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MARIA PAIATO FIORELLA MANNOIA “RISCOPRO GOLDONI UNA GITA A MATERA

ASSOLO IN SCENA VOCE D’AUTRICE IL PRIMO ILLUMINISTA” TRA I SASSI E IL JAZZ


L’ATTRICE APRE IL GRANDE ALL’AUDITORIUM LA CANTANTE GABRIELE LAVIA SI RACCONTA INCONTRI, ESCURSIONI GUIDATE
FESTIVAL “FLAUTISSIMO” RILEGGE LA SUA RICCA E PARLA DI “UN CURIOSO E UN CONCERTO DI NILS BERG
CON “GENTILUOMO IN MARE” ANTOLOGIA DI CANZONI INSIEME ACCIDENTE”, CHE DEBUTTA NELL’EVENTO CHE ANIMA IL SITO
DI HERBERT CLYDE LEWIS. INVITI AL PIANISTA DANILO REA. INVITI AL TEATRO ARGENTINA. INVITI PATRIMONIO UNESCO. INVITI
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DAL 26 OTTOBRE AL 1° NOVEMBRE

GLI INVITI DELLA SETTIMANA


1628 Settimanale. Supplemento gratuito al numero odierno de “la Repubblica”. Sped. Abb. Post. articolo 1, legge 46/04 del 27/2/2004

“Salire, scendere”
una litografia di
Maurits Cornelis
Escher, del 1960

PALAZZO BONAPARTE

LE SUGGESTIONI DI ESCHER
L’ISTITUZIONE MUSEALE CELEBRA I CENT’ANNI DALLA PRIMA VISITA DELL’ARTISTA OLANDESE NELLA CAPITALE
CON UN’ESPOSIZIONE CHE ANNOVERA TRECENTO OPERE. INGRESSI PER I LETTORI. DI MARIO DE CANDIA E GIUSEPPE PUPPO

All’interno “Speciale Teatro - Musica - Danza” a sito


venga sul cura della A. Manzoni & C. S.p.A.
eurekaddl.skin
COPERTINA
4 TROVAROMA

LA GRANDE MOSTRA

I NOTTURNI ROMANI DI ESCHER


INAUGURA MARTEDÌ LA PRESTIGIOSA E RICCA RESTROSPETTIVA COSTITUITA DA CIRCA 300 OPERE DEL CELEBRE
ARTISTA OLANDESE, CHE ESATTAMENTE UN SECOLO FA COMINCIÒ UN LUNGO SOGGIORNO NELLA CAPITALE
di MARIO DE CANDIA

aurits Cornelis Escher (1898-1972),

M
nome di assoluta notorietà e per que-
sto sicura garanzia di grande af-
fluenza di pubblico, organizzata da
Palazzo Bonaparte per celebrare il
centesimo anniversario del trasferi-
mento dell’artista olandese a Roma. Nel
nostro paese spese dodici anni della sua
esistenza, i più felici come ebbe a confes-
sare, traendo spunto per i suoi disegni e
incisioni dall’osservazione diretta della
natura; dalle suggestioni che gli offrivano
i monumenti della nostra città, così come
dal fascino esercitato dai meravigliosi
scorci della costiera amalfitana, del pae-
saggio calabrese, campano, abruzzese, se-
nese... attento a registrare anche piccoli
particolari della fauna, della flora. È nel
suddetto periodo capitolino che l’artista,
oltre a prodursi in una torrenziale fabbri-
cazione di litografie e incisioni il cui tema
erano paesaggi, scorci e architetture della
città, realizza le dodici opere che compon-
gono i “Notturni romani”, serie visibile al-
la mostra, nella sua interezza. Abbandonò
l’Italia nel 1935, trovando non più soppor-
tabili le inasprite, mutate condizioni del
paese sotto il regime fascista. Si trasferì in
Svizzera. Fino a questo momento la sua
produzione è esclusivamente ascrivibile
ad un registro di pura figurazione. Succes-
sivamente al periodo romano andrà orien-
tandosi verso quelle soluzioni fantastiche
e visionarie che gli procurarono notorietà.
Composizioni che ricorrevano ai principi
della simmetria, della tassellazione; alla
iterazione di serie contigue di forme geo-
metriche, di figure zoomorfe o umane che
trapassano le une nelle altre (citiamo “Me- ni che disegnano”, “Belvedere”. Altri temi re lo sguardo di Escher dagli inizi in Olan-
tamorfosi”, “Liberazione”, “Cielo e Acqua”). ricorrenti sono quelli nei quali non è diffi- da al lungo soggiorno italiano; dalla sezio-
Molte delle sue rappresentazioni insolite, cile rintracciare questioni che all’epoca ne “Tassellature”, relativa al momento a
bizzarre, paradossali e impossibili sem- erano al centro della riflessione teorica: partire dal quale l’artista si dedica quasi
brano rispecchiare, restituire in forma vi- dalla geometria iperbolica alla relatività, esclusivamente alla realizzazione di opere
siva idee e concetti matematici, evidenza dalla geometria frattale all’infinito (“Sem- di ispirazione geometrico-matematiche,
che gli valse l’apprezzamento e il tributo pre più piccolo”, “Relatività”, “Su e giù”, le alle successive sezioni (“Metamorfosi”,
di esponenti del mondo scientifico. varie “Metamorfosi”). “Struttura dello Spazio”, “Paradossi Geo-
Tra le sue più celebri, quelle opere che La mostra in oggetto, curata da Federi- metrici”). Dopo un capitolo dedicato ai “La-
rappresentano realtà illusorie e costruzio- co Giudiceandrea, raccoglie circa trecento vori su commissione”, la mostra è chiusa
ni tanto rigorose nell’esecuzione quanto opere, oltre a quelle più famose ne presen- da “Eschermania”, che analizza la fortuna
altrettanto assurde e contraddittorie da ta anche molte di inedite, e le divide in un dell’artista fino ad oggi testimoniandola
un punto di vista logico. Tra queste le no- percorso tematico costituito da otto sezio- con opere d’arte ed oggettistica di ispira-
tissime “Cascata” e “Salita e Discesa”, “Ma- ni che gradualmente consentono di segui- zione escheriana. ◆
L’INIZIATIVA Con Escher riprende anche “L’Arte della solidarietà”, realizzata da
Arthemisia con il charity partner Susan G. Komen Italia. Una parte
degli incassi provenienti dalla mostra sarà devoluta alla realizzazione
di specifici progetti a tutela della salute delle donne.
TROVAROMA 5

LO SPAZIO
gramma Valore Cultura, firmando nel
2019 il sodalizio con Arthemisia, azienda

LE BELLEZZE capitolina che rappresenta un’eccellenza


italiana nella produzione, organizzazione
e realizzazione di mostre artistiche e cul-
turali, guidata dal Presidente e Ammini-

DI PALAZZO stratore Iole Siena. Solo prendendo a rife-


rimento il programma che ha interessato
la sede espositiva dalla primavera dello
scorso anno, Palazzo Bonaparte ha accol-

BONAPARTE
SCOPRENDO LE SALE DELL’EDIFICIO
to e promulgato una poliedricità di forme
e contenuti culturali, partendo dalla vide-
oarte di Bill Viola e l’intensità scultorea
delle opere di Jago, al secolo Jacopo Car-
dillo, proseguendo con il viaggio nel vivo
PROGETTATO DALL’ARCHITETTO e vibrante universo pittorico di Van Gogh,
ANTONIO DE ROSSI E REALIZZATO e dopo il genio olandese, esplorare le alte
NELLA SECONDA METÀ DEL SEICENTO sfere dell’iper-realismo con la rassegna di
grandi nomi del panorama internaziona-
di GIUSEPPE PUPPO le, come George Segal, Maurizio Cattelan,
Duane Hanson, Kazu Hiro… E in una sor-

P
alazzo Bonaparte si erge nella via pro- ta di contrappasso, saltando da un estre-
spiciente il Complesso del Vittoriano, mo all’altro del gioco di inganni visivi, si
elemento di rilievo nella totalità di passa dall’esaltazione oltre ogni misura
edifici che abbraccia piazza Venezia. della terza dimensione al suo totale azze-
Nato su progetto dell’architetto Gio- ramento, con le suggestive illusioni e gli
vanni Antonio De Rossi, realizzato studi geometrici che caratterizzano la
nella seconda metà del 1600, è passato prolifica produzione di Escher. E dai Pae-
Quattro opere di Maurits Cornelis Escher: alla storia per essere stato la dimora ro- si Bassi ci si muoverà successivamente
sopra “San Giorgio in Velabro”, sotto “Buccia”, mana di Maria Letizia Ramolino, madre nella penisola scandinava, con la mostra
in alto “Metamorfosi II” e, nell’altra pagina, di Napoleone Bonaparte, che nelle sue dedicata a Edvard Munch: nella primave-
“Sole e luna”; in basso, a destra, un angolo stanze trascorse gli ultimi anni di vita, ra del 2025 Roma infatti accoglierà parte
della retrospettiva a Palazzo Bonaparte
dov’era era solita dilettarsi ammirando dello sconfinato lavoro del pittore, il mag-
dal balconcino laterale il passaggio delle gior artista moderno della Norvegia, cu-
carrozze nell’allora piazza stodito all’interno del
San Marco, e continuando in COSÌ GLI INVITI Munch Museet di Oslo,
questo sollazzo anche dopo Palazzo Bonaparte, istituto realizzato grazie
il sopraggiungere della ceci- piazza Venezia 5; tel. alla donazione effettuata
tà, con l’ausilio di una dama 06-8715111. Orario: dal maestro medesimo, un
di compagnia. Il Palazzo en- 9-19,30; venerdì, sabato e patrimonio che comprende
tra alfine nel patrimonio im- domenica 9-21; dal 31 e 1.200 dipinti, 7.050 disegni,
mobiliare del gruppo Gene- fino al 1° aprile. Inviti oltre 18.000 grafiche e 14
rali, che lo immette nel pro- doppi per venerdì 3, sculture. ◆
collegandosi al link
https://bit.ly/es031
venerdì 27 dalle 11 alle 12.

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