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F N. DODERO - P. BARONCINI - R. MANFREDI

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Moduli di lineaMenti di MateMatica

Moduli di lineaMenti di MateMatica per il triennio della scuola secondaria di secondo grado
N. DODERO - P. BARONCINI - R. MANFREDI
per il triennio della scuola secondaria di secondo grado MODULI DI
LINEAMENTI
A Disequazioni algebriche. Funzioni.
Successioni numeriche e progressioni ISBN 978-88-8013-789-4
B Geometria analitica nel piano cartesiano ISBN 978-88-8013-790-0
C Funzioni goniometriche, esponenziali

D
e logaritmiche
Trasformazioni geometriche. Vettori.
Numeri complessi. Calcolo combinatorio.
Strutture algebriche
ISBN 978-88-8013-791-7

ISBN 978-88-8013-792-4
DI MATEMATICA
E Geometria euclidea nello spazio. per il triennio della scuola secondaria
Il problema della misura in geometria.
Geometrie non euclidee ISBN 978-88-8013-793-1 di secondo grado
F Discussione di equazioni e problemi ISBN 978-88-8013-794-8
G Analisi infinitesimale. Limiti.
Derivate. Integrali ISBN 978-88-8013-795-5

Per i licei sperimentali


H Algebra lineare. Matrici e determinanti.
Sistemi lineari. Spazi vettoriali ISBN 978-88-8013-796-2
K Insiemi e logica. Informatica.
Analisi numerica ISBN 978-88-8013-797-9
L Calcolo delle probabilità
e elementi di statistica inferenziale ISBN 978-88-8013-798-6

Guida per l’insegnante ISBN 978-88-8013-904-1

A cura di E. Mercanti
Mat-test ISBN 978-88-8013-887-7

Mat-test CD-ROM ISBN 978-88-538-0221-7

N. Dodero - P. Baroncini - R. Man-


F
DISCUSSIONE
DI EQUAZIONI
Prezzo di vendita al pubblico € 7,60
(Defiscalizzato € 7,30) E PROBLEMI
N.

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Questo volume, sprovvisto del talloncino a lato, è da considerarsi copia


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di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri


3- .
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atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2. L. 633/1941). Fuori campo ap-


4- nf
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plicazione I.V.A. (D.P.R. 26/10/72, n. 633, art. 2, 3° co, lett. d.)


di
C:/lavori/ISBN_3794_(1368)_impa_3b2/Fronte.3d - 6/6/2011

N. Dodero - P. Baroncini - R. Manfredi

MODULI DI
LINEAMENTI
DI MATEMATICA
per il triennio dei licei scientifici

F
Discussione di equazioni
e di problemi
ISBN_3794_Mod_Di_Lin_DI_Mat_F_Layout 1 23/05/11 12.44 Pagina 1

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1ª edizione: 2001

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Moduli di lineamenti di matematica F - Ghisetti e Corvi © 2009 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara
C:/Boero/ISBN_3794_(1368)_06/indice.3d - 23/1/2009

Indice

CAPITOLO 1 Discussione di equazioni e problemi 5


Discussione delle equazioni parametriche di primo grado, 5. Discussione
algebrica delle equazioni parametriche di secondo grado, 7. Metodo diret-
to, 7. Metodo di Cartesio, 8. Metodi grafici di discussione di un’equazione di
secondo grado , 10. Metodo della famiglia di parabole, 10. Metodo della parabola
fissa, 17. Metodo del parametro isolato, 25. Discussione grafica di sistemi para-
metrici, 28. Discussione grafica di equazioni irrazionali, 32. Equazioni go-
niometriche parametriche, 36. Equazioni parametriche di primo grado in una fun-
zione goniometrica, 36. Equazioni parametriche di secondo grado in una funzione go-
niometrica, 39. Equazioni parametriche lineari in seno e coseno di x, 45. Problemi
di geometria con discussione, 49. Discussione di problemi di primo grado, 50.
Problemi con equazione risolvente di secondo grado o goniometrica, 51. Esercizi,
62.

CAPITOLO 2 Discussione grafica di equazioni parametriche


con l’uso dell’analisi infinitesimale 159
Applicazione dello studio di funzioni alla discussione di particolari equa-
zioni parametriche, 159. Esercizi, 165.

Indice

Moduli di lineamenti di matematica F - Ghisetti e Corvi © 2009 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara
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C:/Boero/ISBN_3794_(1368)_06/c01.3d - 23/1/2009

1
Discussione di equazioni
e problemi
Discussione di equazioni parametriche di primo grado
Discussione algebrica di equazioni parametriche di secondo grado
Metodi grafici di discussione
delle equazioni di secondo grado
Discussione grafica di sistemi parametrici
Discussione grafica di equazioni irrazionali

Discussione di equazioni e problemi


Equazioni goniometriche parametriche
Problemi di geometria con discussione

Osservazioni. Questo argomento può essere considerato un momento di consolidamento


e approfondimento di quanto appreso nello studio della geometria analitica e della trigono-
metria. Si è dato particolare risalto alle discussioni per via grafica, in cui si applicano le no-
zioni di geometria analitica apprese in precedenza, con particolare riguardo alle coniche e ai
fasci di rette. I metodi di discussione presentati sono diversi; il metodo da preferire può essere
suggerito solo dalla pratica. Il capitolo termina con un’ampia esemplificazione di problemi
con discussione.

Discussione delle equazioni parametriche di primo grado

1 Sia data un’equazione di primo grado del tipo

ax þ b ¼ 0; ð1Þ
nella quale i coefficienti a e b siano funzioni di un parametro reale, cioè di una variabile che può as-
sumere valori arbitrari. In tale condizione la soluzione dell’equazione (1) dipende, generalmente, dal 1
parametro e perciò può assumere infiniti valori in corrispondenza agli infiniti valori che si possono
TEORIA

assegnare al parametro.
Discutere una tale equazione significa confrontare la radice dell’equazione (1) con uno o più numeri
dati: si tratta di determinare per quali valori del parametro la soluzione della (1) soddisfa a determi-
nate condizioni. Per risolvere un tale quesito si può usare il metodo diretto o il metodo grafico.
Usando il metodo diretto, nel caso in cui si vogliano trovare i valori del parametro per i quali è x > 
o x < , ci si riduce alla risoluzione di una disequazione; se, invece, il confronto della radice della (1)
deve essere fatto con più numeri dati (per esempio,  < x <  oppure x <  _ x > ), il problema si
riconduce alla risoluzione di due o più disequazioni.
Quando si vuol usare il metodo grafico, si applicheranno le nozioni di geometria analitica relative alla
retta e ai fasci di rette e ci si ricondurrà al problema di determinare per quali valori del parametro

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l’ascissa dell’intersezione di una retta fissa con una retta variabile in un fascio di rette soddisfa alle
condizioni poste.

1 Discutere l’equazione
5ðx þ 1Þ  kð3 þ kÞ ¼ 0 ð2Þ
con la condizione x  1, essendo k un parametro reale.
Si tratta di stabilire per quali valori del parametro k la soluzione dell’equazione (2) è minore o
uguale a 1; si dice anche che si deve risolvere il sistema misto (*)

5ðx þ 1Þ  kð3 þ kÞ ¼ 0
x  1:
k 2 þ 3k  5
1) Metodo diretto. La soluzione della (2) è x ¼ e, affinché essa sia minore o
uguale a 1, basta risolvere la disequazione 5

k 2 þ 3k  5
1 ! k 2 þ 3k  10  0 !  5  k  2:
Discussione di equazioni e problemi

5
Si conclude cosı̀ che per k 2 ½5 ; 2 la (2) ha una soluzione
soddisfacente alla condizione x  1. y
2) Metodo grafico. Consideriamo la (2), che si può scrivere 10 A(1;10)
nella forma 5x þ 5 ¼ 3k þ k 2 , come equazione risolvente il
sistema 
y ¼ 5x þ 5
y ¼ k 2 þ 3k
5
che interpreteremo graficamente nel piano xOy. In figura 1 so-
no rappresentate la retta r di equazione y ¼ 5x þ 5 e le rette,
tutte parallele all’asse x, di equazioni y ¼ k 2 þ 3k.
Dobbiamo stabilire per quali valori di k le rette parallele al-
l’asse x intersecano r in punti di ascissa x  1: tali punti costi-
r
tuiscono una semiretta di origine A contenuta in r e indicata
con tratto continuo in colore in figura 1. O 1 x
Ponendo x ¼ 1 nell’equazione di r, si ha il punto Að1 ; 10Þ e
quindi la retta parallela all’asse x passante per A, che chiame-
remo retta notevole ai fini della nostra discussione, è la retta Figura 1
di equazione y ¼ 10.
Dall’esame della figura 1 si nota che le intersezioni che risolvono il problema sono quelle de-
terminate su r da rette di equazione y ¼ k 2 þ 3k in modo che sia k 2 þ 3k  10.
Si deve quindi, anche seguendo il metodo grafico, risolvere la disequazione
k 2 þ 3k  10  0 !  5  k  2:

1 2 Determinare i valori del parametro reale m per i quali la radice dell’equazione


ð1  mÞx þ 6 ¼ 0 è compresa tra 2 e 4, estremi esclusi; deve cioè essere 2 < x < 4.
6
Risolvendo l’equazione, si ottiene, per m 6¼ 1, la soluzione x ¼ , che sarà accettabile se
TEORIA

6 m 1
risulterà 2 < < 4.
m1
Si deve quindi risolvere il sistema
8 8
> 6 > 4m 8
>
< >2 >
< >0 <1 < m < 4
m1 m1 5
! ! 5 ! < m < 4:
>
> 6 >
> 5  2m : m < 1 _ m > 2
: <4 : <0 2
m1 m1

(*) Un sistema si dice misto se è formato da equazioni e da disequazioni.

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Se invece avessimo voluto risolvere graficamente il quesito posto, avremmo potuto scrivere l’e-
quazione data nella forma x  mx ¼ 6 ! x þ 6 ¼ mx e considerare quindi il sistema

y ¼xþ6 ð3Þ
y ¼ mx: ð4Þ
Procediamo dunque con il metodo grafico.
Consideriamo la figura 2; la (3) rappresenta la retta fissa r e la (4) un fascio proprio di rette con
centro nell’origine degli assi: la generica retta del fascio ha coefficiente angolare m. Le interse-
zioni di r con le rette del fascio devono avere ascissa compresa tra 2 e 4. Determiniamo i punti
A e B di r di ascissa, rispettivamente, 2 e 4 ottenendo Að2 ; 8Þ e Bð4 ; 10Þ e, successivamente,
le rette (notevoli) del fascio passanti per A e per B; dalla (4) si ha

retta OA ! 8 ¼ m  2 ! m ¼ 4
y
5
retta OB ! 10 ¼ m  4 ! m ¼ :
2 B

Discussione di equazioni e problemi


Le rette del fascio che risolvono il problema devo- A
no intersecare r in punti del segmento AB, estremi 6
esclusi, e dovranno quindi essere comprese nel-
l’angolo B ObA. Ricordando il significato di coeffi-
ciente angolare di una retta, si può concludere
che l’equazione data ammette una soluzione x ta-
le che 2 < x < 4 per ogni valore di m tale che r
5
< m < 4; ritroviamo cosı̀ il risultato ottenuto O 2 4 x
2
con il metodo diretto. Figura 2

Discussione algebrica delle equazioni parametriche di secondo


grado

Metodo diretto
2 Sia data un’equazione parametrica di secondo grado
ax 2 þ bx þ c ¼ 0 ð1Þ
nella quale, cioè, i coefficienti a; b; c siano (tutti o in parte) funzioni di un parametro reale. Eviden-
temente anche le soluzioni x1 e x2 della (1) risulteranno, di solito, funzioni del parametro. General-
mente tali radici sono sottoposte a condizioni del tipo x <  oppure  < x < , ecc.. Il metodo di-
retto consiste nel ricavare le radici reali della (1) e nel confrontarle con le limitazioni assegnate all’in-
cognita; si dovranno cosı̀ risolvere disequazioni o sistemi di disequazioni in cui l’incognita è il para-
metro.
1
È utile applicare tale metodo quando l’equazione (1) è incompleta oppure quando il suo discriminan-
TEORIA

te o è un quadrato perfetto o non dipende dal parametro.

1 Determinare i valori del parametro reale k in modo che una o entrambe le radici dell’equa-
zione
x 2  ð2k  5Þx ¼ 0 ð2Þ
soddisfino la condizione 1 < x < 3:
L’equazione (2) è spuria e ammette le radici x1 ¼ 0 e x2 ¼ 2k  5; poiché si ha 1 < 0 < 3, la

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soluzione x1 ¼ 0 è accettabile qualsiasi sia il valore di k. Affinché anche x2 ¼ 2k  5 sia accet-


tabile, dovrà verificarsi 1 < 2k  5 < 3, cioè
  
2k  5 > 1 2k > 4 k>2
! ! ! 2 < k < 4:
2k  5 < 3 2k < 8 k<4
Concluderemo cosı̀ che
per 2 < k < 4 l’equazione ammette due soluzioni soddisfacenti le limitazioni poste (in-
fatti, in questo caso, sono accettabili sia x1 sia x2 );
per k  2 _ k  4 l’equazione ammette una sola soluzione accettabile (infatti, in questo ca-
so, solo x1 ¼ 0 è accettabile). Si noti che per k ¼ 2 è x2 ¼ 1 e per k ¼ 4
è x2 ¼ 3.

2 Discutere l’equazione
x 2  ð3k þ 1Þx þ 2kðk þ 1Þ ¼ 0 ð3Þ
con le limitazioni 0  x < 2:
Discussione di equazioni e problemi

Poiché  ¼ ðk  1Þ2 , l’equazione (3) ammette soluzioni reali 8k 2 R e risolvendo la (3) si trova
x1 ¼ 2k e x2 ¼ k þ 1. La soluzione x1 ¼ 2k sarà accettabile per i valori del parametro k che
soddisfano il sistema  
2k  0 k0
! ! 0  k < 1:
2k < 2 k<1
Analogamente, la soluzione x2 ¼ k þ 1 sarà accettabile, se sarà
 
kþ10 k  1
! !  1  k < 1:
kþ1<2 k<1
Riuniamo i risultati ottenuti nello schema di figura 3 dal quale si può concludere che
–1 0 1
0 £ x1 < 2

0 £ x2 < 2
Figura 3

per k < 1 _ k  1 nessuna delle due soluzioni è accettabile


per 1  k < 0 solo la soluzione x2 è accettabile
per 0  k < 1 entrambe le soluzioni x1 e x2 sono accettabili.

Metodo
3 Applicheremo il metodo di Cartesio (*) per discutere un’equazione pa-
1 di Cartesio rametrica di secondo grado ax 2 þ bx þ c ¼ 0, per la quale l’unica limitazio-
ne per l’incognita riguardi un confronto con il numero zero, vale a dire quando
l’unica condizione posta all’incognita è del tipo x > 0 (oppure x  0, x < 0, x  0).
TEORIA

Ricordiamo la regola di Cartesio: ‘‘se le radici di un’equazione di secondo grado sono reali, a ogni
variazione dei segni dei coefficienti corrisponde una radice positiva e a ogni permanenza una radice
negativa. Quando le radici sono discordi, quella di valore assoluto maggiore è positiva se la variazione
precede la permanenza, è negativa se la permanenza precede la variazione’’.
Si dovranno dunque considerare le disequazioni
  0; a > 0; b > 0; c>0

(*) Il metodo di Cartesio è un metodo indiretto di discussione. In generale, metodi indiretti sono quelli che permettono il confronto
delle radici dell’equazione, con uno o più numeri dati, senza risolvere l’equazione data.

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e dedurre i segni delle radici reali dalle variazioni e permanenze che presentano i coefficienti dell’e-
quazione.

Si vogliano determinare i valori del parametro a, affinché sia x  0, nell’equazione


ða  3Þx 2  2ax þ a þ 1 ¼ 0: ð1Þ
Consideriamo per prima cosa la condizione di realta`delle radici
 3
  0 ! ¼ a 2  ða  3Þða þ 1Þ  0 ! 2a þ 3  0 ! a   :
4 2
Studiamo ora il segno dei coefficienti dell’equazione data
1 coeff. > 0 ! a3>0 ! a>3

2 coeff. > 0 !  2a > 0 ! a<0
3 coeff. > 0 ! aþ1>0 ! a > 1:
3
I capisaldi della discussione, disposti in ordine crescente, sono quindi  ; 1 ; 0 ; 3 e per

Discussione di equazioni e problemi


2
visualizzare i risultati ottenuti costruiamo la figura 4. Da essa si rilevano facilmente l’intervallo
in cui le radici sono reali (intervallo di realta`delle radici) e le variazioni o le permanenze che
presentano i coefficienti; quindi si deduce quanto segue, avendo posto jx1 j < jx2 j:
3
– –1 0 3
2
D>0

1° coeff. > 0

2° coef f. > 0

3° coef f. > 0
Figura 4

3
 Per a <  il discriminante è negativo, quindi le radici non sono reali.
2
3
 Per a ¼  il discriminante è nullo e l’equazione presenta due variazioni. Le radici sono
2
reali coincidenti ed entrambe positive
3
a  1
0 < x 1 ¼ x2 ¼ ¼ 2 ¼ ! due soluzioni (coincidenti).
éa  3 3 3
 3
2

 Per 
3
2
< a < 1 le radici sono reali e, poiché vi sono due variazioni, sono positive 1
0 < x1 < x2 ! due soluzioni.
TEORIA

 Per a ¼ 1 il 3 coefficiente è zero, quindi una radice, la minore in valore assoluto, è nulla
ðx1 ¼ 0Þ, l’altra è positiva perché vi è una variazione tra il primo e il secondo coefficiente;
si ha cioè
0 ¼ x1 < x2 ! due soluzioni, di cui una limite.

 Per 1 < a < 0 le radici sono reali, l’equazione presenta una variazione e una permanenza,
perciò una delle due radici è positiva e l’altra è negativa e, precisamente, poiché la variazio-
ne precede la permanenza,
x1 < 0 < x 2 ! una soluzione.

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 Per a ¼ 0 il secondo coefficiente è nullo e le due radici sono perciò opposte


x1 ¼ x2 !
una soluzione.
pffiffiffi pffiffiffi
2 3 3
Infatti la (1) diventa 3x þ 1 ¼ 0 ! x ¼ e solo x ¼ è accettabile.
3 3
 Per 0 < a < 3 le radici sono reali e l’equazione presenta una permanenza e una variazione;
una radice è negativa e l’altra è positiva e, precisamente, dato che la permanenza precede
la variazione,
x2 < 0 < x1 ! una soluzione.

 Per a ¼ 3 il primo coefficiente è zero, l’equazione diventa di primo grado e ammette una
sola soluzione che è positiva, essendoci una variazione
x1 > 0 ! una soluzione.

 Per a > 3 le radici sono reali e, poiché ci sono due variazioni, esse sono entrambe positive
0 < x 1 < x2 ! due soluzioni.
Discussione di equazioni e problemi

Riassumendo, si può concludere che l’equazione ha, rispetto alla limitazione x  0,


una soluzione per  1 < a  3
3
due soluzioni per   a  1 _ a > 3: (*)
2

Osservazioni. Al fine di verificare la correttezza dei calcoli eseguiti e degli schemi costruiti, è bene
tenere presente che
1º) per i valori del parametro che annullano il discriminante si devono avere due permanenze o due
variazioni, perché, dovendo le radici essere uguali, esse devono necessariamente avere lo stesso
segno;
2º) i valori che annullano il 1º e il 3º coefficiente devono cadere in un intervallo di realtà, perché, quan-
do questi coefficienti sono nulli, o l’equazione diventa di primo grado o una soluzione è zero; in
entrambi i casi le radici sono reali;
3º) i valori che annullano il 2º coefficiente possono cadere fuori dell’intervallo di realtà (**).

Metodi grafici di discussione di un’equazione di secondo grado

Metodo
4 Consideriamo l’equazione parametrica
della famiglia ax 2 þ bx þ c ¼ 0
1 di parabole
come equazione risolvente il sistema
ð1Þ


y ¼ ax 2 þ bx þ c
TEORIA

y ¼ 0:
Questo sistema, interpretato geometricamente, risolve il problema di determinare le intersezioni A1 ,
A2 dell’asse x con le parabole (variabili) di equazione
y ¼ f ðxÞ ¼ ax 2 þ bx þ c: ð2Þ

3
(*) Si noti che per a ¼  le due soluzioni sono coincidenti. Nel seguito si ometterà sovente di precisare se le due soluzioni sono
coincidenti o distinte. 2
(**) Infatti quando il secondo coefficiente è nullo, le due radici possono essere sia reali opposte, sia immaginarie opposte.

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L’equazione (2) può rappresentare un fascio di parabole o, più generalmente, una famiglia di para-
bole.
Esamineremo, ora, il caso più semplice di discussione in cui l’incognita x debba confrontarsi con il
numero : si voglia cioè decidere per quali valori del parametro è x >  oppure x < .
Si tratterà quindi di determinare i valori del parametro per i quali le sopraddette intersezioni A1 e A2
sono, una o entrambe, alla destra o alla sinistra del punto Að ; 0Þ. Si devono dapprima determinare
i valori del parametro per i quali la parabola (2) incontra l’asse delle x; si risolve, cioè, rispetto al pa-
rametro, la disequazione   0 e si considerano solo quegli intervalli per i quali la disequazione è
verificata.
Si esamina poi se la concavità della parabola è rivolta verso il semiasse positivo o negativo delle y; si
risolve, cioè, la disequazione a > 0.
Si deve poi studiare il segno dell’ordinata del punto della curva di ascissa x ¼ , si risolve, cioè, la
disequazione f ðÞ > 0.
Sarà necessario, qualche volta, confrontare con  l’ascissa del vertice della parabola e, in tal caso,
b b b
ricordando che xv ¼  , si risolverà la disequazione  >  oppure la disequazione  < .
2a 2a 2a

Discussione di equazioni e problemi


Esaminando, infine, i risultati delle disequazioni prima viste, potranno presentarsi diversi casi che co-
sı̀ riassumiamo.
1º caso. Se è  < 0, la parabola (2) non taglia l’asse x e perciò, non esistendo i punti A1 e A2 , non ha
senso procedere nel confronto.
L’equazione (1) non ha radici reali.
2º caso. Se è  ¼ 0, la parabola (2) è tangente all’asse xðA1 A2 Þ, cioè
b
x1 ¼ x2 ¼ xv ¼  ; l’equazione ha due radici reali coincidenti.
2a
Se risulta f ðÞ ¼ 0,  coincide con l’ascissa del vertice della parabola:  ¼ xv (vedi il successivo n. 5 -
fig. 17). Se invece è f ðÞ 6¼ 0; f ðÞ è sempre concorde con a. In questo caso, dopo aver confrontato
 con xv , si deduce che
xv <  ! x1 ¼ x2 <  (fig. 5 e fig. 6)
xv >  !  < x1 ¼ x2 (fig. 7 e fig. 8).
A1 º A2 A A A1 º A2
x1= x2 a x a x1= x2 x
f(a) f(a)
f(a)
f(a)
A1 º A2
x1 = x2 a
A
x
A
a
A1 º A2
x1= x2 x
1
Figura 5 Figura 6 Figura 7 Figura 8
TEORIA

3ºcaso. Se è  > 0, la parabola (2) taglia l’asse x in due punti distinti A1 e A2 di ascissa rispettiva-
mente x1 e x2 ; potranno perciò aversi le seguenti posizioni.
1º)  > 0, a > 0, f ðÞ > 0 oppure  > 0, a < 0, f ðÞ < 0.
In entrambi i casi f ðÞ è concorde con a e quindi, risultando  esterno all’intervallo ðx1 ; x2 Þ, è
necessario confrontare  con xv e si avrà quindi
xv <  ! x1 < x2 <  (fig. 9 e fig. 10)
xv >  !  < x1 < x2 (fig. 11 e fig. 12):

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12

A1 A2 A A A1 A2
x1 xv x2 a x a x1 xv x2 x
f(a) f(a) f(a) f(a)
A1 xv A 2 A A A 1 xv A 2
x1 x2 a x a x1 x2 x

Figura 9 Figura 10 Figura 11 Figura 12

2º)  > 0, a > 0, f ðÞ < 0 oppure  > 0,


a < 0, f ðÞ > 0.
In entrambi i casi f ðÞ è discorde con A1 A f(a) A2
x1 a x2 x
a e risultando  interno all’intervallo
ðx1 ; x2 Þ, come anche si può osservare dalle A1 A A2
figure 13 e 14, è qui inutile il confronto del- x1 a x2 x
f(a)
l’ascissa del vertice con  perché, comunque,
si ha
Discussione di equazioni e problemi

Figura 13 Figura 14
x1 <  < x2 :

5 Per i valori del parametro per i quali si ha


f ðÞ ¼ 0, quando cioè  coincide con una radice, do- a>0
vrà essere necessariamente   0 e potranno presen-
tarsi le seguenti posizioni. xv
x1 x2 = a x
1º) xv <  ! x1 < x2 ¼  (fig. 15)
2º) xv >  ! x1 ¼  < x2 (fig. 16) a<0
3º) xv ¼  ! x1 ¼ x2 ¼  (è  ¼ 0) (fig. 17).
Figura 15

a>0

x1 = x2 = a a>0
xv
x1 = a x xv x
x2
a<0
a<0

Figura 16 Figura 17

1 6 Consideriamo il seguente esercizio che chiarirà quanto prima esposto.


TEORIA

Risolvere l’equazione
ð2  aÞx 2 þ 2ax þ 1 ¼ 0 ð1Þ
con la condizione x > 1.
Risolvere l’equazione (1) vuol dire determinare le intersezioni delle parabole del fascio di
equazione
y ¼ f ðxÞ ¼ ð2  aÞx 2 þ 2ax þ 1 ð2Þ
con l’asse delle x, di equazione y ¼ 0; si tratterà poi di confrontare la posizione delle eventuali
intersezioni con il punto dell’asse x di ascissa 1 e accettare come soluzioni solo quelle di ascis-
sa maggiore di 1.

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13

La parabola (2) incontra l’asse x se è   0, cioè se è a  2 _ a  1.


Esaminiamo la concavità della parabola, studiando il segno del primo coefficiente: è
2  a  0 per a  2:
Studiamo ora il segno dell’ordinata del punto della parabola di ascissa 1 e consideriamo per-
tanto il segno di f ð1Þ: è
f ð1Þ ¼ 2  a þ 2a þ 1  0 per a  3:
Calcoliamo l’ascissa xv del vertice della parabola e confrontiamola con il numero 1; essendo
a
xv ¼ , si ha
a2 a
xv < 1 per < 1 cioe per a < 2:
a2
Riassumiamo i risultati trovati nella figura 18.
–3 –2 1 2
D³0

Discussione di equazioni e problemi


1° coeff. ³ 0

f(1) ³ 0

xv < 1 Figura 18

Esaminiamo ora ciò che accade nei diversi intervalli di variabilità del parametro a.
Sia a < 3: la parabola (2) taglia l’asse x ed è volta verso l’alto; f ð1Þ < 0; xv < 1.
Dalla figura 19 si vede che è
x1 < 1 < x2 ! 1 soluzione accettabile ðx2 Þ:

xv 1 xv 1
x1 x2 x x1 x2 x
f(1)
Figura 19 Figura 20

Sia a ¼ 3: è f ð1Þ ¼ 0, il numero 1 coincide con una delle intersezioni e, poiché è xv < 1,
coincide con la maggiore.
Dalla figura 20 si vede infatti che
x1 < 1 ¼ x2 ! nessuna soluzione accettabile:

1
Sia 3 < a < 2: la parabola taglia l’asse x ed è ancora volta verso l’alto; è f ð1Þ > 0 e xv < 1.
Si ha cosı̀ la figura 21 da cui si deduce
x1 < x2 < 1 ! nessuna soluzione accettabile:
TEORIA

f(1)
f(1)

xv xv
x1 x2 1 x x1 = x2 = xv 1 x
Figura 21 Figura 22

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14

Sia a ¼ 2: essendo  ¼ 0, la parabola è tangente all’asse x.


1
In questo caso l’ascissa del vertice è , quindi si ha (fig. 22)
2
1
x 1 ¼ x2 ¼ x v ¼ < 1 ! nessuna soluzione acccettabile:
2
Sia 2 < a < 1: la parabola non incontra l’asse delle x (fig. 23): le soluzioni della (1) non sono
reali ! nessuna soluzione.

f(1)

–1 1
Figura 23 xv x x1 = x2 = xv x Figura 24
Discussione di equazioni e problemi

Sia a ¼ 1: si ha la figura 24 da cui si deduce


x1 ¼ x2 ¼ xv ¼ 1 < 1 ! nessuna soluzione:
Sia 1 < a < 2: si ripetono le considerazioni già fatte per il secondo intervallo (fig. 21):
x1 < x2 < 1 ! nessuna soluzione:
Sia a ¼ 2: la parabola (2) degenera nella retta di equazione
y ¼ 4x þ 1
1
che taglia l’asse x nel punto x ¼  (fig. 25). Si ha cosı̀
4
1
x ¼  < 1 ! nessuna soluzione:
4

1
–—
4
1 x x1 1 xv x2 x
Figura 25 Figura 26

1 Sia a > 2: la parabola (2) incontra l’asse x, ma ha ora la concavità rivolta verso il basso; è
f ð1Þ > 0 e xv > 1.
Dalla figura 26 si ha
TEORIA

x1 < 1 < x2 ! una soluzione ðx2 Þ:


Possiamo cosı̀ concludere che l’equazione data ammette una soluzione soddisfacente la condi-
zione x > 1 per
a < 3 _ a > 2:

7 Un caso frequente di discussione è quello in cui l’incognita x è sottoposta a due condizioni, per
esempio,  < x <  (*).

(*) Analoghe considerazioni varrebbero, se le condizioni fossero x <  _ x > .

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15

Dovranno determinarsi i valori del parametro per i quali uno o entrambi i punti A1 e A2 , intersezioni
con l’asse x della parabola y ¼ ax 2 þ bx þ c, sono interni al segmento AB, essendo Að ; 0Þ e
Bð ; 0Þ. Dovrà quindi, prima d’ogni altra cosa, verificarsi che esistano le intersezioni A1 e A2 , cioè
che sia   0, e poi si applicherà anche a f ðÞ quanto è già stato osservato per f ðÞ (paragrafi 4 e 5).

1 Discutere l’equazione kx 2  2kx þ 1  3k ¼ 0ðk 2 R  f0gÞ rispetto alle limitazioni

0 < x < 3:
Si tratta di risolvere il sistema misto
8 2
< y ¼ kx  2kx þ 1  3k ðk 6¼ 0Þ
y¼0
:
0 < x < 3;
cioè determinare per quali valori del parametro reale k una o entrambe le intersezioni della pa-
rabola di equazione
y ¼ f ðxÞ ¼ kx 2  2kx þ 1  3k

Discussione di equazioni e problemi


ðk 6¼ 0Þ ð1Þ

con l’asse x sono comprese tra i punti ð0 ; 0Þ e ð3 ; 0Þ.


Ricordando che è k 6¼ 0, le intersezioni esistono se è
 1
0 ! 0 ! k 2  k þ 3k 2  0 ! k <0_k  :
4 4
Le parabole del fascio di equazione (1) rivolgono la concavità verso l’alto quando il 1 coeffi-
ciente dell’equazione data è positivo, cioè per k > 0.
Studiamo il segno di f ð0Þ e f ð3Þ:
1
f ð0Þ ¼ 1  3k > 0 ! k < f ð3Þ ¼ 9k  6k þ 1  3k ¼ 1 > 0 8k 2 R  f0g:
3
L’ascissa del vertice delle parabole è xv ¼ 1 (indipendentemente dal valore del parametro) per
cui si ha sempre 0 < xv < 3.
Riassumiamo i risultati ottenuti nello schema di figura 27.
Ricordando quanto detto nei paragrafi 4 e 5 e tenendo presente lo schema di figura 27, esami-
niamo, al variare del parametro k, le intersezioni delle parabole di equazione (1) con l’asse x
rispetto alle limitazioni assegnate, cioè 0 < x < 3.

1 1
0 4 3
D³0

1° coeff. > 0
f(0)
1
f(0) > 0 f(3)
TEORIA

x1 0 3 x2
f(3) > 0

0<x<3
Figura 27 Figura 28

 Per k < 0 la parabola interseca l’asse delle ascisse e volge la concavità verso il basso. Essen-
do f ð0Þ > 0 ^ f ð3Þ > 0, la posizione della parabola è del tipo indicato in figura 28. Si ha
perciò
x1 < 0 < 3 < x2 ! nessuna soluzione accettabile:

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16

1
 Per 0 < k < la parabola non interseca l’asse x ! nessuna soluzione.
4
1
 Per k ¼ la parabola è tangente all’asse x e volge la concavità verso l’alto. Ricordando
4
che è xv ¼ 1 si ha la figura 29 da cui si deduce
0 < x1 ¼ x2 ¼ 1 < 3 ! due soluzioni coincidenti accettabili:

Figura 29 0 x1 = x1 = 1 3 0 x1 1 x2 3 Figura 30

1 1
 Per <k< la generica parabola del fascio interseca in due punti (distinti) l’asse x e vol-
4 3
Discussione di equazioni e problemi

ge la concavità verso l’alto; essendo f ð0Þ > 0 e f ð3Þ > 0 e ricordando che è xv ¼ 1, si ottie-
ne la figura 30 da cui si deduce
0 < x1 < x2 < 3 ! due soluzioni accettabili:
1
 Per k ¼ si ha f ð0Þ ¼ 0 per cui una delle radici dell’equazione è nulla. La generica para-
3
bola ha la posizione indicata in figura 31 e quindi
0 ¼ x1 < x2 < 3 ! una soluzione accettabile ðx2 Þ:

1
x2 3 0
x1 = 0
x1 x2 3
Figura 31 Figura 32

1
 Per k > la parabola interseca l’asse x in due punti e volge la concavità verso l’alto; essen-
3
do f ð0Þ < 0 e f ð3Þ > 0 si decuce che (fig. 32)
x1 < 0 < x2 < 3 ! una soluzione accettabile ðx2 Þ:

1 Possiamo riassumere i risultati ottenuti affermando che l’equazione proposta ha, rispetto alle li-
mitazioni assegnate,
1 1 1
TEORIA

una soluzione perk  ; due soluzioni per  k < :


3 4 3
2 Discutere l’equazione 4x 2  4mx þ m 2  1 ¼ 0; 1  x < 2:
Procedendo come nell’esempio precedente, esaminiamo, al variare di m, le caratteristiche del-
le parabole della famiglia (*) di equazione
y ¼ f ðxÞ ¼ 4x 2  4mx þ m 2  1

(*) Si tratta di una famiglia di parabole e non di un fascio di parabole: infatti il parametro compare non sempre allo stesso grado
nell’equazione delle curve.

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e potremo cosı̀, successivamente, determinare i valori di m per i quali le intersezioni con l’asse
x hanno ascisse che soddisfano la condizione 1  x < 2.
Calcoliamo dunque –3 –1 3 5
 D > 0
¼ 4m 2  4m 2 þ 4 !  > 0 8m 2 R:
4 1° coeff. > 0
La concavità è sempre rivolta verso f(–1) > 0
l’alto; infatti è 1 coeff. > 0 ! 8m. f(2) > 0
(–2)
f ð1Þ > 0 ! m < 3 _ m > 1; x v > –1
(4)
x v < –1
f ð2Þ > 0 ! m <3_m >5
Figura 33
m
xv ¼; xv > 1 ! m > 2; xv < 2 ! m < 4:
2
Esaminiamo ora lo schema riassuntivo in figura 33 e deduciamo le seguenti conclusioni.

 Per m < 3 x1 < x2 < 1 < 2 ! nessuna soluzione.

Discussione di equazioni e problemi


x1 x2
–1 2

 Per m ¼ 3 x1 x2 x1 < x2 ¼ 1 < 2 ! una soluzione limite ðx2 Þ:


–1 2

 Per 3 < m < 1 x1 x2 x1 < 1 < x2 < 2 ! una soluzione ðx2 Þ:


–1 2

 Per m ¼ 1 x1 x2 x1 ¼ 1 < x2 < 2 ! due soluzioni (di cui x1 limite).


–1 2

 Per 1 < m < 3 x1 x2


1 < x1 < x2 < 2 ! due soluzioni.
–1 2

 Per m ¼ 3 x1 x2 1 < x1 < x2 ¼ 2 ! una soluzione ðx1 Þ:


–1 2

 Per 3 < m < 5 x1 x2 1 < x1 < 2 < x2 ! una soluzione ðx1 Þ:


–1 2 1
TEORIA

 Per m ¼ 5 x1 x2 1 < x1 ¼ 2 < x2 ! nessuna soluzione.


–1 2

 Per m > 5 x 1 x2 1 < 2 < x1 < x2 ! nessuna soluzione.


–1 2

Metodo della
8 Quando i coefficienti dell’equazione di secondo grado
parabola fissa ax 2 þ bx þ c ¼ 0 ð1Þ

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18

sono funzioni lineari di un parametro, può essere agevole considerare la (1) come equazione risolvente
un sistema formato da un’equazione di secondo grado priva del parametro (parabola fissa) e da un’e-
quazione di primo grado contenente il parametro ( fascio di rette). Discutere l’equazione significa, in
tal caso, ricercare i valori del parametro per i quali le rette del fascio intersecano la parabola in uno o
due punti le cui ascisse soddisfino alle limitazioni imposte all’incognita.
In generale per ottenere il sistema che ammette la (1) come equazione risolvente si può porre, nella (1),

x2 ¼ y

Con questa posizione il sistema cercato è



y ¼ x2 (parabola fissa)
ð2Þ
ay þ bx þ c ¼ 0 (fascio di rette).
Al sistema (2) vanno ovviamente associate le limitazioni poste all’incognita dell’equazione (1).
Discussione di equazioni e problemi

1 Discutere l’equazione x 2  kx  3k ¼ 0 con la limitazione 1 < x < 2.


Ponendo x 2 ¼ y nell’equazione data, si ha y  kx  3k ¼ 0 ! y ¼ kx þ 3k o anche
y ¼ kðx þ 3Þ. Possiamo quindi considerare l’equi-
y
valente sistema misto
8 2
<y ¼ x k=
4
5
: y ¼ kx þ 3k
1 < x < 2:
1
Dopo aver disegnato la parabola di equazione k=
B 2
y ¼ x 2 , determiniamo le coordinate dei suoi punti
di ascissa 1 e 2; si otterranno i punti Að1 ; 1Þ e
C
Bð2 ; 4Þ e dovremo considerare l’arco AB di para-
bola (fig. 34), estremi esclusi. Il centro del fascio A
di rette di equazione y ¼ kx þ 3k è il punto C k=0
Cð3 ; 0Þ e i valori del parametro k relativo alle –3 –1 2 x
rette (notevoli) CA e CB, passanti per gli estremi Figura 34
dell’arco da considerare, sono
1 4
retta CA : 1 ¼ k þ 3k ! k ¼ ; retta CB : 4 ¼ 2k þ 3k ! k ¼ :
2 5
La retta del fascio, tangente alla parabola in un punto interno all’arco considerato, è la tangente
nel vertice, cioè è l’asse x corrispondente al valore k ¼ 0 del parametro. Dovremo quindi con-
C
siderare le rette del fascio che intersecano la parabola (fissa) nell’arco AB , estremi esclusi. Dal-
l’esame della figura 34 e osservando che, essendo k il coefficiente angolare delle rette del fa-

1
scio, l’inclinazione delle rette sull’asse x aumenta al crescere di k, si può concludere che
per k < 0 nessuna soluzione
per k ¼ 0 1 < x1 ¼ x2 ¼ 0 < 2 ! due soluzioni coincidenti
TEORIA

1
per 0<k< 1 < x1 < x2 < 2 ! due soluzioni
2
1
per k¼ 1 ¼ x1 < x2 < 2 ! una soluzione ðx2 Þ
2
1 4
per <k< x1 < 1 < x2 < 2 ! una soluzione ðx2 Þ
2 5
4
per k¼ x1 < 1 < x2 ¼ 2 ! nessuna soluzione
5
4
per k> x1 < 1 < 2 < x2 ! nessuna soluzione.
5

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L’equazione proposta ha quindi, rispetto alle limitazioni poste


1 1 4
due soluzioni per 0  k < ; una soluzione per k< :
2 2 5

2 Discutere l’equazione ð1  kÞx 2  2ð1  2kÞx  k  1 ¼ 0 (3)


con 0  x < 2. 1
y k=
Posto y ¼ x 2 , si ha il sistema misto r 1
3
8 =
2 m
<y ¼ x
ð1  kÞy  2ð1  2kÞx  k  1 ¼ 0 ð4Þ A
:
0  x < 2:
C
Disegnata (fig. 35) la parabola y ¼ x 2 , se ne con-
C
sideri l’arco OA avente per estremi i punti
Oð0 ; 0Þ e Að2 ; 4Þ, estremo O incluso, estremo A
escluso; si consideri poi il fascio di rette B
O

Discussione di equazioni e problemi


ð1  kÞy  2ð1  2kÞx  k  1 ¼ 0 2 x
e se ne determini il centro C con i metodi noti:
Cð1 ; 3Þ. Ricerchiamo ora le rette del fascio (rette
C ei k = –1 k=1
notevoli) passanti per gli estremi dell’arco OA
valori corrispondenti del parametro k. m®¥
m=3 Figura 35
Si ha la retta CO per k  1 ¼ 0 ! k ¼ 1.
1
Si ha la retta CA per ð1  kÞ4  2ð1  2kÞ2  k  1 ¼ 0 ! k ¼ :
3
Poiché il centro C del fascio è interno alla parabola, non esistono rette del fascio tangenti alla
parabola; tutte le rette del fascio (4) interne all’angolo convesso O CbA intersecano la parabola
C
in un punto interno dell’arco OA: ricerchiamo quindi i valori di k corrispondenti a tutte queste
rette. A tal fine determiniamo il coefficiente angolare della generica retta del fascio
 
2ð1  2kÞ
m¼ e da questo deduciamo, per k ¼ 1, il coefficiente angolare della retta
1k
1
COðm ¼ 3Þ e, per k ¼ , quello della retta CAðm ¼ 1Þ.
3
Osserviamo inoltre che la retta del fascio corrispondente al valore k ¼ 1 coincide con la retta
particolare CB di equazione x ¼ 1 e si può dire che il coefficiente angolare della retta del fa-
scio è, in questo caso, infinito. Per il significato di coefficiente angolare m di una retta e osser-
vando la figura 35, si conclude che le rette interne all’angolo O CbB, retta OC compresa, hanno
coefficiente angolare maggiore o uguale a 3 e quelle interne all’angolo BCbA hanno coefficiente
angolare minore di 1.
Si tratta quindi di risolvere le due disequazioni
2ð1  2kÞ 2ð1  2kÞ
<1 _  3:
1
La prima è verificata per
1k 1k
< k < 1; la seconda per k  1 _ k > 1. Riunendo i risultati e ri-
1
3
TEORIA

cordando che per k ¼ 1 si ha la retta CB, accettabile perché interseca nel punto ð1 ; 1Þ l’arco
C C
OA, si può concludere che le rette incontrano l’arco OA, A escluso, per k  1 oppure per
1
k> .
3
1
Quindi, per k  1 _ k > l’equazione (3) data ha una soluzione soddisfacente le condizioni
poste. 3

3 Discutere l’equazione
x 2  ð2  kÞx þ 1 ¼ 0: ð5Þ
con 0 < x  2:

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62

1
Discussione di equazioni
e problemi

Equazioni parametriche di primo grado

1 Confrontare con il numero 5 la radice dell’equazione 2ðx  kÞ  1 ¼ k  ðx  2Þ, al variare


del parametro k, usando il metodo diretto. ½k < 4 : x < 5; k ¼ 4 : x ¼ 5; k > 4 : x > 5
Discussione di equazioni e problemi

2 Data l’equazione 2x þ 3k  1 ¼ 0, determinare, usando il metodo grafico, per quali valori del
 
paramentro k è x < 1. 1
k>
3
3 Determinare i valori del parametro a per i quali la soluzione dell’equazione 5x  2a þ 3 ¼ 0 è
positiva e minore di 5. Usare il metodo diretto e ritrovare lo stesso risultato con il metodo
 
grafico. 3
< a < 14
2
4 Confrontare, al variare del parametro k, la radice dell’equazione 2ðx  1Þ þ k  ðx  2kÞ ¼ 0
con il numero 3. (Usare il metodo diretto e il metodo grafico).
 
1 1 1
k <  : x > 3; k ¼  : x ¼ 3; k >  : x < 3
3 3 3

5 Confrontare con 1, al variare di k, la radice dell’equazione kðkx  2Þ þ ðk  2Þ2 þ x ¼ 0,


usando il metodo diretto. ½8k 2 R : x > 1

6 Determinare i valori del parametro m per i quali l’equazione ðm 2  m þ 3Þx  2m ¼ 0


ammette una radice compresa tra 1 e þ1, usando il metodo diretto. ½8m 2 R

1 7 Determinare i valori del parametro a per i quali la radice dell’equazione ð2a  1Þx þ a ¼ 0 è
compresa nell’intervallo ð0 ; 3Þ. Usare il metodo
 y ¼ x grafico dopo aver considerato
 che, per
1 3
a 6¼ , l’equazione data equivale al sistema y ¼ a : 0<a<
ESERCIZI

2 1  2a 7

8 Determinare i valori di k per i quali l’equazione kðx  2Þ þ 3ð1  xÞ ¼ 0 ammette radici


comprese nell’intervallo ð2 ; þ1Þ (vedi esercizio precedente). ½k > 3

9 Determinare il segno della radice dell’equazione ðm  1Þx ¼ m  2 al variare del parametro


m (vedi esercizio n. 7). ½m < 1 : x > 0; m ¼ 1 : equaz. impossibile; 1 < m < 2 : x < 0;
m ¼ 2 : x ¼ 0; m > 2 : x > 0

10 Confrontare con 1 e 0 la soluzione dell’equazione 3mx ¼ 2m  1.

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63

(Vedi esercizio n. 7).


2 3
1
6 m < 0 : x > 0; m ¼ 0 : equaz. impossibile; 0 < m < : x < 1; 7
4 5 5
1 1 1 1 1
m ¼ : x ¼ 1; < m < : 1 < x < 0; m ¼ : x ¼ 0; m > : x > 0
5 5 2 2 2
3
11 Confrontare con la soluzione dell’equazione mðm  1Þx ¼ m  2: (Vedi esercizio n. 7).
5 
3 3
se 0 < m < 1; x > ; se m < 0 _ m > 1; x < ;
5 5
se m ¼ 0 _ m ¼ 1; equazione impossibile

Risolvere i seguenti sistemi misti in una sola incognita usando il metodo grafico, ricorrendo,
eventualmente, all’osservazione relativa all’esercizio n. 7:
 
2x  ðk  1Þ ¼ 0 x  3ð3  kÞ ¼ 0

Discussione di equazioni e problemi


12 ; ½1  k  3; 2  k  3
0x1 0  x  3:
( 8
8x  ðk  2Þa ¼ 0 < ðk  1Þx þ 2  k ¼ 0
13 ða > 0Þ ; 1 ½2  k  18; 1 < k  3
0  x  2a :x  :
2
8
 < 3kx ¼ a  x  
ð3  2mÞx þ m  1 ¼ 0 ; 3 5 1
14 1 m< _m> ; k
x<2 : 0 < x  a: 2 3 3
 2  
ðk þ 2Þx þ 1 ¼ 3k 1
15  <k<5
1 < x < 2: 4
  
ð4  k 2 Þx ¼ 13  4k 1 13
16 k < 2 _ 2 < k  _ 1  k < 2 _ 2 < k 
x  0 _ x  3: 3 4

Discutere le seguenti equazioni parametriche di primo grado rispetto ai limiti a fianco segnati,
con il metodo diretto o con il metodo grafico:

17 4  2x þ 3a ¼ 0; x > 1; 2x þ 3  k ¼ 0; x  2: ½a > 2; k  7


x
18 ¼ m  3; x > 1. ðSi può scrivere y ¼ x ^ y ¼ ðm  2Þðm  3Þ:::Þ: ½m 6¼ 2
m2

19
x
3k
¼ k þ 1; x  5. (Vedi esercizio precedente). ½2  k < 3 _ 3 < k  4 1
   
k2 1
ESERCIZI

20 ð2k  1Þx ¼ k  2; x  2: Si può scrivere y ¼ x ^ y ¼ ::: : k0_k>


2k  1 2

21 ðk 2  3k þ 2Þx  k ¼ 0; x > 0: ½0 < k < 1 _ k > 2


 
3
22 ð2  kÞx þ 3  2k ¼ 0; x  0: k<2
2
23 ðk  3Þx þ 2 ¼ k; 0 < x  2: ½k < 2 _ k  4
 
5
24 bx  3 þ 2x ¼ b; x < 1 _ x > 0: b < 3 _ b >  con b 6¼ 2
2

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64

25 3mx ¼ m  2; x > 1: ½1 < m < 0


 
2 1
26 ð2m  1Þx ¼ m  1; x < : m < 1 _ m >
3 2
pffiffiffi pffiffiffi
27 ðm 2  2Þx ¼ m; x < 1: ½m <  2 _ 1 < m < 2 _ m > 2

28 ðm þ 2Þx ¼ m  2; 2 < x < 3: ½6 < m < 4

29 ðm  1Þx ¼ m  5; 2 < x < 3: ½3 < m < 1

30 ðk  2Þx ¼ k 2  4; 0  x  5:
½1 soluz. per  2  k < 2 _ 2 < k  3; infinite soluz. per k ¼ 2

31 2kx ¼ k  9; 1 < x < 1: ½k < 9 _ k > 3


 
3
Discussione di equazioni e problemi

32 mx  m  3 ¼ 0; 1 < x < 1: m<


2
 
m 7 2
33 x ¼ 1; 2 < x < : 1 < m < 
m1 2 5
  
4 1
34 ð2a  1Þx  a  1 ¼ 0; x  2 _ x  3: a  ^ a 6¼ _a1
5 2
 
1
35 ða  1Þ 2 x þ a  1 ¼ x  2a; x  0: a<0_ a<2
3
36 ð2k  k 2 Þx þ k 2  1 ¼ 0; 1 < x  2:pffiffiffi pffiffiffi pffiffiffi pffiffiffi
½k < ð1  3Þ=2 _ ð2  3Þ  k < ð1 þ 3Þ=2 _ k  2 þ 3
 pffiffiffi pffiffiffi 
3  5  1 51
37 ða  2a þ 1Þx þ 5 ¼ 0; x < 0: <a< _a>1
2 2
38 ðk 2  kÞx þ 1  k ¼ 0; 0 < x < 1: ½k > 1

39 ð2 þ jkjÞx  2 þ 3jkj ¼ 0; 1 < x < 1: ½2 < k < 2 ^ k 6¼ 0

40 ðm þ 1Þx þ m 2 ¼ 4; 0 < x < 4. ½4 < m < 2 _ 0 < m < 2


 pffiffiffi
1 pffiffiffi pffiffiffi
41 ð1 þ 2 3Þx  6ka ¼ 0; 0  x  a 3; con a > 0: 0k1þ
6
3

 
3
ESERCIZI

42 ðk 2  4Þx þ 3  2k 2  k ¼ 0; 0 < x < 1:  <k<1


2
 
1 1
43 aðx þ 1Þ þ 3x  7 ¼ 3ðx  2Þ; 2 < x < 3: <a<
4 3
 
3
44 ða  1Þ 2 x ¼ 2  a; 0 < x < 2: a<0_ <a<2
2
x2 1þx
45  þ 3 ¼ 0; x  1: ½1 < k < 0 _ 0 < k  1
k kþ1

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65

 pffiffiffi 
pffiffiffi pffiffiffi 4þ 2 pffiffiffi
46 ð2 þ 2Þx þ a  2  2 ¼ 0; 0  x < a; con a > 0. <a2þ 2
7
2 3
per b > 0: a < 0 _ a > 1
a 4 per b < 0: 0 < a < 1 5
47 x þ 1 ¼ a; x > 0:
b
per b ¼ 0: equazione priva di senso
2 3
b < 0 : a  2b
a  2b 4 b ¼ 0 : a 6¼ 0 5
48 x ¼ ; 0  x  1:
aþb
b > 0 : a  2b
 
a2 þ b2 per nessun valore di a
49 x ¼ ; 0 < x < b:
ab e 0 < x < b
 
aða  xÞ bðb þ xÞ bþ1<a<bþ2
50  ¼ x; 1 < x < 2:
b a con b 6¼ 0; a 6¼ 0

Discussione di equazioni e problemi


Discussione algebrica delle equazioni parametriche di secondo
grado

Metodo diretto

Discutere con il metodo diretto le seguenti equazioni con le limitazioni a fianco segnate:
 
2 3
1 2x  4kx ¼ 0; x  3: 1 soluz. per k 
2
2 4x 2  1 ¼ kðk  2Þ; x  2: ½1 soluz. per k  3  _ k  5

3 k 2 x 2  1 ¼ 0; x > 0; t 2  a 2 þ 3 ¼ 0; t > 1:
½1 soluz. per k 6¼ 0; 1 soluz. per a < 2 _ a > 2

4 x 2  9k 2 ¼ 0; x > 3: ½1 soluz. per k < 1 _ k > 1


 
2 2 1 soluz. per  3 < k < 1
5 x  2kx þ k  1 ¼ 0; x > 2:
2 soluz. per k > 1
2 3
1 1
6 1 soluz. per  1  m <  2 _ 2 < m  1 7
6 x 2  4m 2 ¼ 0; 1  x  2: 6 7
4 5
1
2 soluz. per   m 
2
1
2
1
 
3
ESERCIZI

2
7 x  ð3  2kÞx ¼ 0; 0 < x  1: 1 soluz. per 1  k <
2
 
2 2 soluz. per k  1 _ k > 3
8 ðk  1Þx  2kx þ k þ 1 ¼ 0; 0  x < 2:
1 soluz. per  1 < k  3
 
2 2 1 soluz. per  3  k < 1 _ 3 < k  5
9 4x  4kx þ k  1 ¼ 0; 1  x  2:
2 soluz. per  1  k  3
 
2 1 soluz. per  3 < a  0 _ 1  x < 4
10 x  ð3  2aÞx þ aða  3Þ ¼ 0; 1 < x < 3:
2 soluz. per 0 < a < 1

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66

Metodo di Cartesio

Discutere le seguenti equazioni parametriche rispetto alla limitazione a fianco segnata, applican-
do la regola di Cartesio: 2 pffiffiffi pffiffiffi 3
3 3
6 1 soluz. per  <k 7
11 4x 2  4xk  3 þ 4k 2 ¼ 0; x > 0: 6 p ffiffi
ffi 2 2 7
4 3 5
2 soluz. per <k1
2
" #
1 soluz. per a ¼ 0
12 x 2  2ða  1Þx þ a 2 ¼ 0; x < 0: 1
2 soluz. per a < 0 _ 0 < a 
2
 
2 6
13 ðk  2Þx  2ð3  2kÞx þ 5k  6 ¼ 0; x  0: 1 soluz. per  k < 2
5
2 3
6
6 1 soluz. per 5  k  2 7
ðk  2Þx 2  2ð3  2kÞx þ 5k  6 ¼ 0; x < 0:
Discussione di equazioni e problemi

14 4 6 5
2 soluz. per 1  k < _ 2 < k  3
5
" #
1 soluz. per 1 < b < 5
15 ðb  1Þx 2  3x  5 þ b ¼ 0; x  0: 11
2 soluz. per 5  b 
2
16 ð1  3kÞx 2 þ 2kx  k  1 ¼ 0; x  0: pffiffiffi pffiffiffi
 
1 1  3 1 31
1 soluz. per  1 < k  ; 2 soluz. per  k  1 _ < k 
3 2 3 2
17 ð2m þ 1Þx 2 þ ð1  4mÞx  1 þ 2m ¼ 0; x > 0:
 
1 1 1 1 5
1 soluz. per   m  ; 2 soluz. per m <  _ < m 
2 2 2 2 8

18 ðk þ 1Þx 2 þ 2ð1 þ kÞx þ k  1 ¼ 0; x  0: ½1 soluz. per  1 < k  1


 
1
19 ð1  2kÞx 2  ð2k  1Þx þ k  2 ¼ 0; x > 0: 1 soluz. per k < _ k > 2
2
 
1 soluz. per a < 1 _ a  1
20 x 2  2ð2a  1Þx þ 1  a 2 ¼ 0; x  0:
2 soluz. per  1  a  0
21 x 2  ð2jkj  1Þx  jkj þ 3 ¼ 0; x  0: pffiffiffiffiffi pffiffiffiffiffi
 
1 1 soluz. per k < 3 _ k > 3; 2 soluz. per  3  k  
11
2
_
11
2
k3
ESERCIZI

22 kx 2  2ðjkj  2Þx þ k þ 3 ¼ 0; x < 0:


 
4
1 soluz. per  3  k  0; 2 soluz. per  4  k < 3 _ 0 < k 
7
23 jkjx 2 ðk  1Þx þ 2 ¼ 0; x < 0: pffiffiffi pffiffiffi pffiffiffi
1 soluz. per k ¼ 0; 2 soluz. per k  3  2 2 _ 3 þ 2 2  k  5  2 6 ^ k 6¼ 0

24 x 2  2ða  1Þx  ða 2 þ 3a þ 17Þ ¼ 0; x > 0: ½1 soluz. 8a 2 R

25 ðk  2Þx 2  2kx þ k  1 ¼ 0; x > 0; ax 2  4ða  2Þx þ 4a  1 ¼ 0; x < 0:

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67

26 ð2  aÞx 2 þ 2ax þ 3  a ¼ 0; x  0; x 2  2ðh  2Þx þ h 2  4 ¼ 0; x > 0:

27 ðm  3Þx 2 þ 2ð1  mÞx þ m  3 ¼ 0; x  0:

28 ða  1Þx 2  2ax  1 þ 2a ¼ 0; x > 0; ð2k  3Þx 2 ¼ x  k; x  0:

Discutere rispetto alla realtà e ai segni delle radici le seguenti equazioni di secondo grado (*):

2 2 5
29 x  2ða  3Þx þ a  1 ¼ 0: x1 < x2 < 0 per a < 1 _ 1 < a < ;
3
x1 < x2 ¼ 0 per a ¼ 1 _ a ¼ 1; x1 < 0 < x2 per  1 < a < 1

30 x 2  ð2k  1Þx þ k 2 ¼ 0:
 
1
k < 0 : x1 < x2 < 0; k ¼ 0 : x1 < x2 ¼ 0; 0 < k  : x1  x2 < 0
4
 

Discussione di equazioni e problemi


2 2 3
31 x  ð2k þ 1Þx þ k þ 1 ¼ 0: k  : 0 < x2  x1
4
 p ffiffi

32 ðk þ 3Þx 2  2x þ k þ 1 ¼ 0: 2  2  k < 3 : x1  x2 < 0;
pffiffiffi
3 < k  1 : x2  0 < x1 ; 1 < k  2 þ 2 : 0 < x2  x1 

2
33 ðk  3Þx  2ðk  1Þx þ k þ 3 ¼ 0: k  3 : 0  x2 < x1 ; 3 < k < 1 : x2 < 0 < x1 ;

3
k ¼ 1 : x2 ¼ x1 ; 1 < k < 3 : x1 < 0 < x2 ; k ¼ 3 : 0 < x2 ¼ ; 3 < k  5 : 0 < x2  x1
2

1 1
34 ð1  2kÞx 2  ð2k  1Þx þ k  2 ¼ 0: k < : x1 < 0 < x2 ; k ¼ : equaz. impossibile;
2 2

3
 k < 2 : x1  x2 < 0; k  2 : x1 < 0  x2
2
35 x 2  2ðm þ 5Þx þ 15m þ 21 ¼ 0; ða þ 1Þx 2  ða þ 1Þx  ða  1Þ ¼ 0:

36 ð8  9aÞx 2  4ð1  2aÞx  4a ¼ 0; ðr þ 2Þx 2 þ ð3r  21Þx  4r ¼ 0:

37 ða  2Þx 2  2ða  1Þx þ ða þ 2Þ ¼ 0; ða  3Þx 2  2ða þ 1Þx þ ða  1Þ ¼ 0:

38 ða  2Þx 2  2ða  3Þx þ a þ 2 ¼ 0; ð1  kÞx 2 þ 2ð1 þ kÞx þ 1 þ k ¼ 0:


1
39 ð2  kÞx 2  ðk  1Þx þ k þ 1 ¼ 0; ðm þ 2Þx 2  2mx þ m  1 ¼ 0:
ESERCIZI

40 ða  1Þx 2  ð2a þ 1Þx þ a  3 ¼ 0; ða þ 1Þx 2 þ ð3a þ 1Þx þ 3 ¼ 0:

41 ðk  1Þx 2  3x þ k  5 ¼ 0; ða 2  1Þx 2  a 2 x þ 1 ¼ 0:

42 ð3  kÞx 2  x þ k  1 ¼ 0; kx 2  2ð3  kÞx þ k ¼ 0:

43 ðk 2  1Þx 2  2k 2 x þ k 2 þ 1 ¼ 0; ða  1Þx 2  2ax þ 2a  1 ¼ 0:

(*) Dette x1 e x2 le radici di ogni equazione, supporremo, nei risultati che sia jx1 j > jx2 j.

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68

Metodi grafici di discussione di un’equazione di secondo grado

Metodo della famiglia di parabole

Discutere le seguenti equazioni parametriche rispetto ai limiti indicati usando il metodo della
famiglia di parabole:

1 x 2  k 2 þ 3 ¼ 0; x > 1: ½1 soluz. per k < 2 _ k > 2


 
2 soluz. per 0  k < 1
2 x 2  2kx þ k 2  k ¼ 0; x < 2:
1 soluz. per 1  k < 4
3 ðk 2  1Þx 2 þ k 2 þ 1 ¼ 0; x < 1: ½1 soluz. per  1 < k < 1
 
1 soluz. per k < 3 _ k > 5
4 x 2  ðk  2Þx þ k  3 ¼ 0; 0  x  2:
2 soluz. per 3  k  5
2 3
Discussione di equazioni e problemi

4
1 soluz. per  2 < k  
5 x 2 þ ðk  1Þx þ k þ 2 ¼ 0; x  0 _ x  2: 4 35
2 soluz. per k  2 _ k  7
2 pffiffiffi pffiffiffi 3
1 soluz. per  1  2 < m  1 þ 2 ^ m 6¼ 0
6 7
6 x 2 þ 2ðm  1Þx þ m 2 ¼ 0; 0 < x < 1: 4 pffiffiffi 1 5
2 soluz. per  1 þ 2 < m 
2
7 x 2  8x þ 3  k ¼ 0; 2  x  3: ½1 soluz. per  12  k  9
2 3
1 soluz. per  5 < k  2
8 2x 2  x þ k  1 ¼ 0; 1 < x < 2: 4 9 5
2 soluz. per  2 < k 
8
2 3
1 soluz. per 4 < a  12
9 3x 2  10x þ 12  a ¼ 0; 0  x  2: 4 11 5
2 soluz. per a4
3
10 x 2  4x þ k 2  1 ¼ 0; 1 < x < 1: ½1 soluz. per  2 < k < 2
2 3
7
6 1 soluz. per k < 2 _ k  4 7
11 3x 2  4kx þ 4 ¼ 0; 2  x  1: 4 5
1 2 soluz. per  2  k   3
pffiffiffi

 
1 soluz. per k < 0 _ k > 6
ESERCIZI

12 3x 2  ð3 þ kÞx þ k ¼ 0; 0  x  2:
2 soluz. per 0  k  6
 
7 7
13 x 2  2ðk  1Þx þ 4 ¼ 0; 0 < x < 4: 1 soluz. per k  ; 2 soluz. per 3  k <
2 2
14 x 2  2ðp  2Þx þ p 2  4 ¼ 0; 0 < x  1: ½1 soluz. per  2 < p < 2
2 3
9
15 8x 2  4rx þ r 2 ð5  mÞ ¼ 0; 0  x  r: 4 2 soluz. per 2  m  5 5
1 soluz. per 5 < m  9

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69

 
2 2 2 7 2 2 2
16 x  ax þ 2a  k ¼ 0; 0  x  a: 2 soluz. per a  k  2a
4
 
1 soluz. per 2 < m  3
17 2x 2  rx þ ðm  3Þr 2 ¼ 0; x  0 _ x  r; con r > 0:
2 soluz. per m  2
2 3
2 4 2
2 6 1 soluz. per 0 < a  9 k 7
18 2x 2  2kx þ a 2 ¼ 0; 0 < x < k: 6 7
3 4 4 2 1 5
2 soluz. per k < a 2  k 2
9 2
 
1
19 2x 2  2kx þ k  1 ¼ 0; x  1 _ x  1: 1 soluz. per k   _ k  1
3
2 3
1 soluz. per  9 < k  6
20 3x 2  8x þ k  2 ¼ 0; 1 < x < 2: 4 22 5
2 soluz. per 6 < k 

Discussione di equazioni e problemi


3
2 11 2 3
2 soluz. per r  k  4r 22
21 3x 2  10rx þ 12r 2  k 2 ¼ 0; 0  x  2r: 4 3 5
1 soluz. per 4r 2 < k 2  12r 2
2 3
7 4
6 1 soluz. per  k <
6 6 3 7 7
22 3x 2  10rx þ 6kr 2 ¼ 0; r  x  2r: 4 4 25 5
2 soluz. per  k 
3 18
 
a a 2 2 2 3 2
23 11x 2  6ax þ a 2  b 2 ¼ 0; x : 1 soluz. per a  b  a
3 2 9 4
2 pffiffiffi pffiffiffi 3
1 soluz. per  r 2 < l  r 2
6 7
24 4x 2  2ð2l  rÞx þ l 2  2r 2 ¼ 0; 0 < x < r: 4 pffiffiffi 9 5
2 soluz. per r 2 < l  r ^ l 6¼ 2r
4
2 pffiffiffi pffiffiffi 3
1 soluz. per  2  k < 2
6 7
25 x 2  2rðk  1Þx þ k 2 r 2  2r 2 ¼ 0; 0  x  r: 4 pffiffiffi 3 5
2 soluz. per 2  k 
2
 
1 soluz. per  1  k < 0 _ 1 < k  2
26 x 2  2kx þ kð2  kÞ ¼ 0; 0  x  1:
2 soluz. per k ¼ 0 _ k ¼ 1 1
27 5x 2  2ðk þ 4Þrx þ k 2 ¼ 0; 0  x  2r:
ESERCIZI

pffiffiffi 3
28 4x 2  2ðk 3 þ 3Þrx þ 3k 2 ¼ 0; 0  x  r:
2
29 5x 2  4kx þ k 2  r 2 ¼ 0; 0  x  r:

30 mx 2  ax þ 3a 2 ð1  mÞ ¼ 0; x  0 _ x  a; con a > 0:

31 ðk þ 1Þx 2  2ðk  1Þx þ k  3 ¼ 0; 0  x  2:

32 ðm 2 þ 1Þx 2 þ 2mðm  1Þx þ mðm  2Þ ¼ 0; 1  x  1:

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33 kx 2 þ kx  ð2k þ 1Þ ¼ 0; 0  x  1; ðk  2Þx 2 þ 2x  ðk þ 2Þ ¼ 0; 0  x  1:

34 kx 2 þ krx þ ðk  3Þr 2 ¼ 0; 0  x  r; ða þ 2Þx 2 þ 2ax þ a  2 ¼ 0; 0  x  2:

35 ðk  1Þx 2  2að2  kÞx þ 4a 2 ðk  1Þ ¼ 0; 0  x  2a con a > 0:

36 ð2  aÞx 2 þ ð1  aÞx þ ða þ 1Þ ¼ 0; 0  x  1; k 2 x 2  2ð3k þ 1Þx þ 9 ¼ 0; x < 0 _ x > 3:

Metodo della parabola fissa

Discutere graficamente, servendosi del metodo della parabola fissa, le seguenti equazioni parame-
triche di secondo grado, rispetto ai limiti a fianco indicati:

1 x 2  3ð1  kÞx þ 16ð1  kÞ ¼ 0; 0  x  4: ½1 soluz. per 1 < k  5; 2 soluz. per k ¼ 1

2 x 2  ð2 þ kÞx þ 2ð1  kÞ ¼ 0; 0  x  2:
 
Discussione di equazioni e problemi

pffiffiffi 1 1
2 soluz. per 2 10  6  k  ; 1 soluz. per < k  1
2 2
 
2 7 7 3
3 x  2ð1 þ kÞx þ 4 ¼ 0; 1  x  3: 2 soluz. per 1  k  ; 1 soluz. per < k 
6 6 2
4 2x 2  12x þ 3ð3 þ kÞ ¼ 0; 0  x < 3: ½1 soluz. per  3  k < 3

5 x 2  4x þ 8  2k ¼ 0; 0  x  2: ½1 soluz. per 2 < k  4; 2 soluz. per k ¼ 2


 
2 1
6 x  ð1  3kÞx  3 ¼ 0; 2  x  1: 1 soluz. per k  _ k  1
2
 
2 32 12
7 x  2ðk þ 5Þx þ 15k þ 21 ¼ 0; 1 < x < 1: 1 soluz. per  < k < 
17 13
8 ðk þ 1Þx 2  2x þ 3  2k ¼ 0; x < 1: ½1 soluz. per k < 1 _ k > 6
 
11 pffiffiffi
2
9 ð2 þ kÞx  kx þ 1 ¼ 0; 0 < x < 4: 1 soluz. per k <  ; 2 soluz. per k  2 þ 2 3
4
 
2 2 3 1
10 4x þ 4rxð1 þ 2kÞ þ 3r ð1  7kÞ ¼ 0; 0  x  r; con k > 0: 1 soluz. per  k  2
2 7
 
1 11 2 2
3x  2rxð3 þ kÞ þ 4r ð1  kÞ ¼ 0; 0  x  r:
1
1 soluz. per  k  1
6
pffiffiffi
x 2 þ ðk  2Þx þ k ¼ 0; 0  x  2:
ESERCIZI

12 ½2 soluz. per 0  k  4  2 3 

13 ð2k  3Þx 2 þ ð2  kÞx þ 1 ¼ 0; 0 < x  2:


 
7 pffiffiffi
1 soluz. per k  ; 2 soluz. per k  2ð3 þ 5Þ
6
 pffiffiffi 
2 3  3 1
14 ð1 þ 3aÞx  ð1 þ 2aÞx þ 1 þ a ¼ 0; 1  x  1: 2 soluz. per a
4 2

15 4ð1 þ 2kÞx 2  ð4 þ 7kÞx þ 1 ¼ 0; 0 < x < 1: ½1 soluz. per k < 1; 2 soluz. per k  0

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2 pffiffiffiffiffi 3
3  17
6 2 soluz. per 2
 k  1 7
16 ð2k  1Þx 2 þ 2kx þ 2 þ k ¼ 0; 1  x  3: 6 7
4 5
7
1 soluz. per  1 < k 
25
2 pffiffiffi 3
5 1þ 5
6 2 soluz. per k   7 _ k  4 7
17 ð3k þ 1Þx 2  2kx þ 1  k ¼ 0; 1  x  2: 6 7
4 5
5 1
1 soluz. per  < k  
7 2
18 x 2 þ èðk þ 1Þx þ 4 þ k ¼ 0; 0  x  2:
 
10 10
1 soluz. per  4  k <  ; 2 soluz. per   k  3
3 3
19 x 2  ð2k  1Þx þ 3 þ k ¼ 0; 1  x  0: ½1 soluz. per  3  k  1

Discussione di equazioni e problemi


20 2x 2  3ðk þ 1Þx þ 1  2k ¼ 0; 1  x  1: pffiffiffiffiffi
 
2 70  17
1 soluz. per k  6 _ k > 0; 2 soluz. per k0
9
 
2 1
21 x  3ðk þ 1Þx þ 4  k ¼ 0; 0  x  1: 1 soluz. per  k  4
2
2
22 x þ 2ðk  1Þx þ 1 þ k ¼ 0; 0  x  2:
 
1 1
1 soluz. per  1  k <  ; 2 soluz. per   k  0
5 5
 
2 1
23 ð3m  1Þx  2mx þ 2  m ¼ 0; x < 0: 1 soluz. per m < _ m > 2
3
2 1 3
1 soluz. per m  _ m > 2
6 2 7
24 ð2m  1Þx 2 þ 2ðm  1Þx þ 2  m ¼ 0; x > 0: 6 pffiffiffiffiffi 7
4 5
1 7  13
2 soluz. per < m 
 2 6 
2 5
25 ðk þ 1Þx  ðk þ 3Þx  4ðk þ 2Þ ¼ 0; 1  x  3: 1 soluz. per k   _ k  4
2
26 ðm  1Þx 2 þ ðm þ 1Þx þ 2  m ¼ 0; 1  x  1: ½1 soluz. per m  2 _ m  0
 
2
pffiffiffi
27 2ð3  2aÞx  2x 3ð3  2aÞ þ 3ð3  4aÞ ¼ 0; 0  x  3:
pffiffiffi 1
2 soluz. per  k 
2
3
4
1
pffiffi
ffi p ffiffi

ESERCIZI

28 ð2  kÞx 2  3ð1  2kÞx þ 3ð1  kÞ ¼ 0; k > 0; 0  x  3: ½1 soluz. per k  1


 
2
pffiffiffi pffiffiffi 13 5
29 2ðk  1Þx  2 3ðk  1Þx þ 5  3k ¼ 0; 0  x  3: 2 soluz. per k
9 3
30 ðm  1Þx 2  2ðm þ 1Þx þ 2  m ¼ 0; 0  x  2: ½1 soluz. per  6  m  2

31 ða þ 1Þx 2 þ ða þ 1Þx þ a þ 3 ¼ 0; 4  x  0:
 
11 15
2 soluz. per   a  3; 1 soluz. per  3 < a  
3 13

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32 kx 2 þ 2ð1  2kÞx þ 3k  2 ¼ 0; 0  x < 3:


Può x ¼ 3 essere soluzione dell’equazione?.

2 2
1 soluz. ðx ¼ 1Þ per k < ; 2 soluz. ðdi cui una è x ¼ 1Þ per  k < 1 _ k > 1;
3 3 
2 soluz. coincidenti x1 ¼ x2 ¼ 1 per k ¼ 1

33 ðk þ 1Þx 2 þ ðk  1Þx  k ¼ 0; 0  x  1: ½1 soluz. per k 6¼ 0; 2 soluz. per k ¼ 0

34 ð1  2aÞx 2  ð2a  1Þx þ a  2 ¼ 0; 0  x  1:


1
35 ð4k  1Þx 2  ð3k  2Þx þ 2ðk  1Þ ¼ 0; x  _ x  1:
2
36 ðk þ 3Þx 2  2x þ 1 þ k ¼ 0; 0  x < 2; ð1  a 2 Þx 2 þ a 2 x  1 ¼ 0; 0  x < 1:

37 ðm  3Þx 2  2ðm  1Þx þ m þ 3 ¼ 0; 1  x  2:


Discussione di equazioni e problemi

38 ðm  1Þx 2 þ 3x þ m  5 ¼ 0; 2  x  0; ðk  1Þx 2  2kx þ 2k þ 1 ¼ 0; 0  x  1:

39 ð3  mÞx 2  x þ m  1 ¼ 0; 0  x  1; ð2a  3Þx 2  x þ a ¼ 0; 1  x  2:

Metodo del parametro isolato

Discutere le seguenti equazioni parametriche di secondo grado, rispetto ai limiti a fianco indicati,
con il metodo del parametro isolato:

1 x 2  3x þ k  4 ¼ 0; x  1: ½1 soluz. per k < 6; 2 soluz. per 6  k  25=4

2 2x 2  x þ 2  3k ¼ 0; x  1: ½1 soluz. per k  5=3

3 x 2  x þ k  1 ¼ 0; 0 < x  2: ½1 soluz. per  1  k  1; 2 soluz. per 1 < k  5=4

4 25x 2 þ 25x þ k  2 ¼ 0; 1 < x < 0: ½2 soluz. per 2 < k  33=4


 
2 1
5 x 2 þ 2x þ 1  a 2 ¼ 0; x >  : 2
1 soluz. per a >
3 9
 
1 7 7
6 2x 2  4x þ 1  3b ¼ 0; x < 1 _ x  2: 1 soluz. per  b  ; 2 soluz. per b >
3 3 3
1 2
7 3x  2x þ 1  2k ¼ 0;
1
 x < 5:
3
½1 soluz. per 1=3 < k < 33; 2 soluz. (coincidenti) per k ¼ 1=3
ESERCIZI

2 r r3
1 soluz. per  k <
r 6 8 27
8 x 2  2rx þ r 2  2kr ¼ 0ðr > 0Þ; < x < 2r: 4 5
2 r
2 soluz. per 0  k <
2 83
1 3
6 1 soluz. per 2  a < 2 7
2
9 x  x þ 2a  3 ¼ 0; 0  x  2: 6 7
4 3 13 5
2 soluz. per  a 
2 8

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