
sanitario. [2]
Come possiamo ridurre l’impatto ambientale mantenendo le
cure per i pazienti?
[1] Luber G, Knowlton J, Balbus J, et al. Human health climate change impacts in the United States. In: Melillo JM,Richmond TC, Yohe GW, eds. The third national climate assessment. Washington, DC: US Global Climate Change

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Research Program; 2014:228-9.
Milano, 20 maggio 2023 [2] Malik A, Padget M, Carter S, et al. Environmental impacts of Australia’s largest health system. Resour Conserv Recycl. 2021;169:105556.
Impatto ambientale in ambito sanitario
1. Emissioni di carbonio / Consumo di energia DIRETTO
Energia direttamente utilizzata per l’esecuzione di prestazioni in ambito
radiologico

2. Emissioni di carbonio / Consumo di energia INDIRETTO


- Trasporto di pazienti e operatori sanitari
- Utilizzo dei materiali
- Produzione di rifiuti
- Ciclo di vita delle risorse

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E la Radiologia interventistica?
Con l’aumento del volume e della complessità delle procedure di Radiologia
interventistica aumenta esponenzialmente anche il carico di rifiuti generato.

• Composizione, separazione e gestione dei


rifiuti
• Imballaggi e confezioni di procedure in
eccesso
• Consumo di energia

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Valutazione dell'impatto ambientale di una U.O. Radiologia Interventistica, considerando:
• Il volume complessivo dei rifiuti derivanti dalle attività lavorative
• La parte potenzialmente riciclabile di questi rifiuti.

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• Prodotti presi in considerazione in base a:
Peso totale, Rifiuti complessivi Rifiuti potenzialmente riciclabili.

• Prodotti raggruppati nelle seguenti categorie:


Cateteri e guaine, fili, aghi, dispositivi, bobine e confezioni.

Peso totale dei prodotti presi in considerazione: 12,466 g


Peso totale dei rifiuti: 6830.7 g (54.8%)

Peso totale dei rifiuti riciclabili: 5202.2 g (76% dei rifiuti)

Percentuale di materiale riciclabile con i dispositivi: 83%


(PICC, portacath, kit per l'inserimento e il recupero di filtri cavali, palloncini,
stent ureterico, stent vascolare, dispositivo di gonfiaggio, etc)

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Un’utile strumento di reparto:
«Waste Audit»

Analisi prospettica sui rifiuti di 17 procedure di


Neuroradiologia interventistica per un periodo di 3 mesi.

Rifiuti sono stati classificati in cinque gruppi: rifiuti


generici, rifiuti clinici, plastica riciclabile, carta riciclabile
e oggetti taglienti.

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Rifiuti prodotti in 17 procedure = 135,3 kg
 8 kg per procedura
• 85,5 kg (63,2%) di rifiuti clinici
• 28,0 kg (20,7%) di rifiuti generici
• 14,7 kg (10,9%) di carta riciclabile
• 5,7 kg (4,2%) di plastica riciclabile
• 1,4 kg (1,0%) di oggetti taglienti

Il costo di smaltimento dei rifiuti sanitari regolamentati è da 10


a 20 volte superiore a quello dei rifiuti generici.
Molti dei rifiuti generici, anche se non contaminati, vengono smaltiti come rifiuti sanitari. Allo stesso modo, molti
dei rifiuti riciclabili non vengono classificati correttamente.

Un corretto smaltimento dei rifiuti potrebbe portare fino ad un risparmio di quasi € 500.000 e di 3kg of CO2
per ogni kg di rifiuti non prodotto

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Quanto volume di gas serra produce un reparto
di radiologia interventistica di un ospedale?

Tisch Hospital | NYU Langone Health


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98 procedure di Radiologia
Interventistica eseguite tra le 7:00 e le
19:00 di 5 giorni consecutivi.

Rifiuti:
Prodotti circa 366 kg di rifiuti solidi urbani,
260 kg di rifiuti solidi e fluidi a rischio
biologico, 20 kg di rifiuti taglienti e 168 kg di
carta.

 8,3 kg di rifiuti per procedura

Il reparto di RI ha generato circa 23.500 kg CO2 durante l’analisi (media, 243 kg CO2e/procedura).

La quantità di CO2 emessa per una famiglia con consumi medi è pari a 3210 kg all’anno.

L'elettricità e il gas sistema di climatizzazione hanno rappresentato la principale fonte di emissioni (11.600 kg CO2, 49%).

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Come ridurre l’impatto ambientale in Radiologia interventistica
 Industria:
• Recupero dei rifiuti derivanti dalle attività radiologiche;

• Sviluppo informatico di modalità di sospensione/stand-by/risparmio energetico;

• Aggiornamento delle vecchie apparecchiature piuttosto che per costruirli ex novo.


 Governo:
• Una possibile direttiva UE potrebbe richiedere di ridurre l’impatto ambientale nel settore sanitario.
 Dipartimento:
• Impegno posizionare strategicamente i contenitori e riciclare il più possibile i rifiuti generati

• Impostare scenari di lavoro efficienti per ridurre le ore di accensione non utilizzate;

• Monitoraggio dei consumi energetici;

• Sensibilizzazione dei professionisti sanitari sul tema.

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GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
Andrea Roletto
IRCCS Ospedale San Raffaele
Università degli studi di Brescia

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