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Lo studio del Mànhuà [漫画]

Riflessioni e Prospettive

Relazione sulla conferenza tenuta il 1°Giugno 2022, ultima serie del webinar “Fonti
e Metodologie per lo studio dei media cinesi” YZMT-MediumItaliaCina.

Martina Caschera, ricercatrice nell’ambito del fumetto cinese, ci illustra alcune delle
criticità e delle problematiche affrontate durante i suoi studi di questo ambito complesso
diventato soggetto di studio a partire dagli anni ‘90 e che ha raggiunto importanti vette
dagli anni 2000 sotto la denominazione di Comics studies.
La prima indagine di studio si basa sulla questione terminologica. Partire da una
definizione ci permette di mantenerci su un percorso specifico, ciascuna definizione ha
quindi il suo percorso. Forme originarie di arte consequenziale sono stati considerati
diversi reperti archeologici di rilievi e affreschi, una sorta di letteratura illustrata che poi
prenderà ulteriormente forma nell’epoca Ming. Definizioni accettabili di fumetto sono:
medium, prodotto culturale (nel complesso dell’industria dell’intrattenimento), forma
narrativa, arte sequenziale o tensiva (Barbieri, Mc Cloud), molteplicità di immagini legate
che raccontano una storia. Il termine ‘Mànhuà’ nasce negli anni 20, dal termine
giapponese ‘Manga’.
Questa tipologia di arte che è il fumetto, porta avanti ideologie relative al contesto storico
in cui sono stati creati e accettati logicamente validi (ad esempio quelli ovviamente
realizzati durante il periodo maoista).
Una problematicità risiede nel reperimento delle fonti, non sempre disponibili e
direttamente accessibili allo studioso che deve sviluppare le capacità di muoversi con
prontezza all’interno dell’industria ma soprattutto della distribuzione in Italia e all’estero.
Per quanto concerne l’analisi del testo, è necessario conoscere e informarsi riguardo
l’autore e le sue intenzioni, attraverso interviste e/o studi di archivio se si tratta di autori o
di artisti rinomati. La multiculturalità non può essere ignorata, e dobbiamo trovare un
modo per affrontarla senza cadere nella trappola dello studio delle sole metodologie senza
attenzionare la cultura specifica, oggetto di studio, la contestualizzazione storica.
La scansione del testo in maniera molto dettagliata è importante per comprendere il
centro del racconto e compiere un’ analisi narratologica profonda. Il livello più
superficiale dell’ analisi tratta una componente visuale importante, in un secondo
momento tutta una serie di aspetti chiave interpretativi che bisogna tirare fuori da queste
immagini (Ad esempio il realismo, l’utilizzo e l’impatto dei colori, la prospettiva, la
semplicità funzionale o la complessità di dettagli) e capirne le motivazioni d’uso.
Sia immagini che parole scaturiscono un impatto sociologico. Ma quale forma
rappresentativa domina sull’altra?

Teresa Alessandra Girlando Mat. AF/3495 14/06/2022

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