Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Latte Materno
Latte Materno
Non è la donna da sola a condurre questo processo ma chiaramente è la mamma con il proprio neonato dicevo dal colostro si passa
al latte di transizione e al latte maturo e dopo circa 15 giorni.
Il latte materno è l’ALIMENTO che la Natura ha designato per i primi mesi di vita, è un alimento:
- unico (unità biologica)
- specie-specifico: privo di effetti allergizzanti rispetto a quelli contenuti nel latte vaccino (mucca, asina
ecc…)
- adattatosi durante l’evoluzione alle esigenze nutrizionali dell’organismo
- È la miglior fonte di nutrienti per il neonato a termine sano
Il latte in polvere e artificiale sono latti che hanno subito modificazioni su tutti i componenti sia quantitative che qualitative, che li
rende diversi dal latte di donna (anche se stanno migliorando il latte artificiale).
Infatti secondo l’ipotesi di burker degli anni 90 sul benessere che deriva dall’utilizzo del latte materno, questo è regolatorio del peso
del lattante e induce una minore predisposizione all’obesità proprio perché induce modificazioni metaboliche e neuroendocrine
nell’individuo tale da regolarne tutta la vita e prevenire le patologie dell’età adulta.
Con il latte artificiale inoltre il neonato assume più chili in più perchè non induce sazietà come il latte materno.
Lattazione efficace
Affinchè sia efficace deve essere prodotto in quantità sufficiente per il lattante a nutrire adeguatamente il lattante da parte della
nutrice.
Per una sintesi e secrezione di latte ottimale sono necessarie:
- Stimolazione appropriata della ghiandola mammaria attraverso efficace suzione
- Condizioni ambientali favorevoli
Se ciò non avviene strutture citologiche e ambiente ormonale (stress, ansia, dispiacere, lutto ecc..) non si mantengono e la lattazione
(ciclo endocrino di sintesi e secrezione) si interrompe.
Infatti sintesi e secrezione ottimali richiedono intervento di ormoni:
- ipofisi anteriori produce prolattina necessaria a sintetizzare il latte ma non sufficiente a sintetizzare il latte,
la cui eiezione (fuoriuscita) è stimolata dalla suzione del lattante dalla ghiandola mammaria.
- Questo succhiando attiva un altro ormone prodotto dall’ipofisi posteriore (ossicoticina), che favorisce la
sintesi: più ciuccia più ossitocina si produce e più latte viene prodotto.
Se manca l’equilibrio tra questi due ormoni, le mammelle possono arricchirsi di tutto il latte necessario.
L’ipofisi è regolata dall’ipotalamo, centro cerebrale delle nostre emozioni, se la donna non vive in un ambiente sereno e favorevole,
tutto questo ciclo ormonale endocrino può interrompersi
Aumenta anche il lattosio da 5,7 gr a quasi 7 gr: il latte umano (di donna) presenta questo disaccaride in quantità maggiori rispetto
agli altri mammiferi, proprio perché il galattosio è componente dei galattolipidi cerebrali ed è coinvolto nelle capacità neuronali
degli uomini, ed è per questo che siamo la specie più intelligente e che meglio sviluppa le capacità cognitive proprio per la presenza
del galattosio.
Le ceneri sono la quantità totale di minerali di ogni alimento e si riducono dal colostro al latte di transizione anche se non molto:
sono
prevalentemente sodio potassio magnesio e calcio (30 mg di calcio del latte di donna rispetto ai 120 del vaccino), ma più o meo
rimangono stabili nel latte maturo ad eccezione di magnesio e sodio.
Proteine
La composizione delle proteine del latte maturo di donna rispetto al latte vaccino è diversa
Quantità proteica
- Latte umano
Apporto proteico: 11g/dl (>valore biologico) Azoto totale = 200 mg/100mL
Azoto non proteico = = 40-50 mg/100mL (25%) Rapporto caseine/proteine del siero = 40%/60%-
-> Sieroproteine>caseina
>50% dei grassi insaturi+ ac. arachidonico e eicosapentaenoico + i loro precursori (sintesi di fosfolipidi di cervello e retina e di
prostaglandine e leucotrieni).
- Latte vaccino
Apporto proteico: 33 g/dl
Rapporto caseine/proteine del siero = 80%/20%
Caseina>sieroproteine
>50% saturi
Il latte di donna contiene più sieroproteine della caseina e tra le sieroproteine l’alfa-lattoalbumina caratterizza il latte di donna,
mentre la Beta lattoglobulina caratterizza invece latte vaccino, mentre è nulla nel latte di donna.
La beta lattoglobulina è insieme alle caseina, il principale allergene del latte, ovvero la proteina che scatena le reazioni allergiche
delle proteine del latte vaccino.
Il suo potere allergizzante è dovuto al fatto che queste proteine non sono naturali per il lattante, mentre lo sono per le altre specie,
quindi nell’intestino si comporta come antigene generando sensibilizzazione e Questa è la principale differenza qualitativa tra latte
umano eallergia vaccino.
(il latte di asina è più simile al latte di donna tanto che vengono anche allevate per fornire latte come sostituto per le donne che non
possono allattare, mentre il latte di vacca è il più lontano)
Le formule di latte (latti formulati) contengono troppe Iproteine, richiedendo un eccessivo sforzo metabolico da parte del lattante
limiti CEE del contenuto proteico sono: 1,8-3g/100mL
Qualità proteica
- dipende dalla digeribilità e dalla capacità di fornire amminoacidi essenziali
- ridotta influenza della dieta materna sulla composizione proteica del latte
- elevato contenuto di cisteina nel latte umano profilo amminoacidico che si adatta mirabilmente alla
capacità metabolica del lattante
- Qualità proteica si modifica perché deve adattarsi alle esigenze del lattante.
Vediamo la composizione aa tra latte umano e vaccino: ogni frazione contiene tanti aa quanti ne servono al lattante della propria
specie e quindi le differenze sono idonee alla specie, tante quante ne servono la lattante umano e della specie.
La vacca presenta tutti gli aa più alti del latte umano ovvio per la differenza di contenuto di proteine (1 gr di proteine nel latte
materno vs 3 gr nel latte vaccino), mentre la cisteina, che è un aa condizionatamente essenziale in quanto sintetizzabile dalla
metionina, è il doppio più concentrato nel latte materno rispetto a quello vaccino.
- Questo perché secondo l’ipotesi di Hambraeus il neonato alla nascita non ha ancora sviluppato l’enzima
cistationasi che trasforma la metionina in cisteina, e quindi essendo meno efficiente non può sintetizzarlo.
- A mano a mano che maturerà l’attività enzimatica della cistationasi, la quantità di cisteina si andrà
affievolendo nel latte maturo.
Ha un ruolo non solo nutrizionale, da cui il lattante ricava gli aa, ma svolge un ruolo alimentare anche da intera.
Quindi a seconda delle esigenze del neonato possono subire una:
- Aminoacidi (Contributo alleDigestione completa richieste amminoacidiche)
- Peptidi bioattiviDigestione parziale
- produce una molecolaCambiamento strutturale chiamata “HAMLET” (effetto anti-Apoptosi, anticancro,
Attività antinfettiva)
I peptidi bioattivi che si formano dalla non completa digestione sono ormoni che possiedono attività biologiche:
- Attività antimicrobica
- Assorbimento dei minerali come il calcio e il ferro
- Inibizione in vitro dell’enzima ACE che converte angiotensina in angiotensina 1 e 2 (ruolo ipotensivo)
- Lattorpina (peptide oppioide che fa addormentare i lattanti durante la poppata) che anch’esso ha anche un
effetto ipotensivo nei ratti ipertesi e nell’uomo
- Tripeptide (GLP): funge da stimolatore del sistema immunitario
(come anche le immunoglobuline prima della digestione in quanto svolgono il loro ruolo di difesa immunitaria quando sono integre
e non digerite. Infatti, nel lattante esse sono digerite e quindi non possono esplicare la loro funzione difensiva.).
Lattoferrina
- glicoproteina legante il ferro: proteina che trasporta il ferro
- presente nel latte materno per 0,1-0,2 g/100mL e assente nel latte vaccino
Funzioni:
- regolazione crescita e differenziazione cellulare
- regolazione omeostasi intestinale del ferro
- attività antimicrobica: sia dipendente dal legame con il ferro per l’uccisione dei microrganismi patogeni
ferro-dipendenti (sottraendolo) e quella indipendente dal legame con il ferro ad ampio spettro d’azione
esercitata dalla lattoferricina (meccanismo d’azione sconosciuto)
- attività antinfiammatoria
- regolazione mielopoiesi e protezione contro il cancro
β-defensina-1
- peptide antimicrobico ad ampio spettro
- azione immunomodulatrice
- 1-10μg/mLnel corso della lattazione a conferma del ruolo protettivo del latte materno
- ampiamente espressa sulle superfici mucosali nell’adulto • fornisce un supplemento alla produzione
innata del lattante
Anche se hanno tentato di produrre latti artificiali simili al latte umano, molte di queste sostanze ancora non sono state scoperte e
che svolgono ruoli importantissimi per il lattante rendendo il latte materno unico svolgendo un ruolo di difesa, maturazione del
tratto gastro-intestinale e quindi l’attività enzimatica e funzionale del sistema del neonato, che quando nasce non possiede neanche
la flora batterica intestinale.
Possiede infatti un intestino sterile nutrito direttamente dal sangue della madre tramite il cordone ombelicale ch trasferisce i
nutrienti solubilizzati nel sangue materno e già digeriti.
Successivamente ’introduzione del colostro permette la maturazione del sistema immunitario e gastro-enterico, e soprattutto la
selezione dei ceppi dipende dai glucidi che vengono ingeriti come vedremo.
Azoto non proteico Ci sono tantissimi componenti che caratterizzano il latte umano come azoto non proteico e non presenti nel latte
vaccino.
Infatti il latte umano contiene azoto non proteico sotto forma di sostanze azotate che hanno un ruolo (creatina, creatinina, urea) con
effetto trofico sull’intestino del neonato.
• UREA (50%)
• ACIDO URICO
• AMMONIACA
• POLIAMMINE
• CREATINA
• NUCLEOTIDI
• AMMINOZUCCHERI
Lipidi
Valore che aumenta durante lattazione dal colostro al latte maturo fino a un valore 3,9 g/100mL, e rappresentano il 50% della
densità calorica totale del latte:
- 98% trigliceridi
- 0,7% fosfolipidi
- 0,5% colesterolo
La concentrazione di colesterolo (10-15 mg/100mL) considerata elevata, induce una > capacità di metabolizzazione del colesterolo
in età adulta, proprio per la sua funzione fondamentale di sintesi delle molecole che aiutano a regolare l’attività della lipasi acidi e
Sali biliari, ormoni sessuali giustificato anche dal fatto che tanto più saprà metabolizzarlo da adulto.
Esiste una miglior digeribilità e assorbimento dei lipidi del latte umano rispetto a quelli del latte vaccino:
- presenza della Lipasi nel latte umano
< dimensione dei globuli di grasso
specifica composizione e distribuzione di AG nei TG (acido palmitico è esterificato in C-2 lega il calcio).
I globuli sono più piccoli e digeribili da parte della lipasi umana, la quale idrolizza gli acidi grassi in posizione 1 e 3.
Nel latte di donna gli acidi grassi essenziali e il palmitico si trovano in posizione stereospecifica privilegiata, ovvero la posizione 2
che lo lascerà legato alla glicerina e senza essere unito ad un catione e eliminato nelle feci sotto forma di sapone, verrà assorbito
nell’enterocita come 2 monogliceride e ricostituito come TG.
Anche il calcio è salvato da questa perdita, ed è una caratteristica del latte di donna che permette al calcio di essere assorbito più di
ogni altro alimento, che solitamente permette al massimo un assorbimento del 20%, e che invece diventa pari al 40% nel latte di
donna.
(Grazie ai motivi stereospecifici della posizione dei TG nel latte umano Il calcio non si lega agli anioni nella dieta e viene assorbito
anche al 30-40 % del suo contenuto).
La componente lipidica è quella la cui quantità e la qualità degli acidi grassi dipende:
- alimentazione materna
- depositi lipidici materni: corrispondono ai circa 4 kg di lipidi che si depositano durante la gravidanza naturalmente,
come scorta che diminuirà durante l’allattamento perché forniranno gli acidi grassi più preziosi che spesso la donna
non introduce con l’alimentazione
- sintesi endogena nella ghiandola mammaria a partire da precursori glucidici (maggiore durante la lattazione)
Qualitativamente la composizione in AG influenzata da ≠ fattori:
- periodo di lattazione
- età gestazionale
- dieta materna (effetti sia a breve che a lungo termine)
In generale nel latte vaccino prevalgono gli acidi grassi saturi, mentre nel latte di donna quelli:
- saturi: stearico C16 e palmitico C18 i più preziosi (rispetto a quelli a più basso C che sono più nocivi come
laurico, miristico ecc..)
- monoinsaturi (Acido Retinico e Acido Oleico):
- insaturi essenziali (Acido Linoleico, Acido alfa-Linolenico)
- insaturi essenziali a lunga catena LC-PUFA (arachidonico e docosaesaenoico, sintetizzati nella ghiandola
mammaria a partire da linoleico e α-linolenico)
Gli LC-PUFA, di cui il pesce è ricchissimo nei suoi TG, si trovano preformati SOLO nel latte umano e svolgono importanti
funzioni:
- regolazione fluidità, permeabilità, attività enzimatica e recettoriale delle membrane cellulari
- nei primi 2 anni di vita sono incorporati nel cervello e nella retina, dove si ritrovano concentrati
Infatti i lattanti al seno hanno migliore acuità visiva e capacità cognitive.
(Questi ultimi sono più facilmente digeribili, più facilmente assorbibili, importanti per la mielinizzazione del SNC, per la maturità
del sistema immunitario, per la sintesi delle PG e per il trofismo cutaneo. L’Acido Retinico è utile per la maturazione della retina e
del SNC).
- Legato agli oligosaccaridi forma i SIALILOLIGOSACCARIDI 7-120 mg/100mL (nel latte vaccino la
quantità 20 volte < non soddisfa i bisogni del lattante)
- Influenza la crescita cerebrale e la capacità di insieme al galattosio è responsabile di una
maggioreapprendimento sinaptogenesi e maturazione cerebrale correlata a maggiori sialoglicoproteine e
gangliosidi. Permette di sviluppare le sinsapsi a livello cerebrale in quanto responsabile della formazione
delle sinapsi a livello cerebrale.
- può essere considerato un nutriente condizionatamente essenziale che viene aggiunto nelle formule dei
latti artificiali.
Minerali
Concentrazioni indipendenti dallo stato di nutrizione materno e presenti nel latte umano in quantità < rispetto a quello vaccino
(circa 1/3).
Bisogna, comunque, tenere conto oltre che della quota assoluta, della biodisponibilità dei diversi minerali, cioè la quota che di essi
può essere assorbita ed utilizzata nei vari processi metabolici è maggiore.
- Calcio (20-35 mg/100mL) e Fosforo (11-16 Adeguata mineralizzazione osseamg/100mL)
Le concentrazioni sono < del latte vaccino, ma quello che è importante ai fini dell’assorbimento è il rapporto
Calcio/Fosforo, che nel latte di donna è di 2:1 (nel latte vaccino è di 1:1).
Questo rapporto è ottimale per l’assorbimento del calcio, che sul piano clinico si traduce in un’azione protettiva del latte materno
nei confronti dell’ipocalcemia neonatale e di prevenzione del rachitismo nei mesi successivi, permettendo una maggiore
mineralizzazione ossea.
Inoltre La concentrazione di fosforo riduce pH e determina la flora intestinale tipica dei lattanti al seno.
- Ferro (0,05 mg/100mL): Efficienza di scorte fino a 4 mesiassorbimento del 50% (maggiore del 10% nel
latte vaccino) di età. Ciò dipende dall’elevato contenuto nel latte materno di lattosio e vitamina C, dai
bassi livelli di fosforo e proteine, nonché dalle particolari forme molecolari in cui il ferro è presente.
- Selenio (1,2-2 μg/100mL): Elevata conc. e biodisponibilità (> che nel latte vaccino)
Vitamine
Concentrazioni dipendenti dallo stato di nutrizione materno e il latte materno ha un contenuto vitaminico sufficiente per il bambino,
fatta eccezione per la vitamina D3, che è scarsa in quantità (come nel latte vaccino); ciò aumenta ancora di più il rischio di
rachitismo.
Il latte materno è la miglior fonte di Vitamina A durante il primo anno di vita, essendo le scorte epatiche del neonato molto ridotte.
C’è invece un’alta concentrazione di vitamina C, vitamina termolabile, che invece è scarsa nel latte vaccino fresco, ma anche nei
tipi di latte in polvere adattati. Per cui, se vengono usati in modo esclusivo e per lungo tempo, senza l’integrazione di verdura,
frutta, carne e pesce (alimenti contenenti folati importanti per il metabolismo della vitamina C), i bambini possono andare incontro a
scorbuto. Per evitare questo bisogna dare agrumi o pomodoro fresco al bambino dal 3° mese di vita (il limone nel latte non da
problemi).
Il latte materno contiene anche vitamine del complesso B e folati.
Vediamo che gli apporti raccomandati di vitamine come bisogni sono uguali alle concentrazioni di vitamine
presenti in 1 litro di latte di donna soddisfando totalmente il loro bisogno