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Andrea Guidolin - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l.

AMMINISTRAZIONE
& FINANZA
2016

3
Tariffa R.O.C.: Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Cash Flow at Risk per un investimento fotovoltaico:


effetti sulla finanza
Fair value per gli strumenti derivati nel bilancio civilistico
Anno XXXI - Marzo 2016 – n. 3 - Direzione e redazione Strada 1, Palazzo F6 20090 MILANOFIORI/ASSAGO.

Pianificazione dei flussi di cassa: un modello applicativo


IFRS applicabili ai bilanci al 31 dicembre 2015
UK Strategic Report: una chiara e concisa modalità
di reporting
Informativa (pre)consiliare e correttezza delle deliberazioni
Sistemi di alert e di mediazione: una proposta operativa
La rivoluzione silenziosa del social impact investing

Inserto
Il biscottificio Di Leo: cultura, numeri e rating
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n. 3
marzo 2016

Bilancio&Reddito
Strumenti derivati
Fair value per gli strumenti derivati nel bilancio
civilistico
Il D.Lgs. n. 139/2015, avendo recepito nel nostro ordinamento
le norme della Direttiva 2013/34/UE in materia di bilancio di
esercizio e consolidato, tra l’altro ha introdotto il metodo del
fair value per la misurazione di alcuni strumenti finanziari: gli
strumenti derivati. Esistono tuttavia delle esenzioni all’appli-
cazione di tale metodo, a favore delle società di minori REDAZIONE
Per informazioni in merito a
dimensioni. contributi, articoli ed
di Claudia Mezzabotta 7 argomenti trattati scrivere o
telefonare a:
Ipsoa Redazione
Principi contabili internazionali Amministrazione&Finanza

Sommario
IFRS applicabili ai bilanci al 31 dicembre 2015 Casella Postale 12055 –
20120 Milano
Nei mesi di novembre e dicembre 2015 si sono conclusi i telefono 02.82476.085 –
processi di endorsement di alcuni emendamenti e migliora- telefax 02.82476.227
e-mail
menti ai principi contabili internazionali IAS/IFRS con data di Redazione.amministrazione
applicazione nell’Unione Europea per i bilanci IFRS dal 1° efinanza.ipsoa@wki.it
gennaio 2015. Altri emendamenti e miglioramenti, endorsed
sempre nello stesso periodo, avranno invece data di efficacia AMMINISTRAZIONE
nell’UE per i bilanci dal 1° gennaio 2016, ma potranno essere Per informazioni su gestione
applicati in via anticipata dagli IFRS adopter nel 2015. In abbonamenti, numeri arretrati,
cambi d’indirizzo, ecc. scrivere
questo articolo si tratteranno dapprima i principali progetti a o telefonare a:
cui sta lavorando l’International Standard Board e successiva- IPSOA Servizio Clienti
mente si illustreranno le principali novità introdotte dai pre- Casella Postale 12055 –
20120 Milano
detti emendamenti e miglioramenti ai principi contabili telefono 02.824761 –
internazionali IAS/IFRS. telefax 02.82476.799
di Francesco Ballarin 16
EDITRICE
Reporting Wolters Kluwer Italia s.r.l.
Strada 1, Palazzo F6
UK Strategic Report: una chiara e concisa modalità di 20090 Milanofiori Assago (MI)
reporting
Il Financial Reporting Council (FRC) ha definito alcune regole DIRETTORE RESPONSABILE
pratiche per una chiara e concisa modalità di reporting attra- Giulietta Lemmi
verso lo Strategic Report che, per quanto non rivoluzionarie,
possono essere intese come una utile guida anche per la reda- REDAZIONE
zione del Report Integrato <IR> proposto da IIRC. Paola Boniardi, Elena Rossi,
di Andrea Gasperini e Federica Doni 26 Agnese Trentalance

REALIZZAZIONE GRAFICA
Ipsoa
Governo d’impresa
Rischio di credito FOTOCOMPOSIZIONE
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Sistemi di alert e di mediazione: una proposta operativa Viale Italia, 12
Il credito si basa sulla valutazione preventiva e continuativa del 20094 Corsico (MI)
Tel. 02/57789422
rischio d’insolvenza e la valutazione del rischio sulla qualità e
quantità di informazioni disponibili sintetizzate in un giudizio
di merito (rating d’impresa). Tra le principali novità introdotte STAMPA
GECA Srl - Via Monferrato, 54
dallo schema di disegno di legge predisposto dalla Commissione 20098 San Giuliano Milanese
Rordorf, un ruolo determinante alla positiva composizione delle (MI) - Tel. 02/99952

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 3


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crisi d’impresa sarà giocato dai sistemi di allerta preventiva alla


PUBBLICITÀ: cui continuativa osservanza saranno tenuti revisori e sindaci. Con
il presente lavoro si propone un preciso modello operativo, imme-
diatamente attivabile ed efficiente, incentrato sul ruolo della
db Consulting srl Events Banca d’Italia quale gestore istituzionale, qualificato e neutrale,
& Advertising di un sistema di segnalazione preventiva della crisi d’impresa e
via Leopoldo Gasparotto 168 - sulla composizione, qualificata e professionale, degli OCC.
37
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Corporate governance
Informativa (pre)consiliare e correttezza delle
Autorizzazione deliberazioni
Autorizzazione del Tribunale
di Milano
La corretta e adeguata circolazione delle informazioni all’in-
n. 618 del 16 dicembre 1985 terno dell’organo di gestione è elemento essenziale per consi-
Tariffa R.O.C.: derare l’assetto di un’impresa adeguato alle migliori pratiche di
Sommario

Poste Italiane Spa -


Spedizione in abbonamento
governance. L’ottemperanza al dovere di agire informato
Postale - D.L. 353/2003 incombente su ogni amministratore esecutivo e non è una
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) mera formalità, ma si configura come finalizzato all’esercizio
art. 1, comma 1, DCB Milano
Iscritta nel Registro Nazionale
di un voto ponderato da parte degli esponenti aziendali. Il
della Stampa con il n. 3353 presente lavoro, dopo una breve ricognizione sul framework
vol. 34 Foglio 417 normativo di riferimento, focalizza l’attenzione sia sui soggetti
in data 31 luglio 1991
Iscrizione al R.O.C. n. 1702
interessati sia sulla tipologia di informazioni da fornire al
plenum.
ABBONAMENTI
Gli abbonamenti hanno durata
di Leonardo Marroni 43
annuale, solare:
gennaio-dicembre;
rolling: 12 mesi dalla data Finanza aziendale
di sottoscrizione, e si
intendono rinnovati, in assenza
di disdetta da comunicarsi
Risk management
entro 60 gg. prima della data Cash Flow at Risk per un investimento fotovoltaico:
di scadenza a mezzo
raccomandata A.R. da inviare
effetti sulla finanza
a Wolters Kluwer Italia S.r.l. Il Cash Flow at Risk (CFAR) è la variante industriale del Value at
Strada 1 Pal. F6 Milanofiori Risk (VAR) utilizzato ormai da anni delle imprese finanziare
20090 Assago (MI).
Servizio Clienti: per gestire i rischi derivanti dalle variabili di mercato. La
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Italia annuale: € 289,00 La pianificazione dei flussi di cassa: un modello
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Richiesta di abbonamento: Il presente contributo si pone l’obiettivo di evidenziare i
scrivere o telefonare a: vantaggi di cui le aziende possono beneficiare qualora pon-
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4 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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strumenti per la pianificazione finanziaria e mette in luce i


benefici che questi ultimi possono concretamente offrire. periodico è comprensivo
di Cristina Florio e Anna Nardi Zoccante 60 dell’IVA assolta dall’editore ai
sensi e per gli effetti del
combinato disposto dell’art. 74
Investimenti del D.P.R. 26/10/1972, n. 633 e
del D.M. 29/12/1989 e
La rivoluzione silenziosa del social impact investing successive modificazioni e
Sebbene la finanza ad impatto sociale sia nata e si sia sviluppata integrazioni.
nei mercati a matrice anglosassone, il presente articolo si pro-
pone di contestualizzare il fenomeno dell’impact investment in
ambito italiano.
di Andrea Casadei 71
Inserto

Sommario
Il biscottificio Di Leo: cultura, numeri e rating
Comunicazione a 360 gradi – Comunicazione della situazione
reddituale, patrimoniale e finanziaria – Il rating – Il ruolo del
bilancio nel rating – L’attribuzione del rating quantitativo da
parte della banca
di Francesco Lenoci e Enzo Rocca III

Egregio abbonato,
ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giu-
gno 2003 n. 196, La informiamo che i
Suoi dati personali sono registrati su da-
tabase elettronici di proprietà di Wolters
Kluwer Italia S.r.l., con sede legale in As-
sago Milanofiori Strada 1-Palazzo F6,
20090 Assago (MI), titolare del trattamen-
to e sono trattati da quest’ultima tramite
propri incaricati. Wolters Kluwer Italia
S.r.l. utilizzerà i dati che La riguardano
per finalità amministrative e contabili. I
Suoi recapiti postali e il Suo indirizzo di
posta elettronica saranno utilizzabili, ai
sensi dell’art. 130, comma 4, del D.Lgs.
n. 196/2003, anche a fini di vendita diretta
“Si segnala, scusandoci con il Lettore, che nel contributo ‘Informativa di prodotti o servizi analoghi a quelli og-
getto della presente vendita. Lei potrà in
e valutazione della crisi d’impresa: le Linee Guida’ a cura di Pietro ogni momento esercitare i diritti di cui
Paolo Papaleo, pubblicato nel numero 1/2016 di questa Rivista, vi è all’art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003, fra cui il
diritto di accedere ai Suoi dati e ottenerne
stata - per un refuso di editing redazionale non imputabile all’Autore - l’aggiornamento o la cancellazione per
la “duplicazione” della nota (12), il cui testo è stato riprodotto violazione di legge, di opporsi al
trattamento dei Suoi dati ai fini di invio
nella successiva nota (13). Nella lettura del contributo, ai fini del di materiale pubblicitario, vendita diretta
e comunicazioni commerciali e di richie-
“ripristino” della originaria attribuzione testuale ai richiami di note, dere l’elenco aggiornato dei responsabili
la nota (13) deve essere “sostituita” dalla nota (14), la nota (14) del trattamento, mediante comunicazione
scritta da inviarsi a: Wolters Kluwer Italia
dalla (15) e così via, sino alla nota (18), il cui rinvio va inteso alla S.r.l. - PRIVACY - Centro Direzionale Mi-
lanofiori Strada 1-Palazzo F6, 20090 As-
nota (19)”. sago (MI), o inviando un Fax al numero:
02.82476.403.

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Strumenti derivati

Fair value per gli strumenti


derivati nel bilancio civilistico
di Claudia Mezzabotta (*)

Il D.Lgs. n. 139/2015, avendo recepito nel nostro ordinamento le norme della Direttiva 2013/34/UE
in materia di bilancio di esercizio e consolidato, tra l’altro ha introdotto il metodo del fair value

Bilancio&Reddito
per la misurazione di alcuni strumenti finanziari: gli strumenti derivati. Esistono tuttavia delle
esenzioni all’applicazione di tale metodo, a favore delle società di minori dimensioni.

Introduzione precedenza stabilito, menzionati nella nota


integrativa ed eventualmente nei conti
Il legislatore nazionale, tramite il D.Lgs. 18
d’ordine.
agosto 2015, n. 139, pubblicato il 4 settembre
Per quanto le nuove norme di contabilizza-
2015 (1), ha recepito le norme stabilite dalla
zione e valutazione degli strumenti derivati
Direttiva 2013/34/UE, in materia di bilancio di
siano certamente caratterizzate da una certa
esercizio e consolidato.
complessità rispetto a quelle vigenti fino al 31
Sono numerose le modifiche apportate alla
dicembre 2015, è altrettanto vero che il Decreto
normativa civilistica nazionale (2), per quanto
legislativo in parola ha previsto alcune esen-
concerne, in particolare, le regole per la predi-
zioni a favore delle imprese di dimensioni
sposizione del bilancio delle società di capitali
minori.
e dei gruppi di imprese, che non utilizzano i
principi IFRS né per obbligo né facoltativa-
mente e che sono diversi dagli operatori del Note:
settore bancario e finanziario, soggetti invece (*) Dottore commercialista e revisore legale in Milano; profes-
alle norme del D.Lgs. n. 136/2015 (3). Le modi- sore a contratto di “Financial Accounting” presso l’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano; già membro IASCF
fiche riguardano le clausole generali, gli SMEIG, Londra, (Regno Unito); membro EFRAG SME Working
schemi di bilancio, i criteri di valutazione e di Group, Bruxelles (Belgio)
rappresentazione in bilancio, il contenuto della (1) G.U.R.I. n. 205 del 4 settembre 2015: entrata in vigore il 19
nota integrativa e, seppure in misura assai settembre 2015.
marginale, della relazione sulla gestione. (2) In particolare, al Libro V, Titolo V del Codice civile e al D.Lgs.
n. 127/1991, rispettivamente in materia di bilancio di esercizio
L’Organismo Italiano della Contabilità (OIC) e bilancio consolidato.
dovrebbe presto adeguare alle nuove norme (3) Il D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 136, è infatti relativo ai conti
civilistiche, come ragionevolmente prevedi- annuali e consolidati di intermediari finanziari che non adot-
bile, i principi contabili nazionali già esistenti tano gli IFRS e abroga e sostituisce il D.Lgs. 27 gennaio 1992, n.
e pubblicati tra il 2014 e il 2015. Vale appena la 87 (G.U.R.I. n. 202 del 1 settembre 2015: entrata in vigore il 16
settembre 2015).
pena ricordare che detti principi, comunque da (4) La serie completa è reperibile gratuitamente sul sito www.
applicare al bilancio dell’esercizio che chiude fondazioneoic.eu.
al 31 dicembre 2015 (4), hanno sostituito, rin- (5) Per maggiori approfondimenti, si veda a cura dello stesso
novandone forma e contenuti, la serie pubbli- autore “Le novità sul bilancio civilistico: come potrebbe inter-
cata nel 2005 (5). venire l’OIC?”, in Bilancio e reddito d’impresa, n. 11/2015.
(6) Il presente contributo si basa, in parte, sui materiali didattici
Le novità contenute nel citato D.Lgs. n. 139/ (diapositive) utilizzati dall’Autrice durante un convegno
2015, oggetto del presente contributo (6), sono avente a oggetto “Le novità del bilancio di esercizio dopo il
quelle concernenti la valutazione degli stru- recepimento della Direttiva 34/13”, tenutosi presso l’Ordine
menti finanziari derivati secondo il metodo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano il 9
del fair value, considerando che detti strumenti settembre 2015.
(7) Le nuove norme, più precisamente, si applicano al bilancio
devono essere dal 1° gennaio 2016 (7) contabi- dell’esercizio che si apre il 1˚ gennaio 2016 o in data succes-
lizzati “sopra la riga” dello stato patrimoniale siva. Per le società il cui esercizio coincide con l’anno solare, si
e del conto economico e non solo, come in applicano dal 1˚ gennaio 2016.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 7


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Strumenti derivati

Quali norme applicare Il D.Lgs. n. 139/2015 ha pensa alla novità principale della
per gli strumenti derivati modificato significativamente Direttiva 34/13, vale a dire il
le norme per la redazione del concetto di modularità dell’infor-
bilancio civilistico e ha
mazione economico-finanziaria
introdotto, tra l’altro, il
La prevalenza della sostanza metodo del fair value per la obbligatoria per le società di
sulla forma valutazione degli strumenti capitali e i gruppi, che è volta, da
Le modifiche introdotte dal D.Lgs. finanziari derivati. Tali norme un lato, a fissare regole più strin-
n. 139/2015 coinvolgono anche le si applicano all’esercizio che genti per la redazione del bilancio
regole di base per la redazione del
inizia il 1° gennaio 2016 o in in termini generali e ad avvicinarle
data successiva. a quelle stabilite dai principi
bilancio, vale a dire i suoi
Bilancio&Reddito

“postulati”. internazionali IFRS, e dall’altro a


Il nuovo comma 4 dell’art. 2423 è concedere semplificazioni infor-
stato aggiunto dopo il comma 3 del testo vigente mative anche assai rilevanti alle società e ai
fino al 31 dicembre 2015 e ha trasformato il gruppi di minori dimensioni. Il motto che ha
vecchio comma 4 nel nuovo comma 5, pur guidato il legislatore europeo è infatti stato il
lasciandolo invariato. Il nuovo comma citato seguente: Think small first. Le nuove norme
specifica che “non occorre rispettare gli obblighi europee infatti si applicano, come noto, alle
in tema di rilevazione, valutazione, presenta- società di capitali e ai gruppi non quotati o
zione e informativa quando la loro osservanza che non sono in altro modo obbligati all’ado-
abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rap- zione dei principi IFRS, di certo ben più com-
presentazione veritiera e corretta. Rimangono plessi. Il principio generale di cui al nuovo
fermi gli obblighi in tema di regolare tenuta delle comma 4 dell’art. 2423 è applicabile, come è
scritture contabili. Le società illustrano nella ovvio, anche con riferimento alle regole per la
nota integrativa i criteri con i quali hanno dato valutazione e la rappresentazione in bilancio
attuazione alla presente disposizione”. Il legisla- degli strumenti finanziari derivati secondo il
tore intende a nostro avviso innanzi tutto sotto- metodo del fair value.
lineare molto chiaramente che quanto stabilito Un’altra rilevante modifica alle regole di base si
in relazione alle regole di rilevazione, valuta- ritrova nel nuovo testo dell’art. 2423-bis. Il
zione, presentazione e informativa è funzionale nuovo comma 1 non stabilisce più l’obbligo
per il raggiungimento della rappresentazione di rappresentare in bilancio i valori in base
veritiera e corretta della situazione patrimoniale alla “funzione economica” dell’elemento del-
e finanziaria dell’impresa e del suo risultato l’attivo o del passivo considerato ed è stato
economico. Questo, di per sé, non costituirebbe aggiunto il comma 1-bis: “la rilevazione e la
una novità se non fosse per il fatto che il nuovo presentazione delle voci è effettuata tenendo
comma 4, al contempo, permette di non appli- conto della sostanza dell’operazione o del con-
care tali regole qualora gli amministratori ne tratto”. Per quanto concerne l’obbligo di rap-
ritengano gli effetti “irrilevanti” per il raggiun- presentare il valore degli strumenti finanziari
gimento della rappresentazione veritiera e cor- derivati all’interno dello stato patrimoniale (e
retta. Ciò significa che gli stessi amministratori le variazioni del loro valore equo a conto eco-
potranno non applicare le regole obbligatorie e nomico, come si vedrà più in dettaglio tra poco)
finalizzate alla rappresentazione veritiera e cor- e non nei conti d’ordine e/o in nota integrativa,
retta se l’applicazione avrà effetti non significa- di certo, ad avviso di chi scrive, esso configura
tivi per tale rappresentazione, in base al loro proprio un classico esempio di rilevazione e
apprezzamento e alla loro discrezionalità. È rappresentazione in bilancio di tali strumenti
ben diverso dal caso della deroga ai principi di secondo la loro sostanza economica: attività o
legge, stabilita dai successivi commi dell’art. passività finanziaria e, dunque, diritto a rice-
2423, che richiede invece di non applicare i vere una determinata somma di denaro od
principi se, nel caso specifico, secondo gli ammi- obbligazione a pagarla alla controparte, a
nistratori la loro applicazione allontanasse il scadenza.
bilancio dalla sua finalità principale: la rappre-
sentazione veritiera e corretta. La contabilizzazione e la valutazione degli
La nuova norma introdotta dal D.Lgs. n. 139/ strumenti derivati
2015 fonda la sua ratio ed è facilmente Il D.Lgs. n. 139/2015 ha modificato l’art. 2426,
comprensibile, ad avviso di chi scrive, se si aggiungendo al comma 1 il punto 11-bis), Tale

8 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Strumenti derivati

nuova norma stabilisce che, a Il nuovo comma 4 dell’art. di tali strumenti di copertura in
partire dall’esercizio che inizia 2423 permette agli ammini- apposita riserva patrimoniale, di
il 1° gennaio 2016, “gli stru- stratori di disapplicare le cui pure si tratterà più avanti.
menti finanziari derivati, anche norme di contabilizzazione,
Per il momento, è importante qui
valutazione e rappresenta-
se incorporati in altri strumenti zione in bilancio, ancorché di sottolineare che:
finanziari, sono iscritti al fair per sé volte ad ottenere la a) gli strumenti finanziari deri-
value. Le variazioni del fair rappresentazione veritiera e vati, anche se incorporati e indi-
value sono imputate al conto corretta della situazione pendentemente dal fatto che siano
economico oppure, se lo stru- patrimoniale e finanziaria e detenuti a scopo di copertura piut-
mento copre il rischio di varia- del risultato economico del- tosto che meramente speculativo,
l’esercizio, se, secondo la
zione dei flussi finanziari attesi devono essere contabilizzati a

Bilancio&Reddito
loro discrezionalità, la loro
di un altro strumento finanzia- applicazione dovesse risul- stato patrimoniale in base al loro
rio o di un’operazione program- tare “irrilevante” per l’otte- fair value;
mata, direttamente ad una nimento della stessa. b) le variazioni di fair value inter-
riserva positiva o negativa di venute durante l’esercizio di rife-
patrimonio netto; tale riserva è rimento del bilancio devono
imputata al conto economico nella misura e essere contabilizzate, in linea generale, a
nei tempi corrispondenti al verificarsi o al conto economico;
modificarsi dei flussi di cassa dello stru- c) fanno eccezione le variazioni di fair value
mento coperto o al verificarsi dell’opera- degli strumenti finanziari derivati di copertura
zione oggetto di copertura. Gli elementi dalle variazioni dei flussi finanziari attesi, per
oggetto di copertura contro il rischio di le quali è necessario applicare norme specifi-
variazioni dei tassi di interesse o dei tassi che che implicano anche l’utilizzo di una appo-
di cambio o dei prezzi di mercato o contro il sita riserva patrimoniale.
rischio di credito sono valutati simmetrica- Il legislatore civilistico italiano che recepisce i
mente allo strumento derivato di copertura; contenuti della Direttiva 34/13, imponendo la
si considera sussistente la copertura in pre- contabilizzazione delle variazioni del fair value
senza, fin dall’inizio, di stretta e documen- degli strumenti finanziari a conto economico
tata correlazione tra le caratteristiche dello come regola generale e, in alcuni casi, in una
strumento o dell’operazioni coperti e quelle riserva di patrimonio netto, si preoccupa anche
dello strumento di copertura. […]”. della tutela dei terzi creditori e impone agli
Tale disposizione normativa introduce per la amministratori il divieto di distribuire utili
prima volta nel bilancio di esercizio e consoli- corrispondenti a variazioni positive registrate
dato redatto secondo le norme civilistiche ita- a conto economico (nella misura in cui non
liane l’obbligo di contabilizzare nello schema sono realizzate con terze economie, per esem-
di stato patrimoniale il valore degli strumenti pio in corrispondenza della vendita o dell’estin-
finanziari derivati. Obbliga altresì gli ammini- zione dello strumento finanziario derivato
stratori a valutare tali strumenti al loro fair oggetto di valutazione) e di distribuire la
value e a registrare a conto economico, in gene- riserva che accoglie le eventuali variazioni
rale, le variazioni intervenute dall’inizio alla cumulate di fair value degli strumenti derivati
fine di ciascun esercizio. di copertura di flussi finanziari. Infatti, il citato
La medesima norma si applica anche agli stru- punto 11-bis) prosegue così: “Non sono distri-
menti finanziari derivati incorporati in altri buibili gli utili che derivano dalla valutazione al
strumenti finanziari, di cui si In base al nuovo comma fair value degli strumenti finan-
parlerà più oltre. Inoltre, essa dif- 11-bis dell’art. 2426, gli ziari derivati non utilizzati o non
ferenzia le modalità di rilevazione strumenti finanziari derivati necessari per la copertura. Le
a bilancio degli strumenti finan- attivi e passivi devono essere riserve di patrimonio che deri-
ziari derivati detenuti allo scopo valutati al “fair value” e vano dalla valutazione al fair
di coprire i rischi di variazione dei contabilizzati nello stato value di derivati utilizzati a coper-
flussi finanziari attesi da un altro patrimoniale. Le variazioni di tura dei flussi finanziari attesi di
“fair value”, alla fine di ogni
strumento finanziario o da un’o- esercizio, devono essere in un altro strumento finanziario o
perazione programmata, che generale contabilizzate a di un’operazione programmata
implicano la sospensione delle conto economico. non sono considerate nel computo
variazioni efficaci del fair value del patrimonio netto per le finalità

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 9


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Strumenti derivati

di cui agli artt. 2420, 2433, 2442, 2446 e 2447 e, Il nuovo schema di Stato Patrimoniale
se positive, non sono disponibili e non sono Poiché il nuovo art. 2426 richiede la rappresen-
utilizzabili a copertura delle perdite”. tazione del valore degli strumenti finanziari
Ad evidenza, la norma civilistica - a tutela del derivati innanzi tutto nello stato patrimoniale,
patrimonio aziendale e dei terzi creditori che utilizzando il loro fair value, è conseguenza
su di esso devono poter fare affidamento - è naturale che il legislatore italiano abbia appor-
particolarmente attenta al rischio che possano tato alcune modifiche anche allo schema di
essere distribuiti utili o riserve costituiti da Stato Patrimoniale disciplinato dall’art. 2424
componenti di reddito non realizzati e proibi- c.c. In particolare, la voce B.III.4) dell’attivo,
sce anche l’utilizzo di tali valori nel calcolo del dal 1° gennaio 2016, non accoglie più il valore
Bilancio&Reddito

valore complessivo del patrimonio netto per gli delle azioni proprie destinate a permanere, tra
scopi citati da altri articoli del Codice civile, che le immobilizzazioni finanziarie, oltre la fine
sono debitamente elencati e che si riferiscono, dell’esercizio successivo a quello in chiusura,
in dettaglio, a: bensì il fair value degli strumenti finanziari
a) art. 2420: aumento capitale in vista di con- derivati attivi aventi la stessa destinazione in
versione obbligazioni in azioni; termini “temporali”, non distinguendone tut-
b) art. 2433: distribuzione degli utili ai soci; tavia lo scopo della detenzione (speculativo o di
c) art. 2442: conversione riserve per aumento di copertura), né le caratteristiche tecniche (deri-
capitale a titolo gratuito; vati incorporati o meno, derivati su merci o
d) art. 2446: computo della riduzione del meno).
capitale per perdite; Se invece gli strumenti derivati attivi sono
e) art. 2447: riduzione capitale sociale sotto il destinati a essere estinti o venduti entro l’eser-
minimo legale. cizio successivo, il loro fair value alla fine
dell’esercizio di riferimento deve essere ripor-
tato nell’attivo circolante, alla voce C.III.5, che
Il riferimento esplicito ai principi IFRS fino al 31 dicembre 2015 ha accolto il valore
Il D.Lgs. n. 139/2015 ha modificato altresì il delle azioni proprie non destinate a perma-
comma 2 dell’art. 2426, facendo un esplicito nere per un periodo di tempo superiore all’e-
riferimento, per gli aspetti definitori che con- sercizio successivo a quello di riferimento del
cernono, tra l’altro, gli strumenti finanziari bilancio.
derivati, a quanto stabilito dai principi conta- È importante osservare l’asimmetria della rap-
bili IFRS: “Ai fini della presente Sezione, per presentazione in bilancio degli strumenti
la definizione di ‘strumento finanziario’, di finanziari derivati passivi, che il legislatore
‘attività finanziaria’ e ‘passività finanziaria’, del D.Lgs. n. 139/2015 richiede di classificare
di ‘strumento finanziario derivato’, di ‘costo nell’apposita voce B.3), tra i fondi rischi ed
ammortizzato’, di ‘fair value’, di ‘attività oneri e non tra i debiti (classificati tutti invece,
monetaria’ e ‘passività monetaria’, ‘parte cor- come noto, nella voce D) del passivo). Tale
relata’ e ‘modello e tecnica di valutazione asimmetria è volta a porre l’attenzione sul
generalmente accettato’ si fa riferimento ai fatto che gli strumenti derivati possono assu-
principi contabili internazionali adottati mere anche valore negativo, rappresentando
dall’Unione Europea”. un rischio di dover procedere a un esborso di
L’elemento di novità di questa norma, in risorse finanziarie per la società che li detiene, e
particolare, non sta nell’esplicito riferimento che tale valore potrebbe cambiare e assumere
ai principi IFRS di per sé, che era presente anche un valore positivo prima della naturale
anche nel comma 2 in vigore fino al 31 scadenza dello strumento o della sua aliena-
dicembre 2015, ma nel fatto che tali principi zione. Per questo, ad avviso di chi scrive, il
debbano essere posti a riferimento non legislatore avrebbe deciso di non classificarli
solo per quanto concerne le informazioni tra le passività in senso stretto, di cui alla citata
da fornire in nota integrativa (come si limi- voce D) dello schema di legge.
tava a imporre il vecchio dettato della Infine, la nuova voce A.VII) del patrimonio
norma), ma anche per le valutazioni di tali netto accoglie la “Riserva per operazioni di
strumenti finanziari e le modalità di rappre- copertura dei flussi finanziari attesi”, che
sentazione a conto economico e a stato deve essere movimentata se esistono in bilan-
patrimoniale. cio strumenti derivati di copertura di flussi

10 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Strumenti derivati

finanziari attesi, come stabilito dal citato attività finanziarie, ma anche quelle di
comma 1, punto 11-bis, dell’art. 2426. passività finanziarie e, in particolare, alla
voce 18.d) le “rivalutazioni di strumenti finan-
L’eliminazione dei conti d’ordine ziari derivati”. La voce 19.d) accoglie invece le
Il comma 3 dell’art. 2424, in virtù del recepi- “svalutazioni di strumenti finanziari derivati”.
mento della Direttiva 34/13, è stato abolito. È appena il caso di osservare che, poiché sia gli
Esso, fino al 31 dicembre 2015, ha obbligato strumenti derivati attivi sia quelli passivi sono
gli amministratori a utilizzare degli appositi sottoposti al medesimo criterio di valutazione
conti di memoria, i conti d’ordine, per indicare (il fair value a fine esercizio, con rilevazione
in calce allo schema di stato patrimoniale “il delle variazioni a conto economico) (8), le
citate voci di conto economico accoglieranno

Bilancio&Reddito
valore delle garanzie prestate direttamente o
indirettamente, distinguendo tra fideiussioni, le variazioni favorevoli e sfavorevoli di valore di
avalli, altre garanzie personali e garanzie reali, entrambe le tipologie di strumenti derivati e
e indicando in via separata, per ciascuna tipo- dunque che:
logia, le garanzie prestate a favore di imprese a) gli incrementi di fair value degli strumenti
controllate e collegate, nonché di controllanti e derivati attivi e i decrementi di fair value degli
di imprese sottoposte al controllo di queste strumenti derivati passivi rappresentano com-
ultime”. In calce allo stato patrimoniale dove- ponenti positivi di reddito;
vano essere riportati anche gli “altri conti d’or- b) i decrementi di fair value degli strumenti
dine”, che dal punto di vista tecnico derivati attivi e gli incrementi di fair value degli
accoglievano il valore dei rischi e degli impe- strumenti derivati passivi rappresentano com-
gni, oltre che quello delle garanzie prestate. ponenti negativi di reddito.
Applicando correttamente le norme tecniche, La rappresentazione in bilancio, a conto eco-
gli amministratori, fino al 31 dicembre 2015, nomico, delle variazioni del fair value degli
riportavano il valore degli strumenti derivati, strumenti derivati, pertanto, diventa obbliga-
qualora negativo, proprio nei conti d’ordine. toria, dal 1° gennaio 2016, anche quando esse
Inoltre, altre informazioni di dettaglio su non sono realizzate tramite estinzione dello
garanzie, impegni e rischi esistenti a fine eser- strumento o alienazione dello stesso, come
cizio dovevano essere riportati nella nota inte- era invece il caso prima che entrassero in vigore
grativa, come stabilito dall’art. 2427, comma 1, le nuove norme civilistiche.
punto 9), che pure è stato modificato nel modo
seguente, così che la nota riporti, a partire dal Gli strumenti derivati su merci
1° gennaio 2016: “l’importo complessivo degli Il nuovo art. 2426 è modificato anche per l’in-
impegni, delle garanzie e delle passività poten- troduzione ex novo del comma 3, che concerne
ziali non risultanti dallo stato patrimoniale, una particolare tipologia di strumenti derivati,
con indicazione della natura delle garanzie vale a dire quelli aventi a oggetto il valore di
reali prestate; gli impegni esistenti in materia merci. Il nuovo comma richiede che gli ammi-
di trattamento di quiescenza e simili, nonché nistratori in taluni casi non applichino le regole
gli impegni assunti nei confronti di imprese generali di contabilizzazione, valutazione e
controllate, collegate, nonché controllanti e rappresentazione in bilancio già citate, di cui
imprese sottoposte al controllo di quest’ultime al numero 11-bis. Infatti, ai fini dell’applica-
sono distintamente indicati”. zione di tali disposizioni: “sono considerati
Vale appena la pena sottolineare come, per gli strumenti finanziari derivati anche quelli col-
strumenti derivati, all’abolizione dei conti d’or- legati a merci che conferiscono all’una o all’al-
dine fa da contraltare l’inserimento del loro tra parte contraente il diritto di procedere alla
valore direttamente nello schema di stato patri- liquidazione del contratto per contanti o
moniale e delle variazioni dello stesso valore a mediante altri strumenti finanziari, ad ecce-
conto economico. zione del caso in cui si verifichino contempo-
raneamente le seguenti condizioni: a) il
Le variazioni di fair value a conto economico contratto sia stato concluso e sia mantenuto
Il nuovo schema di conto economico stabilito
dall’art. 2425 c.c., richiede che la macro-classe Nota:
D) accolga non solo le rettifiche di valore di (8) Per gli strumenti di copertura di flussi finanziari si veda più
oltre, in questo contributo.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 11


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per soddisfare le esigenze previste dalla società riportate). Dopo il 1° gennaio 2016, gli ammi-
che redige il bilancio di acquisto, di vendita o di nistratori devono invece specificare anche le
utilizzo delle merci; b) il contratto sia stato modalità di calcolo del fair value inserito a stato
destinato a tale scopo fin dalla sua conclusione; patrimoniale e a conto economico, nel caso in
c) si prevede che il contratto sia eseguito cui esso non coincida con il valore di mercato
mediante consegna della merce”. degli strumenti oggetto di misurazione e altre
In altri termini, il legislatore, come già l’esten- informazioni di dettaglio sugli effetti econo-
sore dei principi IFRS, pone particolare atten- mici e patrimoniali delle variazioni dello stesso
zione alla presenza di contratti derivati aventi a fair value, anche quando si tratta di strumenti
oggetto, come sottostante, il valore di merci, derivati di copertura di flussi finanziari attesi.
Bilancio&Reddito

che non sono sottoscritti a fini di speculazione


finanziaria, ma solo allo scopo di coprire la Le semplificazioni per le imprese “minori”
società dalla variazione potenzialmente sfavo- L’art. 2435-ter, come noto, concerne il
revole del prezzo di materie prime effettiva- “Bilancio delle micro-imprese”. Il comma 3
mente utilizzate nella produzione ed esime gli del nuovo articolo stabilisce che gli ammini-
amministratori dal trattare, dal punto di vista stratori non applichino “le disposizioni di cui al
contabile, tali contratti come se fossero stru- comma 6 dell’art. 2423 e al numero 11-bis del
menti finanziari derivati tout court, facendo comma 1 dell’art. 2426”, vale a dire proprio
riferimento cioè alle nuove regole generali. quelle che sono state finora commentate e
che concernono i nuovi criteri di rilevazione,
Le informazioni in nota integrativa valutazione e rappresentazione in bilancio
Il nuovo art. 2427-bis ha a oggetto le informa- degli strumenti finanziari derivati.
zioni da fornire in nota integrativa per quanto Questa deroga non si applica, tuttavia, alle
concerne il valore equo degli strumenti finan- imprese che, per dimensioni, non apparten-
ziari. In particolare, per quanto concerne i gono alla categoria delle “micro-imprese”, ma
derivati, il nuovo testo è stato ampliato e il redigono il bilancio abbreviato, in base a
grado di dettaglio delle informazioni da fornire quanto stabilito dall’art. 2435-bis (9), né, natu-
è aumentato, per tenere conto che il valore ralmente, a quelle di maggiori dimensioni, che
equo di tali strumenti è ora inserito diretta- redigono il bilancio “completo”.
mente a stato patrimoniale e ha impatti più
rilevanti sul conto economico. Le nuove La valutazione a fair value degli
norme pertanto richiedono che la nota integra- strumenti derivati: alcune
tiva indichi, “per ciascuna categoria di stru- osservazioni
menti finanziari derivati: a) il loro fair value;
b) informazioni sulla loro entità e sulla loro Considerazioni generali
natura, compresi i termini e le condizioni signi- L’obbligo di rappresentare il valore equo degli
ficative che possono influenzare l’importo, le strumenti finanziari derivati direttamente
scadenze e la certezza dei flussi finanziari nello stato patrimoniale e di contabilizzare,
futuri; c) gli assunti fondamentali su cui si in linea generale, le variazioni dello stesso
basano i modelli e le tecniche di valutazione, valore a conto economico è una novità assai
qualora il fair value non sia stato determinato rilevante per gli operatori italiani, che a prima
sulla base di evidenze di mercato; d) le varia- vista può suscitare anche alcuni timori, sia per
zioni di valore iscritte direttamente nel conto quanto concerne gli aspetti tecnici di applica-
economico, nonché quelle imputate alle riserve zione delle nuove norme, sia per il fatto che la
di patrimonio netto; e) una tabella che indichi i presenza del valore di tali strumenti potrebbe
movimenti delle riserve di fair value avvenuti generare alcuni problemi per quanto concerne
nell’esercizio”. il calcolo dell’indebitamento complessivo del-
Prima del 1° gennaio 2016, il dettato dell’art. l’impresa e della sua posizione finanziaria
2427-bis si limitava a richiedere che la nota netta, specialmente nei casi in cui siano
integrativa contenesse il mero valore degli stru-
menti derivati e alcune informazioni sulla loro
Nota:
entità e natura, compresi i termini contrattuali
(9) Cfr. R. Artina, “Le micro-imprese e gli obblighi informativi in
che potessero influenzarne l’importo (cfr. lett. tema di bilancio”, in Bilancio e reddito d’impresa, n. 12/2015,
a e b del nuovo comma 1, come sopra pag. 19.

12 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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presenti strumenti finanziari derivati aventi La definizione di strumento derivato


valenza passiva, da registrare tra i fondi rischi secondo gli IFRS
e oneri dello stato patrimoniale. Anche la deter- Secondo IAS 39, Financial Instruments:
minazione del risultato economico dell’eserci- Recognition and Measurement, uno strumento
zio, essendo gli amministratori obbligati a derivato è uno strumento finanziario avente
includere le variazioni del fair value di detti tutte le caratteristiche seguenti: a) il suo valore
strumenti a conto economico per competenza - fluttua in relazione al variare di uno specifico
quindi anche se scaturenti da mere valutazioni tasso d’interesse, del prezzo di uno strumento
di fine esercizio - e non solo al momento dell’e- finanziario, del prezzo di una commodity, del
stinzione o dell’alienazione dello strumento tasso di cambio, di indici di prezzo o di tasso, di
stesso, ne esce indubbiamente influenzata e, rating di credito o indici di credito o di altra

Bilancio&Reddito
in base all’andamento del mercato dei derivati, variabile (“variabili sottostanti”); b) non
o all’applicazione di metodologie di valuta- richiede un investimento netto iniziale, o
zione ampiamente accettate dalla tecnica se richiede un investimento netto iniziale minore
essi non sono quotati, il risultato economico di quello che potrebbe essere richiesto da altri
stesso potrà diventare più volatile e dipendere tipi di contratto da cui ci si può attendere ana-
più strettamente dalle condizioni economiche loghe risposte al variare dei fattori di mercato;
e finanziarie del Paese, oltre che dal mercato c) è regolato a una data futura. Si tenga tuttavia
dei beni e dei servizi che l’impresa produce, conto che il principio IAS 39 sarà sostituito dal
eroga e vende e delle altre condizioni economi- principio IFRS 9, già pubblicato dallo IASB in
che necessarie alla produzione e alla vendita versione definitiva il 24 luglio 2014 e la data
degli stessi. prevista per l’applicazione dell’IFRS 9 è il 1°
Nondimeno, si vuole sottolineare nuovamente gennaio 2018 (anche nella UE).
che l’obbligo di contabilizzazione dei derivati e Gli strumenti finanziari combinati (ibridi),
l’applicazione delle metodologie oggetto del invece, sempre in base a quanto stabilito da
presente contributo è escluso per le imprese IAS 39, sono strumenti costituiti da un con-
di minori dimensioni che rientrano nei limiti tratto primario (“ospite”) e da uno o più con-
quantitativi stabiliti dall’art. 2435-ter c.c. tratti (derivati) secondari (“incorporati”):
Per altro, ad avviso di chi scrive, l’inclusione alcuni o tutti i flussi finanziari dello strumento
del valore degli strumenti finanziari derivati combinato variano analogamente a quelli del
nei conti annuali delle società di capitali derivato incorporato. Gli strumenti derivati
rappresenta un auspicato svecchiamento incorporati devono essere contabilizzati sepa-
delle norme contabili applicate fino al 31 ratamente, quando: a) le caratteristiche econo-
dicembre 2015 a favore delle migliori prassi miche e di rischio del derivato incorporato non
contabili internazionali, ma anche e innanzi sono strettamente correlate alle caratteristiche
tutto un “atto dovuto” a tutela dei terzi cre- economiche e di rischio del contratto ospite; b)
ditori e, più in generale, di tutti i portatori di uno strumento separato con le stesse caratteri-
interesse nell’impresa stessa, che basano le stiche del derivato incorporato ricadrebbe
proprie decisioni unicamente sulle risultanze nella definizione di derivato; c) lo strumento
del bilancio pubblico. Senza l’inclusione di combinato non è valutato al fair value con
informazioni adeguate nel bilancio in rela- imputazione delle rettifiche a conto
zione alla presenza di contratti derivati sot- economico.
toscritti dalla società, infatti, i lettori del
bilancio pubblico rischiavano di non essere La misurazione al fair value
a conoscenza del reale indebitamento della Gli strumenti finanziari derivati, come noto,
stessa e della sua esposizione a rischi di variano il loro valore in corrispondenza del
variazione di valore di detti strumenti che, variare del valore di una variabile sottostante,
come noto, potrebbe essere positivo e favo- normalmente ancorata a un andamento di
revole all’impresa nel momento della sotto- mercato. Questo è vero sia nel caso in cui gli
scrizione del contratto e diventare negativo e stessi derivati siano quotati, sia in caso contra-
sfavorevole alla stessa in un momento suc- rio. La rischiosità di tali strumenti, dal punto di
cessivo, se la variabile sottostante avesse un vista dell’impresa che ne sottoscrive il relativo
andamento negativo sul mercato di contratto con una controparte - spesso un isti-
riferimento. tuto di credito o altra tipologia di società

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 13


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Strumenti derivati

finanziaria - sta dunque principalmente nel I derivati di copertura


fatto che il valore degli strumenti presenta In alcuni casi, la finalità di detenere strumenti
una certa volatilità, che potrebbe in alcuni derivati è quella speculativa: l’impresa ha
casi anche trasformare strumenti finanziari liquidità in eccesso da investire e acquista sul
attivi in strumenti finanziari passivi. Per que- mercato strumenti finanziari, tra cui potrebbe
sto motivo, e in linea con quanto stabilito dai annoverare anche strumenti derivati. In linea
principi IFRS di riferimento, il metodo di valu- con quanto affermato poc’anzi, ci sembra evi-
tazione più adeguato è rappresentato dal fair dente che il metodo più adatto per la valuta-
value e il metodo di rilevazione più utile ai zione di tali strumenti sia il loro valore di
lettori del bilancio, per apprezzare la mercato, che, in mancanza, può essere sosti-
Bilancio&Reddito

rischiosità di tali strumenti, è quello che pre- tuito da approssimazioni o dall’applicazione di


vede la rilevazione delle variazioni dello stru- metodologie tecniche di valutazione normal-
mento, manifestatesi nell’esercizio in mente utilizzate dagli operatori del settore
chiusura, nel conto economico. finanziario. Se lo strumento è detenuto a
Secondo i principi IFRS, ripresi senza sostan- scopo speculativo, nondimeno, il fair value nor-
ziali differenze dal nuovo comma 4 dell’art. malmente dovrebbe essere proprio il valore di
2426 c.c., “il fair value è determinato con rife- mercato dello stesso.
rimento: a) al valore di mercato, per gli stru- In altri casi, invece, l’impresa entra in un con-
menti finanziari per i quali è possibile tratto derivato con la specifica finalità di
individuare facilmente un mercato attivo; qua- coprirsi dal rischio che un altro oggetto, per
lora il valore di mercato non sia facilmente esempio un contratto di finanziamento a
individuabile per uno strumento, ma possa medio-lungo termine a tasso fisso, o una mate-
essere individuato per i suoi componenti o ria prima detenuta a magazzino, generino
per uno strumento analogo, il valore di mercato rispettivamente flussi finanziari in uscita
può essere derivato da quello dei componenti o eccessivi in un contesto di tassi di interesse
dello strumento analogo; b) al valore che risulta decrescenti o una perdita di valore del magaz-
da modelli e tecniche di valutazione general- zino in un contesto di prezzi della materia
mente accettati, per gli strumenti per i quali prima in calo.
non sia possibile individuare facilmente un La nuova norma civilistica ex art. 2426,
mercato attivo; tali modelli e tecniche di valu- comma 1, punto 11-bis, per i derivati di
tazione devono assicurare una ragionevole copertura di flussi finanziari, prevede
approssimazione al valore di mercato”. innanzi tutto la presenza di adeguata docu-
Questo significa che il fair value è il valore di mentazione dell’efficacia della copertura e
mercato dello strumento, qualora esista un che le variazioni dello strumento di coper-
mercato attivo dello stesso. Solo se il valore di tura, nella misura in cui esse siano efficaci,
mercato non sia disponibile né per lo specifico vale a dire adatte come entità e segno a
strumento, né per uno strumento analogo, compensare i flussi finanziari sfavorevoli
allora gli amministratori sono invitati a utiliz- potenzialmente generati dall’oggetto coperto,
zare modelli e tecniche di valuta- siano contabilizzate nell’eserci-
zione normalmente utilizzati Le variazioni di “fair value” zio in cui questi flussi si manife-
dagli operatori del settore, degli strumenti derivati uti- stano. Se l’esercizio in cui si
purché tali modelli costituiscano lizzati a scopo di copertura di manifestano i flussi sfavorevoli
“una ragionevole approssima- flussi finanziari attesi, per la dell’oggetto coperto e le varia-
zione al valore di mercato”. parte efficace, devono essere zioni favorevoli dello strumento
contabilizzati in apposita
Tuttavia, il nuovo comma 5 del riserva patrimoniale e river- di copertura è il medesimo, il
medesimo art. 2426 c.c., richiede sati a conto economico solo componente negativo di reddito
di non applicare affatto il fair nell’esercizio in cui si mani- e quello positivo, compensativo,
value “se l’applicazione dei criteri festano le variazioni sfavore- sono contabilizzati entrambi a
indicati al comma precedente non voli dell’oggetto coperto. La conto economico, in tale eserci-
dà un risultato attendibile”, vale a parte inefficace, se esistente, zio. Se invece esiste uno sfasa-
dire di considerare il costo storico deve invece essere contabi- mento temporale tra la
lizzata nel conto economico
di tale tipologia di strumenti dell’esercizio in cui essa si manifestazione di quello sfavore-
finanziari una soluzione manifesta. vole e di quello favorevole com-
residuale. pensativo, quest’ultimo deve

14 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Strumenti derivati

essere contabilizzato, per la porzione efficace Le variazioni di fair value dello strumento di
(compensativa, per l’appunto), in una appo- copertura di flussi finanziari ritenute inefficaci
sita riserva patrimoniale, che permette tecni- perché configuranti un eccesso o un difetto di
camente il trasferimento di tale componente copertura delle variazioni sfavorevoli dell’og-
di reddito all’esercizio o agli esercizi succes- getto coperto, invece, devono essere spesate nel
sivi, in attesa che si manifesti la variazione conto economico dell’esercizio in cui esse
sfavorevole dell’oggetto coperto. Solo quando maturano e non rinviate tramite riserva patri-
quest’ultima si manifesta, la riserva fino a moniale all’esercizio in cui avverrà la copertura
quel momento accumulata deve essere river- stessa, che coincide, come appena detto, con
sata a conto economico, proprio a compen- quello in cui si contabilizzerà a conto econo-
sazione della variazione sfavorevole. mico la variazione dell’oggetto coperto.

Bilancio&Reddito

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 15


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Principi contabili internazionali

IFRS applicabili ai bilanci


al 31 dicembre 2015
di Francesco Ballarin (*)

Nei mesi di novembre e dicembre 2015 si sono conclusi i processi di endorsement di alcuni
emendamenti e miglioramenti ai principi contabili internazionali IAS/IFRS con data di applicazione
Bilancio&Reddito

nell’Unione Europea per i bilanci IFRS dal 1° gennaio 2015. Altri emendamenti e miglioramenti,
endorsed sempre nello stesso periodo, avranno invece data di efficacia nell’UE per i bilanci dal
1° gennaio 2016, ma potranno essere applicati in via anticipata dagli IFRS adopter nel 2015. In questo
articolo si tratteranno dapprima i principali progetti a cui sta lavorando l’International Standard Board
e successivamente si illustreranno le principali novità introdotte dai predetti emendamenti e
miglioramenti ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.

Premessa apportato alcuni miglioramenti limitati nella


rilevazione contabile dei contratti di assicura-
Attualmente l’International Accounting
zione nel bilancio delle imprese di assicura-
Standard Board (IASB o Board) è impegnato
zione oltre ad una maggiore informativa sugli
sull’emanazione di due nuovi standard: uno dei
ammontari, i tempi e le incertezze sui futuri
quali è relativo agli insurance contract, mentre
cash flows derivanti dai predetti contratti di
il secondo è relativo ai lease. Il Board è poi
assicurazione. La seconda fase del progetto
impegnato su due altri progetti: la revisione
prevede l’emanazione di un nuovo standard
del Conceptual Framework di cui è stata pub-
che sostituirà l’attuale IFRS 4. Il nuovo princi-
blicata una exposure draft lo scorso 28 maggio
pio eliminerà le incongruenze e le debolezze
2015 e la Disclosure Initiative che si compone di
nelle pratiche esistenti, fornendo un unico
una serie di implementazioni e progetti di
metodo di rilevazione contabile per tutti i con-
ricerca volti a migliorare l’efficacia della disclo-
tratti di assicurazione. Attualmente lo IASB sta
sure nei bilanci degli IFRS adopters.
lavorando all’analisi dei possibili impatti del
nuovo principio che dovrebbe essere emesso
Upcoming standards nei prossimi sei mesi. Si ricorda che la prima
exposure draft del principio è stata rilasciata dal
Insurance contracts Board nel luglio del 2010 e una re-exposure draft
Per quanto riguarda gli insurance contracts il nel mese di giugno 2013.
progetto si propone di emanare un principio
basato su un unico modo di rilevazione conta- Leases
bile di tutti i contratti di assicurazione ivi Per quanto riguarda i leases (1) il progetto si
inclusi i contratti di riassicurazione che propone di sviluppare un nuovo standard che
detiene un assicuratore. Il progetto si propone dovranno utilizzare le entità per dare
inoltre di aumentare la comparabilità dei
bilanci tra diverse entità, giurisdizioni e mer-
cati dei capitali. Tale comparabilità oggi risulta Nota:
ancora lontana, in quanto vi sono diversi (*) Senior manager - BDO Italia S.p.A.
metodi di rilevazione contabile dei contratti (1) Il Lease è definito come un contratto che stabilisce per il
di assicurazione che si sono sviluppati in locatario il diritto di utilizzare un asset per un periodo di tempo
modo frammentato durante i vari anni. La in cambio di un corrispettivo. A differenza dei contratti per
l’acquisizione di servizi i Leases si caratterizzano per il controllo
prima fase di questo progetto si è concretizzata da parte del locatorio sull’asset, che sussistono quando questi
con l’emanazione dell’IFRS 4 - Insurance ha l’uso esclusivo dell’item per un periodo di tempo e può
Contracts nel marzo del 2014. L’IFRS 4 ha decidere come utilizzarlo.

16 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Principi contabili internazionali

un’informativa utile agli investitori e gli anali- sta aggiornando, migliorando e colmando i gap
sti in merito all’ammontare, le tempistiche e le dell’attuale Conceptual Framework che era stato
incertezze dei flussi finanziari relativi ai con- sviluppato dal suo predecessore, l’International
tratti di locazione. Per far questo il locatario Accounting Standards Committee (IASC), nel
dovrà rilevare tutte le attività e le passività sorte 1989. In particolare il predetto exposure draft
in dipendenza dei predetti contratti di loca- risulta più completo rispetto all’esistente
zione. L’attuale modello dello IAS 17 richiede Conceptual Framework in quanto copre in
al locatario la rilevazione delle attività e delle maniera più dettagliata le aree relative alla
passività per i contratti di locazione classifica- misurazione, alla performance finanziaria
bili come leasing finanziari, mentre tale (incluso l’uso del conto economico comples-
modello non è richiesto per i contratti di leasing sivo), la presentazione e l’informativa, la dereco-

Bilancio&Reddito
operativo. In tal modo potrebbero essere gnition (ovvero la cancellazione delle attività dal
omesse importanti informazioni circa le bilancio) e il concetto di reporting entity.
attività e le passività emergenti dai contratti Inoltre chiarisce alcuni aspetti dell’esistente
di locazione operativa, creando asimmetria e Conceptual Framework relativamente a:
non accuratezza dell’informativa resa al mer- i) l’inclusione delle informazioni sulla capacità
cato. Il progetto è stato condotto congiunta- del management di amministrare le risorse
mente con il Financial Accounting Standard dell’entità (stewardship) per raggiungere gli
Board (FASB) Americano. Lo scorso 13 gen- obiettivi di informativa finanziaria;
naio 2016 lo IASB ha emesso l’IFRS 16 - ii) spiega il ruolo della prudence (intesa come
Leases con data di efficacia dal 1° gennaio cautela nel formulare giudizio in situazioni di
2019 (2) che dovrà intraprendere il processo incertezza al fine di contrastare il naturale
di endorsement prima di essere applicato incentivo che gli amministratori avrebbero a
nell’Unione Europea. Si ricorda che la prima fornire una rappresentazione ottimistica della
exposure draft era stata rilasciata nel 2010 e una situazione finanziaria e della performance di
re-exposure draft nel 2013. un’impresa) e della substance stabilendo che
una fedele rappresentazione si basa sulla
sostanza dell’operazione piuttosto che sulla
Published exposure draft: Conceptual forma legale della stessa;
Framework iii) chiarisce che un elevato livello di incertezza
Lo scorso 28 maggio 2015 lo IASB ha pubbli- nella misurazione dei valori, può rendere l’in-
cato un’ulteriore exposure draft del Conceptual formativa finanziaria meno rilevante;
Framework che propone una rivisitazione iv) chiarisce che le decisioni importanti, in
dello stesso alla luce dei commenti ricevuti merito ad esempio alla rilevazione e alla misu-
sul discussion paper dal titolo “Review of razione, vanno prese considerando la natura
the Conceptual Framework for Financial dell’informazione risultante sia sulla perfor-
Reporting” pubblicato a luglio del 2013. mance finanziaria che sulla posizione
Com’è noto il Conceptual Framework descrive finanziaria;
gli obiettivi, i concetti e le finalità della repor- v) fornisce una chiara definizione di attività e
tistica finanziaria; pertanto risulta uno stru- passività e delle linee guida più estese a sup-
mento utile per assistere: porto di queste definizioni.
i) lo IASB nello sviluppo di principi basati su Infine l’Exposure Draft aggiorna le parti dell’at-
concetti comuni; tuale Conceptual Framework che sono supe-
ii) i preparatori del bilancio a sviluppare delle rate. Ad esempio l’Exposure Draft chiarisce il
accounting policies quando non ci sono prin- ruolo della probabilità nella definizione di
cipi applicabili a particolari transazioni ed attività e passività.
eventi o quando uno standard permette la scelta Per quanto riguarda le definizioni di attività
dell’accounting policy; e passività l’Exposure Draft al paragrafo 4.5 pro-
iii) gli altri utilizzatori nel comprendere ed pone la definizione di attività come “una
interpretare gli standard internazionali.
L’obiettivo del progetto sul Conceptual
Framework è quello di migliorare la reportistica Nota:
(2) È permessa un’applicazione anticipata per le entità che
finanziaria tramite un più completo, chiaro ed adottano anche il principio IFRS 15 - Revenue from Contracts
aggiornato set di concetti. Per far questo lo IASB with Customers.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 17


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Principi contabili internazionali

risorsa economica presente che è controllata conseguenze economiche significativamente


dall’entità ed è il risultato di un evento passato”. più avverse rispetto al trasferimento (in caso
Una risorsa economica è “il diritto che ha il di going concern causerebbe la cessazione e
potenziale di produrre benefici economici”. Le liquidazione dell’attività). Non è sufficiente
parole chiave sono quindi il controllo, il diritto che il Management intenda fare il trasferimento
e il potenziale di produrre benefici economici. o che lo stesso sia probabile.
Il diritto (right) può essere stabilito tramite un Infine si evidenzia che, stante il fatto che l’at-
contratto o da una legge come ad esempio il tuale Framework non tratta il tema relativo al
diritto a ricevere la rendita di uno strumento measurement lo IASB ha inserito nell’Exposure
finanziario, il diritto di ricevere beni o servizi o Draft un apposito capitolo, il capitolo 6, che
Bilancio&Reddito

i brevetti registrati; e tale diritto risulta da fornisce delle linee guida volte a:
un’obbligazione di un’altra parte. Il potenziale i) chiarire quali siano i criteri di misurazione e
economico può non essere certo o probabile, le informazioni che forniscono;
ma è sufficiente che la risorsa economica esista ii) specificare i fattori da considerare nella
e che ci sia almeno una circostanza che possa scelta del criterio di misurazione appropriato;
produrre benefici economici come ad esempio iii) indicare le situazioni in cui più di un criterio
il ricevimento di flussi finanziari stabiliti da un di misurazione fornisce informazioni rilevanti;
contratto, la fornitura di servizi cui la risorsa iv) la misurazione dell’equity.
economica da diritto o l’affitto della risorsa L’Exposure Draft al paragrafo 6.2 definisce il
economica a un’altra parte. Infine il controllo measurement come il processo di quantifica-
viene definito al paragrafo 4.18 dell’Exposure zione, in termini monetari, delle informazioni
Draft come la capacità di dirigere l’uso della relative ad attività, passività, patrimonio netto,
risorsa economica per ottenere dalla stessa i costi e ricavi. La measure è il risultato di questa
relativi benefici economici. Sebbene il con- attività che si basa su degli specifici criteri di
trollo spesso derivi da diritti legali, il controllo valutazione. Per quanto riguarda i criteri di
può sussistere anche nella capacità di impedire valutazione l’Exposure Draft ammette diversi
ad altri di dirigere l’uso e ottenere i benefici metodi di misurazione (c.d. mixed based mea-
della risorsa economica (paragrafo 4.20 surement) riconducibili a due macro categorie:
dell’Exposure Draft). Ad esempio un’entità 1) il costo storico che fornisce informazioni
può avere il controllo sul know-how ottenuto monetarie circa attività, passività, costi e ricavi
da un’attività di sviluppo, avendo la capacità di facendo riferimento alle informazioni che deri-
tenerlo segreto. L’Exposure Draft al paragrafo vano da una transazione o da un evento passato
4.24 definisce una passività come una present che le ha originate;
obligation dell’entità a trasferire una risorsa 2) il current value che fornisce informazioni
economica come risultato di un evento pas- monetarie su attività, passività ed elementi di
sato. L’Exposure Draft al paragrafo 4.31 chiari- costo e ricavo, utilizzando informazioni che
sce che un’entità ha una present obbligation di sono via via aggiornate al fine di rifletterne le
trasferire una risorsa economica se vi sono le effettive condizioni alla data di misurazione.
due seguenti condizioni: La categoria del costo storico non riflette i
1) l’entità non ha la practical ability di evitare il cambiamenti dei prezzi, ma riflette i cambia-
trasferimento e menti relativi al consumo e alle perdite di
2) l’obbligazione è sorta da un evento passato. valore delle attività.
In altre parole l’entità ha ricevuto i benefici La categoria del current value, invece cattura
economici (ad esempio beni o servizi), o con- tutte le variazioni positive o negative incorse
dotto le attività (ad esempio ha operato in un dall’ultima data di misurazione. La categoria
determinato mercato), che stabiliscono l’esten- del current value include i criteri del:
sione (ovvero l’ammontare o le basi per deter- 1) fair value e;
minarlo) della sua obbligazione. 2) il valore d’uso per gli asset ed il fulfilment
L’entità non ha la practical ability di evitare il value per le passività.
trasferimento ad esempio se il trasferimento è Il fair value è il prezzo che si riceverebbe per
esecutivo in base a leggi, regolamenti o in vendere un’attività, pagare o trasferire una
base ad un contratto e qualunque azione neces- passività in una transazione ordinaria tra mar-
saria ad evitare il trasferimento causerebbe ket partipant alla data di misurazione. Il fair
una business disruption o avrebbe delle value riflette le prospettive del mercato e

18 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Principi contabili internazionali

pertanto le attività e le passività sono misurate delle stesse informazioni nelle note
con le stesse assumption che i partecipanti al esplicative;
mercato userebbero per stabilire il prezzo di • le imprese impiegano molto tempo e risorse
quelle attività e passività nel loro migliore inte- per rivedere le informazioni riportate.
resse economico. Il fair value riflette i seguenti Come dicevamo in premessa, la Disclosure
fattori: Initiative è fatta da una serie di implementation
a) stima dei futuri cash flow; e research project.
b) possibili variazioni nelle stime o nelle tem- Per quanto riguarda le implementazioni si
pistiche dei futuri cash flow; segnalano in primis le modifiche proposte
c) il time value of money (3); allo IAS 7 - Statement of Cash Flows relative
d) il prezzo per l’incertezza relativa ai cash flow; alla riconciliazione delle passività finanziarie.

Bilancio&Reddito
e) altri fattori come la liquidità che gli operatori In particolare lo IASB sta verificando eventuali
di mercato potrebbero considerare in alcune modifiche allo IAS 7 inserendo l’obbligo di
circostanze. riconciliazione tra i saldi di apertura e di chiu-
Il value in use e il fulfilment value sono invece sura delle passività finanziarie, escludendo le
degli entity specific values che non possono variazioni di patrimonio netto.
essere direttamente osservati e sono determi- Il Board ha inoltre considerato la possibilità di
nati usando tecniche di misurazione cash flow inserire delle modifiche allo IAS 7 per miglio-
based. Il valore d’uso è il valore attuale dei cash rare la disclosure relativa alle restrizioni delle
flow che un’entità si aspetta deriveranno per disponibilità liquide (una exposure draft è stata
l’uso continuo dell’asset e della sua vendita pubblicata nel mese di dicembre 2014).
finale. Il fullfilment value è il valore attuale Per quanto riguarda i progetti di ricerca, lo
dei cash flow che un’entità si aspetta di soste- IASB sta verificando come la materialità
nere per adempiere ad una obbligazione. venga applicata nei bilanci IFRS. A riguardo
il Board ha provvisoriamente deciso di:
• fornire delle guidance sull’applicazione della
La Disclosure Initiative materialità che sarà pubblicata come un
Lo IASB sta implementando un progetto glo- Practice Statement;
bale per verificare come migliorare la disclo- • inserire un paragrafo nello IAS 1 -
sure nei bilanci IFRS nell’ottica di diminuire la Presentation of Financial Statements che chia-
quantità delle informazioni richieste attual- risca le principali caratteristiche della
mente dagli standard. materialità.
I principali input al progetto sono venuti ini- Lo IASB è inoltre attualmente impegnato nella
zialmente da: Principles of Disclosure ovvero vuole identifi-
• Discussion Forum on Disclosure in Financial care e sviluppare un set di principi per l’infor-
Reporting tenutosi a gennaio 2013; mativa IFRS che possa poi diventare uno
• una IASB staff survey. standard; il focus è sulla revisione dei principi
Inoltre è stato pubblicato nel mese di maggio generali dello IAS 1 Presentation of Financial
2013 un Feedback Statement. Statements, dello IAS 7 - Statement of Cash
Le principali tematiche evidenziate nelle soprae- Flows, dello IAS 8 - Accounting Policies,
sposte iniziative erano relative al fatto che: Changes in Accounting Estimates and Errors.
• gli standard sono molto complessi e richie- Nel mese di maggio 2015 lo IASB ha discusso la
dono significativi requisiti minimi, quindi i distinzione presente nello IAS 8 relativa a:
preparatori dei bilanci e gli auditor spesso si • cambiamenti dei principi contabili; e
focalizzano sulla compliance con gli standard • cambiamenti delle stime contabili.
ignorando la materialità dell’informativa; Le attuali definizioni dovrebbero chiarire che
• i preparer spuntano le check-list per verificare le modifiche delle basi di misurazione sono
che tutta la disclosure venga data con il rischio
di non guardare alla sostanza dell’informativa. Note:
Le aree più importanti di business dovrebbero (3) Ovvero il valore del denaro del tempo, concetto che
avere una disclosure appropriata ivi incluse le comporta l’attualizzazione dei flussi finanziari futuri ad un
tasso di rendimento del capitale investito, tipicamente il
aree soggette a significative stime e giudizi; Weighted Average Cost of Capital (WACC).
• l’uso delle check-list può portare ad una (4) Il termine fa riferimento la standardizzazione dei contenuti
boilerplate disclosure (4) e alla ripetizione delle note esplicative.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 19


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Principi contabili internazionali

cambiamenti di principi contabili, mentre le a rettificare il conto salari e stipendi) piuttosto


modifiche degli input, delle assunzioni e dei che essere trattati a riduzione dei “post employ-
metodi alla base delle stime contabili sono ment benefit costs” ovvero come negative
cambiamenti di stime contabili. benefit.
Per quanto attiene ai progetti completati, si Siccome i contribuiti ricevuti dai dipendenti o
segnalano le modifiche allo IAS 1. In partico- da terze parti sono relativi al piano a benefici
lare nel mese di dicembre 2014 lo IASB ha definiti dell’entità, lo IASB ha concluso che
pubblicato le modifiche Disclosure Initiative queste contribuzioni facessero parte dei post
(Amendments to IAS 1). Le modifiche dello employment benefit piuttosto che dei “short
IAS 1 sono dirette a risolvere alcune dei mag- term employment benefits”. Comunque il
Bilancio&Reddito

giori rilievi espressi in relazione alla presenta- Board era conscio che vi fossero alcuni dubbi
zione ed alla disclosure e permettono alle operativi in relazione all’attribuzione di questi
società di utilizzare un approccio soggettivo negative benefit al periodo di servizio. Di
basato sul proprio giudizio in relazione allo conseguenza il Board considerò opportuno
IAS 1. modificare lo IAS 19 introducendo un pratical
Le modifiche apportate allo IAS 1 sono effettive expedient per alcuni semplici piani
dal 1° gennaio 2016 ed è permessa l’applica- contributivi.
zione anticipata. Le principali modifiche fanno Quando i contributi dai dipendenti o da terze
riferimento al concetto di materialità che si parti sono definiti formalmente nel piano a
applica a ciascuno degli schemi primari di benefici definiti:
bilancio, alle note esplicative ed a ciascuna • il practical expedient si applica per i contributi
informativa espressamente richiesta dagli che non dipendono dal numero di anni di ser-
IFRS. Inoltre fornisce linee guida aggiuntive vizio del dipendente (ad es. basati su una per-
per ulteriori elementi che vanno presentati e centuale fissa sui salari, contributi di
nuovi subtotali. Infine si segnala come l’ordine ammontare fisso lungo il service period, o con-
delle note deve migliorare la comprensibilità del tribuiti che dipendono dall’età del dipendente):
bilancio, l’ordine indicato nel par. IAS 1.114(c) tali contributi possono essere rilevati a ridu-
è pertanto solo indicativo. zione del service cost nel periodo in cui il rela-
tivo servizio è reso invece che essere attribuiti
Novità IFRS obbigatori per i bilanci al periodo del servizio;
2015 • il practical expedient non si applica se l’am-
montare dei contributi dipende dal numero di
Nei prossimi paragrafi si andranno a descri- anni di servizio. In questo caso i contributi
vere i nuovi principi, gli emendamenti ed i devono essere attribuiti al periodo del servizio
miglioramenti obbligatori per i bilanci dal usando lo stesso metodo richiesto per il gross
1° gennaio 2015. benefit in base allo IAS 19.70. Ciò vuol dire che si
dovranno utilizzare i modelli del defined benefit
Amendment IAS 19: Defined Benefit Plans: plan’s contribution o lo straight line basis method.
Employee Contributions Le modifiche allo IAS 19 avranno pertanto un
Le modifiche allo IAS 19 permettono per alcuni impatto limitato a quelle imprese che hanno
contributi da dipendenti o terze parti (solo per piani a benefici definiti dove i dipendenti o
quei contributi che sono indipendenti dal terze parti danno dei contributi al piano stesso.
numero di anni di servizio) di essere ricono-
sciuti a riduzione del service cost nel periodo in Annual improvement agli IFRS (2010-2012
cui i servizi vengono resi dal dipendente, piut- cycle)
tosto che essere attribuiti ai periodi del servizio I miglioramenti agli IFRS del ciclo 2010-2012
come negative benefit. portano dei cambiamenti a vari standard. In
L’emendamento è stato pubblicato dallo IASB particolare vengono apportati i miglioramenti
il 21 novembre 2013 facendo seguito ai com- di seguito riportati.
menti ricevuti dall’IFRS Interpretation
Committee in merito all’opportunità che i con-
tributi ricevuti da dipendenti o da terze parti Definizione di “vesting conditions” (IFRS 2)
dovessero essere contabilizzati a riduzione dei Per quanto riguarda le modifiche all’IFRS 2 -
“short term benefit costs” (ad esempio andando Share based payments, vengono chiarite le

20 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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definizioni di vesting condition e market condi- economiche. In secondo luogo la modifica


tion distinguendo tra: chiarisce che la riconciliazione del totale
• una performance condition; e delle attività dei segmenti operativi con il totale
• una service condition, delle attività dell’Entità è richiesta solo se una
che erano entrambe in precedenza incorporate misura delle attività per segmento è regolar-
all’interno della definizione di vesting condi- mente fornita al vertice di chi prende decisioni
tion senza essere specificate autonomamente. operative.
Una performance condition è definita come una
vesting condition che richiede un implicito o un Crediti e debiti a breve termine (IFRS 13)
esplicito specifico periodo di servizio che deve Le modifiche all’IFRS 13 - Fair value measure-
essere completato dalla controparte e il rag- ment - chiariscono che i crediti e debiti a breve

Bilancio&Reddito
giungimento di specifici target di performance termine che non prevedono interessi possono
durante il periodo di servizio. I performance essere misurate all’ammontare in fattura senza
target si riferiscono ad attività e operation attualizzazione, quando l’attualizzazione è
dell’entità o al price/value di strumenti di equity. immateriale.
Una service condition richiede il completa-
mento di uno specifico periodo di servizio Revaluation method - proportionate restatement
durante il quale vengono forniti i servizi. Se degli ammortamenti accumulati delle
cessa la fornitura del servizio, la condition immobilizzazioni materiali e immateriali
non è soddisfatta. La service condition non (IAS 16 e IAS 38)
richiede il raggiungimento di obiettivi di Le modifiche allo IAS 16 - Property, Plant and
performance. Equipment e allo IAS 38 - Intangible Assets,
chiariscono il trattamento degli ammorta-
Rilevazione contabile delle contingent menti accumulati quando gli immobili, gli
consideration in una aggregazione aziendale impianti, i macchinari (IAS 16) o le immobi-
(IFRS 3) lizzazioni immateriali (IAS 38) sono successi-
Per quanto riguarda la rilevazione contabile vamente misurati tramite il revaluation model
delle contingent consideration, le modifiche (6). In particolare il valore netto contabile degli
fatte all’IFRS 3 prevedono che le contingent asset è rettificato al valore rivalutato secondo
consideration (5) siano valutate come entrambi i seguenti metodi:
un’attività o una passività o un equity instru- i) il valore contabile lordo è rettificato in
ment sulla base dello IAS 32 - Financial maniera coerente con la rivalutazione del
Instruments: Presentation. La modifica inoltre valore netto di carico. Per esempio il valore
richiede che le contingent consideration che lordo contabile può essere rideterminato in
non sono classificate come equity instrument base ai valori di mercato. Gli ammortamenti
siano ri-misurate al loro fair value ad ogni accumulati sono quindi rettificati per ade-
reporting date con rilevazione delle variazioni guarli alla differenza tra il valore contabile
del fair value a conto economico. La modifica lordo rettificato ed il valore netto di carico
potrebbe avere un impatto sulle entità che degli asset; o
hanno contingent consideration sorte per ope- ii) gli ammortamenti accumulati sono elimi-
razioni di aggregazione aziendale con data di nati contro il valore lordo degli asset.
acquisizione a partire dal 1° luglio 2014.
Key management personnel (IAS 24)
Aggregazione dei segmenti operativi (IFRS 8) Le modifiche allo IAS 24 - Related parties, chia-
Le modifiche all’IFRS 8 - Operation segment - riscono che le società che forniscono “key
sono duplici; per prima cosa, la modifica
richiede un’informativa aggiuntiva in merito Note:
al giudizio del management quando i segmenti (5) Ovvero i pagamenti che devono essere fatti da un com-
operativi sono stati aggregati nel determinare pratore se delle condizioni o degli eventi che sono specificati
l’informativa sui settori operativi e include: una nel contratto di acquisto, si avverano entro un periodo di
descrizione dei segmenti operativi che sono tempo determinato.
(6) Il revalutation model consente di rivalutare il valore del-
stati aggregati e gli indicatori economici con- l’attività in modo da portarlo ad un valore pari al fair value alla
siderati, determinando che i segmenti opera- data di rivalutazione al netto degli ammortamenti accumulati
tivi aggregati condividono simili condizioni e delle eventuali perdite di valore.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 21


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Principi contabili internazionali

management personnel services”, le “manage- ii) viene chiarito che lo scope exemption si
ment entities”, a una reporting entity, sono applica solo alla rilevazione dei joint arrange-
parti correlate della reporting entity stessa. ment nel loro bilancio e non alla rilevazione
L’emendamento richiede un’informativa sepa- contabile delle parti per le loro interessenze nel
rata degli importi rilevati come costo per i servizi joint arrangement.
di key management personnel forniti dalla mana-
gement entity. Inoltre l’amendment chiarisce che IFRS 13.52 (portfolio exemption)
non è necessario per la reporting entity riportare i L’IFRS 13 - Fair value measurement - contiene
compensi pagati o che verranno pagati dalla un’eccezione che permette di misurare on a net
management entity ai dipendenti o ai dirigenti basis il fair value di un gruppo di attività e
Bilancio&Reddito

della management entity all’interno delle catego- passività finanziarie (la c.d. portfolio exemp-
rie previste dallo IAS 24.17 relativa alle “key tion). Precedentemente non era chiaro se la
management personnel compensations”. portfolio exemption includesse tutti i contratti
che erano nell’ambito di applicazione dello
Annual improvement agli IFRS IAS 39. La modifica chiarisce che la portfolio
(2011-2013 cycle) exemption si applica a tutti i contratti che
I miglioramenti agli IFRS del ciclo 2011-2013 rientrano nell’ambito dei strumenti finanziari
portano anch’essi dei cambiamenti a vari stan- indipendentemente dal fatto che rientrino
dard. In particolare vengono apportati i nella definizione di attività o passività
seguenti improvement: finanziaria.

Significato di effective IFRSs all’interno Relazione tra IFRS 3 e IAS 40 quando una
dell’IFRS 1 - First Time Adoption of IFRS proprietà viene classificata come investment
L’IFRS 1 al paragrafo 7 richiede ad una entità property o owner-occupied property (IAS 40 -
che applica per la prima volta gli IFRS, di Investment property)
utilizzare le “accounting policies” in accordo L’emendamento allo IAS 40 - Investment pro-
con ogni IFRS che sono effective alla fine del perty chiarisce l’interrelazione tra IFRS 3 e
primo reporting period in base agli IFRS. La IAS 40. In particolare, nel determinare se l’ac-
modifica alle Basis of conclusion chiarisce quisizione di un investimento immobiliare
che l’entità ha l’opzione di usare in sede di costituisce un acquisto di asset o una business
first time adoption: combination è ora richiesto un giudizio dei
i) gli IFRS che sono attualmente obbligatori; o specifici requisiti dell’IFRS 3 indipendente-
ii) uno o più IFRS che non sono ancora obbli- mente dai requisiti dello IAS 40 incluso anche
gatori se questi IFRS permettono una applica- la fattispecie in cui l’investment property è occu-
zione anticipata. pata dal proprietario. Lo IAS 40 al §14A eviden-
Una società che prepara il suo bilancio IFRS in zia che:
accordo con l’IFRS 1 che sceglie di applicare i) è richiesto un giudizio per determinare se
anticipatamente un nuovo IFRS che non è una acquisizione di una investment property è
ancora obbligatorio sarà richiesta di applicare una acquisizione di un asset di un gruppo di
il nuovo IFRS a tutti i periodi presentati nel asset o una aggregazione aziendale che rientra
bilancio a meno che il nuovo IFRS preveda un’e- nell’ambito dell’IFRS 3;
senzione o una eccezione che prevede altrimenti. ii) il giudizio necessita di distinguere le
investement property dalle owner-occupied
Scope exception per le joint venture all’interno property.
dell’IFRS 3 - Business combination
Per quanto riguarda le modifiche all’IFRS 3 -
Business combination, si tratta di modifiche Nuovi standard e modifiche
che non erano state fatte quando uscì con efficacia in UE a partire dal
l’IFRS 11 - Joint Arrangements. Queste modifi- 1° gennaio 2016
che sono state ora incorporate nell’IFRS3 spe- Di seguito si riportano le modifiche e gli impro-
cificando che: vement che sono stati endorsed nel 2015 e che
i) le “Joint arrangements” definite all’IFRS 11 saranno obbligatori per i bilanci IFRS a partire
sono fuori dall’ambito di applicazione dal 1° gennaio 2016, ma per i quali è permessa
dell’IFRS 3; un’applicazione anticipata nel bilancio 2015.

22 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Principi contabili internazionali

Annual improvement to IFRSs IAS 34. La modifica va applicata retrospettiva-


(2012-2014 cycle) mente in base allo IAS 8.
Il ciclo 2012-2014 dei miglioramenti annuali
agli IFRS fornisce dei cambiamenti ai seguenti IAS 19 - Guidance nella scelta dell’high quality
principi IFRS 5, IFRS 7 e IAS 19. corporate bond
Le linee guida per l’applicazione dello IAS 19
IFRS 5 - Method of disposal hanno inoltre chiarito e richiesto che l’high
Per quanto riguarda l’IFRS 5 - Non current asset quality corporate bond, usato per determinare
held for sale, il miglioramento riguarda il il tasso di sconto per la rilevazione dei bene-
method of disposal, in particolare viene chiarito fici ai dipendenti, necessita di essere deter-
che la riclassifica di un asset o di un gruppo di minato nella stessa valuta del relativo benefit.

Bilancio&Reddito
attività dalla categoria held for sale alla catego- La modifica va applicata dal primo periodo
ria “held for distribution to owners” o viceversa è comparativo presentato in bilancio con
considerata una continuazione dell’originario aggiustamenti ai saldi iniziali a riserve all’i-
piano di vendita. In base a questa riclassifica nizio del periodo.
l’entità dovrà applicare i criteri di presenta-
zione e misurazione richiesti dall’IFRS 5. Nel Significato di “elsewhere in the interim financial
caso un asset non sia più riclassificato come report” (IAS 34)
held for distribution to owners si applica la Il paragrafo 16A dello IAS 34 richiede informa-
guidance dell’IFRS 5 per gli asset che cessano zioni aggiuntive (principi contabili, cambia-
di essere classificati come held for sale. menti di stima e altre informazioni) da
L’emendamento va applicato in maniera presentarsi sia:
prospettica. • nelle note al bilancio intermedio;
• altrove nel bilancio intermedio.
IFRS 7 - Servicing contracts e applicabilità La modifica allo IAS 34 chiarisce che un cross
dell’offsetting amendments nel bilancio reference è richiesto se l’informativa viene data
abbreviato intermedio altrove nel bilancio intermedio come nella rela-
All’interno dei miglioramenti annuali lo IASB zione di commento del management o il risk
ha inoltre chiarito le circostanze in cui una report dell’entità.
entità continua ad essere coinvolta dopo il tra- Se l’informativa viene data in un documento
sferimento di un asset in base a un contratto di separato, questo va messo a disposizione
servicing (IFRS 7). Ciò è molto rilevante degli utilizzatori del bilancio. La modifica
quando si valutano i requisiti per la derecogni- va applicata retrospettivamente in base allo
tion in base allo IAS 39. In particolare il conti- IAS 8.
nuing involvement sussiste nel momento in cui
il servicer ha un future interest nella perfor- IFRS 10 - Sale or Contribution of Assets
mance dell’attività finanziaria trasferita (ad between an Investor and its Associate or
esempio quando vi è una fee variabile che Joint Venture
dipende dall’ammontare trasferito che sarà
Per quanto riguarda le Sale or Contribution of
incassato, oppure una fee fissa non pagata com-
Assets between an Investor and its Associate or
pletamente in caso di non-performace
Joint Venture, lo IASB sta al momento rive-
dell’attività finanziaria trasferita).
dendo questo emendamento in quanto ha tro-
La modifica va applicata retrospettivamente in
vato che vi è un conflitto tra queste modifiche e
base allo IAS 8, sebbene non sia necessario
il paragrafo 31 dello IAS 28. Ci si aspetta una
applicare la modifica per i periodi che iniziano
exposure draft dell’amendments a questo para-
prima dell’inizio del periodo in cui il migliora-
grafo. In base a queste modifiche aggiuntive
mento è applicato per la prima volta.
l’endorsement di questi cambiamenti è stato
Un’ulteriore modifica all’IFRS 7 ha chiarito che
posticipato.
la modifica Offsetting Financial Assets and
Financial Liabilities (Amendments to IFRS 7)
emanata dalla IASB nel dicembre 2011 non è IFRS 11 - Accounting for Acquisitions of
richiesta per i periodi intermedi anche se in Interests in Joint Operations
alcuni casi va data informativa nel bilancio Per quanto riguarda l’Accounting for
intermedio abbreviato come richiesto dallo Acquisitions of Interests in Joint Operations la

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 23


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Principi contabili internazionali

modifica richiede all’entità di applicare tutti i IAS 16 e IAS 41 - Agriculture: Bearer Plants
principi dell’IFRS 3 quando acquisisce una Per quanto riguarda Agriculture: Bearer Plants
interessenza in una joint operation che costitui- la modifica estende l’ambito di applicazione
sce un’aggregazione aziendale così come defi- dello IAS 16 alle “bearer plants” e definisce le
nita dall’IFRS 3. La modifica include inoltre bearer plant come delle piante vive che:
due esempi illustrativi. • sono usate nei processi di produzione di
L’esenzione dall’applicazione dell’IFRS 3 prodotti agricoli;
alle precedenti aggregazioni aziendali • ci si aspetta che producano per più di un
prevista dall’IFRS in sede di prima applica- periodo;
zione degli IAS/IFRS, si applica inoltre alle • hanno una remota probabilità di essere
Bilancio&Reddito

precedenti acquisizioni di interessenze in venduti.


joint operations in cui l’attività della Il cambiamento prevede che le “bearer plants”
joint operation costituisce un business. È per- vengano rilevate in base allo IAS 16
messa un’applicazione anticipata della utilizzando:
modifica. • il cost model,
• oppure il revalution model.
IAS 16 e IAS 38 - Clarification of Acceptable Inoltre la lista dei biological asset inclusa
Methods of Depreciation and Amortisation nello IAS 41.4 è stata modificata ed include
una nota dei biological asset che rientrano
Per quanto riguarda la Clarification of Acceptable
nella definizione di bearer plant (piante da
Methods of Depreciation and Amortisation la
the, vigne, palme da olio, alberi della
modifica chiarisce che:
gomma, etc.).
• per gli immobili, impianti e macchinari un
revenue-based depreciation method (7) non è
appropriato e che, IFRS 14 - Regulatory Deferral Accounts
• per le immobilizzazioni immateriali, vi è una Per quanto riguarda i Regulatory Deferral
presunzione relativa che l’ammortamento Accounts l’ambito di applicazione del nuovo
basato sui ricavi non sia appropriato. principio risulta ristretto a quelle entità che:
• sono first time adopter degli IFRS;
• conducono attività regolate;
IAS 27 - Equity Method in Separate Financial • rilevano asset e/o liabilityn base a norme e
Statements principi contabili propri locali.
Per quanto riguarda l’Equity Method in Il principio richiederà la rilevazione separata e
Separate Financial Statements la modifica presentazione nei seguenti prospetti:
aggiunge l’opzione allo IAS 27 di rilevare le • Statement of financial position;
partecipazioni in controllate, joint ventures e • Statement of profit or loss and other compre-
associate usando l’equity method descritto nello hensive income.
IAS 28.
La modifica allo IAS 27 permette all’entità di
Conclusioni
utilizzare i seguenti metodi per la rilevazione
delle proprie interessenze: Sulla base di quanto sopra riportato, è possibile
• al costo; ritenere che l’anno passato, dal punto di vista
• in accordo con lo IAS 39 (o IFRS 9); o dei nuovi standard internazionali, ha rappre-
• usando l’equity method. sentato un periodo di transizione dopo i molte-
I principali impatti della modifica sulla plici principi entrati in vigore nel 2014, tra si
presentazione delle informazioni finanziarie ricordano l’IFRS 10 - Consolidated financial
sono: statement, l’IFRS 11 - Joint Arrangements,
• gli scambi di profitti e perdite sono presentati
nel conto economico complessivo (Other
Comprensive Income - OCI) con una corrispon- Nota:
dente riduzione del valore di carico dell’inve- (7) Nonostante la selezione del metodo di ammortamento sia
stimento in equity; giudiziale, il metodo di ammortamento basato sulle vendite
• i dividendi ricevuti sono dedotti dal valore non è considerato appropriato per rappresentare il consumo
degli asset in quanto le vendite rappresentano la generazione
della partecipazione e non sono presentati nel dei benefici economici attesi piuttosto che il consumo delle
conto economico. risorse economiche.

24 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Principi contabili internazionali

l’IFRS 12 - Disclosure of interests in other from Contracts with Customers, destinati ad


entities e l’IFRS 13 - Fair value measurement; avere impatti significativi nei bilanci degli
una sorta di pausa di riflessione prima della IFRS adopter e per i quali i preparer, gli organi
prossima entrata in vigore (prevista per i di controllo e le autorità di vigilanza hanno già
bilanci IFRS che inizieranno dal 1° gennaio incominciato ad adeguare le proprie procedure
2018) di due standard come l’IFRS 9 - amministrativo-contabili in vista della loro
Financial Instrument e l’IFRS 15 - Revenue prossima applicazione.

Bilancio&Reddito

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 25


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Reporting

UK Strategic Report: una


chiara e concisa modalità
di reporting
di Andrea Gasperini (*) e Federica Doni (**)
Bilancio&Reddito

Il Financial Reporting Council (FRC) ha definito alcune regole pratiche per una chiara e concisa
modalità di reporting attraverso lo Strategic Report che, per quanto non rivoluzionarie, possono
essere intese come una utile guida anche per la redazione del Report Integrato <IR> proposto da IIRC.

Introduzione individuato molte aziende che hanno miglio-


rato la propria modalità di comunicazione
Il Financial Reporting Council (FRC) (1), orga- attraverso le loro relazioni annuali, in partico-
nismo indipendente che opera nel Regno lare nella sezione dedicata allo Strategic Report
Unito, ha pubblicato nel mese di dicembre rendendo le informazioni value relevant facil-
2015 un nuovo documento denominato mente accessibili da parte degli investitori utili
“Clear&Concise: Developments in Narrative
Reporting” (2) in cui evidenzia che l’obbligo
imposto alle società quotate di presentare Note:
(*) Dottore Commercialista a Milano e Revisore Ufficiale dei
una sezione narrativa di front-end dell’Annual Conti, Socio Aiaf Responsabile del gruppo di lavoro Mission
Report denominata Strategic Report e le indica- Intangibles e vice segretario del Consiglio Direttivo del
zioni riportate nel FRC’s Guidance on the Network Italiano Business Reporting (NIBR / WICI Italy)
Strategic Report (3) hanno prodotto un elevato (**) Università degli Studi di Milano-Bicocca
impatto sulla qualità del reporting aziendale e (1) FRC è un organismo indipendente che opera nel Regno
Unito responsabile della promozione di una Corporate
molte società hanno accolto questo obbligo Governance e una comunicazione di elevata qualità finaliz-
come un’opportunità per ripensare la loro zata a stimolare gli investimenti e rappresenta gli interessi del
modalità di comunicazione agli investitori. Regno Unito relativi alla contabilità, revisione e lavoro attua-
Il documento riporta una indicazione delle riale nel corso della definizione degli standard internazionali.
regole pratiche che aiutano le aziende ad adot- Per una più ampia descrizione delle informazioni presentate in
questo articolo si rimanda al sito del Financial Reporting
tare una modalità di reporting chiara e concisa e Council (FRC) al link https://www.frc.org.uk/ e ai documenti
fornisce una rappresentazione degli sviluppi da questo pubblicati disponibili nella sezione pubblications.
che vi sono stati nella “comunicazione narra- (2) Clear&Concise è una iniziativa del FRC finalizzata a pro-
tiva” (4). Tale documento include anche uno muovere una buona comunicazione nel Reporting Aziendale,
studio in cui viene esaminata l’influenza della assicurando che gli investitori siano in grado di acquisire infor-
mazioni pertinenti e facilmente comprensibili attraverso la
Guidance on the Strategic Report sullo Strategic lettura dell’Annual Report. Ulteriori informazioni su questa ini-
Report fin dalla sua pubblicazione avvenuta ziativa si possono trovare sul sito web di FRC https://www.frc.
nell’anno 2014, ed evidenzia che gli Annual org.uk/Our-Work/Headline-projects/Clear-Concise.aspx.
Report sono diventati maggiormente coesi, vi (3) Obiettivo del documento Guidance on the Strategic Report
è una migliore connessione tra tutte le infor- pubblicato da FRC nel mese di giugno 2014 è quello di stimolare
le imprese ad adottare una innovativa modalità di elabora-
mazioni e viene, dunque, prestata da parte delle zione dell’Annual Report rafforzando l’importanza del principio
aziende una maggiore attenzione ad adottare guida della materialità. In particolare viene considerato il posi-
una chiara e concisa modalità di reporting. zionamento delle informazioniper facilitareuna efficace moda-
La Guidance on the Strategic Report definisce i lità di comunicazione. Maggiori informazioni sono al sito web
principi di comunicazione per lo Strategic https://www.frc.org.uk/Our-Work/Publications/FRC-Board/
Cutting-Clutter-Combating-clutter-in-annual-Report.pdf.
Report che sono rilevanti anche per la defini- (4) PricewaterHouseCoopers, “Narrative Reporting - Give your-
zione del contenuto della relazione annuale nel self a head start”, https://www.pwc.com/gx/en/audit-servi-
suo complesso. Lo studio condotto da FRC ha ces/corporate-reporting/assets/pdfs/narrative-reporting.pdf.

26 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Reporting

per comprendere le opportunità di sviluppo stakeholder. Tuttavia, questo non deve essere
dell’organizzazione, le performance e la posi- inteso come un documento sostitutivo di altre
zione, le tendenze future e gli impatti sui mer- forme di rendicontazione a questi ultimi rivolte.
cati in cui opera. La collaborazione da parte di tutti coloro che
L’introduzione della normativa sullo Strategic sono coinvolti nella catena del reporting azien-
Report è stata interpretata, quindi, come un dale l’abbattimento dei silos aziendali è di
fattore di accelerazione per le aziende ad vitale importanza: gli investitori, i sindaci,
abbandonare un processo di reporting mera- l’autorità di regolamentazione e tutti gli altri
mente di conformità e compliance e, al contra- soggetti interessati concorrono a conseguire
rio, uno stimolo ad impostarne uno un comune obiettivo finalizzato a migliorare
maggiormente focalizzato sugli obiettivi di la qualità del reporting aziendale realizzando

Bilancio&Reddito
comunicazione strategica. un report chiaro e conciso come di seguito
Secondo FRC obiettivo principale dello indicato alla Tavola 1.
Strategic Report è quello di fornire informa-
zioni agli shareholder che consentano loro di
giudicare in che modo il management ha adem-
Gli ostacoli per un report chiaro
piuto al proprio dovere di promuovere il suc-
e conciso
cesso dell’azienda, quale è il loro punto di vista Secondo FRC molti sono gli ostacoli reali o
e fornire informazioni di contesto incluse percepiti che rendono complessa l’attività di
nell’Annual Report su come viene generato/ predisposizione di un Report chiaro e conciso.
non distrutto il valore (5). Spesso sarebbe necessario trasferire informa-
Da un’indagine condotta (6) in merito allo zioni di dettaglio ritenute non essenziali per la
Strategic Report presentato nell’anno 2015 comprensione dello sviluppo, le performance e
dalle società quotate al FTSE 350 sono stati la struttura aziendale nelle ultime pagine della
individuati quattro temi chiave, di seguito indi- relazione annuale in modo che non venga
cati, ritenuti fondamentali per migliorare le distolta l’attenzione dei lettori dai messaggi
modalità di reporting che devono essere chiave presentati nella relazione strategica.
considerati: Come principio generale, informazioni che non
• raccontare una storia autentica: molti bilanci sono materiali non devono essere incluse nella
non presentano una storia chiara e coerente relazione annuale. Tuttavia FRC riconosce che
che induce gli investitori a chiedersi se tale stabilire se una informazione è irrilevante e deve
documento riflette realmente i processi di essere rimossa è un processo impegnativo,
business o è solamente un esercizio di quindi, il solo spostamento delle informazioni
compliance; può costituire un utile primo passo.
• misurare ciò che conta: mentre la maggior Quattro anni dopo la pubblicazione da parte di
parte delle aziende presentano i loro piani stra- FRC della guida Cutting clutter (7), risulta che le
tegici in termini di priorità operative, aziende stanno procedendo con cautela
nell’Annual Report vengono presentati preva-
lentemente ancora indicatori finanziari;
• reporting dei rischi rilevanti: le aziende pos-
sono fare di più per sostenere la loro comuni- Note:
cazione dei rischi attraverso l’utilizzo di (5) EY “Annual Reporting in 2014: reflections on the past,
informazioni quantitative, una spiegazione di direction for the future”, September 2015. “ … la richiesta di
una semplice domanda - Come fa l’azienda a fare soldi? -
come sono cambiati nel corso dell’anno e quali consente di giudicare se la descrizione del modello di business
sono gli impatti sulla solvibilità/liquidità e la è una informazione ritenuta utile. Sulla base di questo test,
redditività; risulta che il 42% delle aziende non riesce a dare al lettore una
• guardare al futuro: vi è una crescente attesa di completa comprensione di quale è il loro modello di business
informazioni a lungo termine, da parte sia del né come l’azienda guadagna. Molti Report continuano a
descrivere il loro modello di business come un insieme di valori
management e sia degli azionisti ma il 60% delle o semplici dichiarazioni d’intenti piuttosto che una pratica
aziende non fornisce indicazioni che guardano spiegazione di come funziona il business”. http://www.ey.
oltre il loro prossimo periodo finanziario. com/Publication/.
Nel soddisfare le esigenze degli shareholder, le (6) PWC, “Searching for buried treasure: A review of 2015
informazioni contenute nell’Annual Report pos- Strategic Reporting practices in the FTSE 350”, 2015.
(7) Https://www.frc.org.uk/Our-Work/Publications/FRC-Board/
sono essere di interesse anche per gli altri Cutting-Clutter-Combating-clutter-in-annual-Report.pdf.

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Reporting

Tavola 1 - Come realizzare un Report chiaro e conciso


Bilancio&Reddito

Fonte: Clear & Concise: Developments in Narrative Reporting (dicembre 2015)

28 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Reporting

quando si tratta di rimuovere informazioni, Secondo FRC uno dei potenziali motivi di que-
percepite irrilevanti, dall’Annual Report. sto disordine è imputabile alla pressione
Vi sono una serie di domande che i gruppi di sociale che rende difficile per una società igno-
lavoro interni devono considerare nel momento rare aree specifiche della CSR, indipendente-
in cui devono prendere la decisione se una infor- mente dall’importanza di ciascuna area per il
mazione può essere rimossa oppure spostata in suo particolare business.
un’altra sezione dell’Annual Report che vengono Nell’affrontare questa sfida di mettere ordine al
di seguito indicate: Report si può notare che molte sono le aziende
• l’informazione è ancora rilevante per l’anno che stanno prendendo in considerazione i requi-
in corso? Può riferirsi a un problema che è stato siti richiesti per i Report di sostenibilità e più
importante negli anni precedenti, come ad recentemente la loro attenzione è volta al pro-

Bilancio&Reddito
esempio durante la crisi finanziaria, ma non cesso di reporting integrato proposto da IIRC (9)
è più applicabile all’anno in corso; prestando, quindi, attenzione alla lunghezza e
• le informazioni sono rilevanti per gli investi- complessità dell’Annual Report e al rischio che
tori? Ad esempio, è un settore in cui il team di tale documento venga utilizzato più per la
investor relation riceve frequenti richieste di comunicazione a particolari gruppi di stakehol-
spiegazioni? der a scapito della soddisfazione delle richieste
• le informazioni sono rilevanti solo per uno degli investitori nel lungo termine.
specifico gruppo di stakeholder?
• se il legislatore lo consente, può essere La prospettiva degli investitori
comunicata questa informazione al di fuori
In particolare gli investitori hanno accolto con
dell’Annual Report?
favore le recenti modifiche introdotte nel Regno
• se l’informazione non è materiale (e non Unito relative all’Annual Report e ritengono che
richiesto dal legislatore che venga comunicata
la qualità del reporting aziendale è notevolmente
a prescindere dalla sua rilevanza) può quindi
migliorata dopo l’introduzione dell’obbligo di
essere omessa?
presentare uno Strategic Report. Imprese innova-
Molte aziende hanno accolto favorevolmente
tive del Regno Unito stanno aumentando l’utilità
l’obbligo di introduzione dello Strategic Report
del reporting per il processo decisionale e lo svi-
come un’occasione per ripensare anche la strut-
luppo di best practice.
tura del loro Annual Report e hanno sviluppato
Gli investitori sottolineano l’importanza di una
modi innovativi di “narrare la loro storia”. Un
chiara rappresentazione delle informazioni. In
adeguato posizionamento delle informazioni è
generale ritengono che l’utilizzo di diagrammi
un aspetto cruciale per comunicare efficace-
e grafici per riassumere le informazioni è utile e
mente messaggi chiave dell’azienda.
sottolineano l’importanza di una chiara inte-
Tra le aree che si ritiene generino maggiore
grazione delle informazioni. Tra le aree che
disordine narrativo vi è quella dedicata alle
necessitano di ulteriori miglioramenti, indi-
informazioni sulla responsabilità sociale
cano in particolare quella della segnalazione
(CSR) e questa sezione dell’Annual Report
dei principali rischi aziendali.
spesso è causa di un significativo disordine
Gli investitori confermano di utilizzare le
immateriale e non è essenziale per le decisioni
informazioni contenute nello Strategic Report
di allocazione delle risorse.
per monitorare gli investimenti e per valutare
Sempre più aziende sono consapevoli dell’im-
la posizione delle aziende, le sue performance e
portanza di sviluppare un reporting sulla CSR e
le prospettive future. Molti acquisiscono anche
in quest’area significativa è la pressione esterna
da parte degli stakeholder tuttavia molte
aziende cadono nella trappola di fornire ecces-
sive informazioni di dettaglio inutili che non
sono rilevanti per comprendere gli impatti che Note:
(8) FRC, “Rising to the challenge. A review of narrative repor-
iniziative di responsabilità sociale hanno sulle ting by UK listed companies”, “… sul campione di aziende
performance aziendali e sull’ambiente esterno. esaminate nove presentano una sezione dedicate alla CSR
Esiste quindi la possibilità per le aziende di dire più lunga di quella riservata alla presentazione delle perfor-
sinceramente: - “non abbiamo problematiche mance finanziarie”, “… Solo il 20% delle aziende analizzate
sociali materiali degne di nota” - piuttosto che presenta una convincente spiegazione in merito all’impor-
tanza della CSR per il loro processo di business” 2009.
aggiungere disordine al report (8). (9) Http://integratedreporting.org/.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 29


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Reporting

una visione sulla natura e cultura aziendale Report (The current picture) e aver fornito
attraverso la lettura dello Strategic Report. alcune indicazioni operative sulle modalità
Le aziende stanno utilizzando lo Strategic utili per realizzare un Report chiaro e conciso,
Report per evidenziare i cambiamenti chiave dedica la parte centrale della trattazione a una
avvenuti nel corso dell’anno, consentendo agli ricerca empirica condotta al fine di valutare
investitori di identificare nuove importanti l’impatto che l’introduzione del nuovo Report
informazioni value relevant. Dare sufficiente ha avuto sulle best practice in ambito di corpo-
risalto a cambiamenti di strategia, acquisizioni rate reporting realizzato dalle aziende inglesi.
o dismissioni e significativi sviluppi chiave per L’analisi si è incentrata sui risultati di ricerche
ogni segmento di mercato o gamma di prodotti empiriche condotte da differenti organizza-
Bilancio&Reddito

di base è particolarmente utile. zioni internazionali (10) e su Report redatti


Investire tempo e risorse nella produzione di dallo stesso FRC (11). In particolare tale studio
un reporting aziendale di elevata qualità può ha avuto l’obiettivo di valutare la qualità del
portare vantaggi significativi per le società corporate reporting analizzando gli Strategic
quotate all’AIM, anche quelle più piccole. Report elaborati negli ultimi due anni ammini-
Queste società hanno maggiori probabilità di strativi, 2013-2014 e 2014-2015. In particolare
attrarre investitori e finanziatori se la qualità è stata condotta un’analisi dettagliata su un
del loro Report è buona, migliorando in tal campione di 15 aziende quotate al FTSE 350
modo l’accesso a nuove forme di finanzia- in modo da verificare le conseguenze prodotte
mento, riescono ad ottenere una potenziale dall’introduzione dello Strategic Report nei
riduzione del costo del capitale. Allo stesso primi due anni successivi alla entrata in vigore
modo una elevata qualità del Report ha un della normativa di riferimento.
impatto positivo sul processo di rating. Gli scopi dello studio sono stati: 1) valutare in
I migliori Strategic Report consentono di comu- concreto come le aziende stanno applicando i
nicare agli investitori l’efficacia della gestione principi enunciati nella Guidance; 2) commen-
da parte del management in termini di genera- tare alcune best practices adottate; 3) condivi-
zione di nuove opportunità di business e la dere le esperienze di aziende e investitori e 4)
capacità di monitorare gli impatti di eventi fornire un supporto operativo al fine di facili-
meno favorevoli e le tendenze future. tare miglioramenti futuri.
Gli investitori apprezzano le aziende che spie- Il disegno metodologico adottato ha identificato
gano in modo chiaro e conciso i potenziali quattro key themes sulla base dei quali si è arti-
impatti di circostanze sfavorevoli e le iniziative colato il documento Guidance on the Strategic
che sono state adottate per attenuarli e giudi- Report: 1) comunicazione 2) posizionamento
cano positivamente quelle aziende che descri- delle informazioni; 3) elementi del contenuto
vono anche ciò che non è andato bene in quanto (content elements) e 4) materialità. Tali temati-
la trasparenza è una modalità di comunica- che vengono affrontate nell’ottica di individuare
zione fondamentale che si aspettano. una opportuna “conciliazione” fra la struttura
Non interessa loro leggere solo informazioni dell’Annual Report e quella dello Strategic Report
positive con riferimento ai prezzi delle azioni promuovendo modalità innovative e sperimen-
ma vogliono vedere come le problematiche sono tali in ambito di redazione dell’Annual Report e
state affrontate dal Board nel corso dell’anno. di presentazione della narrative reporting che
Un obiettivo chiave dello Strategic Report è infine consentano di “narrare la storia dell’azienda”
quello di consentire agli investitori di valutare le pur nel rispetto della normativa imposta dal
prospettive future della società in quanto questo regulatory framework. Punto focale è rappresen-
documento deve avere un orientamento al tato dal raggiungimento di una maggiore cohe-
futuro e fornire un’adeguata rappresentazione siveness delle informazioni all’interno
di tutti i capitali dai quali dipende la generazione dell’Annual Report mediante un potenziamento
del valore nel breve, medio e lungo termine.

L’impatto dello Strategic Report in Note:


UK: una ricerca empirica condotta dal (10) Il riferimento è a Deloitte, Ernst & Young, Financial
Financial Reporting Council Reporting Lab, ecc.
(11) Per un maggior dettaglio su tali studi si veda l’Appendix B -
Il documento di FRC dopo avere delineato lo Study design del documento di FRC dove vengono elencati i
stato attuale della redazione dello Strategic documenti utilizzati. FRC, pag. 29.

30 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Reporting

del linkage fra le informazioni prodotte nello caratteristiche: 1) rappresentazione veritiera


Strategic Report e quelle presenti nel resto del del business; 2) completezza espositiva ma al
bilancio. I risultati della ricerca vengono poi tempo stesso sinteticità; 3) descrizione equili-
commentati inserendo un riferimento grafico brata di aspetti positivi e negativi del business
per quanto riguarda il richiamo ai principi aziendale; 4) coerenza espositiva con le varie
della Guidance, alle “key focus areas” elencate parti dell’Annual Report ad esso collegate; 5)
precedentemente e alle osservazioni degli chiarezza del linguaggio utilizzato.
investitori. In merito alla comunicazione l’FRC enfatizza
un aspetto particolarmente cruciale in ambito
Le “key focus areas” della ricerca di coporate reporting ovvero la decisione di
comunicare all’esterno eventi e circostanze

Bilancio&Reddito
Communication negative (less unfavourable) per l’azienda. Il
Obiettivo a carattere generale della Guidance Council sottolinea il fatto che una delle migliori
che il documento analizzato cerca di perse- best practices adottate negli Strategic Reports
guire è dimostrare come sia importante abban- era quella di descrivere agli investitori l’effica-
donare la concezione di mera compliance in cia dell’azione del Board nella “capitalizza-
ambito di corporate reporting e quanto sia zione” delle opportunità e nella oculata
essenziale focalizzarsi maggiormente sulla gestione degli eventi e dei trend negativi. La
comunicazione. I communication principles disclosure delle bad news (14) e in particolare la
indicati dalla Guidance risultano inoltre essere descrizione delle azioni e delle politiche azien-
applicabili non soltanto per lo Strategic Report dali volte al superamento di eventi negativi
ma per il documento complessivo ovvero per vengono quindi considerati positivamente. Il
l’Annual Report. La ricerca condotta da FRC in supporto della ricerca empirica evidenzia
merito a tale aspetto evidenzia che le aziende quanto anche dal punto di vista degli investitori
del campione analizzato hanno cercato di la descrizione degli eventi negativi nell’ambito
migliorare la comunicazione in particolare nel- della narrative reporting sia apprezzata (15). Di
l’ambito dello Strategic Report rendendo mag- seguito si riportano i risultati della survey con-
giormente accessibili le informazioni. Tale dotta da CFA Society United Kingdom dove su
Report è stato utilizzato dai preparers per un campione di circa 290 investitori professio-
porre in risalto i principali cambiamenti che nali in UK in merito alla loro percezione sulla
si sono verificati durante l’anno amministra- qualità del reporting dell’Annual Report e delle
tivo in modo da fornire agli investitori un qua- altre forme di corporate reporting emerge che
dro conciso ma al tempo stesso dettagliato circa metà dei rispondenti afferma che l’area
della loro investment proposition. Il focus è della financial disclosure che richiede di essere
quindi volto all’investor il quale richiede maggiormente potenziata e migliorata è quella
entity-specific information in particolare sulla relativa alla disclosure dei “principal risks and
strategia, in merito a significative operazioni di
acquisizioni e cessioni, ad operazioni di svi-
luppo del segmento, del mercato o del range
dei prodotti core realizzati dalle aziende. Note:
In sostanza investire tempo e risorse nel (12) Per un maggiore dettaglio si vedano i risultati dello studio
condotto da FRC sulle aziende quotate di piccole dimensioni
miglioramento della qualità del reporting pro- “Improving the Quality of Reporting by Smaller Listed and AIM
duce immediati benefici in particolare per le Quoted Companies: Discussion paper on the FRC’s findings
società quotate di piccole-medie dimensioni and proposals”, 2015, https://www.frc.org.uk/Our-Work/
(smaller listed e AIM quoted companies) (12) Publications/FRC-Board/Consultation-Improving-the-
in termini di accesso al capitale e migliora- Quality-of-Reporting-b-File.pdf.
(13) Su tale aspetto si vedano alcuni studi condotti a livello
mento del credit rating (13). internazionale, si veda ad esempio Bacho K., Tan R., e Wilson
Al fine di potenziare la capacità comunicazio- M., Firm value and the Quality of Sustainability Reporting in
nale del Report il documento di FRC richiama Australia, No. 64, Vol. 13, 2013.
uno dei principi della Guidance che riguarda la (14) Nella survey condotta da CFA Society. CFA UK, CFA UK
chiarezza e la comprensibilità della narrative annual survey on Financial Reporting and Analysis, 2015.
(15) L’FRC riporta brevemente l’opinione di un investitore a
reporting: lo Strategic Report deve essere fair, proposito della disclosure sugli eventi negativi. EY, Annual
understandable e clear. In sostanza il docu- Reporting in 2014: reflections on the past, direction for the
mento esplicita tale principio nelle seguenti future, September 2015.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 31


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Reporting

Tavola 2 - Il giudizio degli investitori in merito alle esigenze di miglioramento delle aree dell’Annul Report
Bilancio&Reddito

Fonte: CFA UK, CFA UK annual survey on Financial Reporting and Analysis, 2015, pag. 4.

uncertainties”. Si riporta di seguito il grafico informazioni di natura forward-looking che


che rappresenta tale risultato. possono essere fornite nello Strategic Report e
Altro aspetto peculiare della Communication che possono riguardare lo sviluppo di nuovi
nello Strategic Report è la disclosure di informa- prodotti, prospettive di acquisizioni o di ces-
zioni con un orientamento forward-looking. Il sioni di segmenti del business, l’ingresso su
Report si presta infatti alla descrizione e alla nuovi mercati, pianificazione di investimenti
valutazione delle future prospettive dell’a- e aspettative in merito ai prodotti e mercati che
zienda in modo da consentire agli investitori saranno considerati prioritari nelle prospettive
di avere una proiezione verso il futuro e di di sviluppo futuro dell’azienda. La realizza-
individuare i fattori che nel medio-lungo zione di un adeguato allineamento fra
termine potranno influenzare scelte di investi- differenti informazioni a carattere previsio-
mento di lungo termine. Ciò appare dimostrato nale presenti nell’Annual Report viene avvertita
da una ricerca empirica condotta dal CFA dove come una esigenza fondamentale.
circa l’80% degli investitori formula previsioni L’atteggiamento da parte del Board in merito
a proposito della financial performance nella alla disclosure di forward-looking information è
prospettiva di un triennio (16). Una debolezza tuttavia di reticenza dal momento che inserire
che emerge in merito a tale aspetto è tuttavia lo nello Strategic Report informazioni sulla previ-
scarso numero di aziende che esplicita target di sione di eventi che potrebbero avere un impatto
natura quantitativa che consenta di effettuare sul business indubbiamente potrebbe compor-
un adeguato confronto fra la performance e gli tare dei rischi in termini di responsabilità per il
obiettivi strategici perseguiti dall’azienda. Ciò Board. Da questo punto di vista tuttavia la nor-
appare di indubbia utilità per la formulazione mativa di riferimento offre un valido supporto
di appropriati e significativi forecasting model,
in particolare per gli analisti finanziari ma la
stessa ricerca empirica condotta da PWC evi- Note:
denzia che soltanto l’8% delle aziende analiz- (16) CFA UK, CFA UK annual survey on Financial Reporting and
Analysis, 2015.
zate utilizza KPIs supportati da chiari obiettivi (17) PWC, Searching for buried treasure: A review of 2015
(17). L’FRC elenca inoltre una serie di Strategic Reporting practices in the FTSE 350, 2015.

32 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Reporting

Tavola 3 - Linkage fra le differenti aree della narrative reporting

Bilancio&Reddito
Fonte FRC Clear & Concise: Developments in Narrative Reporting, dicembre 2015, pag. 12.

in quanto la Section 463 del Companies Act esempi di linkage riscontrati nella ricerca empi-
2006 limita la responsabilità degli amministra- rica realizzata fra i quali: 1) spiegazione delle
tori per aver riportato affermazioni untrue o modalità con le quali i principali rischi possano
misleading nello Strategic Report tutelandoli influenzare la capacità dell’azienda di raggiun-
mediante la c.d. safe harbour protection. Tale gere gli obiettivi strategici e di come potrebbe
protezione viene garantita anche per le infor- essere necessario adattare e modificare la stra-
mazioni forward-looking riportate in altri tegia qualora alcuni rischi tendano a cristalliz-
documenti quali il director’s report e il director’s zarsi; 2) spiegazione delle modalità con le quali
remuneration report (18). Altro aspetto comu- i KPIs siano in grado di misurare il progressivo
nicazionale che è stato monitorato nella ricerca raggiungimento degli obiettivi strategici e di
condotta da FRC è quello relativo ai collega- come questi siano collegati al business model;
menti delle informazioni riportate nello 3) riconciliazione fra i KPIs e i “GAAP measu-
Strategic Report con le varie parti dell’Annual res”, ovvero gli indicatori che si basano sui dati
Report: pervenire a una concezione olistica del di bilancio (21); 4) spiegazione dei collega-
corporate reporting appare uno degli scopi mag- menti fra la remunerazione degli amministra-
giormente ambiti dai preparers nell’ottica di tori, la performance economico finanziaria e i
offrire agli investitori una coherent vision del KPIs al fine di comprendere la politica di remu-
business aziendale affinché il reporting sia in nerazione comunicata nel remuneration report.
grado di comunicare adeguatamente come il Ultimo aspetto che viene evidenziato nella parte
business viene gestito. La ricerca condotta evi- relativa alla Communication riguarda il rischio
denzia che la maggior parte degli Strategic della boilerplate disclosure: gli investitori
Report sottolinea l’importanza dei linkages fra esprimono un giudizio negativo in merito alle
le differenti tipologie di informazioni ma al informazioni inutili: sono senz’altro invece
tempo stesso si rileva una insufficiente spiega-
zione della natura di tali relazioni limitandosi
in molti casi a una mera indicazione del posi-
zionamento delle informazioni correlate. La Note:
ricerca condotta da Deloitte evidenzia che sol- (18) In merito al safe harbour protection si veda la Guidance a
tanto il 10% delle aziende dimostra in maniera pag. 12 e il documento del BIS riportato sul sito di FRC a https://
www.frc.org.uk/Narrative-Reporting.
esaustiva i collegamenti fra le varie informa-
(19) Deloitte, Annual report insights 2015: building a better
zioni all’interno dell’Annual Report (19). Le report, 2015.
tecniche utilizzate e suggerite da FRC, ovvero (20) Gasperini, Doni, “Strategic Report e Integrated Report: un
il cross-referencing e il signposting possono tut- comune DNA?” in questa Rivista, n. 12/ 2015.
tavia offrire un valido supporto operativo (20). (21) In merito a tale aspetto si veda ESMÀs Guidelines on
Alternative Performance Measures, 5 ottobre 2015, ESMA/
Il documento di FRC poi elenca una serie di
2015/1415EN, www.esma.europa.eu/.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 33


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Reporting

apprezzate le disclosure a carattere entity- Corporate Governance Report, che include


specific considerate di un livello qualitativo anche il Director’s report e il Director’s remune-
superiore. L’introduzione dello Strategic ration, mentre altre aziende preferiscono redi-
Report in base allo studio condotto da FRC sem- gere lo Strategic Report e un rilevante numero di
bra avere migliorato tale aspetto comunicazio- Report più brevi. Alcune aziende hanno invece
nale in quanto le informazioni appaiono spostato il director’s report alla fine dell’Annual
maggiormente focalizzate sulla posizione del- Report in quanto utilizzano tale documento
l’azienda sul mercato, sugli obiettivi strategici e come mera compliance a una serie di prescri-
sui progetti elaborati dal Board per lo sviluppo zioni statutarie ma in realtà non forniscono
del business aziendale. Una critica da parte del informazioni materiali per gli investitori.
Bilancio&Reddito

FRC viene invece avanzata in merito a due aree Infine altro aspetto che emerge riguarda la
di reporting che attualmente vengono ritenute redazione di differenti Report separati in
cruciali da parte di investitori e di molteplici quanto sono il frutto di elaborazioni di diffe-
tipologie di stakeholder: una è l’area della disclo- renti Boards e Committees: l’FRC fa notare che
sure dei principali rischi aziendali e l’altra è tale aspetto potrebbe creare la duplicazione di
l’area del reporting in merito alle non-financial informazioni in differenti sections o ridurre
information ovvero alle informazioni relative a l’efficacia e la chiarezza comunicazionale.
tematiche ambientali, sociali, legate alle condi- Sempre al fine di ridurre la sovrapposizione e
zioni dei dipendenti, alla comunità, ai diritti la duplicazione delle informazioni il docu-
umani, qualificate con l’acronimo EESCH, envi- mento dell’FRC riprende due concetti espressi
ronmental, employee, social, community and nella Guidance sui quali merita verificare come
human rights ma identificate spesso anche con sono stati implementati nell’ambito degli
l’acronimo ESG, ovvero environmental, social Strategic Report redatti dalle aziende. Il primo
and governance. Tali informazioni vengono qua- di tali aspetti è il cross-referencing, che consente
lificate come eccessivamente generiche e poco una comunicazione più chiara e snella in
company specific. quanto consente di raggruppare le informa-
zioni fra loro correlate. Tale strumento con-
Placement of information sente di rendere più efficace il flusso delle
Una delle focus area affrontate nel documento informazioni nello Strategic Report in quanto
di FRC è rappresentata dalla problematica le informazioni material ma che non hanno
relativa alla struttura dello Strategic Report e rilevanza dal punto di vista strategico possono
al posizionamento delle informazioni. Dalla essere posizionate altrove ad esempio in
ricerca svolta emerge che secondo alcuni pre- un’Appendice dell’Annual Report. La maggior
parer l’introduzione obbligatoria di tale docu- parte delle aziende analizzate utilizza tale stru-
mento costituisca un’opportunità per rethink la mento ma non sfruttandone ancora le
struttura dell’Annual Report e poter utilizzare potenzialità e la possibilità di apportare inno-
forme innovative di comunicazione in maniera vativi cambiamenti alla struttura del corporate
tale da aumentarne l’efficacia. In merito alla reporting. L’altro aspetto è il signposting che
structure la maggior parte delle aziende analiz- può essere utilizzato per indirizzare gli users
zate dedicano una pagina dove forniscono indi- verso informazioni complementari che non
cazioni utili per gli investitori in merito alla sono espressamente richieste dalla normativa
collocazione delle informazioni all’interno per una determinata parte dell’Annual Report.
dell’Annual Report, mentre altre hanno ricollo- Tali informazioni potrebbero essere posizio-
cato informazioni non utili per la compren- nate in un’appendice o sul sito web dell’a-
sione dello sviluppo, della performance e del zienda. Dalla ricerca svolta emerge che la
posizionamento del business nella parte finale maggior parte delle aziende usano il signpo-
dell’Annual Report. Alcune informazioni che sting per informare gli user dell’esistenza di
non rispettano il requisito della materialità e informazioni al di fuori dello Strategic Report
che dovrebbero essere eliminate dall’Annual che riguardano ad esempio le policies aziendali
Report, in realtà in questa fase iniziale vengono oppure di Report specifici che riguardano un’a-
ricollocate all’interno dell’Annual Report. Altra nalisi del mercato di riferimento, oppure di
condotta che è emersa dalla ricerca svolta video in merito alla corporate governance,
riguarda la possibilità di unire tutta la narrative codici di condotta, press releases, presentazioni
reporting all’interno dello Strategic Report e del di investitori, ecc. L’FRC nel documento

34 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Reporting

raccomanda l’utilizzo del signposting in quanto Bibliografia


può rendere più chiaro e conciso lo Strategic
Report, consentendo ai preparers di eliminare le Black Sun, “The Complete 100: Living the story,
informazioni che non sono strategic relevant e 2014 analysis of FTSE 100 corporate reporting
possono essere posizionate altrove. trends”, 2015, www.blacksunplc.com.
CFA UK, “CFA UK annual survey on Financial
Reporting and Analysis”, 2015, https: //secure.
Considerazioni conclusive cfauk.org/assets/1345/
Negli ultimi anni si sono verificati importanti Analysis_of_FRAC_survey_2015.pdf.
cambiamenti in merito alla narrative reporting e Comprend UK, “Capital Market Report 2015”,
il Regno Unito ha compiuto un innovativo pro- 2015, http: //comprend.com/spotlight/2015/

Bilancio&Reddito
cesso di miglioramento mediante l’adozione di capital-market/capital-market-report-2015.pdf.
un framework normativo molto articolato. La Deloitte, “Annual Report insights 2015: building
Guidance emanata dall’FRC rappresenta senza a better Report”, 2015, http: //www2.deloitte.
dubbio un framework a carattere principle-based com/uk/en/pages/audit/articles/annual-report-
di elevato livello per la narrative reporting all’in- insights.html.
terno del quale molti concetti proposti sono EY “Annual Reporting in 2014: reflections on the
coerenti con quanto indicato dal Framework di past, direction for the future”, September 2015,
IIRC sul Report integrato. Il documento FRC http: //www.ey.com.
sottolinea quindi come la redazione di uno EY, “Tomorrow’s Investment Rules: global sur-
Strategic Report di elevato livello qualitativo, vey of institutional investors on non-financial
peraltro di natura obbligatoria, possa rendere performance”, 2014, https: //www.eycom.ch/
agevole il processo di adozione del Report inte- en/Publications/20140502-Tomorrows-invest-
grato che rimane in UK allo stato attuale su base ment-rules-a-global-survey/download.
volontaria rendendo possibile il raggiungi- Financial Reporting Lab, “Digital present:
mento degli obiettivi delineati nel Framework Current use of digital media in corporate repor-
di IIRC. Altri passaggi innovativi sono stati i ting”, 2015, http: //www.frc.org.uk/lab/reports.
cambiamenti apportati al FRC’s Corporate Financial Reporting Lab, “Towards Clear &
Governance Code nel 2012 con l’obbligo di redi- Concise Reporting”, 2014, http: //www.frc.org.
gere l’Annual Report in maniera fair, balanced uk/lab.
and understandable e nel 2014 con l’obbligo di FRC Financial Reporting Council, June 2014,
includere anche un Viability Statement, incorag- “Guidance on the Strategic Report.”, 2014,
giando le aziende ad adottare una prospettiva di www.frc.org.uk.
lungo termine in merito alla solvibilità e al FRC Financial Reporting Council, The UK
rischio creditizio, oltre che, sempre nel Corporate Governance Code, September 2012,
2014, l’emanazione da parte dell’FRC della www.frc.org.uk.
Guidance of Risk Management, Internal FRC, “Clear & Concise: Developments in Narrative
Control and Related Financial and Business Reporting”, December 2015, www.frc.org.uk.
Reporting. Differenti aspetti di corporate repor- FRC, “Corporate Reporting Review: Annual
ting dovranno essere opportunamente coordi- Report 2015” 2015, www.frc.org.uk.
nati e gestiti dalle aziende dove il cuore della FRC, “Improving the Quality of Reporting by
comunicazione aziendale verrà comunque sem- Smaller Listed and AIM Quoted Companies:
pre rappresentato dall’Annual Report intorno al Discussion paper on the FRC’s findings and pro-
quale si troveranno a convergere differenti ten- posals”, 2015, https: //www.frc.org.uk/Our-
denze relative ad esempio al digital reporting, Work/Publications/FRC-Board/Consultation-
alla non-financial reporting con l’implementa- Improving-the-Quality-of-Reporting-b-File.pdf.
zione della Direttiva 2014/95/EU, alla IASB Gasperini A., Doni F., “Strategic Report e
disclosure initiative, alla redazione di Integrated Report: un comune DNA?”, in questa
Alternative Performance Measures e al reporting Rivista, 12/2015, pagg. 33-43.
relativo ai rischi e al going concern. Sarà quindi KPMG, “A practical guide to the Strategic
interessante valutare in UK il ruolo che assume- Report, 2014”, www.kpmg.co.uk.
ranno lo Strategic Report e l’Integrated Reporting Port Alchemy, “The Handbook: Corporate
nell’ambito di tali tendenze di reportistica Reporting Trends for Decision Makers”, 2015,
aziendale. http: //www.portalchemy.com/.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 35


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Reporting

PWC, “Searching for buried treasure: A review of Radley Yeldar, “How does it stack up?”, July
2015 Strategic Reporting practices in the FTSE 2015, http: //ry.com/events/july-2015-how-
350”, 2015, http: //www.pwc.co.uk/services/ does-it-stack-up/
audit-assurance/a-review-of-corporate-repor- The Companies Act 2006 (Strategic Report and
ting-in-the-ftse-350-for-2015.html. Directors’ Report), Regulations 2013.
Bilancio&Reddito

36 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


Anno XXXI - Marzo 2016 – n. 3 - Direzione e redazione Strada 1, Palazzo F6 20090 MILANOFIORI/ASSAGO.
Tariffa R.O.C.: Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

A cura di

Enzo Rocca
Francesco Lenoci
E RATING
CULTURA, NUMERI
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IL BISCOTTIFICIO DI LEO:
2016
&FINANZA
INSERTO
AMMINISTRAZIONE

3
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II
3/2016

Comunicazione a 360 gradi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . III

Comunicazione della situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria . III

Il rating . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . VII

Il ruolo del bilancio nel rating ................................................ X

L’attribuzione del rating quantitativo da parte della banca . . . . . . . . . . . . . . . XII


Inserto

Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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III
3/2016

Il biscottificio Di Leo: cultura,


numeri e rating
di Francesco Lenoci (*) e Enzo Rocca (**)

• il rendiconto finanziario;
Comunicazione a 360 gradi • i ratio più validi dal punto di vista segnaletico.
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 è
Il biscottificio Di Leo è famoso per le campagne
stato realizzato un fatturato di euro 12,7
di comunicazione rivolte a far conoscere la
milioni (+4,5% rispetto all’esercizio prece-
bontà dei suoi prodotti (1).
dente) ed è stato conseguito un utile netto del-
Le campagne di comunicazione servono anche
l’esercizio pari a euro 0,9 milioni (più del
a sviluppare la notorietà del brand Di Leo,
doppio rispetto all’esercizio precedente).
nonché a migliorare la reputazione e, quindi,
Il significativo incremento del risultato d’eser-
l’awareness del brand e il legame con il

Inserto
cizio si spiega analizzando le variazioni degli
territorio.
aggregati gestionali rispetto all’esercizio 2013
Un ruolo importante in questo senso è stato
(Tavola 2).
svolto dall’attività di comunicazione intrapresa
L’incidenza delle imposte sul reddito sul
dalla società, che abbraccia il triennio 2013-
fatturato è pari a 4,2% (2,6% nell’esercizio
2015, attraverso la realizzazione di una valida
precedente).
campagna di comunicazione, il cui perno è
Con riguardo al carico fiscale la situazione è
stato un cortometraggio “Storia di Leo”.
riassunta in Tavola 3.
Al fine di sviluppare il legame con il territorio,
L’incidenza delle imposte sul reddito sul risul-
la società ha fortemente supportato attività e
tato ante imposte risulta, quindi, pari al 37,6%
iniziative finalizzate a proporre la città di
(44,6% per l’esercizio precedente).
Matera come Capitale Europea della Cultura
Le variazioni degli aggregati gestionali risen-
per il 2019 (2).
tono degli incrementi conseguiti in
La società, tra l’altro, ha dedicato al territorio
lucano una nuova linea di biscotti, che ripor-
tano sulla confezione il marchio “Matera
2019”. Si tratta della linea “I Caveosi”, ispirati Note:
al noto “sasso Caveoso” di Matera e alla tradi- (*) Docente Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
zione materana, realizzati con olio extraver- (**) Vice Direttore Generale del Credito Valtellinese
(1) In particolare, si segnalano: la linea “Fattincasa”, biscotti
gine d’oliva e vino bianco IGP Basilicata, con buoni, belli e ben fatti (senza olio di palma) e la linea “Fiorbı̀”, la
gocce di cioccolato e con mandorle. nuova linea di biscotti rigorosamente biologici realizzati con
Gli investimenti in attività di marketing e comu- ingredienti non trattati.
nicazione hanno portato ad un incremento (2) In particolare, il Biscottificio Di Leo ha sostenuto la campa-
dell’1% di quota di mercato a volume e a valore, gna a sostegno di Matera Capitale Europea della Cultura
2019, progettando una serie di attività:
sia in Puglia e Basilicata, sia nel Sud Italia. - concorso nelle scuole con donazione di 4 lavagne multime-
Il Biscottificio Di Leo ha chiuso il 2014 posi- diali alle scuole vincitrici;
zionandosi a livello nazionale come l’ottavo - evento in piazza Caveoso a Matera per il lancio del
brand di biscotti (3). concorso;
- evento presso il teatro Mercadante di Altamura, dove si è
firmato un protocollo di intese tra i sindaci dei Paesi murgiani
Comunicazione della situazione Altamura, Santeramo e Gravina (evento conclusosi con il
reddituale, patrimoniale e finanziaria concerto di Eugenio Finardi);
- campagna stampa e affissione “Occasione colta” sui prin-
La situazione reddituale, patrimoniale e finan- cipali quotidiani locali e nazionali;
ziaria del Biscottificio Di Leo viene di seguito - affissioni e pagine pubblicitarie su alcuni dei più importanti
quotidiani nazionali e regionali, destinando a tale finalità il
illustrata mediante: premio (150.000 euro) vinto durante il concorso “Parola
• il conto economico riclassificato (Tavola 1); d’Impresa”.
• lo stato patrimoniale riclassificato; (3) Fonte Nielsen.

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IV
3/2016

Tavola 1 - Biscottificio Di Leo: conto economico riclassificato


Valori 2014 Valori 2013

(in euro) assoluti % assoluti %

FATTURATO 12.668.940 100,0 12.126.496 100,0

Variaz. rim. prodotti in corso di lav. e finiti -13.618 -0,1 123.239 1,0
Acquisti di materie prime e merci -6.218.909 -49,1 -6.914.030 -57,0
Costi per servizi -2.759.324 -21,8 -2.252.682 -18,6
Godimento di beni di terzi -114.247 -0,9 -69.332 -0,6
Variaz. rimanenze materie prime e merci -141.235 -1,1 45.605 0,4

VALORE AGGIUNTO 3.421.607 27,0 3.059.296 25,2

Costi del personale -1.590.988 -12,6 -1.495.986 -12,3

MARGINE OPERATIVO LORDO 1.830.619 14,4 1.563.310 12,9

Ammortamenti -457.653 -3,6 -455.249 -3,7


Accantonamenti e svalutazioni -18.877 -0,1 -20.048 -0,2
Inserto

MARGINE OPERATIVO NETTO 1.354.089 10,7 1.088.013 9,0

Oneri diversi -537.610 -4,2 -425.695 -3,5


Proventi diversi 37.514 0,3 47.348 0,4

RISULTATO OPERATIVO 853.993 6,8 709.666 5,9

Oneri finanziari -10.325 -0,1 -12.451 -0,1


Proventi finanziari 63.990 0,5 31.128 0,2

RISULTATO ANTE GEST. NON RICOR. 907.658 7,2 728.343 6,0

Oneri non ricorrenti -23.076 -0,2 -79.941 -0,7


Proventi non ricorrenti 529.649 4,2 68.602 0,6

RISULTATO ANTE IMPOSTE 1.414.231 11,2 717.004 5,9

Imposte sul reddito -531.285 -4,2 -319.739 -2,6

RISULTATO NETTO 882.946 7,0 397.265 3,3

UTILE DA DISTRIBUIRE 0 0

Tavola 2 - Variazioni degli aggregati gestionali


(in milioni di euro)

AGGREGATI GESTIONALI 2014 2013 Variazioni

assolute %

Valore aggiunto 3,4 3,1 0,3 9,7

Margine operativo lordo 1,8 1,6 0,2 12,5

Margine operativo netto 1,4 1,1 0,3 27,3

Risultato operativo 0,9 0,7 0,2 28,6

Risultato ante gestione non ricorrente 0,9 0,7 0,2 28,6

Risultato ante imposte 1,4 0,7 0,7 100

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V
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Tavola 3 - Situazione del carico fiscale


(in euro)

CARICO FISCALE 2014 2013

Risultato ante imposte 1.414.231 717.004

(meno) Imposte sul reddito d’esercizio:

• Ires corrente -444.670 -254.927

• Irap corrente -86.832 -64.812

• Variazione imposte differite 217 0

-531.285 -319.739

Utile netto dell’esercizio 882.946 397.265

Inserto
Tavola 4 - Indici di produttività e redditività
2014 2013

INDICI DI PRODUTTIVITÀ

Produttività del capitale investito 20,0% 18,6%

Intensità del capitale investito 1,3 1,4

Rotazione del capitale investito 0,74 0,74

INDICI DI REDDITIVITÀ

Profitti su vendite 7,0% 3,3%

Redditività vendite (ROS) 6,8% 5,9%

Redditività capitale investito (ROI) 5,0% 4,3%

Redditività patrimonio netto (ROE) 6,7% 3,2%

Tasso incid. oneri extra risult. oper. (RN/RO) 103,4% 56,0%

Redditività mezzi impiegati (ROA) 5,2% 2,5%

Costo mezzi di terzi 0,3% 0,3%

produttività e redditività, come emerge dagli aggregati patrimoniali è sintetizzata nella suc-
indici sono riportati nella Tavola 4. cessiva Tavola 6. Segnali positivi provengono
L’incremento registrato dal ROI nel corso dei dai margini e dagli ulteriori indici esposti in
due esercizi a confronto (da 4,3% a 5,0%) si Tavola 7.
deve al miglioramento verificatosi a livello di Con riguardo alla situazione finanziaria il pro-
redditività delle vendite (da 5,9% a 6,8%) spetto di cui alla Tavola 8 mostra la composi-
essendo la rotazione del capitale investito zione e l’evoluzione della posizione finanziaria
rimasta invariata a 0,74. netta, che al 31 dicembre 2014 registra un
Lo stato patrimoniale riclassificato è riportato incremento del 73,6% rispetto all’esercizio pre-
nella Tavola 5. cedente, facendo così attestare il presidio
Il primo dato da sottolineare è che il Capitale finanziario netto a euro 3,4 milioni.
investito è aumentato del 3,6%, risultando pari Per quanto concerne la situazione finanziaria,
al 31 dicembre 2014 a euro 17,1 milioni; il dal rendiconto finanziario predisposto in
secondo è il significativo decremento dei cre- conformità all’OIC 10, riportato nella Tavola 9,
diti verso clienti (-15,1%). L’evoluzione degli emerge che l’esercizio 2014 ha registrato un

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VI
3/2016

Tavola 5 - Biscottificio Di Leo: stato patrimoniale riclassificato


Valori al 31.12.2014 Valori al 31.12.2013

(in euro) assoluti % assoluti %

ATTIVO
Disponibilità liquide 3.495.859 20,5 2.011.495 12,2
Crediti verso clienti 2.486.475 14,6 2.927.742 17,8
Attività finanziarie e diverse 101.026 0,6 38.775 0,2
Ratei e risconti attivi 90.856 0,5 61.994 0,4
Liquidità immediate e differite 6.174.216 36,2 5.040.006 30,6
Rimanenze 999.746 5,8 1.154.599 7,0
Attivo corrente 7.173.962 42,0 6.194.605 37,6

Immobilizzazioni materiali 9.803.093 57,4 10.188.654 61,9


Immobilizzazioni immateriali 3.166 4.310
Immobilizzazioni finanziarie 46.510 0,3 34.110 0,2
Attività diverse MLT 51.420 0,3 55.444 0,3
Attivo immobilizzato 9.904.189 58,0 10.282.518 62,4
Inserto

CAPITALE INVESTITO 17.078.151 100,0 16.477.123 100,0

PASSIVO
Debiti verso banche BT 116.355 0,7 0
Debiti verso fornitori 2.368.478 13,9 2.745.327 16,7
Debiti tributari BT 245.928 1,4 194.803 1,2
Altre passività BT 159.442 0,9 198.656 1,2
Ratei e risconti passivi 218.795 1,3 271.399 1,6
Passivo corrente 3.108.998 18,2 3.410.185 20,7

Debiti verso banche MLT 0 64.234 0,4


TFR 736.784 4,3 664.889 4,0
Altre passività MLT 59.937 0,4 48.329 0,3
Passivo MLT 796.721 4,7 777.452 4,7

Capitale sociale 3.000.000 17,5 3.000.000 18,2


Riserve 9.289.486 54,4 8.892.221 54,0
Utile non distribuito 882.946 5,2 397.265 2,4
Patrimonio netto 13.172.432 77,1 12.289.486 74,6

FINANZIAMENTI 17.078.151 100,0 16.477.123 100,0

Tavola 6 - Evoluzione degli aggregati patrimoniali


(in milioni di euro)

AGGREGATI PATRIMONIALI 31.12.2014 31.12.2013 Variazioni

assolute %

Attivo corrente 7,2 6,2 1,0 16,1

Attivo immobilizzato 9,9 10,3 -0,4 -3,9

Passivo corrente 3,1 3,4 -0,3 -8,8

Passivo MLT 0,8 0,8

Patrimonio netto 13,2 12,3 0,9 7,3

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VII
3/2016

Tavola 7 - Margini e indici di copertura, liquidità e indebitamento


(in euro)

2014 2013

MARGINI PATRIMONIALI

Margine di struttura 3.268.243 2.006.968

Capitale circolante netto 4.064.964 2.784.420

Margine di tesoreria 3.065.218 1.629.821

INDICI DI COPERTURA E DI LIQUIDITÀ

Copertura immobilizzi 1,3 1,2

Current ratio 2,3 1,8

Quick ratio 2,0 1,5

INDICI DI INDEBITAMENTO

Inserto
Rapporto di leva 0,3 0,3

Rapporto di indebitamento 1,30 1,34

Tavola 8 - Biscottificio Di Leo: posizione finanziaria netta


(in euro) 31.12.2014 31.12.2013

A. Cassa 1.922 3.320


B. Altre disponibilità liquide 3.493.937 2.008.175
C. Titoli detenuti per la negoziazione
D. Liquidità (A + B + C) 3.495.859 2.011.495

E. Crediti finanziari correnti

F. Debiti bancari correnti -116.355


G. Parte corrente dell’indebitamento non corrente
H. Altri debiti finanziari correnti
I. Indebitamento finanziario corrente (F +G +H) -116.355

J. Indebitamento finanziario corrente netto (I - E - D) 3.379.504 2.011.495

K. Debiti bancari non correnti -64.234


L. Obbligazioni emesse
M. Altri debiti non correnti
N. Indebitamento finanziario non corrente (K + L + M) -64.234

O. Indebitamento finanziario netto (J + N) 3.379.504 1.947.261

aumento delle disponibilità liquide pari a euro innovativi, sono quelli derivati dal rendiconto
1,5 milioni, dovuto: finanziario e dalla posizione finanziaria netta
• alla gestione reddituale, che ha generato (Tavola 10).
liquidità per euro 1,5 milioni;
• alle attività di investimento, che hanno uti- Il rating
lizzato liquidità per euro 0,1 milioni;
• alle attività di finanziamento, che hanno La valutazione del rischio di credito riveste un
generato liquidità per euro 0,1 milioni. ruolo decisivo nel rapporto banca-impresa.
Ovviamente, in un contesto in cui la liquidità Prima di assumere una decisione di affida-
ha assunto sempre maggiore valenza, i mar- mento la banca raccoglie una serie di informa-
gini e gli indici più importanti, oltreché zioni sul soggetto richiedente il finanziamento

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VIII
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Tavola 9 - Biscottificio Di Leo: rendiconto finanziario


(in euro) 2014

A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indiretto)


Utile dell’esercizio 882.946
Imposte sul reddito 531.285
Interessi passivi 527
Interessi attivi -63.990
467.822
Totale rettifiche

1. Utile dell’esercizio prima d’imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da 1.350.768
cessione
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel ccn
Accantonamenti ai fondi rischi e oneri 12.400
Accantonamento TFR 85.968
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali 457.653
Svalutazioni per perdite durevoli di valore 6.477
562.498
Totale rettifiche elementi non monetari

2. Flusso finanziario prima delle variazioni del ccn 1.913.266


Inserto

Variazioni del capitale circolante netto


Decremento rimanenze 154.853
Decremento crediti verso clienti 434.790
Incremento attività diverse -58.227
Decremento debiti verso fornitori per forniture d’esercizio -376.849
Decremento altre passività di natura non finanziaria -39.214
Incremento ratei e risconti attivi -28.862
Decremento ratei e risconti passivi -52.604
33.887
Totale variazione capitale circolante netto

3. Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn 1.947.153


Altre rettifiche
Interessi incassati 63.990
Interessi pagati -527
Imposte sul reddito pagate -480.160
Utilizzo dei fondi rischi ed oneri -792
Utilizzo TFR -14.073
Totale altre rettifiche -431.562

Flusso finanziario generato dalla gestione reddituale (A) 1.515.591

B. Flussi finanziari derivanti dall’attività d’investimento


Investimenti in beni materiali -72.097
Disinvestimenti di beni materiali 1.149
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie -12.400

Flusso finanziario utilizzato in attività di investimento (B) -83.348

C. Flussi finanziari derivanti dall’attività di finanziamento


Mezzi di terzi
Incremento debiti verso banche BT 116.355
Rimborso finanziamenti -64.234

Flusso finanziario generato da attività di finanziamento (C) 52.121

INCREMENTO DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE 1.484.364

DISPONIBILITÀ LIQUIDE AL 1˚ GENNAIO 2014 2.011.495

DISPONIBILITÀ LIQUIDE AL 31 DICEMBRE 2014 3.495.859

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IX
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Tavola 10 - Margini ed indici più importanti maggiore il costo per la banca, in termini di
capitale assorbito.
(in euro)
Il rating considerato può essere quello attri-
2014 buito da agenzie esterne specializzate (ECAI)
riconosciute dal regolatore (utilizzabile nel-
MARGINI DERIVATI DA RF E PFN
l’approccio standard), oppure calcolato inter-
Variazione disponibilità liquide 1.484.364 namente dalla banca qualora le autorità di
vigilanza autorizzino l’utilizzo del sistema
Variazione posizione finanziaria netta 1.432.243
interno di rating ai fini del calcolo del capitale
INDICI DERIVATI DA RF E PFN (approcci internal rating based).
Operatività risultato netto dell’esercizio 1,7
Attribuire il rating con metodi interni, effet-
tuando una valutazione autonoma e puntuale
Operatività fatturato 12,0% del merito creditizio degli affidati, consente di
Operatività capitale investito 1,8
allineare l’assorbimento patrimoniale di ogni
credito all’effettivo profilo di rischio stimato
Efficienza capitale investito 8,9% dalla banca, rappresentando di fatto un’otti-
Operatività posizione finanziaria netta 44,8%
mizzazione rispetto al metodo standard. Ciò
costituisce un incentivo ulteriore, rispetto alle

Inserto
Operatività finanziamenti 0,3% esigenze gestionali di controllo e mitigazione
Operatività attività immobilizzate 0,8%
del rischio di credito, a sviluppare e affinare le
tecniche di misurazione della solvibilità dei
debitori.
al fine di valutarne il merito creditizio sulla base Per collocare l’impresa in una classe di rating, la
delle caratteristiche reddituali, patrimoniali e banca elabora con tecniche statistiche le infor-
finanziarie, nonché degli aspetti comportamen- mazioni su di essa raccolte. L’attribuzione del
tali manifestati dal soggetto nelle relazioni di rating si basa sull’analisi di queste informa-
credito con altri intermediari. zioni raggruppate in diverse categorie o
Da diversi anni si sono diffuse metodologie di “moduli”. Ad esempio:
valutazione del merito della controparte basate • modulo di bilancio, che comprende le infor-
sul calcolo di un giudizio sintetico, chiamato mazioni reddituali, patrimoniali e finanziarie
rating. Quest’ultimo rappresenta una valuta- ricavate dai prospetti contabili;
zione su scala ordinale, con un orizzonte tem- • modulo andamentale, che tiene in conside-
porale definito - generalmente dodici mesi - razione il comportamento dell’impresa (ad
della capacità di un soggetto affidato o da affi- esempio, la presenza di sconfini o ritardi nei
dare di onorare le proprie obbligazioni contrat- pagamenti) nelle altre relazioni di credito con
tuali. Può essere espresso da numeri e/o da la banca stessa (modulo andamentale interno,
lettere dell’alfabeto. applicabile solo ai clienti consolidati) o con
Il rating non è considerato soltanto in fase di altri intermediari del sistema creditizio
istruttoria, ai fini della decisione di concedere (modulo andamentale esterno).
o meno un credito: viene anche utilizzato per Per ogni modulo, a partire dai valori degli indi-
stabilire le condizioni di finanziamento (pricing) catori in esso inclusi calcolati per l’impresa e al
e per monitorare lo stato di “salute” di un cliente peso ad essi attribuito si ottiene un punteggio
già affidato. (score). Lo score complessivo che risulta dal-
Un forte impulso allo sviluppo di sistemi l’aggregazione dei vari moduli costituisce la
interni di rating nelle banche si è avuto, nell’ul- prima componente del rating, detta “statistica”
timo decennio, con l’entrata in vigore della o “quantitativa” in quanto basata su variabili
disciplina “Basilea 2”, che ha definito le direttamente misurabili. Per ottenere il rating
modalità di determinazione dei requisiti patri- finale si considera una componente qualita-
moniali degli intermediari in funzione del tiva, che valuta aspetti legati alla gestione del-
rischio di credito assunto. Nell’attuale norma- l’impresa, al suo posizionamento di mercato e
tiva la quantità di capitale che una banca deve alle sue capacità strategiche.
detenere a fronte di un credito si determina Sono, inoltre, applicati dei correttivi che
sulla base della rischiosità della controparte, tengono in considerazione, per esempio, l’in-
misurata dal rating: maggiore il rischio, fluenza del gruppo giuridico di appartenenza

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X
3/2016

o la presenza di eventi pregiudizievoli che indice si misura - attraverso opportuni metodi


riflettono un deterioramento del merito statistici - l’intensità del legame tra il valore
creditizio (ad esempio, apertura della proce- dell’indice di bilancio rilevato ad inizio periodo
dura di liquidazione, presenza di un prote- per ogni impresa affidata e il verificarsi di un
sto, ecc.). evento di default sull’impresa alla fine del
Infine, è previsto che il responsabile dell’istrut- periodo di osservazione.
toria abbia la possibilità di richiedere una In presenza di un legame forte tra l’indice e il
variazione del rating - entro determinati limiti default, si riscontra una bassa (elevata) fre-
definiti - sulla base di valutazioni che tengano quenza di default tra le imprese che presentano
conto di informazioni che il sistema di rating valori migliori (peggiori) dell’indice di bilan-
non è riuscito a catturare (override) e soggetta cio. In presenza di un legame debole si riscon-
alla verifica di un soggetto terzo rispetto al tra una sostanziale indifferenza tra la
processo di istruttoria (rating desk). frequenza dei default delle imprese che presen-
È importante rilevare come nella valutazione tano valori migliori dell’indice di bilancio e la
statistica del merito di credito assuma parti- frequenza dei default delle imprese che presen-
colare importanza la qualità delle informa- tano valori peggiori.
zioni fornite dalle imprese riguardo alla L’individuazione di quale sia l’orientamento
propria situazione reddituale, patrimoniale e dell’indice di bilancio è derivato dalla disci-
Inserto

finanziaria. L’assenza o l’incompletezza dei plina economica (ad esempio, per l’indice
dati necessari per il calcolo di una variabile “Debito su patrimonio netto” si ritengono
cui è attribuito un peso elevato ai fini dell’at- migliori valori bassi di indebitamento e peg-
tribuzione del rating può avere, infatti, sul giori i valori elevati).
giudizio finale un impatto peggiorativo, in Le variabili valutate per l’inserimento nel
quanto i modelli di rating, rispondendo a logi- modulo di bilancio fanno capo a quattro prin-
che prudenziali, valutano negativamente cipali aree informative:
l’indisponibilità di informazioni rilevanti. • indici di cash flow;
• indici di equilibrio finanziario e liquidità;
• indici di struttura finanziaria;
Il ruolo del bilancio nel rating • indici economici.
Il modulo di bilancio dei modelli di rating ana- Gli indici sopra descritti si possono calcolare
lizza il merito creditizio della controparte sulla sia nel caso di bilancio individuale, sia di bilan-
base delle informazioni contenute nel bilancio cio consolidato selezionando le corrispondenti
d’esercizio. Uno strumento fondamentale di voci di bilancio.
tale valutazione, così come dell’analisi di bilan- Per poter utilizzare gli indicatori nel modulo di
cio tradizionale, è rappresentato dagli “indici”, bilancio è necessario sottoporli ad un’analisi
ovvero variabili costruite a partire dalle voci preliminare, che si svolge in fase di sviluppo del
contabili riclassificate. modello. Sulla base dei dati storici relativi ad
Nel modulo di bilancio si inseriscono quegli imprese affidate dalla banca, si identificano
indici che storicamente si sono rivelati mag- per ogni indicatore le “classi” di rischio e i
giormente predittivi della capacità di rimborso relativi intervalli di valore dell’indicatore
delle imprese. La selezione si basa sull’analisi stesso (Tavola 11). Il numero di “classi” varia
statistica della relazione tra le variabili in per ogni indicatore, come risultato dell’utilizzo
esame e l’evento di default, considerato la mani- di tecniche statistiche che consentono di tener
festazione della difficoltà di rimborso. conto della granularità sui tassi di default in
Secondo la definizione usata nella normativa ciascuna classe individuata e della distanza
bancaria, un debitore è da considerarsi in significativa dei tassi della classe in esame e
default se risulta inadempiente da oltre 90 di quella precedente.
giorni su un’obbligazione creditizia rilevante Ad ogni classe di rischio, ovvero ad ogni inter-
verso la banca, oppure la stessa ritiene impro- vallo di valore dell’indicatore, corrisponde un
babile che egli adempia integralmente alle sue profilo di rischio che può essere, ad esempio nel
obbligazioni creditizie senza ricorrere all’e- caso di tre classi, “Basso”, “Medio” e “Alto”.
scussione delle garanzie. Una classe ha rischiosità maggiore se il tasso
La logica alla base della scelta degli indici può di default rilevato tra le imprese ad essa appar-
essere spiegata nel modo seguente: per ogni tenenti è più elevato.

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XI
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Tavola 11 - Esempi di classi di rischio e relativi Una volta effettuata la scelta delle variabili, la
intervalli di valore banca ha a disposizione un set di indicatori per
Indicatore Classe di Intervalli di Profilo di
esprimere una valutazione della rischiosità
rischio valore rischio dell’impresa basata sulle informazioni di bilan-
dell’indicatore cio. L’esito di tale valutazione è un punteggio
(score di bilancio) che contribuisce, insieme a
Debiti su 1 < 0,7 Molto basso
quello relativo agli altri moduli, a determinare
patrimonio
netto 2 [0,7; 2] Basso il giudizio finale sul merito di credito.
In particolare, nell’analisi di un’impresa, la
3 [2; 4,8] Medio-basso
banca calcola il valore dell’indicatore utiliz-
4 [4,8; 8] Medio-alto zando i dati contenuti nei prospetti contabili e
la assegna alla classe opportuna. Se, per esem-
5 [8; 35,5] Alto
pio, un’azienda presenta un rapporto tra debito e
6 < 35,5 Molto alto patrimonio netto pari a 10, ad essa è assegnato
un profilo di rischio “Alto” posizionandosi nella
Missing - Molto alto
quinta classe su sei (si veda Tavola 13).
Tale attività viene replicata per tutti gli indici che
contribuiscono al calcolo dello score di bilancio

Inserto
È, inoltre, stabilito il livello di rischiosità da dell’impresa. Quest’ultimo è calcolato sulla base
attribuire qualora l’informazione non sia di una relazione di importanza (ad esempio, la
disponibile (casi missing). Ciò può verificarsi regressione lineare o la regressione logistica),
in assenza di uno o più dati necessari per cal- che tiene conto dell’importanza relativa di cia-
colare l’indicatore o qualora dal calcolo risul- scun indice con i tassi di default campionari.
tino forme indeterminate (ad esempio, un
denominatore nullo in caso di quozienti) o Tavola 13 - Esempio di profilo di rischio complessivo
incoerenti (ad esempio, quando rapportando di bilancio per classe di score
due grandezze che possono assumere valore
Classe di score nel Intervalli di valore Profilo di rischio
negativo, come il reddito e il patrimonio, si modulo di bilancio dello score di bilancio complessivo
ottiene un valore positivo privo di significato
dal punto di vista economico). 1 < 0,05 Molto basso
L’analisi statistica condotta sul campione di 2 [0,05; 0,17] Basso
imprese per la determinazione delle classi di
rischio e degli intervalli di valori consente di 3 [0,17; 0,25] Medio-basso
individuare anche i tassi di default campionari 4 [0,25; 0,37] Medio-alto
per ciascuna classe (Tavola 12), che sono uti-
lizzati dalla banca nel processo di attribuzione 5 [0,37; 0,42] Alto
dello score di bilancio ad un’impresa affidata o 6 > 0,42 Molto alto
da affidare.

Tavola 12 - Intervalli di valore dell’indicatore e tassi di default campionari

Debiti su patrimonio netto


40% 35,9%
30,4%
Tasso di default

30% 25,0%
18,1%
20%
12,5%
10% 4,5%

0%
< 0,7 [0,7; 2] [2; 4,8] [4,8; 8] [8; 35,5] > 35,5
Valore dell'indicatore

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XII
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La relazione di importanza è stimata in fase di valori degli indicatori inclusi nel modulo di
definizione del modello. Ad esempio, all’indi- bilancio così come riportati nella Tavola 14.
catore “Debiti su patrimonio netto” viene attri- La Tavola 15 sintetizza l’esito della valutazione
buita un’importanza relativa di circa il 30% sul degli indicatori inclusi nel modulo di bilancio
calcolo dello score di bilancio dell’impresa. dell’ipotetico modello di rating usato dalla
Vale a dire che mediamente gli score di bilancio banca.
delle imprese dipendono per il 30% dal valore
assunto da questo indice. Ovviamente, la
valenza degli indici sulle singole imprese Tavola 14 - Biscottificio Di Leo: valore degli
variano in funzione degli specifici valori indicatori del modulo di bilancio per il calcolo
assunti dagli indici di bilancio. del rating
Anche per lo score del modulo di bilancio, come Indicatore Valore
per i singoli indicatori, è definita una valuta-
zione ordinale di rischiosità basata sui tassi di Oneri finanziari netti su valore produzione -0,4%
default storicamente osservati nelle diverse Oneri finanziari su MOL 0,8%
classi, come rappresentato nella Tavola 13.
Un’impresa con tutti i valori dei singoli indici di Ammortamenti e svalutazioni su immobilizzazioni 48%
materiali
bilancio in classi di rischio molto basso avrà
Inserto

uno score di modulo con profilo di rischio Immobilizzazioni immateriali su totale attivo 0,02%
molto basso.
Debiti finanziari a breve termine su debiti finanziari 100%
È opportuno ricordare che lo score non è sem- totali
plicemente una media ponderata delle classi di
rischio dei singoli indici, ma risponde a logiche Debiti su patrimonio netto 0,2
di valutazione prudenziale. La presenza di un Giorni credito clienti 71
indice con classe di rischio molto alto tende ad
influenzare negativamente il rating; laddove su Patrimonio netto tangibile su attivo 77,1%
tutti gli altri indici l’impresa presentasse una Oneri finanziari su debiti finanziari totali 8,9%
classe di rischio molto bassa, il profilo di
rischio del modulo si collocherebbe comunque Giorni medi scorta 28
su un livello medio-basso/medio-alto a seconda
del livello di importanza relativa dell’indice
peggiore.
I modelli di rating non rispondono a logiche di Tavola 15 - Biscottificio Di Leo: profilo di rischio
per indicatore
compensazione dei rischi, ma tendono a privi-
legiare situazioni con situazioni di rischio Indicatore Profilo di rischio
basse/medio-basse su tutti gli ambiti di valuta-
Oneri finanziari netti su valore Molto basso
zioni rispetto a situazioni in cui situazioni di produzione
rischio molto-basse convivono con situazioni
di rischio molto alte. Oneri finanziari su MOL Molto basso
L’attribuzione del rating si avvale dell’analisi di Ammortamenti e svalutazioni su Medio
diverse categorie di variabili, tra cui il modulo immobilizzazioni materiali
di bilancio. Lo score così ottenuto viene succes-
sivamente aggregato agli altri moduli quanti- Immobilizzazioni immateriali su Basso
totale attivo
tativi per giungere all’assegnazione del rating
statistico. Lo stesso è, infine, integrato con la Debiti finanziari a breve termine su debiti Malto alto
componente qualitativa, gli eventuali correttivi finanziari totali
e la valutazione discrezionale per individuare
Debiti su patrimonio netto Molto basso
la classe di rating finale dell’impresa.
Giorni credito clienti Basso

L’attribuzione del rating quantitativo Patrimonio netto tangibile su attivo Molto basso
da parte della banca Oneri finanziari su debiti finanziari totali Molto alto
La banca, al fine di esprimere la valutazione
Giorni medi scorta Basso
di bilancio della società in oggetto, calcola i

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XIII
3/2016

Individuato per ciascun indicatore il profilo il profilo di rischio relativo al modulo di bilan-
di rischio dell’impresa, la banca ha a cio risulta “Molto basso”, come riportato nella
disposizione i tassi di default e i relativi Tavola 17.
coefficienti per il calcolo dello score reddi- Aggregando lo score di bilancio con quelli
tuale e patrimoniale di bilancio (si veda la ottenuti negli altri moduli quantitativi
Tavola 16). utilizzati, la banca assegna il rating statistico.
Dai dati riportati nella Tavola 16 si determina Quest’ultimo è, infine, integrato con l’esito
uno score di bilancio pari a 0,04. Se si utilizza lo dell’analisi qualitativa, gli eventuali correttivi
schema di definizione della rischiosità per e la valutazione discrezionale per individuare
classe di score rappresentato nella Tavola 13, la classe di rating finale dell’azienda.

Tavola 16 - Biscottificio Di Leo: elementi di calcolo dello score di bilancio


Indicatore Tasso di default della classe di Coefficiente
appartenenza dell’impresa

Oneri finanziari netti su valore produzione 5,3% 3,4

Inserto
Oneri finanziari su MOL 4,9% 3,0

Ammortamenti e svalutazioni su immobilizzazioni materiali 27,7% 4,9

Immobilizzazioni immateriali su totale attivo 19,0% 3,9

Debiti finanziari a breve termine su debiti finanziari totali 26,7% 4,9

Debiti su patrimonio netto 4,5% 1,9

Giorni credito clienti 21,1% 2,9

Patrimonio netto tangibile su attivo 7,8% 1,6

Oneri finanziari su debiti finanziari totali 30,8% 2,3

Giorni medi scorta 19,9% 1,8

Tavola 17 - Biscottificio Di Leo: elementi di calcolo dello score reddituale e patrimoniale di bilancio
Classe di score nel modulo di Intervalli di valore dello score Valore dell’impresa Profilo di rischio complessivo
bilancio di bilancio

1 < 0,05 0,04 Molto basso

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Rischio di credito

Sistemi di alert e di
mediazione: una proposta
operativa

Governo d’impresa
di Massimo Talone (*)

Il credito si basa sulla valutazione preventiva e continuativa del rischio d’insolvenza e la valutazione
del rischio sulla qualità e quantità di informazioni disponibili sintetizzate in un giudizio di merito
(rating d’impresa). Tra le principali novità introdotte dallo schema di disegno di legge predisposto
dalla Commissione Rordorf, un ruolo determinante alla positiva composizione delle crisi d’impresa
sarà giocato dai sistemi di allerta preventiva alla cui continuativa osservanza saranno tenuti revisori e
sindaci. Con il presente lavoro si propone un preciso modello operativo, immediatamente attivabile
ed efficiente, incentrato sul ruolo della Banca d’Italia quale gestore istituzionale, qualificato e
neutrale, di un sistema di segnalazione preventiva della crisi d’impresa e sulla composizione,
qualificata e professionale, degli OCC.

Premessa all’autorità giudiziaria i fatti sintomatici della


crisi d’impresa in caso di inerzia da parte
La presentazione ufficiale dello schema di dise- dell’imprenditore;
gno di Legge delega per la riforma delle disci- 2) sulla costituzione di istituzioni, pubbliche e
pline della crisi di impresa e dell’insolvenza private, con compiti di analisi delle situazioni
elaborato dall’apposita Commissione ministe- sintomatiche di crisi e di supporto alla loro
riale (Commissione Rordorf) con il Decreto del soluzione (2).
24 febbraio 2015 ha riproposto il dibattito, Il modello di riferimento a cui le due
invero mai sopito, sull’opportunità - e Commissioni - quella Trevisanato del 2004 e
necessità - di introdurre anche nel nostro ordi- quella attuale presieduta dal giudice Rordorf -
namento sistemi di allerta preventiva in situa- si sono in gran parte ispirate, almeno per
zione di crisi d’impresa e adeguate procedure quanto concerne la possibilità di introdurre
di mediazione per una sua efficace gestione e procedure di allerta e mediazione, è quello
rapida soluzione. francese delle procédures d’alerte, introdotta
Invero, già la precedente Commissione
Trevisanato (1) aveva tentato di introdurre
nel nostro ordinamento, con esito negativo, Note:
(*) Responsabile Crisis Management Services Crowe-Horwath-
simili meccanismi di segnalazione preventiva AS Italia - A.D. Value Rating & Con-sulting S.r.l. - Commissione
ed organismi di supporto ed assistenza all’im- Crisi d’impresa ODCEC di Milano
prenditore in crisi reversibile, con l’evidente e (1) “Schema di D.D.L. delle procedure concorsuali redatto
meritoria finalità di garantire la continuità dalla Commissione istituita con D.M. 27 febbraio 2004 dal
aziendale e preservare l’entità economica rap- Ministro della Giustizia concerto con il Ministro dell’Economia
e delle Finanze, presentato agli Uffici legislativi dei Ministri
presentata dal complesso di beni, persone ed delegati”.
attività riconducibile all’impresa. (2) Si veda l’art. 3, comma 1, lett. c) del testo alternativo.
Nello schema di riforma Trevisanato, era pre- Previsione, poi in parte modificata dal gruppo ristretto costi-
visto, tra i principi guida, l’attivazione di istituti tuito in seno alla Commissione stessa, prevedendo la costitu-
“di prevenzione ed allerta” i quali si sarebbero zione di società a partecipazione pubblica maggioritaria con
compiti di analisi delle situazioni di crisi delle imprese e di
dovuti, tra l’altro, basare: supporto alla loro soluzione, da realizzarsi anche attraverso
1) sull’obbligo, per gli organi di controllo lo svolgimento di servizi di assistenza, consulenza e promo-
interno (sindaci e revisori), di riferire zione di soluzioni concordate delle situazioni di crisi.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 37


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Rischio di credito

con la riforma del 1984 (Legge del 1° marzo e) l'imposizione ai creditori qualificati (tra cui
2014 e successiva legge di riforma del 10 giugno si indicano curiosamente l’Agenzia delle
2014) (3). entrate, gli agenti della riscossione delle impo-
In particolare, la Francia ha da tempo sperimen- ste e gli enti previdenziali) (5) l’obbligo, sog-
tato la procedura di allerta preventiva sullo stato getto a responsabilità dirigenziale, di segnalare
di crisi e sulla necessità di attivare preventiva- immediatamente all’imprenditore o agli organi
mente azioni proattive per risolvere la crisi e di amministrazione e controllo della società il
prevenire lo stato di dissesto (insolvenza). Tra perdurare di inadempimenti di importo rile-
l’altro, il sistema prevede che il presidente del vante, coordinando detti obblighi con quelli di
Governo d’impresa

Tribunal du Commerce, organo amministrativo informazione e vigilanza spettanti alla Consob.


e non giudiziario, quasi sempre un imprendi- Ciò premesso, lo schema di disegno di legge
tore designato dalla Camera di Commercio, nulla dice, e non potrebbe essere altrimenti, su
possa fornire gli opportuni suggerimenti sia quale debbano essere gli elementi qualificanti e
sul piano aziendalistico (ovvero economico e gli eventi segnalatori dello stato di crisi,
finanziario) che giuridico. Egli può anche nomi- lasciando al legislatore delegato il compito di
nare un mandatario ad hoc (di fatto, uno Chief dare una definizione puntuale, al pari di
Restructuring Officer) definendone funzioni, quanto l’attuale legge fallimentare già fa per
ruolo e limiti operativi al fine di affiancare l’im- lo stato d’insolvenza (6).
prenditore nel tentativo di risolvere rapida- Parimenti nulla viene indicato sulle fonti (ban-
mente la crisi ed evitare il dissesto. che dati), procedure e strumenti per la concreta
Il riferimento alla Commissione Trevisanato e attivazione di sistemi di allerta preventiva così
alla legislazione francese sulla crisi d’impresa è come vago rimane il riferimento agli organismi
utile per comprendere i presupposti ed il fra-
ming esegetico da cui è partita la Commissione Note:
Rordorf per formulare i nuovi principi guida (3) Da ultimo, la Loi de sauvegarde des entreprises n. 845/2005
della Riforma. del 26 luglio 2005, in vigore dal 1˚ gennaio 2006, prevede ora
Per le finalità del presente lavoro, cinque sono i una nuova procedura d’alerte per le società anonime, atti-
punti qualificanti e di maggiore novità intro- vità dall’iniziativa dei commissaires aux comptes (equivalenti
ai nostri sindaci). Quest’ultimi hanno l’obbligo di segnalare al
dotti dallo schema di disegno di legge recante presidente del consiglio di amministrazione “fatti di natura tale
“Delega del Governo per la riforma organica da compromettere la continuità dell’esercizio” (art. 234-1). In
della disciplina della crisi d’impresa e dell’in- caso di mancato adempimento dei conseguenti obblighi
solvenza” (4): previsti in capo agli organi sociali, la segnalazione della criti-
a) l’introduzione di una nuova definizione dello cità perviene al Tribunale che ha facoltà di moral suasion,
salva sempre la possibilità per la società di accedere volon-
stato di crisi, mantenendo l’attuale nozione tariamente a forme di salvaguardia concordate.
d’insolvenza; (4) Si vedano, in particolare, l’art. 2 (Principi generali) e l’art. 4
b) l'introduzione di procedure di allerta pre- (Procedure di allerta e mediazione) dello schema di disegno
ventiva e mediazione, di natura non giudiziale di Legge delega recante la “Delega al Governo per la riforma
e confidenziale, finalizzate ad incentivare organica delle discipline della crisi d’impresa e dell’insol-
venza”, elaborato dalla Commissione ministeriale istituita
l’emersione anticipata della crisi e ad agevolare dal Ministro della Giustizia con Decreto 24 febbraio 2015 e
lo svolgimento di negoziati assistiti tra debitore successive integrazioni.
e creditori; (5) In verità non si comprende come e con quali strumenti tali
c) la costituzione di apposite sezioni specializ- enti pubblici, preposti alla gestione ed al controllo di interessi
zate nell’ambito degli Organismi di prevalentemente erariali, possano di fatto, ed in modo effi-
ciente ed efficace, assolvere al compito di segnalazione
Composizione della Crisi (OCC), già previsti finanziaria per la tempestiva emersione della crisi d’impresa
dalla Legge 27 gennaio 2002, n. 3 e dal D.M. e la prevenzione dello stato d’insolvenza. Fermo restante il
24 settembre 2014, n. 202, con opportuni corretto riferimento ai creditori qualificati (i.e. istituzionali),
adattamenti; meglio sarebbe attribuire questo basilare compito a chi per
d) la previsione, a carico degli organi di con- attività caratteristica sua propria e funzione istituzionale,
svolge già di fatto un ruolo di segnalazione economica e
trollo societario interno (sindaci e revisori) finanziaria di sistema ovvero, come si proporrà meglio di
l’obbligo di avvisare immediatamente l’organo seguito, le banche e le altre istituzioni finanziarie soggette
amministrativo della società dell’esistenza di alla vigilanza della Banca d’Italia.
fondati indizi della crisi e, in caso di inerzia di (6) Art. 5 della Legge Fallimentare: “Lo stato d’insolvenza si
quest’ultimo, di informare direttamente il manifesta con inadempimenti od altri fatti esteriori, i quali
dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare
competente OCC; regolarmente le proprie obbligazioni”.

38 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Rischio di credito

di composizione della crisi e alle La crisi d’impresa è una fase sulle attività di assurance non
procedure di mediazione, fisiologica della vita azien- audit di due-dilegence econo-
lasciando, di fatto, agli organi dale. Essa può essere mico-finanziaria e di risk asses-
interni di controllo societario opportunamente gestita pre- sment, capace di costituire per
venendo lo stato d’insolvenza
(sindaci e revisori, ma anche attraverso la definizione di sindaci e revisori un valido e pre-
l’eventuale Organismo di manovre correttive attivate ciso riferimento strumentale e
Vigilanza e, qualora previsto, il da sistemi di allerta procedurale.
Comitato per il controllo interno), preventiva. Il primo punto, che la stessa rela-
il compito di definire fonti, proce- zione presentata dalla

Governo d’impresa
dure e strumenti opportuni. Commissione Rordorf, pone
In particolare, diversamente da quanto aveva come necessaria premessa per un corretto
indicato la Commissione Trevisanato, nessun approccio sistematico alla riforma, è la
riferimento viene fatto alla possibile costitu- necessità che venga definito in modo non equi-
zione di istituzioni, pubbliche e private, “con voco la nozione di “crisi” che, come espressa-
compiti di analisi (e valutazione) delle situa- mente ed autorevolmente affermato, “non
zioni (sintomatiche) di crisi e di supporto alla equivale all’insolvenza in atto, ma implica un
loro soluzione, da realizzarsi anche attraverso pericolo di futura insolvenza”.
lo svolgimento di servizi di assistenza, consu- Al tal riguardo, si propone una definizione,
lenza e promozione di soluzioni concordate coerente con la teoria economica e giuridica,
delle situazioni di crisi”. quale fase della vita aziendale, di temporaneo o
Viceversa, si attribuisce in modo alquanto continuativo squilibrio economico-finanzia-
improprio ad enti statali erariali, definiti cre- rio, che può degenerare, in assenza di oppor-
ditori qualificati, compiti di segnalazione eco- tune iniziative proattive, in una situazione di
nomica e finanziaria che la dottrina economica insolvenza o risolversi nel suo riequilibrio.
attribuisce unanimemente alle istituzioni ban- Essa è caratterizzata, sul piano del riscontro
carie (7). contabile, dal saldo dei flussi di cassa (tipica-
mente il flusso di cassa operativo) negativo o
significativamente inferiore agli impegni
Il modello operativo proposto finanziari inderogabili rappresentati dal servi-
Alla luce delle considerazioni fatte in pre- zio del debito bancario (rientri in linea capitale,
messa, si intende ora proporre un modello interessi e commissioni) e dal carico fiscale
operativo che consenta di dare, sul piano (imposte e tasse), con conseguente difficoltà
della concreta fattibilità operativa, attuazione nell’accesso al credito (nuovi fidi e conferma
alle tre principali novità che si ritiene siano di quelli preesistenti) e, in generale, generaliz-
state introdotte dallo schema di disegno di zata perdita di fiducia da parte degli stakehol-
legge proposto dalla Commissione Rordorf, der aziendali. Un indice segnaletico del quale è
ovvero in sequenza: la riduzione del credito commerciale per
a) una oggettiva definizione di crisi d’impresa effetto della revoca delle coperture assicurative
ed i meccanismi operativi per aprire la relativa concesse ai fornitori.
fase di risanamento, da cui far decorrere “lo Sul piano immediatamente operativo, lo “stato
stato di crisi”; di crisi” può essere utilmente sancito mediante
b) un sistema immediatamente implementa- il sistematico utilizzo di un sistema di rating
bile di segnalazione ed allerta (signaling e cre- qualora il giudizio complessivo sul merito cre-
dibile disclosure signaling) affidato a soggetti ditizio subisca un declassamento (downgrade)
qualificati pubblici; tale da collocare l’impresa valutata in una
c) un possibile modello di composizione degli
Organismi di Composizione della Crisi (OCC)
che preveda anche la previsione di istituzioni, Nota:
pubbliche e private, che li potrebbero valida- (7) Si veda, per tutti, J. Stiglitz, B. Greenwald, Verso un nuovo
mente affiancare nelle iniziative di mediazione paradigma dell’economia monetaria, 2003. In particolare, gli
e composizione in bonis della crisi con tutte le autori sostengono che le banche forniscono servizi vitali di
categorie dei creditori (stakeholder) coinvolti; certificazione, monitoraggio e controllo (segnalazione proat-
tiva si direbbe secondo il paradigma dell’economia dell’in-
d) un protocollo, deontologico ed operativo, formazione) e che “una funzione centrale delle banche
uniformato alla best practice internazionale consiste nel determinare i soggetti possibili di fallimento”.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 39


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Rischio di credito

classe di rischio ritenuta a significativo rischio Alla Banca d’Italia, sarebbe poi lasciato il com-
di insolvenza (default). pito di riconciliare le diverse metriche utiliz-
Nella scala metrica utilizzata dal sistema di zate da ciascun ente segnalatore in un unico
score utilizzato dalla Centrale dei Bilanci, standard (classe di rating) (11) e mediare, in
sistema di riferimento per molte banche ita- funzione del rischio complessivo sostenuto
liane e anche adottato dalla Banca d’Italia e da ogni ente segnalatore, i giudizi assegnati
dalla Consob, questa classe può essere identi- in un rating complessivo d’impresa (rating di
ficata con il rating R1 (rischio). alert).
A partire dalla constatazione che l’impresa pre- A costi relativamente contenuti, sarebbe così
Governo d’impresa

senta una probabilità d’insolvenza ad un anno possibile attivare una banca dati dei rating sul
(PD) tale da classificarla nella classe di rischio rischio di insolvenza (default) utilizzabile con
ritenuta sufficientemente segnalatrice di un gli stessi limiti di trasparenza e riservatezza
forte squilibrio economico-finanziario, sarà (discosure) già oggi adottati per i dati che afflui-
necessario decretare “ufficialmente” lo stato scono nella Centrale dei Rischi.
di crisi e responsabilizzare gli organi ammini- Il soggetto segnalato (imprenditore e ammini-
strativi e di controllo nell’avviare procedure di stratori) e gli organi interni responsabilizzati al
allerta preventiva e attivare conseguenti mec-
canismi di mediazione.
Note:
D’altro canto, la normativa in materia di (8) Lo stesso principio contabile internazionale IFRS9, applica-
gestione del rischio di credito, impone alle bile a partire dall’esercizio 2018, introduce un sistema di
banche di attivare prontamente sistemi di impairment a fasi (stage) successive con progressivo aggravio
monitoraggio individuale e riduzione selettiva del costo per il rischio di default. In particolare, è previsto un
della posizione creditizia qualora il rating della diverso metodo di calcolo per la perdita attesa derivante dal
rischio di credito, utilizzando una PD ad un anno (12-month
controparte subisce un declassamento tale da expected credit loss) o riferibile a tutta la vita residua dello
rendere necessario classificare l’impresa come strumento finanziario (lifetime expected credit loss) a seconda
“probabilmente inadempiente” (unlikly to pay) delle ragionevoli aspettative di solvibilità del debitore.
entro un ragionevole periodo di tempo, in (9) Attualmente, esistono diversi software per l’analisi del
assenza di idonee misure preventive a tutela merito creditizio. I più utilizzati sono CE.BI-Centrale dei
Bilanci-Cerved Group® per l’analisi storica, SINTESI-Centrale
del credito (8). dei Bilanci-Cerved Group® per l’analisi prospettica e RiskCalc
In merito alla necessità di implementare un 3.1-Moody’s KMV® che ingloba in un unico software
sistema (pubblico) di allerta preventiva, è entrambe le tipologie di analisi. I sistemi CE.BI® e SINTESI®
bene ricordare che tale sistema è già da molto sono sviluppati dalla Centrale dei Bilanci, una società del
tempo attivo presso le stesse banche è può Gruppo Cerved costituita nel 1983 su iniziativa della Banca
d’Italia, dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e delle prin-
essere ricondotto alla Centrale dei Rischi e cipali banche italiane. In particolare, l’applicativo CE.BI®-
alla Centrale dei Bilanci (9). SINTESI® utilizza, quale valutazione economico-finanziaria, il
In tal senso, si propone di attribuire alla Banca modello statistico CeBi-Score 4 che stima la probabilità di
d’Italia il compito di costituire, in modo riser- default attraverso funzioni logit specializzate per ogni settore
vato e anonimo per soggetti che non siano la merceologico (ATECO 2007). Il modello è basato su una serie
di indici finanziari e variabili anagrafiche, considerati su un
stessa impresa segnalata, una banca dati dei arco temporale triennale quando sono disponibili i bilanci
rating attribuiti dai soggetti vigilati e già oggi degli ultimi 3 esercizi. CeBi-Score 4 è una delle componenti del
obbligati all’invio dei dati con la procedura modello di rating di Cerved utilizzato in ambito regolamentare
Puma 2 ai fini della gestione della Matrice dei ECAI e ECAF. È un modello validabile dalla Banca d’Italia
Conti. perché conforme alle disposizioni di vigilanza ex circolare
n. 263/2006 ed è l’unico sistema per l’analisi del merito di
Quest’ultima, disciplinata dalla circolare n. credito delle piccole e medie imprese italiane coerente con
272 del 30 agosto 2008 e successive modifiche la normativa di Basilea 2 e Basilea 3. Gli output dell’applica-
e integrazioni, contiene anche le segnalazioni tivo CE.BI®-SINTESI® consentono, inoltre, di confrontare i dati
mensili sui rapporti di affidamento in essere con dei parametri di riferimento che utilizzano l’intero universo
che alimenta la Centrale dei Rischi. delle società di capitali italiane.
(10) Secondo la definizione comunitaria, si definisce micro-
Basterebbe richiedere ad ogni ente segnalatore impresa un’impresa con un numero di dipendenti inferiore a
di integrare i dati inoltrati alla Banca d’Italia 10 e il cui fatturato o totale di bilancio annuo non superi 2
con anche i rating creditizi attribuiti a ciascun milioni di euro.
affidato (la quasi totalità delle imprese opera- (11) In alternativa, la Banca d’Italia potrebbe imporre un
tati in Italia non rientranti nella categoria delle modello unico di classificazione a cui ciascun ente segnala-
tore dovrebbe attenersi in sede di inoltro periodico dei dati per
micro-imprese) (10). alimentare la Matrice dei Conti.

40 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Rischio di credito

controllo (sindaci e revisori) Riconoscere che l’informa- specializzate di rating advisory


dovrebbero, come già oggi accade zione è un bene economico (12) e restructuring, preventiva-
per le visure della Centrale dei meritevole di tutela pubblica mente iscritte in un apposito
Rischi, avere completa disclosure significa riconoscere il ruolo elenco tenuto presso la Regione,
centrale del credito, in tutte
sui dati, potendo verificare il le sue forme, nello sviluppo riprendendo parzialmente la pro-
rating d’impresa assegnato da cia- dell’Economia. posta della Commissione
scun ente segnalatore, il relativo Trevisanato, seppure con i neces-
rischio associato ed il valore di sari adattamenti e miglioramenti.
sintesi calcolato come media pon- Si verrebbe ad attuare in questo

Governo d’impresa
derata (rischio complessivo d’impresa). modo una “Rete di Assistenza” in grado di
In questo modo, i soggetti che la legge indica attivare tempestivamente ed in modo efficiente
come obbligati ad attivare tempestivamente la tutte le professionalità e risorse necessarie ad
procedura di allerta potrebbero beneficiare di una rapida e positiva soluzione della crisi, con
uno strumento attendibile, riscontrabile e di piena soddisfazione di tutte le parti interessate
pubblica utilità, gestito da un ente unanime- (debitore e creditori).
mente riconosciuto come neutrale ed
affidabile. Conclusioni
Viceversa, la Banca d’Italia, nel rispetto di pre-
La riforma della legge fallimentare, presentata
cise norme di riservatezza, sarebbe tenuta a
dalla Commissione Rordorf, riprendendo par-
comunicare il solo rating complessivo d’impresa
zialmente i principi e proposte operative della
e le sue eventuali variazioni (upgrade e down-
precedente Commissione Trevisanato, costi-
grade) agli Organismi di Composizione della
tuisce un indubbio passaggio innovativo nella
Crisi e alle stesse banche segnalatrici, evitando,
gestione della crisi d’impresa e nell’attivazione
in questo modo di alimentare pericolosi feno-
di strumenti in grado di limitare i danni dello
meni di selezione avversa o prociclicità.
stato di insolvenza.
In merito al modello da adottare per gli
In particolare, i nuovi concetti di crisi e di
Organismi di Composizione della Crisi (OCC),
insolvenza, sono stati concepiti per identificare
questi dovrebbero essere istituiti a livello pro-
situazioni di squilibrio economico-finanziario,
vinciale da ogni Regione e potrebbero pren-
comunque fisiologiche della vita aziendale,
dendo a modello, seppur con i necessari
abbandonando una concezione “negativa e di
miglioramenti organizzativi e strumentali, il
discredito”.
progetto RAID (Rete di Assistenza alle Imprese
Tuttavia lo Schema di Riforma, per suo stesso
in Difficoltà) avviato dalla Regione Lombardia.
limite di delega, non ha precisato, né evidente-
Ciascun Organismo dovrebbe dotarsi di ade-
mente poteva, gli aspetti operativi dei maggiori
guati supporti informatici e banche dati ad
punti qualificanti.
integrazione del flusso informativo fornito isti-
In particolare, la nuova procedura di allerta
tuzionalmente dalla Banca d’Italia. Ad esem-
preventiva e di mediazione per la soluzione
pio, convenzionandosi alla Centrale dei Bilanci
della crisi, non definisce né la composizione
per l’utilizzo del suo software di analisi e valu-
tazione del merito creditizio (Ce.Bi e Sintesi) a
supporto dell’attività dei membri che costitui-
scono l’OCC.
I membri dell’Organismo, ente amministrativo e Nota:
(12) Contestualmente alla presentazione Schema di d.d.l.
non giudiziario, dovrebbe essere costituito da delle procedure concorsuali redatto dalla Commissione
rappresentanti dotati di comprovata specializza- Rordorf, l’ODCEC di Milano ha pubblicato “Le linee guida sul
zione ed esperienza professionale, designati Rating Advisory per il monitoraggio proattivo del rischio
dagli Ordini territoriali (ODCEC, Avvocati ed d’impresa e l’assegnazione del rating d’impresa”. Le Linee
Ingegneri), dalla CCIAA, dall’ABI, dall’Agenzia guida intendono rappresentare una risposta concreta ed
immediatamente operativa alla richiesta proveniente dai
delle entrate e dalle Associazioni imprenditoriali. diversi operatori specializzati e dai professionisti per la defini-
Gli OCC, nell’ambito della loro attività di zione di una metodologia ed un protocollo operativo, fondati
mediazione ed assistenza alle imprese accer- su presupposti di best practice, finalizzati al monitoraggio
tate in “stato di crisi” secondo gli elementi continuativo del rating obiettivo, quest’ultimo considerato
oggettivi già proposti, potrebbero essere indicatore chiave (KPI - Key Performance Indicator) per il
raggiungimento di un adeguato grado di solvibilità e garanzia
opportunamente coadiuvate da società della continuità aziendale (www.odcec.mi.it).

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 41


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Rischio di credito

ed i compiti delle Sezioni Speciali degli In tal senso, la definizione propositiva di


Organismi di Composizione della Crisi, né gli precise e collaudate metodologie, strumenti
strumenti operativi a cui possono accedere gli e strutture operative gestite da enti e soggetti
organi di controllo interno responsabilizzati ad di comprovata affidabilità, non potrà che
attivare i meccanismi di allerta. In questo contribuire ad una positiva riuscita della
modo, non viene definita la procedura con Riforma e ad una significativa diminuzione
cui l’imprenditore e gli organi amministrativi delle procedure concorsuali giudiziarie (oggi
debbano prontamente agire al fine di garantire estremamente onerose per la collettività), con
un positivo decorso della crisi, prima che questi sicuri vantaggi economici per tutti i soggetti
Governo d’impresa

degeneri in insolvenza. coinvolti: debitore, creditori ed Erario.

42 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Corporate governance

Informativa (pre)consiliare e
correttezza delle deliberazioni
di Leonardo Marroni (*)

Governo d’impresa
La corretta e adeguata circolazione delle informazioni all’interno dell’organo di gestione è elemento
essenziale per considerare l’assetto di un’impresa adeguato alle migliori pratiche di governance.
L’ottemperanza al dovere di agire informato incombente su ogni amministratore esecutivo e non è
una mera formalità, ma si configura come finalizzato all’esercizio di un voto ponderato da parte degli
esponenti aziendali. Il presente lavoro, dopo una breve ricognizione sul framework normativo di
riferimento, focalizza l’attenzione sia sui soggetti interessati sia sulla tipologia di informazioni da
fornire al plenum.

Corporate governace e circolazione amministrazione e controllo. Al riguardo, nel-


delle informazioni l’ambito del CoSo Report si sancisce, tra l’altro,
che il sistema delle informazioni e della comu-
I dati resi pubblici dalla Consob nel corso del nicazione interna è uno dei cinque elementi
2015 hanno evidenziato che su 238 società rilevanti dell’organizzazione aziendale. In par-
quotate soltanto poche si avvalgono di modelli ticolare, si individuano prescrizioni relative a:
di amministrazione e controllo alternativi a (i) creazione di un sistema di informazione
quello tradizionale. Stando ai dati raccolti documentale relativa agli aspetti operativi ed
solo due società quotate adottano il sistema economico-finanziari, nonché al rispetto degli
monistico, quattro si avvalgono del sistema obblighi legali e regolamentari, (ii) realizza-
dualistico e le altre 232 hanno adottato il zione di un sistema efficiente ed adeguato di
sistema tradizionale. L’assetto classico copre flussi informativi endosocietari, (iii) obbligo di
ancora quasi il 90% della capitalizzazione di predisporre ed offrire un’informazione di
Borsa (1). qualità.
Se il dato quantitativo mostra una certa Invero, all’interno dell’ordinamento italiano, la
staticità delle imprese a tipologie di governance tempestiva e corretta circolazione delle infor-
alternative, il dato qualitativo lascia intendere mazioni tra gli esponenti aziendali è conside-
che almeno nelle imprese quotate il sistema rata uno dei requisiti per l’assunzione di una
tradizionale è quello che ha maggior appeal corretta deliberazione consiliare. La centralità
adattandosi meglio alle esigenze degli emit- di tale tematica si evince anche dalla sua evo-
tenti. Resta fermo che non risulta ammissibile luzione. Dapprima configurata come best prac-
una contaminazione di un modello di gover- tice generalmente riconosciuta poi, con la
nance con i caratteri dell’altro, dovendo riforma del diritto societario del 2003, la
ognuno mantenere in modo tassativo la pro- disciplina generale della S.p.A. si è allineata,
pria tipicità. mediante gli emendamenti di cui all’art. 2381
Vi sono però punti di contatto tra i menzionati c.c., al modello dell’impresa quotata, introdu-
modelli di amministrazione e controllo previsti cendo come clausola generale dotata di natura
dal nostro ordinamento. Tra di essi, e per imperativa il dovere di circolazione dei flussi
quanto qui interessa, vi è la predisposizione informativi interorganici e intraorganici, in
di idonee regole interne che assicurino l’effi- precedenza evocati solo nel Codice di
cace circolazione delle informazioni tra gli
attori coinvolti.
È opinione condivisa che esiste un rapporto Nota:
(*) Avvocato
diretto tra risultati economici (positivi) e ado- (1) Cfr. Consob, Relazione per l’anno 2014, Roma 31 marzo
zione delle migliori pratiche nei sistemi di 2015, 192.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 43


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Corporate governance

autodisciplina. Tale emenda- Nell’ambito del “CoSo dovranno incentrarsi i lavori con-
mento mira quindi ad assicurare Report” si sancisce, tra l’altro, siliari, previo coordinamento con
che ogni deliberazione sia adottata che il sistema delle gli organi delegati chiamati ad
dal plenum e da ogni amministra- informazioni e della approntare la documentazione e
comunicazione interna è uno
zione con adeguata ponderazione dei cinque elementi rilevanti
a verificarne puntualmente l’ade-
e cognizione di causa. dell’organizzazione aziendale. guatezza. Inoltre, le informazioni
Partendo da tale assunto, il pre- dovranno essere coerentemente
sente lavoro cercherà di condurre armonizzate con i termini per la
alcune riflessioni sia sui soggetti relativa trasmissione ciò nella
Governo d’impresa

che sono chiamati a garantire la simmetria prospettiva di consentire ai destinatari la disa-


delle informazioni all’interno dell’organo mina della documentazione pervenuta e la con-
amministrativo sia sulle modalità di articola- sapevole ponderazione delle determinazioni
zione dei flussi, nonché sulla tipologia di noti- che saranno successivamente adottate.
zie che devono essere veicolate ai componenti L’eventuale inosservanza di tale obbligo
l’organo di gestione per adempiere corretta- potrebbe esporre il presidente dell’organo
mente l’obbligo di agire informati. Resta inteso amministrativo a responsabilità. Si precisa
che il campo di indagine è l’organo di ammini- che stando al dato letterale dell’art. 2381,
strazione pluripersonale, in quanto in presenza comma 1, c.c. lo statuto potrebbe individuare
di un organo monocratico nessun flusso - un’altra figura aziendale quale garante della
diverso da quello interorganico verso le fun- dialettica intraorganica.
zioni di controllo - dovrà essere approntato. Va Con riferimento ai modelli di amministrazione
da sé che dovrà essere sempre possibile, anche e controllo alternativi a quello tradizionale, si
nel caso di un amministratore unico, poter deve riconoscere un ruolo corrispondente a
ricostruire sia il percorso logico seguito nell’as- quello appena descritto anche al presidente
sunzione di una data opzione strategica sia del consiglio di amministrazione nel modello
delle informazioni fornite agli organi di monistico, stante il rinvio contenuto nell’art.
controllo. 2409-noviesdecies c.c. all’art. 2381 c.c., e al pre-
sidente del consiglio di gestione (o all’altra
figura individuata nello statuto) nel modello
Overview della (auto) dualistico, per l’indiretta applicabilità dell’art.
regolamentazione di riferimento 2381 c.c. in virtù del rinvio effettuato dall’art.
Come sopra accennato, la disposizione in 223-septies delle disposizioni di attuazione del
materia di flussi informativi è contenuta nel- Codice civile.
l’art. 2381 c.c. che individua nel comma 1 il Passando all’analisi della normativa settoriale
presidente dell’organo amministrativo quale è d’obbligo rammentare che, nella circolare n.
figura cui vengono attribuiti compiti di 285 del 17 dicembre 2013 - “Disposizioni di
impulso, coordinamento e guida del plenum. vigilanza per le banche, Sezione V -
Nel novero di siffatte competenze rientra Funzionamento degli organi, flussi informa-
anche quella di assicurarsi che adeguate infor- tivi, ruolo del presidente” -, la Banca d’Italia
mazioni sulle tematiche poste all’ordine del riconosce espressamente rilievo alle funzioni
giorno e in particolare su quelle che costitui- attribuite dal Codice civile al presidente del
ranno oggetto di deliberazione giungano ai consiglio di amministrazione in tema di circo-
componenti dell’organo sociale. lazione delle informazioni. Autorevole dottrina
Non sfugge che la tematica qui oggetto di (2) ha poi rilevato che in tale documento si
discussione sarà rilevante al fine di predisporre sarebbe accentuato il ruolo super partes del
coerentemente la documentazione da mettere presidente dell’organo di supervisione strate-
a disposizione dei partecipanti all’adunanza gica invocandone una funzione quasi notarile.
per garantire la piena simmetria delle informa- Nelle società quotate il Codice di autodisci-
zioni e la massima trasparenza. plina dedica grande rilievo al ruolo del
Così sarà cura del presidente far assicurare che presidente dell’organo amministrativo nella
siano veicolate ai componenti dell’organo, ivi
compresi i componenti l’organo di controllo, Nota:
informazioni/notizie, oppure documenti, quali (2) Cosı̀ Cera M., “Il buon governo delle banche tra autonomia
ad esempio specifiche relazioni, sulle quali privata e vigilanze pubbliche”, in Riv. soc., 2015, pag. 947 ss.

44 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Corporate governance

circolazione delle informazioni. Al Criterio 2409-undecies, comma 1, c.c. in punto di norme


applicativo 1.C.5 si prevede segnatamente applicabili al consiglio di gestione.
che: “(...) il presidente del consiglio di ammini- La prassi operativa sembra però aver ravvisato
strazione si adopera affinché la documenta- due eccezioni alla precedente notazione. Il con-
zione relativa agli argomenti all’ordine del siglio riunitosi in forma totalitaria, in ragione
giorno sia portata a conoscenza degli ammini- dell’impossibilità di procedere alla formale
stratori e dei sindaci con congruo anticipo convocazione, appare incompatibile con il
rispetto alla data della riunione consiliare” e modello legale che prevede un’informazione
che “[il] consiglio fornisce nella relazione sul preventiva sugli argomenti all’ordine del

Governo d’impresa
governo societario informazioni sulla giorno e impone a ciascun amministratore di
tempestività e completezza dell’informativa agire in modo informato, richiedendo un’ade-
pre-consiliare, fornendo indicazioni, tra guata ponderazione sugli argomenti sui quali è
l’altro, in merito al preavviso ritenuto general- chiamato a discutere e deliberare, salvo che vi
mente congruo per l’invio della documenta- sia una previsione statutaria o l’accordo
zione e indicando se tale termine sia stato espresso o tacito di tutti i presenti. Inoltre,
normalmente rispettato”. ove vi siano delle mere informative sull’eserci-
All’interno delle società quotate la centralità zio dei poteri conferiti all’amministratore
della completezza delle informazioni viene munito di deleghe, e dunque non sussistano
altresì assicurata in quanto si raccomanda delle proposte di delibera da portare all’atten-
l’istituzione di un lead independent director spe- zione del plenum, l’informativa pre-consiliare
cie nel caso in cui il presidente sia il principale parrebbe attenuata se non addirittura assente,
responsabile della gestione dell’impresa. Nello salvo diversa disposizione statutaria e salvo per
specifico, si tratta di un amministratore indi- le società quotate si tratti di informazioni c.d.
pendente (3) al quale viene affidato anche il price sensitive (4), non essendo plausibile la
compito di collaborare al fine di “garantire diffusione al pubblico di informazioni di cui
che gli amministratori siano destinatari di non vi sia stata preventiva conoscenza da tutti i
flussi informativi completi e tempestivi” (art. membri dell’organo di amministrazione.
2.C.4. Lett. b, del Codice di autodisciplina del In ordine al contenuto dell’informativa che può
2015). Parimenti, a seguito dell’emendamento essere richiesta da ciascun amministratore agli
apportato nel luglio 2015 al Criterio applicativo organi delegati, nonostante l’ampiezza della
4.C.1 lett. d), incombe sul presidente di (ogni) locuzione appare ragionevole limitare il peri-
comitato endoconsiliare un nuovo obbligo di metro di indagine alla gestione della società.
reporting tempestivo all’organo amministra- Con ciò può intendersi sia la gestione in senso
tivo in merito ad ogni riunione. statico, cioè la puntuale situazione economica
complessiva dell’impresa, sia in senso dina-
Il (necessario) flusso informativo mico, vale a dire la prevedibile evoluzione
al plenum degli affari che poggi su circostanze di fatto
La prerogativa di assicurare un’informazione precise e concordanti. Ove i destinatari delle
trasparente/paritaria tra tutti i componenti del- notizie non siano appagati, gli organi delegati
l’organo di amministrazione e consentire loro chiamati a rendere l’informativa, non sono poi
di esprimere un voto informato, impone che le sottratti alla dialettica consiliare, essendo
notizie sulle tematiche poste all’ordine del esposti alle domande o alle richieste di appro-
giorno siano veicolate al plenum non rendendo fondimento degli amministratori deleganti o
ammissibile fornirle in sede extra-consiliare dei componenti gli organi di controllo, a con-
esclusivamente all’amministratore o agli dizione che esse non siano manifestamente
amministratori richiedenti. emulative.
I profili appena evidenziati trovano fondamento
nell’art. 2381, comma 6, c.c. seconda parte e ciò Note:
sia nel modello di amministrazione e controllo (3) Per una ricognizione sul carattere non univoco della
latino, anche ove sia previsto un comitato ese- nozione di amministratori indipendente si veda, inter alia,
cutivo, sia nell’ambito del sistema monistico, in Cera M., “‘Indipendenti’”, interlocking, ed interessi fra modelli
societari e realtà”, in Il diritto delle società oggi - Innovazioni e
virtù del richiamo operato dall’art. 2409-novie- persistenze -, Benazzo P., Cera M., Patriarca S., (a cura di), UTET,
sdecies, comma 1, c.c., sia infine nel sistema Torino, 2011, pag. 611 ss.
dualistico, stante il richiamo contenuto nell’art. (4) In particolare quelle di cui all’art. 114 del T.U.F.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 45


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Corporate governance

Tra le buone pratiche giova men- Tra le buone pratiche giova norma appare laconica in ordine
zionare che in presenza di circo- menzionare che in presenza alle modalità in cui il presidente o
stanze rilevanti l’organo di circostanze rilevanti l’or- l’altra figura individuata nello sta-
amministrativo è tenuto in via gano amministrativo è tenuto tuto debba adempiere a tale obbli-
in via istruttoria ad acquisire
istruttoria ad acquisire ogni ogni necessaria informazione gazione. A parer di chi scrive
necessaria informazione al fine al fine di adottare ogni appare in linea con le best practice
di adottare ogni opportuno prov- opportuno provvedimento per in tema di governance garantire un
vedimento per la tutela della la tutela della società. flusso di informazioni documen-
società. Per completezza, si ram- tale. Tale soluzione oltre ad assicu-
Governo d’impresa

menta che è auspicabile l’inter- rare la trasparenza e ricostruzione


vento in adunanza dei dirigenti dell’emittente dell’iter seguito nella predisposizione è funzio-
per fornire tutti gli approfondimenti necessari nale specie in prospettiva probatoria.
qualora i punti all’ordine del giorno ne richie- Un discorso a parte meritano tuttavia il settore
dano la presenza. Si evidenzia che tali ultimi bancario e quello degli emittenti azioni quotate.
due profili sono per le quotate individuati Per le imprese bancarie la predisposizione di
all’interno del Codice di autodisciplina nel cri- flussi informativi documentali viene affrontata:
terio applicativo 1.C.6. (i) nelle Disposizioni di Vigilanza della Banca
Non trascurabile appare la valutazione dell’a- d’Italia che prevedono per le società bancarie
deguatezza dell’informazione endoconsiliare. l’obbligo di redigere regolamenti aventi ad
Il discrimen tra fornire un flusso istantaneo o oggetto il sistema dei flussi informativi. I rego-
meno dovrà essere considerato anche in lamenti devono determinare il contenuto
ragione della complessità della materia da trat- minimo dell’informativa e prevedere prescri-
tare. Così, per una materia articolata e che zioni ad hoc sull’organizzazione dei flussi docu-
potrebbe incidere in modo considerevole sul mentali, attività che è istituzionalmente affidata
business, un’informazione direttamente for- al presidente dei vari organi; (ii) nel regola-
nita in adunanza, pur corredata di documen- mento congiunto Consob Banca d’Italia sul
tazione, potrebbe non essere sufficiente. Nel governo societario degli intermediari finan-
caso di un’informazione semplice, perché ad ziari, che prevede un dovere di informativa
esempio già portata all’attenzione del plenum documentale in tema di struttura organizzativa
in precedenza e da considerare come un mero interna e un obbligo di verbalizzazione in forma
aggiornamento, l’informativa istantanea analitica e motivata delle delibere assunte
potrebbe essere adeguata. (art. 5, comma 2, lett. a, art. 7, comma 2).
Ad ogni buon conto, appare una buona pratica Per le imprese quotate l’importanza ricono-
societaria che in sede di convocazione si fac- sciuta all’informativa documentale periodica
ciano pervenire in tempi congrui, e comunque emerge anche dal Codice di autodisciplina
entro i termini stabiliti dallo statuto o dal rego- (1.P.2 e 1.C.5).
lamento dell’organo amministrativo, le infor- Appare ragionevole che per non appesantire
mazioni e la relativa documentazione di eccessivamente i lavori consiliari e coniugare
supporto a tutti gli amministratori. l’ottimizzazione nella circolazione delle infor-
In tale prospettiva risulta condivisibile l’approc- mazioni con il dovere di agire informati potrà
cio prudenziale che mira ad assicurare la (dovrà) trovare applicazione anche l’oralità, non
disponibilità ai consiglieri sia delle informazioni, essendo peraltro ravvisabile l’illiceità di siffatta
ivi inclusi i documenti, prima dell’adunanza (5). modalità di trasmissione delle informazioni.
Invero a rilevare non è solo il quomodo della
circolazione delle informazioni, ma anche la
Connotazioni delle informazioni loro quantità/qualità che si identifica con la
al plenum comprensibilità, la pertinenza e la sinteticità
Stando al dato letterale del sopra citato art. dei dati trasferiti. Il contenuto delle
2381, comma 1, c.c. il presidente “convoca il
consiglio di amministrazione, ne fissa l’ordine
del giorno, ne coordina i lavori e provvede Nota:
(5) In questo senso Bonelli F., Gli amministratori di S.p.a. dopo la
affinché adeguate informazioni sulle materie riforma delle società, Milano, Giuffrè, 2004, pag. 40; Sacchi R.,
iscritte all’ordine del giorno vengano fornite a “Amministratori deleganti e dovere di agire informati”, in Giur.
tutti i consiglieri”. Anche in questo caso la comm., 2008, II, pag. 381.

46 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Corporate governance

informazioni veicolate va gra- Per le imprese quotate l’im- delle medesime. La variegata com-
duato in ragione dei loro destina- portanza riconosciuta all’in- posizione dell’organo di ammini-
tari e delle finalità per le quali sono formativa documentale strazione, fa emergere la presenza
fornite, anche per evitare che periodica emerge anche dal di interessi vari e talvolta conflig-
Codice di autodisciplina.
l’adempimento dei doveri di infor- genti che rende opportuno (se non
mativa endosocietaria si traduca obbligatorio) compiere uno scruti-
in una divulgazione di notizie nio delle informazioni da destinare
riservate. Su tale profilo sussiste un principio agli amministratori deleganti facendo prevalere
di gradualità che investe il profilo della trasmis- la riservatezza sulla trasparenza. A titolo esem-

Governo d’impresa
sione dell’informazione detenuta e ancor prima plificativo non dovranno essere veicolate infor-
della sua acquisizione. Appare condivisibile su mazioni relative a potenziali affari o transazioni
tale ultimo punto l’idea che i costi di reperi- la cui divulgazione potrebbe pregiudicarne
mento, interno o esterno, dell’informazione e l’esito positivo.
di sua successiva distribuzione costituiscono Pur dovendo garantire il naturale esplicarsi
costi di produzione di beni o servizi di cui l’im- delle richieste di chiarimenti o approfondi-
presa si fa carico. La decisione se sostenerli o menti idonei a dissipare ogni dubbio, e conti-
meno è soggetta all’osservanza di un criterio di nuando a rimanere vietata ogni forma di
proporzionalità rispetto ai risultati economici omissione ai delegati, il (potenziale) conflitto
attesi dal suo reperimento. Il costo di acquisi- tra i due principi di riservatezza e di traspa-
zione e di elaborazione dell’informazione e il renza pare trovare un momento di equilibrio
tradeoff con i risultati attesi, demarca il limite nella valutazione della rilevanza dell’informa-
di esigibilità del potere-dovere di informazione zione ai fini della decisione da assumere. Le
che incombe sui membri dell’organo ammini- notizie, la cui comunicazione esula dai limiti di
strativo. Lo sforzo esigibile nel reperire esigibilità del dovere di informativa dai dele-
l’informazione, e quindi la diligenza richiesta gati ai deleganti, non dovranno essere riversate
nell’adempimento del dovere di agire informato, nel dibattito consiliare e la loro divulgazione
deve essere oggetto di valutazione anche in rela- dovrà rimanere riservata.
zione ad un bilanciamento tra costi e benefici
effettuato in base al criterio di ragionevolezza. Note conclusive
Tuttavia, le esigenze di rapidità e semplificazione
Dalla ricognizione sopra effettuata emerge la
impongono il ricorso all’utilizzo di documenta-
necessità di porre l’attenzione sui singoli espo-
zionesu supporto elettronico. La prassioperativa
nenti aziendali. Risulta indubbio che compo-
mostra che le nuove tecnologie necessariamente
nente decisiva per la corretta circolazione dei
sono strumentali alla corretta divulgazione di
flussi informativi sia data dalla conoscenza
informazioni all’organo amministrativo. Nulla
della società, nonché delle sue dinamiche
osta a far sviluppare tutto l’iter consiliare
anche organizzative da parte di tutti gli ammi-
mediante le nuove tecnologie informatiche ben
nistratori. Ciò è essenziale sia per garantire l’au-
potendo avvenire, mediante mezzi di telecomu-
tonomia di giudizio per amministratori che pur
nicazione, la convocazione, il dibattito, la parte-
di grande esperienza e professionalità, sono
cipazione, l’intervento durante l’adunanza
tenuti a dare un contributo alle riflessioni pro-
nonché l’esercizio del diritto di voto.
dromiche alle deliberazioni consiliari. Tanto
Ulteriore profilo da valutare appare quello tem-
più è elevato il know-how dei singoli esponenti
porale. Sia per la tempestività di acquisizione
aziendali tanto più efficace sarà la circolazione
dell’informazione sia della rilevanza ai fini ope-
delle informazioni. Con esclusione di specifiche
rativi del tempo necessario all’acquisizione. Il
clausole statutarie e di specifici settori, ove l’as-
nesso di strumentalità tra informazione, scopo
sunzione della carica è subordinata al possesso
per cuiessa ècomunicata,e soprattutto in ambito
di specifici requisiti di professionalità (6), nei
consiliare, oggetto della decisione da assumere
costituisce ancora una volta il limite di sua
esigibilità; limite che deve essere del pari valutato Nota:
secondo il criterio di ragionevolezza ed oltrepas- (6) A titolo esemplificativo si rammenta che l’art. 13 del T.U.F.
sato il quale il dovere di informativa viene meno. emendato da ultimo dal D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 72 subordina
Non appare poi trascurabile il necessario bilan- l’assunzione della carica di amministratore in SIM, SGR, SICAV E
SICAF tra l’altro a: “(...) b) i requisiti di professionalità e indipen-
ciamento tra informazioni fornite e riservatezza denza, graduati secondo principi di proporzionalità (...);”.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 47


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Corporate governance

rimanenti casi e pure astrattamente la cono- che prestano servizi di investimento o di gestione
scenza dello specifico settore non è requisito collettiva del risparmio, 29 ottobre 2007.
essenziale per l’assunzione della carica. Al Borsa Italiana, Codice di autodisciplina, ed.
riguardo, solo il Codice di autodisciplina pre- luglio 2015.
vede di colmare le eventuali lacune “formative” Cera M., “Il buon governo delle banche tra
degli esponenti aziendali (7). autonomia privata e vigilanze pubbliche”, in
Al riguardo, appare auspicabile un incremento Riv. soc., 2015, pag. 947 ss.
dei requisiti di professionalità necessari per Commissione Europea, Libro verde: Il quadro
ricoprire la carica in capo agli amministratori. dell’Unione Europea sul governo societario,
Governo d’impresa

Beninteso i requisiti di eleggibilità della carica COM(2011) 164.


gestoria pur rimessi all’autonomia statutaria Gasparri G., I controlli interni nelle società quo-
non dovrebbero giungere all’estremo di intro- tate. Quaderni giuridici Consob, 2013, pag. 37.
durre clausole “ritratto” che dispongano requi- Guizzi G., Gestione dell’impresa e interferenze di
siti per la nomina tanto stringenti da renderne interessi. Trasparenza, ponderazione e
di fatto impossibile non solo la sostituzione ma imparzialità nell’amministrazione delle spa,
anche la revoca. Giappichelli, Torino, 2014.
Come osservato da recente dottrina, non può Maffei Alberti A., Commentario breve al diritto
negarsi agli statuti di imporre requisiti di delle società, CEDAM, Padova, 2015, pag. 645.
nomina propri anche di un ristretto ambito di Meruzzi G., I flussi informativi endosocietari
persone, ma ciò dovrà superare il vaglio della nella società per azioni, CEDAM, Padova, 2012.
ragionevolezza. Sul punto la compressione della Mollo G., Il sistema di gestione informata nella s.
libertà di scelta assembleare dovrà trovare giu- p.a. e la responsabilità degli amministratori,
stificazione in esigenze di attuazione dell’og- Giappichelli, Torino, 2013.
getto sociale cui quei requisiti di eleggibilità OECD, Principles of corporate governance,
dovranno allora essere funzionali. novembre 2014, disponibile su www.oecd.org.
Nell’ambito delle società quotate, appare Radicati di Bronzolo L.G., “Autonomia privata
altresì auspicabile un miglioramento dell’at- e vincoli normativi in tema di corporate gover-
tuale trend (8). Stando ai dati quantitativi nance”, in Società, banche e crisi d’impresa,
disponibili nel 2014 il preavviso mediamente Campobasso M., Cariello V., Di Cataldo V.,
indicato dagli emittenti con riferimento ai sin- Guerrera F., Sciarrone Alibrandi A., (a cura
goli argomenti portati all’attenzione dell’or- di), vol. I, IX, UTET, Torino, 2014, 407.
gano amministrativo varia tra 2,8 e 3,5 giorni, Sanfilippo P.M., “Il controllo di meritevolezza
termine che pur ritenuto congruo e potendo degli statuti di società”, in Giur. comm., 2015,
variare a seconda dell’argomento, appare estre- pag. 159 ss.
mamente esiguo. Scarpa D., Studio della organizzazione societa-
ria della s.p.a. e analisi economica del diritto,
CEDAM, Padova, 2014.
Bibliografia Zamperetti G.M., Il dovere di informazione degli
Abbadessa P. (a cura di), Dialogo sul sistema dei amministratori nella governance della società
controlli nelle società, Giappichelli, Torino, per azioni, Giuffrè, Milano, 2005.
2015.
Assonime, La corporate governance in Italia: Note:
autodisciplina, remunerazioni e comply-or- (7) Il Criterio 2.C.2 prevede che “il presidente del consiglio di
explain (anno 2015), novembre 2015. amministrazione cura che gli amministratori e i sindaci pos-
sano partecipare, successivamente alla nomina e durante il
Banca d’Italia, Disposizioni di vigilanza per le mandato, nelle forme più opportune a iniziative finalizzate a
banche, Sezione V - Funzionamento degli organi, fornire loro un’adeguata conoscenza del settore di attività in
flussi informativi, ruolo del presidente, circolare cui opera l’emittente (…)”. Si era previsto di inserire all’interno
n. 285 del 17 dicembre 2013. del Codice di autodisciplina l’impegno a frequentare training
Banca d’Italia, Disposizioni di vigilanza in sessions per acquisire un’adeguata conoscenza della realtà e
delle dinamiche di riferimento. Tuttavia, la nuova formula-
materia di organizzazione e governo societario zione non è stata poi adottata nel criterio applicativo 2.C.2
delle banche, 4 marzo 2008. che non reca alcun obbligo sul punto.
Banca d’Italia - Consob, Regolamento in materia (8) Rilevazione che per inciso non è disponibile per le società
di organizzazione e procedure degli intermediari non quotate.

48 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Risk management

Cash Flow at Risk per un


investimento fotovoltaico:
effetti sulla finanza
di Stefano Palestini

Finanza aziendale
Il Cash Flow at Risk (CFAR) è la variante industriale del Value at Risk (VAR) utilizzato ormai da anni delle
imprese finanziare per gestire i rischi derivanti dalle variabili di mercato. La diversità di approccio è
che il CFAR misura l’esposizione al rischio di mercato dei flussi di cassa operativi mentre il VAR analizza
le variazioni di valore di un portafoglio di asset finanziari.

Introduzione giungere a definire quantitativamente la dipen-


denza delle performance aziendali rispetto ai
Le strategie di corporate risk management fattori di rischio, individuare le cause dei rischi
impongono alle Direzioni finanziare la conti- ed infine stimare il peso relativo dei rischi Value
nua ricerca di un equilibrio tra le attività di Adding rispetto ai Passive risk. I requisiti
mitigazione dei rischi e quelle proattive dirette appena elencati sono tutti rinvenibili e neces-
a generare valore, evidenziando come il risk sari nei vari approcci utilizzabili per il calcolo
management ed il performance management del CFaR, il quale consente di monitorare la
sono due aspetti del medesimo processo gestio- dinamica dei rendimenti rispetto a quella dei
nale. Al fine di perseguire tali obiettivi una vari scenari di rischio.
azienda industriale dovrebbero tendenzial-
mente essere esposta solo ai rischi derivanti
da investimenti per cui la società può vantare Il concetto di Cash Flow at Risk
un vantaggio competitivo (Value Adding Risk). La metodologia del CFaR è un adattamento del
Tutti gli altri rischi dovrebbe teoricamente VAR utilizzato dagli enti creditizi, la differenza
essere coperti o assicurati sul mercato finan- tra i due è che il CFaR misura il rischio afferente
ziario (1) (Passive Risk). i flussi di cassa (ma potrebbe essere anche
I KPI utilizzati per misurare e gestire i rischi l’EBIT o anche un KPI strategico come la
appartengono alla famiglia degli indicatori di quota di mercato) mentre il VAR analizza il
volatilità, il cui principale limite risiede nei valore di un portafoglio di asset finanziari.
legami troppo indiretti con i processi operativi, Il CFaR è definito come la distribuzione di
pertanto si sono rese necessarie elaborare probabilità del Cash Flow operativo di una
misure di rischio maggiormente connesse alle società (oppure un Gruppo o ancora una
dinamiche della produzione del “valore”, come Divisione) in un orizzonte temporale definito,
il Cash Flow at Risk (CFaR), metodica elabo- basato sulle informazioni storiche e/o prospet-
rata sulla scorta dell’esperienze ormai venten- tiche disponibili al momento. La distribuzione
nale maturate dal settore finanziarie con il di probabilità (2) è impiegata per valutare i
VAR, capace di valutare i possibili impatti
negativi sui flussi di cassa, dato un certo livello
di probabilità.
Un efficiente processo di gestione dei rischi e Note:
delle performance aziendali richiede un’ade- (1) R.C. Merton, “You Have More Capital Than You Think”,
Harvard Business Review, novembre 2005.
guata valutazione dell’esposizione dei risultati
(2) Ricostruita empiricamente sulla base dei dati storici oppure
economico finanziari ai rischi. Una lettura con- utilizzati per validare e caratterizzare i parametri di una fun-
giunta delle performance e dei rischi dovrebbe zione nota di distribuzione, come la Gaussiana.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 49


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Risk management

worst case corrispondenti ad un livello di con- contribuzione non è negativo considerando


fidenza compreso tra l’1% e il 5%, delle l’investimento come sunk costs. Queste opzioni
probabilità che possano verificarsi tali scenari. devono essere incorporate nel modello non
Un’ulteriore possibilità offerta è la stima del impiegando ulteriori metodologie matema-
massimo scostamento negativo rispetto al bud- tico-statistiche bensì tramite ragionevoli deci-
get, misurando l’ulteriore rischio rispetto a sioni assunte dal management al verificarsi di
quello già colto dal processo di pianificazione. condizioni ben definite;
La costruzione di un modello per determinare 5) predisposizione di reportistica user friendly
il CFaR necessita di quattro step (3): idonea a supportare i processi decisionali.
1) costruire un modello economico-finanzia-
Finanza aziendale

rio, articolato per società, divisioni o altra


dimensione di analisi, che esprima il flusso di
Il modello economico-finanziario
cassa prodotto in funzione delle variabili indi-
di un investimento per la produzione
pendenti. Il modello prescelto deve individuare
di energia fotovoltaica
ed esplicitare le relazioni tra il Cash Flow ope- Terminati i vari regimi incentivanti per la pro-
rativo e le sue variabili assoggettate al rischio duzione di energie rinnovabili, la convenienza
(prezzi di vendita ed acquisto per le commodity, dell’investimento ruota intorno alla percen-
tassi di cambio e di interesse). In contesti par- tuale dell’energia auto consumata per il pro-
ticolarmente evoluti tali analisi possono essere prio fabbisogno industriale, in quanto i prezzi
estese ad indicatori strategici come la quota di per la cessione dell’energia alla rete non con-
mercato piuttosto che driver inerenti la supply sentono più ritorni tali che possano destare
chain (rispetto tempi consegna, tempi di attra- l’interesse degli investitori. Una volta definito
versamento, qualità etc.); questo parametro strategico e strutturale, le
2) scegliere le variabili chiave che spiegano la principali variabili che determinano il conto
gran parte della volatilità dei flussi di cassa o economico ed i flussi di cassa operativi sono:
altro KPI, normalmente a fronte di un certo • il prezzo di vendita alla rete dell’energia
numero di variabili esposte ad un rischio, elettrica;
l’esperienza ci insegna che poche di queste • il prezzo di acquisto risparmiato grazie
colgono la gran parte dell’incertezza; all’autoconsumo dell’energia prodotta.
3) utilizzare metodologie di analisi delle varia- Entrambe le variabili rappresentano la mag-
bili che si intende studiare che combinano le gior fonte di incertezza sui rendimenti futuri,
informazioni desumibili dalle serie storiche (4) considerando che sostanzialmente tutti gli altri
con alcune informazioni riguardanti i compor-
tamenti futuri dei mercati, reperibili dalla quo-
tazione dei mercati a termine o con modelli Note:
previsionali. (3) In letteratura esempi di costruzione di tali modelli possono
Per poter procedere con tali metodologie essere rinvenuti in: (i) J.C. Stein, S.E. Usher, D. LaGutta e J.
occorre che il management definisca le assump- Youngen “A Comparable Approach To Measuring Cash Flow
at Risk for Non Financial Firms”, Bank of America Journal of
tion su cui confidare per la rappresentazione Applied Corporate Finance, Vol. 13 nr. 4, winter 2002; (ii)
del modello di business. Tra queste decisioni vi N. Andrén, H. Jankensgard e L. Oxelheim “Exposure - Based
possono essere la selezione delle informazioni Cash Flow at Risk for Value Creating Risk Management under
prospettiche di mercato da incorporare nel Macroeconomic Uncertainty”, IFN Working Paper, n. 843 2010,
modello (5), ancora, effettuare e verificare le Research Institute of Industrial Economics - Sweden disponibile
su http://www.ifn.se/wfiles/wp/wp843.pdf; (iii) J.A. Martinez
ipotesi sulle correlazioni tra le variabili da -Gonzalez e R.J. Santillan - Salgado “Measuring Business Risk
studiare; through Cash Flow at Risk: Modelling and Hedging Choices in
4) arricchire il modello incorporando elementi a Multinational Company based in an Emerging Country”,
di flessibilità ed adattamento al business, in January 2006, Working Paper disponibile all’indirizzo http://
modo che le elaborazioni statistiche non papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=2366111.
(4) In genere sono impiegate metodologie che utilizzano
rimangano delle black box ma contemplino regressioni di vario tipo, modelli autocorrelati delle famiglie
delle opzioni realistiche, ad esempio investire ARMA ed ARIMA, nonché simulazioni con il metodo di Monte
in un mercato in via di sviluppo è vantaggioso Carlo.
finché la domanda cresce a ritmi elevati, un (5) Come scegliere se elaborare internamente una metodo-
impianto con elevati costi fissi può continuare logia di previsione dei tassi di interesse attesi o considerare le
curve a termine desumibili dalle quotazioni di mercato oppure
ad operare se almeno il margine di ancora affidarsi a providers esterni.

50 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Risk management

Tavola 1 - Informazioni sui parametri tecnico-strutturali dell’impianto

B - VARIABILI RELATIVE ALLA DECISIONE SULL'UTILIZZO DELL'ENERGIA:


A-VARIABILI TECNICHE - STRUTTURALI Autoconsumo Vs Cessione Rete Analisi sensitività autoconsumo

2
a1. Capacità installata di picco KWp 4.000 b.1 Produzione annua KWh - 19% 6.500.000
3
a2. Vita utile impianto (in anni) 20 b.2 Energia Autoconsumata 50% 70% 30%
1 4
a3. Livello di efficienza Plant Life Cycle annua -1,50% b.3 Energia ceduta alla rete 3.250.000 4.550.000 1.950.000
2
Media Italia centrale
1
Perdita eventuale di efficienza dell'impianto in funzione del 3
Percentuale di energia prodotta e consumata direttamente dal produttore

Finanza aziendale
4
trascorrere del tempo Percentuale di energia prodotta e ceduta alla rete

costi sono fissi e cristallizzati al momento del- Tavola 2 - Fabbisogni finanziari per investimenti e
gestione ordinaria
l’investimento (i costi operativi annuali sono
poco significative e con l’esclusione delle
C- CAPEX (Investimenti) Note
manutenzioni straordinarie programmate).
Le Tavole 1 e 2 mostrano le informazioni sui
parametri tecnico-strutturali dell’impianto c.1Investimento (progetto, impianto,
4.800.0001200 x 1Kwp
come la capacità produttiva e la destinazione infrastrutture, oneri amministrativi)
della produzione, proponendo tre scenari del c.2Manutenzioni straordinarie 300.000 T=10
livello di autoconsumo dell’energia prodotto,
pari al 30%, 50% e 70%.
D- OPEX (Costi generali di gestione)
Successivamente è stimato il fabbisogno finan-
ziario per la realizzazione dell’impianto e per le
manutenzioni straordinarie programmabili, d.1 Costi del personale 40.000
entrambe le grandezze sono funzione diretta d.2 Manutenzioni ordinarie 15.000
della capacità produttiva. È stato considerato
d.3 Costi materie prime (solo Biogas) n-a
un costo di 1.200 euro per KWp installato, tale
importo merita una considerazione a margine d.4 Canone concessione ventennale terreni 10.000
dell’analisi riguardante la drasticamente dimi- d.5 Altri costi 50.000
nuzione dei costi osservata a seguito della ces-
sazione delle varie agevolazioni statali (tariffe e
certificati verdi) e la conseguente stasi del set- costituiscono in un’ottica differenziale un
tore. È prevista una manutenzione straordina- flusso di cassa positivo. La fine delle agevola-
ria programmabile all’incirca a metà vita zioni statali avvantaggia l’autoconsumo che
dell’impianto per euro 300.000, destinati alla comporta risparmi maggiori rispetto ai pro-
sostituzione dell’inverter. Si veda in merito la venti conseguibili con la cessione alla rete.
Tavola 2. L’importanza del mix tra cessione ed autocon-
Due aspetti riguardanti i costi operativi sono da sumo è colto nella analisi di sensitività presen-
puntualizzare, il primo è che il terreno è utiliz- tata, dove sono mostratati i ricavi ed i risparmi
zato in concessione dietro pagamento di un nelle ipotesi di autoconsumo al 30%, 50% e 70%.
canone annuo mentre il secondo riguarda l’ov- L’andamento futuro delle tariffe è stato incor-
via assunzione che non sono presenti costi di porato nel modello di business plan ipotiz-
acquisto per materie prime in quanto trattasi di zando un aumento medio annuale del 3%,
energia rinnovabile (mentre ad esempio nelle comprensivo del saggio di inflazione e dell’in-
centrali a biogas è necessario l’acquisto del cremento reale del prezzo. Tale assunzione
“cippato”). potrebbe non essere completamente riscontra-
La Tavola 3 definisce la struttura dei ricavi bile nel breve periodo ma dovrebbe essere suf-
nelle sue due componenti, cessione dell’ener- ficientemente ragionevole nell’arco dell’intero
gia alla rete e autoconsumo. La cessione del- ciclo di vita dell’investimento.
l’energia alla rete elettrica costituisce un vero e Non sono previste entrate relative alla cessione
proprio provento mentre l’autoconsumo pro- dei Certificati verdi nonché tariffe agevolate
duce risparmi di costi che, comunque, dal “Conto energia” in quanto non più

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 51


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Risk management

Tavola 3 - Struttura dei ricavi nelle sue due componenti, cessione dell’energia alla rete e autoconsumo

E- RICAVI E RISPARMI DI COSTO Autoconsumo Note Ipotesi prezzi Analisi sensitività autocons.
50% MW/h 70% 30%

e.1 Costi risparmiati (autoconsumo*costo acquisto) 438.750 135 614.250 263.250


e.2 Entrate da cessione di energia 260.000 80 156.000 364.000
Conseguibili per
e.3 Entrate certificati verdi 0 impianto entrato in funzione
entro 31 dicembre 2012
Finanza aziendale

in base al "conto energia" o


e.4 Entrate da conto energia (solo fotovoltaico) 0 applicabile ( V - ultimo - conto
energia fino 6 giugno 2013)

applicabili per gli attuali investimenti, che variabili stesse o di altre variabili a cui sono
invece sarebbero da considerare se si valutasse direttamente correlate. In questo caso è possi-
un impianto esistente titolare di tali meccani- bile definire un collegamento diretto tra le
smi di incentivazione. variazioni del prezzo di cessioni dell’energia
Al termine dell’ultimo periodo di analisi è previ- con le variazioni del costo quotato nella
sta la dismissione dell’impianto con il ripristino Borsa Energia (7), mentre le variazioni del
delle condizioni originarie del terreno, per cui prezzo di acquisto possono essere correlate
sono state previsti 750.000 euro. Dal punto di all’andamento medio di un consumatore tipo
vista del bilancio si dovrebbe verificare la sussi- (8). Il motivo per cui sono state analizzate
stenza dei requisiti per accantonarne una quota variabili correlate dipende dal fatto che per
annuale, fermo restando che in una prospettiva queste sono disponibili ed analizzabili le serie
finanziaria il cash out avviene al termine dell’o- storiche.
rizzonte di valutazione. La variabile casuale prescelta per descrivere la
Infine l’effetto delle imposte è stimato tramite distribuzione delle probabilità dei vari scenari
un tax rate del 33%, comprensivo di IRES ed sui prezzi è la funzione “Normale” (Gaussiana),
IRAP, calcolato su una base imponibile al netto definita dai parametri media e varianza, utiliz-
degli ammortamenti, applicati con l’aliquota zata per calcolare il valore più basso che
del 4% (6). Si ipotizza infine che la dinamica potrebbero assumere le due variabili prezzo
del capitale circolante non sia significativa ai nel 95% dei casi.
fini dell’assorbimento dei flussi di cassa. Il decremento massimo verificabile nel 95% dei
Il proseguo dello sviluppo del business plan casi per il prezzo di acquisto risparmiato e per il
sarà basato su un autoconsumo del 50% del- prezzo di cessione dell’energia è quantificabile,
l’energia prodotta, decisione tarata sul mas- rispettivamente, nel 5% e 17%. Tale calcolo è
simo fabbisogno energetico espresso dalle effettuato tramite una distribuzione Normale
attività industriali. caratterizzata dai parametri media e varianza
riportate nelle Tavole 4 e 5.
Il CFaR in funzione del prezzo Il limite inferiore sotto il quale i prezzi non
di cessione alla rete e del prezzo scenderanno con una probabilità del 95%
risparmiato per l’autoconsumo sono pari a 128 euro per il prezzo di acquisto
risparmiato e 66,3 per il prezzo di cessione alla
La principale fonte di variabilità del rendimento
rete, la Tavola 6 indica anche le corrispondenti
dell’investimento è data dall’andamento dei
previsioni annue dei costi risparmiati per ener-
prezzi di cessione dell’energia e del prezzo di
gia e delle entrate per la cessione della produ-
acquisto risparmiato tramite l’autoconsumo.
zione in eccesso.
Il calcolo CFaR è calcolato in base al worst case
dei prezzi con un livello di probabilità del 95%,
facendo rimanere invariate tutte le altre varia-
bili rispetto a quanto previste nel business plan.
Dopo aver individuato le principali variabili Note:
(6) Circolare Agenzia delle entrate n. 36 del 2013.
fonte di rischi, il primo passo consiste nell’in- (7) Http://www.mercatoelettrico.org/.
dividuare serie storiche disponibili delle (8) Http://www.autorita.energia.it.

52 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Tavola 4 - Parametri distribuzione probabilità emergere a fronte delle spese correnti ma


della variabile prezzo cessione alla rete soprattutto al rimborso del debito.
Variabile del modello Serie storica variabile osservabile Nella Tavola 7 è riportato lo sviluppo del busi-
ness plan sulla base delle assumption già
Prezzo Serie storica descritte, corredato da una analisi di
cessione rete Mercato Energia sensitività sul comportamento dei prezzi, ipo-
tizzando quattro scenari:
1) scenario base: incremento medio dei prezzi
Descrizione statistica del 3%;
della serie storica 2) scenario base più incremento dei prezzi

Finanza aziendale
Media Variaz. del 2%;
annuali 2012-15: 3) scenario base più decremento dei prezzi
2% del 2%;
4) scenario base integrato dal CFaR (worst case
Varianza Variaz. dei prezzi) misurato al 95% di probabilità.
annuali 2012-15:
0,11852
Il tasso interno di rendimento dei quattro sce-
nari oscillano tra un massimo del 9,9% per lo
scenario “#2” (+ 2%) e quello minimo del 7,8%
per lo scenario “#4” (CFaR).
Tavola 5 - Parametri distribuzione probabilità Inoltre sulla base del business plan nella
della variabile prezzo di acquisto Tavola 8 sono state elaborate le previsioni del
livello di cassa annuale.
Variabile del modello Serie storica variabile osservabile

Prezzo Struttura finanziaria e costo medio


Serie storica
risparmiato di
Costo Mercato del capitale
acquisto
Energia
energia Il finanziamento dell’investimento dispone di
tre fonti da combinare in varie proporzioni:
Descrizione statistica
• il capitale proprio a cui applicare un coeffi-
della serie storica ciente di remunerazione “Ke” ipotizzato pari al
15%, in linea con quello utilizzato dalla
Media Variaz.
comunità finanziaria per società di piccole
annuali 2012-15:
1%
dimensioni impegnate nella produzione di
energie rinnovabili;
Varianza Variaz. • un finanziamento ventennale a rata costante
annuali 2012-15: e tasso di interesse fisso del 5%;
0,35 • un secondo finanziamento della durata di
cinque anni di sempre a rate costante e tasso
fisso agevolato del 1% (9).

Quindi l’intero business plan dell’investimento


viene rimodulato in base a questo scenario, per Nota:
verificarne i presupposti di redditività e gli (9) I livello del tasso è irrealisticamente basso ed utilizzato a fini
eventuali rischi di liquidità, che potrebbero divulgativi per meglio evidenziare alcune dinamiche finanziarie.

Tavola 6 - Analisi delle variabili prezzi: worst case 95% di probabilità

E- CFAR RICAVI E RISPARMI DI COSTO CFAR Prezzo


I.C. 95%

e.1 Costi risparmiati (autoconsumo*costo acquisto) 415.842 128,0


e.2 Entrate cessione energia (energia ceduta*prezzo vendita) 215.507 66,3

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 53


Finanza aziendale

54
Tavola 7 - Business Plan investimento

orizzonte temporale di valutazione ipotesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20


E‐ RICAVI E RISPARMI DI COSTO
e.1 Costi risparmiati 614.250 626.351 638.690 651.272 664.102 677.185 690.525 704.129 718.000 732.145 746.568 761.275 776.272 791.565 807.159 823.060 839.274 855.808 872.667 889.859
Risk management

e.2 Entrate da cessione di energia 156.000 159.073 162.207 165.402 168.661 171.983 175.372 178.826 182.349 185.942 189.605 193.340 197.149 201.032 204.993 209.031 213.149 217.348 221.630 225.996
e.3 Entrate certificati verdi
e.4 Entrate da conto energia (solo fotovoltaico)
prezzi +2% 626.535 638.878 651.464 664.297 677.384 690.729 704.336 718.211 732.360 746.788 761.499 776.501 791.798 807.396 823.302 839.521 856.060 872.924 890.121 907.656
Ip.1 Costi risparmiati
prezzi ‐2% 601.965 613.824 625.916 638.247 650.820 663.641 676.715 690.046 703.640 717.502 731.637 746.050 760.747 775.734 791.016 806.599 822.489 838.692 855.214 872.062
prezzi +2% 159.120 162.255 165.451 168.710 172.034 175.423 178.879 182.403 185.996 189.660 193.397 197.207 201.092 205.053 209.093 213.212 217.412 221.695 226.062 230.516
Ip.2 Entra te da cessione di energia
prezzi ‐2% 152.880 155.892 158.963 162.094 165.288 168.544 171.864 175.250 178.702 182.223 185.812 189.473 193.206 197.012 200.893 204.850 208.886 213.001 217.197 221.476
D‐ OPEX (Costi generali di gestione)
d.1 Costi del personale ‐ 40.000 ‐ 41.200 ‐ 42.230 ‐ 43.286 ‐ 44.368 ‐ 45.477 ‐ 46.614 ‐ 47.779 ‐ 48.974 ‐ 50.198 ‐ 51.453 ‐ 52.739 ‐ 54.058 ‐ 55.409 ‐ 56.795 ‐ 58.215 ‐ 59.670 ‐ 61.162 ‐ 62.691 ‐ 64.258
d.2 Manutenzioni ordinarie ‐ 15.000 ‐ 15.450 ‐ 15.836 ‐ 16.232 ‐ 16.638 ‐ 17.054 ‐ 17.480 ‐ 17.917 ‐ 18.365 ‐ 18.824 ‐ 19.295 ‐ 19.777 ‐ 20.272 ‐ 20.779 ‐ 21.298 ‐ 21.830 ‐ 22.376 ‐ 22.936 ‐ 23.509 ‐ 24.097
d.3 Costi materie prime (solo Biogas) ‐
d.4 canone concessione ventennale terreni ‐ 10.000 ‐ 10.000 ‐ 10.000 ‐ 10.000 ‐ 10.000 ‐ 11.000 ‐ 11.000 ‐ 11.000 ‐ 11.000 ‐ 11.000 ‐ 11.000 ‐ 11.000 ‐ 11.000 ‐ 11.000 ‐ 11.000 ‐ 12.100 ‐ 12.100 ‐ 12.100 ‐ 12.100 ‐ 12.100
d.5 Altri costi ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000 ‐ 50.000
C‐ CAPEX (Investimenti)
c.1 Investimento (progetto, impianto, infrastrutture, ‐ 4.800.000 ‐ 750.000
c.2 Manutenzioni straordinarie ‐ 300.000
AMMORTAMENTI
Ammortamenti impianto 4% ‐ Circolare n.36/E/13 ‐ 192.000 ‐ 192.000 ‐ 192.000 ‐ 192.000 ‐ 192.000 ‐ 192.000 ‐ 192.000 ‐ 192.000 ‐ 192.000 ‐ 204.000 ‐ 204.000 ‐ 204.000 ‐ 204.000 ‐ 204.000 ‐ 204.000 ‐ 204.000 ‐ 204.000 ‐ 204.000 ‐ 204.000 ‐ 1.332.000

TAX
t.1 Imposte effettive + quote indeducibili stima 33% ‐ 152.873 ‐ 157.335 ‐ 161.974 ‐ 166.702 ‐ 171.520 ‐ 176.100 ‐ 181.105 ‐ 186.205 ‐ 191.403 ‐ 192.741 ‐ 198.140 ‐ 203.642 ‐ 209.250 ‐ 214.965 ‐ 220.789 ‐ 226.362 ‐ 232.411 ‐ 238.576 ‐ 244.859 120.978
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‐ 157.956 ‐ 162.519 ‐ 167.260 ‐ 172.092 ‐ 177.016 ‐ 181.705 ‐ 186.820 ‐ 192.033 ‐ 197.346 ‐ 198.800 ‐ 204.319 ‐ 209.943 ‐ 215.675 ‐ 221.516 ‐ 227.470 ‐ 233.174 ‐ 239.357 ‐ 245.659 ‐ 252.082 113.613
‐ 147.789 ‐ 152.152 ‐ 156.688 ‐ 161.312 ‐ 166.024 ‐ 170.496 ‐ 175.390 ‐ 180.378 ‐ 185.461 ‐ 186.682 ‐ 191.961 ‐ 197.342 ‐ 202.826 ‐ 208.414 ‐ 214.109 ‐ 219.550 ‐ 225.465 ‐ 231.494 ‐ 237.637 128.343
FLUSSI NETTI DI CASSA
prezzo base ‐ 4.297.623 511.439 520.856 530.455 540.237 549.537 559.698 570.053 580.607 295.323 606.284 617.456 628.841 640.444 652.270 663.584 675.866 688.382 701.138 336.378 11,1% TIR1
prezzo +2% ‐ 4.287.301 527.147 536.874 546.788 556.892 566.520 577.016 587.712 598.614 313.684 625.008 636.548 648.310 660.296 672.513 684.226 696.914 709.845 723.024 358.695 11,7% TIR2
prezzo ‐2% ‐ 4.307.944 495.730 504.839 514.121 523.582 532.554 542.380 552.394 562.600 276.961 587.561 598.364 609.373 620.592 632.026 642.942 654.817 666.919 679.252 314.061 10,6% TIR3

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Tavola 8 - Andamento cumulato della cassa negli scenari di prezzo (i) base e (ii) CFaR

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Sono stati prospettati quattordici scenari di di acquisto (risparmio) e cessione (provento)


strutture finanziarie, che combinano diversi dell’energia prodotta (Capitolo 4 Punto 1.).
livelli di utilizzo delle tre fonti di finanziamento I flussi di cassa operativi attualizzati (FCFF)
determinando per ciascuno scenario il proprio sono quelli riportati nella Tavola 10 mentre il
costo medio ponderato del capitale (Tavola 9). costo medio ponderato del capitale impiegato
per i vari scenari di struttura finanziaria è
quello riportato in Tavola 9.
Valutazione dell’investimento Nella Tavola 10 sono riportati i valori attuali
La valutazione dell’investimento avviene netti derivanti dai quattordici scenari nonché il
mediante il calcolo del valore attuale netto livello minimo della liquidità elaborata sulla
Finanza aziendale

dei Free Cash Flow to Firm (FCFF): base dello scenario CFaR (mentre il VAN
impiega lo scenario base dei prezzi).
FCFF = EBIT + ammortamenti +/- altre poste
non monetarie + var. CCN
Valutazione delle strutture finanziarie
L’alternativa all’utilizzo del Free Cash Flow to
Firm sarebbe il Free Cash Flow to Equity, che La scelta della struttura finanziaria ottimale
considerando nella sua formulazione anche i transita per la valutazione del profilo rischio-
rimborsi dei finanziamenti (in conto capitale e rendimento che l’investimento evidenzia nei
per interessi) che avrebbe richiesto la previsione quattordici scenari di strutture finanziarie,
di remunerazione del capitale proprio, altri- composte da un mix di capitale proprio, finan-
menti sarebbero risultati sempre più convenienti ziamento ventennale e finanziamento quin-
le strutture finanziarie con elevata componente quennale a basso tasso di interesse. Una volta
del capitale proprio. eliminate le strutture finanziarie economica-
Quindi la valutazione avverrà con la seguente mente o finanziariamente insostenibili viene
relazione: costruita la frontiera efficiente delle strutture
di finanziamento possibili ed ottimali, si pro-
cede ponendole sugli assi cartesiano con
l’ascissa che indica le misure del rischio posi-
zionate in ordine crescente, mentre i rendi-
mento sono posizionati lungo l’ordinata,
I flussi di cassa impiegati per la valutazione sono dopo di che, sono eliminate quelle strutture
quelli calcolati per lo scenario base dei prezzi finanziarie per cui ne è presente un’altra

Tavola 9 - Scenari di strutture finanziarie


Ke Kd1 Kd2
15% 5% 1%
scenari rata D1 rata D2
E D1 D2 WACC
# 12 anni 5 anni

#1 0,2 0,8 0 - 293.458,6 - 7,0%


#2 0,2 0,6 0,2 - 220.094,0 - 195.839,8 6,2%
#3 0,2 0,4 0,4 - 146.729,3 - 391.679,6 5,4%
#4 0,2 0,2 0,6 - 73.364,7 - 587.519,4 4,6%
#5 0,2 0 0,8 - - 783.359,2 3,8%
#6 0,4 0,6 0 - 220.094,0 - 9,0%
#7 0,4 0,4 0,2 - 146.729,3 - 195.839,8 8,2%
#8 0,4 0,2 0,4 - 73.364,7 - 391.679,6 7,4%
#9 0,4 0 0,6 - - 587.519,4 6,6%
#10 0,6 0,4 0 - 146.729,3 - 11,0%
#11 0,6 0,2 0,2 - 73.364,7 - 195.839,8 10,2%
#12 0,6 0 0,4 - - 391.679,6 9,4%
#13 0,8 0,2 0 - 73.364,7 - 13,0%
#14 0,8 0 0,2 - - 195.839,8 12,2%

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Tavola 10 - Confronto tra Valore Attuale Netto e Liquidità minima generata

Scenari Strutture NPVFCFF WACC Liq Min CFAR Selezione


Finanzirie WACC

#1 800.045,3 7,0% 115.854,82


#2 1.125.990,0 6,2% - 6.620,34
#3 1.489.654,9 5,4% - 570.698,77 no
#4 1.896.050,7 4,6% - 1.212.820,51 no
#5 2.350.943,1 3,8% - 1.996.781,97 no

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#6 122.933,8 9,0% 189.219,47
#7 372.465,4 8,2% 66.744,31
#8 649.832,0 7,4% - 203.875,52 no
#9 958.589,4 6,6% - 816.251,31 no
#10 - 398.584,1 11,0% 262.584,12 no
#11 - 205.867,0 10,2% 140.108,96 no
#12 7.618,9 9,4% 17.633,80
#13 - 803.557,4 13,0% 335.948,77 no
#14 - 653.543,0 12,2% 213.473,61 no

con un rischio più elevato ed un rendimento #7 e #12 si ottiene il grafico della frontiera
uguale (10) o inferiore. efficiente delle strutture finanziarie.
Il rendimento è rappresentato dal valore attuale Risulta subito evidente come gli scenari #7 e #12
netto dei flussi di cassa operativo o meglio defi- non facciano parte della frontiera efficiente in
niti come Free Cash Flow at Firm, il tasso di quanto producono rendimenti inferiori rispetto
attualizzazione è quello calcolato per ciascuno a scenari con minore rischio. Quindi la scelta
dei quattordici scenari di finanziamento, preli- delle fonti di finanziamento è limitata agli sce-
minarmente ridotti a dieci in quanto sono stati nari: #1, #2 e #6.
esclusi quelli che presentano un VAN negativo
(scenari #10, #11, #13 e #14 in Tavola 10). Conclusioni
Il rischio è misurato dal livello minimo
Il modello per il calcolo del CFaR, cioè del flusso
di cassa previsto nell’orizzonte temporale
di cassa operativo più sfavorevole verificabile
dell’investimento (Tavola 10), derivante dal
nel 95% dei casi, è molto semplificato ma idoneo
business plan elaborato sulla base dei prezzi
ad esprimere il reale rischio dell’investimento,
di acquisto e cessione dell’energia risultanti da
infatti è caratterizzato da un numero limitato di
CFaR. Sostanzialmente impiegando il CFaR
variabili soggette ad incertezza (due variabili
viene stressata la misurazione del profilo di
che sono i prezzi), caratterizzate da una interdi-
rischio in modo da verificare la sostenibilità
pendenza diretta e lineare (11).
finanziaria dell’investimento nel 95% dei casi.
La metodologia è utile ogniqualvolta sono indi-
Dal panel delle strutture finanziarie possibili
viduabili variabili che hanno una significativa
sono eliminate quelle che presentano durante
influenza sui flussi di cassa e per cui è possibile
la vita dell’investimento un saldo di cassa infe-
riore a - 30.000 euro (scenari #3, #4, #5, #8 e #9)
nonché quelli con il Valore attuale netto nega-
tivo (scenari #10, #11, à13 e #14 già individuati Note:
(10) Adattamento del modello proposto in Versiglioni -
nel paragrafo 6). Il valore soglia di -30.000 Riccardi, “Strutture Finanziaria ottimale: analisi di un impianto
corrispondente all’incirca agli affidamento a biomassa”, in questa Rivista, n. 3/2011.
accordati sul conto corrente (Tavola 10). (11) Tendenzialmente le due variabili tendono a muoversi
Il grafico della Tavola 11 unisce le combina- nella stessa direzione ed intensità per cui il modello potrebbe
zioni rischio-rendimento degli scenari #6, #1, essere ancora semplificato verificando se la correlazione tra il
prezzo di cessione alla reta e quello di acquisto risparmiato
#7, #12, #2 (elencati in ordine crescente di fosse prossima ad 1, qualora lo fosse il modello potrebbe
rischio) mentre escludendo le combinazioni essere espresso in funzione di una sola variabile indipendente.

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Tavola 11 - Frontiera efficiente combinazioni finanziarie


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modellare una distribuzione di probabilità, in scelta sulla base delle preferenze individuali
modo empirico oppure rappresentabile da una dell’investitore.
funzione di distribuzione nota, come la Normale A priori non è stato possibile individuare una
per la quale sono sufficienti i parametri media e regola che definisca la frontiera efficiente delle
varianza per caratterizzare la funzione. fonti di finanziamento a causa delle numerose
Le variabili esaminate sono perlopiù i prezzi di variabili in gioco e delle reciproche relazioni
commodities o grandezze finanziarie come per cui, come si è visto, si è proceduto a rico-
tassi di cambio ed interesse, mentre i residui struire interamente gli scenari finanziari deter-
(u) della relazione (2) rappresentano il rischio minati dai vari mix di fonti di finanziamento. I
operativo residuo non intercettato dal CFaR. principali effetti prodotti dalle fonti di finan-
ziamento sul livello di cassa e sul rendimento
dell’investimento sono:

Qualora fossero disponibili serie storiche


significative e funzioni di probabilità adeguate Tavola 12 - Confronto tra il Valore Attuale Netto
anche le variabili strategiche quali, ad esempio, determinato con i flussi di cassa nello scenario
la quota di mercato piuttosto che variabili ope- base ed il CFaR
rative (tempi di consegna, costi della qualità,
efficienza operativa) potrebbero contribuire Scenari NPVFCF WACC NPVFCF WACC
alla determinazione del CFaR. CFAR (95%) prezzo base
Il CFaR può anche misurare il rischio massimo #1 244.978,8 800.045,3
rispetto alle capacità di previsione dell’a- #2 531.946,1 1.125.990,0
zienda, in cui la variabile casuale descrivere #3 852.403,5 1.489.654,9
gli scostamenti tra dati effettivi dei flussi di #4 1.210.795,7 1.896.050,7
cassa e quelli previsti nei budget. #5 1.612.235,1 2.350.943,1
Nella Tavola 12 è confrontato il valore attuale #6 - 350.122,9 122.933,8
netto dei flussi di cassa nell’ipotesi base di #7 - 131.008,3 372.465,4
andamento dei prezzi con il valore attuale #8 112.824,2 649.832,0
netto del Cash Flow at Risk. #9 384.530,5 958.589,4
La scelta della struttura delle fonti di finanzia- #10 - 807.052,9 - 398.584,1
mento destinate a supportare l’investimento, #11 - 638.391,9 - 205.867,0
avviene in due step prima l’individuazione delle #12 - 451.287,4 7.618,9
combinazioni finanziarie ottimali che giac- #13 - 1.160.491,3 - 803.557,4
ciono sulla medesima curva di indifferenza #14 - 1.029.748,8 - 653.543,0
della funzione di utilità, per poi operare la

58 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Risk management

• il capitale proprio (E) determina uno stress rischio e dalla effettiva disponibilità delle tre
inferiore alla dinamica della cassa ma impone fonti di finanziamento, soprattutto quella del
un più elevato costo del capitale; capitale proprio (Tavola 13).
• il primo finanziamento (D1) ha un costo
superiore del debito penalizzando il rendi-
mento complessivo dell’investimento ma ha il Tavola 13 - Mix delle fonti di finanziamento per gli
vantaggio che il rimborso è sincrono con la scenari ottimali
durata dell’investimento;
• il secondo finanziamento (D2) a causa della scenari
E D1 D2
sua breve durata (5 anni a fronte di un investi-

Finanza aziendale
#
mento della durata di 20 anni) determina #1 20% 80% 0%
difficoltà sul fronte finanziario mentre è
molto vantaggioso dal punto di vista econo- #2 20% 60% 20%
mico per il tasso di interesse molto agevolato. #6 40% 60% 0%
Infine la scelta tra le combinazioni finanziarie
#12 60% 0% 40%
ottimali (frontiera efficiente - Tavola 11),
questa è condizionata dalla propensione al

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 59


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Tesoreria

La pianificazione dei flussi di


cassa: un modello applicativo
di Cristina Florio (*) e Anna Nardi Zoccante (**)

Il presente contributo si pone l’obiettivo di evidenziare i vantaggi di cui le aziende possono


Finanza aziendale

beneficiare qualora pongano in essere un’attenta pianificazione finanziaria, coadiuvata da un


costante monitoraggio in itinere dei flussi di cassa. Il tema è trattato sinteticamente a livello teorico e
approfondito a livello pratico mediante l’elaborazione di un modello Excel sviluppato con logica
sartoriale per una azienda pilota. L’esemplificazione, nella sua basilare articolazione, dimostra come
qualsiasi realtà aziendale possa dotarsi di semplici strumenti per la pianificazione finanziaria e mette in
luce i benefici che questi ultimi possono concretamente offrire.

L’importanza di un’attenta gestione Nella concreta realtà operativa, sono poche le


della tesoreria aziende di piccole e medie dimensioni che pia-
nificano la tesoreria quotidianamente o a inter-
Molti imprenditori non riescono a immaginare valli infrannuali, in modo sistematico.
quanto sia semplice avere a disposizione un Tuttavia, è ormai noto ai più che la pianifica-
insieme di informazioni utili per prevedere e zione finanziaria riveste un ruolo cruciale, a
monitorare la performance finanziaria. Hanno maggior ragione in periodi economici caratte-
difficoltà a capire in che modo possono rispon- rizzati da turbolenze e insicurezza, che costrin-
dere alle domande che quotidianamente si gono le imprese a relazionarsi con mercati
pongono - e che talvolta diventano persino instabili e a convivere con repentini e inaspet-
assillanti -: come incide l’andamento del fattu- tati cambiamenti (1). A titolo esemplificativo,
rato sui flussi di cassa? Qual è il cliente più può succedere che un’azienda si trovi
affidabile e, viceversa, il meno affidabile? nell’incapacità di far fronte ai propri impegni
Qual è il fornitore che provoca maggiore stress monetari (“rischio di liquidità”), il cui protrarsi
finanziario? Quanto fido si può concedere al può trasformarsi in una vera e propria situa-
cliente X? La liquidità disponibile è sufficiente zione di insolvenza e intaccare il risultato eco-
per provvedere al pagamento degli stipendi, dei nomico. Ancora, può accadere che un’azienda
debiti commerciali e finanziari, delle imposte, non riesca a rientrare dalle proprie posizioni
ecc. alle preordinate scadenze? Eppure, con debitorie, e che conseguentemente accenda
una attenta pianificazione finanziaria è possi- nuovi finanziamenti a condizioni economiche
bile rispondere con immediatezza a tutte le sempre meno vantaggiose, innescando un
domande sopra riportate; anzi, esse possono
trasformarsi in domande più strategiche che
inducono non solo a controllare ex-post e a Note:
prevedere ex-ante i flussi finanziari, ma anche (*) Professore Aggregato di Economia Aziendale
a gestirli consapevolmente mediante una dell’Università degli Studi di Verona. Docente di Financial
attenta pianificazione, divenuta oramai indi- Accounting and Business Evaluation presso l’Università
spensabile per una qualsiasi azienda che punti Cattolica del Sacro Cuore
(**) Junior Controller. Già Junior Consultant in Controllo di
all’efficienza e all’efficacia finanziaria. In tal Gestione e di Tesoreria, Finanza Aziendale e Contabilità.
senso, si sottolinea come il controllo della teso- (1) Già nel 1980 Druker affermava: “In turbulent times a busi-
reria debba essere integrato, sinergicamente e ness can survive long periods of low earnings or low revenues if
parallelamente, al più ampio controllo di it has adequate cash flow and financial strength. The opposite
gestione in tutte le sue declinazioni temporali is not true. Liquidity by itself is not an objective. But in turbulent
times it becomes a restraint. It becomes a survival need”.
(controllo previsionale, concomitante e Drucker P., Managing in turbulent times, Harper Collins, New
consuntivo). York, 1980, pag. 21.

60 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Tesoreria

circolo vizioso che, nella peggiore delle ipotesi, costantemente l’azienda nell’individuazione
può terminare in una situazione di contrazione dei punti di forza e di debolezza finanziari.
del credito (credit crunch). Infine, un’azienda La migliore soluzione per pianificare la tesore-
può vedere compressa la sua vitalità econo- ria è la creazione di un modello con logica
mica (default) non disponendo né di risorse a sartoriale, che tenga conto di tutte le caratteri-
sufficienza per pagare i proprio debiti, né di stiche ed esigenze principali dell’azienda.
aiuti finanziari esterni che possano sostenerla Il modello di seguito proposto si riferisce a un
temporaneamente. caso concreto e nasce dalla reale esigenza di
Onde evitare di incorrere nelle spiacevoli situa- un’azienda di prevedere e programmare non
zioni menzionate, le aziende dovrebbero solamente l’andamento reddituale, ma altresì

Finanza aziendale
innanzitutto sviluppare al loro interno una cul- l’andamento finanziario. Il valore aggiunto del
tura manageriale di base sempre più ampia e modello è riconducibile all’impostazione pre-
flessibile, che non si focalizzi esclusivamente visionale adottata, che permette al manage-
sull’aumento del fatturato o sulla riduzione dei ment di essere lungimirante e valutare
costi, ma altresì su un sistema di pianificazione anticipatamente la capacità e la disponibilità
e controllo dei flussi di cassa (2). In tal senso, le finanziaria dell’azienda, nella consapevolezza
aziende dovrebbero acquisire una maggiore che i flussi di cassa sono parte integrante del-
consapevolezza finanziaria, ovvero conoscere l’unitaria e sistematica gestione aziendale.
le proprie disponibilità finanziarie, le opera-
zioni di gestione da cui promanano, gli impegni
finanziari e la propria posizione finanziaria
Un modello Excel per la pianificazione
netta, attuale e prospettica. Il tutto al fine di
della tesoreria
prevedere eventuali stress finanziari in tempo
Il caso
utile per poterli affrontare e risolvere pronta-
mente, evitando decisioni precipitose, estem- Non esistono modelli standardizzati per il con-
poranee e solo apparentemente risolutive. trollo di gestione, e tanto meno per il controllo
Fermo restando che la periodicità con cui svi- della liquidità. Ogni azienda svolge un partico-
luppare le attività di pianificazione e monito- lare business, presenta un certo modello orga-
raggio dipende dal business esercitato e dalle nizzativo e persegue una propria strategia: in
caratteristiche dell’azienda, si può ragionevol- altre parole, ogni azienda è unica e si
mente pensare che un’azienda che non incorre
in grandi rischi di liquidità e di insolvenza e che
registra una buona performance reddituale Note:
(2) Nell’ambito delle imprese italiane si individuano compor-
possa limitarsi ad un controllo bisettimanale, tamenti che denotano la poca attenzione al controllo della
mensile o, al più, trimestrale della tesoreria. tesoreria. A titolo esemplificativo, si citano lo scarso ricorso
Tuttavia, per le imprese che presentano un all’indebitamento a lungo termine rispetto all’indebitamento
andamento negativo della performance reddi- a breve termine, la tendenza a ricorrere sempre al medesimo
tuale, un elevato indebitamento e/o un rischio istituto di credito senza considerare seriamente le altre (pur
numerose) offerte, la debole struttura del sistema di program-
di insolvenza e di liquidità elevato e/o in mazione e controllo, la difficoltà ad aprire il capitale delle
costante aumento diviene imprescindibile aziende familiari a soggetti esterni. Inoltre, la tradizione con-
impostare una pianificazione day-by-day, o tabile italiana è fortemente concentrata sui risultati reddituali,
quantomeno settimanale (3). talvolta trascurando il divario che può intercorrere tra reddito
La tesoreria può essere pianificata implemen- (grandezza stimata e congetturata) e flussi di cassa (gran-
dezza oggettiva).
tando appositi software offerti dal mercato, (3) In un recente lavoro di Tennent J., Guide to cash mana-
oppure attraverso semplici fogli Excel. È gement, The Economist, London, 2012, pag. 20, cosı̀ si legge:
importante che il mezzo impiegato sia attendi- “When cash flow is strong a simple monthly forecast may
bile e di facile gestione e comprensione. Inoltre, provide sufficient operational control, but for many businesses,
è necessario creare dei processi automatizzati and in particular if cash becomes tight, a weekly or even daily
cash flow forecast is required. This level of detail is necessary
che assicurino un aggiornamento veloce e un’a- because of potential mismatches that can take place within a
nalisi dinamica per garantire l’efficienza nella month. For example, a large outflow in the first week of month
gestione della liquidità e ridurre il rischio ope- could be offset by a large inflow in the last week. In aggregate
rativo di insolvenza. Un buon strumento di there would appear to be no problem, but for the middle two
pianificazione della tesoreria aiuta prima a weeks a significant cash deficit may need to be carried.
Provision is required to manage all deficits, however long
gestirla e poi a migliorarla, supportando they may last”.

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 61


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Tesoreria

differenzia da qualunque altra. Pertanto, il vengono poi rielaborati secondo una logica
modello per la gestione della liquidità deve ben precisa, che può essere applicata, previo
essere sviluppato seguendo una logica sarto- opportuno adattamento, a qualsiasi realtà
riale: in buona sostanza, il modello deve essere aziendale.
creato “su misura” in base alle specifiche carat- La finalità di questo modello consiste nella
teristiche ed esigenze della realtà aziendale. creazione di un report da generarsi veloce-
Inoltre, una volta elaborato, testato e opportu- mente, ogni qualvolta il management avverta
namente rifinito il modello, è buona norma la necessità di pianificare e controllare i flussi
creare tutti gli automatismi possibili al fine di di cassa. Il modello, essendo in parte automa-
minimizzare gli errori manuali di imputazione tizzato, riduce i tempi di redazione del report e
Finanza aziendale

e il tempo di alimentazione. diminuisce gli errori dovuti agli inserimenti


Il modello di tesoreria di seguito presentato è manuali, aumentando così la affidabilità dei
stato creato “su misura” per l’impresa Zeta dati riportati. Dall’esposizione del modello si
S.r.l., specializzata nella progettazione e nella noterà subito come, superata la fase di iniziale
realizzazione su commessa di apparecchi predisposizione e implementazione, la sua
luminosi a LED. L’azienda vanta una storia applicazione successiva e il suo aggiornamento
venticinquennale in questo settore e offre pro- continuo siano poco onerosi.
dotti realizzati esclusivamente in Italia. È pre-
sente sia sul mercato italiano sia sul mercato Descrizione del modello
estero, registrando nell’ultimo triennio una Il modello è stato creato sulla base di un’analisi
forte crescita dimostrata dall’aumento settimanale: a ogni settimana viene associato il
costante del fatturato. La situazione finanzia- numero settimana come da calendario, così da
ria e la solidità patrimoniale sono buone, così garantire una previsione dettagliata.
come l’andamento reddituale. Il modello si articola in più fogli, collegati tra
Zeta S.r.l. presenta l’esigenza di dotarsi di un loro da apposite formule. Ogni foglio contiene
modello di tesoreria previsionale in quanto un collegamento ipertestuale che consente di
desidera integrare e migliorare il proprio finan- ritornare alla pagina iniziale (Home) e, di lì, di
cial report, redatto e discusso dai responsabili beneficiare di una sorta di “guida” nell’aggior-
almeno una volta al mese. Zeta S.r.l. detiene un namento del modello stesso.
software di Business Intelligence che fornisce I fogli che compongono il modello sono
quotidianamente, tra l’altro, l’andamento descritti dettagliatamente nel prosieguo.
finanziario a consuntivo, tramite il rendiconto
finanziario e l’andamento del cash flow rolling Cover
12 (mesi). Così strutturato, il sistema di Il foglio Cover (Tavola 1) è importante per la
Business Intelligence offre una chiara visione data di riferimento, che corrisponde alla data a
dell’andamento economico-finanziario a partire dalla quale si vogliono prevedere i flussi
livello consuntivo. Ciò nonostante, l’esigenza di cassa futuri. Aggiornando manualmente la
principale di Zeta S.r.l. è quella di riuscire a data di riferimento, automaticamente i fogli
prevedere anticipatamente il flusso di cassa, e successivi ricreeranno l’analisi a partire dalla
precisamente l’entità delle entrate e delle uscite data inserita. Ipotizzando, come nell’esempio
monetarie, del fabbisogno finanziario e delle riportato, che il management desideri predi-
disponibilità liquide. Tale necessità è forte- sporre la previsione dei flussi di cassa dal 10
mente avvertita nonostante l’azienda abbia gennaio 2015 in poi, inserendo la data nel foglio
una buona dotazione di risorse liquide. Cover, il report si aggiornerà automaticamente.
Il modello di seguito descritto è stato creato In buona sostanza, l’elemento caratterizzante
tramite un foglio elettronico Excel che ingloba di questo foglio è la data di riferimento, primo
tutti i dati e le informazioni necessarie per dettaglio da inserire nel modello e che guida
prevedere il cash flow dell’impresa. Il modello l’intera analisi.
è alimentato, per la maggior parte, dai sistemi
aziendali già esistenti (estrazione dal gestio- Home
nale e altri software) e, in parte, da dati inseriti Il foglio Home (Tavola 2) è molto utile come
manualmente sulla base di previsioni formu- riferimento sia quando si inizia ad utilizzare il
late dal responsabile amministrativo (o ana- modello per la prima volta, sia per i successivi
loga figura direzionale). I dati inseriti aggiornamenti. Questo foglio, infatti, fornisce

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Tesoreria

Tavola 1 - Foglio Cover

Zeta S.r.l.
Modello di gestione della Tesoreria - Financial Report

Finanza aziendale
Data di riferimento:
10/01/2015

Tavola 2 - Home

1 ESTRARRE SCADENZARIO CLIENTI


AGGIORNAMENTOAUTOMATICO DELLA
PREVISIONE DEL FLUSSO E
DELLE DISPONIBILITA' DI CASSA
2 ESTRARRE SCADENZARIO 3
FORNITORI

4
ESTRARRE ORDINATO CLIENTE
AGGIORNAMENTOAUTOMATICO DEL
PROSPETTO DELL'ORDINATO
5 6
ESTRARRE ORDINATO FORNITORE

AGGIORNAMENTO MANUALE
7 GRAFICO DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE
FLUSSO E DELLE
DISPONIBILITA' DI CASSA 8

l’elenco degli ulteriori fogli che compongono il Cliccando sulle caselle riportate l’utente viene
report e rappresenta uno schema del percorso indirizzato al relativo foglio di lavoro tramite
da compiere per pianificare il flusso di cassa e collegamento ipertestuale e viene così guidato
predisporre il financial report desiderato. nella compilazione del modello di gestione

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 63


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Tesoreria

della tesoreria. Il foglio Home guida il soggetto ciascuno. Se un’azienda dispone di elevata
che si accinge a preparare il report di previsione liquidità, dopo opportune valutazioni, può
della tesoreria a compilare tutti i fogli, comple- concedere dilazioni di pagamento e/o fidi mag-
mentari l’uno rispetto all’altro. giori ai propri clienti. La gestione attenta dei
Per ritornare, poi, al foglio Home è sufficiente crediti porta innumerevoli vantaggi dal punto
cliccare sul relativo pulsante di collegamento di vista finanziario e strategico (4).
ipertestuale, presente in ciascun foglio del La prima domanda che può scaturire analiz-
modello. zando il foglio Scadenzario Clienti è: quali sono
le ragioni del mancato incasso dei crediti? Da
Scadenzario Clienti questo quesito può nascere l’esigenza di con-
Finanza aziendale

Il foglio Scadenzario Clienti (Tavola 3) riporta durre un approfondimento volto a valutare la


tutti i crediti verso i clienti ancora aperti, indi- qualità di ogni cliente, verificando la possibilità
cando la scadenza, l’importo e il tipo di paga- di concedere fidi e l’ammontare degli stessi,
mento previsto per ciascuna fattura. Più nonché di sviluppare una riflessione sull’ade-
precisamente, la prima colonna della Tavola guata gestione degli ordini. A livello pratico, si
3 è alimentata da una semplice formula e indi- possono svolgere delle analisi ad hoc finaliz-
vidua la settimana in cui scade il credito; tutta- zate a fornire indicazioni all’area commerciale
via, qualora la settimana in cui la fattura in merito all’affidabilità di ogni cliente. Un
avrebbe dovuto essere incassata sia precedente cliente può sembrare profittevole perché
rispetto alla data di riferimento del modello genera molto fatturato, incidendo positiva-
(vedi Tavola 1) viene riporta l’indicazione mente sull’andamento reddituale; tuttavia, se
“SCADUTO”. Le colonne successive alla lo stesso cliente ritarda i pagamenti o, peggio,
prima contengono dati estratti dal gestionale diviene insolvente, si genera uno squilibrio
di Zeta S.r.l.: il codice e la ragione sociale del finanziario perché il ciclo monetario aziendale
cliente, la data di scadenza, il numero, la data di non si conclude positivamente. A parità di ogni
emissione e il totale della fattura, l’eventuale altra condizione, peraltro, tale squilibrio è
rateizzazione del pagamento (numero rate e tanto maggiore quanto più cospicui sono gli
relativa sequenza), la valuta e la modalità di ordini inoltrati dal cliente. Pertanto, è bene
pagamento pattuita (ove B sta per bonifico, D valutare anticipatamente se l’aumento del fat-
sta per rimessa diretta, R sta per ricevuta ban- turato sarà successivamente accompagnato -
caria). Il foglio Scadenzario Clienti popola con ragionevole certezza - dall’incasso dei
automaticamente la Previsione del flusso e nuovi crediti.
disponibilità di cassa (Tavola 6) andando a
posizionare l’incasso del credito nella setti-
mana di scadenza e nella riga della tipologia
di scadenza pagamento pattuita. Ad evidenza, i
dati inseriti nel foglio Scadenzario Clienti con-
sentono di sviluppare ulteriori analisi sui Nota:
clienti che pagano puntualmente e su quelli (4) Per approfondimenti: Miandro G., “La gestione del credito
commerciale in tempo di crisi: un modello empirico di policy”,
sistematicamente in ritardo, sugli insoluti, sul- in questa Rivista, n. 1/2014; Preti M., “Gestione dei pagamenti,
l’ammontare di fido che può essere concesso a fulcro della strategia per la ripresa”, in questa Rivista, n. 11/
2013; Manca F., “L’importanza dell’attività di smobilizzo dei
crediti nella gestione della liquidità”, in questa Rivista, n. 6/
2013.
Tavola 3 - Scadenzario clienti

N°SETT SCADENZA COD. CLIENTE RAGIONE SOCIALE DATA SCADENZA N°FATTURA DATA FATTURA TOTALE N°RATE SEQ.RATE IMPORTO RATA VALUTA TIPO PAGAMENTO
SCADUTO C3DEC1 CLIENTE_126 30/11/2014 3977 31/10/2014 304,30 1 1 304,30 EUR B
9 C3MPD1 CLIENTE_178 28/02/2015 4784 31/12/2014 420,18 1 1 420,18 EUR R
18 C3MPD1 CLIENTE_178 30/04/2015 47 17/01/2015 -135,39 1 1 -135,39 EUR R
18 C3MPD1 CLIENTE_178 30/04/2015 140 31/01/2015 1.724,70 1 1 1.724,70 EUR R
18 C3SIN1 CLIENTE_366 30/04/2015 414 07/02/2015 402,32 1 1 402,32 EUR B
3 C3SIN3 CLIENTE_142 15/01/2015 4316 16/11/2014 36.641,64 1 1 36.641,64 EUR B
9 C3SIN3 CLIENTE_142 28/02/2015 4759 19/12/2014 1.206,82 1 1 1.206,82 EUR B
14 C3SIN3 CLIENTE_142 31/03/2015 27 16/01/2015 754,16 1 1 754,16 EUR B
SCADUTO C4LI01 CLIENTE_116 20/09/2014 3483 20/09/2014 3,02 1 1 3,02 EUR D
15 CACME1 CLIENTE_179 05/04/2015 4785 31/12/2014 14.340,67 1 1 14.340,67 EUR R
19 CACME1 CLIENTE_179 05/05/2015 141 31/01/2015 18.736,97 1 1 18.736,97 EUR R

64 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Tesoreria

Scadenzario Fornitori ricevuta la fattura di acquisto e che, pertanto,


Il foglio Scadenzario Fornitori (Tavola 4) è non sono ancora stati oggetto di rilevazione
costruito secondo la medesima logica dello contabile. L’ordinato è la previsione delle
Scadenzario Clienti. Vi sono rappresentati entrate e delle uscite sulla base degli ordini
tutti i debiti verso fornitori in essere, riportando ricevuti dai clienti ed emessi nei confronti dei
il codice e la ragione sociale del fornitore, la data fornitori, suddivisi a seconda del numero setti-
di scadenza, il numero, la data di emissione e il mana di calendario. L’ordinato permette di
totale della fattura, l’eventuale rateizzazione del calcolare più dettagliatamente il flusso di
pagamento, la valuta e la modalità di pagamento cassa, il quale non può considerare solo i dati
pattuita. Nella prima colonna del foglio vengono certi - relativi a vendite e acquisti già effettuati -,

Finanza aziendale
indicati automaticamente la settimana di sca- ma anche le entrate e le uscite previste in fun-
denza o l’eventuale “SCADUTO” della fattura. zione di transazioni già avviate, ma non ancora
Questo foglio “popola” in maniera automatica concluse.
il foglio Previsione Flusso e disponibilità di Il foglio Ordinato Clienti e Fornitori (Tavola 5)
cassa (Tavola 6) classificando l’importo com- si aggiorna automaticamente, andando sem-
plessivo dei debiti in funzione della settimana plicemente ad inserire le estrazioni Excel deri-
di scadenza e, in subordine, della tipologia di vanti dal sistema di Business Intelligence nelle
pagamento del debito. rispettive sezioni Ordinato Clienti e Ordinato
Il foglio Scadenzario Fornitori può essere utiliz- Fornitori, le quali funzionano secondo la
zato per attivare analisi che consentano di capire medesima logica dei fogli Scadenzario Clienti
se vi siano forti legami di dipendenza da taluni e Scadenzario Fornitori. La parte alta del foglio
fornitori, valutandone la rischiosità e la Ordinato Clienti e Fornitori riporta l’Ordinato
necessità di intervenire prontamente per cercare Clienti in base al codice documento (ordine
altri fornitori e ridurre il rischio stesso di dipen- ricevuto e non ancora evaso) e alle rate di paga-
denza. Instaurare un buon rapporto con i forni- mento previste, nonché lo spedito ai clienti
tori, grazie anche alle informazioni ottenute (ordine ricevuto ed evaso, ma non ancora fat-
attraverso analisi accurate, è aspetto tutt’altro turato); la parte bassa, invece, riporta gli ordini
che trascurabile, a maggior ragione nei momenti che l’azienda ha inviato ai propri fornitori,
di tensione finanziaria. Infatti, quando i flussi in essendo ancora in attesa di consegna delle
uscita sono maggiori dei flussi in entrata e i fidi merci e/o della fattura di acquisto. Il flusso di
bancari a disposizione non sono capienti, la cassa dell’ordinato è poi calcolato, settimana
trattativa con più fornitori per tardare e/o rateiz- dopo settimana, come differenza tra il flusso
zare il pagamento può alleggerire momentanea- dell’ordinato clienti e il flusso dell’ordinato
mente la situazione di stress finanziario. fornitori.
Il flusso dell’ordinato, a sua volta, viene ripor-
Ordinato Clienti e Fornitori tato nella Previsione Flusso e Disponibilità di
Per “ordinato clienti e fornitori” si intende Cassa (Tavola 6) e sommato algebricamente al
l’ammontare degli ordini, rispettivamente, di flusso di cassa risultante dallo Scadenzario
vendita o di acquisto per i quali non è stata Clienti (Tavola 3) e dallo Scadenzario
ancora emessa la relativa fattura di vendita o Fornitori (Tavola 4).

Tavola 4 - Scadenziario Fornitori

N°SETT SCADENZA COD. FORNITORE RAGIONE SOCIALE DATA SCADENZA N°FATTURA DATA FATTURA TOTALE N°RATE SEQ.RATE IMPORTO RATA VALUTA TIPO PAGAMENTO
SCADUTO FBNP FORNITORE_1 29/11/2009 880 28/09/2009 -7.854,00 1 1 -7.854,00 EUR B
SCADUTO FGASE1 FORNITORE_2 31/10/2010 2817 30/09/2010 -1.988,89 1 1 -1.988,89 EUR R
SCADUTO FH3G1 FORNITORE_3 14/01/2011 58641 15/12/2010 -2.345,05 1 1 -639,23 EUR D
SCADUTO FH3G1 FORNITORE_3 14/02/2011 204632 15/01/2011 -60,31 1 1 -26,75 EUR D
9 FELET7 FORNITORE_20 28/02/2015 2122 30/06/2014 572,90 1 1 572,90 EUR D
13 FTCI 1 FORNITORE_23 25/03/2015 6430 31/07/2014 -10.155,94 2 2 -5.077,97 EUR R
SCADUTO FCCEA FORNITORE_22 31/10/2014 1036 31/08/2014 -534,82 1 1 -534,82 EUR B
SCADUTO FGIPL1 FORNITORE_24 31/10/2014 1147 31/08/2014 1.121,49 1 1 1.121,49 EUR R
13 FTCI 1 FORNITORE_23 25/03/2015 6719 31/08/2014 -10.678,37 2 2 -5.339,18 EUR R
13 FTCI 1 FORNITORE_23 25/03/2015 6807 31/08/2014 -16.127,63 2 2 -8.063,81 EUR R
SCADUTO FCCEA FORNITORE_22 30/11/2014 1211 28/09/2014 -365,42 1 1 -365,42 EUR B
7 FTCI 1 FORNITORE_23 10/02/2015 7756 28/09/2014 -11.264,64 1 2 -5.632,32 EUR R
13 FTCI 1 FORNITORE_23 25/03/2015 7756 28/09/2014 -11.264,64 2 2 -5.632,32 EUR R
13 FTCI 1 FORNITORE_23 25/03/2015 7632 28/09/2014 -21.116,28 2 2 -10.558,14 EUR R
7 FFUTU3 FORNITORE_26 10/02/2015 598010 01/10/2014 -390,00 1 1 -390,00 EUR B

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 65


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Tesoreria

Tavola 5 - Ordinato clienti e fornitori

N°settimana 2 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Data riferimento 10/01/2015 04-gen 11-gen 18-gen 25-gen 01-feb 08-feb 15-feb 22-feb 01-mar 08-mar 15-mar 22-mar 29-mar 05-apr
10-gen 17-gen 24-gen 31-gen 07-feb 14-feb 21-feb 28-feb 07-mar 14-mar 21-mar 28-mar 04-apr 11-apr

CODICE DOCUMENTO RATE


ORDINATO CLIENTI L1 1 - 8.494 426 - - 800 6.420 5.586 1 - 414 2.586 148 -
L1 2 2.618 - - - - - - - - - - - - -
L1 3 - - - - - - - - - - - - - -
spedito NON fatturato CLIENTI 1 1 - 36 714 - - - 250 145 - 2.463 2.232 45 230 -
1 2 - - - - - - - - - - - - - -
1 3 - - - - - - - - - - - - - -
TOTALE ORDINATO CLIENTI 2.618 8.531 1.140 - - 800 6.670 5.731 1 2.463 2.646 2.631 377 -
Finanza aziendale

CODICE DOCUMENTO RATE


ORDINATO FORNITORI 21 1 - - 2.559 - - 10.267 - 5.077 - 209 - - - 2.583 - - 1.634 - - 3.109 -
21 2 - 549 - 8.739 - - 2.759 - - - - - 12.430 - 145 - - - 9.589 -
21 3 - - - - - - - - - - - - - -

23 1 - - 36 - - - - - - - - - - - -
23 2 - - - - - - - - - - - - - -
23 3 - - - - - - - - - - - - - -

11 1 - - 36 - - - - - - - - - - - -
11 2 - - - - - 4.845 - - - 1.637 - 4.807 - - - - -
11 3 - - - - - - - - - - - - - -
TOTALE ORDINATO FORNITORI - 549 - 11.370 - - 13.026 - 9.923 - 209 - - 1.637 - 19.820 - 145 - 1.634 - - 12.698 -

FLUSSO ORDINATO 2.069 - 2.840 1.140 - 13.026 - 9.923 590 6.670 4.094 - 19.819 2.318 1.013 2.631 - 12.321 -

La gestione dell’ordinato contribuisce all’ana- dei crediti commerciali) e le uscite (da liquida-
lisi in quanto affina la previsione del flusso e zione dei debiti commerciali), derivanti da
della disponibilità di cassa. Inoltre, la gestione transazioni già eseguite (come da
dell’ordinato permette di pianificare il magaz- Scadenzario Clienti e Fornitori) e in corso di
zino e la produzione, gestendo attentamente svolgimento (come da Ordinato Clienti e
l’attivo circolante. In varie realtà aziendali l’as- Fornitori). Ai flussi di cassa derivanti dai rap-
senza di pianificazione dei flussi di cassa può porti con clienti e fornitori si aggiungono, inol-
condurre ad una gestione poco accorta del tre, gli ulteriori flussi finanziari relativi alla
magazzino (ad esempio, favorendo l’elevato gestione operativa (corresponsione delle prov-
accumulo di materie prime e/o prodotti finiti), vigioni ai rappresentanti e degli stipendi al
senza comprendere che la liquidità disponibile personale, pagamento dei canoni di affitto,
talvolta scarseggia (anche) perché è “imprigio- ecc.), alla gestione finanziaria (rimborso dei
nata” nelle scorte. Alcune problematiche, per finanziamenti ottenuti da banche o altri istituti
esempio, potrebbero trovare agevole soluzione finanziari) e al pagamento dell’IVA periodica e
mediante la richiesta di un acconto ai propri delle altre imposte dovute.
clienti, in sede di stipula del contratto o di Entrando nel dettaglio, il foglio è strutturato
accettazione dell’ordine; in tal modo, la essenzialmente in quattro sezioni ed è alimen-
società può disporre anticipatamente almeno tato, in parte, dai fogli precedentemente com-
di una parte delle risorse monetarie necessarie pilati che si “agganciano” automaticamente
per avviare il processo produttivo. Pertanto, tramite formule Excel e, in parte, tramite l’in-
l’attenta previsione e pianificazione dell’ordi- serimento manuale delle ulteriori entrate e
nato cliente e, di conseguenza, dell’ordinato uscite previste. A livello illustrativo - e altresì
fornitore permette di gestire preventivamente come ausilio nella compilazione - la parte auto-
il flusso di cassa “emergente”. Sarebbe buona matizzata del foglio presenta sfondo colorato,
norma verificare l’ordinato con il responsabile mentre la parte ove è necessario inserire i valori
del processo produttivo per verificare tutte le manualmente non presenta alcuno sfondo.
commesse in produzione e il loro stato avanza- La prima parte del foglio riporta i Flussi
mento lavori. Finanziari Attivi, ossia tutte le entrate monetarie
derivanti dallo Scadenzario Clienti (Tavola 3),
Previsione Flusso e Disponibilità di Cassa ripartite, settimana dopo settimana, per
Il foglio Previsione Flusso e Disponibilità di modalità di incasso. Si riporta, inoltre, il totale
Cassa (Tavola 6) è il più complesso di tutto il dei crediti verso clienti già scaduti, il quale può
modello, in quanto in esso vengono convogliati funzionare da alert per l’impresa, inducendola a
tutti i dati inseriti nei fogli descritti preceden- controllare gli incassi e a verificare con il proprio
temente, ovvero tutte le entrate (da riscossione credit manager e con i responsabili dell’area

66 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Finanza aziendale
Tavola 6 - Previsione del flusso e delle disponibilità di cassa

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 67


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commerciale le problematiche esistenti nel rap- disponibilità di cassa prevista e l’eventuale uti-
porto con i singoli clienti. A livello finanziario il lizzo dei fidi a disposizione.
totale scaduto rappresenta il mancato incasso, Il report finanziario così generato può
ovvero la mancata manifestazione del flusso suggerire vari spunti di riflessione da parte
monetario in entrata pianificato in funzione del management. Assumendo a riferimento i
delle modalità di pagamento pattuite con i pro- valori della società Zeta S.r.l. riportati nel
pri clienti. Report, si comprende immediatamente come
Identificato l’importo totale dei crediti scaduti, i flussi netti da Scadenzario (voce C) siano
si inseriscono poi manualmente i flussi in positivi per la maggior parte del periodo
entrata relativi a incassi da parte di clienti preso in esame, ovvero le uscite monetarie
Finanza aziendale

insoluti. Più precisamente, la riga Rientro pre- sono minori delle entrate monetarie.
visto scaduto clienti indica l’importo delle fat- Tuttavia, i flussi previsionali dell’Ordinato
ture (o relativa quota-parte) che si prevede (voce F) sono talvolta negativi. Inoltre,
ragionevolmente di incassare alla luce della l’azienda prevede flussi monetari continui,
promessa di pagamento a una certa scadenza sia in entrata che in uscita, con una maggiore
pervenuta dai clienti insolventi. concentrazione verso fine mese.
La seconda parte della Tavola 6 fa sintesi di Visualizzando poi la riga della Previsione
tutte le uscite monetarie relative al pagamento Disponibilità di Cassa con l’Ordinato (voce
dei fornitori (per fatture in scadenza), del per- G), si nota immediatamente come nella setti-
sonale e dei collaboratori (dipendenti, agenti, mana n. 14 ci sia tensione finanziaria in quanto
professionisti, amministratori, ecc.), degli la disponibilità di cassa prevista è negativa.
affitti e di altre spese di natura operativa, dei L’azienda riesce a sostenere questo episodio
rimborsi bancari (finanziamenti, leasing, ecc.) di tensione grazie al fido di cui dispone.
e delle imposte. Anche in questa sezione viene Tuttavia, è opportuno procedere all’analisi
riportato l’ammontare dei debiti verso forni- drill-down del report e capire le cause che gene-
tori scaduti, ossia quei debiti che l’azienda deve rano questo momentaneo stress finanziario:
ancora provvedere a pagare. Pertanto, si pre- nella settimana n. 13 si prevedono entrate
vede la riga Rientro previsto scaduto fornitori, monetarie dall’incasso dei crediti notevol-
dove si riporta l’ammontare dei debiti che si mente inferiori rispetto alle uscite monetarie
prevede di saldare nei confronti dei propri for- derivanti dal pagamento dei debiti. Inoltre, si
nitori. A livello finanziario i debiti scaduti rap- prevedono alcune uscite monetarie non ricor-
presentano la mancata uscita monetaria, renti, relative a una manutenzione straordina-
ovvero la mancata manifestazione del flusso ria per euro 56.000 e al riscatto del leasing per
monetario in uscita che pertanto “ha generato euro 50.000. Nella stessa settimana, il saldo
cassa” all’azienda. banca iniziale è positivo e cospicuo, pertanto
La differenza tra i flussi di cassa in entrata assorbe interamente il flusso di cassa negativo.
calcolati nella prima parte del foglio e i flussi La tensione finanziaria della settimana n. 13 si
di cassa in uscita calcolati nella seconda parte ripercuote, però, nella settimana successiva:
del foglio rappresenta il flusso di cassa netto nonostante le entrate monetarie siano mag-
previsto settimana dopo settimana. giori delle uscite monetarie attese come da
Nella terza parte del foglio si riporta manual- Scadenzario, la previsione di rientrare con i
mente il saldo totale dei conti correnti bancari debiti scaduti per euro 93.000 genera un flusso
alla data di riferimento (nel caso in esame, il 10 netto negativo non coperto dal saldo banche
gennaio 2015). La somma tra i flussi netti pre- iniziale. Fortunatamente, la tensione finanzia-
visionali e il saldo banche iniziale fornisce la ria è alleviata dal fido a disposizione, che funge
previsione della disponibilità di cassa (c/c ban- in tal caso da “cuscinetto”. Considerando poi
cari). Nel prosieguo viene poi riportato il fido a anche l’Ordinato, si nota che nella settimana n.
disposizione dell’azienda, con i suoi eventuali 14 i flussi previsionali dell’ordinato (voce F)
incrementi o decrementi. In caso di sono altresì negativi e si riversano sulla previ-
disponibilità di cassa negativa viene calcolato sione della disponibilità di cassa. Di conse-
il fido utilizzato. guenza, l’utilizzo del fido a disposizione sarà
Nella quarta ed ultima parte del foglio si consi- maggiore.
derano anche i flussi dell’Ordinato Clienti e Avendo a disposizione questo report e il relativo
Fornitori e si aggiorna di conseguenza la grafico (Tavola 7), il management può valutare

68 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Tesoreria

di posticipare o rateizzare il pagamento della Grafico delle Disponibilità Liquide


manutenzione straordinaria, di rientrare dal Il foglio del Grafico delle Disponibilità Liquide
pagamento dei debiti scaduti per un importo (Tavola 7) fornisce una immediata visuale del-
inferiore, di rivedere con la società di leasing l’andamento delle disponibilità di cassa previ-
l’ammontare del riscatto, di sollecitare qualche sionali, comprensive o meno dei flussi relativi
debitore in ritardo coi pagamenti. Inoltre, se all’ordinato. È riportato anche il fido a disposi-
l’azienda facesse parte di un gruppo potrebbe zione dell’azienda per aiutare il lettore a com-
cercare coperture all’interno del gruppo stesso prendere non solo l’andamento delle
ed evitare di utilizzare il fido bancario, se que- disponibilità liquide, ma anche del “cuscinetto”
st’ultima soluzione risultasse più onerosa. Se di cui l’azienda dispone. Nel caso in esame si

Finanza aziendale
poi lo squilibrio finanziario fosse più significa- vede chiaramente che nella settimana n. 14
tivo, l’azienda potrebbe richiedere alle banche l’azienda utilizzerà in parte il fido a disposizione.
la moratoria dei debiti finanziari e ricontrat-
tare il rimborso del finanziamento.
Questo modello Excel dimostra che una sem-
Conclusioni
plice, ma attenta, previsione e pianificazione La previsione del flusso e delle disponibilità di
finanziaria consente di evitare situazioni inso- cassa, con la relativa rappresentazione grafica,
stenibili per la vitalità dell’impresa, mettendo a sono efficaci strumenti di pianificazione finan-
disposizione le informazioni necessarie per ziaria. L’aspetto più importante emerso dall’a-
intervenire prontamente. Essendo stato svilup- nalisi, e ancor più dall’utilizzo costante del
pato ad hoc per Zeta S.r.l., il modello non con- modello da parte di Zeta S.r.l., è il vantaggio
tiene elementi che potrebbero risultare derivante dalla gestione della tesoreria: la
fondamentali per altri business, come il paga- possibilità di evitare stress finanziari senza
mento di specifiche commissioni (ad agenti o incorrere in un considerevole dispendio di
società), l’emissione di titoli di debito e il relativo tempo e di risorse. L’azienda riesce a control-
rimborso, o la riscossione di entrate derivanti da lare ex-ante le uscite e le entrate monetarie e ad
investimenti in titoli. A conclusione della rap- assumere scelte pienamente consapevoli sia a
presentazione e descrizione analitica del livello operativo sia a livello strategico. Il
modello, è doveroso rimarcare che esso riflette modello permette di gestire la tesoreria preve-
le necessità e le caratteristiche dell’impresa per dendo con largo anticipo il fabbisogno finan-
cui è stato realizzato, ma la sua logica e il relativo ziario e consentendo di fornire delle risposte
valore aggiunto si estendono - previo opportuno sulla capacità dell’impresa di far fronte agli
adattamento - a ogni realtà aziendale. impegni futuri.

Tavola 7 - Grafico delle Disponibilità Liquide

N°settimana 2
Data riferimento 10/01/2015 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
04-gen 11-gen 18-gen 25-gen 01-feb 08-feb 15-feb 22-feb 01-mar 08-mar 15-mar 22-mar 29-mar 05-apr
10-gen 17-gen 24-gen 31-gen 07-feb 14-feb 21-feb 28-feb 07-mar 14-mar 21-mar 28-mar 04-apr 11-apr

TOTALE PREVISIONE DISPONIBILITA' LIQUIDE 207.093 214.303 231.154 238.948 239.821 245.882 249.419 250.713 257.834 275.797 276.268 44.180 - 6.998 18.442
CAPIENZA FIDO A DISPOSIZIONE - 150.000 - 150.000 - 150.000 - 100.000 - 100.000 - 100.000 - 100.000 - 100.000 - 100.000 - 100.000 - 100.000 - 100.000 - 100.000 - 100.000
TOTALE PREVISIONE DISPONIBILITA' LIQUIDE CON ORDINATO 209.162 211.463 232.294 225.923 229.898 246.472 256.089 254.807 238.016 278.115 277.281 46.811 - 19.319 18.442

Previsione disponibilità liquide


300.000

250.000

200.000

150.000

100.000

Fido di cassa
50.000
Euro

Disponibilità liquide
-

Disponibilità liquide con


-50.000
ordinato

-100.000

-150.000

-200.000
2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
N ° Settimana

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 69


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Tesoreria

Si auspica, inoltre, che la rappresentazione del L’importanza di prestare maggiore attenzione


modello abbia messo in evidenza come la pia- ai flussi monetari, e quindi alla gestione della
nificazione della liquidità possa essere svolta in tesoreria, è legata al fatto che la dinamica rela-
modo efficace da qualsiasi impresa, attraverso tiva alla liquidità si ripercuote direttamente o
semplici strumenti con cui integrare il sistema indirettamente su tutta l’azienda. La liquidità
di controllo di gestione preesistente. La piani- può essere raffigurata come il “carburante”
ficazione e il controllo aziendale, con focus necessario per mantenere l’azienda in vita.
sulla gestione finanziaria, sono fondamentali Prevedere gli andamenti futuri non è facile,
per il management che deve stabilire la giusta ma oggi è imprescindibile per tutte le aziende
rotta da seguire per portare l’azienda a risultati che vogliono competere e sopravvivere nel
Finanza aziendale

soddisfacenti. Il modello presenta diversi punti mercato. Infatti, come sottolineato da un illu-
di forza: la spiccata personalizzazione in base stre consulente aziendale, “Cash flow forecasts
alle esigenze dell’azienda, la velocità di aggior- are like newspaper: they are only of use on the day
namento, la gestione dell’ordinato clienti e del- they are written” (5).
l’ordinato fornitori che porta valore aggiunto
alla previsione del flusso di cassa, la facilità e Nota:
l’immediata comprensione dell’andamento del (5) Tennent J., Guide to cash management, The Economist,
cash flow grazie al grafico finale (Tavola 7). London, 2012, pag. 20.

70 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Investimenti

La rivoluzione silenziosa
del social impact investing
di Andrea Casadei (*)

Sebbene la finanza ad impatto sociale sia nata e si sia sviluppata nei mercati a matrice anglosassone, il

Finanza aziendale
presente articolo si propone di contestualizzare il fenomeno dell’impact investment in ambito italiano.

Premessa Cos’è il social impact investing


La realtà delle società contemporanee, che Il movimento del social impact investing riuni-
sempre più spesso si trovano a dover rispon- sce imprenditori, investitori, fondazioni, leader
dere a crescenti bisogni sociali, è ormai un fatto del settore pubblico, imprese non-profit e
noto, soprattutto perché diventa evidente l’ar- intermediari finanziari, accomunati dall’obiet-
retratezza di molti strumenti e strategie su cui tivo di utilizzare il capitale privato per perse-
era stato costruito il modello europeo di prote- guire il miglioramento del benessere pubblico.
zione sociale. I welfare state di stampo europeo In altre parole, l’impact investing origina impatti
si sono tradizionalmente concentrati su rischi positivi e misurabili, a livello sociale e/o ambien-
sociali che, dalla fine degli anni ‘90, sono stati tale, generando allo stesso tempo ritorni di tipo
surclassati da nuove categorie di rischi deri- finanziario. L’impiego del capitale privato a
vanti dalle necessità della società contempora- scopo di miglioramento sociale rappresenta
nea che, in qualche misura, hanno stimolato un’idea semplice che, tuttavia, porta con sé
un’evoluzione delle politiche all’interno degli implicazioni profonde nella misura in cui con-
Stati membri. Tuttavia, al giorno d’oggi, è inne- corre all’ammodernamento delle politiche
gabile che il supporto pubblico alla risoluzione sociali e per l’ambiente, tanto nei Paesi indu-
e all’attenuazione dei “nuovi” rischi sociali sia strializzati quanto nelle economie emergenti, e
fragile, al punto che la crisi del 2008 ha eviden- costituisce un modello che permette di attuare
ziato, da un lato una situazione deficitaria che nuove forme di cooperazione tra il sistema isti-
accomuna quasi tutti i Paesi appartenenti al tuzionale e i numerosi attori socio-economici
G7, e dall’altro la necessità di chiamare in causa impegnati ad offrire risposte a nuovi e impel-
la finanza, affinché coadiuvi la ricostituzione lenti bisogni di welfare e servizi alla persona.
di una società solida e sana. Proponendosi di risolvere problemi di ordine
La corrente del social impact investing si pro- sociale, la finanza d’impatto configura un
pone di rispondere alle problematiche di nuovo spazio, principalmente di mercato ma
stampo sociale, ma anche ambientale, com- anche culturale, che vede per protagonista
plesse e intercorrelate, attraverso l’intervento un’imprenditoria innovativa e giovane, che si
di capitali privati - in alcuni casi in coopera- propone di agevolare la diffusione degli stru-
zione con fondi pubblici - volti a sostenere menti dell’innovazione sociale, sia in termini di
finanziariamente programmi di stampo innovazione di processo che di erogazione di
sociale. singoli servizi.
L’obiettivo del social impact investing, SII, è far In forza di ciò, una nuova generazione di
leva sull’imprenditorialità e l’innovazione per- imprenditori sta riformando la concezione
seguendo il fine di sostenere il progresso generale del ruolo del business nella risolu-
sociale e introducendo una terza dimensione, zione dei principali problemi sociali. Questi
l’impatto, alle tradizionali priorità dei mercati imprenditori, nazionali e internazionali,
di capitali, ovvero il rischio e il ricavo.
Dopo inquadramento e definizione il contri-
buto si propone di fare il punto del fenomeno Nota:
(*) Bilanciarsi, Società di formazione e consulenza per la
del social impact investing in Italia. legalità e la sostenibilità delle organizzazioni

Amministrazione & Finanza n. 3/2016 71


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Investimenti

cercano di generare profitto ma L’obiettivo del “social impact del capitale investito. Questa cor-
anche impatti positivi, impegnan- investing” è una evoluzione rente si diffonde anche grazie
dosi in una missione ibrida che fa dalla bidimensionalità rap- all’evidente correlazione fra
sfumare i contorni della tradizio- presentata da rischio e
obiettivi perseguiti, migliora-
ricavo, ad una identità tridi-
nale linea di demarcazione fra mensionale, indotta dall’in- mento sociale e remunerazione
imprese profit e non-profit, fra i troduzione di una terza degli investimenti (1).
mercati di investimenti commer- dimensione: l’impatto. Nonostante la finanza ad impatto
ciali e la loro controparte sociale sia nata e si sia sviluppata
filantropica. nei mercati a matrice anglosas-
È una rivoluzione silenziosa che sone, si sta attualmente diffon-
Finanza aziendale

sta prendendo piede nel mercato di capitali, dendo anche nel nostro Paese, con risultati
che evolve dalla bidimensionalità rappresen- contenuti ma comunque significativi.
tata da rischio e ricavo, ad una identità tridi-
mensionale, indotta dall’introduzione di una Attori e strumenti per il social
terza dimensione: l’impatto. impact investment
Gli investimenti ad impatto sono caratterizzati
Lo scorso maggio 2015, J.P. Morgan e il Global
da cinque aspetti prevalenti:
Impact Investing Network (GIIN) (2) hanno
1) l’investitore è animato dall’intenzione di
pubblicato la quinta edizione di Eyes on the
generare un impatto sociale;
Horizon, un report analitico che coinvolge 146
2) allo stesso tempo, l’investitore si aspetta di
soggetti apicali appartenenti alle categorie di
generare un rendimento economico, che lo
gestione di fondi, fondazioni e istituzioni
spinge all’investimento;
finanziarie volte allo sviluppo, volto alla rac-
3) i tassi di rendimento atteso sono flessibili e
colta e alla comunicazione di informazioni
si posizionano a livello di mercato;
dettagliate relative agli investitori e agli inve-
4) gli investimenti ad impatto sono resi possi-
stimenti dediti all’impact investing in diversi
bili da una serie di strumenti finanziari diversi
settori e aree geografiche.
per tipologia di intervento, che varia dal debito
Collettivamente, i partecipanti a questo studio
all’equity;
hanno dichiarato di gestire un totale di 60
5) gli impatti derivati dall’investimento
miliardi di dollari in impact investment,
devono essere misurabili, poiché solo il moni-
essendo il 35% del totale composto di asset
toraggio e il benchmarking degli effetti generati
proprietari e il restante 65% di fondi gestiti in
assicura la trasparenza e l’accountability.
nome e per conto di clienti.
Il fatto che l’investitore d’impatto persegua
Nonostante queste cifre appaiano cospicue, gli
uno scopo sociale essendo animato da
investimenti ad impatto rappresentano ancora
intenzionalità proattiva e giustificando l’inve-
solo lo 0.02% dei mercati finanziari globali. Per
stimento anche col ritorno economico, fa in
questo è possibile asserire che il trend non si sia
modo che questa nuova corrente si differenzi
ancora sviluppato al suo massimo potenziale -
dall’approccio del Socially Responsible
che, si crede, possa essere superiore anche di 10
Investing (SRI). Tale approccio si basa sull’uti-
o 20 volte rispetto alla dimensione attuale.
lizzo di sistemi di screening capaci di deviare gli
Affinché l’impact investing si manifesti al suo
investimenti da aziende con impatti ambien-
massimo potenziale - portando il capitale pri-
tali, sociali e di governance negativi o non ade-
vato a risolvere problemi sociali e ambientali
guati. Oltretutto, le imprese che beneficiano
pressanti e complessi - sarà necessaria una
degli investimenti appartenenti alla corrente
partnership più proattiva fra stato e settore
del Socially Responsible Investing sono caratte-
privato.
rizzate da un core business “tradizionale” e,
pertanto, divergono dal perseguimento del
miglioramento sociale e ambientale che invece
orienta le scelte di chi pratica l’impact investing. Note:
L’impatto sociale desiderato caratterizza gli (1) Dal punto di vista dei risultati tangibili, gli investimenti ad
investimenti a impatto, che sono progettati impatto portano ad una vasta serie di vantaggi in aree quali la
su modelli di misurazione di tale impatto e riduzione del tasso di recidività dei detenuti, la cura dei bam-
resi sostenibili attraverso un legame tra obiet- bini e degli anziani, la rigenerazione delle comunità, l’inclu-
sione finanziaria e le politiche di social housing.
tivi di impatto raggiunti e remunerazione (2) Http://www.thegiin.org/.

72 Amministrazione & Finanza n. 3/2016


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Investimenti

Anche il numero di impact entrepreneur nel con cui i tradizionali sistemi di welfare pub-
mondo è in rapido aumento; l’attività di questi blico rispondono ai crescenti bisogni sociali.
individui si propone di trovare mezzi innova-
tivi con cui risolvere le sfide della società, alle- Domanda e offerta per l’impact
viando le problematiche connesse all’ambiente investing
e alle comunità locali. Le imprese sociali gui-
A prescindere della crisi, ciò che garantisce la
date da questi soggetti contribuiscono a una
tenuta sociale è un insieme di azioni e di rela-
forma di crescita intelligente, rispondendo con
zioni prodotte da molteplici attori e diversi
l’innovazione sociale a bisogni non ancora sod-
contesti, e che tuttavia trovano nel sistema
disfatti. Inoltre, contribuiscono a una crescita

Finanza aziendale
pubblico il punto di riferimento principale.
sostenibile tenendo conto del proprio impatto
Date queste premesse, è dunque necessario
ambientale tramite l’adozione di una visione a
implementare il principio di sussidiarietà,
lungo termine (3). Ulteriore elemento merito-
declinandolo concretamente tramite la com-
rio, ponendo l’accento sull’aspetto umano e
pensazione delle mancanze manifestate dal
sulla coesione sociale, queste imprese sono al
pubblico con nuove forme di cooperazione
centro di una crescita inclusiva: creano occu-
tra il sistema istituzionale e i numerosi attori
pazione sostenibile per le donne, i giovani e gli
socio-economici impegnati ad offrire risposte
anziani.
a nuovi e impellenti bisogni di welfare.
Spesso, gli impact entrepreneur si rivolgono ai
A giustificare la bontà della finanza d’impatto e
mercati per ottenere finanziamenti oltre a cer-
degli investimenti ad essa correlati, concor-
care fondi da donatori e filantropi desiderosi di
rono diversi “segnali” che portano a guardare
finanziare imprese, poiché in alcuni casi que-
con fiducia allo sviluppo di questo movimento:
sta scelta aumenta le probabilità di raggiun-
gere l’impatto sociale desiderato. Questa • il desiderio dei nuovi attori presenti nel mer-
cato di abbinare alla produzione di reddito
dinamica implica anche uno spostamento di
anche la generazione di valore sociale. Questa
focus: dal dono all’impatto che questo genera,
corrente ruota attorno all’imprenditorialità
secondo un approccio che riposa su diverse
sociale e alla moltiplicazione di iniziative
evidenze:
imprenditoriali connesse alle piattaforme digi-
• in alcuni casi, l’investimento può essere più tali della sharing economy e alla gestione dei
efficace delle donazioni;
beni comuni;
• le motivazioni sociali sottese a quelle finan- • la presenza oggi nel mondo di oltre 1200 asset
ziarie possono a volte fare del bene in modo più
manager, che gestiscono oltre 45 trillioni di
efficace;
dollari, i quali hanno sottoscritto i Principi di
• in molte situazioni è possibile evitare il trade- investimento responsabile dell’ONU (4), incor-
off fra ricavo economico e miglioramento
porando così fattori ambientali, sociali e di
sociale.
governance nelle loro decisioni.
Dal momento che, anche nel settore dell’im-
Dal lato della domanda, gli investimenti ad
prenditoria sociale, gli investimenti privati
impatto sociale favoriscono il processo di cre-
sono necessari a coadiuvare il sostegno offerto
scita dell’imprenditorialità sociale, la capacità
dal pubblico, è stato istituito un Fondo europeo
di offrire risposte all’altezza della complessità
per l’imprenditoria sociale, il cui obiettivo è
dei nuovi bisogni sociali e, allo stesso tempo,
aiutare questa tipologia di imprese ad accedere
modelli di intervento forti di una sostenibilità
più facilmente ai finanziamenti e aiutare gli
economico-finanziaria.
investitori ad identificare investimenti nelle
Dal lato dell’offerta, gli investimenti ad impatto
imprese sociali stesse.
sociale favoriscono la crescita di una nuova
Sono in corso di ulteriore sviluppo anche le
generazione di investitori, contribuendo a
borse etiche, con l’obiettivo di creare una piat-
taforma europea che consenta il trading di
azioni di imprese sociali su una borsa valori
regolamentata da un’autorità per i servizi
finanziari. Note:
Non si può negare che l’evoluzione degli stru- (3) I.e. le imprese sociali spesso mettono a punto pratiche
menti e delle stesse istituzioni finanziarie verso efficienti per ridurre le emissioni e i rifiuti, o l’impiego di risorse
naturali.
la finanza ad impatto sia spinta dalla difficoltà (4) Http://www.unpri.org/.

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diffondere l’approccio orientato al risultato su Social impact investing in Italia


cui si basano i diversi strumenti di misurazione
dell’impatto. In quanto Paese appartenente al G8, anche
Gli strumenti a disposizione di chi intraprende l’Italia rientra fra le Nazioni in cui la Social
gli investimenti ad impatto sociale sono, fon- Impact Investment Task Force (SIIT) - istituita
damentalmente, gli stessi strumenti finanziari a Londra il 6 luglio 2013 sotto la Presidenza
e le stesse categorie di capitale che si trovano britannica del G8 - si impegna a promuovere lo
nei mercati finanziari tradizionali. sviluppo degli investimenti ad impatto sociale.
In particolare, ci si riferisce a: La Taskforce, da luglio 2015 trasformata in
• donazioni: fondi erogati da un soggetto (soli- Global Steering Committee on Impact
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tamente enti governativi, fondazioni di benefi- Investment, coordina le strutture operative di


cenza e i trust oppure soggetti del settore secondo livello identificate negli Advisory
privato) ad un altro senza aspettative di rim- Board nazionali. L’Advisory Board italiano
borso. I beneficiari dei contributi sono spesso (ADB) che fa riferimento alla Social Impact
organizzazioni non-profit e istituti impegnati Investment Taskforce conta sulla collabora-
nell’istruzione, ma anche aziende e privati; zione di più di 100 tra tecnici, professionisti
• capitale di debito: capitale ottenuto ed esperti del settore (fondazioni bancarie e
mediante la stipula di un finanziamento; banche, rappresentanti di associazioni di cate-
• capitale di rischio: capitale che funge da goria, cooperative sociali, intermediari finan-
fonte di finanziamento esterno appetibile per ziari, istituzioni pubbliche, autorità di
le imprese sociali strutturate come organizza- vigilanza, organizzazioni non-profit, imprese
zioni a scopo di lucro (che possono quindi sociali ed università).
soddisfare le esigenze degli azionisti); In linea generale, la finanza sociale è un’attività
• debito mezzanino (o debito convertibile): presente da lungo tempo nel nostro Paese, e
una combinazione tra capitale di debito e capi- originatasi dall’operatività di soggetti, profit e
tale di rischio che si pone come alternativa a, o non-profit, da sempre attenti ai bisogni sociali
corredo a, altre fonti di finanziamento; dei cittadini e delle comunità: le cooperative, le
• capitale “ibrido”: una combinazione di que- istituzioni mutualistiche, le casse di risparmio,
sti quattro strumenti, essenziali per finanziare le banche di credito cooperativo, le casse peota,
e perseguire obiettivi di impatto sociale. le fondazioni bancarie. L’Italia vanta anche un
Esiste, poi, una nuova classe di strumenti che vasto patrimonio di imprese operanti nell’eco-
già dal 2010 vengono sperimentati, i Social nomia sociale, il cui modello più diffuso è cer-
Impact Bond (SIB). Questi strumenti trasferi- tamente quello delle cooperative sociali (circa
scono il rischio dai governi ad altri stakeholder, 12.000).
finanziando in anticipo la fornitura di servizi e Per questo, ad oggi, la situazione italiana è carat-
prevedendo che la remunerazione avvenga solo terizzata da una vasta gamma di intermediari
al raggiungimento di determinati risultati. Chi tradizionali che, congiuntamente, convoglia
sceglie la finanza d’impatto può investire diret- circa euro 175 miliardi di euro verso enti non-
tamente in un’impresa sociale, o finanziare un profit, imprese sociali e piccole e medie imprese.
intermediario (come un fondo a impatto Oltretutto, l’accesso al capitale privato cambia
sociale) che investa in un dato destinatario o anche nella misura in cui sempre più operatori
preveda altre operazioni come la mitigazione profit-oriented prestano maggiore attenzione
del rischio, il supporto del credito o la coper- all’impatto sociale delle proprie azioni.
tura del rischio di cambio. La peculiarità della situazione nazionale ita-
Tutti gli strumenti utili all’implementazione liana, tuttavia, risiede nella convivenza tra ele-
degli investimenti ad impatto sono messi a mento sociale ed elemento economico, che
disposizione da una vasta gamma di operatori, rende difficile stabilire una definizione uni-
tra i quali si annoverano: voca del mercato della finanza ad
• banche; La misurazione dell’impatto impatto sociale, poiché domanda
• fondazioni bancarie; sociale rimane un requisito ed offerta sono trasversali ai mer-
• intermediari assicurativi; indispensabile per lo sviluppo cati della finanza tradizionale e, al
• fondi pensione; della finanza d’impatto. tempo stesso, incontrano i mer-
• cooperative sociali. cati tipici del non-profit.

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Si possono tuttavia individuare La situazione italiana è produrre obbligatoriamente una


con facilità i settori oggetto di caratterizzata da una vasta forma di rendicontazione sociale.
politiche sociali che sono anche gamma di intermediari tra- Nel tentativo di regolamentare
sostenuti da attività di impact dizionali che convoglia circa anche l’ambito della misurazione
175 miliardi di euro verso
investing; si tratta di: salute, enti non-profit, imprese e gestione degli impatti positivi
disabilità, supporto alla famiglia sociali e piccole e medie generati dalla finanza d’impatto,
e alla natalità, housing ed esclu- imprese. l’Advisory Board italiano (ADB)
sione sociale, ambiti che presen- della Social Impact Investment
tano maggiori urgenze e, Taskforce ha individuato, all’in-
pertanto, anche quelli verso i terno di un apposito Rapporto

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quali il mercato degli investimenti ad impatto sugli investimenti ad impatto sociale (6), appo-
sociale opera con maggior successo. site raccomandazioni. In particolare, l’ADB
I finanziamenti in crescita in questi cinque riconosce la necessità di promuovere la pratica
ambiti, gestiti da soggetti interessati alla diver- della misurazione dell’impatto nel settore
sificazione del proprio portfolio, sostengono lo dell’imprenditorialità sociale, predisponendo
sviluppo di progettualità che a loro volta gene- sia una regolazione minima a livello contenu-
rano nuovo valore per le comunità territoriali, tistico che fissi dei principi relativi al processo e
producendo alto impatto sociale, ambientale e alla rendicontazione, che delle linee guida
occupazionale. basate sui casi di eccellenza riguardanti i fra-
Questo trend ascendente fa sì che le stime indi- mework e gli indicatori.
chino una dimensione per il mercato della Inoltre, l’ADB si propone di promuovere, fra i
finanza di Impatto - in Italia - compresa tra 1.0 Paesi membri del G7, la creazione di una com-
e 4.8 miliardi di euro di asset gestiti nel 2017 (5). missione con mandato di verificare regolar-
mente lo stato dell’arte della pratica di
misurazione dell’impatto all’interno degli Stati
Come si misura l’impatto sociale? membri, prendendo in considerazioni eventuali
La misurazione dell’impatto sociale rimane un modifiche dei requisiti di disclosure. Infine, è
requisito indispensabile per lo sviluppo della auspicata la creazione di un sistema di risorse
finanza d’impatto, dal momento che l’investi- Web nel quale le informazioni attinenti la misu-
mento ad impatto sociale si contraddistingue razione dell’impatto sociale e i casi di eccellenza
sia per l’intenzionalità dell’investitore, sia per possano essere facilmente fruiti e aggiornati.
la necessità di ridurre l’asimmetria informativa In questa direzione vanno due iniziative oltreo-
tra finanziatore e finanziato. ceaniche: l’IRIS - the impact reporting anche
Tuttavia, in questi primi anni di sviluppo e investment standards - nato nel 2008 da un’ini-
innovazione, la mancanza di solidi framework ziativa della Fondazione Rockefeller, Acumen
di valutazione dell’impatto sociale generato Fund e B Lab, con il supporto di Hitachi,
non permette di misurare completamente l’ef- Deloitte, PricewaterhouseCoopers e USAID,
ficacia degli investimenti. con l’obiettivo di fornire una tassonomia stan-
A tali carenze tenta di porre rime- dard per la definizione e la misurazione del-
dio la pratica della rendiconta- l’impatto sociale, ambientale e
zione sociale, condotta sia da L’“impact investing” ha finanziario; e il GIIRS
aziende profit che non-profit, acquisito un’importanza cre- Rating&Analitics: un indice, svi-
che prende varie denominazioni scente negli ultimi anni, luppato dalla non-profit statuni-
(i.e. bilancio sociale,
soprattutto per l’opportunità
di che offre di rilanciare il ruolo tense B Lab, che raccoglie le
sostenibilità, ambientale, di mis- valutazioni effettuate da terzi sul-
della finanza nell’economia
sione, degli intangibili) e segue reale e nel progresso sociale. l’impatto sociale ed ambientale di
diversi standard, principi e linee società e fondi.
guida (i.e. SA 8000, GRI, Equator,
IIRC e altre indicazioni a livello
nazionale ed internazionale). Note:
Simili attività e rapporti sono in uso anche nel (5) Fonte: Investing for Social and Environmental Impact, 2009;
Italian “Asset Allocation” G8 Impact Investing Task Force
settore pubblico. Se nella maggior parte dei Working Group, 2014.
casi redigere un bilancio sociale è ancora un’a- (6) La finanza che include. Gli investimenti ad impatto sociale
zione volontaria, alcuni soggetti sono tenuti a per una nuova economia.

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Conclusioni gli investimenti di impatto come una modalità


di diversificare e rafforzare i propri portfoli in
L’impact investing ha acquisito un’importanza nuovi settori, aree geografiche e orizzonti tem-
crescente negli ultimi anni, soprattutto per porali; altri li impiegano per permettere ai pro-
l’opportunità che offre di rilanciare il ruolo pri clienti di assumere un ruolo più attivo nel
della finanza nell’economia reale e nel pro- manifestare i propri valori.
gresso sociale. Eppure, il capitale privato, da Anche i fondi pensione e altri investitori istitu-
solo, non sarà mai nelle condizioni di risolvere zionali nel mondo - che rappresentano più di 80
problemi sociali complessi e pressanti; tutta- trilioni di dollari in asset gestiti solo nei 34 Paesi
via, può senz’altro illuminare la via ad investi- aderenti all’OCSE - cominciano ad essere sen-
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menti più efficaci e a rapporti più proattivi sibili verso gli investimenti ad impatto, come
tanto nel settore pubblico quanto in quello quelli volti allo sviluppo di energie rinnovabili o
privato, incentivando per questo l’attrazione quelli che si applicano ai mercati emergenti,
di talenti e capitali interessati a ritorni sia alla ricerca di ritorni maggiori e di mercati con
sociali che finanziari. potenziale di crescita sul lungo periodo.
In anni recenti, i leader dei settori sociali e Insomma, si è portati a pensare che l’interesse
finanziario hanno dimostrato impegno cre- per questa corrente crescerà sensibilmente negli
scente verso l’impact investing, delineando anni a venire, ma l’impatto sociale, inteso nel
una serie di benefici che si propongono di otte- senso di espliciti e quantificabili obiettivi di svi-
nere. Le aziende, dalle start-up alle multinazio- luppo, deve essere integrato in iniziative di inve-
nali, sempre più si rendono conto delle stimento relative tanto al settore pubblico
opportunità connesse alla predisposizione di quanto a quello privato, diventando una compo-
servizi per mercati nuovi con prodotti e servizi nente fondamentale del sistema economico e dei
che hanno impatti sociali espliciti. flussi finanziari.
Questa inclinazione è visibile anche fra gli inve- In questo modo, si manifesterebbero un nuovo
stitori appartenenti a istituzioni finanziarie pre- mercato orientato alla creazione del valore e
minenti come Goldman Sachs e Morgan Stanley, uno sviluppo progressivo, non solo degli inve-
che sempre più cercano opportunità per stimenti ad impatto sociale, ma più in generale
investimenti di impatto. Alcuni considerano dell’economia a livello globale.

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