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gg io PIC3

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oma ROL
LER I P di progettazione elettronica, attualità scientifica, novità tecnologiche. 00
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Anno XX - n. 190

w w w . e l e t t r o n i c a i n . i t
oltre l’elettronica Novembre 2014

Motoskateboard
controllato
con smartphone
Poste italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1 - comma 1 - DCB Milano

board
RandA,
g Display touch g Embedded
fondiamo
MP3:
Raspberry Pi
per Raspberry Pi
il firmware
g Lettore RFID con USB

g Banana Pi:
g myKIT,
con Arduino
filtri passivi
upgrade software
g L'alimentatore
g Report Maker Faire controllato da PC
CORSO
www.elettronicain.it
Rivista mensile, anno XX n. 190
Alle radici dell’innovazione
NOVEMBRE 2014

Direttore responsabile:
Arsenio Spadoni
(Arsenio.Spadoni@elettronicain.it) Recentemente, per rappresentare motore e l’essenza stessa. Così come la
Redazione: graficamente gli sviluppi delle ricerca, portata avanti essenzialmente
Gabriele Daghetta, Paolo Gaspari, Boris Landoni, applicazioni in campo elettronico, dai colossi del settore che spendono
Marco Magagnin, Davide Scullino,
Alessandro Sottocornola alcuni produttori di semiconduttori ogni anno decine di miliardi di dollari
(redazione@elettronicain.it) hanno proposto l’immagine di un in ricerca e sviluppo. Per chi utilizza
Grafica: albero con tanti frutti. questi prodotti è fondamentale anche
Alessia Sfulcini, Filippo Gori I frutti rappresentano le applicazioni conoscere le ultime novità ed i chip
(Alessia.Sfulcini@elettronicain.it)
e i servizi attuali e futuri: dalle auto più avanzati proposti dalle varie
Ufficio Pubblicità:
Monica Premoli (0331-752668) intelligenti alla domotica, dalle smart Case. Da questo punto di vista è
(Monica.Premoli@elettronicain.it) grid all’elettronica indossabile. Il compito nostro, e più in generale dei
Ufficio Abbonamenti: tronco, invece, rappresenta il software media specializzati, fare conoscere a
Elisa Guarniero (0331-752668)
(Elisa.Guarniero@elettronicain.it)
che fornisce alle applicazioni le tecnici, ingegneri e progettisti queste
DIREZIONE, REDAZIONE, PUBBLICITÀ:
indicazioni di funzionamento novità, cosa che cerchiamo di
FUTURA GROUP srl - Divisione Editoriale e che gestisce ed fare ogni mese tramite la
via Adige 11 - 21013 Gallarate (VA) elabora il flusso di rivista ed i nostri siti.
Telefono 0331-752668 Fax 0331-792287
informazioni. Le Attività che il prossimo
Abbonamenti:
Annuo 10 numeri Euro 45,00 radici, infine, mese di novembre
Estero 10 numeri Euro 45,00 (digitale) rappresentano si intensificherà
Le richieste di abbonamento vanno inviate a: l’hardware di notevolmente
FUTURA GROUP srl base senza il dal momento che
via Adige 11, 21013 Gallarate (VA)
tel. 0331-752668. quale software proprio a novembre
Distribuzione per l’Italia: ed applicazioni è in programma
SO.DI.P. Angelo Patuzzi S.p.A. non potrebbero la più importante
via Bettola 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)
Telefono 02-660301 Fax 02-66030320
esistere: manifestazione
Stampa:
esattamente come dedicata alla tecnologia
ROTO3 Spa - Via Turbigo, 11/b in un albero vero, dei semiconduttori. Ci
20022 CASTANO PRIMO (MI) che viene alimentato e riferiamo ovviamente a
si sviluppa grazie alle radici electronica 2014, l’evento che si
Elettronica In:
Rivista mensile registrata presso il Tribunale di
che ricavano dal terreno le sostanze svolge ogni due anni a Monaco di
Milano con il n. 245 il 3-05-1995. nutrienti. Baviera (quest’anno dal 11 al 14
Prezzo di copertina Euro 6,00. Gli arretrati nei E come per gli alberi veri, dove novembre) e che vede la presenza di
formati cartaceo e digitale (pdf) sono acquistabili sul
sito della rivista al prezzo di Euro 6,00. l’attenzione è rivolta principalmente ai tutti i produttori di semiconduttori
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento frutti ed alla chioma, anche in campo mondiali che approfittano di questa
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) elettronico spesso si guarda con occasione per presentare le loro ultime
art.1 comma 1 - DCB Milano.
FUTURA GROUP srl è iscritta al Registro Operatori maggiore attenzione alle applicazioni, novità.
della Comunicazione n. 23650 del 2/7/2013. dimenticando l’hardware di base che Ci saremo anche noi per informarvi
Impaginazione ed immagini sono realizzati in
è il vero motore dell’innovazione e puntualmente sui nuovi chip che i
DeskTop Publishing con programmi Adobe InDesign
e Adobe Photoshop per Windows. che mette a disposizione di chi magari progettisti avranno a disposizione
Tutti i contenuti della Rivista sono protetti da ha un po’ più di immaginazione, gli per creare prodotti e servizi ancora
Copyright. Ne è vietata la riproduzione, anche
parziale, la traduzione e più in generale la diffusione
strumenti necessari per creare le più innovativi.
con qualsiasi mezzo senza l’autorizzazione scritta da applicazioni ed i servizi più innovativi.
parte dell’Editore. I circuiti, il firmware ed il software
Per il momento, ecco il nuovo
È grazie ai chip di Intel e di aziende
descritti sulla Rivista possono essere realizzati solo numero della rivista con progetti,
per uso personale, ne è proibito lo sfruttamento a
simili che tutti possediamo un
PC, mentre dobbiamo ringraziare articoli e prodotti altrettanto
carattere commerciale e industriale. Tutti possono
collaborare con ElettronicaIn. L’invio di articoli, Qualcomm e molti altri produttori di innovativi.
materiale redazionale, programmi, traduzioni, ecc. Buona lettura.
implica da parte del Collaboratore l’accettazione semiconduttori se tutti noi abbiamo
dei compensi e delle condizioni stabilite dall’Editore in tasca uno smartphone. Senza il
(www.elettronicain.it/ase.pdf). Manoscritti, disegni “silicio” adeguato, neppure Steve Jobs
e foto non richiesti non verranno in alcun caso
restituiti. L’utilizzo dei progetti e dei programmi avrebbe potuto realizzare iPod, iPhone
pubblicati non comporta alcuna responsabilità da e iPad. Arsenio Spadoni
parte della Società Editrice. (Arsenio.Spadoni@elettronicain.it)
La tecnologia di base è dunque
© 2014 FUTURA GROUP srl fondamentale per l’innovazione, ne è il

Elettronica In ~ Novembre 2014 1


Sommario ARTICOLI
Novembre 2014
n. 190

AUTOMAZIONE
25 LETTORE RFID CON USB
Identifica 250 tag a 64 bit e, mediante un’uscita a relé, può
comandare ad esempio un’elettroserratura per aprire un
cancello o un tornello motorizzato. L’interfaccia Universal
Serial Bus di cui dispone consente di gestire da PC il database 25
dei tag memorizzati assegnando ad essi varie azioni.

35 ANTEPRIMA
BANANA PI, UPGRADE SOFTWARE
Un breve richiamo sugli aggiornamenti software rilasciati
dal produttore di Banana Pi. Nuovi porting di sistemi
operativi, una compatibilità sempre maggiore con
Raspberry Pi e nuove configurazioni hardware ne fanno
sempre più un’ottima soluzione per i nostri progetti. 35

APPLICAZIONI
53 SKATEBOARD A MOTORE
GESTITO DA SMARTPHONE
In copertina:
In sella alla tavola senza bisogno di darsi alcuna spinta, perché
RandA, la nuova board che funge
le ruote posteriori vengono azionate da un motore brushless
da Bridge tra il mondo Raspberry Pi
dietro comando di uno smartphone Android via Bluetooth.
e Arduino, consente di sfruttare la
dotazione hardware e la potenza di
53
calcolo della prima con gli shield e le
applicazioni della seconda.

EVENTI
59 ROMA MAKER FAIRE: GRANDE RITORNO
Elettronica applicata, robot, invenzioni, realizzazioni
ELENCO INSERZIONISTI originali, astronauti: quest’anno l’evento dei
maker non ci ha fatto mancare nulla...
• Fiera di Genova 59
• Fiera di Novegro
• Fiera di Verona
• Fortronic IN VETRINA
• Futura Elettronica
• National Instruments
67 DISPLAY TOUCH PER RASPBERRY PI
Dotiamo Raspberry Pi di un display TFT Touch Screen
• Nuova S.C.E. sul quale visualizzare la console di sistema, i film e le foto
preferite oppure comandare una scheda relé… in punta di dita.
• RM Elettronica
• Robot & Makers
67
• www.mdsrl.it

2 Novembre 2014 ~ Elettronica In


HI-TECH
81 EMBEDDED MP3
PLAYER & RECORDER: IL FIRMWARE
Analizziamo il firmware del riproduttore e registratore

90 audio in modulo SIL. Seconda ed ultima puntata.


81
g B-BOT,
Robot Area

IL ROBOT AVICOLO
DIDATTICA
g NEWS ROBOTICA 101 myKIT PER CAPIRE I FILTRI PASSIVI
In questa esercitazione utilizziamo myDAQ e LabVIEW per
studiare il funzionamento dei fitri passivi passa basso
e passa alto di primo ordine comunemente utilizzati in
moltissimi circuiti elettronici per attenuare o lasciar passare
inalterato il segnale in specifici intervalli di frequenza.
101

107 IN VETRINA
VELLEMAN PS3005D:
L’ALIMENTATORE
CONTROLLATO DAL PC
Abbiamo provato l’alimentatore Velleman LABPSD3005D,
strumento da banco controllabile da PC per implementare
sequenze di tensione e corrente predefinite. 107
La tiratura di questo numero
è stata di 18.500 copie. CORSO
Mensile associato
all’USPI, Unione
Stampa Periodica
115 DIDATTICA
CORSO MPLAB
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta di MPLab X,
Italiana
il nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto
e distribuito da Microchip per sostituire l’MPLab IDE. TITOLO..
Sarà l’occasione per conoscere i microcontrollori PIC32,
i primi dispositivi a 32-bit prodotti da Microchip.
115
Rubriche
01 EDITORIALE
05 ELETTRONICA
TOP PROJECT
RandA: UNIAMO
41
INSIEME RASPBERRY AD ARDUINO
13 EVENTI
Bridge tra il mondo
17 APPUNTAMENTI Raspberry Pi e Arduino,
21 COMPONENTI consente di sfruttare la
& SISTEMI dotazione hardware e la
112 SCIENZA potenza di calcolo
& TECNOLOGIA della prima con gli shield e le
126 RINNOVABILI applicazioni della seconda.
128 MERCATINO

Elettronica In ~ Novembre 2014 3


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Elettronica Insieme Richieste, suggerimenti e segnalazioni dei lettori

Queste pagine sono dedicate alle richieste, ai suggerimenti ed alle


segnalazioni dei lettori. Raccomandiamo, per quanto possibile, di proporre


argomenti di interesse generale. Contattateci numerosi all’indirizzo:
redazione@elettronicain.it

Video sempre
più compressi
Mi sono imbattuto in un nuovo prodotto
ST che mi ha fatto scoprire l’esistenza
dello standard UHD 4Kp60, del nuovo
sistema di compressione Google VP9,
dell’8K, ecc... Ma a cosa servono tutti
questi sistemi di compressione video? A
far stare più filmati su un unico supporto?
Ma la compressione non va a discapito
della qualità?
Ennio Orlandi - Viterbo

I nuovi sistemi di compressione degli


audiovisivi nascono con l’intento di
cercare di inviare segnali TV in UHD
(ultra alta definizione) via etere e
mediante Internet occupando la
minima banda passante possibile;
nel campo della televisione ed in
particolare del DTT (Digitale Terrestre)
lo scopo è aumentare il numero di L’UHDp60 è la più recente soluzione di compressione video.
canali trasportati da un singolo canale
UHF, così da incrementare l’offerta di
contenuti rispetto all’attuale. Tra gli come Next Gen Open Video (NGOV)
standard implementati, UHDp60 è o VP-Next, è uno standard di Misurare gli ampere
quello per i servizi video TV di nuova compressione video open e di libero
generazione (broadcast e Internet) utilizzo, sviluppato da Google per senza perdita
che si sta affermando sul mercato; il competere con il codec HEVC (H.265)
4K è la recente risoluzione standard del consorzio MPEG (il cui utilizzo è Sto cercando qualcosa che somigli a una
del settore cinematografico, pari a parzialmente soggetto al pagamento pinza amperometrica per rilevare la corrente
4.096x2.160 pixel, di cui l’UHDp60 è di royalty). Uno degli obiettivi per cui in una sezione di un circuito elettrico a 220
l’adattamento per l’industria e per il è stato creato il P9 è ridurre il tasso Vca ma senza inserire resistori shunt, i
broadcast, ma con una risoluzione di di bit del 50% rispetto al VP8 a parità quali, oltre a costringermi a mettere in con-
“soli” 3.840x2.160 pixel, che mantiene di qualità video per il formato 4K; un tatto il circuito di misura con l’alta tensione
il tradizionale rapporto d’immagine altro è ottenere una compressione comporterebbero una pur piccola perdita
di 16/9. Inoltre lo standard più efficiente del rivale HEVC, fino d’inserzione. Mi basterebbe un sensore
UHDp60 aumenta il frame rate a 60 al 50%. In particolare, il codec VP9 magnetico o qualcosa di simile da collegare
fotogrammi al secondo per migliorare utilizza un metodo di compressione all’ingresso ADC di un microcontrollore.
il realismo di trasmissioni di sequenze più efficiente (la banda necessaria è Cosa potrei impiegare?
molto rapide, quali le manifestazioni circa uguale per il formato 720p, ma Giacomo Cadetti - Ascoli Piceno
sportive. Questa seconda generazione fino al 50% inferiore per il formato
di sistemi 4K consentirà agli utenti 1080p+) onde ridurre la dimensione Una buona soluzione che ti consente di
di godere di una più ricca e più del contenuto video. misurare correnti senza accoppiamento
coinvolgente esperienza UHD, Lo standard VP9 supporta gli spazi galvanico è rappresentata dai
specie per quanto riguarda gli eventi dei colori BT.601, BT.709, SMPTE-170 trasduttori ad effetto di Hall ad anello
sportivi, con una riproduzione dei (NTSC), SMPTE-240 (Adobe RGB) e chiuso prodotti dalla LEM (www.lem.
movimenti più chiara e con colori sRGB; viene utilizzato e supportato com); recentemente questa azienda
più fedeli. Il cosiddetto 8K è lo da alcuni smart TV e da YouTube, che ha presentato la propria gamma di
standard del futuro, che arriverà a una lo usa per i contenuti in risoluzione trasduttori LF xx10 per misure non-
risoluzione di 7.680x4.320 pixel, con 4K. Lo standard VP9 non è invece intrusive e isolate di correnti continue,
refresh fino a 120 Hz. supportato dai dispositivi ottici Blu- alternate e impulsive, capaci di rilevare
Quanto al P9, conosciuto anche ray Disc. da 100 a 2.000 Arms. Con questi nuovi

Elettronica In ~ Novembre 2014 5


Elettronica Insieme

Trasduttori di corrente dispositivi già pronti e funzionanti, oltre


LEM a effetto di Hall. che pre-tarati, con cui realizzare le tue
unità trasmittente e ricevente.
Tra le novità offerte dal panorama della
componentistica elettronica possiamo
segnalarti i moduli RF della francese
Adeunis (www.adeunis-rf.com/en) e in
particolare il ricetrasmettitore PE868-
25mW, che è un transceiver operante
in banda ISM nella zona degli 868
MHz (nella banda 863÷870MHz è
possibile trasmettere senza richiedere
autorizzazioni, a patto di rimanere nei
100 mW), capace di coprire una distanza
di 2 km in aria libera e di trasmettere
con una potenza di 25mW (14 dBm di
potenza irradiata dall’antenna). Il PE868-
25mW è un transceiver UHF nato per la
trasmissione dati e comunque di segnali
digitali, caratterizzato da un basso
consumo di elettricità e dalla conformità
con la versione 2012 della direttiva
prodotti, LEM ha migliorato a tal punto la europea RTTE EN300-220.
tecnologia ad effetto Hall da raggiungere Due km a 868 MHz Lo stadio ricevente del modulo ha una
prestazioni simili a quelle della tecnologia sensibilità di -117dBm (con BER<10-3)
fluxgate. Questo risultato è stato ottenuto a basso consumo quindi elevatissima (è anche questa che
mediante una soluzione che consiste nello consente di coprire 2 km con appena 25
spinning su circuiti integrati ASIC. Per un telecontrollo che sto realizzando, mi mW) e la modulazione consentita è di
I trasduttori LEM offrono una precisione occorre una coppia trasmettitore e ricevitore tipo GFSK (Gaussian Frequency Shift Key)
complessiva nella gamma di temperatura capace di coprire la distanza di 1,5 km che con data-rate compreso tra 4,8 e 115,2
che va da 0,25 a 0,6% di IPN, con una deriva separa il luogo di partenza del comando da kbps. Il modulo dispone di interfaccia dati
di offset massima di 0,1 % di IPN. quello dove è installato l’utilizzatore. La fre- UART e sul piano firmware può funzionare
I dispositivi richiedono, per il corretto quenza su cui vorrei operare è 434 oppure 868 in modo trasparente, in addressed mode,
funzionamento, una tensione di MHz, possibilmente con una potenza che sia packet mode e repeater mode.
alimentazione duale da ± 12 a ± 24V (a in regola con le normative, onde evitare fastidi L’alimentazione è a tensione compresa
seconda del modello). futuri. Cosa potrei utilizzare? Conoscete un tra 2 e 3,6 V (quindi puoi abbinare il
La loro risposta ai transienti (di/dt) di modulo adatto alla trasmissione ed uno per modulo anche a un piccolo pannello
corrente è molto rapida (inferiore a 0,5 l’unità ricevente? O magari un ricetrasmet- fotovoltaico o alimentarlo con una pila
µs), grazie ad un nucleo magnetico titore? a bottone) ed il consumo di corrente va
dedicato e all’attenta progettazione Ignazio Vita - Catanzaro da 1μA in standby, a 22 mA in ricezione
dell’avvolgimento; ciò permette di rilevare e 37 mA in trasmissione a 14 dBm,
anche brevissimi impulsi di corrente. La soluzione a moduli ibridi è certamente ossia alla massima potenza. Il modulo è
Un altro importante vantaggio della quella più pratica, perché ti offre disponibile su basetta delle dimensioni
gamma LF xx10 è la sua bassa sensibilità ai di 26x13x3 mm con i contatti laterali per
campi AC e DC esterni, il che ne permette montaggio superficiale, e può funzionare
l’impiego in ambienti molto disturbati quali in un campo di temperatura compreso tra
quelli dove ci sono macchinari elettrici o -40° C e +85° C. In questa pagina trovi la
cavi dell’alta tensione molto vicini. piedinatura. Per l’uso, ricorda che ingressi
I dispositivi LEM forniscono in uscita e uscite hanno logica TTL a 3,3 volt.
un segnale in corrente, dell’ordine
dei milliampere, la cui intensità è Aspetto e
proporzionale all’ampiezza e la polarità al piedinatura del modulo RTX
verso della corrente rilevata.
radio 868 MHz dell’Adeunis.
Da SPI/I²C ad USB?
La connessione è a tre contatti, che sono
positivo di alimentazione, negativo e Ci pensa FTDI
uscita di corrente; tra questa e la massa
dell’alimentazione va collegato un resistore Vorrei interfacciare con un Personal
di shunt che permette, sulla base della Computer una scheda di controllo basata su
caduta di tensione, di rilevare il valore di microcontrollore Atmel dotato di interfaccia
corrente. La tensione può essere letta da a bus seriale SPI ed I²C e allo scopo sto
un microcontrollore o da un convertitore cercando un controller (host) USB idoneo,
analogico/digitale. meglio poi se è USB 2.0. Conosco qualcosa
Trovi il datasheet e le caratteristiche della di FTDI ma il classico FT232, che mi sembra
serie LF xx10 in Internet alla pagina web sia un converter RS232(USB e quindi speci-
http://www.lem.com/hq/en/component/ fico per interfacciare la classica seriale TTL),
option,com_catalog/task,displaymodel/ ma altro non mi viene in mente....
id,90.J9.44.000.0/. Germano Tedeschi – Udine

6 Novembre 2014 ~ Elettronica In


non comprometterne le prestazioni. La anche IEEE 1588 V2. A seconda dell’har-
memoria non volatile programmabile una dware e della topologia utilizzati,
sola volta (OTP) integrata nel dispositivo mediante IEEE 1588 PTP (Precision Time
FT4222H permette di registrare Protocol) è possibile ottenere una sincro-
permanentemente l’identificativo del nizzazione fino nell’ordine dei nanose-
produttore USB (VID), l’identificativo del condi a due cifre.
prodotto ID (PID), il numero di serie del Con l‘aumentare dell’offerta di dispositivi
prodotto e la stringa descrittiva, oltre con supporto hardware IEEE 1588
a vari altri parametri o informazioni integrato, cresce sempre di più anche il
specifiche definite dal produttore. La numero di applicazioni in cui viene utiliz-
funzione di rilevamento del caricabatteria zato l’IEEE 1588.
Restando in casa FTDI, possiamo dirti che permette alle periferiche USB che La sincronizzazione di clock di dispositivi
è stato da poco presentato un nuovissimo adottano questo circuito integrato di connessi in reti distribuite veniva finora
host USB compatibile 2.0, pensato rilevare il collegamento di una porta di ottenuta solitamente in due modi: il
proprio per fare da bridge tra i bus ricarica dedicata (DCP) e quindi di poter primo ed il più semplice era mettere a
seriali I²C e SPI multicanale e l’Universal essere ricaricate più rapidamente. I driver disposizione un segnale di trigger comu-
Serial Bus. Nei confronti dell’interfaccia USB sviluppati da FTDI Chip con licenza ne, che veniva inviato da un master clock
SPI, il dispositivo può funzionare come libera per il sistema operativo Windows ai client attraverso una linea separata.
controllore Master/Slave supportando fanno sì che nelle maggior parte delle Però in questo caso la precisione era
tutte le modalità di trasferimento previste circostanze i progettisti non debbano limitata dal ritardo del segnale e, quindi,
nel bus SPI (Mode 0, 1, 2, 3). Permette sviluppare in proprio alcun driver. dalla lunghezza della linea, nonché dalla
il trasferimento di dati con larghezza L’integrato FT4222H è disponibile in qualità del master clock; inoltre in molte
singola, doppia e quadrupla, pertanto contenitore QFN a 32 piedini. applicazioni l’impiego di un’ulteriore li-
la velocità di trasmissione massima Trovi il datasheet e le note applicative nea trigger non era praticabile per motivi
può arrivare a 27 Mbit/s. Il controllore dell’integrato sul sito del produttore, tecnici e/o per l’elevato costo.
integrato e configurabile per l’interfaccia www.ftdichip.com. La seconda soluzione era dotare i singoli
I²C Master/Slave è pienamente conforme client di temporizzatori ad alta precisione
alle specifiche I2C, sia v2.1 che v3.0. Viene (ad esempio l’orologio dei ricevitori GPS)
supportato il funzionamento in modalità ma a seconda delle condizioni ambienta-
standard (SM) a 100 kbit/s, modalità Clock sincronizzati li, la ricezione di segnali GPS o altri segnali
radio non era sempre possibile: è il caso,
rapida (FM) a 400 kbit/s, modalità rapida
potenziata (FM+) a 1 Mbit/s e modalità ad
con l’IEEE 1588 ad esempio, di client utilizzati in locali
alta velocità (HS) a 3,4 Mbit/s. Gli I/O per chiusi, sottoterra o in aree schermate.
usi generali (GPIO) sono configurabili e Nella documentazione tecnica di un Inoltre, l’impiego di ricevitori GPS in
facilmente controllabili dalle applicazioni sistema composto da vari dispositivi a semplici ed economici dispositivi, come
software tramite il bus USB. L’interfaccia microcontrollore ho letto che impiega un ad esempio piccoli sensori, risulterebbe
USB 2.0 assorbe pochissima corrente circuito conforme IEEE1588 per la sincro- troppo costoso.
anche in modalità attiva (tipicamente nizzazione dei clock. Ma cos’è il protocollo L’utilizzo del protocollo IEEE 1588 PTP
75 mA) e ancor meno in modalità IEEE15888 e cosa definisce? In quale ambito porta numerosi vantaggi: non richiede
sospensione (tipicamente 375 µA). trova applicazione? linee trigger supplementari né tempo-
Come per gli altri dispositivi con Silvio Costantini - Foggia rizzatori esterni, ed è possibile ottenere
funzionalità di controllo del bus USB una precisione di gran lunga superiore
di FTDI, la gestione del protocollo è Lo standard IEEE 1588 definisce una pro- rispetto ai metodi utilizzati finora. L’IEEE
totalmente a carico del circuito integrato, cedura per la sincronizzazione dei clock 1588 viene solitamente utilizzato in reti
evitando pertanto di sprecare preziose di più dispositivi connessi in reti dati di- basate su Ethernet, ma non si limita a
risorse di elaborazione appesantendo stribuite. La versione attuale si basa sulla questo livello fisico o al protocollo di tra-
il microcontrollore di sistema, onde specifica IEEE 1588-2008, chiamata sporto, dal momento che nel determinare

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Elettronica In ~ Novembre 2014 7


Elettronica Insieme

trico diretto); vanno bene per registrare


compressioni variabili di varia natura e
quindi anche pressioni.
Esempi di Invece i sensori piezoresistivi sono basati
implementazione su elementi resistivi deformabili applicati
del protocollo all’elemento che deve rilevare la com-
pressione. Di solito hanno un elemento
IEEE1588.
sensibile di tipo resistivo, passivato per
essere insensibile agli agenti atmosferici,
che segue le deformazioni della superfi-
cie di un elemento sensore (una lamina,
una membrana, un filo, o altro) cui è
fissato; queste deformazioni (tipicamente
allungamenti e accorciamenti) causano
la compensazione del ritardo, occorre nell’intervallo dei millisecondi o supe- una variazione della resistività elettrica del
tenere in considerazione le riore. Applicazioni professionali ad alta materiale del resistore, e di conseguenza
caratteristiche tipiche della rete e del precisione richiedono l’uso di un’unità la sua resistenza elettrica.
protocollo utilizzato. timestamp (TSU) su base hardware. Più Collegando a questo elemento un sistema
L’IEEE 1588 viene impiegato ad esempio, questa TSU si trova in prossimità della di misura in grado di leggere variazioni
nell’ambito delle misurazioni geologi- porta di comunicazione del bus, migliori di resistenza, si può risalire all’entità della
che, in cui vengono sincronizzati i dati sono le precisioni di sincronizzazio- deformazione, e di conseguenza all’entità
di diverse centinaia di sensori distribuiti ne ottenibili. Attualmente già diversi della grandezza fisica che le ha causate.
su vaste aree di territorio per consentire, produttori offrono interfacce PHY e I sensori piezoresistivi non vanno confusi
in questo modo, una registrazione dei microcontrollori con TSU integrata. I siste- con gli estensimetri, che funzionano su
dati estremamente precisa. Oltre alla mi senza TSU integrata oppure i sistemi un principio fisico leggermente diffe-
precisione temporale, questo settore di basati su FPGA possono essere integrati rente, anche se ne condividono molto la
applicazione richiede anche un’affidabili- in un secondo tempo con un IP Core IEEE struttura, la modalità d’utilizzo e i campi
tà, una robustezza e una fault-tolerance 1588. d’applicazione, tanto che vengono soven-
molto elevate, dato che la sostituzione di IXXAT è uno dei principali produttori di te definiti estensimetri a semiconduttore.
singoli sensori è, a seconda della loro col- dispositivi per IEEE1588 e l’IP Core offerto I sensori piezoresistivi variano la propria
locazione, molto dispendiosa in termini di da essa mette a disposizione una TSU, un resistenza principalmente perché varia la
tempo e quindi di costi. Real Time Clock ed un’unità di trigger, resistività del materiale sensibile. Mentre
Uno dei mercati principali del IEEE1588 che marca gli eventi trigger in entrata gli estensimetri variano la propria resi-
è quello delle transazioni finanziarie con un preciso timestamp, ed è anche
elettroniche, le quali, in un mercato finan- in grado di inviare segnali trigger con
ziario globale, sono in continuo aumento, altissima precisione.
rendendo sempre più importante l’esatta Il secondo componente è il software di
determinazione temporale di esecuzione protocollo che appoggia sulla TSU ed
di ogni singola transazione (considerando elabora il timestamp dei messaggi in
le rapide variazioni dei prezzi sul mercato entrata, calcola la varianza rispetto al
azionario, diventa subito chiaro che in master clock e adatta poi la velocità del
questo settore frazioni di secondo posso- realtime clock interno. Dato che queste
no influire notevolmente sull’ammontare funzioni non sono critiche dal punto di
delle perdite o dei guadagni). vista temporale, il software di protocollo
L’IEEE1588 si applica anche alle telecomu- può essere facilmente implementato in
nicazioni, ad esempio per poter trasferire, molte CPU d’uso comune.
in un tempo quasi nullo, le comunicazioni
dai telefoni cellulari da un nodo base al
successivo. Nel settore della telefonia mo- Vista in sezione di un trasduttore
bile tutti i componenti dell’infrastruttura Il sensore di pressione? di pressione di tipo piezoresistivo.
devono essere sincronizzati, dal punto di
vista temporale, in modo particolarmente
Meglio piezoresistivo
preciso. Altri settori di applicazione si
trovano nel campo della produzione di In un kit per altimetro ho visto che viene stenza quasi esclusivamente perché varia
energia elettrica, dove l’IEEE1588 permet- impiegato un sensore barometrico (così viene la lunghezza e la sezione del conduttore
te la sincronizzazione dei vari dispositivi chiamato) con elemento sensibile di tipo piezore- che realizza il sensore.
sulle caratteristiche di fase della corrente sistivo. Sapete spiegarmi come funziona? È come Normalmente un sensore di pressione
presente in linea. i cristalli piezoelettrici, che quando vengono piezoresistivo contiene in un solo chip il
Per implementare la funzionalità dell’IEEE compressi generano una tensione? trasduttore di pressione, un amplificatore
1588 occorrono due componenti princi- Armando Giosi - Ravenna operazionale in tecnologia bipolare e una
pali: il primo è un meccanismo per mar- rete di resistori a film sottile che permette
care i messaggi in entrata o eventi trigger Non esattamente: i sensori di tipo piezo- di fornire un segnale di livello apprez-
esterni con un preciso timestamp. Ciò elettrico si basano sull’omonimo effetto, zabile e la compensazione dell’errore
può essere realizzato tramite software, che consiste nello spostamento di cariche introdotto dalle variazioni di temperatura;
nel qual caso, a seconda del sistema ope- elettriche sulle facce opposte del materia- in pratica l’elemento trasduttore di pres-
rativo e di altri effetti non deterministici, le quando viene sottoposto a una forza (si sione corredato dalla circuiteria necessa-
la precisione ottenibile rientra solamente parla in questo caso di effetto piezoelet- ria al condizionamento del segnale.

8 Novembre 2014 ~ Elettronica In


cattiva ricezione dei canali televisivi
Le riprese del DVR trasportati dal transponder del 60 UHF o
addirittura nell’impossibilità di ricevere
anche su SD-Card detti canali. Ciò si verifica principalmente
quando vicino a un impianto di ricezione
Vorrei aggiungere al mio impianto di c’è un ripetitore dell’LTE, allorché la
telecamere per videosorveglianza un Digital selettività degli stadi di ricezione TV
Video Recorder possibilmente di dimensioni non riesce a evitare l’intromissione delle
ridotte e dotato di un supporto di memoria trasmissioni LTE, dato che la distanza di 1
di massa rimovibile: per esempio un HD da MHz, considerato che il taglio dei circuiti
2,5”, ma se ci fosse disponibile qualcosa in di sintonia e dei filtri non è verticale, fa
Il mini DVR FR551 registra
grado di salvare su altri supporti, tipo Pen sì che l’ampiezza dei segnali LTE, pur
Drive USB, sarebbe meglio ancora. Non è che su SD-Card. fortemente attenuata dalla pendenza di
avete progettato e proposto già qualcosa del attenuazione, diventa comparabile con
genere? In caso contrario, cosa potrei usare? L’LTE, anche detta “rete di quarta quella del segnale televisivo ricevuto o
Esiste un DVR come quello che cerco? generazione” o 4G, è l’evoluzione addirittura è superiore ad esso.
Emiliano Scarafati - Lucca della rete telefonica mobile HSDPA, Il disturbo viene causato in una certa
che consente di navigare in Internet a misura anche in uplink, ossia dalla
Il panorama della videosorveglianza velocità fino ai 100 Mbps in download. trasmissione dei cellulari LTE verso il
si estende continuamente per venire Questa rete opera prevalentemente sulla sistema, però è molto meno marcato,
incontro alle esigenze più disparate e frequenza degli 800 MHz, la migliore tra non solo per la differente potenza in
conta, tra le tante idee, anche quello quelle disponibili per l’ LTE, poiché in gioco, ma soprattutto perché la banda di
che cerchi tu; un esempio è il mini grado di raggiungere lunghe distanze, uplink è più distante da quella del DTT.
DVR FR551 di Futura Elettronica (www. coprire i paesi “ostacolati”, ad esempio, A questo problema, il legislatore non
futurashop.it) che salva le riprese su una da catene montuose, e di offrire costi ha fornito una risposta adeguata,
SD-Card SDHC della capacità massima contenuti per i provider di telefonia rimettendosì alla tecnologia e alla sua
di 32 GB. mobile. capacità di sopperire ai vuoti normativi;
Il Mini DVR su SD-card adotta il formato La banda sopra gli 860 MHz è stata detta in altre parole, l’unica soluzione
di compressione video MPEG-4/ASF peraltro voluta perché il riordino delle per evitare l’interferenza dell’LTE
(con risoluzione delle immagini pari a frequenze TV in UHF reso possibile dalla consiste nel montare nell’impianto
704x576 pixel) e dispone di un ingresso televisione Digitale Terrestre (DTT) ha ricevente, a monte del centralino, un
e un’uscita videocomposito, un ingresso consentito di “scavare” 9 canali (ognuno filtro specifico per LTE. Il filtro è detto
e un’uscita audio, funzione motion largo 8 MHz) togliendoli alla televisione in-line perché si inserisce in serie al cavo
detection e possibilità di registrare, e assegnandoli alla telefonia a seguito di TV ed è un passa-basso che garantisce
riprodurre e visualizzare le immagini. una gara pubblica. una fortissima attenuazione delle
L’audio è compresso in MP3 con La banda di frequenza utilizzata dall’LTE frequenze sopra i 790 MHz. Filtri molto
compressione 8 kHz/ADPCM. è molto vicina a quella utilizzata da selettivi vengono integrati anche negli
alcuni canali del digitale terrestre, infatti apparecchi TV di ultima generazione.
parte dall’ex canale UHF 61 e va fino Questa è la soluzione locale; da parte
al 69; quindi la TV, che prima in UHF loro, gli operatori si sono impegnati
Arriva l’LTE, copriva la banda fino a 862 MHz, oggi si a installare filtri molto selettivi sugli
impianti di trasmissione nei ripetitori
se ne va la TV... ferma a 790 MHz.
La rete di comunicazione mobile LTE (BTS), in modo da limitare l’ampiezza
parte invece da 791 MHz e arriva a 862 delle spurie che possono sconfinare
Come tanti utenti della telefonia mobile ho MHz ed è divisa in 12 blocchi da 5 MHz nell’adiacente banda della televisione.
accolto con favore l’arrivo anche in Italia ciascuno di larghezza di banda. Più
delle reti 4G (comunemente chiamate LTE) esattamente, la banda da 792 a 821
soprattutto per la velocità di comunicazione che MHz è riservata al downlink dei dati e
permettono di raggiungere nella navigazione quella da 833 a 862 MHz all’uplink (in
e nei servizi legati a Internet, però ho sentito e mezzo si trova una porzione di 11 MHz
letto che siccome la banda messa a disposizione denominata duplex gap).
è quella immediatamente adiacente la I problemi verificatisi con l’introduzione Web Forum
televisione, alcuni canali vengono disturbati o è
addirittura impossibile riceverli se nei paraggi
dell’LTE erano stati ampiamente previsti, e supporto tecnico
considerata l’esigua distanza della
è installato un ripetitore dell’LTE. Ma è vero? banda di guardia imposta, che è di solo
E come mai non hanno pensato a questo piccolo 1 MHz (tanto separa l’ultimo canale TV Hai un problema con uno dei
particolare?
Giuseppe Guzzanti - Frosinone
-il 60 UHF- dall’inizio della porzione
di downlink dell’LTE) e consistono in
circuiti pubblicati? Vorresti
effettuare una modifica?

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Accedi al nostro Web Forum


dove i nostri tecnici (ma anche
O

gli altri lettori) ti aiuteranno a


chiarire qualsiasi dubbio
di natura tecnica.
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Collegati a:
Ripartizione delle frequenze nella banda ex televisiva www.elettronicain.it/webforum
assegnata nel 2013 alla telefonia LTE.

Elettronica In ~ Novembre 2014 9


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EVENTI
ITNEVE
Il seminario, organizzato da EBV, la cui ertrain applications; Automotive ment, Hev converter, electric fuel/
partecipazione è gratuita previa regi- power mosfet; System basic chips, water pumps, ecc.
strazione, sarà di carattere prettamente in  vehicle network  transceiver Lin/ - NXP: Automotive ligthing solu-
tecnico, tenuto da personale specializ- Can, High/Low side switches, H tions; Body control/central gate-
zato di Atmel, Freescale, Infineon, NXP bridges; Soluzioni per electric wa- way module, FlexRay, Can, Lin
e STMicroelectronics. ter pump, fuel pump; Tire Pressure transceivers; Multistandard car dig-
L’agenda prevede: Monitoring System (TMPS). ital radio, amplificatori classe AB/D,
- EBV Elektronik: Automotive tech- - Freescale: ADAS systems come analog and DSP-based AM/FM re-
nology mega trend, verranno pre- smart rear/front cameras, surround ceivers (DAB, DAB+, T-DMB and HD
sentati i principali trend tecnologici view park assist, radar systems; radio); Automotive Mosfets.
delle applicazioni Automotive, at- Body electronics come body con- - STMicroelectronics: Automotive an-
tività e benefici per il cliente che il trol module, gateway/in vehicle alog & power Ics, door module driv-
segmento verticale Automotive di networking, Can/Lin FlexRay; Heat- ers, high/low side drivers, LED driv-
EBV può portare. ing ventilation e HVAC con l’utilizzo er, motor driver Ics, valve driver Ics;
- Atmel: Body e Convenience, solu- della nuova famiglia di microcon- Automotive microcontrollers, SPC5
zioni MCU e driver ICs per control- trollori Kinetis EA; Ligthing solution 32 bit automotive MCU, STM8AL/
lo motori per applicazioni come for Automotive, low/high side driv- AF micro; Mems and sensor for
door controls, windows controls, ers; Chassis and safety come Tire Automotive; Automotive Mosfets.
sunroof controls, steering and cli- Pressure Monitoring Systems, brak- A Torino il 26/11/2014.
mate controls; Connectivity and In ing and stability control, airbag www.ebv.com
Veichle Network solutions come systems: Infotaiment e instrument
high temperature LIN/CAN trans- cluster, utilizzo della famiglia i.Mx6
ceiver, soluzioni per il car access per applicazioni multimedia, solu-
RKE/Immobilizer; Advanced touch zioni high/medium e low end per
solution, le migliori soluzioni per realizzare cruscotti dalla moto alla
realizzare keyless door entry, tas- sport car; Powertrain e hybrid sys-
tiere/keypad di controllo plancia, tems come diesel engine manag-
touchscreen, ecc.
- Infineon: Vehicle solution for truck,
agriculture & transportation (24-60
V); Brushless BLDC motor control
and drivers; 32 bit Tricore Aurix
family micro controller for safety
applications; 32 bit Tricore Audo
family micro controller for pow-

Elettronica In ~ Novembre 2014 13


STMicroelectronics: Very low consumption solutions
for control, connectivity & sensor
Arrow Electronics, in collaborazione con Discovery F429 e libreria Segger); 12:15, STM32F7 (overview); 17:00, Conclusione.
STMicroelectronics organizza una serie di Controlli industriali con STM32F401 I workshop si terranno nelle seguenti sedi:
Workshop - Hands on Lab dal titolo “Very (basato su NUCLEO) e easySPIN (basato Senigallia (19/11): Hotel Mastai, Via Ab-
low consumption solutions su Shield); 13:00, Lunch; bagnano 12 - Senigallia (AN); Bologna
for control, connectivity & 14:00, Digital Power Ma- (20/11): Zanhotel & Meeting Center-
sensor” dedicati ai prodotti nagement con STM32F334 gross, Via Saliceto 8 - Bentivoglio (BO);
a bassissimo consumo per (basato sul Discovery Firenze (21/11): Nil Hotel, Via Barsanti
le soluzioni di controllo, F334); 15:00, Moduli RF 27 – Firenze; Quarto d’Altino (26/11):
connettività e sensoristica. per applicazioni Wireless Cronwe Plaza Venice East, Viale della
La partecipazione è gratu- (Sub-Giga, Dual Mode BT, Resistenza 18-20 - Quarto d’Altino (VE);
ita e ai partecipanti verrà WiFi); 15:45, Power Line Vicenza (27/11): Alfa Fiera Hotel, Viale
fornito un kit di Discovery Communication (over- della Oreficeria 50 – Vicenza.
Board/Tool. L’agenda è così articolata: view); 16:00, Sensoristica con tecnologia www.arroweurope.com/it/
09:00, Welcome; 09:30, Ultra low power – MEMs e VL6180X (overview); 16:30, Nuo-
esempi di consumo con STM32L0 e con- va famiglia di microcontrollori ad alte
nettività NFC e BTLE (basati su Shields); prestazioni e a basso consumo STM32L4
11:00, Coffee break; 11:15, Grafica ad alta (overview); 16:45, Nuova famiglia di
risoluzione con STM32F429 (basato su microcontrollori ad alte prestazioni

Smart Home H​ ackathon Roma Hi-End 2014


disposizione dalle aziende Giunta alla 12^ edizione, italiano e non, con l’edizio-
dell’Associazione Energy@ la manifestazione romana ne gemella che si svolge a
home: gli elettrodomestici della rassegna di hi-fidelity Milano.
connessi di Indesit Com- avrà luogo come di con- La rassegna dell’anno pre-
pany; il contatore intelli- sueto presso il prestigioso cedente è stata visitata
gente di Enel Distribuzione; Centro Congressi NH Ho- da tantissimi appassionati
l’home gateway e la piatta- teles Midas di Roma in via provenienti da tutte le re-
forma software di servizio Aurelia 800 nei giorni 13 gioni d’Italia; un successo
di Telecom Italia; i sistemi e 14 Dicembre 2014, dalle di pubblico che rappre-
di sviluppo NFC di STMicro- ore 9.00 alle ore 19.00. senta un irrinunciabile ap-
electronics,  i dispositivi di ROMA HI-END 2014 è una puntamento nel calendario
Flexgrid ed Urmet. manifestazione dedicata delle rassegne di hi-fi per
L’argomento dell’Hacka- agli appassionati e pro- gli operatori del settore.
thon è la Smart Home, in- fessionisti del settore ed è www.milano-roma-hi-fideli-
tesa come un eco-sistema promossa dalle case pro- ty-audio-show.it
di dispositivi connessi e di duttrici di alta fedeltà e
servizi integrati per il clien- dalle riviste del settore (Au-
te finale,  Eco-sistema che dio Review, Suono, Fedel-
integra dai sistemi di ge- tà del Suono e Audiophile
L’Associazione Energy@ stione della sicurezza e del Sound).
home  organizza durante il comfort in casa, ai sistemi L’obiettivo è quello di offri-
weekend dal 21 al 23 No- per l’efficienza energetica, re ai visitatori la possibilità
vembre  a Torino un con- a nuove ed efficaci moda- di venire in contatto e di
corso di idee d’impresa e di lità di intrattenimento e di confrontarsi in diretta con
prototipazione rapida, pro- consumer engagement. gli operatori del settore,
mosso, ospitato e sponso- Al centro di tutto, il sof- ascoltare le apparecchiatu-
rizzato dall’incubatore I3P tware JEMMA che gira sul re hi-end, fare esperienza
del Politecnico di Torino. gateway Telecom Italia e con le tecnologie dell’au-
In un solo weekend i parte- permette di interagire con dio di alta qualità, cono-
cipanti potranno dare vita i dispositivi connessi della scere e ascoltare la musica
al prototipo della loro idea casa usando semplici chia- “alla sorgente”.
grazie alla consulenza di mate REST/http. La manifestazione si col-
esperti e alla disponibilità Ulteriori informazioni al link:​ loca ormai come punto di
di prodotti pre-commer- www.energy-home.it/Site- riferimento per il pubblico
ciali che verranno messi a Pages/Hackathon_ita.aspx di audiofili nel territorio

14 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Machine Automation

EVENTI
ITNEVE
Il prossimo 11 Dicembre all’IBM Cen- sessione plenaria, dei workshop e
ter di Segrate (MI) Fiera Milano Media i laboratori. La sessione plenaria si
realizzerà la seconda edizione di MA terrà durante la mattinata e traccerà
– Machine Automation, mostra-conve- il quadro di riferimento tecnologico
gno  dedicata  alle tecnologie per l’au- e di mercato. I workshop a cura del-
tomazione di macchine e impianti. le aziende espositrici saranno invece
Nella scorsa edizione il focus della focalizzati sulle soluzioni commer-
manifestazione è stata  l’automazione cialmente disponibili.
sicura.  Per quanto riguarda i laboratori, l’or-
Quest’anno Machine Automation pun- ganizzazione, in collaborazione con
terà i riflettori  sul mondo del Packa- le aziende più dinamiche e preparate
ging  con particolare riferimento alle del settore, darà vita a dei laboratori/
applicazioni per i settori Food & Beve- corsi gratuiti per i visitatori. I labora-
rage e Life Science.  tori, della durata di un’ora, che si ripe-
In questi ambiti l’utilizzo di sistemi di teranno durante il pomeriggio, sono
automazione smart, di controlli em- un’interessante modalità di appren-
bedded sempre più performanti, uni- parte espositiva e ai tanto attesi labo- dimento, infatti i visitatori potranno
tamente all’impiego di tecnologie per ratori. imparare a utilizzare i prodotti delle
l’identificazione e la tracciabilità, si L’evento si rivolge a  manager, tecnici, aziende e avvalendosi della guida
rivela un fattore competitivo per chi progettisti, specialisti e opinion leader di  tecnici esperti  potranno realizzare
opera nel settore manifatturiero. che operano nel mondo produttivo in vere e proprie applicazioni.
Dal punto di vista tecnologico, il fo- qualità di costruttori OEM, costrutto- Al termine del corso verrà rilasciato un
cus sarà su componenti e sistemi per ri di impianti e linee di produzione, attestato di partecipazione.
l’identificazione e la tracciabilità  in system integrator, utilizzatori finali L’idea che sta alla base di questi laborato-
produzione  quale chiave di volta per (automotive, meccanica, elettronica/ ri/corsi è quella di proporre gratuitamen-
migliorare la qualità dei prodotti e otti- elettrotecnica, alimentare, energia, far- te cultura e conoscenza in una modalità
mizzare i processi in linea e a fine linea. maceutico, chimico ecc.) e fornitori di semplice e in grado di dare un  ritorno
Le tecnologie per la visione artificiale servizi ad elevato valore (studi di pro- d’immagine alle aziende  che si mette-
giocano un ruolo importante al ser- gettazione, R&S ecc.). ranno in gioco proponendo il corso. 
vizio di queste funzioni e saranno tra Per quanto riguarda l’aspetto conve- Le sessioni dei laboratori saranno a nu-
i protagonisti di MA – Machine Auto- gnistico, MA – Machine Automation mero chiuso per dare la possibilità ai tec-
mation 2014.   2014 si articola in tre momenti: una nici esperti di lavorare solo con persone
La formula proposta è teorico-pratica: realmente interessate alla realizzazione
in una sola giornata si potrà parteci- di applicazioni.
pare alla sessione convegnistica, alla http://ma.mostreconvegno.it/

Seminario/laboratorio dedicato al debug avanzato mediante


l’uso di oscilloscopi ad alta risoluzione
Il gruppo di Test e Misura di Keysight I partecipanti al workshop riceveranno una
Technologies (ex Agilent) organizza un se- copia gratuita del software InfiniiView che,
minario/laboratorio gratuito dedicato al de- offrendo le stesse funzionalità di un oscil-
bug avanzato mediante l’uso di oscilloscopi loscopio su PC, può essere molto utile per
ad alta risoluzione. lavorare offline, condividere dati con team
Gli oscilloscopi moderni includono un’am- remoti e/o generare report e documenta-
pia gamma di funzioni matematiche e mi- zione. L’agenda prevede: Lab 1 – Come uti-
sure. Conoscere come utilizzarle, consente lizzare le misure parametriche e le funzioni
di svolgere il proprio lavoro in modo più ef- matematiche per risolvere più velocemen-
ficiente. Durante il workshop, sarà possibile te i problemi; Lab 2 – Come utilizzare le fun-
provare le funzioni matematiche/misure di- zioni per ottenere maggiori informazioni
rettamente sui nuovi Oscilloscopi Keysight nel dominio della frequenza; Lab 3 – Come
10 bit Infiniium S-Series, ricevendo sugge- utilizzare le funzioni di trigger e decodifica
rimenti su come compiere misure più ac- di protocolli, in combinazione alla modalità
curate. Molte di queste informazioni, infatti, di acquisizione a memoria segmentata per
non sono molto note, ma possono avere un un più efficiente debug di bus seriali; Lab 4
impatto rilevante sulla qualità delle misure. – Come utilizzare i tool di analisi jitter e dia-
gramma ad occhio per ottenere maggiori
informazioni sul comportamento del vostro
dispositivo sotto test. A Milano il 4 novem-
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Elettronica In ~ Novembre 2014 15


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Dubai • UAE
Nata e sviluppatasi nel cuo-
re della Silicon Valley, Desi-
In soli sei anni, la manifestazione di più internazionale fiera del settore gnCon giunge quest’anno
Dubai dedicata al Security e Safety al mondo. alla sua 20^ edizione con-
è diventata una delle più importan- Intersec 2015 offre una gamma fermandosi l’evento di rife-
ti manifestazioni del settore, sicura- unica di prodotti e servizi nei se- rimento per i progettisti e
mente la più importante del Medio guenti campi: Commercial Secu- la comunità di ingegneri e
Oriente, in questo avvantaggiata rity, Information Security, Fire & tecnici.
dalla posizione a cavallo tra Euro- Rescue, Safety & Health, Home- DesignCon presenta lo stato
pa e Asia e dalla logistica perfetta, land Security & Policing. La novità dell’arte nel campo delle metodo-
sia per quanto riguarda l’ospitalità di quest’anno è l’Aerial Surveillan- logie di progettazione, così come
che i collegamenti aerei (il nuovo ce Pavilion, lo spazio dedicato ai un’opportunità di scambio di
aeroporto di Dubai dovrebbe avere velivoli a controllo remoto (UAV) esperienze e idee unica. Con una
6 piste e un traffico passeggeri di che sempre più spesso vengono combinazione di sessioni tecni-
160 milioni di viaggatori, primo utilizzati per operazioni di sor- che, tutorial, dimostrazioni e area
al mondo). L’ultima edizione di veglianza in ambito Sicurezza, espositiva, DesignCon
gennaio 2014 ha visto la presen- Search & Rescue, Protezione offre ai progettisti gli
za di ben 1.213 esposi- Civile. strumenti, le teorie e
tori ed ha accolto La manifestazione – che è or- le metodologie per af-
24.766 visitatori ganizzata da Messe Frankfurt frontare al meglio tutte
provenienti da - prevede anche una serie di le problematiche lega-
131 paesi, risul- conferenze dedicate prevalen- te alla progettazione,
tando così la temente agli aspetti commer- aiutandoli a portare a
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tecniche suddivise in 14 tracce, le
Conferenze in programma coprono
tutti gli aspetti della progettazione
elettronica, dai PCB fino ai sistemi
di test e misura. Non a caso, prin-
cipale sponsor della manifestazio-
ne è proprio Keysight (ex Agilent
Technologies). La manifestazione
prevede anche tre keynote di espo-
nenti di primo piano nel campo
della progettazione elettronica.
www.designcon.com

Elettronica In ~ Novembre 2014 17


MOSTRE MERCATO
FORLI’
EXPO ELETTRONICA
Quartiere Fieristico – Forlì g 6-9 GENNAIO 2015
Organizzazione: Blu Nautilus srl
Tel: 054153295 - Fax: 0541439584
info@expoelettronica.it – www.expoelettronica.it
INTERNATIONAL
06 e 07 Dicembre 2014
REGGIO EMILIA
CES 2015
GRANDE FIERA DELL’ELETTRONICA Las Vegas • USA
Quartiere Fieristico Reggio Emilia)
Organizzazione: Expo Fiere srl
Tel: 054527548 – Fax: 0545291179
info@expositionservice.it - www.expofiere.net/ Se escludiamo il CeBIT, che sempre addirittura – di saltare un passaggio
06 e 07 Dicembre 2014 di più si sta orientando verso temi tecnologico e di passare, ad esem-
legati all’IT, possiamo sicuramente pio, dal TV al plasma direttamente
CIVITANOVA MARCHE (MC)
MOSTRA MERCATO RADIANTISTICA + affermare che l’International CES di alla versione ad OLED, saltando la
ELETTRONICA Las Vegas è la più importante mani- tecnologia a LED. In ogni caso sono
Quartiere Fieristico – Civita Center festazione dedicata all’elettronica sicuramente queste le tecnologie e
Organizzazione: Margest di consumo. Anche senza ricordare le immagini che vengono in mente
Tel: 3334354245 - Fax: 07331871221 i 160.000 visitatori ed i quasi 4.000 pensando al CES: immense sale con
www.radiantistica-civitanova.it espositori dell’ultima edizione, l’In- schermi di ogni genere e dimensio-
06, 07 e 08 Dicembre 2014 ternational CES si caratterizza per la ne, curvi, tridimensionali e con effet-
PIACENZA presenza dei più importanti player ti audio da far tremare il pavimento.
TELE RADIO - MONDO ELETTRONICA del settore, specialmente nel cam- Tuttavia nelle ultime edizioni abbia-
Piacenzaexpo – Località Le Mose S.S. per Cremona po della TV, dei Personal Computer mo notato aree espositive sempre
Organizzazione: Expo Fiere Srl (in tutte le loro accezioni), dei cel- più grandi dedicate ai nuovi trend
Tel: 054527548 - Fax: 0545291179
lulari, della fotografia, del gaming e tecnologici che non sempre hanno
info@mondoelettronica.net
www.mondoelettronica.net dei sistemi audio/video. Insomma, a che fare con l’elettronica di con-
13 e 14 Dicembre 2014 di tutti quegli oggetti elettronici sumo, dalle stampanti 3D ai sistemi
con cui abbiamo a che fare ogni per la domotica, dai droni alle auto-
GENOVA
34° MARC
giorno e che cambiamo con sem- mobili ecologiche e a guida assistita.
Quartiere Fieristico - Genova pre maggior frequenza (prodotti, Insomma, una manifestazione che
Organizzazione: Studio Fulcro appunto, di consumo, non a caso sta diventando una vetrina dell’inno-
Tel: 010590889 - Fax: 010590889 la manifestazione si chiama Consu- vazione a 360 gradi all’insegna delle
berti@studiofulcro.it - www.studiofulcro.it mer Electronics). Al CES è possibile tecnologie digitali. Non sappiamo
13 e 14 Dicembre 2014 vedere in anteprima quei prodotti se per il business che sta alla base
MOSCIANO SANT’ANGELO (TE) e quelle tecnologie che dopo qual- dell’International CES questo sia un
FIERA DELL’ELETTRONICA che mese o qualche anno, ci ritro- vantaggio o meno, certo per il visi-
& NATALE IN FIERA veremo nel salotto di casa, capendo tatore poter toccare con mano tutte
Centro espositivo di Mosciano Sant’Angelo se magari non sia il caso di rinvia- le tecnologie del futuro e non solo
Organizzazione: Electro Fiere re un acquisto già programmato quelle già affermate - per quanto in
Tel: 3356287997
in attesa di una tecnologia ancora evoluzione - rappresenta un motivo
info@electrofiere.it - www.electrofiere.it
13 e 14 Dicembre 2014 più performante che in più per visitare la ma-
abbiamo visto in azio- nifestazione americana.
MARIANO COMENSE (CO) ne proprio qui al CES. Quest’anno l’Internatio-
FIERA MERCATO DELL’ELETTRONICA
Certo, la tecnologia nal CES si terrà dal 6 al
Palatenda Via Don Sturzo (ingresso gratuito)
Organizzazione: Printmix evolve in maniera 9 gennaio 2015 presso
Tel: 0362999186 - Fax: 031865244 talmente rapida che il Las Vegas Convention
info@fieramercatodellelettronica.it spesso può capitare – Center e negli alberghi
www.fieramercatodellelettronica.it
20 e 21 Dicembre 2014
CIVITANOVA MARCHE (MC)
FIERA DELL’ELETTRONICA g 3-5 DICEMBRE 2014 cialmente a quelle emergenti quali
Centro Espositivo Simonetti l’Internet of Things a cui, quest’anno
Organizzazione: Associazione Elettrotest
Tel: 0718853021 - Fax: 031865244
SEMICON (il 38°della serie), verrà dedicata in-

Japan 2014
teramente una delle aree in cui si ar-
info@elettronicaosimo.it ticola la fiera.
www.elettronicacivitanovamarche.it
Anche in Giappone, come del resto in
20 e 21 Dicembre 2014
Tokyo - Big Sight (Giappone) tutto il mondo, prevedono che l’Inter-
L’elenco aggiornato di tutte le Mostre Mercato del 2014
è disponibile sul sito www.elettronicain.it sul quale è an-
net of Things sarà il driver principale
che possibile scrivere un commento sulle fiere visitate. La più importante manifestazione per l’elettronica e la microelettronica
giapponese dedicata alla microe- nei prossimi 10 anni a cui fabbrican-
L’elenco completo dei più importanti eventi
nazionali e internazionali di elettronica, sicurezza
lettronica spazia dalle tecniche di ti e mercati dovranno guardare con
e fonti rinnovabili è disponibile sul nostro sito: fabbricazione alle applicazioni, spe- grande attenzione; l’IoT è infatti una
www.elettronicain.it/myMain/Fiere/p_fiere.asp

18 Novembre 2014 ~ Elettronica In


itnematnuppA
Appuntamenti
LCD Ultra HD con tecnologia
Quantum Dot, di tablet Android
con schermi più grandi, delle fo-
tocamere Sony full-frame e dei di-
spositivi connessi di Lenovo. Sicu-
ramente tutte novità interessanti,
ma che rappresentano un’evolu-
zione di tecnologie già mature.
Forse varrà la pena di soffermarci
vicini, tra cui, per la prima volta, il Paris, CES Unveiled New York e così maggiormente tra gli stand delle
nuovissimo Aria. Al di là dell’area via, durante i quali alcune centinaia nuove aree espositive (Family &
espositiva, sono in programma nu- di espositori (sicuramente non i più Technology, Eureka Park, Lifelong
merose keynote, conferenze, pre- importanti) hanno presentato in an- Tech, Wearables, Cyber Security,
sentazioni e incontri nonché tan- teprima i loro prodotti o servizi. Di ecc.) e tra le oltre 220 startup
tissime dimostrazioni pratiche: gli sicuro ci sarà un concept ultratecno- presenti.
addetti ai lavori, ma anche i semplici logico proposto dalla Mercedes Benz www.cesweb.org
visitatori, avranno la possibilità di dal momento che il CEO della casa di
provare le tecnologie più disparate, Stoccarda, Dieter Zetsche, terrà una
dalle automobili a guida autonoma delle keynote più importanti; a pro-
ai visori per realtà virtuale. posito di keynote, quella di apertura
Novità di quest’anno? Sicuramente vedrà il ritorno del CEO di Intel Brian
molte, come al solito, ma fino all’ul- Krzanich. Tra le altre novità si
timo saranno solamente i rumors a vocifera dei nuovi
tenere banco nonostante durante il
2014 gli organizzatori hanno dato
vita ad una serie di eventi
dal titolo CES Unveiled

tecnologia trasversale alla quale fa-


ranno riferimento i campi applicativi
più vari: automotive, mobile, sanità e
benessere, smart home, cloud com-
puting, MEMS sensoristica, eccetera.
L’IoT sarà al centro anche di numerosi
convegni e seminari. Alla manifesta-
zione nipponica partecipano anche
numerose aziende occidentali con
padiglioni dedicati agli Stati Uniti,
Germania e Russia.
www.semiconjapan.org/en

Elettronica In ~ Novembre 2014 19


Cattura l’ENERGIA
del FUTURO
L’energia pulita che ti fa risparmiare!
MODULI FOTOVOLTAICI

Sfrutta al meglio l'energia gratuita del sole utilizzando


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Nuovi protocolli per i microcontrollori Renesas RX64M

COMPONENTI & SISTEMI


IMETSIS & ITNENOPMOC
Renesas Electronics Europe e port stack EtherCAT e POWERLINK. Il grup-
GmbH annunciano la disponibilità di po di prodotti RX64M diventa così la
uno stack multi-protocollo per PRO- soluzione su misura per le applicazio-
FINET (CCA / CCB RT1), Ethernet/IP e ni industriali di processi, produzione
CANopen, inclusi i necessari strumen- ed automazione. L’approccio “multi-
ti di sviluppo per RX64M. RX64M è il protocollo” permette di indirizzare
gruppo di microcontrollori di Renesas tutte le principali tecnologie di comu-
ad alte prestazioni. Lo sviluppo dello nicazione utilizzate a livello globale.
stack software per PROFINET, Ether- I microcontrollori Renesas a 32-bit
net/IP and CANopen, è stato promosso RX64M, dispongono di una frequen-
da Renesas in collaborazione con port nerosa quantità di RAM, fino a 512 KB, za massima di funzionamento di
GmbH e viene ora reso disponibile per fino a 4 MB di Flash integrata, fino a 120 MHz, la quale, combinata con
l’ultimo nato della famiglia di micro- tre canali di interfaccia CAN (Control- l’architettura estesa del nuovo core,
controllori RX. ler Area Network) e due MAC Ethernet permette il raggiungimento di una
RX64M mette a disposizione una piat- integrati. La nuova soluzione multi- potenza computazionale di oltre
taforma universale per la realizzazione protocollo aggiunge, a tutti quelli già 240 DMIPS, con codice in esecuzione
di applicazioni che utilizzano le tec- disponibili, gli stack CANopen, PRO- dalla memoria flash integrata a “zero-
nologie di comunicazione e i bus di FINET (CCA/CCB RT1) e Ethernet/IP. wait state”.
campo più diffusi. Dispone di una ge- Sono, altresì, disponibili su richiesta www.renesas.eu

FT4222H, avanzato bridge USB 2.0 La piattaforma Micro PLC di Maxim


per bus SPI/I2C per l’Industry 4.0
questa soluzione ricca di Maxim Integrated presenta
funzionalità serve per crea- la piattaforma Micro PLC che
re efficacemente un bridge comprende cinque progetti
con i bus I2C e SPI multica- di riferimento che possono
nale. funzionare come sottosiste-
Nei confronti dell’interfaccia mi indipendenti ed essere
SPI, il dispositivo può fun- configurati e collaudati tra-
zionare come controllore mite la porta USB di un com-
Master/Slave supportando puter laptop; la piattaforma
FTDI Chip è da tempo rico- tutte le modalità di trasferi- offre dimensioni dieci volte accompagnata dalla risolu-
nosciuta come sinonimo di mento previste nel bus SPI inferiori, un risparmio ener- zione di problemi che riguar-
innovazione nel campo del- (Mode 0, 1, 2, 3). Permette getico di oltre il 50% ed un’e- dano tutto il settore) e a tec-
le interfacce USB e l’azienda il trasferimento di dati con laborazione dati 70 volte più nologie di processo esclusive,
continua ad introdurre nuo- larghezza singola, doppia e veloce. Utilizzando la piatta- la piattaforma Micro PLC di
vi dispositivi a semicondut- quadrupla, pertanto la velo- forma Micro PLC di Maxim In- Maxim assicura una riduzio-
tore che aiutano i progettisti cità di trasmissione massima tegrated i progettisti avranno ne delle dimensioni pari a
di elettronica a realizzare ap- può arrivare a 27 Mbit/s. Il la possibilità di implementare 10 volte, offre un risparmio
plicazioni sempre migliori. Il controllore integrato e con- soluzioni Industry 4.0 ridu- energetico di oltre il 50% ed
circuito integrato FT4222H figurabile per l’interfaccia cendo i consumi energetici, elabora gli I/O digitali con
è l’ultimo nato nella sempre I2C Master/Slave è piena- il numero di componenti ed una velocità fino a 70 volte
più ampia famiglia di pro- mente conforme alle specifi- i costi totali. più alta rispetto a quanto
dotti per USB. Conforme allo che I2C, sia v2.1 che v3.0. Grazie ad una “integrazione possibile in passato.
standard USB 2.0 hi-speed, www.ftdichip.com intelligente” (integrazione www.maximintegrated.com

Atmel espande la linea di SoC e moduli Wi-Fi 802.11b/g/n


Atmel ha annunciato l’ampia- IEEE 802.11b/g/n mentre il in una vasta gamma di applica-
mento del suo portafoglio di WILC1000 è un IoT Link control- zioni – industriali o consumer
prodotti wireless SmartConnect ler IEEE 802.11b/g/n. – legate all’Internet of Things
con due nuovi SoC (system- I due nuovi prodotti Wi-Fi di (IoT). I dispositivi WILC1000 e
on-chip) e quattro moduli che Atmel rappresentano soluzioni WINC1500 dispongono di nu-
utilizzano questi SoC. I dispo- SoC ottimizzate per l’Internet of merose interfacce tra cui UART,
sitivi WILC1000 e WINC1500 Things specie nel caso di alimen- SPI, I2C e SDIO. L’unica sorgente
estendono la capacità dei chip tazione a batteria. Questi SoC di clock esterna necessaria è un
Wi-Fi con le più recenti opzioni wireless integrano tutte le fun- cristallo o un oscillatore con una
di connettività /g/n dello stan- zionalità necessarie, compreso ampia gamma di frequenze di
dard Wi-Fi 802.11b integrando lo stadio di potenza per la mas- clock (tra 12-50 MHz); i disposi-
le soluzioni di Newport Media’s sima portata. Sia il WILC1000 tivi sono ovviamente certificati
(NMI), azienda acquisita solo che il WINC1500 sono in grado IEEE 802.11 b / g / n, RF, Base-
due mesi fa. Il nuovo WINC1500 di fornire connettività wireless band e MAC.
è un controller di rete IoT a qualsiasi MCU Atmel o eMPU www.atmel.com

Elettronica In ~ Novembre 2014 21


GPS Jupiter SL869-V2S a bassissimo consumo da Telit
Telit Wireless Solutions ROM based. I dati di geo- namento. Il suo software SL869 o SL869 V2, consen-
ha presentato il modulo localizzazione sono forniti integrato è in grado di tendo ai clienti di progetta-
GPS Jupiter SL869-V2S, utilizzando il protocollo prevedere localmente le re una volta e di realizzare
progettato per migrare fa- NMEA attraverso lo stan- effemeridi tre giorni in in modo intercambiabile la
cilmente da soluzioni GPS dard UART. SL869 V2S è in anticipo, iniziando dai dati soluzione a seconda delle
per applicazioni semplici a grado inoltre di includere broadcast provenienti dai caratteristiche richieste. Il
soluzioni full-GNSS per ap- file ephemeris (A-GPS) satelliti GNSS, ricevuti dal modulo xL869 fa parte del-
plicazioni top-ranked. nonché Satellite Based modulo e immagazzinati la gamma dal form factor
Il modulo Jupiter SL869 Augmentation System nella flash memory host. unico, offerti in 16 x 12.2
V2S supporta le costel- (SBAS), per incrementare Il modulo SL869 V2S può mm, 24-pad, LCC.
lazioni GPS e QZSS ed è la precisione del posizio- sostituire i moduli JN3, www.telit.com

Piattaforma di Sviluppo con 2D LT3697, regolatore buck con ingresso


Multi-touch 3D Gestures a 35V per USB da 5V 2,5A
Linear Technology presen- serimento o riavvio che può
Microchip annuncia l’ampliamento ta l’LT3697, un regolatore di eliminare la necessità di un
del suo portfolio di Human Inter- commutazione step-down circuito integrato di commuta-
face Input Sensing Solution con il con ingresso da 35V (e prote- zione USB. Uno switch interno
nuovo 3DTouchPad, una periferica zione contro i transienti fino a ad alta efficienza fornisce un
PC e prima piattaforma di sviluppo 60V), progettato per alimen- rendimento del 90% e può es-
al mondo per 2D multi-touch e 3D tare le applicazioni USB da 5V. sere programmato per la com-
gestures. L’LT3697 fornisce la regolazio- mutazione a 2MHz, mantenen-
Il 3DTouchPad reinventa l’input ne accurata di 5V a 2,5A su una do il rumore di commutazione
sensing aggiungendo il riconosci- porta USB remota utilizzando fuori dalle bande di frequenza
mento gestuale in spazio libero al la compensazione program- critiche come la radio AM. L’L-
multi-touch capacitivo proiettato Il 2D multi-touch è ottimizzato mabile della caduta del cavo T3697EMSE è disponibile in un
quale solida e conveniente piat- dalla nuova linea Microchip di dri- per correggere in modo preci- package MSOP-16 con caratte-
taforma di sviluppo e progetto di ver per touch-screen capacitivo, so la caduta di tensione dovuta ristiche termiche avanzate; l’L-
riferimento. MTCH652. a un cavo di connessione lun- T3697IMSE è una versione per
Il 3DTouchPad è la prima piattafor- Il nuovo 3DTouchPad include go, a prescindere dalle varia- applicazioni con temperature
ma di sviluppo al mondo a combi- funzionalità driverless e out-of- zioni della corrente di carico. La industriali, testata e garantita
nare input 2D multi-touch e 3D air the-box per Windows 7/8.X e OSX, precisione dell’uscita a 5V sulla per il funzionamento con tem-
gesture focalizzata sul mercato del- 3D air gestures, prestazioni multi- porta USB è ±1,0% sul range perature di giunzione compre-
le periferiche PC. Il 3DTouchPad of- touch avanzate che comprendo- di temperature compreso tra se tra -40°C e 125°C.
fre un solido ed innovativo ricono- no gesture superficiale, e un GUI -40˚C e 125˚C. L’LT3697 utilizza www.linear.com
scimento gestuale 3D utilizzando e SDK/API package scaricabile un limite di corrente preciso e
la tecnologia GestIC di Microchip gratuitamente e appositamente programmabile, l’indicatore
che offre un range di rilevamento realizzato per gli sviluppatori. power good e un pin di moni-
fino a 10 cm per 3D gestures, ol- Il kit di sviluppo production-ready toraggio della corrente di usci-
tre alla soluzione Microchip alta- include GUI e SDK gratuiti che con- ta per migliorare l’affidabilità e
mente sensibile di 2D multi-touch sentono l’utilizzo di dispositivi di la sicurezza del sistema. Queste
capacitivo proiettato, in grado di input 2D e 3D innovativi per pro- caratteristiche consentono
supportare fino a 10 punti di tatto getti di interfacce utente avanzate. inoltre all’utente di implemen-
e gesture superficiale multi-dita. www.microchip.com tare la funzionalità di disin-

Sensore di immagini APS-C CMOS da 28-megapixel


Samsung Electronics ha intro- anni. Utilizzando l’avanzata tec- Il nuovo S5KVB2 è il primo sen-
dotto sul mercato il nuovo sen- nologia dei pixel BSI (Back Side sore di immagini APS-C ad avere
sore di immagini APS-C CMOS Illumination), il nuovo sensore pixel retroilluminati (BSI).
da 28-megapixel per fotocamere S5KVB2 è in grado di assorbire Grazie al sensore S5KVB2 si pos-
digitali. Prodotto in serie, il nuo- un’elevata quantità di luce e di sono inoltre registrare video
vo sensore S5KVB2 è presente garantire quindi delle immagini 30fps con risoluzione Ultra HD e
all’interno del sistema della di altissima qualità. Sfruttando con il processore da 65 nanome-
nuova NX1, la rivoluzionaria il processore da 65 nanometri tri (nm) in rame a bassa potenza
fotocamera professionale ap- (nm) in rame a bassa potenza è si ottengono immagini molto più
pena presentata a Photokina possibile ottimizzare il consumo nitide rispetto ai normali sensori
2014, la principale fiera del setto- energetico senza impattare la in alluminio da 180 nm.
re che si tiene a Colonia ogni due resa delle immagini. www.samsung.com

22 Novembre 2014 ~ Elettronica In


COMPONENTI & SISTEMI
IMETSIS & ITNENOPMOC
Regolatori di tensione Rad-Hard Nuovi chip di sincronizzazione
per applicazioni aerospaziali standard IEEE 1588 da IDT
STMicroelectronics ha ag- Entrambi i dispositivi sono Integrated Device Techno-
giunto due dispositivi in gra- fabbricati con la tecnologia logy ha presentato una
do di generare tensioni di BiCMOS a 250 nm di ST. nuova famiglia di circuiti
riferimento al proprio porta- Le elevate prestazioni di que- integrati a basso costo per
foglio di prodotti rad-hard per sti dispositivi comprendono la generazione di segnali di
applicazioni aerospaziali. Il un coefficiente di tempera- sincronizzazione standard
modello RHF1009A è un riferi- tura di appena 5 ppm (tipi- IEEE 1588 per applicazioni
mento di tensione variabile in co), con una precisione di nei sistemi LTE-Advanced,
grado di fornire una tensione ± 0,15% raggiunta mediante wireless backhaul e più in
continua da 2,5 a 5,5 generale in qualsiasi rete Management Devices) e
V mentre il modello eterogenea. L’architettura la sincronizzazione delle
RHF100 fornisce un e le prestazioni uniche di porte standard IEEE 1588 e
riferimento fisso di 1,2 questi chip sono perfet- dispositivi per la sincroniz-
volt. Specificamente tamente documentate zazione Ethernet (SyncE).
progettati per soste- consentendo così ai pro- I dispositivi del primo tipo
nere i livelli di radia- gettisti software IEEE 1588 (SMD) gestiscono la gene-
zione presenti nello di implementare i propri razione del tempo e della
spazio e compatibili pin-to- l’utilizzo di una taratura al laser, algoritmi di recupero del frequenza mentre i dispo-
pin con analoghi dispositivi un accoppiamento di sezioni clock aggiungendo valo- sitivi SyncE si occupano
standard per questo genere di termicamente compatibili ed re ai progetti per i propri solo della sincronizzazio-
applicazioni, questi riferimen- un’ampia gamma di corrente clienti attraverso la perso- ne delle porte sfruttando
ti di tensione rispondono alle catodica (da 40μA a 12mA), nalizzazione e il supporto i segnali ridondanti degli
specifiche QML-V dall’Agen- prestazioni che garantiscono continuativo. Della nuova SMD, generando così un
zia Spaziale Americana (DLA) flessibilità, precisone e stabilità. famiglia di integrati fanno accurato segnale di clock a
e fanno parte dei dispositivi Queste caratteristiche si com- parte dispositivi per la ge- basso jitter nelle porte del
dell’European Preferred Parts binano con l’elevata resisten- stione della sincronizzazio- sistema.
List (EPPL), ovvero dei dispo- za alle radiazioni, sia per i va- ne (SMD, Synchronization www.idt.com
sitivi adatti ad essere utiliz- lori di Total Ionization Dose
zati dai produttori europei di (TID) che di Single Event Effect
hardware nei veicoli spaziali (SEE).

Le più piccole memorie embedded


e nelle relative attrezzature. www.st.com

in tecnologia NAND Flash


ADS8688 e ADS8684, Toshiba ha presentato la classe
nuovi ADC ad alta tensione da TI di prodotti con memorie NAND
flash embedded più piccola al
Texas Instruments ha amplia- tribuisce a migliorare la preci- mondo che integra i chip NAND
to la gamma di convertitori sione complessiva del sistema fabbricati con l’innovativa tec-
analogico-digitale (ADC) con in un’ampia gamma di appli- nologia di processo che utilizza
registro ad approssimazioni cazioni industriali multicanale, geometrie minime di 15 nm. Le
successive (SAR), introducendo fra cui automazione di potenza, nuove memorie sono conformi
i primi dispositivi di una nuo- protezione di relè a bassa e me- al più recente standard e∙MMC
va famiglia per alta tensione. dia tensione, monitoraggio di e sono progettate per una vasta prodotti Toshiba equivalenti. I
I dispositivi ADS8688 a otto relè di protezione, attrezzature gamma di applicazioni, tra cui contenitori FBGA a 153 contatti
canali e ADS8684 a quattro per automazione di fabbrica e smartphone, tablet e dispositivi sono adatti per smartphone,
canali offrono intervalli in en- controllori a logica program- indossabili. La distribuzione dei tablet e dispositivi indossabili
trata fino a ±10,24V per poter mabile (PLC). campioni dei dispositivi da 16 in cui la miniaturizzazione e la
essere alimentati da un unico Ai progettisti che utilizzano la GB partirà da oggi, con le versio- riduzione del peso sono requi-
alimentatore 5V, semplificando gamma ADS8688, TI offre una ni da 8 GB, 32 GB, 64 GB e 128 siti chiave.
notevolmente i requisiti di po- serie di strumenti di supporto GB a seguire. I chip NAND e∙MMC da 16 GB
tenza del sistema. I convertitori per accelerare il time-to-market. I chip NAND e∙MMC sono fab- sono disponibili in contenitori
sono caratterizzati dai valori www.ti.com bricati con l’innovativa tecno- di diverse dimensioni: 11,5 x
più bassi del settore in termini logia di processo Toshiba a 15 13,0 x 0,8 mm (THGBMFG7C2L-
di deriva di guadagno, tensio- nm e i dispositivi integrano un BAIL), 11,0 x 10,0 x 1,0 mm
ne di offset e deriva di offset, sistema che gestisce le funzio- (THGBMFG7C2LBAIW) e 11,5 x
offrendo agli ingegneri livelli ni di controllo fondamentali 13,0 x 0,8 mm (THGBMFG7C1L-
di precisione senza precedenti per le applicazioni NAND. Gra- BAIL). I dispositivi da 8 GB, 32 GB
per i loro processi, su tutta la zie all’impiego di chip NAND e 64 GB sono anche disponibili
gamma estesa di temperature da 15 nm, le dimensioni del nei formati da 11,5 x 13,0 mm e
in ambito industriale. contenitore sono di circa il 11,0 x 10,0 mm.
La nuova famiglia di ADC con- 26% più piccole rispetto ai www.toshiba-components.com

Elettronica In ~ Novembre 2014 23


Automazione

LETTORE RFID
CON USB

Identifica 250 tag a 64 bit e, mediante un’uscita a relé, può comandare ad


esempio un’elettroserratura per aprire un cancello o un tornello motorizzato.
L’interfaccia Universal Serial Bus di cui dispone consente di gestire da PC il
database dei tag memorizzati assegnando ad essi varie azioni.
di DAVIDE SCULLINO

O ggigiorno l’identificazione RF è una tecnolo-


gia largamente utilizzata in moltissimi settori,
che vanno dal riconoscimento di pezzi in produzio-
tag, contenenti un chip alimentato da una bobina di
filo elettrico variamente sagomata.
Dopo aver presentato vari progetti del genere, tor-
ne, al controllo accessi, fino al pagamento elettroni- niamo sull’argomento con un apparato che dispone
co; le soluzioni impiegate dipendono dall’applica- della connessione USB e quindi nasce per lavorare
zione, dalla sicurezza richiesta e dalla distanza alla sia in modo stand-alone, sia interfacciato ad un Per-
quale è possibile rilevare l’oggetto. Particolarmente sonal Computer con il quale effettuare un log dei
diffuso è l’RFiD utilizzato nel controllo accessi e passaggi e la gestione avanzata, compresa l’abilita-
nell’identificazione delle merci (ed anche di taluni zione o disabilitazione di alcuni tag.
animali da allevamento, cui si impianta una mi- Il circuito qui proposto è piuttosto semplice perché
crocapsula sottocutanea), sistema consistente in impiega un semplice doppio operazionale per gene-
un lettore che genera il campo elettromagnetico rare il campo elettromagnetico eccitatore e rilevare
eccitatore e in un certo numero di circuiti chiamati le commutazioni del chip dei tag standard codificati

Elettronica In ~ Novembre 2014 25


Schema a blocchi
COMPARATORE AMPLIFICATORE livelli alti) e i cali di corrente (che
corrispondono alle pause, ossia
+ + allo zero logico).
- - La tecnica di rilevamento degli
impulsi prodotti dal transponder
è simile a quella adottata nella
PIC18F14K50 RIVELATORE gran parte dei metal-detector e
si basa sul carico determinato da
un conduttore in cortocircuito
immesso in un flusso elettroma-
gnetico variabile.
Di solito l’insieme delle opera-
DRIVER zioni, ovvero l’eccitazione dei
BOBINA tag e la lettura dei loro codici
TAG
mediante la reazione d’indotto,
viene svolto da un integrato o
un modulo specializzato; invece
nel progetto che vi proponiamo
a 64 bit, oltre ad un microcontrol- sistema assimilabile al trasfor- le realizziamo con un circuito
lore di casa Microchip che decifra matore, dove l’avvolgimento molto semplice basato su due
i dati, memorizza fino a 250 primario è quello eccitatore del amplificatori operazionali.
diversi codici (e quindi altrettanti lettore e il secondario è, invece, la Al solito, un microcontrollore
tag) e, riconoscendoli in lettura, bobina all’interno del tag. Quan- (un PIC18F14K50-I/P, in questo
attiva un relé a tempo o a perma- do l’avvolgimento a bordo del caso...) legge gli impulsi, esamina
nenza. Il micro è oltretutto dotato lettore emette il proprio campo i codici e provvede alle operazio-
di interfaccia USB di tipo device, elettromagnetico (tipicamente a ni sia di apprendimento, sia di
con la quale comunica con il PC. 125 kHz) le variazioni di flusso identificazione; inoltre, lo stesso
Si tratta perciò di un lettore di che investono il tag inducono micro sintetizza la componente
tag RFiD di basso costo destina- nella sua bobina una tensione variabile con la quale viene co-
to a quelle applicazioni come il alternata, la quale, tramite un mandata la bobina eccitatrice.
controllo di cancelli motorizzati raddrizzatore e un condensatore, Dando uno sguardo allo schema
ed altro di simile, estremamente viene resa continua e alimenta elettrico, vediamo che il campo
robuste e affidabili, precise e in la logica interna al tag; la logica, eccitatore viene prodotto dalla
grado di riconoscere tag a badge una volta alimentata, emette il bobina eccitatrice collegata tra
e portachiavi a una distanza di proprio codice serialmente sotto i punti 5 e 6 del connettore SK1,
circa 8 cm, perciò non è indispen- forma di stringa di impulsi, i la quale riceve l’alimentazione
sabile appoggiare il tag come quali polarizzano un transistor dall’uscita di un semplice ampli-
invece è richiesto per molti lettori che chiude periodicamente in ficatore a simmetria complemen-
di transponder per RFiD riservati cortocircuito la bobina del tag tare formato da T1 e T4, le cui
al controllo accessi. (ma non influisce sulla logica, basi sono unite e pilotate insieme
Una particolarità del circuito dato che il corto avviene prima dall’onda generata dal PIC. Più
è che la bobina è realizzata su del diodo raddrizzatore) deter- esattamente, il microcontrollore
stampato, così da evitare criticità minando un maggiore assor- sintetizza un segnale rettango-
legate alla realizzazione a filo. bimento, che si traduce in una lare PWM a 125 kHz mediante
richiesta di incremento del flusso l’apposita istruzione PicBasic e
IL CIRCUITO magnetico. Questa condizione il filtro composto da R18 e C14
I transponder o tag per RFiD si causa un maggiore assorbimento rende tale componente quasi
leggono eccitandoli mediante un di corrente da parte della bobina sinusoidale.
campo elettromagnetico variabile del lettore, quindi è facile legge- Sebbene il circuito funzioni in
e poi rilevando il carico che essi re gli impulsi e quindi il codice continua, la bobina genera un
determinano per effetto della del tag perché basta rilevare gli campo elettromagnetico alternato
reazione d’indotto; praticamente impulsi dovuti ai picchi di assor- perché, a seguito dell’applicazio-
la lettura avviene sfruttando un bimento (che corrispondono ai ne della polarità positiva, la bo-

26 Novembre 2014 ~ Elettronica In


[schema ELETTRICO]
bina tende, quando il potenziale guendoli dal segnale prodotto dell’assorbimento del tag.
fornito dallo stadio a simmetria dalla bobina in condizioni di Lo stadio che segue è disaccop-
complementare si abbassa, a riposo. Per ottenere ciò si sfrutta piato in continua in modo da
restituire l’energia immagazzina- un rilevatore di corrente che si bloccare la componente filtrata
ta, la quale viene assorbita dal T4; basa sulla differenza di potenzia- da C4 dovuta alla corrente che
ciò determina un flusso di cor- le ai capi della resistenza di cari- fluisce nella bobina eccitatrice in
rente bidirezionale e quindi un co R4, che, insieme ad R1, chiude condizioni di riposo; infatti C7 si
campo effettivamente alternato. il circuito della bobina verso lascia attraversare dalla corrente
Quando un transponder rispon- massa; il diodo D1 e il conden- quando c’è una variazione di
de, la parte di circuito facente satore C4 servono a raddrizzare tensione all’uscita del rivelatore
capo agli operazionali IC1a e e livellare la tensione prodotta (D1/C4) e quindi quando il tag
IC1b provvede a rilevare le va- dalla corrente nella bobina ecci- pulsa.
riazioni di corrente causate dalla tatrice, in modo da ricavare una IC1a eleva il livello del segnale ri-
commutazione nel tag, ovvero a componente unidirezionale, la velato e IC2b funziona da compa-
discriminare gli impulsi distin- cui ampiezza è funzione diretta ratore ad isteresi (lo vedete dalla

Elettronica In ~ Novembre 2014 27


LETTORE TAG

CAMPO MAGNETICO
+
CHIP
-
DATI

GENERATORE
125 kHZ DATI TRASMESSI
- CAMPO MAGNETICO
MODULATO

Nei sistemi a transponder, per interrogare i tag il lettore


crea un campo elettromagnetico variabile; ai capi della
DECODER bobina dei tag si determina una tensione che,
raddrizzata, alimenta il chip contenente il codice,
il quale pilota un transistor in grado di cortocircuitare la
bobina stessa. Ciò causa una variazione di
assorbimento nel lettore, corrispondente ai dati del tag.
DATI RILEVATI

retroazione positiva realizzata viene impostata RB7 come uscita massa dell’USB è chiaramente in
dalla R15) e commuta lo stato destinata al comando del relé di comune con quella del circuito
della propria uscita in presenza uscita e RC2 ancora come output, e l’alimentazione positiva viene
degli impulsi costituenti il codice ma assegnato al generatore PWM. separata mediante un diodo
indotto dal tag rilevato. L’uscita Dato che la corrente fornita dalle (D4) scopo del quale è consentire
di tale operazionale viene letta linee di I/O del PIC non basta ad all’host USB (il computer) di ali-
dal microcontrollore tramite la alimentare la bobina del relé, il mentare la scheda e il microcon-
linea RC1. micro si aiuta con un transistor trollore nelle fasi della program-
Il partitore formato dalle re- NPN (T2) del quale pilota la base. mazione o della gestione senza
sistenze R2 ed R3 determina Un’altra linea di output è RC3, relé (solo interfacciamento al PC).
la polarizzazione a riposo per impiegata per pilotare (sempre Il diodo, nel normale utilizzo del
l’operazionale IC1a e il riferimen- tramite un transistor NPN) il circuito, impedisce che i 5 volt
to per il comparatore; C8, C2 e cicalino BUZ1 che permette di del regolatore locale (VR1) rag-
C5 servono ad eliminare l’even- ottenere le segnalazioni acustiche giungano il +5V dell’host USB.
tuale residuo dei 125 kHz con in occasione delle varie fasi di Quanto all’ICSP, la linea Vpp
cui viene alimentata la bobina utilizzo del circuito. RB4, RB5 raggiunge la corrispondente del
eccitatrice, allo scopo di evitare ed RB6 sono anch’essi impostati microcontrollore e, siccome la
che venga amplificato, mentre come uscite, che pilotano i LED stessa fa anche da /MCLR, viene
C13 ed R5 formano una rete che LD1, LD2, LD3 montati sulla dotata di una rete R/C che con-
spegne eventuali picchi e soppri- stessa basetta che realizza la sente il reset all’accensione.
me ancora l’eventuale residuo bobina; questi diodi luminosi L’alimentazione principale del
dei 125 kHz indotto dalla bobina provvedono anch’essi alle segna- lettore è in continua a 12÷14
nelle piste dello stampato. lazioni durante il funzionamento. Vcc, applicati ai punti + e - della
Il microcontrollore è programma- L’interfaccia USB del microcon- morsettiera SK5; il diodo D6
to in modo da inizializzare RC1 trollore fa capo ai piedini 18 e 19 protegge dall’inversione di po-
come ingresso, ma senza pull-up, (D+ e D-) che sono in comune larità il resto della circuitazione
dedicato alla lettura degli impul- con i contatti PGC e PGD del e porta la tensione d’ingresso
si discriminati dall’operazionale connettore ICSP per la pro- alla bobina del relé. Il regolatore
IC1b; sempre all’inizializzazione, grammazione in-circuit (SK2); la VR1 ricava, dalla tensione filtrata

28 Novembre 2014 ~ Elettronica In


[piano di MONTAGGIO]

Elenco Componenti:
R1÷R3: 470 ohm R22: 10 kohm D6, D7: 1N4007 LD1: LED 3mm rosso
R4, R5: 100 kohm R23: 10 ohm IC1: LM358 LD2: LED 3mm blu
R6÷R8: 10 kohm C1÷C3: 10 nF ceramico IC2: PIC18F14K50-I/P LD3: LED 3mm verde
R9, R10: 220 kohm C4÷C6: 4,7 nF ceramico (VK8019) RY1: Relé 12V (VR15121C)
R11, R12: 4,7 kohm C7÷C11: 100 nF ceramico T1÷T3: BC547
R13: 1 kohm C12, C13: 100 pF ceramico T4: BC557 Varie:
R14: 39 kohm C14: 470 pF ceramico D1÷D4: 1N4007 - Zoccolo 4+4
R15: 1 Mohm C15: 4,7 µF 100 VL elettrolitico D5: 1N4148 - Zoccolo 10+10
R16: 10 ohm C16, C17: 22 pF ceramico D6: UF4007 - Connettore USB-B
R17, R18: 330 ohm C18: 470 nF ceramico VR1: 7805 - Connettore Board-To-Wire
R19: 1 kohm C19: 100 µF 25 VL elettrolitico SW1: Microswitch 90° 6 vie Maschio
R20: 560 ohm C20: 100 nF ceramico BUZ1: Buzzer - Morsetto 3 poli
R21: 1,2 kohm D1÷D5: 1N4148 X1: Quarzo 12 MHz - Circuito stampato

Elettronica In ~ Novembre 2014 29


La basetta contenente
la bobina eccitatrice
ospita i LED, da inserire
ognuno nel proprio foro il codice corrispondente nella
e saldare come
propria EEPROM. Se il tag viene
mostrato.
passato in modo non corretto e
non viene riconosciuto, il cicalino
emette tre note lunghe.
Notate ancora che se il codice ap-
preso è il duecentocinquantesimo
EEPROM del microcontrollore. Il e quindi dopo l’apprendimento
primo tag passato in condizioni del tag corrispondente la memo-
di EEPROM vuota diventerà il ria è piena, il circuito lo segnala
tag Master, passando il quale, in facendo suonare il cicalino come
ogni momento il circuito entrerà se l’apprendimento fosse termi-
(da C10 e C19) a valle del D6, 5 in procedura di apprendimento. nato manualmente.
volt stabilizzati che, tramite D7, Dunque, se la memoria è vuota Completato l’apprendimento dei
giungono alla linea di alimenta- perché il microcontrollore è stato tag, per abbandonare l’appren-
zione (+V) del microcontrollore appena programmato o perché è dimento si passa sulla bobina il
e della logica, nonché del doppio stata cancellata con il comando tag Master: il microcontrollore
operazionale e del driver per la da PC, il lettore funziona nella risponde facendo emettere al ci-
bobina eccitatrice. D7 serve per modalità a bassa sicurezza, in calino tre note brevi e accenden-
evitare che quando il circuito quanto un qualsiasi tag può do il LED blu in modo fisso.
viene alimentato dall’USB la farsi identificare e diventare il Nel normale utilizzo, il lettore
tensione in arrivo dal computer Master del sistema; nelle applica- presenta accesi a luce fissa i LED
si chiuda sull’uscita del 7805, zioni dove si richiede sicurezza, blu e verde e il relé rimane a
danneggiando quest’ultimo. In- bisogna che al PC abbia accesso riposo; quando si passa un tag
somma, D7 forma, insieme a D4, solo l’amministratore del sistema, e il micro ne riconosce il codice
una porta logica OR che consente altrimenti è facile far identificare corrispondente, fa scattare il relé
di alimentare la logica (il relé è tag estranei. tenendolo nella modalità previ-
escluso) sia con l’alimentazione Notate che alla prima accensione sta dall’impostazione fatta dal
applicata a SK5, sia con l’USB, il firmware cancella il contenuto software su PC; a tale riguardo
senza che le rispettive tensioni della EEPROM per rimuovere va detto che l’RY1 può funziona-
entrino in contatto. eventuali dati casuali presenti re in modo impulsivo o bistabile
dopo l’accensione; anche se non e che questa impostazione può
COME FUNZIONA sono memorizzati tag. essere fatta individualmente per
Il firmware che gira nel micro Ogni volta che passando il tag
prevede la lettura ciclica del- (di solito il rilevamento avviene
lo stato dell’USB e della linea anche a 7÷8 cm di distanza dalla Lo stampato base contiene tutti
RC1, cui giungono gli impulsi sezione orizzontale dell’avvolgi- i componenti eccetto i LED e la bobina;
corrispondenti alla lettura del mento) Master ha inizio l’appren- il connettore a sinistra permette di
tag RFiD. Se ancora non è stato dimento, il micro fa emettere al collegare questi ultimi.
appreso alcun tag, la lettura non cicalino tre note acustiche brevi.
ha esito: il firmware del micro- Durante la procedura, il LED
controllore acquisisce i dati ma blu lampeggia a indicare che
abortisce la procedura perché bisogna passare un tag sopra la
non ha nulla in EEPROM con cui bobina; se il codice viene letto
confrontarli. Affinché il circuito e ritenuto compatibile
possa essere utilizzato bisogna con il sistema, viene
che in memoria sia presente trasferito in RAM e
almeno un codice. Per questa il microcontrollore ne
ragione, il firmware attende dà conferma facendo
che sull’RC1 arrivino i dati del emettere al BUZ1 una nota
primo tag passato sulla bobina; acustica breve. Ogni volta
al riconoscimento del tag, il suo che viene appreso un tag, il
codice viene memorizzato nella microcontrollore memorizza

30 Novembre 2014 ~ Elettronica In


ciascuno dei tag in memoria. Ve- ricorrere alla fotoincisio-
dremo alla fine di questo articolo ne: una basetta è quella
come si effettuano le impostazio- che ospita il lettore
ni dal software. vero e proprio, mentre
Nel normale utilizzo, ad ogni la seconda permette
tag riconosciuto si spegne il LED di realizzare la bobina
rosso e si accende il verde. Il blu irradiante (su quest’ul-
rimane acceso a luce fissa a indi- tima vanno saldati i
care che il lettore è in funzione tre LED). Il vantaggio
nel normale utilizzo. Inoltre, ogni di costruire la bobina
volta che viene riconosciuto un mediante uno stampato
tag passato sopra la bobina, il ci- è che la stessa basetta,
calino suona per mezzo secondo dal lato opposto a quello
(emette una breve nota acustica). delle piste a spirale, può
essere esposta all’esterno senza le tracce lato rame scaricabili dal
REALIZZAZIONE PRATICA il rischio che venga danneggiata, nostro sito internet www.elettro-
Bene, spiegato com’è fatto e in neppure dall’urto dei tag; senza nicain.it; incise le basette, forate
che modo funziona il nostro let- contare che realizzando la bobina quella base e iniziate a disporvi i
tore, vediamo le note costruttive; su una basetta non c’è da porsi il componenti, dando la preceden-
il tutto è realizzato su due circuiti problema di costruire il rocchetto, za alle resistenze e ai diodi al si-
stampati monofaccia e quindi di di avvolgere bene il filo ecc. licio (per i quali dovete ricordare
facile realizzazione anche senza Per realizzare i due c.s. seguite che la fascetta colorata sul corpo

Elettronica In ~ Novembre 2014 31


Fig. 2
consentire la stagnatura.
Se avete bisogno di collocare lo
stampato in un luogo diverso e
distante da quello dove verranno
letti i tag, sappiate che la bobina
può essere sistemata senza troppi
problemi: in linea teorica, i fili
di collegamento con lo stampato
base possono essere lunghi fino
a 5 metri, quindi regolatevi di
conseguenza. Ad ogni modo, per
quel che riguarda la collocazio-
ne della bobina considerate che
può stare praticamente ovunque:
l’unica condizione è che non
Fig. 1 deve essere appoggiata a piani
di metallo e che il pannello di
indica il catodo) quindi proce- ai contatti 5 e 6 del connettore copertura che serve a proteggerla
dendo con gli zoccoli per micro- SK1 di quello base, mediante dall’esterno deve essere anch’es-
controllore ed LM358, il pulsante, due corti spezzoni di filo in rame so in materiale non metallico ed
i condensatori (fate attenzione da saldare uno nella piazzola elettricamente isolante, quale ad
alla polarità degli elettrolitici) e i interna ed uno in quella esterna esempio plastica, bachelite, vetro
transistor, da orientare tutti come (estremi della spirale). I contatti o vetroresina, legno. Quindi la
indicato nell’apposito disegno. 1, 2, 3, 4, della stessa morsettiera bobina può essere sistemata die-
Completate il circuito inserendo vanno portati, mediante spezzoni tro un vetro o del plexiglass sul
e saldando il regolatore integrato di filo di sezione pari a 0,3 mmq, quale disegnare un cerchio che
7805 (che deve avere l’aletta me- rispettivamente alla pista di indichi la zona dove avvicinare i
tallica rivolta a C9) le morsettiere massa del c.s. bobina, all’anodo tag per farli leggere.
a passo 5 mm per l’alimentazione del LED LD3 (verde), a quello Per l’alimentazione del lettore,
e l’uscita, il quarzo per il micro dell’LD2 (blu) e a quello dell’LD1 serve un alimentatore da rete che
e il relé. A questo punto potete (rosso). In alternativa alla realiz- fornisca 12 V e almeno 100 mA
sistemare la bobina eccitatrice (o zazione su basetta ramata, la bo- di corrente: lo collegherete alla
antenna irradiante, se preferite) bina potete costruirla tradizional- morsettiera SK3 rispettando la
realizzata su circuito stampato, mente, ovvero avvolgendo in aria polarità indicata. Se collegate il
che consigliamo di sovrapporre (su diametro di 40 mm) 20÷25 circuito al computer per effet-
allo stampato di base e distanzia- spire di filo in rame smaltato tuare le operazioni di gestione
re mediante colonnine esagonali del diametro di 0,2 mm; finito da software, potete anche non
(preferibilmente in plastica, per l’avvolgimento, per collegarlo al fornire l’alimentazione ad SK1
non disturbare il rilevamento dei circuito stampato base raschiate ma sfruttare i 5 volt presenti
transponder) alte almeno 25 mm; bene le estremità del filo, allo sulla connessione USB; in tal caso
il c.s. dell’antenna va collegato scopo di rimuoverne lo smalto e funzionerà tutto il lettore ma non

32 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Tabella 1 - Segnalazioni fornite dai LED.
LED Colore Stato Segnalazione
LD1 rosso acceso fisso relé a riposo
LD2 blu acceso fisso circuito acceso un tag ma fate clic solo su Save,
LD2 blu lampeggiante apprendimento il relativo codice sparisce dalla
LD3 verde acceso fisso relé eccitato schermata nel PC ma non dalla
RAM del microcontrollore.
Il pulsante Door Lock associa in-
Tabella 2 - Segnalazioni fornite dal cicalino. vece un certo tag RFiD con varie
Suono Segnalazione funzioni del relé, selezionandoli
1 beep corto tag riconosciuto (in apprendimento indica che il tag è stato memorizzato) cliccando sul relativo pulsante
3 beep corti vengono emessi all’entrata e all’abbandono della procedura di apprendimento d’opzione: Lock/unlock dà il pieno
3 beep lunghi tag non riconosciuto controllo del relé in modo bista-
bile (una volta attiva e la volta
dopo disattiva il relé) mentre Mo-
il relé, perché richiede 12 V ed è stra principale del programma mentary fornisce il controllo ad
collegato a valle del regolatore bisogna avviare la connessione impulso; Unlock for permette di
VR1, dove i 5 V non arrivano. tramite il pulsante Connect; una specificare il tempo di sblocco del
Se alimentate il circuito con SK1 finestra di dialogo chiede di relé (attivato) nell’apposita casel-
pur collegandolo via USB, invece, scegliere il dispositivo in base la. Infine, il pulsante Set Master
il relé funziona; non preoccupa- alla COM virtuale cui è collegato permette di impostare quale di
tevi perché non può danneggiarsi (questa finestra è utile nel caso quelli memorizzati diventa il tag
né il lettore né il computer, in all’USB siano collegati più lettori). Master, ossia quello autorizzato
quanto le due alimentazioni non Una volta trovato il lettore e a comandare l’apprendimento in
entrano in contatto tra loro. instaurato il dialogo con esso locale.
via USB, si attiveranno gli altri Notate, infine, che se rimuovete
IL SOFTWARE DI GESTIONE pulsanti della schermata. il codice di un tag con Delete e
Per la gestione del lettore RFiD è Vediamo di seguito comandi e memorizzate la rimozione nel
previsto un software scaricabile funzioni disponibili, partendo lettore con Write, e poi avvicinate
dal sito Internet www.futurashop.it dal pulsante Read, che legge la il tag alla bobina del lettore, vi
e facilmente installabile; sullo memoria del lettore e ne trasfe- appare la schermata in Fig. 2, la
stesso sito si trovano i driver risce il database corrispondente quale segnala il rilevamento di
del circuito, i quali, una volta nel computer; qualsiasi modifica un nuovo tag e chiede se memo-
installati, creano una porta COM apportata nel PC deve poi essere rizzarlo. Idem se avvicinate un
virtuale il cui numero viene trasferita facendo clic sul pul- tag mai passato prima. g
attribuito dal sistema operativo sante Write, lo stesso da usare se
sulla base di quelli disponibili si crea localmente o si copia da
(dipende da quante altre perife- altro lettore il database e si vuole
riche USB sono state installate in caricarlo in un altro. per il MATERIALE
precedenza). La copia è comoda se bisogna
Finita l’installazione del software, duplicare dei lettori RFiD: in Il circuito descritto in queste pagi-
sul desktop viene creata un’i- questo caso si carica il file con il ne è prodotto dalla soc. Velleman e
cona contenente la sigla K8019, pulsante Load e nella finestra di distribuito in Italia da Futura Elet-
facendo clic sulla quale avviate il dialogo che si apre si specifica il tronica. Il lettore K8019 è dispo-
programma, che fa apparire la fi- percorso dove si trova. Il pulsan- nibile in kit con tutti i componenti
nestra principale illustrata in Fig. te Save salva eventuali modifiche necessari, basetta, meccanica e
1. Il software consente di gestire al database. minuterie, al prezzo di 43,00 Euro
il database dei tag memorizzati, Il pulsante Delete cancella un IVA compresa (cod. K8019). Il set
ovvero trasferire su PC o da PC record e Clear ripulisce l’intero comprende anche due tessere for-
a lettore la lista dei tag abbinati database. mato card.
al sistema; consente inoltre di Ricordate che qualsiasi modifica
abilitare alcuni tag al comando apportata alla lista di tag deve Il materiale va richiesto a:
del relé e di definire l’attività di essere confermata con Write, Futura Elettronica, Via Adige 11,
quest’ultimo. altrimenti resta nel PC ma non 21013 Gallarate (VA)
Una volta connesso il circuito via viene trascritta nella EEPROM Tel: 0331-799775 • Fax: 0331-792287
USB, dopo aver aperto la fine- del lettore; quindi se cancellate http://www.futurashop.it

Elettronica In ~ Novembre 2014 33


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Un breve richiamo sugli aggiornamenti software rilasciati
dal produttore di Banana Pi. Nuovi porting di sistemi
operativi, una compatibilità sempre maggiore con Raspberry
Pi e nuove configurazioni hardware ne fanno sempre più
un’ottima soluzione per i nostri progetti.

Banana Pi ,
UPGRADE SOFTWARE
di MARCO MAGAGNIN

A bbiamo descritto BananaPi nel numero 188


della rivista. In quell’articolo abbiamo sot-
tolineato la riuscita della soluzione proposta da
ad utilizzare Banana Pi in quei progetti dove Ra-
spberry Pi iniziava a non fornire più prestazioni
adeguate, soprattutto in applicazioni di raccolta
Lemaker, la società che produce il microcomputer, dati da sensori ed elaborazioni di scenari e regole
tanto da tenerla sempre in vista sulla nostra scri- di auto-intervento. Grande aiuto ci è venuto dal
vania. L’unica lieve perplessità è stata sulla scelta poter collegare al microcomputer un disco fisso,
di voler riprodurre anche la forma della concor- direttamente al connettore SATA disponibile sul
rente Raspberry Pi. In ogni caso abbiamo iniziato microcontrollore stesso. Nel frattempo la fonda-

Elettronica In ~ Novembre 2014 35


non ha mai deluso, che vanta
una comunità di sviluppo tra
le più vaste del pianeta e che
“gira” su una gamma di sistemi
di elaborazione che spaziano
dalla piccola “Arietta G25” di
ACME Systems, alla Raspberry
Pi e schede simili come Banana
Pi, ai computer domestici, fino
ai grandi server di aziende e
provider fino ai più giganteschi
supercomputer di università
e centri di ricerca in tutto il
mondo. Date queste premesse,
ancora una volta non siamo
stati deleusi. BananaPi ha pre-
sentato una nuova versione del
Fig. 1 suo sistema operativo basato su
“Debian” e compatibile con Ra-

zione Raspberry presentava la


versione B+ della loro scheda,
che vi abbiamo presentato nello
stesso numero 188 della rivista,
dotata di un maggior numero di
periferiche esterne (USB). Segno
di un mondo in forte evoluzio-
ne che, se da un certo punto di
vista può ingenerare confusione
ed incertezza, dall’altro offre
sempre nuove opportunità di
sviluppo di progetti ed applica-
zioni sempre più evolute e con
costi sempre più abbordabili.
Per darci una certa garanzia di
continuità e per minimizzare
il rischio di veder vanificati gli
sforzi di studio, progettazione Fig. 2
ed apprendimento nel mondo
embedded, come stiamo soste-
nendo ormai da lungo tempo, Fig. 3
abbiamo fissato come elemento
“invariante” della nostra attività,
il fatto di “puntare” su prodotti
embedded che supportassero
GNU/Linux come sistema
operativo e la distribuzione
“Debian” in particolare. Diffi-
cile motivare con argomenti
strettamente “tecnici” questa
scelta. Potremmo indicare una
propensione personale per un
sistema operato che per decenni

36 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Microsoft rilascia
spian di Raspberry Pi, insieme
all’ampliamento dell’offerta con
una versione di Windows
altri sistemi operativi, portati
ex-novo od aggiornati. Per ave-
per Intel Galileo
re una panoramica dell’offerta
basta andare all’indirizzo http://
www.lemaker.org/resources/9-38/
image_files.html per trovare
la situazione aggiornata del
software di sistema disponibile
nella pagina di download visi-
bile in Fig. 1.
Invece, per quanto riguarda
l’evoluzione dell’hardware una Vi abbiamo presentato la
possibile risposta la possiamo scheda Galileo nel numero
trovare all’indirizzo http:// 181 come una scheda in
www.sinovoip.com.cn/ecp_view. tecnologia Intel x86 (in effetti
asp?id=554 dove sono propo- è prodotta da Intel stessa)
sti microcomputer di “classe” compatibile Arduino e con
BananaPi su schede in grado di GNU/Linux a bordo, anche se
ospitare a bordo il disco fisso, in una versione decisamente ad ora tale possibilità era
oltre ad una maggior dotazione preliminare. Dopo quasi un limitata ad alcuni sviluppatori
di periferiche esterne (Fig. 2). anno di silenzio, Microsoft selezionati da Microsoft).
Con queste schede possiamo annuncia una versione Il programma Windows
realizzare dei veri e propri mi- personalizzata del sistema Developer Program for IoT,
cro PC o sistemi dedicati come operativo Windows, rivolta è finalizzato a sperimentare
piccoli server NAS o di stampa a tutti i possessori di una l’utilizzo di Windows con
oppure macchine di rete come scheda Intel Galileo di prima nuovi dispositivi Internet-
router o gateway. Il tutto con le generazione, aggiornata connected e proseguirà anche
nuove versioni di sistema ope- con il firmware 1.0.2. Sia in futuro con il supporto
rativo che abbiamo citato. la nuova release software alle schede Intel Galileo di
La nostra attenzione va ovvia- di Windows, basata su seconda generazione, già
mente alla nuova versione di Windows 8.1, sia la scheda confermato dai portavoce
Raspbian 3.1, la distribuzione Intel Galileo entrano a far della casa di Redmond. La
Debian Wheezy che “gira” su parte del Windows Developer versione di Windows per
Raspberry Pi. Come visibile in Program for IoT (Internet of Galileo è compatibile con
Fig. 3, in questa nuova ver- Things), che Microsoft sta Arduino e Microsoft spera che
sione sono disponibili alcuni evidentemente spingendo, alcuni dei prototipi realizzati
pacchetti interessanti come ampliando la possibilità dagli sviluppatori interessati
l’IDE di Arduino e gli ambienti di utilizzare la particolare possa tradursi in un prodotto
di sviluppo per il linguaggio release Windows ad un più commerciale. Per il momento
di programmazione didattico ampio numero di possessori rimaniamo sempre in attesa
Scratch. Quest’ultimo è dispo- della scheda Galileo (sino degli sviluppi.
nibile sia nella versione “base”
che con le estensioni in grado di
interfacciare il GPIO. e medie. In particolare stiamo dizionali. Data la natura della
Scratch è il linguaggio realiz- pianificando di dedicare a que- nostra rivista, come di consueto,
zato dall’MIT per introdurre la sto linguaggio alcuni tutorial sarà nostra cura dedicare spazio
programmazione dei calcolatori per introdurre al mondo della all’utilizzo di questo linguaggio
elettronici nel modo più sempli- programmazione chi non ha per interfacciare moduli elettro-
ce possibile e con una modalità mai affrontato questo argomen- nici di “contatto” con il mondo
adatta a tutte le età, anche agli to perchè intimorito dai lin- reale ed anche di gestire la
studenti delle scuole elementari guaggi di programmazione tra- scheda Arduino Uno. In questa

Elettronica In ~ Novembre 2014 37


Fig. 4

ha meno dimestichezza con l’u-


tilizzo di utility di sistema come
Gparted o i comandi di shell.
Nelle Fig. 4 e Fig. 5 vediamo
la finestra del menu principale
dello strumento raspi-config
lanciato su BananaPi e su Ra-
spberry Pi. Notate che il menu,
lanciato dallo stesso comando,
viene personalizzato automati-
camente a seconda della scheda
sulla quale viene lanciato.
Con raspi-config, per esempio,
diventa estremamente sempli-
ce, dopo aver preparato la SD
Card, espandere la partizione
di “root” fino ad utilizzare tutto
lo spazio disponibile, cosa che
con le precedenti versioni di
Raspbian per BananaPi richie-
deva laboriose operazioni con
gli strumenti di gestione delle
partizioni. In Fig. 6 vediamo
lo stato di occupazione spazio
Fig. 5 sulla SD Card appena creata.

nuova distribuzione sono stati


risolti alcuni dei problemi che Fig. 6
abbiamo evidenziato nell’arti-
colo dedicato a Raspberry Pi.
In particolare la possibilità di
utilizzare fisicamente la stessa
SD Card indifferentemente su
Raspberry Pi e BananaPi, questa
volta per davvero, ovviamente
se non utilizziamo il disco fisso
sul connettore SATA (Raspber-
ry Pi non ha questa possibilità),
ma con un case che converte
SATA in USB potremmo “risol-
vere” il problema” configuran- Fig. 7
do opportunamente la partizio-
ne di “boot” per Raspberry Pi.
Al riguardo potete consultare
il libro “Raspberry Pi - Il mio
primo Linux embedded”. Un’al-
tra funzionalità che ci ha fatto
molto piacere vedere “apparire”
è la possibilità di utilizzare lo
strumento di configurazione
“raspi-config” anche su Banana-
Pi. Lo abbiamo sempre ritenuto
molto utile, soprattutto per chi

38 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 8

Nelle Fig. 7 ed Fig. 8 vediamo i


semplici passaggi per utilizzare
tutto lo spazio presente sulla
SD Card dopo aver selezionato
nello strumento raspi-config la
voce di menu “1. Expand Filesy-
stem”. Nella Fig. 9 vediamo il
risultato dell’operazione dopo il
“reboot” della scheda.
Tornano ad essere semplici
anche le altre configurazioni
disponibili nel menu di raspi-
config, come la suddivisione
della memoria RAM tra video
e CPU o le abilitazioni della
video camera e del server SSH.
Un’aggiunta comoda è la pos-
sibilità di tenere sotto controllo
la temperatura della CPU. Basta
andare alla cartella:

/sys/devices/platform/sunxi-i2c.0/
i2c-0/0-0034

e digitare il comando: Fig. 9

cat temp1_input

In Fig. 10 abbiamo misurato


una temperatura della CPU di
49 gradi. Nella distribuzione è Fig. 10
inclusa in modo predefinito la
libreria wiringPi nella sua ulti-
ma versione beta, che permette utilizzando un disco fisso, è data presenta Banana Pro, evoluzione
l’utilizzo dei pin di GPIO sia dal fatto che non è possibile di Banana Pi in stile Raspber-
come I/O che configurati come procedere con un’operazione ry Pi versione B+. Vi terremo
bus i2C, SPI, oppure come uscite di upgrade, ma è necessario informati. g
PWM. Questa libreria funziona scaricare la nuova distribuzione
anche con Raspberry Pi. completa e creare la SD card con
Ricordiamo ancora che l’utente il metodo descritto tante volte,
predefinito in questa distribu- ed in particolare nel libro “Ra- per il MATERIALE
zione è: spberry Pi – Il mio primo Linux
embedded”. Per collegare un La board Banana Pi può essere
bananapi (nella precedente ver- disco fisso al connettore SATA acquistata in Italia presso Futura
sione 3.0 l’utente era “pi”) con e trasferire su quest’ultimo la Elettronica al prezzo di Euro 75,00
password: partizione di root rimandiamo IVA compresa (cod. 7300-BANA-
all’articolo di presentazione NAPI).
bananapi di Banana Pi nel numero 188.
Intanto ci aspettiamo ulteriori Il materiale va richiesto a:
Unica nota dolente, se volete sviluppi sulle schede dotate di Futura Elettronica, Via Adige 11,
sperimentare la nuova versione SoC Allwinner. Ce lo confer- 21013 Gallarate (VA)
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Elettronica In ~ Novembre 2014 39


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pre più a convergere per offrire agli utenti un
ponte fra le enormi potenzialità della piattaforma
un praticissimo sistema di sviluppo. L’IDE (Integra-
ted Developement Environment) di Arduino, gira
su qualunque PC e permette di creare programmi
Linux embedded e la quantità di shield e sketch (chiamati sketch) e scaricarli automaticamente sul
disponibili per Arduino. Raspberry e Arduino sono processore.
ormai diventate le assolute star nel firmamento Inoltre Arduino può contare su una grandissima
degli hobbisti digitali e non solo: Raspberry è un serie di schede aggiuntive, sviluppate, dall’orga-
completo sistema multitasking con un professionale nizzazione Arduino e da terze parti, per soddisfare
sistema operativo Linux, mentre Arduino è mono- qualunque necessità di interfaccia verso il mondo
task e, per così dire, “nature”, ma ha una naturale esterno, sia in input che in output.
predisposizione all’input/output e, soprattutto, ha Il modo migliore di far collaborare i due mondi èi

Elettronica In ~ Novembre 2014 41


ed un morsetto a vite. Questi
connettori alimentano Ra-
spberry Pi e Arduino tramite
un circuito comandato da un
pulsante. Inoltre, un software
installato su Raspberry Pi rileva
l’azione del pulsante e lancia
lo shutdown e il successivo
spegnimento dell’alimentazione.
Il pulsante, quindi, comanda sia
l’accensione che lo spegnimento
di Raspberry Pi. Un connettore a
due pin permette di replicare il
pulsante all’esterno di un even-
tuale contenitore.
Fig. 1 - Possibili utilizzi.
Ma c’è di più: è possibile accen-
dere Raspberry Pi e Arduino
sfruttare le specifiche caratteri- senza USB, ma con tutto il re- ad orari programmati; infatti
stiche di entrambi secondo varie stante hardware di Arduino Uno, abbiamo inserito un RTC con
configurazioni. Per esempio: compresi, ovviamente, i connet- sveglia programmabile. Questo
a) Raspberry Pi potrebbe tori per il montaggio di shield. RTC, oltre a fornire un orologio
utilizzare Arduino come pe- Il dialogo fra Raspberry ed a Raspberry Pi anche quando
riferica configurabile, il cui Arduino avviene tramite la porta non è connesso ad Internet, è
programma è scelto di volta seriale che ambedue possiedono. anche collegato al circuito di
in volta, sulla base di una li- Questa scheda, che abbiamo accensione. L’orologio è gestito
breria di sketch predisposti, chiamato RandA (Raspberry da Raspberry Pi tramite la con-
e viene caricato automatica- and Arduino), è pronta per nessione I²C e per il suo utilizzo
mente su Arduino; interfacciarsi con la nuova
b) al contrario, Arduino Raspberry Pi Plus, pur essendo
potrebbe funzionare come compatibile con la Raspberry Pi
controllore di Raspberry Pi, tradizionale.
ovvero potrebbe lanciare Poiché su Raspberry Pi si sente
dei comandi e dialogare con la mancanza di un RTC (Real
essa; in pratica, Raspberry Time Clock) e di un pulsante
diventerebbe un’appendi- di accensione e spegnimento
ce sofisticata di Arduino, programmato, abbiamo pensa-
permettendo a quest’ultimo to di inserire entrambi questi
l’accesso ad ambienti com- elementi sulla nostra scheda
plessi come la rete, oppure RandA. Infatti, anche su Ra-
complesse elaborazioni di spberry Pi Plus, l’accensione
dati o -infine- l’accesso alla avviene collegando l’alimenta-
multimedialità. zione attraverso il connettore
micro USB o tramite un interrut-
Il collegamento hardware può tore a monte fornito dall’utente,
essere implementato facilmente mentre per lo spegnimento è
tramite il collegamento USB, o necessario lanciare il comando
tramite una connessione attra- di “shutdown” e successivamen-
verso la porta seriale, se l’har- te scollegare l’alimentazione.
dware è completamente inte- Per risolvere questa macchi-
grato. Ed è proprio questo che nosità abbiamo previsto sulla
abbiamo realizzato: una scheda scheda anche i due connettori Fig. 2 - Pulsante
per Raspberry con processore di alimentazione a 5 volt, un di accensione /
spegnimento.
Atmel basata su ATmega 328 ulteriore connettore micro USB

42 Novembre 2014 ~ Elettronica In


abbiamo predisposto alcuni co- caso si verifichi una qualche duino, sia per il dialogo tra lui e
mandi Linux; è anche possibile condizione rilevata dai suoi Raspberry Pi. Inoltre, tramite un
gestire l’orologio via web, come pin digitali o analogici. Dopo GPIO di Raspberry, è gestito il
vedremo nei prossimi articoli di l’accensione, Arduino può pas- Reset di Arduino.
approfondimento. sare la palla a Raspberry Pi ed La programmazione di Arduino
Infine Arduino può accendere eseguire suoi eventuali comandi, è realizzata tramite uno script
Raspberry Pi; infatti, tramite un oppure può continuare a gestire Linux di interfaccia che attiva
deviatore, è possibile disabi- l’evento di sua iniziativa atti- il reset in modo opportuno;
litare il circuito di accensione/ vando dei programmi su Ra- questo perché in Arduino stan-
spegnimento per Arduino, che spberry Pi. dard, l’uploading degli sketch è
si trova così ad essere sempre preceduto da un segnale di reset
alimentato. Poiché RandA con- COME DIALOGANO realizzato in automatico dal
tiene un Arduino basico, senza RASPBERRY PI E ARDUINO circuito che gestisce l’USB, che
regolatore di tensione e senza Come si è detto, il collegamento qui manca.
circuito USB, il suo consumo di base tra i due mondi avviene La programmazione di Arduino
può essere bassissimo, a tal tramite la linea seriale di cui può avvenire in locale tramite
punto che sarebbe pensabile ali- sono predisposti sia Arduino l’ambiente IDE installato su
mentarlo con batterie e pannelli che Raspberry Pi. Il link fisico è Raspberry Pi e adattato da noi;
solari. realizzato tramite il connettore oppure in remoto, utilizzando
A questo punto manca solo un di interfaccia di Raspberry Pi, un IDE per PC, modificato per
collegamento fra Arduino ed il con cui RandA è collegato ma gestire un Arduino collegato
pulsante di accensione, cosa che solo per le prime 20 posizioni. in rete simulando una porta
abbiamo realizzato tramite un La porta seriale è utilizzata sia remota.
pin di output. per la programmazione di Ar- Infine, come vedremo nei prossi-
In questo modo Arduino può mi articoli, è possibile caricare
funzionare come controllore di sketch (compilati) su Arduino
Raspberry Pi ed accenderlo nel tramite interfaccia web.
Se Raspberry Pi vuole utiliz-
zare Arduino può inviargli
Fig. 3 - RandA delle direttive o dei dati tramite
prevede l’accensione programmi che utilizzano la
programmata di porta seriale di Rasperry Pi e di
Raspberry Pi. cui esistono esempi predisposti;
esempi sia in C che in Java.
Se invece è Arduino a gestire il
sistema, allora bisogna che su
Raspberry Pi sia presente un
processo in “background” pron-
to a rilevare l’arrivo di comandi.
Per ottenere ciò, siamo stati

Fig. 4 - IDE
con porta
remota.

Elettronica In ~ Novembre 2014 43


[schema ELETTRICO]

44 Novembre 2014 ~ Elettronica In


cordiamo che nel protocollo I²C,
l’ultimo bit dell’indirizzo varia in
funzione della modalità (lettura
o scrittura), qundi 0xFFD0 o
0xFFD1.
Le due linee SCL e SDA del bus
I²C interfacciano Raspberry Pi
tramite due adattatori di tensione
bidirezionali realizzati median-
te i MOSFET T6 e T5; infatti il
DS1339 è alimentato a 5 volt,
mentre la scheda Raspberry Pi,
come si sa, è alimentata a 3,3 volt.
Questo pratico sistema di adat-
tatore di tensione bidirezionale è
stato già utilizzato in altri shield
e funziona in questo modo, con
Fig. 5 - Schema a blocchi di RandA. riferimento alla linea SDA: quan-
do il contatto 3 del connettore di
costretti ad utilizzare un ulteriore ed il pin GPIO23 (in output). Con interfaccia di Raspberry Pi si tro-
GPIO di Raspberry Pi ed un pin il primo collegamento, Arduino va a livello logico basso (0 volt) il
di Arduino per risvegliare l’inte- può richiamare l’attenzione di source del MOSFET T6 (mante-
resse verso questo processo; ciò, Raspberry Pi tramite un processo nuto a riposo a 3,3V dal resistore
a causa dell’unica linea seriale di ascoltatore attivo su di esso, per di pull-up R19) va a potenziale
comunicazione. fare in modo che Raspberry Pi si di massa e il drain trascina più
In ogni caso abbiamo predispo- metta in ascolto sulla porta seria- o meno allo stesso potenziale
sto una libreria Arduino per: le ed interagisca con Arduino. l’SDA dell’RTC. Quando invece
• l’invio di comandi Linux e Il secondo collegamento è reso il contatto 3 si trova a 1 logico
la ricezione di un’eventuale necessario dall’eliminazione del (3,3V) il MOSFET è interdetto
risposta; circuito USB, che realizza una perché il potenziale di source
• l’apertura di un file su Ra- gestione automatica del RESET eguaglia quello di gate; in queste
spberry Pi e la lettura e/o associandolo al segnale DTR condizioni l’SDA dell’RTC viene
scrittura su di esso. prodotto dalla simulazione della tenuto a +Vr dal resistore di pull-
porta seriale. Infine Arduino, per up R20. Il funzionamento dello
Inoltre sono stati predisposti poter accendere Raspberry Pi stadio relativo a T5 è analogo.
comandi (script e programmi) quando viene fatto funzionare da Il DS1339 contiene un orologio
Linux per gestire l’orologio, la controller, è connesso in modo (data ed ora) ed un paio di sve-
sveglia e l’invio di e-mail. opzionale tramite il pin D4 (pro- glie programmabili, di cui solo
grammato in output con pull-up) una viene utilizzata dal nostro
SCHEMA ELETTRICO al pulsante. software. Il DS1339 lo abbiamo
Diamo ora uno sguardo alla Lo schema generale a blocchi è alimentato con la tensione di 5
struttura generale della scheda rappresentato in Fig. 5. volt; ma nel caso questa venisse
RandA. Come si è detto, la comu- Vediamo adesso nei dettagli le se- a mancare, è presente un batteria
nicazione tra Raspberry e RTC zioni che compongono la scheda a bottone di 3 volt che mantiene
(DS1339) avviene tramite collega- RandA. il funzionamento in stand-by.
mento I²C, mentre il collegamen- Il circuito di intervento della
to con il circuito del pulsante è MODULO RTC batteria in tampone è compreso
effettuato tramite il pin GPIO24 L’orologio è realizzato da un nel DS1339.
(in input). Arduino, poi, è col- DS1339 che dialoga con Raspber- La sveglia può essere program-
legato a Raspberry Pi tramite il ry Pi tramite un bus I²C; per la mata sulla base dei soli minuti
suo pin D2 (in output) ed il pin precisione, il DS1339 viene visto trascorsi o dell’ora e dei minuti
GPIO22 (in input), oltre che tra- all’indirizzo 0xFFD... (slave trascorsi, ovvero a seconda del
mite il suo pin di reset (in input) address) del protocollo I²C. Ri- giorno (del mese o della settima-

Elettronica In ~ Novembre 2014 45


na), dell’ora e dei minuti. di Raspberry Pi, implementa Poiché su RandA la struttura
Una volta programmata la anche il driver per il bus I²C e la Arduino è priva del classico
sveglia, bisogna attivarla; quan- libreria C++ per utilizzarlo. regolatore lineare di tensione e
do ciò avviene, l’uscita 7 di U2 È stata installata anche la libreria del previsto circuito di interfac-
(DS1339) viene posta a valore “pi4j” che permette di pilotare i cia TTL/USB, la nostra scheda
alto (5V) e quindi interdice il pin GPIO e il bus I²C con il lin- presenta un consumo veramente
MOSFET T7 (a canale P), che a guaggio Java. basso e potrebbe essere usata
sua volta blocca l’alimentazione. Ma degli aspetti software e dei come controllore di Raspberry,
Quando la sveglia scatta, porta a programmi predisposti parlere- accendendola e spegnendola.
livello logico basso (0V) l’uscita 7 mo in prossimi articoli dedicati. L’accensione e lo spegnimento
di U2 e quindi attiva il MOSFET possono essere ottenuti sia facen-
T7, che fornisce l’alimentazione. BLOCCO ALIMENTAZIONE dole programmare la sveglia, sia
Purtroppo, quando la sveglia vie- E ACCENSIONE/SPEGNIMENTO direttamente tramite il suo pin
ne disabilitata, non viene posta a L’alimentazione a 5 V tramite D4 collegato al pulsante di ac-
valore basso costante, ma ad una connettore microUSB può essere censione. L’accensione potrebbe,
condizione di generatore di onda fornita da qualunque alimen- quindi, essere soggetta ad altri
quadra con differenti frequenze tatore ormai standardizzato eventi oltre al tempo, come una
programmabili. Questo ci ha co- per cellulari e smartphone. Se condizione digitale o analogica
stretto ad inserire un filtro passa- si vuole che Raspberry Pi e/o sui pin di Arduino.
basso sul contatto di U2, in modo Arduino alimentino periferiche Oppure, infine, Arduino può es-
che con la massima frequenza di con buon assorbimento, bisogna sere collegato alla stessa alimen-
32.765 kHz questa uscita desse però orientarsi su alimentatori tazione di Raspberry Pi ed essere
un segnale corrispondente al capaci di erogare da 2 a 3 ampe- soggetto alle stesse condizioni di
livello basso costante e quindi re di corrente. In caso contrario, accensione o spegnimento.
mantenesse abilitato il T7. sono sufficienti gli alimentatori Una delle principali caratteristi-
In sostanza, quando Raspberry standard da 1A. che di RandA è il circuito elet-
viene accesa disabilita la sveglia, Inoltre si può alimentare il tronico che permette il controllo
mantenendo l’alimentazione, poi sistema con 5 V anche tramite software dell’accensione e
fa un reset della sveglia ponen- un connettore a morsetto (5VIN), spegnimento. Di questo circuito
dola ad un valore irranggiungibi- che sulla RandA è connessa in fanno parte: il MOSFET a canale
le (tutti zeri). In questo modo, un parallelo con + e - del connetto- P (a bassissima resistenza di on)
successivo spegnimento del siste- re microUSB, utile, ad esempio, T7, che agisce da interruttore, la
ma sarà definitivo e per riaccen- nel caso si debba associare un sveglia del RTC e U4 (un timer
dere il sistema stesso occorrerà gruppo di continuità o prendere 555), che funziona da flip-flop.
procedere manualmente, a meno alimentazione da un dispositivo Il T7 e capace di sopportare 3A e
che, durante il funzionamento, che non ha l’uscita USB. più di corrente e viene mandato
la sveglia non sia stata di nuovo Un interruttore generale (SW1) in conduzione quando il suo
programmata. può dare tensione, a prescindere gate è a livello basso (basta che
Infatti lo spegnimento del siste- dalla sveglia o da altri switch sof- la tensione su di esso non superi
ma avviene abilitando la sveglia, tware, nel caso si voglia alimen- 2V), mentre è interdetto quando
operazione che ha come effetto tare il sistema in modo costante. è a livello alto (5V).
quello di mandare in stato di off L’alimentazione non riguarda Della sveglia abbiamo già parlato,
il MOSFET T7. A questo punto lo solo Raspberry Pi, ma anche quindi concentriamoci su U4, che
si potrà riaccendere manualmen- Arduino e gli eventuali shield ad serve a gestire l’alimentazione
te aggirando la sveglia tramite esso aggiunti. Si è scelta, però, la tramite pulsante (P1), remotizza-
il circuito on-off, oppure aspet- strada di separare le due alimen- bile mediante il connettore PUSH,
tando lo scadere del tempo, se la tazioni, in modo da permettere al quale può essere collegato un
sveglia è stata impostata. ad Arduino, facoltativamente, altro pulsante, magari fissato ad
La gestione software dell’orolo- di essere sempre alimentato. un contenitore.
gio è ottenuta tramite la libreria Questa è un’opzione che si può Anche i LED LD3 e LD4 sono
“wiringPi” installata su Raspber- attivare utilizzando un deviatore replicabili collegando dei diodi
ry; questa libreria open source, (SW2) che separa a monte le due luminosi esterni sui connettori
oltre alla gestione dei pin GPIO alimentazioni. corrispondenti. Il LED LD3 (ros-

46 Novembre 2014 ~ Elettronica In


so) segnala la presenza di ali-
Arriva
mentazione, mentre LD4 (giallo)
è attivo solo durante il periodo il mini PC
basato su
di startup del sistema Raspberry
Pi e si spegne quando questo
ha completato la sua inizializ-
zazione ed è pronto ad operare.
Quando il sistema è spento e Raspberry Pi
viene premuto il pulsante, il
trigger del timer 555 fa scattare il
flip-flop e porta l’uscita “out” a
livello alto; tale condizione logica
porta in conduzione T8, il quale,
attraversando la giunzione di
base di T9 come fosse un diodo,
porta a livello basso il gate di T7
e lo fa condurre. Per riattivare il
pulsante e renderlo predisposto Kano, il mini PC in kit basato tratta di un sistema operativo
per lo spegnimento, il flip-flop va su Raspberry Pi, proposto mirato all’apprendimento per
resettato: di questo si occupa T9. su Kickstarter, grazie al i più giovani e i meno esperti,
Infatti se Raspberry Pi, tramite quale ha raccolto ben 1,52 che dispone di tool creati
un comando allo startup, disatti- milioni di dollari, da ottobre ad hoc. Oltre al software per
va la sveglia, porta a livello basso è disponibile al pubblico l’apprendimento, Kano OS
il gate di T7 per altra via; allora dopo aver superato la fase integra alcuni giochi, sempre
T9 non conduce più e porta a li- di disponibilità limitata per il graditi al grosso del pubblico,
vello alto il piedino Threshold (6) backers. specialmente a quello più
del 555, resettando il flip-flop. Il kit comprende il mini PC giovane.
A questo punto una ulteriore composto da una Raspberry Il kit con relativo manuale di
pressione del pulsante attiverà Pi, un’apposita tastiera istruzioni e cavi è disponibile
di nuovo il flip-flop che attiverà Bluetooth con touchpad per l’acquisto al prezzo
anche il discharge del 555 che, integrato, un case per di 149.99 euro, spese di
questa volta, essendo Rasberry Raspberry Pi e una scheda spedizione escluse; chi
Pi accesa, potrà essere intercet- SD classe 10 con a bordo volesse acquistarlo potrà
tato da un suo processo attivo Kano OS, il sistema operativo ordinarlo dal sito del progetto,
dedicato a questo ed attento al Linux-like basato su Debian. Si http://get.kano.me.
pin GPIO24, collegato al Di-
scharge (7) del 555. Il processo in
background (demone) lancia il
comando di shutdown che porte- switch SW2, Arduino può accen- Su Raspberry Pi è stato installato
rà allo spegnimento. dere o spegnere direttamente Ra- l’IDE di Arduino per Linux, trami-
Il pulsante funziona, quindi, sia spberry Pi portando a livello alto te il quale è possibile programma-
per l’accensione, sia per lo spegni- il pin D4 che attiva T10 il quale a re Arduino e fare il caricamento
mento. Un LED giallo è collegato sua volta si trova in parallelo al (uploading) dello sketch compilato.
all’attività di accensione per segna- pulsante. L’IDE può essere lanciato da una
lare lo “startup in progress”, ma console Linux remota con proto-
appena il sistema si è avviato, si MODULO ARDUINO collo SSH, ma trattandosi di un
spegne automaticamente, segna- Come abbiamo già detto, su ambiente grafico, occorre che la
lando che Raspberry Pi è pronta RandA è presente una versione consolle possa gestire anche un
ad accettare il login. Infatti il LED di Arduino Uno privata del suo server Xwindow. In caso contrario
è alimentato attraverso la corrente sistema di alimentazione e dell’in- occorre collegarsi con tastiera e
di collettore del transistor T9. Nel terfaccia USB. La sua program- schermo a Raspberry Pi.
caso sia collegato all’alimentazione mazione deve, perciò, avvenire Ma esiste un’altra possibilità per
in modo indipendente, tramite lo tramite Raspberry Pi o tramite rete. programmare Arduino con un

Elettronica In ~ Novembre 2014 47


[piano di MONTAGGIO]
Elenco
Componenti:

R1: 1 Mohm (0805) LD1: LED verde (0805)


R2, R3, R6, R8: 10 kohm LD2: LED rosso (0805)
(0805) LD3: LED verde (0805)
R4, R7: 4,7 kohm (0805) LD4: LED giallo (0805)
R5: 47 kohm (0805) Q1: Quarzo 16 MHz (C7S)
R9: 1 kohm (0805) Q2: Quarzo 32.768 kHz
R10, R11: 4,7 kohm (0805) P1, P2: Microswitch
R12: 1 kohm (0805) SW1: Deviatore slitta 90°
R13÷R16: 470 ohm (0805) USB: Connettore micro-USB
R17÷R21: 10 kohm (0805)
R22: 1 kohm (0805) Varie:
R23: 4,7 kohm (0805) - Morsetto 2 poli
R24: 470 ohm (0805) - Zoccolo 14+14
R25: 4,7 kohm (0805) - Jumper (4 pz.)
R26: 10 kohm (0805) - Strip maschio 2 poli (6 pz.)
C1: 47 nF ceramico (0805) - Strip maschio 3 poli (3 pz.)
C2, C3: 15 pF ceramico (0805) - Strip femmina 6 poli (1 pz.)
C4: 100 µF 25 VL elettrolitico (E) - Strip femmina 8 poli (2 pz.)
C5÷C9: 100 nF ceramico (0805) - Strip femmina 10 poli (1 pz.)
U1: NE555D - Strip maschio/femmina
U2: DS1339U-33+ 10 poli (2 pz.)
U3: ATMEGA328P - Porta batteria CR2032
D1, D2: GF1M - Batteria CR2032
T1÷T4: BC817 - Torretta M/F 10mm (2 pz.)
T5, T6: BSS138 - Torretta F/F 10mm (7 pz.)
T7: SPD50P03L G - Vite 3 MA 6 mm (14 pz.)
T8÷T10: BC817 - Circuito stampato S1106

accesso remoto: utilizzare l’IDE circuito di interfaccia USB che ora Raspberry Pi mediante il pin D2,
Arduino per PC, da noi modifi- manca. Il circuito di interfaccia collegato al GPIO22; infatti in
cato per gestire una porta seriale USB che simula un collegamento Raspberry Pi è istallato un pro-
remota. Questo IDE, lanciato su seriale trasforma un segnale DTR cesso in background che rileva il
PC permette di vedere eventuali in un impulso di reset. Noi possia- cambiamento di stato su questo
Arduino remotizzati ed appog- mo ottenere lo stesso risultato, su pin e attiva un ulteriore processo
giati su Raspberry Pi; per ottenere RandA, utilizzando il pin GPIO23 che interagisce tramite seriale con
questo effetto è stato necessario di Raspberry Pi. qualunque sketch di Arduino che
anche installare su Raspberry un Anche nel caso dei collegamenti tra utilizzi una libreria predisposta a
software che dialoga con l’IDE e Raspberry Pi e Arduino abbiamo mandare comandi Linux eseguiti
gestisce la porta seriale collegata lo stesso problema di adattamento dal processo. In questo modo
con Arduino facendola vedere di tensione che avevamo incontra- Arduino può comandare Raspber-
come una ulteriore porta accessibi- to con U2 (RTC). T1, T2, T3, T4 e ry Pi.
le dall’IDE aperta sul PC collegato T10 realizzano questa separazione Viceversa Raspberry Pi, tramite
in rete locale. tra i livelli a 5 volt di Arduino e comandi, può installare su Ardui-
Poiché RandA utilizza il collega- quelli a 3,3 volt di Raspberry. In no sketch compilati e memorizzati
mento seriale diretto con Raspber- particolare, T1 collega GPIO23 con sul suo “file system”.
ry Pi, è necessario avere la possi- il RESET di Arduino, mentre T2 e Un ulteriore collegamento opzio-
bilità di attivare il reset tramite un T3 interfacciano le linee seriali TX nale (tramite ponticello) collega il
pin di Raspberry Pi; ciò perché (D1) e RX(D0). pulsante di on/off con il pin D4
nell’Arduino standard il reset T4, invece, permette ad Ardui- di Arduino, con l’interposizione
software è realizzato dallo stesso no di richiedere l’attenzione di di T10, per permettere ad esso di

48 Novembre 2014 ~ Elettronica In


evitare che lo stagno li unisca. Il
quarzo va saldato lateralmen-
te, perché ha i contatti ad L che
partono dal lato e vanno sotto,
dopo aver spalmato del flussante
sulle piazzole corrispondenti.
Per l’ATmega 328 è richiesto uno
zoccolo DIP tradizionale e per
ospitare gli shield, gli stessi strip
femmina caratteristici di Arduino
Uno (devono avere i pin corti,
in quanto non devono sporgere
troppo dal lato inferiore dello
stampato). Non dimenticate i
jumper a passo 2,54 mm. Termi-
nate le saldature, bisogna inserire
la pila a bottone nel portapila e
il microcontrollore ATmega 328,
già programmato con l’apposito
Fig. 7 - Sessione MobaXterm.
bootloader Arduino, nel proprio
zoccolo.
accendere e spegnere Raspberry Pi. setta è perciò necessario dotarsi
Sia T1 che T10 lavorano ad impulsi di un saldatore a punta molto SVILUPPARE I PROGRAMMI
perchè sono portati in saturazio- fine, da 20 W, di flussante in Arduino può essere programma-
ne tramite condensatori. Il resto gel e filo di lega saldante da 0,5 to sia attraverso un IDE installato
di RandA è in standard Arduino, mm di diametro. Nell’eseguire il su computer, sia con un IDE
con tutti i connettori, il quarzo, il montaggio date la precedenza ai locale (in ambiente Linux). Ma
pulsante di reset ecc. componenti più piccoli, spalman- come si fa a utilizzare l’IDE su
do del flussante sulle piazzole Raspberry Pi e, più in generale,
RASPBERRY PI degli elementi che hanno i ter- come si può accedere all’am-
RandA si sovrappone a Raspberry minali molto vicini tra loro, per biente Linux in modo pratico?
Pi Plus mediante una struttura
intermedia necessaria per ancorare
la scheda, in quanto non è stato
possibile utilizzare tutti e quat-
tro i fori di Raspberry Pi a causa
della necessità di rispettare sia lo
standard dei connettori di espan-
sione di Arduino sia il connettore
di collegamento di Raspberry Pi, e
soprattutto per la volontà di rispet-
tare le dimensioni di Raspberry
Pi Plus. In questo modo RandA e
Raspberry Pi+ formano un sistema
veramente compatto, mantenendo
la possibilità di utilizzare gli shield
di Arduino.

REALIZZAZIONE PRATICA
RandA è realizzata su circuito
stampato a doppia faccia, pra-
ticamente con soli componenti
SMD; una volta ottenuta la ba- Fig. 6 - Schermata principale del software Mobaxterm.

Elettronica In ~ Novembre 2014 49


Tomcat) che permetterà una ge-
stione remota di RandA tramite
Browser, per caricare su Arduino
uno sketch compilato e memoriz-
zato in una cartella di Raspberry
Pi, gestire orologio e sveglia,
aprire una console Arduino o
spegnere il sistema. Sarà anche
possibile richiedere una microSD
pronta ad operare, cioè comple-
ta della distribuzione Raspbian
e del software aggiuntivo per
RandA.

CONCLUSIONI
RandA non è solo Arduino mon-
tato su Raspberry, ma vuol essere
un sistema integrato dotato di
Fig. 7 gestione dell’alimentazione e di
RTC programmabile. In questo
modo si rendono facilmente
Sicuramente Raspberry Pi può formance, utilizzare l’interfaccia implementabili applicazioni che
essere gestita collegando tastiera, a console come base dei comandi accendono e spengono il sistema
mouse sull’USB e un monitor ed attivare i programmi grafici in base a condizioni esterne o alla
al connettore HDMI di cui è quando servono. temporizzazione. Con l’aggiun-
provvista, ma l’utilizzo usuale Per esempio si possono lanciare: ta di una batteria in tampone,
di Raspberry Pi è tramite rete • comando di file management magari sostenuta da un pannello
locale, attraverso la porta ether- (come Explorer di Windows); solare, e di una chiavetta WiFi o
net o tramite una chiavetta WiFi. • editor grafico; di un modulo con modem GSM,
In questo caso l’accesso avviene • ambienti di sviluppo per C è possibile realizzare un comple-
con protocollo SSH, automati- (come Codeblocks), per Java, o to e potente sistema di controllo e
camente abilitato nelle ultime l’IDE Arduino. gestione remoto. g
distribuzioni del sistema opera- Le finestre XWINDOW appaio-
tivo Raspbian. Ma invece dell’u- no sul computer remoto auto-
tilizzo del programma PuTTY, maticamente grazie al Xserver
installabile su tutti i computer e incorporato in MobaXterm. In per il MATERIALE
molto conosciuto, vi suggeriamo realtà MobaXterm permette di
il software “MobaXterm”, più aprire anche una sessione FTP ed
Questo progetto può essere fa-
potente ed ugualmente gratuito altro ancora. A questo punto non
cilmente realizzato da chiunque
(Fig. 6). Tale software permette rimane che decidere che pro-
abbia un minimo di esperienza nel
di realizzare una connessione gramma sviluppare ed utilizzare
montaggio manuale di componenti
SSH come quella implementabile l’ambiente opportuno: editor per
SMD e disponga dell’attrezzatu-
con PuTTY, ma in più dispone script Linux, IDE C, Java, Python
ra necessaria. La board RandA è
di un Xserver automaticamente ecc. per i programmi e l’IDE
comunque disponibile già montata
gestito. Questo significa che le in- Arduino locale o remoto per
e collaudata (comprese le minu-
terfacce grafiche di Raspbian ven- Arduino. In ogni caso, distribui-
terie) al prezzo di 39,00 Euro IVA
gono correttamente visualizzate remo software da installare che
compresa.
sul computer remoto, ovvero che includerà sia i programmi di
è possibile gestire Raspberry Pi utilizzo di RandA, sia gli ambien- Il materiale va richiesto a:
come se fossero collegati tastiera, ti di sviluppo, le librerie per la Futura Elettronica, Via Adige 11,
mouse e video. Benché sia possi- gestione dei GPIO di Raspberry 21013 Gallarate (VA)
bile lanciare il completo desktop, e diversi esempi. Infine, stiamo Tel: 0331-799775 • Fax: 0331-792287
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50 Novembre 2014 ~ Elettronica In


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Applicazioni

SKATEBOARD
A MOTORE GESTITO
DA SMARTPHONE
di CECILIA MONTI e MATTEO TOMASINI

V ersioni motoriz-
zate dei mezzi di
trasporto a “trazione
con i montaggi elettro-
nici e con il Fai da te, la
cui meccanica si avvale
umana” ne abbiamo di parti stampate in
già viste e non poche: 3D mediante la nostra
biciclette e mono- stampante 3Drag per
pattini a motore, per l'apparato di trazione.
esempio, o anche L’elettronica di con-
qualche skateboard, trollo è invece basata
ma sicuramente ci su Arduino, che sem-
mancava la tavola a plifica notevolmente
motore controllata da il sistema in quanto
smartphone. Ebbene, è ingrado di imple-
ora l’abbiamo trovata! mentare da sè il
Si tratta di un progetto controllo del-
ad hoc, comparso in la trazione
anteprima all'edizione e il dialogo
romana del Maker con lo
Faire, che coniuga la smartpho-
versione motorizzata ne, qui
del popolare skatebo- impiegato
In sella alla tavola ard con la più moderna come tele-
tecnologia delle App comando.
senza bisogno di darsi Android che permet- La base di que-
alcuna spinta, perché te di controllare il sto progetto è uno
mezzo via Bluetooth, skateboard tradiziona-
le ruote posteriori impartendo i comandi le, sul cui fondo sono
vengono azionate da per partenza, arresto fissate l’elettronica di
e variazione della controllo e la trasmis-
un motore brushless velocità. Una simpatica sione, a cinghia, agente
dietro comando di uno applicazione facil- su una sola ruota.
mente realizzabile da L’elettronica è a sua
smartphone Android via chiunque abbia un volta divisa in tre sche-
Bluetooth. minimo di pratica de: Arduino in versio-

Elettronica In ~ Novembre 2014 53


Il modulo Bluetooth

Il modulo ESC (Electronic Speed


Control) è un circuito elettronico
che genera una tensione trifase
con la quale vengono pilotati
gli avvolgimenti dei motori
brushless utilizzati, ad esempio,
nei radiomodelli; questi motori
Per la connessione wireless 2.400÷1.382.400 bps hanno lo statore con tre avvolgi-
viene impiegato un modulo de- ● conformità Bluetooth v2.0 + EDR menti connessi a triangolo e un
dicato siglato HC05 e basato ● frequenza operativa 2,4GHz
sul chip Bluetooth BC417143
rotore con magneti ed espansioni
(banda ISM)
della CSR; si tratta di un ● modulazione = GFSK (Gaussian
polari in numero di 3 (distanzia-
transceiver (unità integrata Frequency Shift Keying) te ognuna dalle altre di 120°) o
di ricezione e trasmissione) ● potenza di trasmissione = ≤4dBm multiplo di 3 (la distanza ango-
a basso costo, acquistabile (Bluetooth classe 2) lare è pari a 360° diviso per il
ad un prezzo che parte dai 5 ● sensibilità = ≤84dBm numero di espansioni polari). Lo
dollari. Per ridurre al minimo le (con BER di 0,1%) statore si pilota con tre tensioni
dimensioni, il modulo è stato ● velocità di comunicazione = rettangolari la cui larghezza
realizzato con un passo dei 2,1Mbps/160 kbps (asincrona) e degli impulsi dipende da quanta
contatti di appena 1,9 mm, 1Mbps/1Mbps (sincrona)
quindi per renderne più facile
potenza si richiede al motore:
● sicurezza = autenticazione
il montaggio è consigliabile e crittografia
più serve potenza, maggiore è la
procurarsi l’apposito adatta- ● alimentazione = +3,3Vcc - 50mA durata degli impulsi rispetto alle
tore che rende le connessioni ● temperatura di esercizio = pause e viceversa. La frequenza
accessibili su un pin-strip a 20÷75 °C determina, invece, la velocità di
passo 2,54 mm. In commercio ● dimensioni = 26,9x13x2,2 mm rotazione del rotore.
si trova una soluzione che Ebbene, l’ESC provvede a gestire
comprende la scheda già i parametri in base al segnale in
saldata sull’adattatore, ad un
PPM applicato al suo ingresso
prezzo di poco superiore a
quello del modulo.
di controllo (essendo un ESC da
Nel progetto, l'HC05 è impo- modellismo, ha un connettore a
stato con i parametri prede- tre fili da cui riceve gli impulsi
finiti per quanto riguarda la di comando e attraverso il quale
comunicazione seriale (9600, eroga i 5 V destinati ad alimenta-
N, 8,1) e Password/pairing re Arduino).
code (1234). Il modulo suppor- Il modulo dispone anche dei cavi
ta comandi AT per l’imposta- di potenza tramite i quali preleva
zione del baud-rate, del device
l’alimentazione dalla batteria,
name, della passkey, del modo
master/slave, ecc.
che in questa applicazione è una
Le caratteristiche tecniche del LiPo 4s (4 celle, 14,8V) da 5.000
modulo sono: mAh di capacità e con corrente
● baud-rate = di scarica pari a 25C (può erogare
125 A di picco, che su un motore
da 12V corrispondono a 1.500
ne Uno, un ESC per il controllo smartphone, qui utilizzato W teorici). Con la batteria da 5
del motore brushless usato per la come un semplice telecoman- Ah, lo skateboard può viaggiare
trazione (sviluppa una potenza do wireless che consente di per 30 minuti circa alla massima
di picco di ben 1.190 watt!) ed far muovere lo skateboard a velocità.
un transceiver Bluetooth grazie piacimento dell’utilizzatore; in Lo schema di connessione di
al quale Arduino istituisce il base ai comandi ricevuti genera Arduino con l’ESC e il modulo
collegamento Bluetooth neces- il segnale PPM per comandare Bluetooth è riportato nella Fig. 1.
sario a ricevere i comandi dallo l’ESC, il quale a sua volta genera Il motore brushless impiegato
smartphone. la tensione a tre fasi con cui ali- per la trazione è un Turnigy
Arduino, tramite un’apposito menta gli avvolgimenti statorici Aerodrive SK3 - 4250-350kv, ali-
sketch, si interfaccia con lo del motore brushless. mentabile con tensioni comprese

54 Novembre 2014 ~ Elettronica In


BATTERIA

ESC

MOTORE

Fig. 1 - Cablaggio
dello skateboard.

tra 14 e 19V, che gira a 350 giri/ all'RX di Arduino, in quanto esso
volt; può assorbire fino a 53A ed è compatibile anche con i livelli
erogare una potenza massima di 0/3,3V e interpreterà 3,3V come
ben 1.190W. Il diametro dell’al- stato logico alto.
bero motore è 5 mm e il peso Per quanto concerne, invece lo
266 grammi. Su di esso è appli- sketch da caricare su Arduino,
cata una puleggia fissata con un per ricevere i dati che saranno
grano (o anche con un mozzo a inviati dal nostro smartphone al
mandrino autocentrante e bullo- modulo Bluetooth, lo realizziamo
ne) per trasmettere il moto alla creando un canale seriale in
ruota dello skateboard. Il gruppo ascolto dal Bluetooth stesso. Le
di propulsione, opportunamente istruzioni del caso sono quelle
realizzato, consente allo skatebo- nel Listato 1.
ard di spingersi fino a una velo-
cità massima di 25 km/h, con a GESTIONE DEL MODULO ESC
bordo una persona di 60÷70 kg. Controllare un circuito ESC con
una scheda Arduino non è mai
COLLEGAMENTO AD ARDUINO una cosa semplice, ma non tanto
DEL MODULO BLUETOOTH dal punto di vista del firmware
Il nostro modulo Bluetooth opera che bisogna scrivere per gestirne
ad una tensione di 3,3V, quindi l'attività, quanto per il modo in
sfrutteremo il pin 5V e il GND
di Arduino per alimentarlo (si
collegano rispettivamente a 5V e Fig. 2
GND dell’HC05), mentre andre- Il motore
mo a realizzare un partitore di brushless utilizzato.
tensione per abbassare la tensio-
ne sull’RX dello stesso, dato che
l’HC05 sull’RX tollera 3,3 V e non
i 5 V dei livelli TTL forniti dal
pin TXD di Arduino.
Possiamo realizzare il partitore
utilizzando una resistenza da 2
kohm e una da 1 kohm, collegate
rispettivamente tra il pin RX del
modulo Bluetooth e il GND di
Arduino e tra il pin TX di Ardui-
no e il pin RX del modulo Blueto-
oth. Per quanto riguarda invece
il TX del modulo Bluetooth,
possiamo collegarlo direttamente

Elettronica In ~ Novembre 2014 55


Fig. 3 - Cablaggio
di Arduino e del
modulo Bluetooth.

scarica, lasciando comunque an-


dare i 5 V al circuito di controllo,
che in questo caso è Arduino) del
circuito per alimentare la scheda
Arduino con 5V. Questa tensione
è disponibile sul connettore di
controllo, che nell'impiego radio-
modellistico si connette al rice-
cui l'ESC deve essere alimentato gnale di comando fornito all'ESC, vitore e che dispone di altri due
e calibrato. La calibrazione è altrimenti questo non potrebbe contatti, ovvero l'ingresso del
molto importante perchè altri- controllare in modo preciso il segnale di controllo e la massa.
menti l’ESC non saprebbe quali motore. Per alimentare Arduino con que-
sono i limiti di variazione del Come visibile nella Fig. 2, l'ESC sto connettore, è sufficiente col-
segnale di controllo; nell’impie- prende alimentazione dalla bat- legare i fili rosso e nero (contatti
go tipico, cioè nel radiomodelli- teria mediante gli appositi cavi centrale e laterale) del connettore
smo, i limiti sono imposti dalla d'ingresso e alimenta il motore di controllo rispettivamente al
standardizzazione dei segnali tramite i tre fili di uscita; l'ESC pin 5V e al GND della scheda
PPM, mentre volendo controllare utilizzato integra il BEC (un bloc- Arduino. Il segnale di comando
i giri di un motore da Arduino co che esclude l’alimentazione diretto da Arduino all'ingresso di
occorre stabilire il range del se- del motore se la batteria è quasi controllo dell'ESC fa capo al con-

Listato 1
#include <Servo.h>
Servo esc;
int value = 0;
void setup()
{ Fig. 4
// Il modulo ESC è collegato al PIN 9 di Arduino
La App per
esc.attach(9);
// Inizializziamo la comunicazione seriale con il modulo bluetooth Android
Serial.begin(9600); visualizza
} un cursore
void loop()
{
per regolare
// Ad ogni ciclo leggiamo se c’è un nuovo valore sulla seriale. la velocità
// Se non è presente alcun valore ci viene restituito uno 0 che andiamo a scartare di marcia
value = Serial.parseInt();
dello
if (value != 0) {
// Se ci arriva un valore != da 0 andiamo a riportare tale valore verso l’ESC. skateboard.
// Sarà l’applicazione dello smartphone a preoccuparsi di inviare un valore corretto
// (0179)
al bluetooth
esc.write(value);
}
}

56 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 5
Aggancio
del supporto
del gruppo
di propulsione.

Fig. 6 - Gruppo di propulsione completo.

tatto del connettore opposto al un’App per Android chia- di diametro circa 2 cm inferiore
negativo (filo nero); si collega al mata C'mon stick, che gira su a quello della ruota del mezzo,
pin 9 di Arduino. Siccome l’ESC smartphone con lo stesso sistema da avvitare lateralmente (radial-
è pensato per ricevere input da operativo; una volta installata mente) alla ruota stessa badan-
un ricevitore da radiocomando e a lanciata, mostra la schermata do che le viti entrino dritte e
quindi con un segnale PPM com- visibile in Fig. 4. Per impostare non spuntino dal “battistra-
patibile con quello normalmente la velocità, si trascina con un dito da” della ruota stessa. Questa
inviato ai servocomandi, possia- il cursore presente sullo scher- puleggia può essere ottenuta da
mo comandarlo come se fosse un mo. Per il resto, lo skateboard si una stampa 3D in ABS, parten-
servo: per questa ragione, non guida come uno non motorizzato, do da un modello disponibile
dobbiamo scrivere alcun codice ovvero lo si piega su un lato o su www.thingiverse.com even-
ma lo controlliamo utilizzando, sull’altro premendone la tavola tualmente elaborato con Open-
appunto, le librerie Servo dispo- con i piedi, così da sterzare. SCAD, ma anche acquistata già
nibili per Arduino. Quindi ci ba- L’App è disponibile per il down- pronta, del tipo in alluminio.
sta includere le librerie Servo nel load sul sito www.cmonboard.com. In ogni caso deve riportare un
nostro sketch e il gioco è fatto. certo numero di fori radiali per
LA COSTRUZIONE fissarla alla ruota di trazione.
IL CONTROLLO DA SMARTPHONE Per realizzare la modifica che La scatola che contiene la batte-
Il telecomando del motore dello consente di motorizzare lo ska- ria e l’elettronica è stata rea-
skateboard si ottiene mediante teboard vi serve una puleggia lizzata in PLA utilizzando una
stampante 3DRag. Lo stesso
vale per il supporto del mo-
tore, che attraverso la stampa
3D è stato messo a punto dopo
numerose prove in campo; sul
nostro sito www.elettronicain.
it, insieme ai file del progetto
trovate l’STL per la stampa 3D
di tutte le parti.
Il supporto da noi previsto va
fissato a vite sotto la tavola
dello skateboard, esattamente
sull’assale posteriore vicino alla
ruota scelta per la trazione; il
supporto ha una staffa a morsa
da stringere mediante viti (Fig.
5). Su di esso si fissa il motore
mediante le apposite viti; all’al-
bero del motore va applicato
un mozzo a vite o a mandrino
autocentrante che sia dotato di

Elettronica In ~ Novembre 2014 57


Guarda su YouTube
come funziona lo
skateboard controllato
dallo smartphone

Fig. 7 - Assemblaggio dell'elettronica sul fondo della scatola.

Vuoi vedere
in azione lo
skateboard
motorizzato?
Collegati alla
pagina http://
youtu.be/
XpYjn9-xgvY.
Da questa pagina potrai anche
vedere i video di moltissimi altri
nostri progetti proposti in passato.
Fig. 8 - Il modulo Bluetooth è cablato mediante una breadboard.

puleggia dentata, ideale per la esempio un pezzo di alluminio due di essi per invertire il senso
cinghia. Si può utilizzare anche a squadra opportunamente di marcia.
una puleggia liscia abbinata forato. Se volete ulteriori spunti, tro-
a una cinghia liscia anch’essa, Sistemata la meccanica, dovete vate un video dimostrativo alla
tuttavia in questo caso bisogna pensare all’elettronica, che va pagina web www.cmonboard.
tenderla maggiormente per evi- ospitata nell’apposita scatola com/gallery.html. g
tare lo slittamento. La dentatura fissata al fondo della tavola (per
della cinghia deve avere passo e il fissaggio potete utilizzare
lunghezza dei denti compatibile varie soluzioni, che vanno da
con quelle del mozzo e della clip a fasce, a viti ed anche al per il MATERIALE
puleggia dentata applicata alla semplice silicone sigillante. Il
ruota (Fig. 6). tutto deve essere assemblato
Tutti i componenti utilizzati in que-
Il fissaggio del gruppo di pro- come mostrano le Fig. 7 e Fig. 8.
sto progetto sono facilmente re-
pulsione è stato studiato per un Nel collegare la batteria all'ESC
peribili in commercio, dalla board
certo modello di skateboard ma (operazione da lasciare per ulti-
Arduino al modulo Bluetooth.
non è detto si applichi a tutti; ma) rispettate la polarità indica-
Sul sito della rivista (www.elettro-
comunque, siccome forniamo il ta (il rosso è il positivo e il nero
nicain.it) è disponibile il file STL
file STL, ognuno può persona- il negativo); quanto al motore, i
del supporto del gruppo di propul-
lizzarlo in modo da stamparne fili hanno un ordine da rispet-
sione e lo sketch da caricare su
una versione adatta alle proprie tare, tuttavia considerate che se
Arduino.
esigenze. Va anche detto che una volta acceso lo skateboard
si può anche ricorrere ad altri la ruota gira al contrario, vi ba-
sistemi di fissaggio, come ad sta scambiare il collegamento di

58 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Eventi

Elettronica
applicata, robot,
invenzioni,
realizzazioni
originali,
astronauti:
quest’anno
l’evento dei maker
non ci ha fatto
mancare nulla...

ROMA

Grande ritorno
di LUCA RUGGERI

L a seconda edizio-
ne della European
Maker Faire che si è
samente ai circa 120
workshop loro dedicati.
Maker Faire, inesau-
cose, di open hardware
e open source, delle
Smart City, del soste-
in materia di occupa-
zione e produttività
dei cittadini. Anche il
tenuta a Roma dal 3 al ribile fonte di ispira- nibile e dell’economia Sindaco di Roma, Igna-
5 Ottobre 2014 è stata zione per chiunque sia collaborativa. zio Marino, ha visitato
un vero successo, come affascinato dall’inno- Molti rappresentanti con interesse la mani-
testimoniano i 90.000 vazione, è stata l’atto delle istituzioni e delle festazione, organizzata
visitatori (circa 3 volte conclusivo di una inte- pubbliche ammini- in maniera ineccepibile
il numero dei visitatori ra settimana, la “Inno- strazioni, sia locali che grazie al duro lavoro di
della scorsa edizione), i vation Week”, dedicata centrali, hanno colto Asset Camera (agenzia
600 espositori e spea- ai trend tecnologici, al l’occasione per pren- speciale della Came-
ker, ma anche i 15.000 mondo delle startup, dere contatto con le ra di Commercio di
bambini che hanno delle monete elettroni- persone e per compren- Roma) e dei due curato-
partecipato fragoro- che, di Internet delle dere le nuove esigenze ri, Massimo Banzi e

Elettronica In ~ Novembre 2014 59


L’orchestra robot di Team Dare, dall’esecuzione musicale perfetta... e la calorosa e paradossalmente
più “umana” One Love Machine Band diretta dal berlinese Kolja Kugler e dal suo alter ego Sir Elton Junk.

Riccardo Luna. Il pubblico ha quanto piuttosto di “volevamo fotografie, oppure per assistere
manifestato grande entusiasmo realizzare questo prodotto e per le persone.
e soddisfazione per le migliaia farlo abbiamo dovuto stam- Arduino, Raspberry, Galileo e
di oggetti e prodotti innovativi pare alcuni componenti con la le altre schede di prototipazione
esposti, le nuove idee, le appli- stampante 3D”; ancora, in fiera i elettronica erano praticamente
cazioni innovative provenienti droni hanno riscosso un gran- in tutti gli stand, ma con una
da tutto il mondo. Nei (pochi) de successo ma non sono stati presentazione mirata a eviden-
momenti di relax e di svago, presentati come “giocattoli sofi- ziare come sono state applicate
intesi nel senso tradizionale del sticati”, quanto piuttosto come per risolvere un problema, così
termine, i visitatori hanno po- strumenti ideali per effettuare come in un dipinto non si presta
tuto assistere alle performance sopralluoghi in ambienti diffici- attenzione alla tela o al pennello
live di due Robot-Band, molto li o pericolosi, per fare riprese o ma al soggetto rappresentato.
diverse tra loro. A Maker Faire Roma i trend
tecnologici generali hanno
MENO INNOVAZIONE, riguardato wearable computing
PIÙ CONCRETEZZA e relativa sensoristica tessile,
Mentre l’anno scorso, nella droni, domotica (soprattutto
prima edizione della Europe- grazie alla spinta innovativa dei
an Maker Faire tenuta a Roma, vari produttori di cellulari) e
abbiamo assistito ad una vera Internet delle cose, monitoraggi
esplosione di novità, quest’anno ambientali e legati al benessere
l’approccio dell’organizzazio- o alla sicurezza delle persone
ne è stato più maturo. Certo (smart citizen), coltivazioni
l’innovazione e la tecnologia idroponiche e serre domestiche,
erano presenti ai massimi livelli realtà virtuale o aumentata, sa-
ovunque, ma con un diverso lute e riabilitazioni assistite da
punto di vista: innovazione non robot, 3D Printing e robotica.
fine a se stessa, ma applicata a La stampa 3D è stata protago-
bisogni reali e concreti. Alcuni nista di una nuova frontiera
esempi chiarificatori: la stampa applicativa: la stampa di oggetti
3D era presente presso quasi commestibili in cioccolato e
tutti gli espositori ma non si è composti da impasti di vario
parlato di “nuova stampante” o tipo. In questo ambito si è fatta
di “nuovo processo di stampa” notare la nostra Choco-3Drag

60 Novembre 2014 ~ Elettronica In


le innovazioni mostrate nel pro-
prio stand: robotica, mini-rover
marziani, realtà virtuale e inter-
facce multisensoriali, le nuove
schede Galileo ed Edison), Eni,
Atmel (suo, uno degli stand più
affollati, anche per via della
scuola di saldatura tenutasi tutti
i giorni), Autodesk, Ultimaker,
Unidata, Microsoft, MathWorks
(con un’interessante offerta di
licenze software per far girare
il proprio programma di
calcolo direttamente
sui Cortex SoC come
Printer, che ha anche rievuto un quelli presenti nelle
premio da parte degli organizza- nuove STM32F Nu-
tori di Maker Faire (interessante cleus boards). Inol-
anche la NonnaBot presentata tre, Roland e DWS
da MondoPasta, in grado di hanno portato decine
stampare spaghetti e ravioli di stampanti 3D, di
pronti per la cottura). macchine CNC, laser
Presso il nostro stand, i visita-
tori hanno potuto ammirare la
stampante 3Drag che stampava
dal vivo con il cioccolato, dotata
del sistema di raffreddamento
a celle di Peltier, ma anche la
Big 3Drag, versione “allungata”
della nostra stampante, capace
di produrre oggetti delle di-
mensioni di 400x200x200 mm!
Come promesso, abbiamo anche
allestito la 3Dprint area, con
8 stampanti 3Drag dotate di
pannello per la stampa autono-
ma, subito prese d’assalto da chi
voleva sperimentare dal vivo la
stampa 3D. Le macchine sono
state messe a disposizione del
pubblico ad un’unica condizio-
ne: portarsi da casa una SD-Card
contenente il file dell’oggetto da
stampare. Maker Faire ha avuto
quest’anno sponsor di grosso
calibro come Intel (incredibili

Elettronica In ~ Novembre 2014 61


cutter, frese, plotter.
Molto interessanti sono stati
Elettronica In... Fiera! i progetti portati in Fiera da Fon-
derie Digitali, un laboratorio
Il nostro stand a Maker partecipare a mini-tutorial in multidisciplinare che fonde as-
Faire è stato letteralmente cui abbiamo illustrato le varie sieme il design, la prototipazio-
preso d’assalto da maker fasi della stampa 3D, e vedere ne, ricerca e sviluppo, l’innova-
attratti dall’idea di provare all’opera, nella 3D Printing zione tecnologica e di processo
dal vivo una delle 8 3Drag Area, le più recenti evoluzioni messa a disposizione delle PMI
messe a disposizione di chi, della nostra 3Drag: la e delle Associazioni a scopo
portando il proprio file STL Chocolate, capace di stampare di formazione e di produzione
su chiavetta USB, voleva oggetti in cioccolato (da snella. Fonderie ha presentato
stamparlo, affiancato da un ammirare e non gustare...), e la molti progetti, tra i quali ci ha
nostro operatore. Il pubblico Big 3Drag, versione allungata colpito la ClusterCar, piattafor-
intervenuto ha anche potuto in grado di stampare oggetti ma open studiata per mettere
con base di ben 400x200 mm. l’automobile ed il guidatore al
centro di un concetto di connet-
tività intelligente, che permette
di comunicare su web, inviare
e ricevere messaggi, condivi-
dere informazioni e dati. Altro
progetto presentato è Enabler,
una scheda basata su Arduino
ma orientata all’IoT, dotata di
sensori e connettività wireless.
Suggestivo il progetto Ortotica,
domotica applicata all’agricoltu-
ra idroponica domestica.

UNA FIERA, TANTE AREE


Maker Faire è stata divisa in
aree semantiche, raggruppan-
do gli espositori per proposte
simili, per settori di interesse
congruenti, per visione concorde.
L’area espositiva dedicata agli
“Artigiani Innovativi” è stata
curata dall’architetto Monica
Scanu, che ha selezionato gli
espositori accomunati dall’uti-
lizzo di processi o macchinari
innovativi, dall’innovatività dei
prodotti offerti, dalla loro abilità
nel fondere modernità e tradi-
zione. Nell’area abbiamo trovato
oggetti di abbigliamento prodot-
ti in fibra di carbonio (tagliati
al laser, ovviamente), scarpe
realizzate con tessuti a base di
legno, gioielli realizzati da Paola
Volpi a partire da filtri indu-
striali per l’olio motore oppure
galvanizzando oggetti stampati

62 Novembre 2014 ~ Elettronica In


da stampanti 3D, strumenti rati, scienziati in diversi settori
musicali intelligenti prodotti da della scienza e della tecnica. IIT
MusicTech, biciclette evolute ha portato iCub, incredibile
(bici elettriche che si caricano da piattaforma open che
sole o con antifurto direttamente ha permesso di
integrato nel telaio) come quelle assemblare un
esposte da Milano Bike. Nella robot con capaci-
stessa area abbiamo trovato Etsy, tà cognitive.
l’ormai famosissimo marketpla- Il piccolo androide,
ce dedicato ad artisti e creativi, dalle dimensioni di
leader di mercato delle piattafor- un bimbo, è in grado
me di vendita online dedicate a di imparare il nome e
questo settore. le caratteristiche di nuovi
Nel visitare l’area abbiamo oggetti, afferrarli e interagi-
condiviso il pensiero espresso re con gli umani.
dall’architetto Scanu: Maker Fai- Il momento più toccante ed
re non dovrebbe essere vista e interessante dell’interazione
vissuta come una Fiera, dato che tra il robot ed i bambini che
gli espositori non sono venuti gli stavano attorno è stato nel
per vendere i propri prodotti in vedere questi ultimi accarezzare
catalogo. Dovrebbe essere una e mostrare affetto verso iCub applicata da ciascuna articola-
mostra nella quale ogni espo- come se fosse uno di loro. zione. Il controllo della forza
sitore abbia il diritto di poter Il dipartimento di Robotica di ciascuna zampa permette un
raccontare la propria storia, le Avanzata dell’IIT ha portato in contatto ottimale tra piede e ter-
proprie passioni e il duro ma di- fiera anche HyQ, un quadru- reno. I sensori, le videocamere
vertente lavoro che li ha portati pede elettroidraulico pesante e i distanziometri laser presen-
fin qui, la propria visione: ognu- 80 kg, lungo circa un metro e ti sulla macchina creano una
no merita cinque minuti del costruito in alluminio di grado mappa virtuale 3D del terreno
nostro tempo, per approfondirne aeronautico ed acciaio. Ognu- circostante. Queste mappe sono
la conoscenza e per ispirarci. na delle quattro zampe ha tre utilizzate dal microprocessore
L’edizione romana di Maker articolazioni attuate da cilindri del robot per pianificare percorsi
Faire ha visto la partecipazione idraulici e da motori passo passo. e vie ottimali e per controllare
dell’Istituto Italiano di Tecnolo- Valvole ad alte prestazioni, di ogni singolo passo, evitando gli
gia: fondato nel 2003 come ente provenienza dalla Formula 1, ostacoli. Le applicazioni pen-
pubblico, raccoglie ed unisce sono state utilizzate per control- sate per HyQ sono ad esempio
più di 1.000 ricercatori, dotto- lare la posizione esatta e la forza l’intervento in luoghi oggetto
di disastri naturali od incidenti
rilevanti (pensiamo ad esempio
a Fukushima), ricerca e soccorso,
trasporto in zone impervie.

ELETTRONICA IN PRIMO PIANO


Applicazioni suggestive e nuove
schede di prototipazione hanno
tenuto banco a Maker Faire
Roma; vediamo le più rilevanti.

Intoino e Unidata TarquinIot


Intoino, nato nel 2012 grazie
allo startup weekend della
A sinistra iCub e a destra il Fondazione Kauffman, è un
prototipo di HyQ: entrambi sono kit di partenza per chiunque
stati presentati da IIT. voglia cimentarsi nella domo-

Elettronica In ~ Novembre 2014 63


casa nella forma di una tavolet-
ta di cioccolato. Il controller è
un Cortex-M4 e comunica con i
sensori con BLE4.0. Ogni unità
si può staccare come un quadra-
tino di cioccolato e può essere
utilizzata in autonomia, essendo
alimentata a batteria.
Conrad ha stretto una partner-
ship con Relayr, piattaforma
Cloud per applicazioni IoT che
permette la condivisione di idee
progetti e codice con la comuni-
tà, aiutando sia la “standardizza-
zione” del codice che la gestione
di progetti distribuiti.
Una delle prime applicazioni
tica e nell’Internet delle Cose blocchi funzionali tra di loro, basate su Wunderbar è Insu-
in maniera veloce ed efficace anche con il tocco delle dita; è langel: utilizzando il sensore di
anche senza conoscenze parti- possibile scaricare o importare temperatura ed un case stampa-
colari di tecnologia, sensoristica gli sketch di codice creati to da una stampante 3D, è stato
o elettronica. Il kit contiene un che servono, modificare il codice creato un sensore che, messo
controller (basato su Arduino: generato dall’applicazione ed direttamente nell’astuccio porta-
il nome Intoino infatti sta per inviarlo ai controller o ai sensori insulina di un paziente, moni-
Arduino Intuitivo), sensori che con un solo click. Ad Intoino è tora la temperatura ed avverte
comunicano tra loro con BLE4.0 associato un marketplace dove se viene superata la soglia di
e un dongle WiFi che permette acquistare o vendere applicazio- guardia per il farmaco, inviando
la comunicazione e la program- ni sviluppate. un messaggio direttamente sul
mazione remota via web. Gli Quanto a TarquinIoT, è una cellulare tramite iBeacon. Presto
ingredienti della ricetta di Intoi- scheda realizzata da Unidata an- sarà su Kickstater!
no sono i due tool proprietari: il che grazie ad un finanziamento
dongle WiFi e la piattaforma di pubblico da parte della Regio- Arduino AtHeart
programmazione visuale basata ne Lazio. È una scheda molto “Smart Citizen Kit”
su una GUI web o su APP che potente e riccamente equipag- Maker Faire ha dato ampio
girano sui principali sistemi giata, dedicata allo sviluppo spazio alle tematiche di soste-
operativi mobili. Il dongle ha a di applicazioni di Internet of nibilità, ecologia e domotica/
bordo un processore Cortex-M4 Things, con la quale controllare IoT applicata al monitoraggio
e si collega al controller via USB, tutti i device domotici presenti ambientale e alla rilevazione di
il che permette di programma- a casa o in ufficio. Connessioni inquinanti. Qui abbiamo visto
re da remoto qualsiasi scheda a fibra ottica, HDMI, 3xUSB2.0 Thinking Things, del gigante
Arduino standard connessa. e 1xUSB3.0, 4xGBe switch, delle telecomunicazioni Telefo-
Inoltre il SoC Cortex M4 è 2xSATA, WiFi 802.11ac, modem nica, TukuTuku, piattaforma di
completamente programmabile, GSM/UMTS/LTE, connettore
ovvero è possibile assegnare PCIe, compatibile con ZigBee,
delle funzioni logiche o di Z-Wave, EnOcean sono la dota-
calcolo direttamente al dongle, zione della scheda.
scaricando i controller dal carico
di lavoro. Anche il metodo di Wunderbar and Insulangel
programmazione del controller Simile concettualmente ad
e dei sensori è notevole: basta Intoino, Wunderbar by Conrad
solo installare la APP o la GUI si rivolge a studenti, bambini
ed iniziare a realizzare program- e Maker alle prime armi. Il
mi spostando e connettendo i controller e i sensori arrivano a

64 Novembre 2014 ~ Elettronica In


controllo remoto di dispositivi
domotici, e soluzioni di Teleco-
mItalia. Forte interesse ha desta-
to spark.io, un sistema operativo
open source per piattaforme
IoT; diventerà il nuovo stan-
dard? La comunità di Aduino,
con il progetto speciale “Smart
Citizen Kit” appartenente alla
famiglia “Arduino AtHeart” ha
attirato la nostra attenzione;
è un progetto open-source e
soprattutto crowd-source, basato
su Arduino e uno shield dotato
di sensori ambientali di tem-
peratura, pressione, umidità,
livelli di CO2 e NO2. Alimentato
a batterie e dotato di un bel case
resistente all’acqua per essere
messo all’esterno delle abita-
zioni, il sistema invia dal web i Guitars ha presentato Double- cie vegetali che possano crescere
dati alla comunità, permettendo PlusG, uno strumento “esteso” nello stesso vaso in sinergia
una misurazione distribuita e equipaggiato con accelerometri, e non in competizione, e che
georeferenziata delle condizioni sensori di prossimità, fotocellu- siano maggiormente sensibili
meteo e di inquinamento. Altre le e sensori IR, interagendo con (con i loro pigmenti) al tipo di
schede della stessa famiglia i quali attraverso gesti, movi- illuminazione fornita dai LED.
sono in via di perfezionamen- menti dello strumento, vibrazio- WaterLilly/LillyBot 2.0 è un
to, per misurare inquinamento ni, il musicista può modificare sistema di coltivazione idropo-
indoor, salute personale, inqui- il suono emesso dalla chitarra nica intensiva del cianobatterio
namento elettromagnetico, ecc. mentre sta suonando: ad esem- Spirulina, controllato da Ardu-
pio, vibrati e bending possono ino e da alcuni sensori specifici.
Noah Guitars essere eseguiti solo muovendo Il controller misura continua-
Fondata negli anni ’90 del secolo la chitarra nello spazio. Ancora, mente i livelli di temperatura,
scorso per sperimentare l’uso muovendo le mani davanti al Ph e O2 dell’acqua di coltura,
dell’alluminio per il corpo delle corpo dello strumento, si può accende e spegne i LED a luce
chitarre (l’alluminio annulla i influire su fase, delay e riverbe- naturale in base alle condizioni
ronzii anche nelle chitarre con ro delle note. di illuminazione ambientale, ed
pickup single coil e conferisce avverte quando è il momento di
un timbro particolare e un su- Biopic.it and WaterLilly raccogliere il batterio per essere
stain sconosciuto ai legni), Noah Questi due progetti hanno utilizzato. La Spirulina può
rappresentato i due lati dell’a- essere assunta come integratore
gricoltura 2.0 presenti nella fiera. alimentare (è nota per essere
Biopic è basato su IRRDUINO, proteica al 60%) oppure, fermen-
sistema di irrigazione automa- tata in un reattore a biomassa,
tica controllata da Arduino. Il produce biogas utilizzabile per
prototipo è una serra verticale generare corrente elettrica.
in grado di migliorare la crescita Il progetto mostrato dall’archi-
delle piante controllando irri- tetto Cesare Griffa è stato pen-
gazione, temperatura, umidità e sato per essere installato sulle
PH ma soprattutto l’illuminazio- facciate degli edifici, al doppio
ne fornita da alcuni LED a luce scopo di filtrare gli inquinanti
solare. Questo sistema permette e trasformare le città in giardini
una selezione delle migliori spe- sostenibili. g

Elettronica In ~ Novembre 2014 65


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Dotiamo
Raspberry Pi di un
display TFT Touch Screen
sul quale visualizzare la console
di sistema, i film e le foto
preferite oppure comandare una
scheda relé… in punta di dita.

DISPLAY TOUCH
PER RASPBERRY PI
di MARCO MAGAGNIN

P er evitare di utilizzare monitor HDMI dal costo


ben superiore a quello di Raspberry Pi, negli
articoli precedenti abbiamo sempre adottato la
stile tradizionale, fruibile direttamente dal desktop?
Semplice, si collega un monitor, una tastiera, un
mouse e si realizza una classica applicazione de-
soluzione di collegarci al microcomputer in remo- sktop utilizzando i linguaggi classici con le librerie
to, utilizzando strumenti come PuTTY e WinSCP. per la realizzazione di interfacce grafiche. Già, ma
Questo approccio ci ha sempre vincolato ad utiliz- in questo modo trasformiamo Raspberry Pi in un
zare Raspberry Pi nella modalità cosiddetta “ser- PC con attaccate tutte le periferiche tradizionali
ver”. Di conseguenza abbiamo sempre presentato che lo rendono “ingombrante”. La soluzione che vi
le applicazioni con interfaccia utente realizzate in presentiamo al posto di quella “classica” permette
modo da essere fruibili da browser web. Che fare, di realizzare interfacce grafiche utilizzando un gra-
invece, quando vogliamo avere un’interfaccia in zioso monitor TFT da 2,8 pollici, a colori, ed in più

Elettronica In ~ Novembre 2014 67


permette di utilizzare chip di
prestazioni ridotte, con dimen-
sioni fisiche della soluzione finale
il più possibile contenute e con-
sumi anch’essi resi minimi per
poter permettere soluzioni basate
su alimentazioni a batterie. Il
rovescio della medaglia consiste
nel dover personalizzare il kernel
della distribuzione con i driver
delle periferiche che si vogliono
utilizzare, come per esempio
dongle WiFi, periferiche USB,
display LCD e pannelli LED.
Utilizzando Raspberry Pi abbia-
mo sempre evitato di doverci
occupare di questi problemi, in
quanto, essendo un microcom-
puter progettato per la didattica,
nella sua distribuzione Raspbian
Fig. 1 sono già inclusi una enorme
quantità di driver che soddisfano
in automatico (plug and play)
distribuzione Raspbian. L’ul- la maggior parte delle esigenze.
tima frase è risultata del tutto Questa volta però il driver per il
incomprensibile? Per approfon- display LCD TFT non è incluso.
con un’interfaccia touch di tipo dire l’argomento vi rimandiamo Fortunatamente la società Ada-
resistivo. Niente monitor, niente al libro “Raspberry Pi – Il mio fruit ha messo a disposizione un
tastiera e niente mouse. La sche- primo Linux embedded” per un kernel di Raspian già compilato
da con il monitor ha più o meno viaggio di approfondimento sul che include il driver richiesto.
le stesse dimensioni di Raspberry microcomputer. Tra l’altro una Questo ci permette di evitare di
Pi, è già montata ed è compatibi- delle Appendici è dedicata ad in- dover personalizzare e compi-
le con tutti i modelli del micro- trodurre la struttura del sistema lare da noi il kernel di Raspbian.
controllore: A, B e B+. In questo operativo GNU/Linux, kernel Stiamo comunque pensando di
articolo, abbiamo adottato il e driver inclusi. Ma torniamo al proporre sulla rivista una serie
modello B+ che, per il progettino driver. Questo simpatico mo- di articoli dedicati all’argomen-
finale che vi proponiamo, mette a nitor ci permette di introdurre, to, anche perché la presenza
disposizione un maggior numero in modo più approfondito di sul mercato di sempre nuove
di pin di I/O rispetto alle versio- quanto abbiamo fatto fino ad ora, periferiche richiederà prima o
ni precedenti. Il monitor ha una la realizzazione di un sistema poi di affrontare l’argomento con
risoluzione di 320 x 240 pixel, GNU/Linux embedded. Nella determinazione. Nella soluzione
con una profondità di colore di pratica “professionale” le distri- Adafruit si presentano infatti
16 bit. Il mini display si collega buzioni GNU/Linux destinate due problemi. Che fare quando
a Raspberry Pi sul bus SPI e può al mondo embedded sono le dobbiamo adottare una seconda
essere utilizzato per reindirizzare più scarne possibile, con inclusi periferica che richiede l’inclu-
la console, oppure come monitor unicamente i driver e le appli- sione nel kernel di Linux di un
X per visualizzare il desktop di cazioni essenziali per il funzio- driver specifico? Anche se il pro-
Raspbian, foto, video e interfacce namento di base del microcom- duttore mette a disposizione una
grafiche di applicazioni utente. puter. Questo per minimizzare versione “compilata” del kernel
Fin qui tutto bene. Il rovescio l’occupazione di memoria della per la sua periferica, se la adot-
della medaglia è che il driver per distribuzione e massimizzare tassimo perderemmo il driver
la gestione del piccolo monitor le prestazioni del sistema di per la prima periferica. Non resta
non è incluso nel kernel della destinazione. Questo approccio che configurarci e compilarci il

68 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 2

kernel con l’aggiunta dei due, o di prolunga. Fate attenzione a


più, driver aggiuntivi richiesti. rispettare le corrispondenze dei
Secondo problema. Adottare il pin. Il pin numero 1 del connetto-
kernel precompilato, personaliz- re GPIO è indicato sul retro della
zato con l’aggiunta di un driver board con una piazzola di forma
specifico, ci vincola alla versione quadrata ed una piccola freccia
di kernel utilizzato per la com- bianca serigrafata.
pilazione. In questa condizione
non saremo in grado di adottare PERSONALIZZAZIONE DELLA
nuove distribuzioni che sfruttano DISTRIBUZIONE RASPBIAN
versioni aggiornate del kernel, a Il processo che vi descriviamo
meno che il produttore della pe- per rendere operativo il display
riferica non fornisca a sua volta LCD TFT richiede di partire dalla
una nuova versione. A questo distribuzione Raspbian. Noi
proposito ricordiamo che è stata siamo partiti dalla immagine ri-
appena rilasciata la release 3.16 lasciata in data 9-settembre-2014
del kernel di Linux, che presenta con release del kernel 3.12
notevoli funzionalità aggiuntive (Fig. 2). Al momento è preferi-
per quanto riguarda la gestione bile non installare il display sul
dei chip con CPU ARM e relativi connettore, lo faremo dopo aver
processori grafici. Segno che assi- installato il software di gestione.
steremo ad una sempre maggior Per poter eseguire il processo della distribuzione:
diffusione della nostra “filosofia”. di installazione è necessario che
Ma torniamo al nostro display Raspberry Pi sia collegato alla apt-get update
grafico visibile in Fig. 1, basato rete locale in modo da poter “ve- apt-get upgrade
sul modulo LCD TFT ILI9340, dere” la rete internet pubblica. È
che viene fornito già montato e inoltre necessario poter accedere Andiamo ad una cartella di
dotato di connettore GPIO, che a Raspberry Pi per utilizzare una appoggio per il download dei
si installa su tutti i modelli di finestra terminale ed una finestra file di installazione. Possiamo
Raspberry Pi A, B e B+. La board con l’applicazione di gestione anche creare una cartella specifi-
include il controllore del display del file system. Come al solito, ca per questo processo. I file sono
STMPE610 che comunica con ma soprattutto in questo caso, disponibili come pacchetti .deb.
Raspberry Pi utilizzando il bus preferiamo accedere da remoto che dovranno poi essere installati
SPI e quindi impegna i pin cor- via protocollo SSH ed utilizzare con il comando dpkg. Anche in
rispondenti del connettore GPIO (in Windows) gli strumenti Putty questo caso vi rimandiamo al
(SCK, MOSI, MISO, CE0, CE1) e WinSCP. Per approfondimenti libro citato per approfondimenti.
oltre ai pin GPIO25 e GPIO24. I sulle modalità di connessione Possiamo utilizzare, per esempio
quattro pulsanti aggiuntivi pre- ed utilizzo di questi strumenti, la cartella “home”. Ci posizio-
senti sulla board sono collegati ai vi rimandiamo al libro citato niamo su questa cartella con il
pin GPIO23, GPIO22, GPIO21, e all’inizio dell’articolo. È ovvia- comando:
GPIO18. Tutti gli altri pin sono mente possibile utilizzare un
inutilizzati e possono essere collegamento alla console via cd /home
impiegati per altre esigenze. In cavo seriale.
questo caso è opportuno saldare Ci colleghiamo a Raspberry Pi Ora scarichiamo tutti i pacchet-
un connettore sugli alloggiamen- con l’utente “root” ed iniziamo ti necessari alla “sostituzione”
ti previsti sul lato destro della il processo di installazione con i del kernel ed alla gestione del
scheda e utilizzare un cavo piatto soliti comandi di aggiornamento display:

wget http://adafruit-download.s3.amazonaws.com/libraspberrypi-bin-adafruit.deb
wget http://adafruit-download.s3.amazonaws.com/libraspberrypi-dev-adafruit.deb
wget http://adafruit-download.s3.amazonaws.com/libraspberrypi-doc-adafruit.deb
wget http://adafruit-download.s3.amazonaws.com/libraspberrypi0-adafruit.deb
wget http://adafruit-download.s3.amazonaws.com/raspberrypi-bootloader-adafruit-20140917-1.deb

Elettronica In ~ Novembre 2014 69


Fig. 3

Dovreste vedere apparire il de-


sktop di Raspberry Pi sul piccolo
display come vsibile in Fig. 4.
Potete anche utilizzare la barra di
menu e le applicazioni in modali-
tà “touch”.
Se tutto funziona correttamente il
passo più importante è stato fatto.
Ora facciamo in modo che tutto
parta in automatico all’accensio-
ne di Raspberry Pi.
Chiudiamo il desktop grafico (in
realtà il server X) dalla finestra di
terminale premendo contempo-
raneamente i tasti <Control-X>.
Apriamo da WinSCP il file:

Terminato il download, dalla apparirà nulla. Ci ricolleghiamo /etc/modules


stessa cartella, installiamo il tutto a Raspberry Pi con Putty e Win-
con il comando: SCP. Per provare velocemente ed aggiungiamo in fondo al file i
il funzionamento del display pos- due moduli da caricare all’accen-
sudo dpkg -i -B *.deb siamo caricare i driver da linea di sione:
comando e lanciare il desktop di
Questa operazione richiede un Raspberry Pi. spi-bcm2708
tempo abbastanza lungo, potete Digitiamo i seguenti comandi fbtft_device
prendervi una pausa e rilassarvi nell’ordine, come visibile in
un attimo. Fig. 3: Salviamo e chiudiamo il file. Ri-
Nel caso stiate utilizzando, come spondiamo all’eventuale richiesta
molto probabile, una versione di modprobe spi-bcm2708 di password per perfezionare il
Raspbian posteriore a Settembre modprobe fbtft_device salvataggio.
2013, è necessario disattivare l’uti- name=adafruitts rotate=90 Un momento, non abbiamo
lizzo del framebuffer X “accelera- export FRAMEBUFFER=/dev/fb1 ancora finito, dobbiamo aggiun-
to”, con il comando che rimuove startx gere un file di configurazione
il file di configurazione dell’acce-
leratore e lo salva nella cartella /
home (non si sa mai):

mv /usr/share/X11/xorg.
conf.d/99-fbturbo.conf /home

Ora spegniamo Raspberry Pi con


il comando tradizionale:

shutdown –h now

Togliamo l’alimentazione, mon-


tiamo il display sul connettore
GPIO, verificando che non si
verifichino contatti con qualche
connettore o componente di
Raspberry Pi e ridiamo tensione.
Non preoccupatevi, sul piccolo
display, per il momento, non Fig. 4

70 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 5

Possiamo riverificare il funzio-


namento del tutto lanciando
il desktop sul server x con il
comando:

FRAMEBUFFER=/dev/fb1 startx

Per interrompere l’esecuzione del


desktop premete <Control-X>.
Tutto a posto? Non ancora, ora
dobbiamo configurare e calibrare il
touch screen in modo da poter fun-
zionare sia con il desktop grafico
che con le applicazioni che andre-
mo a sviluppare.
per personalizzare l’utilizzo del 270 corrisponde al display in Come prima operazione impo-
display in termini di rotazione orizzontale, con il lato superiore stiamo una regola nella cartella
dell’immagine e frequenza di verso i pulsanti. udev che colleghi il touchscreen
refresh. Apriamo il file: Il parametro “frequency” indica al corretto device di imput. Può
la velocità di refresh del display. accadere che il touchscreen venga
/etc/modprobe.d/adafruit.conf Il valore “32000000” significa riconosciuto nella cartella /dev/
32MHz e corrisponde ad un fra- input con un “event” diverso a
ed aggiungiamo le seguenti con- me rate di circa 20FPS. seconda se sono presenti o meno
figurazioni: Se il carico complessivo delle tastiera, mouse o altri dispositivi di
vostre applicazioni lo permette, input. Creiamo il file
options fbtft_device potete provare ad abbassare la
name=adafruitrt28 rotate=90 frequenza a 16 MHz (16000000). 95-stmpe.rules
frequency=32000000 Fatto questo rendiamo effettive le
modifiche con un comando di: nella cartella
Il parametro “rotate” permette di
ruotare l’immagine sul display di reboot /etc/udev/rules.d/
0, 90, 180 o 270 gradi in modo da
potersi adattare a tutte le situa- Dopo essersi ricollegati control- ed inseriamo le seguenti configu-
zioni di montaggio: liamo i messaggi di console con il razioni (Fig. 6):
0 corrisponde al display in verti- comando:
cale, con il lato inferiore verso le SUBSYSTEM==”input”,
scritte stampate sulla basetta; dmesg ATTRS{name}==”stmpe-ts”,
90 corrisponde al display in oriz- ENV{DEVNAME}==”*event*”,
zontale, con il lato inferiore verso facciamo particolare attenzione SYMLINK+=”input/touchscreen”
i pulsanti; al riconoscimento del controllore
180 corrisponde al display in ver- STMPE610 ed alla impostazio- Rimuoviamo e reistalliamo il
ticale, con il lato superiore verso ne della frequenza del display driver del touch screen con i
le scritte stampate sulla basetta; ILI9340 come visibile nella Fig. 5. comandi:

Fig. 6

Elettronica In ~ Novembre 2014 71


Vedremo la descrizione del
device file con il collegamento
(la freccetta) verso un device
Fig. 7
“event(x)”. Ora dobbiamo “cali-
brare” il nostro touch screen. Vi
sono due modi per farlo, uno un
po’ più “grossolano” ma auto-
matico, l’altro più preciso ma più
articolato e lungo da eseguire.
Per le nostre esigenze ed un po’
perché siamo pigri utilizzeremo
il metodo “automatico” utiliz-
zando un programma Python
realizzato e gentilmente messo a
disposizione da Adafruit. Prima
installiamo una libreria utile per
eseguire i test sul touch screen.
Fig. 8
apt-get install evtest tslib
libts-bin

Possiamo già fare una prova


digitando:

evtest /dev/input/touchscreen

Se tocchiamo il display in vari


punti vedremo gli eventi ri-
conosciuti e le coordinate del
“punto” toccato (Fig. 8). Per la
calibrazione “grossolana” vera e
propria scarichiamo il program-

Fig. 9

rmmod stmpe_ts “touchscreen” che punta al corret-


modprobe stmpe_ts to device “event<x>”. Potete ve-
rificarlo con il comando (Fig. 7):
A questo punto nella cartella /
dev/input troveremo il device ls -l /dev/input/touchscreen Fig. 10

72 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 11

Fig. 13
Fig. 12

ma Python dal sito di Adafruit invece che sull’usci-


e prepariamo la cartella per ta video standard.
contenere il file di configurazione. Anche se lo schermo
Scarichiamo il programma con il è piccolo, scegliendo
comando: un font adatto si può
ottenere un’area di
wget https://github.com/ testo di 20 righe per
adafruit/PiTFT_Extras/raw/ 40 caratteri.
master/pitft_touch_cal.py Per ottenere questo
risultato dobbiamo
Creiamo la cartella xorg.conf.d modificare il file di Fig. 14
con il comando: configurazione del
kernel nella parti-
mkdir /etc/X11/xorg.conf.d/ zione di boot del file
system.
ed eseguiamo il programma di Per chi volesse ap-
calibrazione dalla stessa cartella profondire i dettagli
dove lo abbiamo scaricato: rimandiamo sempre
al libro citato all’i-
python pitft_touch_cal.py nizio dell’articolo.
Aprite il file (Fig. 10):
Guardate l’output del program-
ma, prima di aggiornare il file di /boot/cmdline.txt
configurazione il programma vi
chiede l’autorizzazione, se siete Lo scopo della mo-
soddisfatti dei risultati conferma- difica è reindirizzare Fig. 15
te con “Y” (Fig. 9). la console dal frame chiarazioni (Fig. 11):
buffer HDMI/TV standard /
REINDIRIZZARE LA CONSOLE dev/fb0 al frame buffer del di- fbco n=map: 10 fbco n=fo nt:
SUL DISPLAY splay TFT /dev/fb1. VGA8x8
Una operazione simpatica che si Per farlo andate in fondo alle
può impostare è di reindirizzare direttive del file, dopo la voce Salvate il file e date un comando
i messaggi di console sul display “rootwait” ed aggiungete le di- di reboot. Notate che, durante il

Elettronica In ~ Novembre 2014 73


caricamento iniziale, vi perderete
lo splash screen multicolore ini-
ziale ed una parte dei messaggi
di console.
Ciò è assolutamente normale,
in quanto, per poter lavorare, il
driver deve essere caricato dal
kernel ed attivato, il che avviene
qualche tempo dopo l’inizio del
processo di boot. Poi vedrete
apparire i messaggi di console,
come visibile in Fig. 12.
Per cambiare il font VGA8x8
in qualcosa di maggiormente
Fig. 16 leggibile come un 12x6 lanciamo
il comando di riconfigurazione
della console (sempre il solito
libro per approfondire):

dpkg-reconfigure console-setup

seguite le figure da 13 a 16 per


selezionare il font Terminus 6x12.

VISUALIZZARE FILE VIDEO


Si possono visualizzare sul
nostro display file video con
diverse estensioni, a patto che le
dimensioni delle immagini siano
di 320 x 240 pixel.
Per visualizzare un video uti-
lizziamo il pacchetto player, se
Fig. 17 non è presente nel nostro sistema
lo installiamo con il comando
(Fig. 17):

apt-get install mplayer

Fig. 18 Per vedere il video diamo il co-


mando (Fig. 18, Fig. 19 e Fig. 20):

mplayer -vo fbdev2:/dev/


fb1 -x 240 -y 320 -frame-
drop <file-video.ext>

per esempio “ProvaVideo.mp4”


Se il video non è in formato 320
x 240 lo possiamo ridimensio-
nare utilizzando lo strumento
HandBrake, Open Source e
disponibile per tutti i sistemi
operativi.
Fig. 19 Lo scarichiamo dall’indirizzo

74 Novembre 2014 ~ Elettronica In


https://handbrake.fr/.
Dopo averlo installato lo uti-
lizziamo per ridimensionare il
video di prova. Apriamo il file,
preferibilmente con estensione
.avi (Fig. 21),
La finestra viene precompilata
con una quantità di informazio-
ni relative al file caricato. Nel
campo “Destination” inseriamo
Fig. 20 il percorso ed il nome del file che
vogliamo ottenere (Fig. 22).
Nel pannello sottostante, in “Ou-
tput Settings”, nel campo “Con-
tainer”, selezioniamo “MP4”, in
“Width” impostiamo 320. In Ana-
morphic selezioniamo “Custom”
ed in “Modulus” 2 (Fig. 23).
Clicchiamo sul pulsante “Start”
per iniziare la conversione
(Fig. 24).
Al termine, se abbiamo eseguito
la conversione in ambiente Win-
dows, spostiamo il file su Ra-
spberry Pi (Fig. 25) ed eseguiamo
il comando descritto all’inizio del
paragrafo per visualizzare il file.

VISUALIZZARE IMMAGINI
Un’applicazione simpatica è la
visualizzazione di immagini.
Fig. 21 Per farlo possiamo utilizzare
il pacchetto “fbi” frame buffer
image viewer. Lo installiamo con
il solito comando:

apt-get install fbi

Anche in questo caso le immagini


devono avere formato 320 x 240
pixel. Per visualizzare un’im-
magine utilizziamo il comando
(Fig. 26):

fbi -T 2 -d /dev/fb1 -nover-


bose -a <nome-foto>.jpg

REGOLARE
LA RETROILLUMINAZIONE
La retroilluminazione del display
TFT è realizzata per mezzo di
quattro LED che assorbono com-
Fig. 22 plessivamente circa 75 mA. Nel

Elettronica In ~ Novembre 2014 75


do come un terminale GPIO di
Raspberry Pi, riconoscibile come
GPIO 252. Per accedere al GPIO è
necessario esportare i suoi file di
device con il comando:

echo 252 > /sys/class/gpio/


export

Con il comando:

ls -l /sys/class/gpio

si verifica la effettiva esistenza


del GPIO. Dichiariamo il pin
Fig. 23 di I/O come di output con il
comando:

echo ‘out’ > /sys/class/


gpio/gpio252/direction

Ora per accendere il display por-


tiamo ad “1” il valore del pin con
il comando:

echo ‘1’ > /sys/class/gpio/


gpio252/value

Per spegnere la retroilluminazio-


ne utilizziamo il comando:

echo ‘0’ > /sys/class/gpio/


gpio252/value

SCRIVIAMO UN’APPLICAZIONE
Fig. 24 Cosa possiamo fare con un
display così grazioso oltre a rein-
caso di un utilizzo con alimenta- dirizzare la console o l’interfaccia
zione da batteria o se si vuole co- grafica del desktop? Possiamo
munque spegnere la retroillumi- scriverci le nostre applicazioni,
nazione il controllore del touch in modo da comunicare con il
STMPE610 possiede due pin di GPIO e con eventuali altri sensori
I/O ed uno di questi è collega- esterni. Le possibilità sono ovvia-
to al transistor che controlla la mente infinite. Se però vogliamo
retroilluminazione. Questo pin è mantenerci su qualcosa di estre-
raggiungibile da linea di coman- mamente semplice queste si ridu-

Fig. 25 Fig. 26

76 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Listato 1
#!/usr/bin/python
cono un po’, senza tuttavia dover
# TFT_Rele.py.py
rinunciare a dei buoni risultati.
Nel nostro caso ci manteniamo # Import librerie
import pygame
nel filone degli argomenti trattati from pygame.locals import *
nel libro citato all’inizio dell’arti- import os
colo e nella ormai lunga serie di from time import sleep
import RPi.GPIO as GPIO # Libreria Gestione GPIO
articoli presentati nella rivista e
dedicati al mondo embedded ed # Impostazione pin come output
GPIO.setmode(GPIO.BCM) # Utilizza numerazione GPIO
a Raspberry Pi in particolare. GPIO.setup(12, GPIO.OUT) # Set pin come OUTPUT
Utilizzeremo il linguaggio Py- GPIO.setup(16, GPIO.OUT)
thon per realizzare un’interfaccia GPIO.setup(20, GPIO.OUT)
GPIO.setup(21, GPIO.OUT)
grafica in grado di comandare
le uscite di una scheda a quat-
tro relè, in grado di commutare GPIO.output(12, False) # Porta i pin a off
GPIO.output(16, False)
anche carichi alimentati con GPIO.output(20, False)
tensione di 220 Volt. Per in- GPIO.output(21, False)
teragire con il display grafico # Definizione colori (R, G, B)
TFT sfrutteremo le funzionalità WHITE = (255,255,255)
disponibili in pygame, la libreria RED = (255,0,0)
GREEN = (0,255,0)
del linguaggio Python destinata BLACK = (0,0,0)
alla realizzazione di videogiochi
# Impostazione variabili di sistema per definizione device per
ed applicazioni grafiche in gene- # display e touchscreen
re. Nelle ultime distribuzioni di os.putenv(‘SDL_FBDEV’, ‘/dev/fb1’)
Raspbian la libreria pygame è già os.putenv(‘SDL_MOUSEDRV’, ‘TSLIB’)
os.putenv(‘SDL_MOUSEDEV’, ‘/dev/input/touchscreen’)
inclusa ed installata nella distri-
buzione. Se non lo fosse la instal- # Stato iniziale rele
pin12=’off’
liamo semplicemente utilizzando pin16=’off’
il Package Manager di Python pin20=’off’
“pip” (Pip Installs Python), con il pin21=’off’

comando: # Costruisce la classe pygame


pygame.init()
pip install pygame # Toglie il puntatore del mouse dal display
pygame.mouse.set_visible(False)
Se non avessimo installato “pip” lcd = pygame.display.set_mode((320, 240))

lo installiamo con il comando: # Schermo nero


lcd.fill(BLACK)
pygame.display.update()
Apt-get install pip
# Imposta font per le scritte
Fatto? Proviamo il tutto utiliz- font_big = pygame.font.Font(None, 50)

zando Python da linea di coman- # Dizionario Key=pin valore=coord. centro scritta


do (rif. al solito libro). Verifichia- touch_buttons = {‘12’:(80,60), ‘16’:(240,60), ‘20’:(80,180), ‘21’:(240,180)}
mo che tutto funzioni digitando # Prepara la schermata iniziale
una dopo l’altra le seguenti for k,v in touch_buttons.items():
istruzioni: b = k + ‘ off’ # Scritta con pin + off
text_surface = font_big.render(‘%s’%b, True, RED) # Scritta rossa
rect = text_surface.get_rect(center=v) # Centra la scritta
import pygame lcd.blit(text_surface, rect) # Posiziona sla scritta sul display
pygame.display.update()
import os
os.putenv(‘SDL_FBDEV’, ‘/ # Ciclo principale del programma. Per sempre
dev/fb1’) while True:
# Attesa evento dal display
pygame.init() for event in pygame.event.get():
lcd = pygame.display.set_ if(event.type is MOUSEBUTTONDOWN): # Display tocato
mode((320, 240))
lcd.fill((255,0,0)) (Continua)

Elettronica In ~ Novembre 2014 77


pygame.display.update()
Listato 1 (segue) pygame.mouse.set_
pos = pygame.mouse.get_pos()
visible(False)
print pos lcd.fill((0,0,0))
elif(event.type is MOUSEBUTTONUP): # Via il dito dal display pygame.display.update()
pos = pygame.mouse.get_pos() # Recupera posizione del dito
print pos
# Calcola in quale quarto dello schermo sta il dito Tra le istruzioni importanti
x,y = pos
if y < 120:
notiamo quella che imposta il
if x < 160: # In alto a sinistra device fb1 come framebuffer,
print 12 l’init della libreria pygame.
v = touch_buttons.get(‘12’) # Ritrova centro scritta
if pin12 == ‘off’: # Se stato spento Successivamente incontriamo
pin12 = ‘on’ # Cambia stato in on la definizione del display cui
GPIO.output(12, True) # Livello pin alto
b = ‘12 on’ # Scritta on
abbiamo dato nome “lcd” con
color = GREEN # Colore verde dimensioni 320 x 240 pixel. Le
else: altre istruzioni, come intuibile
pin12 = ‘off’
GPIO.output(12, False) servono a cambiare colore allo
b = ‘12 off’ sfondo dello schermo, utilizzan-
color = RED
else: # In alto a destra
do la solita codifica RGB. Con-
print 16 cludiamo con un ultimo proget-
v = touch_buttons.get(‘16’) tino che ci permette di azionare
if pin16 == ‘off’:
pin16 = ‘on’ quattro relè con comandi touch
GPIO.output(16, True) sul display TFT. Utilizziamo la
b = ‘16 on’
scheda 2846-RELAY4CH (repe-
color = GREEN
else: ribile presso Futura Elettronica)
pin16 = ‘off’ che porta a bordo quattro relè, è
GPIO.output(16, False)
b = ‘16 off’ alimentata a 5 Volt ed è pilota-
color = RED bile con ingressi digitali diretti
else: oppure optoisolati, che accetta-
if x < 160: # In basso a sinistra
print 20 no tensioni da 1,5 a 5V e quindi
v = touch_buttons.get(‘20’) è compatibile con i livelli di
if pin20 == ‘off’:
pin20 = ‘on’
uscita del GPIO di Raspberry
GPIO.output(20, True) Pi. Scegliamo l’opzione diret-
b = ‘20 on’ ta posizionando il jumper sui
color = GREEN
else: terminali COM e GND.
pin20 = ‘off’ Ora colleghiamo la scheda a Ra-
GPIO.output(20, False)
b = ‘20 off’
spberry Pi come nello schema di
color = RED Fig. 27.
else: # In basso a destra Colleghiamo l’alimentazione
print 21
v = touch_buttons.get(‘21’) e gli ingressi di pilotaggio dei
if pin21 == ‘off’: relè a quattro pin del GPIO
pin21 = ‘on’
GPIO.output(21, True)
di Raspberry Pi. Noi abbiamo
b = ‘21 on’ scelto i pin GPIO12, 16, 20 e
color = GREEN 21, molto comodi da collegare
else:
pin21 = ‘off’ sul GPIO della versione B+. Per
GPIO.output(21, False) l’alimentazione saldiamo una
b = ‘21 off’
color = RED
strip di connettori maschi sulla
# Ridisegna il quarto di display interessato “replica” del GPIO sul modulo
# e lo aggiorna TFT e preleviamo l’alimentazio-
text_surface = font_big.render(‘%s’%b, True, color)
rect = text_surface.get_rect(center=v) ne dai pin 2 (positivo) e 6 (mas-
lcd.fill(BLACK, rect) # Cancella la scritta precedente sa) con dei cavetti femmina-
lcd.blit(text_surface, rect) # Posiziona nuova scritta
pygame.display.update() # Aggiorna display
femmina. Nel Listato 1 vediamo
sleep(0.3) # Un attimo di pausa il programma di pilotaggio dei
GPIO.cleanup() relè. È sempre un programma

78 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 28

Python. Per l’interfaccia grafica pin. Il ciclo “for” al di fuori del camente il display e le scritte
abbiamo utilizzato la libreria loop principale del programma diventano visibili. Una volta
pygame, che vi abbiamo appe- prepara l’area del display con in esecuzione il programma,
na descritto. Il listato è ricco di le scritte per i quattro pin. Al toccando una specifica scritta, il
commenti. La logica del pro- “nome” di ciascun pin viene relè corrispondente cambia di
gramma consiste nella costru- aggiunta la dicitura “off”. stato, e la scritta indica lo stato
zione iniziale dell’interfaccia Il tutto viene colorato in rosso e corrente evidenziato dal colore
grafica. Il dizionario contiene posizionato in modo che il cen- associato, rosso con relè spento
le coordinate della posizio- tro corrisponda alle coordinate e verde con rele attivato, come
ne del centro dove vogliamo contenute nel dizionario. visibile nella foto di Fig. 28.
posizionare la scritta di ciascun Alla fine viene aggiornato fisi- Nei prossimi numeri vedremo
come utilizzare il display con
altri shield e con funzionalità
arricchite, come la possibilità
GPIO Fig. 27
Scheda Relé di azionare una periferica da
display o da una pagina web.
Raspberry Pi RELAY4CH Per ora divertitevi a sperimen-
tare. g

per il MATERIALE
Il software presentato in questo
articolo è scaricabile gratuitamen-
te dal sito della rivista (www.elet-
tronicain.it). Le board utilizzate
sono invece disponibili presso Fu-
tura Elettronica: Raspberry PI B+
(Euro 36,00), TFT28TOUCHRASP
Jumper
(Euro 46,00) e scheda relè (cod.
2846-RELAY4CH, Euro 15,00) Tutti
i prezzi si intendono IVA compresa.

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Elettronica In ~ Novembre 2014 79


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EMBEDDED MP3
PLAYER & RECORDER:
IL FIRMWARE Analizziamo il
firmware del
riproduttore e
dell’Ing. LUCA PASCARELLA registratore audio
in modulo SIL.
Seconda ed ultima
puntata.

N el fascicolo del mese scorso


abbiamo presentato il pro-
getto di un modulo embedded
MP3, in grado di riprodurre o
registrare delle sequenze audio
tramite l’invio di opportuni
comandi. Le modalità di inte-
razione nonché le interfacce di
comunicazione coprono un’am-
pia gamma di possibilità: ad
esempio è possibile usare age-
volmente l’UART, l’USB, l’I²C o
il bit banging sugli 8 pin di I/O.
L’abilitazione di una modalità,
non necessariamente esclusiva
per le altre, può essere compiuta
editando un opportuno file di
configurazione all’interno della
micro SD. Inoltre il firmware,
dotato di bootloader, consente
di tenere sempre aggiornato il
proprio dispositivo, senza dover
disporre di un apposito pro-
grammatore; per usufruire delle
nuove funzionalità software
basta scaricare all’interno
della micro SD l’ultima
versione già compilata,
inviare l’apposito coman-
do di flash ed attendere il

Elettronica In ~ Novembre 2014 81


‘#’. L’elenco dei comandi compatti (disponibili in
SCC-mode) può essere consultato nella Tabella 1.
Invece, di seguito, viene mostrato il comando per
riprodurre il file nominato “track(1).mp3”, metterlo
in pausa e successivamente stoppare l’esecuzione
con l’invio di soli 16 byte:

Strack(1).mp3#PK

A questo punto bisogna precisare che se il para-


metro console nella sezione Console del file conf.ini
Fig. 1 - Vista della simulazione è impostato pari a 2, ogni byte ricevuto dal let-
di un’interazione in modalità SCC. tore sarà trasmesso in echo al mittente; viceversa,
impostando console a 1 e verbose a 0 il dispositivo
reboot del sistema, che avviene in pochi secondi. rimarrà muto, trasmettendo solo gli eventuali byte
Nella puntata precedente abbiamo presentato il che caratterizzano i comandi con valori di risposta
circuito, descritto lo schema elettrico ed approfon- non nulli.
dito la modalità di funzionamento in Command Line
Interpreter (CLI); in queste pagine concluderemo USO IN MODALITÀ I²C
la presentazione delle funzionalità dell’Embedded Nei paragrafi e nella puntata precedente abbiamo
MP3, offrendovi una panoramica sulla modalità di visto l’elenco dei comandi, estesi o compatti, im-
interazione semplificata, ovvero la Single Character partibili tramite connessione seriale UART o USB,
Commands (SCC), la modalità I²C, ed infine analiz- rispettivamente in modalità CLI oppure SCC; in
zeremo l’ambiente di sviluppo e la struttura del questa sezione porremo attenzione alla modalità di
software appositamente sviluppato. interazione I²C.
In molti casi, la disponibilità di periferiche UART,
USO DI SCC oppure di microcontrollori con capacità USB Host,
Sinora abbiamo visto l’elenco dei comandi dispo- è molto limitata; per tale motivo abbiamo pensato
nibili in modalità CLI, ovvero la modalità che si di estendere le capacità del nostro lettore, consen-
avvicina il più possibile ad una shell interattiva tendo di realizzare delle connessioni basate su I²C.
come quella che caratterizza i sistemi operativi Come per i casi UART e USB, il numero di I/O
Unix-based; questa modalità, se da un lato sempli- richiesti rimane 2, ma essendo l’I²C una comuni-
fica di molto l’interazione umana, dall’altro rende cazione a bus condiviso, consente di collegare allo
meno agevole l’integrazione del lettore in un stesso bus più dispositivi, risparmiando il numero
sistema complesso: infatti i comandi testuali hanno di I/O richiesti dal dispositivo pilota.
una funzione mnemonica (introducendo notevole L’interazione con l’Embedded MP3 è del tipo
ridondanza) che nel caso di interazione machine- comando-risposta byte oriented.
to-machine non è necessaria, anzi diventa tedioso Sappiamo che il bus I²C è caratterizzato dall’im-
gestirla opportunamente. Per questo motivo, è sta- piego di sole due linee (dati -SDA- e clock -SCK-)
ta implementata la modalità di interazione definita condivise tra tutti i dispositivi partecipanti alla
SCC (Single Character Commands), con il rispettivo comunicazione (master o slave indifferentemen-
elenco di comandi disponibili nella versione v0.1 te). L’inizio e la terminazione di una sequenza di
del software. comunicazione valida sono caratterizzati da due
Abilitando la modalità SCC (parametro console = 2 particolari condizione, tipicamente indicate con
del file conf.ini) è possibile interagire con il ripro- S (start sequence) e P (stop sequence). La comuni-
duttore MP3 in maniera molto più semplice, al cazione è gestita dal master, che può interrogare
punto che sarà sufficiente inviare sul bus seriale un individualmente a propria discrezione gli slave
unico carattere per ciascun comando. In alcuni casi, interfacciati sul bus condiviso. Alla sequenza di
come per la riproduzione di un brano musicale, i start segue l’inoltro del primo byte, che rappresen-
comandi necessitano di una stringa che identifica ta l’indirizzo fisico (address) del dispositivo slave
il nome del file da riprodurre; questa può essere con il quale si vuole instaurare una comunicazione:
inviata di seguito al byte del comando utilizzando questo byte è tipicamente caratterizzato da 7 bit
come indicatore di terminazione il carattere jolly dedicati all’indirizzo vero proprio e 1 bit (l’LSB)

82 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Tabella 1 - Descrizione dei comandi accettati in modalità SCC.
corrispondente all’azione di scrittura (0) o di lettu-
Descrizione Avvia la riproduzione di un brano musicale
ra (1) richiesta; i successivi byte scambiati, possono
Esempio Smy_track.Ogg#-
liberamente rappresentare dati generici, oppure Comando soS
assumere un significato particolare nel caso in cui Parametri nome del file da riprodurre
nel dispositivo interrogato sia implementato un Terminazione #
qualche protocollo basato sull’invio di comandi. Ritorno nessuno
Nel caso specifico, abbiamo definito un protocollo Descrizione Entra o esce dalla pausa
basato sull’invio di opportuni comandi con o senza Esempio P o p100#
parametri aggiuntivi. Comando poP
Ogni comando si compone di almeno 3 byte, inizia Parametri opzionale tempo in millisecondi della pausa, altrimenti toggle
sempre con una sequenza di start e può terminare Terminazione #
con una sequenza di stop oppure con un nuovo Ritorno nessuno
start (definito a volte re-start). Ai 3 byte obbliga- Descrizione Termina una riproduzione o una registrazione
tori corrispondono rispettivamente l’indirizzo Esempio k
fisico del dispositivo interrogato, la lunghezza del Comando koK
comando e il comando vero e proprio. L’invio dei Parametri nessuno
primi 3 byte comporta altrettanti possibili scenari Terminazione nessuno
di evoluzione alternativa: Ritorno nessuno
1. il comando inviato non prevede parametri op- Descrizione Avvia l’esecuzione di un playlist
zionali e può considerarsi concluso; il software Esempio l o Lplaylist.pls#
analizza la lunghezza dichiarata dal master e la Comando loL
compara con il numero di byte effettivamente Parametri nome della playlist
ricevuti considerando un comando concluso al Terminazione #
verificarsi della condizione (in questa scenario Ritorno nessuno

si può inviare indifferentemente una sequenza Descrizione Avvia la registrazione


conclusiva di stop o di re-start); Esempio r o Rrec.ogg#
2. il master invia i parametri (byte) opzionali e Comando roR

termina il comando con uno stop o un re-start; Parametri nome del file di registrazione
Terminazione #
3. il comando necessita della lettura della risposta
Ritorno nessuno
generata dal lettore MP3, quindi si può inviare
una sequenza di re-start e interrogare opportu- Descrizione Incrementa il volume
namente (bit R/W impostato alto) il dispositivo. Esempio u
Comando uoU
Parametri nessuno
L’invio di un comando avviene impostando il bit
Terminazione nessuno
R/W (bit meno significativo del byte address) a
Ritorno nessuno
livello logico basso, ovvero, rispetto alle specifi-
Descrizione Decrementa il volume
che I²C si compie un’operazione di scrittura nella
Esempio d
memoria del lettore MP3. Invece per ricevere la
Comando doD
risposta di un comando si deve imporre il bit di
Parametri nessuno
R/W alto; ciò rappresenta un’operazione di lettura
Terminazione nessuno
rispetto alla specifica imposta dall’ I²C. Ritorno nessuno
Per conoscere il risultato di un comando, la se-
Descrizione Imposta il volume ad un certo valore
quenza corretta da seguire sarà: start-sequence,
Esempio v125#
indirizzo fisico con LSB (W/R) alto, ricezione del Comando voV
primo byte immediatamente disponibile (il quale Parametri valore numerico del volume
rappresenta il numero di byte disponibili in lettura Terminazione #
oppure 0 se il comando è ancora in elaborazione), Ritorno nessuno
ricezione dei successivi n byte ed infine stop- Descrizione Ritorna il valore corrente del volume
sequence. Va precisato che l’operazione di lettura Esempio g
senza aver prima impartito un opportuno coman- Comando goG
do, genera un byte-length pari a 0 con l’obiettivo di Parametri nessuno
indicare un’incoerenza nel caso in cui si continuino Terminazione nessuno
a leggere ulteriori dati. Ritorno valore numerico del volume

Elettronica In ~ Novembre 2014 83


Tabella 2 - Descrizione dei comandi accettati in modalità I2C.
Descrizione Avvia la riproduzione di un brano musicale
Esempio Strack.ogg S 0x40 0x0B 0x53 0x74 0x72 0x61 0x63 0x6B 0x2E 0x6F 0x67 0x67 P
Comando Sos 0x53 o 0x73
Parametri nome del file da riprodurre
Ritorno 0x01
Descrizione Entra o esce dalla pausa
Esempio P S 0x40 0x02 0x50 P
Comando Pop 0x50 o 0x70
Parametri nessuno
Ritorno 0x01
Descrizione Termina una riproduzione o una registrazione
Esempio K S 0x40 0x02 0x4B P
Comando koK 0x4B o 0x6B
Parametri nessuno
Ritorno 0x01
Descrizione Avvia l’esecuzione di un playlist
Esempio Lplay.pls S 0x40 0x0A 0x4C 0x70 0x6C 0x61 0x79 0x2E 0x70 0x6C 0x73 P
Comando Lol 0x4C o 0x6C
Parametri nome della playlist
Ritorno 0x01
Descrizione Avvia la registrazione
Esempio Rrec.ogg S 0x40 0x09 0x52 0x72 0x65 0x63 0x2E 0x6F 0x67 0x67 P
Comando Ror 0x52 o 0x72
Parametri nome del file di registrazione
Ritorno 0x01
Descrizione Incrementa il volume
Esempio U S 0x40 0x02 0x55 P
Comando Uou 0x55 o 0x75
Parametri nessuno
Ritorno 0x01
Descrizione Decrementa il volume
Esempio D S 0x40 0x02 0x44 P
Comando Dod 0x44 o 0x64
Parametri nessuno
Ritorno 0x01
Descrizione Imposta il volume ad un certo valore
Esempio V10 S 0x40 0x04 0x56 0x0A 0x0A P
Comando Vov 0x56 o 0x 76
Parametri valore numerico del volume
Ritorno 0x01
Descrizione Ritorna il valore corrente del volume
Esempio G S 0x40 0x02 0x47 P
Comando Gog 0x47 o 0x67
Parametri nessuno
Ritorno 2 byte, canale sinistro e canale destro S 0x41 R(0x02) R(0xYY) R(0xZZ) P

La Tabella 2 contiene i comandi impartibili trami- Il primo esempio consiste nell’avvio della ripro-
te l’impiego del bus I²C, rappresentati in formato duzione del file “track.ogg”, nell’inserimento della
esadecimale. pausa ed infine della richiesta di terminazione
Di seguito riporteremo alcuni esempi di interazio- della riproduzione corrente. I caratteri “S” e “P”
ne in modalità I²C, esprimendo ancora una volta i rappresentano, rispettivamente, le sequenze di
byte inviati o ricevuti in formato esadecimale. start e stop richieste dal protocollo I²C.

84 Novembre 2014 ~ Elettronica In


S 0x40 0x0B 0x53 0x74 0x72 0x61 0x63 0x6B 0x2E 0x6F 0x67 0x67 P

S 0x40 0x02 0x50 P


Listato 1
while (1) {
S 0x40 0x02 0x4B P
// Service the WDT
ClearWDT();
Ogni comando si compone della sequenza di start,
dell’indirizzo 0x40 associato hard coded al letto- // Manager of the console routine
re MP3, della lunghezza in byte dei dati inviati if (config.console.console == CLI_MODE)
CliHandler();
(valore dato da: byte-length + byte-command + byte- else
option(s)), del comando e delle eventuali opzioni; SCCHandler();
ad esempio, il comando di terminazione “k” che
// Manager of I2C commander receiver
non richiede parametri aggiuntivi avrà come byte I2CHandler();
di lunghezza il valore 2.
Quest’ultimo esempio mostra come richiedere // Manager of the recording routine
if (play == PLAY_IDLE)
il valore del volume corrente e successivamente rec = RecordTaskHandler();
impostarlo a 10. Con il carattere “R” indicheremo
un’operazione di lettura da parte del master del // Manager of the player routine
if (rec == REC_IDLE)
bus I²C. play = PlayTaskHandler();
S 0x40 0x02 0x47 P
// BlinkLed
S 0x41 R R R P
if (play == REC_IDLE && rec == PLAY_IDLE) {
Toggle1Second();
}
Alla prima “R” corrisponde il byte che indica la // // USB printer handler
lunghezza del comando; se il valore è 0 bisogna // if (isUSBEnabled())
attendere e ritentare nuovamente con l’invio della // USBPrintTaskHandler();
sequenza S 0x41 R; invece quando la lunghezza // GPIO Output Task handler
è differente da 0, vuol dire che si possono conti- GPIOOutputTaskHandler();
nuare a leggere n byte dalla memoria. Nel caso // GPIO Output Task handler
GPIOInputTaskHandler();
del comando “G” inviato per ottenere il valore del
volume corrente, la lunghezza corretta della rispo-
#if defined(USB_POLLING)
// Check bus status and service USB interrupts.
if (isUSBEnabled())
USBDeviceTasks(); // Interrupt or polling method.
// If using polling, must call
// this function periodically.
// This function will take care
// of processing and responding to SETUP transactions
// (such as during the enumeration process when you first
// plug in). USB hosts require that USB devices should accept
// and process SETUP packets in a timely fashion. Therefore,
// when using polling, this function should be called
// regularly (such as once every 1.8ms or faster** [see
// inline code comments in usb_device.c for explanation when
// “or faster” applies]) In most cases, the USBDeviceTasks()
// function does not take very long to execute (ex: <100
// instruction cycles) before it returns.
#endif

if ((USBDeviceState < CONFIGURED_STATE) || (USBSuspendControl == 1)) {

} else {
Fig. 2 - Vista di una prova d’uso della modalità I²C // USB printer handler if the USB cable is connected
tramite l’impiego del Bus Pirate. Quest’ultimo è un // and correctly enumerated
USBPrintTaskHandler();
componente open source che consente di simulare il CDCTxService();
comportamento dei bus o delle periferiche principali MSDTasks();
come il bus I²C. Nella figura viene richiesto il valore }
corrente del volume, che corrisponde per entrambi i
canali a 10 pt. }

Elettronica In ~ Novembre 2014 85


L’integrato VS1063A
Il VS1063A della VLSI Solution è un processore audio che
supporta vari formati di codifica (MP3, Ogg Vorbis e 16-bit
PCM) e/o decodifica (MP3, WMA, Ogg Vorbis, LC-AAC, FLAC,
IMA e WAV PCM) di flussi audio; può essere configurato sta sarà 0x02, ad indicare che possono essere letti
per funzionare in modalità full-duplex codec, consentendo ancora 2 byte corrispondenti al valore del canale
di creare un flusso audio bidirezionale tra due dispositivi sinistro e destro.
omologhi. Opzionalmente a questa modalità si può abilitare Infine, di seguito viene riportata la parte conclusi-
l’Acoustic Echo Cancellation per ridurre l’effetto eco, il che va dell’esempio necessaria per impostare il volume
permette di creare una rete VoIP. Il chip rappresenta lo stato
ad un dato valore:
dell’arte nella codifica e decodifica di flussi audio in formato
MP3, e sostituisce il VS1053, da noi usato in alcuni progetti
proposti in passato. Il VS1063 è pin-to-pin compatibile con il S 0x40 0x04 0x56 0x0A 0x0A P
predecessore e per funzionare necessita di un oscillatore a
quarzo (preferibilmente da 12,288 MHz) e di una manciata IL SOFTWARE
di componenti passivi per filtrare al meglio i segnali analogici In questo paragrafo ci occuperemo di descrivere
generati o ricevuti. La comunicazione con il dispositivo pilota, il software e l’ambiente di sviluppo impiegato
tipicamente un microcontrollore, avviene su un doppio canale per realizzare il firmware del progetto. Riguardo
all’ambiente di sviluppo, abbiamo aggiornato il
nostro Integrated development environment (IDE)
all’ultima versione disponibile al momento della
scrittura dell’articolo, ovvero la v2.15 di MPLAB-X;
ricordiamo che il software è liberamente scarica-
bile direttamente dalla pagina web www.microchip.
com/mplabx. Ottenuto il file autoinstallante ed
avviata l’installazione, è sufficiente, al termine
della procedura guidata, effettuare un import del
nostro progetto, per poter navigare e consultare
il codice che abbiamo realizzato (Fig. 3). Per poter
compilare il progetto, è invece necessario aver
installato il compilatore MPLAB-XC32 v1.31 o
superiore. Ricordiamo che con la versione attua-
SPI e opzionalmente su UART, in fase di registrazione. Il com- le v1.32 è necessario lanciare il gcc con l’opzione
ponente non richiede plugin per la decodifica o la codifica nei
-D_SUPPRESS_PLIB_WARNING, allo scopo di
diversi formati, come avveniva col VS1053, ma è ugualmente
suggerito l’uso di una patch software che consente di risolve-
nascondere i warning generati dal compilatore
re eventuali problemi presenti nei codec interni o apportare allo scopo di avvisare gli sviluppatori che a partire
migliorie. Nel nostro progetto la patch è caricata automatica- dalla versioni future di XC32 le funzioni di libreria
mente nella memoria del VS1063 ad opera del PIC, quindi saranno fruibili solo tramite l’impiego del midlwa-
con il rilascio di nuove versioni software dell’Embedded MP3 re Microchip Harmony (attualmente ancora in
si terrà aggiornato anche il firmware del VS1063. versione sperimentale). Anche il compilatore, come
MPLAB-X, è liberamente scaricabile per l’impiego
Tabella 3 - Principali caratteristiche del VS1063. come versione minimale o trial per la valutazione
della versione completa. Per compilare il nostro
Nome parametri Valore
progetto è necessario impiegare l’ottimizzazione
Codificatore MP3, Ogg Vorbis, PCM, IMA ADPCM, g.711 -Os, per cui la versione free minimale potrebbe non
(Μ-law, a-law), g.722 E ADPCM
essere adatta allo scopo.
Decodificatore MP3 (MPEG 1 & 2 AUDIO LAYER III (CBR
+VBR +ABR)), MP2 (LAYER II), MPEG4 / 2
Detto ciò, passiamo ad analizzare il codice svilup-
AAC-LC(+PNS), HE-AAC V2 (LEVEL 3) (SBR + pato per il progetto: andando per ordine troviamo
PS), Ogg Vorbis, FLAC, WMA (5-384 KBPS) E
WAV (PCM, IMA ADPCM, G.711 Μ-LAW/A-LAW,
il Listato 1, in cui è presente il cuore dell’applica-
G.722 ADPCM) zione; l’intero firmware è realizzato con un approc-
Full duplex codecs PCM, G.711 (Μ-LAW, A-LAW), G.722 ADPCM E cio multitasking cooperativo, ovvero il processore
IMA ADPCM assolve apparentemente più compiti contempo-
Alimentazione analogica DA 2,5 a 3,6 V raneamente ed il rilascio della CPU da parte delle
Alimentazione digitale DA 1,7 a 1,85 V singole routine avviene sotto stretto controllo delle
Alimentazione io DA 1,8,5 a 3,6 V routine stesse. Infatti non esiste un meccanismo di
Clock DA 12 a 13 MHz prelazione, per cui se da una parte quest’approccio
Rapporto segnale rumore 94 dB
conservativo consente di realizzare un software ef-
Distorsione armonica totale 0,07 %
ficiente, dall’altro canto nel caso in cui una routine

86 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Listato 2
void __ISR(_UART2_VECTOR, ipl5) IntUart2Handler(void) {

if (INTGetFlag(INT_U2TX) && INTGetEnable(INT_U2TX)) { // transmit buffer empty


while (UARTTransmitterIsReady(UART2) && tx.put != tx.get) {
UARTSendDataByte(UART2, tx.buff[tx.get]);
tx.get = (tx.get + 1) % SER_BUF_SIZE;
}
if (tx.put == tx.get)
INTEnable(INT_U2TX, INT_DISABLED);
INTClearFlag(INT_U2TX); // buffer is ready, clear interrupt flag
}

if (INTGetFlag(INT_U2RX) && INTGetEnable(INT_U2RX)) { // something in the receive buffer


while (UARTReceivedDataIsAvailable(UART2) && ((rx.put + 1) % SER_BUF_SIZE) != rx.get) {
rx.buff[rx.put] = UARTGetDataByte(UART2); // store bytes in buffer
rx.put = ((rx.put + 1) % SER_BUF_SIZE);
}
INTClearFlag(INT_U2RX); // buffer is empty, clear interrupt flag
}
}

WORD UartWrite(CHAR8 *buffer, WORD count) {

int i;

for (i = 0; i < count; i++) {


// Wait so that the buffer has at least one empty position
while (((tx.put + 1) % SER_BUF_SIZE) == tx.get) {
Nop();
if (!INTGetEnable(INT_U2TX))
INTEnable(INT_U2TX, INT_ENABLED);
else
INTSetFlag(INT_U2TX);
}
tx.buff[tx.put] = buffer[i];
tx.put = ((tx.put + 1) % SER_BUF_SIZE);

if (i == (SER_BUF_SIZE - 1)) {
if (!INTGetEnable(INT_U2TX))
INTEnable(INT_U2TX, INT_ENABLED);
else
INTSetFlag(INT_U2TX);
}
}

if (!INTGetEnable(INT_U2TX))
INTEnable(INT_U2TX, INT_ENABLED);
else
INTSetFlag(INT_U2TX);

return i;
}

WORD UartRead(CHAR8 *buffer, WORD count) {

int i = 0;

while (rx.put != rx.get && i < count) {


buffer[i++] = rx.buff[rx.get];
rx.get = ((rx.get + 1) % SER_BUF_SIZE);
}

return i;
}

Elettronica In ~ Novembre 2014 87


Fig. 3 - Vista dell’ambiente MPLAB-X e del progetto Embedded MP3 Player & Recorder.

non funziona correttamente, l’intero progetto entra po lunghe, si riesce ad ottenere un buon sistema
in stallo. Per scongiurare questi pericoli (solo un concorrenziale, che non risente dell’assenza di un
hard reset è in grado di sbloccare la CPU da un’at- sistema operativo anche quando ci sono molti task
tesa di un evento infinito) è bene adottare qualche da gestire. Va da sé che il software realizzato per il
meccanismo di difesa, ad esempio impiegando corretto funzionamento del riproduttore è mol-
il Watch Dog Timer; nel nostro software abbiamo to esteso, specialmente nell’interazione CLI; per
impostato una cedenza del WDT pari a qualche questo abbiamo cercato di commentare abbondan-
unità di secondi, così che l’applicazione venga temente tutti i sorgenti del progetto evitando così
resettata alla condizione iniziale nel caso estremo di appesantire la lettura dell’articolo con l’impiego
si verifichino degli stalli indesiderati. In realtà va di listati molto estesi. g
precisato che non è completamente vero che tutto
il software è privo di prelazione, infatti le routine
di interrupt dedicate, ad esempio, ai timer asin-
croni o all’interazione con l’ambiente esterno per per il MATERIALE
mezzo dei bus come l’I²C, l’SPI, l’UART, l’USB ecc.,
godono della possibilità di interrompere momen- L’hardware del registratore/riproduttore MP3 è
taneamente una normale routine ed assolvere ad stato descritto sul numero precedente della rivista
un compito speciale (possibilmente dalla durata di (n. 189, ottobre 2014). Tutti i componenti utilizza-
poche istruzioni). ti in questo progetto sono facilmente reperibili sul
Un esempio di gestione di interrupt è presente nel mercato. I master dei C.S., il software ed il firmwa-
Listato 2, dove i byte in transito sull’UART sono re sono scaricabili gratuitamente dal sito della rivi-
gestiti in maniera trasparente rispetto alla normale sta (www.elettronicain.it). Il modulo MP3 è dispo-
esecuzione del software; ciò è realizzato impie- nibile anche montato e collaudato al prezzo di Euro
gando un buffer circolare che viene svuotato o 42,00 (cod. FT1129M) mentre la demoboard rela-
riempito in maniera asincrona rispetto al processo tiva è disponibile in scatola di montaggio al prezzo
in corso, ovvero generando degli opportuni segnali di 6,00 Euro (cod. FT1125K). I prezzi si intendono
di interruzione e successivamente ritornando il IVA compresa.
controllo al metodo interrotto.
Impiegando adeguatamente gli interrupt sugli Il materiale va richiesto a:
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B-BOT,
IL ROBOT
AVICOLO
Realizzato al Politecnico di
Milano per partecipare a una
competizione di robotica,
cerca e raccoglie uova
controllato da Arduino tramite
smartphone e WiFi.
di
Ludovica Zengiaro,
Simone Mazzoni,
Maximiliano Romero.

B è uno dei cinque robot realizza-


-BOT ti durante il corso universitario
Robotics and Design (1° edizione), tenuto
nella risoluzione di una serie di task tecni-
ci, raggruppati sotto forma di regole della
competizione.
presso il Politecnico di Milano, che ha visto
la collaborazione multidisciplinare e siner- Le regole del gioco
gica fra Designer e Ingegneri nella realiz- Fig. 1 - Il campo di Lo scopo della competizione era molto
gioco durante la
zazione di robot semi-­autonomi finalizzati competizione finale.
semplice: realizzare un robot semi-autono-
a competere tra loro raccogliendo uova, in
una sfida finale ...all’ultimo tuorlo!
Il corso, tenuto dai docenti Maximilano Ro-
mero, Andrea Bonarini e Giorgio Vignati,
è stato organizzato in maniera innovativa
rispetto ai normali corsi perché prevede-
va una settimana di workshop intensivo in
laboratorio e due mesi di lavoro autonomo
degli studenti. Questi studenti, una venti-
na appartenenti a lauree magistrali delle
scuole di Design e di Ingegneria Elettronica
e dell’Informazione, sono stati suddivisi in
cinque team misti.
Gli sforzi progettuali e di ricerca del team
docente e degli studenti partecipanti sono
stati concretizzati in una competizione fi-
nale, dove ogni gruppo di lavoro metteva
alla prova l’efficienza della strategia scelta

90 Novembre 2014 ~ Elettronica In


ARDUINO

mo in grado di raccogliere uova dal campo


di gioco e portarle alla propria “casa” in
un tempo ben determinato. Il vincitore del
gioco sarebbe stato chi riusciva a portare il
maggior peso in uova, tenendo conto che
le uova sul campo erano fatte in materiali
diversi (da uova naturali di gallina a uova di
legno, cioccolato o marmo) con le inevitabi-
li complessità del caso, dato che per pren-
dere un uovo di gallina occorrono accortez-
ze non richieste per un uovo di legno, per
esempio. I robot potevano essere control-
lati a distanza, tuttavia non era consentito
al controllore di vedere il proprio robot. Era
anche concesso sottrarre le uova agli altri
robot, che quindi dovevano essere traspor-
tate a vista. Il campo designato alla sfida
era di forma circolare e su sfondo bianco Fig. 2 - Red team, da
(Fig. 1), sul quale sono state tracciate del- sinistra, L. Zengiaro, ottenere il risultato desiderato o, come suc-
le linee colorate relative ai singoli team e G. Forti, S. Mazzoni cede spesso nei corsi, finché non scade il
sono state disposte “casette” come punto (assente P. Raffone) tempo a disposizione.
di partenza e luogo di rilascio delle uova. B-­bot è stato prototipato tre volte: nella
I cinque robot sfidanti, inoltre, dovevano prima versione ci sono stati problemi mec-
avere come dimensione massima quella canici, nella seconda (quella della competi-
della casetta che li conteneva, ovvero un zione finale) ha avuto problemi di aereazio-
volume cubico di 30 cm di lato, ed un peso ne e raffreddamento, e nella terza il team
inferiore ai 2 kg. ha ottenuto il miglior risultato.
Il risultato sorprendente del laboratorio è
stato quello di vedere realizzati cinque ro- Prototipo 1
bot molto differenti fra loro, dal punto di Il primo prototipo (chiamato Rabbit) è sta-
vista estetico, strutturale, ma soprattutto to realizzato per testare il software e ca-
della tattica di gioco: infatti, ogni team ave- pire meglio come gestire il movimento del
va progettato un metodo differente di rac- robot e la raccolta delle uova. Il test si è
colta e una strategia orientata sulla quanti- reso necessario perché in prima battuta il
tà di uova o sulla velocità. team ha scoperto che i motori, da soli, non
La gara finale si è disputata a qualche set- riuscivano a muovere la struttura; per ag-
timana dal termine del workshop, in due girare l’ostacolo i motori sono stati dotati
manche da 10 minuti in cui tutti i robot si di ingranaggi riduttori di giri, capaci di au-
sfidavano nel campo, ed una manche di 3 mentare la forza disponibile alla ruota. Gli
minuti in cui il singolo robot aveva a dispo- ingranaggi e le pale del robot sono stati
sizione tutte le uova e doveva raccoglierne stampati in 3D.
la maggior quantità a parità di tempo. Inizialmente le ruote motrici coincidevano
con le pale per la raccolta delle uova; questa
Red Team e B-Bot soluzione è stata successivamente scarta-
Il team di progetto è composto dagli Inge- ta perché comprometteva l’andamento ret-
gneri Simone Mazzoni e Pierluigi Raffone e tilineo del robot, in quanto se un uovo era
dai Designer Giorgio Forti e Ludovica Zen- più pesante o si incastrava, il robot iniziava
giaro; il caso di B-­bot è stato emblematico a ruotare in circolo. Si è quindi deciso di se-
della metodologia progettuale applicata du- parare le due parti e di realizzare un’unica
rante il corso. Di fatto, in un approccio di- pala centrale. Nella parte frontale è stata
dattico basato sul “learning by doing”, non usata una sfera portante (ball-caster), poi
si può prescindere da un processo iterativo sostituita da una ruota perché creava trop-
che obbliga a fare, sbagliare e rifare fino a po attrito con il campo da gioco. Questo

Elettronica In ~ Novembre 2014 91


Fig. 3 - Prototipo 1: Rabbit Fig. 4 - Bunny bot nudo.

primo prototipo è stato costruito con diver- La forma richiama quella di un coniglio (non
si materiali, alcuni vergini ed altri di riuso, a caso è stato chiamato Bunny bot) dalla
tra cui Poliplat, Polistirene, MDF e molto sagoma cubica, con due orecchie promi-
nastro adesivo per tenere insieme il tutto. nenti e un braccino che scende dalla bocca.
La prima versione è servita anche per valu- Gli occhi del coniglio, ricavati da delle aper-
tare gli ingombri complessivi e capire dove ture sulla stoffa, in realtà celano la fotoca-
allocare le varie parti elettroniche. Il robot è mera del telefono collegato in streaming a
stato dotato di uno smartphone (posto in un computer. Purtroppo questo prototipo
orizzontale) col duplice scopo di vedere e superava i due chili complessivi imposti
controllare a distanza tramite WiFi. dalle regole della gara e la parte in
stoffa non permetteva il raffred-
Prototipo 2 damento dei
Dopo aver separato le ruote motrici dalla circuiti,
pala centrale, il team ha iniziato a costru-
ire la struttura rigida in MDF e plexiglass
trasparente, montando anteriormente due
rotelle per carrelli, in modo da ottenere
maggiore stabilità e meno attrito; inoltre
ha introdotto un elemento centrale con un
sensore RGB per il riconoscimento della
linea rossa. Siccome tale elemento intral-
ciava la raccolta uova, è stato necessario
renderlo retrattile in modo da farlo scen-
dere nel momento di richiamo a “casa” e
sollevare durante la raccolta e il rilascio
delle uova.
Al robot sono stati aggiunti due motori, ar-
rivando a cinque complessivi: due per le
ruote motrici, uno per la pala centrale, uno
di apertura del cassetto ed uno per il solle-
vamento dell’elemento centrale.
La scocca è stata costruita in cartoncino e Fig. 5
Bunny bot vestito.
parti in tessuto incollate o cucite.

92 Novembre 2014 ~ Elettronica In


che si surriscaldavano già dopo pochi mi-
nuti dall’utilizzo. L’applicazione dedicata al
controllo funzionava perfettamente, anche
se la parte software ogni tanto tendeva a
Fig. 6
fare i capricci e non riconoscere i segni co- B-Bot, versione
lorati a terra. Inoltre la scocca era da ripro- definitiva.
gettare. vengono contenute in un cassettino sopra-
elevato in modo da non essere sottratte
B-­Bot: la versione definitiva dagli sfidanti. Tramite una grande ruota con
Dall’esperienza dei primi due prototipi na- pala centrale, le uova vengono raccolte e
sce così B-Bot, che si caratterizza per la portate delicatamente sul cassetto ed una
spiccata velocità e semplicità di utilizzo. La volta arrivato a casa, il robot apre il casset-
tattica scelta per questo robot è battere i tino frontale, deposita le uova al sicuro ed è
concorrenti in velocità, raccogliendo fino pronto per iniziare un altro giro.
a quattro uova contemporaneamente, che Dal punto di vista estetico, il robot pre-
senta due grandi ruote con ingranaggi,
un cassetto orizzontale di deposito uova
e un elemento verticale per l’allocazione
dello smartphone. Le tecniche costruttive
e i materiali impiegati sono molto differen-
ti, ma ben armonizzati fra loro. Partendo
dall’interno, la struttura portante è stata
realizzata in MDF spesso 5 mm, verniciata
in nero ed assemblata mediante incollag-
gio. Le due grandi ruote motrici e le due
piccole ruote dentate sono state tagliate
a laser da una lastra di PMMA trasparen-
te dello spessore di 5 mm e rifinite con
una striscia di gomma per dare maggiore
aderenza, e sono state fissate alla strut-
tura grazie ad un perno filettato fissato
con bulloni e rondelle. La pala centrale e

Elettronica In ~ Novembre 2014 93


la ruota dentata della stessa sono state robot mediante un ricevitore bluetooth a
invece realizzate mediante stampa 3D con basso consumo. Grazie allo smartphone,
PLA arancione, che ha conferito loro rigi- si può visualizzare direttamente sull’ap-
dezza e resistenza, oltre che una buona plicazione uno streaming del video ripreso
finitura superficiale. dalla sua telecamera (usando l’applicazio-
La scocca esterna è stata realizzata con ne Airbeam) in modo da poter controllare
lamiera di alluminio dello spessore di 0,5 a distanza cosa fa il robot. Creando una
mm, piegata e sagomata lungo tutta la rete Wi-­Fi tra computer e smartphone ed
struttura. La scocca comprende il casset- inserendo l’indirizzo IP dell’applicazione
tino anteriore, le pareti laterali, le alette di streaming, la visione on board è in alta
di convogliamento delle uova e l’alloggia- qualità e in tempo reale.
mento per lo smartphone. La scocca è sta- L’elettronica del robot è basata sulla piat-
ta rifinita con un espanso nero di 5 mm di taforma Arduino UNO, dotata di un Motor
spessore per attutire la caduta delle uova Shield Adafruit capace di controllare fino a
nel cassettino frontale. Infine, la copertu- 4 motori contemporaneamente. L’adozione di
ra degli elementi elettronici allocati sulla Arduino UNO ha consentito di gestire age-
parte alta del robot è stata realizzata da volmente gli input ricevuti dai vari sensori di
un foglio di PE sagomato ed incollato a cui è dotato il robot per stabilire il compor-
simulare un esoscheletro che può essere tamento di quest’ultimo e gestire di conse-
facilmente sollevato e richiuso, grazie al guenza il servomotore che attiva il cassetto
velcro, per permettere un rapido check up frontale, mentre la Motor Shield ha di fatto
dell’elettronica. Il robot, nel suo comples- reso più semplice la gestione coordinata dei
so, pesa 1,2 kg e può raccogliere fino a 4 due motori delle ruote e di quello della pala
uova per volta (tre, se di marmo). centrale. La connessione robot-­computer av-
viene tramite un modulo bluetooth a basso
Software ed elettronica consumo, che dialoga con Arduino UNO tra-
B-­bot è un robot autonomo che viene con- mite le porte seriali di quest’ultimo.
trollato a distanza tramite un’applicazione Durante la fase di ricerca delle uova, il robot
Fig. 6
semplice ed intuitiva per piattaforma Mac viene pilotato direttamente dall’utente, men-
Schermata
(sviluppata dal team) che si connette al applicazione B-bot. tre la raccolta, il rientro a casa ed il rilascio

94 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 7 - B-bot dimostra le proprie qualità in TV, durante la trasmissione RAI “I fatti vostri”.

delle uova, sono stati automatizzati secondo uova. Al termine di questa procedura, il
la seguente sequenza. robot torna in modalità ricerca/manua-
1.Grazie ad un sensore di prossimità IR le ed è pronto per tornare sul campo.
(GP2Y0A21YK 10-80 cm) posto sotto il
cassettino, al passaggio dell’uovo viene Per la movimentazione sono stati usati tre
azionata la pala centrale che continua a motori DC da modellissimo con riduttore
ruotare per dieci secondi, in modo da con- di velocità (3V, 250 mA max, 170 RPM):
sentire il giro completo evitando che l’uo- due per le ruote ed una per la pala centra-
vo si blocchi a metà. le. Per il cassettino frontale è stato usato
2. Al termine della raccolta, l’utente può un servomotore (4,2V e 180° max) che
decidere di far rientrare in casa il robot compie una rotazione di circa 120°. L’ali-
e grazie al comando sull’applicazione (è mentazione del robot è data da una bat-
un’icona con una casetta) il robot inizia teria Li-­Po (7,4V - 1.800mA) che control-
la procedura di rientro che comprende la i motori e un pacco di batterie da 4,5V
la ricerca della linea del colore assegna- l’una. L’alimentazione è commutata da un
to al team (rosso nel nostro caso) che pulsante che consente l’accensione/spe-
verrà poi seguita fino all’arrivo alla ca- gnimento del robot.
setta. Tutto ciò avviene attraverso un ri-
levatore di colore costruito manualmen- Osservazioni finali
te tramite una fotoresistenza e un LED L’avventura di B-­bot non si è conclusa nel
bianco posti sotto la rotellina centrale laboratorio del Politecnico: tutto il team
frontale; il robot è così quindi in grado si è ritrovato a metterci mano per rifinirlo
di riconoscere il colore del terreno, riu- nei dettagli ed ottimizzarlo fino ad arriva-
scendo quindi a capire se si trova sopra re alla terza versione, esposta in eventi
alla linea assegnatagli o meno, ed una e fiere dedicate, dove è stato addirittura
volta individuata la propria, può seguirla selezionato per partecipare al programma
fino a casa. È stata applicata una proce- RAI “I fatti vostri” nella sezione Brevetti e
dura di calibrazione del sensore di colo- Invenzioni. Nella puntata in diretta, B-­bot
re che permette al robot di adattarsi ai è stato presentato come il robot contadino
cambi di luce, nel limite del possibile. che raccoglie le uova direttamente in un
3. Nel momento in cui la fotoresistenza vero pollaio con delle galline.
rileva il quadrato nero disegnato alla Dopo essersi distinto in queste occasioni,
base della casa, si attiva il comando di il team di B-Bot aspetta nuove proposte e
apertura del cassettino e rilascio delle sfide future. 1

Elettronica In ~ Novembre 2014 95


IL DEFIBRILLATORE
ARRIVA IN VOLO

M olte persone che vanno in


arresto cardiaco potrebbero
essere aiutate disponendo sul po-
fretta, saltano il traffico e non ri-
chiedono personale.
L’invenzione è di Alec Momont,
droni che devono operare in am-
bienti urbani: il drone ha bisogno
di ricevitori GPS per navigare e ri-
sto di un defibrillatore automatico, laureato in ingegneria presso la levare gli ostacoli, e nella maggior
ma il più delle volte questo non è University of Technology di Delft parte dei luoghi il funzionamento
disponibile e solo in alcuni casi i (Olanda), che ha anche costruito fuori portata visiva è illegale; sen-
luoghi aperti al pubblico hanno in un prototipo funzionante che inclu- za contare i rischi connessi a far
dotazione un defibrillatore manua- de una telecamera (per il controllo atterrare un drone dotato di eliche
le che deve essere usato da perso- visivo a distanza) e altoparlanti per accanto a persone, magari in pre-
nale medico. Anche negli impianti fornire alle persone sul luogo del da al panico e perciò incapaci delle
sportivi, per esempio quelli calci- soccorso istruzioni su come usare cautele del caso.
stici, dovrebbe esserci un defibril- l’apparato. Secondo il suo creatore, il drone,
latore, ma la disponibilità economi- L’idea di affidare ai droni compiti volando a 100 km/h, potrebbe
ca spesso non lo consente. normalmente svolti da mezzi su portare un defibrillatore a un pa-
Nei Paesi Bassi qualcuno ha pen- ruote non è nuova (ricordiamo ad ziente all’interno di una zona di
sato a come risolvere il problema, esempio DHL e Amazon che vo- un kmq in un minuto, miglioran-
proponendo di creare droni prov- gliono spedire pacchetti con essi), do le possibilità di sopravvivenza
visti di defibrillatore automatico, ma se l’uso commerciale viene in caso di infarto dall’8 all’80 per
da mantenere in volo e inviare per osteggiato da chi è poco avvezzo cento. Ogni drone dovrebbe costa-
rispondere rapidamente alle chia- ad avere il cielo sopra la propria re 19.000 dollari e potrebbe ipote-
mate di emergenza, come accade testa affollato da multicotteri, l’im- ticamente portare anche l’insulina
con le unità mobili di rianimazione, piego a fini sanitari potrebbe esse- o l’ossigeno.
rispetto alle quali i droni costano re accettato unanimemente. Prima
meno e quindi se ne può avere di che ciò possa diventare realtà, http://alecmomont.com/
più; senza contare che arrivano in vanno superati i problemi tipici dei projects/uz-gent 1

96 Novembre 2014 ~ Elettronica In


NEWS ROBOTICA

La ciber-infermiera viene dall’oriente


Quasi sconcertante, la somiglianza con gli umani interagire con gli anziani che gli saranno accanto,
di Aiko Chihira, un automa dalle sembianze di una risultando un ottimo e irrinunciabile supporto per
ragazza orientale presentato dalla Toshiba in occa- svolgere le attività quotidiane.
sione del Ceatec, la fiera dell’industria hi-tech che Attualmente il robot è un
si è tenuta recentemente a Tokyo (Giappone). Aiko prototipo, ma sarà com-
Chihira è un “communication android” robot dalle mercializzato, secondo
sembianze umane, che aiuterà gli anziani e i diversa- le intenzioni della Toshi-
mente abili nelle loro attività giornaliere, soprattut- ba, nel 2020.
to in assenza di personale umano. Aiko Chihira ha il
volto di una donna, si muove in maniera molto fluida www.ceatec.com
e sembra a tutti gli effetti un essere umano. Potrà
essere programmato a seconda della patologia del
paziente, sostenendo quest’ultimo, ricordandogli
di prendere le medicine giuste e adattandosi alle
sue esigenze.
Al momento Aiko Chihira utilizza il linguaggio
dei gesti, ma in futuro, come assicurato dalla
Toshiba, sarà dotato di tecnologie avanzate
per il riconoscimento e la sintesi vocale, ol-
tre ad ulteriori sensori che gli permetteranno
di comunicare direttamente con i propri inter-
locutori. Il robot, grazie ad un avanzato sistema
di comunicazione bidirezionale, sarà in grado di

IL ROBOT TROVA LAVORO IN ALBERGO


Ogni desiderio dei clienti sarà un ordine per Botlr, le strutture alberghiere e, come farebbe il perso-
il primo robot al lavoro in un hotel, che è entrato nale di servizio, chiamare l’ascensore, trasporta-
in servizio nella patria delle nuove tecnologie, a re le bevande, fornire informazioni ecc. A creare
Cupertino, nelle vicinanze del quartier generale Botlr, alto poco meno di un metro e realizzato in
della Apple. Il robot si muove su ruote a circa 6 maniera da apparire molto elegante, è la Savioke,
km/h e grazie ad alcuni sensori per percepire gli un’azienda della Silicon Valley specializzata in au-
ostacoli e al sistema WiFi installato, può girare per sili robotici per i disabili, che pochi mesi fa ha pre-
sentato SaviOne, un robot analogo pensato per
lavorare nelle corsie degli ospedali trasportando
medicinali e fornendo vari tipi di assistenza. Con
Botlr il personale dell’albergo è libero di pensare
agli ospiti, fornendo loro un servizio di alto livello
per soddisfarli al meglio, mentre i robot di servizio
svolgeranno i compiti più semplici.
Al momento Botlr è un unico esemplare in fase di
test, ma se l’esperimento andrà a buon fine, pre-
sto potrebbe essere affiancato da altri suoi simili.

www.savioke.com

Elettronica In ~ Novembre 2014 97


DAL MIT, IL FELINO
Circuiti CIBERNETICO

stampati
Un team di ricercatori del Massachusetts Institute of
Technology (MIT) guidato da Sangbae Kim, ha ideato un
robot dalle sembianze di un ghepardo, capace di corre-

di qualità
re su quattro zampe a oltre 15 km/h di velocità senza
sbilanciarsi. Tale progetto, che ricalca altri già sviluppati
per fini strategici ad esempio dalla Boston Dynamics per
il DARPA americano, potrebbe rappresentare una svolta
nella realizzazione degli automi del futuro e i primi test

ad un prezzo condotti sul campo testimoniano i progressi raggiunti dai


ricercatori. Il ghepardo robot, che nei test ha raggiunto i

eccezionale
15 km/h di velocità, secondo gli scienziati potrebbe pre-
sto superare il muro dei 50 km/h. La differenza basilare
rispetto agli altri suoi simili realizzati in laboratorio è nelle
zampe, visto che ognuna di esse è controllata da un algo-
ritmo che ne regola la forza scaricata al suolo dai motori
con l’obiettivo di mantenere una velocità costante: in so-
stanza, la forza esercitata incrementa al crescere della
velocità della corsa.
Come asserito dal professor Kim, l’automa adotta il mede-
simo approccio meccanico impiegato in maniera inconscia
PRODUZIONE E campionatura dai grandi velocisti dell’atletica leggera come Usain Bolt.

CIRCUITI STAMPATI Il robot, insomma, riesce a correre compiendo lunghi balzi


tra un appoggio e l’altro risultando molto stabile anche
ANCHE Su base di alluminio su terreni sconnessi senza perdere l’equilibrio neppure
quando affronta degli ostacoli. Nel ghepardo meccanico,
DOPPIA FACCIA - MULTISTRATO - CIVILI invece, la forza viene controllata solo al momento dell’im-
patto in maniera tale che l’automa si mantiene agile, velo-
ce e resistente, grazie all’assenza di delicati sensori nelle
zampe. Il ghepardo robot è alimentato da motori elettrici
ad alta efficienza, che rendono i suoi spostamenti molto
silenziosi e agili come se si trattasse di un vero felino.
Una nota suggestiva: per richiamare l’aspetto del ghe-
pardo, il robot ha il telaio colorato con il motivo della pelle
del felino.

http://newsoffice.mit.edu/

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98 Novembre 2014 ~ Elettronica In


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m yKIT
PER CAPIRE I FILTRI PASSIVI
di MARCO MAGAGNIN

I filtri passivi sono formati da resistenze e


componenti reattivi quali condensatori e
induttori, e possono solo attenuare il segnale In questa esercitazione utilizziamo
fuori banda e lasciar passare più o meno inal-
terato quello in banda; per come funzionano,
myDAQ e LabVIEW per studiare
introducono inevitabilmente uno sfasamento il funzionamento dei fitri passivi
del segnale d’uscita rispetto a quello all’ingres-
so. I filtri sono una componente fondamentale
passa basso e passa alto di primo
di molti circuiti elettronici audio, per misura e ordine comunemente utilizzati
telecomunicazioni, per elettronica di potenza.
Nel filtro passa basso, è in banda il segnale la
in moltissimi circuiti elettronici
cui frequenza è minore di quella di taglio; nel per attenuare o lasciar passare
filtro passa alto, è in banda il segnale a frequen-
za oltre quella di taglio. Nei filtri del prim’or-
inalterato il segnale in specifici
dine, in corrispondenza della frequenza di taglio intervalli di frequenza.
il segnale è attenuato di 3 dB e la differenza di

Elettronica In ~ Novembre 2014 101


FILTRO PASSIVO PASSA BASSO
Di seguito descriviamo la teoria ed il funziona-
mento pratico di un filtro passivo passa basso
del primo ordine. I filtri passa basso lasciano
passare le frequenze al di sotto di quella di
taglio (frequenza di taglio superiore) e attenuano
quelle al di sopra. Nel seguito si dimostra il fun-
zionamento del filtro nel dominio sia del tempo
che della frequenza.
Realizzate lo schema di Fig. 1, collegando il ter-
minale Stimulus all’uscita analogica 0 (AO 0) di
myDAQ e il Response all’ingresso analogico 1 (AI
1+) dello stesso. Ora connettete l’uscita analogi-
ca AO 0 di myDAQ all’ingresso analogico 0 (AI
0+) e, infine, collegate alla massa del filtro i due
terminali negativi degli ingressi analogici (AI 0-)
Fig. 1 - Filtro e (AI 1-). I condensatori da 2,2 nF sono di tipo
passivo passa ceramico e si riconoscono perché riportano sul
basso. corpo la sigla 222.
La Funzione di trasferimento del filtro di Fig. 1
si ricava dalla formula del partitore compren-
dendo la parte reale e quella immaginaria; Vin e
Vout sono le tensioni applicate rispettivamente a
Stimulus e Response.
fase tra il segnale d’uscita e quello d’ingresso è Nella formula, 1/jwC è la reattanza capacitiva
45°. Un parametro distintivo dei filtri è la Funzio- del condensatore, la quale vale zero a frequen-
ne di trasferimento, ossia il rapporto, in modulo e za infinita e infinito a frequenza zero (cioè se
fase, tra la tensione d’uscita Vout e quella d’in- all’ingresso Stimulus viene applicata tensione
gresso Vin. continua).
In questo articolo saranno descritti: Dunque, quando la frequenza ω è vicina allo
• filtro passivo passa basso; zero, Vout è prossima a Vin, mentre all’aumen-
• filtro passivo passa alto. tare della frequenza Vout si abbassa sempre più.
In continua (ω = 0) il condensatore si comporta
come un circuito aperto e Vout = Vin. Quando
Fig. 2 - Funzione di trasferimento del filtro passivo la frequenza è infinita, il condensatore diventa
passa basso. un cortocircuito Vout vale zero. Alla frequenza
di taglio fc, Vout diminuisce di 3 db ed equivale
a 0,707xVin. La frequenza di taglio del filtro è
data dalla formula di Fig. 3.

Fig. 3
Frequenza di
taglio di un filtro
del primo ordine.

Fig. 4
Strumento Bode
in NI ELVISmx
Instrument
Launcher.

102 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 5 - Diagramma di Bode
del filtro passa basso.

Di conseguenza, la frequenza
di taglio teorica del circuito di
Fig. 1 è circa di 964 Hz.
Il valore reale a -3 db che si
può osservare nel diagram-
ma di Bode di Fig. 5, può
posizionarsi al di sotto o al
di sopra del valore teorico, in
dipendenza della tolleranza
dei componenti. Per verifica-
re concretamente quanto fin
qui descritto, aprite lo stru-
mento Bode da NI ELVISmx
Instrument Launcher (Fig. 4)
e impostatelo come visibile in
Fig. 5, quindi fate clic sul pul-
sante Run che appare in basso
nella finestra.
Per verificare l’effetto del

Fig. 6 - Strumenti
Scope ed FGEN
accessibili da NI
ELVISmx Instrument
Launcher.

filtro nel dominio del tempo, si può applicare


un segnale sinusoidale di 1-Vpp all’ingresso del
circuito e visualizzare l’uscita dello stesso sull’o-
scilloscopio.
Per fare ciò, da NI ELVISmx Instrument Laun-

Fig. 7 - Generatore di funzioni configurato per 96 Hz. Fig. 8 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 96 Hz.

Elettronica In ~ Novembre 2014 103


cher aprite il generatore di
funzioni FGEN e l’oscilloscopio
Scope.
Iniziate con una frequenza di
ingresso di 96 Hz, modificate le
impostazioni del generatore di
frequenza FGEN come in Fig. 7
e premete il pulsante Run.
Modificate le impostazioni
dell’oscilloscopio come indicato
dai riquadri rossi della Fig. 8 e
fate clic su Run. Il segnale ver-
de è quello d’ingresso, quello
blu il segnale in uscita dal filtro.
Guardando i valori evidenziati
dal riquadro giallo, si nota che
l’ampiezza del segnale in uscita
è circa 987 mV. Ora incremen-
Fig. 9 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 964 Hz.
tate la frequenza di uscita del
generatore a 964Hz e cambiate
di conseguenza le impostazioni
Time/Div dell’oscilloscopio
(Fig. 9) portando la base dei
tempi a 500 µs. Si può notare
che il segnale di uscita si attesta
a circa 750 mVpp, 3 db meno di
quello del segnale di ingresso.
Infine portate la frequenza del
generatore a 9.640 Hz, adeguan-
do anche il Time/Div dell’o-
scilloscopio (Fig. 10); adesso il
livello della Vout è circa il 10%
di quello della Vin.

Fig. 10 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 9640 Hz.

Fig. 11 - Schema filtro passivo passa alto.

104 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 15 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 9640 Hz.

FILTRO PASSIVO PASSA ALTO


Fig. 12 - Diagramma di Bode del filtro passa alto.
Costruite il circuito di Fig. 11, che rappresenta un
filtro passivo passa alto, e collegatene Stimulus e
Response esattamente come avete fatto per il passa
basso. Ottenendo il diagramma di Bode (Fig. 12) si
può notare che il guadagno del circuito si attenua
bruscamente per le frequenze inferiori a circa 964
Hz. Con il generatore di segnali e l’oscilloscopio
attivi, si nota che a 96 Hz Vout diventa circa il 10%
della Vin (Fig. 13). In Fig. 14 si può vedere che alla
frequenza di taglio (circa 964 Hz) il segnale di usci-
ta si attesta a circa 750 mVpp, 3 db sotto al livello
del segnale di ingresso. Infine, alla frequenza di
9.640 Hz l’ampiezza del segnale in uscita è circa 987
g
mVpp: praticamente non c’è attenuazione (Fig. 15).

per il MATERIALE
Fig. 13 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 96 Hz. Questo progetto fa parte del set di esperimenti
didattici realizzato da IRS-ElettronicaIn per la board
NI myDAQ con il supporto del software LabVIEW.
Il set (cod. SETmyKIT, Euro 232,00) comprende tutti i
componenti per realizzare i 22 esperimenti, i VI relativi ed
una protoboard.
È possibile richiedere protoboard aggiuntive (cod.
PROTOBOARDmyDAQ) al prezzo di 52,00 Euro.
Tutti i prezzi sono comprensivi di IVA e non comprendono
la board NI myDAQ né il software LabVIEW.
Futura Elettronica distribuisce questi prodotti presso gli
utenti privati mentre la distribuzione presso gli Istituti
Scolastici è a cura di IRS srl (Via Vigonovese 81 - 35127
PADOVA - Tel: +39 049 8705156 - info@irsweb.it).

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Fig. 14 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 964 Hz. www.futurashop.it

Elettronica In ~ Novembre 2014 105


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Velleman
LABPSD3005D,
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implementare
sequenze
di tensione
e corrente
predefinite.

VELLEMAN PS3005D:
L’ALIMENTATORE
CONTROLLATO DAL PC
di VINCENZO MENDOLA

I n tutti i laboratori dei tecnici professionisti


così come in quelli degli hobbisti, un elemento
fondamentale che non può mancare, è l’alimentato-
tri di funzionamento (uscita 0-30V, 5A max), ha
delle caratteristiche che fino a pochi anni fa erano
accessibili solamente ai professionisti ed erano
re stabilizzato. I progressi della tecnologia, dell’e- eventualmente parte della strumentazione degli
lettronica e dei microcontrollori hanno permesso appassionati più facoltosi. Oggi la Velleman rende
la realizzazione di dispositivi dalle specifiche e disponibile a tutti un alimentatore dal rapporto
dai costi impensabili fino a pochi anni fa, come qualità/prezzo veramente eccellente; il fatto che sia
il Velleman LABPS3005D, proposto dalla Futura distribuito in tutta Italia dalla Futura Elettronica di
Elettronica di Gallarate (VA) ad un prezzo a dir Gallarate (VA) rende questo prodotto ancora più
poco interessante. Questo alimentatore stabilizzato interessante, in quanto è facilmente acquistabile
da laboratorio con controllo digitale dei parame- senza doversi accollare consistenti costi di spedi-

Elettronica In ~ Novembre 2014 107


CARATTERISTICHE TECNICHE tutte le condizioni di luminosità
g Alimentazione: 220 Vac - 50 Hz ambientale, sono posti 10 LED
g Tensione d’uscita: da 0 a 30 Vdc regolabile rossi, in due colonne da 5: la pri-
g Corrente d’uscita: da 0 a 5 A regolabile ma colonna indica le modalità di
g Ripple (20 Hz÷20 MHz): = 2mVrms / = 3mArms
funzionamento dell’alimentatore
g Protezione di rete: fusibile 3A/250V
e le eventuali protezioni inserite,
g Dimensioni (mm): 110 x 156 x 260
g Peso: 4,3 kg
mentre la seconda colonna mo-
stra quale delle 5 memorie di cui
è dotato il LABPS3005D è attiva.
zione internazionale ed eventuali del pannello frontale, essenzial- La parte centrale del pannello
costi doganali nel caso di acqui- mente diviso in 3 sezioni: nella frontale è quella in cui sono pre-
sto in paesi extra CE. parte superiore una raffinata senti i comandi veri e propri con
Il LABPS3005D si presenta com- mascherina nera racchiude i due cui impostare i parametri dell’a-
patto ed estremamente elegante: strumenti di misura di cui è do- limentatore. Nella parte sinistra,
le dimensioni 110 x 156 x 260mm tato l’alimentatore, un voltmetro in colonna, sono selezionabili le
ed il peso di 4,3 kg, racchiudono nella parte più alta del pannello, memorie da M1 a M4 (M5 viene
un piccolo gioiellino, special- caratterizzato dalla risoluzione selezionata tenendo premuto M4
mente tenendo in considerazione di 10 mV ed un amperometro, e contemporaneamente ruotando
il suo costo, piuttosto contenuto posto subito sotto, con risolu- la manopola “ADJUST”; le me-
considerate le prestazioni, le zione di 1 mA. Di fianco ai due morie sono un modo semplice
specifiche e le funzionalità. Sal- strumenti, realizzati con display e rapido per richiamare velo-
tano subito all’occhio la buona rossi a 7 segmenti che ne per- cemente fino a 5 diverse impo-
qualità e fattura delle plastiche mettono un’agevole lettura in stazioni di tensione e corrente

Fig. 1 - Dettagli.

8
9
7 10
11
6 12
13 22
5

4 14
3
15
2
16
1 23
21
24
20

19 18 17

108 Novembre 2014 ~ Elettronica In


tramite la semplice pressione di “ON/OFF” serve per attivare/ raffreddamento, sufficiente-
un tasto). A lato dei tasti delle disattivare l’uscita del Velleman, mente silenziosa e controllata
memorie vi sono altri 4 pulsanti: senza necessità di scollegare i elettronicamente per adeguare la
tramite “LOCK”/”UNLOCK” è terminali o spegnere l’alimen- velocità al carico e alla tempera-
possibile bloccare e sbloccare la tatore (all’accensione l’uscita è tura dei componenti attivi. Infine
tastiera in modo da disabilitare sconnessa e va abilitata premen- una presa USB e una RS232, utili
temporaneamente l’input dei do “ON”). Nella parte destra, al per interfacciare l’alimentatore
comandi in caso si voglia evitare centro del pannello frontale ci al PC (OS Windows xp, vista,
una selezione accidentale di un sono i comandi per impostare i 7) tramite il software ed il cavo
nuovo parametro/impostazio- valori desiderati di tensione e di USB (di ottima qualità) fornito a
ne; “OCP” permette di inserire corrente. Infine, nella parte bassa corredo per quanti desiderassero
la protezione di corrente (Over troviamo il pulsante di accensio- gestire l’alimentatore dal proprio
Current Protection) tramite la ne (“POWER”) e le tre boccole (è computer, avendo a disposizio-
quale l’elettronica di controllo presente anche un terminale di ne una finestra grafica chiara
disabilita con estrema rapidità messa a terra) da cui prelevare e completa con cui impostare
l’uscita dell’alimentatore qualora la tensione e la corrente d’uscita. tramite tastiera tutti i parametri
la corrente in uscita superasse Il corpo centrale è costituito da di funzionamento (Fig. 2).
il valore di corrente impostato; un pannello metallico vernicia-
“OVP” (Over Voltage Protection) to con numerose aperture di PROVA SU “STRADA”
protegge come dice il nome aerazione per rendere efficace Come riportato dalle specifi-
stesso l’uscita (disattivandola la dissipazione di calore mentre che, il ripple misurato al banco
qualora necessario) da tensioni sul retro, sempre metallico, sono durante il funzionamento nel
superiori al valore impostato; presenti i fori per la ventola di range 0-30V con una corrente
d’uscita di 5A è veramente basso:
la scelta progettuale di utilizzare
una configurazione circuitale di
1 ON / OFF uscita alimentazione lineare piuttosto
2 OVP: accensione/spegnimento protezione sovratensione che switching è stata vincente in
3 OCP/Beep: accensione/ spegnimento protezione da sovracorrente / toni tasti questo senso, al costo di una mi-
4 Blocca / Sblocca i tasti del pannello nore efficienza, compensata da
5 M1 - M4: salvataggio in memoria / richiamo un’accurata scelta delle tensioni
6 Display della corrente del secondario del trasformatore,
7 Display della tensione commutate tramite relè duran-
8 Indicatore OVP: indica che la protezione da sovratensione è attiva te il funzionamento alle varie
9 Indicatore OCP: indica che la protezione da sovracorrente è attiva tensioni in modo da far lavorare
10 Indicatore CC: modalità corrente costante
l’elettronica di potenza nella
11 Indicatore CV: modalità tensione costante
maniera più efficiente possibile
12 Indicatore OUT: indica che l’uscita è attiva
in ogni range di tensione, ga-
rantendo al contempo il man-
13 Indicatore M1-M5: indica la memoria attiva
tenimento di una temperatura
14 Manopola di regolazione per la tensione e la corrente; selezione di una
delle 5 memorie di esercizio non eccessiva, date
15 < >: Pulsanti di selezione cifre per regolazione normale e fine della tensione anche le ridotte dimensioni del
e della corrente LABPS3005D.
16 Tensione/Corrente: seleziona la regolazione della corrente o della tensione La stabilità dell’alimentatore è
17 Terra ( massa), collegato al telaio e al pin di terra della presa di alimentazione veramente impressionante: non
18 Boccole di uscita abbiamo fato dei test di durata
19 Alimentazione: interruttore accensione/spegnimento come quelli riportati dalle spe-
20 Porta RS232 per il controllo remoto da PC cifiche (8 ore di funzionamento
21 Porta USB (tipo B) per il controllo remoto da PC
continuo a pieno carico) ma
22 Ventola
siamo certi che queste siano ri-
spettate, dato l’ottimo comporta-
23 Presa di alimentazione
mento dell’alimentatore durante
24 Porta fusibile
i test in tutti i range di tensione

Elettronica In ~ Novembre 2014 109


A Regolazione della corrente
tutte le comuni applicazioni per
B Display della corrente
cui generalmente non è necessa-
C Regolazione della tensione
rio l’utilizzo di voltmetri e am-
D Display della tensione
perometri esterni per verificare
E Protezione sovracorrente
le condizioni di funzionamento.
F Grafico tensione: indica la tensione nel tempo
Le protezioni intervengono in
G Grafico corrente: indica la corrente nel tempo
maniera efficace ed estremamen-
H Log te veloce e, come abbiamo visto
I Uscita off in precedenza, possono essere
J Uscita on regolate a piacimento, in manie-
K Stato della connessione ra precisa.
La possibilità di regolare con
continuità ed in maniera imme-
diata la corrente massima eroga-
bile ed eventualmente impostare
anche l’intervento della prote-
zione delle sovracorrenti (scolle-
gando elettronicamente l’uscita
dell’alimentatore dai terminali di
uscita) rendono questo alimen-
tatore un elemento estremamen-
te versatile, irrinunciabile ed
accessibile anche al più piccolo
laboratorio di ogni hobbista.

LA GESTIONE DA PC
Il plus di poter interfacciare il
LAB PS3005D tramite un comu-
nissimo cavo USB al PC non è
certo un elemento determinante
nella scelta di questo alimen-
Fig. 2 - Caratteristiche tecniche dell’alimentatore PS3005. tatore, ma è una caratteristica

alla massima corrente: di fatto il dalità “C.C.” (costant current o per il MATERIALE
Velleman è in grado di erogare corrente costante) quando la cor-
la massima corrente di 5A già a rente richiesta dal carico tende L’alimentatore descritto in que-
partire dalla tensione di uscita di a superare quella impostata: in ste pagine è ideale per qualsi-
soli 400mV! Ottime anche le pro- questo caso l’alimentatore riduce asi laboratorio professionale o
tezioni e le relative velocità d’in- automaticamente la tensione d’u- a carattere amatoriale ed offre
tervento, molto importanti e utili scita ad un valore tale per cui la un rapporto prezzo/prestazioni
durante l’alimentazione di circui- corrente sia costante e non superi unico. Nel nostro paese questo
ti con richieste stringenti sulle il valore impostato, lavorando prodotto è distribuito da Futura
specifiche di tensione e corrente. di fatto come un generatore di Elettronica e costa 139,00 Euro
Una piccola nota: l’alimentatore corrente fintantoché il carico ap- IVA compresa (codice prodotto
non può essere impostato ma- plicato supera quello impostato 8220-LABPS3005D).
nualmente per funzionare come per poi tornare automaticamente
generatore di corrente ma passa alla modalità a tensione costante Il materiale va richiesto a:
in automatico dalla modalità non appena il carico rientra nei Futura Elettronica, Via Adige 11,
“C.V.” (costant voltage o tensione parametri V-I impostati. L’accu- 21013 Gallarate (VA)
costante) indicata dal relativo led ratezza degli strumenti è molto Tel: 0331-799775 • Fax: 0331-792287
nel pannello frontale, alla mo- buona e più che sufficiente per http://www.futurashop.it

110 Novembre 2014 ~ Elettronica In


sicuramente molto utile special-
mente per chi è abituato a gestire
tutta la propria strumentazione
tramite tastiera ed interfaccia
grafica.
Le funzioni offerte dall’apposito
software sono essenzialmente
quelle che permettono di gestire
tensione e corrente d’uscita da
computer, escludendo i comandi
manuali del pannello frontale
dello strumento; lo stesso sof-
tware permette di impostare, per
Controllo da PC di tensione e corrente di uscita dalla scheda Main Screen.
determinati intervalli di tempo,
valori di corrente e tensione
d’uscita ben determinati, funzio-
ne, questa, utile ad esempio per
compiere test su apparecchiature
o simulare valori di input varia-
bili per strumentazione o inter-
facce di acquisizione, oppure,
ancora, per il test di dispositivi.
Il software di installazione si
scarica dal sito Internet www.
futurashop.it sotto forma di file
compresso contenente anche i
driver.
Per installare l’alimentatore
bisogna collegarlo al compu-
ter via USB e poi, dopo che il
sistema operativo l’ha ricono-
sciuto ed ha richiesto il driver La scheda Program Form della schermata di controllo del software consente di
per la periferica corrispondente, visualizzare una tabella contenente i parametri di impostazione delle sequenze
indicare il percorso in cui avete di tensione e corrente impostate da PC.
scompattato il file contenente il
driver stesso. Una particolarità dall’installazione si accede alla tore, evidenziato anche dai gra-
da conoscere è che il software schermata principale, composta fici presenti nella scheda. Invece
funziona solo a patto che la da due schede: Main Screen, dalla da Program Form, scrivendo nella
COM virtuale creata dal sistema quale si impostano tensione e tabella i valori di tensione e cor-
operativo ed associata all’USB corrente dell’alimentatore, e Pro- rente voluti e il tempo per il qua-
dell’alimentatore abbia un nume- gram Form, contenente le impo- le l’alimentatore deve fornirli in
ro minore di 8, quindi laddove stazioni di tensione e corrente di uscita, si costruiscono le sequen-
fossero già occupate le COM da uscita nella modalità a sequenza ze; sotto la tabella c’è un menu a
1 a 8, occorre rinominarne una e di controllo. tendina le cui voci consentono di
assegnare manualmente a quella Nella scheda Main Screen sono stabilire la durata temporale del-
del PS3005D (identificato come presenti i pulsanti ON e OFF, la sequenza (se deve essere una
Nuvoton Virtual COM Port) che consentono di attivare o sequenza di valori non ripetitiva)
ovvero rimuovere quella attual- disattivare (rispettivamen- oppure il funzionamento in loop
mente assegnata a COM3. te) l’uscita dell’alimentatore (sequenza ciclica di valori di ten-
Una volta installato il disposi- LABPS3005D. sione e corrente d’uscita). Una
tivo ed il software di gestione, Durante ogni impostazione, la volta impostata una sequenza, la
cliccando sull’icona PS3500D sezione in basso riporta lo stato si può far eseguire facendo clic
che viene creata sul desktop di funzionamento dell’alimenta- sul pulsante Run. g

Elettronica In ~ Novembre 2014 111


SCIENZA &TECNOLOGIA
L’efficienza dei
Arianespace ed ELV, LED aumenta con
contratto per le nanotecnologie
dieci lanciatori Un team di ricercatori guidato dal professor
Stephen Chou della Princeton University ha

europei VEGA sviluppato un nuovo metodo capace di mi-


gliorare l’efficienza e la luminosità dei LED,
che vengono utilizzati nei dispositivi oggi
maggiormente in uso. Chou ha spiegato
come la luminosità e l’efficienza dei LED co-
La società francese Arianespace e struiti con materiali organici sia aumentata
l’italiana ELV (società partecipata con il loro metodo anche del 57% e sarebbe
Gruppo AVIO ed Agenzia Spaziale applicabile anche nel caso in cui si utilizzino
Italiana) hanno sottoscritto un con- materiali inorganici basati sul silicone.
tratto per la realizzazione di altri dieci
lanciatori europei VEGA.
La firma dell’ordine di produzione
per ELV, che segue la sottoscrizione
del Protocollo d’intesa fissato nel ver-
tice Italo-Francese dello scorso anno,
rappresenta un’importante confer-
ma del ruolo dell’industria italiana
nel settore spaziale, in particolare in
quello di lanciatori. La commessa evi-
denzia le potenzialità del settore spa-
ziale come elemento trainante della
nostra economia, capace di portare
ricadute rilevanti.
VEGA (Vettore Europeo Generazio-
ne Avanzata) è uno dei lanciatori
dell’ESA, progettato per il lancio
di piccoli satelliti in orbita bassa.
L’Italia ha un ruolo di primo
piano in ambito VEGA, essen-
do il principale “azionista”
del programma di costru-
zione, con una contribu-
zione pari al 65% del co- Per meglio consolidare la
sto complessivo. leadership italiana nel pro-
gramma, l’ASI ha costituito con
Gruppo AVIO la società ELV (70%
AVIO e 30% ASI) incaricata dall’E-
SA della gestione delle attività di
sviluppo e qualifica in qualità di Il metodo ideato dai ricercatori si basa
primo contraente industriale. sull’utilizzo di una struttura nanotecno-
In questa fase del programma, logica chiamata PlaCSH, Plasmonic cavity
AVIO ed ELV sono responsabili with subwavelength hole-array, in grado
della produzione di VEGA, mentre di “estrarre” più luce dai LED, consentendo
Arianespace è l’operatore del siste- parallelamente anche di ridurre il surriscal-
ma di lancio, e ne assicura la com- damento interno, grazie all’utilizzo di strut-
mercializzazione a livello mondiale. ture metalliche di dimensioni nanometri-
Dopo il successo dei primi tre lanci che, che manipolano la luce. La struttura
e l’acquisizione da parte di Aria- PlaCSH è formata da uno strato di materiale
nespace di nove contratti per la che emette luce con uno spessore di circa
fornitura del servizio di trasporto 100 nanometri posizionato all’interno di
in orbita di satelliti istituzionali una cavità rivestita da una sottile pellicola
e commerciali in tutto il mondo, metallica. La superficie della cavità oppo-
questo nuovo contratto sancisce sta è invece ricoperta da una rete metallica
le prospettive della produzione di spessa appena 15 nanometri. In tal modo
VEGA, che si afferma come il mi- la struttura è in grado di guidare la luce al
gliore lanciatore nella categoria dei di fuori dal LED focalizzandola in direzione
lanciatori leggeri. della persona che sta guardando.

www.asi.it www.princeton.edu

112 Novembre 2014 ~ Elettronica In


L’Airbus A320neo
completa il primo volo
Il primo Airbus A320neo ha completato
con successo il proprio volo inaugurale,
durato 2 ore e mezza, presso l’aeropor-
to di Tolosa-Blagnac.
A pilotare l’aereo sono stati Philippe Pel-
lerin e Etienne Miche, due Experimental
Test Pilot di Airbus. L’assemblaggio
dell’aeromobile MSN6101 con registra-

zione F-WNEO, è iniziato lo scorso marzo, Il Presidente e CEO di Airbus Fabrice


mentre il lancio commerciale è avvenuto Brégier ha dichiarato: “Mi congratulo con
lo scorso luglio. Da allora, l’aeromobile è generazione e di dispositivi di estremità tutto il team di sviluppo di A320neo e con
stato sottoposto a numerosi controlli e alare Sharklets (alette a forma di squalo il personale di terra e quello di bordo, che
test a terra in vista della preparazione del di 150 centimetri), che consentono al ve- hanno consentito che tutto ciò potesse
primo volo ufficiale. Per il suo primo volo livolo di tagliare, rispetto alla serie A320, accadere. L’aereo altamente innovativo
l’A320neo è stato alimentato da motori del 15% i consumi di carburante, dell’8% combina le tecnologie motoristiche ed
Pratt & Whitney PW1100G-JM. Il controllo i costi operativi, con una riduzione del aerodinamiche più efficienti, oltre a con-
del funzionamento del velivolo è avvenu- 10% di NOx. Inoltre, anche le emissioni di sumare ben il 20% in meno di carburante
to in tempo reale, grazie ai servizi di tele- anidride carbonica per ogni singolo ae- per ogni passeggero”.
metria installati. L’A320neo, “new engine romobile possono essere ridotte di una
option”, è fornito di motori di ultimissima quota annuale di circa 3.600 tonnellate. www.airbus.com

Al via la più potente sorgente di neutroni al mondo


Nel cantiere di Lund in Svezia si è tenu- lo incisivo e di ricoprire posizioni di grande
ta la cerimonia di posa della prima pie- rilevanza internazionale nel progetto ESS”,
tra della European Spallation Source ha precisato Nappi.
(ESS), che segna ufficialmente l’avvio “La European Spallation Source è un
dei lavori di realizzazione della più po- esempio di infrastruttura scientifica idea-
tente sorgente di neutroni al mondo.
A sancire la rilevanza del progetto i
membri della comunità scientifica
europea che collaborano con L’ESS tra
cui l’Italia con il Ministero dell’Istru-
zione, dell’Università e della Ricerca
(MIUR), l’Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare (INFN), Elettra Sincrotrone
Trieste e il Consiglio Nazionale delle
Ricerche (CNR).
“L’INFN partecipa alla realizzazione
della nuova sorgente europea di neu-
troni sin dal 2009, – spiega Eugenio
Nappi, membro della Giunta Esecutiva ta, progettata e realizzata con uno spirito ra scientifica, destinata ad aprire numerosi
dell’INFN – con il contributo dei Labo- europeo – ha dichiarato Luigi Nicolais, pre- nuovi campi di ricerca e di applicazione. È
ratori Nazionali del Sud, dei Laboratori sidente del Cnr. La genesi di questo inno- particolarmente significativo poi che questa
Nazionali di Legnaro e del LASA, per vativo progetto da subito si è distinta per posa avvenga a cent’anni dal Manifesto agli
costruire e progettare fondamentali andare oltre i contributi e gli impegni dei Europei di Albert Einstein e Georg Friedrich
componenti dell’acceleratore. Il know- singoli stati membri e delle diverse comu- Nicolai”, conclude. I primi neutroni sono at-
how nello sviluppo di alta tecnologia nità scientifiche e tecniche coinvolte. Il Cnr, tesi per il 2019, mentre i primi esperimenti
associato e le elevate competenze dei al pari di altre istituzioni e centri di ricerca, sono in programma per il 2023.
nostri progettisti e costruttori hanno nazionali e internazionali, contribuirà al
permesso all’INFN di assumere un ruo- successo di questa straordinaria avventu- http://europeanspallationsource.se

Elettronica In ~ Novembre 2014 113


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1
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta di MPLab X,
il nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto e distribuito
di FRANCESCO FICILI
da Microchip per sostituire l’MPLab IDE.
e VINCENZO GERMANO Sarà l’occasione per conoscere i microcontrollori PIC32,
i primi dispositivi a 32-bit prodotti da Microchip.

L a nostra esperienza nello sviluppo di appli-


cazioni embedded, ci ha insegnato che una
Windows o MacOS) ed è nostra responsabilità scrivere
il codice che ci permette di accedere alle varie risorse
delle problematiche con cui bisogna fare i conti e del microcontrollore.
che costituisce una parte assai consistente dell’in- Questo compito, già di per sé estremamente comples-
tero ciclo di sviluppo, è la scrittura del firmware so, diventa ogni giorno più sfidante con il crescere
della nostra applicazione. della complessità delle applicazioni embedded.
Come ben sappiamo, lo sviluppo firmware è Se in passato ci si trovava ad avere a che fare con
ben diverso dallo sviluppo di software desktop: qualche semplice periferica analogica o qualche linea
se nel caso del software abbiamo un sistema seriale, oggi, anche semplici microcontrollori ad 8
operativo alle spalle che ci aiuta, occupandosi bit hanno in dotazione periferiche di una certa com-
di organizzare l’esecuzione dei vari processi e plessità, come USB ed ethernet; inoltre si sviluppano
semplificandoci l’accesso alle risorse, quando svi- applicazioni che sfruttano appieno ciò che il mercato
Corso

luppiamo un applicativo per un microcontrollore offre. Si pensi, a titolo di esempio, ad un moderno


il discorso è ben diverso. Il sistema operativo smartphone: si tratta di un sistema che gestisce quan-
spesso e volentieri non esiste (o se esiste è un si- tomeno un collegamento GSM/GPRS per la telefonia,
stema operativo real-time ben diverso da Linux, un canale WiFi, un canale bluetooth ed un GPS; oltre

Elettronica In ~InNovembre
Elettronica ~ Marzo 2014
2014 115
Fig. 1 - Logo MPLabX.

salto generazionale introdotto da questa nuova


a queste periferiche wireless, il sistema dispone famiglia di tool, siamo di fronte ad un ambiente
certamente di un’interfaccia USB (che nel miglio- di nuova concezione, che si prefigge (come an-
re dei casi è una USB device, ma i dispositivi che ribadito dalla stessa Microchip) di consen-
più recenti iniziano a fornire il supporto OTG, tire una riduzione di 30-60 minuti al giorno dei
quindi anche capacità host), di un accelerometro tempi di sviluppo dei progetti.
a 3 assi, di un display touch, ecc. Il tutto, gestito
da un micro a 32-bit come ad esempio un Cortex INTRODUZIONE AD MPLAB X IDE
o un prodotto similare. Passiamo adesso all’esame e con un certo
Per consentire lo sviluppo di applicazioni così dettaglio, del componente fondamentale della
complesse, gli strumenti di sviluppo a supporto toolchain: l’IDE MPLab X.
dei vari micro si sono dovuti evolvere, passando MPLabX è un IDE (Integrated Development
dai primi IDE corredati di poche funzionalità, Enviroment) specificatamente pensato per lo
alle moderne toolchain che forniscono, oltre ad sviluppo di applicazioni con i microcontrollori
un IDE (necessariamente più evoluto rispetto al delle varie famiglie prodotte da Microchip
passato) potenti plug-in e framework pensati per Technology (quindi supporta tutti i vari core ad
soddisfare le più disparate necessità. 8, 16 e 32 bit).
Un esempio di toolchain decisamente “moder- Si tratta di un ambiente basato sull’IDE multi-
na” è quella sviluppata da Microchip, fornita linguaggio e multi-piattaforma NetBeans,

Corso
come strumento di sviluppo gratuito per le ap- sviluppato di Oracle, e quindi beneficia di tutte
plicazioni che fanno uso dei prodotti Microchip le caratteristiche dell’IDE dal quale deriva, come
ed in particolare dei nuovi microcontrollori a ad esempio la possibilità di espanderne le fun-
32-bit PIC32. zionalità tramite plug-in.
La toolchain Microchip ha come nodo centrale La Fig. 2 schematizza i componenti principali
l’IDE, la cui ultima versione è un tool di svilup- di questo potente sistema di sviluppo, il quale
po basato su piattaforma NetBeans e denomina- dispone delle parti seguenti.
to MPLabX IDE. Questo IDE si discosta molto • Un Project Manager, che è l’interfaccia che
dal suo predecessore (MPLab IDE 8.xx), costi- permette la gestione del progetto direttamente
tuendo un vero e proprio salto generazionale nei dall’IDE. Tramite questo componente è pos-
sistemi di sviluppo forniti da Microchip. sibile inserire e rimuovere file all’interno del
Alcune delle novità più interessanti che differen- progetto stesso e navigare all’interno dei vari
ziano MPLabX dal suo predecessore sono: file che lo compongono.
• Cross Platform; a differenza del passato, il • Un Editor, che permette di editare i file di
nuovo IDE supporta i tre più diffusi sistemi progetto. L’editor di MPLabX, derivando
operativi per Personal Computer, ovvero Win- dall’editor di NetBeans, è uno strumento mol-
dows, Linux e MacOS; to evoluto che consente di navigare all’interno
• Nuova Piattaforma; il nuovo IDE si basa su del codice tramite l’uso di un set di funzioni
una piattaforma di concezione moderna (Net- “Go to” estremamente evoluto (Go to File, Go
Beans) che è l’antagonista di Eclipse; to Type, Go to Symbol, Go to Declaration…).
• nuova catena di compilazione; in contempo- Come gli editor più recenti, è inoltre suppor-
ranea all’uscita del nuovo IDE è stata lanciata tato il “Live Parsing” del codice (in modo da
la nuova catena di compilazione; i vecchi consentire agli sviluppatori di vedere gli errori
compilatori C18, C30 e C32 sono rimpiazzati di sintassi in real-time durante la stesura del
da XC8, XC16 e XC32; codice, senza necessità di compilare) e l’auto-
• nuovi framework in formato plug-in; a dif- completamento. Questo potente strumen-
ferenza del passato i frame work di sviluppo to di sviluppo contiene uno strumento di
non sono più forniti come pacchetti esterni, visualizzazione dell’albero di chiamata delle
ma sono dei plug-in importabili, come avviene funzioni, oltre ad altre interessanti caratteristi-
per lo sviluppo di applicazioni desktop. che.
• Un sistema di configuration managment inte-
Come si può facilmente notare dai punti elen- grato che supporta Subversion, CVS e Mecu-
cati, che danno la portata di quanto sia ampio il rial, oltre al supporto integrato per il sistema

116 Novembre 2014 ~ Elettronica In


di “issue tracking” Bugzilla. simulare il codice scritto localmente, nel caso
• Una serie di Language Tools, che sono i vari in cui non si abbia a disposizione un debugger;
compilatori/assemblatori che compongono esiste inoltre la possibilità di utilizzare, sempre
la toolchain di compilazione. Alcuni di questi all’interno dell’IDE, simulatori di terze parti
tool sono nativamente presenti all’interno del più performanti, come, per citare un esempio,
pacchetto base dell’IDE (come ad esempio Proteus.
MPASM), mentre altri, come ad esempio i • Un’utility di conversione integrata, che per-
compilatori C, devono essere installati a parte, mette di convertire automaticamente i vecchi
ma vengono integrati automaticamente all’in- progetti sviluppati con MPLab IDE 8.x in
terno dell’IDE. Oltre ai compilatori Microchip progetti MPLab X.
appositamente sviluppati per MPLabX (XC8,
XC16 ed XC32) è possibile anche utilizzare Come accennato in precedenza, l’IDE deriva
prodotti di terze parti. direttamente da NetBeans ed è quindi possibile
• Un Debugger a livello di codice, ossia uno usufruire della moltitudine di plug-in sviluppati
strumento che permette (con l’ausilio di HW per l’ambiente nativo, oltre a quelli sviluppati
dedicato esterno) di debuggare l’applicazione dalla Microchip.
direttamente sul codice sorgente, creando un Essendo anche un ambiente open è possibile
link tra quest’ultimo e l’applicazione binaria scaricarne il codice sorgente e sviluppare dei
scaricata all’interno della memoria flash del plug-in proprietari.
microcontrollore.
• Un’interfaccia di programmazione che per- INSTALLAZIONE DELLA TOOLCHAIN
mette di interfacciare i vari programmatori Passiamo adesso all’installazione della toolchain
della Microchip (incluse anche le demoboard che utilizzeremo durante il corso. In questa pun-
con on-board programmer) o programmatori tata installeremo i componenti base per iniziare,
di terze parti. ossia MPLabX IDE ed il compilatore XC32.
• Un simulatore, MPLAB SIM, che permette di Per prima cosa occorre scaricare entrambi i pac-
Corso

Fig. 2
Schematizzazione
dell’IDE.

Elettronica In ~ Novembre 2014 117


Fig. 3 - Schermata di download dell’IDE.

chetti dal sito web della Microchip Technology, ma ha poca importanza in un contesto hobbisti-

Corso
ai seguenti indirizzi web: co/didattico come il nostro, dato che per ovviare
al problema basta scegliere un micro con un
• MPLabX: http://www.microchip.com/pagehandler/ taglio di flash superiore. Dal nostro punto di vi-
en-us/family/mplabx/home.html sta è quindi sufficiente cliccare sul tasto “Next”
per installare una versione free del compilatore
• XC32: http://www.microchip.com/pagehandler/en- (può anche essere ottenuta una licenza PRO in
us/devtools/mplabxc/home.html valutazione della durata di 60 giorni).

All’interno di questo pagine web sono riportati i DESCRIZIONE DELL’INTERFACCIA


link ai download delle versioni più recenti per i Iniziamo adesso a prendere confidenza con il
principali sistemi operativi per desktop compu- nuovo ambiente, cominciando con la descrizione
ter, ossia Windows, Linux e MacOS. In questo dell’interfaccia. Avviamo quindi il nostro nuovo
corso faremo sempre riferimento alla versione IDE e attendiamo che la finestra di caricamento
per Windows, ma poiché l’ambiente è multipiat- carichi tutti i componenti necessari.
taforma, quanto diremo sarà comunque valido All’avvio, l’IDE presenta una schermata che si
anche per le altre versioni. In Fig. 3 è riportato sovrappone alla finestra dell’editor (Fig. 7) e
uno screenshot della schermata di download
dell’IDE.
Una volta scaricati i pacchetti avviare la proce-
dura di installazione e seguire le istruzioni fino
al termine. La Fig. 4 illustra la schermata iniziale
del wizard di installazione di MPLab X.
Alla fine dell’installazione del compilatore verrà
richiesto che tipo di versione si desidera installa-
re (Fig. 5). I compilatori Microchip sono distri-
buiti in 3 differenti versioni: Free, Standard e
Pro; le tre differiscono per il livello delle ottimiz-
zazioni introdotte automaticamente dal compila-
tore (schematizzato nella Fig. 6).
Questa caratteristica è estremamente importante
per lo sviluppo di applicazioni industriali, dove
il risparmio di memoria flash può incidere in
maniera determinante sui costi di produzione, Fig. 4 - Schermata iniziale del wizard di installazione.

118 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 6 - Livello di ottimizzazione delle varie versioni
dei compilatori Microchip.

Fig. 5 - XC32 Licensing information.

fornisce una serie di utili informazioni sull’am- principali: Project Window, Navigator Window,
biente, permette di visualizzare un tutorial, di Output Window, Editor Window, Main Toolbar.
scaricare plug-in, visitare il forum ecc. In Fig. 8 Di seguito sono elencate le caratteristiche di
è riportata la struttura dell’IDE, del quale sono ciascuno.
evidenziati i componenti principali. Come si • Project Window: è la finestra di Project Ma-
può vedere, l’IDE è diviso in cinque componenti nagment, all’interno della quale è riportato
Corso

Fig. 7 - Start Page di MPLabX.

Elettronica In ~ Novembre 2014 119


Corso
Fig. 8 - Interfaccia di MPLabX.

l’intero file system di progetto. • Output Window: è la finestra di output


• Navigator Window: è la finestra di naviga- dell’IDE, attraverso la quale vengono fornite
zione, che elenca tutti gi identificativi presenti informazioni relative alla compilazione, alla
all’interno del file selezionato nell’editor e per- connessione con i tool esterni, al debugger, ecc.
mette di accedervi tramite doppio clic. Inoltre
è presente anche un tab, chiamato dashbo- CREARE UN PROGETTO
ard, che riassume alcuni dettagli salienti del CON MPLAB X IDE
progetto aperto, come la toolchain ed il tool Vediamo adesso come creare un progetto
utilizzati per il progetto corren-
te, la quantità di memoria RAM
e flash libera sul dispositivo, le
risorse di debug, ecc.
• Main Toolbar: questa barra
degli strumenti contiene tutti
i principali controlli dell’IDE,
come i pulsanti utilizzati per
compilare il codice (in debug e
release mode), tutti gli strumen-
ti di debug (run, halt, step into,
step over, etc.), i pulsanti di
scelta rapida per la creazione o
il caricamento di file e l’accesso
a tutte le opzioni di sistema.
• Editor Window: è la finestra
dell’editor all’interno del quale
viene sviluppato il codice, e con-
tiene anche la relativa toolbar.
Fig. 9 - Selezione della tipologia di progetto.

120 Novembre 2014 ~ Elettronica In


usando MPLabX IDE. Per la creazione di nuovi
progetti ci viene in aiuto uno strumento chiama-
to “New Project Wizard”. A differenza di quanto
avveniva per MPLab IDE, per il quale l’usp del
wizard per la creazione di un nuovo progetto
era opzionale, per MPLab X, l’uso di questo
strumento per la creazione di un nuovo progetto
è obbligatorio, in quanto, per funzionare corret-
tamente, l’ambiente necessita di un file system
predefinito e di una precisa gerarchia delle sub
directory.
Per creare un nuovo progetto in MPLab X, è
possibile sia fare clic sull’icona “New Project”
presente all’interno della toolbar, sia selezio-
Fig. 10 - Scelta del microcontrollore.
nare l’opzione “New Project” dal menu “File”.
Eseguendo una di queste due operazioni, verrà
aperta la finestra di dialogo visibile nella Fig. 9.
Da questa finestra, selezionare l’opzione
“Microchip Embedded” e poi “Standalone
Project”, quindi fare clic sul pulsante Next per
proseguire. Notate che selezionando “Samples”
è possibile accedere ad una lista di Template per
le varie famiglie di microcontrollori Microchip
(PIC, PIC24, dsPIC e PIC32).
La finestra successiva , riportata in Fig. 10,
consente di scegliere il microcontrollore da
utilizzare come target del progetto. Il combo box
“Family” permette di impostare un filtro per
famiglia di dispositivi, in modo da semplificare
la ricerca.
Corso

Selezioniamo il modello PIC32MX795F512L


e clicchiamo nuovamente sul tasto Next per
andare avanti. Dalla finestra successiva (Fig. 11)
è possibile scegliere il tipo di tool da utilizzare Fig. 11 - Scelta del tool hardware.
per la programmazione/debugging del dispo-
sitivo; in questo caso scegliete pure il tool di cui
disponete, oppure, se non avete al momento
un tool da utilizzare potete scegliere di usare il
simulatore.
Premendo nuovamente Next si accede alla
finestra di Fig. 12, che permette la scelta della
toolchain da utilizzare per il progetto; in questo
corso noi ci serviremo del compilatore XC32,
nella versione free, quindi selezioniamo questa
toolchain e andiamo avanti facendo ancora clic
su “Next”.
Siamo quasi alla fine: non ci resta che selezionare
il path ed il nome del nostro progetto: inseriamo
il path che desideriamo utilizzare e usiamo Ex1
come nome, quindi facciamo clic sul pulsante
Finish, per consentire ad MPLab X di creare il
nostro primo progetto.
Fig. 12 - Scelta del compilatore.

Elettronica In ~ Novembre 2014 121


Fig. 13 - Selezione del path di progetto.

Corso
A questo punto MPLab X genererà file e directory facile l’individuazione di questa categoria di pro-
di progetto. Notate che il nome del progetto viene getti; quindi non esiste più il concetto di “Wor-
riportato su una cartella all’interno della quale kspace”, caratteristico di MPLab IDE 8.x e di altri
viene generato il file system specifico dell’IDE, IDE simili, ma solo una specifica struttura di file,
aggiungendo l’estensione “.X”, per rendere più che viene interpretata dall’IDE come progetto.

Fig. 14 - Selezione della tipologia del nuovo file.

122 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Fig. 15 - Selezione del path del nuovo file.
Fig. 16 - File main.c
HELLO WORLD
Passiamo ora ad un primo, basilare, esempio
pratico di applicazione, e lo facciamo sfruttando
uno dei classici “template” della programmazio-
ne embedded: facciamo lampeggiare un LED,
ovvero, dato che (usando il simulatore per que-
sto esempio) non abbiamo un LED fisico da far
lampeggiare, facciamo invertire ciclicamente lo
stato logico di un pin di uscita di una qualsiasi
Corso

Listato 1
/* -- includes -- */
#include <stdio.h>
#include <stdlib.h>
#include <p32xxxx.h>

/* -- defines -- */
#define DELAY_VALUE 100000
#define FOREVER 1

porta del microcontrollore. “New File…” dalla toolbar (o usando la short


Chi avesse a disposizione una board fisica con cut Ctrl + N). Si aprirà la finestra di Fig. 14: tra
un PIC32, potrà invece cercare di far realmente le varie categorie selezioniamo C file  C main
lampeggiare un LED, ma per effettuare questa file e clicchiamo su “Next”. A questo punto
operazione ci sono alcuni aspetti da tenere in scegliamo il path all’interno del quale andare a
considerazione, che riguardano il passaggio da salvare il nuovo file (Fig. 15) e chiudiamo. Ora
ambiente simulato ad ambiente reale, che trat- possiamo aprire il file dal project manager, che si
teremo in maniera approfondita nelle prossime presenterà come in Fig. 16; modifichiamo il file
puntate di questo corso. appena aperto inserendo le inclusioni e le define
Per cominciare, aggiungiamo adesso un file al riportate all’interno del Listato 1.
nostro progetto, all’interno della sezione “source A questo punto iniziamo a scrivere, all’interno
files” del Project Manager, selezionando l’icona del main, il codice riportato di seguito; per pri-

Elettronica In ~ Novembre 2014 123


Fig. 17 - Pulsante di debug della toolbar. /* toggle RD0 */
PORTDbits.RD0 = ~PORTDbits.RD0;
ma cosa definiamo una variabile di tipo conta- Il nostro primo, semplice, programma è dunque
tore, che chiamiamo genericamente counter, di completo. Ora possiamo lanciare la simulazione
tipo unsigned long ed inizializzata al valore di premendo il pulsante “Debug Main Project”
DELAY_VALUE: dalla toolbar e vedere cosa succede.
Per meglio comprendere cosa sta succedendo,
/* delay counter */ inseriamo un breakpoint alla riga 35 (semplice-
unsigned long counter = DELAY_VALUE; mente cliccando sul bordo della finestra dell’e-
ditor, in corrispondenza del numero della riga
Poi settiamo, con la seguente riga di codice, il stessa) e lanciamo l’esecuzione. Dopo un breve
registro direzionale della porta D in maniera che periodo di tempo (dovuto al ritardo introdotto
tutti i pin di quest’ultima siano configurati come con il while più annidato) l’esecuzione si inter-
uscite: romperà alla linea 35 (Fig. 18), dove abbiamo
piazzato il breakpoint, e se la rilanciamo pre-
/* set ddr register */ mendo “Continue” (o in alternativa F5) il tutto si
TRISD = 0x0000; ripeterà nuovamente, per effetto del ciclo while
principale (FOREVER).
Il registro direzionale (DDR = Data Direction Abbiamo quindi realizzato un ciclo infinito che

Corso
Register) è un SFR (Special Function Register) inverte lo stato di un pin di uscita (se colleghia-
del microcontrollore, la cui funzione è di impo- mo un LED al pin vedremo il LED lampeggiare
stare la configuirazione di I/O dei pin di una ad una certa frequenza).
data porta (ne esiste quindi uno per ogni porta
fisica del microcontrollore). CONCLUSIONI
Impostando il valore di un certo bit del registro In questa prima puntata abbiamo introdotto
a ‘0’, il pin corrispondente della porta associata l’ambiente di sviluppo MPLab X IDE, elencan-
funzionerà come output digitale (0=output), done le caratteristiche più importanti e descri-
mentre impostandolo ad ‘1’, lo stesso pin fun- vendone in dettaglio l’interfaccia utente. Inoltre
zionerà come input digitale. Dovendo controlla- abbiamo utilizzato il wizard integrato per la
re un LED, impostiamo il registro in modo con creazione del nostro primo progetto e abbiamo
tutti i pin in uscita. illustrato un primo, semplicissimo, progetto
A questo punto inseriamo un ciclo while infinito pratico.
all’interno del quale inseriamo un secondo whi- Nella prossima puntata entreremo nel dettagli
le, la cui condizione di uscita è data dal valore delle prime periferiche, analizzando alcune peri-
di counter (se = 0 uscita, altrimenti continua), e ferica base come i timer e gli interrupt. g
all’interno del while decrementiamo “counter”
ad ogni ciclo:
Fig. 18 - Debug del programma Hello World.
/* delay loop */
while (counter)
{
/* decrement counter */
counter--;
}

Questo è l’effettivo ciclo di ritardo.


Una volta usciti, ricarichiamo il contatore per il
ciclo successivo e invertiamo lo stato precedente
del pin RD0.

/* set delay value to DELAY_VALUE */


counter = DELAY_VALUE;

124 Novembre 2014 ~ Elettronica In


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ricercatori della Technische Universitaet
di Monaco di Baviera, in collaborazione
ricarica di 4 ore assicura un’autonomia
di circa 160 chilometri. I bassi consumi
batteria solare
con specialisti di settore, è stata presenta-
ta al pubblico durante l’eCarTec.
della vettura sono garantiti dalla legge-
rezza di Visio.M, che pesa solamente 450
ricaricabile
L’auto elettrica di Bmw dal design sporti- chilogrammi senza batteria. L’abitacolo
vo è a due posti e vanta un motore elettri- è realizzato in plastica rinforzata in fibra I ricercatori dell’Ohio State University
co da 15 kW, in grado di spingere la vettu- di carbonio e alluminio e il policarbonato hanno ideato la prima cella solare al mon-
ra ad una velocità massima di 120 km/h. sostituisce il vetro. do in grado di immagazzinare l’energia
La batteria agli ioni di litio da 13,5 kWh Visio.M, attualmente è solo un prototipo, che essa stessa produce. Il funzionamen-
ma l’obiettivo è la produzione in serie che to di tale tipologia di fotovoltaico ibrido è
dovrebbe consentire alla casa automobi- stato illustrato nei particolari sulla rivista
listica tedesca di vendere l’auto ad un Nature Communications.
costo inferiore rispetto alle vetture La particolarità dell’innovazione è nella
rivali a benzina. struttura a rete del materiale solare, gra-
zie alla quale il collegamento all’unità di
www.tum.de accumulo richiede solo tre elettrodi al
posto di quattro come avviene invece di
consueto.
Il team ha in sostanza realizzato una cella
a maglie a partire da una garza in titanio,
su cui sono stati fatti crescere nano fili in
biossido di titanio.
Questa conformazione ha permesso di
impiegare la cella stessa come il primo
elettrodo della batteria. Al di sotto, inve-
ce, è stato posizionato un foglio sottile di

Risparmio energetico,
Nobel per la Fisica
agli inventori dei LED
Il premio Nobel per la Fisica 2014 è stato alle lampade a Led ora abbiamo lampadi-
assegnato a tre scienziati (Isamu Akasaki ne molto più efficienti e che durano molto
e Hiroshi Amano della Nagoya Univer- di più rispetto alle vecchie fonti lumino-
sity e Shuji Nakamura dell’Università se”, è scritto nelle motivazioni del Premio,
della California-Santa Barbara) per le in cui viene anche evidenziato come i Led
loro ricerche sui diodi a luce blu, che potranno contribuire a ridurre i consumi
aprono la strada a fonti luminose energetici del pianeta e a migliorare sen-
maggiormente efficienti. sibilmente la vita di 1,5 miliardi di perso-
Le ricerche sui diodi semicondut- ne che non hanno oggi accesso alla rete
tori, impiegati per i LED a luce blu, elettrica.
permetteranno la creazione di una Riguardo i LED, che vengono impiega-
nuova generazione di lampadine ti non solo per le lampadine ma in tut-
LED (Light Emitting Diode) a bas- te le apparecchiature mobili, come gli
so consumo, che potranno fun- smartphone e i fari delle automobili, i
zionare anche a bassa tensione ricercatori nipponici hanno identificato
grazie all’energia fornita da un e separato la componente blu dai semi-
pannello fotovoltaico. “Grazie conduttori e lanciato una trasformazione

126 Novembre 2014 ~ Elettronica In


Cloud Citizen,
la metropoli
ecosostenibile
Cloud Citizen è un progetto avve- del futuro
niristico per la città di Shenzhen,
in Cina, ideato dalla Urban Future
Organization, in collaborazione con
la Chalmers Technical University. Il
progetto, vincitore di un concorso
di architettura internazionale, il cui
carbonio poroso e una piastra di litio. Il bando prevedeva l’ideazione di un
funzionamento della batteria solare è nuovo quartiere finanziario di 170
molto semplice: quando viene esposta ettari, per l’area di Shenzhen Bay,
alla luce del sole i raggi permeano la rete sconvolge l’idea tradizionale che
fotovoltaica creando elettroni che sono abbiamo delle metropoli: ha tre torri
coinvolti nella decomposizione chimica così alte da toccare le nuvole ed edi-
del perossido di litio in ioni litio e ossi- fici che raggiungono i 680 metri di
geno. altezza.
L’ossigeno viene quindi rilasciato nell’aria La città del futuro ideata è rivoluzio-
che fluisce nelle maglie della cella e gli naria, prevede spazi pubblici sospesi
ioni di litio sono immagazzinati nella bat- sino a 700 metri di altezza, parchi e
teria. In sostanza si tratta di una batteria piazze in verticale per affiancare le
che letteralmente inspira ossigeno quan- attività lavorative con quelle com-
do si scarica e lo espira quando si carica. merciali e con il tempo libero delle
persone.
http://news.osu.edu La metropoli del futuro è molto at-
tenta all’ambiente, ha strutture di
raccolta dell’acqua piovana e sistemi
per sfruttare l’energia solare ed eo-
lica. Inoltre sono presenti in abbon-
danza orti, serre e spazi verdi dove
poter realizzare coltivazioni con me-
todi naturali.
fondamentale nella tecnologia dell’illu- Cloud Citizen incarna la città green
minazione. ideale del futuro che punta a valo-
La peculiarità dei LED è quella di impiega- rizzare l’ambiente e la natura, scac-
re l’energia elettrica che consumano solo ciando l’inquinamento ambientale,
Testo
per emettere luce senza disperdere calore anche grazie all’impiego dell’energia
come gli altri sistemi in uso. Utilizzando la ricavata dalle alghe e a sistemi di
www.xxxx
medesima quantità di energia, una lam- filtraggio dell’aria che viene ripulita
pada LED emette quattro volte più luce dalle sostanze inquinanti.
di una a fluorescenza e venti volte di più
di una a incandescenza, fino a toccare pic- http://au-urbanfuture.org
chi record per un flusso luminoso di 300
lumen per Watt (lm/W), come citato nelle
motivazioni del Nobel.
Tra l’altro mentre lo sviluppo del LED rossi
e verdi è stato abbastanza semplice, per
quelli a luce blu invece ci sono voluti ad-
dirittura trent’anni ed è per tale ragione
che è stato assegnato il Nobel ad Akasaki,
Amano e Nakamura, che hanno messo a
punto negli anni ’90 un composto a base
di cristalli di nitruro di gallio ad alta qua-
lità che si è rivelato idoneo ad emettere
luce alla frequenza giusta e ci consente
oggi di mettere assieme i LED rossi, verdi
e blu ottenendo la luce bianca che tutti
utilizziamo.

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Elettronica In ~ Novembre 2014 127


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■■   Gamma di temperature da −40 a 85°C; da −40 a Amplia le Opzioni di Progettazione
105°C; da −40 a 125°C (pianificato) Semplifica la tua progettazione di sistema attraverso
■■   Dispositivi low pin count con Peripheral Pin Select (PPS) l’integrazione.
per rimappatura della maggior parte degli I/O digitali ■■   La vasta scelta di periferiche analogiche e digitali
comprende 10/100 Ethernet MAC, I2C™, I2S, ADC
Compatibilità leader di mercato 10/12-bit con fino a 48 canali analogici, comunicazione
Crea prodotti scalabili in un ambiente affidabile. seriale, SQI, EBI e USB Hi-Speed
■■   Tool di sviluppo MPLAB® comuni ■■   DMA fino a 26 canali
■■   Compatibilità pin e periferiche con gli MCU PIC® 16-bit ■■   Parallel master port 8/16-bit con supporto per
■■   Stack software comuni a tutti gli MCU interfaccia grafica e memoria aggiuntiva
■■   Ambiente di sviluppo comune ad oltre 1.000 MCU PIC ■■   CTMU per migliori interfacce utente con pulsanti
capacitivi o controlli a cursore

Supporto PIC32 per Soluzioni Software


www.microchip.com/harmony
USB Host, Device, On-the-Go con Class Driver
Libreria Grafica Microchip
Capacitive Touch Software
HMI
Microchip Graphics Display Designer X
mTouch® Capacitive Touch Library
CAN API Library per PIC32 con CAN Controller integrato (Incluso nel compiler MPLAB XC32)
CAN
Stand-alone CAN Library: include il supporto per MCP2515
Audio Library per PIC32MX: Speex, ADPCM e WAV; decodifica MP3 e AAC
Audio and Speech Digital Audio per dispositivi Apple®; Stack Bluetooth® per PIC32; Sample Rate Conversion (SRC) Library;
Suite software per Bluetooth Audio PIC32
TCP/IP Microchip con SSL e BSD
Stack IrDA®
Connectivity
IEEE 802.15.4 e ambiente di sviluppo Sub-GHz MiWi™
PIC32 Bluetooth Audio Software Suite
Encryption Cryptographic Library
File System Library
DSP Library (incluso nel MPLAB XC32 Compiler)
Floating Point Math Library
Peripheral Library
Basic Libraries
EEPROM Emulation
IEC 60730 Class B Software
Fixed Point Math Library
Fixed Point DSP Library
Serial Port Boot Loader
Boot Loader USB Host Boot Loader
Ethernet Boot Loader
Ottieni l’aggiornamento più recente su www.microchip.com/harmony.
Compatibile con MPLAB Harmony Software Framework.
Le ulteriori Librerie Software elencate nello schema precedente verranno incluse in MPLAB Harmony.

2 32-bit Microcontrollers
MPLAB® Harmony per PIC32

Panoramica
MPLAB Harmony è un ambiente di sviluppo firmware
completamente integrato, flessibile e abstracted, per
microcontroller PIC32. Consente un solido ambiente di
sviluppo di librerie interoperabili RTOS-friendly con un
rapido e completo supporto Microchip per l’integrazione
di software di terze parti. MPLAB Harmony contiene un
set di librerie di periferiche, driver e servizi di sistema
immediatamente accessibili per lo sviluppo di applicazioni. MPLAB Harmony, diagramma a blocchi
Il formato di sviluppo del codice ne consente la massima
riusabilità riducendo il time-to-market. Application(s)

Vantaggi Middleware
Plug-in Plug-in Driver

Software Framework
O
■■   Time-to-market più rapido RTOS
(3rd Party)
S
A
Common
System Middleware Driver
Services
■■   Migliore interoperabilità del codice L

■■   Supporto più accessibile Driver Driver Driver Driver Driver

■■   Migliore scalabilità 32-bit RTOS System


■■  
PLIB PLIB PLIB PLIB PLIB
Consente l’integrazione di software di terze parti Configuration Configuration

Hardware

Tool di sviluppo software PIC32 disponibili con MPLAB Harmony


Operating System Librerie Middleware/ Software
Applicazioni Driver di periferiche Software di sviluppo
Abstract Layer (OSAL) Software terze parti
■■   Applicazioni ■■   Interfaccia OSAL con ■■   Grafica ■■   ADC ■■   MPLAB X IDE ■■   FreeRTOS*
Grafiche implementazione ■■   TCP/IP ■■   Ethernet media access ■■   MPLAB XC32++ ■■   OpenRTOS*
■■   Applicazioni TCP/IP “basic” e “none” ■■   USB controller ■■   TCP/IP*
e utility ■■   Implementazione ■■   Librerie ■■   Interfaccia Ethernet PHY ■■   librerie SSL
■■   Applicazioni USB OSAL per FreeRTOS crittografiche ■■   Grafica Controllerless ■■   Micrium μC/
■■   Implementazione ■■   File systems ■■   Controller LCD Epson OS-III
OSAL per Micrium
■■   System services ■■   Memoria non-volatile
μC/OS-III
■■   USB high-speed, SPI, UART
■■   Timer, parallel master port
Pianificata l’aggiunta di componenti software addizionali
*Vendita e Assistenza fornite direttamente da Microchip

Application Layer Device Driver Layer


■■   Implementa il comportamento complessivo desiderato ■■   Fornisce una interfaccia altamente abstracted alla
■■   Abstracted hardware access periferica
■■   Consente una facile portabilità attraverso i componenti ■■   Controlla l’accesso alla periferica
PIC32 ■■   Gestisce istanze hardware multiple e client software
con driver selezionati
Consivisione dei servizi di sistema
■■   Gestisce lo stato delle periferiche e istanze multiple da
■■   Fornisce funzionalità comuni al fine di evitare periferiche
duplicazioni e conflitti
■■   Accessi hardware via PLIB
■■   Elimina complesse interazioni e interdipendenze tra
moduli ■■   Supporta codice blocking o non-blocking
■■   OSAL fornisce compatibilità e interfaccia OS Peripheral Libraries (PLIB) Layer
■■   Gestisce le risorse condivise ■■   Fornisce una interfaccia funzionale per scalabilità
■■   Supporta configurazioni low-level e board support attraverso Microchip PIC32
package ■■   Implementa funzionalità part-specific
Middleware Layer
■■   Implementa complesse librerie e protocolli (USB, TCP/
IP, file system, grafica)
■■   Fornisce una interfaccia di applicazione di programma
fortemente abstracted
■■   Librerie thread-safe e RTOS-ready
■■   Servizi di sistema, PLIBS, basati su driver
■■   Supporta l’integrazione di librerie di terze parti

32-bit Microcontrollers 3
Scopriamo gli MCU MIPS® M4K Core PIC32

Il Controller DMA di
accesso diretto alla Controller USB On-The-Go
Core 32-bit MIPS M4K, con canali DMS dedicati CAN 2.0b, con buffer
architettura Harvard, Single- memoria con modulo CRC configurabili e filtro
integrato opera in e transceiver integrati
cycle hardware MAC fast avanzato
interrupts & context switch modalità idle

10/100 Ethernet
MAC con canali
DMA dedicati e
® intefacce MII/RMII
M4
M4K 32-bit Core
• 100 MHz,, 1.65 D
DMIPS/MHz
• 5 Stage Pipelin
ne 32-bit ALU
Pipeline,
RMII/MII
32 Core
Trace 32-bit
3 2-bit 10/100
10
0/100
R
Registers
Matrice Bus ad HW DMA USB CAN 2.0b
C
Ethernet
Eth
hernet
JTAG M
Mul/Div Shadow Set
S 8 Ch. OTG (2)
elevato throughput MAC
M
Power-on reset
con accesso 2 Ch. DMA 4 Ch. DMA 2 Ch. DMA con singola
simultaneo alimentazione 2,3 –
Instruction Data
alle memorie,
3,6 V, brown-out
periferiche e I/O ad
alta velocità
Bus Matrix reset, rilevamento
tensione bassa

Prefetch
5112 KB
512 K 128 KB Interrupt
nterrupt GP
GPIO
PIO 2-Wire
Buff
f er
Buffer VREG
Flash 512K auto- C h
Cache
Flas
F
Flash SRAM ontroller
Controller (885)
(85) Debug
programmabile, Compatibile
ampiezza 128- MPLAB® X IDE,
bit, predictive
Peripheral Bus
MPLAB ICD 3 In-
instruction pre- Circuit Debugger e
fetch 256 byte 16-bit 28 Ch. Input Output 16-bit CTMU/ MPLAB REAL ICE™
Parallel 10-bit Capture Compare Timers Temp
Cache Port ADC (5) PWM (5) (5) Sense In-Circuit Emulator
Analog
Analo g
I2C™ UAR
UART
RT I2S/SP
S/SPIPI
Compara tors
Comparators RTCC
RTC
(5) (6) (4)
(3)

Rapporto flessibile
da 1:1 a 1:8
con Bus matrix
per soddisfare
le esigenze
applicazionali
Master port 16-bit parallela con Ricco set di periferiche
stati di attesa programmabili. Può analogiche e digitali
connettersi a SRAM, Flash, LCD integrate, compatibile con i
grafici e altre periferiche microcontroller 16-bit PIC®

Nota: Non tutte le caratteristiche sono disponibili su ognuno dei dispositivi PIC32. Si consiglia di consultare la
tabella della famiglia di prodotti per maggiori informazioni.

4 32-bit Microcontrollers
Scopriamo gli MCU MIPS32® microAptivTM
Core PIC32

I core MCU embedded Controller di accesso Riduce i


Una interfaccia
real-time di elevate diretto alla memoria sovraccarichi Controller USB hi-
seriale asincrona
prestazioni con con modulo CRC software ed azioni Speed Device/Host/
offre l’accesso a
funzionalità DSP offrono integrato opera in quali crittografia, OTG con canali DMA
memorie Flash
fino al 35% di riduzione modalità idle decrittografia e dedicati e transceiver
ed altri dispositivi
della dimensione del autenticazione integrati
seriali
codice, operando quasi a vengono eseguite in
pieno regime minor tempo

® CAN 2.0b, con


MIPS32 microAptiv™ Core
buffer configurabili
• 200 MHz, 5-Stage Pipeline e filtro avanzato
• 32-bit CPU + DSP
PMP/EBI offre
High
Hig CAN
una adeguata Trace Inst. Data
D Crypto SQI Spee
Speed 2.0b
Ethernet
DMA g
Engine MAC
interfaccia high- Cache Ca
Cache USBB (2)
EJTAG 8 Ch.
speed verso 2 Ch. 2 Ch.
Ch
h. 8 Ch.
Ch
h 4 Ch. 2 Ch.
DMA DMA
DMMA DMA
DMMA
A DMA DMA
dispositivi di
memoria parallela Instruction
Instr ctio
on Data
esterni, sensori per
fotocamere ed LCD High-Speed Bus Matrix 10/100 Ethernet
MAC con canali
DMA dedicati e
PPS
PPS PMP Comparator 10-bit
10-b
2 MB Flash 5122 KB
B (2) 4-Wire
4-Wi
ire interfacce MII/RMII
Prefetch ADC
Dual Panel SRRAM
SRAM EBI
EB
BI Debug
Debu
De ug
Live Update
Flash di elevata
resistenza e durata, Peripheral Buses
flessibile e sicura,
con doppia bancata
Output
per live update WDT
POR Timer
Compare I2C™
Reset (9) (5)
PWM (9)
Compatibile
BOR IC I2S/SP
S/SPI
Reset (9) (6)
RTCC
RT MPLAB® X IDE,
MPLAB ICD 3 In-
Circuit Debugger e
MPLAB REAL ICETM
In-Circuit Emulator

Interfaccia CODEC
standard adeguata
ad audio di alta
qualità

Nota: Non tutte le caratteristiche sono disponibili su ognuno dei dispositivi PIC32. Si consiglia di consultare la
tabella della famiglia di prodotti per maggiori informazioni.

32-bit Microcontrollers 5
Sviluppare con i Microcontroller PIC32

Microchip è il solo silicon vendor con un completo portolio di microcontroller 8-, 16- e 32-bit
supportati da un unico ambiente di sviluppo. L’ MPLAB® X IDE è gratuito e di facile utilizzo.
Gli Starter Kit PIC32
Iniziare subito è facile con uno degli starter kit PIC32 completamente integrati.
Offrono una facile installazione, una guida introduttiva di esercitazione ed una
scheda di avviamento PIC32 che si connette facilmente al tuo pc via USB. Gli starter
kit includono:
■ MPLAB X IDE e MPLAB XC 32 C Compiler†
■ PIC32 starter board con programmer e debugger integrati
■ Esempi di codice, documentazione, esercitazioni e progetti esempio; scheda
di espansione I/O opzionale che consente signal breakout e connessioni per
daughter card PICtail™ Plus
† La versione Lite non ha limiti di dimensione del codice e complete ottimizzazioni. Dopo 60 giorni parte di quelle ottimizzazioni vengono disabilitate.

Strumenti di sviluppo PIC32


Scegli una piattaforma: Starter Kit Platform oppure Explorer 16 Platform

Starter Kit Platform

PIC32 USB PIC32 USB PIC32 Starter Kit Wi-Fi® G Demo Board
Microstick II Starter Kit II Starter Kit III (DM320001) (DV102412)
(DM330013-2) (DM320003-2) (DM320003-3)

PIC32 Bluetooth PIC32 Ethernet MPLAB Starter Kit for PIC32MZ Embedded PIC32MZ Embedded
Starter Kit Connectivity Starter Kit Connectivity Starter Kit
Starter Kit II PIC32MX1XX/2XX
(DM320018) (DM320006) with Crypto Engine
(DM320004-2) (DM320013)
(DM320006-C)

OPZIONALE
Multimedia Multimedia PIC32MX270F256D Plug-in Module for
Expansion Board Expansion Board II Bluetooth Audio Development Kit
(DM320005) (DM320005-2) (MA320013)*

PIC32 Bluetooth® Audio PIC32 I/O PIC32 GUI Development Board


Development Kit Expansion Board with Projected Capacitive Touch
(DV320032) (DM320002) (DM320015)

*MA320013 non funzionante con Explorer 16 Development Board

6 32-bit Microcontrollers
Sviluppare con i Microcontroller PIC32

Piattaforma Explorer 16
Explorer 16 PIC32 Plug-in Modules
MPLAB ICD 3 MPLAB REAL ICE
Development Board (MA320001/2/3/11/12/14)
In-Circuit Debugger In-Circuit Emulation
(DM240001) (MA320002-2)
(DV164035) System (DV244005)

Explorer 16
Development Board

+ E Oppure

PIC32MX460F512L

Schede PICtail™ in comune ad entrambe le Piattaforme di Sviluppo


Graphics Daughter Board CAN/LIN PICtail Plus Low-Cost Controllerless (LCC)
with 3.2" Display Kit Daughter Board Graphics PICtail Plus Board
(AC164127-3) (AC164130-2) (AC164144)

M2M PICtail PIC32 VGA Camera Sensor MRF24WB0MA Wi-Fi MRF24J40MA PICtail Plus
Daughter Board (VCS) PICtail Plus Board Daughter Board 2.4 GHz RF Card
(AC320011) (AC164150) (AC164136-4) (AC164134)

PIC32MX CTMU Graphics Controller PICtail Graphics Display Truly 7"


Evaluation Board Plus Epson S1D13517 Board 800 × 480 (WVGA) PICtail
(AC323027) (AC164127-7) Plus Board (AC164127-9)

… e molte altre!

Software Applicativo di Terze Parti e Supporto Hardware


■ Ashling Microsystems ■ FreeRTOS ■ Pumpkin
■ AVIX-RT ■ Fubarino ■ RoweBots Research Inc.
■ chipKIT.net ■ Green Hills Software Inc. ■ Schmalzhaus
■ CMX Systems ■ HCC-Embedded ■ SEGGER
■ Digilent Inc. ■ Interniche Technologies Inc. ■ Serious Integrated
■ E.E. Tools ■ Lauterbach ■ Softlog
■ EasyCode ■ Macraigor Systems ■ SparkFun Electronics
■ easyGUI ■ Micriµm ■ TechToys Company
■ eflightworks ■ Micro/sys Inc. ■ Virtual Fab
■ ELNEC ■ OLIMEX Ltd. ■ wolfSSL
■ expresslogic ■ OpenRTOS
Compatibile con MPLAB® Harmony Software Framework.
Per informazioni sempre aggiornate sul nostro portfolio 32-bit, tool di sviluppo relativi e supporto tecnico, vai su: www.microchip.com/PIC32.

32-bit Microcontrollers 7
Famiglie di prodotti Microcontroller PIC32
Dispositivi PIC32MX

JTAG Program, Debug,


Parallel Master Port
Analog Comparator
General/Dedicated

10-bit ADC 1 Msps

Temp. Range (°C)


10/100 Ethernet

Timers 16b/32b
Boot Flash (KB)

(Full/Hi-Speed)

Boundary Scan
DMA Channels

IC/OC/PWM
Speed (MHz)
Device

CTMU/PPS
SRAM (KB)
Flash KB +

Pin Count

CAN 2.0b
I2S/SPI

UARTs

RTCC
I2C™

USB
PIC32MX110F016B 16 + 3 4 28 10
PIC32MX110F016C 16 + 3 4 36 40 12
PIC32MX110F016D 16 + 3 4 44 13 −40 to
2/2 2 2 4/0 Y N N N 5/5/5 3 5/2 Y Y Y
PIC32MX120F032B 32 + 3 8 28 10 +105
PIC32MX120F032C 32 + 3 8 36 40/50 12
PIC32MX120F032D 32 + 3 8 44 13
PIC32MX130F064B 64 + 3 16 28 10
PIC32MX130F064C 64 + 3 16 36 40 12
PIC32MX130F064D 64 + 3 16 44 13
PIC32MX150F128B 128 + 3 32 28 10 −40 to
2/2 2 2 4/0 Y N N N 5/5/5 3 5/2 Y Y Y +105
PIC32MX150F128C 128 + 3 32 36 12
PIC32MX150F128D 128 + 3 32 44 40/50 13
PIC32MX170F256B 256 + 3 64 28 10
PIC32MX170F256D 256 + 3 64 44 13
PIC32MX210F016B 16 + 3 4 28 9
PIC32MX210F016C 16 + 3 4 36 40 12
PIC32MX210F016D 16 + 3 4 44 13 −40 to
2/2 2 2 4/2 Y FS N N 5/5/5 3 5/2 Y Y Y
PIC32MX220F032B 32 + 3 8 28 9 +105
PIC32MX220F032C 32 + 3 8 36 40/50 12
PIC32MX220F032D 32 + 3 8 44 13
PIC32MX230F064B 64 + 3 16 28 9
PIC32MX230F064C 64 + 3 16 36 40 12
PIC32MX230F064D 64 + 3 16 44 13
PIC32MX250F128B 128 + 3 32 28 9 −40 to
2/2 2 2 4/2 Y FS N N 5/5/5 3 5/2 Y Y Y
PIC32MX250F128C 128 + 3 32 36 12 +105
PIC32MX250F128D 128 + 3 32 44 40/50 13
PIC32MX270F256B 256 + 3 64 28 9
PIC32MX270F256D 256 + 3 64 44 13
PIC32MX320F032H 32 + 12 8 64 40
PIC32MX320F064H 40
64 + 12 16 64
PIC32MX320F064H 80 2 0/0 N 16 ch
−40 to
PIC32MX320F128H 64 2/2 2 N N N 5/5/5 2 5/2 Y Y Y
+105
128 + 12 16 80
PIC32MX320F128L 100
PIC32MX330F064H 64 4
64 + 12 16 100 4/0 Y 28 ch
PIC32MX330F064L 100 5
PIC32MX340F128H 64
128 + 12 32 80
PIC32MX340F128L 100
PIC32MX340F256H 64 −40 to
256 + 12 32 80 2/2 2 2 4/0 N N N N 5/5/5 16 ch 2 5/2 Y Y Y
PIC32MX360F256L 100 +105
PIC32MX340F512H 64
512 + 12 32 80
PIC32MX360F512L 100
PIC32MX350F128H 64 4
128 + 12 32
PIC32MX350F128L 100/124 5
PIC32MX350F526H 64 4 −40 to
256 + 12 64 100 2/2 2 4/0 Y N N N 5/5/5 28 ch 2 5/2 Y Y Y
+105
PIC32MX350F526L 100/124 5
PIC32MX370F512H 64 4
512 + 12 128
PIC32MX370F512L 100/124 5
Qualificati grade 2 e 3 AEC-Q100. Consultare le pagine dei singoli prodotti per dettagli.

8 32-bit Microcontrollers
Famiglie di Prodotti Microcontroller PIC32
Dispositivi PIC32MX (seguito)

JTAG Program, Debug,


Parallel Master Port
Analog Comparator
General/Dedicated

10-bit ADC 1 Msps

Temp. Range (°C)


10/100 Ethernet

Timers 16b/32b
Boot Flash (KB)

(Full/Hi-Speed)

Boundary Scan
DMA Channels

IC/OC/PWM
Speed (MHz)
Device

CTMU/PPS
SRAM (KB)
Flash KB +

Pin Count

CAN 2.0b
I2S/SPI

UARTs

RTCC
I2C™

USB
PIC32MX420F032H 32 + 12 8 64 40 0/1 2 0/2 N 16 ch
PIC32MX430F064H 64 2/2 4
64 + 12 16 100 4/2 Y 28 ch
PIC32MX430F064L 100 2/2 5
PIC32MX440F128H 64 0/1
128 + 12 32 80
PIC32MX440F128L 100 0/2
PIC32MX440F256H 64 0/1
256 + 12 32 80 2 N 16 ch
PIC32MX460F256L 100 0/2
−40 to
PIC32MX440F512H 64 0/1 2 FS N N 5/5/5 2 5/2 Y Y Y +105
512 + 12 32 80
PIC32MX460F512L 100 0/2
4/2
PIC32MX450F128H 64 4
128 + 12 32
PIC32MX450F128L 100/124 5
PIC32MX450F256H 64 4
256 + 12 64 100 2/2 Y 28 ch
PIC32MX450F256L 100/124 5
PIC32MX470F512H 64 4
512 + 12 128
PIC32MX470F512L 100/124 5
PIC32MX534F064H 64 0/3 4
16 80
PIC32MX534F064L 100 0/4 5
64 + 12
PIC32MX564F064H 64 0/3 4
32 80 4/4
PIC32MX564F064L 100 0/4 5
PIC32MX564F128H 64 0/3 4 −40 to
128 + 12 32 80 6 N FS N 1 5/5/5 16 ch 2 5/2 Y Y Y
+105
PIC32MX564F128L 100 0/4 5
PIC32MX575F256H 64 0/3 4
256 + 12 64 80
PIC32MX575F256L 100 0/4 5
8/4
PIC32MX575F512H 64 0/3 4
512 + 12 64 80
PIC32MX575F512L 100 0/4 5
PIC32MX664F064H 64 0/3 4
64 + 12 32 80
PIC32MX664F064L 100 0/4 5
4/4
PIC32MX664F128H 64 0/3 4
128 + 12 32 80
PIC32MX664F128L 100 0/4 5
PIC32MX675F256H 64 0/3 4 −40 to
256 + 12 64 80 6 N FS Y N 5/5/5 16 ch 2 5/2 Y Y Y
+105
PIC32MX675F256L 100 0/4 5
PIC32MX675F512H 64 0/3 4
64 80 8/4
PIC32MX675F512L 100 0/4 5
512 + 12
PIC32MX695F512H 64 0/3 4
128 80
PIC32MX695F512L 100 0/4 5
PIC32MX764F128H 64 0/3 4
128 + 12 32 80 4/6 1
PIC32MX764F128L 100 0/4 5
PIC32MX775F256H 64 0/3 4
256 + 12 64 80
PIC32MX775F256L 100 0/4 5 −40 to
6 N FS Y 5/5/5 16 ch 2 5/2 Y Y Y +105
PIC32MX775F512H 64 0/3 4
64 80 8/8 2
PIC32MX775F512L 100 0/4 5
512 + 12
PIC32MX795F512H 64 0/3 4
128 80
PIC32MX795F512L 100 0/4 5
Qualificati grade 2 e 3 AEC-Q100. Consultare le pagine dei singoli prodotti per dettagli.

32-bit Microcontrollers 9
Famiglie di Prodotti Microcontroller PIC32
Dispositivi PIC32MZ

JTAG Program, Debug,


Parallel Master Port
Analog Comparator
General/Dedicated

Temp. Range (°C)


10/100 Ethernet

Timers 16b/32b
Boot Flash (KB)

(Full/Hi-Speed)

Boundary Scan
DMA Channels

IC/OC/PWM
Speed (MHz)
Device

SRAM (KB)
Flash KB +

10-bit ADC

Encryption
Pin Count

CAN 2.0b

ADC S/H
I2S/SPI

UARTs

RTCC
I2C™

USB
PPS

SQI
EBI
PIC32MZ2048ECG144 2048 + 160 8/12 N −40 to
512 144 200 6 5 6 Y HS Y 9/9/9 48 ch 1 2 9/4 Y Y Y Y Y N
PIC32MZ2048ECH144 2048 + 160 8/16 2 +85

PIC32MZ2048ECG124 2048 + 160 8/12 N −40 to


512 124 200 6 5 6 Y HS Y 9/9/9 48 ch 1 2 9/4 Y Y Y Y Y N +85
PIC32MZ2048ECH124 2048 + 160 8/16 2
PIC32MZ2048ECG100 2048 + 160 8/12 N −40 to
512 100 200 6 5 6 Y HS Y 9/9/9 40 ch 1 2 9/4 Y Y Y Y Y N +85
PIC32MZ2048ECH100 2048 + 160 8/16 2
PIC32MZ2048ECG064 2048 + 160 8/12 N −40 to
512 64 200 4 4 6 Y HS Y 9/9/9 24 ch 1 2 9/4 Y Y N Y Y N +85
PIC32MZ2048ECH064 2048 + 160 8/16 2
PIC32MZ1024ECG144 1024 +160 8/12 N −40 to
512 144 200 6 5 6 Y HS Y 9/9/9 48 ch 1 2 9/4 Y Y Y Y Y N +85
PIC32MZ1024ECH144 1024 +160 8/16 2
PIC32MZ1024ECG124 1024 +160 8/12 N −40 to
512 124 200 6 5 6 Y HS Y 9/9/9 48 ch 1 2 9/4 Y Y Y Y Y N
PIC32MZ1024ECH124 1024 +160 8/16 2 +85

PIC32MZ1024ECG100 1024 +160 8/12 N −40 to


512 100 200 6 5 6 Y HS Y 9/9/9 40 ch 1 2 9/4 Y Y Y Y Y N +85
PIC32MZ1024ECH100 1024 +160 8/16 2
PIC32MZ1024ECG064 1024 +160 8/12 N −40 to
512 64 200 4 4 6 Y HS Y 9/9/9 24 ch 1 2 9/4 Y Y N Y Y N +85
PIC32MZ1024ECH064 1024 +160 8/16 2
PIC32MZ2048ECM144 2048 + 160 −40 to
512 144 200 6 5 6 8/18 Y HS Y 2 9/9/9 48 ch 1 2 9/4 Y Y Y Y Y Y +85
PIC32MZ2048ECM124 2048 + 160
PIC32MZ2048ECM100 2048 + 160 100 6 5 40 ch Y −40 to
512 200 6 8/18 Y HS Y 2 9/9/9 1 2 9/4 Y Y Y Y Y
PIC32MZ2048ECM064 2048 + 160 64 4 4 24 ch N +85

PIC32MZ1024ECM144 1024 +160 144 −40 to


512 200 6 5 6 8/18 Y HS Y 2 9/9/9 48 ch 1 2 9/4 Y Y Y Y Y Y +85
PIC32MZ1024ECM124 1024 +160 124
PIC32MZ1024ECM100 1024 +160 100 6 5 40 ch Y −40 to
512 200 6 8/18 Y HS Y 2 9/9/9 1 2 9/4 Y Y Y Y Y +85
PIC32MZ1024ECM064 1024 +160 64 4 4 24 ch N
Per disponibilità contatta il tuo rappresentante Microchip.

10 32-bit Microcontrollers
Opzioni di Package

36-pin VTLA
28-pin QFN
5 × 5 mm (TL)
6 × 6 mm (ML) 64-lead TQFP
10 × 10 mm (PT) 100-lead TQFP
12 × 12 mm (PT)
44-pin VTLA
28-pin SSOP 6 × 6 mm (TL)
10.2 × 7.8 mm (SS)
64-lead QFN
9 × 9 mm (MR)
100-lead TQFP
14 × 14 mm (PF)
44-pin TQFP
28-pin SOIC 10 × 10 mm (PT)
17.9 × 10.3 mm (SO) 124-lead VTLA (TL)
9 × 9 mm

28-pin SPDIP 44-pin QFN 144-lead TQFP (PH)


36 × 7.5 mm (SP) 8 × 8 mm (ML) 121-ball BGA 16 × 16 × 1 mm
10 × 10 mm (BG)

144-lead LQFP (PL)


20 × 20 × 1.4 mm

32-bit Microcontrollers 11
Supporto Formazione
Microchip è impegnata nel supportare i suoi clienti nello Se ti interessa formazione aggiuntiva, allora Microchip può
sviluppare prodotti più rapidamente e con maggiore aiutarti. Espandiamo continuamente le nostre opzioni di
efficienza. Manteniamo una rete internazionale di field formazione tecnica, offrendo localmente una crescente
application engineer e supporto tecnico pronti a fornire lista di corsi e curricula dettagliati, come pure importanti
assistenza su prodotti e sistemi. Inoltre, le seguenti aree risorse online – da utilizzare ovunque tu sia.
di assistenza sono disponibili su www.microchip.com: ■ Technical Training Centers and Other Resources:
■ Support offre un modo per avere rapidamente risposte: www.microchip.com/training
http://support.microchip.com ■ MASTERs Conferences: www.microchip.com/masters
■ Sample offre campioni di prova di ognuno dei dispositivi ■ Worldwide Seminars: www.microchip.com/seminars
Microchip: http://sample.microchip.com ■ eLearning: www.microchip.com/webseminars
■ Forum fornisce l’accesso ad una base di conoscenze e
ad aiuto individuale: http://forum.microchip.com
■ Buy fornisce la posizione e recapiti dei Sales Channel
Partner Microchip: www.microchip.com/sales

Distributori Microchip autorizzati italiani e recapiti telefonici:

Acal BFi Digi-Key Corporation


Mouser Electronics
Tel: +39 02 535 83 1 Tel: +1 800 344 4539
Tel: +39 02 575065 71
Fax: +39 02 535 83 201 Fax: +1 218 681 3380 Fax: +39 02 575164 78

Arrow Electronics Farnell Italia


RS Components
Tel: +39 02 661251 Tel: +39 02 939 95 200
Tel: +39 2 66058 1
Fax: +39 02 661 04184 Fax: +39 02 939 95 300

Avnet-Memec Future Electronics Rutronik Electronics


Tel: +39 02 66092 1 Tel: +39 02 660 941 Tel: +39 02 40 951 1
Fax: +39 02 66092 496 Fax: +39 02 66012843 Fax: +39 02 40 951 224

Avnet-Silica Kevin Schurter


Tel: +39 02 660 921 Tel: +39 02 30465311
Fax: +39 02 66092 333 Fax: +39 02 33200917

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