La Primitiva passata et dellOro che ora nuovamente ricominciata fiorita amorevolmente, e che ha prodotto fragranti semi aurei. Questo prezioso e nobile seme indicato e rivelato a tutti i veri Figli della Sapienza e della Dottrina da Henricus Madathanus, Theosophus medicus & tandem, Dei gratia aureae crucis frater.
Giacomo nellEpistola V. 5. Se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che d agli uomini liberamente e non respinge nessuno, e gli sar data. Symbolum authoris Centrum mundi, granum fundi.
Introduzione
per il lettore cristiano e degno.
Lettore amico e amante di Dio, specialmente tu, figlio della sapienza e della dottrina: alcuni anni fa lOnnipotente Iddio mi apri gli occhi con lilluminazione dello Spirito Santo (da cui noi tutti riceviamo tutta la sapienza e che vi stato mandato attraverso Cristo dal Padre), poich io ho pregato fervidamente, e costantemente e lho invocato molte volte. Cosicch potei riconoscere il vero Centrum in trigono centri, lunica e vera materia della nobile Pietra dei Filosofi e sicuramente la ebbi nelle mie mani, non seppi per quasi cinque anni come usarla profittevolmente, rettamente e in modo adeguato, come estrarre da essa il rosso sangue del leone e il bianco gluten dellaquila, e ancor meno come mescolarlo, rinchiuderlo e sigillarlo secondo il proporzionato peso della Natura e come affidarlo al fuoco nascosto e come procedere in questa operazione e cura. E sebbene io abbia cercato negli scritti, parabole e nelle diverse figure dei Filosofi con speciale cura e
comprensione e mi sia dato da fare per risolvere diligentemente i loro diversi strani enigmi che esistevano in parte soltanto nelle loro menti, trovai che queste erano pure fantasie e non sensi, fantasie assurde come tutte le praeparationes anche quelle di Geber e di Albertus Magnus con le loro purgationes, distiliationes, rectificationes, circulationes, putrefactiones, coniunctiones solutiones, assensiones, calcinationes, incinerationes mortificationes, rivificationes, ecc. Allo stesso modo i loro tripodi, Athanor forni riflettenti, e fornelli per le fusioni, vasi di macerazione, escrementi di cavallo, ceneri, polveri, cucurbite, fiele pellicano, ritorte fissatorii sono cose sofistiche, futili ed inutili. Personalmente devo in verit ammettere questo; specialmente poich la nobile Natura che si lascia facilmente trovare nella sua innata sostanza, non conosce alcuna di queste cose. Vi sono di quelli che cercano la materia della Pietra nel vino, nei corpi imperfetti, nel sangue, nelle marcasiti, nel mercurio, nello zolfo, nella urina, nello sterco, nellauripigmento e nelle erbe come chelidonium, mandragola, tasso, issopo, ecc. Teofrasto nel Segreto magico de Lapide Philosophorum dice giustamente di essi: E con bricconeria e ruberia delluno verso laltro che essi sviano la gente, gli prende i soldi, spendono e buttano via il loro tempo senza utilit e vanamente, seguono soltanto le loro teste pazze, ma non possono immaginare in anticipo le richieste della Natura. Dimmi piuttosto una cosa: che mi serve bruciare lacqua nelle viscere della terra (o vi anche l della gente che fa salire il valore del vino?) O bruciare lurina dei bambini per fare con essa metalli. O pensi che vi sia qualche farmacista che mette in vendita qualcosa con cui tu possa fare dei metalli? O pazzo, non puoi capire che sbagli e che nessuna di queste cose appartiene alla Natura? O vuoi tu essere al di sopra di Dio, che vuoi fare metalli dal sangue? Puoi anche cercare di fare da un cavallo un uomo, una mucca da una mosca, che dia pure del buon latte. Questa sarebbe anche una moltiplicazione, ma queste cose non accadono e quanto poco esse possono accadere, altrettanto poco puoi fare metalli con le menzionate ricette, perch questa non unarte data dalla Natura. E su quello che la Natura ha fatto nessun arte pu avere effetto, perch se una donna ha dato nascita ad bambino, nessuna arte pu cambiarlo in una bambina; qualsiasi siano i mezzi adoperati a questo fine . Dopo questo breve discorso deve essere facile per ognuno vedere come e in quale forma la materia benedicta deve essere cercata e trovata. E nemmeno deve immaginare, tanto meno essere persuaso da qualche ciarlatano, che egli ha veramente nelle mani la veram
materiam sia attraverso la segreta rivelazione di Dio o attraverso coloro che dicono ne sono a conoscenza e che sarebbe quindi capace di disintegrare la suddetta veram materiam proporzionatamente, di separare il purum ab impuro nelle cose pi alte, che egli sa come purificarla e che la comprende del tutto. E gi, miei cari lavoranti, non affatto cos; proprio qui la difficolt e per tali cose ci vuole arte e un animo destro. Guarda me per esempio, come ti ho detto allinizio per cinque anni io era a conoscenza della veram materiam lapidis e per tutto questo tempo non sapevo come procedere con questa, finch dopo il sesto anno la chiave del potere mi fu confidata attraverso la segreta rivelazione di Dio onnipotente. E questa chiave gli antichi Patriarchi, i Profeti e i Filosofi lhanno sempre tenuta nascosta e segreta, perch il Monarcha in loco dicto afferma: se essi avessero scritto apertamente sarebbe una ruberia e non pi un segreto, se ogni calzolaio o dentista lo potesse capire, in questo modo potrebbe venir fatto molto male che sarebbe contro la volont di Dio ecc. Ora vi sono molte ragioni per cui devo scrivere questo trattato: alcune sono menzionate qui, altre nellEpilogo e unaltra ragione che voglio apparire come se volessi avere per mio esclusivo uso il talentum a Deo mihi commissum (il talento affidatomi da Dio). Cos ho scritto in questo mio Aureo seculo redivivo per quanto Dio e la Natura mi hanno permesso circa il grande segreto dei Filosofi, cos come i miei occhi hanno visto, le mie mani toccato e come stato rivelato attraverso la grazia di Dio al tempo giusto con grande potenza e gloria: e possa il lettore pio e amante di Dio prendere tutto questo in buona fede e accettarlo, esaminarlo con cura e non essere turbato se talvolta nei miei detti vi sono parole che prese alla lettera sembrano contraddirsi. Io non potrei scrivere altrimenti per Theoriam ad praxim, perch proibito scrivere pi chiaramente ed esattamente circa queste cose nella republica chymica. Ma indubbiamente tutti quelli che leggono questo trattato in vera confidenza con gli occhi interni delle loro menti e sono capaci di vederlo nel giusto modo, di studiarlo diligentemente e di pregare interiormente con tutto il loro cuore, gioiranno come me del meraviglioso dolce frutto filosofico nascosto in esso e parteciperanno di esso, secondo la volont di Dio. E allora essi diventeranno e rimarranno veri Fratelli della Croce dOro in eterna alleanza, membri scelti della comunit filosofica. Voglio infine essere cos candido da manifestare il mio vero nome di battesimo e quello della mia famiglia nel seguente modo
allintelligente, degno e cristiano lettore, cosicch nessuno abbia il diritto di lagnarsi con me. Ora ognuno sappia che il numero del mio nome M.D.C.XII. nel cui numero il mio nome intero fu iscritto nel libro della Natura da 11 morti e 7 vivi. Inoltre la lettera 5 la quinta parte della ottava e la 15 di nuovo la 5 parte del 12, e questo ti basti. Datum in Monte Abiegno il 25 Marzo Anno 1621
Epigramma
ad Sapientiae & doctrinne filios Cercai; trovai: purgai spesso: e unii; portai a maturit: ne risultata une Tintura aurea, che e detta il centro della Natura: da qui tanti sensi, tanti scritti degli uomini e molteplici forme. E lo confesso francamente: la Medicina per tutti i Metalli; e pure per i malati: il punto divinamente sorto. Hermannus Datichius Auth. famulus.
Mentre stavo meditando sulle meraviglie dellAltissimo e i segreti della nascosta Natura e sullacceso e fervente amore del prossimo, mi venne in mente il bianco raccolto che Ruben, il figlio di Lea, aveva trovato nei campi e dove erano le mandragole che da lui erano state date a Rachele per dormire con il patriarca Giacobbe. I miei pensieri erano per molto profondi e mi portarono fino a Mos che aveva reso bevibile il vitello solare fatto da Aronne e come lo avesse bruciato col fuoco, ridotto in polvere, sparso sulle acque e
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dato ai figli di Israele da bere. E mi meravigliai molto di questa pronta e ingegnosa distruzione compiuta dalla mano di Dio. Ma dopo avervi riflettuto un po i miei occhi si aprirono, proprio come avvenne coi discepoli di Emmaus che conobbero il Signore mentre spezzava il pane e il mio cuore bruci dentro di me. Ma mi distesi e cominciai a dormire. Ed ecco nel mio sogno mi apparve Salomone in tutta la sua potenza, ricchezza e gloria, e accanto a lui erano tutte le donne del suo harem, 60 delle quali erano Regine, 80 concubine, soltanto di vergini non vi era alcun numero, ma una era la sua dolce colomba, la pi bella e la pi amata dal suo cuore. Secondo luso cattolico esse tenevano una magnifica processione in cui il Centrum era molto onorato ed amato, il cui nome era come un unguento, il cui profumo superava tutte le spezie. E il suo spirito ardente era una chiave per aprire il tempio, entrare nel luogo santo e afferrare gli angoli dellaltare. Finita la processione Salomone mi mostr lunico Centrum in trigono centri e apri la mia comprensione e mi resi conto che dietro a me stava una donna nuda, con una ferita sanguinante nel suo petto da cui usciva sangue ed acqua, ma i suoi fianchi erano simmetrici come due fibbie fatte dalla mano del Maestro, il suo ombelico era come un calice rotondo che ha sempre bisogno di essere riempito, il suo stomaco era come un covone di grano circondato di Rose e le sue due mammelle come due giovani caprioli gemelli, il suo collo come una torre di avorio, i suoi occhi come stagni del Libano alla Porta Bathrabbim, il suo naso come una torre del Libano che si vede verso Damasco, la sua testa stava ritta come il Carmelo e i capelli sulla sua testa stavano legati a bande come la porpora del re, i suoi abiti per, che ella si era tolta di dosso e gettati ai suoi piedi erano del tutto odiosi, puzzavano come un veleno, ed ella cominci a parlare: Ho gettato il mio vestito, come potr rimetterlo ancora? Ho lavato i miei piedi, come potr ancora insudiciarli? Le guardie che girano per la citt mi hanno trovata, mi hanno battuta e ferita e tolto il mio velo . Io fui presa dalla paura e persi i sensi cadendo a terra. Salomone per mi fece ancora rialzare e disse: Non spaventarti perch tu vedi la Natura nuda e quello che vi di pi nascosto in cielo e in terra. Essa bella come Tirzah, amabile come Gerusalemme, terribile come una armata con gli stendardi e tuttavia la pura, casta vergine da cui Adamo fu creato e fatto. Chiusa e sigillata lentrata alla sua casa, poich essa abita nel giardino e dorme nella doppia grotta di Abramo nel campo di Efrom e il suo palazzo nella profondit del Mar Rosso e nei trasparenti abissi, laria le ha dato nascita e lha educata il fuoco, perci essa una regina del paese, essa ha nelle
sue mammelle latte e miele e le sue labbra sono come miele vergine colante, miele e latte sono sotto le sue guance e lodore dei suoi abiti per il saggio come lodore del Libano, per lignorante invece unatrocit. E Salomone cos continu a parlare: fatti coraggio e guarda a tutte le mie donne e dimmi se ne trovi leguale . E subito tutte le donne dovettero gentilmente spogliarsi ed io cercai, ma i miei pensieri non poterono giudicare ed i miei occhi furono tenuti cos che io non seppi riconoscere. Salomone tuttavia scopr la mia debolezza, separ le donne di camera da quella nuda immagine di donna: I tuoi pensieri sono vani e la tua ragione consunta dal sole, e la tua memoria oscura come la nebbia, cosicch non puoi giudicare rettamente da almeno non perdere le tue cose e faresti attenzione alla presente opportunit, allora potrebbero il sudore insanguinato e le lagrime bianche come la neve di questa nuda vergine, nutrirti e ristorarti, purificare la tua ragione e memoria e restituirtele integre, cosicch i tuoi occhi riconoscano la magnanimit dellAltissimo, laltezza del pi alto e le profondit dellultimo e tu potresti realmente ricercare il fondamento di tutta la natura e di ogni elemento e la tua ragione sarebbe argento e la tua memoria oro e i colori di tutte le pietre preziose apparirebbero davanti ai tuoi occhi e tu conosceresti come ne nascono e sapresti come separare il bene dal male, le capre dalle pecore. Le tua vita sar veramente pacificare ma le trombe di Aronne ti sveglieranno dal sonno e larpa di Davide, mio padre, dallassopirti. Ma questo discorso di Salomone mi spavent ancor pi di quanto lo fossi prima, anzi mi terrorizz oltre misura, in parte per le parole tali da spezzare il cuore, e in parte per la presenza della regina, di grande splendore e magnificenza. I1 re Salomone mi prese per le mani, mi port attraverso una cantina in una sala segreta ma molto imponente, dove mi rinfresc con dei fiori e mi ristor con delle mele, ma le finestre di questa sala erano di cristallo trasparente e io vedevo attraverso ed egli mi chiese: Cosa vedi? Posso vedere soltanto lingresso che abbiamo appena passato e la tua regina sta alla sinistra e la nuda vergine alla destra e i suoi occhi sono pi rossi del vino, i suoi denti pi bianchi del latte, i suoi vestiti ai suoi piedi sono tuttavia pi odiosi, i pi neri e sudici del ruscello Cedroni: Scegli - mi disse Salomone - quella che ti piace di pi. Io stimo ugualmente e altamente lei e la mia regina, compiaciuto come sono dellamabilit della mia sposa non faccio caso alla abominazione dei suoi vestiti . E appena il re ebbe cos parlato si volt e convers in maniera estremamente amichevole con una delle sue regine. Fra queste vi era una dama di corte che aveva pi di cento anni con un vestito grigio, un cappuccio nero sul
capo ricoperto con innumerevoli perle bianche come la neve, con unorlatura di velluto nero e ricamato e cucito in maniera artistica con seta blu e gialla e il suo abito era adornato con variegati colori turchi e con figure indiane; questa vecchia dorma mi fece segretamente cenno e mi giur con un giuramento sacro che essa era la madre di questa vergine nuda, che essa era nata dal suo corpo e che era una vergine casta e pura e ritirata e che finora non aveva permesso ad alcun uomo di guardarla sebbene si fosse lasciata usare dappertutto tra la gente nelle strade, tuttavia alcun uomo prima dora laveva mai vista nuda e nessuno laveva toccata perch essa era la vergine di cui il Profeta dice: Guarda noi abbiamo un figlio che ci e nato segretamente, che trasformato oltre gli altri, guarda la vergine ha generato, ma tele vergine che chiamata Apdorossa che significa segretamente che non pu soffrire gli altri. Ma mentre questa sua figlia era ancora nubile, essa aveva la sua dote giacente sotto i suoi piedi a causa del presente pericolo di guerra, cosicch essa non potesse venir derubata da qualche rozzo soldato e spogliata del suo prezioso tesoro. Tuttavia non dovevo lasciarmi intimorire a causa dei suoi disgustosi abiti, ma scegliere sua figlia innanzi a tutte le altre per il piacere del mio amore e della mia vita. Allora lei mi avrebbe dato e rivelato una liscivia per pulire i suoi abiti e avrei ottenuto un sale liquido e un olio non combustibile per la mia casa e un tesoro smisurato e la sua sinistra sarebbe stata sotto la mia testa. E allora volendo io esprimermi categoricamente sulla questione, Salomone gir ancora intorno, mi guard e disse: Io sono luomo pi saggio della terra, le mie donne sono belle e piacenti e lo splendore delle mie regine sorpassa quello delloro di Ofir, gli ornamento delle mie concubine oscurano i raggi del sole e la bellezza delle mie vergini supera quella dei raggi della luna, e cos come le mie donne sono celestiali, altrettanto la mia sapienza ineffabile e inesplicabile la raia conoscenza. A ci io risposi e mezzo spaventato mi inginocchiai: Ecco, io ho trovato grazia si tuoi occhi e poich io sono povero dammi questa vergine nuda. Io la scelgo fra tutte le altre per tutta la durata della mia vita e sebbene i suoi abiti siano sporchi e sudici, io li laver e la amer con tutto il cuore ed essa sar la mia sorella e sposa poich ha rapito il mio cuore coi suoi occhi e con la sua collana mi ha acceso di lei, cos che ora io soffro per amore e sono cos ammalato; e subito Salomone la diede e ci fu grande commozione fra le donne della camera, cos che io mi risvegliai e non sapevo quello che mi era successo, tuttavia pensai che si fosse trattato nientaltro che di un sogno e fino al mattino ebbi molti sottili pensieri su di esso. Ma quando mi alzai e dopo aver detto le
mie preghiere, ecco i vestiti della vergine nuda davanti al mio letto, senza traccia alcuna di lei. Allora cominciai ad avere una paura tremenda e i capelli mi si rizzarono in capo e tutto il mio corpo era bagnato di sudore freddo, ma ripresi cuore richiamandomi alla mente il mio sogno e pensavo nuovamente ad esso nel timore del Signore. Ma i miei pensieri non riuscivano a spiegarmelo e per questa ragione temevo di esaminare i vestiti e tanto pi di trovare qualcosa in assi. Cambiai quindi di camera da letto e lasciai per qualche tempo in quella i vestiti ex mera tamen ignorantia temendo che se li avessi toccati o girati mi sarebbe accaduto qualcosa di particolare, ma nel mio sonno lodore degli abiti mi aveva infiammato ed avvelenato violentemente, cosi che i miei occhi non potevano vedere il tempo della grazia, e i1 mio cuore non poteva mai riconoscere la grande sapienza di Salomone.
La Donna Centenaria
Dopo che i menzionati abiti giacquero per cinque anni nella mia camera da letto e io non sapevo e chi servissero, pensai finalmente di bruciarli, allo scopo di ripulire il posto; e passai lintera giornata aggirandomi con tali pensieri. La notte seguente mi apparve in sogno la donna di cento anni ed essa mi parl aspramente cos: O uomo ingrato per cinque anni ti ho affidato gli abiti di mia figlia, e in mezzo ad essi vi sono i suoi pi preziosi gioielli e durante tutto questo tempo tu non li hai puliti n tolto loro le tarme e i vermi e ora tu vuoi bruciare questi vestiti e non ti basta di essere la causa della morte di mia figlia? Al che il sangue mi and alla testa e risposi: Come devo intendere il fatto che tu vuoi rendermi responsabile di una morte? Per cinque anni non ho visto tua figlia e non ho neppure udito nulla di lei, come posso dunque essere la causa della sua morte? Ma esse non mi lasci finire e disse: tutto vero, ma tu hai peccato contro Dio perci non puoi ottenere mia figlia, ne la lisciva filosofica che ti promisi per lavare e pulire gli abiti, perch allinizio quando Salomone ti diede spontaneamente mia figlia e tu ne aborristi gli abiti, questo rese furioso in pianeta Saturno che il suo antenato, e pieno di rabbia e stato lui che lha trasformata in quella che era prima della sua nascita; e poich tu hai infuriato Saturno con il tuo disdegno hai causato la sua morte,
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putrefazione e distruzione finale, poich essa colei di cui il Senior dice: Ah! ecco mi si porta una Vergine nuda quando il mio primo corpo non era buono da essere guardato e io non fui mai madre finch non fui rinata, allora generai i1 potere di tutte le radici delle erbe e nel profondo del mio cuore fui vittorioso . Tali parole e altre simili mi causarono una grossa pena ed erano anche molto strane ma tuttavia mi trattenni per quanto mi era umanamente possibile e allo stesso tempo protestai vivamente contro il suo discorso e dissi che io della figlia non sapevo nulla, tanto meno della sua morte e putrefazione e sebbene io avessi tenuto i suoi abiti per cinque anni nelle mia camera da letto, per mia grande cecit non li riconobbi ne mai scoprii luso e perci ero innocente di fronte e Dio e a tutti gli altri. Questa mia giusta e ben fondata scusa doveva essere piaciuta non poco alla vecchia donna, perch essa mi guard e disse: Io sento e osservo dalla tua coscienza onesta che sei innocente e la tua innocenza deve essere ricompensata bene e pienamente. Perci ti riveler in segreto e per il mio buon cuore che mia figlia per particolare amore ed affetto verso di te ti ha lasciato un piccolo scrigno di marmo grigio come eredit e che questo si trova tra i suoi abiti ed ricoperto da una custodia nera rozza e sporca (e nel frattempo essa mi diede un bicchiere pieno di liscivia e continu a parlare) e tu devi liberare questo piccolo scrigno dallo sporco e dal puzzo che ha ricevuto dagli abiti. Non hai bisogno di una chiave, ma si aprir da solo e vi troverai dentro due cose: una piccola scatola bianca dargento riempita di magnifici diamanti tagliati col piombo e anche un gioiello doro ornato di rubino solare; e questo il tesoro e lintero lascito della mia defunta figlia che essa lasci a te come eredit prima della sua trasformazione. Se tu con arte metterai questo tesoro tra gli altri e lo pulirai al massimo e silenziosamente lo riporrai con pazienza in un luogo caldo, nascosto, trasparente, umido e ripieno di vapore e lo proteggerai dal freddo e dal vento, dalla grandine, dal veloce fulmine e dal caldo tuono e dalaltre distruzioni esterne, fino alla raccolta del grano, allora tu vedrai lintera gloria della tua eredit e ne godrai. In quel mentre mi risvegliai per la seconda volta e invocai Dio, pieno di paura, pregandolo di illuminare la mia confusione si che potessi vedere lo scrigno che mi era stato svelato e promesso in sogno. E dopo aver pregato cercai con grande diligenza tra gli abiti e trovai lo scrigno, ma la sporcizia vi era cos appiccicata tutto intorno che vi sembrava cresciuta per natura cosicch non fui capace di toglierla e non potei quindi pulirlo con alcuna liscivia, n spezzarlo con ferro, acciaio o qualsiasi altro metallo. Lo lasciai quindi comera e non sapevo cosa fare con esso, e pensavo che si trattasse di un oggetto
magico e pensai al detto del Profeta: Perch anche tu ti lavi con la liscivia e prendi pure molto sapone, pure la tua iniquit segnata di fronte e me, dice il Signore. Dopo che fu passato ancora un anno e non sapevo dopo aver pensato e riflettuto con ogni cura come rimuovere il grassume dello scrigno, me ne andai una volta a passeggiare nel giardino per liberarmi da pensieri melanconici e dopo una lunga camminata mi sedetti su una pietra di selce e caddi in un profondo sonno. Io dormivo, ma il mio cuore era sveglio e mi apparve la dama centenaria che mi disse: hai ricevuto leredit di mia figlia? Risposi con voce triste, negativamente, che sebbene avessi trovato la cassettina, da solo mi era impossibile togliere da essa lo sporco e che la liscivia che mi aveva dato non era efficace contro di esso. A questo mio semplice discorso la vecchia donna rise e disse: Vuoi forse mangiare muscoli e granchi con la conchiglia? Non devono prima essere preparati e cotti dal vecchio pianeta Vulcano? Ti ho detto di pulire per bene lo scrigno grigio con la liscivia che ti ho dato e che nata interamente da esso e non di pulire il rimanente grassume, Questo tu devi bruciarlo in modo particolare nel fuoco dei Filosofi e allora tutto risulter per il meglio . E perci essa mi diede diversi carboni ardenti avviluppati in un leggero taffett bianco e mi istru ancora e mi indic che dovevo fare da ci un fumo filosofico e del tutto artificiale e bruciare lo sporco, cos che avrei trovato ben presto lo scrigno grigio. E in quel momento cominciarono a soffiare insieme un vento dal nord e uno dal sud, attraverso il giardino, per cui mi risvegliai, mi ripulii gli occhi dal sonno e notai che i carboni ardenti avvolti in taffett bianco giacevano ai miei piedi; li afferrai subito con gioia, pregai con diligenza e invocai Dio, studiai e lavorai giorno e notte e nel frattempo pensavo ai detti grandi ed eccellenti del Filosofo che dice: Ignis et Azoth tibi sufficiunt. Su ci Esdra dice nel suo quarto libro: E mi diede una coppa che era ricolma di fuoco, e la sua forma era di fuoco, e quando io lo bevvi crebbe in me la saggezza: e Dio mi diede la quinta ragione e il pio spirito era mantenuto nella memoria e la mia bocca aperta e nuovamente chiusa e, passate quaranta notti furono pronti 204 libri, dei quali 70 soltanto per i pi sapienti, ed essi erano degni di essere letti e scritti su del legno duro. E procedetti quindi in silentio et spe come la vecchia donna mi aveva rivelato in sogno, finche secondo la predizione di Salomone dopo un lungo tempo la mia ragione divent argento e la mia memoria oro. Ma secondo le istruzioni e linsegnamento della vecchia donna io rinchiusi in modo adatto e del tutto artistico il
tesoro di sua figlia e, cio: gli splendidi e brillanti diamanti lunari e i rubini solari, ambedue i quali erano usciti e furono trovati dallo scrigno e dal paese io udii la voce di Salomone che disse: La mia amata bianca e rossa, la prima tra diecimila. La sua testa e come loro pi fine, i suoi capelli sono riccioluti e neri come un corvo, i suoi occhi sono come occhi di colomba presso i corsi dacqua bagnati con latte e ben posti, le sue guance sono come laiuola delle spezie in crescita del farmacista, le sue labbra come rose da cui scende della mirra profumata; le sue mani sono come degli anelli doro ornati di turchesi; il suo corpo come avorio puro ornato di zaffiri. Le sue gambe sono come colonne di marmo, poste su piedistalli doro: il suo aspetto come il Libano, eccellente come i cedri, la sua gola amabile e amabile: questa la mia amata, questo il mio amico, o figlie di Gerusalemme; voi dovete perci trattenerla e non lasciarla andare finche lavrete portata nella casa di sua madre, e nella sua camera. Salomone ebbe detto queste parole, io non seppi come rispondergli, e divenni silenzioso, ma volli tuttavia aprire nuovamente il tesoro riposto, con cui potessi aver pace e rimanere indisturbato. Allora io udii unaltra voce: Ti incarico o figlia di Gerusalemme, per le cerve e le daine dei campi di non disturbare e di non risvegliare il mio amore, finche a lei piaccia poich essa un giardino racchiuso, una sorgente chiusa, una fonte sigillata, essa la vigna di Baal-hamon, e di Engeddi, il giardino di frutti e di spezie, la montagna di mirra, la collina di fumo di incenso, il letto, la lettiga, la corona, lalbero di palma e il melo, il fiore di Sbaron, lo zaffiro, il turchese, il muro, la torre, la difesa, il giardino di delizia, amore di Salomone nella sua concupiscenza: essa la pi cara a sua madre, la sua preferita, ma la sua testa riempita di rugiada, e i suoi capelli delle gocce della notte . Attraverso questo discorso e rivelazione io ero cos informato che conoscevo il proposito del saggio e non toccai il tesoro riposto finch per grazia di Dio, il lavoro della nobile natura e quello delle mie stesse mani, lopera fosse felicemente compiuta. Poco dopo questo tempo, proprio nel giorno del mese in cui la luna era nuova, avvenne un eclisse del sole, che si manifest in tutto il suo terrificante potere, allinizio verde scuro e con alcuni colori mescolati, finch divenne nero come il carbone, oscur il cielo e la terra e molti ne furono spaventati, ma io ne gioii, pensando alla grande misericordia di Dio, e alla nuova nascita, come Cristo stesso ci indic, che un seme di grano deve essere gettato nel terreno, affinch vi marcisca, altrimenti non porta frutto. E accadde allora
che loscurit era ricoperta di nuvole e il sole cominci a risplendere attraverso, sebbene allo stesso tempo tre parti di esso fossero pesantemente oscurate ed ecco un braccio apparve tra le nubi, e a causa di ci il mio corpo trem ed esso teneva nelle sue mani una lettera con quattro sigilli che pendevano da essa e su essi stava scritto: Io sono nera ma bella. O s, figlie di Gerusalemme, come le tende del Cedro, come il tappeto di Salomone; non guardatemi perch sono cos nera, poich il sole mi ha bruciato , ecc. Ma appena il fixum ag sullo Humidum, si lev un arcobaleno e io pensai al patto dellAltissimo e alla fedelt del mio Ductoris e a ci che avevo imparato, ed ecco, con laiuto dei pianeti e delle stelle fisse, il sole vinse la tenebra e su ogni montagna e valle unamabile e chiara giornata venne; allora ogni terrore e paura ebbero fine e tutti coloro che videro e vissero questo giorno lodarono il Signore e dissero: linverno passato, e cos pure la pioggia, sulla terra appaiono i fiori; il tempo del canto degli uccelli e venuto, e la voce della tortora si fa sentire nel nostro paese, lalbero ha fatto crescere i suoi fichi verdi, e le vigne con i teneri grappoli danno un buon odore. Lasciate quindi che ci affrettiamo a prendere le volpi, le piccole volpi che danneggiano le vigne, cosicch possiamo raccogliere i grappoli in tempo e con essi fare e bere il vino, ed essere nutriti al tempo giusto con latte e miele; cos che possiamo mangiare ed essere saziati. E, passato il giorno e caduta la notte, lintero cielo divenne pallido e sorsero le sette stelle con raggi gialli e fecero il loro corso naturale durante la notte, finch al mattino esse furono oscurate dallapparire della rossa alba del sole. Ed ecco i saggi che abitavano nel paese si alzarono dal sonno, guardarono il cielo e parlarono. Chi colei che brilla come il mattino, bella come la luna, chiara come il sole, in essa non vi e macchia, poich il suo splendore fervente e come una fiamma del Signore, cosicch neppure molta acqua potrebbe estinguere lamore, n alcun fiume sommergerlo; perci noi non la abbandoneremo poich essa e nostra sorella e sebbene essa sia ancora piccola e non ha seni, la porteremo ancora nella casa di sua madre, in una sala trasparente dove gi stata prima, per succhiare dai seni di sua madre. Allora essa avanzer come una torre di David, costruita con parapetti di difesa su cui appendere migliaia di scudi e molte armi di uomini potenti; e quando si present, le figlie la lodarono apertamente e cos pure le regine e le concubine; ma io caddi sul mio viso, ringraziai Dio e lodai il suo santo nome.
Epilogus
Ed ora, cari e veri Sapientiae et doctrinae filii, portato a termine in tutto il suo potere e la sua gloria il grande segreto del saggio e la rivelazione dello Spirito, su cui il Principe e Monarca Teofrasto in Apocalypsi Hermetis, dice: un singolo Numen, un divino, meraviglioso e santo ufficio, poich include lintero mondo in esso e diventer vero con tutto il resto e superer veramente gli elementi e le cinque sostanze. Occhio non ha visto, ne orecchio udito, n entrato nel cuore di alcun uomo come il cielo ha naturalmente incorporato la verit a questo spirito, in esso solo sta la verit, per cui esso fu chiamato la voce della Verit. Al suo potere Adamo e gli altri patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe devono la salute dei loro corpi, la loro lunga vita e che infine perci prosperarono in grande ricchezza. Con laiuto dello Spirito i Filosofi fondarono le sette arti liberali e con ci guadagnarono la loro ricchezza. Con esso No costru larca, Mos il tabernacolo e Salomone il Tempio e con ci procur il vasellame di puro oro, e per la gloria di Dio Salomone lo orn con molte opere fini e comp altre grandi cose. Con esso Esdra ristabil la Legge e con esso Miriam, la sorella di Mose fu ospitale. E questo Spirito era uguale e comune tra i profeti dello Antico Testamento. Allo stesso modo esso una medicina ed una cura per tutte le cose, e la rivelazione finale, il segreto pi alto e finale della Natura. E lo spirito del Signore che ha riempito la sfera del regno terrestre e non si potrebbe comprenderlo n coglierlo senza lispirazione segreta della grazia dello Spirito Santo e senza un insegnamento segreto. Perch il mondo intero lo desidera a causa dei suoi grandi poteri, che non possono essere apprezzati sufficientemente dagli uomini, e che i santi hanno ricercato dallinizio del mondo e che hanno fervidamente desiderato vedere. Parche questo Spirito va nei sette pianeti, innalza le nubi, disperde le nebbie, d luce e tutte le cose, trasforma tutto in oro ed argento, d salute ed abbondanza, tesori, purifica dalla lebbra, cura lidropisia e la gotta, rischiara il viso, allunga la vita, d forza a coloro che sono tristi, d la salute agli ammalati e a tutti coloro che sono afflitti, si, esso il segreto di tutti i segreti, la cosa nascosta fra tutte le cose nascoste, e la salute e la medicina di ogni cosa. Allo stesso modo un sapere appassionato, una cosa amabile tra
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tutte le cose che si trovano sotto il cerchio della luna, con cui Natura rafforzata e il cuore con tutte le membra rinnovati, fiorente giovinezza mantenuta linvecchiamento tenuto lontano, debolezza distrutta e lintero mondo rinnovato, ed e rimane natura ineffabile, di potere infinito e uninvincibile forza e gloria.
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Ed pure questo Spirito uno spirito scelto al di sopra di tutte le altre cose o spiriti celesti, che d salute, fortuna, gioia, pace, amore, espelle ogni male, distrugge la povert e la miseria e fa s che uno non possa ne parlare ne pensar male; esso d agli uomini quello, che essi desiderano in fondo ai loro cuori, ai buoni onore e lunga vita, ma eterna punizione a coloro che fanno il male facendone un uso improprio. AllAltissimo e Onnipotente Iddio che ha creato questarte e che si e compiaciuto di rivelare a me questa conoscenza, uomo miserabile e peccatore; attraverso una promessa e un voto veritiero, a Lui sia lode, onore e gloria e grazie con una preghiera interamente umile e fervente che Egli voglia dirigere il mio cuore, la mia mente e i sensi attraverso il suo Santo Spirito; facendo s che io non parli a nessuno di questo segreto; tanto meno che io lo comunichi a qualcuno che non teme Dio, n che io lo riveli a qualsiasi altra creatura; per non venir meno al mio voto e giuramento, e spezzi il mio sigillo celeste e ,diventi cos un fratello spergiuro dell Aurea Crucis, e offenda profondamente la Divina Maest e commetta cos, coscientemente, un immenso imperdonabile peccato contro lo Spirito Santo. Possa perci Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, la benedettissima Trinit, misericordiosamente preservarmi e costantemente proteggermi. Amen . Amen . Amen .
Adrian von Mynsicht (1603 1638) stato un alchimista tedesco. Medico del Duca Adolph Friedrick di Mecklenburg considerato lo scopritore del tartaro emetico 22, conte palatino e poeta laureato. Aveva una passione per i mutamenti di nome, quando si laure in medicina lo fece col nome di Tribudenius. Scrisse varie opere mediche tra cui il "Thesaurus et Armamentarium Medico-Chymicum" pubblicato per la prima volta ad Amburgo nel 1631 con cui si pubblic in appendice l'Aureo Secolo. Suoi sono alcuni simboli incisi presenti sulla porta magica a Roma unico resto della famosa Villa del Marchese Palombara e possono essere facilmente rintracciati tra le illustrazioni dei libri di alchimia e filosofia esoterica che circolavano nella seconda met del Seicento e che presumibilmente erano in possesso dei frequentatori del circolo di Villa Palombara. In particolare il disegno sul frontone, con i due triangoli sovrapposti e le iscrizioni in latino, compare quasi esattamente uguale sul frontespizio del libro "Aureum Seculum Redivivum" di Henricus Madatanus (anagramma di Adrian von Mynsicht, 1603-1638). 5
Porta Alchemica
La ricostruzione della "Porta Alchemica" o "Porta Magica" nei giardini di Piazza Vittorio La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli, un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte (1614-1680) nella sua residenza, villa Palombara, sita nella campagna orientale di Roma sul colle Esquilino nella posizione quasi corrispondente all'odierna piazza Vittorio, dove oggi stata collocata. La Porta Alchemica l'unica sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara. Sull'arco della porta perduta sul lato opposto vi era un'iscrizione che permette di datarla al 1680; inoltre vi erano altre quattro iscrizioni perdute sui muri della palazzina all'interno della villa.
Vista frontale della porta fiancheggiata da due statue del dio egizio Bes L'interesse del marchese Palombara per l'alchimia nacque probabilmente per la sua frequentazione sin dal 1656, della corte romana della regina Cristina di Svezia, a Palazzo Riario (oggi Palazzo Corsini) sulle pendici del colle Gianicolo oggi sede dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Dopo che la regina si convert al cattolicesimo, abdic al trono di Svezia e pass gran parte del resto della sua vita esule a Roma, dal 1655 fino alla sua morte avvenuta nel 1689. Cristina di Svezia era un'appassionata cultrice di alchimia e di scienza (fu istruita da Cartesio) e possedeva un avanzato laboratorio gestito dall'alchimista Pietro Antonio Bandiera. In Palazzo Riario nacque un'accademia a cui si collegano i nomi di personaggi illustri del Seicento come il medico esoterista Giuseppe Francesco Borri, di nobile famiglia milanese, l'astronomo Giovanni Cassini, l'alchimista Francesco Maria Santinelli, l'erudito Athanasius Kircher. Il marchese Palombara dedic a Cristina di Svezia il suo poema rosicruciano La Bugia redatto nel 1656, e secondo una leggenda la stessa Porta Alchemica sarebbe stata edificata nel 1680 come celebrazione di una riuscita trasmutazione avvenuta nel laboratorio di Palazzo Riario. La leggenda
La Porta Magica Secondo la leggenda, trasmessaci nel 1802 dall'erudito Francesco Girolamo Cancellieri, uno stibeum pellegrino fu ospitato nella villa per una notte. Il "pellegrino", identificabile con l'alchimista Francesco Giuseppe Borri, dimor per una notte nei giardini della villa alla ricerca di una misteriosa erba capace di produrre l'oro, il mattino seguente fu visto scomparire per sempre attraverso la porta, ma lasci dietro alcune pagliuzze d'oro frutto di una riuscita trasmutazione alchemica, e una misteriosa carta piena di enigmi e simboli magici che doveva contenere il segreto della pietra filosofale. Il marchese fece incidere, sulle cinque porte di villa Palombara e sui muri della magione, il contenuto del manoscritto coi simboli e gli enigmi, nella speranza
che un giorno qualcuno fosse riuscito a decifrarli. Forse l'enigmatica carta potrebbe riferirsi, per concordanze storiche e geografiche e per il passaggio tra le mani di alcuni appartenenti al circolo alchemico di villa Palombara, al misterioso manoscritto Voynich, che faceva parte della collezione di testi alchemici appartenuti al re Rodolfo II di Boemia e donati da Cristina di Svezia al suo libraio Isaac Vossius, e fin nelle mani dell'erudito Athanasius Kircher, uno degli insegnanti del Borri nella scuola gesuitica. La storia Il Borri nel 1659 fu accusato dalla Santa Inquisizione di eresia e veneficio. Datosi alla fuga, dopo una vita avventurosa passata in varie citt d'Europa dove esercit la professione medica, fu arrestato e rest recluso a Roma nelle carceri di Castel Sant'Angelo tra il 1671 e il 1677. Quando gli fu concesso il regime della semilibert dal 1678, riprese a frequentare il suo vecchio amico Massimiliano Palombara (1614-1685) che lo ospit nella sua villa negli anni successivi fino alla sua morte avvenuta nel 1680. Tra gli anni 1678 e 1680 Borri e Palombara fecero le iscrizioni enigmatiche, e di certo si sa che almeno una scritta della villa (quella sopra l'arco della porta in via Merulana) risale al 1680. Il Borri fu di nuovo recluso a Castel Sant'Angelo dal 1691 dove sarebbe morto nel 1695; eppure a soli tre anni dopo questa data risalirebbe la nascita presunta di uno dei pi misteriosi personaggi del settecento: il Conte di San Germano, un leggendario alchimista che avrebbe trovato il segreto dell'elisir di lunga vita, e la cui esistenza si sovrappone in parte con quelle del mago Cagliostro che a sua volta dichiarava di essere vissuto due secoli. Il confronto tra i ritratti di Francesco Giuseppe Borri e del Conte di San Germano, pur separati da almeno un secolo, mostrano secondo alcuni lineamenti compatibili con quelli della stessa persona. I simboli
L'architrave
Il lato sinistro
Il lato destro
Il basamento I simboli incisi sulla porta alchemica possono essere rintracciati tra le illustrazioni dei libri di alchimia e filosofia esoterica che circolavano verso la seconda met del Seicento, e che presumibilmente erano in possesso del marchese Palombara.
In particolare il disegno sul frontone della Porta Alchemica, con i due triangoli sovrapposti e le iscrizioni in latino, compare quasi esattamente uguale sul frontespizio del libro allegorico/alchemico Aureum Seculum Redivivum di Henricus Madatanus (pseudonimo di Adrian von Mynsicht, 1603-1638). Il frontespizio dell'edizione originale del 1621 molto diverso: infatti il disegno a cui si ispir il Palombara compare esattamente solo nell'edizione postuma del 1677. Sul frontone della porta alchemica rappresentato in una patacca il sigillo di Salomone circoscritto da un cerchio con iscrizioni in latino, con la punta superiore occupata da una croce collegata ad un cerchio interno e la punta inferiore dell'esagramma occupata da un oculus: il simbolo alchemico del sole e dell'oro. Il fregio rappresenta un simbolo della setta dei Rosa Croce riportato in molti testi del Seicento e compare forse per la prima volta sul frontespizio del libro Aureum Seculum Redivivum. Il triangolo con l'oculus molto simile ad un analogo simbolo di una piramide con la punta occhiuta, che compare sulle banconote statunitensi da un dollaro, fra l'altro accompagnato da una scritta in latino Novus Ordo Seclorum che richiama la scritta sul frontone Aureum Seculum Redivivum. La specifica piramide usata nel simbolo americano tratta dalla Pyramidographia, un volume pubblicato nel 1646 a Londra da John Greaves (1602-1652) dopo un viaggio in Egitto, e pertanto ipotizzabile un'ispirazione comune dall'immagine in questo testo sia del frontespizio del libro Aureum Seculum Redivivum, come anche del simbolo che compare sulla banconota statunitense. Tale simbologia fu adottata dalla setta degli Illuminati di Baviera, che nacque circa cento anni dopo la pubblicazione del testo esoterico in Germania del 1677. Sia la setta degli Illuminati sia la simbologia della banconota da un dollaro alimentano tutta una corrente di ipotesi sulla teoria del complotto. I simboli alchemici lungo gli stipiti della porta seguono la sequenza dei pianeti associati ai corrispondenti metalli: Saturno-piombo, Giove-stagno, Marte-ferro, Venere-rame, Luna-argento, Mercurio-mercurio. Tale sequenza viene forse ripresa dal testo Commentatio de Pharmaco Catholico pubblicati nel Chymica Vannus del 1666. Ad ogni pianeta viene associato un motto ermetico, seguendo il percorso dal basso in alto a destra, per scendere dall'alto in basso a sinistra, secondo la direzione indicata dal motto in ebraico Ruach Elohim. La porta si deve quindi leggere come il monumento che segna il passaggio storico del rovesciamento dei simboli del cristianesimo verso il nuovo modello spirituale che si stava sviluppando nel Seicento. Le epigrafi Epigrafi scomparse della villa VILLAE IANUAM TRANANDO RECLUDENS ISON OBTINET LOCUPLES VELLUS MEDEAE. 1680 Oltrepassando la porta di questa villa, lo scopritore Giasone (cio il pellegrino alchimista) ottiene vello di Medea (oro) In gran copia 1680.
AQUA A QUA HORTI IRRIGANTUR NON EST AQUA A QUA HORTI ALUNTUR L'acqua con la quale i giardini sono annaffiati non acqua dalla quale sono alimentati. CUM SOLO SOPHORUM LAPIS NON SALE ET DATUR SOLE SILE LUPIS Accontentati (sile) del solo sale (cio del sapere) e del sole (cio della ragione) . QUI POTENTI HODIE PECUNIA NATURAE ARCANA EMITUR SPURIA REVELAT NOBILITAS SED MORTEM NON LEGITIMA QUAERIT SAPIENTIA Colui che svela gli arcani della natura al potente (alla persona influente) cerca da se stesso la morte. HOC IN RUBE, CAELI RORE, FUSIS AEQUIS, PHYSIS AQUIS, SOLUM FRACTUM, REDDIT FRUCTUM, DUM CUM SALE NITRI, AC SOLE, SURGUNT FUMI SPARSI FIMI. ISTUD NEMUS, PARVUS NUMUS, TENET FORMA SEMPER FIRMA, DUM SUNT ORTAE SINE ARTE VITES, PYRA, ET POMA PURA. HABENS LACUM, PROPE, LUCUM, UBI LUPUS NON, SED LUPUS SEPE LUDIT; DUM NON LAEDIT MITES OVES, ATQUE AVES; CANIS CUSTOS INTER CASTOS AGNOS FERAS MITTIT FORAS, ET EST AEGRI HUJUS AGRI AER SOLUS VERA li SALUS, REPLENS HERBIS VIAS URBIS. SULCI SATI DANT PRO SITI SCYPHOS VINI. [2] INTROVENI, VIR NON VANUS. EXTRA VENUS. VOBIS, FURES, CLANDO FORES. LABE LOTUS, BIBAS LAETUS MERI MARE, BACCHI MORE. INTER UVAS, Sl VIS, OVAS, ET QUOD CUPIS, GRATIS CAPIS. TIBI PARO, CORDE PURO, QUICQUID PUTAS, A ME PETAS. DANT HIC APES CLARAS OPES DULCIS MELLIS, SEMPER MOLLIS. HIC IN SILVAE UMBRA SALVE TU, QUI LUGES, NUNC SI LEGES NOTAS ISTAS,
STANS HIC AESTAS, VERA MISTA; FRONTE MOESTA NUNQUAM FLERES, INTER FLORES SI MANERES, NEC MANARES INTER FLETUS, DUM HIC FLATUS AURAE SPIRANT, UNDE SPERANT MESTAE MENTES INTER MONTES, INTER COLLES, INTER GALLES, ET IN VALLE HUJUS VILLAE, UBI VALLUS CLAUDIT VELLUS. [3] BONUM OMEN, SEMPER AMEN ETIAM PETRAE DUM A PUTRE SURGUNT PATRE, ITA NOTAS, HIC VIX NATUS, IN HAC PORTA, LUTO PARTA, TEMPUS RIDET, BREVI RODET. In questa villa dalla rugiada celeste, dai piani arati e dalle acque correnti, il suolo dissodato d frutto; mentre che, nel salnitro e pel sole, dallo sparso letame s'alza fumo. Questo bosco, di poca entit, conserva sempre identico il suo aspetto; mentre sono nati spontaneamente i tralci delle viti, i peri e i meli sinceri. Vicino al lago v' un boschetto, dove spesso scherza non gi il lupo, ma la lepre; scherza senza offendere le miti pecorelle e gli uccelletti. Il cane custode de' casti agnelli, mette in fuga le fiere; e la sola aria di questa campagna rid la salute all'infermo. Questa tenuta riempie d'erbaggi le vie della citt. I solchi coltivati danno, per la sete, coppe di vino. Entra, uomo modesto! Che Venere stia lontana! A voi, ladri, chiudo le porte. Bevi allegramente, a profusione, vino puro, a mo' di Bacco. Gioisci (a stare) tra i vigneti e prendi liberamente ci che pi ti aggrada. A te preparo schiettamente quanto mi chiedi. Qui le api producono a dovizia dolce miele, sempre tenero. Salute a te, che piangi all'ombra della selva! Ora, se tu comprendessi questo, che qui l'estate mista alla primavera, non piangeresti mestamente. Se tu restassi qui, in mezzo ai fiori, non staresti a piangere, perch qui spira l'effluvio dell'aria. Perci le anime melanconiche sperano tra i monti, tra i colli, tra i sentieri e nella valle di questa villa, dove l'ovile recinge le pecore. Ti faccio buon augurio: che sia sempre cos! Ma tu, appena ti sarai levato, segna qui, su questa [soglia di] porta, che il fango (la malta) ha generata [la porta del casino], - perch le pietre (i minerali) nascono dalla putrefazione, - che il tempo scherza noncurantemente, ma che in brev'ora tutto distrugge . Epigrafi sul rosone TRIA SUNT MIRABILIA DEUS ET HOMO MATER ET VIRGO TRINUS ET UNUS Tre son le cose mirabili: Dio e uomo, Madre e vergine, trino e uno. CENTRUM IN TRIGONO CENTRI Il centro () nel trigono del centro.
Epigrafi sull'architrave (RUACH ELOHIM) Spirito divino HORTI MAGICI INGRESSUM HESPERIUS CUSTODIT DRACO ET SINE ALCIDE COLCHICAS DELICIAS NON GUSTASSET IASON Il drago esperio custodisce l'ingresso del magico giardino e, senza (la volont di) Ercole, Giasone non potrebbe gustare le delizie della Colchide . Epigrafi sulla soglia SI SEDES NON IS Il motto pu essere letto da sinistra a destra (Se siedi non vai) e da destra a sinistra (Se non siedi vai). EST OPUS OCCULTUM VERI SOPHI APERIRE TERRAM UT GERMINET SALUTEM PRO POPULO opera occulta del vero saggio aprire la terra, affinch germogli la salvezza per il popolo. Epigrafi sullo stipite della porta FILIUS NOSTER MORTUUS VIVIT REX AB IGNE REDIT ET CONIUGIO GAUDET OCCULTO Nostro figlio, morto, vive, torna re dal fuoco e gode del matrimonio occulto . SI FECERIS VOLARE TERRAM SUPER CAPUT TUUM EIUS PENNIS AQUAS TORRENTIUM CONVERTES IN PETRAM Se avrai fatto volare la terra al di sopra della tua testa con le sue penne tramuterai in pietra le acque dei torrenti. DIAMETER SPHERAE THAU CIRCULI CRUX ORBIS NON ORBIS PROSUNT Il diametro della sfera, il tau del circolo, la croce del globo non giovano ai ciechi.
QUANDO IN TUA DOMO NIGRI CORVI PARTURIENT ALBAS COLUMBAS TUNC VOCABERIS SAPIENS Quando nella tua casa neri corvi partoriranno bianche colombe, allora sarai chiamato sapiente. QUI SCIT COMBURERE AQUA ET LAVARE IGNE FACIT DE TERRA CAELUM ET DE CAELO TERRAM PRETIOSAM Chi sa bruciare con l'acqua e lavare col fuoco, fa della terra cielo e del cielo terra preziosa. AZOT ET IGNIS DEALBANDO LATONAM VENIET SINE VESTE DIANA Azoto e Fuoco: sbiancando Latona, verr Diana senza veste La posizione originaria Oggi si pu ammirare la Porta Alchemica nell'angolo settentrionale dei giardini all'interno di piazza Vittorio Emanuele II. La sua posizione originaria si trovava a circa cinquanta metri verso l'incrocio di via Carlo Alberto con via di San Vito, lungo un muro perimetrale che fronteggiava la Strada Felice, con villa Palombara situata tra le antiche Strada Felice e Strada Gregoriana (l'attuale via Merulana). La Strada Felice era un rettilineo fatto costruire da papa Sisto V nel 1588, partiva da Trinit dei Monti passava per Santa Maria Maggiore e proseguiva fino a piazza Santa Croce in Gerusalemme. Nel 1873 la Porta Magica fu smontata e ricostruita nel 1888 all'interno dei giardini di piazza Vittorio, su un vecchio muro perimetrale della chiesa di Sant'Eusebio, e accanto furono aggiunte due statue del dio Bes, che si trovavano in origine nei giardini del Palazzo del Quirinale.