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W.A.

Mozart – Il Flauto Magico – Opera Domani 2012

Donatella Melini
Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart

Salisburgo 27 gennaio del 1756 – Vienna 5 dicembre 1791

Letteratura per ragazzi Come farlo conoscere


Biografia ma anche opere Alcune lettere
di Mozart
Film “biografici”
Film-opera
Film-opera animati

Personaggio senza dubbio eclettico..un vero genio si direbbe!


Personaggio dunque sempre attuale e
che suscita sempre molto fascino e sul
quale si continua a scrivere e
immaginare!
Die Zauberflöte

Singspiel in due atti musicato su libretto di

Emanuel Schikaneder

prima rappresentazione Theater auf der Wieden di Vienna

30 settembre 1791
Recitativi
Opera lirica declamati
“rappresentazione teatrale
interamente cantata” Singspiel
parlati

Ouverture
è composta da NUMERI orchestrale
Arie cantate
cori
(un solo
Personaggio)
cori
Ouverture Recitativi
orchestrale declamati
duetti, terzetti, ecc
Arie cantate cantati
(un solo duetti, terzetti, ecc
Personaggio) cantati
trama ideata da
Emanuel Schikaneder

(1751-1812)

Libretto con traduzione a fronte anche alla pagina


http://www.cinemasagostino.it/attachments/134_Libretto%20Il_Flauto_magi%20co.pdf
Pamina Astrifiammante
L’innamorata un Nulla è ciò che sembra Monostato
po’ melensa e
Il servo ambiguo
insicura! I aria – II aria

Papagena
L’anima gemella Geni
Flauto Magico I protettori
Ouverture che riassume tutte le anime.
Da notare le prime note:
da qui si capisce che il Flauto magico Dame
ha in se tanti livelli di lettura Le emissarie
della regina

Elementi popolari e
Autorevolezza ieratica
folclorici del
Seriosità musicale sapiente
Papageno
Tamino Sarastro
Come sempre è difficile riassumere

trame così

complesse in poco tempo!


Niente di meglio che provare a fare una sintesi

della trama

Qualcuno vuole provarci?

(meno di 600 parole!)

suggerimento in 4’ …
http://www.youtube.com/watch?v=1E8zS44tr4Q
Suggerimenti per un’attività didattica con la classe

Analisi
sintesi

astrazione reinvenzione
Analisi
“Esempi per l’individuazione delle diverse componenti strutturali”

• Figure protagoniste (quante sono?)

• Figure di contorno (quante sono?)

• Opposizioni (indole dei personaggi, ambienti visivi e sonori)

• Affinità (idem)
Sintesi

Per non perdersi nelle mille sfaccettature della storia

isoliamo

“ i fatti cardine di ciò che avviene”


Astrazione

“Individuazione degli elementi strutturali significativi di base e dei concetti”

Opposizioni: bene/male - angoscia/felicità - apparenza/realtà

Riti di passaggio: prove di coraggio


reinvenzione

portate pazienza! Ci torneremo più tardi…


Vediamo, ora come è stata “tradotta” nella versione
del nostro regista
Elaborazione del registra Stefano Simone Pintor

Flauto magico – sconfiggere mostri

è ambientato in tempi e luoghi molto familiari ai


ragazzi di oggi:

Cameretta - dotata di tutti i supporti e gli optional


informatici (anche se sempre con qualche oggetto
della cara tradizione infantile)

Ambienti scolastici…
Ouverture

(Tamino - sua mamma)


In una notte buia e quasi tempestosa, Tamino, un bambino di undici anni assai sveglio e
allegro, è solo nella sua stanza, intento a far finta di leggere un buon libro.

La Mamma, entrando per dargli la buonanotte, si spiace di doverlo interrompere, ma


siccome è già molto tardi, lo mette a letto rimboccandogli ben bene le coperte.

Il trucco è riuscito ancora una volta! Non appena la Mamma è uscita dalla stanza, Tamino
estrae da sotto il cuscino il suo joystick wi-fi a spada laser e fa partire un videogame (Il
flauto magico).

Saltando per la stanza e fendendo dei gran colpi di spada nell’aria, Tamino combatte con
un Mostro virtuale spaventoso. Ed è ancora impegnatissimo nel gioco quando,
improvvisamente, la notte da quasi tempestosa si fa proprio tutta tempestosa, e un gran
fulmine all’esterno fa saltare la luce interrompendo il videogioco.

Allora tutto si fa completamente buio, lasciando Tamino in una sensazione d’inquietudine


tremendissima.
Improvvisamente il Mostro del videogioco appare
nella stanza di Tamino, come se uscisse dallo
schermo della TV – o peggio! – dalla parete stessa
della sua stanza, con centinaia di occhi e di tentacoli
che lo circondano facendolo gridare di paura...

Tamino
Aiuto! Aiuto! Io sono perduto!
Aiuto! Aiuto! Io sono perduto!
Tamino impaurito, abbracciando il suo peluche Papageno, cerca
sempre invano di schiacciare i pulsanti della propria spada laser per
sconfiggerlo, ma è scarica e non ci riesce. Urla chiedendo aiuto e
sviene sul letto.

 Interviene, quindi una Dama (che prima era nel videogioco);


sferrando colpi con una spada di luce uccide il mostro.
Vedendo che Tamino sta per risvegliarsi, ella s’immobilizza
in un angolo della cameretta, fingendosi un giocattolo.
A questo punto la stanza si trasforma in una foresta
incantata dai colori e da dietro le quinte appare un grande
uccello uguale a Papageno.
Gli alunni, ossia i genietti, cantano con lui la sua aria.
Primo canto: il coro di Genietti (i bambini del pubblico) canta con Papageno.

Papageno sono e vengo per cacciar


sempre vispo, allegro, trallallà!
Per valli, boschi e prati col mio fischiettar
io giro sempre in libertà!
Come uccellatore son famoso assai,
nel mondo altri non ne troverai...
Che san prender tortorelle come me,
Dei fringuelli sono di sicuro il re!
Papageno sono e vengo per cacciar
sempre vispo, allegro, trallallà!
Per valli, boschi e prati col mio fischiettar
io giro sempre in libertà!
Come innamorato son iellato assai,
nel bosco donne non ne trovo mai...
Se un fischietto avessi per chiamarle qua
Avrei donne a fiumi per l’eternità!
Tamino tenta di capire chi sia Papageno e scopre che è al
servizio della Regina Astrifiammante, la protagonista del suo
videogame preferito

e che per lei tutti i giorni cattura uccellini in cambio di cibo.


Papageno afferma di esser stato lui a salvarlo…ma si rianima
di nuovo la Dama che lo mette sotto torchio, minacciandolo
con la spada e per punirlo della sua bugia gli lega la bocca
con un grosso elastico fluorescente e un lucchetto.

Dopo di che la Dama prende il ritratto di Pamina e lo dona a


Pamino promettendogli fortuna.

(Animazione: i Geni prendono il ritratto che hanno


realizzato della propria principessa o del proprio
principe azzurro e lo sollevano in aria,
per mostrarlo a Tamino)
Tamino solo nella stanza canta per questo volto di
ragazza tutto il suo amore.

Rientra la Dama e riferisce al bambino che la Regina


della Notte sta arrivando per chiedergli di salvare
Pamina dalla grinfie del perfido rapitore Sarastro.
Un grande lampo e un tuono annunciano l’arrivo della
Regina della Notte. Tutto si fa buio e la platea di
alunni si riempie di stelle e pianeti.

(Animazione: i bambini accendono la torcia-stella e la


tengono sollevata in aria).
La Regina della Notte compare immersa in questo
letto di stelle. Avanzando in platea incomincia a
raccontare a Tamino del rapimento della figlia e gli
chiede di andare a salvarla dal perfido Sarastro. Se la
salverà, Pamina sarà sua. Sparisce da dove è
venuta.

(Fine animazione: i bambini abbassano e


spengono le torce elettriche).
Mentre Tamino si chiede se non stia ancora sognando
ricompaiono Papageno (che cerca di liberarsi dal
lucchetto) e la Dama.

La Dama, dopo aver liberato Papageno, dona a Tamino un


flauto magico (il suo stesso flauto dolce di scuola, che
infatti ella estrae dallo zainetto del bambino), e a
Papageno dei campanelli che magicamente
allontaneranno i malvagi sul loro cammino verso il
Tempio di Sarastro.

Ma non è tutto! La Dama indica la platea di alunni: sono i


Geni che li aiuteranno nella loro missione!
I bambini salutano dal pubblico
i giovani avventurieri in Tutti
partenza. Or dunque addio, convien partir!
So now let’s go, we’ll meet again!
Dama Dama
Quei bei fanciulli che vedete Adieu bien, au revoir!
vi assisteranno ovunque andrete, Tamino, Papageno
con voi canzoni canteran…
Do svidaniya!
Sempre il male scacceran!
Dama
Tamino, Papageno
Quei bei fanciulli che vediamo Antío! Zàijiàn!
ci aiuteran se ci perdiamo. Tamino, Papageno
Dama Tot ziens! Sayōnara!
Con voi canzoni canteran…
Sempre il male scacceran! I bambini smettono di salutare.
Tamino, Papageno
Or forza andiam, convien partir!
So lebetwohl, auf wiedersen!
Partono quindi sul letto spinto dalla Dama come
fosse un tappeto volante.

Papageno però cade e nel rimanere indietro sbaglia


strada.
Cambia il luogo: siamo a scuola. Su un banco è seduta Pamina con il
suo peluche preferito, Papagena.
La ragazza è spaventata da due bulletti che le rubano Papagena, la fanno
a pezzi e la rimontano in maniera diversa.

Entra Monòstato, il capo dei bulletti,


e comincia a minacciare Pamina
se non gli dà il suo amore.
In quella entra Papageno entrando dalla finestra,
come se fosse arrivato lì volando.

Capisce di aver trovato Pamina ma Monòstato lo vede


ed entrambi urlano per lo spavento, e scappano in
direzioni diverse: Monòstato si butta dalla finestra,
Papageno guadagna la porta.
Papageno rientra nella stanza e va a chiudere le tre
tendine delle finestre (che rivelano degli strani esseri
egizi), per far sì che Monòstato non salti di nuovo
dentro alla classe.

Indi spiega a Pamina chi l’ha mandato e le racconta di


Tamino, che innamoratosi di lei vedendone solamente
un ritratto, ha deciso di venire a salvarla.
Giunge Tamino nell’aula di Tamino
scuola, guidato dai Genietti. Non mi potreste rivelar
(Secondo canto dei se da Pamina potrò andar?
bambini del pubblico)
Coro di Genietti
Coro di Genietti Noi non possiamo più
Noi siamo qui per aiutar, parlar…
e abbiam per te un Pazienza, forza e coraggio!
consiglio saggio. Ascoltaci: dovrai rischiar!
Tre doti tu dovrai mostrar: Cerca nel cuore il tuo
Pazienza, forza e coraggio! messaggio…
Tamino si chiede dove mai sia finito quando ecco che
entra Sarastro.

Tamino non riconoscendolo


denuncia Sarastro per il
Rapimento di Pamina.
Sarastro allora s’allontana,
perché Tamino non è ancora
pronto per svolgere le prove
che lo potranno avvicinare a Pamina;
appare ancora guidato dall’odio.
Tamino, solo, è disperato e chiede al pubblico di
Geni se han visto Pamina viva.

Il pubblico gli risponde di sì.

Tamino decide di cercarla con l’aiuto del flauto


magico.
Tamino
Amore? E amicizia? Che rabbia! Presto! Ditemelo voi,
Genietti: Pamina è ancora viva? L’avete vista?

Coro di Genietti (intervento recitato)


Sì!

Tamino
Evviva! È viva! Pamina è viva, evviva! Grazie! Oh, son così
contento che… Potrei suonare ai quattro venti! Ehi, chissà
che anche lei non senta la voce del mio flauto!
Tamino comincia a suonare; la classe si trasforma in
un ambiente naturale ed i più strani esseri escono
incantati dalla musica.

A un certo punto si ode lo zufolare del flauto di pan di


Papageno, che gli risponde in lontananza. Seguendo
allora il suono da dove proviene, esce.
Da un punto d’ingresso opposto entrano Papageno e
Pamina. Bisticciano sulla direzione da cui credono
provenire i suoni e non s’accorgono dell’arrivo di
Monòstato e dei suoi compari bulletti.

I due vengono accerchiati, ma Papageno usa i


campanelli per fare un incantesimo. I tre bulli, infatti,
iniziano a cantare e ballare. Tutti gli allievi cantano
insieme a loro.
(Terzo canto: il coro di Genietti canta con Monostatos).
Monostatos, Coro di Genietti

Oh che suono gioioso,


spinge tutti a ballar!
La ra la, la la la ra la la, la la ra la!
È un ritmo giocoso
che fa rallegrar.
La ra la, la la la ra la la, la la ra la!
Questo canto festoso
ci fa tutti amar!
La ra la, la la la ra la la, la la ra la!
Monòstato e compari fanno un balletto di robot dance,
rendendosi ridicoli loro malgrado.

Sono così costretti alla fuga.

Tutti gli alunni cantano l’arrivo di Sarastro


Quarto canto: il coro di Genietti omaggia Sarastro)

Coro di genietti

Evviva Sarastro, il grande maestro!

Lui sveglia le menti e stimola l’estro,

lui sa rallegrarti e cambiarti l’umor,

lui può consolarti e scacciare il dolor…

Dai vieni con noi che ti divertirai!

Dai vieni con noi che più forte sarai!

Sarastro urrà! Sarastro urrà!


Papageno e Pamina sono sempre nella classe di
scuola.

Entra Sarastro seguito da due anziani insegnanti di


scuola (come Sacerdoti).

Pamina domanda perdono a Sarastro e nel contempo


dichiara il suo amore per la madre, ma Sarastro la
sgrida.
Giunge anche Monòstato con Tamino, da lui catturato.

Ma Sarastro mette Monòstato in castigo e gli altri


maestri che gli danno delle bacchettate.

Nel frattempo Tamino e Pamina si riconoscono e si


innamorano l’uno dell’altra.
Sarastro annuncia che Tamino e Papageno
dovranno essere bendati per superare delle
prove che possano iniziarli al cammino della
conoscenza e chiede ai genietti (gli allievi) se
ne vale la pena.
Sarastro
E ora ascoltatemi, miei saggi consiglieri. Oggi è giunto nel nostro
Tempio della Saggezza un giovane di nome Tamino. Io credo che
questo giovane sia pronto a ricevere i nostri insegnamenti. Egli è
coraggioso e forte, ed è nostro dovere illuminare la sua strada verso la
felicità.
Primo insegnante
È di animo buono?
Sarastro
Voi cosa dite, cari Genietti? Tamino è di animo buono?

Coro di Genietti (intervento recitato)


Sì!

Secondo insegnante
Ed è anche umile?

Coro di Genietti (intervento recitato)


Sì!
Sarastro spiega le vere intenzioni della Regina della
Notte, e illustra il piano che ella sta tentando di attuare
per impossessarsi della scuola. Dopo un inno escono
tutti.

Tamino e Papageno vengono portati in una stanza dove


gli insegnanti spiegano loro la prova:

qualunque cosa accada devono stare in silenzio


assoluto. Il premio sarà l’amore di Pamina per Tamino e
di una certa Papagena per Papageno.
Giunge la Dama (vestita da bidella per non farsi
riconoscere)

I due però non parlano.

Papageno vorrebbe ma viene continuamente ammonito


da Tamino.

La voce di Sarastro fa scappare la Dama.

I maestri entrano e si congratulano per la prova superata!


Nella stanza ora c’è Pamina che impaurita sente
dietro di sé una presenza…in effetti dietro le tendine
c’è proprio Monòstato che si precipita nella stanza

La ragazza, vedendolo, lancia un urlo.


Un grande lampo con un tuono però interviene, e sul
fondo della platea appare nuovamente la Regina della
Notte, illuminata da mille stelline.

(Animazione: i bambini accendono la torcia-stella e la


tengono sollevata in aria).
La Regina della Notte ha un pugnale, che dona a
Pamina, per uccidere Sarastro. I suoi modi sono però
tutt’altro che amorevoli e diversi da quelli cui Pamina
era abituata. La Regina della Notte se ne va da dove
è venuta.

(Fine animazione: i bambini abbassano e spengono le


torce elettriche).
Monòstato ruba il pugnale a Pamina ed inizia a
minacciarla…

… ma entra Sarastro e caccia per sempre da quei


luoghi Monòstato, il quale scappa a inseguire la
Regina della Notte, per passare al suo servizio.
Rientrano i sacerdoti che portano Tamino e Papageno
per proseguire la prova del silenzio.

I due ora incontreranno le loro innamorate, ma


dovranno continuare a tecere.

Tamino suona il flauto malinconico ed appare Pamina


che ne ha seguito il suono.

Ma poiché Tamino non le risponde crede che lui non


la ami più e scappa piangendo.
Papageno si rattrista perché, a differenza di Tamino
che ha perso l’amore, lui nemmeno l’ha mai
conosciuto.

I Geni del pubblico cantano con lui la sua aria, e


riescono a chiamare finalmente una donna per
Papageno.
(Quinto canto: il coro di Genietti
cerca una mogliettina per Papageno
Papageno).
Ma proprio nessuna mi vuole?
Coro di Genietti
Eppure ce n’è di figliole…
Fanciulla o tortorella…
Portate una bella quaggiù,
Van tutte quante ben!
Sia magra o grassottella, io non voglio niente di più!
sposiamo Papagen! Coro di Genietti
Papageno Fanciulla o tortorella…
Io voglio soltanto tubare… Van tutte quante ben!
Con ogni uccellina volare! Sia magra o grassottella,
Di certo la vita godrei sposiamo Papagen!
ed in paradiso starei! Papageno
E se poi rifiuta d’amarmi
Coro di Genietti
Per sempre dovrò disperarmi.
Fanciulla o tortorella…
E se nulla capiterà,
Van tutte quante ben!
il cuore mi si spezzerà!
Sia magra o grassottella,
sposiamo Papagen!
La donna che compare per Papageno si mostra dapprima
come una vecchia per poi trasformarsi in Papagena, una
bellissima donna uccello uguale a lui. Compare, però,
Sarastro, che la scaccia.

Sarastro si congratula con i due per aver superato le


prime due prove del silenzio, introduce Pamina e le
racconta della prova confermando l’amore di Tamino per
lei.
Tamino e Pamina s’incamminano fra gli alunni in
platea, che creano con i loro giochi gli zampilli di
fuoco e d’acqua.

I due dovranno però superare assieme altre due


prove, quelle dell’acqua e del fuoco.
(Animazione: i Geni indossano i guanti ‘infuocati’ e muovono le
mani e le braccia in aria per simulare il movimento del fuoco)

Tamino, Pamina
Abbiamo vinto fiamme ardenti,
passammo senza alcun timor.
Ma se vogliamo uscir vincenti
ci aspetta una prova ancor.
Dobbiam passare anche i torrenti…
Oh flauto, mostra il tuo valor!

(Animazione: i Geni sollevano le onde di cartone per simulare il


mare)
Alla fine della prova un grande urlo di gioia e applauso
nasce dalla platea, che porta in trionfo così Tamino e
Pamina.

Tamino e Pamina
Siam vivi! Ci siam fatti onor!
Oh, gioia! Abbiamo vinto ancor!

Coro di Genietti (intervento recitato)


Urrà!

Tamino, Pamina e gli Armigeri escono.


Accorre anche Papageno, che intanto cerca la
sua amata Papagena.

Chiede anche lui aiuto al pubblico di Geni


Papageno
Oh, forse questo non è il richiamo adatto per l’amore! Ma io non ho un flauto bello
come quello di Tamino! Ma voi sì, non è vero Genietti?

Coro di Genietti (intervento recitato, mostrando il flauto a Papageno)


Sì!
Papageno
Oh, vi prego allora! Suonate il richiamo per me!

(I Genietti suonano il richiamo dell’amore per Papagena al flauto dolce)

Papageno
Oh, che bel richiamo! Ma nemmeno questo ha funzionato… Cosa posso fare? Vi
prego, aiutatemi, o impazzirò senza di lei!

Coro di Genietti (intervento recitato)


I campanelli!
Papageno
Come? I campanelli? Ma certo, che stupido! Avevo scordato i campanelli!
Papageno comincia allora a suonare ed ecco infatti
Papagena!

Accorrono gli animali della foresta a seguire la scena


d’amore.
Rieccoci nella stanza da letto dell’inizio. Giungono Monòstato, la
Regina della Notte e la Dama.

La Regina della Notte riaccende il videogioco per riportare tutto alla


situazione iniziale quando lei aveva il massimo del potere.

Ma interviene Sarastro, che ricaccia con il suo potere la Regina della


Notte, la Dama e Monòstato dentro il videogame. Il male è sconfitto
per sempre.
Sarastro canta il ritorno della luce, mentre Tamino e
Pamina, e Papageno e Papagena si ricongiungono.
Tutti quanti i Geni allora cantano con lui la vittoria.

(Ultimo canto: il Coro di Genietti canta assieme a


tutti i personaggi in scena)

Ha vinto la luce
su noi splende già!
Il male è sconfitto
per l’eternità!
Sullo sfondo della finestra

salgono le prime luci dell’alba,

in un tripudio di festa

tutti mettono a posto

la cameretta com’era all’inizio!

(…e tutti vissero felici e contenti!)


Diamo una piccola occhiata ai canti…

(adattamento musicale per OD di Alfonso Caiani)


• Papageno son

• Noi siamo qui

• Oh che suono

• Evviva Sarastro

• Fanciulla o tortorella

• Ha vinto la luce
Suggerimenti di approccio…

• individuazione delle strutture ritmiche ricorrenti

• lettura ritmica delle testo musicale (con ta-a, ta-ta ecc)

• Lettura ritmica del testo letterario (pa-pa – ge – no..)

• prova di canto su base con coro e pianoforte

• canto con la base solo del pianoforte!


Papageno io son
Leggiamo…..

E poi cantiamo!
Papageno io son

canto su base con coro e pianoforte

Solo con pianoforte


Noi siamo qui

Noi siamo qui – coro e pianoforte

Noi siamo qui – base solo pianoforte


Oh che suono

Voce superiore e pianoforte

Voce inferiore e pianoforte

Due voci e pianoforte

base solo pianoforte


Evviva Sarastro

coro e pianoforte

base solo pianoforte


Fanciulla o tortorella

coro e pianoforte

base solo pianoforte


Ha vinto la luce

coro e pianoforte

base solo pianoforte


E ora giochiamo!

Gioco dei mimi sonoro…

Un allievo deve cantare un frammento a scelta


utilizzando il sistema dei ta-a, ti-ti ecc.
La classe deve indovinare di che brano si tratta!
Suggerimenti attività didattiche con la classe

musica

arti visive

tradizioni

oralità-scrittura

miti e leggende
Viaggi
Strumenti musicali MUSICA

Miti musicali

Favole in musica
Favole musicali
Strumenti musicali

Miti musicali

miti e leggende
Flauto di Pan o Sirinx
Pan e la ninfa Siringa

Ovidio – Metamorfosi I, 689-712


Proviamo a costruire un flauto di Pan!

Occorrente:

•Un cannet(t)o
•Un seghetto
•Un morsetto
•Uno spaghetto
•Un po’ di colla in un tubetto
•Un righello
•Un foglietto di carta vetrata
•Un legnetto sottile
Elementi essenziali sono, ovviamente, i tubi sonori!

Devono essere chiusi da un lato o mantenendo il


nodo naturale (se si usano le canne) o usando dei
tappi (sughero, plastilina, varie ed eventuali)

Devono essere di lunghezza (interna) differente


per produrre note differenti

Ad esempio sette tubi lunghi (in cm):

8,5 – 9 – 10 – 11 – 12.5 – 13.5 – 15.5


Una volta realizzati i tubi, e dopo averli levigati con la
carta vetra per togliere le asperità, vanno disposti a
“zattera” facendo attenzione che la parte delle canne
dove si soffia sia allineata.

Si possono legare con uno spago (tipo quello per


l’arrosto) e per non farle ammucchiare (cosa tipica!) ci si
può aiutare con due listelli di legno uno incollato di
traverso e l’altro in orizzontale su un lato della zattera
Naturalmente è meglio che i ragazzi non maneggino
seghetti o taglierini

Quindi si può ovviare preparando in precedenza i tubi


già tagliati a misura che però.. verranno messi tutti
insieme in una grande scatola (o più scatole per non
creare il caos) e ai ragazzi sarà dato il compito di
andare a caccia delle canne giuste provandone però il
suono in modo da poter scegliere quelle che più si
addicono al loro gusto (non tutti gli elementi suonano
sempre in maniera identica).
Altri strumenti mitici del mondo classico

Lyra inventata da Hermes

Aulos
Inventato da Atena
Hermes

figlio di Zeus e di Maia

I suoi simboli sono il gallo


e la tartaruga, i sandali e il
cappello alati, il bastone
da messaggero.

Nella notte stessa in cui


nacque sfuggì a Maia ed
andò a rubare il bestiame
di suo fratello maggiore
Apollo.
Inni Omerici, II, 20 e segg

Egli, quando balzò fuori dal grembo immortale della madre, non giacque
a lungo inerte nella sacra culla, ma saltò in piedi e si diede a cercare le
vacche di Apollo, varcando la soglia dell'antro dalla volta sublime. Là
fuori trovò una tartaruga, e ne trasse gioia infinita: in verità Ermes fu il
primo che fece cantare una tartaruga. Quella gli si presentò all'uscita
della corte, dove zampettando tranquilla, davanti alla casa, si nutriva
dell'erba rigogliosa. Il veloce figlio di Zeus rise vedendola, e subito disse:

"Un segno molto fausto per me, e così presto! non lo disprezzo. Salve,
amica della mensa, dall'amabile aspetto, compagna della danza: con
gioia ti incontro, bel giocattolo. Da dove vieni? Tu indossi un guscio
variegato, tartaruga che vivi sui monti; io ti prenderò e ti porterò a casa,
con me. So che mi sarai utile e non ti trascurerò: anzi, tu gioverai a me
prima che a ogni altro. Stare in casa è meglio: c'è pericolo fuori. Viva
proteggi dalle cattive magie, ma una volta morta canterai forte“ […]
[…] Tagliati nella giusta misura
steli di canna, li infisse nel
guscio della tartaruga,
perforandone il dorso. Poi,
accorto, tese tutt'intorno una
pelle di bue; fissò due bracci, li
congiunse con una traversa e
tese sette corde di minugia di
pecora, in armonia fra loro. E
quando l'ebbe costruito,
reggendo il suo giocattolo, col
plettro ne saggiò le corde, una
dopo l'altra: quello sotto la sua
mano diede un suono
prodigioso, e il dio lo seguiva
Lyra col suo dolce canto [...]
Inventato dalla dea Atena, figlia di Zeus, l’aulos è composto da una o due
canne dotate di fori per le dita. La particolarità dello strumento è che il
suono è prodotto dalla vibrazione di un ancia posta all’inizio delle canne.
Dovendo far vibrare un ancia il suonatore deve usare molto fiato come si
nota dallo sforzo del gonfiare le gote.
Il suono prodotto è un suono penetrante.
Secondo Melanippide, musico e
poeta greco di Melo, della
seconda metà del sec. V a. C. ,

Atena dopo aver notato che il


soffiare nelle due canne le
deturpava il viso, gonfiandole le
gote, gettò lontano da sé lo
strumento

Lo strumento fu raccolto da
Marsia che subito imparò ad
usarlo nel migliore dei modi tanto
da diventare molto orgoglioso e,
come si vedrà, superbo per la sua
grande abilità
E poi…Dionisio e il suo corteo composto da satiri e
menadi (o baccanti) che con suoni concitati di fiati e
percussioni e danze sfrenate, provocavano
entusiasmo (enthusiasmein lett. essere presi dal dio)
facendo entrare in una specie di trance chi ascoltava.
Ma soprattutto Orfeo

Figlio di Apollo e di una musa, Orfeo racchiude in sé le


caratteristiche principali di Apollo e di Dioniso. Come Apollo
è promotore delle arti umane e maestro religioso come
Dioniso ha un forte legame con il mondo naturale; come
entrambi è fortemente legato alla musica e al fascino che
suscita
cessava il fragore del rapido torrente, e l’acqua fugace, obliosa di
proseguire il cammino, perdeva il suo impeto … Le selve inerti
si movevano conducendo sugli alberi gli uccelli; o se qualcuno di questi
volava, commuovendosi nell’ascoltare il dolce canto, perdeva le forze e
cadeva … Le Driadi, uscendo dalle loro querce, si affrettavano verso
il cantore, e perfino le belve accorrevano dalle loro tane al melodioso
canto …

(Seneca)
Non è quello che succede

anche nel Flauto Magico

quando Tamino suona il

dono ricevuto dalle dame?


…ma cosa suona esattamente Pamino?

Un aulos?
Un flauto di Pan?
Ciò che produce il suono
È messa in vibrazione in penetrante è un’ancia
maniera diretta la colonna d’aria
Un flauto dolce?

Ciò che produce il suono è un sistema a fischietto

I tre strumenti producono tutti il suono nello stesso modo?

E il flauto traverso?
Nel Flauto magico oltre al flauto di Pan grandi
protagonisti sono i campanelli o, più correttamente, il
glockenspiel

Cosa si intende per glockenspiel?

E’ letteralmente un “suono di campane” ossia più


campane o campanelli di grandezza diversa (fanno
quindi diverse note) percosse con una bacchetta
metallica o similare.

Strumento metallico, quindi, a percussione le sue


origini si perdono nella notte dei tempi!
Affine al glockenspiel è anche il più pratico “metallofono”!!

Invece di avere campane o campanelli si hanno delle barrette di


metallo

di lunghezza diversa appoggiate su due barre di supporto e con al di


sotto un corpo di risonanza

Un esempio interessante…

http://www.youtube.com/watch?v=rb8BpdoVdl8
Proviamo a fare, invece, uno xilofono!

Occorrente:

•Listelli di legno tagliati a diversa misura (vedi misure


per flauto di Pan)
•Seghetto
•Carta vetrata
•Righello
•Striscia di gomma piuma con bi-adesivo da un lato
(quelle che servono per isolare le finestre)
•Una scatola come cassa di risonanza

Un’idea
http://www.youtube.com/watch?v=QjNpiuSHs40&feature=player_embedded#!
Gli strumenti preferiti di Mozart!

organo
clavicembalo

violino

e….la glassharmonica!

http://www.youtube.com/watch?v=_XPfoFZYso8
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Il giro del mondo in tot e più strumenti!
Perché nasce la musica?

Quando nasce la musica?

A cosa serve la musica?

Che cosa è la musica?

brain-strorming
In ogni civiltà

il suono diventa il mezzo ideale per

dialogare con il sovrannaturale


Estremo oriente
Valcamonica

Nord America
Sicilia Nord Africa
Śiva Naṭarāja Signore della Danza, è
Nella mitologia azteca, spesso raffigurato intento nella danza
Huehuecoyotl, il "vecchio detta nādānta, quella che secondo
coyote”, è il dio della musica, tradizione Śiva effettuò nella foresta di
della danza e della canzone . Tāragam per difendersi da un demone
che stava per assalirlo.

Väinämöinen - nell'antica mitologia finnica, è


l'eroe inventore del Kantele, strumento musicale
nazionale simile all'arpa, costruttore della prima
nave ed esperto di formule magiche.
Han Xiangzi

Uno degli otto immortali della

mitologia

cinese è il

patrono dei musicisti

Mentre si dedicava alla pesca insieme al maestro Lü Dongbin (secondo immortale),


Han Xiangzi cadde da un albero e divenne Immortale. Era solito vagabondare in
mezzo alla natura, incantando gli uccelli e perfino gli animali selvatici per mezzo
del suo flauto. Aveva anche il potere di far crescere istantaneamente piante
meravigliose in una semplice manciata di terra.
Obiettivo è quello di condividere il patrimonio
culturale legato alla musica delle diverse culture
(iniziando da quelle regionali) per conoscerne le
particolarità e coglierne, dove e se possibile, le
affinità e le similitudini.

Primo passo:
•Chi conosce una storia legata all’invenzione di
uno strumento musicale o una favola che ha come
protagonista una vicenda “musicale” o che usa la
musica come elemento portante della storia?
Vi racconto la storia di come il mondo

fu creato dalle note

della sanza di Nyambé dio dei Bantù

http://www.youtube.com/watch?v=w-oNU7maujA
E se invece ci costruissimo una marimba
per accompagnare il nostro Flauto Magico?

http://www.youtube.com/watch?v=w-rvlPK15nw
Ed eccoci qua!

Reinvenzione…mescoliamo le tessere!
Inventiamo situazioni…

Mi passi la bacchetta?

C’era un bambino
di nome Pamino
Che non sapeva suonare la
sanza
Ma Huehuecoyotl…


Dividiamoci in gruppi
E inventiamo nuovi canti!
http://www.youtube.com/watch?v=06ufBAL0Bh4
Inventiamo suoni, scenografie e costumi

Alla scoperta del dietro le quinte di un’opera!

La classe è divisa in gruppi

Ad ogni gruppo sarà affidato un compito:

regia
musica costumi

scenografia
allestimento
scenografia
luci
Favole in musica Favole musicali

Protagonista è la musica così


La musica è il medium per come gli strumenti musicali stessi
raccontare la storia
•La sanza di Nyambé
•Hansel e Gretel •Pierino e il lupo
•Lupus in Fabula •Il carnevale degli animali
•L’amore delle tre melarance •Pifferaio magico
•Cenerentola •Flauto magico
•… •…
Confusioni tipiche…..

Flauto Magico

Il pifferaio magico

Ma elementi comuni: l’incantamento e la magia del suono dello strumento!


Pierino e il lupo Il carnevale degli animali
Ogni personaggio Ogni animale rappresenta,
è contrassegnato in maniera anche derisoria,
da uno o più una caratteristica del
strumenti mondo musicale
Sergej Prokof'ev Camille Saint-Saens 1886
1936
http://www.youtube.com/watch?v=0PoNvFwrfVU

http://www.youtube.com/watch?v=vGI-hYVslPU&feature=related
E per finire…..

Un ripasso in armonia di tutta l’orchestra!


http://www.youtube.com/watch?v=KBKmkbRLXGM

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