Sei sulla pagina 1di 10

Due paesi a confronto

AMERICAN DREAMS & MIRACOLI ITALIANI


Gli straordinari cambiamenti del dopoguerra tra progresso e tradizione Vittorio Marchis
uesto saggio ha origine da una Keynote Lecture tenuta dallautore allUniversity of Massachusetts, Amherst in occasione del Convegno Voices from the In Between: Aporias, Reverberations, and Audiences (aprile 2010). In-Between una preposizione che potrebbe essere tradotta in italiano da in-tra, ma suonerebbe male e rimanderebbe, erroneamente, a una voce latina. In-Between quel luogo-nonluogo che giace nelle pieghe di conne, tra le scritture e le cose, tra le emozioni e le innovazioni, tra mondi differenti. Ed appunto nellIn-Between tra lItalia e lAmerica, tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, tra il passato e il futuro, che si dipanano le pagine seguenti dove si privilegiano, naturalmente in maniera non esclusiva, alcuni fenomeni di un tempo ormai passato. Miracoli / Dreams - Il 12 giugno 1952 alla Brandeis University di Waltham, Massachusetts, viene rappresentata la prima dellopera Trouble in Tahiti, un atto unico in set46

te scene scritto da Leonard Bernstein (autore di musica e parole). Lopera rappresenta uno spaccato di vita dellAmerica degli anni Cinquanta. Giorno giorno | Sole del mattino!| bacia le nestre: bacia le mura:!bacia le nestre: bacia le mura| della piccola villa bianca;| bacia la maniglia della porta: bacia il tetto:| bacia la maniglia della porta e il delizioso| tetto rosso della piccola villa bianca di| Scarsdale. Un sole amichevole| apre le palpebre: apre gli occhi;| apre le palpebre: apre gli occhi | di marito e moglie; | accende i loro volti: accende il loro amore| accende i loro volti con pensieri damore | nella piccola villa bianca di Wellesley Hills. Suburbia! | Suburbia! | Il nostro posticino, lontano dal chiasso, | a meno di unora di treno. Suburbia! | Suburbia! | Mite in primavera, salubre dinverno | ci risparmia il disturbo dellestate nel Maine. | Sole del mattino| bacia la strada, bacia il prato | bacia le

Copertina de Il sistema, 1955

pietre del vialetto nel prato | della piccola villa bianca:| bacia la carta sulla porta dingresso | bacia le rose attorno alla porta dingresso | della piccola villa bianca di Ozone Park.| Piccola villa bianca, piccola villa bianca. Nella villetta middle-class dellimmaginaria Suburbia, che dovrebbe rappresentare il paradiso in terra, come si canta nel Preludio, Sam e Dinah sono in un continuo conitto perch Dinah frustrata dal proprio status di casalinga e Sam troppo preso dal proprio lavoro e dai propri interessi. Ma questa dovrebbe essere una vita meravigliosa, il sogno americano. una vita meravigliosa! | Cucina moderna: lavapiatti: | bagni sgargianti, la rivista Life,| e una piccola villa bianca a Brooklyn! | Splendida vita:| Divano di Sheraton, poltrona Chippendale: | tavolo Hepplewhite, porcellana cinese: | una vita meravigliosa! | Posate di vero argento: vino nella minestra;| berlina a due porte e coup decappottabile, | e una piccola villa bianca a Elkins Park! Suburbia ! Suburbia! | Sei giorni di lavoro: divertimento la | domenica: | golf con i vicini delle ville accanto. | Suburbia! | Vitamina B: dentifricio alla clorolla:| chi potrebbe chiedere niente di pi? Splendida vita: | mucchi di cultura alla TV: | musical tea: Club del libro: th musicali;| una vita meravigliosa! Sam butta fumo dalle narici, Dinah ha fatto bruciare il caff. Dinah suppone che Sam la tradisca con Copertina de La domenica del corriere, 1956 la sua segretaria: la tensione cresce. Il glioletto Sam nel pomeriggio ha una recita scolastica e i genitori dovreb- che un costruttore in un appezzamento destinato alla colbero essere presenti. Ma entrambi mentono luno allaltro. tivazione di patate, a Long Island costruisce la sua comuSam si reca in ufcio e Dinah va dallo psichiatra a cui con- nit ideale: 17-18.000 case a basso prezzo e ben costruite, da un proprio sogno. Sam nel pomeriggio partecipa in pa- dove si insediano circa 80.000 persone. Sembra ripetersi il lestra a un torneo di pallamano, mentre Dinah, in cerca di miracolo della Ford T, lautomobile per tutti. Ciascuna caevasione, va al cinema, dove si proietta un insulso lm, in- sa costata circa 8.000 dollari e per ottenerla basta un actitolato Trouble in Tahiti. Alla sera Sam e Dinah non riescono conto di 90 dollari. In ogni abitazione stato installato un a comunicare e, come sempre, vivono un profondo disagio. televisore e una lavatrice. Tutto ci fa parte dellAmerican Sam, per sbloccare la situazione, invita Dinah a vedere il Dream e, pi in generale, il modello della Levittown si renuovo lm Trouble in Tahiti, che rappresentato sul super plic anche altrove determinando unesplosione della cresilver screen, e lei acconsente. scita suburbana. Suburbia il sogno americano. Alla ne degli anni Quaranta lAmerica vive una situaNel 1952, Eisenhower eletto presidente degli Stati zione assai strana. A differenza dellEuropa, dove i soldati Uniti: the perfect American President, un eroe nastatunitensi hanno combattuto e da cui ritornano con lo sta- zionale perch ha condotto lesercito alla vittoria durante lo tus di veterans, in America le citt non sono state bom- sbarco in Normandia. La sua politica si arricchisce di granbardate e sta crescendo una prosperit economica mai vi- di investimenti nelle opere pubbliche, e soprattutto nella reasta prima. In questo status di social bonanza non mancano lizzazione di un federal highway program, ma con lui inii soldi n per listruzione, n per comperarsi una casa. Tut- zia anche la guerra fredda contro il comune nemico del coti vogliono sposarsi, avere gli e vivere in una decent munismo, perch esso antitetico a tutto ci che hanno American home. Bill Levitt, che un veterano, ma an- a cuore gli Americani. I giovani con meno di 19 anni non 48

sono stati richiamati sotto le armi e hanno, sin dagli anni della guerra, fatto nascere la classe dei teenager, che vanno al college, sono fuori casa e acquisiscono anno dopo anno nuove libert. La radio e la televisione di casa sono ancora sotto il controllo dei genitori ma ben presto arrivano le radio e i mangianastri a transistor: costano poco e si portano appresso. Ed questo il contesto in cui nasce il mito di Elvis Presley. il mondo di American Grafti e di Happy Days, la sit-com televisiva statunitense di grande popolarit e successo andata in onda in prima visione negli Stati Uniti tra il 1974 ed il 1984. E Fonzie, il protagonista, a anco della famiglia Cunningham di Milwaukee, lo specchio, se pure rifatto, della vita sociale di quegli anni. In Happy Days non ci sono personaggi afro-americani. La televisione infatti dimentica che questi sono anche gli anni di Rosa Park. che a Montgomery arrestata per essersi seduta in un bus in una zona non destinata ai neri. Intanto Jack Kerouac scrive On the Road e nasce la beat generation con Allen Ginsberg, William S. Burroughs and Lawrence Ferlinghetti. John Kenneth Galbraith lavora al suo saggio The Afuent Society, mentre Lewis Mumford incomincia a scrivere una serie di libri sulla storia della citt e sulla tecnologia nella storia denunciando i rischi di una sovraesposizione tecnologica. Rachel Carson, biologa e zoologa nata nel 1907, studia gli effetti nocivi dei pesticidi inventati di recente e soprattutto del DDT. Con The Silent Spring, pubblicato nel 1962, dopo una lunga serie di articoli e saggi scientici inizia il movimento ecologista. Lo Smith College di Northampton in Massachusetts un college interamente femminile dove sinora si formata lalta borghesia. Nel 1957 Betty Friedan ritorna alla sua universit e si accorge che le ragazze educate qui i modo costoso ed eccellente nelle scienze e nelle arti, appena uscite dal college si troveranno connate in una cucina, proprio come Dinah. E allora Betty si mette a scrivere The Feminine Mystique e d il via al movimento di liberazione della donna. E intanto a Chicago, Hugh Hefner gi nel 1953 aveva fatto uscire il primo numero di Playboy, dove il primo paginone centrale aveva accolto lesordiente Marilyn Monroe. Lassassinio del presidente Kennedy nel 1963 porr ne a questa parentesi mistica. Se questi sono i sogni americani, nellItalia dei miracoli stanno avvenendo altre cose. Gi nel 1955 qualcuno si sta accorgendo che qualcosa sta cambiando. La Rai ha iniziato a trasmettere programmi televisivi nel 1954 e P. Dallamano nel suo saggio Il Contemporaneo (1955) affermava che sta nascendo un nuovo costume e pochi se ne accorgono. Famiglie intere che prima erano solite trascorrere le serate in casa escono allaperto: si stipano nei bar, nei caff allangolo delle strade che possiedono il televisore. Gli abbonati Rai nel 1956 sono 366.151, saliranno a 673.080 alla ne del 1957 e toccheranno quota un milione alla ne

del 1958. Nel 1956 nasce il quotidiano Il Giorno che, sul modello doltreoceano, si presenta con numerosi servizi fotograci, fumetti e giochi, affrontando temi nuovi e soprattutto adatti ai giovani. La data di nascita di Carosello il 1957. Nello stesso anno lItalia, rmando il Trattato di Roma, aderisce al Mercato Comune Europeo. Si inizia a nanziare la costruzione di un gran numero di infrastrutture, tramite stanziamenti statali e prestiti a tasso agevolato che superano nella valuta di allora i 700 miliardi di lire. Nel 1959 il presidente della Repubblica, Antonio Segni, in un famoso discorso affermava che lunico rimedio alla crisi congiunturale e alla disoccupazione erano i lavori pubblici. Negli stessi anni Enrico Mattei, diventato presidente dellEni, promuoveva una nuova politica energetica con il potenziamento delle risorse italiane e soprattutto del metano. Nel 1951 lagricoltura aveva contribuito al PIL del settore privato per il 23,5%, nel 1963 scende al 15,7%. Lindustria, negli stessi anni, passa dal 33,7 al 43,5%, il terziario dal 42,8 al 40,5%. I lavoratori nel settore agricolo dal 42% del 1951 scendono nel 1961 al 30% della forza lavoro. La media di crescita del nostro Paese dal 1958 al 1963 raggiunge il 6,3%; nel medesimo periodo, la produzione industriale risulta pi che raddoppiata con alla testa lindustria metalmeccanica e petrolchimica. Il reddito per abitante quasi raddoppia passando da 577 dollari nel 1952 a 970 nel 1963; anche la disoccupazione scende sotto la soglia, detta frizionale, del 3% nel 1962. LItalia ormai un paese industrializzato, ma cambiano anche i costumi. Nel 1956 il 69% degli italiani cattolico praticante e va in chiesa ogni domenica, nel 1962 la percentuale scende al 53%. Nel 1951 Angela Cingolani, democristiana, diventata la prima donna sottosegretario dItalia e nel 1958 approvata dal Parlamento la legge, proposta dalla senatrice socialista Lina Merlin, che sancisce la chiusura delle case di tolleranza. Nellanno seguente istituito il Corpo di Polizia femminile. Di l a pochi anni le donne in Italia potranno intraprendere senza pi ostacoli la carriera della magistratura e della diplomazia. Nuova York / New York City - Nel 1955 Guido Piovene scrive Angolo Nuova York (in: De America, Garzanti, Milano 1955) dove il fascino del Nuovo Mondo rimane legato allo stupore di fronte alle architetture. Lintreccio delle strade che escono da Nuova York o vi entrano un capolavoro non dico di ingegneria, ma di architettura. bello nel senso dellarte. [] Vi hanno portato un contributo notevole gli italo-americani, che sono soprattutto costruttori di strade. [] Le luci di New York, forse a cagione della grande potenza delle lampade, sono diverse che nelle altre citt: innumerevoli ma staccate, distinte, brillantissime e senza 49

alone, simili a gemme bianche e ferme. [] Se poi la notte ci si avvicina a Manhattan e alla zona dei grattacieli, i proli ed i muri di quelle immani costruzioni sciolti nel buio sono divenuti invisibili: si vede una cascata di luci sospese in aria, che occupa tutto lorizzonte. Tanto che si ha limpressione di correre ad ingolfarsi in un cielo stellato. Tra lestate del 1964 e il gennaio del 1965 Ennio Flaiano frequenta lAmerica e le sue pagine esplorano un mondo che solo a prima vista offre le stesse impressioni vissute da Piovene (e da molti altri visitatori della Grande Mela). Eccomi da poche ore a New York, in questa citt molto intima e geometrica, costruita in stile babilonese e abitata da americani. Una breve antologia di aforismi e di pensieri non potrebbe meglio descrivere lo scanzonato atteggiamento dello scrittore che proprio in occasione di questa visita aveva scritto le sue variazioni anagrammate sul tema di Truman Capote: Trunam Capote | O Captan Trume | Captane Mortu.| Tru cop amante?| Turco tam pena? | Cpate, Truman ! Truca man pote | Trama cum peto? | Te manca trupo | Te manca tropu | Te putor manca | Mancat reputo! Pur manca etto, | pur manca tote, | Truman Capeto! |Panam? Tre cuto, | Campa nu retto? | Purcame tanto! Pamante truco | pur mantecato! | Nu rotte campa | campa ntu rote | Truman Capote | Trumone at Cap!. [186] New York ha molti grattacieli Pirelli alcuni pi alti, altri meno belli. [187] A New York tutti sentono il bisogno di essere uguali, perch leguaglianza una sicurezza che esclude la fraternit e la libert. E per contro tra i suoi pensieri sparsi ecco il disamoramento per unItalia che sta perdendo la sua identit. [201] Il nostro paese non ha pi niente da dirci, n abbiamo pi niente da dirgli. Tra noi e larchitettura di queste citt, chiese, palazzi, piazze, che esigono una vita calma, meditata sulla ducia e lidolatria del piacere, il discorso nito. Una mano di modernit, lo sforzo di renderle adatte ai tempi, lirrompere delle macchine, hanno messo in luce salo lanacronismo della loro sopravvivenza. Successivamente, il 22 gennaio 1965, in volo sullAtlantico, prendendo appunti sulla carta del menu del pasto di bordo, affermava che [202] Si possono fare due lm su New York. Primo: di uno scrittore in panne, bloccato, forse nito, che conosce una donna e se ne innamora. Riamato? Non si sa. Ripudia la vita condotta nella vecchia citt, gli piace New York, la vede come lei, come una donna. E ne ha in fondo paura. [203] Laltro lm una serie di racconti, cinque o sei. Si possono fare racconti brevissimi: i due ragazzi che non possono sposarsi perch il computer non ha dato il S sui loro fogli. Si sposano lo stesso e la mattina dopo li troviamo che si stanno, silenziosamente ma decisamente, ammazzando. Furiosi per la delusione provata en-

trambi. E poi il racconto della serva che va a trovare lo zio morto; e quella dei due divorziati . Nasceranno cos gli abbozzi dei Racconti da New York del 1965 che sembrano per molti aspetti avere subito linusso della famosa serie televisiva fantascientica Ai conni della realt (The Twilight Zone) creata da Rod Serling, trasmessa negli Stati Unutu dal 1959 e apparsa parzialmente sul piccolo schermo italiano nei programmi del primo canale RAI a partire dal 14 aprile 1962. [217] The Tiffany Compra un orologio da un robivecchi. Aprendolo scopre che stato dedicato a un certo Bob. Viene poi a sapere che Bob era un giovane molto bello e molto amato dalle donne. Anche lui ha molte avventure. Ma lorologio lo inquieta. Vedremo perch. [218] The Sony television set Un piccolo televisore di 6 x 6 centimetri gli viene venduto a Bombay. Si accorge che non prende niente. Poi un giorno vede una scena che lo fa agghiacciare: la scena del Calvario, come se avvenisse in quel momento, descritta da speaker. Vede anche unaltra scena, quella della sua morte, ma non riesce a capire in che anno. Un giorno i ladri gli rubano anche il televisore. Ma i ladri fuggendo vanno fuori strada e muoiono. [221] The Fiat car Una macchina che si ostina a tenere e che riprende dopo averla venduta, si innamora di lui. Non pu disfarsene e subisce tutte le sue angherie. [222] The Bell telephone Attraverso il telefono stabilisce una comunicazione con una persona che risulta morta. [223] The Parker pen Una penna che compra a New York lo spinge a scrivere storie estremamente licenziose, nch non lo portano al manicomio, dove gli afdano la biblioteca. Macchine / Engines - Tra la ne della ricostruzione e il miracolo economico, nei primi anni Cinquanta lItalia scopre di non essere pi un paese povero, come recitava il titolo di un documentario commissionato da Enrico Mattei al regista olandese Joris Ivens. Giuseppe Eugenio Luraghi, entrato giovanissimo alla Pirelli come direttore della liale spagnola dellazienda a Barcellona, alla Linoleum aveva incontrato un giovane ingegnere lucano: Leonardo Sinisgalli. Con lui fonda nel 1948 la rivista bimestrale Pirelli e sempre a quattro mani con Sinisgalli, a cui afder la direzione, nel 1953 inizia lavventura di Civilt delle Macchine, legata a Finmeccanica. Questa rivista, anticipando le tesi di Snow sulle due culture, nasce con il progetto di far dialogare la tecnica e la scienza con le varie espressioni della cultura umanistica. Sul primo numero di Civilt delle Macchine apparve 51

una lettera di Giuseppe Ungaretti, carissimo amico di Si- rispondere che, quantunque ora sia tirannica, la macchina nisgalli: Caro Sinisgalli, mi chiedi quali riessioni mi sostituir sempre pi la parte automatica delloperaio. vengono suggerite dal progresso moderato, irrefrenabile, del il punto sul quale vorrei richiamare la tua attenzione, la macchina. Tocca esso larte del poeta? implicita in es- e interrogarti a mia volta: come simpedir alla metrica o poso unispirazione poetica? Ho detto una volta, e gi sono pas- tr mai pi impedirsi, di soverchiare la natura? Non dosati molti anni, che ritenevo la civilt meccanica come la manda nuova: se lera posta il Romanticismo, se lera posta maggiore impresa sorta dalla memoria, e come essa fosse in- il Leopardi con la lucidit che sai, e la macchina allora, era sieme impresa in antinomia con la memoria. pi che altro vaticinata. Luomo di fronte alla macchina La macchina richiamava la mia attenzione perch rac- ormai in una condizione di piena stranezza: lo , dico, mochiude in s ritmo: cio lo sviluppo duna misura che luo- ralmente. Non come il torero davanti al toro, non come il mo ha tratto dal mistero della natura, che luomo ha trat- vagabondo sotto il leccio che la folgore fulmina, non come to da quel punto del mistero dove venuta a mancargli lin- il lebbroso in preda alla lebbra, trattandosi in tali casi semnocenza. La macchina, dicevo, una materia formata, se- pre di natura alle prese con la natura. veramente logica nellubbidienza dogni minima bra a un Vi una forza, che della macchina, che si moltiplica dalordine complessivo: la macchina il risultato di una cate- la macchina generatrice inesauribile di macchine sempre pi na millenaria - sinteticamente rammentata anello per anel- poderose, che ci rende sempre pi inermi davanti alla sua lo - di sforzi coordinati. Non materia caotica. Cela, la sua cecit, alla sua metrica che si fa cieca per luomo, che perbellezza sensibile, un passo dellintelletto. Nella macchina, de ogni memoria per luomo smemorando essa luomo. dicevo dunque sattuano prodigi di metrica. Tu sai, e meTu sai dellacceleramento portato alla storia dalla macglio di me, come le calcolatrici elettroniche riescono a ri- china, e della precariet che ne viene, agli istituti sociali, e solvere come niente equazioni che richiederebbero, se quei conteggi avesse da farli direttamente il matematico, anni e anni di lavoro, e forse gli anni non basterebbero; ma il prodigio non qui: il prodigio metrico non tanto nei prodotti di calcolo di quella macchina quanto nella macchina stessa: nei suoi congegni, nelle funzioni che, dai rapporti che tra di essi istantaneamente sistituiscono, derivano, possono senza ne derivare. In quel prodigio di metrica noi possiamo ammirare il conseguimento di una forma articolata che, per raggiungere la sua perfetta precisione di forma, dovette richiedere ai suoi ideatori e ai suoi costruttori unemozione non dissimile da quella, anzi identica a quella, cui il piacere estetico d vita. Ma luomo, sia egli pure rigorosissimo scienziato, rimane sempre prevalentemente un essere di natura, e labbiamo difatti sorpreso mentre si commuoveva nel fabbricare la calcolatrice elettronica: labbiamo sorpreso in un moto del sentimento e della fantasia. Ora le macchine commuovono per leffetto del prodigio che sono costate ad essere foggiate; commuovono inoltre pei risultati delle loro operazioni; ma in esse, c un terzo motivo di commozione. C in esse, voglio dire, un rapporto che dalla metrica rotto, c uno squilibrio, c cos un effetto di bellezza che diventa da parte della macchina mostruoso: c in esse un conitto tra metrica e natura ed essere umani invece il disperante tentativo di mettere in armonia natura e metrica. Pu dunque la metrica soverchiare la natura? E non dico ci solo per alludere a sistemi come il fordismo, che le esigenze della lavorazione meccanica impongono, e che riducono luomo a un automa: mi si potrebbe Copertina del Popular Mechanics Magazine, 1956 50

del linguaggio che non sa pi come fare per avere qualche durata da potersi volgere indietro e in qualche modo vericarsi lungo una qualche prospettiva. Quale sforzo dovr sempre pi fare luomo per non essere senza amore, senza dolore, senza tolleranza, senza piet, senza ironia, senza fantasia: ma crudele con il passato crollato, insensibilmente crudele come la macchina? Quale sforzo dovr sempre pi fare per ridare valore sacro alla morte? Il volo, lapparizione delle cose assenti, la parola udita nel medesimo suono casuale di chi lha profferita senza ostacoli di distanza di tempo e di luogo, gli abissi marini percorsi, il sasso che racchiude tanta forza da mandare in fumo in un baleno un continente, tutte le favolose meraviglie da Mille e una notte, e molte altre, si sono avverate, la macchina le avvera. Hanno cessato dessere slanci nellimpossibile della fantasia e del sentimento, sogni, simboli della sconnata libert della poesia. Sono divenuti effetti di strumenti foggiati dalluomo. Come luomo potr risentirsi con essi strumenti grande, traendo forza solo dalla sua debole carne? Forza morale! La rivista che inizia con questo numero le sue pubblicazioni, e che tu dirigi, si propone di richiamare lattenzione dei lettori anche sulle facolt strabilianti dinnovamento estetico della macchina. Vorrei anche che essa richiamasse lattenzione su un altro ordine di problemi: i problemi legati allaspirazione umana di giustizia e di libert. Come far luomo per non essere disumanizzato dalla macchina, per dominarla, per renderla moralmente arma di progresso!. La macchina oggi in un certo senso una delle condizioni del progresso intellettuale affermava Louis De Broglie nel suo discorso Materia e Luce gi nel 1932 e questa affermazione in un certo senso veniva ripresa dalla direzione in un progetto destinato a entrare nella storia. Se sulla prima copertina di Civilt delle Macchine appariva una serie di disegni di Leonardo da Vinci, gi dal secondo numero alcune composizioni di circuiti elettrici lanciavano in maniera forte e inequivocabile il messaggio che anche le macchine evolvono e alle macchine di acciaio ben presto sarebbero subentrate nuove macchine elettriche, elettroniche. E sono proprio le copertine della Rivista a trasmettere un messaggio immediato dove larte si contamina con la tecnologia e ne diventa messaggio profetico. Lermetismo e il simbolismo dei colori con cui sono chiamati a collaborare importanti artisti forse, al di l degli articoli il segno di questa trasformazione che nasce sul terreno fertile di un Paese che sa risollevarsi dal disastro di una guerra perduta. E se ad aiutare le fabbriche a rinascere c lEuropean Recovery Program, il Piano Marshall, alla realizzazione delle copertine della Civilt delle Macchine contribuiscono artisti come Alberto Burri, Konrad Wachsmann, Kline, Mirko, Ettore Verniggio, Felice Casorati, Emilio Scanavino, Franco Garelli, Gino Severini, Emilio Ve52

dova, Mario Mafai, Remo Brindisi, Giuseppe Santomaso, Franco Gentilini, Massimo Campigli, Giuseppe Migneco, Pablo Picasso, Alfred Honnegger, Corrado Cagli, Gianni Dova, Hans Hartung, Joan Mir, Umberto Mastroianni, Alvar Aalto, Renzo Vespignani, Giuseppe Capogrossi, Afro, Piero Dorazio, Emilio Greco... Al loro anco appaiono i segnali e i segni della Curva di Peano, di un diagramma di Gant, le strutture possenti in calcestruzzo armato o le ragnatele di costruzioni metalliche. Sono gli anni in cui il processo di crescita delle macchine che fanno macchine apre nuove frontiere anche in una dimensione estetica e il senso artistico si sposa con il design industriale. Il concorso Il compasso doro destinato ai migliori prodotti nasce a Milano nel 1954. E anche quando lo sguardo si rivolge al passato non c mai nostalgia, e nemmeno feticismo perch si coscienti che la tecnica e il lavoro delluomo devono essere considerati nella loro dimensione evolutiva. Una lucerna, una lanterna, unoliera, il titolo del saggio apparso sul secondo numero di Civilt delle Macchine nel quale Leonardo Sinisgalli afferma che alla grande tesi dellIndustrial Design, questi tre oggetti tagliati dallo stagnino di un vecchio borgo italiota portano un modesto ma preciso contributo storico perch la loro bellezza deriva dalla loro necessit. Si dice ormai da tutti che la conquista del benessere va a scapito della felicit, si riconosce che a vincere la noia, tuttavia, non resta alluomo che industriarsi. Darsi intorno, inventare, trafcare perch? Per rendere pi sopportabile, e in n dei conti pi rapido il tempo che si vive. Noi tutti non facciamo che inghiottire i nostri giorni, senza pi masticare, senza ruminare, e probabilmente senza pi pensare. logico che la quantit spaventosa di energia che si consuma sarebbe tutta sprecata se non servisse almeno a procurare un giocattolo allultimo bambino lucano o coreano, che dico un giocattolo!, se non servisse a comprare un sillabario e linchiostro e i quaderni agli ultimi bambini esquimesi o zul, se non servisse ecc. Pu venire in mente anche a qualcuno che le macchine siano strumenti di potere dei ricchi, i quali rinunciando allo spadino dopo la Rivoluzione francese e rinunciando anche ai latifondi perch tutto sommato rendono troppo poco, si sono accaparrati i Porti e le Centrali, i Pozzi e le Fabbriche, le Pile e le Miniere, i Boschi e i Forni, i Neutroni e i Mesoni. La mia idea che le macchine sono di chi sta loro insieme, cos come i campi sono di chi li coltiva e li conosce e li calpesta e ci cammina, come la donna di chi ci vive accanto. Fantasia e alta tecnologia spesso trovano molti punti in comune e la stessa fantascienza spesso riesce a diventare il germe per aprire nuove frontiere allhigh-tech. Senza scomodare Jules Verne o Antoine Robida, perch non ricordare che nei primissimi anni Cinquanta, ormai in America,

anche Werner Von Braun scriveva sulla rivista popolare di fantascienza Colliers dove sviluppava le sue teorie intorno alla conquista di Marte? Nel marzo 1957, sul secondo numero di Meccanica Popolare - Rivista Mensile Divulgativa Culturale di Scienze e Meccanica Illustrata Scritta per Tutti, edizione integrale italiana di Popular Mechanics Magazine di Chicago , appare larticolo Arsenale Missili USA, in cui una esauriente tabella descrive lintero parco dei missili terra-terra, terra-aria, ariaterra e aria-aria. Vi troviamo anche i Reditone che Von Braun sta sviluppando e che saranno i protagonisti dei primi voli nello spazio. Lo Sputnik 1, il primo satellite articiale sovietico e il primo nella storia dellastronautica, sar messo in orbita il 4 ottobre 1957. Gli Stati Uniti segnano ancora il passo e subiscono lo smacco. Sfruttando le sue esperienze di pilota di caccia e seguendo leco e le emozioni provocate dai primi lanci nello spazio, nei primissimi anni Sessanta, il torinese Alessandro Quercetti, che da un decennio ha dato vita a unindustria di giocattoli che ha trovato il successo con Galoppa, un cowboy a cavallo a motore elettrico telecomandato, e con Co-

lorendo, un gioco a mosaico con chiodini di plastica colorata, crea il Tor, un missile ad elastico capace di raggiungere i cento metri di altezza. Applicando i principi dellaerodinamica e inventando un meccanismo di apertura ritardata che consente il rilascio del paracadute per il rientro a terra, sviluppa un gioco straordinariamente nuovo. Ma le macchine che stanno cambiando il mondo viaggiano su ruote e pneumatici e le innovazioni giorno dopo giorno sconvolgono i mercati. In America le automobili ormai sono tutte dotate di servosterzo, hanno motori potenti, ma c gi chi pensa - come Ralph Nader - ai problemi dellinquinamento e alla sicurezza dei passeggeri. Nascono le cinture di sicurezza. Battista Pinin Farina, che nel 1952 ha incominciato a collaborare con la Nash Motor of Detroit, ritorna oltre oceano per presentare la vettura Ambassador di cui ha progettato la carrozzeria. La Nash Healey viene costruita in serie limitata negli stabilimenti di Torino. Per la prima volta il design automobilistico italiano (ed europeo) sbarca in America. La Vespa un prodotto di successo, e si afferma che La pi piccola vettura a due ruote. La pubblicit dello scooter Piaggio si fa sempre pi sexy ed ammiccante: Vespizzatevi!. Pi tardi diventer la soluzione al trafco urbano. La vecchia Fiat 500 C Topolino, la pi piccola vettura al mondo, progettata nel 1936 da Dante Giacosa e rimessa in produzione subito dopo la guerra, antiquata. Bisogna trovare altre soluzioni e negli stabilimenti torinesi Giacosa si rimette allopera: la Fiat Seicento del 1955 e la Cinquecento del 1957 invadono ben presto il mercato come bene di massa. Nel 1955 lo stipendio mensile di un operaio ammonta a circa 40 mila lire, il costo di un giornale e di un biglietto del tram di 25 lire e per un litro di benzina ci vogliono 138 lire. La Fiat Seicento, presentata il 9 marzo 1955 a Ginevra nel Palazzo delle Esposizioni, ha un costo di 590 mila lire. Di poco superiore ai tre metri, la Seicento si trasforma nella Fiat 600 Multipla, che in alcune versioni riuscir a ospitare 6 persone distribuite su 3 le di sedili. Nel luglio del 1958 il Popular Mechanics Magazine dedica alla Seicento Multipla la sua copertina a colori: il titolo Fiat Station Wagon - The Shape of Cars to Come? emblematico. Fumetti / Comics - Negli anni del secondo dopoguerra, nelle edicole italiane si possono acquistare, a anco del Corriere dei Piccoli che vanta le sue origini al 27 dicembre del 1908, a Topolino apparso prima presso la Casa Editrice Nerbini di Firenze 53

Copertina di Sistema pratico, 1960

(1932-1935) e successivamente pubblicato da Arnoldo Mondadori, numerose altre testate di fumetti, a strisce o ad album, che riettono diversi scenari del Nuovo Mondo. La prima serie di Tex di Sergio Bonelli gi apparsa nel settembre del 1948. La serie Nembo Kid vede la luce negli Albi del Falco nel 1954 e proseguir a fasi alterne coinvolgendo Batman e Robin, Nembo Star (Supergirl), Freccia Verde (Green Arrow), Lanterna Verde (Green Lantern), Jonn Jonzz il segugio marziano (Jonn Jonzz manhunter from Mars), Flash. Sono due facce dello stesso pianeta doltre oceano: la frontiera, che il cinema ha fatto conoscere gi dagli anni anteguerra, e la fantascienza, gi arrivata in Italia nonostante lavversione del fascismo per la cultura anglofona, soprattutto dopo le sanzioni del 1936. Sul fronte italico gi nel 1923 era nato con evidenti scopi propagandistici littori Il Balilla a cui si era afancato lanno successivo Il Giornalino, prodotto dalleditoria cattolica, venduto nelle parrocchie e indirizzato ai pi piccini. Ma il 1934 lanno della svolta, anche perch il fascismo trova ancora negli Stati Uniti un modello da imitare e forse anche da superare: chi non ricorda la trasvolata atlantica di Italo Balbo, compiuta nel 1933, con venticinque idrovolanti Siai Marchetti S.55 decollati da Orbetello il 7 luglio. Attraverso il Canada giungono a Chicago e quindi a New York, dove allintera formazione e al suo comandante il 21 luglio riservato il trionfo di Broadway. Nel 1934 nascono e subito hanno grande successo nel mondo degli adolescenti Lavventuroso, LAudace e, soprattutto lanno successivo, LIntrepido che accanto alle gure eroiche di Flash Gordon, dellUomo Mascherato, di Mandrake, propongono una vasta schiera di figure femminili dallabbigliamento e dagli atteggiamenti sessualmente provocanti, per cui la Chiesa cattolica sente il bisogno di fondare una nuova testata. Nasce cos nel 1937 Il Vittorioso che rimarr attivo no al 1966, concludendo cos la sua parabola proprio con il declino del miracolo economico. Sulle pagine di questo settimanale, a partire dal 1939 (e no al 1967), protagonista di famose e indimenticabili fantasmagorie a fumetti e non solo Benito Jacovitti, nato a Termoli nel 1923 e n da piccolo affascinato dal Far West che aveva conosciuto per il secondo lavoro del padre, ferroviere, ma anche proiezionista in un cinematografo. La sua poliedricit esplosiva e pirotecnica lo porter nel marzo del 1957 a creare per il supplemento ragazzi de Il Giorno il personaggio di Cocco Bill, che sar la versione scanzonata e miracolosamente italiana di un western costellato da presenze nostrane: salami zoomor, oggetti animati e tutta una selva di personaggi che coniugano le pi profonde origini artigiane e contadine del nostro Paese con le pi provocatorie innovazioni della tecnologia. In casa / At home - Anche la casa si trasforma ade54

guandosi al modello americano. Tutti in Italia vogliono la cucina americana che deve subentrare alle storiche cucine economiche di ghisa scura, alimentate a legna o carbonella. Gli elettrodomestici reclamano il loro spazio e diventano bianchi, nuovi strumenti per la liberazione della donna. Anche le industrie italiane si adeguano e gli Zanussi a Pordenone, i Merloni a Fabriano, i Borghi a Comerio creano i marchi Rex, Ariston e Ignis che faranno diventare, assieme a tante altre imprese, lItalia uno dei pi importanti produttori mondiali dei bianchi. Allinizio della storia c anche la Fiat che produce frigoriferi, ma presto uscir dal settore. Gli elettrodomesti (le home appliances americane) ci modicano gli stili di vita della famiglia italiana e aumentano il tempo liberato delle donne e le avviano a una pi ampia emancipazione. I mobili componibili rivestiti in formica sostituiscono le vecchie credenze e ormai in quasi tutte le case arrivano lacqua corrente e lelettricit. Le bombole di gas di petrolio liquefatto trasformano i fuochi e permettono lo svilupparsi di nuovi processi innovativi anche laddove non arrivano le grandi reti di distribuzione. Il salotto, o pi genericamente il tinello, diventa il nuovo spazio comune dove si lavora, si studia e soprattutto ci si riunisce per guardare la TV. La plastica e soprattutto il Moplen, il polipropilene isotattico scoperto negli anni Cinquanta dal chimico imperiese Giulio Natta, che per questa invenzione ottenne il premio Nobel per la chimica del 1963, il nuovo materiale sintetico prodotto dalla Montecatini, che invade ogni settore domestico sostituendosi al legno, alla porcellana, al ferro smaltato. Il benessere trasforma anche lopera darte che entra denitivamente nellepoca - profetizzata da Walter Benjamin della sua riproducibilit tecnica. Nasce il design industriale e investire in questo settore fu unoccasione non solo per grandi industrie, quali la Olivetti, ma anche per piccole aziende a conduzione familiare. Come era successo per il settore dellautomobile, designer e architetti trovano la loro fortuna ed escono dai conni nazionali. Ettore Sottsass, Achille Castiglioni, Marco Zanuso, Roberto Sambonet, Bruno Munari sono soltanto alcuni nomi (presi quasi a caso) nel lungo elenco degli appartenenti a questa categoria. Nel 1954 istituito il Premio Compasso doro da unidea di Gio Ponti e sostenuto inizialmente dai magazzini la Rinascente, per premiare il design del prodotto italiano. Ma sono gli anni in cui gli italiani scoprono il fai da te e proprio nel bricolage aprono nuove e inaspettate strade allinnovazione e alla tecnologia. Gi si fatto cenno alla rivista Popular Mechanics. Sul modello americano approdano in Italia e si adattano ai contesti del nostro Pae-

se le riviste Sistema A, Sistema Pratico, Tecnica Pratica, dove alla divulgazione scientica si afancano consigli e ricette per la realizzazione in casa di macchine e dispositivi che sarebbero irraggiungibili. E in questo mondo, che dilaga presso i giovani e i meno giovani che trovano nuovi hobby nel riadattare le vecchie cose di una volta, o che si appassionano di modellismo aeronautico o navale, ecco che fa capolino lelettronica. Il transistor stato inventato negli Stati Uniti nel 1948 e le prime radio transistorizzate, commercializzate qui a partire dal 1954, arrivano

I giocattoli educativi di Alessandro Quercetti, anni Sessanta

in Italia ben presto. Come accaduto in America con i kit di montaggio elettronici proposti dalla catena Radio Shack, anche gli italiani imparano a trafcare con transistor, condensatori e resistenze e le riviste di bricolage immediatamente si trasformano accogliendo le nuove tecnologie. Nasce la catena di prodotti elettronici GBC. La Scuola Radio Elettra di Torino si adegua e propone sempre nuovi corsi pratici per formare i tecnici che dovranno riparare i nuovi apparecchi. Radiorama la sua rivista, una delle tante. Roma / Rome - Roma nei secoli passati era stata la meta del Grand Tour. Le comunicazioni di massa, a partire dalla radio e dal cinema, hanno innescato processi di delocalizzazione aiutati dalla rivoluzione dei mezzi di trasporto. E il viaggio di formazione, destinato a unlite privilegiata, diventato turismo di massa. In Italia i drive-in sono stati un fenomeno ormai di-

menticato, o quasi. Nellestate del 1957 Renato Carosone canta Tu vuo fa lamericano. E Roma che vuole far lamericana apre il primo supermarket italiano e il primo drivein europeo. In luglio la Fiat uscita con la Nuova 500 che costa 480.000 lire e la targa Roma vede nalmente il numero 300.000. Il Metro drive in situato presso viale Cristoforo Colombo, in piazza Fonte degli Acilii, e apre i battenti il 29 agosto 1957. Con il suo grande schermo di 540 mq stato il pi grande tra i cinema allaperto per auto sorti in Europa. Dimenticato dalla ne degli anni Sessanta, nel 1997 stato nuovamente riaperto al pubblico. nelle sale cinematograche, aperte o meno, che si svelano le pieghe di un mondo in trasformazione dove linglese (o meglio lamericano) modica il linguaggio e la cultura. Vacanze romane (Roman Holiday) un lm del 1953 diretto da William Wyler, interpretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn. Oltre ai due attori, protagonista la Vespa, il nuovo mezzo di trasporto dellitaliano medio, un simbolo di libert, il primo passo verso la motorizzazione di massa: questo scooter, ideato da Corradino DAscanio, il risultato della riconversione civile dellindustria Piaggio che non potendo pi costruire velivoli ha trovato una nuova strada per linnovazione. Un americano a Roma un lm di Stefano Vanzina (Steno) che ha immortalato il sogno americano di Ferdinando Mericoni, il fannullone di Trastevere impersonato da Alberto Sordi. Siamo nel 1954 e lItalia ancora vive del caos della ricostruzione, delle presenze degli alleati che a poco a poco si trasformano da liberatori in turisti. Devi ann a sinistra oright? oright? la frase dellequivoco linguistico italo-americano che, pronunciata dal protagonista vestito da poliziotto del Kansas City, fa precipitare in un fosso una sfortunata coppia di facoltosi americani in visita nella Citt Eterna. Ma Roma non solo questo e le profonde contraddizioni che si agitano in questo incrocio di culture, dove tradizione e progresso non riescono a trovare il giusto equilibrio, emergono spesso con metamorfosi che sconvolgono il grande pubblico. la voce della decima musa a farsi sentire spesso con voce profetica. La dolce vita un lm del 1960 diretto da Federico Fellini, vincitore della Palma doro al XIII Festival di Cannes. Il critico Gian Luigi Rondi elogia la pellicola. Nel 1966 Pier Paolo Pasolini diriger Uccellacci e uccellini con Tot e Ninetto Davoli; nel 1961, in pieno boom economico, aveva diretto Accattone. Sono parentesi surreali che scatenano consensi ma soprattutto feroci critiche da parte di chi non riesce a stare al passo con i tempi, e soprattutto non capace di immergersi nellIn-Between. Vittorio Marchis
*Tutte le immagini sono state fornite dallautore.

55

Potrebbero piacerti anche